Littérature scientifique sur le sujet « Aspetti metodologici »

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Articles de revues sur le sujet "Aspetti metodologici"

1

Mattei, Franco. « LE DIMENSIONI DELL'EFFICACIA POLITICA : ASPETTI METODOLOGICI ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 17, no 1 (avril 1987) : 105–33. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200016440.

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Résumé :
IntroduzioneIl senso di efficacia politica definito inizialmente come «la percezione che l'azione politica individuale ha, o può avere, un peso nel processo politico » ovvero come « la percezione che il mutamento politico e sociale è possibile e che i cittadini possono avere una parte nella determinazione di questo mutamento », ha rappresentato una variabile-chiave in numerose ricerche su cultura e comportamenti politici di massa nei sistemi democratici.
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2

Llandrich, Joan Obiols. « Antropologia e psichiatria. Alcuni aspetti epistemologici e metodologici ». La Ricerca Folklorica, no 17 (avril 1988) : 7. http://dx.doi.org/10.2307/1479504.

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3

Decruynaere, C., et D. Bragard. « Valutazione del dolore : aspetti metodologici e utilizzo clinico ». EMC - Medicina Riabilitativa 25, no 4 (juin 2018) : 1–12. http://dx.doi.org/10.1016/s1283-078x(18)41437-x.

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4

Presciutti, O. « Aspetti metodologici nell'acquisizione e nell'elaborazione delle immagini funzionali ». Rivista di Neuroradiologia 13, no 1 (février 2000) : 95–98. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300117.

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Résumé :
Vengono illustrati i metodi seguiti dal gruppo di Perugia per l'acquisizione e l'elaborazione dei dati funzionali e più in generale vengono esposti i principali passi metodologici da seguire per una corretta ed ottimale elaborazione dei dati e viene fatta una panoramica sui più comuni metodi usati allo scopo.
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De Martino, Marcella. « L'innovazione collaborativa nei porti : aspetti metodologici ed alcune evidenze empiriche ». ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no 1 (septembre 2015) : 105–26. http://dx.doi.org/10.3280/ed2015-001005.

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6

Bonino, Marco. « Le barche tradizionali italiane Aspetti metodologici e tecnici della ricerca ». La Ricerca Folklorica, no 21 (avril 1990) : 19. http://dx.doi.org/10.2307/1479345.

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Lombi, Linda. « Le Web survey. Aspetti metodologici per una ricerca di qualità ». SALUTE E SOCIETÀ, no 3 (septembre 2014) : 39–54. http://dx.doi.org/10.3280/ses2014-003004.

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8

Corchia, Luca. « Il principio di inclusione nei nuovi processi deliberativi. Il caso della legge n. 69/2007 della Regione Toscana ». RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no 4 (novembre 2011) : 79–99. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-004006.

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Résumé :
Il concetto di "inclusione" fa riferimento alla domanda "chi partecipa?", ovvero alla questione cruciale di come vengono determinati in astratto e selezionati concretamente i soggetti della societŕ civile a cui viene demandata la deliberazione su taluni aspetti dei processi decisionali delle amministrazioni pubbliche. L'autore affronta i principali aspetti teorici e metodologici, confrontando le risposte della letteratura critica con le norme della legge n. 69/2007 della Regione Toscana. Dalla disamina emerge un insieme di scelte pregiudiziali che specifica cosa significhi democrazia deliberativa, come essa si realizzi nei processi partecipativi e quali misure vadano prese per evitare il consolidarsi di meccanismi sociali selettivi.
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9

Francesca, Petrei. « Problemi metodologici e applicativi connessi con la misurazione della produttivitŕ ». RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no 3 (décembre 2011) : 5–38. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-003002.

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Résumé :
Il presente lavoro ha due principali obiettivi. Il primo č illustrare i metodi utilizzati per la misurazione della produttivitŕ e le relative criticitŕ. Il secondo obiettivo č analizzare quale apporto possa dare l'utilizzo dell'analisi fattoriale alla specificazione della produttivitŕ totale dei fattori che, in un'ottica neoclassica, č assimilata al residuo di Solow. L'ipotesi di partenza č che il concetto di residuo possa essere descritto tramite un insieme di variabili che si suppone abbiano alla base una struttura che le colleghi tra loro. Per verificare questa ipotesi, si č utilizzato lo strumento dell'analisi fattoriale (AF) che si puň definire come un modello statistico idoneo a ridurre un sistema complesso di correlazioni in uno di minori dimensioni. Le ipotesi fatte inizialmente in sede di costruzione della matrice di dati, vengono in larga parte confermate dall'analisi. Le dimensioni individuate sono esattamente riprodotte dagli assi fattoriali. Nello specifico, l'asse fattoriale del capitale, che č anche quello che riproduce la maggiore percentuale di varianza, risulta essere di particolare importanza visto come fattore latente della produttivitŕ; si racchiudono in esso, infatti, tutti gli elementi che rendono un territorio particolarmente competitivo e, quindi, produttivo. L'integrazione con gli altri due fattori latenti disegna quella struttura semplificata che si cercava per descrivere il residuo di Solow. Un'importante conclusione da rilevare č il possibile uso dell'analisi multivariata per analizzare un concetto che č studiato in larga parte attraverso modelli econometrici. Si puň, dunque, utilizzare questo tipo di analisi a scopi confermativi: nel caso del residuo di Solow, infatti, si puň confermare che effettivamente esso colga impropriamente degli aspetti che non sono ricompresi nelle misure di input e di output e proprio questi aspetti, menzionati dalla letteratura o dalle determinazioni econometriche, si riscontrano nella struttura latente disegnata grazie all'analisi fattoriale quali determinanti della produttivitŕ e, quindi, della crescita di un sistema economico.
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Monguzzi, Fabio. « La psicoterapia psicoanalitica di coppia : appunti per un approccio intersoggettivo ». RICERCA PSICOANALITICA, no 2 (mai 2011) : 95–112. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2011-002008.

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Résumé :
In questo lavoro l'autore evidenzia alcuni punti teorici e metodologici dell'approccio relazionale e intersoggettivista e ne propone un'applicazione ai trattamenti di coppia. Quanto accade in seduta viene osservato nei suoi aspetti di costituzione nel qui ed ora della relazione in corso, oltre che come attualizzazione di aspetti carenziali e traumatici appartenenti ai partner. Gli affetti che emergono possono essere, infatti, meglio compresi e trattati come stati emotivi emergenti riattivati dalla relazione co-creata dai partecipanti alla relazione triadica, in una prospettiva che miri a valorizzare le potenzialitŕ trasformative. Viene anche proposto un confronto tra il piů tradizionale approccio psicoanalitico alla terapia di coppia, quello delle relazioni oggettuali, e un trattamento inspirato alla psicoanalisi relazionale e intersoggettiva.
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Thèses sur le sujet "Aspetti metodologici"

1

NAI, RUSCONE MARTA. « Modelli gerarchici : aspetti metodologici e ambiti di applicazione ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/25272.

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Résumé :
Sempre più spesso e in vari ambiti disciplinari (come ad esempio nelle ricerche sociologiche, economiche, demografiche, epidemiologiche) si analizzano fenomeni con una struttura informativa gerarchica, in cui i dati si riferiscono a più livelli di osservazione/appartenenza: individuale, familiare, territoriale, sociale e così via. In particolare, lo studio delle relazioni tra l'individuo e il contesto che lo circonda può essere ricondotto all'analisi di fenomeni a struttura gerarchica. I modelli che si sono manifestati più idonei al trattamento di dati con struttura complessa sono i cosiddetti Multilevel Model. Questa classe è caratterizzata dalle seguenti dimensioni di analisi: una dimensione micro, relativa all'individuo, e una dimensione macro, riferita al contesto in cui l'individuo vive, formalizzando l'interazione individuo/ambiente attraverso lo studio dell'effetto di opportune variabili, cosiddette macro, sulle scelte e sui comportamenti individuali. L'effetto delle variabili a livello macro su quelle a livello micro può essere definito moderante, poichè l'influenza che esso rappresenta condiziona la relazione di tipo causale tra le variabili di risposta e quelle esplicative (esse sono componenti essenziali di qualsiasi analisi di regressione). Tra i principali aspetti di questa classe di modelli è possibile individuare l'elevata complessità, in presenza di un numero elevato di livelli o di variabili esplicative. La metodologia dei modelli multilivello consente l'analisi di dati organizzati in una struttura di tipo gerarchico, ossia di dati raggruppati. Nella teoria "classica" si introduce poi, ai fini inferenziali, l'ipotesi distributiva normale per le componenti d'errore. Tuttavia in alcuni casi tale assunzione può rilevarsi troppo restrittiva. Uno degli obiettivi di questa tesi è stato di proporre, quale alternativa alla normale, la distribuzione Skew-Normal (SN) (Azzalini, Dalla Valle, 1996), che include come caso speciale la distribuzione normale e riesce a modellare i più svariati andamenti, adattandosi in modo più appropriato alle situazioni presenti in natura. La SN permette di migliorare l'approccio all'analisi potendo "manipolare", anche se non direttamente, la simmetria della distribuzione. Si metteranno in luce l'utilità di impiego della SN nell'ambito dell'analisi multilivello e si discuteranno i principali problemi legati alla stima dei parametri.
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MULAS, LAURA. « Cost accounting nelle cooperative vitivinicole : problematiche e aspetti metodologici ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2012. http://hdl.handle.net/11584/266132.

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Résumé :
The knowledge of production costs represents an essential information for management in order to develop successful business strategies. In the case of cooperatives, these data are even more relevant as they allow the measurement of a company’s performance in relation to its very purpose, that is to say management’s ability to remunerate products conferred by partners more than their market value. In reality, however, cost accounting tools aimed at improving business competitiveness are scarce. This is mainly due to the high costs incurred for planning and managing such systems, the lack of specialist educational offer and executives’poor corporate culture, since the latter are more focused on technical functions rather than on managerial ones. The purpose of this research is to analyze the typical processes of a winery through the case study of a local cooperative, i.e. the Cantina Sociale di Dolianova. Understanding its processes and dyamics will be functional to the elaboration of a cost accounting pilot model aimed at calculating manufacturing costs. This pilot could serve as a guideline for cooperatives in the wine sector that want to improve their performance. This research brings innovation (to the relevant field of study) in two ways: in designing a cost accounting system based on the latest scholarly contributions, i.e. Time-Driven Activity Based Costing and in proposing the cooperatives a model targeted at determining an estimate of the minimum remuneration for their partners, which should be derived from sales revenues.
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3

Vicaretti, Marco. « La Prototipazione Virtuale : un cambiamento degli aspetti organizzativi, metodologici e strumentali ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Résumé :
L'elaborato è stato scritto sotto un aspetto tecnico-storico, con riferimento alle tecnologie TCT ( Time Compression Tecnology), in particolare come la prototipazione virtuale sia capace di rispondere in maniera efficiente ed efficace alle esigenze tempistiche e qualitative dei nuovi mercati di riferimento. E' stato importante sottolineare come questa metodo applicativo sia risultato motivo di forti cambiamenti di carattere organizzativo, metodologico, strumentale e culturale . E' stata fatta un'analisi dei modelli di governo più adeguati, della loro evoluzione dal Concurrent engineering alla Fully Integrated Engineering sottolineando la loro modalità esecutiva parallela ed integrata lungo tutto il ciclo di vita del prodotto, dalla sua concezione alla sua dismissione. Sono stati analizzati alcuni cambiamenti organizzativi, come la creazione dei team virtuali, e la loro interazione con l'uso delle metodologie più importanti come ad esempio il KMS ( Knowledge management System) sistema di conoscenza caratterizzato da raccolta ed elaborazione dei dati oppure ERP ( Enterprise Resource Planning ) sistema integrato della gestione delle risorse. Sono state successivamente descritti gli strumenti tecnologici come ad esempio CAD, CAE. CAM, CAPP, CAT, strumenti dedicati alla progettazione e produzione asistita al computer. E' risultato affascinante vedere come questi strumenti siano stati motivo d' integrazione dando luogo ed espressione alla modellazione,alla prototipazione virtuale ed alla simulazione, strumenti capaci di operare in piena sinergia funzionale. Viene visto in seguito un esempio aziendale , che evidenzia l' uso della prototipazione virtuale nei sistemi di progettazione e controllo (SP&C), richimando il concetto di piattaforma prodotto, indispensabili fattori di vantaggio competitivo. Infine viene descritta la prototipazione virtuale in un ottica compatibile al concetto di industria 4.0. .
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Benuzzi, Filippo. « Analisi e riprogettazione dei processi aziendali : aspetti metodologici ed esperienze applicative ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2137/.

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Résumé :
Il lavoro tratta l’applicazione di due progetti di Reengineering, in un caso l’obiettivo era quello di ottimizzare il processo di fatturazione passiva di un’azienda operante nel settore della ceramica, nell’altro quello di supportare un Gruppo, operante nel settore logistico, nella valutare l’opportunità di accentramento dei servizi ICT, mitigando gli impatti derivati dai possibili cambiamenti. Questo lavoro è stato preparato durante un periodo di Stage della durata di sei mesi effettuato presso la società di consulenza Revision SRL. Nella prima parte della tesi, attraverso un’analisi della letteratura di riferimento, si sono indagati i principali fattori che interagiscono in un processo di Change management, si è anche effettuato un approfondimento delle tematiche di Business Process Reengineering, i cui principi hanno guidato l’intervento effettuato. La ricerca ha teso ad evidenziare da un lato le radici e gli elementi innovativi che contraddistinguono questo approccio metodologico e dall’altro a sottolineare le possibili cause di insuccesso di un progetto di BPR. La sezione si conclude con la formalizzazione delle metodologia e degli strumenti utilizzati nella conduzione dei progetti. Nella seconda parte del lavoro, insieme alla descrizione del primo caso vengono presentate le varie fasi della riprogettazione, dalla analisi della situazione iniziale, effettuata tramite un questionario e delle interviste dirette al personale addetto, alla identificazione delle criticità, fino alla presentazione e alla valutazione delle nuove configurazioni del processo. Il lavoro è arricchito dall’analisi e dall’applicazione delle tecnologie informatiche/informative di supporto alla nuova configurazione descritta. Nella terza parte, a completamento dell’elaborato, viene presentato il secondo progetto analizzato dove, dopo una fase di analisi della situazione iniziale ancora tramite questionario ed interviste dirette, si riportano le considerazioni fatte in merito alla possibilità di accentramento dei servizi ICT del gruppo analizzato.
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Pessa, Giuseppe <1969&gt. « Aspetti metodologici dello studio del macrozoobenthos negli ambienti acquatici di transizione ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2005. http://hdl.handle.net/10579/680.

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Neri, Massimo. « L'organizzazione della qualità nelle imprese di servizi : aspetti teorici e metodologici ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 1995. http://hdl.handle.net/10579/743.

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7

FERRAGUTO, FEDERICO. « Aspetti metodologici e problemi sistematici dell'introduzione alla dottrina della scienza di J.G. Fichte ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/772.

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Résumé :
Il lavoro si propone di seguire lo sviluppo del problema dell’introduzione alla filosofia in rapporto alla dottrina della scienza di J.G. Fichte. Tale questione viene intesa sia come domanda sistematica, sia come strumento per ricostruire i tratti della riflessione metafilosofica dell’idealismo tedesco. Lo scopo della ricerca è quello di mostrare come il rapporto fra introduzione e filosofia ecceda quella scansione diacronica che riduce l’introduzione a propedeutica. L’introduzione rappresenta un momento fondamentale per il dispiegarsi di una visione filosofica che, pur rimanendo trascendentale, ambisce ad effettuarsi concretamente come comprensione e modificazione razionale del senso del mondo. Al contempo lo studio dell’introduzione alla dottrina della scienza contribuisce a determinare in maniera più chiara il contesto nel quale si sviluppa la visione trascendentale di Fichte (1792-1814). I temi e la terminologia riscontrabili nell’introduzione consentono di focalizzare meglio le posizioni filosofiche e i dibattiti nei confronti dei quali Fichte profila progressivamente il suo pensiero: criticismo kantiano, logica, filosofia del linguaggio, psicologia, riflessione sulla struttura e sui compiti dell’insegnamento universitario. Nel primo capitolo viene fornita una ricostruzione della Einleitungsfrage che tiene conto dello sviluppo del pensiero di Fichte dal 1794 al 1805. Nel secondo capitolo si offre una disamina della gestazione del problema dell’introduzione nella tarda fase berlinese del pensiero fichtiano (1810-1814) prendendo le mosse dal processo di revisione della WL che segue le Reden an die deutsche ation (1807- 1810). Nel capitolo III si analizza il rapporto fra descrizione provvisoria del concetto di filosofia e l’elevazione al punto di vista della dottrina della scienza, a cui Fichte si dedica in alcune lezioni pronunciate fra il 1810 e il 1812. Nel cap. IV si esaminano i due grandi corsi introduttivi alla dottrina della scienza che Fichte tiene tra il 1810 e il 1813: Tatsachen des Bewusstseins e Transzendentale Logik. Nel capitolo V il rapporto fra introduzione e dottrina della scienza viene interpretato da una prospettiva sistematica configurata in riferimento alle esposizioni di dottrina della scienza presentate fra il 1811 e il 1813. Il cap. VI si occupa del significato sistematico che in Fichte assume il filosofare prima della filosofia.
The study concerns the development of the introduction to philosophy in J.G. Fichte’s Theory of Knowledge. This problem is considered from both, systematic and historical point of view, as the main instrument for testing the metaphilosohical reflection within the German Idealism. My study aims to show how the relationship between introduction and philosophy exceeds the simply diachronic series of introduction and philosophy, that reduces the introduction to a preparatory exercise. The introduction represents a crucial component for developing a philosophical theory, that remains transcendental even though its aim is a concrete and rational comprehension and modification of the sense of the world. At the same time my study tries to contribute to a better reconstruction of the context of Fichte’s Wissenschaftslehre. The introduction’s themes and terminology permit to focus on philosophical positions discussed by Fichte: Kant’s criticism, logics, psychology, philosophy of language, reflection on the structure and tasks of the academic instruction. The first chapter describes the problem of introduction in the Wissenschaftslehre between 1794 and 1805. The second one reviews the gestation of the same problem in the later Berlin years of the Wissenschaftslehre (1810-1814) by examining the revision’s process of the Wissenschaftslehre that follows the Reden an die deutsche ation (1807-1810). The third one analyses the transcendental significance of the preliminary description of the Wissenschaftslehre that Fichte shows in several lessons between 1810 and 1812. The fourth chapter considers the two greatest series of introductory lessons given by Fichte between 1810 and 1813: Tatsachen des Bewusstseins and Transzendentale Logik. The fifth chapter examines the relationship between the introduction and the Wissenschaftslehre following a systematic point of view, specially considering the presentations of the Wissenschaftslehre given by Fichte from 1811 to 1813. Finally the last chapter tests the systematic significance of philosophizing before philosophy.
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8

Negro, Francesco <1989&gt. « Letteratura e disturbi specifici dell'apprendimento. Aspetti teorici e metodologici per una proposta didattica ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7200.

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Résumé :
Il quadro teorico della tesi si sviluppa a partire da tre nuclei fondamentali: compie una panoramica iniziale di analisi dei disturbi specifici dell'apprendimento, per poi entrare nel merito della didattica della letteratura e concludere con un excursus sul genere della narrativa e, in particolare, sulla categoria letteraria del personaggio (oggetto dell'esperienza didattica). La seconda parte della tesi descrive uno studio di caso che si propone di ideare e condurre un'unità didattica di letteratura sul tema del personaggio narrativo a studenti con DSA. La finalità della ricerca è di ideare un percorso di apprendimento che permetta un approccio sereno e il più possibile costruttivo con la letteratura ad alunni con difficoltà di decodifica e di comprensione del testo.
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9

Antonelli, Fabio. « La ricerca dei mondi extra-solari : Implicazioni filosofiche e aspetti metodologici nella astrofisica moderna ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6285/.

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Résumé :
Dopo una breve introduzione storiografica analizzo alcuni percorsi di studio dedicati alle metodologie di detezione dei pianeti extra-solari ed approfondisco alcuni aspetti teorici legati ai fenomeni di interazione dinamica tra pianeti e stelle nel corso delle loro fasi evolutive.
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10

Morganti, Sabina <1973&gt. « Aspetti metodologici ed applicativi degli usi sociali dell'agricoltura : il caso Last Minute Market-Harvest ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/799/1/Tesi_Morganti_Sabina.pdf.

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Livres sur le sujet "Aspetti metodologici"

1

Golinelli, Roberto. Modelli macroeconometrici : Aspetti metodologici e operativi. Bologna : CLUEB, 1995.

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2

Cecchini, Augusto. L' interpretazione psicoanalitica : Aspetti epistemologici e metodologici. Torino : Il Segnalibro, 1990.

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3

Rugiadini, Andrea. La pianificazione d'impresa : Aspetti metodologici e organizzativi. Milano : Franco Angeli Editore, 1985.

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4

G, Laviola, dir. Aspetti normativi e metodologici della sperimentazione animale. Roma : Istituto superiore di sanità, 1997.

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5

Bianchi, Giuseppe. Le relazioni industriali : Aspetti metodologici e problemi applicativi. Milano : Franco Angeli, 1989.

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6

Bellis, Ennio De. Nicoletto Vernia e Agostino Nifo : Aspetti storiografici e metodologici. Galatina (Lecce) : Congedo, 2003.

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7

Antonio, Borghesi, dir. Il marketing delle località turistiche : Aspetti metodologici e ricerche empiriche. Torino : G. Giappichelli, 1994.

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8

C, Nencioni M., Olivieri D et Seroglia G, dir. Le schede tecnico-economiche delle attività produttive agricole : Aspetti metodologici e trattamento delle informazioni. [Roma] : Istituto nazionale di economia agraria, 1995.

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9

Agati, Patrizia. La sintesi di informazioni esperte : Aspetti metodologici e applicativi in ambito decisionale e scientifico. Bologna : CLUEB, 2001.

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10

Valutazione ambientale strategica : Aspetti metodologici, procedurali e criticità : la VAS del Programma olimpico Torino 2006 ... Milano : Il sole 24 ore, 2003.

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Chapitres de livres sur le sujet "Aspetti metodologici"

1

Niero, Mauro, et Cristina Lonardi. « Benessere, stato di salute e qualità della vita : aspetti teorici e metodologici ». Dans Cultura e salute, 103–19. Milano : Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2781-7_8.

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2

Pantaleo, Liboria. « Approccio metodologico : costruire per il TDDI ». Dans Strumenti per la didattica e la ricerca, 113–16. Florence : Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-587-5.11.

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Résumé :
The TDDI experimentation looks at distance teaching as an educational opportunity for the student strongly anchored to a shared planning with the School Tutor. TDDI is, in part, very close to the concept of E-Learning understood as a teaching and learning methodology capable of involving both the product and the training process. In this perspective, the training product must be understood as any type of content made available in digital format. The training process is referred to the management of the entire teaching process involving all aspects of delivery, fruition, interaction, evaluation.
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3

Barchiesi, Francesca. « Aspetti metodologici dello scavo dell’abitato dell’Età del Bronzo di Solarolo (RA) ». Dans Spring Archaeology : Atti del Convegno, Siena, 15-17 maggio 2020, 405–6. Archaeopress Publishing Ltd, 2021. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1zcm1x8.59.

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4

« Una metodologia multidisciplinare per lo studio della tecnologia ceramica ». Dans Scelte tecnologiche, expertise e aspetti sociali della produzione, 1–8. Archaeopress Publishing Ltd, 2020. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv15vwjn1.7.

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5

Ćeranić Perišić, Jelena. « Nova metodologija proširenja Evropske unije – pravni aspekti i izazovi ». Dans 65 godina od Rimskih ugovora : Evropska unija i perspektive evropskih integracija Srbije, 31–47. Institute of Comparative Law, 2022. http://dx.doi.org/10.56461/zr_22.65godru.op_cp.

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Résumé :
The paper analyses a new EU enlargement methodology issued by the European Commission in February 2020 named “Enhancing the accession process – A credible EU perspective for the Western Balkans”. The crises that EU have been facing for a decade and the half have led to the stalemate in the EU enlargement process. The main objective of a new enlargement methodology is to reinvigorate the enlargement policy. The changed geopolitical circumstances on the European continent have also an impact on the enlargement policy. The paper presents an attempt to answer the question whether a new enlargement methodology is an adequate response to the structural deficiencies that burden the enlargement process and whether new mechanisms could provide this process with new momentum? The paper first analyses the criteria on which a new methodology is based, as well as the mechanisms for their implementation. Then, the challenges of a new enlargement methodology are discussed. Special attention is paid to the closer integration of the candidate country with the European Union and “phasing-in” to individual EU policies, the EU market and EU programs, as a positive incentive mechanism. Finally, the paper examines the application of a new enlargement methodology in Serbia.
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6

Granosik, Mariusz. « Polityczne aspekty metodologii jakościowej w perspektywie krytycznej. W stronę partycypacyjnych badań-działań ». Dans Krytyka metodologiczna w praktyce tworzenia wiedzy. Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego, 2019. http://dx.doi.org/10.18778/8142-715-9.09.

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7

Hjorthén, Adam. « Gränsöverskridande kontexter : Om en metodologi bortom nationella tolkningsramar ». Dans Konsten att kontextualisera : Om historisk förståelse och meningsskapande, 103–18. Stockholm University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.16993/bbt.g.

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Résumé :
This chapter deals with contextualization when writing cross-border history, and the relation between contextualization and methodological nationalism. Grounded in the author’s own research on twentieth-century commemorations of Swedish settlement in North America, and the experience of rewriting a Swedish dissertation into a book published in the United States, the chapter addresses questions relating both to the researching and writing of history. The “transnational turn” has highlighted the need to consider contextualization as an integral aspect of historical interpretation. What contexts that are selected and given explanatory value is central to the history that researchers choose to convey. If we wish to move beyond national frameworks of interpretations—for example, by giving primacy to national contexts—it is important to be mindful of how we contextualize. The chapter argues for the benefit of an actor-centered approach to transnational history, and for the active use of contextualization as an analytical tool, where contexts are “weaved” in and out of the study. Beyond the empirical investigation and interpretative operation, the search for new empirical leads and new interpretative contexts is also associated with one's own intellectual and spatial mobility. The writing of transnational history does not only entail studying a research object that crosses borders; it can also mean that the researcher, on some level, likewise will have to act and work across borders. A further aspect of this is to consider what contexts that may be of relevance as you seek to make your results and narratives comprehensible to heterogenous audiences.
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Godinho, Ricardo Manuel, et Célia Gonçalves. « Antropologia Virtual : novas metodologias para a análise morfológica e funciona ». Dans Arqueologia em Portugal 2020 - Estado da Questão - Textos, 311–23. Associação dos Arqueólogos Portugueses e CITCEM, 2020. http://dx.doi.org/10.21747/978-989-8970-25-1/arqa23.

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Résumé :
Bioanthropology examines skeletal morphology to infer diverse aspects of the funerary behaviour and palaeobiology of past populations. Conventional morphological metric (morphometrics) analysis has typically used linear measurements, ratios and angles. Yet, such quantifications do not allow visualization of the morphological differences nor prediction of the mechanical performance of bones (which may induce morphological differences between populations with diverse behaviours). Virtual Anthropology, which musters several techniques deriving from the exponential technological development of the past decades, provides new approaches to the analysis and understanding of the examined populations. Here, we summarize the techniques used in Virtual Anthropology and how this discipline may augment our understanding of the populations under study.
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Maciel, Domício Magalhães, et Rosana Giaretta Sguerra Miskulin. « O FEEDBACK COMO ASPECTO MOTIVADOR PARA A INTERAÇÃO SOCIAL E A APRENDIZAGEM EM PROCESSOS DE AVALIAÇÃO ONLINE EM UMA LICENCIATURA EM MATEMÁTICA DA UAB ». Dans Tecnologias Educacionais : metodologias, técnicas e ambientes em pesquisa, 142–61. Editora Científica Digital, 2022. http://dx.doi.org/10.37885/220809896.

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Sé, Elisandra Villela Gasparetto. « A interface entre pesquisa científica e a problematização para a formação de profissionais da saúde ». Dans Reflexões, proposições e desafios na construção do conhecimento acadêmico e científico no Brasil : 2022. Centro de Pesquisa, 2023. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/livros/732.

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Résumé :
Neste capítulo é realizado uma explanação de forma crítica sobre o emprego das metodologias ativas para o processo de ensino-aprendizagem na construção do conhecimento científico, na pesquisa científica nos cursos de profissionais de saúde, em específico o curso de medicina, abrindo possibilidades de estudos e aprofundamentos em literatura pertinentes às hipóteses e temas postos em debates na educação e formação de profissionais de saúde na atualidade. São discutidos sobre o uso da pesquisa com as metodologias de ensino-aprendizagem, a formação em saúde, a relevância das teorias do processo de ensino aprendizagem, a experiência acadêmica de diferentes autores, as críticas às práticas tradicionais de avaliação dos estudantes, a relação docente-aluno, médico-paciente e as complexas relações entre os pares envolvidos - Instituição de Ensino Superior, Sistema de Saúde, Gestores e Preceptores. Percebe-se que a Educação necessita ser vista com grandes desafios, especialmente, quando o assunto destaca metodologias inovadoras, pois incentiva a formação de profissionais críticos e reflexivos voltados a novas realidades, suscitando mudanças no interagir de uns com os outros ao participar ativamente no processo de ensino aprendizagem. Conforme afirma Feuerwerker (2005), esse movimento para a mudança e modernização do ensino superior, no currículo e no processo pedagógico (processo de ensino-aprendizagem) especificamente nos cursos da área da saúde no Brasil, tem surgido nos debates ocorridos na VIII Conferência Nacional de Saúde, em 1996, e com a elaboração da Lei Orgânica de Saúde e a XIX Conferência Nacional de Saúde instituiu o Programa Nacional de Apoio à Formação de Médicos Especialistas em Áreas Estratégicas. Diário Oficial da União, Brasília, DF, 24 de outubro de 2009 (BRASIL, 2009). A nova visão a respeito do currículo em um novo projeto educacional tem também como característica a ênfase na prática, o currículo por competências. O objetivo principal do currículo deixou de ser a de determinar o programa a ser seguido na tarefa de transmissão dos conteúdos. Para Belei et.al. (2008) esta abordagem parte do princípio de que currículo é uma construção histórico-social-cultural numa perspectiva sociocognitiva, pragmática e interacionista, como proposto nas obras e concepções de Vygotsky; Paulo Freire e John Dewey, (REGO, 1995; FREIRE,1979; DEWEY, 1980 apud SOUZA, 2010; MATOS, 2011). Outro aspecto importante é que o docente, neste contexto chamado de facilitador, não é necessariamente o provedor central dos conhecimentos, e sim um intermediário entre o conteúdo e o estudante, por meio de suas habilidades e ferramentas, transmite, facilita e constrói o conhecimento junto com o estudante, respeitando sua diversidade, seus universos e movimentos, com múltiplas experiências e culturas que precisam ser levadas em consideração; rompendo o paradigma da educação, que entendia o estudante desprovido de qualquer conhecimento ou experiência. As Metodologias Ativas (MA) proporcionam o trabalho em grupo que passa por várias fases e, em cada uma delas, os integrantes atuam de forma diferente duplamente, em relação à etapa de vida do grupo e em relação ao demais integrantes, e que sempre é possível recomeçar e que o melhor facilitador é aquele que menos fala, que sempre está investindo na sua atualização para melhorar seu desempenho a fim de garantir aprendizagem e eficiência operacional entre todos os participantes. Desta forma, o facilitador é a pessoa capaz de contribuir para a mudança e melhoria dos comportamentos dos estudantes. O processo de interação humana exige de cada pessoa a intersubjetividade, a alteridade, o respeito aos conhecimentos prévios do outro que não podem ser ignorados.
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Actes de conférences sur le sujet "Aspetti metodologici"

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Siclari, A., G. Pavone et F. Manti. « Aspetti metodologici per la redazione dei piani AIB delle aree naturali protette : un'applicazione al Parco nazionale dell'Aspromonte ». Dans Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura. Accademia Italiana di Scienze Forestali, 2009. http://dx.doi.org/10.4129/cns2008.058.

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Mogildea, Vladimir, et Iurie Bejan. « Aspecte metodologice privind identificarea zonelor sensibile la nutrienți în condițiile Republicii Moldova ». Dans Provocări şi tendinţe actuale în cercetarea componentelor naturale şi socio-economice ale ecosistemelor urbane şi rurale. Institute of Ecology and Geography, Republic of Moldova, 2020. http://dx.doi.org/10.53380/9789975891608.28.

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The methodology for identifying and delimiting nutrient sensitive areas establishes the approaches and criteria for the designation of nutrient sensitive areas according to the Water Law no. 272 of 23.12.2011, partially harmonized with the Council Directive no. 91/271 / EEC of 21 May 1991 on the treatment of urban wastewater. Urban wastewater entering the collection systems, before being discharged into sensitive areas, is subject to a more rigorous treatment for all discharges coming from agglomerations with a population of more than 10,000 equivalent inhabitants.
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RAMOS, DANIELA KARINE, BRUNA SANTANA ANASTÁCIO, GLEICE ASSUNÇÃO DA SILVA et LEILA URIOSTE ROSSO PIRES. « METODOLOGIAS ATIVAS E GAMIFICAÇÃO NA EDUCAÇÃO A DISTÂNCIA : ANÁLISE DA PARTICIPAÇÃO NOS MOMENTOS SÍNCRONOS EM UM CURSO DE EXTENSÃO ». Dans 27º CIAED Congresso Internacional ABED de Educação a Distância. Associação Brasileira de Educação a Distância - ABED, 2022. http://dx.doi.org/10.17143/ciaed.xxviiciaed.2022.77668.

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ESTE TRABALHO TEM COMO OBJETIVO ANALISAR A PARTICIPAÇÃO DE CURSISTAS NOS ENCONTROS SÍNCRONOS DE UM CURSO DE EXTENSÃO EM METODOLOGIAS ATIVAS DE APRENDIZAGEM BASEADA EM JOGOS, PARA IDENTIFICAR ESTRATÉGIAS PEDAGÓGICAS QUE PODEM CONTRIBUIR PARA INCENTIVAR UMA POSTURA MAIS ATIVA. TRATA-SE DE UMA PESQUISA CARACTERIZADA COMO ESTUDO DE CASO COM FOCO EM UMA COMUNIDADE VIRTUAL (NÃO GEOGRÁFICA) DE FORMAÇÃO. A ABORDAGEM DO PROBLEMA CARACTERIZA-SE POR UMA METODOLOGIA QUALITATIVA, PERMITINDO UMA COMPREENSÃO MAIS DETALHADA E DESCRITIVA DOS PROCESSOS REALIZADOS E VIVENCIADOS NO CONTEXTO DE PESQUISA. A ANÁLISE PAUTOU-SE NOS VÍDEOS GRAVADOS E NOS REGISTROS DOS CHATS DOS ENCONTROS SÍNCRONOS REALIZADOS COMO PARTE DO CURSO DE FORMAÇÃO. OBSERVOU-SE O NÍVEL DE PARTICIPAÇÃO, COMO UM ASPECTO IMPORTANTE DAS METODOLOGIAS ATIVAS NA EDUCAÇÃO A DISTÂNCIA, CONSIDERANDO COMO INDICADOR A QUANTIDADE DE PALAVRAS POSTADAS NO CHAT DE INTERAÇÃO DE APOIO DO SISTEMA DE VIDEOCONFERÊNCIA DIVIDIDO PELA QUANTIDADE DE PARTICIPANTES. OS RESULTADOS REVELARAM QUE OS ENCONTROS SÍNCRONOS QUE UTILIZARAM METODOLOGIAS ATIVAS TIVERAM UM MAIOR ÍNDICE DE PARTICIPAÇÃO DOS CURSISTAS, DESTACANDO AS ESTRATÉGIAS PEDAGÓGICA PAUTADAS NA DINÂMICA DO JÚRI SIMULADO E NO USO DO KAHOOT.
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Bulimaga, Constantin, et Anastasia Portarescu. « Unele aspecte metodologice de studiu a biodiversitatii si productivitatii fitocenozelor din cadrul ecosistemelor urbane ». Dans Impactul antropic asupra calitatii mediului. Institute of Ecology and Geography, Republic of Moldova, 2019. http://dx.doi.org/10.53380/9789975330800.07.

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Anthropogenic activities cause damage to the natural ecosystems in the city in various ways, which contributes to the reduction of biodiversity. Considering that biodiversity is becoming more vulnerable to the impact action triggered by urban activities is necessary to monitor it in order to take urgent measures to protect and preserve it. The plant biodiversity study methodology includes methods that help determine phytocenosis parameters and assess biomass in order to estimate the productive potential of phytocenosis. Carrying out the research according to the proposed methodology will make it possible to assess the anthropogenic impact on the terrestrial and riparian vegetation.
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Fávero, André Luís, et Raul Fernando Weber. « Uma Metodologia para Verificação de Filtros de Pacotes ». Dans Simpósio Brasileiro de Segurança da Informação e de Sistemas Computacionais. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2005. http://dx.doi.org/10.5753/sbseg.2005.21556.

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Résumé :
Este artigo descreve uma proposta de metodologia para verificação de incoerências em regras de filtros de pacotes. Para tanto, as regras são comparados duas a duas, procurando-se por erros, redundâncias totais ou parciais ou por situações que devem ser analisadas (avisos). A metodologia pode ser utilizada tanto em um único filtro como em filtros hierarquicamente distribuídos. O aspecto do filtro operar com ou sem informação de estado também é considerado.
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ALBUQUERQUE, ALINE VIEIRA DE, et ELOIZA DA SILVA GOMES DE OLIVEIRA. « METODOLOGIAS ATIVAS NA EDUCAÇÃO : CAMINHOS PARA APRENDIZAGENS SIGNIFICATIVAS ». Dans 26º CIAED Congresso Internacional ABED de Educação a Distância. Associação Brasileira de Educação a Distância - ABED, 2020. http://dx.doi.org/10.17143/ciaed.xxviciaed.2020.62452.

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Résumé :
A INSERÇÃO DAS TECNOLOGIAS DIGITAIS NO COTIDIANO DAS PESSOAS CONTRIBUIU PARA DIFERENTES FORMAS DE ACESSO À INFORMAÇÃO E ESSE ASPECTO ALTEROU A MANEIRA COMO AS PESSOAS APRENDEM, EM ESPECIAL AS GERAÇÕES MAIS JOVENS E, CONSEQUENTEMENTE, NA FORMA DO PROFESSOR ENSINAR. NESSE SENTIDO, POR MEIO DESSE ESTUDO, PRETENDE-SE MOSTRAR AOS EDUCADORES, METODOLOGIAS CAPAZES DE DESPERTAR NO ESTUDANTE O INTERESSE EM PARTICIPAR DAS AULAS, MELHORANDO DESTA FORMA OS RESULTADOS DO TRABALHO DESENVOLVIDO PELO DOCENTE. A PESQUISA ESTÁ SENDO DESENVOLVIDA COM EDUCADORES QUE ATUAM COM ENSINO FUNDAMENTAL DAS ESCOLAS DO SESC NO ESTADO DO PARÁ. FOI REALIZADA UMA AÇÃO FORMATIVA, NA QUAL FORAM APRESENTADOS OS CONCEITOS QUE FUNDAMENTAM AS METODOLOGIAS ATIVAS E, EM SEGUIDA, OS PARTICIPANTES SIMULARAM A ELABORAÇÃO DE EXERCÍCIOS PRÁTICOS. FOI APLICADO UM INSTRUMENTO DE PESQUISA ANTES E OUTRO DEPOIS DA FORMAÇÃO, PARA IDENTIFICAR A PERCEPÇÃO DOS EDUCADORES EM RELAÇÃO AOS RESULTADOS QUE PODEM SER ALCANÇADOS NA PRÁTICA DOCENTE COM O USO DE METODOLOGIAS ATIVAS.
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ALBUQUERQUE, ALINE VIEIRA DE, et ELOIZA DA SILVA GOMES DE OLIVEIRA. « METODOLOGIAS ATIVAS NA EDUCAÇÃO : CAMINHOS PARA APRENDIZAGENS SIGNIFICATIVAS ». Dans 26º CIAED Congresso Internacional ABED de Educação a Distância. Associação Brasileira de Educação a Distância - ABED, 2020. http://dx.doi.org/10.17143/ciaed.xxviciaed.2020.62452.

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Résumé :
A INSERÇÃO DAS TECNOLOGIAS DIGITAIS NO COTIDIANO DAS PESSOAS CONTRIBUIU PARA DIFERENTES FORMAS DE ACESSO À INFORMAÇÃO E ESSE ASPECTO ALTEROU A MANEIRA COMO AS PESSOAS APRENDEM, EM ESPECIAL AS GERAÇÕES MAIS JOVENS E, CONSEQUENTEMENTE, NA FORMA DO PROFESSOR ENSINAR. NESSE SENTIDO, POR MEIO DESSE ESTUDO, PRETENDE-SE MOSTRAR AOS EDUCADORES, METODOLOGIAS CAPAZES DE DESPERTAR NO ESTUDANTE O INTERESSE EM PARTICIPAR DAS AULAS, MELHORANDO DESTA FORMA OS RESULTADOS DO TRABALHO DESENVOLVIDO PELO DOCENTE. A PESQUISA ESTÁ SENDO DESENVOLVIDA COM EDUCADORES QUE ATUAM COM ENSINO FUNDAMENTAL DAS ESCOLAS DO SESC NO ESTADO DO PARÁ. FOI REALIZADA UMA AÇÃO FORMATIVA, NA QUAL FORAM APRESENTADOS OS CONCEITOS QUE FUNDAMENTAM AS METODOLOGIAS ATIVAS E, EM SEGUIDA, OS PARTICIPANTES SIMULARAM A ELABORAÇÃO DE EXERCÍCIOS PRÁTICOS. FOI APLICADO UM INSTRUMENTO DE PESQUISA ANTES E OUTRO DEPOIS DA FORMAÇÃO, PARA IDENTIFICAR A PERCEPÇÃO DOS EDUCADORES EM RELAÇÃO AOS RESULTADOS QUE PODEM SER ALCANÇADOS NA PRÁTICA DOCENTE COM O USO DE METODOLOGIAS ATIVAS.
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Souza∗, Vanessa, Melise Paula et Tiago Barros. « Comparação de Metodologias de Migração de Bancos de Dados Relacionais para Bancos Orientados a Documentos ». Dans Computer on the Beach. Itajaí : Universidade do Vale do Itajaí, 2020. http://dx.doi.org/10.14210/cotb.v11n1.p261-268.

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Résumé :
Companies have migrated data from relational databases to NoSQLdatabases to improve their business through more active services ata lower operating cost, especially by the adoption of cloud services.This process is called Data Migration and is considered by someauthors one of the biggest challenges in systems engineering today.Although it is advantageous, the process of migrating data fromthe relational model to NoSQL models is not trivial and has led tothe development of different methodologies for this purpose. Theobjective of this work was to analyze and compare three differentmigration methodologies between Relational and NoSQL DocumentOriented databases under the following aspects: algorithminput, method documentation, migration process and generateddocuments. For that, different relational models were empiricallymigrated using such methodologies, allowing the analysis of theevaluated aspects. The results show that there is no consolidatedway to perform the migration and that the method to be chosendepends on the context of the application. So, scenarios that showwhen to use each method are presented. Although not performingcomputational tests, this work provides suggestions and insightsthrough the evaluation of the migration processes under the theoreticalmodels. It expected that the results presented here will helpIT managers decide on the best data model migration methodologyto follow in their actual projects.
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Kustova, О. К., A. Z. Glukhov et V. V. Коzub-Ptitsa. « METODOLOGICAL AND APPLIED ASPECTS OF RESEARCH ON THE COLLECTIONS OF ECONOMICALLY VALUABLE PLANTS IN THE DONETSK BOTANICAL GARDEN ». Dans СОВРЕМЕННЫЕ ПРОБЛЕМЫ ИНТРОДУКЦИИ И СОХРАНЕНИЯ БИОРАЗНООБРАЗИЯ РАСТЕНИЙ. Воронеж : Цифровая полиграфия, 2022. http://dx.doi.org/10.17308/978-5-907283-86-2-2022-75-80.

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Rodrigues, Diego Oliveira, et Leandro Villas. « SMAFramework : Arcabouço para Integração de Dados Urbanos Cientes da Correlação Espaço-Temporal ». Dans XXXVII Simpósio Brasileiro de Redes de Computadores e Sistemas Distribuídos. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2019. http://dx.doi.org/10.5753/sbrc_estendido.2019.7777.

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Résumé :
Redes sociais, dispositivos móveis, redes veiculares e de sensores são utilizados como coletores de dados em centros urbanos; dados esses que podem ser utilizados para melhor compreender as dinâmicas das cidades. Muitos estudos tem focado em explorar essas fontes de dados, porém individualmente. A fim de reduzir o impacto na análise de dados urbanos causada por essa limitação foi desenvolvido o SMAFramework, para realizar a coleta e integração de dados de mobilidade urbana de fontes heterogêneas. Foi proposta uma metodologia para padronizar dados com anotações espaço-temporais provenientes de várias fontes de acordo com um modelo único de dados (i.e., Grafo Multi Aspecto). A ferramenta apresentada ainda permite que se realize diferentes tarefas de análise de dados. Para avaliar o arcabouço desenvolvido, experimentos foram realizados com dados reais. O primeiro experimento combinou dados de mídias sociais com dados de viagens de táxi a fim de avaliar a correlação espaço temporal entre essas fontes de dados. Em um segundo experimento dados de táxi foram combinados com informações de transito, rotas de transporte público e modelos de experiência de usuário a fim de avaliar como diferentes meios de transporte poderiam ser combinados a fim de melhorar a mobilidade urbana. Ferramentas e metodologias foram desenvolvidas para a execução de cada um desses experimentos, contribuindo com o avanço do estado da arte.
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