Littérature scientifique sur le sujet « Attenzione esecutiva »

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Articles de revues sur le sujet "Attenzione esecutiva"

1

Gubernale, Marco, Claudia Costantini, Barbara Micoli, Susanna Negrin et Paolo Bonanni. « Neuropsicologia dell'epilessia frontale notturna criptogenica in etŕ evolutiva ». CHILD DEVELOPMENT & ; DISABILITIES - SAGGI, no 3 (avril 2012) : 53–78. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-s03004.

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Résumé :
Ad un gruppo di 14 pazienti affetti da Epilessia Frontale Notturna (EFN) con etŕ compresa tra etŕ 3.8 e 17.2 anni č stato effettuato un assessment neuropsicologico durante videomonitoraggio EEG prolungato. L'anamnesi psicologica mette in evidenza difficoltŕ di attenzione e scolastiche diffuse a tutto il campione, ma non storie indicative di difficoltŕ specifiche di apprendimento. I dati ottenuti sono stati successivamente confrontati con quelli di un gruppo abbinato al campione per etŕ e quoziente intellettivo, affetto da altre forme di epilessia, al quale č stato somministrato il medesimo protocollo. I risultati piů significativi documentano: intelligenza mediamente nella norma, con discrepanza sfavorevole per il dominio verbale; attenzione integra; lievi ipofunzionalitŕ in senso esecutivo, di natura verbale e rispetto alle capacitŕ di pianificazione di un compito strategico; spunti psicopatologici internalizzati. Queste osservazioni confermerebbero la minore aggressivitŕ dell'EFN in senso cognitivo rispetto ad altre forme di epilessia, come pure la vulnerabilitŕ specifica dei processi esecutivi, e suggeriscono interpretazioni etiopatogenetiche alternative a quelle genetiche.
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2

Zucchini, Francesco. « VETO PLAYERS E INTERAZIONE FRA ESECUTIVO E LEGISLATIVO : IL CASO ITALIANO ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 31, no 1 (avril 2001) : 109–37. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200029567.

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Résumé :
Introduzione La maggior parte degli studi sul parlamento italiano durante la prima repubblica, rende conto delle caratteristiche permanenti della produzione legislativa (Di Palma 1978; 1987). Gli studiosi che hanno prestato attenzione al mutamento hanno finito per considerarlo come la manifestazione matura di quei fattori. Sia le spiegazioni delle caratteristiche generali del processo legislativo nel parlamento italiano, sia le spiegazioni della sua evoluzione nel tempo appaiono problematiche. Se per esempio la polarizzazione e la sfiducia reciproca fra le principali forze politiche servono a spiegare l'assenza (o la presunta assenza) di grandi riforme e sostanziali mutamenti di politica (Di Palma 1978; Sartori 1974), perché è proprio quando la polarizzazione, e verosimilmente anche il grado di sfiducia, si attenuano che il governo fatica maggiormente a ottenere per vie ordinarie l'approvazione dei propri disegni di legge, normalmente dal contenuto più ambizioso e indirizzati ad una platea più ampia di quelli di origine parlamentare? Se l'elevato grado di consenso nell'approvazione delle leggi è una conseguenza della peculiare attitudine culturale della nostra classe politica all'accordo, se non addirittura alla collusione (Pizzorno 1993), perché lo stesso fenomeno è presente in altri sistemi politici, come per esempio negli Stati Uniti, della cui somiglianza culturale al caso italiano è lecito dubitare?
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3

Camilloni, M., D. de Bernart et G. Pinto. « lo sviluppo della flessibilitŕ rappresentativa nel disegno infantile : l'influenza del compito ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 2 (juin 2012) : 151–70. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-002001.

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Résumé :
Nell'ambito degli studi sullo sviluppo pittorico infantile, questa ricerca ha l'obiettivo di analizzare lo sviluppo della flessibilitŕ rappresentativa nei disegni dei bambini ponendo particolare attenzione alla misura in cui questa capacitŕ č legata all'etŕ e all'effetto di istruzioni pittoriche. Disegni tematici sono stati analizzati per verificare quando e come i bambini diventano capaci di differenziare i loro prodotti pittorici in risposta a due diverse istruzioni. Lo studio č stato condotto su 99 partecipanti, di etŕ compresa tra i sei e i dieci anni, ed ha comportato la messa a punto di uno specifico sistema di codifica, volto a rilevare entitŕ e strategie degli scostamenti dalla canonicitŕ. I risultati indicano che la flessibilitŕ rappresentativa migliora con l'etŕ e che i bambini piů grandi sono piů efficienti rispetto a quelli di etŕ inferiori nell'utilizzare strategie maggiormente complesse dal punto di vista cognitivo ed esecutivo.
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4

Gentiloni Silveri, Umberto. « La politica internazionale e Amintore Fanfani ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 262 (octobre 2011) : 64–74. http://dx.doi.org/10.3280/ic2011-262004.

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Résumé :
Negli ultimi anni il dibattito storiografico sul secondo dopoguerra ha privilegiato i tentativi di superare le narrazioni nazionali, rimettendo in discussione i confini tradizionali delle discipline di riferimento. Il percorso biografico di Amintore Fanfani rappresenta un punto di osservazione privilegiato, segnato dall'incontro tra la politica estera e le scelte che hanno caratterizzato diverse fasi della storia della repubblica. Il contributo analizza alcune questioni chiave che attraversano e ridefiniscono il sistema internazionale, con particolare attenzione agli indirizzi e ai condizionamenti del sistema bipolare. Il ruolo centrale di Fanfani nella Democrazia cristiana e negli esecutivi che lo vedono capo del governo o ministro degli Esteri viene utilizzato come chiave di lettura per seguire le trasformazioni dei nessi tra quadro interno e contesto internazionale. La storia della repubblica diventa parte di una piů ampia dinamica che caratterizza una lunga fase del secondo dopoguerra, fino a condizionare gli assi portanti della proiezione internazionale dell'Italia repubblicana.
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5

Corriero, Michele, et Antonio Ascione. « L'Esercizio Fisico tra Scuola Inclusiva e ADHD : un Protocollo Pedagogico-Motorio Sperimentale ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 2 (décembre 2022) : 341–54. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2022oa14910.

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Résumé :
Nell'inclusione del discente con deficit di disturbo dell'attenzione da iperattività (ADHD) l'esercizio fisico ha un ruolo di primaria importanza. La maggior parte della letteratura scientifica sostiene che gli effetti dell'attività fisica, del movimento e dello sport agiscono sulla riduzione dei sintomi principali dell'ADHD, apportando altresì miglioramenti anche nelle funzioni esecutive. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare il miglioramento dell'inclusione degli alunnni con ADHD nel contesto scolastico, in seguito allo svolgimento di esercizi aerobici. Sono stati considerati dieci studenti con diagnosi dell'ADHD. La loro età variava dagli otto agli undici anni. Questi sono stati divisi casualmente in due uguali gruppi. Il gruppo che ha svolto gli esercizi ha eseguito dieci settimane di programma di attività aerobica, tre sessioni a settimana (nelle prime due settimane la sessione è durata circa 40 minuti e nelle ultime otto settimane la sessione è stata estesa a 50 minuti). È stata utilizzata la scala di valutazione del comportamento degli studenti prima di iniziare e dopo la fine delle dieci settimane del programma di esercizi. I risultati del gruppo di studenti che ha svolto gli esercizi aerobici ha rivelato un miglioramento significativo in tre delle cinque voci coinvolte nella scala (attenzione, capacità motorie e comportamento in classe) con p < 0,05 mentre non vi è stato alcun miglioramento nel gruppo di controllo (p> 0,05).  Si può quindi concludere che un programma di esercizi aerobici regolari correttamente proposto a scuola genera degli effetti positivi sulla sintomatologia dell'ADHD, incidendo, quindi, positivamente sullo stato psico-fisico dei discenti.
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Thèses sur le sujet "Attenzione esecutiva"

1

PEZZICA, SARA. « Il ruolo dell’attenzione nell’apprendimento strumentale di lettura, scrittura e calcolo Impact of attention in early reading, writing and calculation ». Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/2158/1063839.

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Résumé :
ABSTRACT L’attenzione è un processo trasversale e prerequisito per l’automatizzazione degli apprendimenti scolastici ed il suo non corretto funzionamento incide sulle prestazioni di scrittura , lettura, calcolo. Obiettivi della ricerca sono: 1) verificare la relazione tra attenzione e apprendimento nei primi tre anni di istruzione formalizzata, 2) analizzare le caratteristiche del costrutto attentivo in bambini di età 6-9, 3) valutare quali siano gli aspetti dell’attenzione implicati nei processi di apprendimento e nell’automatizzazione di alcune abilità come la lettura (decodifica), la correttezza ortografica, velocità di scrittura e il calcolo e 4) verificare se l’efficienza di alcuni processi di apprendimento influisca sullo sviluppo delle abilità attentive. La ricerca si articola su due misurazioni. Ad una prima fase (t1) hanno partecipato un totale di 212 bambini (100 maschi e 112 femmine) di età compresa tra 6,4 anni e 10,5 anni. Gli stessi bambini sono stati ricontattati a distanza di un anno (t2) al fine di raccogliere dati longitudinali. Il campione a t2 era composto da 181 bambini di cui 87 maschi e 94 femmine di età compresa tra 7,4 e 10,5 anni. Tutti i bambini hanno eseguito prove standardizzate per età relative alle performance scolastiche (lettura, scrittura e calcolo) e alle caratteristiche attentive. Le prove di attenzione sono state scelte sia in base ai livelli di controllo esecutivo implicati nel processo (basso controllo vs alto controllo) che al tipo di materiale oggetto di elaborazione (verbale vs visuospaziale). I risultati della ricerca confermano una relazione tra attenzione e apprendimento in tutte e tre le classi considerate e al netto della stima del Quoziente Intellettivo. Lo sviluppo delle abilità attentive sembra progredire da un tipo di attenzione prevalentemente visiva e rapida, verso una forma attentiva nella quale sono maggiormente implicati processi di elaborazione strategica del materiale. Le caratteristiche di sviluppo dell’attenzione risultano inoltre predittive delle modalità con cui il bambino elabora i compiti proposti: in bambini più piccoli l’efficienza dei processi di apprendimento risulta predetta prevalentemente dall’attenzione selettiva visiva mentre nei bambini più grandi si rileva un maggiore potere predittivo dei processi che implicano maggiori livelli di controllo e coordinamento delle risorse attentive. Si rileva infine un rapporto di predittività tra le performances scolastiche e lo sviluppo delle funzioni attentive a partire dalla seconda classe della scuola primaria. I dati della ricerca permettono di considerare il rapporto tra attenzione e apprendimento come un processo di co-costruzione reciproca, per il quale un lavoro di potenziamento di uno dei due processi può comunque attivare circoli virtuosi per lo sviluppo dell’altro. Attention is a prerequisite for the development of academic learning and its incorrect operation affects the performance of writing, reading , calculating . Aims of the research are: 1 ) to verify the relationship between attention and learning in the first three years of formal education, 2) analyze the features of the attentional construct in children aging 6-9 , 3 ) assess which aspects of attention are involved in learning and in the development of some skills such as reading, spelling, writing and calculation, 4 ) verify if the efficiency of some learning processes affects the development of attentional skills . The research is based on two measurements. A total of 212 children (100 males and 112 females, aged 6.4 -10.5 years) partecipated in the first phase ( t1 ). The same children were contacted after one year ( t2 ) in order to collect longitudinal data. The sample consisted of 181 children t2 (87 males and 94 females aged between 7.4 and 10.5 years). All children performed tests standardized by age in order to collect data on school performance (reading , writing and arithmetic ) and attentional features. The tests on attention have been chosen either on the basis of levels of executive control involved in the process (low vs high control) that the type of material (verbal vs. visuospatial) . The results confirm a relationship between attention and learning even controlling for IQ. The development of attentional abilities appears to progress from a visual and rapid 6 form of attention towards a process which involves planning and a strategic elaboration of the task. The charachteristics of the development of attention are predictive of how the child processes the learning tasks. In younger children the efficiency of learning processes is predicted mainly by the fast visual attentional system, while in older children increases the predictive power of processes which involve greater levels of control and coordination of attentional resources . Moreover it has been found a predictive relationship between the school performances and the development of attentional functions, mainly in the second grade of primary school . The research data allow to consider the relationship between attention and learning as a process of mutual co-construction, in which the strengthening of one process could activate virtuous circles for the development of the other.
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