Articles de revues sur le sujet « Collettivi »

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1

Speziale, Valerio. « Il rapporto tra contratto collettivo e contratto individuale di lavoro ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 135 (septembre 2012) : 361–88. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2012-135002.

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Résumé :
Il saggio analizza i rapporti tra contratto collettivo e contratto individuale di lavoro. Dopo aver sottolineato che la contrattazione collettiva, con alcune specifiche clausole, espressamente qualifica le proprie norme come inderogabili, l'autore sostiene che anche la legge, con una pluralitŕ di interventi legislativi, riafferma la natura inderogabile delle disposizioni dei contratti collettivi. In questi casi, le clausole dei contratti individuali che introducono discipline peggiorative rispetto agli standards collettivi sono nulle ai sensi degli articoli 1418 e 1419 c.c. e sono automaticamente sostituite da quelle collettive. Dopo aver criticato alcune tra le teorie piů diffuse che cercano di giustificare la prevalenza del contratto collettivo su quello individuale, l'autore sostiene che questa prevalenza puň essere riaffermata anche nei casi in cui la legge non attribuisce al contratto collettivo natura inderogabile. Infatti, tale caratteristica puň ormai essere considerata come un «principio generale» del nostro ordinamento giuridico, desumibile in via interpretativa ed applicabile dal giudice anche nelle ipotesi non espressamente regolate.
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2

Nogler, Luca. « L'AI del 26.11.2020 e il sistema leader di bilateralità della microimpresa (con uno sguardo particolare ai fondi sanitari) ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 168 (janvier 2021) : 681–748. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2020-168003.

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Résumé :
Il saggio analizza le novità più recenti della c.d. bilateralità del settore dell'artigianato e della piccola impresa. Esso offre un quadro di sintesi della contrattazione collettiva nazionale del settore, dell'attività del Fondo di solidarietà bilaterale per l'artigianato nonché quella di tutti i fondi, sia nazionali che territoriali, contrattuali collettivi sanitari.
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3

Viviana Casano, Lilli. « Il ruolo delle relazioni industriali e della contrattazione collettiva nella costruzione di un mercato del lavoro di cura ». ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE 40, no 3 (décembre 2022) : 79–100. http://dx.doi.org/10.3280/es2022-003008.

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Résumé :
Il contributo indaga alcuni nodi problematici che oggi si frappongono alla emersione e alla costruzione di un mercato del lavoro di cura dignitoso, con specifico riferimento al ruolo dei sistemi di relazioni industriali e della contrattazione collettiva. L'analisi ha riguardato 54 Con-tratti Collettivi Nazionali concentrandosi su norme e istituti centrali per lo studio della contrat-tazione collettiva nella sua funzione istituzionale (e preliminare) di costruzione, appunto, dei mercati di riferimento (sistemi di classificazione e inquadramento del personale, retribuzione, formazione e sviluppo professionale).
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Dalla Sega, Michele. « Welfare contrattuale e sanità integrativa : Una prospettiva di relazioni industriali ». ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE 40, no 3 (décembre 2022) : 43–54. http://dx.doi.org/10.3280/es2022-003005.

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Résumé :
Il presente studio ha l'obiettivo di indagare le principali tendenze di sviluppo delle politiche di assistenza sanitaria integrativa nell'ambito della contrattazione collettiva. L'analisi viene compiuta su una selezione di 58 Contratti Collettivi Nazionali, focalizzando l'attenzione sulle specifiche previsioni sulla materia, al fine di verificare, da un lato, se vi siano dei "modelli" contrattual-collettivi di sviluppo dei Fondi sanitari, dall'altro lato, quali siano le principali misure garantite dagli stessi enti. Le prime evidenze emerse dai casi analizzati mostrano, in primo luogo, un processo di graduale accentramento delle risorse verso i grandi Fondi settoriali e intersettoriali promossi a livello nazionale. Sul piano delle prestazioni, invece, si nota come i Fondi operino principalmente nell'ambito di aree sanitarie già presidiate dal Servizio Sanitario Nazionale, piuttosto che con un fine realmente integrativo delle prestazioni pubbliche.
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Mannarini, Terri. « Promuovere convivenza. Interazioni dialogiche e processi di conoscenza nelle esperienze di governo partecipato ». PSICOLOGIA DI COMUNITA', no 2 (mars 2012) : 11–18. http://dx.doi.org/10.3280/psc2011-002002.

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Résumé :
Il saggio intende mettere in evidenza come le pratiche decisionali partecipate ispirate alla filosofia della governance costituiscano sfere pubbliche parziali in cui gli attori della comunità possono tematizzare e affrontare problemi collettivi, attuando processi di risignificazione e negoziando principi e norme. L'autrice suggerisce che la relazione con l'altro e i processi di costruzione collettiva della conoscenza - assunte quali dimensioni fondamentali della convivenza - possono essere letti attraverso la lente del modello dialogico della conoscenza sociale di Marková (2003), che enfatizza la natura tensiva della relazione e la sua proprietà di generare conoscenza condivisa.
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6

Riverso, Roberto. « Le statuizioni civili della sentenza Thyssen ». QUESTIONE GIUSTIZIA, no 2 (juin 2012) : 167–76. http://dx.doi.org/10.3280/qg2012-002005.

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Résumé :
La parte della sentenza Thyssen dedicata al risarcimento delle parti civili risulta conforme alla piů evoluta giurisprudenza in materia di danni e legittimazione degli enti collettivi; essa appare comunque di notevole importanza segnando un punto di non ritorno nelle istanze risarcitorie in materia di sicurezza sul lavoro. Pur non potendosi discutere del risarcimento dei danni alle vittime e ai loro familiari piů diretti, liquidati prima dell'apertura del dibattimento, la drammaticitŕ dei fatti oggetto del giudizio č comunque penetrata in tutta la sua entitŕ e sotto diversi importanti profili, anche nelle statuizioni civili. Grazie alla presenza di ben 52 parti civili di diversa origine e natura (enti territoriali, associazioni, lavoratori, familiari) sono confluite nel processo autentiche istanze democratiche e partecipative; e sentimenti di natura collettiva; che hanno contribuito a rendere piů visibile la ferita inferta sul tessuto sociale e civile di una popolazione intrisa, per risalente tradizione storica, di cultura industriale e sindacale; oltre che a dare rappresentanza piů vera alla cognizione del dolore collettivo prodotto sulla comunitŕ interessata. Anche nella liquidazione del danno i giudici hanno operato con realismo e congruitŕ, discostandosi da logiche puramente tabellari e modulando i risarcimenti in modo affatto simbolico, in funzione del criterio guida attribuito alla gravita degli eventi.
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Benvenuto, Sergio. « Freud e i collettivi ». RIVISTA ITALIANA DI GRUPPOANALISI, no 1 (décembre 2009) : 125–58. http://dx.doi.org/10.3280/rig2009-001005.

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8

de Salvia, Azzurra. « Le conseguenze del caso Laval sul sistema svedese di relazioni industriali ». SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no 3 (février 2012) : 92–95. http://dx.doi.org/10.3280/sd2011-003006.

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Résumé :
A seguito della sentenza Laval della Corte di Giustizia del dicembre 2007, i sindacati svedesi, responsabili di un'azione collettiva tesa ad ostacolare pratiche di social dumping adoperate da un prestatore di servizi straniero, sono stati condannati al risarcimento dei punitive damages. Tale vicenda ha dato avvio ad un processo di revisione della normativa svedese, culminato con l'adozione della legge cd. Laval che ha posto rilevanti limiti all'autonomia collettiva e al conflitto, vietando altresě le azioni collettive nei confronti di imprese estere vincolate da un contratto collettivo stipulato nel proprio Paese d'origine con le organizzazioni sindacali locali.
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9

Guido, Alpa. « Responsabilitŕ sociale dell'impresa, enti non profit, etica degli affari ». ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no 2 (janvier 2012) : 199–227. http://dx.doi.org/10.3280/ed2011-002001.

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Résumé :
Č variegato lo scenario nel quale sta evolvendo la "responsabilitŕ sociale dell' impresa", un'idea, poi trasformatasi in corrente intellettuale e in iniziative di natura culturale ed istituzionale, che vede protagonisti le imprese, le categorie professionali, le Amministrazioni pubbliche, larghi strati della societŕ civile nonché Governi e Parlamenti. La responsabilitŕ sociale impegna gli operatori economici a valutare - nell'ambito di uno "sviluppo sostenibile" - gli effetti dell'attivitŕ economica sui suoi destinatari e sull'ambiente, e a contribuire alla formazione di un'etica sociale: l'ente organizzato in forma collettiva - corporate, come suona la formula importata dal mondo anglo- americano - č chiamato a prender consapevolezza della dimensione sociale dello sviluppo in cui si confrontano e si contemperano esigenze economiche ed esigenze della collettivitŕ e a recare il proprio contributo alla tutela di diritti e interessi individuali e collettivi sui quali si ripercuotono le scelte, i comportamenti, le strategie dell'agire economico. Č una delle risposte - tra le molte che si potrebbero dare - al progressivo sgretolamento dello Stato sociale, alle aggressioni all'ambiente, alla creazione dei bisogni consumistici, alla precarietŕ del lavoro, alla opacitŕ dei rapporti negoziali, alla ingovernabilitŕ della globalizzazione dei mercati. Questa risposta riposa sul contributo volontario degli operatori e si colloca dunque in uno spazio che va al di lŕ di ciň che ad essi č richiesto dagli obblighi imposti dalla legge.
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Ciurlo, Alessandra. « L’arte nella costruzione della memoria collettiva colombiana : l’apporto della diaspora in Europa ». REMHU : Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 29, no 62 (août 2021) : 63–78. http://dx.doi.org/10.1590/1980-85852503880006205.

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Résumé :
Riassunto Questo articolo pretende mostrare come nell’ambito del conflitto armato in Colombia, la diaspora colombiana in Europa mediante alcune espressioni artistiche di cui è protagonista, dia un contributo importante alla costruzione della memoria collettiva del paese. Mediante analisi di contenuto si studiano comparativamente quattro opere artistiche che hanno una forte valenza performativa: una pièce teatrale e tre performance con linguaggi che utilizzano la danza, la musica, la fotografia e il video. Le opere incentrate sulle vittime del conflitto armato e quindi con una carica emotiva molto grande, aspirano a informare e denunciare eventi traumatici resi invisibili dalla narrativa ufficiale, essenziali per la ricostruzione di una memoria collettiva plurale e inclusiva. Le proposte artistiche dimostrano come l’arte con la sua comunicazione riflessiva sia capace di innescare tra il pubblico partecipante processi di trasformazione delle strutture di pensiero individuali e collettivi, evidenziando le sue potenzialità come atto critico e politico.
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de Clercq, Marc. « Collective, Quasi-Collective and Merit Goods. The Trap of Modern Public Finance Terminology ». Journal of Public Finance and Public Choice 3, no 2 (1 octobre 1985) : 125–32. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907117129.

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Abstract Già da tempo l’offerta di beni pubblici è oggetto di attenzione crescente da parte degli studiosi di finanza pubblica. Il concetto fondamentale, in questo ambito, è quello di «bene pubblico», o «bene collettivo». Un secondo concetto, introdotto da Musgrave, è quello di «bene di merito», mentre gli studiosi olandesi hanno aggiunto un terzo concetto: quello di «beni quasi-collettivi».Sebbene questa terminologia sia ormai ampiamente diffusa in tutti i testi di finanza pubblica, essa è molto meno chiara di quanto non sembri ad una prima impressione.Questa classificazione è, inoltre, non univoca e, in certa misura, anche dannosa, perché fa perdere di vista che il problema fondamentale è quello della composizione, nonché della dimensione della spesa pubblica.
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Mela, Sara. « Reti d'impresa e beni collettivi locali per la competitivitŕ : il marchio Monferr.aLto ». SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no 97 (mai 2012) : 11–24. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-097002.

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L'articolo analizza un progetto realizzato dallo spin-off dell'Universitŕ del Piemonte Orientale, finalizzato a dar vita a una rete d'imprese del comparto agroalimentare, alla luce di alcuni strumenti concettuali: quello di rete d'impresa e di beni collettivi locali per la competitivitŕ. L'autrice mette in luce le caratteristiche dei beni collettivi prodotti dalla rete, il ruolo svolto dallo spin-off e le ricadute del progetto sulla competitivitŕ complessiva del sistema territoriale.
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Ponti, Marco. « Le politiche di trasporto europee e il loro impatto sull'assetto territoriale ». TERRITORIO, no 59 (novembre 2011) : 59–63. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-059009.

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Résumé :
Il cambio modale (dai mezzi su gomma a quelli su ferro, o comunque collettivi) č la connotazione fondamentale della politica europea dei trasporti, legata all'ambiente, ma certo anche alla protezione dei fornitori di trasporto collettivo, altrimenti destinati alla rapida scomparsa. Si esamineranno una serie di politiche specifiche, mettendone in luce il sostanziale fallimento (vincoli, spese, e azioni fi scali rilevantissime a fronte di risultati modali del tutto marginali). Si analizzeranno poi sommariamente i meccanismi strutturali che spingono, e spingeranno, imprese e famiglie ad assetti insediativi dispersi e appoggiati al trasporto su gomma, sia per merci che per passeggeri. Si considereranno infine politiche alternative, piů incentrate sulle innovazioni tecnologiche, e capaci di sfruttare a fi ni ambientali l'altissima ‘disponibilitŕ a pagare' degli utenti dei mezzi su gomma, anche evidenziando i vantaggi in termini di politica industriale di tale strategia.
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M. Daher, Liana, et Davide Nicolosi. « Mediazioni di cittadinanza : l'attivismo prosociale a favore dei migranti ». MONDI MIGRANTI, no 1 (mars 2022) : 117–35. http://dx.doi.org/10.3280/mm2022-001007.

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Résumé :
Le recenti iniziative di rivendicazione politica dei migranti evidenziano episodi di cittadinanza dal basso, all'interno dei quali è possibile osservare la presenza di movimenti collettivi o reti associative, quali, per esempio, Project20k e No Borders; ciò sembra rilevare una sovrapposizione tra aspetti volontaristici e aspetti relativi specificamente all'attivismo politico, prefigurando casi di cittadinanza mediata (Ambrosini, 2020a; Bartolotta, 2015). È possibile studiare questi casi attraverso il modello di attivismo prosociale, inteso come quella pluralità di forme attraverso le quali i cittadini si uniscono al fine di sostenere categorie sociali vulnerabili (Moro, 2010). Il presente lavoro mira ad analizzare tali processi di azione collettiva attraverso studi di caso di alcune reti di attivismo in difesa dei diritti dei migranti presenti in Sicilia, all'interno delle quali sono state condotte delle brevi campagne di interviste non strutturate rivolte ai membri del direttivo.
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Forti, Dario. « Note per una psicosocioanalisi dei traumi collettivi ». EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no 28 (octobre 2017) : 164–82. http://dx.doi.org/10.3280/eds2017-028011.

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Di Cori, Renzo. « Trauma, dissociazione e assenza di pensiero nei crimini individuali e collettivi ». MINORIGIUSTIZIA, no 2 (janvier 2022) : 17–36. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-002002.

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I crimini individuali e collettivi sono spesso rappresentazioni di un male che mettendo in scacco i nostri principi etici e le nostre più sofisticate spiegazioni scientifiche, sfida la ragione. Partendo dalla nota tesi di Hannah Arendt sulla banalità del male e sull'assenza di pensiero alla radice della malvagità, l'autore esamina da un lato i crimini della Shoah in quanto esemplificazione di un male efferato ed estremo, una violenza generata da processi individuali e di gruppo reciprocamente intersecanti e dall'altro lato i delitti individuali, che paiono spesso senza senso commessi dai giovani. L'anomia e il vuoto identitario, la dissociazione, l'échec del pensiero si delineano in questo modo come concetti guida nella comprensione tanto dei crimini collettivi quanto di taluni delitti commessi singolarmente dagli adolescenti. Se infatti i crimini collettivi si realizzano attraverso meccanismi di dissociazione e diniego, di erosione del pensiero e dell'empatia, di regressione narcisistica e d'obbedienza delle masse all'autorità, anche per molti giovani l'atto delinquenziale si realizza a causa di meccanismi di dissociazione, di impasse delle capacità figurativo-simboliche, come estremo tentativo di circoscrivere un bordo attorno al vuoto traumatico lasciato sia dalle esperienze effrattive sia dalle esperienze omissive precoci.
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Bellocchi, Paola. « Rappresentanza e diritti sindacali in azienda ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 132 (novembre 2011) : 543–88. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-132002.

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Il saggio ricostruisce il significato dell'art. 19 dello Statuto dei lavoratori nell'esperienza applicativa del sistema di relazioni sindacali. La chiave di lettura proposta č che obiettivo della legislazione di sostegno fosse quello di promuovere la contrattazione collettiva di diritto comune senza regolarla, agevolando il riconoscimento dei diritti sindacali nei contratti collettivi come contenuti della parte obbligatoria di essi per innervare un sistema di fisiologiche relazioni sindacali nell'impresa. Rispetto a questo modello di legislazione, gli svolgimenti interpretativi intervenuti dopo il referendum abrogativo del 1995 ne hanno reso l'applicazione contraria alla sua stessa logica. Ma soprattutto, al cospetto di accordi separati e di dissensi tra sindacati sui rinnovi contrattuali - di cui la piů preoccupante manifestazione si č avuta negli accordi Fiat - l'assenza di regole condivise sulla contrattazione ha evidenziato notevoli criticitŕ ed incongruenze sulle scelte di governo delle relazioni sindacali in azienda, di cui l'A. auspica una risposta da parte degli attori del sistema all'insegna della ritrovata unitŕ sindacale.
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Ferrari, Veronica. « Il ruolo del progetto nel rapporto con la città stratificata. Paniconi e Pediconi a Mantova ». TERRITORIO, no 99 (août 2022) : 122–29. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-099017.

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Il saggio illustra il contributo degli architetti romani Mario Paniconi (1904-1973) e Giulio Pediconi (1906- 1999) al programma di ricostruzione post-bellica del Piano Fanfani - gestione ina-Casa - mediante il progetto del complesso per abitazioni e negozi di piazza San Giovanni a Mantova, un intervento che sviluppa in maniera attenta e innovativa l'organizzazione planimetrica degli alloggi e sperimenta elementi compositivi diversi sui fronti che dialogano con la città. Il complesso di edilizia popolare si inserisce con la corretta misura all'interno del tessuto densamente costruito e stratificato mettendosi a sistema con la morfologia dell'edificato. I progettisti lavorano su schemi abitativi semplici e la dotazione di spazi collettivi come la grande corte-giardino e i servizi collettivi.
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Ponterio, Carla. « Le motivazioni poste a base del licenziamento ». QUESTIONE GIUSTIZIA, no 6 (mars 2011) : 62–73. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-006004.

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Résumé :
1. Tipizzazioni di giusta causa e giustificato motivo nei contratti collettivi / 2. Sindacati comparativamente piů rappresentativi / 3. Tipizzazioni di giusta causa e giustificato motivo nei contratti individuali / 4. Le conseguenze del licenziamento.
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Alpa, Guido. « L'art. 140 bis del Codice del consumo nella prospettiva del diritto privato. Prime note ». ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no 1 (septembre 2010) : 7–19. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-001001.

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L'art. 49 della l. 23 luglio 2009 n. 99 ha ridisegnato il profilo dell'azione collettiva risarcitoria, disciplinata dall'art. 140 bis del codice del consumo. La precedente versione, dettata dalla l. 24 dicembre 2007, n. 244 non era mai entrata in vigore. Ora la rubrica della disposizione č intitolata all'azione di classe. Riferita alle persone, l'espressione "classe" č inusuale nel nostro lessico giuridico, e pertanto il suo significato deve essere costruito sulla base dello stesso contenuto della disposizione. Non possono essere utilizzati criteri sistematici, perché nell'ambito del codice del consumo altri strumenti processuali, come le azioni previste dagli artt. 139 e 140 , sono rivolti alla tutela di "interessi collettivi dei consumatori", e sono affidati non a rappresentanti di una classe bensě alle associazioni rappresentative dei consumatori inserite nell'elenco previsto dall'art. 137. Nell'ordinamento si contano diverse ipotesi di azioni a difesa di interessi di categoria - oltre alle azioni individuali promosse nell'ambito dello stesso giudizio da una pluralitŕ di soggetti - ma nessuna disposizione che le riguarda puň essere invocata per interpretare l'art. 140 bis, il quale č un unicum nel nostro universo processuale.
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Lambertucci, Pietro. « Contratto collettivo, rappresentanza e rappresentativitŕ sindacale : spunti per il dibattito ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 124 (mars 2010) : 551–606. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2009-124001.

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Il saggio, nel ripercorrere il dibattito sulla rappresentanza sindacale nell'impiego privato, propone una disaggregazione dell'analisi, in relazione alla necessitŕ di calare i diversi modelli nei contesti nei quali si esprime il potere negoziale del sindacato. Nello specifico, per quanto riguarda la contrattazione collettiva nazionale di categoria, si aderisce alla tesi che ricostruisce la rappresentanza sindacale come rappresentanza associativa, mentre la rappresentanza sindacale nelle singole aziende si caratterizza come rappresentanza istituzionale (viene, in particolare, individuata la disciplina negoziale sulle rappresentanze sindacali unitarie che derivano il loro potere dalla consultazione elettorale di tutti i dipendenti occupati nell'azienda). L'analisi poi della rappresentativitŕ sindacale, con riguardo alla nozione di sindacato comparativamente piů rappresentativo, si confronta, per un verso, con l'art. 39 Cost. e si conclude, per altro verso, con l'osservazione che i contratti collettivi ai quali la legge connette effetti legali richiedono "l'unitŕ contrattuale" del sindacato. Si propone, infine, un intervento legislativo volto a generalizzare l'esperienza delle rappresentanze sindacali aziendali e a poggiare il richiamo alla maggiore rappresentativitŕ comparata su un meccanismo associativo ed elettorale insieme, in relazione alla devoluzione di funzioni demandate dalla legge.
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Ciapetti, Lorenzo. « Le strategie dello sviluppo locale tra partecipazione e cambiamento ». RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no 1 (avril 2011) : 39–52. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-001004.

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Lo sviluppo locale č un processo deliberativo. Sebbene la partecipazione avvenga prevalentemente attraverso la mediazione degli attori collettivi di un territorio, la dimensione di democrazia si gioca su aspetti di inclusione e reti di relazione di carattere aperto. Sono ormai evidenti le luci e le ombre del paradigma delle politiche di sviluppo locale, introdotto in Italia con l'esperienza della "programmazione negoziata", a metŕ degli anni '90. Il presente articolo partendo dalla domanda se sia emerso negli ultimi anni un diverso paradigma, conferma la centralitŕ dei sistemi decisionali collettivi locali nei processi di sviluppo del territorio, ma sottolinea l'esigenza di migliorarne l'efficienza in termini di impatti economici e sociali, attraverso politiche che partano da strategie fondate su cinque dimensioni: valorizzazione del contesto locale, unione di risorse e capacitŕ, attenzione ai tempi delle politiche, reti multilivello di attori, orientamento al cambiamento.
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Brun, Stefania, et Silvana Dalla Bontà. « L'"accertamento pregiudiziale" sull'interpretazione degli accordi collettivi in Francia ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 162 (juin 2019) : 285–320. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2019-162004.

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Toscani, Chiara. « Strategie progettuali per gli spazi collettivi della dispersione urbana ». TERRITORIO, no 67 (janvier 2014) : 123–32. http://dx.doi.org/10.3280/tr2013-067021.

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Pascucci, Paolo, et Valerio Speziale. « Spunti sul salario minimo dopo la Proposta di direttiva UE ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 172 (février 2022) : 749–71. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-172016.

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Résumé :
Il saggio, dopo aver messo in evidenza come in Italia vi sia una vera e propria questione salariale legata alla diffusione del "lavoro povero" e al basso livello delle retribuzioni, analizza la Proposta di direttiva UE sul salario minimo, recentemente approvata dal Parlamento europeo e tuttora non definitiva. L'articolo esamina le finalità e le motivazioni della Proposta (diretta a garantire salari adeguati che consentano una vita dignitosa) e i delicati problemi giuridici connessi sia alla competenza della UE in materia salariale, sia alla disciplina in essa contenuta. Dopo aver sottolineato che la Proposta non impone una legge sul salario minimo nei paesi in cui la retribuzione è stabilita dai contratti collettivi (come l'Italia), il saggio valuta gli effetti che il recepimento della Direttiva in Italia potrebbe avere, anche in considerazione dei disegni di legge diretti da introdurre il salario minimo. Gli autori concludono la propria analisi sottolineando come sarebbe auspicabile un intervento legislativo che, in attuazione dell'art. 36 Cost., preveda retribuzioni minime corrispondenti a quelle previste dai contratti collettivi stipulati dai sindacati comparativamente più rappresentativi a livello nazionale.
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Tajani, Cristina. « Reti, attori, politiche e beni collettivi nei processi di riaggiustamento industriale in Lombardia ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 122 (juin 2011) : 221–34. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-122016.

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Résumé :
Le reti formalizzate tra imprese e quelle tra imprese e istituzioni sono un fenomeno su cui la letteratura si è interrogata a lungo utilizzando sia una prospettiva economica, sia sociologica e organizzativa. Scopo del presente articolo è quello di indagare, in primo luogo, i meccanismi che presidiano la formazione di queste reti, al fine di meglio comprendere chi siano gli attori che gestiscono questi processi e il ruolo delle politiche (in particolare le modalitŕ di finanziamento all'innovazione) nella nascita della rete. In seconda battuta si guarderŕ ai beni collettivi per la competitivitŕ ricercati e generati da queste aggregazioni e al ruolo giocato, nella loro produzione, dai soggetti pubblici o misti a livello territoriale. L'obiettivo è quello di capire quali siano i beni collettivi funzionali alla riorganizzazione su base territoriale dell'economia e se - e in che modo - le istituzioni del territorio riescano a contribuire alla loro produzione. L'analisi si appoggerŕ sulla comparazione tra due casi di reti tra medie imprese di recente formazione, entrambe situate in Lombardia, ed entrambe sorte come esito intenzionale della gestione di importanti crisi aziendali.
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Cruciani, Paolo. « Riflettendo sulla psicologia dei fenomeni collettivi a partire da Freud ». RIVISTA ITALIANA DI GRUPPOANALISI, no 1 (décembre 2009) : 177–99. http://dx.doi.org/10.3280/rig2009-001007.

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Bavaro, Vincenzo. « Le relazioni sindacali dei metalmeccanici e la giurisprudenza del 2011 : note di metodo ». QUESTIONE GIUSTIZIA, no 5 (décembre 2011) : 67–84. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-005006.

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Résumé :
1. Premessa sulle relazioni sindacali metalmeccaniche fra accordi separati e unitŕ sindacale / 2. Questioni di metodo sull'interazione tra logica formale del diritto e logica sociale delle relazioni industriali / 3. Sull'efficacia dei contratti collettivi dei metalmeccanici () / 4. Sulla condotta antisindacale delle imprese metalmeccaniche / 5. Sulla forma e la logica dello sciopero / 6. Conclusione sulla logica del diritto e sulla forma delle relazioni industriali
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Caggiano, Monica. « E' ritornato il tempo delle ciliegie nei jardins partagés di Parigi ». SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no 98 (juillet 2012) : 28–43. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-098003.

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Résumé :
Il paper presenta una ricerca sui "Jardins Partagés" (JPs) a Parigi e le recenti evoluzioni di questi giardini collettivi gestiti da associazioni di quartiere in terreni pubblici. I JPs, luoghi condivisi e spazi di promozione di legami sociali e culturali, sono capaci di creare una sorta di "effetto di straniamento" (Brecht) tale da suggerire scenari per un futuro sostenibile attraverso forme di autogoverno responsabile delle comunitŕ locali.
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Vitaletti, Micaela. « Rappresentanza datoriale e contratti collettivi nazionali. Riflessioni intorno al modello francese ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 153 (mars 2017) : 49–66. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2017-153003.

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Camerlengo, Quirino. « Editoriale. Persona e formazioni sociali, tra diritti individuali e diritti collettivi ». DIRITTO COSTITUZIONALE, no 2 (juin 2021) : 5–11. http://dx.doi.org/10.3280/dc2021-002001.

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Marazzini, Claudio. « Lingue : beni collettivi immateriali, che spesso, e per fortuna, si materializzano ». XII, 2020/1 (gennaio-marzo) 12, no 1 (31 mars 2020) : 102–10. http://dx.doi.org/10.35948/2532-9006/2020.3300.

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Résumé :
Il giorno 5 di ottobre del 2019 si sono celebrati a Udine i 100 anni della Società Filologica Friulana. Per l’occasione, il presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazzini, è stato invitato a tenere una relazione, nel contesto di una serie di interventi rivolti al pubblico che gremiva il bellissimo Salone del Parlamento della Patria del Friuli. Gli atti della giornata saranno pubblicati nella gloriosa rivista “Ce fastu?”. Intanto, però, il prof. Federico Vicario, presidente della Società Filologica Friulana, su richiesta del prof. Marazzini, ha permesso che questo intervento fosse anticipato in una pubblicazione dell’Accademia della Crusca. In questo modo si ribadisce il legame stretto tra le due Accademie, con l’auspicio di una collaborazione fattiva e fruttuosa.
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Volli, Ugo, Eduardo De Paula et Maurício Paroni De Castro. « DEZ PERGUNTAS MAIS UMA À THIERRY SALMON ». Revista Rascunhos - Caminhos da Pesquisa em Artes Cênicas 6, no 1 (1 avril 2019) : 42–49. http://dx.doi.org/10.14393/rr-v6n1-2019-05.

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Résumé :
Título: Dez perguntas mais uma a Thierry Salmon Resumo: Entrevista realizada no contexto das temporadas italianas do espetáculo Fastes-Foules, as questões e as reflexões seguem pertinentes a todo coletivo artístico: origens, referências, objetivos, princípios, procedimentos de trabalho; destacando como é possível encontrar uma estrada pessoal no teatro, como não estão esgotadas as capacidades objetivas de mudanças e de invenção cênicas. Palavras-chave: Fastes-Foules, Processo de Criação, Criação Coletiva, Espaço Cênico, Encenação. Titolo: Dieci domande più una a Thierry Salmon Riassunto: Intervista eseguita nel contesto dalla stagione italiana dello spettacolo Fastes-Foules, le domande e le riflessioni rimandano ai collettivi artistici contemporanei: origine, riferimenti, obiettivi, principi, processi di lavoro; sottolineando come sia possibile trovare una strada personale nel teatro, come non siano esaurite le capacità obiettive di cambiamento e di creazione scenica. Parole chiave: Fastes-Foules, Processo di creazione, Creazione Collettiva, Spazio scenico, Regia. Title: Ten questions plus one to Thierry Salmon Abstract: Interview conducted in a context of the Italian season of the Fastes-Foules production, the questions and the considerations remain relevant to all contemporary artistic collective: beginnings, references, aims, working processes; pointing out how it is possible to find a personal path in theatre, as the objective abilities of scenic change and creation are not exhausted. Keywords: Fastes-Foules, Creative process, Collective Creation, Scenic space, Staging.
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Garofalo, Mario Giovanni. « Per una teoria giuridica del contratto collettivo. Qualche osservazione di metodo ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 132 (novembre 2011) : 515–42. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-132001.

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Résumé :
Il saggio esamina problemi tradizionali della disciplina del contratto collettivo, quali l'efficacia soggettiva e l'effetto inderogabile, e problemi sollevati da fenomeni nuovi, quali la contrattazione gestionale, l'integrazione tra legge e contratto collettivo, la contrattazione collettiva nel pubblico impiego. La disamina č condotta alla luce della proposta metodologica secondo la quale una teoria del contratto collettivo non č esaustiva se si muove unicamente all'interno dell'ordinamento statuale, ma deve contenere (e spiegare) la dialettica tra fatto socialmente tipico e sua rappresentazione in tale ordinamento.
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Romei, Roberto. « L'autonomia collettiva nella dottrina giuslavoristica : rileggendo Gaetano Vardaro ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 130 (juin 2011) : 181–223. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-130001.

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Résumé :
Il saggio prende spunto dalla rilettura delle due monografie che Gaetano Vardaro ha dedicato al contratto collettivo, per ripercorrere criticamente le principali teorie sull'autonomia collettiva elaborate dalla dottrina italiana. La tesi dell'A. č che l'autonomia collettiva č una forma di autonomia privata qualitativamente diversa dall'autonomia individuale, la cui funzione č quella di contribuire a modellare un'organizzazione di lavoro tramite il contratto collettivo e la cui efficacia sui contratti individuali poggia sulla scelta dell'imprenditore di assoggettarsi alla disciplina del contratto stesso e sul rinvio che ad esso viene fatto dai contratti individuali. L'A. inoltre pone in discussione teorie fondamentali del diritto sindacale, affermando che l'iscrizione del lavoratore al sindacato non č elemento che condiziona l'applicazione del contratto, che dipende, invece, dall'iscrizione del datore di lavoro. Il contratto collettivo non ha un'efficacia diretta sul contratto individuale e non č inderogabile, tanto da poter essere modificato dal contratto individuale sia in meglio sia in peggio.
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Guarriello, Fausta. « LEGGE E CONTRATTAZIONE COLLETTIVA IN EUROPA : verso nuovi equilibri ? » Revista Direito das Relações Sociais e Trabalhistas 3, no 2 (9 octobre 2019) : 82–133. http://dx.doi.org/10.26843/mestradodireito.v3i2.112.

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Résumé :
Il presente articolo cerca di evidenziare i molteplici punti di vista da cui esaminare nella dimensione comparata il mutamento del rapporto tra legge e contrattazione collettiva. Innanzitutto vengono studiate le tendenze comuni ad un’alterazione dell’integrazione funzionale tra legge e contrattazione collettiva, cioè, un mutamento qualitativo e quantitativo. In seguito, oltre le tendenze comuni, evidenziamo anche l’acuirsi delle differenze tra sistemi nazionali, nonché gli interventi legislativi di attacco alla contrattazione nazionale/settoriale indotti dalla nuova governance europea. Successivamente studiamo la rifondazione del rapporto tra legge e contrattazione collettiva attraverso la ripartizione delle sfere di competenza, nonché gli interventi legislativi sull’efficacia del contratto collettivo, ossia, le misure di riduzione dell’ultrattività e dei meccanismi di estensione. In seguito evidenziamo gli interventi legislativi sulla rappresentanza dei soggetti negoziali, cioè, la misurazione della rappresentatività, gli accordi maggioritari ed i nuovi soggetti abilitati a stipulare l’accordo aziendale. Dopodiché studiamo anche le correzioni imposte ai meccanismi nazionali di regolazione salariale. In conclusione, discutiamo verso quali equilibri si va riconfigurando il rapporto tra legge e contrattazione collettiva, cioè, sul tramonto del contratto collettivo come atto normativo a portata generale e la sua esclusiva funzionalizzazione a strumento di gestione a livello aziendale.
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Schiuma, Daniela. « Soluzioni autonome ed eteronome al problema dell'efficacia degli accordi collettivi aziendali transnazionali ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 165 (avril 2020) : 73–101. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2020-165004.

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Romei, Roberto. « Vietato vietare : riflessioni sparse su una recente sentenza della Corte di Cassazione ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 167 (octobre 2020) : 609–25. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2020-167007.

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Résumé :
Il commento prende spunto da una recente sentenza della Corte di Cassazione che ha ritenuto che un contratto collettivo non possa vietare il ricorso al lavoro intermittente. La decisione è esaminata dapprima sotto il profilo della coerenza con la lettera della legge; poi con il sistema dei rinvii dalla legge alla contrattazione collettiva; ed infine l'Autore si interroga sul rapporto tra legge e autonomia collettiva alla luce delle più recenti elaborazioni della dottrina.
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Salimbeni, Alice. « La favola urbana. Reimmaginare lo spazio attraverso la realizzazione collettiva di film finzionali e parodici ». RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no 3 (septembre 2022) : 78–102. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa3-2022oa14591.

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Résumé :
Durante la mia ricerca di dottorato, ho organizzato un workshop a Bruxelles per esplorare il rapporto fra le donne bianche cisgenere e lo spazio urbano. A partire dalle esperienze urbane personali delle partecipanti abbiamo scritto tre storie di invenzione e le abbiamo trasformate in tre film collettivi, finzionali e parodici che esplorano ciascuno una diversa discriminazione urbana di genere. In queste storie, che ho chiamato "favole urbane", realtà e immaginazione si intrecciano creando nuovi scenari, e comunicando una morale politica sullo spazio e sul ruolo attivo che svolge nella produzione delle discriminazioni.
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Bianca Ceffa, Claudia. « Fra coesistenza e convivenza. Le interazioni tra diritti individuali e collettivi all'interno delle confessioni religiose ». DIRITTO COSTITUZIONALE, no 2 (juin 2021) : 33–54. http://dx.doi.org/10.3280/dc2021-002003.

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Résumé :
Muovendo dalle peculiarità di quelle particolari formazioni sociali costituite dalle confessioni religiose, l'articolo mira ad indagare come al loro interno sia affrontato il tema del rapporto fra tutela delle libertà individuali e salvaguardia dell'autonomia confessionale, anche alla luce delle nuove esigenze della società multiculturale. Queste ultime, infatti, imponendo all'ordinamento di considerare nuovi possibili profili di lesione dei diritti inviolabili dell'uomo all'interno dei gruppi religiosi, rinnovano il dibattito intorno all'opportunità dell'esistenza dei diritti collettivi in capo alle realtà confessionali, nonostante la funzionalità di tale categoria di diritti all'inveramento dell'obiettivo costituzionale dello sviluppo della personalità individuale.
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Papadimitriou, Costas. « Le recenti trasformazioni del diritto del lavoro in Grecia ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 135 (septembre 2012) : 389–400. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2012-135003.

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Résumé :
Il saggio ricostruisce i principali interventi adottati dal legislatore greco in materia di diritto del lavoro a partire dal 2010 per far fronte alla grave crisi economica che ha colpito il Paese, nonché sulla scia delle indicazioni provenienti dal Fondo monetario internazionale, dalla Banca centrale europea e dalla Commissione europea. Nello specifico, vengono prese in considerazione le misure volte a ridurre il costo del lavoro, con particolare riferimento al pubblico impiego, a flessibilizzare - tanto in entrata, quanto in uscita - l'utilizzo della forza lavoro ed a modificare l'assetto dei rapporti collettivi di lavoro.
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Corazza, Luisa. « Lo sciopero nei servizi pubblici essenziali alla prova dell'emergenza sanitaria ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 168 (janvier 2021) : 799–810. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2020-168007.

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Résumé :
L'articolo affronta le principali questioni che la crisi sanitaria ha posto con riferimento allo sciopero nei servizi pubblici essenziali. Un tema cruciale è stato quello dei limiti all'esercizio del diritto di sciopero connesso alla necessità per i lavoratori di reagire a gravi eventi lesivi del-la salute, dal punto di vista degli strumenti non solo collettivi ma anche individuali. Altra que-stione affrontata è quella della nozione di servizio pubblico essenziale, nell'intreccio tra la no-zione prevista dalla l. 146/1990 e quella adottata dai provvedimenti governativi dell'emer¬genza. Infine, si analizza il ruolo della Commissione di garanzia nella gestione della crisi.
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Nosi, Costanza, et Carlo Alberto Pratesi. « La domanda di auto elettriche tra entusiasmi tecnologici e resistenze psicologiche : una ipotesi di segmentazione ». MERCATI & ; COMPETITIVITÀ, no 2 (septembre 2012) : 31–44. http://dx.doi.org/10.3280/mc2012-002005.

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Résumé :
Gli Autori propongono una segmentazione della domanda italiana di auto elettriche basata sull'attrattivitÀ che alcune caratteristiche specifiche del prodotto esercitano sugli individui. Con la cluster analysis sono stati classificati 8.423 intervistati in quattro segmenti di mercato. I risultati dello studio offrono informazioni utili sia per gli operatori del settore, per il miglioramento delle loro strategie di marketing, sia per i policy maker per l'elaborazione di programmi tesi a favorire comportamenti collettivi piů responsabili. Forniscono altresě un contributo alla scarsa letteratura manageriale sul mercato dei veicoli elettrici puri e alla limitata conoscenza degli atteggiamenti degli italiani circa i prodotti ecologici.
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Ferrari, Vincenzo. « William M. Evan, studioso e militante per la pace ». SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no 1 (juillet 2010) : 201–6. http://dx.doi.org/10.3280/sd2010-001010.

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Résumé :
Evan - Sociologia del diritto - Strutturalismo - Pacifismo - Sistema giuridico. Questa breve nota ricorda William M. Evan, morto il 25.12.2009. Studioso di teoria dell'organizzazione di ispirazione strutturalista e instancabile militante per la pace nel mondo anche con le sue opere, Evan ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo della sociologia del diritto post-bellica. Fu co-fondatore del Research Committee on Sociology of Law, ISA, curatore di importanti lavori collettivi e autore di numerosi saggi e di riflessioni confluite in una coerente visione del sistema giuridico e delle sue relazioni "aperte" con gli altri sistemi di relazioni sociali.
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Antonio Recchia, Giuseppe. « Il lavoro agile fuori dalla straordinarietà : appunti sulla contrattazione collettiva ». ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no 1 (juin 2021) : 30–43. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-001003.

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Résumé :
Introdotto dalla l. n. 81/2017 con un impianto regolativo scarno e rimesso in gran parte all'accordo individuale tra datore e dipendente, il lavoro agile è rimasto, almeno inizialmente, strumento di flessibilità ad appannaggio di poche, e più grandi, realtà. È stata l'emergenza sa-nitaria a garantirne una massiccia diffusione, favorita da un accesso semplificato dalla finalità di contenimento del contagio, ma anche a rivelarne le significative convenienze per l'organizzazione di impresa. La crescente sottoscrizione di accordi collettivi sul tema dimostra la consapevolezza delle parti sociali non solo delle opportunità del lavoro agile ma anche della necessità di intervenire sugli aspetti più controversi e, più ancora, di ritrovare un ruolo da pro-tagonisti nel cambiamento organizzativo.
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Lentano, Mario. « L'indulgenza e la dignità. Valori collettivi e sentimenti individuali nella controversia 1.8 di Seneca ». Euphrosyne 26 (janvier 1998) : 409–25. http://dx.doi.org/10.1484/j.euphr.5.125727.

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De Luca, Giuseppe. « Nuovi modelli dell'abitare e spazi di prossimità nella riorganizzazione della struttura della città ». TERRITORIO, no 98 (mars 2022) : 55–61. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-098009.

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Résumé :
L'articolo muove dalla rilettura degli effetti della pandemia da Covid-19 sulle città, interrogandosi sulle modalità con cui questa ha messo in discussione sia lo spazio organizzativo dell'abitare, sia lo spazio pubblicorelazionale, così come anche le dinamiche di condivisione degli spazi interni alle abitazioni, ma al contempo reinterpretando lo spazio pubblico quale estensione di spazi privati per garantire servizi collettivi. L'articolo ragiona su due proposte: una centrata sull'Harmonic Innovation Living, in corso di applicazione nel comune di Falerna, in Calabria; l'altra sui dispositivi progettuali di riorganizzazione della struttura urbana della Città Metropolitana di Firenze, attraverso il Piano territoriale metropolitano in corso di redazione, che introduce il concetto di ‘piattaforma' di intervento per ridefinire mobilità e servizi di prossimità.
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Paoloni, Lorenza. « Farmers' Rights, tutela della biodiversitĂ e salvaguardia delle risorse genetiche : l'esperienza del Canada ». AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no 3 (mars 2011) : 11–39. http://dx.doi.org/10.3280/aim2009-003002.

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Résumé :
Isono stati introdotti dal Trattato internazionale sulle risorse genetiche vegetali per l'alimentazione e l'agricoltura nel 2001 quale riconoscimento del contributo che gli agricoltori e le comunità rurali hanno dato nella creazione, conservazione, scambio e valorizzazione delle risorse genetiche. Essi sono dei diritti collettivi che appaiono antitetici ai quelli di natura individuale rappresentati dai diritti di proprietà intellettuale che hanno determinato, da parte delle multinazionali farmaceutiche e del seme, la sottrazione dell'uso di dette risorse alle comunità rurali. Nell'attuale fase storica è importante l'affermazione dei "diritti degli agricoltori" sulle risorse genetiche ai fini sia della sicurezza alimentare che della preservazione dell'ambiente e della biodiversità ; contribuiscono, altresì, alla prevenzione del cambiamento climatico e al mantenimento delle conoscenze tradizionali e locali.
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Cascio, Antonio Roberto. « La funzione dell'emergenza in Teoria e pratica della terapia della Gestalt : vitalitŕ e accrescimento nella personalitŕ umana ». QUADERNI DI GESTALT, no 1 (octobre 2011) : 25–34. http://dx.doi.org/10.3280/gest2011-001003.

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Résumé :
La necessitŕ di fronteggiare eventi critici collettivi o individuali, di origine umana o naturale, pone sempre piů al centro dell'attenzione di psicologi e psicoterapeuti il tema dell'emergenza e delle sue implicazioni potenzialmente traumatiche. Tale esperienza puň infatti sconvolgere il normale e scontato funzionamento psicologico, ma, con gli opportuni supporti, puň anche rivitalizzarlo, diventando cosě una tappa decisiva della crescita personale, che porta ad abbandonare una visione ingenua della realtŕ. L'autore dice questo prendendo in esame il testo fondante la psicoterapia della Gestalt:, in cui l'emergenza, non solo č ricorrente come tema, ma anzi accompagna tutto il libro stabilendo una intensa connessione con il modello di psicoterapia e con la definizione di sofferenza e salute psicologica.
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Civile, Giuseppe. « A proposito di Fiume ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 297 (janvier 2022) : 236–56. http://dx.doi.org/10.3280/ic297-oa3.

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Résumé :
Nella nota sono presi in esame alcuni recenti studi dedicati alla vicenda di Fiume fra il 1919 e 1920, in gran parte pubblicati in coincidenza con il centenario della marcia di D'Annunzio sulla città. Ne emerge la rilettura di temi diversi in rapporto al caso: la precedente storia della città, il ruolo articolato dell'esercito, il rapporto con il dopoguerra e con il fascismo, l'interpretazione di teorie e pratiche politiche elaborate allora, l'importanza di iniziative culturali e sociali particolari, il ruolo di D'Annunzio in rapporto ad altri attori individuali e collettivi. L'insieme di questi lavori testimonia come il dibattito sul caso Fiume sia ancora vivo e aperto a ulteriori sviluppi, sia su temi specifici che sul piano di interpretazioni complessive.
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