Littérature scientifique sur le sujet « Chirurgia endoscopica »

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Articles de revues sur le sujet "Chirurgia endoscopica"

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Rigante, M., G. La Rocca, L. Lauretti, G. Q. D’Alessandris, A. Mangiola, C. Anile, A. Olivi et G. Paludetti. « Preliminary experience with 4K ultra-high definition endoscope : analysis of pros and cons in skull base surgery ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no 3 (juin 2017) : 237–41. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1684.

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Résumé :
Negli ultimi venti anni la chirurgia endoscopica del basicranio ha osservato continui sviluppi tecnici e tecnologici. L’endoscopia 3D e l’ alta definizione (HD) 4K hanno fornito grandi vantaggi in termini di visualizzazione e di risoluzione spaziale. L’ ultra HD 4K, recentemente introdotta nella pratica clinica, determinerà i prossimi passi soprattutto nella chirurgica endoscopica del basicranio. I pazienti sono stati operati attraverso un approccio transnasale transfenoidale endoscopico, utilizzando un endoscopio Olympus NBI 4K UHD con ottica 4 mm 0 ° Ultra Telescope, lampada allo xeno 300 W (CLV-S400) predisposto per la tecnologia narrow band imaging (NBI) collegato con una videocamera ad un alta qualità unità di controllo (OTV-S400 - VISERA 4K UHD) (Olympus, Tokyo, Giappone). Due schermi, un 31 “Monitor - (LMD-X310S) e quello principale ultra-HD 55” a pollici ottimizzati per la riproduzione immagini UHD (LMD-X550S). In casi selezionati abbiamo usato un sistema di navigazione (Stealthstation S7, Medtronic, Minneapolis, MN, Stati Uniti). Abbiamo valutato 22 adenomi ipofisari (86,3% macroadenomi; 13,7% microadenomi). Il 50% non erano secernenti (NS), 22,8% GH, 18,2% ACTH, 9% PRLsecernenti. 3/22 erano recidive. Nel 91% dei casi abbiamo raggiunto la rimozione totale, mentre nel 9% la resezione subtotale. Un followup medio di 187 giorni, durata media del ricovero era 3,09 ± 0,61 giorni. Tempo chirurgico 128,18 ± 30,74 minuti. Abbiamo avuto solo 1 caso di fistola intraoperatoria a basso flusso senza ulteriori complicazioni nel follow up. Il 100% dei casi non ha richiesto emotrasfusione. La visualizzazione e l’alta risoluzione del campo operatorio hanno fornito una vista dettagliata di tutte le strutture anatomiche e patologie e permesso il miglioramento della sicurezza e l’efficacia della procedura chirurgica. Il tempo operatorio è stato simile a quello dell’endoscopio HD standard 2D e 3D, come la fatica fisica era paragonabile ad altri in termini di ergonomicità e peso.
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2

Frank, G., E. Pasquini, L. Simonetti et F. Calbucci. « Chirurgia endoscopica transnasale ». Rivista di Neuroradiologia 13, no 6 (décembre 2000) : 901–9. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300624.

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Voultsos, P., M. Casini, G. Ricci, V. Tambone, E. Midolo et A. G. Spagnolo. « A proposal for limited criminal liability in high-accuracy endoscopic sinus surgery ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no 1 (février 2017) : 65–71. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1292.

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Résumé :
Lo studio ha lo scopo di sollecitare una riforma della responsabilità penale che preveda una riduzione di responsabilità legale per la chirurgia ad alta precisione, per quella ad alto rischio, come per esempio la chirurgia endoscopica sinusale (ESS). Il contributo comprende una revisione della letteratura medica, concentrandosi sull’identificazione e sull’esame dei motivi per cui la tecnica di ESS corre un rischio molto elevato di produrre gravi complicazioni dovute a manovre chirurgiche inesatte. Tale contributo, prevede anche una revisione della teoria del diritto e della giurisprudenza britannica e italiana in merito alla negligenza medica, soprattutto con riferimento alla L. italiana n. 189 del 2012 (“Decreto Balduzzi”). Si è constatato che gravi complicanze dovute a manovre chirurgiche non corrette di ESS possono verificarsi, indipendentemente dalla prudenza/diligenza del chirurgo. La soggettività in termini giuridici risulta essenziale per la negligenza medica, soprattutto con riferimento alla chirurgia ad alta precisione. La legge italiana 189/2012 rappresenta una buona base per la limitazione della responsabilità penale derivante da manovre imprecise in chirurgia ad alta precisione, come appunto l’ESS. In conclusione, si considera che i chirurghi che eseguono ESS dovrebbero essere esonerati da responsabilità penale in caso di negligenza lieve sopravvenuta nonostante il rispetto delle line guida emanate.
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Vergez, S., B. Vairel, C. Chossegros, G. De Bonnecaze et F. Faure. « Chirurgia endoscopica delle ghiandole salivari ». EMC - Tecniche Chirurgiche - Chirurgia ORL e Cervico-Facciale 21, no 1 (octobre 2017) : 1–11. http://dx.doi.org/10.1016/s1292-3036(17)85582-6.

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Galli, A., L. Giordano, D. Sarandria, D. Di Santo et M. Bussi. « Analisi oncologica e delle complicanze nel trattamento endoscopico mediante laser CO2 dei tumori glottici in classe T1-T2 : la nostra esperienza ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no 3 (mai 2016) : 167–73. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-643.

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Résumé :
Esistono numerose strategie terapeutiche per il trattamento del carcinoma glottico in stadio iniziale (Tis/T1/T2): la laringectomia parziale a cielo aperto, la radioterapia e la chirurgia endoscopica condotta mediante laser CO2. In particolare quest’ultimo approccio ha gradualmente, ma inesorabilmente, acquisito un ruolo sempre più centrale nel management del cancro laringeo. In questo lavoro presentiamo la nostra esperienza in materia di chirurgia endoscopica laser-assistita delle neoplasie glottiche in stadio iniziale. è stata realizzata un’analisi retrospettiva su un campione di 72 pazienti affetti da carcinoma glottico in classe T1-T2 trattati con cordectomia laser endoscopica nel periodo compreso tra il 2006 e il 2012. Tutti i pazienti avevano almeno 36 mesi di follow-up. La disease-specific survival, la disease-free survival (DFS) e il tasso di preservazione laringea rilevati con il presente studio sono stati rispettivamente del 98,6%, 84,7% e 97,2%. Analizzando l’influenza sull’outcome oncologico a lungo termine di alcune tra le principali caratteristiche della malattia o del trattamento eseguito, abbiamo riscontrato come il coinvolgimento da parte del tumore della commissura anteriore e lo staging patologico della neoplasia (pT) correlino significativamente con un aumentato tasso di recidiva locale (p = 0,021 e p = 0,035) e con una ridotta DFS (p = 0,017 e p = 0,023). Gli altri parametri presi in esame, come staging clinico, tipo di cordectomia, coinvolgimento di altre specifiche sottosedi laringee e stato dei margini di resezione, non si sono dimostrati, invece, correlare significativamente con gli endpoint oncologici stabiliti. La chirurgia endoscopica laser-assistita è quindi una tecnica estremamente affidabile per il trattamento dei tumori glottici in stadio iniziale in termini di outcome oncologico. Il tasso di recidiva risulta significativamente influenzato dal coinvolgimento della commissura anteriore e dal pT.
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Vicente, J. « La chirurgia endoscopica diagnostica nei tumori vescicali ». Urologia Journal 65, no 3 (juin 1998) : 444–46. http://dx.doi.org/10.1177/039156039806500328.

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Faccioli, F. « Indicazioni E Limiti Alla Chirurgia Endoscopica Dell'Ostio Ureterale ». Urologia Journal 52, no 45_suppl (janvier 1985) : 17–22. http://dx.doi.org/10.1177/039156038505245s03.

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Faccioli, F. « Tecnica E Complicanze Della Chirurgia Endoscopica Dell'Ostio Ureterale ». Urologia Journal 52, no 45_suppl (janvier 1985) : 23–32. http://dx.doi.org/10.1177/039156038505245s04.

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Lasio, Giovanni B., Roberto Attanasio, Alberto Maccari, Andrea Cardia, Francesco Costa et Giovanni Felisati. « Chirurgia ipofisaria endoscopica : una nuova arma nelle nostre mani ». L'Endocrinologo 11, no 4 (août 2010) : 166–68. http://dx.doi.org/10.1007/bf03344727.

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Fadda, G. L., M. Berrone, E. Crosetti et G. Succo. « Complicanze sinusali monolaterali da patologia o trattamenti dentali : quando la chirurgia endoscopica endonasale necessita un approccio intraorale ? » Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no 4 (août 2016) : 300–309. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-904.

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Résumé :
L'utilizzo diffuso degli impianti dentali e delle procedure ricostruttive per il loro posizionamento ha portato un aumento delle complicanze sinusali da patologia o trattamenti dentali (SCDDT). La diagnosi richiede una valutazione dentale e rinologica accurata, compresa la tomografia computerizzata (TC). Lo scopo di questo studio è stato quello di considerare un approccio multidisciplinare per il trattamento delle SCDDT, combinando la chirurgia endoscopica endonasale (EES) e l'approccio intraorale sulla base di un sistema di classificazione preliminare già proposto da altri autori. Inoltre, gli autori hanno analizzato la percentuale di sinusite mascellare a eziologica odontogena che si estende a interessare i seni etmoidali anteriori come anche i batteri coinvolti nella patogenesi delle SCDDT. Tra il gennaio 2012 e agosto 2015, nella nostra casistica di 31 pazienti, 16/31 pazienti (51,6%) sono stati trattati con approccio EES, 3/31 pazienti (9,7%) con approccio intraorale, e 12/31 pazienti (38,7%) con approccio combinato. Tutti i pazienti hanno riferito un miglioramento dei sintomi della rinosinusite, confermato attraverso i risultati degli esami clinici e della TC di controllo. Non è stata osservata nessuna complicanza significativa, né si è ricorsi a una revisione chirurgica. Infine, i risultati di questo studio preliminare suggeriscono che un approccio multidisciplinare delle SCDDT dalla diagnosi alla terapia permette una diagnosi più precisa e una terapia più esauriente, così da ottenere un rapido recupero, riducendo al minimo il rischio di recidiva.
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Thèses sur le sujet "Chirurgia endoscopica"

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Sbordone, Carolina. « Trattamento delle fratture blow-out dell’orbita : endoscopia versus chirurgia tradizionale ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2016. http://hdl.handle.net/10556/2211.

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Résumé :
2014 - 2015
In the last decades, diagnostical imaging, surgical techniques, alloplastic materials, and surgical instruments development, allowed a great progress in management of orbital fractures. The aim of the present study was to evaluate the benefits of endoscopic repair of orbital blow-out fractures of the floor and of the medial wall. Therefore we compared the endoscopic surgical treatment and the traditional external surgical treatment to the orbit, using objective criteria. This study included 30 patients treated from April 2011 and December 2013, 15 with orbital blow-out floor fracture (Group 1) and 15 with orbital medial wall fracture (Group 2), for each group there was a control group treated with surgical traditional approach. For Group 1 seven patients were treated with endoscopic intranasal approach and eight patients were treated with external cutaneous incision to the medial orbital wall. For Group 2 eight patients were treated with endoscopic assisted transconjunctival approach and seven patients with transconjunctival approach to the orbital floor. Phisical examination, included an Hess Lancaster scheme and an Hertel exophthalmometer exam; CT scans were done pre and post surgery for each patient. The follow up period was of 12 months and included a CT scan control after six months post surgery, an endoscopic intranasal control at one, three, six and twelve months after 2 surgery, an Hess Lancaster scheme and an Hertel exophthalmometer exam at one, three and six months after surgery. To evaluate and compare the two approaches were used, for all patients, the following parameters: reduction rate of the herniated orbital tissue, enophthalmos, operation time, hospital stay, postoperative complications. One case in the endoscopic endonasal reduction group had a more than 2 mm enophthalmos after surgery. Among patients with medial orbital wall fracture, the average reduction rate of the herniated orbital tissue was of 90% for the endoscopic endonasal reduction group and 92% for the traditional approach reduction group. Among patients with orbital floor fracture, the average reduction rate was of 87% for the transconjunctival endoscopic assisted reduction group and 86% for the transconjunctival approach reduction group. None of the above differences were statistically significant. However, among the patients that were treated with an endoscopic reduction the average hospital stay and the presence of postoperative complications were lower than in patients treated with the traditional approach, the difference was statistically significant. Among patients treated with endoscopic approach the average operation time was significantly greater than in patients treated with traditional approach, the difference was statistically significant. The two surgical methods seems to have a similar effectiveness; however endoscopic approach seems to be more advantageous with respect of the length of hospital stay and the postoperative complications. [edited by author]
XIV n.s.
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BALDARELLI, Maddalena. « Terapia neoadiuvante ed escissione locale mediante microchirurgia endoscopica transanale (T.E.M.) nel cancro del retto ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2010. http://hdl.handle.net/11566/242256.

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Emiliani, Nicolas. « Progettazione e sviluppo con tecniche di stampa 3D di un simulatore multimateriale paziente specifico per la chirurgia endoscopica dei seni paranasali ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Résumé :
Il lavoro di tesi ha riguardato la progettazione e realizzazione di un simulatore paziente specifico multimateriale stampato in 3D, con l’obiettivo di fornire un innovativo strumento di formazione e training per la chirurgia funzionale endoscopica dei seni paranasali (FESS), in alternativa ai classici metodi di training, che prevedono la dissezione su cadavere. A partire da immagini CT acquisite su paziente è stato ricostruito il modello 3D anatomico del distretto nasale ed è stato poi realizzato il modello fisico mediante stampa additiva (tecnologia Polyjet). Questa tecnologia permette di realizzare modelli anatomici anche complessi, composti da più materiali, sia rigidi che gommosi e di differente colore, con possibilità di regolare il grado di durezza della gomma in modo da ottenere pezzi con caratteristiche meccaniche ibride. Il simulatore così realizzato è stato testato dai chirurghi in sala operatoria durante i principali step che compongono la FESS, replicando del tutto le operazioni della pratica chirurgica reale. Il simulatore è risultato particolarmente utile nella simulazione della chirurgia con accesso ai seni frontali: infatti i seni frontali sono localizzati più anteriormente e superiormente e si sviluppano lungo un asse obliquo al piano coronale, che rende molto difficile l’orientamento intraoperatorio. Inoltre, è stata sviluppata un’applicazione di realtà aumentata (AR) per HoloLens2 associata al simulatore fisico, con l’obiettivo di fornire un ulteriore strumento al chirurgo per comprendere al meglio strutture anatomiche profonde che vengono proiettate in AR, sovraimposte al modello fisico. In generale i risultati ottenuti sia per il simulatore che per l’applicazione AR sono promettenti e, se ulteriormente perfezionati in futuro, consentiranno di avere validi strumenti di formazione e training, alternativi e complementari ai metodi di training classici su cadavere.
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Dray, Xavier. « Evaluation et optimisation des techniques d'abord transgastrique de la cavité péritonéale en chirurgie endoscopique transluminale par les orifices naturels (natural orifice translumenal endoscopic surgery, notes) ». Paris, CNAM, 2009. http://www.theses.fr/2009CNAM0672.

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Résumé :
NOTES (Natural Orifice Translumenal Endoscopic Surgery) is a surgical technique that aims to gain access to the peritoneal cavity with a flexible endoscope, through a natural orifice and through the wall of the digestive or urogenital tract. Mastering the per-oral transgastric route (available to both genders, as opposed to the transvaginal route) is an important challenge for the development of this technique. The studies presented in this thesis demonstrate the feasibility of transgastric endoscopic procedures in a live porcine model. This work emphasizes: (1) the need for a prevention of infection prior to transgastric NOTES procedures; (2) the interest of a preliminary pneumoperitoneum before the creation of the transgastric access, to prevent any damage of the surrounding organs; (3) the safe use of a balloon-dilation technique for creation of the transgastric access, as compared to the use of a sphincterotome-incision ; (4) the feasibility of intraperitoneal delivery of sterile prothetic material during NOTES, as illustrated by the transgastric NOTES ventral hernia repair technique; (5) the need for technological improvement for safe, quick and reliable transgastric access to the peritoneal cavity (for example by using a 2 µm wavelength laser) and gastrotomy closure (for example with hemoclips, threaded-tags
La NOTES (Natural Orifice Translumenal Endoscopic Surgery) est une technique chirurgicale qui consiste à aborder la cavité péritonéale à l’aide d’un endoscope souple, à travers les orifices naturels puis à travers la paroi du tube digestif ou des voies uro-génitales. La maîtrise d’un abord per-oral et transgastrique (disponible pour les deux sexes, par opposition à l’abord transvaginal) est un objectif hautement souhaitable pour le développement de cette technique. Les travaux présentés dans cette thèse démontrent la faisabilité d’interventions endoscopiques souples par voie transgastrique sur modèle porcin vivant. Ils mettent en évidence : (1) l’intérêt de protocoles anti-infectieux avant une NOTES transgastrique ; (2) la nécessité de réaliser un pneumopéritoine avant création d’un abord transgastrique pour prévenir la survenue de plaies d’organes de voisinage; (3) la meilleure tolérance d’une dilatation au ballon plutôt que d’une incision au sphinctérotome lors de la création de la voie d’abord transgastrique ; (4) la possibilité d’introduire de façon stérile par voie transgastrique du matériel prothétique pour un usage intrapéritonéal (telle qu’illustrée par une technique de cure d’éventration ombilicale par NOTES transgastrique) ; (5) le caractère encore imparfait et hautement dépendant des avancées technologiques des méthodes endoscopiques de création (par exemple à l’aide d’un laser de 2 µm de longueur d’onde) et de fermeture (par exemple par clips, points en T, agrafes) de la voie d’abord transgastrique ; et (6) la faisabilité de tests d’étanchéité mini-invasifs et hautement spécifiques (utilisant par exemple de l’hydrogène dilué)
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Ott, Laurent. « Compensation des mouvements physiologiques en endoscopie flexible : application à la chirurgie transluminale ». Strasbourg, 2009. http://www.theses.fr/2009STRA6233.

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Résumé :
La chirurgie abdominale par voie transluminale est une approche révolutionnaire qui consiste à introduire les instruments dans la cavité abdominale par un orifice naturel du patient (tel que la bouche, l'anus, le vagin ou l'urètre). Cette nouvelle technique chirurgicale porte la dénomination NOTES (Natural Orifice Transluminal Endoscopic Surgery) dans la littérature médicale. Les gastroscopes utilisés aujourd'hui pour effectuer les opérations ont une partie distale active orientable selon deux directions orthogonales à l'aide de deux molettes présentes sur la poignée et offre un retour visuel par la caméra embarquée dans l'extrémité distale de l'endoscope. L'interface de commande peu intuitive et les informations visuelles limitées font du gastroscope un outil difficile à manier. Afin d'apporter une assistance robotique aux praticiens lors d'interventions transluminales, nous avons développé un système de positionnement automatique de la tête flexible de l'endoscope. L'objectif est de réaliser une liaison virtuelle entre la tête et une structure anatomique d'intérêt malgré les mouvements physiologiques, l'interaction des instruments avec l'environnement et le mouvement d'enfoncement manuel de l'endoscope. Ce système s'appuie sur la motorisation d'un endoscope flexible classique, où nous avons remplacé les molettes de la poignée par deux moteurs pour permettre la commande numérique des deux degrés de liberté de la tête flexible. La liaison virtuelle « tête-structure anatomique » est alors réalisée sur la base d'un schéma d'asservissement visuel 2D
Transluminal surgery, also called NOTES (Natural Orifice Transluminal Endoscopic Surgery), consists of accessing the peritoneal cavity by passing through a natural orifice and then to make an opening in an inner wall to accomplish treatments. Conventional flexible endoscopes used nowadays to perform these procedures have a distal bending tip controlled by two navigation wheels located on the handle. They also provide a visual feedback from an optical system (CCD camera) embedded at the tip of the endoscope. These tools are quite awkward for the surgeons as the control interface is non intuitive and the visibility is poor. In order to supply a robotic assistance to the praticians during flexible endoscopy interventions, we have developed an automated positioning system of the endoscope tip. The objective is to realize a virtual link between the tip of the endoscope and an anatomical target despite the physiological motions, the interaction of the instruments with the environment and the manually controlled forward/backward motion of the endoscope. The pratician can thereby focus on the manipulation of the endoscopic tools while the bending section compensate the occurring disturbances. The virtual link between the tip and the anatomical target is performed using a 2D visual servoing scheme in association with the selection of relevant visual features
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Eisendrath, Pierre. « Endoscopic Treatment of Post-Bariatric Leaks ». Doctoral thesis, Universite Libre de Bruxelles, 2016. http://hdl.handle.net/2013/ULB-DIPOT:oai:dipot.ulb.ac.be:2013/239685.

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Résumé :
The prevalence of post-bariatric complications and post-bariatric leaks has dramatically increased over the last two decades, in line with the pandemic of morbid obesity and the growing number of bariatric surgeries. For bariatric leaks, re-operation with drainage, and possibly an attempt at surgical closure, has, for a long time, been considered as the only possible treatment.In the early 2000s, our team started to be involved in post bariatric complications management and, with the experience we acquired in other diseases associated with upper gastrointestinal leakages, endotherapy became logically a good theoretical option to treat these leaks. It offers a potentially less invasive alternative to an unsatisfactory surgical management.Insertion of a self-expandable stent to cover the leak and facilitate its closure was our initial treatment strategy. Our retrospectives studies in this field, in addition to demonstrating good results, helped to identify major clinical factors associated with treatment success, such as early endoscopic management after leakage diagnosis. We promoted the use of partially covered stents which helps to reduce the risk of migration, probably increases watertightness, and can be efficiently extracted after the insertion of a fully covered stent.However, post bariatric leaks is a serious and difficult clinical situation and we experienced disappointing results with stent treatment alone in several patients. This led us to develop complementary techniques, such as fistula plug insertion or internal drainage with double pig tail stents, which provided additional positive results. Internal drainage even appears to be effective as an isolated strategy in selected patients.The present work illustrates the evolution of this new clinical modality and demonstrates, based on our published results, how endotherapy has become a first-line option that now plays a pivotal role in the multimodal approach to post-bariatric leakage. We show that, in the hands of an experienced team and with treatment tailored to the variety of clinical presentations, endotherapy can reach almost 90% success. Based on our results and on our current experience, we propose a treatment algorithm for management of post bariatric leaks and fistulas in which deployment of intraluminal self-expandable stents remains the cornerstone.As prospective and comparative study for management of this life-threatening complication are lacking, we also propose several direction for future clinical researches in this area which could help to standardize the multimodal treatment of post-bariatric leaks.
Doctorat en Sciences médicales (Médecine)
info:eu-repo/semantics/nonPublished
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Thomann, Guillaume. « Contribution à la chirurgie minimalement invasive : conception d'un coloscope intelligent ». Lyon, INSA, 2003. http://theses.insa-lyon.fr/publication/2003ISAL0064/these.pdf.

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Résumé :
La Robotique trouve de plus en plus ses repères dans le monde de la Médecine. En Chirurgie, elle participe activement au développement de nouvelles méthodes opératoires et complète le savoir faire des chirurgiens. Cette approche est de plus en plus recherchée ; l'efficacité du chirurgien s'en trouve renforcée. Suite à de nombreuses discussions, notamment avec des chirurgiens gastro-entérologues, nous proposons une nouvelle structure robotique permettant d'améliorer les conditions d'intervention en coloscopie. Effectivement, ces spécialistes insistent sur le fait que de trop nombreux préjudices sont causés aux parois intestinales lors de cette intervention. Celle-ci consiste à explorer l'intérieur du côlon pour confirmer un diagnostic ou, plus fréquemment, pour intervenir en cas de détections préalables d'anomalies pouvant évoluer en cancer. Nous proposons de reconsidérer la partie distale du coloscope dans le but de limiter ses contacts avec l'intestin. L'intelligence de ce nouvel actionneur réside dans sa capacité à se tenir toujours éloigné des parois intestinales ; cela est réalisé par une régulation consistant à rester au centre de l'intestin. La conception de l'actionneur spécifique EDORA (Extrémité Distale à ORientation Automatique) a été nécessaire. Il utilise des soufflets métalliques et un actionnement électro-pneumatique. Une maquette de faisabilité le mettant en œuvre, montre ses réactions en inclinaison par rapport aux mouvements transversaux perturbateurs. Son modèle mathématique a été établi, et validé expérimentalement. Suite à une étude découplée du système pneumatique-mécanique, un modèle de comportement est présenté en utilisant la méthode d'identification proposée par Levenberg-Marquardt. Il est validé et conforté par des essais expérimentaux. EDORA-01 est équipé de 3 capteurs optiques sans contact qui permettent d'estimer la position de la tête du coloscope par rapport à la paroi. Les trois informations obtenues pilotent les trois asservissements de pression dans les trois chambres de l'EDORA-01. Ces commandes permettent de maintenir au mieux la tête du coloscope au centre d'un tube représentant le côlon. L'efficacité de la commande étant prouvée, elle pourra être appliquée ultérieurement sur un prototype plus abouti
The field of robotics is increasingly finding its place in the medical world. Taking an active part in the development of new operational methods, robotic technologies also supplement the task of the surgeon in the operating theatre. Due to their effectiveness in reinforcing the surgeons performance, robotic solutions are becoming increasingly required. After consulting thoroughly with specialists, in particular with gastro-enterologists, a new robotic structure has been proposed to allow improved conditions for the procedure of colonoscopy. This is in order to reduce the common injuries involving contact with the intestinal wall during the operation, which consists of exploring the colon to confirm a diagnosis or, more frequently, to intervene in the event of the detection of anomalies capable of evolving into cancer. It is proposed to redesign the distal segment of the colonoscope with the aim of limiting its contact with the intestine. The automation of this new actuator lies in its capacity to sense and control its distance from the intestinal wall. The design of a specific actuator EDORA (Distale Extremity with Automatique ORientation)is performed, using metal bellows and an electro-pneumatic actuation. A feasibility model indicated that the actuator reacts in a differential relationship to its transverse movements. A static mathematical model was formulated, and validated. Thanks to a uncoupled study from the pneumatic-mechanic system, a matched model is presented by using the Levenberg-Marquardt identification method. It is validated and consolidated by experimental tests. The EDORA-01 is equipped with 3 optical sensors without contact which make possible to estimate the position of the head of the coloscope compared to the wall. The three informations obtained control the three pressures in the three rooms of the EDORA-01. These controls make possible to maintain the head of the coloscope in the center of a tube representing the colon. The control efficiency being proven, it could be applied later on to a new prototy
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Thomann, Guillaume Redarce Tanneguy Bétemps Maurice. « Contribution à la chirurgie minimalement invasive conception d'un coloscope intelligent / ». Villeurbanne : Doc'INSA, 2004. http://docinsa.insa-lyon.fr/these/2003/thomann/index.html.

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Rousseau, Eric. « Curage axillaire préparé par lipoaspiration et assisté par endoscopie dans le traitement chirurgical des cancers du sein (à propos de 43 cas) ». Bordeaux 2, 1997. http://www.theses.fr/1997BOR23052.

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URSI, PIETRO. « Escissione locale : TEM (Transanal Endoscopic Microsurgery) vs TAE (Trans anal Excision) nel trattamento dei tumori del retto non avanzato ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2010. http://hdl.handle.net/11566/242253.

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Livres sur le sujet "Chirurgia endoscopica"

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Endoscopic sinus surgery. 2e éd. New York : Thieme, 2007.

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2

1953-, Hanisch E., dir. Endoscopic gastric surgery. Berlin : Springer, 2000.

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3

Atlas of endoscopic sinonasal surgery. Philadelphia : Lea & Febiger, 1993.

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4

Jimenez, David F. Intracranial endoscopic neurosurgery. Sous la direction de AANS Publications Committee. Park Ridge, Ill : American Association of Neurological Surgeons, 1998.

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5

Sampliner, Richard E. Endoscopic therapy for Barrett's esophagus. Dordrecht : Humana Press, 2009.

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6

1945-, Schaefer Steven D., dir. Endoscopic paranasal sinus surgery. 2e éd. New York : Raven Press, 1993.

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7

1945-, Schaefer Steven D., dir. Endoscopic paranasal sinus surgery. 3e éd. Philadelphia : Lippincott Williams & Wilkins, 2004.

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8

1945-, Schaefer Steven D., dir. Endoscopic paranasal sinus surgery. New York : Raven Press, 1988.

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9

Perneczky, Axel. Endoscopic anatomy for neurosurgery. Stuttgart : G. Thieme Verlag, 1993.

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10

J, Regan John. Atlas of endoscopic spine surgery. St. Louis, Mo : Quality Medical Pub., 1995.

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Chapitres de livres sur le sujet "Chirurgia endoscopica"

1

De Angelis, C., A. Repici et M. Goss. « Endoscopia e chirurgia oncologica ». Dans Nuove tecnologie chirurgiche in oncologia, 79–90. Milano : Springer Milan, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2385-7_8.

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2

Boele, Hendries. « 24 Inleiding endoscopie ». Dans Urologische chirurgie, 249–51. Houten : Bohn Stafleu van Loghum, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-90-368-1194-1_24.

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3

Stassen, L. P. S. « 32 Opleiding van de endoscopisch chirurg ». Dans Handboek endoscopische chirurgie, 223–30. Houten : Bohn Stafleu van Loghum, 2009. http://dx.doi.org/10.1007/978-90-313-6559-3_32.

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4

Bueß, G. « Transanal Endoscopic Microsurgery(TEM) ». Dans Die Chirurgie und ihre Spezialgebiete Eine Symbiose, 441–47. Berlin, Heidelberg : Springer Berlin Heidelberg, 1991. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-95662-1_197.

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5

Kipfmüller, K. « Endoscopic Dissection of the Esophagus ». Dans Die Chirurgie und ihre Spezialgebiete Eine Symbiose, 424–29. Berlin, Heidelberg : Springer Berlin Heidelberg, 1991. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-95662-1_191.

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6

Grimm, H., et N. Soehendra. « Endoscopic Treatment of the Pancreas ». Dans Die Chirurgie und ihre Spezialgebiete Eine Symbiose, 440. Berlin, Heidelberg : Springer Berlin Heidelberg, 1991. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-95662-1_195.

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7

Schmitt, W., et T. Heid. « Magenfrühkarzinom : Endoskopische Therapie / Early Gastric Cancer : Endoscopic Therapy ». Dans Deutsche Gesellschaft für Chirurgie, 63–67. Berlin, Heidelberg : Springer Berlin Heidelberg, 2001. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-56458-1_18.

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8

Jugenheimer, M., K. Nagel et Th Junginger. « Results of Endoscopical Sectioning of Perforating Veins ». Dans Die Chirurgie und ihre Spezialgebiete Eine Symbiose, 72. Berlin, Heidelberg : Springer Berlin Heidelberg, 1991. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-95662-1_18.

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9

Bueß, G., H. D. Becker, B. Mentges et M. Naruhn. « Endoscopic Microsurgical Dissection of the Oesophagus (EMDO) ». Dans Die Chirurgie und ihre Spezialgebiete Eine Symbiose, 634–35. Berlin, Heidelberg : Springer Berlin Heidelberg, 1991. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-95662-1_263.

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10

Goos, M., M. Oberst, J. Haberstroh, T. Baumann, U. T. Hopt et G. Ruf. « Percutaneous-endoscopic Sacral Nerve Stimulation in a sheep model — Feasibility of an Endoscopic procedure for Sacral Nerve Stimulation in the Treatment of Fecal Incontinence ». Dans Deutsche Gesellschaft für Chirurgie, 239–40. Berlin, Heidelberg : Springer Berlin Heidelberg, 2009. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-00625-8_88.

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Actes de conférences sur le sujet "Chirurgia endoscopica"

1

Desplats, V., RL Vitte, A. D'alessandro, M. Rompteaux, J. Du Cheyron, G. Roseau, A. Fauconnier et F. Moryoussef. « Apport de l'écho-endoscopie rectale dans la prédiction du type de chirurgie de l'endométriose ». Dans Journées Francophones d'Hépato-Gastroentérologie et d'Oncologie Digestive (JFHOD). Georg Thieme Verlag KG, 2019. http://dx.doi.org/10.1055/s-0039-1680903.

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2

Papaioannou, VA, et C. Arens. « Endoscopic diagnosis of recurrent relapsing papillomatosis ». Dans Abstract- und Posterband – 90. Jahresversammlung der Deutschen Gesellschaft für HNO-Heilkunde, Kopf- und Hals-Chirurgie e.V., Bonn – Digitalisierung in der HNO-Heilkunde. Georg Thieme Verlag KG, 2019. http://dx.doi.org/10.1055/s-0039-1685706.

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3

Zlatanov, H., et A. Korkova. « Endoscopic pituitary surgery – resources of success ». Dans Abstract- und Posterband – 90. Jahresversammlung der Deutschen Gesellschaft für HNO-Heilkunde, Kopf- und Hals-Chirurgie e.V., Bonn – Digitalisierung in der HNO-Heilkunde. Georg Thieme Verlag KG, 2019. http://dx.doi.org/10.1055/s-0039-1685707.

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4

Lee, D. « Endoscopic ear surgery : past, present and future ». Dans Abstract- und Posterband – 89. Jahresversammlung der Deutschen Gesellschaft für HNO-Heilkunde, Kopf- und Hals-Chirurgie e.V., Bonn – Forschung heute – Zukunft morgen. Georg Thieme Verlag KG, 2018. http://dx.doi.org/10.1055/s-0038-1640445.

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5

Grossi, AS, J. Lindemann, TK Hoffmann et F. Sommer. « Open access routes within endoscopic sinus surgery ». Dans Abstract- und Posterband – 90. Jahresversammlung der Deutschen Gesellschaft für HNO-Heilkunde, Kopf- und Hals-Chirurgie e.V., Bonn – Digitalisierung in der HNO-Heilkunde. Georg Thieme Verlag KG, 2019. http://dx.doi.org/10.1055/s-0039-1686725.

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6

Kukushev, G. « Endoscopic Septoplasty and Turbinoplasty – Indications and Protocol ». Dans Abstract- und Posterband – 90. Jahresversammlung der Deutschen Gesellschaft für HNO-Heilkunde, Kopf- und Hals-Chirurgie e.V., Bonn – Digitalisierung in der HNO-Heilkunde. Georg Thieme Verlag KG, 2019. http://dx.doi.org/10.1055/s-0039-1686731.

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7

Cherneva, D., L. Nikiforova, N. Sapundzhiev, B. Spasova et G. Stoyanov. « Application of distortion correction on endoscopic laryngeal images ». Dans Abstract- und Posterband – 89. Jahresversammlung der Deutschen Gesellschaft für HNO-Heilkunde, Kopf- und Hals-Chirurgie e.V., Bonn – Forschung heute – Zukunft morgen. Georg Thieme Verlag KG, 2018. http://dx.doi.org/10.1055/s-0038-1639872.

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8

Glaser, D., et O. Reichel. « Endoscopic Removal of a Cranial Frontal Sinus Cyst ». Dans Abstract- und Posterband – 91. Jahresversammlung der Deutschen Gesellschaft für HNO-Heilkunde, Kopf- und Hals-Chirurgie e.V., Bonn – Welche Qualität macht den Unterschied. © Georg Thieme Verlag KG, 2020. http://dx.doi.org/10.1055/s-0040-1710863.

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9

Morgenstern, J., M. Kemper, L. Kirsten, M. Schindler, J. Golde, M. Bornitz, J. Walther, M. Neudert, E. Koch et T. Zahnert. « Endoscopic Optical Coherence Tomography in Diagnostics of Otosclerosis ». Dans Abstract- und Posterband – 90. Jahresversammlung der Deutschen Gesellschaft für HNO-Heilkunde, Kopf- und Hals-Chirurgie e.V., Bonn – Digitalisierung in der HNO-Heilkunde. Georg Thieme Verlag KG, 2019. http://dx.doi.org/10.1055/s-0039-1686461.

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10

El-Taher, M., M. Mahmoud, A. Ismail et U. Taya. « Challenges and controversies in endoscopic management of CSF rhinorrhea ». Dans Abstract- und Posterband – 91. Jahresversammlung der Deutschen Gesellschaft für HNO-Heilkunde, Kopf- und Hals-Chirurgie e.V., Bonn – Welche Qualität macht den Unterschied. © Georg Thieme Verlag KG, 2020. http://dx.doi.org/10.1055/s-0040-1711396.

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