Littérature scientifique sur le sujet « Architettura in albania »

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Thèses sur le sujet "Architettura in albania"

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Baratti, Giada. « Rigenerare Bolognina. Una nuova struttura per il mercato rionale ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Résumé :
La tesi trattata in questo volume ha come oggetto la rigenerazione del quartiere Bolognina. Si sviluppa dal lavoro effettuato durante il Laboratorio di Laurea in Architettura Sostenibile dove si è analizzato l’intero quartiere a nord della stazione di Bologna, e si sono individuate delle strategie comuni che possano riqualificare l’area e risolvere i problemi di convivenza alla quale è esposta. Più nel dettaglio la tesi ha preso in analisi due “insule” collocate a 4 minuti a piedi dalla stazione e che racchiudono al loro interno il Mercato di Via Albani. Si è occupata del progetto di una nuova struttura per il mercato rionale e di prevedere nuove attività che possano attirare a sé un maggior flusso di utenza. Parallelamente si è occupata della sistemazione delle corti interne nell’insula a sud del mercato e della rigenerazione di un edificio di edilizia popolare di proprietà ACER, con l’obiettivo di prevedere un intervento ripetibile anche agli edifici limitrofi.
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PORFIDO, Enrico. « From isolation to ‘pleasure periphery’ : the Riviera perspective. A tourism model for South Albania's coastal landscapes ». Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2019. http://hdl.handle.net/11392/2478780.

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Résumé :
Nell’ultimo decennio, l’Albania sta rivendicando il suo ruolo nel panorama turistico del Mediterraneo. Il turismo rappresenta una delle sfide piú grandi e un’opportunitá per il paese, sia per il suo rapido sviluppo che per il positivo impatto sull’economia nazionale con il rischio peró di sfruttamento fino all’esaurimento delle risorse naturali locali. A causa del suo sviluppo turistico molto recente, una parte significativa della tesi si concentra sulla creazione di un solido stato dell'arte, presentato in tre chiavi di lettura: geografia, storia ed economia del turismo. La dissertazione offre, infatti, una panoramica completa sull'evoluzione del turismo nel corso dell'ultimo secolo, la contestualizzazione del caso specifico dell'Albania su scala geográfica mondiale e una riflessione sull'impatto del turismo sull'economia nazionale. La ricerca si propone di esplorare la relazione tra paesaggio e turismo nelle aree costiere, formulando una risposta alla domanda di ricerca piú generica riguardante la definizione di un modello turistico che influenzi positivamente i paesaggi costieri a sud dell'Albania. Pertanto, il quadro teorico spazia dai modelli turistici alle teorie del paesaggio e dell'ecologia. I modelli turistici più conosciuti, scelti per la loro somiglianza con i principali casi di studio in termini di scala e risorse, sono presentati e analizzati al fine di definire le basi per la progettazione di un nuovo modello. La parte centrale si concentra sull'analisi dei paesaggi della costa sud dell'Albania - in termini di qualità e impatto del turismo, con l'obiettivo di inquadrare la sua evoluzione più recente e individuare le questioni critiche. La ricerca si conclude con la presentazione di un modello turistico concettuale, basato sulla reinterpretazione di quelli presentati in precedenza e composto da elementi appartenenti alla letteratura paesaggistica e integrati con le esperienze turistiche di altri casi di studio mediterranei. Il "modello a bolla" viene quindi applicato nell'area di studio con la proposta di creazione del Parco dei Paesaggi Protetti della Riviera, passando dalla teoria alla pratica. Una riflessione finale fornisce gli spunti per le ricerche future e apre una discussione sulla necessità di aggiornare il concetto di conservazione e protezione.
Throughout the last decade Albania has been claiming its spot in the Mediterranean touristic panorama. Tourism represents one of the main challenges and greatest opportunities for the country, due to its fast and positive impact on the economy countrywide but the risks of local natural resources being exploited are high. Due to such development, a significant part of the dissertation focuses on the creation of a solid state of art observed from three points of view: tourism geography, the history of tourism and tourism economy. The dissertation in fact provides a complete overview on the evolution of tourism over the last century, the contextualization of Albania’s specific case on a worldwide geographic scale and a reflection of the impact tourism has on the national economy. This research aims to explore the relationship between landscape and tourism in coastal regions, addressing the overall research question concerning the possibility of defining a tourism model that positively impacts southern Albania’s coastal landscapes. Therefore, the theoretical framework ranges from tourism models to landscape and ecology theories. The most well-known tourism models – chosen for their similarities to the main case study in terms of scale and resources - are presented and analyzed so as to settle the basis for the design of a new one. At first, southern Albania’s touristic landscapes and spaces - in terms of quality and impact of tourism – were analyzed to frame their evolution and single out critical issues. Upon making comparisons with other Mediterranean cases it was seen that they supported the choices made in the final part, in which a “bubble model” is described and transferred from theory to practice with the proposal of a Riviera Protected Landscape Park establishment. The conclusion provides input for further research and opens up a discussion about the need to re-interpret the concept of conservation and protection.
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VOKSHI, ARMAND. « Tracce dell'architettura italiana in Albania 1925 - 1943 ». Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/2158/799873.

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Résumé :
La ricerca si stuttura individuando tre periodi storici: il primo cerca di presentare la situazione politica, socio-economica e urbana dell’Albania fino agli anni 1925 e il suo rapporto con l’Italia, indispensabile per il giovane stato appena fondato; secondo, i primi grandi interventi urbani e architettonici del periodo 1925-39, riguardanti sopratutto nella nuova capitale albanese, Tirana; il terzo periodo copre il periodo 1939-43, corrispondente al periodo dell’occupazione fascista. La ricerca si conclude mettendo in evidenza alcuni temi importanti che hanno permesso la definizione dello stile d’inizio novecento in Albania, tenedo presente di quanto il grande dibattito italiano, sul piano teorico e pratico, influenzasse la produzione architettonica e urbana albanese.
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GUGA, ANDIA. « L'architettura razionalista italiana d'oltremare. Gli edifici teatrali tra analisi e confronto ». Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/2158/1001905.

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Résumé :
Questa ricerca si fonda sull’ individuazione e l'analisi degli edifici teatrali sotto la parabola razionalista in Italia e nelle colonie d'oltremare, due realtà diverse dal punto di vista geografico e linguistico. La prima attingeva le proprie radici nel repertorio di un passato glorioso subendo contemporaneamente l’influenza di altri movimenti d’epoca, mentre l’altra mediava tra il linguaggio mediterraneo caratterizzante ogni singolo paese e l’impronta dell’identità dell’architettura italiana in contesti estranei al paese d’origine. Le tematiche della ricerca sono suddivise in tre capitoli principali. Nel primo capitolo si riporta una sintesi generale del significato dello “Stile Razionalista” come espressione di tradizione, modernità e mediterraneità in Italia. Il secondo capitolo viene interamente dedicato all’ architettura nelle colonie d’oltremare suddividendo i sottocapitoli in base alla cronologia di colonizzazione. Pertanto ho riportato i paesi di Libia, Grecia (Dodecaneso), Etiopia, Somalia, Eritrea, Albania ed anche alcuni progetti di architetti italiani d’altri paesi non coloniali. Per ultimo, il capitolo sulla città di Tirana, la capitale albanese, originariamente ottomana, che ha avuto una parabola razionalista occidentale e di cui le maggiori opere pubbliche sono state progettate e costruite negli anni ’20 -‘40. Nell’ ultima parte della tesi ho trattato in breve sintesi il Realismo Socialista, il Teatro dell’Opera all’ interno del Palazzo della Cultura Albanese. La conoscenza delle città, con tutto il patrimonio variegato di edifici costruiti anche in epoche differenti, è tema di studio non solo per i singoli progettisti operanti nel territorio, ma anche per la cultura collettiva. Infatti la ricerca tende a dare una chiave di lettura urbana e architettonica, che va dalla grande alla piccola scala alla quale potremo fare riferimento nella progettazione futura. This research is based on the identification and analysis of the theater buildings in the rationalist period in Italy and in the colonies, two different realities in terms of geography and language. The subjects of the research are divided into three main chapters. The first chapter is a summary of the general meaning of "Rationalist Style" as an expression of tradition, modernity and mediterrenianity in Italy. The second chapter is based entirely on architecture in the colonies overseas, and divided in subchapters based on the history of colonization, Libya, Greece (Dodecanese), Ethiopia, Somalia, Eritrea, Albania. The last chapter is based on the city of Tirana, the Albanian capital, originally Ottoman, which has had a western rationalist influence and where the most public works are designed and built in the '20s and 40s. In the last part of the thesis I discussed in brief summary the Socialist Realism and the Opera House inside the albanian Palace of Culture. The knowledge of the city, with all the varied heritage of buildings constructed in different eras, is the subject of study not only for individual architects working in these areas, but also for the collective culture. In fact, the research tends to give a key to urban and architectural design, from large to small scale to which we should refer in the future designing.
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Livres sur le sujet "Architettura in albania"

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Albania : Architettura e città, 1925-1943. Firenze : Maschietto, 2006.

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Architettura e urbanistica nelle terre d'oltremare : Dodecaneso, Etiopia, Albania (1924-1943). Bologna : Bononia university press, 2017.

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Torlonia, Fondazione, et Museo Torlonia, dir. Villa Albani Torlonia : Architetture, collezioni, giardino. Milano : Electa, 2022.

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Albania Nel Terzo Millennio. Architettura, Città, Territorio-Albania in the Third Millennium. Architecture, City, Territory. Gangemi, 2021.

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5

Architecture between historical heritage and innovation : Architettura tra preesistenza e innovazione : Marco Petreschi, l'esempio della Banca di Albania. Roma : Gangemi editore SpA international, 2018.

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6

Alessandro Albani patrono delle arti : Architettura, pittura e collezionismo nella Roma del '700. Roma : Bonsignori, 1993.

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Alessandro Albani patrono delle arti : Architettura, pittura e collezionismo nella Roma del '700. Roma : Bonsignori, 1993.

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Actes de conférences sur le sujet "Architettura in albania"

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Cosenza, Federica. « I Casali e le Architetture della Campagna Romana nel Basso Medioevo. Realtà archeologica e fonti documentarie ». Dans FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia : Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11462.

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Résumé :
The Casali and the Architectures of the Campagna Romana in the Late Middle Ages. Archeaological and archive sourcesThe territory of the Roman countryside in the Late Middle Ages was extended from the city of Rome to 40 miles in the Suburb, between the coasts of the Tyrrhenian Sea, the Albani Mountains, the Lepini Mountains and the course of the Tiber. In the twelfth century various events started in this territory which will greatly influence its appearance until today: the castra arise, as forms of aggregation of a territory enclosed by defensive elements; burgi and villae, small fortified centers; and the casali, special production farmhouses characterized by the presence of a tower and other defensive, residential and productive structures. The militarization of the landscape began for reasons partly linked to the general instability of the period. Despite the basic differentiations in the forms of the population as in the functionalities themselves entrusted to the circumscribed territory, the forms of the basic architecture remained the same: the tower, the walls, albeit in variety in terms of technique, magnificence and complexity. This research can be tackled thanks to a direct analysis of the architecture of the towers which characterize the Roman countryside, occasionally accompanied by other elements, like the walls. The results of this study can be compared with the information reported in medieval sources, in which a specific language is used to describe the architecture and the characteristics of every form of human anthropization. The analysis of the differences and affinities between these territorially structures and the comparison with the contemporary urban architectures, allows to recreate a general picture of the architecture in the Roman countryside in the Low Middle Ages.
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