Littérature scientifique sur le sujet « Area di consolidamento »

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Articles de revues sur le sujet "Area di consolidamento"

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Perla, Loredana, et Viviana Vinci. « Videovalutare l'agire competente dello studente ». EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no 1 (juin 2021) : 119–35. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2021oa12075.

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Résumé :
La videoanalisi è un oggetto di studio che vanta una consolidata tradizione. Pratica multimetodologica e area di studio interdisciplinare, essa risponde a numerosi problemi conoscitivi posti dalla complessità dei fenomeni didattici da indagare e propone strumenti e tecnologie che hanno un potenziale di descrizione, riproduzione e comprensione dei fenomeni molto alto. L'analisi video di un compito autentico costituisce un dispositivo di "supporto" per realizzare la valutazione dell'agire competente dello studente: un prototipo in grado di supportare la focalizzazione delle azioni che strutturano la competenza da valutare, per identificarne dimensioni, indicatori e livelli. Si descrive un percorso di ricerca-formazione che ha coinvolto 30 insegnanti di 11 Istituti scolastici della regione Puglia. Esito del progetto la descrizione del prototipo di videovalutazione che supporta gli insegnanti nella costruzione della rubrica valutativa e l'espressione del giudizio finale per livelli. L'attività riflessiva sollecitata nelle docenti, attraverso l'uso del dispositivo proposto, ha avuto l'obiettivo di accompagnare gli insegnanti a riconsiderare criticamente il proprio l'agire, sollecitando lo sviluppo e il consolidamento della propria professionalità. La ricerca ha consentito di promuovere negli insegnanti un habitus di riflessione sul proprio "fare scuola" e sulle proprie strategie valutative, sul modo in cui si gestisce la mediazione tra soggetti in apprendimento, contenuti disciplinari, metodologie, strategie e dispositivi adottati.
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Paris, Mario. « Attività economiche etnicamente connotate e città. Formazione e dinamiche recenti nel comparto Sarpi-Canonica-Bramante a Milano ». Storia e Futuro Giugno 2022, no 55 (20 septembre 2022). http://dx.doi.org/10.30682/sef5522l.

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Résumé :
L’obiettivo del presente contributo è quello di esplorare la natura e la caratterizzazione dell’offerta di attività economiche urbane etnicamente connotate e quali siano le dinamiche evolutive in atto, con l’intento di definire alcune questioni emergenti e proporle all’agenda dei decisori pubblici come tema da trattare negli strumenti di governo del territorio. A partire dall’analisi delle posizioni ricorrenti nel dibattito internazionale sul tema, si approfondisce il caso del comparto Sarpi-Canonica-Bramante a Milano, caratterizzato da un’offerta di attività economiche urbane di matrice cinese. Lo studio del processo di formazione e consolidamento di questo sistema – che si configura come un laboratorio di integrazione culturale, funzionale ed economica – permette di riflettere sul ruolo che queste attività possono avere nel configurare ed abitare gli spazi pubblici della città post-pandemica. The aim of the present paper is to explore the nature and characterisation of ethnic diversity in urban economic activities available today and the ongoing development of these establishments. In doing so, we may identify some emerging issues and have policymakers add them to their agenda as topics of discussion for local government strategies. After reviewing the recurring positions in the international debate on the subject, this paper explores the case of the Sarpi-Canonica-Bramante area in Milan, which is characterised by a unique range of economic activities of Chinese origin. We then study how this system started, strengthened and how it has become a workshop for cultural, functional and economic integration. This analysis allows us to reflect on the role these businesses may play in shaping and inhabiting the public spaces of the post-pandemic urban context.
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Giovacchini, Pietro. « Gli uccelli del Parco Regionale della Maremma e aree limitrofe (Grosseto, Toscana, Italia) ». Rivista Italiana di Ornitologia, 4 novembre 2019, 7–99. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2019.431.

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Résumé :
Il Parco Regionale della Maremma è una area protetta di 8902 ha nel settore costiero centrale della provincia di Grosseto, Toscana meridionale. Gli habitat che rappresentano l’area protetta possono essere così brevemente descritti: foce del fiume Ombrone e zone umide della Palude della Trappola; Monti dell’Uccellina (cima più elevata: Poggio Lecci, 417 m s.l.m.); un ampio comprensorio interno e pianeggiante dove coesistono attività zootecniche e coltivazioni agricole. Lo sviluppo costiero raggiunge i 25 km circa. Sono presenti 6 Siti della Rete Natura 2000 classificati come ZSC − Zona Speciale di Conservazione − secondo la Direttiva “Habitat” 92/43/ CE e/o come ZPS − Zona di Protezione Speciale − secondo la Direttiva “Uccelli” 2009/147/CE. La maggior parte dell’area presenta una scarsa rete viaria e limitati insediamenti umani con copertura boschiva in larga parte dovuta a formazioni vegetali sclerofilliche mediterranee. In questo lavoro viene presentato un elenco commentato degli uccelli noti per l’area protetta a partire dalla sua istituzione avvenuta il 05/06/1975 sino al 31/12/2018. In totale, le specie di Uccelli rilevate sono 295 (62,1% delle specie della Toscana ed il 52,5% delle specie note in Italia), mentre le specie nidificanti certe o probabili in tempi recenti (2008-2018) sono 84. Le specie di interesse comunitario presenti nell’Allegato I della Direttiva “Uccelli” 2009/147/CE sono 88, mentre quelle classificate come SPEC 1-3 “Species of European Conservation Concern” sono 33. L’area, con le zone umide “Bocca d’Ombrone” e “La Trappola” comprese nella Macrozona “Maremma Grossetana”, ricade all’interno della qualifica di sito di importanza internazionale per lo svernamento di Anser anser e Mareca penelope; inoltre è sito di importanza nazionale per Mareca strepera, Anas crecca, Anas acuta, Spatula clypeata, Ardea alba, Platalea leucorodia, Phoenicopterus roseus, Recurvirostra avosetta, Pluvialis apricaria, Calidris alpina, Vanellus vanellus, Gallinago gallinago, Numenius arquata, Tringa erythropus e Tringa totanus. L’area protetta è di importanza per specie nidificanti in Direttiva 2009/147/CE legate agli specchi lacustri costieri e agli spazi marini, ad incolti, pascoli, così come a zone con vegetazione arborea e arbustiva sparsa su affioramenti rocciosi, margini di boschi, ambienti parzialmente allagati ed ai litorali sabbiosi, quali ad esempio, con dati minimi, Pandion haliaetus (1 coppia), Burhinus oedicnemus (7-8 coppie), Charadrius alexandrinus (1 coppia), Caprimulgus europaeus (25 coppie), Coracias garrulus (13-15 coppie), Lanius collurio (1-5 coppie), Lullula arborea (10 coppie) e Anthus campestris (6-7 coppie). Dal 2015 si segnala il consolidamento della nidificazione di Ardea cinerea, rilevandone per la prima volta la riproduzione come garzaia.
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Thèses sur le sujet "Area di consolidamento"

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Cotignoli, Luca. « Progetto della sovrastruttura del nuovo terminal container in Area Trattaroli Destra a Ravenna ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Résumé :
Lo scopo della presente tesi è quello di proporre delle tipologie di sovrastrutture per il nuovo terminal container del Porto di Ravenna in Area Trattaroli Destra. Nel recente passato l’area oggetto di studio è stata utilizzata come cassa di colmata per la raccolta dei materiali derivanti dal dragaggio dei fondali. Il principale vincolo strutturale da affrontare è legato alla realizzazione di un’infrastruttura imponente in un’area caratterizzata da un sottosuolo con scadenti proprietà fisico-meccaniche. All’analisi geologica e geotecnica delle caratteristiche del terreno presente in sito è seguita la valutazione dei benefici indotti dalla realizzazione di un terrapieno per l’accelerazione del processo di consolidazione. Definite le destinazioni d’uso del terminal e le tipologie di carichi gravanti, si è proceduto analizzando due tecniche di consolidamento idonee al contesto operativo: trattamento a calce/cemento e stabilizzazione di massa. L’analisi per determinare la migliore tipologia di trattamento per le diverse aree previste è stata condotta attraverso il programma FLAC 2D. Infine, con il supporto del software ALIZE-LCPC vengono condotte le verifiche strutturali per le seguenti soluzioni progettuali proposte considerando le proprietà del sottosuolo e l’entità del carico di traffico: pavimentazione flessibile (Sol. A) e pavimentazione semirigida (Sol. B) nel progetto della viabilità ordinaria; pavimentazione semirigida (Sol. C) nel progetto della viabilità nell’area destinata alla movimentazione dei container. Le soluzioni progettuali finali proposte sono: consolidamento superficiale a calce/cemento e pavimentazione semirigida (Sol. B) per l’area destinata alla viabilità ordinaria; consolidamento profondo massivo e pavimentazione semirigida (Sol. C) per le restanti aree del terminal portuale.
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ROSSIGNOLI, Francesca. « "Proprieta" e "controllo" nelle scelte di consolidamento. Evidenze empiriche in Italia e negli Stati Uniti ». Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/11562/350735.

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Résumé :
Le scelte in ordine alla delimitazione dell’area di consolidamento possono essere inficiate da politiche di bilancio volte a rappresentare una preordinata performance di gruppo. Gli standard setter internazionali e americani accolgono concezioni di area di consolidamento che discendono da diverse culture contabili e in particolare dalle teorie di gruppo, che ispirano le modalità con cui il gruppo è rappresentato nel bilancio consolidato. Principalmente il perimetro di gruppo può essere delimitato in relazione al criterio della “proprietà” – secondo cui rientrano nell’area di consolidamento le società di cui la capogruppo detiene la maggioranza del capitale sociale – oppure in relazione al criterio del “controllo” – secondo cui le società controllate sono quelle legate alla capogruppo da sostanziali rapporti di dominanza, che possono concretizzarsi attraverso molteplici forme (rapporti contrattuali, patti parasociali, relazioni di business e così via). Lo IASB accoglie il criterio del controllo, mentre il FASB ha adottato fino a qualche anno fa il criterio della proprietà, ma si è recentemente uniformato all’approccio dello IASB. Il lavoro si propone di perseguire i seguenti obiettivi: 1. analizzare l’evoluzione della nozione di controllo accolta dai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e dai principi contabili americani (US GAAP); 2. verificare l’influenza degli standards sulle scelte partecipative, in particolare: a. testare se le imprese sono influenzate dai cambiamenti intervenuti negli standard contabili in tema di bilancio consolidato; b. riscontrare la presenza o meno di comportamenti opportunistici che informano le scelte partecipative. Al fine di perseguire gli obiettivi della ricerca è stata condotta una ricerca empirica attraverso un’analisi statistica descrittiva e inferenziale multivariata delle scelte partecipative operate delle società capogruppo, rappresentate tramite la percentuale di proprietà che ciascuna società quotata rientrante nel campione detiene nel capitale sociale delle proprie società partecipate. L’analisi è stata condotta su due campioni di società quotate: un campione di società quotate italiane e un campione di società quotate statunitensi, nel periodo tra il 2004 e il 2008, anni in cui si sono avvicendati i principali mutamenti nei principi contabili relativi al tema studiato. Le evidenze empiriche confermano l’esistenza di politiche di bilancio attuate attraverso la percentuale di proprietà. Ciò costituisce un segnale sintomatico del fatto che i redattori del bilancio consolidato sono ancorati al criterio della “proprietà” per la delimitazione del perimetro di consolidamento, nonostante le disposizioni dei principi contabili accolgano il criterio del “controllo”. Il lavoro offre spunti di riflessione in merito all’importanza che i redattori del bilancio consolidato attribuiscono alla “proprietà”, inserendosi nel dibattito scientifico che riguarda la preferenza di standard contabili “bright line”, ovvero fondati su regole oggettive qual è il criterio della “proprietà”, piuttosto che “principle based”, ovvero fondati su principi che lasciano spazio a valutazioni soggettive e discrezionali, come accade per l’effetto dell’impiego del criterio del “controllo”.
The consolidation area could be affected by aggressive accounting choices aimed to represent a preordered group performance. The International and American standard setters accept different concept about the consolidation area that come down from different accounting culture and, in particular, from the group theories, that inspire the way in which the group has to be represented in the consolidated statement. Basically the consolidation area could be delimited with respect of the “ownership” criteria – which says that all the subsidiaries where the parent company own the majority of the voting right have to be included in the consolidation area – or with respect to the “control” criteria – which says that the subsidiaries that have to be included in the consolidation area are those linked to the parent by substantial relationship of dominance, that could be achieved in multiple ways (contractual relations, corporate agreements, business relations). The IASB follows the control criteria, while the FASB has been adopting the ownership criteria until some years ago, but it has recently uniformed to the IASB approach. The research pursues the following goals: 1. to analyze the evolution of the control notion in the IAS/IFRS and in the US GAAP; 2. to verify the impact of the accounting standards on the ownership choices, in particular: a. to test whether the companies are influenced by the changes occurred in the accounting standard about the consolidation area; b. to discover the extent of opportunistic behavior that inspire the ownership choices. To pursue the goals an empirical research has been carried on through a statistic descriptive and inferential analysis on the ownership choices of the parent companies. These choices are measured by the ownership percentage that each parent company of the sample own in the voting rights of the subsidiaries. The analysis has been carried on two samples of listed companies: a sample of Italian listed companies and a sample of US listed companies, in the period from the 2004 to the 2008, when the main changes on the accounting principle have occurred. The empirical evidence confirms the extent of aggressive accounting realized through the ownership percentage. This signals that companies are more willing to follow the “ownership” criteria, although the accounting standards prescribe the “control” criteria. The research provides insights about the role that companies ascribe to the “ownership” criteria, in the scientific debate concerning the preference to “bright line” standards, as the “ownership” criteria is, rather than “principle based”, that leave space to subjective and discretional choices, as it occurs applying the “control” approach.
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Livres sur le sujet "Area di consolidamento"

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Pizzo, Michele. L' area di consolidamento nei bilanci di gruppo. Padova : Casa editrice dott. Antonio Milani, 1989.

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Actes de conférences sur le sujet "Area di consolidamento"

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Gentilini, Giorgia. « Restauro e consolidamento della parte sommitale di castel Penede a Nago (Trento) sul lago di Garda. Un progetto di conoscenza ». Dans FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia : Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11345.

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Résumé :
Restoration and consolidation of the top portion of castel Penede in Nago (Trento) on Lake Garda. A project of knowledgeCastel Penede is located on a rocky spur, the farthest north-west extension of Monte Baldo, protruding to close up the pass from Upper Garda to Adige Valley, protecting the Torbole harbour. The structure of the fortified complex spans over a period of almost five centuries, from the twelfth to the sixteenth century, in an area featuring an at least bi-millennial settlement sequence. The path of knowledge started in 2008 with the historic and stratigraphic analysis. The carrying out of the executive project will turn out to be of a cultural interest, as the removal of the collapsed material will be effected, found in the most ancient rooms which will be then revamped and restored. These works will bring to light some structures (walls, architectonic elements, flooring plans, plasters, vaults and staircases...) which shall be studied, filed and reported as stratigraphic units to update the analysis of the elevations previously carried out. The knowledge methodology adopted to get comprehension of the castle according to scientific methods will be then carried on. The investigations on the architectures have highlighted the relevance of the stratigraphic analysis meant not only as a fundamental aspect of the path of knowledge of a historical building, but also as a basic step to preserve the cultural heritage piece. This will safeguard the readability of the constructed item and of its morphological-stratigraphic connections to the extent of making the traces of the contemporary works on the built item itself both evident and acknowledgeable during the treatment of the walls’ surface joints. These operations carried out by skilled workers can be nearly classified as a specialised service which is often not adequately matched in the work practice. It is essential to point out the role of knowledge: knowledge of the item means you know how to restore it.
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