Thèses sur le sujet « Cinema delle origini »

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PENATI, CECILIA. « Il focolare elettronico. Una storia culturale dell'ingresso della televisione nello spazio domestico (1954-1960) ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1100.

Texte intégral
Résumé :
Obiettivo della tesi è stato quello di ricostruire una storia culturale della televisione italiana delle origini, concentrandosi sui percorsi attraverso i quali il medium è diventato parte integrante delle routine quotidiane del suo primo pubblico, cercando di dare senso a come la prima audience del piccolo schermo abbia sperimentato l’arrivo della televisione nello spazio della casa, nel corso degli anni di istituzionalizzazione del medium in Italia (1954-1960). Dopo una ricognizione della letteratura scientifica sul tema della domestication dei mezzi di comunicazione, della biografia culturale degli oggetti tecnici e dell’analisi storica delle “culture di visione” della tv, la seconda sezione della tesi prende in esame come il sistema dei media popolari (il discorso pubblicitario, il dibattito pubblico sulla stampa popolare, i paratesti aziendali della Rai) abbia attribuito significati alla televisione, "insegnando" al suo primo pubblico come collocarla nello spazio della casa. La terza sezione della tesi è dedicata a una ricostruzione storica del primo consumo televisivo domestico, svolta attraverso una ricerca etnografica condotta con venti interviste a testimoni che hanno vissuto in prima persona la prima diffusione dei ricevitori e la loro prima collocazione nello spazio della casa.
This dissertation is aimed to outline a cultural history of early Italian television, focusing on the pattern by which TV became part of its first audience’s daily routines, and trying to give sense of how the first public of the small screen experienced the arrival of the television in the space of their homes, in the years of institutionalisation of the new medium (1954-1960). After an overview of the scientific literature that has dealt with the topic of “media domestication”, cultural biography of technical objects, and historical analysis of television’s culture of viewing, the second section of the thesis examines how the system of popular media (mainly advertising, popular press, and broadcaster’s house organs) ascribed meanings to television as a domestic medium and advised its public how to use it. A third section of the dissertation is devoted to understanding the television viewing and consumption in historical perspective, through a ethnographic research developed with twenty in-depth interviews to witnesses that participated directly in the first diffusion and domestication of the TV sets in Italy.
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PENATI, CECILIA. « Il focolare elettronico. Una storia culturale dell'ingresso della televisione nello spazio domestico (1954-1960) ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1100.

Texte intégral
Résumé :
Obiettivo della tesi è stato quello di ricostruire una storia culturale della televisione italiana delle origini, concentrandosi sui percorsi attraverso i quali il medium è diventato parte integrante delle routine quotidiane del suo primo pubblico, cercando di dare senso a come la prima audience del piccolo schermo abbia sperimentato l’arrivo della televisione nello spazio della casa, nel corso degli anni di istituzionalizzazione del medium in Italia (1954-1960). Dopo una ricognizione della letteratura scientifica sul tema della domestication dei mezzi di comunicazione, della biografia culturale degli oggetti tecnici e dell’analisi storica delle “culture di visione” della tv, la seconda sezione della tesi prende in esame come il sistema dei media popolari (il discorso pubblicitario, il dibattito pubblico sulla stampa popolare, i paratesti aziendali della Rai) abbia attribuito significati alla televisione, "insegnando" al suo primo pubblico come collocarla nello spazio della casa. La terza sezione della tesi è dedicata a una ricostruzione storica del primo consumo televisivo domestico, svolta attraverso una ricerca etnografica condotta con venti interviste a testimoni che hanno vissuto in prima persona la prima diffusione dei ricevitori e la loro prima collocazione nello spazio della casa.
This dissertation is aimed to outline a cultural history of early Italian television, focusing on the pattern by which TV became part of its first audience’s daily routines, and trying to give sense of how the first public of the small screen experienced the arrival of the television in the space of their homes, in the years of institutionalisation of the new medium (1954-1960). After an overview of the scientific literature that has dealt with the topic of “media domestication”, cultural biography of technical objects, and historical analysis of television’s culture of viewing, the second section of the thesis examines how the system of popular media (mainly advertising, popular press, and broadcaster’s house organs) ascribed meanings to television as a domestic medium and advised its public how to use it. A third section of the dissertation is devoted to understanding the television viewing and consumption in historical perspective, through a ethnographic research developed with twenty in-depth interviews to witnesses that participated directly in the first diffusion and domestication of the TV sets in Italy.
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Muscoggiuri, Alessio <1990&gt. « Origine e sviluppo della scrittura cinese ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8923.

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Résumé :
Ho deciso di scegliere come oggetto della tesi l' origine della scrittura cinese in quanto fin dall' inizio della mia carriera universitaria sono stato sempre attratto dal conoscere come la lingua cinese sia nata e come si sia sviluppata nel corso della storia, giungendo al cinese madarino che noi studiamo. Nella prefazione esporrò il concetto di paleografia in breve e la sua rilevanza sull' evoluzione della scrittura, oltre che alla ragione per cui si è dato tale titolo a questo opuscoletto che ho tradotto. Nel primo capitolo passerò ad analizzare nello specifico il periodo di fioritura della scrittura, parlando di caratteri tradizionali, e dei mezzi attraverso i quali le prime forme di scrittura sono state rinvenute, oltre che delle branche insite nella paleografia stessa. Nel secondo capitolo tratterò l' inscindibilità di tre elementi propri della scrittura, ovvero il loro suono, forma e significato e anche le sue sei configurazioni, di cui darò piccole descrizioni ed esempi, in quanto esse costituiscono la struttura dei ssinogrammi. Nel terzo capitolo inserirò delle teorie che attribuiscono l' origine della scrittura cinese a differenti personaggi noti e mitici della storia e della forma dei caratteri, che variano a seconda dell' utinsile utilizzato per disegnarli, ritrovati sulle ossa degli animali o diversi oggetti. Infine nel quarto capitolo parlerò dell' arte divinatoria effettuata sui materiali dove sono state rinvenute le prime forme di scrittura e delle varie sezioni presenti all' interno di questa pratica di lettura del futuro.
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Cerrini, Daniele <1980&gt. « Origini ed evoluzione grafica della lingua cinese scritta ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10178.

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Résumé :
La lingua cinese scritta per come la conosciamo oggi, con particolare riferimento al cinese mandarino parlato nella Cina continentale, in quanto rappresenta di gran lunga la variante più studiata, è in realtà il frutto di lunghi ed incessanti processi di standardizzazione, stilizzazione e semplificazione protrattisi per millenni, di forme grafiche la cui nascita risale ad epoche remote. Il presente lavoro di tesi propone in primo luogo un’analisi delle diverse tipologie di caratteri cinesi che hanno fatto la loro comparsa già nei primi stadi di sviluppo della lingua, in base ai principi compositivi che ne regolano la struttura e di indagare le cause che ne hanno ostacolato l’evoluzione in senso alfabetico. In secondo luogo ci si propone di sintetizzare le tappe storiche che hanno portato alla semplificazione della lingua cinese scritta operata dagli esponenti della Repubblica Popolare Cinese durante gli Anni ’50 e ’60 del secolo scorso e di analizzare i principi adottati in sede di semplificazione al fine di comprenderne natura e coerenza.
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Bonati, Enrico <1992&gt. « Le origini del discorso retorico della politica cinese sulla corruzione ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10127.

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Résumé :
This dissertation aims to identify conceptual metaphor concerning corruption in Xi Jinping’s rhetorical discourse related with the anti-corruption campaign started in 2012. As every culture’s feature, corruption is part of the Chinese genetic code, but became a significant problem due to economic opportunities and low regulations during the late ‘70s. After the 1978-79 opening reforms promoted by Deng Xiaoping, the phenomenon of corruption, reinvigorated by the new economic momentum, reappeared stronger than ever. A chain of superficial anti-corruption campaigns, that occurred periodically every new term of office, only scratched this societal desease, letting it spread allarmingly. Its strengthening process lasted until the 2012 when Xi Jinping launched the anti-corruption campaign aimed to eradicate any seed of moral depravation in the ruling party. After translating in the first part the document that includes several Xi Jinping’s speeches about anti-corruption hold between 2012 and 2014, in the second part I will extract the most significant figures of speech and conduct a comparative analysis between the rhetorical discourse of the president of the People’s Republic of China and the Chinese philosophical and medical inheritance. In reason to explain the origin of conceptual metaphor, the philosophical and medical dissertation helps to achieve a complete understanding of the modern rhetorical discourse about corruption. The guidance of the books written by George Lakoff, Mark Johnson and Perry Link is compulsory to fully explain the cultural relation between subjects that still remarkably connected, despite the fact that are so far apart within Chinese history.
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Buratto, Margherita <1995&gt. « Falun Gong in Cina. Dalle origini al revival internazionale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17989.

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Résumé :
In Cina sono solamente cinque le religioni approvate e considerate ortodosse, ovvero il Buddismo, il Taoismo, il Cristianesimo Cattolico, il Cristianesimo Protestante e l’Islam. Fra queste religioni non è compreso il Falun Gong 法轮功, un movimento fondato nel 1992 da Li Hongzhi 李洪志 (1951 –): una disciplina cinese che deriva dai movimenti qigong 气功 emersi negli anni Ottanta. I suoi principi fondamentali sono contenuti nel libro Zhuan Falun 转法轮 e si basano sulla coltivazione individuale, definita anche auto-perfezionamento, necessaria per ottenere la salvezza spirituale, un pensiero che si distacca molto da tutti gli altri movimenti qigong. Tuttavia, le accuse mosse dal governo cinese hanno ostacolato lo sviluppo del Falun Gong, il quale è stato etichettato come un “culto malvagio”, tradotto con il termine xiejiao 邪教. Tale epiteto conferiva a questa pratica religiosa un’accezione negativa agli occhi sia della Cina che dei paesi occidentali, in quanto veniva definito come una setta o come un culto eterodosso. A causa delle manifestazioni e proteste create con lo scopo di contestare le azioni effettuate dal Partito Comunista Cinese, il movimento, visto dal governo come una forte minaccia per la società e per il governo stesso, è stato vittima di campagne di repressione create dal Partito Comunista Cinese. I praticanti sono stati perseguitati, imprigionati e sottoposti a torture all’interno di campi di rieducazione. In questo elaborato, oltre all’analisi dell’ardua ascesa del movimento, viene esaminato lo sviluppo tecnologico in Cina, iniziato alla fine del XX secolo, con il quale i membri del Falun Gong hanno potuto comunicare in maniera più efficiente. Internet di fatto è diventato un mezzo di comunicazione fondamentale per la diffusione di informazioni dei seguaci soprattutto per lo sviluppo della comunità internazionale che si trovava al di fuori della Cina, creatasi grazie al trasferimento del leader Li negli Stati Uniti, ottenendo l’appoggio di tutte le autorità straniere riguardo gli abusi effettuati dal governo cinese. Con l’emergere dei siti internet, la comunicazione fra i discepoli e il leader è stata ostacolata dal Partito, il quale ha reagito utilizzando i social media. Di conseguenza le azioni del movimento sono state trasformate in forme di attivismo sociale con l’obiettivo di combattere contro il governo per dimostrare la verità sul movimento. Attualmente il movimento sopravvive, soprattutto grazie al supporto dei paesi stranieri, che sono stati il “rifugio” di numerosi cinesi che sono scappati dalla persecuzione in Cina. I praticanti che si trovano all’estero, anche grazie al loro quotidiano, sostengono ancora i loro ideali anticomunisti e il loro attivismo che si oppone al Partito Comunista Cinese.
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Carraro, Giorgia <1996&gt. « Intertestualità e intersemiotica dei testi museali virtuali. Il caso studio e traduzione della mostra virtuale ‘Alla ricerca delle proprie origini ai confini del mondo : scambi transculturali tra Cina e Italia dal Tredicesimo al Sedicesimo secolo’ presso il sito del Museo Provinciale dello Hunan ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19029.

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Résumé :
Il presente lavoro di tesi consiste in un progetto volto all’analisi delle interazioni linguistiche all'interno dell'ambiente intersemiotico dello spazio espositivo museale virtuale. Lo studio si sviluppa in quattro capitoli. Il primo capitolo descrive brevemente l’origine del museo in Cina e la sua evoluzione nel corso della storia, focalizzandosi sulle funzioni e gli obiettivi che questa istituzione ricoprì nelle diverse fasi, arrivando a introdurre il boom museale cinese odierno. Il secondo capitolo studia il ruolo della traduzione museale, sottolineando le sue implicazioni e analizzando le funzioni: informativa, comunicativa, evocativa, politica e inclusiva. Si affrontano le tipologie testuali e le strategie traduttive dei testi museali, enfatizzando la loro natura intertestuale e intersemiotica. Il terzo capitolo presenta la traduzione dei testi presenti nella mostra virtuale Zai zuiyaoyuan de difang xunzhao guxiang—— 13-16 shiji Zhongguo yu Yidali de kuawenhua jiaoliu在最遥远的地方寻找故乡——13-16世纪中国与意大利的跨文化交流Finding a homeland at the end of the world. The Trans-Cultural Exchanges and Interactions Between China & Italy from the 13th Century to the 16th Century, reperibile presso il sito del Museo Provinciale dello Hunan. Nel quarto capitolo, infine, viene proposto il commento traduttologico dei pannelli e delle didascalie alla luce dell’approfondimento svolto. Si pone particolare attenzione ai tesi bilingui, in cui il testo sorgente in lingua cinese è accompagnato dal testo target in lingua inglese corrispondente e, eventualmente, da alcune indicazioni in italiano.
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Galeazzi, Giulia. « Introduzione e traduzione commentata delle espressioni idiomatiche cinesi 成语 chéngyŭ e le loro origini ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10789/.

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Résumé :
Questo elaborato tratta le espressioni idiomatiche cinesi a quattro caratteri, i cosiddetti 成语 chéngyŭ. La tesi è divisa in tre capitoli. Nel primo, che costituisce la parte teorica, si spiega cosa sono i chéngyŭ, oltre a presentarne una breve analisi linguistica, delle possibili strategie di apprendimento e, infine, le principali difficoltà al momento della traduzione. Dato che l'argomento di questa tesi è già stato trattato ed esaminato da tanti studiosi, cinesi e non, per reperire le informazioni necessarie alla stesura di questo capitolo ho usato come fonti diversi articoli accademici, che vengono puntualmente citati nel testo e riportati in bibliografia. Il secondo capitolo è costituito dalle proposte di traduzione di cinque storie di chéngyŭ, selezionate dal libro di testo sopracitato. Dei diciotto brani presenti nel libro, ho selezionato i cinque che, a mio parere, si presentavano come i più emblematici ed esplicativi di questo fenomeno e, più in generale, della cultura cinese. Il terzo e ultimo capitolo, strettamente legato al secondo, è dedicato al commento traduttivo. In esso si illustrano le principali difficoltà di traduzione riscontrate nei brani cinesi e le strategie traduttive adottate, oltre ad alcuni brevi approfondimenti linguistici e culturali ove necessario.
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Trenti, Riccardo William <1993&gt. « Internal migration in China : origins, development, and effects on the city of Chongqing ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20399.

Texte intégral
Résumé :
China is the most populous nation in the world, and has had a steady economic growth for the past forty years. China’s growth was generated thanks to the immense population and labor force it had available. During this process, the government of China has managed to control the internal flows of migration to its production centers through various policies. This thesis firstly provides a broad description of the national situation, the legal and regulatory structure in correlation to the hukou household registration system, rural to urban migration, and the characteristics of migrants. It describes how migration evolved and developed thorough the years after Deng Xiaoping’s famous social and economic reforms of the late seventies and the promotion of the Xiaokang Shehui (Moderately Prosperous Society) concept. Attention is then brought to regional migration, by analyzing regional contexts, inter-provincial migration and intra-provincial migration, and how the various different “regional models” have developed different sectors and attracted different types of migrants with different characteristics. The focus will thereafter be brought to the study case of the Municipality of Chongqing, by analyzing official government data, describing the types of migrants within the municipality, the sector of employment, reasons for migrating, and characteristics.
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Righetto, Francesca <1989&gt. « Mobile learning : origini, evoluzione e possibili applicazioni di questa nuova tecnologia finalizzata all'apprendimento sul suolo cinese e internazionale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4386.

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Résumé :
Scopo di questo scritto è quello di analizzare, attraverso la traduzione di due articoli sul tema, il fenomeno del mobile learning e le sue possibili applicazioni. Il primo articolo, intitolato "Evoluzione della ricerca sul mobile learning in Cina negli ultimi 20 anni e possibili trend di sviluppo futuri", descrive l'origine, la storia e lo sviluppo di questa nuova tecnologia per l'apprendimento, analizzando e confrontando quanto nell'ultimo ventennio è stato scritto in Cina e a livello internazionale sull'argomento e illustrandone alcune possibili evoluzioni future. Il secondo articolo "Il mobile learning per la formazione dei lavoratori", approfondisce invece un particolare ambito di applicazione di questa nuova tecnologia, ovvero la formazione on-the-job, evidenziandone punti di forza e punti di debolezza. Nel complesso l'intenzione è quella di analizzare questo fenomeno da diversi punti di vista per capire se possa davvero rappresentare una modalità di apprendimento indipendente o quantomeno affiancare la formazione tradizionale, contribuendo in parte a contenerne i costi e a renderla più accessibile ed efficace.
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Furlani, Maria <1993&gt. « Il Terzo Settore in Cina : analisi della «Legislazione sulle attività che svolgono le organizzazioni non governative di origine straniera operanti nella Repubblica Popolare Cinese» ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21250.

Texte intégral
Résumé :
Nel seguente elaborato verrà proposta un’analisi critica della «Legislazione sulle attività che svolgono le organizzazioni non governative di origine straniera operanti nella Repubblica Popolare Cinese». La tesi si sviluppa in due capitoli, il primo dei quali ha il compito di ambientare la realtà del Terzo Settore in Cina, partendo da una rapida ricerca sul concetto di società civile e sulla definizione del termine ONG. Il capitolo si focalizza sul rapporto storico e politico tra il governo cinese e il Terzo Settore, soffermandosi in particolare sul periodo che riguarda l’amministrazione di Xi Jinping dove si assiste ad un cambio di atteggiamento nei confronti delle organizzazioni sociali, domestiche e straniere, le quali si vedono regolamentate per la prima volta da due Leggi ad hoc, la «Legge della Repubblica Popolare Cinese sulla beneficenza» del 2016 e la «Legislazione sulle attività che svolgono le organizzazioni non governative di origine straniera operanti nella Repubblica Popolare Cinese» del 2017. Nel secondo capitolo analizzo gli elementi essenziali della Legge esponendo i dibattiti che sono emersi dopo la sua entrata in vigore e gli effetti diretti sulle ONG straniere.
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Guidetti, Giulia <1996&gt. « L’evoluzione del culto di Mao Zedong dalle origini ad oggi La figura di Mao tra la devozione e la critica : da oggetto di venerazione a icona commerciale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18280.

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Résumé :
Partendo da alcuni concetti chiave nell’analisi del culto della personalità, la seguente tesi analizza l’evoluzione del culto di Mao Zedong: dai germogli al consolidamento, fino al raggiungimento dell’apice nel decennio della Rivoluzione Culturale e il suo perdurare post mortem. La principale reseach question è: in che modo l’evoluzione del culto di Mao ha influito sui cambiamenti avvenuti in ambito sociale, religioso ed artistico? Nella tesi dimostro come questa “religione politica” oltre all’esaltazione della figura di Mao portò anche alla deumanizzazione dei cosiddetti “nemici di classe”. Se da un lato alcuni considerarono Mao un dittatore, dall’altro vi fu chi – per sincera devozione o per paura – lo esaltò per il suo carisma. Il culto si affermò e si impose attraverso canali di propaganda e attraverso un processo di brainwashing che portò all’annullamento del “pensiero indipendente”. Il clima di ansia e paura portò ad una situazione in cui i capricci di una persona divennero una politica ufficiale che gettò le premesse per esperimenti ingiustificati, estremismi e instabilità. La tesi affronta anche come è cambiata nel tempo la percezione che i cinesi hanno di Mao e dimostra come nonostante l’ubiquità della figura di Mao in Cina permanga tutt’oggi e il culto della personalità continui ad esistere nel cuore di qualche nostalgico, tuttavia esso sia destinato ad indebolirsi gradualmente sotto l’influenza del capitalismo e della globalizzazione.
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Dandolo, Paola <1994&gt. « The success of Cooperativa Ceramica d'Imola in China : analysis of competitive advantages deriving from Country of Origin effect and Internationalization process ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12344.

Texte intégral
Résumé :
La tesi verte in generale sull'argomento dell'internazionalizzazione delle imprese italiane. Nello specifico verranno prima analizzati aspetti, vantaggi e svantaggi del processo di internazionalizzazione. Successivamente verrà analizzato l'effetto del paese d'origine sul comportamento d'acquisto del consumatore, in particolare la percezione del Made in Italy sui consumatori cinesi. Il caso aziendale analizzato riguarda una cooperativa italiana con presenza sul territorio cinese, il cui nome è Cooperativa Ceramica d'Imola, una tra le prime aziende (se non a prima) ad operare in Cina nel settore arredamento casa con produzione del tutto italian. Dunque partendo dai concetti di internazionalizzazione e Country of Origin Effect, lo scopo è l'analisi dei fattori competitivi di successo di Cooperativa ceramica d'Imola per riuscire a divenire azienda leader nella patria stessa della ceramica.
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PICERNI, Antonio. « Il ruolo dell’Immagine Paese nell’ambito del Country of Origin effect : analisi esplorativa del marchio Italia nel contesto cinese ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2012. http://hdl.handle.net/10446/26705.

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PRATI, ELENA. « Serie tv Made in Russia. Percorsi produttivi di original e scripted format nell'economia televisiva della Federazione ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/97591.

Texte intégral
Résumé :
Negli ultimi dieci anni la Federazione Russa si è lanciata nel mercato globale della produzione di contenuti televisivi, migliorando la qualità dei propri prodotti e distinguendosi per i generi e le storie raccontate. Studiarne il sistema televisivo contemporaneo, con la peculiarità dei remake “made in Russia”, permette di comprenderne il funzionamento e l’evoluzione passata e futura, in un’ottica di economia globale. Capire come e perché sui palinsesti nazionali circolano ancora oggi prodotti che sono una copia di serie televisive originali occidentali (ben lontani dal concetto di scripted format) è alla base dell’analisi del sistema televisivo economico e produttivo. Questi remake sono presenti fin dai primi anni Duemila e, seppur con lievi differenze, sono tuttora presenti, prodotti e trasmessi, nonostante la loro versione originale sia comodamente fruibile sia attraverso la televisione lineare, sia attraverso le piattaforme OTT. Per quale motivo, quindi, non risultano ridondanti? Per quale motivo il pubblico russo ne sente la necessità? Esistono degli iter produttivi standardizzati che ne facilitino la produzione e la categorizzazione? Queste le domande alla base dello studio dei percorsi produttivi che le serie televisive occidentali intraprendono una volta che valicano i confini della Federazione Russa, in un meccanismo che rappresenta un unicum nel sistema televisivo economico globale.
In the last ten years Russian Federation has entered the global market of tv-content production, improving the quality of its products and standing out for the genres and stories told. Studying its contemporary television system, with the peculiarity of its remakes “made in Russia”, helps us understanding its functioning and evolution (past and future), in a global economy perspective. Understanding how and why on national show schedules still circulate products that are a copy of Western original television series (distant from the concept of ‘scripted format’) represents the basis of the analysis of the economic and productive system. These remakes are already present at the beginning of the new Millennium and, even if with slight differences, are still present and broadcast, nevertheless their original version can be found and watched both through DTT television and OTT platforms. From what reason, then, aren’t they redundant? Why Russian audience needs them? Are there any standardized productive paths that simplify their production and organization? These are the questions at the foundation of the study of productive paths that Western television series take once they cross Russian Federation borders, in a mechanism that represents an unprecedented example in the global economic television system.
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PRATI, ELENA. « Serie tv Made in Russia. Percorsi produttivi di original e scripted format nell'economia televisiva della Federazione ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/97591.

Texte intégral
Résumé :
Negli ultimi dieci anni la Federazione Russa si è lanciata nel mercato globale della produzione di contenuti televisivi, migliorando la qualità dei propri prodotti e distinguendosi per i generi e le storie raccontate. Studiarne il sistema televisivo contemporaneo, con la peculiarità dei remake “made in Russia”, permette di comprenderne il funzionamento e l’evoluzione passata e futura, in un’ottica di economia globale. Capire come e perché sui palinsesti nazionali circolano ancora oggi prodotti che sono una copia di serie televisive originali occidentali (ben lontani dal concetto di scripted format) è alla base dell’analisi del sistema televisivo economico e produttivo. Questi remake sono presenti fin dai primi anni Duemila e, seppur con lievi differenze, sono tuttora presenti, prodotti e trasmessi, nonostante la loro versione originale sia comodamente fruibile sia attraverso la televisione lineare, sia attraverso le piattaforme OTT. Per quale motivo, quindi, non risultano ridondanti? Per quale motivo il pubblico russo ne sente la necessità? Esistono degli iter produttivi standardizzati che ne facilitino la produzione e la categorizzazione? Queste le domande alla base dello studio dei percorsi produttivi che le serie televisive occidentali intraprendono una volta che valicano i confini della Federazione Russa, in un meccanismo che rappresenta un unicum nel sistema televisivo economico globale.
In the last ten years Russian Federation has entered the global market of tv-content production, improving the quality of its products and standing out for the genres and stories told. Studying its contemporary television system, with the peculiarity of its remakes “made in Russia”, helps us understanding its functioning and evolution (past and future), in a global economy perspective. Understanding how and why on national show schedules still circulate products that are a copy of Western original television series (distant from the concept of ‘scripted format’) represents the basis of the analysis of the economic and productive system. These remakes are already present at the beginning of the new Millennium and, even if with slight differences, are still present and broadcast, nevertheless their original version can be found and watched both through DTT television and OTT platforms. From what reason, then, aren’t they redundant? Why Russian audience needs them? Are there any standardized productive paths that simplify their production and organization? These are the questions at the foundation of the study of productive paths that Western television series take once they cross Russian Federation borders, in a mechanism that represents an unprecedented example in the global economic television system.
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AIANI, MARINA. « LE NUOVE CITTADINE ED IL CONSUMO DI NOTIZIE : UN'INDAGINE SU PARTECIPAZIONE, APPARTENENZE E TRASMISSIONE CULTURALE DELLE GIOVANI DI ORIGINE ARABA A MILANO ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6098.

Texte intégral
Résumé :
Sebbene la presenza dei figli degli migranti stia assumendo sempre maggior rilievo anche in Italia la ricerca ha posto poca attenzione alle loro scelte di consumo mediale e all’appropriazione dei media come risorse sociali ed ambientali. La tesi si focalizza sul caso delle giovani donne di origine araba per indagare il ruolo giocato dal consumo di notizie nella cornice più complessa dei processi di negoziazione di identità. Un focus è riservato alle tre dimensioni di appartenenze, partecipazione e trasmissione culturale tra generazioni – in relazione alle madri e ai coetanei. Un’indagine, a livello più “macro”, indaga le possibili implicazioni per il dialogo interculturale. Attraverso la raccolta di quarantotto storie di vita un primo livello di analisi diacronico indaga presenza e intensità del consumo di news nelle fasi della vita per comprendere se possa rappresentare un rito di passaggio all’età adulta, mentre una seconda pista cerca di comprendere come esso si leghi alla questione del sentirsi “cittadini”, in termini di riconoscimento, appartenenza e per scoprire se il consumo di news possa diventare una risorsa per essere soggetti attivi nella sfera pubblica. Tutte le giovani donne di origine araba vivono a Milano, hanno tra i diciotto e i trentadue anni e differiscono per le variabili di 1) nascita o arrivo in Italia dopo i 6 anni; 2) attivismo e 3) religiosità (musulmane, copte ortodosse, atee).
Although the presence of migrants’ sons and daughters is gaining more and more importance also in Italy, the research have not given special attention to their choices concerning media consumption and to the appropriation of the media as social and environmental resources. This thesis is focused on the case of young women of Arab origin in order to investigate the intersections between news consumption and the negotiation of the social identity. A first focus is on three dimensions: participation, belonging and cultural transmission – in comparison with mothers and peers. A second “macro” level of the research investigates the implications as regard to intercultural dialogue. Through the collection of forty-eight life histories, a first level of diachronic analysis investigates the presence and the intensity of news consumption in different stages in order to understand if it could be a rite of passage to the adulthood, while a second track tries to understand how this is connected to the feeling of being “citizens”, in terms of identification, belonging and to investigate if news consumption may be a resource to be active citizens in the public sphere. All young women of Arab origin live in Milan, they are between eighteen and thirty-two years old, and differ in variables 1) they were born or arrived in Italy since they were 6 years old, 2) activism and 3) religion (Muslims, Coptic Orthodox or atheists).
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AIANI, MARINA. « LE NUOVE CITTADINE ED IL CONSUMO DI NOTIZIE : UN'INDAGINE SU PARTECIPAZIONE, APPARTENENZE E TRASMISSIONE CULTURALE DELLE GIOVANI DI ORIGINE ARABA A MILANO ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6098.

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Résumé :
Sebbene la presenza dei figli degli migranti stia assumendo sempre maggior rilievo anche in Italia la ricerca ha posto poca attenzione alle loro scelte di consumo mediale e all’appropriazione dei media come risorse sociali ed ambientali. La tesi si focalizza sul caso delle giovani donne di origine araba per indagare il ruolo giocato dal consumo di notizie nella cornice più complessa dei processi di negoziazione di identità. Un focus è riservato alle tre dimensioni di appartenenze, partecipazione e trasmissione culturale tra generazioni – in relazione alle madri e ai coetanei. Un’indagine, a livello più “macro”, indaga le possibili implicazioni per il dialogo interculturale. Attraverso la raccolta di quarantotto storie di vita un primo livello di analisi diacronico indaga presenza e intensità del consumo di news nelle fasi della vita per comprendere se possa rappresentare un rito di passaggio all’età adulta, mentre una seconda pista cerca di comprendere come esso si leghi alla questione del sentirsi “cittadini”, in termini di riconoscimento, appartenenza e per scoprire se il consumo di news possa diventare una risorsa per essere soggetti attivi nella sfera pubblica. Tutte le giovani donne di origine araba vivono a Milano, hanno tra i diciotto e i trentadue anni e differiscono per le variabili di 1) nascita o arrivo in Italia dopo i 6 anni; 2) attivismo e 3) religiosità (musulmane, copte ortodosse, atee).
Although the presence of migrants’ sons and daughters is gaining more and more importance also in Italy, the research have not given special attention to their choices concerning media consumption and to the appropriation of the media as social and environmental resources. This thesis is focused on the case of young women of Arab origin in order to investigate the intersections between news consumption and the negotiation of the social identity. A first focus is on three dimensions: participation, belonging and cultural transmission – in comparison with mothers and peers. A second “macro” level of the research investigates the implications as regard to intercultural dialogue. Through the collection of forty-eight life histories, a first level of diachronic analysis investigates the presence and the intensity of news consumption in different stages in order to understand if it could be a rite of passage to the adulthood, while a second track tries to understand how this is connected to the feeling of being “citizens”, in terms of identification, belonging and to investigate if news consumption may be a resource to be active citizens in the public sphere. All young women of Arab origin live in Milan, they are between eighteen and thirty-two years old, and differ in variables 1) they were born or arrived in Italy since they were 6 years old, 2) activism and 3) religion (Muslims, Coptic Orthodox or atheists).
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Citrini, Matteo. « Un'archeologia dello sguardo panoramico. Tecnologia, media e cultura visuale tra Otto e Novecento (1870-1918) ». Doctoral thesis, 2022. http://hdl.handle.net/2158/1276929.

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Résumé :
La tesi affronta da una prospettiva intermediale e interdisciplinare la questione dello "sguardo panoramico" nel periodo a cavallo tra XIX e XX secolo con l'intento di individuarne le caratteristiche a prescindere dalle specificità dei singoli media in cui compare e mettere così in luce le complesse dinamiche migratorie tra prassi culturali e conoscenze scientifiche in ambiti apparentemente separati tra loro come la produzione spettacolare, scientifica e militare.
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DE, TROIA PAOLO. « Le opere geografiche di Giulio Aleni S.I. e la loro origine nella formazione del lessico del cinese moderno ». Doctoral thesis, 2007. http://hdl.handle.net/11573/421485.

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