Littérature scientifique sur le sujet « Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment) »

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Articles de revues sur le sujet "Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment)"

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Rigg, John, et Tom Sefton. « Dinamica del reddito e ciclo di vita ». SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI, no 3 (décembre 2009) : 75–99. http://dx.doi.org/10.3280/sp2009-003005.

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Résumé :
- This article argues that our understanding of income and poverty dynamics benefits from taking a life-cycle perspective. A person's age and family circumstances - the factors that shape their life cycle - affect the likelihood of experiencing key life events, such as partnership formation, having children, or retirement; this in turn affects their probability of experiencing rising, falling, or other income trajectories. Using ten waves of the British Household Panel Survey, we analyse the income trajectories of people at different stages in their lives in order to build a picture of income dynamics over the whole life cycle. We find that particular life events are closely associated with either rising or falling trajectories, but that there is considerable heterogeneity in income trajectories following these different events. Typically, individuals experiencing one of these life events are around twice as likely to experience a particular income trajectory, but most individuals will not follow the trajectory most commonly associated with that life event. This work improves our understanding of the financial impact of different life events and provides an indication of how effectively the welfare state cushions people against the potentially adverse impact of these events.
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Crepaldi, Gabriella. « Gli acquisti eco-sostenibili nel nuovo Codice dei contratti pubblici italiano : considerazioni sul life cycle costing ». Revista do Direito 1, no 54 (8 janvier 2018) : 86. http://dx.doi.org/10.17058/rdunisc.v1i54.12046.

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Résumé :
L’inquadramento normativo degli appalti verdi in Italia - II. Costi, prezzi e offerte più vantaggiose - III. Il costo del ciclo di vita – IV. Il ciclo di vita come canone di pertinenza: cautele – V. Medie-piccole-micro imprese, produzioni chilometri zero e filiera corta – VI. Osservazioni conclusive sulla qualificazione ambientale delle stazioni appaltanti (e degli enti)
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Robb, Alicia. « Fonti di finanziamento per le nuove Imprese Tecnologiche : un'indagine sulle imprese della Fondazione Kauffman ». ARGOMENTI, no 29 (octobre 2010) : 5–36. http://dx.doi.org/10.3280/arg2010-029001.

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Résumé :
Questo articolo analizza le fonti di finanziamento e le strategie delle nuove imprese tecnologiche utilizzando un'indagine sulle imprese effettuata dalla Fondazione Kauffman. I risultati rivelano come le imprese tecnologiche, ed in particolare quelle basate sull'alta tecnologia - high tech - ottengono in fase di avviamento somme di capitali mediamente maggiori rispetto alle altre imprese. Questo risultato suggerisce inoltre che, contrariamente alle teorie basate sulla gerarchia delle fonti di finanziamento - Pecking Order - e sul ciclo di vita - Life Cycle - i proprietari delle imprese altamente tecnologiche sono disposti, ed al contempo capaci, di utilizzare capitale esterno come fonte di finanziamento.
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Fregonara, Elena, et Alice Barreca. « Economics for sustainability : impacts on the real estate appraisal and economic evaluation of projects ». Valori e Valutazioni 29 (janvier 2022) : 5–22. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212903.

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Résumé :
The aim of this piece of work is to present the recent developments of the discipline of Real Estate Appraisal and Economic Evaluation of Projects in relation to Sustainable Architecture and its design. The focus is on the principles borrowed from economics and, in particular, on the transition from a linear to a circular thinking and the related impacts on estimative theories and practices. Starting from the urgency of the underlying problems, Life Cycle Thinking is recalled within which the theories of the Green Economy, the Circular Economy and, recently, the Helical Economy are developed. The reasoning then recalls some passages of disciplinary evolution to include the public, environmental and social dimension. A methodological survey follows with attention to the recent – and now almost consolidated – approaches for projects evaluation and market analysis, attributable to international energy-environmental policies. In terms of the evaluation of new construction projects or retrofitting existing assets, the transition from the financial perspective, in terms of Linear Economy, to the perspective of economic-energy-environmental sustainability, from a Circular Economy perspective, is a central point. From the point of view of market analysis, the importance of exploring the impact of sustainable architecture on the values and dynamics of supply and demand is underlined. The results of the work show that the use of life cycle valuation is essential for the reuse of resources, but also for the containment of their consumption in the production phase. The use of tools capable of jointly analyzing energy and costs could guide decision-making processes between different design options, encouraging conversion and efficiency strategies, even in contexts of weak sustainability. Obiettivo del lavoro è presentare i recenti sviluppi espressi dalla disciplina dell’Estimo e Valutazione Economica dei Progetti in relazione all’Architettura sostenibile e alla sua progettazione. L’attenzione è posta sui principi mutuati dall’Economia e, in particolare, sul passaggio dalla visione lineare alla visione circolare e i relativi impatti sulle teorie e pratiche estimative. A partire dall’urgenza dei problemi sottostanti, viene richiamato il Life Cycle Thinking in seno al quale si sviluppano le teorie dell’Economia Verde, dell’Economia Circolare e, recentemente, dell’Economia Elicoidale. Il ragionamento richiama poi alcuni passaggi dell’evoluzione disciplinare per includere la dimensione pubblica, ambientale e sociale. Segue una ricognizione metodologica con attenzione agli approcci recenti - ma ormai consolidati - per la valutazione dei progetti e per le analisi di mercato, riconducibili alle politiche internazionali in materia energetico-ambientale. Sul versante della valutazione dei progetti di nuova costruzione o di retrofit del patrimonio esistente, centralità è posta sul passaggio dalla prospettiva finanziaria, in ottica di Economia Lineare, alla prospettiva della sostenibilità economico-energetico-ambientale, in ottica di Economia Circolare. Sul versante delle analisi di mercato, è rimarcata l’importanza di esplorare l’impatto dell’architettura sostenibile sui valori e sulle dinamiche della domanda e dell’offerta. I risultati del lavoro evidenziano come l'impiego della valutazione nel ciclo di vita sia fondamentale per il riuso delle risorse, ma anche per il contenimento del loro consumo in fase produttiva. L’uso di strumenti capaci di analizzare congiuntamente l’energia e i costi potrebbe orientare i processi di decisione fra opzioni progettuali diverse, incentivando strategie di conversione e efficienza, sia pure in contesti di sostenibilità debole.
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Thèses sur le sujet "Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment)"

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Martinelli, Giulia. « Integrazione di indicatori di sicurezza nell’analisi di ciclo di vita ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Résumé :
In questa tesi si propone di implementare una metodologia di valutazione del rischio occupazionale con lo scopo di fornire uno strumento di supporto alle politiche di sostenibilità. Nello specifico, si tratta di integrare le tradizionali analisi LCA con un nuovo indicatore strutturato similmente a quello proposto dal metodo WE-CF ma con le dovute modifiche per renderlo applicabile nel contesto europeo. Tale decisione implica l’utilizzo di informazioni così come proposte dal database Eurostat. Gli aspetti più cruciali in fase di sviluppo teorico sono stati la scelta dei fattori di peso e dell’unità funzionale. Per dare solidità alla procedura di calcolo presentata si è poi quantificato il fattore di caratterizzazione per tutte le attività economiche di primo livello. Questo ha permesso di commentare sia quanto la categorizzazione degli infortuni condizionasse i risultati sia per visualizzare le differenze tra le varie scelte di unità funzionale. Viene inoltre mostrato un esempio di applicazione. A partire da un caso di studio disponibile in letteratura, sono stati estratti i risultati in termini di LCA tradizionale, con l’aggiunta del sistema di indicatori Ecoindicator99 poiché include il calcolo del rischio sulla salute umana. Si è successivamente individuato il pericolo a cui sono esposti i lavoratori lungo l’intero ciclo produttivo applicando la metodologia di questa tesi. Tutto ciò ha permesso interessanti confronti: i risultati sembrano giustificare l’interesse per la salute dei lavoratori per evitare lo spostamento del danno dai comparti ambientali a quelli interni alla zona di produzione. Nella sezione dedicata alle conclusioni vengono riassunte le osservazioni riguardanti l’intero percorso di ricerca e le possibili nuove applicazioni in questo campo.
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D'Avino, Giulia. « Valutazione della sostenibilità di prodotti realizzati con tecnica stereolitografica attraverso l’analisi del ciclo di vita" ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Résumé :
La sostenibilità, un tema sempre più discusso a livello mondiale, e l’Additive Manufacturing, una tecnologia in via di sviluppo e dalle potenzialità produttive acclarate, sono i principali argomenti oggetto di studio di questa tesi, trattati nei primi due capitoli dell'elaborato. Nel terzo capitolo si sviluppa uno studio che ha come obiettivo individuare una metodologia che consenta di intervenire sul miglioramento degli impatti ambientali in relazione alla specifica geometria e orientamento dei pezzi realizzati con tecnica stereolitografica; un'ulteriore obiettivo della tesi è stato quello di evidenziare che già nella fase preliminare di progettazione è possibile integrare la sostenibilità nel processo decisionale. Infine vengono riportati i risultati e le interpretazioni del modello realizato.
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Pellini, Benedetta. « Analisi del ciclo di vita di un processo industriale innovativo per la produzione di syngas da biogas ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19205/.

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Résumé :
Una delle metodologie che negli ultimi tempi viene utilizzata più frequentemente per la valutazione ambientale di prodotti, processi e servizi è detta LCA, Life Cycle Assessment: essa valuta l’impatto ambientale associato ad un processo o ad un prodotto considerando tutto il suo ciclo di vita. Nel presente elaborato di tesi la metodologia è applicata ad un processo chimico industriale in fase di studio su scala di laboratorio presso il Dipartimento di Chimica Industriale dell’Università di Bologna, che prevede la sintesi di syngas a partire da biogas tramite le reazioni di dry reformng (DR) e steam refroming (SR). Tale processo è stato studiato poiché a livello teorico presenta i seguenti vantaggi: l’utilizzo di biogas come materia prima (derivante dalla digestione anaerobica dei rifiuti), lo sfruttamento dell’anidride carbonica presente nel biogas e l’utilizzo di un solo reattore anziché due. Il processo viene analizzato attraverso due diversi confronti: in primo luogo è comparato con processi con tecnologie differenti che producono il medesimo prodotto (syngas); in secondo luogo è paragonato a processi che impiegano la stessa materia prima (biogas), ottenendo prodotti differenti. Nel primo confronto i processi confrontati sono uno scenario di Autothermal reforming (ATR) e uno scenario che prevede DR e SR in due reattori separati; nel secondo confronto i prodotti che si ottengono sono: energia termica ed elettrica attraverso un sistema CHP, biometano con un sistema di upgrading del biogas, energia e biometano (CHP + upgrading) ed infine metanolo prodotto da syngas (generato dal processo studiato). Per il primo confronto è risultato che lo scenario che porta ad un minore impatto ambientale è il processo studiato dall'università di Bologna, seguito dallo Scenario con DR e SR in reattori separati ed infine dal processo di ATR. Per quanto concerne il secondo confronto lo scenario migliore è quello che produce biometano, mentre quello che produce metanolo è al terzo posto.
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Nicoletti, Monica. « Studio sull’evoluzione temporale degli impatti dell’inceneritore di Coriano (Rimini) mediante Life Cycle Assessment ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4248/.

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Résumé :
Lo scopo del progetto di tesi è stato quello di indagare come è variato nel tempo l’impatto dell’impianto di incenerimento situato a Coriano, in provincia di Rimini, a seguito dell’introduzione di soluzioni tecnologiche sempre più evolute al fine di una maggiore tutela ambientale. Lo studio è stata condotto utilizzando la tecnica del Valutazione del Ciclo di Vita (LCA, Life Cycle Assesment), che consente di quantificare gli impatti utilizzando indicatori precisi e di considerare il processo in tutti i suoi dettagli. I risultati evidenziano una progressiva diminuzione dell’impatto complessivo dell’impianto, dovuto sia alle operazioni di adeguamento relative alle attività di incenerimento, sia all’introduzione di un sistema sempre più efficiente di recupero energetico. I confini del sistema sono infatti stati ampliati per poter includere nello studio l’energia elettrica generata dal recupero del calore prodotto durante la combustione. Sono stati valutati rapporti causa-effetto tra i risultati ottenuti ed alcune informazioni correlate al processo, quali composizione dei rifiuti e variazione temporale del mix energetico in Italia. Sono infine state effettuate valutazioni relativamente alla comparazione dell’impianto studiato con altre realtà territoriali ed impiantistiche e sono state prese in esame alcune tra le tecnologie più innovative applicabili al processo, soprattutto per quel che riguarda la depurazione dei fumi.
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Cespi, Daniele. « Impatto ambientale di sistemi di riscaldamento domestico a biomasse : applicazione della metodologia LCA (Life Cycle Assessment) ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2544/.

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Résumé :
Le biomasse hanno sempre rappresentato per l’umanità una fonte estremamente versatile e rinnovabile di risorse e tutt’oggi il loro impiego risulta vantaggioso in particolare per produrre energia termica ed elettrica attraverso processi di combustione, sistemi che tuttavia emettono sostanze dannose verso la salute umana e l’ecosistema. Queste pressioni ambientali hanno indotto alcune amministrazioni regionali (fra cui la Lombardia) a bandire temporaneamente l’installazione di nuovi impianti a biomasse, per prevenire e contenere le emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell’ambiente. Il presente studio intende approfondire l’effetto ambientale di tali sistemi di riscaldamento domestico attraverso la tecnologia di analisi LCA (Life Cycle Assessment). Lo scopo dell’elaborato di Tesi consiste nell’eseguire un’analisi dell’intero ciclo di vita di due processi di riscaldamento domestico che utilizzino biomassa legnosa: una stufa innovativa a legna e una stufa a pellet. L’analisi ha quindi posto a confronto i due scenari con mezzi di riscaldamento domestico alternativi quali il boiler a gas, il pannello solare termico integrato con caldaia a gas e la pompa di calore elettrica. È emerso che tra i due scenari a biomassa quello a legna risulti decisamente più impattante verso le categorie salute umana e qualità dell’ecosistema , mentre per il pellet si è riscontrato un impatto maggiore del precedente nella categoria consumo di risorse. Dall’analisi di contributo è emerso che l’impatto percentuale maggiore per entrambi gli scenari sia legato allo smaltimento delle ceneri, pertanto si è ipotizzata una soluzione alternativa in cui esse vengano smaltite nell’inceneritore, riducendo così gli impatti. I risultati del punteggio singolo mostrano come lo scenario di riscaldamento a legna produca un quantitativo di particolato superiore rispetto al processo di riscaldamento a pellet, chiaramente dovuto alle caratteristiche chimico-fisiche dei combustibili ed alla efficienza di combustione. Dal confronto con gli scenari di riscaldamento alternativi è emerso che il sistema più impattante per le categorie salute umana e qualità dell’ecosistema rimane quello a legna, seguito dal pellet. I processi alternativi presentano impatti maggiori alla voce consumo di risorse. Per avvalorare i risultati ottenuti per i due metodi a biomassa è stata eseguita un’analisi di incertezza attraverso il metodo Monte Carlo, ad un livello di confidenza del 95%. In conclusione si può affermare che i sistemi di riscaldamento domestico che impiegano processi di combustione della biomassa legnosa sono certamente assai vantaggiosi, poiché pareggiano il quantitativo di CO2 emessa con quella assorbita durante il ciclo di vita, ma al tempo stesso possono causare maggiori danni alla salute umana e all’ecosistema rispetto a quelli tradizionali.
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Novi, Alberto. « Analisi del ciclo di vita della produzione di poliidrossialcanoati da biomasse residuali dell’industria vitivinicola ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15777/.

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Résumé :
Il presente studio si inserisce nell’ambito del progetto VALSOVIT - Valorizzazione sostenibile degli scarti della filiera vitivinicola per l'industria chimica e salutistica - finanziato dal programma POR FESR della regione Emilia-Romagna, il cui obiettivo è la valorizzazione degli scarti vitivinicoli per la produzione di sostanze ad alto valore aggiunto. Obiettivo dello studio è la valutazione della sostenibilità di un processo innovativo di produzione di polimeri a base biologica e biodegradabili (poliidrossialcanoati, PHA) da vinacce e fanghi, utilizzando una coltura microbica mista in grado di accumulare granuli di PHA come riserva di carbonio ed energia, sviluppato dal CIRI Energia e Ambiente dell’Università di Bologna. Le prestazioni ambientali, calcolate secondo la metodologia LCA, sono state confrontate con quelle di altre plastiche sia a base fossile sia bio-based. Innanzitutto è stata svolta una ricerca bibliografica per analizzare lo stato dell’arte delle valutazioni di sostenibilità applicate al processo di produzione dei PHA. In seguito, si è proceduto alla raccolta dei dati a scala di laboratorio, costruendo un inventario comprendente tutti i flussi di materia ed energia in input e in output rientranti nei confini del sistema del processo analizzato. Successivamente, tramite calcoli ingegneristici è stato effettuato un upscaling a livello industriale di ogni fase del processo, e con il software GaBi si sono effettuate la modellazione ed il calcolo degli impatti ambientali. Dallo studio è emerso che le prestazioni ambientali dei PHA per le diverse categorie di impatto sono in genere peggiori di quelle delle altre plastiche analizzate. Gli impatti derivano principalmente dalla fase di produzione della biomassa e dal processo di produzione dei nutrienti. Bisogna però sottolineare che con un'analisi LCA non è possibile tenere in considerazione l'ottima biodegradabilità dei PHA, caratteristica estremamente importante dal punto di vista ambientale.
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Mastragostino, Giada. « Analisi del ciclo di vita della produzione industriale di acroleina : confronto tra il processo tradizionale e vie di sintesi alternative ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6534/.

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Résumé :
La green chemistry può essere definita come l’applicazione dei principi fondamentali di sviluppo sostenibile, al fine di ridurre al minimo l’impiego o la formazione di sostanze pericolose nella progettazione, produzione e applicazione di prodotti chimici. È in questo contesto che si inserisce la metodologia LCA (Life Cycle Assessment), come strumento di analisi e di valutazione. Il presente lavoro di tesi è stato condotto con l’intenzione di offrire una valutazione degli impatti ambientali associati al settore dei processi chimici di interesse industriale in una prospettiva di ciclo di vita. In particolare, è stato studiato il processo di produzione di acroleina ponendo a confronto due vie di sintesi alternative: la via tradizionale che impiega propilene come materia prima, e l’alternativa da glicerolo ottenuto come sottoprodotto rinnovabile di processi industriali. Il lavoro si articola in due livelli di studio: un primo, parziale, in cui si va ad esaminare esclusivamente il processo di produzione di acroleina, non considerando gli stadi a monte per l’ottenimento delle materie prime di partenza; un secondo, più dettagliato, in cui i confini di sistema vengono ampliati all’intero ciclo produttivo. I risultati sono stati confrontati ed interpretati attraverso tre tipologie di analisi: Valutazione del danno, Analisi di contributo ed Analisi di incertezza. Dal confronto tra i due scenari parziali di produzione di acroleina, emerge come il processo da glicerolo abbia impatti globalmente maggiori rispetto al tradizionale. Tale andamento è ascrivibile ai diversi consumi energetici ed in massa del processo per l’ottenimento dell’acroleina. Successivamente, per avere una visione completa di ciascuno scenario, l’analisi è stata estesa includendo le fasi a monte di produzione delle due materie prime. Da tale confronto emerge come lo scenario più impattante risulta essere quello di produzione di acroleina partendo da glicerolo ottenuto dalla trans-esterificazione di olio di colza. Al contrario, lo scenario che impiega glicerolo prodotto come scarto della lavorazione di sego sembra essere il modello con i maggiori vantaggi ambientali. Con l’obiettivo di individuare le fasi di processo maggiormente incidenti sul carico totale e quindi sulle varie categorie d’impatto intermedie, è stata eseguita un’analisi di contributo suddividendo ciascuno scenario nei sotto-processi che lo compongono. È stata infine eseguita un’analisi di incertezza tramite il metodo Monte Carlo, verificando la riproducibilità dei risultati.
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Doimo, Erica. « Studio dell'impatto ambientale di processi di economia circolare di un'industria ceramica valutati tramite la metodologia Life Cycle Assessment ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Résumé :
Il presente lavoro di tesi è stato svolto in collaborazione con la società di consulenza SMA S.r.l. e fa parte di uno studio per la valutazione dell’impatto di processi di produzione di piastrelle ceramiche su alcuni temi ambientali. In particolare, la tesi concerne il confronto tra gli impatti prima e dopo l’implementazione di alcune migliorie di processo e impiantistiche. La tesi analizza, attraverso il metodo Life Cycle Assessment (LCA), gli impatti di quattro scenari di gestione del materiale di scarto “polveri da ceramica cotta” (denominato “polverino”), generato in fase di squadratura delle piastrelle. Gli scenari sono: recupero interno (scenari ante e post-operam), smaltimento in discarica e recupero presso un'azienda ceramica terza. Su otto dei nove temi ambientali analizzati, i risultati mostrano che i tre scenari di recupero del polverino hanno impatti di almeno un ordine di grandezza inferiore rispetto allo scenario di smaltimento. Confermando ancora una volta la correttezza dell’approccio dell’economia circolare, lo studio evidenzia come il recupero della materia prima-seconda e l’evitato sfruttamento di materia prima vergine comporti una significativa riduzione del carico ambientale. Unica eccezione a questo risultato è il potenziale di emissione di particolato in atmosfera in cui lo scenario di smaltimento presenta un impatto inferiore ai tre scenari di recupero. Siccome l’LCA non prevede il confronto con soglie di accettabilità, si è effettuata una valutazione della dispersione in atmosfera del polverino per verificare eventuali superamenti dei valori soglia di esposizione con il software WinDimula 3.0, messo a disposizione dalla società SERVIN S.r.l. In merito alla dispersione delle polveri, i miglioramenti impiantistici dello scenario post-operam permettono il rispetto delle soglie al contrario dello scenario ante-operam, dove è stato invece riscontrato un superamento dei limiti di esposizione occupazionale raccomandati a livello internazionale.
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Pedrazzi, Pietro. « Studio della sostenibilità ambientale nel ciclo di vita di un edificio in terra cruda in Mali ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21503/.

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Résumé :
Questa tesi mira a valutare la sostenibilità ambientale ed economica di una scuola di tre classi, costruita in mattoni di terra cruda compressa a Dougourakoro, in Mali, seguendo i principi della progettazione bioclimatica. A questo scopo, è stata condotto uno studio LCA che compara due diversi casi di studio: l’edificio bioclimatico in mattoni compressi di terra cruda ed un edificio in mattoni forati di cemento, che rispecchia la tipologia costruttiva maggiormente diffusa localmente. L’utilizzo della terra cruda come materiale da costruzione, infatti, è stato localmente soppiantato negli ultimi decenni da mattoni in cemento che necessitano di una minore manutenzione. I risultati dell’analisi LCA indicano un minore impatto ambientale dell’edificio in terra cruda, che si crede possa essere ulteriormente accentuato da una futura inclusione nell’analisi della fase di uso. I maggiori costi che è necessario sostenere durante la costruzione corrispondono ad una maggiore quantità dei materiali utilizzati e ad una superiore complessità delle lavorazioni durante la costruzione. Sintetizzando i risultati, si conclude che, nonostante l’edificio in terra cruda abbia un minore impatto ambientale, il potenziale inespresso di questo materiale è ancora altissimo, potendo manifestarsi appieno, però, solo dopo una rinnovata accettazione sociale, stimolata attraverso attività formative in loco che potrebbero portare ad una maggiore diffusione di conoscenze, conoscenze e macchinari legati a questo materiale, abbattendone così, i costi di produzione e costruzione.
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Bratti, Rebecca. « Ricostruire o riqualificare : analisi del ciclo di vita come parametro della sostenibilità ambientale - casi di studio ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Résumé :
In un periodo storico in cui il tema della sostenibilità ambientale è baricentrico per tutte le attività di sviluppo, anche l’edilizia, settore responsabile del maggiore consumo di energia primaria, si trova ad affrontare la grande sfida dello sviluppo sostenibile. Analizzando l’attuale situazione dell’edilizia italiana risulta che oltre il 65% degli edifici sia stato costruito in assenza delle normative antisismiche (1974) e dei criteri per il risparmio energetico (1976). Inoltre le recenti direttive ambientali “Europa2050” considerano il suolo come una risorsa limitata e non rinnovabile, per questo è stato posto l’obiettivo del consumo zero di suolo. Queste tematiche hanno portato i nuovi interventi edilizi italiani a confrontarsi con l’esistente, diventando sempre più frequenti quelli di recupero e di demolizione/ricostruzione. In ciascuno dei due casi è necessario affinare le valutazioni circa il limite di convenienza economica, tenendo conto dei diversi impatti ambientali associati. In particolare, nel caso della demolizione e ricostruzione, occorre considerare non solo le problematiche tecniche ed ambientali di un nuovo edificio, ma anche quelle associate allo smaltimento dei materiali da demolizione. Nell’intervento di recupero risultano più rilevanti le problematiche riferite al degrado dell’esistente, alla vita nominale residua e al livello prestazionale richiesto. Sulla base dell’analisi di tre casi di studio individuati nell’ambito della ricostruzione post sisma2012, utilizzando il ciclo di vita come parametro della sostenibilità ambientale, mediante simulazioni eseguite con il software OneClickLCA vengono esaminati i fattori critici e proposti criteri utili alla definizione di un indice di convenienza per un supporto alla scelta dell’intervento più appropriato.
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Livres sur le sujet "Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment)"

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L'analisi di ciclo di vita degli edifici : Metodi, strumenti, casi di studio. Torino : CELID, 2012.

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Torricelli, Maria Chiara, dir. ES-LCA e patrimonio naturale. Florence : Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-803-3.

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Résumé :
La protezione dell’ambiente, la tutela delle risorse ecologiche e naturali, la valorizzazione sostenibile degli spazi urbani e rurali rappresentano per le società del terzo millennio degli incontestabili paradigmi etici e delle ineludibili realtà con le quali confrontarsi. Alla tutela ambientale si sono affiancati obiettivi più ampi, connessi alla fruizione dei contesti territoriali, in un’ottica di conservazione attiva, e si sono modificate le strategie di intervento in funzione della valorizzazione di risorse e contesti, nonché dello sviluppo delle specificità del territorio stesso. L’analisi di sostenibilità, come strumento per monitorare, reinterpretare, sviluppare e valorizzare un territorio, e in particolare il suo patrimonio naturale, è il tema di questo libro che riporta i risultati di una ricerca condotta da un gruppo interdisciplinare che ha condiviso l’approccio Life Cycle. L’approccio del Ciclo di Vita – che si sta evolvendo verso una metodologia in grado di recepire la dimensione locale oltre a quella globale, la scala macro e meso oltre a quella del prodotto, la dimensione sociale oltre a quella ambientale ed economica – può essere appropriato e praticabile nell’analisi di sostenibilità di un territorio? A questa domanda, in particolare circoscritta ad aspetti ambientali, di biodiversità e di accessibilità ambientale-spaziale, il libro intende dare una risposta sia sul piano teorico, sia con l’applicazione ad un caso studio: il territorio in cui è inserito il Parco regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli in Toscana. Il libro fornisce un quadro delle fasi di analisi e degli indicatori che le supportano e ne documenta l’applicazione a diverse scale nel contesto del Parco.
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Actes de conférences sur le sujet "Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment)"

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Maccarrone, Maria. « Paesaggi costieri modificati da mezzi nautici a fine vita ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7997.

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Résumé :
Guardare dei luoghi prodotti da eterogenee mescolanze di elementi di varia natura può attivare dei processi trasformativi dei paesaggi in cui è possibile plasmare e riusare ciò che si trova. La ricerca sui Beni galleggianti a fine del ciclo di vita nei paesaggi costieri indaga il fenomeno dell’abbandono dei mezzi nautici alla fine del ciclo di vita come forma apparente che muta in altra forma e il paesaggio contaminato come deposito dell’energia di una natura persistente. Paesaggi fluviali, marittimi o lacustri accolgono l’azione umana per ciò che in essi lascia, vale a dire resti di natanti arenati sulle coste o accatastati in luoghi di fortuna; stampi di costruzione dismessi; relitti faticosamente censibili di imbarcazioni affondate per avaria o deliberatamente inabissate in quanto ritenute desuete. L’insieme delle imbarcazioni alla fine del ciclo di vita assume la forma di un patrimonio nautico dell'abbandono che occupa porzioni di litorali, depaupera gli ecosistemi di terra e d'acqua e altera la percezione del paesaggio preesistente. Il riconoscimento del fragile stato di quei particolari ambiti terrestri ed acquatici, vitali e limitati, è fondamentale per la loro sopravvivenza, e non solo. Preludio per nuovi stadi evolutivi, i paesaggi costieri contaminati si possono trasformare in metafore poetiche di un dialogo rinnovato fra uomo e natura, luoghi d’innovazione e di possibilità in grado di autogenerarsi e garantire nel tempo una fruibilità condivisa. Looking at places produced by heterogeneous mixtures is possible activate the transformative processes of the landscapes where to reuse what you find. The research on "floating at the end of the life cycle in coastal landscapes" explores the phenomenon of abandoned boat at the end of life as a form apparent, and the polluted landscape as the storage of persistent nature. Landscapes of river, sea or lake the accommodate human actions: the remains of boats stranded on the coasts or stacked; molds abandoned; wrecks of sunken ships to deliberately damage or sunken as they are considered obsolete. The set of vessels at the end of the life cycle takes the form of a abandoned nautical heritage which occupies portions of the coasts, depletes ecosystems of land and water and alters the perception of the landscape preexisting. The recognition of the fragile state of those particular areas of land and water, vitals and limited, it is essential for their survival, and more. Prelude to new developmental stages, the coastal landscape hybridized can transformed into poetic metaphors of a renewed dialogue between man and nature, place of innovation and opportunity that can self-generate and ensure the usability.
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