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Coderoni, Silvia, et Alberto Manelli. « Agricoltura e sviluppo compatibile con il clima : prospettive globali di finanziamento ». RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no 2 (septembre 2011) : 35–58. http://dx.doi.org/10.3280/riss2011-002004.

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Résumé :
Le complesse relazioni tra i fattori fisici, economici e sociali che riguardano il settore agricolo in un contesto di cambiamenti climatici, fanno sě che le strategie per affrontare tale problematica non possano prescindere da un approccio integrato delle politiche di sviluppo, mitigazione e adattamento. Tale approccio puň essere definito come "sviluppo compatibile con il clima", ovvero una strategia che minimizza i danni causati dagli impatti climatici, mentre massimizza le opportunitŕ di crescita che un futuro a basse emissioni e piů resiliente puň portare. I livelli di finanziamento per lo sviluppo compatibile con il clima, tuttavia, sono ad oggi decisamente insufficienti, nonostante i flussi finanziari verso i PVS possano rappresentare uno dei modi principali per riconciliare equitŕ ed efficienza nell'affrontare i problemi del cambiamento climatico. Le prospettive per la finanza per il clima comprendono sia la creazione di nuovi fondi di finanziamento, sia il miglioramento e potenziamento di quelli esistenti, ma si fondano sul riconoscimento del ruolo del settore nella mitigazione e della sua peculiare vulnerabilitŕ ai cambiamenti climatici.
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Farina, Roberta, Elena Bitocchi et Roberto Papa. « Cambiamenti climatici e agricoltura ». PRISMA Economia - Società - Lavoro, no 3 (mai 2011) : 33–44. http://dx.doi.org/10.3280/pri2010-003005.

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Presenti, Ombretta, et Federica Colucci. « La sfida dei cambiamenti climatici ». RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no 2 (septembre 2011) : 13–34. http://dx.doi.org/10.3280/riss2011-002003.

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Résumé :
La problematica dei cambiamenti climatici č una delle principali tematiche che suscitano un ampio dibattito tra il pubblico. Negli ultimi anni, i cittadini hanno ricevuto una grande quantitŕ di informazioni da parte dei media sulle cause e le conseguenze dei cambiamenti climatici. Gli autori analizzano gli effetti dei cambiamenti climatici alla luce delle recenti Conferenze globali, per poi esaminare le principali modalitŕ di informazione utilizzate dai mass media ed infine illustrano alcuni tentativi per favorire il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei cittadini.
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Cristarella Oristano, Mariaida. « Cambiamenti climatici e diritto dell'Unione europea ». CITTADINANZA EUROPEA (LA), no 2 (janvier 2022) : 35–61. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2021-002002.

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Résumé :
Il presente contributo si propone di esaminare le politiche ed il diritto dell'UE in materia di cambiamenti climatici, per comprendere il ruolo esercitato dall'Unione nella lotta a questo fenomeno e la relazione che intercorre tra le azioni di contrasto al medesimo, le disposizioni poste a tutela dei diritti fondamentali ed il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile di cui all'Agenda 2030. A tal fine, l'analisi affronta la questione circa l'esistenza di una competenza interna ed esterna dell'UE in materia, e si concentra sul ruolo delle istituzioni europee nella definizione della politica climatica e della normativa di riferimento, con particolare riguardo al Green Deal europeo, nonché in tema di negoziati internazionali cui l'UE ha partecipato, ultimo tra tutti la Cop-26. Infine, alla luce della recente giurisprudenza della CGUE, particolare attenzione è rivolta agli aspetti problematici inerenti all'accesso alla giustizia climatica nell'UE
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Scolozzi, Rocco, et Davide Geneletti. « Priorità locali di adattamento ai cambiamenti climatici : un metodo di screening ». TERRITORIO, no 96 (septembre 2021) : 97–107. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-096009.

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Résumé :
La capacità adattativa ai cambiamenti climatici implica la capacità di modificare sistemi ecologici, sociali o economici per ridurre i potenziali danni o aumentare i benefici. Il contributo mostra una procedura sperimentale che, in accordo con le linee guida della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, integra aspetti di governance anticipativa e supporta la definizione di priorità per possibili misure di adattamento locale. L'approccio, scalabile e adattabile, è testato sui comuni della Provincia Autonoma di Trento e consiste delle seguenti fasi: identificazione delle incertezze climatiche locali, dei settori sensibili e delle possibili misure di adattamento, valutazione della rilevanza e capacità locali di realizzarle, identificazione delle priorità di supporto.
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Pede, Elena, et Luca Staricco. « L'adattamento locale al cambiamento climatico in aree alpine ». TERRITORIO, no 93 (janvier 2021) : 116–22. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093018.

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Résumé :
Le Alpi sono tra le zone più vulnerabili ai cambiamenti climatici in Europa; tuttavia il dibattito sulle strategie e le azioni di adattamento continua a concentrarsi prevalentemente sulle aree urbane e costiere maggiormente popolate. L'articolo presenta i risultati di un'indagine sulle pratiche di adattamento locale ai cambiamenti climatici messe in campo in un'area alpina, costituita dai 45 comuni della Zona omogenea del Pinerolese (Torino). L'indagine fa emergere alcune barriere che possono ostacolare l'adattamento al cambiamento climatico nei contesti montani, o comportare una sua declinazione in termini di pratiche poco sistematiche e ambiziose: una percezione del cambiamento in termini quasi esclusivi di intensificazione degli eventi estremi, l'iperframmentazione comunale, la mancanza di un'efficace governance orizzontale e verticale, la carenza di risorse finanziarie e conoscitive.
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Trapè, Ilaria. « Small farming e cambiamenti climatici ». AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no 2 (février 2019) : 89–109. http://dx.doi.org/10.3280/aim2016-002006.

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Gilli, Monica. « Mutamenti climatici e paesaggio simbolico ». SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no 101 (juillet 2013) : 120–34. http://dx.doi.org/10.3280/sur2013-101010.

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Zorzoli, Giovanbattista. « Cambiamenti climatici e condizionamenti culturali ». ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no 1 (juillet 2010) : 49–59. http://dx.doi.org/10.3280/efe2010-001004.

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Résumé :
Il confronto di merito sul cambiamento climatico difficilmente riuscirŕ a rimuovere le resistenze al varo di politiche realmente efficaci, se non č affiancato da un'azione contestuale volta a mettere in discussione sia il paradigma dominante sulla desiderabilitŕ comunque dello sviluppo (spesso confuso con la crescita), sia la scarsa consapevolezza dei meccanismi attraverso i quali si forma il consenso scientifico, fattori entrambi determinanti nella formazione del giudizio di merito di chi con maggiore o minore radicalitŕ si oppone a tali politiche.
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Gualdi, S., et A. Navarra. « Climate Scenarios in the Mediterranean Region ». Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 2, no 1 (10 mars 2005) : 19–30. http://dx.doi.org/10.3832/efor0250-0020019.

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Ianovitz, Sara. « I ‘rifugiati climatici' : una questione aperta ». DIRITTI UMANI E DIRITTO INTERNAZIONALE, no 1 (avril 2011) : 141–48. http://dx.doi.org/10.3280/dudi2011-001008.

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Bove, B., P. Brindisi, C. Glisci, G. Pacifico et ML Summa. « Climatic indicators of desertification in Basilicata, Italy ». Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 2, no 1 (10 mars 2005) : 74–84. http://dx.doi.org/10.3832/efor0265-0020074.

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Talamo, Giuseppina. « Migrazioni forzate per cause ambientali e cambiamenti climatici : un'analisi socio-economica ». MONDI MIGRANTI, no 2 (août 2021) : 169–85. http://dx.doi.org/10.3280/mm2021-002010.

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Résumé :
Nel dibattito recente, la relazione tra lo studio dei movimenti della popolazione causati da mutamenti climatici o prodotti da ragioni di tipo ambientale, ha acquisito una rinnovata centralità all'interno del mondo politico e mediatico ed è stato fatto oggetto di analisi attente da parte del mondo scientifico. In questo lavoro, si intende focalizzare l'attenzione sul fatto che la decisione di migrare è, molto spesso, condizionata da diversi fattori (personali, economici, relazionali) e che l'aspetto ambientale e quello climatico possono, pertanto, essere sì la causa diretta del fenomeno, ma possono anche determinarlo in modo indiretto, incidendo su altri fattori. Con questo saggio, dunque, si intende non solo evidenziare un proble-ma quanto mai attuale, ma dimostrare che anche gli aspetti climatico-ambientali, insieme ad altre variabili, possono avere un ruolo nel determinare importanti spostamenti di popolazione.
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Bonati, Sara. « Dal climate denial alla natura da salvare : il riduzionismo nella narrazione dei cambiamenti climatici ». RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no 2 (juin 2021) : 53–68. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa2-2021oa12032.

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Résumé :
Il concetto di ‘natura' nella narrazione dei cambiamenti climatici è spesso abusato e oggetto di strumentalizzazione. Ciò che ne consegue è una fitta rete di disinformazione e misinformazione. Il contributo, pertanto, vuole discutere i diversi modi in cui il concetto di natura è (ab)usato in relazione ai cambiamenti climatici, partendo dalla costruzione sociale della natura. A tale scopo è discusso il ruolo del riduzionismo nella promozione di un'idea di natura intesa unicamente in prospettiva antropocentrica, entro la quale si collocano diverse narrazioni dei cambiamenti climatici: da una parte, le retoriche di ‘saveclimate/nature', nel quale il clima/la natura sono intesi come risorsa da salvare; dall'altra, le teorie negazioniste, che sfruttano l'idea di natura costruita per mettere in discussione le evidenze offerte dalla scienza.
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De Paoli, Luigi. « I cambiamenti climatici : a che punto siamo ? » ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no 1 (septembre 2009) : 5–10. http://dx.doi.org/10.3280/efe2009-001001.

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Clini, Corrado. « Prospettive del negoziato globale sui cambiamenti climatici ». ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no 1 (juillet 2010) : 61–66. http://dx.doi.org/10.3280/efe2010-001005.

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Résumé :
Dopo che il senato USA aveva respinto la proposta di ratifica del Protocollo di Kyoto, e dopo che, nel dicembre 2000, vi era stata la rottura tra USA e Europa in occasione della COP 6, sarebbe stato necessario prendere atto che senza la partecipazione della piů grande economia mondiale la dimensione globale del Protocollo veniva notevolmente ridimensionata. Nel 2003 l'Italia aveva invano cercato di aprire una riflessione critica sull'efficacia del Protocollo e sull'esigenza di avviare un dialogo su basi nuove con USA e Cina. Ma la UE ha insistito con un approccio unilaterale, ha convinto la Russia nel 2004 a ratificare il Protocollo senza perň alcun impegno effettivo per l'economia russa. Intanto tra il 1997 e il 2005 l'economia mondiale era cambiata, le emissioni continuavano a crescere nei paesi non coinvolti gli impegni di riduzione delle emissioni di CO2. Nel 2007 il IV rapporto IPPC e Word Energy Outlook dell'IEA avevano chiarito il ruolo marginale del Protocollo mentre a Bali si stabiliva una road map per arrivare a Copenaghen con un nuovo trattato includente USA e Cina. Ma nonostante il fallimento il modello di negoziato del Protocollo č stato mantenuto. Invece di concentrarsi su complesse architetture legali e burocratiche, l'UE dovrebbe dedicarsi alla promozione di progetti internazionali per affrontare la sfida tecnologica globale valorizzando tutte le potenzialitŕ di una grande economia integrata.
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Pongiglione, Francesca, et Roberta Sala. « Migranti climatici. Una nuova categoria di migranti ? » SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no 61 (mai 2018) : 74–88. http://dx.doi.org/10.3280/las2018-061007.

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Pedroni, Guido, Federico Marangoni et Filippo Maria Buzzetti. « Ortotteri dei Gessi Messiniani : Dolina della Spipola (Appennino Tosco-Emiliano) (Orthoptera) ». Bollettino della Società Entomologica Italiana 153, no 3 (16 décembre 2021) : 109–22. http://dx.doi.org/10.4081/bollettinosei.2021.109.

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Viene presentata la fauna a Ortotteri della dolina della Spipola, struttura carsica del pede appennino Emiliano che è caratterizzata dalla presenza del gesso (Formazione Gessoso-Solfifera del Messiniano). dopo una presentazione degli aspetti morfologici, climatici e vegetazionali della dolina, vengono presentate le specie di Ortotteri che definiscono la fauna di questo territorio nord appenninico; si tratta di 21 specie con ecologia ben definita, ma con alcune specie che si contraddistinguono per peculiarità ecologiche da collegarsi con aspetti climatici e vegetazionali diversificati caratterizzanti la dolina stessa.
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Cristiani, Eloisa. « Modelli di agricoltura “sostenibile” con particolare attenzione al settore vitivinicolo ». Przegląd Prawa Rolnego, no 1(22) (1 juin 2018) : 133–41. http://dx.doi.org/10.14746/ppr.2018.22.1.9.

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Il 25 settembre 2015, le Nazioni unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile indicando 17 Obiettivi (Sustainable Development Goals – SDGs nell’acronimo inglese), articolati in 169 Target da raggiungere entro il 2030 tra i quali compare la promozione di un’agricoltura sostenibile. Questo nuovo modello di crescita mette in luce il ruolo chiave dell’agricoltura nell’attenuazione dei cambiamenti climatici e nell’adattamento ad essi. Alla Conferenza di Marrakech (novembre 2016) delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP22), è emersa la necessità di “mettere l’agricoltura al centro degli interventi sul clima”: se è vero infatti che l’agricoltura contribuisce per quasi il 20% alle emissioni di gas serra, è essa stessa una parte fondamentale della soluzione in termini di mitigazione degli impatti, di esternalità positive per aumentare la resistenza e combattere l’impatto del cambiamento climatico. Ma a quale tipo di agricoltura ci riferiamo? Esiste una definizione condivisa e univoca di agricoltura “sostenibile”, la sola che sembra capace di migliorare la gestione di risorse naturali come l’acqua, di conservare la biodiversità e i servizi eco-sistemici? La scelta del case study dedicato al vino deriva dalla circostanza che in tale settore è possibile individuare oltre 15 forme di disciplinari, protocolli o certificazioni che in qualche modo si richiamano al concetto di “sostenibilità” e intendono comunicarlo al consumatore.
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Taglioli, Giuseppe, et Riccardo Alessandri. « CAMBIAMENTI CLIMATICI E CONSEGUENZE SUL DRENAGGIO E L’IRRIGAZIONE ». Journal of Agricultural Engineering 39, no 1 (31 mars 2008) : 49. http://dx.doi.org/10.4081/jae.2008.1.46.

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Cristiani, Eloisa. « Il diritto agrario di fronte ai cambiamenti climatici ». AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no 2 (février 2019) : 9–21. http://dx.doi.org/10.3280/aim2016-002002.

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Danovaro, Roberto. « L'impatto dei cambiamenti climatici sul Mediterraneo e l'Adriatico ». PRISMA Economia - Società - Lavoro, no 3 (mai 2011) : 22–32. http://dx.doi.org/10.3280/pri2010-003004.

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Caserini, Stefano. « I cambiamenti climatici : la sfida del XXI secolo ». E3S Web of Conferences 2 (2014) : 02005. http://dx.doi.org/10.1051/e3sconf/20140202005.

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De Angelis, P., R. Valentini et G. Scarascia Mugnozza. « Forests and climate change : 10 years of research in Italy ». Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 4, no 4 (20 décembre 2007) : 450. http://dx.doi.org/10.3832/efor0500-0040450.

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SCHERER, Katia Ragnini. « LA FUNZIONE DEL DIRITTO IN RELAZIONE AI RISCHI CLIMATICI ». Revista Juridica 1, no 58 (7 avril 2020) : 116. http://dx.doi.org/10.21902/revistajur.2316-753x.v1i58.3826.

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Résumé :
RIASSUNTO Obbiettivo: Questo articolo consiste nell’analizzare in modo riflessivo le possibilità di studio del diritto in relazione ad una gestione dinamica della legge, il cui orizzonte è la costruzione di un futuro resiliente.Tenendo conto del contesto giuridico brasiliano, sono pertanto oggetto di riflessione tre argomenti: il primo si riferisce alla forma di giudizio, da parte del Diritto ,dei disastri climatici; il secondo riguarda il trattamento dato ai disastri climatici nel quadro giuridico brasiliano e l’ultimo tratta, invece, le possibilità di sviluppare resilienza in relazione ai primi due temi. Metodologia: Il metodo di approccio scelto come supporto alla ricerca è quello dell’analisi funzionale, inteso come metodo comparativo, in cui la sua introduzione nella realtà ha la funzione di analizzare qualcosa che già esiste attraverso altre possibili considerazioni. Quindi, in questa maniera, si può fare riferimento all’oggetto come punto di vista del problema al fine di poter osservare altre soluzioni. Pertanto, la spiegazione funzionale non è altro che l’espansione del tutto a una limitazione specifica degli equivalenti funzionali. Risultati: Considerando l’oggetto dell’analisi, i risultati puntano verso una necessaria assimilazione della denominazione ‘rischio climatico’ da parte della gestione legale delle catastrofi , oltre ad indicare la possibilità di introduzione di servizi ecositemici come strumenti legali nel Diritto i quali concretizzeranno la matrice strutturante, inaugurata dall’attuale politica pubblica brasiliana di protezione e difesa civile, che è la prevenzione. Contributi: Il principale apporto di questo studio si riferisce alla differenziazione funzionale degli strumenti giuridici già esistenti nella legislazione brasiliana al fine di garantire l'efficacia delle politiche pubbliche per la produzione e il recupero dei servizi ecosistemici, come uno dei pilastri della resilienza legale per la gestione giuridica dei rischi di catastrofi dovute a cambiamenti climatici, che sono sempre più numerosi, intensi e gravi. Parole-chiave: Rischi climatici; Gestione del diritto; Servizi ecosistemici; Resilienza; Teoria dei sistemi. RESUMO Objetivo:Este artigo consiste em analisar reflexivamente as possibilidades de observação do Direito em relação a uma gestão dinâmica pelo Direito, cujo horizonte é a construção de um futuro resiliente. Assim são objeto de reflexão três argumentos levando em conta o contexto jurídico brasileiro: o primeiro se refere à forma de observação dos desastres climáticos pelo Direito; o segundo refere-se ao tratamento dado aos desastres no marco legal brasileiro e o último investiga as possibilidades de construção de resiliência em relação aos mesmos. Metodologia: O método de abordagem escolhido para a sustentação da investigação é o da análise funcional, compreendido como um método comparativo, em que sua introdução na realidade possui a função de olhar algo que já existe com outras possibilidades de observação. Assim, por tal método, se remete o objeto a um ponto de vista do problema para observar outras soluções. Portanto, a explicação funcional não é outra coisa senão a expansão do todo para uma limitação em concreto das equivalentes funcionais. Resultados: Considerando o objeto de análise, os resultados apontam para a necessária assimilação da nova denominação “ risco climático” à gestão jurídica de desastres, assim como aponta os serviços ecossistêmicos como possibilidade de introdução no Direito de instrumentos legais que irão concretizar a matriz estruturante inaugurada pela atual política pública brasileira de proteção e defesa civil que é a prevenção. Contribuições: A principal contribuição deste estudo se refere à diferenciação funcional de instrumentos jurídicos já existentes na legislação brasileira com a finalidade de garantia da efetivação de políticas públicas de produção e recuperação de serviços ecossistêmicos, como um dos pilares de resiliência jurídica para a gestão jurídica de riscos de desastres advindos das mudanças climáticas, cada vez mais numerosos, intensos e severos. Palavras-chave: Riscos climáticos; Gestão pelo Direito; Serviços ecossistêmicos; Resiliência; Teoria dos Sistemas.
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Brady, Gordon L. « Global Warming : Cognitive Dissonance, Incipient Regimes, and Rent-Seeking * ». Journal of Public Finance and Public Choice 11, no 1 (1 avril 1993) : 41–52. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539608.

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Résumé :
Abstract Questo scritto applica il concetto psicologico di dissonanza cognitiva per esaminare il fondamentale problema ambientale del cambiamento climatico globale. Gli studi di psicologia definiscono la dissonanza cognitiva come la frustrazione che fa seguito ad una decisione presa in assenza di informazioni rilevanti, ma che vengono acquisite successivamente.Un «regime incipiente» nasce come frutto di particolari gruppi d’interesse che comprendono la burocrazia pubblica e gruppi d’interesse pubblici e privati, i quali approfittano della dissonanza cognitiva per far rendere accettabile la creazione di strutture la cui utilità per la collettività non è dimostrata.Questa tesi è sostenuta attraverso un’analisi di asserzioni molto diffuse circa gli effetti dei cambiamenti climatici, il cui fondamento appare più emotivo che scientifico.
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Borghesi, Simone. « La politica europea per i cambiamenti climatici : aspetti critici ». QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no 2 (juin 2011) : 85–109. http://dx.doi.org/10.3280/qu2011-002004.

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Résumé :
Questo lavoro esamina la politica energetica europea degli ultimi anni, evidenziandone le criticitŕ emerse nel sistema dei permessi negoziabili e nella transizione verso le rinnovabili. Nonostante le difficoltŕ incontrate nel recente passato a raggiungere gli obiettivi intermedi che si era proposta, l'Unione europea ha fissato obiettivi ancor piů ambiziosi per il futuro. Questa politica che innalza e pospone l'obiettivo da raggiungere puň creare, tuttavia, problemi di incoerenza temporale e credibilitŕ delle politiche annunciate che, uniti a talune criticitŕ del sistema dei permessi evidenziate nell'analisi, possono ostacolare la capacitŕ dell'Unione di raggiungere gli obiettivi energetici prefissati.
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Musco, Francesco. « Cambiamenti climatici, politiche di adattamento e mitigazione : una prospettiva urbana ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 93 (mars 2009) : 5–38. http://dx.doi.org/10.3280/asur2008-093001.

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Pietta, Antonella, et Marco Bagliani. « Cambiamento climatico e geografia ». RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no 2 (mai 2022) : 5–10. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa2-2022oa13795.

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Résumé :
Il cambiamento climatico rappresenta una problematica di grande attualità e complessità, che riguarda molti ambiti disciplinari diversi. Questo tema ben si presta a riflessioni e letture di tipo geografico, non solo perché il funzionamento del sistema climatico e i suoi squilibri avvengono all'interno di uno spazio, ma soprattutto perché le caratteristiche, le dinamiche e le proprietà che li connotano sono strettamente legate alla dimensione spaziale.Inoltre, gli aspetti territoriali acquistano un'importanza fondamentale quando si analizzano gli impatti derivanti dagli squilibri del sistema climatico, dato che il riscaldamento globale si traduce in conseguenze molto differenti a seconda della scala e del territorio considerato. Anche nello studio delle azioni di contrasto al global warming è importante il ricorso a chiavi di lettura geografica per cogliere le differenti modalità di declinazione delle politiche di mitigazione e di adattamento alle diverse scale spaziali.Il presente numero monografico non ha l'obiettivo di proporre una rassegna esaustiva delle molteplici analisi geografiche del riscaldamento globale, quanto piuttosto mostrare come la prospettiva geografica possa consentire di approfondire in modo innovativo alcuni aspetti delle conoscenze sui cambiamenti climatici.
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Blasi, C., G. Chirici, P. Corona, M. Marchetti, F. Maselli et N. Puletti. « Spatialization of climatic data at the Italian national level by local regressive models ». Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 4, no 2 (19 juin 2007) : 213–19. http://dx.doi.org/10.3832/efor0453-0040213.

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Caterenciuc, Cristina. « Influenţa factorilor climatici asupra fenofazelor de dezvoltare a plantelor de mur ». Pomicultura, Viticultura şi Vinificaţia, no 2(86) (novembre 2021) : 4–7. http://dx.doi.org/10.53082/1857-3142.21.86.01.

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Résumé :
Lucrarea reprezintă o analiză a cercetărilor științifice efectuate în perioada anilor 2018 –2020 la cultura murului, orientată spre studierea adaptabilității soiurilor de mur în condiţiile climei schimbătoare. În lucrare sunt prezentate rezultatele cercetărilor şi observărilor efectuate asupra parcurgerii fazelor fenologice şi durata acestora, care este în corelaţie directă cu evoluţia şi intensitatea factorilor ecologici. În urma cercetărilor efectuate privind desfăşurarea fenofazelor pe parcursul perioadei de studiu a soiurilor de mur Darrow, Arapaho, Thornfree și Smoothstem, s-a stabilit că: desfacerea mugurilor s-a desfășurat între 27.03 și 20.04, cu durata de 26-58 de zile. Începutul înfloririi a avut loc în perioada 08.05–09.06, cu durata de 15-21 de zile. Maturarea fructelor s-a început în perioada 16.06– 23.07, cu durata de 33-47 de zile. La soiurile de mur studiate perioada de la începutul vegetaţiei până la maturarea fructelor variază între 86 și 100 de zile.
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Mattioli, Gianni, et Massimo Scalia. « Rinnovabili e/o nucleare. Come l'energia puň combattere i cambiamenti climatici ». PRISMA Economia - Società - Lavoro, no 3 (novembre 2009) : 25–36. http://dx.doi.org/10.3280/pri2009-003004.

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Résumé :
- The new point of view in climatology, that tells us of abrupt climate change (2002), has compelled the world scientific community to ask the G8 of Gleneagles (2005) for a "prompt action" in order to face the dramatic link energy/climate change properly. This request has already become a matter of policy decisions, see the "three 20%" stated by European Union as the objective at 2020 and the 150 billions of dollars program of Obama. What's the role, in this perspective, of renewable energy sources and nuclear one? The present paper shows the inconsistency of the "nuclear renaissance" and the incompatibility, specially for our country, between the nuclear choice launched by the Italian government and the 2020 EU objective, mainly but not only for economical reasons.
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Raspa, Giuseppe, Carlo Gazzetti, Luis Gomez et Paolo Sarandrea. « Mappatura geostatistica automatizzata di parametri meteo-climatici per il bilancio idrico ». Rendiconti Online della Società Geologica Italiana 46 (novembre 2018) : 2–8. http://dx.doi.org/10.3301/rol.2018.44.

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Dono, Gabriele, et Graziano Mazzapicchio. « L'impatto economico dei cambiamenti climatici sulla disponibilitŕ di acqua irrigua in un'area del Mediterraneo ». ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no 1 (juillet 2010) : 129–50. http://dx.doi.org/10.3280/efe2010-001010.

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Résumé :
L'impatto economico dei Cambiamenti Climatici sulla disponibilitŕ di acqua irrigua in un'area del Mediterraneo, di Gabriele Dono e Graziano Mazzapicchio Questo studio valuta alcuni effetti economici e produttivi del cambiamento climatico sull'agricoltura di un'area irrigua dell'Italia meridionale. Esso considera, in particolare, la variazione dovuta al cambiamento nel regime delle piogge sulla disponibilitŕ d'acqua per l'irrigazione in una diga. Stimato il rapporto tra precipitazioni e volumi d'acqua nella diga, si definiscono le distribuzioni dei vari stati d'invaso idrico nel passato, nel presente e in uno scenario futuro. Queste distribuzioni sono usate per rappresentare le attese degli agricoltori sulle condizioni di disponibilitŕ idrica che potrebbero affermarsi passando da una situazione di stabilitŕ a una di crescente variabilitŕ dei fenomeni piovosi. In particolare, tali distribuzioni sono inserite in un modello di Programmazione Stocastica Discreta che riproduce le scelte delle aziende agricole dell'area, dato il valore stocastico atteso per l'acqua d'irrigazione disponibile in diga. I risultati delle simulazioni ottenuti confrontando gli scenari del presente e del futuro con quello del passato, evidenziano un calo dei redditi e dell'occupazione soprattutto in alcune tipologie aziendali. Emergono anche modifiche nell'uso del suolo, con un calo nell'uso dei fattori produttivi e un aumento della quantitŕ di acqua estratta dai pozzi aziendali.
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Barabino, Paolo. « Una proposta normativa green per la nautica ». RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no 31 (décembre 2020) : 22–42. http://dx.doi.org/10.3280/dt2020-031002.

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Résumé :
La relazione ambiente/salute, i cambiamenti climatici e le epidemie suggeriscono una proposta normativa utile per la protezione dell'ambiente, a favore del settore della nautica. Si dimostra che la riconversione ibrida dei motori delle imbarcazioni è compatibile con la nozione di spesa pubblica contenuta nell'art. 53 Cost. ed è coerente con il sistema europeo degli aiuti di Stato previsto dall'art. 107 TFUE
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Alagna, Fatima, Giovanni Fini et Renzo Pavignani. « Esperienze di pianificazione in Emilia-Romagna : fra transizione energetica, adattamento ai cambiamenti climatici e nuova legge urbanistica orientata alla rigenerazione urbana ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 131 (novembre 2021) : 23–43. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-131-s1002.

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Résumé :
L'articolo ripercorre l'evoluzione del rapporto fra variabile energetica e strumenti di governo del territorio in Emilia Romagna, una regione in cui la recente legge urbanistica marca il passaggio d'attenzione verso la rigenerazione urbana e l'adattamento ai cambiamenti climatici: l'obiettivo di scelte di trasformazione del territorio sostenibili anche in chiave energetica viene a declinarsi in modo integrato con altri fattori che entrano in gioco nelle politiche di resilienza.
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Bisio, Luigi, et Augusto Vigna Taglianti. « I Carabidi della Valle Stura di Demonte (Alpi Marittime e Cozie) (Coleoptera Carabidae) ». Bollettino della Società Entomologica Italiana 153, no 2 (3 septembre 2021) : 51–86. http://dx.doi.org/10.4081/bollettinosei.2021.51.

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Résumé :
Dopo avere brevemente illustrato i principali caratteri geologici, climatici e vegetazionali della bassa Val di Susa, gli autori propongono una sintesi delle ricerche carabidologiche condotte sino a oggi in quest’area. Viene presentato un catalogo topografico delle 198 specie di Carabidi (Cicindelinae incluse) segnalate in questo territorio, con note riguardanti l’ecologia e la corologia di quelle più interessanti. Infine, sono descritte le principali carabidocenosi osservate.
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Grassi, Katiuscia. « Analisi ambientale e politica di contrasto ai cambiamenti climatici nella Regione Marche ». PRISMA Economia - Società - Lavoro, no 3 (mai 2011) : 72–74. http://dx.doi.org/10.3280/pri2010-003009.

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Grassi, G., et S. Federici. « The emission of methane by plants modifies the role of forest ecosystems in mitigating climate change ». Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 3, no 1 (17 mars 2006) : 6–8. http://dx.doi.org/10.3832/efor0355-003.

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Bussotti, F., D. Bettini, E. Carrari, F. Selvi et M. Pollastrini. « Climate change in progress : observations on the impacts of drought events on Tuscan forests ». Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 20, no 1 (28 février 2023) : 1–9. http://dx.doi.org/10.3832/efor4224-019.

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Bisio, Luigi, Piero Giuntelli et Gianni Allegro. « I Coleotteri Carabidi della Val Pesio (Alpi Liguri) (Coleoptera Carabidae) ». Memorie della Società Entomologica Italiana 90, no 2 (16 décembre 2013) : 61. http://dx.doi.org/10.4081/memoriesei.2013.61.

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Résumé :
Dopo avere brevemente illustrato i principali caratteri geologici, climatici e vegetazionali della Val Pesio (Alpi Liguri, Piemonte, Cuneo, Italia), gli autori propongono una sintesi delle ricerche carabidologiche condotte sino ad oggi in questa valle. Viene presentato un catalogo topografico delle 174 specie di Carabidi (Cicindelinae incluse) segnalate in questo territorio, con note riguardanti l’ecologia e la corologia di quelle più interessanti. Infine, vengono descritte le principali carabidocenosi osservate.
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Cialdea, Donatella, et Chiara Pompei. « Realizzare/ripensare il paesaggio : il fiume come rete di sperimentazioni ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 132 (novembre 2021) : 5–25. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-132001.

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Résumé :
Il paesaggio e un'opportunita per sperimentare approcci innovativi di piano e di progetto per i territori fragili. Tra questi rientrano le reti fluviali, che spesso attraversano gli spazi urbani. A causa dei cambiamenti climatici, questi territori sono divenuti luoghi di elezione per la sperimentazione contemporanea di strategie territoriali e locali. I Contratti di fiume possono essere identificati come un processo in grado di risolvere il complesso sistema di relazioni tra tutte le componenti in gioco.
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Tresca, Michela. « La trasformazione digitale del settore energetico : strumenti di regolazione e nuovi attori ». DIRITTO COSTITUZIONALE, no 2 (juillet 2022) : 199–216. http://dx.doi.org/10.3280/dc2022-002012.

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Résumé :
Le tecnologie digitali rivestono un ruolo centrale nella trasformazione del settore energetico. I nuovi obiettivi climatici e ambientali, supportati dalla digitalizzazione, impongono di riflettere sulle implicazioni giuridiche e istituzionali, con particolare riferimento alle sfide poste alla regolazione e ai soggetti chiamati ad accompagnare la transizione energetica. A fronte dei principali impieghi delle tecnologie digitali nel settore, l'articolo analizza le modifiche del ruolo del consumatore e il rinnovato intervento pubblico, con uno sguardo al ruolo ricoperto dagli organi di governo centrale, dai governi locali, oltre che dall'Autorità di regolazione.
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Cenere, Samantha. « Smart city e adattamento ai cambiamenti climatici : i casi Genova e Copenhagen a confronto ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 118 (janvier 2017) : 141–61. http://dx.doi.org/10.3280/asur2017-118007.

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Bisio, Luigi, et Gianni Allegro. « I Coleotteri Carabidi e Cicindelidi della Valle d’Aosta (Italia nord-occidentale) ». Memorie della Società Entomologica Italiana 99, no 2 (16 décembre 2022) : 81–122. http://dx.doi.org/10.4081/memoriesei.2022.81.

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Résumé :
Viene riportata una sintesi dei risultati delle ricerche carabidologiche condotte sino a oggi nella Regione Valle d’Aosta. Dopo avere illustrato i principali caratteri geologici, climatici e vegetazionali della Valle, vengono elencate le 309 specie di Carabidae e Cicindelidae attualmente note, di cui vengono indicati il corotipo, le preferenze ecologiche e la distribuzione nelle diverse valli che compongono il territorio della Regione. Viene inoltre messa a confronto la diversità delle valli per quanto riguarda ricchezza specifica e ricchezza di endemismi alpini. Infine, vengono descritte le principali cenosi presenti e sono messi in evidenza i più importanti biotopi umidi meritevoli di protezione.
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La Rosa, Daniele, Francesco Martinico et Riccardo Privitera. « Il ruolo delle aree non urbanizzate nei contesti metropolitani : scenari di adattamento ai cambiamenti climatici ». TERRITORIO, no 66 (septembre 2013) : 92–99. http://dx.doi.org/10.3280/tr2013-066018.

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Tonon, G. « Soil carbon stocking is a successful strategy against climate change and the worldwide problem of famine ». Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 1, no 2 (28 décembre 2004) : 76–77. http://dx.doi.org/10.3832/efor0226-0001.

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Tonon, G. « Soil carbon stocking is a successful strategy against climate change and the worldwide problem of famine ». Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 1, no 2 (28 décembre 2004) : 76–77. http://dx.doi.org/10.3832/efor0226-001.

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Anfodillo, T. « Climate change and population dynamics at the tree line : the importance of long-term studies ». Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 4, no 1 (21 mars 2007) : 3–5. http://dx.doi.org/10.3832/efor0446-004.

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Esposito, Lucia. « La letteratura si salverà dall’estinzione ? Sulla sopravvivenza dei libri e delle storie in una prospettiva ecodistopica ». ENTHYMEMA, no 30 (3 janvier 2023) : 118–38. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/19554.

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Résumé :
L’articolo si concentra, da una prospettiva che si avvale dello strumentario terminologico e teorico dell’ecologia dei media, su alcuni testi di finzione – Generation A di Douglas Coupland e The Raw Shark Texts di Steven Hall – in cui viene trattato il tema della possibile estinzione o sopravvivenza del letterario in una chiave di lettura che potremmo definire ecodistopica. In un periodo caratterizzato da cambiamenti climatici e disastri ambientali, anche questi testi esprimono preoccupazioni profonde riguardo all’ambiente narrativo – radicalmente modificato dal digitale – attingendo a piene mani al campo metaforico della sostenibilità, dello sfruttamento ed esaurimento delle risorse e dell’evoluzione e rigenerazione delle forme, con un focus particolare sull’elemento acquatico.
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