Thèses sur le sujet « Bacca »

Pour voir les autres types de publications sur ce sujet consultez le lien suivant : Bacca.

Créez une référence correcte selon les styles APA, MLA, Chicago, Harvard et plusieurs autres

Choisissez une source :

Consultez les 50 meilleures thèses pour votre recherche sur le sujet « Bacca ».

À côté de chaque source dans la liste de références il y a un bouton « Ajouter à la bibliographie ». Cliquez sur ce bouton, et nous générerons automatiquement la référence bibliographique pour la source choisie selon votre style de citation préféré : APA, MLA, Harvard, Vancouver, Chicago, etc.

Vous pouvez aussi télécharger le texte intégral de la publication scolaire au format pdf et consulter son résumé en ligne lorsque ces informations sont inclues dans les métadonnées.

Parcourez les thèses sur diverses disciplines et organisez correctement votre bibliographie.

1

Carnevali, Davide. « Spergola : vitigno a bacca bianca delle terre matildiche ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

Trouver le texte intégral
Résumé :
La varietà Spergola, che deve il suo nome attuale alla morfologia poco compatta dei suoi grappoli, nel corso degli anni era conosciuta con molti altri nomi, alcuni dei quali sono: Spergolina, Alata, Pomoria e Pellegrina.Pur essendo coltivata in tutta l’ Emilia Romagna,la Spergola ha trovato il suo ambiente ideale sulle colline reggiane. Le prime testimonianze scritte riguardanti la coltivazione di un’uva a bacca bianca in queste zone, risalgono al 1580, con la citazione del vino bianco di Scandiano da parte di Bianca Cappello, granduchessa di Toscana. La bibliografia riporta successivamente diverse citazioni fino a che nel 1961, Polsinelli e Cosmo, nel corso di uno studio ampelografico sul Sauvignon blanc, inserirono il nome Spergolina tra i sinonimi del Sauvignon, affermando che il vitigno notonel Reggiano con tale nomein realtà fosse il Sauvignon blanc. Tale affermazione fu smentita nel 2001 grazie ad una analisi molecolare che chiarì definitivamente la sua unicità e differenza genetica dal Sauvignon blanc. Grazie alle informazioni fornite dalla provincia di Reggio Emilia, è stato possibile rilevare che la maggior parte dei vigneti di Spergola sono presenti nei comuni di Scandiano, Albinea, Casalgrande e Quattro Castella, mentre la forma di allevamento più utilizzata è risultata il Sylvoz, che negli ultimi anni è stata sostituita con sistemi a Guyot ed a cordone speronato che, essendo più equilibrati da un punto di vista vegeto produttivo, sono in grado di fornire uve di maggior qualità. Dalle uve di Spergola si possono ottenere tre diversi prodotti enologici: un vino fermo, un frizzante ed uno spumante, ma quello che suscita maggior interesse nel consumatore è sicuramente lo spumante.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Molinari, Veronica. « Effetti della defogliazione tardiva sulla composizione della bacca di Sangiovese (Vitis vinifera L.) in un vigneto biologico ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10914/.

Texte intégral
Résumé :
In a context of climatic change, where high temperatures are frequent in the first phases of ripening, protecting bunches from solar radiation is essential to preserve berry colors. This thesis reports data collected in 2015 within a 3-year experiment conducted in Tebano (Faenza, Italy) in an organically-managed vineyard. Vines of cv Sangiovese submitted to post-veraison (15 Brix), pre-harvest late defoliation and post-veraison shoot positioning were compared with untreated controls. Treatments did not modify berry skin anthocyanins and flavonols, berry weight, soluble solids, pH, titratable acidity. Data are discussed in terms of the relevance of preserving berry skin anthocyanins and increasing berry skin flavonols through sustainable agronomic approaches for improving the color of young (co-pigmentation) and older (formation of polymeric pigments) wines. The benefits of late defoliations as an effective tool against Botrytis cluster rot are also discussed.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Foehn, Salomé. « Les philosophes de l'exil républicain espagnol de 1939 : autour de José Bergamín, Juan David García Bacca et María Zambrano (1939-1965) ». Thesis, University of St Andrews, 2012. http://hdl.handle.net/10023/2551.

Texte intégral
Résumé :
Spanish Republican philosophers in exile defended the Second Republic, legally proclaimed on April 14, 1931. They embraced the anti-fascist cause rising in the 1920s and the 1930s in Europe. During the Civil War, which lasted three years, they stood among the people. 1939 saw the victory of General Francisco Franco, supported by Nazi Germany and the Italy of Mussolini. Threatened with death, they had no choice but to escape from Spain. Some intellectuals experienced French concentration camps but, for the most part, they found refuge in Latin America, especially in Mexico and Venezuela. In exile, they swore to remain loyal to the Second Republic and to the spirit of the Spanish people. Moved by liberal views and humane ideals, these philosophers belonged to the vanquished, as those everywhere in Europe who rose against Fascist barbarity. As a result, their respective works are still widely unknown today – despite relentless efforts made to promote their thought to a larger audience for over half a century. In addition to the historical context of crisis during the interwar period, the situation of Spanish philosophy itself is suggestive. Indeed, Spanish philosophy was institutionalised at the beginning of the twentieth century only: the Schools of Madrid and Barcelona were created. These politics of cultural and intellectual renovation are first bestowed upon the generation of philosophers I study, born in the 1900s. When the Spanish War erupts, they had become professionals of international recognition. This shows the actual limits of academic philosophy, incapable of acknowledging unorthodox ways of philosophising. The experience of exile itself serves in my opinion as a catalyst: Spanish Republican philosophers in exile seek emancipation from academic conventions to philosophise freely; that is, in Spanish and according to the spirit of the people. No doubt “poetic reason” – the true invention of Spanish Republican exile – stems from this ideal of autonomous thinking.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

VARVA, GABRIELLA. « Effetto delle tecnologie di vinificazione e dell'affinamento in anfora sulle caratteristiche chimiche, fisiche e sensoriali di vini da vitigni a bacca bianca autoctoni ». Doctoral thesis, Università di Foggia, 2014. http://hdl.handle.net/11369/331787.

Texte intégral
Résumé :
ABSTRACT Al fine di valutare la tecnologia di vinificazione più adatta ad ottenere un vino che mantenesse e/o migliorasse le caratteristiche chimico-fisiche proprie della cultivar di partenza e, nel contempo, ne incrementasse il tenore in composti antiossidanti, quattro procedure di vinificazione sono state applicate ai vini Sauvignon blanc: vinificazione in bianco tradizionale (T), vinificazione con criomacerazione (C), vinificazione in ambiente fortemente riducente (AA) e vinificazione con criomacerazione in ambiente fortemente riducente (C+AA). Differenze significative sono state evidenziate sia attraverso analisi convenzionali che analisi di spettroscopia NMR. I maggiori cambiamenti hanno riguardato le concentrazioni degli acidi organici (soprattutto il tartarico) e la concentrazione di composti fenolici. La criomacerazione ha causato una forte precipitazione dell’acido tartarico che può essere favorevolmente desiderata, quando le uve sono caratterizzate da elevati valori di acidità. La vinificazione in ambiente riducente, sola o combinata con uno step di criomacerazione ha causato una maggiore estrazione dei composti fenolici dalle bucce, rispetto alla vinificazione tradizionale o alla solo criomacerazione, oltre ad aumentare l’attività antiossidante dei vini. I risultati più soddisfacenti conseguiti mediante la criomacerazione condotta in ambiente fortemente riducente hanno confermato la possibilità di modificare l’espressione varietale dei vini bianchi attraverso la modulazione della tecnologia di vinificazione. Al fine di confermare l’incremento della concentrazione di composti fenolici e dell’attività antiossidante osservato sui vini Sauvignon blanc criomacerati in ambiente fortemente riducente, sono state vinificate uve appartenenti ad altre cultivar a bacca bianca quali Falanghina, Bombino bianco e Fiano nel corso del secondo anno e Minutolo e Greco nel corso del terzo. Le quattro differenti cultivar hanno mostrato un comportamento simile in risposta allo stesso protocollo di vinificazione. In tutti i vini analizzati, la criomacerazione in ambiente riducente ha favorito: una diminuzione dell’acidità titolabile conseguentemente alla precipitazione dei tartrati, un aumento del rapporto SO2 libera/totale; una diminuzione del potenziale redox probabilmente a causa maggiore concentrazione di forme ridotte (solforosa libera, acido ascorbico, composti fenolici); una maggiore estrazione dei composti fenolici dalle bucce e, di conseguenza una maggiore attività antiossidante rispetto ai vini tradizionali. La ricerca è stata, inoltre, finalizzata allo studio degli effetti del materiale di affinamento sulla tipicità del prodotto. Per tale scopo tutti i vini sono stati affinati per 12 mesi in anfore di terracotta di tipo grezzo, vetrificato ed ingobbiato e in contenitori in vetro. L’utilizzo delle anfore, soprattutto negli ultimi mesi di conservazione, ha fatto rilevare, rispetto nei vini in contenitori in vetro: una significativa riduzione del grado alcolico; un sensibile incremento della sostanza secca; una minore acidità titolabile; un significativo aumento della SO2 totale e maggiori decrementi in SO2 libera, soprattutto nei vini in contenitori di tipo grezzo. Tutti questi fenomeni potrebbero testimoniare un’importante diffusione attraverso le pareti delle anfore oltre a un’intensa concentrazione per traspirazione ed evaporazione. Gli acidi organici sono risultati poco influenzati dalla tipologia di contenitore, mentre, decisiva è stata l’influenza della variabile temporale sul tenore in acido acetico e lattico, sensibilmente aumentati nel corso della conservazione. I principali cambiamenti, legati al tempo di maturazione/affinamento e alla tipologia di contenitore di affinamento hanno riguardato la composizione fenolica e l’attività antiossidante di tutti i vini analizzati. Il contenuto in flavonoidi e flavani reattivi alla vanillina è sensibilmente diminuito nel corso dell’affinamento, soprattutto nelle anfore di tipo grezzo. Gli acidi idrossicinnamil-tartarici sono risultati meglio preservati, durante la conservazione, nei contenitori inerti. Il contenuto fenolico totale e le proantocianidine sono sensibilmente diminuiti in tutti i vini diversamente affinati. L’attività antiossidante misurata con i saggi ABTS e DPPH, in tutti i vini analizzati è risultata significativamente diminuita nel corso dell’affinamento nei diversi contenitori. Dal punto di vista sensoriale la maturazione in anfore di terracotta è in grado di esaltare le caratteristiche varietali di mineralità e freschezza oltre agli aromi di fruttato.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

Bertoldi, Daniela. « Elementi minerali anche in traccia nel sistema suolo-vite : accumulo e distribuzione nelle bacche e tracciabilità geografica delle uve ». Doctoral thesis, country:IT, 2009. http://hdl.handle.net/10449/23916.

Texte intégral
Résumé :
As yet, there is not in-depth knowledge of the biological role and concentration levels in plants for most mineral and trace elements in the soil-vine system. Analysis of the mineral element profile is considered a promising fingerprinting technique for determination of the geographical or geological origin of agricultural and food products. This research aims to quantify more than 50 mineral elements in soil, soil-water, xylem exudates, leaf and berry samples, to describe the mineral element increase in the berry during development and maturation using a mathematical model, and to define mineral element distribution in the different parts of the berry. A further aim is to statistically link soil and berry mineral composition in order to make it possible to trace the origin of grapes. The first step in the research was to optimise preparatory and analytical ICP-MS methods for subsequent analysis. In 2006, 2 vineyards were chosen, with different pedoclimatic characteristics but similar in terms of management and trellising systems and the cultivar studied. Leaf and berry samples - these last being subdivided into seed and skin parts in the final phase of maturation - were collected here during the vegetative season. During harvesting, leaf and berry samples were also collected in a further 9 vineyards in Trentino (Italy) and this sampling was partially repeated over 2 years. Soil samples were collected in each vineyard and analysed in order to determine the mineral content extractable with aqua regia and the bioavailable content. For evaluation of this second fraction, 4 extraction methods were compared: using ammonium acetate 1M pH 7, ammonium nitrate 1M, with DTPA 0.005M+CaCl2 0.01M (for alkaline soils), EDTA 0.02M+ammonium acetate 0.5M (for acid soils) and citric acid 0.1 mM. On the basis of the different accumulation and distribution patterns in the berry studied in the 2 vineyards with alkaline soil, it was possible to classify trace mineral elements into 3 different groups: elements mainly present in the seeds accumulating before veraison, those localised in the flesh accumulating continuously during the development and maturation of the berry and other elements, localised mainly in the skin or equally distributed between the skin and the flesh, which accumulate above all before veraison but also during maturation. Of the different soil extraction methods compared, on average ammonium acetate solution gave the best results, the mineral composition of this soil extract being statistically correlated with that of the berries growing on it. Using a regression model linking the concentration of 10 elements in grapes and ammonium acetate extracted soil and knowing the mineral composition of grapes, it is possible to predict the mineral composition of the soil of origin. The effectiveness of the model was verified using 7 grape samples not previously included within the model, which were correctly associated with the soil of origin
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

Foehn, Salome. « Les philosophes de l'exil republicain espagnol de 1939 ». Thesis, Paris 3, 2011. http://www.theses.fr/2011PA030151/document.

Texte intégral
Résumé :
Les philosophes de l’exil républicain espagnol appartiennent au camp des défenseurs de la Seconde république légitimement proclamée le 14 avril 1931, et plus largement, de la lutte anti-fasciste des années trente. Ils se trouvent au côté du "peuple" lors de la guerre civile, qui dure trois ans. La victoire en 1939 du Général Francisco Franco, soutenu par l’Allemagne nazie et par l’Italie fasciste, les forcent à fuir l’Espagne en 1939 – au péril de leur vie. Certains intellectuels connaîtront les camps de concentration français, mais la plupart trouveront refuge en Amérique latine, en particulier au Mexique et au Venezuela. En exil, ils jurent de rester fidèles à la Seconde république et à l’esprit du peuple espagnol. Ces philosophes appartiennent au camp des vaincus, à l’instar de tous ceux qui, mus par des idéaux progressistes et d’humanité, partout en Europe se sont élevés contre la barbarie fasciste. C’est pourquoi leurs œuvres respectives demeurent aujourd’hui encore inconnues dans leur quasi intégralité – malgré les tentatives de "récupération" menées tout au long des cinquante ou soixante dernières années pour promouvoir leur pensée auprès d’un lectorat plus large. Au contexte de crise historique de l’entre-deux guerres, s’ajoute la situation particulière de la philosophie espagnole proprement dite. En effet, celle-ci n’est institutionnalisée que dans le premier tiers du vingtième siècle : on voit alors apparaître l’École de Madrid et l’École de Barcelone. L’Espagne en ce sens rattrape le "retard" pris par rapport aux autres pays européens, notamment l’Allemagne. Aussi la génération des philosophes que j’étudie, nés autour de 1900, est-elle la première bénéficiaire de cette politique de renouveau culturel et intellectuel : au moment où éclate la guerre d’Espagne, ce sont des philosophes professionnels jouissant d’une reconnaissance internationale qui s’engagent dans le conflit. Par conséquent, l’oubli qui recouvre leurs noms n’est pas seulement dû aux dramatiques circonstances historiques et politiques de la première moitié du vingtième siècle : il est également dû aux limites de la philosophie dogmatique elle-même. L’expérience de l’exil elle-même, à mon sens, s’avère un catalyseur : ceux-ci visent à s’émanciper des conventions académiques pour philosopher de façon autonome, c’est-à-dire en espagnol et dans l’esprit du peuple. Cet idéal de liberté est à n’en pas douter à la source de la "raison poétique", véritable invention de l’exil républicain espagnol
Spanish Republican philosophers in exile sided with the Second Republic, legally proclaimed on April 14, 1931. They embraced the anti-fascist cause rising in the 1920s and 1930s in Europe. During the Civil war they stood among the people. The war lasted three years. 1939 saw the victory of General Francisco Franco, supported by Nazi Germany and the Italy of Mussolini. Threatened with death, they had no choice but to escape Spain. Some intellectuals experienced French concentration camps but, for the most part, they found refuge in Latin America, especially in Mexico and Venezuela. In exile, they swore to remain loyal to the Second Republic and to the spirit of the Spanish people. These philosophers belonged to the vainquished, as those everywhere in Europe who, moved by liberal views and humane ideals rised against Fascist barbarity. As a result, their respective works are still widely unknown today – despite restless efforts made to promote their thought to a larger audience for over half a century. In addition to the historical context of crisis during the interwar period, the situation of Spanish philosophy itself is suggestive. Indeed, Spanish philosophy was institutionalised at the beginning of the twentieth century only ; the Schools of Madrid and Barcelona were created. In this sense, Spain caught up on other European countries, Germany especially. These politics of cultural and intellectual renovation are first bestowed upon the generation of philosophers I study, born in the 1900s. When the Spanish war erupts, they had become professionals of international recognition. This shows the actual limits of academic philosophy, incapable of taking or unwilling to accept unorthodox ways of philosophising. The experience of exile itself serves in my opinion as a catalyst : Spanish republican philosophers in exile seek emancipation from academic conventions to philosophise freely ; that is, in Spanish and according to the spirit of the people. No doubt "poetic reason" – the true invention of Spanish republican exile – stems from this ideal of autonomous thinking
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
7

BOBEICA, NATALIA. « Manipolazione della maturazione in Vitis vinifera L. : rapporto tra superficie fogliare/uva e gli interazioni delle pratiche colturali ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6538.

Texte intégral
Résumé :
Il cambio climatico sta inducendo una precocità negli fasi fenologiche della vite, tra cui la maturazione, un fenomeno che si verifica spesso nelle stagioni più calde e che porta a vini sbilanciati. La composizione della bacca consiste principalmente di metaboliti primari e secondari. Entrambi sono sensibili all'ambiente e alla gestione del vigneto. Di conseguenza, il cambiamento climatico può influenzare la composizione delle bacche e modificare la qualità del vino e la tipicità. La defogliazione può influenzare la composizione della bacca, modulando il bilancio vegeto-produttivo. Durante i tre anni del dottorato di ricerca, diversi rapporti tra superficie fogliare e uva sono state studiate per chiarire i meccanismi d'azione contro il processo di maturazione. In questa ricerca è stato studiato l'effetto della severità, tempismo e la posizione di defogliazione su due vitigni, Sangiovese e Cabernet Sauvignon.
Global warming is inducing a general earliness in the onset of grapevine phenological stages including ripening, a phenomenon that occurs often in the hottest seasons and which leads to unbalanced wines. Grape berry composition mainly consists of primary and secondary metabolites. Both are sensitive to environment and viticultural management. As a consequence, climate change can affect berry composition and modify wine quality and typicity. Leaf removal techniques can impact berry composition by modulating the source-to-sink balance. During the three years of PhD, different leaf-to-fruit ratios were studied to clarify action mechanisms vs the ripening process. In this research was studied the effect of severity, timing and position of leaf removal on two cultivars, Sangiovese and Cabernet Sauvignon.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
8

BOBEICA, NATALIA. « Manipolazione della maturazione in Vitis vinifera L. : rapporto tra superficie fogliare/uva e gli interazioni delle pratiche colturali ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6538.

Texte intégral
Résumé :
Il cambio climatico sta inducendo una precocità negli fasi fenologiche della vite, tra cui la maturazione, un fenomeno che si verifica spesso nelle stagioni più calde e che porta a vini sbilanciati. La composizione della bacca consiste principalmente di metaboliti primari e secondari. Entrambi sono sensibili all'ambiente e alla gestione del vigneto. Di conseguenza, il cambiamento climatico può influenzare la composizione delle bacche e modificare la qualità del vino e la tipicità. La defogliazione può influenzare la composizione della bacca, modulando il bilancio vegeto-produttivo. Durante i tre anni del dottorato di ricerca, diversi rapporti tra superficie fogliare e uva sono state studiate per chiarire i meccanismi d'azione contro il processo di maturazione. In questa ricerca è stato studiato l'effetto della severità, tempismo e la posizione di defogliazione su due vitigni, Sangiovese e Cabernet Sauvignon.
Global warming is inducing a general earliness in the onset of grapevine phenological stages including ripening, a phenomenon that occurs often in the hottest seasons and which leads to unbalanced wines. Grape berry composition mainly consists of primary and secondary metabolites. Both are sensitive to environment and viticultural management. As a consequence, climate change can affect berry composition and modify wine quality and typicity. Leaf removal techniques can impact berry composition by modulating the source-to-sink balance. During the three years of PhD, different leaf-to-fruit ratios were studied to clarify action mechanisms vs the ripening process. In this research was studied the effect of severity, timing and position of leaf removal on two cultivars, Sangiovese and Cabernet Sauvignon.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
9

Peruzzo, María Soledad. « Banca ética ». Bachelor's thesis, Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Ciencias Económicas, 2020. http://bdigital.uncu.edu.ar/15714.

Texte intégral
Résumé :
La banca ética es una alternativa a los bancos tradicionales que se basa en trabajar por una economía real mediante actividades que generen un impacto social o medioambiental positivo y basadas en valores éticos, sin dedicarse exclusivamente a la especulación y a obtener el máximo beneficio. Este trabajo de investigación procura analizar en profundidad el concepto de banca ética, poniendo énfasis en el impacto financiero y económico que banca genera.
Fil: Peruzzo, María Soledad . Universidad Nacional de Cuyo. Facultad de Ciencias Económicas.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
10

Moore, Katie Louise. « High resolution secondary ion mass spectrometry analysis of trace elements in cereal grain and roots ». Thesis, University of Oxford, 2011. http://ora.ox.ac.uk/objects/uuid:ab4f4a19-baca-48a7-af54-b9c5d87f3b7a.

Texte intégral
Résumé :
This thesis presents information on the subcellular localisation of two important trace elements, selenium and arsenic, in wheat, rice and rice roots for what is believed to be the first time. The general aim of this work was to illustrate the potential of using physical science techniques to solve biological problems. High resolution secondary ion mass spectrometry was undertaken using the CAMECA NanoSIMS50 with a sensitivity down to ppm concentrations and a lateral resolution of less than 100 nm. Selenium in wheat grain was found to be distributed across both the bran layer and the endosperm region with Se-rich hotspots found in the aleurone cells and a higher intensity of Se in the subaleurone region. Arsenic in rice grain was found in two key regions. In grains with high As and high dimethylarsinic acid (DMA) content, As was predominantly localised to the subaleurone region yet in lower concentration, hydroponically grown As(III)-treated grains the As was only localised to the aleurone layer near the ovular vascular trace (OVT). A combined NanoSIMS and S-XRF experiment revealed As hotspots near the OVT. A combination of high pressure freezing, high resolution secondary ion mass spectrometry and TEM was used to localise As in the roots of rice plants revealing a contrasting subcellular distribution of As and Si in the roots even though arsenite and silicic acid are transported across the plasma membranes by the same transporters. Fe plaque forms only on the root epidermis and was shown to be a strong sink for As. Colocalisation of S with As in the vacuoles of the endodermis, pericycle and xylem parenchyma supports the notion that As is stored as arsenite-phytochelatin complexes in the roots while Si is localised in the endodermis cell walls and is not strongly affected by the Lsi2 mutation.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
11

Paksoy, H. B. « Alpamysh ». Thesis, University of Oxford, 1989. http://ora.ox.ac.uk/objects/uuid:d83d772b-baca-4336-bff6-2cf0d1c096a6.

Texte intégral
Résumé :
The present work employs the detailed study of one case to illustrate a pattern that may well exist in other cases. It must be borne in mind that the subject population comprises approximately one fifth of the Soviet Union (and steadily growing at a rapid pace) and spread across a substantial portion of the Asian continent What is described in the following pages may have taken place with respect to other non-Russian nationalities in the USSR. Therefore, although this work focuses on Central Asian-Russian relations, it constitutes a possible model for analysis and investigation of Soviet policy toward other nationalities. There is strong evidence to indicate that those policies toward history and literature which were applied to Alpamysh have already been employed with respect to various developing countries as well, not the least of which are those bordering the USSR. It is the hope of this writer that this inquiry will induce others to pursue the questions raised here. Various disciplines and area studies might benefit from this investigation, aside from the obvious Central Asian and Soviet studies. The artificial separation of "areas" and disciplines, that have not existed during the evolution of the subject matter, cannot yield complete understanding. Given the restrictions imposed by the Soviet censorship and bureaucracies who control collections of materials and published works, documentation is not exhaustive. It is anticipated that subsequent research shall unearth additional information. Therefore, the temptation to hold back and wait for such new discoveries is immense. I almost succumbed to it, except for the constant reminders from friends and colleagues - among other reasons, pointing to the number of copies of the manuscript I had circulated in the academic community for comments and criticism who have insistently hounded me to go to print. I do so with mixed feelings, for, since the completion of this manuscript, a German translation (GDR printing) of Alpamysh has been issued It was translated not from the original, but from an earlier Russian translation. Moreover, it has been discovered that at least one, or perhaps two additional printings of Alpamysh have been offered for sale in Central Asia.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
12

Vaughan, Nancy. « Partitioning of foraging habitat resources among bats (Chiroptera) in Great Britain ». Thesis, University of Bristol, 1996. http://hdl.handle.net/1983/5dae8611-bacc-4ff5-a3dc-49f7e3d1131f.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
13

Martin, Bravo Velasquez Carlos. « Banca-AF07-201101 ». Universidad Peruana de Ciencias Aplicadas (UPC), 2011. http://hdl.handle.net/10757/628604.

Texte intégral
Résumé :
El curso desarrolla una visión panorámica del Sistema Financiero y del Sistema Bancario Comercial. Primero trata sobre la intermediación financiera presentando la evolución del Sistema Financiero Internacional y Nacional analizando la situación actual. Se estudia la organización y estructura del Sistema Bancario y las entidades que lo conforman. Luego se analizan los diferentes tipos de riesgos asociados con la actividad bancaria. Posteriormente se examinan las principales operaciones bancarias tanto pasivas como activas enfatizando los principios fundamentales que rigen el financiamiento bancario el análisis de créditos y la evaluación de riesgos.Asimismo trata la segmentación de la banca en corporativa comercial y de consumo. También se analiza el desarrollo de las Microfinanzas en el Perú.Teniendo en cuenta el desarrollo futuro del Sistema Bancario se presenta el concepto de derivado financiero las nuevas tendencias del marketing bancario y los nuevos productos y servicios relacionados con la banca virtual.Y por último considerando la crisis financiera internacional se revisan las causas de las principales crisis bancarias su duración y mecanismos de solución.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
14

Kullberg, J. C. « Evolução tectónica mesozóica da bacia lusitaniana ». Doctoral thesis, FCT - UNL, 2000. http://hdl.handle.net/10362/1465.

Texte intégral
Résumé :
A evolução da Bacia Lusitaniana, localizada na margem ocidental ibérica, está intimamente associada às primeiras fases de abertura do Atlântico Norte. Perdurou desde o Triásico superior até o Cretácico inferior, mais exactamente até o topo do Aptiano inferior, e desenvolveu-se condicionada por estruturas herdadas do soco varisco. É discutido o papel desempenhado pelas falhas que constituem os seus limites, no que respeita a evolução geométrica e cinemática e a organização dos corpos sedimentares. O mesmo é efectuado relativamente a importantes falhas transversais à bacia. É proposto modelo de evolução da bacia ao longo de quatro episódios de rifting que mostram: i) períodos de simetria (organização em horsts e grabens) e assimetria (organização em half graben) na sua evolução geométrica; ii) diacronismo na fracturação; iii) rotação da direcção de extensão principal; iv) enraizamento no soco varisco das principais falhas da bacia (estilo predominantemente thick skinned). A análise e comparação regional, nomeadamente com a bacia do Algarve, de intervalos temporais representados por importantes hiatos à escala da bacia, próximos da renovação dos episódios de rifting, permitiram concluir sobre a ocorrência de inversões tectónicas precoces (Caloviano-Oxfordiano e Titoniano-Berriasiano). A última, no entanto, teve evolução subsequente diferente da primeira: não se verifica renovação da subsidência, que se discute, e relaciona-se com evento magmático. Embora a Bacia Lusitaniana se encontre numa margem de rift que se considera como não-vulcânica, os três ciclosmagmáticos definidos por vários autores, em especial o segundo (apr. 130 a 110 M.a. ?), desempenhou papel fundamental na mobilização dos evaporitos do Hetangiano, que resultou no intervalo principal de diapirismo na Bacia Lusitaniana. É discutida a forma e o momento em que a bacia aborta definitivamente (Aptiano inferior). São estabelecidas comparações com outras bacias da margem ocidental ibérica e da Terra Nova e proposto modelo de oceanização deste troço do Atlântico Norte, em dois momentos, separados por intervalo de cerca de 10 M.a. e em áreas distintas, separadas pela falha da Nazaré. Esta síntese foi elaborada com base: - na informação dada por um conjunto de trabalhos já publicados (1990-2000), - nos trabalhos de campo efectuados nos últimos anos e cujos resultados não foram ainda publicados, - na reunião de informação proveniente da reinterpretação de elementos de cartografia geológica e de geofísica (sísmica e sondagens) e de outros de bibliografia geral sobre o Mesozóico da margem ocidental ibérica.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
15

(UPC), Universidad Peruana de Ciencias Aplicadas. « Gestión de banca personal. MTA1. Medición de la Gestión de Banca Personal ». Universidad Peruana de Ciencias Aplicadas (UPC), 2013. http://hdl.handle.net/10757/306023.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
16

Alva, Choy Francisco Javier, Ruiz Alan Aspajo, Quispe Higuey Edson Tapia et Del Aguila Christian Fernando Sac. « La Barca Delivery Bar ». Bachelor's thesis, Universidad Peruana de Ciencias Aplicadas (UPC), 2018. http://hdl.handle.net/10757/624781.

Texte intégral
Résumé :
El presente trabajo de investigación tiene por objetivo evaluar la viabilidad y desarrollar el negocio de delivery de licores en Lima Metropolitana. Para este fin, el trabajo fue estructurado de la siguiente forma: El primer capítulo, se describe la idea de negocio y los aspectos generales de la propuesta del proyecto, además se describe al equipo de trabajo. El segundo capítulo, se realiza el planteamiento Estratégico, el análisis de los factores internos y externos, además que se define misión, visión, objetivos y estrategias. El tercer capítulo, se diseña y desarrolla la investigación del mercado de mercado y se comunican los resultados y el informe final. El cuarto capítulo, se aborda el Plan de Marketing, se elaboran las estrategia de marketing mix, el plan de venta y su proyección anual. El quinto capítulo, se desarrolla el plan de operaciones, así como se describe el diseño de las instalaciones, las especificaciones técnicas y el planeamiento de la producción. El sexto capítulo, se diseña la estructura organizacional, las políticas del área, el proceso de gestión humana y se elabora el presupuesto de recursos humanos. El séptimo capítulo, se elabora el plan económico y financiero, sus flujos de caja, se conoce el total de la inversión y se analiza sus ratios de rentabilidad. Por último, en el octavo capítulo se mencionan las conclusiones finales del proyecto.
The objective of this research is to evaluate the feasibility and develop the liquor delivery business in Metropolitan Lima. For this, the work was structured as follows: The first chapter describes the business idea and the general aspects of the project proposal, and also describes the work team. The second chapter is the strategic approach, the analysis of internal and external factors, in addition to defining mission, vision, objectives and strategies. In the third chapter, market research is designed and developed and the results and the final report are communicated. The fourth chapter, the marketing plan is addressed, the marketing mix strategy, the sales plan and its annual projection are elaborated. In the fifth chapter, the operations plan is developed, the design of the facilities, the technical specifications and the planning of the production are described. The sixth chapter, the organizational structure, the policies of the area, the human management process and the human resources budget are elaborated. The seventh chapter, the economic and financial plan, its cash flows, the total investment is known and its profitability ratios are analyzed. Finally, the eighth chapter mentions the final conclusions of the project.
Trabajo de investigación
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
17

VERAS, José Diego Dias. « Sedimentologia e estratigrafia da Formação Tambaba : Eoceno da Sub-bacia Alhandra, Bacia Paraíba ». Universidade Federal de Pernambuco, 2017. https://repositorio.ufpe.br/handle/123456789/27547.

Texte intégral
Résumé :
Submitted by Fernanda Rodrigues de Lima (fernanda.rlima@ufpe.br) on 2018-09-27T21:37:58Z No. of bitstreams: 2 license_rdf: 811 bytes, checksum: e39d27027a6cc9cb039ad269a5db8e34 (MD5) DISSERTAÇÃO José Diego Dias Veras.pdf: 7007920 bytes, checksum: ab70927bb34d427379ec55b6a6f1aac1 (MD5)
Approved for entry into archive by Alice Araujo (alice.caraujo@ufpe.br) on 2018-11-19T21:35:30Z (GMT) No. of bitstreams: 2 license_rdf: 811 bytes, checksum: e39d27027a6cc9cb039ad269a5db8e34 (MD5) DISSERTAÇÃO José Diego Dias Veras.pdf: 7007920 bytes, checksum: ab70927bb34d427379ec55b6a6f1aac1 (MD5)
Made available in DSpace on 2018-11-19T21:35:30Z (GMT). No. of bitstreams: 2 license_rdf: 811 bytes, checksum: e39d27027a6cc9cb039ad269a5db8e34 (MD5) DISSERTAÇÃO José Diego Dias Veras.pdf: 7007920 bytes, checksum: ab70927bb34d427379ec55b6a6f1aac1 (MD5) Previous issue date: 2017-08-03
CAPES
A Formação Tambaba possui idade Eocênica e ocorre de forma restrita em superfície na região costeira norte da Bacia Paraíba. Anteriormente, os depósitos carbonáticos constituintes desta unidade eram frequentemente citados como Formação Marinha Farinha Superior, admitindo-se uma formação estratigráfica distinta da Formação Marinha Farinha, de idade Paleocênica. Este trabalho teve como objetivo a construção de um modelo paleoambiental dos calcários recifais da referida formação através de estudos sedimentológicos. Os afloramentos estudados estão localizados na faixa costeira entre as praias de Tambaba, Coqueirinho e Jacumã, no estado da Paraíba. Estes depósitos carbonáticos apresentam um aspecto coquinoide e devido à erosão, um aspecto ruiniforme irregular. Porções acumuladoras de biválvios e gastrópodes propiciaram um intenso processo de bioerosão, causado principalmente por organismos perfuradores. Além disso, apresentam uma intensa variação de fácies que foram caracterizadas através de microscopia óptica e catodoluminescência entre Mudstones, Wackestones e Packstones. São compostas essencialmente por uma matriz micrítica com a presença ainda de pirita e sílica em menores proporções, entretanto, as fácies sofrem o processo diagenético de substituição de calcita por dolomita (dolomitização). Outros processos diagenéticos como dissolução, cimentação e compactação foram identificados nos estudos petrográficos. A evidência de bastante piritização substituindo valvas e fragmentos de bioclastos, e também substituindo tubos de Thallassinoides indicam um estágio eodiagenético.
The Tambaba Formation is Eocene Age and occurs in surface restricted way in the northern coastal region of the Paraíba Basin. Previously, the carbonaceous deposits constituent of this unit were frequently cited as Upper Maria Farinha Formation, assuming a stratigraphic formation distinct from the Paleocenic Age Maria Farinha Formation. The objective of this work was the construction of a paleoenvironmental model of reef limestones of this formation through sedimentological studies. The outcrops studied are located in the coastal strip between the beaches of Tambaba, Coqueirinho and Jacumã, in the state of Paraíba. These carbonate deposits have a coquinoid aspect and due to erosion, an irregular ruiniform aspect. Accumulating portions of biválvios and gastropods provided an intense process of bioerosão, caused mainly by perforating organisms. In addition, they present an intense variation of facies that were characterized by optical microscopy and cathodoluminescence between Mudstones, Wackestones and Packstones. They are composed essentially of a micritic matrix with the presence of pyrite and silica in smaller proportions, however, the facies undergo the diagenetic process of replacement of calcite by dolomite (dolomite). Other diagenetic processes such as dissolution, cementation and compaction were identified in the petrographic studies. The evidence of sufficient pyritization replacing valves and fragments of bioclasts, and also replacing Thallassinoides tubes, indicates an eodiagenetic stage.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
18

Jewell, Rhianedd Mair. « Constructing the self in language and narrative in the work of Grazia Deledda ». Thesis, University of Oxford, 2012. http://ora.ox.ac.uk/objects/uuid:75b1dcc0-efac-48c7-baca-e6f45d60e725.

Texte intégral
Résumé :
This thesis examines the presence of modernist ideas regarding identity, language and narrative in the work of the neglected Sardinian author, Grazia Deledda (1871-1936). It has the overall aim of redefining Deledda’s later work as modernist for she has been disregarded by most critics and is generally classed as a minor, veristic writer. Drawing Deledda out of these restricted interpretations, this thesis demonstrates that Deledda straddles two literary modes, for she matures beyond veristic influences and looks forward to modernist ideas, particularly regarding the complex nature of the self. The thesis approaches Deledda from an entirely new perspective in that it focuses upon the crisis of identity in Deledda’s work, and its construction in the narrative of her novels, and its integral relationship with the theme of language. The theoretical framework of Julia Kristeva, Paul Ricoeur and Adriana Cavarero enables an innovative study of identity as a linguistic and narrative construct in Deledda’s work. I maintain that Deledda’s characters construct, control and understand their identities through their application of language or their command of narrative perspective, voicing their inner selves through linguistic self-expression. This study engages in a close textual analysis of three of Deledda’s key texts. La madre (1920) and Il segreto dell'uomo solitario (1921) illustrate Deledda’s movement away from verismo. Their protagonists suffer a crisis of identity which is bound up in linguistic expression and/or narrative control. Cosima (1937), which is Deledda’s most autobiographical text, displays the author’s close affinity with her writing. Creating a fiction of her own life, Deledda becomes both narrator and protagonist, self and other in the exploration of her own identity, which is integrally connected to the act of writing. The very composition of this text demonstrates the construction of identity in language and narrative which is illustrated within Deledda’s other works.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
19

Britton, David T. « Development of low energy positron beams and their application to the study of the surface region of metals ». Thesis, Royal Holloway, University of London, 1988. http://repository.royalholloway.ac.uk/items/265c9d6a-fb69-43c9-baca-86a941b5b295/1/.

Texte intégral
Résumé :
Two low energy positron beams have been designed, built and their performance characteristics evaluated. Both are magnetically guided systems using a combination of a solenoid and Helmholtz coils. Slow positrons are produced by the moderation of fast positrons, from a 22Na source, in annealed polycrystalline tungsten mesh with efficiencies greater than 2 x 10-4. The original beam, built to high vacuum specifications, has been incorporated into a fully automated microcomputer controlled Doppler-broadening spectrometer system. The newer beam line is built, to UHV specifications, into a liquid helium cryostat. It also has a vertical geometry making the whole system far more versatile and allowing the study of liquid surfaces. Doppler-broadening analysis has been applied to measurements taken using both beams applied to pure metals (Mo and Ga). A two-state model incorporating diffusion of thermal positrons back to the surface has been found to be inadequate at low incident positron energies. In this regime epithermal positron and positronium emission is significant. A model of simple back-scattering of epithermal positrons was found to be successful in fitting the experimental lineshape parameters. Both fast and slow positron techniques have been applied to the study of inert gas precipitates in metals. Using conventional methods a detailed Doppler-broadening study has been carried out on the anealing of bulk Cu samples containing 3 atomic % Kr in the form of a high concentration of solid precipitates at 300K. Melting of the Kr and bubble growth are clearly seen. Deconvolution of the annihilation lineshape indicates that positrons are trapped at the Cu-Kr interface. Slow positrons have been used to profile the defect distribution of Mo implanted with a high dose of Kr ions. Using the simplest model of a step-function distribution there is reasonable agreement with the expected Kr profile.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
20

Rivas, Balderas Claudia. « La banca electrónica una nueva forma de hacer banca en México periodo (2000-2010) ». Tesis de Licenciatura, Universidad Autónoma del Estado de México, 2012. http://hdl.handle.net/20.500.11799/100076.

Texte intégral
Résumé :
En el panorama financiero mexicano en la última década se vienen observando una serie de cambios tecnológicos, que está modificando la estructura y naturaleza de la actividad financiera, descubriendo así nuevas oportunidades en el sistema financiero con la intención de incrementar su eficiencia. Los usuarios de productos y servicios financieros pueden resultar altamente beneficiados con la utilización de la banca electrónica, además del ahorro en costos, la comodidad, la ampliación del ámbito geográfico, y el acceso a mayor información de calidad referente a las características de los productos y servicios ofrecidos a las diferentes entidades financieras. Dichos factores proporcionan ventajas comparativas en el ámbito financiero.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
21

OLIVEIRA, N. S. « Peixes da bacia do rio São Mateus : composição e conservação em uma bacia degradada ». Universidade Federal do Espírito Santo, 2017. http://repositorio.ufes.br/handle/10/8300.

Texte intégral
Résumé :
Made available in DSpace on 2018-08-01T23:27:11Z (GMT). No. of bitstreams: 1 tese_11232_Natane Sartor de Oliveira.pdf: 51124 bytes, checksum: 61c99b29e403d8bb8037c14b0f9c5a68 (MD5) Previous issue date: 2017-07-07
A bacia do rio São Mateus é a segunda maior do estado do Espírito Santo, sendo formada pela junção dos rios Cotaxé e Cricaré, possuindo cerca de 13.480 km² de área e banhando 23 municípios de Minas Gerais e do Espírito Santo. Com o objetivo de descrever a composição e distribuição das espécies de peixes, procurando relacioná-las à estrutura do hábitat, foram selecionados 40 pontos de amostragem entre as sub-bacias dos rios Cotaxé e Cricaré. As coletas ocorreram entre 2012 e 2016, de forma intensiva e generalizada, com métodos que variaram de acordo com a fisiografia do ambiente. Os exemplares capturados foram, em campo, transferidos para solução anestésica de 1 g/l de benzocaína e logo após fixados em solução de formol a 10%, sendo posteriormente transferidos para álcool 70% em laboratório, onde foram identificados, preservados e depositados na Coleção Zoológica Norte Capixaba (CZNC/CEUNES). A qualidade ambiental foi interpretada com auxilio de protocolos adaptados que avaliam o hábitat com base em características visuais, e complementada pela medição de fatores abióticos, sendo eles: temperatura, pH, condutividade elétrica, solutos totais dissolvidos (TDS), fluxo, turbidez e oxigênio dissolvido, por meio de medidores multiparâmetros de campo. O registro da ictiofauna mostrou que nos 18 pontos amostrados na sub-bacia do rio Cotaxé, foram coletados 7047 exemplares de 50 espécies, 21 famílias e oito ordens. Nos 22 pontos da sub-bacia do rio Cricaré, foram coletados 6070 exemplares de 48 espécies, 18 famílias e sete ordens. Espécies introduzidas como: Prochilodus argenteus, P. lineatus, o gênro Pygoncentrus, Clarias gariepinus, Poecilia reticulata, Coptodon rendalli e Oreochromis niloticus foram capturadas entre as duas sub-bacias. Dentre as análises realizadas, o teste U indicou que o oxigênio dissolvido foi o único fator ambiental que variou de forma significativa entre as sub-bacias. Uma análise de variância indicou que a abundância de espécies difere significativamente entre as duas sub-bacias, porém a riqueza não. Quanto à composição de espécies, uma análise de similaridade mostrou diferenças significativas entre as sub-bacias quando utilizados os dados de abundância. Nesse caso, um SIMPER (Similarity Percentages) indicou que os táxons mais importantes na determinação da diferença entre os grupos foram as espécies Astyanax sp. 1 aff. A. intermedius, P. vivipara, P. reticulata, Knodus sp. aff. K. moenkhausii e Geophagus brasiliensis, que juntas foram responsáveis por 52,1% dessa variação. Uma regressão múltipla revelou que apenas a condutividade e o pH mostraram influência significativa na variação da abundância. A ordem Characiformes apresentou maior riqueza e abundância, com dominância das espécies dos gêneros Astyanax e Knodus; a ordem Siluriformes foi a segunda mais rica, porém a terceira mais abundante; a ordem Cyprinodontiformes, cuja riqueza foi composta por duas espécies, P. vivipara e P. reticulata, ambas oportunistas, foi a segunda mais abundante. Na região Neotropical, esse padrão de sucesso adaptativo (Characiformes e Siluriformes) é comum, mas a abundância de espécies generalistas quanto aos hábitos alimentares e tolerantes as variações ambientais, bem como a presenças de espécies introduzidas e carência de espécies exigentes e raras, atestam a degradação ambiental da bacia.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
22

Corte, Ariéli Corrêa Dalla. « Balanço hídrico em bacia urbana ». Universidade Federal de Santa Maria, 2015. http://repositorio.ufsm.br/handle/1/7897.

Texte intégral
Résumé :
This work aims to study the behavior of the variables precipitation, evapotranspiration, runoff and water storage in the soil, involved in water balance of the arroio Cancela basin, in Santa Maria, RS. The monitoring was conducted from 02 May to 07 november of 2014. The measurement of volumetric water content in the soil to the water balance was made priority every 7 days, with TDR probe at average depths of 20, 40, 60 and 80 cm, in access tubes installed until 1,0 m of depth in three sites on the basin: CACISM (53°48 1,41‖ W e 29º42 5,5‖S), Cerrito (53º47 21,9‖ W e 29º42 7,2‖ S) e DAER (53º48 9,4‖W e 29º41 38,5‖ S). In the period from 12 to 26 june was measured soil moisture content daily to observe the behavior of this variable between two rain events. Rainfall was monitored from rain gauges installed in points Cerrito and DAER. The runoff was obtained with level recorder installed at river section of CACISM site using a existing rating curve and evapotranspiration was calculated by Penman-Monteith-FAO method using data colected through data measured in meteorological station installed at this point and others purchased from the National Institute of Meteorology network (INMET), from weather stations installed on the campus of the Federal University of Santa Maria (UFSM). The monthly precipitation was higher for the month of June and lowest for the month of August. Evapotranspiration was growing between the months from june to october and its behavior over the period was justified by the change in climatic factors. The variation of the run off accompanied with the variation of rainfall 0.9519 correlation between variables. The influence of precipitation on the water content was confirmed in the daily measurements in the fortnight. Variations of textural characteristics to the soil types of the sites are the factor that best explains the soil moisture behavior in profiles. The textural variations are the factor that better explains the soil moisture behavior in profiles. The water balance of the basin for the period studied shows greater variations (excess of water) near the beginning of winter, in the period between 19 june to 03 july and near the beginning of spring, between 29 august and 16 september. In august had the highest water deficit.
Este trabalho tem por objetivo o estudo do comportamento das variáveis precipitação, evapotranspiração, escoamento fluvial e armazenamento de água no solo, envolvidas no balanço hídrico da bacia do arroio Cancela, em Santa Maria, RS. O monitoramento foi realizado no período de 02 de maio a 07 de novembro de 2014. A medição do conteúdo volumétrico de água no solo para o balanço hídrico foi feita prioritariamente a cada 7 dias, com sonda TDR, nas profundidades médias de 20, 40, 60 e 80 cm, instalando-se tubos de acesso de 1,0 m profundidade nos pontos CACISM (53°48 1,41‖ W e 29º 42 5,5‖S), Cerrito (53º47 21,9‖ W e 29º42 7,2‖ S) e DAER (53º48 9,4‖W e 29º41 38,5‖ S). No período de 12 a 26 de junho mediu-se o conteúdo de umidade do solo diariamente, para se observar o comportamento dessa variável entre dois eventos de chuva. A precipitação foi monitorada a partir de pluviômetros instalados nos pontos Cerrito e DAER. O escoamento fluvial foi obtido com dados de linígrafo instalado no ponto CACISM a partir de curva-chave e a evapotranspiração foi calculada pelo método Penman-Monteith-FAO através de dados medidos em estação meteorológica instalada nesse ponto e outros adquiridos da rede do Instituto Nacional de Meteorologia (INMET) de estações meteorológicas instaladas no campus da Universidade Federal de Santa Maria (UFSM). A precipitação mensal foi maior para o mês de junho e menor para o mês de agosto. A evapotranspiração foi crescente entre os meses de junho a outubro e seu comportamento ao longo do período foi justificado pela variação dos fatores climáticos. A variação do escoamento acompanhou a variação da precipitação com correlação de 0,9519 entre as variáveis . A influência da precipitação na umidade volumétrica foi confirmada nas medições diárias na quinzena. As variações texturais características aos tipos de solo dos pontos são o fator que melhor justifica o comportamento da umidade do solo nos perfis. O balanço hídrico da bacia para o período estudado apresenta maiores variações (excesso hídrico) próximo ao início do inverno, no período entre 19 de junho a 03 de julho e próximo ao início da primavera, entre 29 de agosto a 16 de setembro. No mês de agosto ocorreu a maior deficiência hídrica.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
23

Nogueira, Filho João. « A Bacia Hidrogeologica de Curitiba ». reponame:Repositório Institucional da UFPR, 1997. http://hdl.handle.net/1884/45824.

Texte intégral
Résumé :
Orientador: Paulo Cesar Soares
Co-orientadores: Ernani Francisco da Rosa Filho, Francisco J. Fonseca Ferreira
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal do Paraná
Resumo: A Bacia de Curitiba, entidade geológica formada no Cenozóico, distribui-se sobre sequências metassedimentares, proterozóicas, e sobre complexos de rochas gnáissico-migmatíticas. A região integra parte do Cinturão Ribeira, cujo registro geológico revela evolução marcada por eventos geológicos policíclicos, os quais produziram zonas fortemente recortadas por descontinuidades estruturais. A área estudada engloba a cidade de Curitiba e parte da região metropolitana. Os sistemas aquíferos da área são representados por lentes de arcósios dispostas entre estratos argilosos da Bacia Sedimentar de Curitiba e, principalmente, por sistemas de fraturas em rochas cristalinas. O objetivo deste trabalho envolve o reconhecimento de controles estruturais estabelecido pela entidade "Bacia de Curitiba" sobre aquíferos da área estudada. Foram traçados alinhamentos estruturais, reconhecidos em fotografias aéreas, e comparados com feições geomorfológicas indicativas de alinhamentos estruturais, ressaltados através de um modelo digital de terreno. Outras variáveis, analisadas através de estatística e geoestatística, tiveram a distribuição estimada para toda a área estudada, como: vazões de poços tubulares, altitudes do nível estático e das entradas d'água. Estas foram integradas com mapas de altitude do topo do embasamento da Bacia de Curitiba e alinhamentos estruturais reconhecidos em levantamentos gravimétricos. Os resultados obtidos revelaram comportamento coerente dos aquíferos com a estruturação geológica regional, sugerindo controles estruturais sobre as direções médias de fluxo das águas subterrâneas. Estas relações são demonstradas pela distribuição georeferenciada de variáveis regionalizadas, cujos padrões observados revelaram se processar segundo o funcionamento de uma bacia hidrogeológica, aqui denominada "Bacia Hidrogeológica de Curitiba".
Abstract: The Cenozoic geological entity represented by the Curitiba Basin lies over metassedimentary sequences to the north of the City of Curitiba and directly over a complex of gnaissic-migmatitic rocks to the middle-south. The region is part of the Ribeira Belt, a region strongly affected by structural discontinuities and by the intrusion of igneous bodies. Despite being much more recent than the other units in Ribeira Belt, the Curitiba Basin lies comformably over the regional structures. The aquifer systems of the area are represented by arcose lenses within clayey strata and, especially, by fracture systems within cristalline and metassedimentary rocks. The structural control of these entities is reflected in the ground water flow patterns, which are relatively independent of the environment due to a strong communication of the aquifer systems. In the present study, lineaments were identified through aerial photographs and compared to geomorphological features characteristic of structural lineaments, which were made more prominent in a digital elevation model. Other variables, which had their behavior assessed through classical and geostatistical methods, had their distribution estimated for the whole area: discharge of tubular wells and the altitudes of the static level and the inlets. These variables were integrated to altimetric maps of the basement of the Curitiba Basin and structural trends revealed by gravimetric studies. The results reveal a coherent behavior of the aquifers with the regional structures. The georeferenced distribution of the regional variables shows that the inter-relations observed between the hydrogeological entities over the area of study are in accordance with the development of a hydrogeological basin.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
24

Brito, Narcelino Martins de. « Modelo de Relacionamento Banca-PME's ». Master's thesis, Instituto Superior de Economia e Gestão, 2012. http://hdl.handle.net/10400.5/10429.

Texte intégral
Résumé :
Mestrado em Ciências Empresariais
Embora as PME sejam consideradas o motor do crescimento europeu, devido a sua capacidade de inovação e criação de emprego, a sua dificuldade em conseguir financiamento faz-se sentir agudamente. Daí, para uma economia que deseja prosperar, torna-se crucial garantir-lhes melhor acesso aos créditos, principalmente através de empréstimos bancários. Este trabalho revisa o debate sobre as relações existente entre a banca e as PME no mercado português. A amostra baseia-se num inquérito dirigido aos gestores de empresas da zona centro de Lisboa das cinco maiores instituições bancárias a operar em Portugal, a fim de avaliar as suas percepções sobre o relacionamento com as PME. Constatou-se que a relação banca-PME não tem ainda uma base teórica sólida, apesar de inúmeros estudos sobre a importância de manter uma clara e total confiança entre as partes. Todavia, a literatura destaca, crescentemente, a ideia de que o mercado das PME pode ser um segmento rentável para os bancos. Este inquérito apoia esta percepção, embora de uma forma menos acentuada, comparativamente à evidenciada nas várias observações teóricas e empíricas. De igual modo, constatou-se pouca atenção à rotatividade dos gestores de empresas, o que pode prejudicar o aprofundamento de uma relação com as PME. Ainda assim, os bancos têm reconfigurados as suas organizações e têm criados departamentos descentralizados e/ou separados nas suas operações para melhor servir as PME. As próprias características das PME e as percepções de maiores riscos são apontadas como os principais factores que limitam o envolvimento dos bancos com as PME.
Although SMEs are considered the motor of European growth, due to its capacity for innovation and job creation, his difficulty in getting financing is felt acutely. Hence, for an economy that wants to thrive, it becomes crucial to provide them better access to credit, especially through bank loans. This research work reviews the discussion on relations between banks and SMEs in the Portuguese market. The sample is based on a survey among managers of enterprises in central Lisbon of the five largest banks operating in Portugal in order to assess their perceptions about the relationship with SMEs. The relationship bank-SME does not yet have a solid theoretical basis, despite numerous studies on the importance of maintaining a clear and total confidence between the parties. However, the literature stands, increasingly, the idea that the SME market segment can be profitable for banks. The survey supports this perception, although in a lesser extent compared to that showed in several theoretical and empirical observations. Similarly, there is little attention dedicated to the turnover of managers of enterprises, which can harm the deepening of a relationship with SMEs. Nevertheless, banks have reconfigured their organizations and have created decentralized departments and / or separated their operations to better serve SMEs. Their own characteristics of SME´s and perceptions of higher risk are identified as major factors that limit the involvement of banks with SMEs.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
25

Cabral, Luiz Otávio. « Bacia da Lagoa do Peri : ». Florianópolis, SC, 1999. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/81231.

Texte intégral
Résumé :
Dissertação (Mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro de Filosofia e Ciências Humanas.
Made available in DSpace on 2012-10-19T00:41:26Z (GMT). No. of bitstreams: 0Bitstream added on 2016-01-09T02:59:04Z : No. of bitstreams: 1 150999.pdf: 17103930 bytes, checksum: d77b23fd05f0a63cc9dde7351c96e246 (MD5)
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
26

Musino, Alessandro <1985&gt. « Il bilancio di Veneto Banca ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1726.

Texte intégral
Résumé :
Obiettivo di questa tesi è quello di cercare di descrivere e analizzare il bilancio consolidato del Gruppo Veneto Banca, istituto di credito trevigiano. A tal fine, previo un rapido cenno teorico che ci permetterà di affrontare meglio alcuni aspetti organizzativi e fiscali, esamineremo le diverse operazioni straordinarie realizzate grazie a un modello di sviluppo e di espansione, in Italia e oltre i confini nazionali, che ha permesso al Gruppo di occupare oggi la dodicesima posizione del ranking delle realtà bancarie italiane per masse amministrative. Questo ci consentirà di interpretare al meglio il bilancio consolidato dell’istituto di credito in esame; inoltre avvalendoci di un quadro normativo, composto principalmente dai principi contabili internazionali IAS/IFRS e soprattutto dalla circolare n. 262 del 2005 della Banca d’Italia, analizzeremo gli aggregati che costituiscono il conto economico e il patrimonio del gruppo e di terzi, traendo alcune riflessioni sui risultati ottenuti ponendo però sempre attenzione anche ai risultati realizzati nell’esercizio precedente al fine di analizzare l’andamento complessivo del Gruppo Veneto Banca.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
27

Pereira, Patrícia Alexandra de Carvalho. « A transição da banca tradicional para a banca digital : o impacto da pandemia Covid-19 ». Master's thesis, Instituto Superior de Economia e Gestão, 2021. http://hdl.handle.net/10400.5/23312.

Texte intégral
Résumé :
Mestrado Bolonha em Gestão de Sistemas de Informação
O objetivo da presente investigação compreende a análise da transformação digital numa organização do setor financeiro em Portugal. Nos últimos anos, as organizações têm sido obrigadas a integrar e a explorar as tecnologias a fim de sobreviverem. Mais recentemente, a pandemia do Covid-19 acentuou esses efeitos ao nível da transformação digital. Face a estes aspetos, este estudo procura compreender os efeitos da transformação digital nas organizações. As questões de investigação que guiam o desenvolvimento deste trabalho são: “como é que a transformação digital impactou uma organização do setor bancário?” e “como é que a crise pandémica contribuiu para a aceleração da transformação digital?”. Para responder às questões de investigação utilizou-se uma abordagem qualitativa através de um estudo de caso. O mesmo é sustentado com base em dados recolhidos através de entrevistas semiestruturadas e documentos fornecidos pela organização. Os dados recolhidos foram analisados através do software de análise de dados MAXQDA. Com o estudo de caso, foi possível concluir que esta organização já iniciou a transformação digital. Alguns objetivos traçados e barreiras assinaladas foram ultrapassadas, através das estratégias adotadas e formuladas. Contudo, como consequência da recente crise pandémica COVID-19, alguns dos objetivos traçados para a transformação digital, como a eficiência, a experiência nos canais e a sustentabilidade do negócio, e algumas barreiras da transformação digital no pré-pandemia, como a burocracia e o mindset, foram superadas num curto espaço de tempo.
The objective of the investigation is to analyse the process of digital transformation in an organization acting in the Portuguese financial area. In recent years, organizations have been forced to integrate and exploit more and more technology in their activities in order to survive. More recently, the Covid-19 pandemic has accentuated these effects at the level of digital transformation. Bearing this in mind, this investigation aims to understand the effects the digital transformation is having in organizations. The research questions that drive this study are: "How does the digital transformation impact a banking sector organization?" and "How has the pandemic crisis contributed to the acceleration of the digital transformation?". In order to answer these questions, a qualitative approach to a case study has been used. The case study is based on data collected via semi-structured interviews and documents provided by the organization. The data collected were analysed with the MAXQDA data analysis software. With this case study, it is possible to conclude that this organization has already begun a digital transformation. Some goals and barriers have been overcome due to the strategies adopted and designed. However, as a consequence of the recent COVID-19 pandemic crisis, some of the goals defined for the digital transformation (such as efficiency, channel experience, and business sustainability) and some digital transformation barriers of the pre-pandemic times (such as bureaucracy and mindset) have been overcome in a short time.
info:eu-repo/semantics/publishedVersion
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
28

SILVA, Josenilson Severino da. « Desenvolvimento territorial e gestão de bacia hidrográfica : o caso da bacia do rio Jaboatão, Pernambuco ». Universidade Federal de Pernambuco, 2013. https://repositorio.ufpe.br/handle/123456789/10558.

Texte intégral
Résumé :
Submitted by Felipe Lapenda (felipe.lapenda@ufpe.br) on 2015-03-05T12:03:47Z No. of bitstreams: 2 Dissertação JosenilsonSeverino.pdf: 4742850 bytes, checksum: b07ee44173696c40b2ca4deaabaa3a51 (MD5) license_rdf: 1232 bytes, checksum: 66e71c371cc565284e70f40736c94386 (MD5)
Made available in DSpace on 2015-03-05T12:03:47Z (GMT). No. of bitstreams: 2 Dissertação JosenilsonSeverino.pdf: 4742850 bytes, checksum: b07ee44173696c40b2ca4deaabaa3a51 (MD5) license_rdf: 1232 bytes, checksum: 66e71c371cc565284e70f40736c94386 (MD5) Previous issue date: 2013
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
A dissertação procurou compreender os favorecimentos e desfavorecimentos dos comitês da bacia do rio Jaboatão na promoção do desenvolvimento territorial sustentável sob a perspectiva dos recursos hídricos. A bacia do rio Jaboatão banha uma das mais importantes áreas da Região Metropolitana do Recife, pois além de ser bastante urbanizada, também é palco do desenvolvimento de várias atividades econômicas que vêm crescendo rapidamente ao longo dos últimos anos. Os procedimentos utilizados nessa dissertação foram baseados no levantamento bibliográfico sobre a gestão de bacias hidrográficas, desenvolvimento territorial sócio-ambiental e a bacia do rio Jaboatão; levantamento de dados e informações cartografados e/ou georeferenciados, como mapas que facilitaram a análise e interpretação do objeto empírico; conversas informais com os atores sociais ligados à gestão da bacia hidrográfica do rio Jaboatão e da sociedade civil atingida por esta; análise, comparação dos estatutos sociais dos comitês de bacias hidrográficas do rio Jaboatão e do Comitê Metropolitano Sul; e por fim, organização, interpretação dos dados e redação do texto final. Durante algumas décadas, a bacia vem sofrendo com os efeitos nocivos da degradação em seus aspectos ambientais, tais como desmatamento, erosão, lançamento de efluentes domésticos e industriais, ocupação irregular etc. Mas, para cumprir o disposto na Lei das Águas, a Lei nº 9433/97, foi criado e implementado, no ano de 2001, o Comitê da Bacia do Rio Jaboatão denominado COBH-Jaboatão debaixo da hierarquia da Secretaria de Recursos Hídricos do Estado de Pernambuco, entretanto, devido às questões políticas e pessoais, o comitê acabou esvaziado e dissolvido em 2010 e durante os dez anos de atuação, pouco trabalhou em prol do rio Jaboatão. No ano de 2011 foi criado um comitê mais abrangente, o COBH-Metropolitano Sul, ligado à recém-criada Agencia de Água e Clima de Pernambuco (APAC) que possui atribuições semelhantes as do antigo COBH- Jaboatão, porém incluindo como responsabilidade de sua gestão, a bacia do rio Pirapama. É necessário que o atual comitê gestor seja mais ativo e comprometido com a resolução dos problemas vivenciados pelos habitantes que vivem no entorno e margens da Bacia, principalmente, no trecho médio e baixo que envolvem alguns bairros densamente povoados de Moreno e Jaboatão dos Guararapes. Pois em caso contrário, serão ampliados os impactos ambientais no território da Bacia, desencadeando uma série de problemas, sobretudo nos recursos hídricos, como foi identificado com a avaliação de alguns parâmetros que indicam a qualidade das águas na bacia em diversos pontos, ao longo do seu rio principal. Além dos problemas identificados nas águas, a gestão da bacia do rio em análise sofreu com o esvaziamento do primeiro comitê do rio Jaboatão e, conseguintemente seu fechamento. Atualmente, embora instituído o segundo comitê criado para gestão das águas do rio Jaboatão, entretanto, assim como o anterior, não nos oferece nenhuma garantia de que haverá uma gestão participativa, descentralizada e articulada para fins de melhora na qualidade ambiental dessa importante bacia de rios urbanos, que integra o comitê dos pequenos rios metropolitanos sul.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
29

Silva, Liliana Andreia Ribalonga. « Avaliação da qualidade ecológica de sistemas lóticos da bacia hidrográfica do Rio Sabor (Bacia do Douro) ». Master's thesis, Instituto Politécnico de Bragança, Escola Superior Agrária, 2010. http://hdl.handle.net/10198/4846.

Texte intégral
Résumé :
O presente trabalho pretendeu contribuir para a avaliação do status ecológico de sistemas lóticos situados no Nordeste Transmontano, mais propriamente na bacia hidrográfica do rio Sabor, afluente da margem direita do rio Douro. Para além da elevada variabilidade natural das condições edafo-climáticas nos sectores do Alto, Médio e Baixo Sabor, foram ainda tidos em conta diversos fenómenos de natureza antrópica que provocam, por norma, impactos negativos sobre os ecossistemas. De facto, a poluição doméstica e industrial, a extracção de inertes, os cortes exagerados da galeria ripícola, a agropecuária intensiva e a regularização de caudais são, de alguma forma, factores que podem ser presenciados na bacia do rio Sabor. Especial relevo assume o Aproveitamento Hidroeléctrico do Baixo Sabor (AHBS) que está actualmente em fase de construção e que, após o enchimento da barragem, será responsável pela criação dum novo espaço de características lênticas numa extensão aproximada de 50 Km, com o regolfo da albufeira situado na proximidade da confluência com o rio Maçãs. É nesta perspectiva que este estudo permitiu obter informação relevante para o futuro, uma vez que existem valores naturais ameaçados que importa preservar. Assim, durante o Outono de 2008, procedeu-se à avaliação das condições ecológicas de rios e ribeiras da bacia do Sabor, baseada na amostragem de parâmetros ambientais e de comunidades de macroinvertebrados. Seleccionaram-se 17 locais de amostragem distribuídos pelo rio principal e afluentes com diferentes tipologias e graus de perturbação. Foram usadas diferentes metodologias para determinar a qualidade da água e do habitat aquático, algumas delas recorrendo aos protocolos emanados da Directiva-Quadro da Água (DQA). A análise dos resultados obtidos permitiu diferenciar um padrão de variação longitudinal nas características abióticas e bióticas dos sistemas lóticos e identificar impactos de origem antrópica que originaram alterações substanciais na qualidade da água, morfometria do canal e zona ripária, assim como na composição faunística, diversidade, estrutura trófica e demais métricas avaliadas (e.g. índices IBMWP e IPtIN). Para além das principais conclusões inferidas no presente trabalho são ainda sugeridas algumas recomendações que se julgam poder ser relevantes para a salvaguarda destes ecossistemas e populações de invertebrados, algumas delas com estatuto de conservação.
This study sought to contribute to the assessment of ecological status of lotic systems located in the northeastern, more specifically in the river basin Sabor, a tributary of the right bank of the River Douro. In addition to the high natural variability of soil and climatic conditions in the areas of High, Middle and Lower Sabor were also taken into account various phenomena of nature and anthropogenic origins, which may produce negative impacts on aquatic ecosystems. In fact, the domestic and industrial pollution, the extraction of sediments, the degradation of riparian gallery, the intensive farming and regulation are, somehow, factors that can be witnessed in the Rio Sabor basin. Emphasis takes the Lower Hydroelectric Sabor (AHBS) that is currently under construction and, after filling the dam, will be responsible for creating a new area of lentic features with an extension of approximately 50 km, reaching to the confluence with the River Maçãs. This study allowed to obtain relevant information for the future, since there are threatened natural values that must be preserved. Thus, during the autumn of 2008, it was made the assessment of ecological conditions in rivers and streams in the Rio Sabor basin, based on sampling of environmental parameters and macroinvertebrate community. Seventeen sampling sites were selected and distributed across the main river and tributaries with different types and degrees of disturbance. We used different methodologies to determine water and aquatic habitat quality, some of them using the protocols issued by the Water Framework Directive (WFD). The results obtained allowed to differentiate a pattern of longitudinal variation in biotic and abiotic characteristics of lotic systems and identified impacts of anthropogenic origin, that led to substantial changes in water quality, channel morphology and riparian zone, as in the faunal composition, diversity, trophic structure and other metrics evaluated (e.g. indexes and IBMWP IPtIN). In addition to the main conclusions inferred in this work are also suggested some recommendations that can be relevant to the safeguarding of ecosystems and populations of invertebrates, some with conservation status.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
30

Abrão, Guilherme de Palma. « Embolização arterial no traumatismo de bacia ». Universidade de São Paulo, 2008. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/5/5151/tde-28012009-153629/.

Texte intégral
Résumé :
O trauma pélvico apresenta alta morbi-mortalidade, especialmente nos casos de dupla ruptura do anel pélvico (AP), devido à hemorragia. O objetivo deste trabalho é observar o tempo transcorrido até a realização do tratamento endovascular (TE), a sua eficácia e a estratégia de exames complementares empregado. 53 pacientes com fratura de bacia póstraumática foram submetidos a embolização arterial num estudo retro e prospectivo, realizado no período de janeiro de 2000 e dezembro de 2005. A idade dos pacientes variou entre 93 e 17 anos, com média de 37,5 anos. Houve predomínio do sexo masculino, com cerca de 62,2%. A causa do trauma mais freqüente foi o acidente de moto em 36% dos casos. Predominaram as fraturas com dupla ruptura do AP em 71,6 % dos casos. 49 pacientes apresentavam instabilidade hemodinâmica, e desses, todos receberam derivados sanguíneos previamente à realização do TE. Neste estudo 38,7% (n = 19) dos pacientes instáveis foram submetidos ao exame de tomografia computadorizada (TC) antes do TE, o tempo médio desse grupo para atingir a sala de radiologia vascular foi de 230,45 minutos. Nos pacientes enviados diretamente à arteriografia com intenção terapêutica, o tempo médio até início da realização do tratamento foi de 146,77 minutos. A diferença entre as taxas de mortalidade precoce nos grupos de pacientes submetidos ou não a TC previamente ao TE foi de 5,63%. O choque hemorrágico foi à causa de óbito em 63,33% dos pacientes que apresentaram mortalidade precoce. Na conduta inicial desses pacientes preconiza-se realizar o menor número de intervenções até o controle da hemorragia. O tempo transcorrido até a chegada na sala de radiologia vascular é fator importante no prognóstico dos pacientes com fraturas hemorrágicas da bacia. O TE precoce é uma importante ferramenta nos pacientes hemodinamicamente instáveis inicialmente
Pelvic trauma presents high morbi-mortality specially in cases of double rupture of pelvic ring due to hemorrhages. The objective of this work is to observe the time period since the rupture till the execution of endovascular treatment (ET) as well as the effectiveness and strategy for the used complementary exam. 53 patients with pos-traumatic pelvic fracture were submitted to arterial embolization during retro and prospective study. Such study was executed during the period of January 2000 to December 2005. The age of the patients varied between 17 and 93 years old, average 37.5 year old and predominantly men at about 62.2% of the cases. The most frequent cause of the traumas, 36%, was motorcycle accident. Predominantly fractures with double rupture of the pelvic ring, that is 71.6% of the cases. 49 patients presented hemodynamic instability, all of them received blood derivatives previously to the ET execution. In this study 38.7% (n=19) of the unstable patients were submitted to computerized tomography exam (CT) before the ET. The average period of time for this group to reach the room of vascular radiology was 230.45 min. For patients sent straight to arteriography with therapeutic intention, the average period time was 146.77 min. The difference, between the early mortality rate of the group undertaken or not to the CT previously to the ET, was 5.63%. The hemorrhagic shock was the cause of death in 63.33% patients, who presented early mortality. For the initial on going study of these patients, we recommend to accomplish the least number of interventions until hemorrhage is controlled. The elapsed time till the arrival at the vascular radiology room is an important factor to make prognosis about patients with hemorrhagic pelvic fractures. The early ET is an important tool for patients with hemodynamic instability
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
31

Tosetti, Larissa Leite. « Valoração arbórea em bacia hidrográfica urbana ». Universidade de São Paulo, 2012. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/11/11150/tde-21092012-090145/.

Texte intégral
Résumé :
No contexto urbano, a bacia hidrográfica é formada por componentes naturais e artificiais que interagem em um sistema único. Os componentes naturais são representados por diversos bens naturais que proporcionam os serviços ambientais. Dimensionar o valor econômico de bens naturais, incluídas as árvores urbanas, é uma forma de simbolizar a sua importância nos processos de equilíbrio dinâmico dos sistemas urbanos, justificando a necessidade de preservação do patrimônio natural existente em parques, jardins, praças e vias, fomentando as iniciativas públicas e privadas que investem no acréscimo e melhoria da qualidade das florestas urbanas. O auxílio na drenagem urbana advindo da presença arbórea é um dos serviços ambientais, que ocorre com diferentes intensidades conforme a posição no relevo (altitude e declividade) da bacia hidrográfica. Por meio de inventário georreferenciado, foram identificadas árvores presentes na bacia do Córrego do Sapateiro na cidade de São Paulo. Posteriormente, o sistema de informações geográficas (SIG) foi utilizado na definição das classes de altitude e declividade e na quantificação da cobertura arbórea para discussão da sua relação com o sistema hidrológico da bacia. Isso permitiu que um novo fator, chamado Valor de Relevo (VR), fosse introduzido ao método de valoração de árvores urbanas proposto por Silva Filho et al. (2002). Por meio da apresentação do valor de relevo, propõe-se uma nova dimensão associada à hidrologia de superfície nesse método de valoração de fórmula. Sugere-se a associação de pesquisas complementares que viabilizem a introdução de fatores com relevância ao valor da árvore nas cidades por seus serviços ambientais, para alcançar um método de valoração cada vez mais completo e conivente a um modelo de desenvolvimento urbano pautado no equilíbrio social, ambiental e econômico.
In the urban context, watersheds are formed by natural and artificial components which are a single system. Natural components are represented by various natural resources that provide environmental services. Measuring the economic value of the natural resources, including the urban trees, is a way to symbolize its importance in the processes of dynamic equilibrium of urban systems, hence the need for preservation of existing natural heritage in parks, gardens, squares and streets, encouraging public and private investment in the increase and improvement of urban forests. The aid in urban drainage arising from the presence of trees is an environmental service, that occurs with different intensities depending on the position on basin relief (altitude and slope). Through georeferenced inventory trees were identified in the Córrego do Sapaterio (Sapateiro Stream) basin in São Paulo. Then the geographic information system (GIS) was used to define classes of altitude and slope and quantification of tree cover for the discussion of its relationship with the hydrological system of watershed. This allowed that a new factor, called Relief Value (RV), was introduced to the method of tree valuation proposed by Silva Filho et al. (2002). Presenting the value of relief, it is proposed a new dimension surface hydrology associated with this tree appraisal method. It is suggested the combination of complementary research that will enable the introduction of factors with proven importance to the value of urban tree because of its environmental services, to achieve a valuation method even more complete and conniving to a model of sustainable urban development in the social, environmental and economic balance.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
32

Camarinha, Maria Margarida de Oliveira. « Auditoria na Banca Utilizando Redes Bayesianas ». Master's thesis, Faculdade de Economia da Universidade do Porto, 2008. http://hdl.handle.net/10216/53839.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
33

Schroeder, Guilherme Saut. « Análise tectônica da Bacia do Itajaí ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2006. http://hdl.handle.net/10183/13536.

Texte intégral
Résumé :
A Bacia do Itajaí foi gerada nos estágios finais do Ciclo Brasiliano (Neoproterozóico) compreendendo uma seqüência sedimentar de tratos de sistemas de nível baixo e transgessivos. Por meio de técnicas de análises de lineamentos obtidos pela interpretação de imagens de satélite e análise estrutural de feições mesoscópicas integrado aos dados litoestratigráficos foram diferenciados os principais eventos associados à tectônica modificadora da Bacia do Itajaí. Lineamentos podem ser agrupados em WNW-ESE, ENE-WSW, E-W e NW, sendo estes últimos com freqüente relação de corte mais jovem. A estrutura principal reconhecida na bacia é a Zona de Cisalhamento Itajaí- Perimbó (ZCIP), orientada segundo N55-65E, junto a qual ocorrem às feições tectônicas mais expressivas na bacia como um todo. Estruturas mesoscópicas relacionadas ao primeiro e principal evento de deformação, são falhas direcionais dextrais R´ = N10-40W e sinistrais R = N15-30E, empurrões orientados segundo ENE, dobras com planos axiais paralelos aos traços do empurrão e deslizamentos intraestratais com estrias orientadas segundo N-S. Estas estruturas sugerem um campo de tensão com sigma 1 de azimute = 170, o qual reativou o ZCIP por tectônica oblíqua sinistral, durante o primeiro evento deformacional da bacia. Durante o primeiro evento deformacional ocorreu uma significativa inversão de estruturas primárias na porção SE-SW da BI, na qual as unidades estratigráficas inferiores foram invertidas e empurradas oblíquamente sobre as seqüências superiores. O segundo evento deformacional caracteriza-se pela geração de falhas direcionais sinistrais com direção N30W-S30E e dextrais E-W, e pela reativação dos sistemas de falhas pré-existentes. Tais estruturas podem ser relacionadas aos processos finais de deformação da Bacia do Itajaí. Eventos deformacionais com reativação de estruturas pré-existentes ocorreram no processo de rifteamento e separação dos continentes da América do Sul e África, destacando-se as movimentações de falhas E-W, NE e NW, com componentes direcionais e extensionais.
The Itajái Basin was formed during the late stages of the Brasiliano Cycle (Neoproterozoic) with sedimentary sequence of low and transsigressive tracts. Based on lineament analyses obtained from satellite images and structural analyses of mesoscopic features the main structural events related to modifying tectonic of this basin have been recognized. The lineaments are oriented at WNW-ESE, ENE-WSW, E-W and NWSE, whereas the latter ones occur often as the younger structures. The main structure of the Itajaí Basin is the N55-65E-trending Itajaí-Perimbó Shear Zone (IPSZ) where are exposed the most expressive structures of the basin. Mesoscopics structures associated with the first and main deformation event are dextral (R’ = N10-40W) and sinistral (R = N15-30E) transcurrent faults, inverse faults oriented at ENE, folds and intraestratal displacement slicken lines oriented at N-S. These structures suggest a stress field with sigma 1 = 170, which reactivated the IPSZ by an oblique sinistral tectonic during the first deformational event of the basin. In this event occurred inversion of primary sedimentary structures in south portion of the Itajaí Basin, where some lower stratigraphic units have been also inverted and oblique thrusted over the younger units. The second deformational event is characterized by the generation of N30W-S30E-trending left-handed and E-W-trending right-handed dextral transcurrent faults, as well by the reactivation of the pre-existing structures. These structures are here related to the late stage of deformation of the Itajaí Basin. Younger deformational events with reactivation of earlier structures occurred during the Mesocenozoic rifting and drifting of South America and Africa, as the reactivation of E-W-, NE- and NW-trending faults with directional and extensional components.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
34

Baptista, Gonçalo da Costa Aleixo Monteiro. « A e-engineering na banca portuguesa ». Master's thesis, Universidade de Évora, 2000. http://hdl.handle.net/10174/15559.

Texte intégral
Résumé :
Introdução - Desde o princípio dos anos 90, à medida que a internet evoluía de uma rede pequena, quase que propriedade da comunidade cientifica e académica, para uma plataforma de comunicação de massas, que novos paradigmas e formas de actuação têm vindo a ser identificados pelas organizações. A internet acabou por se converter no, já há muito esperado, ponto focal de convergência da computação e das comunicações, na medida em que se juntaram milhões de utilizadores à rede. Os standards da internet, por definição abertos e sem limitações, transformaram-se na plataforma internacional, por excelência, para desenvolver aplicações, sistemas de informação e partilha de informação, independentemente do tipo de software ou hardware utilizado para aceder à rede. As empresas vivem desde os anos 90 um novo paradigma, adaptado a um mundo mais aberto e a uma organização mais flexível. O mundo passa por duas grandes alterações, a da integração das tecnologias de informação e a da mudança das técnicas de gestão e organização. "A reengenharia é uma resposta, que as organizações vêm a desenvolver desde o início dos anos 90, às insuficiências que o modelo organizacional clássico manifesta perante a necessidade de constante adaptação às mudanças que o meio onde operam exige" (Amaral, 1994). Com o advento da internet, da sua dimensão, importância e velocidade, as organizações estão a ser obrigadas a um esforço ainda maior no tocante a mudanças organizacionais. A este esforço suplementar dá-se o nome de e-engineering (electronic engineering). De uma forma bastante geral, marca a tomada de consciência por parte das empresas de que a internet, não só é um canal alternativo para todos os negócios, como também ameaça distinguir as empresas de sucesso e de futuro, das outras. Marca a passagem para a era do trabalho em rede. Paralelamente, existe uma tendência cada vez maior para receber serviços bancários, de forma idêntica à que recebe outros bens necessários como a água, gás e electricidade. Para a maioria de nós a localização física das empresas que nos fornecem água, gás é completamente irrelevante, apenas interessa as diversas utilizações que podemos fazer delas. A internet coloca à disposição dos bancos uma quantidade bastante grande de oportunidades de mudar a forma como conduzem os seus egócios. Estas oportunidades obrigaram os bancos portugueses a olharem a intemet como muito mais do que uma ferramenta de marketing, e a efectivamente começarem a empregá-la como um novo canal de distribuição dos seus serviços. Os serviços de banca através da internet e/ou os homebanking são a parte visível do iceberg dos processos de e-engineering que os bancos têm vindo a promover nas suas organizações.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
35

Cabral, Miguel de Sousa. « Posicionamento da banca face à marca ». Master's thesis, Universidade de Évora, 2005. http://hdl.handle.net/10174/15733.

Texte intégral
Résumé :
A presente tese de mestrado, aborda o conceito de marca aplicada à indústria bancaria portuguesa. Tendo esta, como supra finalidade aferir o posicionamento de marca dos mais representativos bancos a operar em Portugal. Após cuidada revisão bibliográfica, onde os termos marketing e marca são relacionados, e os conceitos que estes incorporam são discutidos, através da produção científica dos autores mais avalizados para o efeito, é realizada uma abordagem ao contexto da indústria bancaria portuguesa no âmbito da sua envolvência na gestão e prática do marketing focalizando esses aspectos no espectro da marca. No comprimento dos objectivos gerais são realizados estudos - exploratório e de posicionamento, com vista a identificar quais os atributos mais valorizados pelos responsáveis de marketing/comunicação de cada instituição bancária, na gestão de uma marca financeira, bem como a identificação do posicionamento de marca de cada instituição bancária junto dos consumidores. ***/Abstract - The following dissertation overviews the brand concept applied to the Portuguese banking sector. The main purpose is to acknowledge the relative position of the most representative banks operating in Portugal. Based on a detailed bibliographic revision, in which the notions marketing and brand are associated and discussed, this dissertation pretends to focus banking management and marketing practices into the brand scope. In order to accomplish this objective, the results are based on an exploratory and positioning study. Simultaneously, they allow identifying which attributes are most relevant in managing a financial brand to the marketing/promotion department, and distinguish the brand positioning of each financial institution.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
36

Camarinha, Maria Margarida de Oliveira. « Auditoria na Banca Utilizando Redes Bayesianas ». Dissertação, Faculdade de Economia da Universidade do Porto, 2008. http://hdl.handle.net/10216/53839.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
37

Queiroz, Fábio Albergaria de. « Hidropolítica e segurança : as Bacias Platina e Amazônica em perspectiva comparada ». reponame:Repositório Institucional da UnB, 2011. http://repositorio.unb.br/handle/10482/8017.

Texte intégral
Résumé :
Tese (doutorado)—Universidade de Brasília, Instituto de Relações Internacionais, Programa de Pós-Graduação em Relações Internacionais, 2011.
Submitted by Albânia Cézar de Melo (albania@bce.unb.br) on 2011-05-24T13:28:58Z No. of bitstreams: 1 2011_FabioAlbergariaQueiroz.pdf: 5448422 bytes, checksum: d3a75b0d2d045814ffbf79319a3150ea (MD5)
Approved for entry into archive by Raquel Viana(tempestade_b@hotmail.com) on 2011-05-24T20:22:27Z (GMT) No. of bitstreams: 1 2011_FabioAlbergariaQueiroz.pdf: 5448422 bytes, checksum: d3a75b0d2d045814ffbf79319a3150ea (MD5)
Made available in DSpace on 2011-05-24T20:22:27Z (GMT). No. of bitstreams: 1 2011_FabioAlbergariaQueiroz.pdf: 5448422 bytes, checksum: d3a75b0d2d045814ffbf79319a3150ea (MD5)
Em várias regiões do mundo os múltiplos usos de águas compartilhadas apresentam-se como um componente importante no jogo de poder regional. Esta situação explica porque a gestão de recursos hídricos encontra-se vinculada à preocupações de ordem estratégica ou outras questões de alta política em muitos destes casos. Mas, em que intensidade? Em busca de respostas para essa questão, o presente estudo analisa o caso da América do Sul, uma região que ostenta em seus domínios dois dos sistemas hidrográficos mais relevantes do planeta: as Bacias Platina e Amazônica. A fim de verificar as implicações dos usos destes recursos comunais para a segurança regional, a tese emprega a estrutura teórica desenvolvida pela chamada Escola de Copenhague usando, para tal, conceitos como securitização, atores securitizadores, objetos de referência e Complexos Regionais de Segurança (CRS). Usa-se, também, a idéia dos Complexos Hidropolíticos, originalmente desenvolvida por Michael Schulz como uma forma distinta de CRS aplicável em áreas onde as questões relacionadas aos recursos hídricos destacam-se como uma característica proeminente nas relações internacionais dos atores que a integram. Ao aplicar este quadro teórico, a pesquisa apresenta, como resultado, o papel das idéias compartilhadas como guia para a agência de importantes atores em relação às dinâmicas hidropolíticas. Essa metodologia também permitiu verificar a disposição das unidades e subunidades de análise, os padrões de amizade e inimizade entre os Estados ribeirinhos e as medidas de emergência tomadas por esses atores para lidar com os problemas identificados. Como resultado, as inferências observadas demonstraram a existência de um Complexo Hidropolítico na Bacia do Prata, um arranjo estrutural que prevaleceu até 1979 quando então, imediatamente após a resolução do problema Corpus-Itaipu, houve a linear e progressiva dessecuritização da agenda hidropolítica do Cone Sul. Quanto à Bacia Amazônica, as inferências demonstraram a existência de um proto-complexo hidropolítico uma vez que foram identificadas relações de interdependência hidrológica, mas não fortes o suficiente para se pensar nesta região como um Complexo Hidropolítico plenamente constituído. ______________________________________________________________________________ ABSTRACT
In many regions in the world, especially in those where countries share the resources of watersheds, the multiple uses of transboundary freshwater have been seen as a critically important component for regional stability. This situation explains why, in many cases, water management has commonly become linked to national security concerns or other issues of a high politics nature. But, at what intensity? In the search of answers for this question, the research analyzes the case of South America, a region that encompasses two of the most relevant water systems on Earth: the Prata and Amazon Basins. In order to verify the impacts generated by the shared use of the resources of these two systems for the regional security agenda, the thesis employs the conceptual framework developed by the so-called Copenhagen School by using concepts such as securitization, securitizing actors, referent objects, Regional Security Complex (RSC). It also uses the related concept of Hydropolitical Security Complex (HSC) developed by Michael Schulz as a distinct form of RSC applicable on areas where water-related issues stand out as a relevant feature in international relations dynamics. As a result, the alignments provided by the application of this theoretical framework highlighted the role of shared ideas and beliefs as a guide for the agency of important actors like policy-makers and decision-makers concerning water-related matters. This methodology also allowed us to verify the arrangement of units and subunits, the patterns of amity and enmity among riparian States and the resulted emergency measures taken by those actors to deal with the arisen problems. In this regard, inferences demonstrated the existence of a Hydropolitical Security Complex at the Prata Basin, a structural arrangement that prevailed until 1979 whereupon, immediately after the resolution of Corpus-Itaipu dams‟ issue, a linear and progressive normalization of the Southern Cone‟s hydropolitical agenda took place and laid the foundations of a new stage in South America‟s international relations. Concerning the Amazon Basin, inferences have shown the existence of a proto-hydropolitical complex once sufficient hydrological interdependence was identified but not strong enough to think of this region as a fully fledged Hydropolitical Complex. ______________________________________________________________________________ RÉSUMÉ
Dans plusieurs régions du monde, les divers emplois des eaux partagées sont présentés comme un élément important dans le jeu de la puissance régionale. Cette situation explique pourquoi la gestion des ressources hydriques est liée à des préocupations d'ordre stratégique ou à d‟autres questions d‟ordre politique dans la plupart des cas. Mais à quelle intensité? À la recherche de réponses à cette question, cette étude examine le cas de l‟Amérique du Sud, une région qui étale les deux systèmes hydrographiques les plus pertinents de la planète: Le Bassin Platina et le Bassin Amazonique. Afin de vérifier les implications de l‟emploi de ces ressources pour la sécurité regional, la thèse emploie la doctrine développée par l'école de Copenhague, en utilisant des concepts tels que la sécurisation, les acteurs sécurisants, les objets des référence et les Complexes Régionaux pour la Sécurité'(CRS). Il est ulilisé aussi le concept des Complexes Hydropolitiques, développé par Michael Schulz comme une forme distincte de CRS, applicable aux zones où les questions liées aux ressources hydriques se détachent comme une caractéristique proéminente dans les relations internationales des acteurs qui lui appartiennent. En appliquant ce cadre théorique, la recherche presente, comme résultat, le rôle des idées partagées en tant que guide pour l‟agence des acteurs par rapport aux dynamiques hydropolitiques. Cette méthodologie a également vérifié la disposition des unités et sous-unités d'analyse, les modèles d'amitié et d'inimitié entre les Etats riverains et les mesures d‟urgence pour résoudre les problèmes identifiés. Comme résultat, les inférences observées ont démontré l‟existence d‟un Complexe Hydropolitique dans le Bassin du Prata, un arrangement structurel qui a prévalu jusqu‟à 1979 quand, immédiatement après la résolution du problème Corpus-Itaipu, il y a eu la linéaire et progressive normalisation de l‟agenda hydropolitique du Cône Sud. En ce qui concerne le Bassin Amazonique, les inferences ont demontré l'existence d‟un proto-complexe hydropolitique une fois qui ont été identifiées des corrélations d‟interdépendance hydrologique, mais pas suffisamment fortes pour préciser cette région comme un Complexe Hydropolitique pleinement constitué.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
38

Pires, Etiene Fabbrin. « Análise dendrológicas no cretáceo inferior das Bacias do Araripe e Paraná : determinação de paleoclimas regionais e relação com biomas globais do mesozóico ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2008. http://hdl.handle.net/10183/12525.

Texte intégral
Résumé :
A análise de anéis de crescimento de associação de lenhos silicificados, de idade Cretáceo Inferior, provenientes de seqüência pré-rifte da Depressão Afro-Brasileira (Formação Missão Velha, Bacia do Araripe) e da parte norte da Formação Botucatu (Bacia do Paraná) produziu importantes resultados com relação à periodicidade de crescimento arbóreo durante o Berriasiano no Cinturão Equatorial. A análise de diferentes tipos de lenhos da Formação Missão velha (8°S) indicou que, mesmo em altas temperaturas, o clima foi caracterizado por alternância cíclica entre períodos secos e chuvosos. O fator controlador do crescimento foi o suprimento aqüífero originado principalmente por precipitações cíclicas. A alta freqüência de falsos anéis de crescimento foi atribuída a secas ocasionais durante a fase de crescimento e também a danos causados por artrópodes. Os dados dendrológicos indicam um típico clima de savana, contrariando modelos paleoclimáticos que estabelecem condições de deserto subtropical, áridas a semi-áridas para o Cretáceo Inferior na porção sul do Cinturão Equatorial. Esse clima é definido por regimes pluviométricos e de temperatura, com uma longa estação de seca (inverno) e uma estação úmida chuvosa (verão). Conseqüentemente, a associação de lenhos é relacionada ao bioma Verão Úmido, em baixa latitude, caracterizado em modelo paleoclimático previamente estabelecido para a transição Jurássico-Cretáceo. Estas inferências concordam com estudos geológicos estabelecidos para a Depressão Afro-Brasileira que indicam condições úmidas vigentes na parte norte em relação a condições semi-áridas vigorantes na parte sul da bacia. A interação planta-artrópode constitui-se em registro inédito de evidências de fitofagia em associação de lenhos silicificados da Bacia do Araripe. A presença de um complexo sistema de canais, frequentemente preenchidos com coprólitos de formato oval a hexagonal, permitiu inferir atividades de oribatídeos (Isoptera). Peculiaridades da preservação dos lenhos demonstram que o dano foi causado provavelmente por formas herbívoras. Dados dendrológicos associados a resultados obtidos na análise da interação planta-artrópode restringem o intervalo de deposição dos níveis contendo lenhos fósseis na Formação Missão Velha ao intervalo basal do Cretáceo Inferior. Uma associação monotípica de coníferas com afinidade a Pinaceae atuais, preservada na porção norte da Formação Botucatu (18°S) na Bacia do Paraná, constitui evidência de alguma umidade presente nas vi condições áridas vigorantes no bioma Deserto. Análises dendrológicas nessa associação monotípica indicam que as condições de crescimento eram periódicas, mas altamente estressantes durante o ciclo de vida das plantas. Os parâmetros quantitativos, que controlaram o desenvolvimento dos anéis de crescimento, mais do que uma conseqüência do clima, foram relacionados a caracteres ambientais. Características taxonômicas e fisiológicas foram também decisivas como resposta a restrições ambientais. A associação de coníferas desenvolveu-se durante o clímax de uma fase “greenhouse” com aumento na disponibilidade de CO2 atmosférico. A presença de anéis de crescimento como característica comum indica variações cíclicas nas condições de crescimento da planta; todavia zonas típicas de lenho tardio caracterizadas pelo espessamento da parede e redução do lúmen do traqueídeo não foram encontradas. Simulações de paleoclimas do Cretáceo Inferior para esta latitude indicam biomas áridos desérticos associados a condições hiperáridas durante a fase pré-rifte do Pangéia. A integração dos diferentes dados obtidos na análise das diferentes bacias indica que parâmetros quantitativos utilizados em dendrologia podem estar relacionados com características ambientais, bem como a características intrínsecas da planta. Portanto, anéis de crescimento não são determinados exclusivamente por fatores extrínsecos; características taxonômicas e fisiológicas foram decisivas como resposta a restrições ambientais, especialmente em condições estressantes de crescimento. Considerando-se as análises dendrológicas associadas a dados paleogeográficos e sedimentológicos, detectou-se que condições climáticas áridas e semi-áridas vigentes em regiões peri-equatoriais em ecossistemas desenvolvidos em fase “greenhouse” no Cretáceo Inferior não possuem análogos na atualidade, na vigência de estágio “icehouse”.
Growth rings analyses on Early Cretaceous silicified coniferous wood assemblage from the pre-rift sequence of Afro-Brazilian Depression (Missão Velha Formation, Araripe Basin - Brazil) and from northern portion of the Botucatu Formation (Paraná Basin - Brazil) have yielded important information about periodicity of arboreal growth during the Berriasian in the Equatorial Belt. Despite warm temperatures, dendrological data from different wood types from Missão Velha Formation (8º S) indicate that the climate was characterized by cyclical alternation of dry and rainy periods. The controlling factor was water supply, originated mainly by cyclical precipitations. The great frequency of false growth rings can be attributed to occasional droughts during the growing period and also to another external factor represented by wood boring arthropod infestation. Dendrological data indicate a typical savanna climate and contrast with palaeoclimatic models that inferred subtropical desert conditions and arid to semi-arid conditions for the Early Cretaceous in the southern equatorial belt. The year-round warm tropical climate is defined by pluviometric and temperature regimes, with a very long dry season (winter) and a wetter, rainy season (summer). Consequently the wood assemblage is linked to a low latitude Summer-Wet biome, well characterized in previous palaeoclimatic model from the Jurassic-Cretaceous transition. The present inferences are in agreement with geological studies for the Afro- Brazilian Depression that indicates humid climatic conditions in the northern part in relation to those semi-arid conditions invigorating at its southern part. The arthropod-plant interaction provides the first relevant data for addressing evidences of phytophagy in an assemblage of coniferous silicified woods in Araripe Basin. A complex boring system, filled sometimes with small, oval to hexagonal coprolites, allowed to infer activities of oribatid termites (Isoptera). Peculiarities from wood preservation show that the damage was probably caused by herbivores, not detritivores. Dendrological data associated to results obtained in arthropod-plant interaction constrains the stratigraphic level of fossil wood occurrence in Missão Velha Formation to the interval Early Cretaceous. Otherwise, a monotypic coniferous wood association, showing affinities with extant Pinaceae, from northern portion of the Botucatu Formation (18°S) in Paraná Basin, is an evidence of some viii humidity under arid conditions prevailing in a Desert biome. Dendrological analysis for the monotypic wood assemblage indicated that growing conditions were periodic, but most stressed during the life cycle. Quantitative parameters controlling growth ring development should be highly related to environmental characters and not only a single consequence of climate. Taxonomic and physiologic parameters were also decisive as a response to environmental constrains. The conifer assemblage was developed during the climax of a greenhouse phase with increasing atmospheric CO2. The presence of growth rings as a common character indicates cyclical variation in tree growing conditions; nevertheless, typical latewood zone characterized by wall thickening and reduction of lumen size was not found. Simulations of Early Cretaceous climate indicate that arid desert biomes associated to hyper arid conditions may indeed have prevailed at southern lower latitudes during the pre-rift phase of Pangea. Integration of data obtained from different basins indicates that quantitative parameters utilized in dendrology can be highly related to environmental characters and not only a single consequence of climate. Thus growth rings were not determined by extrinsically factors alone; taxonomic and physiologic characters were decisive as a response to environmental constrains, especially in stress growing conditions. Taking into account dendrological analysis associated to palaeogeographic and sedimentological data it can be detected that arid to semi-arid peri-equatorial climatic conditions in Early Cretaceous greenhouse ecosystems have no modern analogs in present icehouse world.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
39

Midugno, Rafael. « Análise geoquímica comparativa entre arroios do município de Porto Alegre e corpos d’água da bacia hidrográfica do Lago Guaíba, Rio Grande do Sul, Brasil ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2012. http://hdl.handle.net/10183/78277.

Texte intégral
Résumé :
Os problemas ambientais associados à aglomeração humana em áreas metropolitanas estão presentes na Região Metropolitana de Porto Alegre. Nesta área em especial, na ausência de um sistema de coleta e tratamento de efluentes amplo e eficaz, a geração de resíduos domésticos, industriais e agrícolas supera a capacidade de assimilação do meio ambiente. Os recursos hídricos, como é o caso do Lago Guaíba, são utilizados concomitantemente como corpo receptor de dejetos e como fonte de captação de água para abastecimento público. No intuito de fornecer subsídios complementares ao gerenciamento dos recursos hídricos superficiais, foram realizados estudos relativos à hidrogeoquímica e à composição de isótopos estáveis de chumbo e zinco, em amostras de material em suspensão, provenientes de três sub-bacias hidrográficas. A escolha dessas sub-áreas baseou-se, principalmente, em dados do Plano Diretor de Desenvolvimento Urbano e Ambiental do Município de Porto Alegre, onde foram identificadas três classes de uso e ocupação do território. Portanto, cada classe está representada por uma sub-bacia hidrográfica: Urbana Densa - Arroio Passo das Pedras; Urbana Rarefeita - Arroio Cavalhada; e Periurbana - Arroio Lami. A comparação da hidrogeoquímica ambiental dessas áreas com o restante da Bacia Hidrográfica do Guaíba foi conduzida à partir da análise do conteúdo de isótopos estáveis de chumbo em amostras de referência, provenientes do Lago Guaíba e das desembocaduras dos rios Gravataí e Jacuí, este último, o seu principal tributário. Os dados físico-químicos revelam que os contextos urbano-paisagísticos determinam a composição química dos dejetos brutos lançados ao longo da rede de drenagem natural. Por outro lado, os resultados isotópicos demonstraram que a contribuição antropogênica de chumbo e zinco, dois dos principais poluentes em ambientes urbanos, é pouco significativa. Apesar disso, as análises isotópicas corroboraram a classificação proposta no Plano Diretor, permitindo, inclusive, discriminar as amostras provenientes dos três arroios urbanos daquelas utilizadas como referência regional.
The environmental problems associated to human agglomeration in metropolitan areas are presented in the Porto Alegre Metropolitan Region. Especially in this area, in the absence of a broad and effective collection and treatment system, the production of domestic, industrial and agricultural wastes, overcome the assimilation capacity of the environment. The water resources, as Lake Guaiba, are used at the same time as body receptor of wastewater and source of drinking water to public supply. In order to provide additional information to water management, studies of water and sediment hydrogeochemistry and stable isotope content of zinc and lead on the suspended particulate matter from three hydrographic sub-basins. The choice of these sub-areas was based on the Porto Alegre’s “Master Plan for Urban and Environmental Development”, where was presented three classes of occupation and land use. In this research, each class is represented by a hydrographic sub-basin: High Density - Passo das Pedras Creek; Medium Density - Cavalhada Creek; and Low Density - Lami Creek. The comparison between the hydrogeochemistry of these sub-areas and the Guaiba Hydrographic Basin was conducted by the lead isotope analysis of the reference samples, collected in the Lake Guaiba and the Gravatai and Jacui river mouths, the latter, the main affluent. The physic-chemical data shows that the types of urban landscape govern the chemical composition of wastewater thrown along the drainage of a certain watershed. On the other hand, the isotopic data prove that the lead and zinc anthropogenic contribution is a minor factor. Nevertheless, the isotopic analysis corroborated the classification proposed on the Master Plan, allowing discrimination between samples from the three urban creeks those used as regional reference.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
40

Botelho, Isabel. « Qualidade de serviços financeiros ». Master's thesis, NSBE - UNL, 1998. http://hdl.handle.net/10362/11778.

Texte intégral
Résumé :
A Work Project, presented as a part of the requirements from the Award of a MBA-Master in Business Administration from the NOVA-School of Business and Economics
Esta dissertaçã0 tem dois objectivos que são o de apresentar, em primeiro lugar, um questionario que permita avaliar o nível de qualidade percepcionado pelos clientes dos serviços da banca de retalho, e em segundo, o de apresentar uma proposta para um banco abordar e iniciar a implementação de programas de melhoria de qualidade. Para alcançar estes dois objectivos, para além de pesquisa bibliografica, selecionei dois questionarios já validados noutros mercados que adaptei a realidade da banca nacional e validei o seu conteúdo através de entrevistas pessoais junto de clientes e executivos bancarios. A principal aplicação posterior da tese, consiste na utilização do questionario elaborado para se proceder a um estudo quantitativo junto a uma amostra representativa dos clientes de um banco, que indicarão, para os diferentes atributos de qualidade a sua importância relativa e a seu grau de satisfação. o resultada deste estudo permitira a definição e a hierarquização de acções de melhoria de qualidade a implementar.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
41

Peña, Ruiz Karem Alexandra. « El riesgo sistemático de la banca : una aplicación del CAPM a la rentabilidad de la banca peruana ». Bachelor's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2018. http://tesis.pucp.edu.pe/repositorio/handle/123456789/12612.

Texte intégral
Résumé :
La presente investigación busca analizar la proporción en que los cambios en el mercado afectan el retorno de los bancos peruanos los últimos años, con el objetivo de contribuir a la comprensión y establecimiento de nuevas estrategias que han permitido que los bancos peruanos logren altas tasas de rentabilidad, tomando en cuenta el panorama del mercado de capitales. Para ello, se propone una metodología de series de tiempo en su expresión clásica, y luego un sistema de ecuaciones simultáneas. En la primera parte, los resultados del CAPM se estiman considerando dos especificaciones econométricas, la de Sharpe-Lintner y la de Black; ambas por Mínimos Cuadrados Ordinarios, utilizando, por un lado, las series históricas de los precios de las acciones de los cuatro principales bancos peruanos, de los retornos de los bonos soberanos peruanos a 10 años y el índice General de la Bolsa de Valores de Lima; y, por otro lado, las series históricas de los bonos del tesoro americano a 10 años y los índices MSCI Global y MSCI Mercados Emergentes. En la segunda parte se aplica el sistema de ecuaciones simultáneas bajo el método de estimación SUR o regresiones aparentemente no relacionadas. En general, el presente estudio encuentra que los bancos peruanos tienen un beta menor a la unidad para los últimos 20 años, utilizando estimadores eficientes y consistentes con las series históricas disponibles para la aplicación del CAPM
Tesis
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
42

Figueiredo, Alba Vívian Amaral. « Percepção Ambiental na Gestão da Bacia Hidrográfica - O Olhar do Comitê da Bacia Hidrográfica do Rio Sergipe ». Universidade Federal de Sergipe, 2011. https://ri.ufs.br/handle/riufs/4231.

Texte intégral
Résumé :
The environmental degradation that Sergipe River Basin has been experiencing over recent decades is the main reason of this work, in this context, it is remarkable the socio and environmental importance of the Sergipe River Basin Committee, responsible for participative and decentralized management of water resources. From in loco observations during the Committee meetings, in order to understand its functioning, it was possible to identify some difficulties faced between physical infrastructure and logistical support to the effective implementation of a participatory management of the committee as manager council. To understand better the reality of this managing body and its members, a study on environmental perception was carried out, corresponding to the ´background´in search for the analysis and interpretation of reality in terms of relationships between managers and the Sergipe River Basin. Facing the impasse that is established, this work proposed to answer the following question: The environmental perception of the segments that make up the Sergipe River Basin Committee happens in what way, taking into account the socio-economic and cultural diversity with different social roles of the involved actors? The research objective was to verify the environmental perception of the segments that make up the Sergipe River Basin Committee in relation to its management object. The research is based on theoretical and conceptual foundations of environmental perception, content analysis and descriptive statistics. On the research of perception were used semi-structured interview techniques, Game of perceptions, characterization questionnaire of the subjects and analysis of the minutes prepared during the Committee plenary of management 2008/2010. In the various aspects investigated, differences in perceptions were evidenced within and among the segments. With this study it was possible to examine how perceptions are different but at the same time involve a subjective connection among them. We affirm that to investigate the perception of a wholly group is to make interpretative clippings of the mosaic of possibilities that may exist within it. We conclude believing that an investigation of environmental perception may contribute to more contextualized understanding of the environment, stimulating new beliefs and consequently habits of environmental interaction. The environmental perception may contribute to Environmental Education favoring a work of equality of conditions between the worked parts.
A degradação ambiental que a Bacia Hidrográfica do Rio Sergipe vem sofrendo ao longo das últimas décadas é o principal motivo deste trabalho, neste contexto, percebe-se a importância socioambiental do Comitê da Bacia Hidrográfica do Rio Sergipe, responsável pela gestão participativa e descentralizada dos recursos hídricos. A partir, de observações presenciais durante as reuniões do Comitê, objetivando compreender o funcionamento deste, foi possível sinalizar algumas dificuldades enfrentadas entre estrutura física e apoio logístico até a efetiva realização de uma gestão participativa do Comitê como conselho gestor. Para melhor compreender a realidade desse órgão gestor e de seus membros, foi realizado um estudo em percepção ambiental, correspondendo ao pano de fundo em busca da análise e interpretação da realidade em termos de relações dos gestores com a Bacia Hidrográfica do Rio Sergipe. Frente ao impasse que se estabelece, o trabalho propôs em responder a seguinte questão: A percepção ambiental dos segmentos que compõem o Comitê da Bacia do Rio Sergipe se dá de que forma, levando-se em consideração a diversidade sócio-econômico-culturais com diferentes papeis sociais dos atores envolvidos? O objetivo da pesquisa consistiu em verificar a percepção ambiental dos segmentos que compõem o Comitê da Bacia Hidrográfica do Rio Sergipe em relação ao seu objeto de gestão. A pesquisa se fundamenta nas bases teórico-conceituais da percepção ambiental, análise de conteúdo e estatística descritiva. Na pesquisa da percepção foram usadas as técnicas de entrevista semi-estruturada, Jogo das Percepções, questionário de caracterização dos sujeitos e análise de Atas elaboradas durante as Plenárias na gestão 2008/2010 do Comitê. Nos diversos aspectos investigados foram evidenciadas diferenças de percepções inter e intra segmentos. Com esse estudo foi possível examinar como as percepções são diferenciadas, mas ao mesmo tempo comportam uma ligação subjetiva entre si. Afirmamos que investigar perceptivamente todo um grupo é fazer recortes interpretativos do mosaico de possibilidades que venham a existir dentro dele. Concluímos acreditando que uma investigação de percepção ambiental pode contribuir com o entendimento mais contextualizado do ambiente, estimulando novas crenças e, conseqüentemente hábitos de interação ambiental. A percepção ambiental pode contribuir para a Educação Ambiental favorecendo a um trabalho de igualdade de condições entre as partes trabalhadas.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
43

Martine, Ariel Milani 1979. « Reconstituições de cenários paleoambientais cretácicos : Membro Crato (Formação Santana, Bacia do Araripe) e Formação Adamantina (Bacia Bauru) ». [s.n.], 2013. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/287316.

Texte intégral
Résumé :
Orientador: Fresia Soledad Ricardi Torres Branco
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Geociências
Made available in DSpace on 2018-08-23T20:16:54Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Martine_ArielMilani_M.pdf: 5585307 bytes, checksum: 9ad59c50a722ac98607ad90b3c3a33b5 (MD5) Previous issue date: 2013
Resumo: Desde a metade do século XIX, paleontólogos usam desenhos e pinturas para reconstruir organismos extintos. Essas técnicas são, hoje, chamadas informalmente de reconstituições paleoartísticas. O espécime reconstruído através da ilustração científica transcende a literatura especializada chegando ao conhecimento popular, sendo assim, uma importante ferramenta para a divulgação científica. Com base em anatomia comparada e interpretações paleoecológicas, o presente trabalho descreve, de forma pioneira, no Brasil, os conceitos e etapas dos processos de reconstituições paleoartísticas, usando como modelos cinco organismos fósseis brasileiros, sendo um molusco bivalve, um osteiete, um anfíbio anuro, um dinosauro saurópode e uma gimnosperma, e dois paleoambientes continentais do período Cretáceo do Brasil: Membro Crato (Formação Santana, Bacia do Araripe) com três subdivisões espaciais representando os nichos ecológicos do Lago, Pântano e Bosques. E a Formação Adamantina (Bacia Bauru), com três subdivisões temporais representando período de chuva, sistemas fluviais e estiagem
Abstract: Since the second half of the 19th century paleontologists are using drawings and paintings to reconstruct extinct organisms. These types of techniques are nowadays informally called paleoartistic reconstruction. The specimens reconstructed thru scientific illustrations go beyond specialized literature to reach popular knowledge becoming an important tool for scientific information. Due to shortage of academic material in Brazil about this subject, the present work shows thru compared anatomy the concepts and steps taken by the paleoartistic reconstruction processes using as models five Brazilian fossil organisms, one being a bivalve mollusk, one osteychthye, one amphibious anura, one dinosaur sauropoda and one gymnosperm. Two others are continental paleoenvironment from Brazil's Cretaceous period: 1- Member Crato (Santana Formation from Araripe Basin) with three subdivisions representing the ecological niches from lakes, swamps and bushes. 2- Adamantina Formation (Bauru Basin) with three subdivisions representing dry season, fluvial systems and drought
Mestrado
Geologia e Recursos Naturais
Mestre em Geociências
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
44

RODRIGUES, Bruno Magro. « Cartografia aplicada à análise ambiental de bacia hidrográfica : um estudo de caso na bacia do rio Pirapozinho ». Universidade do Oeste Paulista, 2017. http://bdtd.unoeste.br:8080/jspui/handle/jspui/1034.

Texte intégral
Résumé :
Submitted by Adriana Martinez (amartinez@unoeste.br) on 2017-08-10T19:36:26Z No. of bitstreams: 1 Bruno Magro Rodrigues.pdf: 8641064 bytes, checksum: f4d6d61246947f4905adf5a227d333ec (MD5)
Made available in DSpace on 2017-08-10T19:36:26Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Bruno Magro Rodrigues.pdf: 8641064 bytes, checksum: f4d6d61246947f4905adf5a227d333ec (MD5) Previous issue date: 2017-02-20
The present work aimed to develop the cartographic project and production as a support to the environmental planning and analysis of the water resources` quality of the Pirapozinho watershed. To accomplish this, it was followed a script that contemplated the developmental stages of the cartographic design and production processes with the intention to subsidize the environmental analysis of watersheds. The principles of cartographic communication were applied in the design and production of thematic maps. The environmental analysis process was elaborated from the compilation of the data collected in the cartographic production stage, supported by physical-chemical and bacteriological analyzes of the surface waters of the Pirapozinho watershed. The work sought to reflect on environmental sustainability and land uses regarding to environmental quality and water resources. By means of the environmental situation identification in the studied watershed, correlations were made between the physical aspects raised and the surface water quality. The results pointed to impacts in the watershed due to the inadequate process of watershed occupation. A vegetative deficit stands out, as intense occupation of pasture and crops. Also noteworthy is the influence of industrial effluent discharges in the Pirapozinho river drainage head areas in its main course. The analysis of surface water indicated a possible points of water contamination. The parameters above the acceptable limit according to the resolution Conama 357/05, as amended by Conama Resolution 430/11, were: biochemical demand for oxygen, phosphorus, dissolved oxygen, total nitrogen and Escherichia coli. These changes are attributed to industrial and agricultural activities in the studied watershed.
O presente trabalho possuiu como objetivo desenvolver o projeto e a produção cartográfica como suporte ao planejamento ambiental e análise da qualidade dos recursos hídricos da bacia hidrográfica do rio Pirapozinho. Para isso foi seguido um roteiro que contemplou as etapas de desenvolvimento dos processos de projeto e produção cartográfica com o intuito subsidiar a análise ambiental de bacias hidrográficas. Os princípios da comunicação cartográfica foram aplicados no projeto e na produção dos mapas temáticos. O processo de análise ambiental foi elaborado a partir da compilação dos dados levantados na etapa de produção cartográfica, apoiado por análises físico-químicas e bacteriológicas das águas superficiais da bacia hidrográfica do rio Pirapozinho. O trabalho buscou trazer reflexões sobre a sustentabilidade ambiental e os usos da terra relacionados com a qualidade ambiental. Por meio da identificação da situação ambiental da bacia estudada foram realizadas relações entre os aspectos físicos levantados e a qualidade das águas superficiais. Os resultados apontam para impactos na bacia hidrográfica oriundos do inadequado processo de ocupação da bacia. Destaca-se um déficit vegetacional, e intensa ocupação de pastagem e culturas. Destaca-se também a influência do lançamento de efluente industrial em áreas da cabeceira de drenagem do rio Pirapozinho em seu curso principal. Pelas análises de águas superficiais foi possível identificar pontos de contaminação hídrica. Os parâmetros que encontraram-se acima do limite aceitável segundo a resolução Conama 357/05, alterada pela resolução Conama 430/11, foram: demanda bioquímica de oxigênio, fósforo, oxigênio dissolvido, nitrogênio total e Escherichia Coli. Atribui-se estas alterações as atividades industriais e agropecuárias na bacia estudada.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
45

Galves, Wanner. « Diversidade de peixes da bacia hidrográfica do rio Taquara, bacia do rio Tibagi, alto rio Paraná, Brasil ». Universidade Estadual de Londrina. Centro de Ciências Biológicas. Programa de Pós-Graduação em Ciências Biológicas, 2008. http://www.bibliotecadigital.uel.br/document/?code=vtls000128075.

Texte intégral
Résumé :
Apesar do aumento dos estudos aquáticos nos últimos anos, ainda existe uma infinidade de microbacias ainda não inventariadas, e dados relacionados à composição ictiofaunística são desconhecidos para a maioria dos cursos d?água de menor porte. Este trabalho teve o objetivo de analisar a diversidade de peixes na bacia do rio Taquara, um dos afluentes da porção baixa do rio Tibagi. As coletas foram realizadas nas proximidades das cabeceiras de nove dos principais tributários do rio Taquara e em cinco trechos do rio propriamente dito. Foram delimitados trechos de 50 metros bloqueados em suas extremidades por tela sombrite (malha 2 mm), sempre que possível. A captura foi realizada com auxílio de peneiras, tarrafas, redes de arrasto e de espera, no período de maio a dezembro de 2006. Foram amostrados 2.389 exemplares de 74 espécies, pertencentes a seis ordens, com dominância de Characiformes e Siluriformes. Nos trechos de rio a riqueza variou de 10 a 39 espécies, com índices de Shannon variando de 1,534 a 2,905, enquanto que nos trechos de cabeceiras a riqueza variou de 4 a 17, com índice de Shannon variando de 1,204 a 2,313. Com os resultados obtidos foi possível verificar que a diversidade de peixes na bacia do rio Taquara esteve relacionada com a complexidade de hábitats e as condições ambientais de cada trecho, além da ocorrência de nove espécies ainda não descritas.
Despite of the increase of aquatic studies in recent years, there are still multiple watersheds not inventoried yet, and data related to the ichthyology composition are unknown to the majority of small water courses. This present work had the purpose to analyze the diversity of fish in Taquara river basin, one of the main tributaries of the low portion of Tibagi river. Surveys were done around the creeks of nine of its main tributaries and in five stretches of the Taquara River. The fishes were collected in 50 meters blocked in their stretches by a slender nest (mesh 2 mm), whenever possible. In the capture we used sieves, casting nets, drag nets and gill nets from May to December 2006. It was collected 2,389 specimens of 74 species of fish, belonging from six orders, with dominance of Characiformes and Siluriformes species. In the stretches of river, the richness variable from 10 to 39 species, with index of Shannon with variation from 1,534 to 2,905, while in stretches of creeks the richness variation from 4 to 17, with index of Shannon variation from 1,204 to 2,313. With the results obtained it was possible to verify that the ichthyic diversity of Taquara river basin was related with the complexity of the habitats and the environmental conditions of each stretch, besides the sampling of nine species that have not been described yet.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
46

DEMONER, L. E. « Distribuição e Diversidade de Euphausiacea (crustacea) na Bacia do Espírito Santo e na Bacia de Campos (brasil) ». Universidade Federal do Espírito Santo, 2017. http://repositorio.ufes.br/handle/10/9125.

Texte intégral
Résumé :
Made available in DSpace on 2018-08-01T23:42:36Z (GMT). No. of bitstreams: 1 tese_10178_Dissertacao Lilian Demoner.pdf: 1566710 bytes, checksum: 6b0deea80061b242ada5a487d9fa0f25 (MD5) Previous issue date: 2017-03-02
Os eufausiáceos representam uma parcela importante do zooplâncton, atuando no controle top-down e bottom-up nas redes alimentares marinhas e desempenhando um importante papel no transporte de carbono para o fundo oceânico. Porém, ainda pouco se sabe sobre a ocorrência e distribuição dos eufausiáceos nas águas da região Sudeste do Brasil, principalmente em águas profundas. Este trabalho tem como objetivo investigar a distribuição vertical e horizontal de eufausiáceos numa determinada região da Bacia do Espírito Santo e porção norte da Bacia de Campos e avaliar a existência de padrões de ocorrência de espécies associadas às massas dágua, além da interação desses organismos com parâmetros ambientais. A área de estudo é constituída pelas massas dágua características do Atlântico Sul: Água Tropical (AT), Água Central do Atlântico Sul (ACAS), Água Intermediária Antártica (AIA) e Água Profunda do Atlântico Norte (APAN). As amostragens de zooplâncton foram realizadas no período seco de 2013 e no período chuvoso de 2014, em dois transectos, um na Bacia do Espírito Santo e outro na porção norte da Bacia de Campos. Foi realizado um perfil longitudinal e vertical, com oito estações de coleta em cada transecto e em cada estação o número de amostras obtido variou de 1 a 4, dependendo da profundidade do local, totalizando 20 amostras em cada transecto. Foram realizados arrastos horizontais noturnos no núcleo de cada massa dágua utilizando o sistema de redes de abertura e fechamento múltiplo, MOCNESS, com abertura de malha de 200μm. A amostragem dos parâmetros físico-químicos foi realizada através de perfilagens de CTD em todas as estações de coleta. A partir dos resultados obtidos com as análises em laboratório, espera-se levantar dados sobre a comunidade de eufausiáceos das massas dágua presentes na Bacia do Espírito Santo e porção norte da Bacia de Campos.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
47

Ramalho, Elsa Cristina Lopes Rodrigues. « A petrogeoquímica dos paleossolos e crostas carbonatadas no Cabo Mondego e Pombal no conhecimento dos paleoambientes do kimmeridgiano da bacia lusitânica ». Master's thesis, Universidade de Aveiro, 1995. http://hdl.handle.net/10773/23661.

Texte intégral
Résumé :
Mestrado em Geoquímica
Este trabalho, levado a cabo com o intuito de contribuir para o conhecimento dos paleoambientes do Kimmeridgiano da Bacia Lusitânica através do estudo petrogeoquímico dos paleossolos e crostas carbonatadas do Cabo Mondego e Pombal, inserido num vasto programa de pesquisas sobre esta mesma bacia, compõe-se de cinco partes principais, sub-divididas em capítulos menores, cuja divisão seguiu um critério estrutural que visa uma orientação "do geral para o particular". Assim, após a parte inicial introdutória na qual se decompõe o trabalho nas suas fases principais, dá-se a conhecer o tema geral através de uma monografia que visa o esclarecimento dos aspectos principais relacionados com paleossolos e calcretos. Na terceira parte é descrita com um certo detalhe a geologia da Bacia Lusitânica durante o Mesozóic0, dando especial relevo ao Cabo Mondego e a Pombal. A quarta parte consiste no corpo principal do trabalho, através da descrição dos trabalhos laboratoriais, OS seus resultados, a sua discussão, análise estatística multivariada e uma síntese interpretativa. Finalmente, a quinta parte contem as conclusões.
This thesis was done with the aim of a contribution to the basic knowledge of the paleoenvironments of the Kimmeridgian of the Lusitanian Basin through the petrogeochemical study of the paleosols and calcretes from Cabo Mondego and Pombal, within a huge research programme about this basin. It is composed of five main parts, sub-divided into minor chapters, by a structural criteria that "comes from the general to the particular". After an inicial introductory part in which the thesis is decomposed into its main phases, the general theme is described in a monography about paleosols and calcretes. In third part, the geology of the Lusitanian Basin during Mesozoic is described in detail, with special remarks for Cabo Mondego and Pornbal. Fourth part is the body of the thesis; it describes the laboratory analysis, its results, a general discussion, multivariate statistic analysis and an interpretative synthesis. Finaly, fifth part contains the final conclusions.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
48

Cristina, Guilherme Betânia. « Abordagem taxonômica e protéica de nematoda de vida livre ». Universidade Federal de Pernambuco, 2010. https://repositorio.ufpe.br/handle/123456789/2221.

Texte intégral
Résumé :
Made available in DSpace on 2014-06-12T15:55:34Z (GMT). No. of bitstreams: 2 arquivo74_1.pdf: 8366792 bytes, checksum: b819d87c93490ecc453620d931eb3e5d (MD5) license.txt: 1748 bytes, checksum: 8a4605be74aa9ea9d79846c1fba20a33 (MD5) Previous issue date: 2010
Universidade Federal Rural de Pernambuco
Os Nematoda marinhos estão entre os grupos mais comuns, dominantes e diversos metazoários bentônicos. Normalmente, representam 70 90% de abundância, onde apresentam papéis ecológicos fundamentais. Estimativas de diversidade de Nematoda marinho são em número de milhões de espécies, da qual só uma pequena fração foi descrito. Estudos taxonômicos da família Thoracostomopsidae Filipjev, 1927 são raros, logo faz necessário um estudo que venha contribuir para o conhecimento dos seus representantes no Brasil. Este estudo teve como objetivos: (1) realizar um levantamento sobre o estado da arte da Família Thoracostomopsidae com base na bibliografia existente; (2) Descrever as novas espécies desta família obtidas em amostras coletadas nas Bacias de Campos e Potiguar e (3) levantar a composição protéica da nematofauna de dois ambientes costeiros. Na Bacia de Campos foram coletadas amostras de sedimento em nov/dez de 2002 (OCEANPROF I) e jun/jul de 2003 (OCEANPROF II) a bordo do navio Astro Garoupa. Um total de 43 estações ao longo de 9 transectos em profundidades de 750 m, 1050 m, 1350 m, 1650 m e 1950 m. Na Bacia Potiguar as amostras foram coletadas em duas campanhas (em 2004, com 69 estações, sendo 43 na malha de caracterização ambiental e 26 na malha de monitoramento ambiental dos emissários submarinos do pólo industrial de Guamaré; Em 2008, 36 estações de coleta, sendo 26 estações dos emissários submarinos do pólo industrial de Guamaré e 10 localizadas a 50m, 200m, 500m, 1000m e 2000m de distância dos emissários). As amostras foram fixadas com formaldeído (4%) salino e acondicionadas em potes plásticos. Em laboratório as amostras foram elutriadas para retirada dos Nematoda. Logo após foram confeccionadas lâminas permanentes para identificação genérica e específica, a partir de determinação dos dados de morfometria, através de literatura específica. Para o levantamento protéico foram coletados os Nematoda da praia de Maracaípe e Estuário do Pina. As amostras biosedimentológicas foram coletadas com um tubo PVC de 3,7 cm de diâmetro interno, sendo este inserido nos sedimentos até 10 cm de profundidade, no mediolitoral inferior, em seguida fixadas utilizando-se diferentes tratamentos (potes com formol, formol tamponado com bórax e sem formol) sendo todas mantidas resfriadas. O sedimento foi elutriado para análise protéica, sendo retirados 200 Nematoda de cada tratamento, nos quais, foram sonicados e centrifugados para análise protéica usando método BCA (Protein Assay Kit). Através do levantamento realizado sobre a família Thoracostomopsidae, pode-se observar que existe uma discordância com as descrições de alguns gêneros. Dentre os gêneros da subfamília Enoplolaiminae, Enoplolaimus, Enoploides e Mesacanthion foram os que não existiam na literatura informações suficientes, seja de caráter descritivo ou ilustrativo; já os gêneros Epacanthion e Oxyonchus, são os que apresentam dados atuais e relevantes na identificação das espécies válidas. Na Bacia de Campos foram encontrados: Mesacanthion, Mesacanthoides, Paramesacanthion e descrição Epacanthion sp. nov. Na Bacia Potiguar, a família está representada pelos gêneros: Oxyonchus sp, Trileptium sp, Fenestrolaimus sp, sendo os gêneros Mesacanthion sp e Epacanthion sp estudados ao nível específico. Nos ambientes estudados houve uma variação na concentração dos extratos obtidos dos organismos fixados com formalina neutra e os dos organismos tamponados com bórax, porém não significativa. Entretanto, para os extratos obtidos dos organismos sem tratamento a concentração de S1 e S2 foi cerca de 78% menor. Uma variação significativa, ocorreu para os extratos obtidos dos Nematoda coletados no complexo estuarino da Bacia do Pina- PE sem formol, onde a concentração protéica foi de 80,27 μg/mL, cerca de 68% maior comparado com S3 da praia de Maracaípe. Entretanto, faz-se necessário um estudo mais detalhado, uma vez que as metodologias existentes que auxiliam a determinação de proteínas ou outras classes bioquímicas, são escassas, logo precisam ser ajustadas e adaptadas para organismos como Nematoda que apresentam um tamanho muito reduzido, dificultando assim a extração dos seus compostos orgânicos. Além disso, ainda que haja a necessidade de mais estudos a cerca da composição protéica dos nematódeos, os primeiros resultados aqui apresentados demonstraram ser esta abordagem, uma ferramenta promissora na investigação das estratégias bioenergéticas e na relevância trófica do grupo nos ecossistemas marinhos e estuarinos
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
49

Oliveira, Jefferson Tavares Cruz Oliveira. « Avaliação integrada de dados geofísicos da transição Crustal (continente- oceano) da Bacia de Pernambuco,NE do Brasil ». Universidade Federal de Pernambuco, 2013. https://repositorio.ufpe.br/handle/123456789/10424.

Texte intégral
Résumé :
Submitted by Israel Vieira Neto (israel.vieiraneto@ufpe.br) on 2015-03-04T17:19:17Z No. of bitstreams: 2 DISSERTAÇÃO Jefferson Tavares Cruz Oliveira.pdf: 5835652 bytes, checksum: e77f65807c5d0107ffc5956c8ff6caf7 (MD5) license_rdf: 1232 bytes, checksum: 66e71c371cc565284e70f40736c94386 (MD5)
Made available in DSpace on 2015-03-04T17:19:17Z (GMT). No. of bitstreams: 2 DISSERTAÇÃO Jefferson Tavares Cruz Oliveira.pdf: 5835652 bytes, checksum: e77f65807c5d0107ffc5956c8ff6caf7 (MD5) license_rdf: 1232 bytes, checksum: 66e71c371cc565284e70f40736c94386 (MD5) Previous issue date: 2013-10-09
Este trabalho apresenta uma investigação geofísica integrada (dados sísmicos de reflexão 2D e dados potenciais gravimétricos e magnetométricos), que teve como objetivo prover uma análise sobre o contexto regional da Bacia de Pernambuco, incluindo as regiões onshore e offshore, em especial, sobre as características da transição crustal, continente oceano, nos limites do Platô de Pernambuco. Foi desenvolvido a partir de dados gravimétricos e magnetométricos de satélite, bem com quatro seções sísmicas integradas a esses dados potencias. Este banco de dados inclui dados disponíveis no Banco de Dados de Exploração e Produção (BDEP - ANP), dados levantados por instituições de pesquisa na região onshore da bacia e dados de levantamentos de satélite (GRACE e TOPEX). Os mesmos foram processados em programas específicos, utilizando-se filtros de frequência para destaque das anomalias observadas. Neste sentido foram observados na Bacia de Pernambuco três grandes domínios tectônicos: a Bacia Interna estreita e paralela ao eixo do rifte; um alto estrutural externo que separa a Bacia Interna da Bacia do Platô; e a Bacia do Platô de Pernambuco, que se estende até o limite com a bacia oceânica a leste. A Bacia Interna que ocupa parte da faixa costeira pode ser ainda dividida em duas sub-bacias, a de Piedade a norte, e do Cupe, a sul. Os resultados também possibilitaram alem da realização da estimativa dos limites da Bacia do Platô, prover informações acerca de sua geologia. Foi possível a identificação de grandes estruturas na porção onshore e offshore como o Baixo de Itapuama, Baixo Externo do Platô, Baixo de Tamandaré, Alto Maracatu, Graben de Piedade, Alto do Cabo de Santo Agostinho, Graben do Cupe, Alto de Maragogi, Zona de Cisalhamento de Pernambuco, Alto de Itamaracá, Alto Gaibu, Graben de Sirinhaém(?), Graben de Maragogi(?). Foi realizada uma analise com base no modelo cinemático de Ridel o qual se mostrou convergente com as estruturas vista nos mapas potenciais. Por fim foi possível concluir que a extensão da Bacia do Platô a qual foi estimada no limite L1 do mapa de Anomalia Gravimétrica residual, se estende até cerca de 130 a 150 Km da costa. Além disso, a espessura da cobertura sedimentar foi estimada em aproximadamente 9000 m situada no Baixo de Tamandaré a SW do platô.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
50

Costa, Marcos Alberto Galdino. « O conceito de soteriologia na trilogia religiosa de Gil Vicente : O Auto da Barca do Inferno, O Auto da Barca do Purgatório e o Auto da Barca da Glória ». Universidade Presbiteriana Mackenzie, 2009. http://tede.mackenzie.br/jspui/handle/tede/2532.

Texte intégral
Résumé :
Made available in DSpace on 2016-03-15T19:48:53Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Marcos Alberto Galdino Costa.pdf: 487953 bytes, checksum: c452ef8e956959d8e52def2f365b1ca4 (MD5) Previous issue date: 2009-08-11
Fundo Mackenzie de Pesquisa
The present work intends to analyze Gil Vicent s, play writer and poet, view about virtues and humans degradation considering the salvation aspect involved in it. Literature and Theology altogether can show aspects of humans life, for this reason the Trilogy of Boat: Act of the Boat of Hell, Act of the Boat of Purgatory and the Act of the Boat of Heaven were chosen to be analyzed for represent the thinking concerning salvations aspects in that important time period, that showed a religious disagreement that resulted in Protestant Reformation (1517). The life, the work and the prestige the poet had with the kings John II, Manuel and the queen Eleonor will be observed firstly. Vicent´s works is very important until today; by his work, Trilogy of Boat, the influence of his time and the mean where he lived are observed. He shows that in the Middle Age the society and the church had a lot of sins like lust, avarice, envy, robbery and pride; all Vicent s characters have one or more of these sins and they respond for that. He show us his religious believes in Heaven, Hell, and Purgatory by the destiny he gives to the sinners souls. The poet created a place where angels, the demon and personified death are responsible for who died. In his Trilogy of Boats we analyze the author s concept about salvation and we saw the ones who went to Hell, to Paradise and to Purgatory, to have their sins purified. Finally, we can observe that Gil Vincent was a man who wants to see the transformation of his society and his church. However, our intention isn t defend a point of view referent to soteriology controversy whether salvation can happen through God s grace or by the election through his prescience, we pretend show that both concepts were present before , during and after Vicente s life, as well during the Protestant Reformation. Starting from historic and culture analyses, our intention is respond some questions like: What are salvation concepts in Gil Vincent work? His soteriological thoughts are based on what? Whether, did he a significant contribution to his readers of all the times? And finally: Was he a precursor of Reformation or only discontent with Catholic Church?
Esta pesquisa pretende analisar a visão do poeta português Gil Vicente quanto às virtudes, aos vícios e à degeneração do homem, considerando os aspectos envolvidos na salvação. Tendo como ponto de partida que a Teologia e a Literatura se entrelaçam ao exporem a vida humana, a trilogia de Gil Vicente, Auto da Barca do Inferno, Auto da Barca do Purgatório e Auto da Barca da Glória, foi escolhida para ser analisada por representar o pensamento, no que diz respeito à salvação, de um período tão importante em termos de descontentamento religioso, que resultou na Reforma Protestante (1517). Em primeiro lugar, são analisados a vida, a obra e o prestígio que o poeta tinha na corte portuguesa com os reis D. João II, D. Manuel e a Rainha Eleonor. Por meio da Trilogia das Barcas, a influência do tempo de Gil Vicente e do meio em ele viveu é observada. Ele mostra que, na Idade Média, na sociedade e na igreja podiam-se observar muitos pecados como a luxúria, a avareza, a inveja, a corrupção e o orgulho; todas as personagens têm um ou mais desses vícios e respondem por isso. O poeta nos mostra sua crença no céu, no inferno e no purgatório por meio do destino que ele dá para cada alma. Ele cria um espaço no qual os anjos, o diabo e a personificação da morte são responsáveis por quem morre. Na Trilogia das Barcas, analisamos o conceito que o autor tinha sobre a salvação e observamos aqueles que são enviados para o inferno, para o paraíso e para o purgatório. Não temos intenção de defender uma posição quanto à controvérsia soteriológica: se a salvação acontece por meio da eleição unicamente pela graça de Deus ou por meio de sua presciência; mas sim de mostrar que ambos os conceitos estavam presentes antes de Gil Vicente, durante sua vida, e depois de Gil Vicente, em todo o período da Reforma Protestante. A partir da análise histórico-cultural e da análise dos Autos propostos no tema, buscamos responder às questões: qual o conceito de salvação em Gil Vicente? Em que se fundamenta o pensamento soteriológico dele? Quais contribuições o poeta deu ao seu povo e às pessoas que ainda leem suas obras? Por último, vamos tentar responder se ele foi um préreformador ou apenas um católico descontente com sua igreja.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
Nous offrons des réductions sur tous les plans premium pour les auteurs dont les œuvres sont incluses dans des sélections littéraires thématiques. Contactez-nous pour obtenir un code promo unique!

Vers la bibliographie