Littérature scientifique sur le sujet « Approccio standard »

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Articles de revues sur le sujet "Approccio standard"

1

Iacopo, Grassi. « Standard minimi di qualitŕ : un approccio teorico ». STUDI ECONOMICI, no 104 (janvier 2012) : 29–41. http://dx.doi.org/10.3280/ste2011-104002.

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Résumé :
At least since Akerlof (1970), asymmetric information in the case of experience goods has been a central issue in the economic literature. This paper studies regulation in markets where the quality of the experience good is never completely verifiable by consumers even after purchase. In the proposed model firms can decide the quality of the good: always producing a high quality good creates a positive externality in the market, but it causes an incentive to the firms to deviate and produce low quality goods. The main policy instrument for the government, in order to maximize Social Welfare, is to fix a minimum quality standard, but imposing a too high standard might, in some cases, lower the average quality of the good in the market.
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2

Tasca, I., G. Ceroni Compadretti et C. Romano. « High-definition video telescopic rhinoplasty ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no 6 (décembre 2016) : 496–98. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1430.

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Résumé :
L’ingrandimento ottico è diventato uno strumento essenziale nella pratica rinologica, soprattutto in seguito alla divulgazione delle procedure endoscopiche per la chirurgia dei seni paranasali. Descriviamo l’uso della tecnologia VITOMnella rinoplastica, un utilizzo non ancora trattato nella letteratura internazionale fino a oggi. Questo approccio alla rinoplastica migliora notevolmente la visualizzazione del campo operatorio, agevolando così la comprensione delle procedure, anche a scopo didattico. Dal momento che la tecnologia VITOMfunziona combinando il telescopio con una telecamera standard, tale approccio alla rinoplastica può essere di facile introduzione senza costi aggiuntivi in qualsiasi reparto ORL dotato di tale strumentazione.
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3

Daniele, C., G. Carluccio, A. Romano, M. Simone et G. Ughi. « Uroteliomi Della via Escretrice Superiore : Approccio Combinato Chirurgico E Transuretrale ». Urologia Journal 60, no 4 (août 1993) : 303–4. http://dx.doi.org/10.1177/039156039306000401.

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Résumé :
The Authors report their experience in the treatment of transitional cell carcinomas of the upper urinary tract using a conjoint surgical and transurethral, approach. Via a lumbotomic incision, a standard nephroureterectomy down to the iliac vessels is first performed; then, a stent is inserted in the ureteral stump, pushed into the bladder and fixed to the ureter with a single silk suture. Once the lumbotomy has been closed, a cystoscopy is performed; the stent, previously advanced out of the ureteral meatus is identified and withdrawn, thus obtaining intussusception into the bladder. After this manoeuvre using the Collins blade, the perimeatal mucosa is incised in order to disconnect the ureter and complete the ureterectomy. Finally, a Foley catheter is inserted and left in place for seven days.
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4

Bollati, Martina, Fabio Bioletto, Chiara Lopez, Mirko Parasiliti-Caprino, Ezio Ghigo et Mauro Maccario. « Il prelievo selettivo dalle vene surrenaliche nella diagnosi di sottotipo dell’iperaldosteronismo primario ». L'Endocrinologo 22, no 1 (19 janvier 2021) : 14–21. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-021-00815-6.

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Résumé :
SommarioL’iperaldosteronismo primario è la causa più frequente di ipertensione arteriosa secondaria e si associa ad aumentato rischio cardiovascolare. Il prelievo venoso selettivo surrenalico costituisce il gold standard nella diagnosi di sottotipo tra forme bilaterali e unilaterali, consentendo un adeguato approccio terapeutico. La sua diffusione è limitata in quanto si tratta di un esame di notevole difficoltà tecnica. Pertanto, risulta necessario eseguire tale procedura in centri di riferimento.
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5

Stame, Nicoletta. « Come concepire la politica, come valutarla ». RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no 1 (mai 2010) : 57–74. http://dx.doi.org/10.3280/sa2010-001004.

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Résumé :
Recenti dibattiti sulla Evidence-Based Policy hanno discusso le sue ipotesi metodologiche su come stabilire l'evidenza, e cioč la gerarchia della robustezza dei metodi nella valutazione degli effetti dele politiche. Minore attenzione č stata dedicata al modo in cui una politica č concepita all'interno di questo approccio, vale a dire come trattamento somministrato ad un paziente (target), al fine di ottenere uno specifico risultato, con l'obiettivo poi di essere generalizzato. Questa concezione si esprime in un quadro epidemiologico come ambito disciplinare, e presuppone un'analisi controfattuale come gold standard, che ignora il processo decisionale e di attuazione, e il ruolo degli stakeholders. Sia questo modo di concepire la politica, che quello di affrontare le diverse fasi del ciclo delle decisioni politiche sono in contrasto con altre metodologie basate su differenti presupposti disciplinari e teorici, in gran parte provenienti dalle scienze politiche. Gli approcci basati sulla "razionalitŕ sinottica" considerano le politiche come interventi basati su una logica di obiettivi-mezzi-risultati, prendendo in considerazione le tre fasi, come momenti separati, e seguono una valutazione basata sugli obiettivi (goal-oriented evaluation). Gli approcci basati sulla "razionalitŕ incrementale" guardano alle politiche come ad un insieme di relazioni complesse che si sviluppano durante l'implementazione, durante la quale le politiche vengono ri-definite. I diversi approcci sono confrontati sulla base del loro modo di considerare ciň che accade durante il processo decisionale, l'attuazione del programma e la valutazione; qual č il significato di valutare gli effetti (causalitŕ), il loro modo di affrontare il contesto, e il modo in cui consentono la partecipazione dei beneficiari.
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6

Cinquini, Lino, Cristina Campanale, Flavio Del Bianco et Chiara Oppi. « Un modello di performance management per mitigare il problema dell'ambiguità nell'organizzazione della prevenzione collettiva : il caso della Regione Friuli-Venezia Giulia ». MECOSAN, no 117 (avril 2021) : 77–109. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-117005.

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Résumé :
Questo articolo discute come la realizzazione di un sistema di performance management all'interno dei processi dei dipartimenti di prevenzione della Regione Friuli-Venezia Giulia possa ridurre alcune variabili di ambiguita organizzativa. Attraverso un approccio quali-quantitativo basato su action research e survey i ricercatori hanno partecipato alla realizzazione di un sistema che, nell'ambito dei dipartimenti di prevenzione, descrive i processi e le attivita svolte in relazione a specifici target e ne determina il consumo di risorse standard. Inoltre, e stata realizzata un'indagine esplorativa per l'assessment ex ante delle potenzialita del sistema in termini di riduzione di ambiguita, che puo contribuire a fornire input per una revisione del sistema prima della sua implementazione. Questa ricerca presenta i seguenti contributi e implicazioni. Il primo contributo si evidenzia rispetto alla letteratura sull'ambiguita. Il secondo contributo e relativo alla definizione di un approccio per la valutazione ex ante delle potenzialita di un sistema di misurazione delle performance nella mitigazione dell'ambiguita. I risultati hanno implicazioni pratiche per il management sanitario e forniscono spunti di riflessione a supporto dello sviluppo di sistemi di misurazione della performance nella prevenzione collettiva.
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7

Zattarin, Alessandra, Francesco Francini-Pesenti, Claudia Da Col, Paolo Spinella, Marianna Alessi, Lucia Federica Stefanelli et Lorenzo A. Calò. « Approccio nutrizionale all’ipofosforemia post-trapianto di rene : uno studio pilota ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 34 (14 septembre 2022) : 74–79. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2022.2472.

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Résumé :
Renal transplantation is the gold standard for the treatment of ESRD patients. During the early-stage post-transplantation, metabolic and electrolytic alterations may develop, including hypophosphatemia and the treatment includes a diet rich in phosphorus, sometimes with the addition of oral or intravenous phosphorus supplement. Forty-four kidney transplanted patients with hypophosphatemia were evaluated retrospectively. They were divided into two groups based on whether patients received (group A, 14 patients) or not (group B, 30 patients) dietary prescription for hypophosphatemia. Group A was further divided into two subgroups: group A1 (8 patients), with baseline phosphatemia ≥0.5 mmol/L, treated only with a diet rich in animal phosphorus, and group A2 (6 patients), with baseline phosphatemia ≤0.5 mmol/L, who received a potassium phosphate supplement in addition to the same dietary prescription. Three months after transplantation, group A had a greater increase of phosphatemia compared with group B (group A: 0.58 ± 0.12 vs 0.93 ± 0.22 mmol/L; group B: 0.59 ± 0.11 to 0.8 ± 0.13 mmol/L). Furthermore, in group A2 the increase of phosphatemia was lower than in group A1. In conclusion, dietary approach supported by dietary counseling was effective in treating post kidney transplantation hypophosphatemia. The results of this pilot study might represent a useful working hypothesis for studies with a larger cohort of enrolled patients in order to confirm for these patients the efficacy of the nutritional approach and of the dietary counseling to post renal transplantation hypophosphatemia.
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8

Garofalo, Lorella, et Vincenza Mele. « Approccio bioetico e biogiuridico al “counseling” genetico per malattia di Alzheimer ». Medicina e Morale 50, no 1 (28 février 2001) : 41–59. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2001.716.

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Résumé :
L’articolo, dopo aver analizzato gli aspetti etici legati alla medicina predittiva e dopo aver illustrato la malattia di Alzheimer da un punto di vista patologico ed eziologico, si sofferma sulla significatività etica del ruolo del counseling genetico, in particolare in relazione al caso in cui la richiesta del test predittivo venga da parte di soggetti a rischio, asintomatici, che presentano una familiarità la cui eziologia è nota, e per i quali il test è disponibile. In questo caso la riflessione etica è maggiormente problematizzante e coinvolge diversi aspetti: l’uso di test sicuri ed efficaci in strutture sanitarie ben identificate con standard di qualità garantiti; le problematiche legate alla consulenza (autonomia decisionale dell’utente, il consenso informato, l’assistenza psico-sociale); la formazione professionale del personale sanitario. In seguito gli autori riportano e commentano i dati di un’indagine conoscitiva in merito al test predittivo e alle strutture sanitarie. Infine, nel delineare le direttive etiche per i consulenti, viene messo in risalto lo spessore bioetico e biogiuridico del ruolo dell’operatore nel counseling genetico, spessore che viene ulteriormente messo in luce dalla peculiare responsabilità che l’operatore si assume nella protezione dei dati genetici.
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9

Fayren Horado. « Applicazione selettiva di interoperabilità per il servizio di pagamento mobile in Brasile ». International Journal of Science and Society 4, no 3 (20 septembre 2022) : 402–10. http://dx.doi.org/10.54783/ijsoc.v4i3.532.

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Résumé :
Questo articolo mira ad analizzare l'applicazione selettiva dell'interoperabilità come standard normativo al confine tra infrastruttura di telecomunicazioni e servizio a valore aggiunto nel caso del pagamento mobile in Brasile. Il testo segue la metodologia di un approccio comparativo e interdisciplinare, cercando di individuare il contesto normativo di ciascun sottosistema in cui si inserisce lo standard di interoperabilità. Sono stati individuati i principali elementi di possibilità dell'opzione regolatoria per l'interoperabilità in Brasile nell'ambito delle telecomunicazioni e nei nuovi servizi di pagamento. Il testo funge da guida per l'analisi dell'opzione normativa per l'interoperabilità nelle telecomunicazioni e nei nuovi servizi di pagamento. Originalità/rilevanza – L'articolo contestualizza il significato di interoperabilità nell'attuale contesto brasiliano per i nuovi servizi di pagamento.
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10

Dapit, Roberto. « Relazioni semantiche tra lo Sloveno standard e i dialetti con riferimento alle lungue di interazione ». Linguistica 49, no 1 (29 décembre 2009) : 277–93. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.49.1.277-293.

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Résumé :
Il contributo si propone mettere a confronto, sul piano semantico, un corpus lessicale dialettale con le relative voci della lingua standard contemplate nello slovar slovenskega knjižnega jezika. Il tentativo di analisi semantica viene realizzato sulla base di nomi di luogo rilevati a Resia che, in questa sede, vengono classificati in varie categorie secondo il livello di convergenza individuato tra i due livelli linguistici. Oltre al resiano si tiene conto nella discussione anche di altre varietà, in particolare del dialetto del Torre e, a causa dell’intensa interazione, del friulano, da cui deri- vano numerosi toponimi; il tedesco invece ha svolto in questo senso un ruolo assai limitato.Secondo i risultati dell’analisi, la categoria più numerosa comprende voci che indicano un’ampia convergenza tra i livelli della lingua slovena (51,30%), mentre risulta piuttosto limitata la categoria della divergenza (9,67%); la categoria delle voci desemantizzate assume invece un peso maggiore (21,93%); i prestiti, provenienti quasi esclusivamente dall’ambito romanzo e prevalentemente friulano, compongono l’ultima e relativamente ampia categoria (17,10%).L’autore sottolinea inoltre la questione del rapporto instauratosi non soltanto tra i livelli linguistici ma anche tra questi e le lingue di interazione. Infatti, oltre a constatare che i tratti semantici individuati nei nomi di luogo resiani confermano, anche sul piano della semantica, una stretta relazione con la lingua standard, ovvero la lingua slovena centrale, pone l’accento sulla necessità di definire, anche attraverso un processo di analisi etimologica, alcuni altri aspetti. Si riferisce più precisamente alle caratteristiche semantiche del lessico appartenente a sistemi lingusitici che si sono sviluppati in una dimensione di interazione linguistica e culturale. L’accento viene posto infine sulla rilevanza dei dati riguardanti la storia del lessico auspicando una ricerca che tenga conto della diversità linguistica e delle relazioni tra le lingue. Un simile approccio infatti consentirebbe non soltanto di approfondire le conoscenze relative all’evoluzione della semantica e alla lessicografia, ma anche di comprendere una condizione in cui la convivenza di varie lingue e culture è destinata normalmente a svolgere, nel lungo periodo, un ruolo preminente.
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Thèses sur le sujet "Approccio standard"

1

Zanotto, Alessio <1987&gt. « Valorizzazione energetica della FORSU : confronto tra processo monofase standard e approccio a fasi separate ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5146.

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Résumé :
L’obiettivo della seguente tesi di laurea magistrale è stato quello di confrontare le prestazioni di del processo di digestione anaerobica termofila in condizioni di stato stazionario e di stress, in fase singola e con regime di dark fermentation, entrambi alimentati con FORSU (Frazione Organica Rifiuti Solidi Urbani) derivante da raccolta differenziata del tipo porta-a-porta. La sperimentazione è stata condotta in reattori CSTR su scala pilota, e una volta raggiunte le condizioni di stabilità dei processi si è passati ad incrementare il carico organico, ripetendo le prove con tre set di condizioni operative. I tre incrementi sono stati effettuati in parallelo tra il sistema singola-fase e doppia fase con le seguenti modalità: • RUN 1; raddoppio del carico organico di lavoro per un giorno ed attesa di “ripresa” del sistema in condizioni stabili; • RUN 2; raddoppio del carico organico di lavoro per due giorni consecutivi fino a successiva ripresa del sistema; • RUN 3; raddoppio del carico organico per tre giorni consecutivi, la terza settimana di transiente. inoltre è stato verificato come, nel processo bistadio, sia possibile ottimizzare le rese attraverso il controllo di un flusso di ricircolo interfase. Per ottimizzare la produzione di idrogeno in regime di dark fermentation è stato infatti effettuato un ricircolo interno variabile con finalità di sistema tampone, che ha permesso di mantenere il pH entro l'intervallo ottimale (5 - 5.5) per le reazioni catalizzate idrogenasi, quindi migliorando e stabilizzando la produzione di bio-idrogeno.
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2

Paparotti, Daniele. « Credit rating ed il ruolo delle ECAI nell'approccio standard ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2008. http://hdl.handle.net/10077/2639.

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Résumé :
2006/2007
Nel lavoro viene dato risalto alla nuova figura delle agenzie esterne per la valutazione del rischio (External Credit Assessment Institutions - E.C.A.I.) e soprattutto si dimostra come importante sia stato il lavoro di definizione delle caratteristiche che le stesse devono possedere per poter essere riconosciute dall'autorità di vigilanza. Si evidenziano le scelte fatte dall'organismo di vigilanza nazionale e come tali scelte verranno ad incidere sull'operatività delle E.C.A.I. e sulla loro capacità di assegnare rating. Attraverso quest'evoluzione del cammino normativo viene descritta quale sia oggi, ma soprattutto quale possa essere, il mercato del rating (in particolare in Italia). Sempre in tema di definizione dei confini di operatività di tali agenzie vengono delineati e discussi gli steps fondamentali che le stesse debbono intraprendere al fine del processo di riconoscimento. L'ultima parte del lavoro indaga i possibili risvolti che l'applicazione della metodologia standard potrebbe avere sul mondo del credito. L'obiettivo, in questo caso, è dimostrare come una sistematica adozione del metodo standard possa permettere, allo stesso mondo bancario, una maggiore conoscenza del reale profilo di rischio dei portafogli di esposizioni delle banche.
XX Ciclo
1979
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3

Magnini, Luigi. « Remote sensing e object-based image analysis : metodologie di approccio per la creazione di standard archeologici ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2017. http://hdl.handle.net/11577/3423260.

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Résumé :
In recent years, the field of remote sensing experienced an incredible growth thanks to the increasing quality and variety of sensors and the reduction of instrumental costs. The benefits for archaeology were soon apparent. So far, data interpretation remains essentially a prerogative of the human operator and is mediated by his skills and experiences. The continuous increase of datasets volume, i.e. the Big Data Explosion, and the increasing necessity to work on large scale projects require an overall revision of the methods traditionally used in archeology. In this sense, the research presented hereinafter contributes to assess the limits and potential of the emerging field of object-based image analysis (OBIA). The work focused on the definition of OBIA protocols for the treatment of three-dimensional data acquired by airborne and terrestrial laser scanning through the development of a wide range of case studies, used to illustrate the possibilities of the method in archeology. The results include a new, automated approach to identify, map and quantify traces of the First World War landscape around Fort Lusern (Province of Trento, Italy) and the recalcified osteological tissue on the skulls of two burials in the protohistoric necropolis of Olmo di Nogara (Province of Verona, Italy). Moreover, the method was employed to create a predictive model to locate “control places” in mountainous environments; the simulation was built for the Western Asiago Plateau (Province of Vicenza, Italy) and then re-applied with success in basin of Bressanone (Province of Bolzano, Italy). The accuracy of the results was verified thanks to respectively ground surveys, remote cross-validation and comparison with published literature. This confirmed the potential of the methodology, giving reasons to introduce the concept of Archaeological Object-Based Image Analysis (ArchaeOBIA), used to highlight the role of object-based applications in archaeology.
Il campo del remote sensing ha vissuto un incredibile sviluppo negli ultimi anni per merito della crescente qualità e varietà dei sensori e dell’abbattimento dei costi strumentali. Le potenzialità archeologiche sono state ben presto evidenti. Finora, l’interpretazione dei dati è rimasta però prerogativa dell’operatore umano, mediata dalle sue competenze e dalla sua esperienza. Il progressivo aumento di volume dei dataset (cd. “big data explosion”) e la necessità di lavorare su progetti territoriali ad ampia scala hanno reso ora indispensabile una revisione delle modalità di studio tradizionalmente impiegate in ambito archeologico. In questo senso, la ricerca presentata di seguito contribuisce alla valutazione delle potenzialità e dei limiti dell’emergente campo d’indagine dell’object-based image analysis (OBIA). Il lavoro si è focalizzato sulla definizione di protocolli OBIA per il trattamento di dati tridimensionali acquisiti tramite laser scanner aviotrasportato e terrestre attraverso l’elaborazione di un variegato spettro di casi di studio in grado di esemplificare le possibilità offerte dal metodo in archeologia. I risultati ottenuti hanno consentito di identificare, mappare e quantificare in modo automatico e semi-automatico le tracce del paesaggio di guerra nell’area intorno a Forte Luserna (TN) e il tessuto osteologico ricalcificato sui crani di due inumati della necropoli protostorica dell’Olmo di Nogara (VR). Infine, il metodo è stato impiegato per lo sviluppo di un modello predittivo per la localizzazione dei “punti di controllo” in ambiente montano, che è stato studiato per l’area occidentale dell’Altopiano di Asiago (VI) e in seguito riapplicato con successo nella conca di Bressanone (BZ). L’accuratezza dei risultati, verificati di volta in volta tramite ricognizioni a terra, validazione incrociata tramite analisi da remoto e comparazione con i dati editi in letteratura, ha confermato il potenziale della metodologia, consentendo di introdurre il concetto di Archaeological Object-Based Image Analysis (ArchaeOBIA), per rimarcare le specificità delle applicazioni object-based nell’ambito della disciplina archeologica.
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4

Babini, Luca. « Standardizzazione e progettazione di HMI per macchine automatiche : un approccio basato sulla piattaforma OMRON Sysmac Studio ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Résumé :
Nella prima parte della tesi è stata riportata l'analisi delle HMI, che erano già state realizzate in precedenza da altri sviluppatori. Questa ha portato alla definizione di uno standard, che indichi quali sono le funzionalità necessarie in qualsiasi applicazione e qual è il modo migliore per implementarle. Nell'ultima viene presentato il progetto dell'HMI di un impianto, che è stato realizzato con l'utilizzo del software Sysmac Studio.
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5

D'Ovidio, Davide. « Il nuovo standard per la gestione e la sicurezza sul lavoro : ISO 45001. Un approccio smart alla sicurezza in cantiere ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Résumé :
In questa Tesi di Laurea si è voluto analizzare il percorso normativo che ha condotto negli anni alla creazione dei Sistemi di Gestione per la Sicurezza sui luoghi di Lavoro (SGSL), con particolare attenzione alle lavorazioni inerenti l’edilizia. Con l’analisi di alcuni di questi Sistemi, si è potuta osservare un’attenzione, nello sviluppo delle normative, alle pratiche Lean derivanti dal Toyotismo. Per questi motivi, si è analizzata la nascita del modello Toyota, i principi cardine che hanno portato in seguito allo sviluppo della “Lean Construction” e di strumenti come il Last Planner System al fine di capirne il linguaggio e lo scopo. Di seguito ci si è addentrati nei quadri normativi, dalla fondazione dell’ILO, Organizzazione Internazionale del Lavoro, fino alla redazione dell’attuale BS Ohsas 18001 e della Uni Iso 45001:2018, sua ereditiera. Su queste due si è soffermata la mia attenzione in quanto per la prima volta si è introdotto, in ambito normativo, il rischio trasversale, ovvero il rischio legato all’organizzazione aziendale ed all’ergonomia del posto di lavoro o della lavorazione stessa, per mezzo dei Sistemi di Gestione. Grazie all’Ing. Ugo Di Camillo e ad un’esperienza di Tirocinio per tesi presso la società di Ingegneria T.H.E.M.A. S.r.l. è stato possibile rendere più fruibile la lettura di queste tematiche per mezzo della creazione di un’applicazione per smartphone che ho ideato per un utilizzo in cantiere al fine di attuare e sostenere un Sistema di Gestione innovativo.
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Palummieri, Giuseppe. « Le prove della veridicità della profezia secondo il teologo Al-Mawardi : L’autore, l’opera e il suo approccio teologico ». Thesis, Aix-Marseille 1, 2011. http://www.theses.fr/2011AIX10197/document.

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Résumé :
Dans cette étude, nous nous sommes assigné pour but d’examiner particulièrement les aspects théologiques de A‘lām al-nubuwwa d’al-Māwardī (m.450/1058) en considérant la véracité (sidq) de la prophétie comme le noyau de son livre. La comparaison minutieuse entre les différentes éditions examinées nous a conduit à conclure que l’édition parue au Caire en 1901 et établie sur un manuscrit original est le texte de base, et que la dernière édition parue à Beyrouth en 1994 est le texte standard sur lequel nous avons fondé l’analyse théorique des questions théologiques abordées. Pour arriver à ce résultat, nous sont apparues de grande utilité les récentes méthodes de philologie des textes imprimés appliquées d’une façon novatrice aux textes arabes. La partie centrale de notre étude est consacrée au contenu du texte original de A‘lām al-nubuwwa alors identifié et partiellement traduit. Elle a mis en lumière l’approche essentiellement apologétique de l’auteur qui se manifeste notamment dans son style de réfutation usant la théologie dialectique pour des fins argumentatives. L’approche apologétique se manifeste aussi dans le recours à des matériaux devenus habituels dans ce genre littéraire, à savoir les traditions rapportées. Le thème de la prophétie représente une partie importante de la Summa theologica islamica, et de ce point de vue A‘lām al-nubuwwa peut être considéré comme une œuvre proprement théologique. Al-Māwardī apparaît à cet égard comme un vrai théologien dialectique dans la ligne du courant sunnite et selon une orientation aš‘arite, même s’il ait été à plusieurs reprises soupçonné d’appartenir au mu‘tazilisme
During the course of our work we aimed for an objective that allowed us to highlight essentially the theological aspects of A‘lām al-nubuwwa by al-Māwardī (m.450/1058) taking into consideration the veracity (sidq) of the prophecy the train d’union in all its’work. The meticulous comparison of the differents editions we have studied permitted us to individualize the first edition ‘Cairo 1901’, based on the original manuscript, as the ‘basic text’ and the last edition ‘Beirut 1994’ as the ‘standard text’ on which we founded our research and on which we concentrated during the course of the theoretical analysis of the theological themes dealt with. Therefore, we considered to follow to this end the recent methodology of the philology of edited texts which was an innovative application in regards to an Arab script. The focal part of our study was based upon the partially translated original contents of A‘lām al-nubuwwa. It is from this that we can highlight a prevailing apologetic tone on behalf of the author, this is the indisputable style through which the argumentative use of dialectical theology but also the frequent use of the referred traditions. The prophecy theme represents a conspicuous part of the Summa theologica islamica and it is for this reason that the A‘lām al-nubuwwa can be considered an imprint of theological work. Al-Māwardī appears to be, in this respect a real ‘dialectical’ theologian in line with the Sunnite current alongside a characteristic orientation towards aš‘arita, even if often is suspected of being part of the mu‘tazila
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FICCADENTI, Valerio. « A rank-size approach to the analysis of socio-economics data ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251181.

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Résumé :
Questa tesi è volta ad investigare due importanti fenomeni, uno naturale ed uno umano. Il primo riguarda i terremoti, mentre il secondo è legato al contenuto dei discorsi ufficiali dei presidenti americani. Per il primo caso, il nostro obiettivo è quello di definire un indicatore dei danni economici causati dai terremoti, proponendo un indice calibrato su una lunga serie di magnitudo rilevate in lunghi periodi di tempo. Mentre per il caso dei discorsi presidenziali, vogliamo quantificare il loro impatto sul mercato finanziario, in particolare studiamo l’effetto che essi hanno sull’indice “Standard and Poor’s 500”. Il nostro obiettivo principale è quello di contribuire nell’ambito delle scelte di politica economica prendendo in considerazione tali fenomeni ed analizzandoli con un approccio diverso ed innovativo. L’analisi esposta in questa tesi è sviluppata per mezzo di strumenti econofisici strettamente collegati all’ambito dell’analisi “rank-size”. Tale analisi consiste nell’uso di una serie di funzioni particolarmente utili per l’esplorazione delle proprietà di grandi dataset, anche quando essi sono distribuiti nel tempo e hanno bande di errore non perfettamente definite per via di particolari condizioni di campionamento. Nei capitoli che riguardano i terremoti così come in quelli dedicati all’analisi dei discorsi dei presidenti americani sono mostrati e commentati i risultati di regressioni non lineari impiegate per stimare i coefficienti di varie leggi “rank-size”. Tali stime sono state manipolate in modo tale da poter giungere a conclusioni dal rilievo economico. I risultati più robusti sono stati raggiunti grazie alla straordinaria capacità di interpretare i dati da parte delle leggi “rank-size”. Nell’ambito della valutazione dell’impatto economico dei discorsi presidenziali, un’analisi aggiuntiva è stata svolta valutando diverse distanze tra serie storiche. In particolare considerando la serie storica delle parole semanticamente legate all’economica e pronunciate dai presidenti americani nel corso della storia e le serie storiche del volume, dei prezzi e dei rendimenti dell’indice “Standard & Poor's 500”. Per questa analisi abbiamo impiegato un approccio probabilistico ed anche uno meramente topologico. Infatti abbiamo misurato l’entropia delle serie storiche e comparato le conclusioni valutando le differenze fra diverse misure di distanza vettoriale.
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Livres sur le sujet "Approccio standard"

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Buglione, Enrico. Federalismo, regionalismo e standard sanitari nazionali : Quattro paesi, quattro approcci. Milano : A. Giuffrè, 2001.

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Chapitres de livres sur le sujet "Approccio standard"

1

Matteo Del Giudice et Emmanuele Iacono. « Approccio algoritmico per l'applicazione degli standard grafici in ambiente BIM ». Dans CONNETTERE - UN DISEGNO PER ANNODARE E TESSERE · CONNECTING - DRAWING FOR WEAVING RELATIONSHIPS. FrancoAngeli srl, 2020. http://dx.doi.org/10.3280/oa-548.24.

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