Littérature scientifique sur le sujet « Architettura musica »

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Articles de revues sur le sujet "Architettura musica"

1

Canevacci, Mássimo. « Aria de pixel : riprodutibilità aurática digitale ». Psicologia & ; Sociedade 22, no 1 (avril 2010) : 169–79. http://dx.doi.org/10.1590/s0102-71822010000100020.

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Résumé :
Il saggio parte dalla riflessione del testo Writing Culture di Clifford-Marcus. Dopo più di 20 anni, è possibile verificare come questa critica, anziché aprire verso il futuro, ha chiuso una fase della mono-scrittura etnografica basata sul concetto di retorica e autorità. Già nella metà degli anni '80 stavano nascendo forme compositive multi-linguistiche sperimentali che applicavano una "etnografia indisciplinata" a design, architettura, pubblicità, musica, cinema, web. Si apre la sfida per una università non solo basata su Facoltà territoriali. Diverse modalità di comunicare attraverso il digitale mescolano e sincretizzano le visioni dualistiche di Benjamin su aura e riproducibilità. La mia prospettiva finale è la riproducibilità auratica digitale.
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2

Mitrović, Branko. « Guarino Guarini’s Architectural Theory and Counter-Reformation Aristotelianism : Visuality and Aesthetics in Architettura civile and Placita philosophica ». I Tatti Studies in the Italian Renaissance 23, no 2 (1 septembre 2020) : 375–96. http://dx.doi.org/10.1086/710779.

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3

Cascone, Kim. « Caipirinha Music Architettura Series : Vol. 1 Savvas Ysatis and Taylor Deupree : Tower of Winds ; Vol. 2 Tetsu Inoue : Waterloo Terminal ; Vol. 3 David Toop : Museum of Fruit Compact discs, 1998/1999, Caipirinha Music cai2007 (vol.1), cai2016 (vol.2), cai2022 (vol.3) ; available from Caipirinha Music, 1120 Fifth Ave., No. 15A, New York, New York 10128, USA ; telephone (212) 410-5117 ; fax (212) 987-8940 ; electronic mail caipirinha@caipirinha.com ; World Wide Web www.caipirinha.com ». Computer Music Journal 24, no 2 (juin 2000) : 105–6. http://dx.doi.org/10.1162/comj.2000.24.2.105.

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« Architettura e Musica nella Venezia del Rinascimento ». Nexus Network Journal 10, no 2 (octobre 2008) : 379–80. http://dx.doi.org/10.1007/s00004-008-0077-y.

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Paradiso, Michele, Stefano Galassi, Sara Garuglieri et Christian Zecchin. « STUDIO SULLA STABILITÀ DELLE VOLTE CATALANE DELLE SCUOLE D’ARTE DE LA HABANA (CUBA) : ¿UN SINGOLARE CASO DI APPROSSIMAZIONE COSTRUTTIVA ? » Revista M 17 (25 janvier 2021). http://dx.doi.org/10.15332/rev.m.v17i0.2515.

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Résumé :
Le Scuole Nazionali d’Arte (Escuelas Nacionales de Arte) de L’Avana, Cuba, restano a tutt’oggi, malgrado lo stato di alto degrado in cui versano, l’esempio più emblematico dell’uso delle bóvedas tabicadas in una architettura modernista. Splendido esempio di architettura organica, furono progettate, nei primi anni ’60 del secolo scorso, su incarico del governo rivoluzionario cubano, dagli architetti italiani Roberto Gottardi e Vittorio Garatti, e dal cubano Ricardo Porro. Consistono in 5 complessi edificati, per una superficie totale di 65.000 mq immersi in un parco naturale di 600.000 mq, dedicate all’insegnamento della danza, della musica, dell’arte teatrale, delle arti plastiche del balletto. Particolarmente disinvolta nell’uso della tecnica catalana o valenziana è la Scuola di Balletto, dove la monta ribassata delle volte doveva permettere, per volontà del progettista Vittorio Garatti, di essere percorribili e vissute anche in estradosso. Nella zona dell’ingresso, la perdita dell’ultimo folio estradossale a causa dell’incuria ed atti di vandalismo, ha suggerito una verifica numerica del suo grado di stabilità, utilizzando la Teoria di Heyman. Si è verificato il sistema voltato, nello stato precario in cui versa attualmente, sia a peso proprio, sia a folla compatta concentrata nella zona di chiave, dimostrando così una perdita di stabilità del 30%, che suggerisce la necessità di un pronto intervento di messa in sicurezza e successivo consolidamento.
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Santos, Vanessa Lessa Fraga dos, et Mônica Santos Salgado. « Scuola di teatro Bolshoi a Rio De Janeiro : integrazione tra arte, educazione, architettura ». Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, 8 juin 2021, 142–73. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/architettura/scuola-di-teatro.

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Résumé :
Il presente progetto è il risultato di una riflessione su temi come il balletto classico, l’arte, l’insegnamento tradizionale in Brasile e l’architettura, come ciascuno è correlato e come inserirli nella composizione di un progetto architettonico, essendo stato presentato come requisito per ottenere una laurea presso la Facoltà di Architettura e Urbanistica dell’UFRJ. Si è cercato un concetto che potesse riunire tutte le intenzioni progettuali e che facesse la correlazione tra l’arte del balletto classico, l’arte dell’architettura e il programma dei bisogni dell’impresa. L’arte del design non dovrebbe semplicemente seguire schemi, parametri e forme rigidi e, in questo contesto, abbiamo cercato di sviluppare un’architettura fluida e leggera che avesse caratteristiche delle arti e del balletto classico. Per questo è stato verificato il modo in cui il corpo del danzatore esegue i passi di danza e come l’asse di questo corpo permette i movimenti e la fluidità dei passi della coreografia. Non c’è “giusto o sbagliato” nella realizzazione di un progetto, ciò che deve essere preso in considerazione sono le linee guida, i bisogni e le specifiche per ogni spazio pubblico, fisico o cultura locale. Il progetto Bolshoi Ballet School di Rio de Janeiro aggiunge conoscenze nella danza, con lezioni pratiche e teoriche di danza classica, jazz, contemporanea, flamenco, tip tap e folk alla formazione delle scuole superiori tenutasi in Brasile. Gli studenti apprendono tecniche video e musicali, oltre ad avere lezioni di musica pratiche e teoriche, che ampliano ulteriormente la loro formazione di danza, rendendoli ballerini più completi.
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Thèses sur le sujet "Architettura musica"

1

Brunetti, Valentina, et Matia Brighi. « Jesolo-area "x site" : un parco per la musica ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5356/.

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2

Banci, Andrea, et Matteo Cavina. « Progetto per un museo Rossiniano e città della musica a Pesaro ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3637/.

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Résumé :
Nel percorso di tesi si è affrontato il tema del museo e dell'auditorium in architettura. Pesaro è la città oggetto della progettazione. Il centro storico di questa era difeso da mura medioevali di forma pentagonale. A seguito di sventramenti ne sopravvivono due soli. Uno di questi, il bastione Miralfiore, si configura come area di progetto per un museo rossiniano e città della musica a Pesaro. Le preesistenze principali da considerarsi nella progettazione di questi, sono: le mura difensive del bastione che perimetrano buona parte dell'area, il Teatro Rossini oggetto di ampliamento e di integrazione tramite lo sviluppo di due nuove sale per lo spettacolo e Piazza Lazzarini da un secolo inconclusa e ora governata dal traffico cittadino. Si affronta anche il tema della residenza che si interpone tra città storica e parco urbano ricavato dal bastione.
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3

Moretti, Laura. « Dagli Incurabili alla Pietà : le chiese degli ospedali grandi di Venezia tra architettura e musica, 1522-1790 / ». Firenze : Olschki, 2008. http://bvbr.bib-bvb.de:8991/F?func=service&doc_library=BVB01&doc_number=017044031&line_number=0001&func_code=DB_RECORDS&service_type=MEDIA.

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Tamburini, Petra. « Fra la via Emilia e il west. Un'arena per la musica ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13466/.

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Résumé :
Il corso di sintesi, ci ha messo sulle tracce di Luigi Ghirri,fotografo tra i più importanti del panorama italiano, nato e cresciuto sul territorio emiliano collaboratore con alcuni tra i più importanti scrittori, scultori, pittori e più in generale artisti italiani. Il suo percorso artistico, improntato a fotografare specialmente il paesaggio emiliano, mi ha portato alla mente il lavoro di un altro tra i più celebri artisti della pianura, Francesco Guccini. Tramite i suoi versi, il cantautore Modenese, ha dato parola alle pianure sterminate, alle case coloniche, ai campi arati dell'Emilia di Ghirri. Dalla via Emilia al West, titolo del dodicesimo album del cantautore, nonché verso del brano Piccola Città, è stato l' incipit del processo progettuale che ha visto la musica come protagonista. L'ideazione di un campo concerti collocato sulla via Emilia è stata la risposta progettuale all'analisi territoriale e artistica portata avanti durante il laboratorio Progetto Emilia.
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Corcelli, Luca, et Andrea Zanzini. « Architettura e Restauro. Proposta di riuso e valorizzazione per la vecchia fornace di Bellaria ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3791/.

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Résumé :
Nel momento in cui si pone il problema del recupero di un qualsivoglia edificio, si dichiarano il riconoscimento e l’accettazione di valori ad esso attribuiti oltre che dalle memorie individuali, anche da istanze culturali attente alle categorie della monumentalità (valore artistico/storico) o della semplice oggettualità del documento materiale (valore storico/documentale) ed infine da quelle economiche, orientate allo sfruttamento del valore utilitaristico del bene. Il progetto di recupero dell'ex fornace Verni - Vannoni si inserisce in una più vasta proposta di riassetto dell’area circostante, con l’obiettivo di recuperare l’identità che il complesso produttivo rivestiva all’interno del contesto urbano bellariese. La rifunzionalizzazione integrata della fabbrica si concretizza a conclusione della ricerca condotta sulle reali esigenze della città e sull’oggetto architettonico: il tentativo è quello di ricercare il “codice genetico” dell’edificio, analizzando la sua natura a partire dalla sua storia, per poi giungere fino alla comprensione delle sue qualità, sia tipologico-compositive, sia materiche che costruttive.
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6

Maresi, Giancarlo. « Il fiume e la città : progetto di un auditorium sull'argine del Savio a Cesena ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2144/.

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Résumé :
La tesi affronta la questione della riqualificazione dell’ area situata lungo l’argine orientale del fiume Savio a Cesena, a sud del Ponte del Risorgimento e a nord del Ponte Clemente; longitudinalmente il quartiere è individuati dall’asse carrabile di via IV Novembre e ad est tra le vie IX Febbraio e Aurelio Saffi. L'area è attualmente dominata dalla caserma militare “Decio Raggi” (oggi acclusa al C.A.P.S.) e da un parcheggio multipiano di recente costruzione, oltre ad alcune abitazioni private. Il progetto prevede di resettare quasi completamente l'area, fatta salva una palazzina del complesso del C.A.P.S. ed il parcheggio; al posto degli attuali edifici sorgeranno tre poli destinati a funzioni diverse: un polo commerciale, uno culturale ed uno residenziale. Il polo culturale, oggetto specifico della presente tesi, sorge approssimativamente al centro dell'area di progetto e si relaziona sulla sinistra con il mercato, con il quale divide una piazza concepita sul modello di Piazza del Popolo; la costruzione ospita un auditorium con una sala d'ascolto da 476 posti a sedere (più un altro centinaio sistemati nei palchetti laterali), diversi spazi adibiti a sala prove ed aule musicali o teatrali; gli ambienti secondari dell’auditorium sono ricavati in due corpi laterali, affiancati lateralmente al volume principale. Sul lato opposto alla facciata sorge una corte quadrata, che può fungere sia da spazio pubblico che da platea all'aperto: il palcoscenico infatti è concepito in modo da avere un doppio boccascena: uno rivolto verso la sala ed uno (chiuso da una parete scorrevole) verso la corte. Sul solaio dei corpi secondari sono stati progettati due ampi terrazzi, di cui uno che guarda al fiume e che si prolunga con una passerella verso il sentiero tra il ponte Risorgimento e il ponte Clemente. Per l'argine del Savio è stato previsto un sistema di terrazzamenti che contengano e regolino le esondazioni del fiume e siano contemporaneamente spazi verdi calpestabili. L'intera area fluviale verrà riassettata in modo che la vegetazione possa estendersi più profondamente verso le costruzioni ed armonizzarsi con esse meglio di quanto non faccia attualmente.
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7

Cortecchia, Elisa. « Progetto di riqualificazione e riuso dell'ex Istituto di Musica Sacra del Duomo di Milano ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Résumé :
La tesi consiste in un’ipotesi di riqualificazione e riuso dell’edificio sito in Viale Gorizia 5 a Milano; l’area studio si trova sulla sponda terminale della Darsena. Lo scopo del progetto è quello di rivitalizzare un’area attualmente in disuso e farla rinascere, data l’importanza della sua ubicazione. Gli studi di carattere storico, urbanistico e architettonico hanno posto le basi per il progetto. Si è partiti analizzando le trasformazioni del complesso sistema dei Navigli milanesi. Questi studi hanno permesso di comprendere l’importanza che ha sempre avuto l’acqua all’interno della città. Le ricerche sulla documentazione d’archivio hanno permesso di comprendere gli eventi che hanno portato alla modifica di quest’area nel corso dei secoli e, nello specifico, il piano per Viale Gorizia del 1953. Scendendo di scala e arrivando all’edificio oggetto del lavoro di tesi si è cercato di comprendere il motivo della particolare conformazione a pettine che assumono i tre fabbricati considerati insieme dal Piano. Il progetto vero e proprio, in un’ottica di conservazione del patrimonio e valorizzazione, interviene su questo edificio mantenendo inalterata la pelle esterna, ma allo stesso tempo ammodernandolo e adattandolo alle esigenze contemporanee. La scelta progettuale è stata quella di mantenere le funzioni principali preesistenti: residenza e auditorium. In generale, si è intervenuti con un quasi totale rifacimento degli ambienti interni, oltre che con un ridisegno completo dello spazio esterno, ad ora inesistente. Si è cercato di far dialogare l’edificio con il contesto, creando un collegamento trasparente e fluido tra i due ambienti, permettendo all’area dell’auditorium di uscire dal complesso e di fondersi con la Darsena attraverso una serie di percorsi. L’obiettivo finale è dunque quello di ridare identità a questo complesso ormai dimenticato e trasformare quest’area in un polo attrattivo di notevole importanza.
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8

Minarelli, Andrea Martina. « Progetto di riqualificazione e riuso dell’ex Istituto di Musica Sacra del Duomo di Milano ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Résumé :
La tesi consiste in un’ipotesi di riqualificazione e riuso dell’edificio sito in Viale Gorizia 5 a Milano; l’area studio si trova sulla sponda terminale della Darsena. Lo scopo del progetto è quello di rivitalizzare un’area attualmente in disuso e farla rinascere, data l’importanza della sua ubicazione. Gli studi di carattere storico, urbanistico e architettonico hanno posto le basi per il progetto. Si è partiti analizzando le trasformazioni del complesso sistema dei Navigli milanesi. Questi studi hanno permesso di comprendere l’importanza che ha sempre avuto l’acqua all’interno della città. Le ricerche sulla documentazione d’archivio hanno permesso di comprendere gli eventi che hanno portato alla modifica di quest’area nel corso dei secoli e, nello specifico, il piano per Viale Gorizia del 1953. Scendendo di scala e arrivando all’edificio oggetto del lavoro di tesi si è cercato di comprendere il motivo della particolare conformazione a pettine che assumono i tre fabbricati considerati insieme dal Piano. Il progetto vero e proprio, in un’ottica di conservazione del patrimonio e valorizzazione, interviene su questo edificio mantenendo inalterata la pelle esterna, ma allo stesso tempo ammodernandolo e adattandolo alle esigenze contemporanee. La scelta progettuale è stata quella di mantenere le funzioni principali preesistenti: residenza e auditorium. In generale, si è intervenuti con un quasi totale rifacimento degli ambienti interni, oltre che con un ridisegno completo dello spazio esterno, ad ora inesistente. Si è cercato di far dialogare l’edificio con il contesto, creando un collegamento trasparente e fluido tra i due ambienti, permettendo all’area dell’auditorium di uscire dal complesso e di fondersi con la Darsena attraverso una serie di percorsi. L’obiettivo finale è dunque quello di ridare identità a questo complesso ormai dimenticato e trasformare quest’area in un polo attrattivo di notevole importanza.
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BASTIANELLO, ELISA. « Architettura e musica tra Rinascimento e Barocco : percorsi alla ricerca del "loco risonante" nella trattatistica dalla seconda meta del Quattrocento alla fine del Seicento ». Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2003. http://hdl.handle.net/11578/278467.

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10

Panicucci, Ilaria, et Elisa Perioni. « Dialogo tra natura e cultura. Un centro per le arti dello spettacolo a Usme ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9968/.

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Résumé :
Il progetto di tesi parte dall'analisi di morfologia e cultura di Bogotà e della localidad di intervento, Usme. La ricerca prosegue con un’analisi teorica che riguarda il teatro fuori dall’edificio teatrale, nell’esperienza della cultura locale e non. Continua poi con lo studio e la dettate dal “Genius loci” di C. Norberg Schulz. Questi due scomposizione della morfologia attraverso le linee guida temi si compenetrano infine nella parte progettuale, volta alla definizione di un centro per le arti dello spettacolo, inserito nel contesto naturale che diviene anche orto botanico.
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Livres sur le sujet "Architettura musica"

1

Composizione, musica, architettura. Melfi (Italia) : Libria, 2013.

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2

Fughe : Architettura e musica. Lecce : Grifo, 2011.

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3

Peluso, Salvatore. Musica & architettura : Paesaggi della contemporaneità. Roma : Gangemi, 2005.

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4

Le architetture di Orfeo : Musica e architettura tra Cinquecento e Settecento. Lugano : G. Casagrande, 2011.

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5

Giannone, Giovanni. Architettura e musica : Questioni di composizione. Palermo : Caracol, 2010.

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6

Romagni, Ludovico. Strutture della composizione : Architettura e musica. Macerata : Quodlibet, 2018.

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7

Rosario, Assunto, dir. Musica e architettura nel pensiero medioevale. Forli : Nuova compagnia ; Lipomo (Como) : C. Nani, 1994.

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8

Jaynie, Anderson, dir. Architettura e musica nella Venezia del Rinascimento. Milano : B. Mondadori, 2006.

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9

Guadagnolo, Pasquale. L'Auditorium di Milano : Architettura musica 1938-2018. Cinisello Balsamo, Milano : Silvana editoriale, 2019.

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10

Comes, Federica. Architettura e musica : Dall'antica Grecia al primo Novecento. Genova : Zona, 2018.

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Chapitres de livres sur le sujet "Architettura musica"

1

Pérez-Gómez, Alberto. « Stato d’animo e significato in architettura ». Dans La mente in architettura, 213–29. Florence : Firenze University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-286-7.13.

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Résumé :
Explores the role of mood and meaning in architectural experience via the German no-tion of stimmung, relating to the central questions of temperance and harmony in music and architecture. Motor resonance and attunement are under-acknowledged ways that architecture shapes experience. Pedagogical skills that acknowledge the complexity of an embodied and situated consciousness, emphasising qualitative, experiential and em-bodied approaches.
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2

Battaglini, Elena. « Scrivere di musica è come ballare di architettura. » Dans Riabitare il mondo, 45–50. Quodlibet, 2021. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv2gz3xrk.8.

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3

Biggi, Maria Ida. « ARCHITETTURA TEATRALE E SPAZIO SCENICO NELL’EUROPA DEL SETTECENTO ». Dans Theatre Spaces for Music in 18th-Century Europe, 1–20. Hollitzer Verlag, 2020. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv15d7z24.4.

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4

Santi Centineo. « Archi-partiture. Sperimentazioni e corrispondenze fisiognomiche tra notazione musicale e architettura teatrale nel '900 ». Dans CONNETTERE - UN DISEGNO PER ANNODARE E TESSERE · CONNECTING - DRAWING FOR WEAVING RELATIONSHIPS. FrancoAngeli srl, 2020. http://dx.doi.org/10.3280/oa-548.59.

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