Thèses sur le sujet « Analisi filologica »

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1

Manarin, Romina <1992&gt. « Leggere il Komachishū. Una analisi filologica e poetica ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14606.

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Résumé :
Il Komachishū (Raccolta poetica di Ono no Komachi) fu redatto probabilmente intorno al 1009, quando Fujiwara no Kintō (966-1041) lo incluse, insieme alle raccolte di altri trentacinque grandi poeti, nel Sanjūrokuninshū (Collezione dei trentasei poeti). Tuttavia, tutti i manoscritti che ci sono pervenuti risalgono solamente al periodo Edo (1603-1868) e sono divisi in due linee testuali molto diverse tra loro, fatto che rende impossibile determinare quale fosse il contenuto originario del testo. Inoltre, l’opera riporta molte poesie che nelle antologie imperiali che precedono il Sanjūrokuninshū risultano anonime o ascritte ad altri poeti, per cui anche l’attribuzione dei componimenti originali del Komachishū è incerta. Lo scopo di questo elaborato è, da un lato, quello di analizzare le differenze tra le due linee testuali, sia per quanto riguarda la disposizione dei componimenti nell’opera, che per quanto concerne le poesie stesse e le loro prefazioni, e, dall’altro, quello di dimostrare, attraverso un'analisi poetica dell'opera, che i versi che senza dubbio non sono stati composti da Komachi sono finiti nella raccolta non tanto per l'argomento che secondo molti studiosi sarebbe riconducibile alla leggendarizzazione della sua figura, quanto per una serie di fattori che includono lo stile e il lessico impiegato, vicini a quelli della poetessa.
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2

Cipolato, Caterina <1991&gt. « La rivoluzione dei classici : analisi filologica dei "travestimenti" dI Edoardo Sanguineti ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17965.

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3

Scomparin, Giorgia <1996&gt. « Frinico Atticista sui composti. Un saggio di analisi linguistico-filologica su alcuni lemmi dell'Ecloga ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20780.

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Résumé :
La tesi si propone di offrire un'analisi linguistica di alcuni composti significativi dell'Ecloga di Frinico, con l'obiettivo specifico di indagare la metodologia purista adottata dall'atticista e i rapporti con le altre opere lessicografiche contemporanee e posteriori.
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4

PESSINA, ANNA. « ANALISI FILOLOGICA E STORICO-TEOLOGICA DI UN INNO PASQUALE PRIMIGENIO. IL CASO DI Mt 27,51b - 53 ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2019. http://hdl.handle.net/10280/63895.

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Résumé :
L’elaborato analizza e ricostruisce la storia del testo del brano neotestamentario di Mt 27,51b-53. Il breve componimento, di natura innodica, assume particolare rilievo per la sua collocazione all’interno del racconto della passione, cuore dell’annuncio evangelico. Attraverso l’applicazione di una metodologia che tenga conto delle peculiarità di origine, redazione e trasmissione della letteratura protocristiana, il passo in questione è assunto come caso di studio per una rivalutazione, nella constitutio textus del Nuovo Testamento, della c.d. tradizione indiretta, non sempre adeguatamente valutata dalla filologia tradizionale. Il lavoro è strutturato in due macro-sezioni: la prima, filologica, volta a far emergere, attraverso l’analisi delle citazioni indirette, la forma testuale più antica. Particolare attenzione è rivolta all’espressione «dopo la sua risurrezione», non presente nella fase primitiva del testo. La seconda sezione, storico-teologica, analizza il contesto di formazione e utilizzo della pericope, avallando l’ipotesi di un’origine innodica del brano. Esso sarebbe stato un materiale liturgico precedente, forse giudeo-cristiano, a disposizione della comunità e fatto qui confluire dal redattore del Vangelo per celebrare il sacrificio di Gesù. Vengono, infine, indagate le motivazioni teologiche che potrebbero aver contribuito, tra il III e il IV secolo, alla modifica del dettato testuale più antico.
The thesis aims to reconstruct the history of the text of Matt 27:51b-53. This brief composition, probably a hymn, is particularly relevant for its arrangement in the passion narrative, which is the most important point of the Gospel’s kerygma. By applying a methodology that takes into consideration the peculiarity of the origin, the redaction, and the transmission of the earliest Christian literature, these verses are assumed as a study case, in order to value the indirect tradition in the reconstruction of the text of the New Testament. The work is divided into two parts: the first one, philological, brings out, through the indirect quotations, the earliest form of the text, which is partly different from the canonical one. Here, the sentence «after his resurrection» is relevant because it was not present in the primitive text. The second section analyses the context and the employment of the Matthean pericope in order to confirm the hypothesis of the hymn. It might have been a liturgical material, perhaps Jewish-Christian, used by the community and added to the Gospel by the redactor. Finally, this study takes into account the theological reasons that could have caused, within the third and fourth centuries, the modification of the earliest text.
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5

PESSINA, ANNA. « ANALISI FILOLOGICA E STORICO-TEOLOGICA DI UN INNO PASQUALE PRIMIGENIO. IL CASO DI Mt 27,51b - 53 ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2019. http://hdl.handle.net/10280/63895.

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Résumé :
L’elaborato analizza e ricostruisce la storia del testo del brano neotestamentario di Mt 27,51b-53. Il breve componimento, di natura innodica, assume particolare rilievo per la sua collocazione all’interno del racconto della passione, cuore dell’annuncio evangelico. Attraverso l’applicazione di una metodologia che tenga conto delle peculiarità di origine, redazione e trasmissione della letteratura protocristiana, il passo in questione è assunto come caso di studio per una rivalutazione, nella constitutio textus del Nuovo Testamento, della c.d. tradizione indiretta, non sempre adeguatamente valutata dalla filologia tradizionale. Il lavoro è strutturato in due macro-sezioni: la prima, filologica, volta a far emergere, attraverso l’analisi delle citazioni indirette, la forma testuale più antica. Particolare attenzione è rivolta all’espressione «dopo la sua risurrezione», non presente nella fase primitiva del testo. La seconda sezione, storico-teologica, analizza il contesto di formazione e utilizzo della pericope, avallando l’ipotesi di un’origine innodica del brano. Esso sarebbe stato un materiale liturgico precedente, forse giudeo-cristiano, a disposizione della comunità e fatto qui confluire dal redattore del Vangelo per celebrare il sacrificio di Gesù. Vengono, infine, indagate le motivazioni teologiche che potrebbero aver contribuito, tra il III e il IV secolo, alla modifica del dettato testuale più antico.
The thesis aims to reconstruct the history of the text of Matt 27:51b-53. This brief composition, probably a hymn, is particularly relevant for its arrangement in the passion narrative, which is the most important point of the Gospel’s kerygma. By applying a methodology that takes into consideration the peculiarity of the origin, the redaction, and the transmission of the earliest Christian literature, these verses are assumed as a study case, in order to value the indirect tradition in the reconstruction of the text of the New Testament. The work is divided into two parts: the first one, philological, brings out, through the indirect quotations, the earliest form of the text, which is partly different from the canonical one. Here, the sentence «after his resurrection» is relevant because it was not present in the primitive text. The second section analyses the context and the employment of the Matthean pericope in order to confirm the hypothesis of the hymn. It might have been a liturgical material, perhaps Jewish-Christian, used by the community and added to the Gospel by the redactor. Finally, this study takes into account the theological reasons that could have caused, within the third and fourth centuries, the modification of the earliest text.
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6

NEFZI, Emna. « Traduzione, analisi, studio filologico-linguistico e storico-culturale del testo “Taṯqīf al-lisān wa talqīḥ al-ğanān” [Emendamento della lingua e fecondazione dello spirito] ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2022. https://hdl.handle.net/10447/554918.

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7

Biscalchin, Ylenia <1995&gt. « Il Detto d'Amore : studio e analisi di un dibattito filologico aperto ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15850.

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Résumé :
Nel seguente lavoro di tesi si presenterà il Detto d'Amore, manoscritto del XIII secolo, sul quale sono aperti tutt'oggi molti dibattiti. Verrà presentato un lavoro di confronto con i testi a lui collegato, Il Fiore e il Roman de la Rose, con particolare attenzione alle corrispondenze linguistiche e al metodo di traduzione utilizzati nei manoscritti toscani rispetto al testo base francese previa individuazione di loci critici nei testi. Esposizione della scheda del manoscritto, trascrizioni (diplomatica e interpretativa) dall'originale, parafrasi e commento al testo, breve sintesi dei dibattiti attributivi e di datazione ancora aperti.
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8

Tamai, Alice <1996&gt. « Le Novelle Galanti : analisi e commento ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19111.

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Résumé :
Dopo un breve accenno alla vita dell’autore e un breve inquadramento storico del testo, verranno analizzate le novelle in ottava di Giovan Battista Casti, celebre librettista del ‘700. L’analisi verterà sulla lingua e lo stile dell’autore, in particolare sul lessico e la fraseologia . Verranno poi presi in considerazione alcuni elementi della testualità, come le formule diegetiche in apertura e chiusura di novella e infine le varie figure retoriche e la metrica. L’analisi sarà suddivisa non novella per novella, ma seguendo i vari livelli di analisi.
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9

Cavasin, Valentina <1993&gt. « Analisi delle espressioni formulari nella Commedia dantesca ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14822.

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10

Forestan, Francesca <1993&gt. « Analisi dell'entrelacement nella Terza Continuazione del Conte du Graal ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13713.

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Résumé :
La presente analisi si propone di considerare gli aspetti caratteristici del ricorso all’entrelacement nella Terza Continuazione (1214/1225 o post 1230) di Manessier, uno dei seguiti in versi del Conte du Graal o Perceval (1182/1183 ca.) di Chrétien de Troyes. Manessier tentò personalmente di far approdare il poema in ottosillabi di Chrétien a una conclusione in qualche misura idonea a rimediare all’incompiutezza del modello. Dopo aver situato storicamente la figura dell’autore, si passa in rapida rassegna la ricca tradizione manoscritta relativa alle Continuazioni, con il proposito di ricostruire il contesto in cui ebbero luogo la composizione e la diffusione dell’opera. Si procede poi a considerare l’universo letterario dal quale la Continuazione di Manessier prende le mosse, sulla scorta degli altri epigoni di Chrétien. È questa la sede deputata all’indagine dei rapporti intertestuali che vigono nel complesso delle Continuazioni. La ricerca mira a far emergere eventuali loci paralleli, analogie e disparità di trattamento riscontrabili nella tradizione, ma non manca di trattare l’aspetto più genuinamente innovativo dell’opera di Manessier, ossia il tema della vendetta, indagandone lo schema narrativo grazie al confronto con opere affini. Si analizza poi il ruolo tutt’altro che secondario svolto dai personaggi, sia nell’universo arturiano generalmente inteso, sia nell’intreccio dell’opera in esame, rilevando le costanti di cui Manessier si avvalse a sua volta per delineare la fisionomia e la personalità dei protagonisti. L’analyse dell’intreccio offre l’opportunità di determinare con precisione le funzioni svolte dai vari personaggi nonché le sequenze da questi ingenerate. Ci si sofferma a rilevare i tratti distintivi propri del tempo e dello spazio romanzeschi, con particolare riguardo alla loro intersezione e ai motivi che ad essi afferiscono, per poi trascorrere alle manifestazioni divergenti dettate dall’emersione dell’elemento magico. Infine, esaurita la sezione propriamente narrativa della Terza Continuazione, si passa ad analizzare la pur minoritaria parte descrittiva, una volta individuate le caratteristiche dell’usus scribendi medievale.
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Pernumian, Elisa <1997&gt. « Riflessioni intorno all'istituzione d'una lingua universale di Francesco Soave : analisi e commento ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20290.

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Résumé :
L'elaborato consiste in un'edizione commentata delle "Riflessioni intorno all'istituzione d'una lingua universale" di Gian Francesco Soave (1743-1806) che, nativo di Lugano ma legato per tutta la vita agli ambienti culturali della nostra penisola, è stato uno dei principali rappresentanti del sensismo in Italia. Ricordato in particolare per la propria attività di grammatico e pedagogo durante la riforma scolastica asburgica in Lombardia, nel 1774 pubblica le "Riflessioni" inserendosi tra i numerosi filosofi e intellettuali che, soprattutto nel corso del XVII e XVIII secolo, si sono dedicati alla realizzazione di un linguaggio filosofico perfetto con valore universale. La tesi tratta in principio il tema della ricerca di una lingua universale, con un excursus diacronico sui principali progetti dal Medioevo fino al secondo Settecento in relazione alla realtà europea e italiana; successivamente l'attenzione si sposta sulla figura di padre Soave, considerandone la vita, le opere e il pensiero; infine si entra nel vivo dell'analisi e commento delle "Riflessioni", con considerazioni linguistiche e stilistiche rapportate alla prosa saggistica settecentesca.
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Lenzo, Denise. « Il rapporto testo e immagine nel Medioevo, con un inedito esercizio di analisi sulle Tragedie di Seneca nel manoscritto angioino C.F. 2.5 della Biblioteca dei Gerolamini di Napoli ». Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/955.

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Résumé :
La ricerca riguarda il rapporto testo immagine, indagato nei suoi molteplici aspetti, durante il Medioevo. Lo studio esamina i vari casi di interazione fra i due sistemi comunicativi collocandoli nel loro contesto culturale di riferimento. Dimostrando l importanza dell immagine nella società medievale, si propone l analisi delle immagini come strumento di lavoro del filologo accanto al testo verbale, ai fini di una più profonda interpretazione delle opere e di una maggiore comprensione del lettore medievale. A dimostrazione di ciò ho esaminato il rapporto testo-immagine nel manoscritto angioino C.F. 2-5 della Biblioteca dei Gerolamini di Napoli contenente le tragedie di Seneca. Con l ausilio delle miniature si colloca il testo nel suo orizzonte culturale di riferimento, delineandone i contorni e mettendolo in relazione con il nascente Umanesimo. Attraverso una lettura serrata e incrociata di testo e immagine, infine, ho elaborato ipotesi sull identità dell artista e del committente, sul pubblico e sulla ricezione dell opera, dando un contributo alla definizione del rapporto con i classici in età angioina.
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Bottacin, Giacomo <1993&gt. « Il romanzesco nel contemporaneo : Analisi degli archetipi del romance in Limonov e Le benevole ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11929.

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Résumé :
Il saggio si propone di analizzare il tema del romanzesco in due romanzi contemporanei, Limonov e Le benevole, e come questo si intersechi nei due testi con la riproposizione di importanti e drammatici fatti storici, con i quesiti morali che derivano da questa combinazione. Nel primo capitolo viene proposta un’analisi degli archetipi romanzeschi presenti nei due romanzi a partire dagli studi critici di Michail Bachtin e Northrop Frye. Nei due successivi capitoli invece si procede nel verificare le ragioni strutturali e morali delle rispettive scelte inquadrando entrambi i testi nelle relative correnti letterarie.
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Nicolai, Elena. « La tradizione greco - latina e arabo - latina del I libro dell'Almagesto. saggio di analisi e traduzione ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3426897.

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Résumé :
Almagest is the summa of the ancient astronomical knowledge. it has been translated several times, into Latin, into Syriac, into Arabic. Present study tries to analyze the latin and arabic translations.
Questa tesi è un saggio di analisi delle traduzioni del trattato tolemaico, e propone un'edizione critica del primo libro. l'intento è sia quello di individuare le tecniche seguite dai traduttori, sia quello di verificare le lezioni testuali nel passaggio da un sistema linguistico e culturale ad un altro.
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15

Cappellina, Giorgia <1996&gt. « Una vita nella storia : Stadt der Engel oder the overcoat of dr. Freud Lettura e analisi dell'ultimo romanzo di Christa Wolf ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19271.

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Résumé :
Il lavoro intende proporre una lettura critica dell'ultima opera di Christa Wolf, accompagnando il fruitore italiano in un percorso di approfondimento e comprensione dell'universo narrativo della scrittrice. Trattandosi di un romanzo di impronta autobiografica, l'analisi porrà l'esperienza personale dell'autrice in rapporto alla storia della Germania del secondo dopoguerra, permettendo di osservare come la sua poetica nasca da un confronto diretto e continuo con un'epoca e uno Stato che non esistono più, quale la Repubblica Democratica Tedesca.
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16

Giudici, Alberto <1989&gt. « Un contributo allo studio del linguaggio schiavonesco. Edizione commentata e analisi linguistica del Testamento di Zuan Polo e degli strambotti alla schiavonesca ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4889.

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Résumé :
Questo lavoro intende analizzare il Testamento di Zuan Polo e gli strambotti del XVI sec. scritti nel linguaggio schiavonesco a Venezia. Si offrirà un'analisi linguistica per capire i fenomeni più caratteristici dello schiavonesco, e un'edizione commentata dei testi presi in questione. Si offrirà, inoltre, una panoramica sull'arte buffonesca dell'epoca e uno studio introduttivo per capire il contesto storico veneziano.
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17

Furlanetto, Elena <1999&gt. « LA RICEZIONE DI UN TESTO MEDIEVALE NEL 1978 : IL PERCEVAL OU LE CONTE DU GRAAL DI ÉRIC ROHMER. ANALISI COMPARATA TRA TESTO ORIGINALE E RIPRODUZIONE CINEMATOGRAFICA ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21816.

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Résumé :
Nel 1978 Eric Rohmer produce una versione cinematografica del Perceval di Chrétien de Troyes, il primo Bildungsroman della nostra storia letteraria. L’obbiettivo dichiarato dal regista è quello di attenersi con scrupolo filologico al testo originale del XII secolo discostandosi dalle più note rivisitazioni (si pensi, ad esempio, al Parsifal di Wagner). Il film non ottenne il successo auspicato in un’epoca di grandi innovazioni per il mondo del cinema. Il pubblico non comprese le intenzioni del produttore di tornare a un originale senza manipolazioni e a ciò si aggiunse la diversa ricezione che un testo medievale poteva avere all’interno del canone letterario della seconda metà del ‘900. L’elaborato non vuole chiarire le cause di questo insuccesso bensì riproporre il lavorio intrapreso da Rohmer. Sulla base delle stesse dichiarazioni del regista, viene proposta un’analisi comparata tra l’intero testo originale del Conte e le battute presenti nel copione della pellicola, riproposte in traduzione italiana. Lo scopo è far emergere se il regista riuscì a mettere in scena il Perceval del XII secolo o se propose un’ulteriore nuova rivisitazione.
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LA, ROSA MADDALENA. « LE VERSIONI OMERICHE DI MELCHIORRE CESAROTTI : INTRODUZIONE, ANALISI E COMMENTO ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2021. http://hdl.handle.net/2434/833926.

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Résumé :
My dissertation, entitled "Le versioni omeriche di Melchiorre Cesarotti: introduzione, analisi e commento", aims to present an overall picture of the Homeric studies carried out by Melchiorre Cesarotti during his career as a professor in Padua and, specifically, to offer a study of the editorial, critical and translation work done by him on the Iliad in the two editions published in Padua, the first between 1786 and 1794 (at the Penada publisher) and the second between 1798 and 1802 (at the publisher Brandolese). The thesis is divided into two parts: on the one hand, the first traces the long period of Cesarotti’s Homeric criticism starting from his modernist turn of 1762, on the other it reconstructs the translation studies that he deepens in the years of his academic chair; the second part presents a textual analysis of his translations of the Iliad and a synthesis of the peculiarities of the poetic translation, aimed at carrying out both a poetic and moral reform of the Homeric poem.
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Di, Mauro Annarita. « Scienza e naturalia nel monastero di S. Nicolò l'Arena Ricognizione, analisi e studio del Fondo Benedettino e della collezione museale ». Doctoral thesis, Università di Catania, 2018. http://hdl.handle.net/10761/3841.

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Résumé :
Il progetto di tesi si pone di delineare contenuti, forme e modelli delle collezioni scientifiche dei PP. Benedettini del Monastero di San Nicolò l Arena di Catania nell ambito del più vasto panorama del collezionismo naturalistico-scientifico del XVIII-XIX sec. La ricerca propone lo sviluppo di una metodologia integrata per analizzare, descrivere, valorizzare e rendere fruibile le caratteristiche del collezionismo scientifico dei monaci benedettini, inserendosi all interno di un ampio filone di ricerche multidisciplinari sulla valorizzazione dell ex Monastero e sugli episodi del collezionismo siciliano, condotto già da alcuni anni da ricercatori e specialisti del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell Università di Catania. All interno di questo principale ambito di ricerca si prevede, infatti, un approfondimento riguardante lo studio degli aspetti naturalistico-scientifici e sperimentali delle collezioni benedettine, con lo scopo di chiarirne l articolazione cronologica, il significato storico-culturale ed i legami con le contemporanee istituzioni e strutture (Biblioteca, Accademia, Museum Biscarianum, etc.) attraverso la lettura delle fonti documentarie archivistiche del Fondo Benedettini conservato presso l Archivio di Stato di Catania e di tutte le altre fonti coeve disponibili in vario modo correlate. Lo studio permetterà di approfondire il rapporto tra benedettini e città, ed in particolare le relazioni con l Accademia Gioienia e l Università, nell ottica del modello museo integrato , tipico del collezionismo settecentesco. Soprattutto si cercherà di indagare attraverso l analisi delle informazioni raccolte, sia archivistiche che librarie, la concezione settecentesca del sapere e dello studio benedettino, la chiave interpretativa dei diversi rami delle collezioni ed il complesso legame tra Scienze ed Arti . Dal recupero di documenti inediti e dalle nuove ricerche sui numerosi documenti d archivio, si avvierà una nuova sistematica indagine per la conoscenza e l approfondimento delle collezioni naturalistico-scientifiche dei monaci benedettini. In particolare si tenterà di rintracciare tendenze, modalità, motivazioni e pratiche sociali dei singoli collezionisti, nonché gli scambi materiali o intellettuali tra i diversi protagonisti, ricostruendo là dove possibile gli specifici contesti di una collezione nel confronto, sempre illuminante, con le esperienze coeve. Inoltre si intende promuovere la valorizzazione e la definizione di un nuovo modello di gestione e fruizione del Fondo Benedettini conservato presso le Biblioteche Riunite Civica e U. Recupero di Catania, attraverso la digitalizzazione del patrimonio storico-documentario e librario indagato. Il progetto, infatti, intende coniugare l indagine scientifica con l innovazione tecnologica ponendosi in linea con le nuove prospettive di ricerca che si affermano nel campo della fruizione, valorizzazione e conservazione del patrimonio umanistico attraverso la collaborazione con l Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Catania (IBAM-CNR), ente specializzato nel campo della digitalizzazione del patrimonio storico-documentario.
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Zammataro, Alessandro. « Le architetture dell'anima e la città mistica. Tozzi tra modernità e Medioevo. Concordanza e analisi delle poesie ». Thesis, Università degli Studi di Catania, 2011. http://hdl.handle.net/10761/180.

Texte intégral
Résumé :
Le architetture dell'anima e la città mistica. Tozzi tra modernita' e Medioevo. Concordanza e analisi delle poesie. Lo studio della poesia di Tozzi, inteso nel senso di "ricerca concordanziale fra parole, segni e cose" (Savoca), consente di definire i campi semantici interessati da questa ancora inesplorata fase di maturazione artistica dell'autore, rinvenendo le tracce testuali di una formazione culturale atipica e "rabdomantica". L'individuazione di un vocabolario mistico evidenzia come le influenze della psicanalisi di Henri Bergson, Gabriel Compayrà à ©, William James, Pierre Janet e Thà à ©odule Ribot (documentate dalla frequentazione dei testi presi in prestito alla Biblioteca degli Intronati e da alcuni appunti autografi rinvenuti nei jamesiani Principi di psicologia) non siano l'unico reagente ad influenzare la scrittura e l'interpretazione del reale dello scrittore senese. Nel primo capitolo viene analizzato il rapporto esistente nella poesia di Tozzi tra mistica e psicanalisi, attraverso una lettura concordanziale delle parole à ¢ carnalià ¢ e dei sensi à ¢ spiritualià ¢ . Il sentimento del numinoso veicolato da siffatto vocabolario, nella compresenza dei lemmi "occhi", "sangueà ", "anima", rivela una innegabile derivazione dall'esperienza religiosa e ascetica dell'Epistolario cateriniano, dove tale triangolo semantico si manifesta con una compattezza che diviene guida verso la consapevolezza dei misteri di Dio. Una lettura che tenga conto della disposizione di Tozzi alla ricerca del trascendente permette di recuperare nella lingua del poeta il dialogo esistente tra i segni dell'anima e le parole del corpo. Studiare ad esempio la semantica degli "occhi" affidandosi soltanto alla sfera di influenza del pensiero jamesiano rischia di fornire un quadro esegetico incompleto, in cui sono invece inscindibili le relazioni con gli altri lemmi chiave "anima" e "sangue". Non a caso Tozzi attribuisce allà ¢ organo degli "occhi" all'interno di una locuzione come "occhi chiusi") una valenza sia fisiologico-carnale sia spirituale. Va pertanto ridimensionata l'idea (espressa da una diffusa tendenza critica) che la condizione degli "occhi chiusi" sia ascrivibile ad una disposizione medico-fisiologica che William James nei Principi di psicologia sintetizzava nell'espressione "nero schermo delle palpebre". Uno studio semantico delle valenze assunte dal sintagma nell'opera di Tozzi rivela come lo stare 'con gli occhi chiusi' sia sinonimo dell'incapacita' di guardare nella verita' profonda delle cose. Un aforisma di Barche capovolte non lascia dubbi sui toni cupi utilizzati nel descrivere l'esperienza della "visione negata" come certamente infelice: "Talvolta io sento la mia anima piena di occhi chiusi". Il secondo capitolo e' dedicato a ripercorrere i percorsi della memoria letteraria che hanno contribuito all'elaborazione delle liriche tozziane, attraverso una lettura concordanziale mirante a rintracciare echi e suggestioni di poeti e prosatori medievali. Un ruolo di primo piano in questa indagine rivestono le antologie dà ¢ autore, dalla Congrega dei Rozzi di Siena, all'Antologia degli antichi scrittori Senesi a Le cose piu' belle di Santa Caterina da Siena, senza trascurare le fondamentali indicazioni derivanti dai saggi sulla letteratura trecentesca, e in specie senese, contenuti in Realta' di ieri e di oggi. In contrasto con la teoria plastica del romanticismo (secondo la quale solo nella cantica dell'Inferno venivano rinvenute le migliori espressioni della poesia dantesca), Tozzi, recuperando l'unita della Commedia, comprende come nella dimensione religiosa e letteraria di Dante sia centrale la poesia della luce, protagonista della cantica del Paradiso, dove la parola si fa carico di svelare le esperienze piu' nobili del pensiero mistico medievale. Non sorprendera' quindi rinvenire nelle liriche concordate alcune espresse derivazioni come "allumare" e "raggiare". Nel terzo capitolo viene analizzato il rapporto tra Tozzi e la citta' di Siena, cosi' come esso e' trasfigurato in poesia. La presenza di Siena e' avvertita in tutto il corpus lirico come una necessità à   della parola-memoria, un confine entro cui stabilire i segni di architetture materiali ed insieme evanescenti. Nella poesia della Citta' della Vergine la figurazione descrittiva dello spazio cittadino si modella su letture di carattere storico, su una ricostruzione di episodi bellici medievali sorprendentemente erudita, arricchita di un fitto mosaico di testimonianze rinvenute nelle cronache senesi studiate dall'autore. Attraverso queste fonti egli si appropria di quegli eventi ricostruendone nel ricordo le componenti e risonanze emotive. E' il palazzo della memoria delle Confessioni di Agostino, in cui lo scrittore puo' sperimentare, serbandone il ricordo, il vissuto di altri come fosse il suo eterno presente. La Citta' della Vergine e' la citta' della memoria in cui vivere come autentiche le esperienze mistiche della Siena medievale, affinche' esse siano quella linfa vitale definita dall'autore come "rapidita' spirituale" (Dugentisti, in Realta' di ieri e di oggi). Alla vulgata critica di un Tozzi "chiuso", quasi intrappolato in una Siena dal gusto meramente provinciale, si contrappone un'immagine della citta' in cui le "mura" e le "torri" sono cifra della volonta' di chiudere il mondo all'esterno. In questa prospettiva si puo' spiegare il recupero della tradizione guerresca medievale, che costituisce lo sfondo storico concreto su cui l'autore costruisce là ¢ immagine simbolica dellà ¢ assedio. Tali elementi delineano quindi non una volonta' di isolamento, quanto un processo di rielaborazione dello spazio conoscitivo in cui ridefinire i limiti del reale. E' necessario valutare e distinguere i casi in cui il significato di città à   sfuma sino ad identificarsi col tessuto umano che la abita. Questo processo e' spesso causa di confusione quando si tenta di dare una lettura univoca del tormentato rapporto tra lo scrittore e la citta'. La critica ha in gran parte concentrato l'attenzione sul livello fenomenico della descrizione urbana in Tozzi, fatta di inquadrature e scorci che dai labirintici vicoli medievali giungono sino alle piazze, alle torri e alle fonti disseminate in tutto il corpus, dalle poesie alle prose giovanili alle novelle e ai romanzi. Nelle poesie, a differenza che nelle altre opere, la citta' e i suoi costituenti semantico-lessicali piu' ricorrenti si trovano disposti non come elementi di visionario estraniamento, ma come simboli su cui edificare una fortezza interiore in cui iniziare un processo di perfezionamento dell'anima. La comprensione dei testi e l'analisi semantica sono supportate dal riscontro con le varianti autografe e a stampa della Citta' della Vergine, di cui esiste uno scartafaccio presso la biblioteca-archivio di Castagneto e una copia pressoche' in pulito presso il Fondo Formiggini della Biblioteca Estense di Modena. In appendice viene pubblicato per la prima volta integralmente il carteggio Tozzi-Formiggini, utile per la ricostruzione della preistoria redazionale della Citta' della Vergine, riordinato con le missive dell'editore modenese conosciute finora solo attraverso i pochi stralci riportati nelle annotazioni di Glauco al carteggio Tozzi-Giuliotti. La trascrizione completa della corrispondenza dara' finalmente (come auspicato da studiosi quali Aldo Rossi e Renzo Cremante) piena testimonianza di questa importante fase di impegno dell'autore alle prese con uno degli editori piu' irregolari del ventesimo secolo.
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MONACO, MATTEO GIOVANNI MARIA. « Indagini sulla prima Filippica di Demostene e la quinta di Cicerone : analisi stilistica e il problema dell'aemulatio ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/521.

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Résumé :
La tesi si propone un confronto tra la I Filippica di Demostene e la V Filippica di Cicerone allo scopo di individuare se e in che misura Cicerone, nel comporre le Filippiche, abbia avuto come modello stilistico Demostene.
The research makes a compairason between the first Philippic of Demosthenes and the fifth of Cicero in order to investigate if and how Cicero imitated Demosthenes' style when he wrote the Philippics
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MONACO, MATTEO GIOVANNI MARIA. « Indagini sulla prima Filippica di Demostene e la quinta di Cicerone : analisi stilistica e il problema dell'aemulatio ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/521.

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La tesi si propone un confronto tra la I Filippica di Demostene e la V Filippica di Cicerone allo scopo di individuare se e in che misura Cicerone, nel comporre le Filippiche, abbia avuto come modello stilistico Demostene.
The research makes a compairason between the first Philippic of Demosthenes and the fifth of Cicero in order to investigate if and how Cicero imitated Demosthenes' style when he wrote the Philippics
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POLDI, Gianluca (ORCID:0000-0001-9345-9395). « Le analisi scientifiche non invasive e gli studia humanitatis. Prospettive di ricerca e casi studio ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2012. http://hdl.handle.net/10446/26744.

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Questo lavoro di tesi si colloca sul crinale tra le discipline umanistiche e quelle scientifiche, nello specifico ambito delle analisi non invasive, di cui contempla alcune possibilità di esaminare opere policrome o non policrome di diversa natura e su diversi supporti, soprattutto di tipo bidimensionale, ossia dipinti, disegni, testi scritti. La scelta della tipologia di opere si rifà alla possibilità di impiegare o sviluppare tecniche analitiche versatili, in grado di operare su manufatti anche molto differenti tra loro, spesso in situ e non in laboratorio, e possibilmente in tempi relativamente rapidi. Il lavoro di tesi è strutturato in due parti, la prima dedicata alle analisi scientifiche non invasive per l’esame di opere policrome, in specifico pittoriche, la seconda alle analisi volte all’esame di documenti pergamenacei o cartacei. Ciascuna delle due parti prevede una prima sezione inerente le tecniche di immagine più significative rispetto al percorso proposto (fotografiche e riflettografiche, nelle bande del visibile, dell’infrarosso e dell’ultravioletto) e una seconda riguardante le analisi di tipo spettroscopico per lo studio di pigmenti, coloranti e inchiostri. Ai capitoli introduttivi sulle tecniche considerate segue la presentazione di alcuni casi di studio ritenuti particolarmente emblematici per metodo applicativo, significatività del campione e risultati ottenuti. Quattro gli argomenti principali trattati: - il recupero del disegno sottostante in dipinti mediante riflettografia in infrarosso, - lo studio dei pigmenti in dipinti tramite tecniche spettroscopiche, - le tecniche di recupero dei testi cancellati in manoscritti di varia epoca e supporto, - l’esame di inchiostri e pigmenti impiegati su pergamena o carta e delle loro alterazioni. I casi studio spaziano da opere medioevali a opere novecentesche, italiane ed europee, e includono pittori come Butinone, Zenale, Tiziano, Lotto, Fra’ Galgario, Giambattista Tiepolo, lavori su carta di Scamozzi e Semeghini, manoscritti palinsesti scritti in greco e latino, una carta geografica del XV secolo.
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Manfio, Angela Karina [UNESP]. « Análise do uso dos conectores discursivos nas produções escritas em Espanhol por aprendentes brasileiros ». Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2007. http://hdl.handle.net/11449/91742.

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O objeto de estudo desta pesquisa é o uso dos conectores discursivos nas produções escritas de aprendentes universitários, falantes de Português Brasileiro, alunos do Curso de Letras que estudam formalmente o Espanhol como Língua Estrangeira há 1 ano e 6 meses. Pretendemos perscrutar o uso correto e incorreto dos conectivos, nesses textos, para conhecer as dificuldades enfrentadas pelos estudantes no processo de aquisição/aprendizagem de uma Língua Estrangeira tão próxima à sua Língua Materna. Os dados que conformam o corpus de investigação são descritos e analisados por meio do modelo de pesquisa da Análise de Erros, fundamentado pela Pragmática e pela Análise do Discurso. Foram examinados 36 textos de 6 sujeitos, amostra representativa de 130 produções dos informantes com idade entre 19 e 35 anos. Trata-se de um estudo sincrônico, longitudinal e seccional por amostragem que acompanhou os participantes do 3º ao 4º ano do Curso de Letras de uma universidade pública de Mato Grosso do Sul, ofertado na cidade de Dourados.
The objective of study of this research is the use of the discourse connectors in writing productions of university learners, Brazilian Portuguese speakers, students from Letters Course who formally are studying Spanish as a foreign language for a year and a half. We objectified to investigate the correct and incorrect use of the connectives in those texts to recognize the difficulties faced by the students in the process of acquisition/learning of a so close foreign language of their native language. The data which conform the corpus of the investigation are described and analyzed through the pattern of research on Errors Analysis, well-founded by the Pragmatic and the Discourse Analysis. The representative cast of 130 productions by informers with the ages between 19 and 35, were analyzed 36 texts with 6 subjects. This is a matter of a longitudinal synchronous study through the sampling which went along with the announcers from junior and senior of the Letters Course of a public university in Mato Grosso do Sul, offered by the City of Dourados.
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Badía, Herrera Josefa. « Los géneros dramáticos en la gestación de la comedia nueva : la colección teatral del conde de gondomar ». Doctoral thesis, Universitat de València, 2008. http://hdl.handle.net/10803/9826.

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La tesis se propone el estudio de los géneros dramáticos en el período de gestación de la Comedia Nueva a partir del análisis de un corpus de textos de treinta y nueve obras que formaron parte de la colección teatral del Conde de Gondomar y que pertenecen a las dos últimas décadas del siglo XVI. En concreto, constituyen nuestro corpus de análisis:- El códice II-460 de la Real Biblioteca, que contiene las siguientes obras: Los naufragios de Leopoldo, Las traiciones de Pirro, Las grandezas del Gran Capitán, El valor de las letras y las armas, Lucistela, Los Propósitos, La descendencia de los marqueses de Mariñán, María la pecadora, La Platera, Los infortunios del Conde Neracio, La conquista de Jerusalén por Godofre Bullón, El grao de Valencia, Belardo el furioso, Las burlas de amor, Los donaires de Matico, Las justas de Tebas y reina de las amazonas y Los amores de Albanio e Ismenia. - El códice II-463 de la Real Biblioteca, que contiene las siguientes obras: Gravarte, Los vicios de Cómodo emperador Romano, Las locuras de Orlando, Los amores de Tiro y duquesa de Cantabria, La cueva de los salvajes, La descendencia de los Vélez de Medrano, Los carboneros de Francia, La gran pastoral del Arcadia, Los contrarios de amor, La Montañesa, El hijo de Reduán, El ganso de oro, El príncipe melancólico y Los enredos de Martín.- Los manuscritos sueltos de La Barrera, conservados en la Biblioteca Nacional: Las bodas de Rugero y Bradamante (Ms. 16.111), Los pronósticos de Alejandre (Ms. 16.064), El milagroso español (Ms. 16.033), La famosa Teodora alejandrina y penitencia y vida y muerte suya (Ms. 16.112), El cerco de Numancia (Ms. 15000), Los hechos de Garcilaso y moro Tarfe (Ms. 16037), El maestro de danzar (Ms. 16048) y Esclavo fingido (Ms. 16024).El trabajo se estructura en tres partes fundamentales que se corresponden con cada uno de los tres capítulos en que se divide la tesis. El primer capítulo se plantea con el propósito de crear un marco previo, en el que se atiende a tres elementos fundamentales: una valoración de la importancia de la Colección en el marco teatral en el que se inscriben los textos del corpus a estudiar, una breve reseña sobre el importante papel que jugó el Conde de Gondomar y una descripción codicológica y gráfica de los textos del corpus. El segundo capítulo aborda el análisis de los textos desde la perspectiva del género. Partiendo de la clasificación en los dos grandes macrogéneros (drama-comedia), se estudia la adscripción de los textos a los distintos géneros (dramas historiales profanos y religiosos, dramas caballerescos, dramas mitológicos, dramas palatinos, comedias palatinas, comedias urbanas, comedias pastoriles) y subgéneros (dramas genealógicos, moriscos o épicos).El tercer y último capítulo de la tesis está dedicado al análisis formal de los textos y su puesta en relación con las tendencias detectadas por distintos investigadores para textos adscritos a un período cronológico semejante. En este capítulo, que se organiza en torno a tres ejes básicos (la métrica, la construcción espectacular y los personajes), se analiza la estructuración en cuadros y escenas de las obras, la densidad de la palabra o la métrica para estudiar si existen vínculos entre las variables estructurales que intervienen en la dinámica del proceso compositivo de estas obras tempranas y los géneros o su cronología. Se pretende ofrecer un panorama general de los rasgos predominantes en nuestros textos, que sirva como punto de apoyo para ulteriores investigaciones específicas sobre la evolución de los aspectos abordados en nuestro trabajo y, en particular, el de la métrica. Por ello, el capítulo se completa con una serie de apéndices relativos a los textos inéditos de la Colección, con los que se trata de ofrecer un material sistematizado, con el mayor número de datos posibles sobre la versificación de cada una de las obras, el empleo de las estrofas en inicio y final de jornada, la utilización de las distintas estrofas, los cambios métricos, la distribución en cuadros y escenas, así como los porcentajes de intervención de los personajes en las obras
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Sanfilippo, Maria Valeria. « Giuseppe Bonaviri e le "Novelle saracene" ». Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/953.

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Il lavoro di ricerca sul tema Giuseppe Bonaviri e le «Novelle saracene» mette a fuoco l itinerario artistico ed esistenziale dello scrittore siciliano. Dall analisi della ricca e multiforme produzione letteraria (narrativa, poetica, teatrale e saggistica) di Bonaviri, alla luce anche di una bibliografia corposa e aggiornata, scaturisce un panorama critico-letterario che procede secondo la scansione temporale delle date di pubblicazione delle singole opere, arricchito di indagini intra e inter-testuali. Particolare attenzione è riservata a Novelle saracene , opera che s inserisce nel solco del genere fiabesco, sino ad oggi poco indagata. I risultati più significativi nascono dalle disamine condotte sulle dinamiche narrative messe in atto dallo scrittore, che modula una singolare poetica dei sensi . L elaborato isola i dati cromatici, olfattivi e sonori presenti nella raccolta per interpretare codici e messaggi sottesi, illustrando le copiose strategie narrative adottate dallo scrittore. La ricerca, che si muove in ambiti in gran parte o del tutto ignorati dalla critica, suggerisce talvolta nuove piste d indagine. Nel quadro dell opera omnia del mineolo l analisi musico-letteraria e teatrale contribuisce alla disamina delle movenze formali e contenutistiche della scrittura bonaviriana. Lo dimostrano le affinità con il filone della musica popolare e con il mondo della rappresentazione teatrale. In primo piano il rapporto autore-lettore, esaminato nelle diverse modalità di trasmissione orale e scritta. Allo stesso tempo si annovera uno studio sulla dimensione fantastica dei racconti, per enuclearne non soltanto le peculiarità e le tematiche, ma per tracciare anche un quadro di consonanze e differenze con altri autori e studiosi di fiabe. Lo studio si sofferma inoltre sull universo della lingua. L esame della corrispondenza, alla luce delle interviste dell autore rilasciate alla stessa dottoranda e delle recensioni prodotte dai critici con i quali l autore soleva intrattenere rapporti, concorre alla delineazione dell itinerario artistico ed esistenziale dello scrittore, oltre che alla genesi di alcune delle sue opere.
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Mestre, i. Mestre Eva María. « Error in the learning and teaching of english as a second language at higher education level ». Doctoral thesis, Universitat Politècnica de València, 2011. http://hdl.handle.net/10251/11277.

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Résumé :
Linguistic error has proven to be a recurrent area of interest for researchers. There exist several types of approaches to error; some studies have focused on specific errors, such as grammatical errors, others on more general or exogenous issues, such as the perception of error of the group object of study, etc. From the point of view of methodology, some have been dedicated to the definition and description of error, while others have studied the identification of erroneous uses of language. Several proposals for error categorisation have also been propounded. In the case of error production in languages foreign to the speaker, the learning factor must also be included. Some authors have focused on the underlying reasons, questioning if the cause for errors rests upon an inadequate teaching method, or the actual teacher, or even if the cause is intrinsic to any learnt language, as opposed to the Mother Tongue. From the principle that it is possible to improve the language proficiency level of students by looking at the errors produced, this doctoral dissertation studies pragmatic error in the production of written English. In addition, it includes pedagogic perspectives that introduce a Second Language to potential speakers and the European Framework of Reference. The thesis is structured as follows: the first part is dedicated to a theoretical justification of the research, with an introduction to Pragmatics, Error Analysis, Contrastive Analysis, Second Language Acquisition -in particular the Communicative Approach- and the European Framework for Languages. The third chapter is dedicated to the objectives. Chapter 4 explains the methodology used for data processing and analysis. The results are explained in chapter 5 and chapter 6 presents the conclusions derived from these. To begin with, a proposal for error analysis and identification is presented. This takes into account error distribution and classification and language levels proposed in the Common Europea Framework of Reference for Languages as an open tool for the analysis of errors investigated.
Mestre I Mestre, EM. (2011). Error in the learning and teaching of english as a second language at higher education level [Tesis doctoral no publicada]. Universitat Politècnica de València. https://doi.org/10.4995/Thesis/10251/11277
Palancia
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TARSI, MARIA CHIARA. « Il canzoniere di Michelangelo : edizione e commento ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1295.

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Résumé :
Il lavoro si propone di dare l’edizione critica e commentata della raccolta di poesie che Michelangelo allestì intorno al 1546, secondo un progetto non condotto a termine, ma del quale sono conservate numerose tracce nei manoscritti. Il lavoro si articola nel modo seguente: Nota al testo. Illustrazione dei principali problemi ecdotici che si sono riscontrati durante l’edizione e dei criteri adotatti nella trascrizione dei testi. Edizione, parafrasi e commento. Il commento, attraverso il reperimento di modelli e luoghi paralleli, ha come scopo principale quello di mettere in evidenza il rapporto di Michelangelo con la tradizione letteraria precedente (specie quattrocentesca), anche al di là delle ‘fonti’ canoniche, ripetutamente citate nei commenti moderni (Dante della Commedia e Petrarca dei Rvf). Ai testi si è creduto opportuno accompagnare una elementare parafrasi, stante l’atipica complessità della scrittura michelangiolesca. Apparato. Di tipo negativo, è organizzato in due fasce: testimoni della raccolta e testimoni di singole poesie (extravaganti). Esibisce sia le rielaborazioni che i testi subirono, dopo la primitiva stesura, in vista dell’inclusione nella raccolta (apparato genetico), sia le correzioni introdotte da Michelangelo quando – accantonato il progetto della silloge – tornò sui singoli testi (apparato evolutivo). Talvolta si presenta particolarmente ricco per la presenza di più redazioni autografe; in questi casi, si è aggiunta all’apparato una sezione dedicata all’analisi critica delle varianti.
The paper aims to give a critical and annotated edition of poems that Michelangelo chose in about 1546, according to a project which was not carried out, but many traces of which are preserved in the manuscripts. The work is divided as follows: Note to the text. Illustration of the main textual problems faced while working at the edition and of the criteria used in transcribing the poems. Edition, paraphrase and commentary. The comment, by finding models and parallel places, aims to highlight the relationship between Michelangelo and the literary tradition, even beyond the canonical sources, repeatedly mentioned in modern editions (Dante’s Divine Comedy and Petrarch of Rvf). The texts are followed by a paraphrase. Apparatus. A negative one, it I divided into two parts: witnesses of the collection and witnesses of individual poems. It shows both reworking at the time of the collection and the corrections introduced by Michelangelo after abandoning the project of the collection. Sometimes it is particularly rich for the presence of many autographs: in these cases a third section has been added, dedicated to the critical analysis of the variants.
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TARSI, MARIA CHIARA. « Il canzoniere di Michelangelo : edizione e commento ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1295.

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Résumé :
Il lavoro si propone di dare l’edizione critica e commentata della raccolta di poesie che Michelangelo allestì intorno al 1546, secondo un progetto non condotto a termine, ma del quale sono conservate numerose tracce nei manoscritti. Il lavoro si articola nel modo seguente: Nota al testo. Illustrazione dei principali problemi ecdotici che si sono riscontrati durante l’edizione e dei criteri adotatti nella trascrizione dei testi. Edizione, parafrasi e commento. Il commento, attraverso il reperimento di modelli e luoghi paralleli, ha come scopo principale quello di mettere in evidenza il rapporto di Michelangelo con la tradizione letteraria precedente (specie quattrocentesca), anche al di là delle ‘fonti’ canoniche, ripetutamente citate nei commenti moderni (Dante della Commedia e Petrarca dei Rvf). Ai testi si è creduto opportuno accompagnare una elementare parafrasi, stante l’atipica complessità della scrittura michelangiolesca. Apparato. Di tipo negativo, è organizzato in due fasce: testimoni della raccolta e testimoni di singole poesie (extravaganti). Esibisce sia le rielaborazioni che i testi subirono, dopo la primitiva stesura, in vista dell’inclusione nella raccolta (apparato genetico), sia le correzioni introdotte da Michelangelo quando – accantonato il progetto della silloge – tornò sui singoli testi (apparato evolutivo). Talvolta si presenta particolarmente ricco per la presenza di più redazioni autografe; in questi casi, si è aggiunta all’apparato una sezione dedicata all’analisi critica delle varianti.
The paper aims to give a critical and annotated edition of poems that Michelangelo chose in about 1546, according to a project which was not carried out, but many traces of which are preserved in the manuscripts. The work is divided as follows: Note to the text. Illustration of the main textual problems faced while working at the edition and of the criteria used in transcribing the poems. Edition, paraphrase and commentary. The comment, by finding models and parallel places, aims to highlight the relationship between Michelangelo and the literary tradition, even beyond the canonical sources, repeatedly mentioned in modern editions (Dante’s Divine Comedy and Petrarch of Rvf). The texts are followed by a paraphrase. Apparatus. A negative one, it I divided into two parts: witnesses of the collection and witnesses of individual poems. It shows both reworking at the time of the collection and the corrections introduced by Michelangelo after abandoning the project of the collection. Sometimes it is particularly rich for the presence of many autographs: in these cases a third section has been added, dedicated to the critical analysis of the variants.
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Silveira, Claudia Damião Lopes de Almeida. « Edição do manuscrito \"Reminiscencias de Santos\", do século XX : estudo comparativo das ocorrências dos pronomes demonstrativos desse corpus com ocorrências dos séculos XVII, XVIII e XIX ». Universidade de São Paulo, 2009. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/8/8142/tde-09022010-093449/.

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Editar, respeitando as normas vigentes, o manuscrito Reminiscências de Santos, escrito por João Luis Promessa, e pertencente à Igreja Santo Antonio do Valongo, em Santos. Precede a edição, breve histórico do documento, da Igreja e do autor, João Luis Promessa, bem como a análise codicológica e paleográfica do manuscrito. Após a edição, faz-se a análise das ocorrências dos pronomes demonstrativos do texto editado, comparando-as aos dados coletados com o levantamento das ocorrências do pronome demonstrativo dos textos da dissertação de Mestrado Edição de Textos Relativos à Defesa, Segurança e Fiscalização Portuária da Baixada Santista no Período Final do Século XVIII e Início do Século XIX e do livro Por Minha Letra e Sinal. Faz parte, ainda, desta tese, um levantamento histórico da trajetória dos pronomes demonstrativos, do latim às orientações das atuais gramáticas prescritivas.
Edit, respecting the standards, the manuscript \"Reminiscent of Santos\", written by João Luis Promise and belonging to the Church of Santo Antonio Valongo in Santos. Preceding edition, brief history of the document, the Church and the author, John Luis Promise and the codicology and palaeography analysis of the manuscript. After editing, it is the analysis of occurrences of demonstrative pronouns from the text edited, comparing them to data collected with the survey of occurrences of the demonstrative pronoun of the texts of the dissertation of Masters \"Edition of Texts Concerning the Protection, Security and Surveillance of Baixada Santista Port in the end period of the eighteenth century and beginning of the nineteenth century\" and the book \"The Sign and My Letter\". Part, even in this thesis, a survey of the historical trajectory of pronouns demonstrative, the Latin to the gidelines of current prescriptive grammars.
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Manfio, Angela Karina. « Análise do uso dos conectores discursivos nas produções escritas em Espanhol por aprendentes brasileiros / ». Assis : [s.n.], 2007. http://hdl.handle.net/11449/91742.

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Orientador: Ester Myrian Rojas Osorio
Banca: Ana Mariza Benedetti
Banca: Maria de Lourdes Otero Brabo Cruz
Resumo: O objeto de estudo desta pesquisa é o uso dos conectores discursivos nas produções escritas de aprendentes universitários, falantes de Português Brasileiro, alunos do Curso de Letras que estudam formalmente o Espanhol como Língua Estrangeira há 1 ano e 6 meses. Pretendemos perscrutar o uso correto e incorreto dos conectivos, nesses textos, para conhecer as dificuldades enfrentadas pelos estudantes no processo de aquisição/aprendizagem de uma Língua Estrangeira tão próxima à sua Língua Materna. Os dados que conformam o corpus de investigação são descritos e analisados por meio do modelo de pesquisa da Análise de Erros, fundamentado pela Pragmática e pela Análise do Discurso. Foram examinados 36 textos de 6 sujeitos, amostra representativa de 130 produções dos informantes com idade entre 19 e 35 anos. Trata-se de um estudo sincrônico, longitudinal e seccional por amostragem que acompanhou os participantes do 3º ao 4º ano do Curso de Letras de uma universidade pública de Mato Grosso do Sul, ofertado na cidade de Dourados.
Abstract: The objective of study of this research is the use of the discourse connectors in writing productions of university learners, Brazilian Portuguese speakers, students from Letters Course who formally are studying Spanish as a foreign language for a year and a half. We objectified to investigate the correct and incorrect use of the connectives in those texts to recognize the difficulties faced by the students in the process of acquisition/learning of a so close foreign language of their native language. The data which conform the corpus of the investigation are described and analyzed through the pattern of research on Errors Analysis, well-founded by the Pragmatic and the Discourse Analysis. The representative cast of 130 productions by informers with the ages between 19 and 35, were analyzed 36 texts with 6 subjects. This is a matter of a longitudinal synchronous study through the sampling which went along with the announcers from junior and senior of the Letters Course of a public university in Mato Grosso do Sul, offered by the City of Dourados.
Mestre
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Ricart, Vayá Alicia. « An Esp Comparative analysis in medical research articles : spanish-english ». Doctoral thesis, Universitat Politècnica de València, 2008. http://hdl.handle.net/10251/2541.

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En la actualidad el inglés es el medio de comunicación y difusión de los resultados científicos, sin embargo los autores no necesariamente son nativos. Ante este panorama surge la necesidad de analizar las características de la redacción académica para los artículos científicos. Para restringir el campo de estudio y poder ofrecer un análisis más exhaustivo la hipótesis de este trabajo se centra en la sección de las "Conclusiones" y en el campo de la medicina. La hipótesis de partida del presente estudio es analizar las necesidades de los facultativos médicos para alcanzar suficiente destreza a la hora de escribir los artículos científicos en inglés. En este trabajo se asume la falta de dominio del idioma inglés por parte de los médicos españoles. Con la finalidad de constatar la situación de los médicos españoles y alemanes a la hora de redactar artículos de investigación en inglés el primer paso fue la elaboración de una encuesta dirigida a investigadores españoles y alemanes en el campo de la medicina. Tras observar la evidente necesidad de apoyo lingüístico de los médicos españoles se establecieron como objetivos los siguientes puntos: - presentar las pautas generales para la redacción científico-técnica en medicina. - analizar las estructuras más recurrentes en el apartado de "Conclusiones" de los artículos de investigación médicos tanto en inglés como en español. - llevar a cabo un análisis comparativo a nivel semántico, gramatical y sintáctico de las estructuras de ambos idiomas con la ayuda de la herramienta WordSimth(TM). De este modo se pueden establecer equivalencias en ambos idiomas tanto literales como no literales así como la falta de equivalencia. - adicionalmente se lleva a cabo un estudio de la intrusión de neologismos en el lenguaje médico en los últimos años. La literatura sobre redacción académica, retórica contrastiva, lingüística de corpus y traducción técnica se han usado como base para el análisis y procesado del corpus. Una vez analizado el e
Ricart Vayá, A. (2008). An Esp Comparative analysis in medical research articles: spanish-english [Tesis doctoral no publicada]. Universitat Politècnica de València. https://doi.org/10.4995/Thesis/10251/2541
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Norte, Fernández-Pacheco Natalia. « The orchestration of modes and EFL audio-visual comprehension : A multimodal discourse analysis of vodcasts ». Doctoral thesis, Universidad de Alicante, 2016. http://hdl.handle.net/10045/56429.

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Résumé :
This thesis explores the role of multimodality in language learners’ comprehension, and more specifically, the effects on students’ audio-visual comprehension when different orchestrations of modes appear in the visualization of vodcasts. Firstly, I describe the state of the art of its three main areas of concern, namely the evolution of meaning-making, Information and Communication Technology (ICT), and audio-visual comprehension. One of the most important contributions in the theoretical overview is the suggested integrative model of audio-visual comprehension, which attempts to explain how students process information received from different inputs. Secondly, I present a study based on the following research questions: ‘Which modes are orchestrated throughout the vodcasts?’, ‘Are there any multimodal ensembles that are more beneficial for students’ audio-visual comprehension?’, and ‘What are the students’ attitudes towards audio-visual (e.g., vodcasts) compared to traditional audio (e.g., audio tracks) comprehension activities?’. Along with these research questions, I have formulated two hypotheses: Audio-visual comprehension improves when there is a greater number of orchestrated modes, and students have a more positive attitude towards vodcasts than traditional audios when carrying out comprehension activities. The study includes a multimodal discourse analysis, audio-visual comprehension tests, and students’ questionnaires. The multimodal discourse analysis of two British Council’s language learning vodcasts, entitled English is GREAT and Camden Fashion, using ELAN as the multimodal annotation tool, shows that there are a variety of multimodal ensembles of two, three and four modes. The audio-visual comprehension tests were given to 40 Spanish students, learning English as a foreign language, after the visualization of vodcasts. These comprehension tests contain questions related to specific orchestrations of modes appearing in the vodcasts. The statistical analysis of the test results, using repeated-measures ANOVA, reveal that students obtain better audio-visual comprehension results when the multimodal ensembles are constituted by a greater number of orchestrated modes. Finally, the data compiled from the questionnaires, conclude that students have a more positive attitude towards vodcasts in comparison to traditional audio listenings. Results from the audio-visual comprehension tests and questionnaires prove the two hypotheses of this study.
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Gennaro, Andrea Maria. « Procedure predittive e postdittive a supporto del remote sensign in archeologia. Casi studio dai comuni di Bronte e Maletto (CT) ». Doctoral thesis, Università di Catania, 2018. http://hdl.handle.net/10761/3885.

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Résumé :
Il presente lavoro è finalizzato allo sviluppo di indagini archeologiche di tipo predittivo e postdittivo per un'area circoscritta del versante nord-occidentale dell'Etna. A tal fine, si è fatto ricorso alle possibilità offerte dal remote sensing e dalle analisi di immagini multilaterali space-born.
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Montalban, Martinez Nicolas. « La recepción de Shakespeare en los teatros nacionales franquistas ». Doctoral thesis, Universidad de Murcia, 2011. http://hdl.handle.net/10803/67244.

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Résumé :
La presente tesis doctoral es un estudio de la recepción de Shakespeare desde 1939 hasta 1975 (período de la dictadura de Franco). El trabajo comienza desgranando el canon de las producciones de Shakespeare en España desde 1772 hasta 1936, comenzando por las primeras producciones, para continuar analizando el teatro shakespeariano durante la dictadura de Primo de Rivera y la II República. Este preámbulo nos servirá para comprobar posibles influencias en la conformación del canon del teatro franquista y de la forma de representar las obras de Shakespeare. Profundizaremos en el estudio de los condicionantes políticos y culturales en la España de Franco, determinando cuál fue el papel de la censura en España y de la ideología. A continuación se vislumbra un rápido bosquejo de las producciones shakespearianas en países de ideología análoga en la misma franja temporal para estudiar posibles paralelismos. Para el estudio del canon shakespeariano se utilizan los fondos documentales existentes en torno a la prensa del momento, así como los archivos de la censura y las colecciones fotográficas de las obras representadas. Todo ello nos servirá para establecer unas conclusiones en torno a la recepción de Shakespeare en los teatros nacionales franquistas.
This work is study on the recception of Shakespeare from 1939 until 1975 (Franco´s dictatorship in Spain). The study starts in the canon observed in the Shakespere´s performances from 1772 until 1936, from the very first productions, to continue analysing Shakespere´s theatre at Primo de Rivera´s dictatorship and the 2nd. Spanish Republic. This introduction will guide us to see possible influences when studying the Francoist canon and its way of performing Shakespeare´s plays. I am also deepening in the cultural and political background, determining which was the role placed by censhorship and ideology in Spain. There is also an interesting account on the Shakespeare´s performances in Fascist countries at the same time to see possible parallelisms. For the study of Shakespeare´s canon I have been using the press at that time, as well as censorship files and photo collections. Bearing all that mind I am conforming some conclusions on Shakespeare´s reception at the Spa nish National Theatres.
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Lafuente, Gimenez Sabrina. « La interferencia como principal fuente de errores lingüísticos en docentes brasileños de ELE : Caracterización y estudio de los errores léxicos ». Doctoral thesis, Universitat Jaume I, 2017. http://hdl.handle.net/10803/404051.

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Résumé :
En este estudio investigamos las principales características de los discursos orales de un grupo de profesores brasileños de español como lengua extranjera con relación a la interferencia del portugués. Para ello analizamos la grabación de clases y entrevistas orales. Nos basamos en el método de análisis de errores y en la lingüística contrastiva mediante el contraste entre obras lexicográficas. Estudiamos la frecuencia de los errores y describimos y explicamos sus tipos léxicos. Los resultados muestran que: las interlenguas presentan un alto índice de desvíos inter e intralingüísticos; los errores interlingüísticos son la mayoría en comparación con los intralingüísticos, siendo los lexicales los más frecuentes. Como conclusiones destacamos la necesidad de proporcionar cursos de formación contínua con el fin de desarrollar la competencia lingüística de los profesores; así como una readecuación de los programas de grado de formación docente de ELE, basada en las características específicas de aprender un idioma próximo.
In this study we investigate the main characteristics of the oral speech of brazilians Spanish teachers as foreign language group. Our main objective was identifying at what extent the Portuguese interference was present. The data was obtained through recordings of classes and oral interviews. The data analysis was based on the method of error analysis and contrastive linguistics through the contrast of different dictionaries. We studied the frequency of errors and described and explained the different types of lexical errors. The results show that: teachers have an interlanguage characterized by a high rate of both inter and intralinguistic errors; interlinguistic errors are more common than intralinguistic errors and lexical errors are the most frequently. The conclusions suggest the need of continuous training courses to develop the teachers' linguistic competence and advise a readjustment of degree programs for teacher training, based on specific features that involves learning a similar language.
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Larsson, Olivia. « Kiš, Kish or Kiški ? : A Bibliometrics study of the domain Assyriology ». Thesis, Uppsala universitet, Institutionen för ABM, 2021. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:uu:diva-447702.

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Résumé :
This thesis aims to examine how the domain Assyriology can be analyzed with bibliometrics. It uses the domain analytic perspective by Birger Hjørland and Hanne Albrechtsen. The metadata was collected through the Web of Science and the dataset covers the years 2016-2020 from the journals Akkadica, Journal of Near Eastern Studies, Ancient Near Eastern studies, Journal of Ancient Near Eastern Religions and Zeitschrift für Assyriologie und Vorderasiatische Archäologie. The domain was studied by analyzing citations, the documents, languages, place of publication, the age of references and the authors by visualizing patterns in figures and tables. Co-authorship analysis was used to display collaboration between countries. The content was analyzed with co-citation analysis of references and co-word analysis of title words to visualize the knowledge structures within the domain. The study found that Co-word analysis did give a general idea of different knowledge patterns but there were few clear structures. The co-citation analysis was found to reveal more clear structures though the references had a low citation rate and so might not be representative of the whole domain. It was found to be effective to use tables and figures to visualize certain aspects and patterns within the domain. In conclusion, bibliometrics was found to be effective to gain knowledge about the domain Assyriology. This is a two years master's thesis in Library and Information Science.
Den här uppsatsen ämnar att analysera hur domänen assyriologi kan analyseras med hjälp av bibliometri. Uppsatsen använder ett domänanalytiskt perspektiv av Birger Hjørland and Hanne Albrechtsen. Metadatan har samlats in från Web of Science och datasetet består material från tidsperioden 2016-2020 från tidskrifterna AkkAncient Near Eastern studies, adica, Journal of Near Eastern Studies, Journal of Ancient Near Eastern Religions and Zeitschrift für Assyriologie und Vorderasiatische Archäologie. Domänen studerades genom att analysera citeringar, materialet, språken, vart materialet publicerades, åldern på referenserna och författarna genom att visualisera mönster i figurer och tabeller. Forskningssamarbeten analyserades för att visa samarbeten mellan länder. Innehållet analyserades med en cociteringsanalys av referenser och en cowordanalys av titelord för att visualisera kognitiva strukturer inom domänen. Studien fann att cowordanalys gav en generell bild av olika kongnitiva strukturer men det fanns få tydliga strukturer. Cociteringsanalysen hittade fler tydliga strukturer men referenserna hade få citeringar och det är därmed möjligt att det inte representerar hela domänen. Det var effektivt att använda sig av tabeller och figurer för att visualisera olika aspekter inom domänen. Sammansfattningsvis, bibliometri var användart för att få nya kunskaper om domänen assyriologi.
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Rea, Rizzo María del Camino. « El inglés de las telecomunicaciones : estudio léxico basado en un corpus específico ». Doctoral thesis, Universidad de Murcia, 2008. http://hdl.handle.net/10803/10819.

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Résumé :
En esta investigación se ha desarrollado un método basado en el análisis de un corpus que facilita la identificación semiautomática del vocabulario especializado, combinando criterios cualitativos y cuantitativos, y en función de las variables de frecuencia, distribución, restricción y representatividad de una unidad léxica en el dominio especializado. Se ha diseñado y recopilado un corpus lingüístico especializado del inglés escrito, profesional y académico, de la Ingeniería de Telecomunicaciones (5,5 millones de palabras).El repertorio obtenido comprende las formas especializadas, con diferentes grados de especialización, estadísticamente más significativas y representativas. Entre ellas se encuentran términos puramente técnicos que no aparecerían en otro dominio, y unidades léxicas propias del lenguaje general, del académico y de otras áreas del saber que adquieren un significado especial en las telecomunicaciones.La caracterización léxica se complementa con el estudio de las relaciones sintagmáticas, mediante la exploración de los colocados contiguos, colocados significativos, combinaciones especializadas y clusters.
A corpus-based method has been developed to facilitate the semi-automatic detection of specialized vocabulary, by combining qualitative and quantitative criteria in relation to the variables of frequency, distribution, restriction and representativiness of a lexical unit in a specialized domain. The specific corpus designed and compiled for research purposes covers the academic and professional written English of Telecommunication Engineering (5.5 millions words).The obtained lexical repertoire is a list of the statistically most significant and representative specialized forms within a range of different degrees of specialization. There are both highly technical terms restricted to the domain and lexical units from the general, academic and other subject areas language, which activate a specialized meaning in telecommunications.The lexical characterization is completed with the study of sintagmatic relations by exploring adjacent collocates, significant collocates, specialized combinations and clusters.
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Quijano, Urreste John Freddy. « Análisis de la imagen del pueblo colombiano en la prensa nacional española a través del léxico ». Doctoral thesis, Universitat Politècnica de València, 2016. http://hdl.handle.net/10251/68504.

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Résumé :
[EN] The image of the Colombian people has been built up in the Spanish press over the past decades. The atmosphere creating the image and the lexical universe is limited to certain themes and this has meant that the discourse used in the Spanish newspapers follows concrete patterns, mainly related to immigration, crime, hired killers and drug trafficking.. The continuous publication of these themes highlights characteristics and manifestations with a clearly negative tendency, where as the argumentation is based on political instability and delinquency. Thus, the national Spanish newspapers focus their publications mainly on criminal activities carried out by Colombians in Spain, from theft to murder, and on the situation in Colombia, relating topics like poverty and extreme violence, generating a direct reaction in the imagination of the readers and spreading the representation of Columbians as delinquents, poor people and outcast victims of an internal conflict and as criminals and drug traffickers. This link has made it possible to have a clear concept with concrete characteristics. That image, embedded in their way of thinking, allows for a specific concept about the Colombians, even in news topics where the nationality of the person concerned has not been specified. The governmental politics concerning immigration, concealed in the media, has managed to establish a sense of fear and rejection towards Colombians. Therefore, the transmission of information focused mainly on criminal activities, in combination with the arguments of the Spanish government, has dominated national public opinion. Within this framework, the present study examines the image of the Colombian people, recreated in the Spanish press through the lexical and thematic content in their publications during the year 2011. The study centers on the keywords that represent the focus group, abbreviated here as C5: Colombia, colombiano, colombiana, colombianos and colombianas, and that conjure up a specific idea in the imagination of the readers. The objective of the present study is to identify, by means of a quantitative and qualitative analysis of the discourse, the patterns that lead to the creation of a partial image of the Colombian people, as well as to highlight the continuity of the same patterns, contrasting with the results of previous investigation about the C5. To achieve this goal, the corpus of the news articles (821,321 words) was compiled, extracted from the digital newspaper archives, these being amongst the diaries with the highest circulation in the Spanish territory. All the news articles were published between the 1st of January and the 31st of December of the year 2011. This corpus allowed us to analyze the contents of 1491 articles that mentioned in some way or another the variants of the C5. The analysis used methods appropriate in corpus linguistics as well as tools and approaches of content analysis (quantitative) and critical discourse analysis (qualitative). The theoretic framework is based mainly on studies about the role of journalism, the principal theories of Agenda Setting, Frame Theory, Relevance Theory, Language and Power, persuasion tools, control and manipulation, discourses that form ideologies, Operation LUDECO, stereotypes and critical discourse analysis. According to the study of the basic systems of shared beliefs, the organization of the representation of the Colombian people, with the connotation as mentioned before, in the imagination of the readers is still going on. In this sense, this may indicate the power the mass media exerts, the control and authority that are reflected in a discursive manner in the products of communication, and that this represents a way of direct reproduction of the power of the elite, of its control and abuse of power.
[ES] Desde hace más de dos décadas la imagen del pueblo colombiano se ha venido construyendo gota a gota. La atmosfera que ha encerrado su imagen y el universo léxico delimitado a temáticas especificas, han dictado el referente discursivo en los diarios españoles con patrones concretos, vinculados principalmente a la inmigración, crimen, sicariato y narcotráfico. Las constantes publicaciones de estas temáticas tendieron a resaltar características y manifestaciones de referente claramente negativo, donde la argumentación se elaboró desde la inestabilidad y la delincuencia. De esta forma, los diarios nacionales españoles centraron sus publicaciones, en su mayoría, a sucesos delictivos de colombianos en España que iban desde el robo hasta el asesinato, y de Colombia desde la pobreza hasta la violencia extrema, provocando una reacción directa en los imaginarios de los lectores y diseminando la representación de este colectivo como delincuentes, pobres y marginados víctimas de la guerra interna y victimarios por ser los narcotraficantes. La adjetivación y el señalamiento posibilitaron tener un referente claro con características concretas. Esta imagen acuñada en sus pensamientos permitió tener un referente de este colectivo, incluso en noticias donde no se señaló la nacionalidad del implicado. Las políticas de gobierno con referente a la inmigración, disimuladas a través de los medios, lograron instaurar un sentido de miedo y rechazo hacia el colectivo colombiano. De esta manera, la transmisión de información enfocada principalmente en hechos delictivos y bajo el argumento de los organismos de estado, se transformó en opinión pública nacional. Desde este marco referencial, el presente trabajo de investigación examina la imagen del pueblo colombiano recreado en los diarios españoles a través del uso léxico y temático de sus publicaciones en el 2011. El estudio se centra en palabras clave que representan a este pueblo (C5: Colombia, colombiano, colombiana, colombianos y colombianas) que concretan la idea en los imaginarios de los receptores. El análisis tiene como meta identificar, mediante el análisis discursivo cuantitativo y cualitativo, patrones que ayudan a la creación de una imagen parcializada del colombiano, como también resaltar la continuidad de los mismos patrones contrastando los resultados de los análisis con anteriores investigaciones realizadas hacia el C5. Para lograr este objetivo, el corpus de noticias periodísticas está constituído con unas 821,321 palabras, extraídas de las hemerotecas digitales de éstos dos diarios que están entre los de mayor tirada en el territorio español. Todas las noticias fueron publicadas entre el 1 enero y el 31 de diciembre de 2011. Este corpus nos permitió analizar las publicaciones de 1491 artículos donde se mencionó de alguna forma a las variantes de C5. Para concretar el fin, el método de análisis utilizó elementos de la lingüística del corpus, así como herramientas y enfoques propios del análisis de contenido (cuantitativo) y del análisis crítico del discurso (discursivo). El marco teórico se basó principalmente en estudios sobre el papel del periodismo, ideas principales de la Agenda setting, Teoría del encuadre (Frame), Teoría de la relevancia, Lengua y poder, Herramientas de persuasión, control y manipulación, Discurso formador de ideología, Operación LUDECO, Estereotipo, y del Análisis crítico del discurso. Conforme al estudio de los sistemas básicos de creencias compartidas, todavía se continúan organizando en el imaginario de los receptores la representación del colombiano enmarcado dentro de la connotación descrita anteriormente. En este sentido, esto sería solo una forma de indicar que el poder de los medios de comunicación ejerce un control y dominio que se refleja en lo discursivo en el trabajo de los productos comunicativos, y que podría representar una forma de reproducción directa del poder de la
[CAT] Des de fa més de dos dècades la imatge del poble colombià s'ha construït gota a gota. L'atmosfera que ha tancat la seua imatge i l'univers lèxic delimitat a temàtiques específiques, han dictat el referent discursiu en els diaris espanyols amb patrons concrets, vinculats principalment a la immigració, crim, sicariat i narcotràfic. Les constants publicacions d'estes temàtiques van tendir a ressaltar característiques i manifestacions de referent clarament negatiu, on l'argumentació es va elaborar des de la inestabilitat i la delinqüència. D'esta manera, els diaris nacionals espanyols van centrar les seues publicacions, majoritàriament, a successos delictius de colombians a Espanya que anaven des del robatori fins a l'assassinat, i de Colòmbia des dela pobresa fins a la violència extrema, provocant una reacció directa en els imaginaris dels lectors i disseminant la representació d'este col.lectiu com a delinqüents, pobres i marginats víctimes de la guerra interna i victimaris per ser els narcotraficants. L'adjectivació i l'assenyalament van possibilitar tindre un referent clar amb característiques concretes. Estaimatge encunyada en els seus pensaments va permetre tindre un referent d'este col.lectiu, fins i tot en notícies on no es va assenyalar la nacionalitat de l'implicat. Les polítiques de govern amb referent a la immigració, dissimulades a través dels mitjans, van aconseguir instaurar un sentit de por i rebuig cap al col.lectiu colombià. D'aquesta manera, la transmissió d'informació enfocada principalment en fets delictius i sota l'argument dels organismes d'estat, es va transformar en opinió pública nacional. Des d'este marc referencial, el present treball d'investigació examina la imatge del poble colombià recreat als diaris espanyols a través de lús lèxic i temàtic deles seues publicacions en el 2011. L'estudi es centra en paraules clau que representen a este poble (C5: Colòmbia, colombià, colombiana, colombians i colombianes) que concreten la idea en els imaginaris dels receptors. L'anàlisi té com a meta identificar, mitjançant l'anàlisi discursiu quantitatiu i qualitatiu, patrons que ajuden a la creació d'una imatge parcialitzada del colombià, com tambéressaltar la continuïtat dels mateixos patrons contrastant els resultats de les anàlisis amb anteriors investigacions realitzades cap al C5. Per a aconseguir este objectiu, el corpus de notícies periodístiques està constituït amb unes 821,321 paraules, extretes de les hemeroteques digitals d'estos dos diaris que estan entre els de major tirada al territori espanyol. Totes les notícies van ser publicades entre l'1 de gener i el 31 de desembre de 2011. Este corpus ens va permetre analitzarles publicacions de 1491 articles on es va mencionar d'alguna manera a les variants de C5. Per a concretar el fi, el mètode d'anàlisi va utilitzar elements de la lingüística del corpus, així com ferramentes i enfocaments propis de l'anàlisi de contingut (quantitatiu) ide l'anàlisi crític del discurs (qualitatiu). El marc teòric es va basar principalment en estudis sobre el paper del periodisme, idees principals de l'Agenda setting, Teoria de l'enquadre (Frame), Teoria de la relevància, LLengua i poder, Ferramentes de persuasió, control i manipulació, Discurs formador de ideologia, Operació LUDECO, Estereotipus, i de l'Anàlisi crític del discurs. Conforme a l'estudi dels sistemes bàsics de creences compartides, encara es continuen organitzant en l'imaginari dels receptors la representació del colombià emmarcat dins de la connotació descrita anteriorment. En este sentit, açò seria només una forma d'indicar que el poder dels mitjans de comunicació exercix un controli domini que es reflexa en allò que és discursiu en el treball dels productes comunicatius, i que podria representar una forma de reproducció directa del poder de les elits, de domini i abús de poder.
Quijano Urreste, JF. (2016). Análisis de la imagen del pueblo colombiano en la prensa nacional española a través del léxico [Tesis doctoral no publicada]. Universitat Politècnica de València. https://doi.org/10.4995/Thesis/10251/68504
TESIS
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Riera, Toló María. « An experimental study of coarticulation in american english V+/l/ and V+/r/ sequences ». Doctoral thesis, Universitat Rovira i Virgili, 2016. http://hdl.handle.net/10803/379825.

Texte intégral
Résumé :
Aquesta tesi doctoral presenta un estudi experimental sobre la coarticulació en seqüències de V+/l/ i V+/r/ en posició final en paraules tòniques monosil·làbiques de l'anglès americà. Els detalls d'aquest procés coarticulatori entre vocal i consonant s'investiguen amb l'objectiu de contribuir a una millor comprensió de la naturalesa fonètica i fonològica d'aquestes seqüències. Els treballs existents sobre aquest fenomen han donat explicacions fonològiques en termes d'inserció o epèntesi segmental i s'han limitat a estudiar un grup de vocals reduït. L'estudi que es presenta en aquesta tesi es proposa mostrar que les transicions entre vocal i consonant són en realitat el resultat d'un procés de coarticulació que està present en totes les vocals de la llengua. Amb aquesta finalitat, dues variables, velocitat de la parla i context, s'han tingut en compte i s'han obtingut dades de sis parlants natius d'anglès americà. El paper de la velocitat de la parla i el context s'ha determinat mitjançant l'observació de la variabilitat de la durada i l'espectre a la vocal i a la transició, així com comparant els valors de durada i espectre a la vocal i a la transició en diferents velocitats (lenta i ràpida) i contextos (per cada una de les seqüències de V+/l/ i V+/r/). Els resultats obtinguts demostren no només l'existència de processos coarticulatoris en tots els contextos, sinó que també mostren la naturalesa i l'abast de la coarticulació entre vocal i consonant en les seqüències de V+/l/ i V+/r/. Concretament, aquestes dades mostren les característiques de durada i espectre tant de la vocal com d'un element de naturalesa dinàmica en les transicions entre vocals i consonants, la presència del qual s'entén en relació a la vocal. L'elevada variabilitat que es pot observar en aquest element transitori en funció del context i, sobretot, de la velocitat de la parla s'interpreta com a demostració que la transició és el resultat d'un procés de coarticulació i no pas d'inserció o epèntesi.
Esta tesis doctoral presenta un estudio experimental sobre la coarticulación en secuencias de V+/l/ i V+/r/ en posición final en palabras tónicas monosilábicas del inglés americano. Los detalles de este proceso coarticulatorio entre vocal y consonante se investigan con el objetivo de contribuir a una mejor comprensión de la naturaleza fonética y fonológica de estas secuencias. Los trabajos existentes sobre este fenómeno han aportado explicaciones fonológicas en términos de inserción o epéntesis segmental y se han limitado a estudiar un grupo reducido de vocales. El estudio que aquí se presenta pretende mostrar que las transiciones entre vocal y consonante son en realidad el resultado de un proceso de coarticulación que está presente en todas las vocales de la lengua. Para ello se utilizaron dos variables, la velocidad del habla y el contexto, y se obtuvieron datos de seis hablantes nativos de inglés americano. El papel de la velocidad del habla y el contexto se ha determinado mediante la observación de la variabilidad de la duración y el espectro en la vocal y en la transición, así como comparando los valores de duración y espectro en la vocal y en la transición en diferentes velocidades (lenta y rápida) y contextos (para cada una de las secuencias de V+/l/ y V+/r/). Los resultados obtenidos demuestran no solo la existencia de procesos coarticulatorios en todos los contextos sino que también muestran la naturaleza y la extensión de la coarticulación entre vocal y consonante en las secuencias de V+/l/ y V+/r/. Específicamente, estos datos muestran las características de duración y espectro tanto de la vocal como de un elemento de naturaleza dinámica en las transiciones entre vocales y consonantes cuya presencia se entiende en relación a la vocal. La alta variabilidad que se puede observar en este elemento transitorio en función del contexto y, sobre todo, de la velocidad del habla se interpreta como demostración de que la transición es el resultado de un proceso de coarticulación y no de inserción o epéntesis.
This dissertation presents an experimental study of coarticulation in final V+/l/ and V+/r/ sequences in American English stressed monosyllables. The details of the VC coarticulatory processes are investigated in an attempt to contribute to a better understanding of the phonetic and phonological nature of these sequences. Previous accounts of this phenomenon provided phonological explanations in terms of segmental insertion or epenthesis and were limited to a small set of vowels. The present study sets out to show that VC transitions are best understood as the result of a phonetic process of coarticulation which is present in all the vowels of the language. For this purpose, two variables, speaking rate and context, were manipulated and acoustic data were obtained from six native speakers of American English. The roles of speaking rate and context are determined by looking into the durational and spectral variability in the vowel and the transition as well as by comparing durational and spectral values in the vowel and the transition across different speaking rates (i.e., slow and fast) and contexts (i.e., each of the vowels in the V+/l/ and V+/r/ sequences). The results not only provide evidence of the existence of such coarticulatory processes in all contexts, but they also reveal the nature and extent of VC coarticulation in V+/l/ and V+/r/ sequences. In particular, these data show the durational and spectral characteristics of both the vowel and a dynamic vocalic element in the VC transition whose presence is explained in relation to the vowel. The high variability observed in the transitional element as a function of context and, especially, rate is taken as evidence that the transition is the result of a process of coarticulation rather than insertion or epenthesis.
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Keshabyan, Ivanova Irina. « A Contrastive Structural and Lexical Study of Shakespeare's Hamlet and Sumarokov's Gamlet : A Corpus-Based Approach to Literature. Estudio contrastivo de la estructura y del léxico en Hamlet de Shakespeare versus Gamlet de Sumarokov : una aproximación a la literatura desde la perspectiva basada en corpus ». Doctoral thesis, Universidad de Murcia, 2010. http://hdl.handle.net/10803/10820.

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Résumé :
La presente Tesis Doctoral se encuadra dentro la línea de investigación del lenguaje mediante los métodos basados en corpus, es decir, mediante análisis computacional y cuantitativo. El esencial objetivo ha sido llevar a cabo una comparación y análisis cuantitativo estructural y del léxico de dos textos específicos del género dramático: la cuarta edición en el infolio de Hamlet (1685) de Shakespeare, y la traducción al inglés de Gamlet (1787) [1748], del dramaturgo ruso Aleksandr Sumarokov, traducida del ruso por Richard Fortune en 1970. El análisis, comparación e interpretación de los resultados de los patrones estructurales y temáticos se ha dispuesto por actos, tanto en aquello que se refiere a la intra-obra (en Hamlet y Gamlet, separado), como inter-obras (entre Hamlet y Gamlet) a lo largo de los Capítulos 3º, 4º, 5º y 6º. Para desvelar los propósitos reales de Shakespeare y Sumarokov, especialmente en lo referido a las configuraciones sociales y organizativas estructurales de Hamlet y Gamlet, se utilizaron diversas aplicaciones informáticas e estadísticas. Para ello se administró el análisis cuantitativo de la distribución de los patrones de la presencia, intervención e interacción de todos los personajes, tanto los principales, como los secundarios. Para analizar y comparar las alteraciones temáticas, es decir, las diferencias cualitativas, no simplemente cuantitativas, con respecto a la conceptualización sociopolítica, religiosa, moral, familiar, filosófica y artística, entre Shakespeare y Sumarokov, se aplicaron los métodos cuantitativos y analíticos basados en la lingüística del corpus. A tal fin, se implantó la investigación de los patrones de distribución de las palabras de contenido (open-class ítems), es decir, las palabras con significado léxico, tales como sustantivos, verbos, adjetivos y adverbios, más frecuentes entre ambas obras. Los principales resultados obtenidos revelan importantes disimilitudes entre las estructuras de las obras por actos, es decir, percepciones marcadamente distintas de todos los personajes, de su relevancia en las obras y de complejidad de las relaciones sociales entre ellos. Los resultados de los patrones temáticos señalan las divergencias significativas en los contenidos básicos de ambos textos en relación con los temas más prominentes. Así pues, los resultados confirman diferencias sustanciales en los patrones estructurales y temáticos entre versión original de Hamlet y Gamlet. Resumen:
The main area of research of this PhD dissertation is the study of language by means of corpus-based techniques -in other words, by means of a computational and quantitative analysis. The aim was to carry out quantitative and qualitative structural and lexical analysis and comparison of two specific texts in the genre of drama -The Fourth Folio Edition of The Tragedy of Hamlet Prince of Denmark (1685) by Shakespeare and the English translation of Gamlet (1787) [1748] by the Russian playwright Sumarokov, translated from Russian by Richard Fortune in 1970. The analysis, comparison and interpretation of data related to the structural and thematic patterns were carried out per act: intra-play (in each play, separately) and inter-plays (between Hamlet and Gamlet). Accordingly, various computational tools were applied to reveal the differences in the social and organisational structures of the plays through quantitative and qualitative analysis of the distribution patterns of the presence, intervention and interaction variables of all the characters, both main and secondary. Quantitative and analytical corpus-based methodologies were used to analyse and compare thematic alterations between the two plays -in other words, the (dis)similarities in the authors' religious, socio-political, family, moral, philosophical and artistic conceptions- identified on the basis of the most frequent content words (open-class items), particularly nouns, verbs, adjectives and adverbs. The key findings indicate important differences between the structures of the plays per acts, that is, significant divergences in the authors' perceptions of the characters and the complexity of their relationships. Another essential finding suggests obvious distinctions between both texts' basic contents per act: intra-play and inter-plays. In general, the findings uncover wide-ranging dissimilarities in the structural and thematic patterns in Hamlet versus Gamlet.
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Cerezo, García Mª Lourdes. « Investigación sobre la relación entre las directrices curriculares relativas a la enseñanza de la lengua inglesa y su aplicación en el aula (1º Bachillerato) ». Doctoral thesis, Universidad de Murcia, 2007. http://hdl.handle.net/10803/10818.

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Résumé :
Es una tesis analítico-descriptiva, con finalidad diagnóstica, en la que se describe el enfoque didáctico que debe aplicarse en la enseñanza de la lengua inglesa, según las directrices curriculares: el enfoque comunicativo. Se describe la metodología empleada para la investigación: observación en el aula. Por otro lado, se describe y analiza un corpus de actividades recopilado a partir de la observación de clases de inglés, presentando los datos en tablas en aras de mayor objetividad y para facilitar su sistematización, y también en formato descriptivo. Finalmente, tras la descripción y el análisis de los datos, se presentan las conclusiones, en las cuales se comprueba que la metodología empleada no es la comunicativa. Además, se ponen de manifiesto aspectos de la realidad del aula que contribuyen a explicar por qué no se aplica esa metodología y por qué el aprendizaje de la lengua extranjera no es tan fructífero como cabría esperar.
This is an analytico-descriptive thesis, written for diagnosis purposes, which investigates the relationship between the curricular guidelines for the teaching of English at the secondary level in the Spanish education system (communicative approach) and the actual application of those guidelines in real language classrooms. The methodology used for the the investigation is the so-called classroom observation. Also, a corpus of 1º Bachillerato English language lessons is described and analyzed, in two main formats: in tables (for the sake of objectivity and to facilitate data systematization) and in written analysis (descriptions). Next, conclusions are drawn where it clearly shows that the methodology employed in those lessons is not communicative. Finally, aspects of the day-to-day in language classrooms come out that contribute to explain why the communicative methodology is not used in the lessons observed and why foreign language learning in our country is not as fruitful as it would be desirable.
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Castellà, Josep M. « La Complexitat lingüística en el discurs oral i escrit : densitat lèxica, composició oracional i connexió textual ». Doctoral thesis, Universitat Pompeu Fabra, 2002. http://hdl.handle.net/10803/7486.

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Résumé :
La present tesi consisteix en una anàlisi compativa de tres gèneres de discurs ?conversa informal (llengua oral prototípica), classe magistral (gènere intermedi) i prosa acadèmica (llengua escrita prototípica)? en català, en tres aspectes de l'estructuració i la complexitat lingüística: la densitat lèxica, la composició oracional i la connexió textual (total: 90 trets lèxics, gramaticals i textuals analitzats). Els objectius principals són a/ dotar la lingüística catalana d'una descripció detallada, fins ara inexistent, del contrast lingüístic entre oralitat i escriptura, i b/ fer una aportació a la recerca internacional sobre el tema per intervenir, d'una banda, en el debat originat sobre la complexitat sintàctica i, especialment, sobre la presència d'oracions subordinades en els dos modes de discurs i, de l'altra, per ampliar aquesta mena d'investigació a l'àmbit del discurs, com han reclamat alguns tractadistes.
La presente tesis consiste en un análisis comparativo de tres géneros de discurso ?conversación informal (lengua oral prototípica), clase magistral (género intermedio) y prosa académica (lengua escrita prototípica)? en catalán, en tres aspectos de la estructuración y la complejidad lingüística: la densidad léxica, la composición oracional y la conexión textual (total: 90 rasgos léxicos, gramaticales y textuales analizados). Los objetivos principales son a/ dotar la lingüística catalana de una descripción detallada, hasta ahora inexistente, del contraste lingüístico entre oralidad y escritura, y b/ hacer una aportación a la investigación internacional sobre el tema para intervenir, por un lado, en el debate originado sobre la complejidad sintáctica y, especialmente, sobre la presencia de oraciones subordinadas en los dos modos de discurso y, por otro lado, para ampliar este tipo de investigación al ámbito del discurso, como han reclamado algunos tratadistas.
The present work consists of a comparative analysis of three discourse genres --informal conversation (prototypical oral language), academic lecture (intermediate genre), and academic prose (prototypical written language)-- in Catalan, focusing on three aspects of linguistic structure and complexity: lexical density, sentence composition, and textual connexion (total: 90 lexical, grammatical, and textual features analysed). The main purposes are: (a) to provide Catalan linguistics with a detailed description --non-available so far-- of the linguistic opposition between literacy and speech; and (b) to make a contribution to the international research in this field in order to, on the one hand, participate in the discussion about the syntactic complexity, and, especially, about the presence of subordinated clauses in the two modes of discourse, and, on the other, extend this kind of research to the discourse level, as some researchers have claimed.
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MAZZEI, ALESSANDRA. « Commento Filologico al Fetonte di Euripide ». Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/2158/861897.

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TRAINA, MARIA RITA. « Monte Andrea da Firenze, il secondo Duecento poetico fiorentino e il suo universo culturale ». Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/11573/1302139.

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Résumé :
La tesi fornisce innanzitutto una ricostruzione biografica ragionata della figura di Monte Andrea da Firenze, nei contesti storici e culturali rispettivamente fiorentino e bolognese, cui il poeta afferisce, attraverso l'escussione di vecchi e nuovi documenti d’archivio e la lettura critica, a vari livelli, dei testi suscettibili di interpretazioni ‘biografiche', a cominciare dalle rime politiche. Questa ricostruzione biografico-culturale viene estesa anche ai suoi corrispondenti, con l'annessione di nuove acquisizioni e gettando le basi per lo sviluppo futuro di un più articolato bilancio del profilo socioculturale della generazione poetica tosco-emiliana attiva negli anni '60-'80 del Duecento. Nel lavoro si indaga ulteriormente, dal punto di vista della filologia materiale, la relazione tra la poesia montiana e il Vat. Lat. 3793, codice che, spesso in monotestimonialità, conserva le liriche del poeta. Si propone infine il commento dettagliato di una porzione del canzoniere montiano.
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