Articles de revues sur le sujet « Analisi di serie storiche »

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1

Tekavčić, Pavao. « Eduardo Blasco Ferrer, La parlate dell' Alta Ogliastra, Analisi dialettologica. Saggio di storia linguistica e culturale, Studi di Linguistica sarda, Collana diretta da Eduardo Blasco Ferrer e Heinz Jürgen Wolf, num. l ; Cagliari, Edizioni De/la Torre 1988 ». Linguistica 29, no 1 (1 décembre 1989) : 173–78. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.29.1.173-178.

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Résumé :
Il fascino del sardo, questo «Naturpark der Romania», come J. Jud lo defini molti anni or sono, garantisce vivo interesse a qualsiasi pubblicazione che tratti questo membro della famiglia neolatina. Se tali studi sono condotti secondo i metodi attuali, basati su solide inchieste e completati dalla larghezza delle vedute antropologiche, storiche e culturali, il successo non puo mancare. È appunto il giudizio sintetico che a mo' di anticipazione possiamo fomulare sul volume qui recensito. Ne è autore il giovane studioso italiano (di origine catalana) Eduardo Blasco Ferrer, autore di alcuni libri sul sardo e sul catalano, autore anche di una serie di studi e collaboratore al Lexikon der romanistischen Linguistik (per la storia esterna del sardo).
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2

Sampagnaro, Gabriele. « I profili di criticitŕ del Private equity negli schemi di asset allocation ». ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no 3 (septembre 2011) : 509–31. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-003006.

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Résumé :
Lo scopo di questo contributo č quello di descrivere i profili di criticitŕ che si affrontano nell'adattamento degli schemi tradizionali di(di tipo mediavarianza) agli investimenti in Private equity (Pe). L'elevato livello di illiquiditŕ degli investimenti in Pe alterano i valori dei parametri di rischio e di rendimento generando, a cascata, effetti di instabilitŕ e di inaffidabilitŕ delle frontiere efficienti. Nel corso del lavoro si procede, in particolare, ad una discussione circa: i) i fattori esplicativi dell'alterazione dei rendimenti (e, conseguentemente, dei rischi e delle correlazioni), ii) le metodologie piů diffuse per la neutralizzazione delle distorsioni sulle serie storiche nonché iii) le implicazioni per gli analisti deputati alla costruzione di un portafoglio diversificato comprensivo di una quota di Private equity.
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3

Pareto, Adriano, et Annamaria Urbano. « Stime preliminari nelle statistiche giudiziarie : un'applicazione ai procedimenti di separazione e divorzio ». RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no 3 (novembre 2010) : 108–35. http://dx.doi.org/10.3280/rest2010-003005.

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Résumé :
Questo lavoro nasce dall'esigenza di sviluppare un sistema per la produzione di stime preliminari, a livello di ripartizione geografica, nelle statistiche giudiziarie rilasciate dall'ISTAT, con particolare riferimento alle separazioni e ai divorzi. La prima parte č dedicata all'esposizione del quadro normativo e del contesto operativo di riferimento. Quindi, vengono illustrati le fonti, il processo produttivo e le serie storiche utilizzate. Infine, viene proposta e sperimentata una metodologia per la produzione delle stime anticipate dei dati annuali basata sull'applicazione del metodo di Holt-Winters a serie storiche trimestrali. Tale metodologia puň essere applicata con successo anche nei casi in cui la numerositŕ delle serie storiche non consente l'applicazione di modelli sofisticati, come i modelli ARIMA. La positiva performance riscontrata sui dati delle separazioni e dei divorzi apre lo scenario all'eventuale applicazione della metodologia proposta ad altre indagini della statistica giudiziaria.
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Amparo. « OXÍMORON PER EXCEL·LÈNCIA EN ELS TEXTOS DE CHIARA LUBICH ». Acta Semiótica et Lingvistica 25, no 3 (18 décembre 2020) : 143–52. http://dx.doi.org/10.22478/ufpb.2446-7006.44v25n3.55956.

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Résumé :
Nei testi di Chiara Lubich si trovano figure letterarie della famiglia dell’antitesi, il paradosso, l’ossimoro, tra cui l’espressione “Gesù Abbandonato”, cioè l’immagine di Gesù che in croce grida l’abbandono del Padre. In questo articolo si intende aproffondire la forza concettuale di questo sintagma, che consideriamo l’ossimoro per eccellenza della Lubich. Si inizia con una serie di precisazioni terminologiche, prendendo i dizionari di riferimento delle lingue di uso dell’autrice: catalano, spagnolo, italiano. Si prosegue con l’analisi del sintagma “Gesù Abbandonato” e il suo carattere ossimorico, d’accordo con le definizioni viste precedentemente. Per continuare l’approfondimente si inserisce un testo di Chiara Lubich in cui sembra che lei, per sviscerare il senso dell’ossimoro “Gesù Abbandonato”, ricorra al linguaggio antitetico in una carrellata di tante nuove contrapposizioni. Questo brano corrisponde ai capoversi 594-596 del Paradiso’49, corpus di scritti della Lubich, ancora inedito come tale insieme. Il brano preso in considerazzione è stato pubblicato però in diverse occasioni e per questo articolo si prende il seguente riferimento bibligrafico: C. Lubich, Gesù abbandonato, a cura di Hubertus Blaumeiser, Città Nuova, Roma 2016, pp 55-56. Dopo questa analisi, due conclusioni si possono cogliere dalle idee descritte dalla Lubich nel brano: Gesù Abbandonato è tutto, quindi ci stano dentro tutte le opposizioni dualistiche; Gesù Abbandonato non è mai uguale: è una tale cosa ed anche la contraria ed anche un’altra diversa, coinvolgendo le sfumature di mezzo, superando in questo modo anche gli antagonismi a due. L’articolo prosegue azzardando di esporre che la comprensione di questo ossimoro per eccelenza offre anche una chiave di lettura per interpretare le vicende del mondo odierno, così pieno di contrasti. In questo senso si fa dei riferimenti –tra l’altro– ai discorsi delle Lectio magistralis per le lauree h.c. a Chiara Lubich in teologia a Manila e in filosofia a Città del Messico, in cui si riferisce a Gesù Abbandonato come “il Dio del nostro tempo”, “il Dio di oggi”. Contestualizzando l’articolo al momento storico che si vive nel 2020, a causa dell’emergenza mondiale del COVID-19, se ne fa riferimento, stabilendo una connessione tra le antitesi del testo della Lubich e quanto viviamo ancora oggi per via della pandemia. Per concludere, dopo tutta l’esposizione, ci si domanda se questo “ossimoro per eccellenza” può contribuire in qualche modo a risanare tutte le ferite que attanagliano l’umanità odierna, e per darne una risposta si prende un testo della Lubich in cui, stabilendo un’identificazione tra Gesù Abbandonato e “ogni fratello sofferente”, getta ponti di luce e speranza tra gli opposti più scottanti.
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Walencik, Dariusz. « Cierkowski, Stanislaw, Lʼimpedimento di parentela legale. Analisi storico-giuridica del diritto canonico e del diritto statale polacco, Roma : Editrice Pontificia Università Gregoriana 2006, 580 S. (= Tesi Gregoriana, Serie Diritto Canonico 72). » Archiv für katholisches Kirchenrecht 176, no 1 (24 juin 2007) : 314–16. http://dx.doi.org/10.30965/2589045x-17601037.

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Lanza, Andrea. « Il bambino democratico. La filosofia politica dell'educazione di Marcel Gauchet ». SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no 43 (juin 2012) : 70–85. http://dx.doi.org/10.3280/las2012-043008.

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Résumé :
L'articolo ricostruisce le riflessioni sulla crisi dell'educazione avanzate dal filosofo politico Marcel Gauchet. All'interno di una piů generale analisi delle trasformazioni della societÀ democratica e dell'approfondirsi del processo d'individualizzazione, viene posta all'attenzione la diffusa incapacitÀ di prendere in considerazione la formazione sociale dell'individuo. Solo a partire da tale constatazione č possibile comprendere le mutazioni storiche delle condizioni sociali in cui si educano i bambini. Il saggio si concentra inoltre su alcuni punti specifici dell'analisi della crisi dell'educazione.
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Galli, Jacopo. « Confini urbani, confini di guerra, confini di ricostruzione. I regimi proprietari come motore dei processi insediativi della ricostruzione ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 130 (avril 2021) : 38–59. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-130-s1004.

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Le attuali condizioni delle citta della MENA region pongono serie domande sui processi di progettazione in termini di possibili strategie di ricostruzione. Le condizioni di tabula rasa offrono molte possibilita, ma la struttura della proprieta e un grave ostacolo a una ricostruzione sostenibile. L'articolo analizza l'evoluzione dei confini urbani nelle citta siriane prima, durante e dopo la guerra, ripercorrendo i processi di metamorfosi urbana dettati da cause economiche, sociali e storiche.
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Gabellieri, Nicola. « Il patrimonio bio-culturale alpino : un approccio geografico-storico al pascolo alberato di larici in Trentino (XVIII-XXI sec.) ». RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no 3 (septembre 2021) : 82–104. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa3-2021oa12533.

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Recentemente l'UNESCO ha invitato gli studiosi ad approfondire lo studio delle dinamiche storiche e ambientali che hanno portato nel corso del tempo allo sviluppo di specifici ecosistemi e paesaggi, definiti come ‘bio-cultural heritage'. Raccogliendo questo stimolo, il contributo è dedicato a caratterizzare storicamente i pascoli alberati di larix decidua alpini: a partire dalla bibliografia sulla storia e sull'ecologia del larice, due casi studio di lariceti passati e presenti in Trentino sono approfonditi utilizzando un metodo geostorico che combina analisi di fonti documentali e osservazione di terreno. In conclusione, i lariceti risultano essere un prodotto di pratiche di uso e gestione delle risorse pascolive e forestali, capaci di fornire vari servizi ecosistemici, ma ad oggi a rischio di scomparsa.
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Varriano, Valeria. « Ritrovarsi in TV durante una pandemia : analisi di due serie televisive cinesi ». Altre Modernità, no 28 (30 novembre 2022) : 175–93. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7680/19126.

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Résumé :
Il contributo propone un’analisi della narrazione dell’esperienza del COVID a Wuhan nei primi mesi del 2020 proposta dalle due serie televisive Heroes e With you realizzate a ridosso della conclusione del primo lockdown cinese. L’esame sarà svolto individuando gli elementi comuni alle due serie nella descrizione dei protagonisti delle serie e il modo in cui dialogano con personaggi e fatti reali, anche alla luce delle presentazioni offerte dai produttori televisivi alla stampa e pubblicate su riviste specializzate o riviste di partito. Al fine di capire se questa esperienza sia considerata in Cina come un trauma culturale, le serie sono, quindi, qui considerate come spazi di interpretazione dell’esperienza individuale in senso collettivo, discorsi in cui la memoria esercita un ruolo fondante nella definizione dell’io sociale e culturale.
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Mancini, Matteo, Morena Petrini, Giovanna Iezzi, Adriano Piattelli et Alessandro Cipollini. « Analisi istologica di impianti rimossi dal cavo orale, una serie di casi ». Dental Cadmos 90, no 01 (décembre 2021) : 56. http://dx.doi.org/10.19256/d.cadmos.o1.2022.08.

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Mancini, Matteo, Morena Petrini, Giovanna Iezzi, Adriano Piattelli et Alessandro Cipollini. « Analisi istologica di impianti rimossi dal cavo orale, una serie di casi ». Dental Cadmos 90, no 01 (décembre 2021) : 56. http://dx.doi.org/10.19256/d.cadmos.01.2022.08.

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Ballerini, Bruno. « L'accesso al giudice inglese : analisi comparata tra elementi di tutela soggettiva e oggettiva ». La Nuova Giuridica 2, no 2 (19 janvier 2023) : 142–62. http://dx.doi.org/10.36253/lng-1984.

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Il contributo propone un'analisi comparata degli ordinamenti inglese, italiano e francese con l’intento di mettere in risalto gli elementi dell’accesso al giudice ricorrenti nei sistemi di tutela prevalentemente oggettiva, confrontandoli con quelli tipici della tutela soggettiva. Lo scritto si sofferma in particolare sull'istituto del leave e sull’evoluzione della giurisprudenza anglosassone in materia di accesso alla giustizia, alla ricerca di quegli elementi “irriducibili” della visione oggettiva delle funzioni del processo. Si studieranno le ragioni storiche che hanno invece spinto l’ordinamento italiano ad accogliere, con la Costituzione repubblicana, un modello di tutela prevalentemente soggettiva.The present study proposes a comparative analysis of the English, Italian, and French legal systems, to highlight the elements of the access to justice, typical of the view of recours objectif, comparing them with the the recours subjectif approach. The article focuses in particular on the legal institute of leave and the evolution of Anglo-Saxon jurisprudence on access to justice, looking for those unshakeable elements of the objective view of the functions of the process. The study will also reflect on the historical reasons why Italy chose a subjective administrative contentious.
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De Giorgi, Fulvio. « Foreword ». Rivista di Storia dell’Educazione 7, no 1 (9 juillet 2020) : 3–4. http://dx.doi.org/10.36253/rse-9389.

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Fin dal suo insediamento, questa Direzione e tutto il Consiglio Direttivo del Cirse hanno messo in cima alle loro preoccupazioni il miglioramento della Rivista. Non è infatti da considerarsi ovvio che una “Società di categoria” possa disporre di una rivista di fascia A (non accade, per esempio, per altre Società storiche, anche molto titolate): si tratta, dunque, di un patrimonio importante di tutti i soci e a servizio di tutti, in particolare dei più giovani. Un passaggio decisivo di questa ‘politica di potenziamento’ è stato il cambio dell’editrice, resosi ormai indilazionabile per una serie di questioni di ordine organizzativo.
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Giovanni, Bruno Vicario. « Illusioni ottico-geometriche, XVII : lacune e dintorni ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 3 (janvier 2012) : 413–57. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-003006.

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Dopo una preventiva analisi del concetto di lacuna ( &#167 1) e l'esame di lacune particolari (tagli, rotture, &#167 2; mutilazioni &#167 3) si presentano i casi di estraneitŕ (&#167 4) e di disintegrazione della figura (&#167 5). Sono prese in considerazione le lacune multiple (o tratteggi, &#167 6) e le loro somiglianze con le illusioni di partizione. L'illusione di Poggendorff viene ricondotta ad un caso di disallineamento dovuto ad una lacuna (&#167 7). Viene presentato il caso di riempimento immaginato di lacune (&#167 8). Viene trattato anche il riempimento delle lacune, nella forma del completamento amodale (&#167 9) e delle superfici anomale (&#167 10). Sono considerati altri effetti della produzione di lacune in figure (&#167 11). Seguono alcune considerazioni generali, anche se provvisorie, sullo studio delle illusioni ottico-geometriche e sulle spiegazioni di esse (&#167 12). Il lavoro contiene 55 figure storiche nella loro forma originale, e 30 figure nuove.
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Ciric, Slobodanka. « Radoje Domanovic e Dzejms Dzojs (James Joyce) ». Prilozi za knjizevnost, jezik, istoriju i folklor, no 80 (2014) : 13–23. http://dx.doi.org/10.2298/pkjif1480013c.

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La ricerca che qui si propone nasce nell?ambito di redazione della laurea magistrale in Letterature e Culture Comparate. Muovendo dallo studio e dall?analisi dell?opera Gente di Dublino di James Joyce e da alcuni racconti di Radoje Domanovic che si potrebbero tranquillamente intitolare Gente di Stradija, questo lavoro ha posto in evidenza elementi significativi di confronto come il monologo interiore, la paralisi e l?epifania. Tale studio - di natura comparatistica ed interculturale - ha richiesto, innanzitutto, un approccio metodologico multidisciplinare in cui coesistano e interagiscono conoscenze storiche, culturali e religiose dell?Irlanda e della Serbia a cavallo dei secoli XIX e XX. Vengono, infine, studiati alcuni aspetti del rapporto di Joyce e Domanovic con la tradizione dell?eredit? eroica dei due paesi riflessa nel nazionalismo, ma anche la condizione di immobilit?, passivit? e impotenza rispecchiata nelle loro opere. La novit? pi? significativa emersa da questa ricerca ? la dimostrazione che Domanovic ha sperimentato i sopracitati, innovativi metodi narrativi prima di Joyce.
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Miklič, Tjaša. « Il discorso indiretto libero nel romanzo di Giorgio Bassani Il Giardino dei Finzi-Contini : funzioni testuali e caratteristiche linguistiche ». Linguistica 43, no 1 (1 décembre 2003) : 93–108. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.43.1.93-108.

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Quando la sezione letteraria della commissione statale per l'italiano aveva scelto il romanzo II giardino dei Finzi Contini (GFC) come testo su cui preparare le cono­ scenze letterarie per l'esame di maturita in italiano lingua straniera nei licei sloveni non si aspettava particolari difficolta di comprensione da parte degli studenti. La fruizione pero si e rivelata meno soddisfacente del previsto. L'attenta analisi lin­guistica delle sue caratteristiche strutturali svolta in seguito allo scopo di offrire poi agli insegnanti suggerimenti concreti per la presentazione dei punti problematici in classe ha portato alla scoperta di una insospettata complessita, soprattutto di natu­ ra narrativa e sintattica. Questo compito apparentemente pratico ha spronato una ricerca di respiro piu ampio, che ha implicato analisi sistematiche della prima e del­ l'ultima versione del romanzo, 1 nonche di una serie di traduzioni in varie lingue.2
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Clark, Gillian. « Animals and animal products in medieval Italy : a discussion of archaeological and historical methodology ». Papers of the British School at Rome 57 (novembre 1989) : 152–71. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009120.

Texte intégral
Résumé :
ANIMALI E PRODOTTI ANIMALI NELL'ITALIA MEDIEVALE: UNA DISCUSSIONE DI METODO STORICO E ARCHEOLOGICOQuesto studio discute i diversi tipi di approccio — quello archeologico e quello storico che, in generale, si possono adottare nello studio dei sistemi economici del passato ed in particolare nello studio del ruolo degli animali e dei prodotti animali nell'Italia medievale. Una serie di problemi vengono anzitutto posti come punto di partenza dell'indagine; sono poi discusse le fonti disponibili: archeologiche, storiche, artistiche e letterarie; sono infıne prese in considerazione le risposte possibili allo stato attuale. E' chiaro che tutti e quattro i tipi di fonti sono in grado di apportare preziosi contributi alla ricerca, fornendo in taluni casi dei quadri simili, in altri immagini tra loro contrastanti. E' chiaro al tempo stesso che ciascun tipo di fonte ha i suoi dementi di forza, quelli di debolezza, le sue lacune. Le testimonianze archeologiche rappresentano, ad esempio, un potenziale enorme per la comprensione dei aspetti produttivi del sistema economico, per i quali i dati documentari sono scarsi; le fonti storiche devono essere considerate come il mezzo più importante per la comprensione delle complesse forme di organizzazione del commercio urbano. Viene comunque messo in evidenza come il ruolo di animali e prodotti animali debba essere defınite all'interno di ogni singolo contesto e come tale ricerca non possa che assumere un carattere interdisciplinare.
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Crivella, Giuseppe. « L’oeil-araignée. Sistemi descrittivi come scatole ottiche nei "Salons" di Diderot. Una lettura a partire dalle tesi di Hamon ». e-Scripta Romanica 8 (3 novembre 2020) : 36–53. http://dx.doi.org/10.18778/2392-0718.08.03.

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Il testo si propone di analizzare le modalità di funzionamento dei sistemi descrittivi nei Salons di Diderot. Recuperando il fitto reticolo di definizioni operative messe a punto da Philippe Hamon nel noto testo Du descriptif, il nostro studio sviluppa una serie di analisi finalizzate a mettere in luce la distanza della prassi descrittiva di Diderot rispetto alle enunciazioni teoriche della trattatistica retorica a lui anteriore o coeva, puntando l’attenzione soprattutto su un uso assolutamente originale del pantonimo all’interno dei Salons.
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Girometti, Andrea. « Una lettura dell'astensione elettorale in Italia ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 299 (août 2022) : 49–74. http://dx.doi.org/10.3280/ic2022-299003.

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L'articolo affronta l'incremento dell'astensione elettorale in Italia registratosi negli ultimi quarant'anni attraverso la concettualizzazione sociologico-politica di Pierre Bourdieu. In prima istanza, si sottolinea la specificità dell'approccio bourdieusiano sul lato della partecipazione politica, ricostruendo le serie storiche dell'astensione e discutendo i risultati d'inchieste campionarie di diverso valore euristico. L'intento principale è di evidenziare sia la scarsa attenzione politologica e storiografica dedicata alla pratica astensionistica, sia il carattere riduzionistico in sede interpretativa di tale fenomeno: non voto per protesta o per apatia. Ci si è poi focalizzati su un'inchiesta etnografica - gli astensionisti nella provincia di Pesaro e Urbino - adottando un metodo d'indagine (anche) bourdieusiano: l'intervista discorsiva in profondità. Si è dunque tentato di dare visibilità a un fenomeno generalmente percepito come marginale nel campo politico facendone emergere la complessità.
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Sotte, Franco. « La politica di sviluppo rurale dell'UE. Riflessioni a margine del dibattito italiano ». QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no 1 (mars 2010) : 125–35. http://dx.doi.org/10.3280/qu2010-001007.

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La pubblicazione in Italia di una serie di monografie offre lo spunto per una riflessione sulla qualitŕ della politica di sviluppo rurale in corso. Si osserva, salvo alcune eccezioni, una gestione attratta da obiettivi di breve periodo, poco propensa ad impegnarsi nella selezione e finalizzazione degli interventi, nell'integrazione tra obiettivi settoriali e territoriali e nella cura dell'efficienza e dell'efficacia. La ricerca ha la responsabilitŕ di analizzare e denunciare questo distacco tra analisi e prassi, per migliorare la qualitŕ della programmazione dello sviluppo rurale in corso.
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Console, Fabiana, Andrea Motti et Marco Pantaloni. « L'intermittenza delle sorgenti del Torbidone nella Piana di Norcia : analisi delle fonti storiche a partire dal XIV secolo ». Rendiconti Online della Società Geologica Italiana 43 (novembre 2017) : 36–56. http://dx.doi.org/10.3301/rol.2017.34.

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Schnapp, Jeffrey T. « Gorilla Art. Intorno a una lettera inedita di Karl Vossler a Filippo Tommaso Marinetti ». L'uomo nero. Materiali per una storia delle arti della modernità 19, no 19-20 (13 décembre 2022) : 39–44. http://dx.doi.org/10.54103/2974-6620/uon.n19-20_2022_pp39-44.

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Nella primavera nel 1914, probabilmente durante una delle sue tournées tedesche, Filippo Tommaso Marinetti venne a sapere che, nel proporre a un pubblico più ampio la sua già nota Italienische Literaturgeschichte (1900; 2° ed. 1908), Karl Vossler aveva tenuto una serie di conferenze al Freies Deutsches Hochstift di Francoforte, concluse da una breve analisi dell'impatto del Futurismo sulla scena letteraria italiana.Marinetti si mobilitò alla sua solita maniera, affrettandosi a scrivere una lettera corredata di allegati futuristi. L'articolata risposta di Vossler, datata 28 luglio 1914, il fatidico giorno della dichiarazione di guerra dell'Austria-Ungheria contro la Serbia, è l'oggetto di questo contributo.
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Ricciardi, B., A. Pontoriero, A. Ragusa, C. A. Riccardi et A. Granata. « Il catetere venoso centrale nel paziente con scompenso cardiaco in emodialisi : una analisi retrospettiva ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no 4 (26 janvier 2018) : 14–18. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1167.

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L'accesso vascolare per emodialisi nel paziente affetto da scompenso cardiaco è un tema clinico complesso, che necessita di competenze tecniche nefrologiche e cardiologiche per una sua piena comprensione. In tali pazienti infatti il confezionamento di un accesso vascolare nativo prossimale presenta una lunga serie di effetti sulla funzione cardiaca, potenzialmente in grado di peggiorare la performance e la prognosi del paziente. In tali pazienti è quindi possibile che il posizionamento di un catetere venoso centrale rappresenti una soluzione meno problematica. Questo articolo presenta una casistica monocentrica ed alcuni casi clinici esemplificativi, utili ad indagare tale peculiare condizione.
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Santilli, Anthony. « Esperienze detentive e scale della storia, tra paradigmi globali e contesti nazionali. Riflessioni su alcuni recenti contributi storiografici ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 296 (août 2021) : 276–90. http://dx.doi.org/10.3280/ic296-oa4.

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I contributi presi in esame permettono di riflettere su come la più recente storiografia sulle pratiche detentive, con particolare attenzione all'internamento civile, si è confrontata con il cosiddetto global turn e al contempo con il tema delle scale nella storia. Attraverso lo stu-dio di una serie di indicatori presenti nelle opere selezionate l'autore sostiene che i più significativi avanzamenti in termini storiografici non dipendano tanto dalla scelta tra le tradizionali questioni binomie - micro/macro, locale/globale quanto dall'adozione di un approccio microsociologico teso a evitare la reificazione tanto delle categorie di analisi quanto delle periodizzazioni, attraverso una prospettiva mai statica.
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Risitano, Antonino, et Giacomo Risitano. « Analisi termica per la valutazione del comportamento a fatica di provini soggetti a successive serie di carichi ». Frattura ed Integrità Strutturale 4, no 12 (1 avril 2010) : 88–99. http://dx.doi.org/10.3221/igf-esis.12.09.

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Carrosio, Giovanni. « La diffusione degli impianti per la produzione di energia da biogas agricolo in Italia : una storia di isomorfismo istituzionale ». STUDI ORGANIZZATIVI, no 2 (avril 2013) : 9–25. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-002001.

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L'articolo affronta il tema della diffusione degli impianti per la produzione di energia da biogas agricolo in Italia, partendo da una lettura di tipo socio-organizzativo. Tale approccio ha consentito di mettere in luce una serie di evidenze emerse da una ricerca sul campo: ovvero, il ruolo esercitato dai fattori istituzionali e dalla formazione di un campo organizzativo strutturato nella produzione di una serie di spinte all'omogeneizzazione delle esperienze di produzione agroenergetica. Questo processo, che viene inquadrato attraverso gli stimoli interpretativi del neo-istituzionalismo e degli studi sugli stili aziendali peculiari della sociologia rurale, ha significato la messa in opera di una serie di modelli organizzativi che hanno determinato, in alcuni casi, uno scostamento significativo tra gli obiettivi delle politiche di incentivazione per le agroenergie – riduzione delle emissioni climalteranti, indipendenza energetica, sviluppo rurale - e i risultati effettivamente ottenuti. Dalla analisi emerge come le spinte isomorfiche abbiano prodotto dei modi di organizzare la produzione di energia ed il suo dispacciamento, decisamente incoerenti rispetto alle motivazioni per le quali le energie rinnovabili vengono incentivate ed inefficienti nel garantire assetti sostenibili per le singole imprese agricole. Si mette in luce, infatti, come le politiche di incentivazione della produzione di energia da biogas abbiano favorito soprattutto il rafforzarsi di uno stile aziendale riconducibile al modello della modernizzazione agricola - caratterizzato da una tendenza all'ampliamento di scala delle aziende ed una marcata accelerazione dell'industrializzazione dei processi produttivi, piuttosto che l'emergere di assetti gestionali basati sulla pluriattivitŕ, dove il sistema di produzione di energia diviene funzionale alla chiusura dei cicli ecologici ed alla creazione di valore aggiunto a partire dagli stessi fattori produttivi. L'analisi compiuta si basa sui dati del censimento degli impianti a biogas realizzato nell'ambito del progetto di ricerca PRIN 2008LY7BJJ_002, che consentono di capire l'evoluzione del settore in modo diacronico, mettendo in luce localizzazione degli impianti, potenza elettrica installata, matrici agricole utilizzate nel processo di digestione anaerobica. Ad una analisi di tipo quantitativo, si č aggiunta l'individuazione di una serie di studi di caso rappresentativi della varietŕ dei modelli organizzativi adottati per la produzione agroenergetica e sono state effettuate diciotto interviste a testimoni qualificati: agricoltori, tecnici, progettisti, agronomi. Le interviste, in particolare hanno permesso di comprendere le varie sfaccettature dei tipi di pressione esistenti in un campo organizzativo popolato da una vastitŕ di figure professionali. In sede di conclusione si ipotizza come, a partire da una revisione dei sistemi di incentivazione, sarebbe possibile contrastare le pressioni che hanno portato il campo organizzativo verso un isomorfismo inefficiente, favorendo la diversificazione degli impianti, dei modi di approvvigionamento, degli utilizzi e delle destinazioni del biogas e dell'energia prodotta da esso.
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Ballarino, Gabriele, Daniele Checchi, Carlo Fiorio, Stefano Iacus, Marco Leonardi et Giuseppe Porro. « La valutazione dell'efficacia del "sistema delle doti" della Regione Lombardia : modelli statistici e criticitŕ nella progettazione ». RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no 49 (mai 2012) : 39–76. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-049004.

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Il contributo descrive e commenta un esercizio di valutazione svolto per conto della Regione Lombardia nel biennio 2009-2011. Oggetto della valutazione era una serie di programmi (le "doti") rivolti all'inserimento occupazionale di categorie di soggetti variamente svantaggiati, che ricevono voucher con cui accedere a servizi per l'impiego forniti da operatori accreditati, sia pubblici che privati. Il fine della valutazione era la produzione di un ranking per la valutazione dell'efficacia del servizio dei vari operatori. L'articolo descrive in primo luogo i dati che sono stati resi disponibili al gruppo dei valutatori e, a partire da questi, una serie di criticitŕ collegate al disegno del programma. Quindi vengono descritti i modelli statistici utilizzati: due versioni di un modello multilivello a effetti casuali e un modello di analisi della frontiera di efficienza (DEA). Infine, si spiega perché il ranking cosě costruito non č utilizzabile operativamente e cosa si puň fare per superare le criticitŕ e ottenere una valutazione completa e soddisfacente di importanti politiche pubbliche analoghe a quella descritta in questo lavoro.
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Crivella, Giuseppe. « Je devenais une goutte d’eau, une tache d’encre. Sulla narrativa di Maurice Blanchot ». e-Scripta Romanica 10 (13 octobre 2022) : 79–95. http://dx.doi.org/10.18778/2392-0718.10.07.

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Partendo da una serie di analisi contenute nell’opera di Philippe Hamon Rencontres sur tables et choses qui traînent. De la nature morte en littérature, questo saggio punta a sviluppare alcune considerazioni aventi per oggetto la produzione narrativa di Maurice Blanchot. In particolare le nostre osservazioni si concentreranno su alcuni passaggi desunti da tre romanzi del pensatore francese: Aminadab, La folie du jour e Le Très-Haut. In tal modo potremo mettere a punto una prospettiva interpretativa dei récits blanchotiani in cui la nozione di natura morta gioca un ruolo di assoluta centralità. In particolare le nostre analisi si concentreranno sul modo in cui la nozione di natura morta riesce a tramutarsi in un terminale ermeneutico trasversale in seno al quale numerosi elementi specifici e ricorrenti degli universi narrativi di Blanchot trovano una precisa collocazione funzionale e una chiara delineazione concettuale. In seconda battuta, le corrispondenze enucleabili tra il narratore francese e il teorico del descrittivo ci permetteranno di portare in evidenza in sede di conclusioni un ricco plesso di temi e questioni che non solo solcano in profondità la narrativa blanchotiana, ma di fatto possono essere reperiti con una certa facilità presso numerosi autori della letteratura francese del secondo Novecento.
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Amigoni, Ferdinando. « "Un mucchio di reliquie". Perec e Pontalis : dall'assenza di memoria alla memoria dell'assenza ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 3 (septembre 2011) : 333–54. http://dx.doi.org/10.3280/pu2011-003002.

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Georges Perec (1936-1982), grande scrittore francese di origine ebraica, da maggio 1971 a giugno 1975 č in analisi col famoso psicoanalista Jean-Bertrand Pontalis. Orfano della Shoah, Perec si trova in una difficilissima situazione di stallo: se vuole continuare a scrivere (ovvero, se vuole continuare a vivere), deve fare i conti con la sua infanzia, ma la memoria č assente; i genitori sembrano non aver lasciato nulla dietro di loro. Perec si trova, all'apparenza, privo di memoria: il suo inconscio sembra risolversi nel nulla di una dilagante macchia bianca. E tuttavia qualcosa sembra affiorare nel corso di un'analisi connotata da affetti molto forti: l'analizzando arriverŕ a capire che puň avvicinarsi al fantasma materno, alla sua assenza, senza restarne annichilito; l'analista comprenderŕ come sia necessario rispettare, in una certa misura, le fortificazioni difensive di un soggetto colpito nel corso dell'infanzia da una serie di lutti immedicabili e reali.
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Galli, Pier Francesco, Alberto Merini et Paul Parin. « Menzogne in tempo di pace. Tentativo di una critica psicoanalitica ed etnologica dei "diritti dell'uomo" ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 2 (mai 2022) : 273–92. http://dx.doi.org/10.3280/pu2022-002005.

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Résumé :
Dopo una serie di considerazioni generali sul tema dei diritti dell'uomo, viene fatta una analisi dei problemi messi in luce da due discipline, la psicoanalisi e l'etnologia. Mentre il punto di vista psicoanalitico aiuta a comprendere quali sono i fenomeni psicologici che inducono il rispetto o la violazione dei diritti umani, il punto di vista etnologico, mettendo a confronto diverse culture, permette di rispondere a quesiti riguardanti la diversità dei diritti umani nelle varie strutture sociali, la loro validità comune a più popoli, e l'eventuale imposizione o condizionamen-to, tramite anche l'uso della forza, di diritti differenti a quelli di una determinata situazione culturale. Discutendo con Muhidin Saric (autore del libro del 1993 Keraterm. Erinnerungen aus einem serbischen Lager ["Keraterm. Ricordi da un lager serbo"]. Prefazione di Paul Parin. Klagenfurt: Drava Verlag, 1994), l'Autore cerca di dare una spiegazione a fatti ancora non del tutto chiari.
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Gambino, Silvio. « Democrazia rappresentativa e populismo : riflessioni sull'esperienza italiana nell'ottica comparatistica. Una "democrazia assediata" che muove verso la ‘democrazia illiberale' ? » CITTADINANZA EUROPEA (LA), no 2 (janvier 2021) : 5–32. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2020-002001.

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"Rappresentanza politica" e "sovranità popolare" si offrono al costi-tuzionalista come le due principali tematiche teoriche che aiutano a qualificare le manifestazioni istituzionali/costituzionali ormai bisecola-ri della democrazia liberaldemocratica moderna, che ritrova le pro-prie origini storiche negli eventi rivoluzionari francesi di discontinuità con lo Stato assoluto e il proprio sviluppo nelle forme della democra-zia sociale e partecipativa del costituzionalismo del secondo dopo-guerra. La riflessione proposta al lettore muove dal modello costitu-zionale italiano - che si propone come fortemente innovativo in ragio-ne della valorizzazione della sovranità popolare e delle forme politiche del suo esercizio (incentrate sul ruolo centrale svolto dal concorso partecipativo dei partiti politici alla determinazione della politica na-zionale) - per coglierne, nel seguito, l'evoluzione osservabile nell'ambito della vita democratica interna agli stessi e con riguardo al condizionamento concreto delle istituzioni pubbliche da essi svolto. È in tale prospettiva che il contributo si ripropone due interrogativi, chiedendosi, dapprima, se sia possibile - nel quadro della trasforma-zione e della crisi dei partiti - una ‘democrazia senza partiti', e per in-terrogarsi successivamente - in una prospettiva di analisi di tipo com-paratistico aperta ai Paesi di democrazia pluralista al di qua e al di là dell'Oceano - se gli interventi sugli istituti della democrazia costitu-zionale (anche di tipo manipolativo) non dischiudano scenari preoc-cupanti di una ‘democrazia assediata' che si conforma viepiù nel tem-po alle esperienze di ‘democrazia illiberale' (nella esperienza italiana, allo stato, solo statu nascenti).
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Tekavčić, Pavao. « Quaderni di filologia e lingue romanze, Ricerche svolte nell'Università di Macerata, Terza serie, vol. 17 ; Macerata 2002, 414 pp. » Linguistica 44, no 1 (1 décembre 2004) : 188–89. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.44.1.188-189.

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Il volume qui recensito racchiude i seguenti contributi Caterina Santarelli, L'ittionimia dialettale di Porto San Giorgio, 5-93;Uberto Malizia, Unfichier de lexicographie musicale du Mayen Age: essai sur la Lettre A [sic: senza circonflesso], 95-116;Monica Balestrero, La sfida dello sparviero, 117-139;Marinella Mariani, Ecrire le voyage: Stendhal dans Les Marches, 141-160;Elisabeth Ceaux, Souvenirs d'un blesse: Le regard d'Hector Malot sur la guerre de 1870, 161-182;Dante Pasquali, Il ciclo del mondo reale, 183-232;Daniela Fabiani, Una geografia privilegiata: /'Italia e la sua cultura nell'opera di Julien Green, 233-271;Silvia Vecchi, Le talon d'Hermès: la conoscenza errante, 273-291;Maryvonne Baurens, "Les couleurs de l'argot" contemporain, 293-320;Marco Cromeni, Berceo e ii miracolo de La Abadesa prefiada, 321-350;Miquel Pérez Escalera, La nada cotidiana y la cuestión de la identidad, 351-366;12) Carlos Alberto Cacciavillani, Alta Gracia: vicende storiche ed economiche, 367-387;Roberto Crescente, II territorio nella storia: /'Abruzzo adriatico dalle fonti letter­ arie e cartografiche, 389-402; Note e recensioni:14. Luca Pierdominici, Funzione deittico-anaforica, a livello della frase, di moifema ed elementi morfologici: gli accordi, 405-407 [nota] 15. Silvia Salvucci, recensione di: Christiane Roederer, La veilleuse de chagrin, Strasbourg, La Nuée Bleue, 2002; 408-409; Indice, 411-414. Come finora, la nostra recensione si concentra sui contributi di argomento linguistico e filologico, presentando gli altri in modo sommario.
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Vicario, Federico. « Note sull'ordine degli elementi in coppie di verbi antonimi ». Linguistica 43, no 1 (1 décembre 2003) : 3–12. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.43.1.3-12.

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Résumé :
La riflessione sulle categorie e le proprieta legate al fenomeno dell'antonimia ri­ guarda, in semantica, una serie di fatti senza dubbio interessanti e di notevole com­ plessita. La definizione comune, tradizionale, di antonimia - in una certa misura anche generica - designa, in buona sostanza, l'antitesi tra elementi della lingua, tra parole, che hanno un "significato contrario"1. A partire da tale definizione, che ri­ chiama per altro il principio binario di opposizione che costituisce uno dei fonda­ menti strutturali delle lingue, vd. Lyons (1980: 294 sgg.), numerosi sono i modelli di analisi, le tassonomie e le tipologie elaborate per una migliore descrizione del feno­meno o di casi particolari del medesimo 2 . Si proporranno qui, in particolare, alcune brevi osservazioni sull'ordine in cui si presentano i termini che formano coppie di verbi antonimi (reciproci).
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De Rossi, Antonio, Roberto Dini et Stefano Girodo. « Regionalità e produzione architettonica contemporanea nelle Alpi ». Regionalità e produzione architettonica contemporanea nelle Alpi, no 1 ns, november 2018 (15 novembre 2018) : 8–10. http://dx.doi.org/10.30682/aa1801introita.

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Résumé :
In occasione del numero inaugurale, abbiamo pensato che la prima uscita della rivista internazionale «ArchAlp» dovesse essere caratterizzata da uno sguardo panoramico, configurandosi come una sorta di vero e proprio tour d’horizon dello spazio alpino. Ragionando con il comitato scientifico della rivista, ci è sembrato allora che una riflessione sui caratteri della produzione architettonica contemporanea nel territorio alpino europeo a partire da analisi e interpretazioni a base regionale potesse avere una valenza importante. Una restituzione quindi dello “stato dell’arte”, che però, per avere validità scientifica, doveva muovere da letture comparate, con l’obiettivo di restituire continuità e differenze nella cultura del costruire tra le diverse aree regionali alpine. Da qui l’idea di costruire il nucleo centrale del numero intorno a una serie di monografie locali.
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Jaran, Mahmoud. « ELIAS CANETTI E TONI MARAINI A MARRAKECH : UN VIAGGIO NELLA MEMORIA. » Revista Internacional de Culturas y Literaturas, no 14 (2013) : 28–42. http://dx.doi.org/10.12795/ricl.2013.i14.03.

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Nel presente articolo, si prendono in esame due opere di due autori decisamente lontani l’uno dall’altra, ma che si incontrano negli stessi luoghi nei loro sentimenti. La prima opera è “Le voci di Marrakech” (1968), dello scrittore bulgaro di famiglia ebrea e premio Nobel per la Letteratura, Elias Canetti, mentre la seconda è “Ultimo tè a Marrakech”, un diario di viaggio uscito nel 2000, della scrittrice e poetessa italiana, Toni Maraini. Entrambi questi viaggi nel mondo arabo, sono ritratto socioculturale del Marocco contemporaneo, conditi da squarci di vita quotidiana, i quali in modi e forme differenti, offrono la possibilità di compiere una serie di analisi e di riflessioni che interessano la tesa relazione ontologica tra occidente e oriente, ma anche una vasta gamma di campi interdisciplinari: dal femminismo alla teoria postcoloniale;dalla politica ai cultural studies
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Brezzi, Camillo. « Le voci dei «senza storia» ». REVISTA DE HISTORIOGRAFÍA (RevHisto), no 37 (21 juillet 2022) : 95–110. http://dx.doi.org/10.20318/revhisto.2022.7057.

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Résumé :
Nel 1984, Saverio Tutino, famoso giornalista, decide di fondare a Pieve Santo Stefano, un piccolo paese della Toscana, un archivio finalizzato alla raccolta, conservazione catalogazione delle scritture della «gente comune» per evitare la dispersione di un patrimonio documentario unico. Il progetto, ha un riscontro decisamente positivo: il patrimonio vede un continuo incremento tanto da contare attualmente più di 9.000 testimonianze, inviate in prima persona dagli autori o dai loro familiari e amici. Pagine e pagine di diari, memorie, carteggi costituiscono un vero monumento nazionale della memoria e toccano diverse fasi storiche e tematiche. Negli ultimi anni, l’Archivio ha avviato una serie di iniziative che ne caratterizzano sempre più la specificità e ha stabilito un proficuo rapporto con il mondo universitario, dando vita a programmi di ricerca e a significative iniziative, nell’intento di porre i diari nel quadro del rinnovato dibattito scientifico prodotto dalle diverse discipline. L’Archivio è anche promotore di attività editoriali volte a coinvolgere non solo gli studiosi ma a un pubblico più ampio. Oltre alla conservazione e alla schedatura informatizzata, l’Archivio ha realizzato la digitalizzazione dei manoscritti, ha aperto portali e siti e ha dato vita al Piccolo museo del diario.
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Martini, Angela. « Istruzione e diseguaglianze sociali nel Veneto ». ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no 1 (juin 2020) : 60–78. http://dx.doi.org/10.3280/es2020-001004.

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Résumé :
Il presente lavoro analizza l'effetto dell'indice di status socio-economico-culturale (Escs) dello studente sui risultati delle prove Invalsi di Italiano, Matematica e Inglese degli alunni veneti che hanno frequentato nel 2018-19 la quinta classe della scuola primaria, la terza classe della scuola secondaria inferiore e le classi seconda e quinta della scuola secondaria superiore. A tal fine una serie di analisi di regressione è stata effettuata sia tenendo conto del solo indice Escs come variabile indipendente sia controllando per altre variabili degli studenti che incidono sulle prestazioni nelle prove standardizzate di apprendimento, come il genere, la nazionalità, ecc. L'effetto dell'Escs diminuisce quando si tiene conto anche di queste variabili. Inoltre, più che l'Escs individuale dello studente, a pesare sui risultati delle prove è il contesto sociale della classe in cui è inserito, misurato dall'Escs medio degli alunni che la frequentano.
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Sainaghi, Ruggero. « I risultati delle imprese alberghiere : una rassegna della letteratura internazionale ». ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no 3 (juillet 2012) : 527–52. http://dx.doi.org/10.3280/ed2011-003006.

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I risultati delle imprese ricettive e di quelle alberghiere in particolare sono spesso utilizzati come sintomo per valutare la competitivitŕ e lo stato di salute di una destinazione turistica. Infatti, i diversi segmenti stanziali attratti producono dei riflessi sulle performance competitive di questo comparto. Scopo del presente articolo č quello di comprendere cosa si intenda per risultato o performance di un'impresa alberghiera, identificando quali dimensioni č necessario utilizzare, quali indicatori e quali strategie di ricerca. La metodologia si basa sull'analisi estensiva della bibliografia internazionale specializzata in turismo, hospitality, servizi o business management a condizione che gli articoli affrontino il tema delle determinanti delle performance nel settore dell'ospitalitŕ, con un taglio teorico o empirico. Gli articoli sono stati identificati in tre database (Science Direct, Business Source Complete, Emerald) utilizzando parole chiave relative sia al tema (performance), sia al comparto (ricettivitŕ). Il campione include 180 contributi. L'analisi degli articoli ha permesso di tracciare lo stato dell'arte degli antecedenti delle performance, identificando le riviste che accolgono questi studi, le principali variabili dipendenti e indipendenti, le metodologie di ricerca (tipo di evidenza raccolta, ampiezza dei campioni e delle serie storiche). I risultati suggeriscono l'importanza del contesto nello sviluppo dei quesiti e delle metodologie di ricerca. Nelle conclusioni si propongono tre stili di ricerca: europeo, asiatico e americano.
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Graziano, Federica, Manuela Bina et Silvia Ciairano. « Le funzioni del consumo di tabacco e alcolici percepite dagli adolescenti : una ricerca con il focus group ». PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no 3 (février 2011) : 9–30. http://dx.doi.org/10.3280/pds2010-003002.

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Il fumo di sigarette ed il consumo di alcolici, come altri comportamenti a rischio, rappresentano per gli adolescenti condotte dotate di significato e dirette ad uno scopo: esse svolgono infatti delle specifiche funzioni in rapporto agli obiettivi di crescita. Il presente studio si č proposto di indagare quali sono tali funzioni nella percezione degli adolescenti attraverso sei focus group che hanno coinvolto un totale di 46 adolescenti di entrambi i generi frequentanti scuole medie superiori di diverso indirizzo della cittŕ di Torino. Il materiale testuale ricavato dalle interviste č stato sottoposto ad analisi del contenuto, individuando una serie di categorie corrispondenti alle varie funzioni. I risultati hanno evidenziato che le principali funzioni attribuite al fumo di sigarette possono essere ricondotte alla trasgressione, alla sperimentazione, all'emulazione e alla visibilitŕ, mentre le principali funzioni del consumo di alcolici si riferiscono alla comunicazione e alUna motivazione che accomuna entrambi i comportamenti č riconducibile al piacere. I risultati, oltre a confermare quanto evidenziato dalla letteratura, offrono rilevanti spunti per la prevenzione.
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Ferrari, Luca. « Il questioning mediato digitalmente come alleato del feedback ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 2 (décembre 2021) : 327–43. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12480.

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La promozione di processi interattivi, mediati digitalmente, è diventato un elemento strategico in ambito universitario per promuovere didattiche attive. A partire da una breve analisi della letteratura, il contributo presenta una serie di indicazioni metodologiche e operative con l'intento di fare emergere la stretta relazione tra la capacità del docente di creare "buone domande" e l'implementazione di didattiche attive e inclusive mediate da student response systems. Le domande, infatti, rappresentano il mezzo chiave attraverso cui i docenti scoprono ciò che gli alunni già sanno, identificano le lacune e sostengono lo sviluppo dello studente colmando il divario tra le loro attuali conoscenze e gli obiettivi di apprendimento. La letteratura scientifica e i risultati di alcune sperimentazioni condotte in ambito nazionale mettono in luce che l'uso ricorsivo del feedback durante sessioni didattiche di questioning, mediate digitalmente, può favorire la transizione da un modello d'insegnamento centrato sui contenuti disciplinari, a strategie aperte alla collaborazione e all'apprendimento significativo.
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Romanelli, Claudia. « Quel che resta di pulp in Stabat Mater di Tiziano Scarpa ». Forum Italicum : A Journal of Italian Studies 52, no 3 (18 juin 2018) : 763–87. http://dx.doi.org/10.1177/0014585818781796.

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Nel 2008 Tiziano Scarpa pubblica Stabat Mater con il quale vincerà prima il Premio Mondello e poi lo Strega. La critica ha definito questo romanzo sorprendente, visto che non ha molto a che vedere con l'interesse di Scarpa per la narrativa cannibale, dando ragione a chi di recente ha notato l’affermarsi di una nuova letteratura dell’impegno in Italia. Tuttavia, un’attenta analisi del romanzo mette in luce una serie di tecniche predilette dai cannibali che rendono l’opera meno convenzionale di quanto si possa credere. Stabat Mater, diario spietato di un’adolescente abbandonata dalla madre nella Venezia del 1700, rappresenta personaggi alienati, scene di sangue e secrezione corporea, ricorre alla frammentarietà ed alla ripetizione lessicale, alla sperimentazione linguistica tesa alla produzione di un linguaggio orale e performativo, trovando ispirazione in vari generi e mezzi espressivi, quali il romanzo, il diario, la pittura, la musica e la poesia sacra. Con quest’opera Scarpa continua a voler suscitare nei lettori una reazione alla parola scritta, dimostrando di non mancare né d’immaginazione a livello espressivo, né d’essere indifferente al tema dell’ engagement, come gli è stato spesso rimproverato. Stabat Mater si misura con questioni che coinvolgono i rapporti tra arte, vita e cultura anche grazie a quel che di pulp in esso rimane.
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Monacciani, Fabiana. « Dall'analisi dell'incertezza alla valutazione del rischio di investimento ». RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no 46 (avril 2011) : 69–84. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-046006.

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Valutare correttamente l'incertezza associata alle variabili "critiche" da cui dipende l'esito finale di un investimento pubblico č un problema cruciale in tutti quei casi in cui l'operatore pubblico non sia in grado di controllare, attraverso i consueti strumenti di governo dell'economia, le dinamiche di dette variabili, dinamiche che, invece, dipendono fortemente da comportamenti e scelte di altri operatori. Tale circostanza si presenta comunemente nel caso di valutazione degli investimenti "di sviluppo", per i quali si ha un livello di incertezza molto elevato e con impatti determinanti sull'esito della valutazione, ma una scarsa disponibilitŕ di informazioni relative al comportamento delle variabili aleatorie da cui dipende l'esito finale dell'investimento. In una situazione di questo tipo, il ricorso diretto al metodo di Monte Carlo a supporto dell'analisi di rischio potrebbe portare, a nostro avviso, a conclusioni errate. Piuttosto che rinunciare completamente a tale valutazione, a nostro avviso č necessario svolgere una preventiva analisi dell'incertezza, grazie alla quale sia possibile generare tutte le informazioni necessarie alla successiva analisi del rischio. A tal scopo, il lavoro presenta un possibile percorso valutativo da utilizzare con particolare riferimento per gli investimenti pubblici di sviluppo che, attraverso una serie di passaggi, consenta dapprima di comprendere i margini di incertezza entro cui deve essere presa la decisione di investimento e, successivamente, permetta di pervenire ad una stima del grado di rischio associato, nel suo complesso, alla realizzazione dell'opera, generando inoltre indicazioni utili per definire ulteriori interventi di mitigazione del rischio stesso. Il percorso valutativo si articola in quattro passi disposti a cascata, basati sul ricorso a tecniche differenziate ed articolate in modo tale che, a ciascun passo, si generino nuove informazioni utili per lo svolgimento di quello successivo. Un percorso cosě delineato, consente di ampliare le informazioni generate dal processo valutativo e garantire maggiore trasparenza nel processo decisionale.
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Anderson, Gary M., et Robert D. Tollison. « Constitutional Job Creation ». Journal of Public Finance and Public Choice 14, no 2 (1 octobre 1996) : 139–52. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907540327.

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Abstract La Costituzione americana viene considerata da mold come un esempio concreto del modo in cui i vincoli costituzionali aH’opportunismo politico abbiano favorito lo sviluppo di un sistema istituzionale nel cui ambito l’economia ha avuto modo di prosperare.Peraltro, studi recenti hanno sostenuto che le decisioni dei partecipanti alia Convenzione repubblicana del 1787 sono state influenzate dagli interessi che essi rappresentavano. In tal modo è stata riveduta la diffusa opinione secondo cui i costituenti erano persone disinteressate, con il solo obiettivo del bene pubblico.Un aspetto che in questi studi è stato trascurato riguarda il fatto che questi rappresentanti, che erano prevalentemente ambiziosi, nel disegnare la Costituzione hanno creato una serie di cariche che essi stessi si sono poi candidati ad occupare.Questo studio costituisce un primo tentativo di analisi di un aspetto sin ora trascurato della storia costituzionale americana. Da esso appare che dei 39 firmatari, ben 32 occuparono importanti posizioni nel governo federale.
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Bobbi, Silvia. « Le carte di Princeton del vicerč Eugenio : una fonte documentaria quasi dimenticata per la storia militare del Regno d'Italia (1805-1814) ». SOCIETÀ E STORIA, no 134 (février 2012) : 769–95. http://dx.doi.org/10.3280/ss2011-134007.

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Il presente articolo intende rappresentare un contributo alla conoscenza della fonte documentaria conservata presso la Manuscripts Division del Department of Rare Books and Special Collections della Firestone Library dell'UniversitÀ di Princeton, nel New Jersey, nota come Beauharnais Collection. Essa raccoglie le carte di governo e private, che il principe Eugčne Beauharnais (1781-1824), viceré d'Italia e comandante in capo dell'esercito italico, portň con sé in esilio in Baviera alla caduta del Regno, nel 1814. Essa concerne soprattutto la storia militare del napoleonico Regno d'Italia, ed č stata sin qui assai poco consultata e utilizzata, in generale e dagli specialisti della materia, in particolare europei. Se ne evidenziano in dettaglio, con una serie di esempi direttamente frutto della sua consultazione, le peculiaritÀ e potenzialitÀ. Consente di valutare quali materie di governo avessero la prioritÀ dal punto di vista del vertice dell'esecutivo, assumendo la sua stessa lente focale di analisi della realtÀ; puň contribuire alla ricostruzione o rilettura di importanti questioni storiografiche, soprattutto se messa confronto con la documentazione conservata a Milano ed in Europa, di cui rappresenta un'indispensabile integrazione.
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Gavin, Ivey. « Maneggiare l'acciaio : una revisione delle metafore chirurgiche in psicoanalisi ». PSICOANALISI, no 2 (janvier 2012) : 5–28. http://dx.doi.org/10.3280/psi2011-002001.

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Tra le metafore che Freud ha usato per descrivere la psicoanalisi, quella chirurgica č probabilmente la piů deplorata perché considerata anacronistico relitto di una dubbia ideologia medica che la psicoanalisi ha da tempo rinnegato. Eppure, sebbene gli analisti di oggi evitino le analogie con la medicina, i pazienti continuano a produrre fantasie chirurgiche sulla terapia analitica e questo solo fatto richiederebbe un'attenta valutazione. La metafora chirurgica merita di essere riconsiderata, dal punto di vista dell'analista, anche per il ruolo creativo con cui Bion l'ha adoperata. Incurante del rifiuto dell'analogia con la chirurgia, Bion ha usato queste metafore per raffigurare in maniera vivida vari aspetti della situazione analitica e dell'esperienza vissuta dal paziente. Dopo una breve rassegna storica sulla metafora chirurgica in psicoanalisi, l'autore analizza le ragioni del suo rifiuto e delle critiche che continua a suscitare. Poi indaga l'uso che Bion ne ha fatto negli ultimi anni della sua vita e, infine, fornisce una serie di esempi di come i pazienti le usino spontaneamente per raffigurare il transfert e il processo analitico. Per quanto gli analisti non dovrebbero adottare deliberatamente le metafore chirurgiche, č importante essere aperti a queste raffigurazioni del transfert.
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Naidu, Suresh, Eric A. Posner et Glen Weyl. « Potere datoriale nel mercato del lavoro e rimedi antitrust ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 170 (août 2021) : 257–88. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-170005.

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Ricerche recenti mostrano come il potere datoriale nel mercato del lavoro abbia contribuito ad aumentare le diseguaglianze salariali e la stagnazione economica. Sebbene la legislazione anti-trust impedisca alle imprese di restringere la concorrenza nei mercati del lavoro come nei mer-cati del prodotto, il governo federale statunitense non ha fatto molto per affrontare il problema del mercato del lavoro, e le azioni legali sono state rare e in gran parte infruttuose. Una ragione è che le tecniche di analisi antitrust ideate per valutare il potere datoriale nel mercato del lavoro sono di gran lunga meno evolute rispetto alle regole ideate per stimare il potere (di mercato) nel mercato del prodotto. Per correggere questa asimmetria, il saggio individua una serie di metodi per stimare gli effetti delle concentrazioni nei mercati del lavoro. Gli Autori estendono poi que-sto approccio ad altre condotte anticoncorrenziali realizzate dai datori di lavoro nei confronti dei lavoratori. Da ultimo, il saggio evidenzia alcuni argomenti e prove che indicano come il potere di mercato possa essere addirittura più significativo nei mercati del lavoro che nei mer-cati del prodotto.
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Geri, F., M. Giordano, A. Nucci, D. Rocchini et A. Chiarucci. « Multitemporal analysis of forest landscape in the province of Siena (Italy) using historical maps ». Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 5, no 1 (26 mars 2008) : 82–91. http://dx.doi.org/10.3832/efor0508-0050082.

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Fassino, S., A. Ferrero, P. L. Marchesi et M. Mazzone. « Volontariato e assistenza a pazienti affetti da AIDS. Annotazioni su un gruppo di formazione per volontari ». Medicina e Morale 40, no 2 (30 juin 1991) : 283–92. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1991.1144.

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In relazione alle complesse dinamiche psico-sociali in cui i soggetti HIV positivi ed i pazienti di AIDS sono coinvolti, viene segnalata la necessità di un'adeguata preparazione specifica di tutto il personale d'assistenza: ci si sofferma nel caso particolare su quella degli operatori che presentano il loro servizio presso le associazioni del volontariato organizzato. Viene al proposito fatto riferimento ad un corso-pilota della durata di quattro mesi organizzato dalla Caritas di Torino in collaborazione con la II Cattedra di Clinica Psichiatrica dell'Università di Torino e la Società Adleriana Italiana Gruppi e Analisi. Il progetto formativo di questo corso si articola in due momenti distinti. Il primo è costituito dalla possibilità di fornire ai futuri operatori informazioni adeguate, mediante una serie di lezioni sui vari aspetti del problema AIDS. Il secondo momer to formativo si articola nei lavori susseguenti ad ogni lezione, attraverso incontri in piccoli gruppi (10-12 persone) eterocentrati sul compito, che consiste nel dover discutere sui vari aspetti della comunicazione col paziente, sotto la guida di due conduttori, e per la durata di circa un'ora. Si ritiene in sintesi che solo attraverso una partecipazione critica ed almeno sufficientemente consapevole i volontari possano svolgere il difficile compito di stare vicini ai malati di AIDS in una relazione di solidarietà autentica.
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Bocci, Fabio, et Ines Guerini. « La formazione degli insegnanti in era Covid. Descrizione e analisi di una esperienza laboratoriale sui temi della pedagogia e della didattica inclusiva ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 1 (juin 2021) : 271–86. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2021oa11990.

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La Pandemia Covid-19, com'è ormai ampiamente noto, ha costretto a un ripensamento degli spazi sociali della relazione anche educativa e formativa, facendo emergere tutta una serie di criticità e di questioni già presenti in era pre-pandemica ma che i confinamenti obbligati e i limiti imposti dal distanziamento hanno amplificato. In tal senso, anche in ambito universitario si è dovuto operare una riconfigurazione non solo degli spazi (presenza vs distanza) ma del paradigma della formazione stessa. Questo ha rappresentato e sta rappresentando una opportunità per chi ha raccolto positivamente tale sfida, aprendosi a esperienze che - pur nella loro tendenza a ri-adattare il vecchio nel nuovo - hanno comunque introdotto alcuni elementi innovativi e la sperimentazione di campi d'azione poco o non del tutto esplorati. È quanto accaduto anche agli autori del presente contributo nel quale si descrivono alcune esperienze laboratoriali condotte nell'ambito della formazione iniziale degli insegnanti del ciclo primario. Lo sfondo è dato dall'ambito di riferimento: quello della pedagogia e della didattica inclusiva, che hanno rappresentato non solo il contenuto disciplinare da veicolare ma l'orizzonte di senso per le scelte metodologico-didattiche adottate e per la scelta dello stesso oggetto di studio proposto ai partecipanti.
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Berto, D., M. Peroni, S. Milleri et A. G. Spagnolo. « Valutazione della comprensibilità dei fogli informativi ai fini del consenso negli studi con volontari sani ». Medicina e Morale 47, no 4 (31 août 1998) : 709–29. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1998.826.

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La “comprensibilità” di un testo scritto dipende da una serie di condizioni “fisse” od oggettive e da una serie di condizioni “variabili” o soggettive. Le condizioni fisse sono strettamente legate al testo scritto e da esso dipendono direttamente: elementi di grammatica, consecutio temporum, ecc. Le condizioni variabili sono invece legate alle condizioni della persona che legge: il livello di istruzione, l’attenzione, il tono dell’umore, l’interesse per l’argomento letto, ecc. Abbiamo voluto verificare il livello di comprensibilità e di leggibilità dei fogli informativi/consensi informati attraverso l’analisi delle componenti “fisse” sottoposto ai volontari sani presso l’Unità di Farmacologia Clinica della Glaxo-Wellcome. Poiché il volontario decide di partecipare o meno ad uno studio clinico sulla base del foglio informativo, appare di fondamentale importanza sapere se il documento è in grado di trasmettere le informazioni rilevanti sullo studio stesso. È noto che vi sia una maggiore aderenza da parte del volontario alle procedure richieste se ne sono state comprese pienamente le ragioni. Sono stati usati quattro indici che quantificano il grado di complessità di un testo: Flesh-Vacca, Kincaid, Gunning’s Fog e Gulpease. Il livello medio di leggibilità è stato poi confrontato con il livello medio di scolarizzazione dei volontari sani. I testi oggetto di analisi sono stati i fogli informativi presentati ai volontari nel periodo Gennaio ’96-Settembre ’97. Il livello di scolarizzazione della popolazione che ha preso parte ad almeno uno studio nel periodo citato era di diploma di scuola media superiore (61.7%) e di laurea o diploma universitario (22,6%). Fino a Marzo ’97, quando lo studio è iniziato, i fogli informativi erano “comprensibili” da tutti i volontari in possesso almeno del diploma di scuola media superiore. Dopo aver adottato alcuni accorgimenti linguistici e grafici, la comprensibilità e la leggibilità sono migliorate in modo tale da rendere i fogli informativi comprensibili anche ai soggetti con scolarizzazione inferiore. Sono infine proposti alcuni suggerimenti pratici al fine di costruire modelli di consenso informato che possano avere indici di comprensibilità e leggibilità sempre migliori.
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