Articles de revues sur le sujet « Approccio interdisciplinare »

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1

Anostini, Elisa, Flaminia Bandiera et Giada Triggiani. « La variabile interculturale nella genitorialità : un approccio interdisciplinare ». MINORIGIUSTIZIA, no 1 (juillet 2021) : 189–97. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-001020.

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Résumé :
Il contributo è volto a riflettere sull'incidenza della variabile culturale nei procedimenti giudiziari di controllo sull'esercizio della responsabilità genitoriale in contesti migratori. Il tema è affrontato attraverso il racconto dell'esperienza di tre studentesse del corso di clinica legale "Famiglie, minori e diritto" di collaborazione con il centro torinese di counselling, psicoterapia e supporto psicosociale Frantz Fanon.
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2

Bartolozzi, P. « Approccio interdisciplinare all'ernia discale lombare i trattamenti chirurgici ». Rivista di Neuroradiologia 2, no 1_suppl (février 1989) : 123. http://dx.doi.org/10.1177/19714009890020s122.

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3

Artoni, Francesca. « L'avvocato e l'interdisciplinarità ». MINORIGIUSTIZIA, no 1 (juillet 2021) : 163–69. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-001017.

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Résumé :
L'articolo affronta il tema dell'interdisciplinarità nell'ambito del diritto di famiglia, analizzando, in particolare, il punto di vista di un avvocato e, quindi, spiegando quali siano le esigenze che portano un legale ad avere un approccio interdisciplinare e quali le conseguenze. Nello specifico, si dà atto di un'esperienza di gruppo nata a Milano e, successivamente, a Napoli e Ferrara e si accenna ad altre applicazioni dell'approccio interdisciplinare.
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4

Omenetto, Silvia, et Maria Chiara Giorda. « Seppur informali : l'invisibilità urbana dei gruppi religiosi. Un'ipotesi esplorativa per un centro culturale Sikh a Roma ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 132 (novembre 2021) : 177–99. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-132008.

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Résumé :
A partire dall'"informalita" e dall'"invisibilita" urbana che connotano la condizione di alcuni gruppi religiosi in Italia, l'articolo presenta una possibile soluzione architettonica e urbanistica: la conversione di un cinema romano nel primo centro culturale Sikh in Italia attraverso l'adozione di un approccio interdisciplinare basato sui metodi della geografia delle religioni.
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5

Martino, Ardigò, et Sara Bontempo Scavo. « Migrazioni, Globalizzazione, diritti umani e salute ». Saúde em Redes 5, no 2 (14 janvier 2020) : 207–26. http://dx.doi.org/10.18310/2446-4813.2019v5n2p207-226.

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Résumé :
I processi in atto mondialmente come fattori specifici di questa fase della globalizzazione rappresentano insieme ai grandi cambiamenti epidemiologici e demografici rappresentano una cornice imprescindibile per l’analisi della salute dei migranti. Questo articolo si propone di analizzare il campo specifico della salute dei migranti attraverso un approccio interdisciplinare. I processi salute malattia in cui i migranti sono coinvolti vengono analizzati in chiave critica rispetto alla produzione di conoscenza in campo sanitario rilevando allo stesso tempo le opportunità in termini di costruzione di una cornice di ricerca e formazione e pratiche interdisciplinare, e le ricadute positive in termini di organizzazione dei servizi alla persona e clinici.
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6

Weyland, Beate. « EDEN LAB – Laboratorio di ambienti educativi con la natura ». IUL Research 3, no 6 (21 décembre 2022) : 26–35. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.337.

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Résumé :
Il contributo descrive il percorso che ha portato alla nascita del laboratorio interdisciplinare EDEN – Educational Environments with Nature – LAB e presenta alcune azioni intraprese tra il 2020 e il 2022. Il laboratorio si occupa di documentare, accogliere e stimolare attività didattiche, ricerche e implementazioni riferite alla creazione di paesaggi educativi che sostengono il benessere e la qualità della relazione didattica, anche attraverso l’introduzione delle piante negli spazi interni. La qualità della proposta si riconosce in un approccio interdisciplinare, che coniuga pedagogia e didattica ad architettura e design e ad altre discipline come botanica, sociologia, filosofia, per comprendere come trasformare gli spazi scolastici nell’ottica dell’abitare.
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Corsano, Barbara, Dario Sacchini, Patrizia Papacci et Antonio G. Spagnolo. « Approccio etico-clinico alla Trisomia 18 : malattia incompatibile con la vita ? » Medicina e Morale 71, no 2 (7 juillet 2022) : 201–15. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2022.1208.

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Résumé :
Introduzione: La sindrome di Edwards, altrimenti nota come Trisomia 18, è una malattia genetica che può essere caratterizzata da molteplici anomalie congenite multiorgano e spesso è considerata una malattia “incompatibile con la vita”, con un’alta percentuale di gravidanze terminate con aborto (spontaneo o indotto) o il rifiuto alla nascita di possibili trattamenti, anche se alcuni bambini con questa condizione vivono per diversi anni. Obiettivo: Lo scopo di questo lavoro è di discutere l’approccio di etica clinica alla Trisomia 18 attraverso il caso di Angelica – giunta all’attenzione dei curanti nella Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS in Roma nel 2017 – una bambina affetta da tale patologia che, al momento attuale, ha raggiunto l’età di 4 anni e 10 mesi. Risultati: Dal momento della diagnosi (prenatale) al follow-up attuale è stato messo in atto un approccio eticoclinico, di cui vengono illustrate le valutazioni interdisciplinari che nel tempo sono state effettuate relativamente alla proporzionalità delle possibili opzioni di trattamento, anche di tipo invasivo/intensivo. Conclusioni: La Trisomia 18 non può più essere considerata una malattia “incompatibile con la vita” ed è importante una valutazione interdisciplinare, sia prenatale sia postnatale, che vada a identificare step by step i possibili trattamenti clinicamente ed eticamente appropriati e proporzionati. Tali trattamenti, anche quando invasivi/intensivi, non si configurano necessariamente come over-treatment, ma come la messa in atto di cure palliative finalizzate a migliorare la qualità di vita di questi bambini ed a facilitare la loro gestione domiciliare.
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8

Cellamare, Carlo. « Politiche e processi dell'abitare nella cittŕ abusiva/informale romana ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 97 (février 2011) : 145–67. http://dx.doi.org/10.3280/asur2010-097010.

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Résumé :
Roma costituisce un interessante caso di studio dal punto di vista dei processi relativi alla cittŕ abusiva/informale e alla sua riqualificazione, anche attraverso il coinvolgimento degli abitanti. Si tratta di un problema rilevante in tutto il mondo, ma appare interessante la situazione specifica in un Paese occidentale. Il contributo intende quindi focalizzare l'attenzione sui piů recenti sviluppi del fenomeno e delle politiche sviluppate per affrontarne i problemi, approfondendo le dinamiche reali attraverso un approccio interdisciplinare, evidenziando le ambiguitŕ e valutando in maniera complessa le politiche.
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9

Colucci, Gabriella. « Verso gli atelier creativi : un percorso laboratoriale innovativo di educazione alimentare e stampa 3D nella scuola primaria ». IUL Research 3, no 6 (21 décembre 2022) : 179–90. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.351.

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Résumé :
Questo paper presenta un’esperienza condotta in una scuola primaria di Sassari con 21 bambini di 8, 9 e 10 anni, nell’anno scolastico 2015/2016. Il progetto è stato finanziato dal primo bando della Regione Sardegna “Tutti a Iscol@”, con l’obiettivo di innalzare i livelli di apprendimento degli studenti e contrastare l’abbandono scolastico. “Idea_Lab”, laboratorio innovativo digitale di educazione alimentare condotto da esperti esterni con il tutoraggio della scuola, ha assunto un carattere interdisciplinare con un approccio costruzionista. Il percorso ha suscitato interesse e curiosità per le tecnologie utilizzate (computer, software 3D design, stampante 3D) e motivazione nei bambini, i quali hanno reinterpretato le pedine del gioco dell’oca adattato al tema alimentare.
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Fayren Horado. « Applicazione selettiva di interoperabilità per il servizio di pagamento mobile in Brasile ». International Journal of Science and Society 4, no 3 (20 septembre 2022) : 402–10. http://dx.doi.org/10.54783/ijsoc.v4i3.532.

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Résumé :
Questo articolo mira ad analizzare l'applicazione selettiva dell'interoperabilità come standard normativo al confine tra infrastruttura di telecomunicazioni e servizio a valore aggiunto nel caso del pagamento mobile in Brasile. Il testo segue la metodologia di un approccio comparativo e interdisciplinare, cercando di individuare il contesto normativo di ciascun sottosistema in cui si inserisce lo standard di interoperabilità. Sono stati individuati i principali elementi di possibilità dell'opzione regolatoria per l'interoperabilità in Brasile nell'ambito delle telecomunicazioni e nei nuovi servizi di pagamento. Il testo funge da guida per l'analisi dell'opzione normativa per l'interoperabilità nelle telecomunicazioni e nei nuovi servizi di pagamento. Originalità/rilevanza – L'articolo contestualizza il significato di interoperabilità nell'attuale contesto brasiliano per i nuovi servizi di pagamento.
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Maria Xanthoudaki, Matteo Villa, Fabrizio Stavola, Patrizia Cerutti et Stefano Buratti. « Recuperare la Dimensione Estetica dell’Educazione alle STEM ». IUL Research 1, no 2 (1 décembre 2020) : 82–93. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i2.79.

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Résumé :
L’articolo propone una riflessione metodologica sull’educazione alle STEM che pone l’attenzione su alcuni elementi che possano rappresentare un’innovazione del modo in cui si concepisce l’apprendimento in questo ambito. Lo fa attraverso l’analisi di Future Inventors, un progetto del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, che aspira a creare un nuovo approccio all’educazione alle STEM trasferibile nella pratica scolastica. La riflessione pone attenzione particolare sull’esperienza estetica – qui intesa come una chiave di lettura del mondo che considera come inseparabili l’esperienza cognitiva e quella affettiva; integra la costruzione del sapere con l’apprezzamento della bellezza e della forza delle idee; e attiva un processo trasformativo attraverso cui comprendiamo meglio le cose e noi stessi – in un tentativo di riposizionarla al suo posto primario nel processo di un apprendimento nelle STEM più interdisciplinare ed ecologico.
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Bernasconi, Leyla, Alberto Piatti et Mario Bottinelli Montandon. « Dalla statistica alla creazione di pittogrammi : un esempio di itinerario didattico contestuale nella scuola dell'infanzia ». Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no 10 (17 novembre 2021) : 100–118. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.10.5.

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Résumé :
Questo itinerario didattico interdisciplinare (matematica ed educazione visiva) è stato realizzato in una scuola dell’infanzia del Canton Ticino seguendo un approccio contestuale. In una prima fase, i bambini hanno realizzato un intero processo statistico, dalla domanda di ricerca alla rappresentazione dei risultati. Sono state proposte due indagini: la prima volta a capire se nelle case degli allievi fossero presenti più gatti o più cani, la seconda per determinare se nella scuola dell’infanzia di Bioggio fossero presenti più allievi o più allieve. Questa prima fase ha messo in evidenza come la difficoltà principale dei bambini fosse la rappresentazione dei risultati, e in particolare la rappresentazione di classi di equivalenza (gatto/cane, maschio/femmina). Questo genere di difficoltà è stato quindi affrontato didatticamente con il linguaggio visivo del pittogramma, che ha accompagnato gli allievi attraverso diversi compiti di realtà. Lungo le ultime fasi del suo sviluppo, l’itinerario è stato strutturato per consolidare la capacità degli allievi di creare pittogrammi.
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Lonardi, Giulia, Giovanni Bertin, Stefano Campostrini, Alberto Arlotti, Pirous Fateh Moghadam et Francesca Russo. « La valutazione nella promozione dell'attivitŕ motoria ». RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no 50 (décembre 2012) : 73–107. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050006.

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Résumé :
L'inattivitŕ fisica č associata ad una serie di malattie croniche, che interessano la popolazione. I dati sono allarmanti e numerosi Stati hanno attivato politiche di promozione alla salute concernenti l'attivitŕ motoria, usufruendo di un approccio di tipo interdisciplinare. La ricerca valutativa, a questo proposito, sta sviluppando metodologie per intervenire in situazioni di complessitŕ e multi-settorialitŕ. Il presente contributo descrive un progetto di valutazione di programmi di promozione dell'attivitŕ motoria attivi in tre realtŕ regionali italiane: Veneto, Emilia-Romagna e Provincia Autonoma di Trento. Il processo valutativo attivato in ciascun caso regionale, rappresenta una particolare strategia valutativa che ha tenuto in considerazione gli obiettivi e il contesto territoriale di ogni programma di promozione, coinvolgendo gli stakeholders e impostando un lavoro nell'ottica della sostenibilitŕ futura. Il progetto valutativo proposto si presenta come un contributo allo sviluppo di modalitŕ e strumenti operativi efficienti e sostenibili nel campo della valutazione di programmi di promozione della salute.
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Orzan, E., et E. Ciciriello. « Pianificare su base regionale un programma di intervento audiologico precoce dell’ipoacusia infantile : introduzione a uno studio italiano ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no 1 (février 2016) : 3–9. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1070.

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Una presa in carico non uniforme, tardiva o inappropriata dei bambini con deficit uditivo aumenta il rischio di sviluppare difficoltà comunicative-comportamentali e psicosociali che possono persistere fino all’adolescenza o all’età adulta. Nel Marzo 2014 il Centro di Controllo Malattie (CCM) del Ministero della Salute Italiano ha finanziato il progetto “Programma regionale di identificazione, intervento e presa in carico precoci per la prevenzione dei disturbi comunicativi nei bambini con deficit di udito”. Il progetto coinvolge 5 centri di III livello in cui il programma di screening uditivo neonatale è stato approvato dalla regione di appartenenza. Lo scopo principale del progetto è quello di definire e proporre un modello di salute pubblica su base regionale per l’identificazione delle ipoacusie infantili permanenti, la diagnosi e l’intervento. La prima fase del progetto prevede di indagare lo stato dell’arte e di produrre raccomandazioni che possano portare a cambiamenti positivi nell’identificazione, nella diagnosi, nella terapia e nella presa in carico dei bambini con deficit uditivo, tenendo presenti le innovazioni diagnostiche-riabilitative, il sostegno e l’alleanza terapeutica con la famiglia, un approccio interdisciplinare. Le raccomandazioni emerse da questa prima fase rappresenteranno le basi per un sistema regionale di intervento precoce che sia valido, integrato e condiviso da tutte le cinque regioni coinvolte.
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Slaby, Jan. « Appunti per una critica delle neuroscienze ». COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no 20 (décembre 2010) : 105–26. http://dx.doi.org/10.3280/cost2010-020008.

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Résumé :
Questo studio introduce le motivazioni e l'idea sottese al varo recente di un'iniziativa interdisciplinare dal titolo Neuroscienza Critica. (www.criticalneuroscience. org). Si tratta di un approccio che si sforza di capire, spiegare, contestualizzare e - qualora chiamata farlo - criticare, gli sviluppi attuali nel campo nelle neuroscienze e in quei settori sociali in cui tali sviluppi si applicano, allo scopo di creare le competenze necessarie a trattare responsabilmente le nuove sfide e interessi emergenti in materia di scienze del cervello. Neuroscienza critica si rivolge agli studiosi di discipline umanistiche cosě come (e non si tratta di figure di minore importanza) a coloro che svolgono una pratica in campo neuroscientifico, a chi si occupa di polizze di assicurazione, e a coloro che operano nel settore pubblico in senso lato. La neuroscienza suscita davvero effetti a largo raggio, oppure stiamo collettivamente sovrastimando il suo impatto, a spese di altri importanti vettori di mutamento sociale e culturale? Quali sono i canali e i tramiti grazie ai quali le neuroscienze interagiscono con le idee correnti in tema di personalitŕ, identitŕ e benessere? Inoltre, cosa altrettanto importante, Neuroscienza critica si sforza di rendere i risultati di tali valutazioni, rilevanti per la pratica scientifica stessa. Essa aspira a motivare i neuro scienziati, a lasciarsi coinvolgere nell'analisi dei fattori contestuali, delle traiettorie storiche, delle difficoltŕ concettuali e delle conseguenze potenziali in connessione con il lavoro empirico. Questo studio comincia ad abbozzare un fondamento filosofico che sostenga il progetto di delineare esempi d'interazione che hanno luogo fra neuroscienze e contesto sociale e culturale nel quale esse sono inserite, esponendo alcune delle assunzioni e dei modelli interpretativi che sottostanno agli approcci dominanti. Un recente lavoro antropologico verrŕ discusso, al fine di porre i profani nelle condizioni di capire il senso di interazioni de facto interno al sapere neuroscientifico, le sue proiezioni future, nonché la propria auto comprensione. Questo puň costituire un primo passo verso una fenomenologia di quella "allure seducente" che le neuroscienze stanno esercitando sia sul mondo accademico sia nell'immaginazione popolare.
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Arnetoli, Maria Vittoria, Irene L'Abate et Matteo Mazzoni. « Costruire nuovi immaginari per gli spazi aperti della scuola come strumento di educazione alla sostenibilità ambientale. » Contesti. Città, territori, progetti 1, no 1 (27 octobre 2022) : 50–69. http://dx.doi.org/10.36253/contest-13586.

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Per affrontare l’attuale policrisi e costruire un nuovo equilibrio uomo-natura, la scuola si fa palestra di conoscenze altre, aprendo le proprie pareti a esperienze incentrate sulla sostenibilità ambientale e rivolte alla capacità di pensiero sistemico, trasformativo e resiliente dei futuri cittadini. Le limitazioni dovute alla pandemia da COVID-19 hanno ancor più evidenziato quanto il rapporto con gli spazi verdi sia importante in termini di salute psico-fisica e qualità dell’abitare. L’articolo presenta un’esperienza di co-design, sviluppata con un approccio interdisciplinare, che ha coinvolto gli studenti del Liceo Scienze Umane G. Galilei di Firenze nella ri-progettazione degli spazi aperti scolastici esplorando le tematiche dell’Outdoor education. L’iniziativa appartiene al progetto “Comunità Scolastiche Sostenibili” coordinato dal Laboratorio Didattico Ambientale del Parco Mediceo di Pratolino (Città Metropolitana di Firenze) in convenzione con il Centro per l’UNESCO di Firenze. To face the current polycrisis and build a new human-nature balance, the school becomes a training ground for other knowledge, opening its walls to experiences focused on environmental sustainability and aimed at the systemic, transformative and resilient thinking skills of future citizens. The restrictions caused by the COVID-19 pandemic have further highlighted the importance of the community's relationship with green spaces in terms of mental and physical health and quality of living. The article presents a co-design experience, developed with an interdisciplinary approach, that has involved the “G. Galilei” High School students in Florence in the re-design of school open spaces exploring the themes of Outdoor education. The initiative belongs to the project “Sustainable School Communities” coordinated by the Environmental Didactic Laboratory of the Medici Park of Pratolino (Metropolitan City of Florence) in agreement with the UNESCO Centre of Florence.
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Spina, Luciano. « Il "codice rosso" e la tutela della vittima minorenne ». MINORIGIUSTIZIA, no 1 (septembre 2020) : 144–58. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-001015.

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La violenza domestica e quella di genere costituiscono un grave fenomeno che non si esaurisce all'emergenza di un periodo limitato di tempo, ma rappresenta piuttosto un dato di carattere cronico a livello mondiale. Con il c.d. "codice rosso" sono stati approntati ulteriori strumenti normativi, oltre a quelli già esistenti, che mirano alla realizzazione tempestiva di interventi, cautelari o di prevenzione, a tutela delle vittime dei reati di violenza, che presuppongono l'obbligo di audizione della vittima da parte del pubblico ministero nei tre giorni dalla denuncia. Quella della vittima minorenne rappresenta però una peculiare posizione, posto che vengono in rilevo esigenze di tutela in materia civile e segretezza degli atti dell'indagine penale, che richiedono un coordinamento tra diverse autorità giudiziarie e i diversi operatori psico-sociali coinvolti, talvolta difficile da realizzare anche per la poca chiarezza dei riferimenti normativi. È richiesto quindi un approccio interdisciplinare e una particolare specializzazione degli operatori nel sapersi relazionare al minore, in modo da evitare che la gestione del processo possa costituire un danno ulteriore, con conseguente vittimizzazione secondaria. In particolare, occorre ridurre le audizioni al minimo necessario, privilegiando lo strumento dell'incidente probatorio, unica prova in senso tecnico utilizzabile anche nelle successive fasi del giudizio, che deve essere effettuato in modo scrupoloso, con la collaborazione di professionisti che siano effettivamente formati ed esperti in materia.
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Clark, Gillian. « Animals and animal products in medieval Italy : a discussion of archaeological and historical methodology ». Papers of the British School at Rome 57 (novembre 1989) : 152–71. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009120.

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ANIMALI E PRODOTTI ANIMALI NELL'ITALIA MEDIEVALE: UNA DISCUSSIONE DI METODO STORICO E ARCHEOLOGICOQuesto studio discute i diversi tipi di approccio — quello archeologico e quello storico che, in generale, si possono adottare nello studio dei sistemi economici del passato ed in particolare nello studio del ruolo degli animali e dei prodotti animali nell'Italia medievale. Una serie di problemi vengono anzitutto posti come punto di partenza dell'indagine; sono poi discusse le fonti disponibili: archeologiche, storiche, artistiche e letterarie; sono infıne prese in considerazione le risposte possibili allo stato attuale. E' chiaro che tutti e quattro i tipi di fonti sono in grado di apportare preziosi contributi alla ricerca, fornendo in taluni casi dei quadri simili, in altri immagini tra loro contrastanti. E' chiaro al tempo stesso che ciascun tipo di fonte ha i suoi dementi di forza, quelli di debolezza, le sue lacune. Le testimonianze archeologiche rappresentano, ad esempio, un potenziale enorme per la comprensione dei aspetti produttivi del sistema economico, per i quali i dati documentari sono scarsi; le fonti storiche devono essere considerate come il mezzo più importante per la comprensione delle complesse forme di organizzazione del commercio urbano. Viene comunque messo in evidenza come il ruolo di animali e prodotti animali debba essere defınite all'interno di ogni singolo contesto e come tale ricerca non possa che assumere un carattere interdisciplinare.
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OLIVEIRA, Ana Caroline Amorim. « Lélia Gonzalez e o pensamento interseccional : uma reflexão sobre o mito da democracia racial no Brasil ». INTERRITÓRIOS 6, no 10 (14 avril 2020) : 89. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i10.244895.

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RESUMO O objetivo do presente artigo consiste em refletir sobre a perspectiva interseccional da autora Lélia Gonzalez, especificamente, em suas análises sobre os discursos acerca da mulher negra na construção e manutenção do mito da democracia racial no Brasil. A sua abordagem relacionando raça, classe e gênero- posteriormente é cunhado o termo interseccionalidades para caracterizar tal articulação- traz reflexões sobre a sociedade brasileira e o mito que a estrutura simbolicamente: o da democracia racial a partir da figura da mulher negra. Para sua análise Gonzalez articula, interdisciplinarmente, o marxismo e a psicanálise passando pelas ciências sociais e história, chegando na sua tese sobre o racismo enquanto uma neurose cultural brasileira. Dessa forma, ao retomar o pensamento de Gonzalez percebemos a sua urgência e atualidade para os estudos feministas, bem como, o reconhecimento enquanto uma intérprete do Brasil. Interseccionalidade. Lélia Gonzalez. Mito da democracia racial. Mulher negra. Lélia Gonzalez and intersectional thinking: a reflection on the myth of racial democracy in BrazilABSTRACT The aim of this article is to reflect on the intersectional perspective of the author Lélia Gonzalez, specifically in her analysis of the discourses about black women in the construction and maintenance of the myth of racial democracy in Brazil. Its approach relating race, class and gender - later the term intersectionality is coined to characterize such articulation - brings reflections on Brazilian society and the myth that symbolically structures it: that of racial democracy based on the figure of the black woman. For his analysis, Gonzalez articulates interdisciplinary Marxism and psychoanalysis through the social sciences and history, arriving at his thesis on racism as a Brazilian cultural neurosis. Thus, when resuming Gonzalez's thinking, we perceive his urgency and timeliness for feminist studies, as well as recognition as an interpreter of Brazil.Intersectionality. Lélia Gonzalez. Myth of racial democracy. Black woman. Lélia González e pensiero intersezionale: una riflessione sul mito della democrazia razziale in BrasileRESUMENL'obiettivo di questo articolo è di riflettere sulla prospettiva intersezionale dell'autore Lélia González, in particolare, nella sua analisi dei discorsi sulle donne di colore nella costruzione e nel mantenimento del mito della democrazia razziale in Brasile. Il suo approccio mette in relazione razza, classe e genere - il termine intersezionalità è stato creato per caratterizzare tale articolazione - porta riflessioni sulla società brasiliana e sul mito che la struttura simbolicamente: quella della democrazia razziale basata sulla figura della donna nera. Per la sua analisi, González articola, interdisciplinare, il marxismo e la psicoanalisi attraverso le scienze sociali e la storia, arrivando alla sua tesi sul razzismo come nevrosi culturale brasiliana. Pertanto, riprendendo il pensiero di González, percepiamo la sua urgenza e attualità per gli studi femministi, nonché il riconoscimento come interprete dal Brasile.Intersezionalità. Lélia González. Mito della democrazia razziale. Donna nera. Lélia González e pensiero intersezionale: una riflessione sul mito della democrazia razziale in BrasileSINTESEL'obiettivo di questo articolo è di riflettere sulla prospettiva intersezionale dell'autore Lélia González, in particolare, nella sua analisi dei discorsi sulle donne di colore nella costruzione e nel mantenimento del mito della democrazia razziale in Brasile. Il suo approccio mette in relazione razza, classe e genere - il termine intersezionalità è stato creato per caratterizzare tale articolazione - porta riflessioni sulla società brasiliana e sul mito che la struttura simbolicamente: quella della democrazia razziale basata sulla figura della donna nera. Per la sua analisi, González articola, interdisciplinare, il marxismo e la psicoanalisi attraverso le scienze sociali e la storia, arrivando alla sua tesi sul razzismo come nevrosi culturale brasiliana. Pertanto, riprendendo il pensiero di González, percepiamo la sua urgenza e attualità per gli studi femministi, nonché il riconoscimento come interprete dal Brasile.Intersezionalità. Lélia González. Mito della democrazia razziale. Donna nera.
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Seccia, Maria Cristina. « TEACHING TRANSLATION FROM ENGLISH INTO ITALIAN AS A PURPOSEFUL ACTIVITY IN THE LANGUAGE CLASSROOM : AN EMPIRICAL STUDY ». Italiano LinguaDue 13, no 2 (26 janvier 2022) : 645–64. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17161.

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This article discusses the ways in which pedagogical translation into Italian can be a valuable tool in enhancing the students’ proficiency, thus contributing to the still underdeveloped research on effective translation teaching practices in the Italian language classroom. Taking an interdisciplinary approach to Italian teaching and based on empirical data collected from translation into Italian workshops delivered to undergraduate Modern Languages students at the University of Hull (UK), this article examines the ways in which drawing on translation studies teaching models can help students to enhance their communicative language competences. Particular attention is paid to pragmatic, sociolinguistic and pluricultural competences, which are crucial in the formation of future language professionals as cultural mediators. More specifically, the discussion consists of the evaluation of two interrelated translation teaching models (Nord 1991/2005, 1997a/2018; Malmkjær 1998) based on a qualitative analysis of the students’ reflections through the lens of the Common European Framework of Reference (CEFR) competence model. The results indicate that drawing on translation studies teaching models can help to teach translation into Italian (which is usually perceived challenging by students) as a purposeful activity, thus enhancing the learners’ communicative ability in real life, as recommended by the CEFR. L’insegnamento della traduzione dall’inglese all’italiano come utile attività nella classe di lingua: uno studio empirico L’articolo prende in esame metodi attraverso cui la traduzione pedagogica verso l’italiano può essere usata come un valido strumento per potenziare le competenze linguistiche di studenti e studentesse. A tal proposito, si pone l’obiettivo di offrire un contributo alla ricerca tuttora in fase di espansione su come insegnare a studenti e studentesse di lingue a tradurre verso l’italiano in modo efficace. Attraverso un approccio interdisciplinare alla didattica dell’italiano e sulla base di dati raccolti durante delle lezioni di traduzione verso l’italiano rivolte e studenti e studentesse di Modern Languages della University of Hull (Regno Unito), il presente studio empirico esamina come rifarsi a modelli di insegnamento elaborati da due studiose di Translation Studies possa aiutare studenti e studentesse di italiano a potenziare le proprie competenze linguistico-comunicative. Particolare attenzione è posta sulle competenze sociolinguistiche, pragmatiche e pluriculturali, fondamentali nel formare professionisti/e in ambito linguistico in grado di agire come mediatori/trici culturali. Nello specifico, lo studio consiste nell’esaminare due modelli correlati (Nord, 1991/2005, 1997a/2018; Malmkjær, 1998) in seguito a riflessioni di studenti e studentesse analizzate qualitativamente in base ai descrittori esemplificativi del Quadro comune di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER). I risultati suggeriscono che rifarsi a modelli di insegnamento elaborati da studiosi/e di Translation Studies può aiutare a presentare la traduzione verso l’italiano come un’attività utile, non fine a se stessa e non solo impegnativa come viene di solito percepita da studenti e studentesse. Stando ai risultati, ciò aiuta infine a potenziare la capacità di comunicare in situazioni di vita reale come proposto dal QCER.
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Losso, Roberto, et Losso Ana Packciarz. « Psicoanalisi familiare e giustizia. L'approccio interdisciplinare ». INTERAZIONI, no 2 (février 2013) : 13–22. http://dx.doi.org/10.3280/int2012-002003.

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Questo articolo si riferisce all'esperienza di lavoro in un tribunale d'appello di Buenos Aires. Il nostro lavoro si svolge, nella maggior parte dei casi, con famiglie e/o coppie in litigio. I piů recenti approcci interdisciplinari nei casi di famiglie in conflitto che arrrivano alla giustizia tendono alla ricerca di un lavoro congiunto con i professionisti dell'ambito psicologico. Si tenta di riuscire a migliorare il legame tra le persone coinvolte che portino benefici a tutti, soprattutto ai figli. Lavorare in modo interdisciplinare tra avvocati, giudici e psicoanalisti significa partecipare ad un'esperienza che obbliga ciascuna parte ad accettare i propri limiti di possibilitŕ d'intervento.
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Di Pasquale, Fabrizio. « Approcci interdisciplinari : letteratura e cartografia. Tra immagini e parole ». e-Scripta Romanica 4 (27 décembre 2017) : 43–53. http://dx.doi.org/10.18778/2392-0718.04.04.

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Nell’ultimo ventennio, un numero importante di lavori sono stati consacrati allo studio della rappresentazione dello spazio nei testi letterari. Tale interesse sembra inscriversi sia nell’evoluzione dei generi, caratterizzati da una spazializzazione crescente delle forme narrative, sia nello sviluppo di pratiche artistiche legate alla creazione di carte letterarie. In seguito all’affermarsi dello spatial turn negli studi letterari e culturali, parte della critica ha focalizzato la sua attenzione sulla relazione che intercorre tra spazio immaginario, spazio referenziale e pratica cartografica. Quest’ultimo aspetto costituisce uno dei temi più interessanti della metodologia geocritica. Il presente articolo mira a studiare questa “convergenza” tra la letteratura e la cartografia, con l’intento di esaminare la testualità delle carte letterarie e, in particolare, la loro dimensione retorica. Le carte letterarie sono in grado di rappresentare i luoghi in cui si svolge l’azione di un romanzo, o di più romanzi, permettendo allo scrittore di costruire un mondo immaginario che i lettori esplorano assieme ai personaggi.
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Neumann, Christian Alexander. « Perspektiven einer Gerontomediävistik ». Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 98, no 1 (1 mars 2019) : 387–405. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2018-0017.

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Riassunto Nel tardo Ottocento ebbero inizio, soprattutto nei paesi occidentali industrializzati, dei fondamentali ed eccezionali processi di trasformazione demografica che, fino ad oggi, hanno condotto a una società invecchiata. Nei prossimi anni tale tendenza s’intensificherà ulteriormente e farà della vecchiaia una delle tematiche sociali e di ricerca più rilevanti. Nell’introduzione si confronta questo fenomeno con alcuni aspetti importanti dell’evoluzione che si verificò nell’età premoderna, e soprattutto nel Medioevo, allo scopo di enucleare alcune differenze significative. I paragrafi successivi offrono in primo luogo una panoramica sullo stato della ricerca medievistica relativa alla vecchiaia. In secondo luogo delineano lo sviluppo della gerontologia moderna che, a partire dagli anni Settanta, si è aperta alle scienze umanistiche, andando ben oltre le discipline tradizionali della medicina, biologia, sociologia e psicologia. La ricerca medievistica ha iniziato a dedicarsi a questioni sulla vecchiaia negli anni ’80 del secolo scorso, riallacciandosi a tematiche suggerite dagli approcci più recenti della gerontologia, e le ha approfondite in particolare negli ultimi anni. Nonostante tali convergenze raramente si sono state intraprese vere e proprie indagini interdisciplinari. Nel quarto paragrafo si discute in primo luogo se teorie e concetti tratti dalla gerontologia si adattino a temi storici. Inoltre si abbozzano le prospettive legate a una „gerontomedievistica“, vale a dire un approccio medievistico alla gerontologia, che riguardano in particolare le concezioni sulle diverse età dell’uomo, sulla vecchiaia e sull’invecchiamento, sul corso della vita e sulla sapienza degli anziani. L’approccio potrebbe essere allargato agli „studi storici sulla vecchiaia“ che comprendono tutte le epoche storiche, e agli „studi storici sull’invecchiamento“ che includono tutte le età dell’uomo.
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Campolucci, Lorella, et Danila Maori. « Un percorso integrato di matematica e italiano in continuità dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado ». Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no 9 (27 mai 2021) : 73–102. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.9.4.

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In questo articolo si raccontano alcune esperienze realizzate da un gruppo di docenti di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado basate su percorsi interdisciplinari di matematica e italiano. Le esperienze riguardano prevalentemente la lettura, la comprensione e la formulazione di problemi; l’uso di narrazioni per raccontare la matematica, introdurre nuovi concetti e far parlare dei concetti appresi; la ludolinguistica applicata alla matematica per un approccio positivo nei confronti dell’errore e per ampliare il lessico e le esperienze comunicative.
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Busilacchi, Gianluca. « Approccio delle capacitŕ e sociologia economica : un matrimonio vincente per lo studio delle politiche ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 114 (septembre 2009) : 66–79. http://dx.doi.org/10.3280/sl2009-114006.

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- Over the last year the capability approach has been widely used by social scientist. Its success is mainly due to the richness of its theoretical framework and the possibility to enrich the interdisciplinary researches also at the empirical level. However the empirical applications in the field of public policy, especially social policy, are still very limited: what is the reason? And which is the role of economic sociology in contributing to the analysis of social policy endorsing the capability approach? The first part of the paper concerns the explanation of the theoretical framework of the capability approach, through an analysis of its main concepts and empirical applications. Then we will try to see why the capability approach can be especially used by economic sociology, and why this social science can be enriched by the capability approach to analyse social policy with a richer toolbox.Keywords: social policy, capability approach, economic sociology, public policy, Amartya Sen, poverty
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Cappelli, Ottorino. « AMMINISTRAZIONE E POLITICA IN URSS NELLE ANALISI COMPARATE DELLA SCIENZA POLITICA OCCIDENTALE ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 18, no 1 (avril 1988) : 137–67. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200017299.

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IntroduzioneAlla fine degli anni Sessanta la sovietologia era ancora un'«ibrida arte» orientata in senso interdisciplinare, priva di metodologie analitiche rigorosamente definite e in gran parte rinchiusa nei confini degli studi di area. Nei due decenni successivi alla seconda guerra mondiale era stato soprattutto il dialogo con la scienza politica in generale e con la politica comparata a rimanere penalizzato. Diversi erano gli approcci, le categorie, gli strumenti metodologici adoperati per analizzare i sistemi politici dell'est e dell'ovest. Tra le ricerche sull'URSS e gli studi politologici sull'occidente mancava un linguaggio disciplinare comune, non v'era simbiosi concettuale. Contribuivano a questa separatezza disciplinare sia la percezione di una assoluta estranietà tra «mondo socialista» e democrazie costituzionali, legata al contesto politico della guerra fredda, sia l'egemonia culturale del modello totalitario, fondato sul presupposto dell'unicità del sistema politico sovietico.
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Catarci, Marco, Massimiliano Fiorucci, Maria Chiara Giorda, Gennaro Gervasio, Manfredi Merluzzi et Paola Perucchini. « "Non avere paura" : prevenire le discriminazioni attraverso l'educazione interculturale ». EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no 1 (octobre 2021) : 21–39. http://dx.doi.org/10.3280/erp1-special-2021oa12465.

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Il contributo che proponiamo offre una riflessione sulla confusione semantica e sui limiti dei discorsi sulla radicalizzazione che spesso contribuiscono ad alimentare stereotipi e pregiudizi, accelerando la diffusione di paure sociali già storicamente radicate, come quelle relative alle diversità culturali e religiose. Anziché soffermarci su modi e tecniche di azioni preventive di processi (almeno mediaticamente) sopravvalutati, proponiamo che l'educazione interculturale sia l'approccio più fruttuoso per operare una pulizia lessicale e concettuale, per prevenire le discriminazioni - in primis l'islamofobia - come mostrano i risultati del progetto PriMed-Prevenzione e interazione nello spazio trans-mediterraneo, per gettare le basi di legami sociali e culturali complessi e plurali. La prospettiva interdisciplinare si fonda su differenti approcci metodologici e su una variegata e recente letteratura proveniente, in particolare, dall'ambito pedagogico, psicologico, sociologico e storico.
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Antonella Meccariello et Renata Mentasti. « Parola d’ordine STEM-conoscere per colmare il divario di genere. L'importanza del curricolo interdisciplinare di educazione finanziaria per promuovere il pensiero scientifico nella scuola primaria ». IUL Research 1, no 2 (1 décembre 2020) : 107–17. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i2.57.

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L’articolo rientra nella categoria delle “reflection papers” in quanto rappresenta un contributo teorico di approfondimento sulle tematiche della pedagogia e curricula innovativi nell'educazione STEM nonché sugli approcci e le metodologie per la ricerca educativa STEM. Nel documento vengono messe in evidenza le problematiche legate alla didattica delle STEM, partendo dalle evidenze dell’ultima indagine dell’OCSE PISA che sottolinea fortemente l’attuale divario di genere nell’apprendimento delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche. Tale differenza sembra condurre inevitabilmente ad una disuguaglianza sociale crescente, allontanando sempre di più i cittadini dal traguardo di sostenibilità individuato dall’Assemblea delle Nazioni Unite nella Risoluzione adottata nel 2015 e limitando fortemente l’indipendenza della popolazione femminile. Nell’articolo viene evidenziato che l’indagine summenzionata rivela una stretta correlazione tra l’alfabetizzazione matematica e quella finanziaria, tanto da indurre a considerare l’importanza dell’educazione precoce alle STEM anche attraverso percorsi didattici di educazione finanziaria nella scuola primaria, da inserire nei curricoli verticali degli istituti scolastici. Vengono suggerite alcune delle tematiche da affrontare con le diverse fasce d’età, le strategie educative da mettere in atto e le metodologie didattiche da utilizzare passando attraverso l’interdisciplinarietà e l’innovazione tecnologica. L’articolo si conclude con la convinzione che la scuola, non solo la famiglia, sia un contesto efficace per fornire ai giovanissimi gli strumenti di pensiero per sviluppare le competenze di problem solving e per effettuare scelte consapevoli ed informate.
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La Notte, Alessandra, Giorgio Arduino, Franca Sordi et Gianluigi Truffo. « La contabilizzazione di emissioni e concentrazioni degli inquinanti in atmosfera utilizzando conti ambientali e chain modeling ». ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no 3 (avril 2010) : 109–39. http://dx.doi.org/10.3280/efe2009-003006.

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Le tematiche relative alla sostenibilitŕ ambientale sono caratterizzate da approcci interdisciplinari. Fra i vari strumenti che tentano di integrare le componenti economiche e le componenti ambientali si menzionano i conti integrati economici e ambientali le cui diverse tipologie sono contenute nel manuale SEEA. Fra i diversi moduli di contabilitŕ ambientale attualmente presenti ed utilizzati NAMEA č la matrice ‘ibrida' atta a contabilizzare i prelievi e le emissioni delle attivitŕ produttive e delle famiglie sull'ambiente. In questo lavoro si presentano i risultati dell'applicazione NAMEA in relazione alle emissioni in atmosfera nella regione Piemonte, provincia di Torino e comune di Torino. L'utilizzazione di database ‘raccolti' su territorio permette, oltre ad una puntuale analisi descrittiva e strutturale della matrice NAMEA, anche un collegamento con simulazioni relative alle concentrazioni degli inquinanti. Infatti l'utilizzo dell'Inventario Regionale delle Emissioni in Atmofera rappresenta il punto di contatto fra le cause generatrici delle emissioni elaborate attraverso NAMEA e l'effetto sull'ambiente in termini di concentrazioni elaborate attraverso la modellistica a catena. Va premesso che il processo che partendo dalle emissioni porta alle concentrazioni degli inquinanti non č lineare, tuttavia l'elaborazione di NAMEA a livello locale e la visualizzazione congiunta di emissioni e concentrazioni puň aiutare l'amministratore locale nella pianificazione di azioni da implementare sul territorio per migliorare la qualitŕ dell'aria.
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Fulco, Giuseppe. « Un approccio interdisciplinare allo studio della coscienza ». Ricerca Psicoanalitica 33, no 3 (30 décembre 2022). http://dx.doi.org/10.4081/rp.2022.720.

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All’interno della cornice clinica di un caso di psicosi schizofrenica alle prese con il lockdown, si introducono alcune destabilizzanti scoperte della meccanica quantistica e i suoi risvolti nelle neuroscienze e nella psicoanalisi. Attraverso la logica frattale, si tenta di comprendere da un lato il rapporto tra fenomeni microscopici e processi macroscopici della psiche e dall’altro come cambia l’idea della realtà attraverso le leggi controintuitive della fisica moderna. In tal modo si arriva a parlare dell’inconscio come una funzione d’onda in grado di processare in parallelo e simultaneamente, innumerevoli variabili che si sovrappongono tra loro, di cui poi solo quella ritenuta più adattiva nel rapporto con l’ambiente viene eletta sul piano cosciente. La complessità del fenomeno della coscienza è qui studiata sia nell’interdipendenza tra processi immateriali (campi energetici) e materiali (biochimica cellulare), che nella sua indeterminatezza e non linearità quando il contesto di riferimento muta drasticamente.
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Monti, Giorgio, Valentina Grion, Luca Corazzini et Marina De Rossi. « L'apprendimento collaborativo nelle scuole. Un approccio sperimentale interdisciplinare tra pedagogia ed economia ». MeTis. Mondi educativi. Temi, indagini, suggestioni 10, no 2 (décembre 2020). http://dx.doi.org/10.30557/mt00148.

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Questo articolo discute le questioni metodologiche legate al disegno, all’implementazione e all’analisi dei dati di un esperimento sul campo che fa parte del progetto “Piccoli Che Valgono”, finanziato da “Fondazione Con i Bambini”, che verrà condotto in alcune scuole secondarie di primo grado italiane e mirato a valutare l’efficacia del peer-learning e del peer-assessment. Queste attività possono essere svolte a costo zero e con impatti potenzialmente molto positivi per l’apprendimento e lo sviluppo delle capacità relazionali dei bambini. C’è un ampio dibattito su come disegnare e implementare le attività di peer-learning e su come renderle efficaci e valutabili. Dopo aver menzionato la letteratura pedagogica (interessata a come implementare le attività nelle classi e ai principi pedagogici sottesi) e quella economica (più focalizzata sulla misurazione e sull’isolamento degli effetti delle attività di peer-learning), descriveremo il protocollo sperimentale e le principali problematiche metodologiche riguardanti la misurazione dei risultati, l’attuazione nelle classi e il design.
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Costa, Josécley Dos Santos. « Definizione del concetto di bene immobile nella dottrina e nell’ordinamento giuridico costituzionale – Responsabilità civile brasiliana e internazionale : articolo 1.225, punto I, della legge 10,406 del 10 gennaio 2002, che istituisce il codice civile brasiliano ». Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, 14 décembre 2020, 24–42. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/legge/bene-immobile.

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Résumé :
L’offerta di questo mestiere mira a definire il concetto di immobiliare. Tracciare un panorama evolutivo storico generale, dalla preistoria ai giorni contemporanei, riferendosi al Diritto Reale, su scala globale, riferendo le ragioni storiche, i sistemi sociali ed economici al rapporto della proprietà immobiliare, che ne ha portato l’aspetto e lo sviluppo ai conglomerati che hanno fondato le città. Compresa la creazione del suo concetto a carattere nazionale e internazionale, ordinato da sistemi di governi nei loro regimi governativi, con un focus interdisciplinare, fornendo non solo basi, più comprendendo anche i fattori dell’industria edile, motivo del vettore economico dei carri delle piccole economie, proprietà pubbliche e private attraverso la vita quotidiana, visualizzando la traiettoria dell’osservazione di un ricercatore al risultato di questo lavoro , da cui è stato condotto in una sequenza logica. La metodologia si basava sulla ricerca bibliografica, un approccio al problema, utilizzando i metodi: procedura induttiva, storica, con quella dell’osservazione della vita reale, corrispondente alla delimitazione del tema, portando ad un percorso specifico, cioè a definire il concetto di proprietà immobiliare. Che vanno dai risultati più particolari, alle leggi e alle teorie dottrinali, in una comunicazione ascendente. La domanda e il problema di questo lavoro risiedono nella domanda: cos’è il settore immobiliare? Vale la pena chiarire, il diritto del proprietario e della sua facoltà, presente nel codice civile brasiliano in vigore. L’origine degli immobili nella storia nasce nel Medioevo, nel Medioevo sorge la facoltà del proprietario, tra le altre apparizioni, quali: condominio, dicotomia: terre pubbliche e private, possesso, nomenclatura: Diritto Reale, ecc. In diverse costituzioni, codici e legislazione internazionale, la definizione di questo concetto non è stata trovata.
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Correa, Marcia Lopes, Claudio Alberto Gellis de Mattos Dias, Amanda Alves Fecury, Euzébio de Oliveira, Carla Viana Dendasck et Erlyson Farias Fernandes. « Strategie per l’insegnamento della chimica a livello professionale e tecnologico medio presenti in articoli scientifici ». Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, 11 mars 2021, 113–23. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/formazione-it/medio-presenti.

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L’insegnamento della chimica non è un compito così facile per gli insegnanti formati nei tempi contemporanei. Il processo di aggiornamento del tuo curriculum dovrebbe essere una costante nella professione. L’insegnante deve pianificare le sue lezioni con un linguaggio che possa rendere più facile allo studente la comprensione dei contenuti spiegati. Uno dei modi per lavorare con la chimica potrebbe essere con lo studente che partecipa attivamente al processo. I prodotti agrochimici sono argomenti fattibili da mediare in questo modo e possono potenzialmente aumentare l’interesse degli studenti per la disciplina. Questo articolo si propone di identificare le strategie per l’insegnamento della chimica ad alto livello professionale e tecnologico presenti negli articoli scientifici con il tema “pesticidi”. La metodologia scelta per questo studio era un approccio qualitativo incentrato sull’interesse con la realtà. L’osservazione di questa breve rassegna permette di concludere che l’insegnamento della chimica nei gruppi delle scuole superiori può e deve essere correlato all’area della ricerca e della divulgazione scientifica; ci sono diversi strumenti didattici che consentono modi più assertivi relativi all’insegnamento della chimica; e correlare il contenuto della chimica a materie interdisciplinari e specifiche, come i pesticidi, può aiutare una migliore comprensione del contenuto della chimica negli studenti delle scuole superiori.
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