Littérature scientifique sur le sujet « Analisi delle conversazioni (AC) »

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Articles de revues sur le sujet "Analisi delle conversazioni (AC)"

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Vaughan, Alan G., et Andrew Samuels. « Una conversazione tra amici e colleghi affini. Alla ricerca di nuovi paradigmi junghiani su etnia, razzismo e cultura per l'individuazione della psicologia analitica ». STUDI JUNGHIANI, no 52 (novembre 2020) : 13–37. http://dx.doi.org/10.3280/jun52-2020oa10781.

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Résumé :
Alan G. Vaughan e Andrew Samuels, entrambi analisti junghiani, hanno avuto il piacere di incontrarsi durante la prima Conferenza di Analysis & Activism tenutasi a Londra nel 2014. Entrambi colpiti dalla presentazione di nuovi paradigmi e dalla applicazione dei principi della psicologia analitica oltre la stanza di analisi, alle comunità più diverse dal punto di vista etnico ed economico, le loro conversazioni si sono intensificate attraverso lo scambio di e-mail e la condivisione delle loro idee.Nell'agosto 2017 si sono incontrati di persona durante la conferenza dell'International Association of Jungian Studies (IAJS) a Cape Town, in Sudafrica, città natale di Nelson Mandela. Gli scambi sono stati animati e ricchi, il rapporto genuino. Hanno discusso di psicologia analitica, analisi e attivismo, politica, economia, diaspora africana e della diffusione della psicopatologia del razzismo. Le loro conversazioni sono continuate, sulle colline di Oakland in California, il 17 dicembre 2017.
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Vaughan, Alan G., et Andrew Samuels. « Una conversazione tra amici e colleghi affini. Alla ricerca di nuovi paradigmi junghiani su etnia, razzismo e cultura per l'individuazione della psicologia analitica ». STUDI JUNGHIANI, no 52 (novembre 2020) : 13–37. http://dx.doi.org/10.3280/jun2-2020oa10781.

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Résumé :
Alan G. Vaughan e Andrew Samuels, entrambi analisti junghiani, hanno avuto il piacere di incontrarsi durante la prima Conferenza di Analysis & Activism tenutasi a Londra nel 2014. Entrambi colpiti dalla presentazione di nuovi paradigmi e dalla applicazione dei principi della psicologia analitica oltre la stanza di analisi, alle comunità più diverse dal punto di vista etnico ed economico, le loro conversazioni si sono intensificate attraverso lo scambio di e-mail e la condivisione delle loro idee.Nell'agosto 2017 si sono incontrati di persona durante la conferenza dell'International Association of Jungian Studies (IAJS) a Cape Town, in Sudafrica, città natale di Nelson Mandela. Gli scambi sono stati animati e ricchi, il rapporto genuino. Hanno discusso di psicologia analitica, analisi e attivismo, politica, economia, diaspora africana e della diffusione della psicopatologia del razzismo. Le loro conversazioni sono continuate, sulle colline di Oakland in California, il 17 dicembre 2017.
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Fino, Emanuele, et Stefania Aiello. « Le rappresentazioni sociali delle adozioni LGBT in Italia. Analisi del contenuto di conversazioni spontanee tra utenti facebook ». RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no 1 (juillet 2014) : 45–66. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2014-001003.

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Pauletto, Franco. « L’analisi della conversazione per valutare l’autenticità dei materiali audio per l’insegnamento dell’italiano L2 : una proposta metodologica ». EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 7, no 2 (30 octobre 2020) : 28–50. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.12.216.

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Résumé :
IT Questo studio di caso ispirato ai principi dell’analisi della conversazione prende in considerazione due conversazioni registrate tratte da un manuale per l’insegnamento dell’italiano L2 per analizzarne alcune caratteristiche salienti sulla base di quanto sappiamo sul parlato spontaneo a partire dagli studi dell’analisi della conversazione (Schegloff, 2007). L’analisi dettagliata delle registrazioni ne mette in luce il carattere a tratti problematico, soprattutto per ciò che concerne la sequenzialità dell’azione, fatto che si traduce nella frequente assenza di coordinamento tra i turni di parola dei parlanti. Altri fenomeni tipici dell’interazione verbale spontanea, quali sovrapposizioni e riparazioni, sono spesso assenti. In sostanza si tratta di conversazioni poco adatte ad un uso didattico che abbia tra i propri obiettivi anche quello di far riflettere gli apprendenti sulle specificità che caratterizzano il parlato in interazione. L’articolo vuole proporre un modello di analisi di questi supporti audio che prenda in considerazione la stretta relazione esistente tra lingua, struttura sequenziale del parlato e azione sociale. Parole chiave: ITALIANO L2, DIDATTICA, ANALISI DELLA CONVERSAZIONE, SEQUENZIALITÀ, PREFERENZA, COMPETENZA INTERAZIONALE EN This case study, inspired by the principles of conversation analysis, examines two recorded conversations from a manual for teaching Italian as a second language. It analyzes certain salient characteristics of these conversations based on what we know about spontaneous speech from conversation analysis studies (Schegloff, 2007). The detailed analysis of the conversations highlights their problematic nature, especially with regard to the sequentiality of actions, which results in the frequent absence of coordination between conversation shifts. Other phenomena typical of spontaneous verbal interaction, such as overlaps and reparations, are often absent. In essence, these are conversations that are not suitable for instructional approaches that encourage learners to reflect on the details of spoken interaction. The article proposes an analysis model of these audio scripts that takes into consideration the close relationship between language, the sequential structure of speech, and social interaction. Key words: L2 ITALIAN, TEACHING, CONVERSATION ANALYSIS, SEQUENTIALITY, PREFERENCE, INTERACTIONAL COMPETENCE ES Este estudio de caso, inspirado en los principios del análisis de conversaciones, se centra en dos conversaciones grabadas que fueron extraídas de un manual para la enseñanza del italiano L2 para analizar algunas características sobresalientes en base a lo que sabemos sobre el habla espontánea a partir de los estudios del análisis de la conversación (Schegloff, 2007). El análisis detallado de las grabaciones destaca el carácter a veces problemático, sobretodo en lo que respecta a la secuencialidad de la acción, lo que se traduce en la frecuente ausencia de coordinación entre los turnos de habla de los hablantes. Otros fenómenos típicos de la interacción verbal espontánea, como superposiciones y reparaciones, a menudo están ausentes. De hecho son conversaciones que no son aptas para el uso didáctico que tiene entre sus objetivos el de hacer reflexionar a sus discentes sobre las peculiaridades de la interacción hablada. El artículo tiene como objetivo proponer un modelo de análisis de estos soportes de audio que considere la estrecha relación entre la lengua, la estructura secuencial del habla y la acción social. Palabras clave: ITALIANO L2, DIDÁCTICA, ANALISIS DE LA CONVERSACIÓN, SECUENCIALIDAD, PREFERENCIA, COMPETENCIA INTERNACIONAL
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Capobianco, Micaela, et Luca Cerniglia. « Coarticolazione temporale nelle combinazioni di gesti e parole : dati longitudinali in bambini nati a termine e pretermine nei primi due anni di età ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 2 (septembre 2020) : 547–74. http://dx.doi.org/10.3280/rip2020-002005.

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Résumé :
Il presente lavoro esplora i legami temporali negli enunciati costituiti da 1 gesto e 1 parola durante il primo sviluppo comunicativo-linguistico, distinguendo tra combinazioni sin-crone e asincrone. Si analizza la produzione spontanea di 10 bambini singoli nati a termine e 2 pretermine, senza danno neurologico, osservati longitudinalmente nei primi due anni di età mediante videoregistrazioni delle interazioni a casa con la mamma, a cadenza mensile-bimensile tra 10-12 e 23-25 mesi, in accordo con la metodologia standard utilizzata negli studi sulla raccolta ed analisi delle produzioni spontanee. I risultati evidenziano che i bam-bini a termine con sviluppo tipico utilizzano un numero maggiore di combinazioni cross-modali sincrone, rispetto a quelle asincrone fin dalle prime fasi di sviluppo e in tutto il periodo osservato, dimostrando una precoce capacità di coarticolazione, sia semantica che temporale. Di contro, i bambini pretermine evidenziano una iniziale prevalenza di combina-zioni asincrone, rispetto a quelle sincrone, con un incremento successivo delle combinazioni sincrone durante il periodo osservato. Questo pattern evolutivo sembra più evidente nel bambino pretermine con più bassa età gestazionale (più prematuro). L'uso maggiore delle combinazioni asincrone su quelle sincrone, durante il secondo anno di età, potrebbe essere espressione di una condizione di rischio e di vulnerabilità che si esprime sia sul piano comunicativo-linguistico che socio-cognitivo tra i bambini pretermine senza danno neurologico nelle prime fasi di sviluppo. Considerando l'importanza del ruolo predittivo delle combinazioni di un gesto e una parola per le prime acquisizioni verbali, l'uso di una "multimo-dalità" poco coordinata sul piano temporale, durante il secondo anno di vita, potrebbe influire sui successivi processi di acquisizione. Tale dato rappresenta una conferma rispetto all'evidenza di profili di sviluppo disarmonici tra i bambini pretermine fin dalle prime ac-quisizioni.
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Pauletto, Franco, et Isabelle Ahlström. « Pautas atípicas. Las conversaciones en los materiales auditivos para la enseñanza de español L2 publicados en Suecia ». EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 9, no 1 (10 avril 2022) : 52–70. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.15.1.264.

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Résumé :
ES Este estudio de caso utiliza el análisis de la conversación para examinar la interacción verbal en las conversaciones didácticas de tres manuales de español como lengua extranjera (de ahora en adelante ELE) empleados en la educación secundaria sueca. La observación de dichas conversaciones revela algunos patrones problemáticos en cuanto a la secuencialidad de las acciones, a la presencia sistemática de silencios entre turnos de palabra y, en general, a la falta de coordinación entre co-participantes. Otros fenómenos típicos de la interacción espontánea, como por ejemplo los solapamientos entre turnos de palabra, las reparaciones o las co-construcciones faltan por completo en los materiales analizados. En la perspectiva de una enseñanza de idiomas comunicativa y orientada a la acción, el artículo sostiene que en la preparación de este tipo de soportes didácticos habría que tener más en cuenta la estrecha relación existente entre lengua hablada y acción social. Palabras clave: ANÁLISIS DE LA CONVERSACIÓN, COMPRENSIÓN AUDITIVA, ELE, ENSEÑANZA DE ELE, SUECIA, INTERACCIÓN, SECUENCIALIDAD, ACCIÓN SOCIAL EN This case study adopts the theory and method of conversation analysis to examine recorded dialogues in three textbooks for Spanish as a Foreign Language used in Swedish secondary education. The analyses of these conversations reveal some problematic patterns regarding the sequence of actions, the systematic presence of gaps between turns at talk, and a frequent lack of coordination between co-participants. Other phenomena that are typical of spontaneous interactions, such as overlaps between turns, repair sequences or co-constructions, are completely missing in the analyzed materials. From the perspective of communicative and action-oriented language teaching, the article maintains that in the preparation of this type of pedagogical supports, the authors should consider the close relationship between spoken language and social action. Key words: CONVERSATION ANALYSIS, LISTENING COMPREHENSION, SPANISH AS A FOREIGN LANGUAGE, SPANISH AS A FOREIGN LANGUAGE TEACHING, SWEDEN, INTERACTION, SEQUENTIALITY, SOCIAL ACTION IT Questo studio di caso si avvale dell’analisi della conversazione per esaminare le interazioni verbali nelle conversazioni didattiche di tre manuali di spagnolo come lingua straniera adottati presso le scuole secondarie svedesi. L’osservazione di queste conversazioni rivela alcune costanti problematiche relativamente alla sequenzialità delle azioni, alla presenza sistematica di silenzi tra i turni di parola e, in generale, alla mancanza di coordinamento tra i co-partecipanti. Inoltre, altri fenomeni tipici dell’interazione spontanea, come, per esempio, le sovrapposizioni dei turni, le riparazioni e le co-costruzioni mancano del tutto nei materiali analizzati. Nell’ottica di una glottodidattica comunicativa e orientata all’azione, questo studio sostiene che la stretta relazione esistente tra lingua orale e azione sociale dovrebbe essere tenuta in maggiore considerazione nella preparazione di questo tipo di materiali didattici. Parole chiave: ANALISI DELLA CONVERSAZIONE, COMPRENSIONE ORALE, SPAGNOLO COME LINGUA STRANIERA, INSEGNAMENTO DI SPAGNOLO COME LINGUA STRANIERA, SVEZIA, INTERAZIONE, SEQUENZIALITÀ, AZIONE SOCIALE
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Giacosa, Antonella. « Clarification and repair in emergency remote EFL classes ». Ripensare l’insegnamento delle lingue straniere a partire dall’esperienza della didattica a distanza 8, no 2 (30 novembre 2021) : 161–84. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.14.252.

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Résumé :
During the sudden shift in education onto digital platforms due to the Covid-19 emergency, teachers became streamers and experimented with new tools to involve their students in video-mediated, multi-floor, multiparticipant, and multimodal interactions. In turn, students experienced new ways to participate in lessons and interact with instructors. This study focuses on clarification and repair in videoconferencing as a strategy to address trouble in video-mediated communication and to re-establish mutual understanding. Through participant observation of online classes, the researcher collected data on classroom interactions, which are analyzed through conversation analysis. The findings show how the digital affordances of video-mediated conversation help teachers and students manage intersubjectivity and compensate for the lack of non-verbal cues typical in face-to-face interaction, such as facial expressions or tone of voice. Consequently, this article argues that the wisdom gained during the pandemic can help teachers and lecturers better deal with clarification and repair in digital conversations. Ultimately, it can increase their digital interactional competence, thus giving way to more interaction and learning in EFL classes, both online and in-person. Key words: EMERGENCY REMOTE EDUCATION, CONVERSATION ANALYSIS, CLARIFICATION, REPAIR, EFL Durante la migración hacia las plataformas digitales en la educación debido a la emergencia sanitaria del Covid-19, el profesorado se ha convertido en transmisor digital y ha experimentado con nuevas herramientas para implicar a su alumnado en conversaciones mediadas por vídeo multiparticipativas y multimodales. A su vez, el alumnado ha experimentado nuevas formas de participación en las clases y de interacción con el profesorado. Este estudio se centra en la aclaración y en la reparación en las videoconferencias como una estrategia para afrontar los problemas en la comunicación mediada por vídeo y restablecer el entendimiento mutuo entre docentes y estudiantes. Mediante la observación participante de las sesiones en línea, la investigadora recogió datos sobre las interacciones en clase que son analizados a través del análisis conversacional. Los resultados muestran cómo las posibilidades digitales de la conversación mediada por vídeo ayudan al profesorado y al alumnado a manejar la intersubjetividad y a compensar la falta de señales no verbales propias de la interacción cara a cara, como son las expresiones faciales o el tono de voz. En consecuencia, en este artículo se sostiene que el conocimiento adquirido durante la pandemia puede ayudar al profesorado a afrontar mejor la aclaración y la reparación en las conversaciones digitales. En última instancia, este conocimiento puede aumentar la competencia interactiva digital del profesorado dando lugar a una mayor interacción y a un mayor aprendizaje en las clases de inglés como lengua extranjera, tanto en línea como presenciales. Palabras clave: EDUCACIÓN REMOTA DE EMERGENCIA, ANÁLISIS DE LA CONVERSACIÓN, ACLARACIÓN, REPARACIÓN, EFL Durante l'improvvisa migrazione della didattica sulle piattaforme digitali dovuto all'emergenza Covid-19, i docenti sono diventati streamer e hanno sperimentato nuovi strumenti per interagire e coinvolgere i propri studenti in conversazioni mediate dal il video. A loro volta, gli studenti hanno sperimentato nuovi modi per partecipare alla lezione e interagire con i professori e fra loro. Questo studio si concentra sul chiarimento e la riparazione nella videoconferenza come strategie per affrontare i problemi nella comunicazione mediata dal video e ristabilire la comprensione reciproca. Attraverso l'osservazione partecipante delle lezioni online, sono stati raccolti dati sulle interazioni in classe e sono poi stati analizzati attraverso l'analisi della conversazione. I risultati mostrano come alcune caratteristiche della conversazione mediata dal video aiutino insegnanti e studenti a gestire l'intersoggettività e a compensare la mancanza di segnali non verbali tipici dell'interazione in presenza, come le espressioni facciali o il tono di voce. Si sostiene che la consapevolezza guadagnata durante la pandemia può aiutare i docenti a capire come affrontare il chiarimento e la riparazione nelle conversazioni digitali. Inoltre, può aumentare la loro competenza interattiva digitale, permettendo a una maggiore interazione e apprendimento nelle classi EFL, sia online che in presenza. Parole chiave: ISTRUZIONE A DISTANZA IN EMERGENZA, ANALISI DELLA CONVERSAZIONE, CHIARIMENTO, RIPARAZIONE, EFL
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8

Bortolotti, Alessandro, et Simon Beames. « ‘ON MONDAY AFTERNOONS WE GO TO DISCOVER THE WORLD!’ : UNDERSTANDING A TRADITIONAL ITALIAN PRIMARY SCHOOL’S ADAPTATION TO A STUDENT-DRIVEN APPROACH TO LEARNING / IL LUNEDÌ POMERIGGIO ANDIAMO A SCOPRIRE IL MONDO : MODIFICAZIONI NELL’APPROCCIO SCOLASTICO TRADIZIONALE A FAVORE DI PERCORSI D’APPRENDIMENTO GUIDATI DAGLI ALUNNI IN UNA SCUOLA PRIMARIA ITALIANA ». European Journal of Education Studies 8, no 1 (24 décembre 2020). http://dx.doi.org/10.46827/ejes.v8i1.3502.

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Résumé :
Across the globe, increasing attention is being paid to curricular learning outside the classroom. While there is no Italian national outdoor learning policy, there is a growing wave of lecturers, teachers, schools, environmental education centres, who are developing this field. This paper examines one rural primary school’s attempts to incorporate learning outside the classroom into their rather conventional teaching practices. Michael Fullan’s seven premises of ‘change knowledge’ are employed to lend a deeper interrogation of the findings. Since the boundaries of inquiry were so clear, in terms of context, space-time, and people, a case study design was used. Data generation featured two principal methods and took place over a six-year period. First, there were open-ended interviews with each of the two principal educators; two focus group interviews with the entire staff team; and large focus groups with senior pupils. Field notes from participant observation and informal conversations were also used. The findings highlighted the importance of alliances between teachers, parents, and the wider community; the need for pupils to have the power to shape what is being learned; and the value of having pupil groups with different ages and abilities. The teachers stressed how crucial it was for pupils to learn how to critically refine the questions they were asking about their ‘places’. Further analysis of the data showed that Fullan’s premises of motivation and commitment, learning in context, capacity building, and persistence and flexibility were especially present. A livello globale, si registra un crescente interesse nello sviluppare il curriculum scolastico all’aperto. In Italia, pur non essendoci un diretto interesse da parte di organizzazioni centrali, si assiste comunque ad un’ondata di docenti, insegnanti, scuole, centri di educazione ambientale, che stanno vieppiù sviluppando questo settore. Il presente lavoro esamina gli sforzi di una scuola elementare rurale, al fine d’inserire l'apprendimento all’aperto nelle proprie pratiche didattiche, generalmente piuttosto convenzionali. Le sette premesse di Michael Fullan per "cambiare la conoscenza" sono state utilizzate per riflettere a fondo sui risultati ottenuti. Poiché i confini dell’indagine qui sviluppata erano molto chiari in termini di contesto spazio-temporale e personale, è stato adottato l’approccio dello “studio di caso”. I dati sono stati raccolti nell'arco di sei anni, attraverso due metodi principali. In primo luogo, si sono utilizzate interviste approfondite con ciascuno dei due insegnanti principali della scuola; due incontri di focus group con l'intero corpo insegnante; e focus group allargati a tutti gli alunni. Inoltre, sono state raccolte numerose note di campo provenienti sia dall'osservazione dei partecipanti, sia da conversazioni informali. In generale, i risultati hanno evidenziato l'importanza dell’alleanza tra insegnanti, genitori e con la comunità locale; la necessità che gli alunni abbiano la possibilità di essere coinvolti nella definizione dei contenuti d’apprendimento; il valore dei gruppi d’alunni con età e capacità diverse. Gli insegnanti hanno sottolineato quanto sia cruciale che gli alunni imparino ad affinare criticamente le domande che si ponevano sui loro "luoghi". Un'ulteriore analisi dei dati ha mostrato che le premesse di Fullan su motivazione, impegno, apprendimento nel contesto, sviluppo delle capacità, continuità e flessibilità, siano particolarmente presenti. <p> </p><p><strong> Article visualizations:</strong></p><p><img src="/-counters-/edu_01/0720/a.php" alt="Hit counter" /></p>
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Thèses sur le sujet "Analisi delle conversazioni (AC)"

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VERGINE, ILARIA. « (Inter)azioni Comunicative e Identità in Ambienti di Realtà Mista : Una Proposta Metodologica ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/107360.

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Résumé :
L’avanzamento delle tecnologie digitali ha permesso ai soggetti di interagire in ambienti diversi da quelli fisici causando cambiamenti nelle modalità di comunicazione. Il dispositivo Microsoft HoloLens (MHL) ha introdotto la possibilità di sperimentare un nuovo ambiente chiamato pure mixed reality. Questo lavoro consiste in una proposta metodologica interdisciplinare per studiare la comunicazione sincrona e il farsi dell’identità in essa quando viene utilizzato MHL. Per rispettare la complessità ontologica del fenomeno, ho combinato due prospettive: multimodality e social psychology of cyberplaces. L’adozione di queste prospettive ha permesso di ritagliare all’interno del fenomeno studiato un oggetto di ricerca definibile come (inter)azione comunicativa. Per studiarlo, ho elaborato una proposta metodologica che combina due metodi qualitativi: multimodal (inter)action analysis (MIA; dalla multimodality) e analysis of conversations (AC; dalla social psychology of cyberplaces). Per esaminare il farsi dell’identità nell’(inter)azione comunicativa, ho arricchito la proposta metodologica con l’intersubjectivity model, una proposta di modello teorico derivato da: MIA identity framework dalla multimodality e modello dell’intersoggettività enunciativa dalla social psychology of cyberplaces. L’intera linea argomentativa del lavoro è stata supportata da esempi di analisi utilizzando un corpus di 16 (inter)azioni comunicative diadiche videoregistrate. Ogni diade era composta da un soggetto che utilizzava MHL e uno che utilizzava un pc.
Advances in digital-based technologies have allowed subjects to interact in environments other than physical ones causing changes in communication modalities. Microsoft HoloLens (MHL) introduced the possibility of experiencing a new digital environment: pure mixed reality. This work consists of an interdisciplinary methodological proposal to study synchronous communication and the making of identity in it when MHL is used. To respect the phenomenon’s ontological complexity, I combined two perspectives in this work: multimodality and social psychology of cyberplaces. The adoption of these perspectives reduced the phenomenon in a research object called communicative (inter)action. To study it, I elaborated a methodological proposal that combines two qualitative methods: multimodal (inter)action analysis (MIA; from multimodality) and analysis of conversations (AC; from social psychology of cyberplaces). To examine the making of identity in communicative (inter)action, I enriched the methodological proposal with a theoretical model proposal. The theoretical model proposal is a model that I called intersubjectivity model derived from: MIA framework on multimodal identity from multimodality and utterance intersubjectivity model from social psychology of cyberplaces. The line of argument was supported by analysis examples using a corpus of 16 videotaped dyadic communicative (inter)actions. Each dyad had one subject using MHL and another using a pc.
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Ciardullo, Maria Assunta. « La calabrese vuole essere parlata : analisi della dominanza conversazionale nel parlato intercettato delle donne di 'ndrangheta ». Thesis, 2018. http://hdl.handle.net/10955/1630.

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Résumé :
Dottorato di ricerca in Politica, cultura e sviluppo, XXX ciclo
This thesis investigates the conversational dominance of a ‘ndrangheta ruling woman within a corpus of wiretappings. Wiretappings are known to be a peculiar linguistic material because of the way they are achieved: in fact, wiretapped speakers produce spontaneous speech because they are not aware of being recorded for forensic purposes. Even though they are characterized by such important feature, wiretapped conversations have not received much attention by scholars, especially by those who work within the field of Pragmatics. This thesis aims to fill this gap by focusing on forensic interceptions authorized for ‘ndrangheta trials. In particular, 21 wiretappings are analysed in order to verify the conversational dominance practised by one of the very few ‘ndrangheta ruling women with members of her ndrina (i.e. structural nuclei of ‘ndrangheta) and with her relatives. Conversational dominance constitutes a pragmatic paradigm made up of three dimensions, namely sequential, participatory and quantitative dimensions. This pattern is examined starting from distribution of the sequential and participatory controlling actions, both successful and attempted, produced by the speakers and by measuring the length of speakers’ interactional spaces for the quantitative dimension. Both quantitative and qualitative results suggest that the ruling woman dominates the sequential dimension of the telephone callings made with her son because of the typical default interactional asymmetry between mother and son. The woman dominates also wiretapped conversations made with her affiliates because of the topics developed. As far as concerns the participatory dimension, ‘ndrangheta ruling woman produces more successful controlling participatory actions only in those dyads where she interacts with affiliated women because they are socially dominated by the ruling member of the ‘ndrina. Further, the quantitative dimension doesn’t show any relevant result because the parameter focuses more on conversational turn rather than on pragmatic moves included. The results in this thesis will contribute towards increasing the number of studies conducted upon conversational dominance within spontaneous speech intercepted for criminal trials.
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