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Littérature scientifique sur le sujet « Anziani fragili »
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Articles de revues sur le sujet "Anziani fragili"
Fiori, Carla, et Walter Orsi. « e-Care e anziani fragili : l'accesso come percorso comunicativo ». SALUTE E SOCIETÀ, no 1 (mai 2009) : 83–102. http://dx.doi.org/10.3280/ses2009-su1008.
Texte intégralCrepaldi, Maura, Giulia Fusi et Maria Luisa Rusconi. « Valutazione delle abilità creative : confronto fra un campione italiano di anziani sani e il campione normativo americano ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 2 (septembre 2020) : 673–90. http://dx.doi.org/10.3280/rip2020-002010.
Texte intégralCrosetti, E., A. Caracciolo, G. Molteni, A. E. Sprio, G. N. Berta, L. Presutti et G. Succo. « Svelare i fattori di rischio che sottendono la chirurgia laringea negli anziani ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no 3 (mai 2016) : 185–93. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-817.
Texte intégralVigorelli, Pietro. « Un modello familiare per le RSA dopo la pandemia. Il Manifesto dell'ApproccioCapacitante ». TERAPIA FAMILIARE, no 129 (octobre 2022) : 89–110. http://dx.doi.org/10.3280/tf2022-129006.
Texte intégralMagnani, Guest Editors : L., G. Beltramello, D. Brancato, A. Fontanella et R. Nardi. « L’internista ospedaliero nella gestione del paziente diabetico complesso ». Italian Journal of Medicine 6, no 1 (27 avril 2018) : 1. http://dx.doi.org/10.4081/itjm.q.2018.2.
Texte intégralCampedelli, Massimo. « Invecchiamento tra capacitŕ e disuguaglianze. Spunti di riflessione ». QUESTIONE GIUSTIZIA, no 3 (septembre 2011) : 105–24. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-003010.
Texte intégralBramanti, Donatella, et Stefania Giada Meda. « Anziani giovani tra activity e fragilità : sfide e risorse connesse all'allungamento della v ». SALUTE E SOCIETÀ, no 1 (octobre 2015) : 135–53. http://dx.doi.org/10.3280/ses2016-001010.
Texte intégralSilingardi, Elisabetta, Denise Lombardi et Antonio Balotta. « La dimissione del paziente anziano fragile con complessità assistenziale : un problema o una sfida ? » Italian Journal of Medicine 5, no 2 (juin 2011) : 109–13. http://dx.doi.org/10.1016/j.itjm.2011.01.028.
Texte intégralCaruso, Bianca, Maria Pia Fantini, Francesco Longo, Davide Pianori, Giulia Pieri, Simona Rosa et Andrea Rossi. « Definire e programmare le Cure Intermedie nella filiera dei servizi per la fragilità e gli anziani : metodi ed evidenze dal caso della Regione Emilia-Romagna ». MECOSAN, no 93 (juin 2015) : 75–97. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2015-023005.
Texte intégralMossello, Enrico, et David Simoni. « High blood pressure in older subjects with cognitive impairment ». Monaldi Archives for Chest Disease 84, no 1-2 (22 juin 2016). http://dx.doi.org/10.4081/monaldi.2015.730.
Texte intégralThèses sur le sujet "Anziani fragili"
Tinjala, Daniel Dumitru. « Patologie iatrogene negli anziani fragili : prevalenza e analisi dei predittori associati al loro sviluppo ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2017. http://hdl.handle.net/11577/3426203.
Texte intégralIntroduzione. Le prescrizioni potenzialmente inappropriate (PPIs) sono molto frequenti nella popolazione anziana e, generalmente, sono associate alla comparsa di reazioni avverse, ricoveri ospedalieri e ad elevati costi assistenziali. In letteratura, numerosi studi si sono proposti di migliorare l’appropriatezza prescrittiva nell’anziano con risultati tuttavia discordanti. La scelta dello strumento da adottare per il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva nell’anziano rappresenta oggi, a livello globale, una sfida per tutti i Servizi Sanitari. Obiettivi. Il presente studio si è proposto di revisionare la terapia farmacologica in un gruppo di pazienti ricoverati consecutivamente presso un reparto di Geriatria dell’Ulss 16 di Padova e di valutare se vi è una riduzione di eventi clinicamente rilevanti quali la mortalità e l’accesso alle strutture ospedaliere di seguito ad un miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva. Inoltre, lo studio si è proposto di realizzare un modello logistico regressionale per evidenziare le variabili anagrafiche, cliniche e terapeutiche suggestive di inappropriatezza prescrittiva. Metodi. Per ciascun paziente ricoverato, nel periodo 01.04.2012-31.07.2016, sono stati rilevati i dati clinici e terapeutici. Tali informazioni sono state inserite in un software “integrato” in grado di rilevare la presenza di eventuali PPIs associate ad interazioni farmacologiche identificate da Micromedex e altre inappropriatezze prescrittive secondo i criteri di STOPP. I dati sull'appropriatezza prescrittiva sono stati discussi con il medico ospedaliero e il suo miglioramento è stato misurato attraverso il MAI (Medication Appropriateness Index). I pazienti con miglioramento prescrittivo sono stati confrontati successivamente con un gruppo di soggetti senza miglioramento, al fine di evidenziare eventuali differenze in termini di mortalità e ricorso alle strutture sanitarie. Tali dati sono stati estratti dai flussi gestionali dell’Ulss 16. È stato infine realizzato un modello logistico regressionale per evidenziare le variabili anagrafiche, cliniche e terapeutiche associate alle PPIs. Risultati. Nel periodo di osservazione sono state valutate complessivamente le terapie di 1.848 pazienti. Tali soggetti presentano all’ingresso un elevato grado di fragilità e, nel 67% dei casi è stato riscontrato un importante grado di politerapia (³ 5 farmaci). Dopo l’intervento, si è osservata una significativa riduzione del punteggio MAI/paziente [4 (IQR=2-6) vs 2 (IQR=0-5); p<0.001]. La successiva realizzazione di uno studio di coorte retrospettivo ha permesso di evidenziare, nei pazienti con miglioramento prescrittivo alla dimissione rispetto ai soggetti senza miglioramento, un trend di riduzione della mortalità a 12 mesi (7% vs 14%, p=0,08) e una significativa riduzione dei ricoveri espressi come numero di accessi/100 giorni di osservazione [0,27 (IQR=0,00-0,30)] vs [0,28 (IQR=0,00-0,86)]. Infine, l’analisi logistica ha permesso di identificare come predittori di inapropriatezza prescrittiva il numero di medicinali assunti, la presenza di farmaci antipsicotici, antidepressivi, antitrombotici, FANS e una diagnosi di BPCO. Conclusioni. Il presente studio ha rilevato che il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva, effettuato con uno specifico software integrato, ha permesso una significativa riduzione dei ricoveri ospedalieri. Il modello logistico regressionale ha consentito di evidenziare i fattori correlati alla presenza di PPI e, pertanto, sarà utilizzato in ambito aziendale per una puntuale e corretta revisione farmacologica nell’anziano fragile.
BERTOGLIO, CLARA. « GLI ANZIANI FRAGILI NELLA TRANSIZIONE VERSO LA NON AUTOSUFFICIENZA. ESPERIENZE DI VITA E INDICAZIONI PER I SERVIZI ALLA PERSONA ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/135273.
Texte intégralThe present research aims at understanding the reasons that lead frail elderly people to turn to home care services late, shedding light on the transition phase towards non self-sufficiency. The multidimensional paradigm of frailty (Gobbens, 2010) and the Relational Social Work Approach (Folgheraiter, 1998, 2011) underpin the present research work which has been developed in two phases. In the first phase a preliminary survey has been carried out to identify among frail elderly people residents at home in the province of Brescia those who not receiving home care services through the administration of a questionnaire. In the second phase, semi-structured interviews have been carried out with frail older persons (16), informal caregivers (9), dyads of frail older person-informal caregivers (7) to understand why frail elderly people turn to home care services late. The analysis of the data showed that, in line with the international literature, frail elderly people express various needs. The data, however, highlight too the resources and resilience by the research participants that demonstred they cannot be considered solely frail. Finally, the results give emphasis to how plan one's future represents a critical issue for frail older people.
Gallo, Umberto. « Patologie iatrogene in anziani fragili in politerapia. Analisi farmacoepidemiologica in diversi servizi assistenziali e sviluppo di un progetto per la prevenzione delle reazioni avverse prevedibili ed evitabili ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3423698.
Texte intégralIntroduzione. Le prescrizioni potenzialmente inappropriate (PPI) sono frequenti nella popolazione anziana e, generalmente, sono associate alla comparsa di reazioni avverse, ricoveri ospedalieri e a elevati costi assistenziali. Numerosi studi si sono proposti di migliorare l’appropriatezza prescrittiva nell’anziano con risultati tuttavia discordanti. La scelta della migliore strategia da adottare per il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva nell’anziano rappresenta oggi, a livello globale, una sfida per tutti i Servizi Sanitari. Obiettivi. Il presente studio si è proposto di sviluppare e validare un nuovo software della classe Computerized Provider Order Entry Warning Integrated System (CPOE-WIS) allo scopo di rilevare e ridurre le PPI in tre diversi ambiti assistenziali: ospedale, residenza sanitaria assistita (RSA) e assistenza domiciliare integrata (ADImed). Metodi. Il CPOE-WIS è stato sviluppato e validato in due differenti coorti di pazienti ricoverati presso una U.O. di Geriatria. I dati anagrafici, clinici e terapeutici di ciascun assistito sono stati inseriti nel CPOE-WIS. In presenza di PPI, il software ha prodotto un report relativo alle PPI rilevate dai criteri di STOPP e/o le interazioni clinicamente importanti dalla banca dati Drug-Reax di Micromedex. Il report è stato discusso con il medico curante e il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva, dopo l’intervento, è stato misurato attraverso il MAI (Medication Appropriateness Index). Risultati. Le coorti utilizzate per lo sviluppo e la validazione del CPOE-WIS sono risultate equilibrate in termini di dati anagrafici, clinici e terapeutici nonché riguardo al numero di PPI individuate dal software. In entrambe le coorti il numero di PPI è stato associato alla presenza di un importante grado di politerapia (≥ 5 farmaci). Dopo l’intervento, il punteggio MAI/paziente si è ridotto in tutti e tre gli ambiti assistenziali analizzati: pazienti ospedalizzati [3 (IQR=3-5) vs 2 (IQR=0-4); p<0.001], pazienti istituzionalizzati [4 (IQR=2-2.75) vs 2 (IQR=1-4); p<0.001], pazienti in ADImed [4 (IQR=2-6) vs 3 (IQR=0-5); p<0.05]. Il numero di assistiti con un miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva è stato rispettivamente del 65,0% in ospedale, del 51,7% in RSA e del 49,1% in ADImed. Conclusioni. Il presente studio ha permesso di rilevare che in soggetti anziani in politerapia è possibile migliorare l’appropriatezza prescrittiva adottando una strategia che preveda la discussione delle PPI attraverso l’uso di un nuovo CPOE-WIS in grado di rilevare, non solo le potenziali interazioni farmacologiche ma anche tutte quelle inapropriatezze correlate alla presenza di interazioni farmaco-patologia, di duplicazioni terapeutiche e di farmaci generalmente considerati come “non appropriati” per indicazione clinica e/o dosaggio in età geriatrica
Marchesi, Raffaele. « Fragilità nella popolazione anziana : studio di modelli predittivi ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17770/.
Texte intégralMETOZZI, ALESSIA. « C.O.D.E. Study : Un modello per analizzare la correlazione Osso-Cervello ». Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/2158/1059959.
Texte intégralLivres sur le sujet "Anziani fragili"
Costantino, Cipolla, et Guarino Francesca, dir. E-care e anziani fragili : Una sperimentazione tra Bologna e Ferrara. Milano, Italy : FrancoAngeli, 2009.
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