Littérature scientifique sur le sujet « Analisi di quantificazione dei fenomeni »

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Articles de revues sur le sujet "Analisi di quantificazione dei fenomeni"

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Siccardi, Cecilia. « Mare, tratta e migrazioni : violazioni di diritti tra storia e attualità. A proposito di alcune pubblicazioni recenti ». Italian Review of Legal History, no 8 (22 décembre 2022) : 677–93. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/19455.

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Résumé :
Due milioni e mezzo di persone che migrano sono oggetto di traffici illeciti, che, secondo le stime delle Nazioni Unite, generano profitti per decine di miliardi di euro. [...] Le criticità che pone la situazione descritta sono molto complesse e possonoessere affrontante secondo diverse prospettive, che vanno ben oltre la mera analisi degli strumenti di contrasto al traffico dei migranti e all’immigrazione irregolare. Il tema infatti coinvolge problematiche più ampie, quali la tenuta del sistema ditutela dei diritti umani di fronte ai fenomeni migratori e l’effettività dei diritti. Alla luce di tale contesto, in queste pagine, si ritiene utile indagare le origini delle problematiche che caratterizzano le migrazioni via mare.
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Sacchelli, Sandro, Christian Ciampi et Augusto Marinelli. « Pianificazione agroenergetica sostenibile : la modellistica come strumento di supporto alle decisioni ». RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no 2 (février 2013) : 49–68. http://dx.doi.org/10.3280/riss2012-su2005.

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Résumé :
Il presente lavoro si prefigge di delineare un quadro relativo alle metodologie di analisi che possono essere impiegate nei processi di pianificazione territoriale, per la caratterizzazione dei criteri di sostenibilitŕ e la quantificazione delle biomasse a uso energetico. Dopo aver definito una sintesi degli strumenti di pianificazione agroenergetica, presenti a livello nazionale, sono state esaminate alcune tra le piů diffuse tecniche di modellizzazione ambientale e socio-economica applicate per l'analisi quali/quantitativa della produzione e impiego di bioenergia di origine agro-forestale. A conclusione del lavoro vengono evidenziate possibili linee future di ricerca atte a favorire l'impiego degli strumenti di modellizzazione come Sistemi di Supporto alle Decisioni.
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3

Pereira, Bruno Gomes. « Analisi del discorso sui media e delle voci sociali : Costruzione linguistica e ideologica dei fenomeni di massa in Brasile ». Latin American Journal of Development 2, no 6 (28 janvier 2021) : 330–40. http://dx.doi.org/10.46814/lajdv2n6-001.

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Résumé :
Questo articolo si propone di discutere di come i media brasiliani, in particolare la televisione, ricombinano i discorsi e, con questo, ricostruiscono le immagini dei personaggi dei media che popolano l'immaginario dei telespettatori in Brasile. La Fondazione Teorica è ospitata in Linguistica Applicata nella sua prospettiva interdisciplinare e discorsiva. La Metodologia consiste in una mappatura bibliografica. Concludiamo che le sfere mediatiche brasiliane sono in grado di costruire veri e propri fenomeni di massa, popolando la memoria affettiva di milioni di persone e, con ciò, fruttando guadagni al mercato pubblicitario.
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Marucci, Angelo, Davide Marino, Margherita Palmieri et Silvia Pili. « ruolo delle aree agroforestali nella fornitura potenziale di servizi ecosistemici : il caso della Regione Molise ». L’Italia Forestale e Montana 77, no 4 (14 octobre 2022) : 153–63. http://dx.doi.org/10.36253/ifm-1723.

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Résumé :
I cambiamenti nell’uso e copertura del suolo rappresentano la principale causa della perdita del capitale naturale e dell’offerta dei servizi ecosistemici. Analizzare le dinamiche e gli impatti di tali cambiamenti è importante anche rispetto all’attuazione del Nuovo Testo Unico Forestale, che riconosce i servizi ecosistemici generati dalle foreste ed individua, nei Pagamenti per i Servizi Ecosistemici, gli strumenti innovativi per la gestione forestale sostenibile. L’implementazione di tali strumenti richiedono informazioni inerenti alla mappatura, alla quantificazione ed alla valutazione economica dei servizi ecosistemici. Nel nostro studio abbiamo analizzato la variazione dell’offerta dei servizi ecosistemici in relazione alle dinamiche di uso e copertura del suolo avvenuti tra il 1960 ed il 2018 nella Regione Molise. Per fare questo tipo di analisi abbiamo impiegato una metodologia basata sull’analisi in ambiente GIS dei processi di trasformazione del paesaggio agro forestale e sulle matrici qualitative di fornitura potenziale dei servizi ecosistemici legati alla copertura del suolo. I risultati ottenuti potrebbero essere funzionali a prevedere scenari futuri ed identificare strategie di adattamento per la mitigazione degli impatti dovuti ai cambiamenti della copertura del suolo a scala regionale e nazionale.
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Galli, Pier Francesco, Alberto Merini et Paul Parin. « Menzogne in tempo di pace. Tentativo di una critica psicoanalitica ed etnologica dei "diritti dell'uomo" ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 2 (mai 2022) : 273–92. http://dx.doi.org/10.3280/pu2022-002005.

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Résumé :
Dopo una serie di considerazioni generali sul tema dei diritti dell'uomo, viene fatta una analisi dei problemi messi in luce da due discipline, la psicoanalisi e l'etnologia. Mentre il punto di vista psicoanalitico aiuta a comprendere quali sono i fenomeni psicologici che inducono il rispetto o la violazione dei diritti umani, il punto di vista etnologico, mettendo a confronto diverse culture, permette di rispondere a quesiti riguardanti la diversità dei diritti umani nelle varie strutture sociali, la loro validità comune a più popoli, e l'eventuale imposizione o condizionamen-to, tramite anche l'uso della forza, di diritti differenti a quelli di una determinata situazione culturale. Discutendo con Muhidin Saric (autore del libro del 1993 Keraterm. Erinnerungen aus einem serbischen Lager ["Keraterm. Ricordi da un lager serbo"]. Prefazione di Paul Parin. Klagenfurt: Drava Verlag, 1994), l'Autore cerca di dare una spiegazione a fatti ancora non del tutto chiari.
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Grandinetti, Roberto, et Valentina De Marchi. « Dove stanno andando i distretti industriali ? Un tentativo di risposta a partire da un'indagine in Veneto ». STUDI ORGANIZZATIVI, no 2 (avril 2013) : 142–75. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-002006.

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Résumé :
Nel lontano 1989, con grande luciditŕ e lungimiranza, Giacomo Becattini invitava a concepire il distretto industriale marshalliano "come una fase evolutiva lungo uno fra i diversi, possibili, sentieri di industrializzazione" (Becattini, 1989c, p. 409). Oggi numerosi osservatori qualificati della articolata realtŕ distrettuale italiana, accademici e non, affermano che quella fase si č definitivamente conclusa. L'obiettivo di questo lavoro č argomentare la progressiva dissoluzione della configurazione marshalliana di distretto analizzando una serie di fenomeni dei quali esiste riscontro nella letteratura empirica: l'incremento della concentrazione, all'interno delle popolazioni di imprese distrettuali, degli occupati e di altre variabili indicative della produzione di valore; il venire meno del fattore "filiera localizzata", ossia di quell'insieme di mercati di input intermedi che distingue un distretto industriale (non solo di tipo marshalliano) da una semplice area di specializzazione produttiva; la crescita relazionale delle imprese piů dinamiche di un distretto oltre i suoi confini; l'emergere nei distretti di una societŕ multietnica; la disomogeneitŕ socio-culturale della struttura sociale dei distretti introdotta dal cambio generazionale; l'accresciuta eterogeneitŕ settoriale dei territori distrettuali. Ciascuno dei fenomeni citati viene approfondito nell'ampia sezione 2 del lavoro. Questa analisi č preceduta da una sezione "propedeutica" dedicata a delineare in modo preciso i contorni distintivi dell'unitŕ di indagine, il distretto industriale marshalliano, un termine che in letteratura viene spesso considerato erroneamente sinonimo di cluster oppure di distretto industriale (genericamente inteso). L'insieme dei fenomeni presi in considerazione ha profondamente modificato i sistemi distrettuali, determinando la fuoriuscita dalla fase o dal modello marshalliano. A questo punto si pone la domanda contenuta nel titolo del nostro contributo, che abbiamo ripreso da un recente lavoro di Rabellotti, Carabelli e Hirsch (2009): dove stanno andando i distretti industriali (non piů marshalliani)? Abbiamo cercato di avviare un filone di ricerca empirica su questo tema partendo da tre dei maggiori distretti presenti in Veneto: il calzaturiero della Riviera del Brenta, l'occhialeria di Belluno e l'orafo di Vicenza (sezione 4). A tal fine sono state individuate alcune variabili, misurabili sulla base delle fonti informative disponibili, capaci di segnalare un aspetto importante della "vita" di un distretto industriale. I risultati ottenuti da questa analisi comparata di tipo quantitativo - integrati da quelli desumibili da altri lavori, anche qualitativi, prodotti su ciascuno dei tre distretti indagati - porta a confermare le tre traiettorie evolutive ipotizzate in un nostro precedente contributo (De Marchi e Grandinetti, 2012): il declino del distretto industriale in quanto tale, la "gerarchizzazione" dello stesso in poche imprese di grandi dimensioni, e infine la riproduzione evolutiva del distretto. Questi modelli vengono illustrati nella sezione 5, mentre la sezione conclusiva ricorda la domanda di ricerca e riassume il nostro tentativo di risposta, sottolineando le implicazioni di politica industriale che ne derivano.
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Artusi, Andrea. « Appunti contrastivi sui verbi valutativi suffissati italiani e spagnoli. Analisi di due corpora sincronici ». Cuadernos de Filología Italiana 26 (2 octobre 2019) : 11–28. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.62575.

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Résumé :
In questo lavoro si espone uno studio contrastivo italiano-spagnolo sui verbi del tipo canticchiare e canturrear, solitamente denominati verbi valutativi suffissati (VVS) o verbos apreciativos. A partire da due corpora sincronici, si svolge un’analisi quantitativa e qualitativa delle forme riscontrate, al fine di determinare quali siano i VVS più frequenti nelle due lingue in esame. Si analizzano, inoltre, possibili fenomeni di variazione lungo l’asse diafasico, diamesico, e diatopico, così come le caratteristiche semantico-azionali dei 25 VVS più ricorrenti.
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Galeotti, Glenda, Francesco De Maria et Giovanna del Gobbo. « La ricerca educativa di fronte alla sfida delle migrazioni : potenziale di conoscenza e progetti di vita dei giovani della Costa d'Avorio ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 1 (juin 2020) : 280–305. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9472.

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Résumé :
Fra le problematiche della contemporaneità, strutturali o emergenti, la mobilità umana ed il rapporto tra fenomeni migratori e processi di sviluppo rappresentano sicuramente ambiti sfidanti di riflessione e di ricerca educativa. Il contributo si inserisce all'interno del più recente dibattito della pedagogia della migrazione e dei migration studies sui concetti di cause, determinanti e drivers della migrazione. Gli autori adottano una prospettiva olistica e sistemica per interpretare in chiave pedagogica il fenomeno migratorio ed esplorare come la combinazione tra variabili individuali e fattori contestuali conduca il soggetto a sviluppare un'aspirazione migratoria ed a cercare altrove la possibilità di autorealizzazione personale e professionale. Sono presentati i risultati di una ricerca esplorativa realizzata in Costa d'Avorio che ha assunto come focus di analisi il potenziale di conoscenza alla base dei progetti migratori dei giovani. Lo studio evidenzia le potenzialità di un approccio integrato soggetto/contesto, capace di considerare anche aspirazioni, capacità e aspettative, per definire azioni educative volte a sostenere progetti di vita consapevoli, sia nei contesti di origine, sia in quelli di destinazione.
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Corň, Giancarlo. « L'economia italiana nei sentieri del capitalismo imprenditoriale ». ARGOMENTI, no 30 (mars 2011) : 69–95. http://dx.doi.org/10.3280/arg2010-030004.

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Questo articolo analizza i problemi della bassa crescita che l'economia italiana ha vissuto nell'ultimo decennio, aggravati da una recessione globale che ha colto la parte piů dinamica del tessuto produttivo in una fase di cambiamenti strutturali. Nella prima parte l'articolo si sofferma su alcune delle possibili cause della modesta dinamica della produttivitŕ, quali la persistenza di dualismi strutturali e geografici nell'economia nazionale, gli effetti della flessibilitŕ del lavoro e degli intensi fenomeni migratori, le specificitŕ del modello di innovazione senza ricerca. Nella seconda parte l'articolo propone una analisi dei diversi percorsi di trasformazione che da anni le imprese hanno avviato per rispondere ai cambiamenti del contesto competitivo. In particolare, l'incremento di qualitŕ e la ricerca di eccellenza nei prodotti e nel turismo, lo sviluppo e l'integrazione tecnologica nell'industria, l'organizzazione internazionale della produzione, la crescita dei servizi innovativi per le imprese e l'affermazione di una economia dei servizi di prossimitŕ collegati alla salute, alla cultura e all'ambiente.
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Ricucci, Roberta. « Fra ansia di assimilazione e timori di comportamenti antisociali. Riflessioni intorno alle seconde generazioni ». MINORIGIUSTIZIA, no 2 (janvier 2022) : 65–73. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-002006.

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Résumé :
L'articolo vuole offrire alcuni elementi di analisi sui processi di inclusione e integrazione di ragazze e ragazzi figli di famiglie immigrate sul territorio nazionale negli ultimi decenni. I flussi migratori sono divenuti nel tempo un fattore strutturale (e strutturante) della società italiana. In questi anni molti giovani di origine straniera si stanno confrontando con la delicata fase della transizione all'età adulta. Le loro dinamiche identitarie sono complesse e ricche di sfaccettature: lo studio di alcuni fenomeni sociali può contribuire a capirle. Particolare attenzione va posta a situazioni di marginalizzazione, microcriminalità giovanile e conflitto di matrice etnica. Allo stesso tempo il contributo sottolinea l'esistenza di percorsi di integrazione ed emancipazione per la gran parte dei giovani figli dell'immigrazione, soprattutto attraverso l'associazionismo e la costruzione di una presenza attiva in ambito sportivo e culturale. Il contributo propone quindi alcune riflessioni sull'identità e sulla convivenza al fine di cogliere i bisogni dei territori e sviluppare risposte in grado di contrastare il disagio e l'emarginazione delle seconde generazioni.
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Thèses sur le sujet "Analisi di quantificazione dei fenomeni"

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Palmieri, Francesco. « Network anaomaly detection based on the observation of multi-scale traffic dynamics ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/370.

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Résumé :
2010 - 2011
Con la sempre più rapida crescita in termini di dimensioni e complessità delle moderne infrastrutture di rete, l’attività di individuazione e prevenzione di abusi e violazioni nell’uso di tali infrastrutture sta diventando sempre più strategica per garantire alle stesse un adeguato grado di protezione sia dall’esterno che da possibili minacce interne. In questo particolare scenario stanno emergendo prepotentemente molte tecniche per il controllo automatizzato del traffico di rete e basate sulla formulazione di modelli di comportamento normali o anomali del traffico stesso, al fine di rilevare la presenza di attività indesiderate o quantomeno sospette. Innanzitutto va considerato che, la definizione del concetto di andamento normale o anomalo del traffico dipende da diversi fattori legati alle attività giornaliere e all’utilizzo le delle risorse ad esse associate. Infatti,il profilo di normalità del traffico può essere determinato solo attraverso l'acquisizione e l’attenta analisi di informazioni storiche relative allo stesso, seguite dalla formulazione di scenari di previsione basati sull’esperienza passata, ma ovviamente tali analisi di solito richiedono tempo e pertanto pregiudicano la possibilità di rilevare la presenza di fenomeni anomali in tempo reale. Questo problema può essere risolto provando a modellare il comportamento futuro del traffico basandosi sull’idealizzazione statistica degli eventi passati e l'osservazione di quelli presenti e specificamente analizzando ed osservando alcune proprietà statistiche particolarmente discriminanti, in grado di caratterizzare i fenomeni evolutivi e osservabili nel traffico di rete. Dato che gli eventi anomali vanno ormai considerati una osservabili nel traffico di rete. Dato che gli eventi anomali vanno ormai considerati una parte strutturale irrinunciabile del traffico di rete globale, diventa sempre più importante poter rilevare automaticamente, classificare e identificare gli stessi al fine di reagire prontamente e adeguatamente ad eventuali minacce o malfunzionamenti. Di conseguenza l'obiettivo principale di questa tesi è lo sviluppo di un nuovo approccio per il rilevare in tempo reale anomalie di traffico in rete basandosi sull'analisi di proprietà e meccanismi di associazione complessi nonchè modelli di ricorrenza e dinamiche non immediatamente "apparenti" riscontrabili nei flussi aggregati di traffico. Nello studiare ed analizzare tali proprietà al fine di modellizzare e rilevare comportamenti anomali, sono state adottate diverse tecniche che hanno dimostrato la loro efficacia nell’esplorare dinamiche meno apparenti e correlazioni temporali di serie storiche statistiche, come l’analisi multi-risoluzione basata su wavelets e l’analisi di quantificazione dei fenomeni ricorrenti. Sulla base di tali presupposti è stato realizzato un modello adattativo per la classificazione di eventi anomali basato su metodologie di machine learning che ha dimostrato di essere alquanto efficace nell’interpretazione deterministica dei fenomeni non lineari e delle complesse dinamiche di traffico osservabili durante il verificarsi di eventi anomali caratterizzati da variazioni apprezzabili nelle proprietà statistiche del traffico di rete. Pertanto tale modello si è rivelato estremamente utile per sviluppare e osservazioni qualitative e quantitative che possono essere utilizzate in modo affidabile per rilevare tali eventi anomali. With the rapid growth and the ever increasing complexity of the modern network infrastructures, the task of identifying and preventing network abuses is getting more and more strategic to ensure an adequate degree of protection from both external and internal menaces. In this scenario many techniques are emerging for inspecting the network tra c and modeling anomalous and normal behaviors to detect undesired or suspicious activities. First of all, the de nition of normal or abnormal network behavior depends on several factors related to the day-to-day operations and resource usage. Normal behavior can only be determined by acquiring information about past events, but tra c trends usually take time to be understood and analyzed. This paradox can only be coped with by modeling the future behavior, based on a statistical idealization of the past events and an observation of the present ones and by speci cally analyzing and observing some particularly discriminating statistical features and evolutive phenomena that occur on the network tra c. Since anomalous events are now conceived to be a structural part of the overall network tra c, it is more and more important to automatically detect, classify and identify them in order to react promptly and adequately. Accordingly the main focus of this dissertation is on developing a novel approach to network anomaly detection based on the analysis of complex non-stationary properties and \hidden" recurrence patterns occurring in the aggregated IP tra c ows. In the observation of the above transition patterns for detecting anomalous behaviors, we adopted several techniques that are known to be e ective in exploring the hidden dynamics and time correlations of statistical time series, such as wavelet and recurrence quanti cation analysis. The resulting model, using supervised machine learning techniques to adaptively classify the tra c time series from the aforementioned observations, demonstrated to be e ective for providing a deterministic interpretation of nonlinear patterns originated by the complex tra c dynamics observable during the occurrence of \noisy" network anomaly phenomena, characterized by measurable variations in the statistical properties of the tra c time series, and hence for developing qualitative and quantitative observations that can be reliably used in detecting such events. [edited by the author]
X n.s.
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2

Terrazzano, Davide. « Analisi sperimentale dei fenomeni di trasporto nella produzione di gelatina di origine animale ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Résumé :
La gelatina è un esempio affascinante di come la natura può essere multifunzionale. La gelatina non è una proteina naturale ma deriva da una proteina fibrosa, il collagene, che è uno dei principali costituenti della pelle animale, ossa, tendini e tessuto connettivo. In virtù delle sue svariate caratteristiche e proprietà è un prodotto che trova mille utilizzi nell’industria alimentare ma anche in quella farmaceutica, pertanto è un prodotto dalle varie sfaccettature; in questo lavoro si cerca di studiarne alcune. Questo lavoro presenta, dopo una prima introduzione sulla composizione chimica della gelatina e sulla struttura del collagene (vedi cap. 2), un’analisi delle principali proprietà chimico-fisiche della gelatina (vedi cap. 3). Segue poi una descrizione dell’impianto per la produzione di gelatina di cui le fasi principali possono essere riassunte in pretrattamento, estrazione, filtrazione, concentrazione ed essiccamento (vedi cap. 4). Successivamente, sono state sviluppate due nuove metodologie di produzione della gelatina: la prima relativa a quella estratta da pelle di bovino, condizionata con acido e la seconda relativa all’estrazione da scaglie di pesce (vedi cap. 5). Una volta identificato il metodo di pretrattamento ottimale si è sviluppata una modellazione di scambio di materia, che permetta l’ottimizzazione della fase di estrazione (vedi cap. 6). È stato quindi trovato un coefficiente di scambio di materia per la pelle di bovino condizionata con acido e per le scaglie di pesce. Infine, è stata effettuata una modellazione di scambio termico del gelificatore, uno scambiatore di calore a superficie raschiata, che raffredda la gelatina prima che questa venga immessa nell’essiccatore (vedi cap. 7). Si è trovata una correlazione empirica di Nusselt per l’apparecchiatura, facendo particolare attenzione alla viscosità che varia a seconda della materia prima e del pretrattamento utilizzati.
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Cavazzuti, Simone. « Fenomeni di intertestualità e franchise mediali : analisi dei generi e dei contesti produttivi ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25145/.

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Lo scopo di questo elaborato è proporre un’analisi esauriente e aggiornata (per quanto possibile) delle pratiche produttive che dominano il panorama cinematografico attuale, con riferimento ai principali metodi attraverso cui un testo filmico si mette in relazione con un altro testo filmico già esistente.
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Villi, Filippo. « Analisi dei fenomeni franosi lenti nell'abitato di Gaggio Montano mediante interferometria radar ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10134/.

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I movimenti lenti delle colate in terra sono una caratteristica geomorfologica comune nell’Appennino settentrionale e sono uno dei principali agenti di modellazione del paesaggio. Spesso case e piccoli centri abitati sorgono in zone affette da questo tipo di movimento franoso e di conseguenza subiscono danni causati da piccoli spostamenti. In questo lavoro di Tesi vengono presentati i risultati ottenuti dall’interferometria radar ad apertura sintetica (InSAR) mediante elaborazione tramite StaMPS (Stanford Method of Persistent Scatterers), utilizzando la tecnica avanzata Small Baseline Subset (Berardino et al., 2002). Questo metodo informatico è applicato alle acquisizioni rilevate dai satelliti Envisat e COSMO-SkyMed in orbita ascendente e discendente, ottenendo una copertura di dati che va dal 2004 al 2015, oltre ad un rilevamento geologico-geomorfologico in dettaglio eseguito nell’area di studio. Questa tecnica di telerilevamento è estremamente efficace per il monitoraggio dei fenomeni di deformazione millimetrica che persistono sulla superficie terrestre, basata sull'impiego di serie temporali d’immagini radar satellitari (Ferretti et al., 2000). Lo studio è stato realizzato nel paese di Gaggio Montano nell’Appennino bolognese. In questa zona sono stati identificati diversi corpi di frana che si muovono con deformazioni costanti durante il tempo di investigazione e grazie ai risultati ottenuti dai satelliti è possibile confrontare tale risultato. Gli spostamenti misurati con il metodo InSAR sono dello stesso ordine di grandezza dei movimenti registrati dai sondaggi inclinometrici. Le probabili cause dell’instabilità di versante a Gaggio Montano sono di natura antropica, in quanto alti tassi di deformazione sono presenti nelle zone dove sorgono case di recente costruzione e complessi industriali. Un’altra plausibile spiegazione potrebbe essere data dalla ricarica costante d’acqua, proveniente dagli strati dei Flysch verso l’interno del complesso caotico sottostante, tale dinamica causa un aumento della pressione dell’acqua nelle argille e di conseguenza genera condizioni d’instabilità sul versante. Inoltre, i depositi franosi rilevati nell’area di studio non mostrano nessun tipo di variazione dovuta ad influenze idrologiche. Per questo motivo le serie temporali analizzare tendo ad essere abbastanza lineari e costanti nel tempo, non essendo influenzate da cicli stagionali.
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Lucchese, Antonio. « Analisi dei fenomeni di erosione interna nei rilevati arginali del fiume Panaro ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Résumé :
Il lavoro di tesi ha come oggetto di studio i fenomeni di erosione interna che possono interessare le opere in materiali sciolti, facendo particolare riferimento ai rilevati arginali. Si inquadrano le generalità degli argini, i possibili meccanismi di rottura e quali sono i differenti meccanismi di erosione interna che possono interessare una sezione arginale. Inoltre, il lavoro illustra le varie categorie di test che permettono di stimare l’erodibilità di un terreno, dedicando maggiore attenzione all’Hole Erosion Test (HET): si descrive il funzionamento e la teoria della prova standard (UNSW); viene illustrata la riproduzione dell’Hole Erosion Test presente in Boretto (RE) con annessa analisi critica. Infine, vengono illustrati i risultati ottenuti dalle analisi di filtrazione e di stabilità applicate ad un caso reale: la sezione trasversale, in sinistra idraulica, dello stante uno a valle della cassa di espansione del fiume Panaro. La sezione oggetto di verifiche è stata ipotizzata sia intatta, ma anche caratterizzata dalla presenza di tana in modo da poter commentare l’influenza che questa genera sul fenomeno di erosione interna e sulla stabilità. Infine, è stato applicato un modello analitico semplificato (Bezzazi et al., 2010) alla sezione oggetto di studio. Tale modello ha consentito di stimare la vulnerabilità della sezione al fenomeno di erosione interna, sotto l’ipotesi di lavoro che il cunicolo della tana comunicasse il petto con la schiena dell’argine.
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Staiano, Marco. « Analisi dei fenomeni idrodinamici e di trasporto solido nelle trincee con codice di calcolo Delft3D ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Il presente elaborato, sviluppato in collaborazione con Saipem S.p.a., tratta l’analisi dei fenomeni idrodinamici e di trasporto solido all’interno di una trincea scavata su fondale marino, con l’ausilio di un modello alle differenze finite. Vengono introdotte le possibili soluzioni di attracco della condotta da largo a riva, con particolare riguardo alla tecnica “open trench”. Verrà, quindi, presentato e descritto del dettaglio il modello Delft3D con cui sono state realizzate le analisi, nonché lo studio di validazione realizzato. Introdotto il modello, verrà presentato il caso di studio con un inquadramento generale dell’area in cui è realizzata la trincea oggetto di analisi, nonché una descrizione dei dati di misura disponibili. A partire dai dati di corrente di marea misurati, si definiranno i profili di corrente e il coefficiente di scabrezza al fondo z0. La presenza di dati di onda permette il calcolo della velocità orbitale al fondo per il calcolo dei carichi sulla condotta collocata all’interno della trincea. Verrà identificata la sezione di trincea scelta e descritte nel dettaglio le simulazioni. La prima parte sarà dedicata alla descrizione del modello idrodinamico. Di questo verranno presentati e commentati i risultati. Con questi si valuterà la riduzione delle velocità dovuta alla presenza della trincea e verrà fatto un confronto con il coefficiente di riduzione proposto da normativa DNV. Verrà discusso il caso morfodinamico, i cui risultati verranno confrontati con quelli delle indagini batimetriche. Verrà anche discusso il caso del modello con un coefficiente z0 teorico. Verranno presentate le simulazioni impostate con un fattore di scala morfologica. In questo contesto si commenterà l’affidabilità dei risultati e le ipotesi a monte della scelta di tali simulazioni. Nelle conclusioni verranno affrontati i pro e i contro dell’utilizzo di un modello alle differenze finite per l’analisi di tali fenomeni.
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Variara, Marco <1994&gt. « INDAGINE COMPARATA DELLE MIGRAZIONI INTERNAZIONALI Un modello di analisi interdisciplinare dei fenomeni migratori ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17218.

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L’assenza di una ricerca pura sulle migrazioni ha prodotto un numero quantomai ricco di studi dei fenomeni migratori rientranti in discipline non propriamente classificate, spesso mancanti di una propria identità accademica. Secondo diverse interpretazioni, le reazioni politiche verso le migrazioni hanno creato un’ulteriore confusione a seguito del recente interessamento da parte dei mass media, sottoponendola al giudizio severo dell’arena politica. Non solo quest’atteggiamento ha disonorato i caratteri tipicamente accettati delle migrazioni internazionali, ma ha anche contribuito a rinforzare una comprensione errata di una realtà. La mia tesi prende in analisi in primo luogo i diversi approcci delle strutture migratorie e le logiche che rispondono alla mobilità internazionale attraverso la creazione di cinque modelli di valutazione che richiamano le caratteristiche più importanti delle migrazioni internazionali. La seconda parte guarderà le dinamiche migratorie secondo un punto di vista demografico con una prima sezione dedicata agli strumenti di analisi demografica, mentre nella seconda sezione cercherò di sollevare un’interpretazione bilanciata degli impatti demografici delle migrazioni sui paesi. Con la terza parte intendo osservare gli atteggiamenti legali verso le migrazioni ed il processo di codificazione in corso. La quarta e ultima sezione ruoterà attorno ai numeri reali concernenti le migrazioni e le reazioni degli stati occidentali al fenomeno migratorio. Attraverso i documenti ed i dati estrapolati dai canali d‘informazione pubblici cercherò di promuovere un modello d’integrazione e i benefici delle migrazioni. Il lettore troverà un rapido sommario dei dati concernenti le statistiche specifiche nella bibliografia fornita.
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Valenti, Pettino Matteo. « Analisi dei fenomeni deformativi che interessano un versante dell'impianto di Palo Viejo (Dipartimento di Quiché, Guatemala) ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Résumé :
Da quando è stato inaugurato nel 2012, l'impianto idroelettrico di Palo Viejo in Guatemala è stato interessato da una serie di frana che ne hanno minato in parte stabilità e funzioni. In questo lavoro di tesi vengono analizzati alcuni dei dissesti che hanno colpito il canale 3: la prima fase si è incentrata sullo studio e sull'indagine della relazione presente tra il regime pluviometrico dell'area ed il cinematismo di una frana formatasi nel 2017. La seconda fase si è invece concentrata sulla definizione dei parametri di resistenza mobilizzati e le condizioni idrauliche a rottura del deposito colluviale coinvolto negli smottamenti del 2013 e del 2017. L'ultimo step di lavoro si è invece incentrato su una modellazione numerica agli elementi finiti: scopo della simulazione è stato quello di simulare il comportamento del versante durante le varie fasi di costruzione del canale, allo scopo di poter definire le cause che hanno portato alla rottura e le condizioni in cui è probabile che si possa formare una frana anche a valle del canale. Il modello geologico-tecnico dell'area è stato realizzato in seguito all'analisi dei dati disponibili e grazie ai risultati delle diffrattometrie a raggi X effettuate su alcuni campioni prelevati dall'impianto e proveniente dal Guatemala.
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Spassini, Cecilia <1996&gt. « Richiedenti asilo e rifugiati cinesi per motivi religiosi : analisi del sistema di accoglienza in Italia ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19199.

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Résumé :
La tesi si concentra sui richiedenti e i rifugiati cinesi per motivi religiosi e sui modi in cui vengono inseriti nel sistema di accoglienza italiano. Viene analizzata la situazione specifica di questi richiedenti e rifugiati come esempio per evidenziare delle criticità all’interno dell’organizzazione. Criticità presenti da tempo e che risultano acuirsi anche attraverso l’utilizzo di decreti, in particolare i decreti sicurezza Salvini del 2018, che precarizzano la situazione già difficile di richiedenti asilo e rifugiati.Oltre all’analisi della letteratura presente - tra cui articoli, saggi e materiali video - la tesi si basa su interviste ad avvocati, operatori in progetti e agli stessi richiedenti/rifugiati cinesi, che forniscono prospettive operative e soggettive sulle problematiche presenti all’interno del sistema di accoglienza.
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Sabatani, Davide. « Distribuzione dei fenomeni di fulminazione in relazione all'orografia e alla tipologia di suolo sul Gran Sasso ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21983/.

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Résumé :
Il fulmine rappresenta il meccanismo con cui una nube scarica parzialmente parte della propria energia. Nel corso degli anni, questo singolare evento è stato un centro di particolare interesse. Difatti, esso è associato a fenomeni intensi quali tempeste e a ingenti danni a strutture, agricolutura e a ciò che fa parte della vita di tutti i giorni. Di recente, i fenomeni di fulminazione ricevono attenzione dalla comunità scientifica perché, dal punto di vista fisico, i meccanismi di formazione di questi eventi non sono del tutto chiari. Inoltre i fulmini e l'aumento della frequenza di fulminazione possono essere sintomi di cambiamenti climatici sia globali sia locali e che siano positivamente correlati all'aumento di temperatura, di concentrazione di ossido d'azoto, di PM10 e ozono nell'aria, conseguentemente all'aumento di aree urbane e al riscaldamento globale. Studi mostrano una relazione tra occorenza di fulminazioni e uso del suolo in più località europee; altri ne esplicitano la reale dipendenza con le caratteristiche orografiche del territorio. Questo elaborato e il lavoro che lo caratterizza sono rivolti all'approfondimento e allo studio di una possibile dipendenza tra densità di fulminazione e caratteristiche del suolo nel Gran Sasso abruzzese. Una parte introduttiva chiarisce le cause fisiche che portano alla formazione dei fulmini, la loro classificazione e le tecniche di rilevazione del fenomeno. In seguito, sono esposte le reti di fulminazione, in particolare la rete LINET, le loro principali caratteristiche e le possibili applicazioni dei dati di fulminazione in fisica dell'atmosfera. La sezione principale della tesi è dedicata ad un'analisi statistica di dati di fulminazione, di dati del suolo, di quota e pendenza, in modo da investigare possibili correlazioni positive tra caratteri del suolo, orografici e ambientali e densità di fulminazioni nella regione di interesse.
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Livres sur le sujet "Analisi di quantificazione dei fenomeni"

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Pol, Redi Sante Di. La scuola di base nella società italiana dal dopoguerra ad oggi : Analisi dei fenomeni quantitativi dell'istruzione infantile e dell'obbligo. Torino : Sintagma, 1996.

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Actes de conférences sur le sujet "Analisi di quantificazione dei fenomeni"

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Corbisiero, Fabio, et Antonella Avolio. « Migrazioni e networks urbani ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7987.

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Résumé :
Ripercorrendo l’ampio dibattito sul tema emerge quanto numerose siano le definizioni di integrazione elaborate dagli studiosi che si sono occupati di migrazioni. Soprattutto in anni più recenti, in forza dei rilevanti cambiamenti dei fenomeni migratori in atto, in molti concordano che questi processi sono aperti a molteplici esiti, in gran parte collegati a fattori di contesto politico, sociale, economico e culturale. Questi diversi fattori rappresentano altrettante dimensioni con cui si può guardare all’integrazione, che pertanto si configura come concetto multidimensionale, oltre che dinamico, e che può essere declinato a diversi livelli di analisi. Il livello relazionale (livello meso) rappresenta il punto di convergenza di fattori di integrazione macro e micro: i percorsi di inserimento urbano spesso dipendono dall’efficacia delle reti nelle quali si è inseriti. Questo contributo presenta i risultati di una ricerca condotta nel quartiere Mercato a Napoli, che ha avuto come oggetto di analisi l’integrazione della comunità cabardina, attraverso la metodologia e gli strumenti della Social Network Analysis. There are many definitions of integration developed by scholars of migration. They agree – especially in recent years, due to the significant changes in migration – that these processes are open to multiple outcomes, largely related political, social, economic and cultural factors. These different factors represent the different dimension which you can look to the integration; a term that appears as a multidimensional concept, as well as dynamic, and can be declined at different levels of analysis. The relational level (meso-level) represents the point of convergence between macro and micro factors of integration. In fact, the urban integration processes often depend on the effectiveness of their own social networks. This paper presents the results of a survey in the Mercato neighborhood (Naples). The aim is to analyze the integration of Kabardians community, through Social Network Analysis methods.
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