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Baiardi, Donatella, et Carluccio Bianchi. « Come misurare l'evoluzione congiunturale a livello locale : Una proposta metodologica ». SCIENZE REGIONALI, no 2 (juillet 2012) : 73–100. http://dx.doi.org/10.3280/scre2012-002005.

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Résumé :
Questo lavoro propone un indicatore coincidente di attivitŕ economica ad alta frequenza, mediante l'utilizzo di un dynamic factor model costruito secondo l'approccio di Stock e Watson (1998a,b). Tale metodologia prevede l'applicazione dell'analisi delle componenti principali per sintetizzare le informazioni contenute in un ampio dataset di base in un numero limitato di fattori capaci di descrivere le alterne fasi cicliche. Attraverso l'algoritmo EM (Expectation Maximization) si č in grado di ricavare dai fattori costruiti una stima della variazione tendenziale del PIL regionale o del valore aggiunto provinciale. Lo studio č applicato alla regione Lombardia e alle province di Milano e Pavia.
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Forneris, G., D. Savio, M. Trogolo et P. Cecere. « L'arco cefalico : non tutte le stenosi delle fistole sono uguali ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 23, no 2 (24 janvier 2018) : 1–5. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2011.1427.

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Résumé :
La stenosi dell'arco cefalico rappresenta un'entità unica nel capitolo delle stenosi delle FAV arterovenose in campo dialitico. L'arco cefalico, cioè l'ultimo tratto di vena cefalica prima della sua confluenza nella vena ascellare è sede frequente di stenosi, quasi sempre riscontrabile con fistole prossimali. La presenza di numerose valvole che rispondono con un processo di ipertrofia all'aumento del flusso ematico, la riduzione dello shear stress per l'alterata emodinamica legata alla geometria dell'arco e la rigidità delle strutture che circondano il vaso, rappresentano le principali cause favorenti lo sviluppo della stenosi. La diagnosi è relativamente agevole attraverso un attento esame obiettivo e l'ultrasonografia, ma il trattamento si rivela spesso impegnativo per l'elevata resistenza della lesione alla dilatazione e la tendenza della stenosi alla recidiva. Langioplastica rappresenta la prima opzione terapeutica, ma richiede un'attenta valutazione tecnica nella scelta e nell'utilizzo di palloni ad alta pressione. L'utilizzo di stent o stent-graft costituisce una ulteriore strategia nei casi di recidiva stenotica precoce. La chirurgia può essere considerata una soluzione alternativa ma più ragionevolmente costituisce un approccio successivo e si avvale di interventi di trasposizione della vena o di posizionamento di ponte protesico. La riduzione chirurgica del flusso della FAV può essere razionale nei casi di accesso vascolare ad alta portata. In tutti i casi l'elevata frequenza di recidive impone una stretta sorveglianza della FAV per garantirne la pervietà a distanza.
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Finizio, F. S., et E. Galassi. « Ematomi extradurali nell'infanzia e nell'adolescenza ». Rivista di Neuroradiologia 5, no 1_suppl (avril 1992) : 45–50. http://dx.doi.org/10.1177/19714009920050s109.

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Résumé :
Gli autori descrivono i principali aspetti TC della loro casistica di 21 EED dell'infanzia e dell'adolescenza, tutti sottoposti a verifica chirurgica, osservati nella Divisione di Neurochirurgia II dell'Ospedale Bellaria di Bologna dal 1985 al 1990. Gli EED sono risultati più frequenti rispetto agli ematomi sottodurali acuti e cronici (8 casi). La possibile presenza di un EED in assenza di fratture craniche è più alta in età pediatrica rispetto a quella adulta: in 4/21 (20%) dei nostri casi non erano riscontrabili fratture all'esame diretto del cranio. La localizzazione esclusivamente frontale, ritenuta rara in passato, era dimostrabile con discreta frequenza (in 3 casi su 21) (14%). in 3/5 (60%) pazienti con lesioni intradurali associate e complicanze neurologiche si osservarono frequentemente falde ematiche di notevole spessore (≥ 3 cm) e aspetti di disomogenità della falda stessa. Peraltro EED di rilevanti proporzioni sono stati ben tollerati in un numero elevato di casi (2/5 40% della nostra serie) senza lesioni intradurali associate; tale dato dipende da fattori anatomici (pervietà della fontanella anteriore, distensibilità delle suture, presenza di ampi spazi extracerebrali e cisternali) e fisiologici (reversibilità del danno cerebrale plasticità) propri dell'encefalo infantile. Infine è importante sottoporre i pazienti a TC successivi all'intervento: aspetti ipodensi esito di processi edematosi e/o lacero-contusivi e atrofia corticale localizzata e/o diffusa) furono riscontrati in 6 pazienti su 21 (20%). Tali dati rivestono particolare importanza per la prognosi del paziente pediatrico.
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Giampieri, Emanuela, Alessandra Ratti, Alessandra Beretta, Cinzia Mattavelli, Elena Ferrarini, Carlo Pruneri et Italo Carta. « Determinants of hospitalization from psychiatric E.R. from S. Gerardo hospital in Monza : epidemiological cross-sectional study ». Epidemiology and Psychiatric Sciences 11, no 4 (décembre 2002) : 266–76. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005844.

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Résumé :
RIASSUNTOScopo – Individuare i fattori predittivi di ricovero in pazienti che giungono presso il Pronto Soccorso con problem psichiatrici. Disegno – Studio epidemiologico trasversale condotto presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale S. Gerardo di Monza, tra il 1 giugno 1995 ed il 31 maggio 1997. Sono stati inclusi tutti i soggetti di età maggiore di 18 anni per i quali sia stata richiesta una valutazione psichiatrica. E' stato sondato il peso di variabili socio-demografiche, di variabili cliniche e di variabili di servizio sulla decisione di ricovero. Principali misure utilizzate – I dati sono stati raccolti mediante una scheda appositamente costruita, compilata dal medico di guardia al momento della visita. I dati sono stati analizzati tramite analisi univariata e regressione logistica. Risultati – Sono stati raccolti dati inerenti 2076 casi. All'analisi univariata la probabilita di ricovero è risultata più elevata per soggetti tra i 39 ed i 48 anni, celibi o nubili, disoccupati, affetti da schizofrenia, da disturbi deH'umore o da disturbi di personalità. Il ricovero è più probabile in proporzione alia gravità, all'ideazione suicidiaria ed a precedenti ricoveri. Tra i sintomi troviamo che l'ansia protegge dal ricovero laddove allucinazioni, delirio, assenza di critica di malattia, blocco psicomotorio, agitazione psicomotoria, stato confusionale, crisi pantoclastiche, bizzarrie comportamentali, alterazioni dello stato di coscienza e precedenti ricoveri incrementano la probabilità di ospedalizzazione. Il lunedì ed il venerdì sono i giorni a più alta frequenza di ricoveri. La regressione logistica conferma il ruolo predittivo di età, sintomi, aggressività, gravità ed ideazione suicidiaria, e dei giorni della settimana tra le variabili di servizio. Conclusione – Tra i fattori predittivi di ricovero in SPDC le variabili cliniche mantengono un ruolo predominante, rispetto a fattori socio-demografici. Accanto a queste, tuttavia, si nota un peso rilevante deH'organizzazione del servizio con un aumento del tasso di ricoveri proprio nei giorni a cavallo del fine settimana, quando i servizi territoriali chiudono.
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Trifone, Maurizio. « Dizionari, sinonimia e marche d’uso ». Italianistica Debreceniensis 25 (29 mars 2020) : 108–22. http://dx.doi.org/10.34102/itde/2019/5557.

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La straordinaria ricchezza della lingua italiana non sempre viene adeguatamente valorizzata dai dizionari. Nell’epoca della digitalizzazione del dizionario continuano a sopravvivere procedimenti definitori che andrebbero ormai messi al bando. I participi presenti o passati che abbiano anche funzione di aggettivo (per es. nascente) sono talvolta definiti con la formula «Nei significati del verbo». I nomi deaggettivali indicanti qualità, condizione o stato (per es. ordinarietà) sono spesso definiti con la formula “l’essere + aggettivo di base (ordinario)”. Queste definizioni, la cui valenza informativa è pressoché nulla, non rendono certo un buon servizio al lettore. Del tutto diversa è l’impostazione di un dizionario dei sinonimi, che deve cercare di orientare il lettore nel dedalo delle possibili alternative lessicali con l’intento di aiutarlo a trovare i termini più adatti per esprimere le diverse sfumature di uno stesso concetto. La ricerca delle equivalenze semantiche diventa in tal modo una scoperta delle differenze, più o meno rilevanti, che esistono tra una parola e l’altra. Di essenziale importanza a tale riguardo è la funzione delle marche d’uso: la distinzione tra parole fondamentali, parole di alto uso, parole di alta disponibilità e parole comuni, utilissima in molti ambiti, non è di grande aiuto per uno scrivente interessato a informazioni di carattere stilistico. La classificazione per fasce di frequenza non ci avverte per es. che volto è di registro più elevato rispetto a faccia, autovettura è di registro più formale rispetto a macchina, cinematografo nel senso di ‘sala cinematografica’ è antiquato rispetto a cinema.
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Izzo, R., M. Muto et G. Fucci. « Spondilolisi e spondilolistesi : Stato dell'arte ». Rivista di Neuroradiologia 8, no 5 (octobre 1995) : 693–707. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800509.

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La spondilolistesi (SPL) è un'importante causa di lombalgia o lombosciatalgia nella popolazione adulta generale. E' infatti stimato che ben il 3–7% delle colonne lombari presentino almeno un focolaio di spondilolisi, principale causa della SPL, e che la SPL degenerativa ricorra in circa il 4% dei pazienti anziani. A causa di questa notevole frequenza la SPL è un reperto radiologico quasi quotidiano, a volte occasionale, ma che spesso necessita di un'attenta valutazione neuroradiologica, specie in presenza di disturbi radicolari o nei giovani atleti affetti da lombalgia cronica nei quali una diagnosi ed un trattamento precoce sono indispensabili per una ripresa più rapida possibile dell'attività agonistica. La semeiologia radiologica convenzionale e TC della SPL è ormai ben caratterizzata. La scintigrafia e soprattutto la SPECT si sono dimostrate molto valide nella diagnosi precoce delle spondilolisi in fase acuta, potendo rilevare la presenza di microfratture non ancora confluite in un vero e proprio difetto istmico. La RM ha un ruolo sempre più importante nello studio delle patologie lombo-sacrali, in cui viene sempre più spesso utilizzata come prima ed unica metodica. Se la TC ad alta risoluzione resta la migliore metodica per lo studio delle strutturee ossee, la RM, grazie all'adozione di sempre più sofisticate antenne di superficie, di matrici più ampie e di scansioni più sottili, consente uno studio sempre più dettagliato anche delle alterazioni ossee riguardanti l'arco vertebrale posteriore, mentre con la possibilità di studiare il rachide secondo piani sagittali, essa offre la migliore rap-presentazione dell'istmo interarticolare, della SPL, delle alterazioni a carico del canale spinale, dei forami e dei dischi.
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Mauri, Diletta, et Giulia Moretto. « Lo sguardo degli operatori e delle operatrici sulla genitorialità in situazioni di alta conflittualità, in una prospettiva di genere ». MINORIGIUSTIZIA, no 3 (janvier 2021) : 104–14. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-003011.

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Résumé :
L'instabilità coniugale è un fenomeno molto diffuso nella società italiana, che coinvolge numerose famiglie e di frequente operatori e operatrici che lavorano a supporto della fase separativa. Con il presente articolo intendiamo occuparci delle separazioni che si confrontano con una conflittualità molto elevata e in presenza di figli/e. A partire da uno studio preliminare del progetto di ricerca "Construction of Parenting on Insecure Ground" (Coping), cercheremo di esplorare come le dimensioni di genere possano influire sulle rappresentazioni dei/delle professionisti/e che lavorano con genitori coinvolti in situazioni di "alta conflittualità" nel ruolo di supporto alla gestione condivisa della genitorialità. Parole chiave: alta conflittualità, genere, affido condiviso, rappresentazioni dei professionisti.
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Granado, M., R. Baravalle et F. Montani. « HIGH FREQUENCY OSCILLATIONS DYNAMIC IN EPILEPTIC SEIZURES RECORDS ». AnalesAFA Vol.31 N.2 31, no 2 (2020) : 67–70. http://dx.doi.org/10.31527/analesafa.2020.31.2.67.

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Résumé :
Epilepsy is a chronic neurological disease that affects 1 in 200 people. In 30 % of those affected there is a negative response to drug treatment, called this type refractory epilepsy, which are indicated as treatment surgical intervention.Its success consists in finding the cortical area responsible for the generation of crisis, called the epileptogenic zone.In this work, the electrical record of this area in a patient with refractory epilepsy was studied in order to discern the oscillatory mechanisms underlying the epileptic process and to study the intrinsic dynamics of brain oscillations in the high frequency range. Neural activity was recorded for the baseline and preictal periods corresponding to a crisis using intracerebral electrodes implanted in the patient to achieve greater resolution of the local field potential.When estimating the frequency spectrum using the Fourier transform for oscillation bands from 0,1 Hz to 50 Hz and from 50 Hz to 500 Hz (called high frequency oscillations), it was observed that the latter are very important in the epileptic phenomenon since they present a much more complex frequency structure in the preictal period compared to the baseline.
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Berrehil El Kattel, Menaouar, Robson Mayer et Sérgio Vidal Garcia Oliveira. « ISOLATED STEP-UP/STEP-DOWN THREE-PHASE DC-DC CONVERTER WITH HIGH FREQUENCY ». Eletrônica de Potência 23, no 4 (1 octobre 2018) : 454–65. http://dx.doi.org/10.18618/rep.2018.4.0004.

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Alberto Diaz-Amado, José, Jean Paul Dubut, Andrés Ortiz Salazar, Alberto Soto Lock, Glauco George Cipriano Maniçoba et Ricardo Ferreira Pinheiro Filho. « A High-frequency Resonant Dc-ac Converter Using Sequential Commutated Inverters ». Eletrônica de Potência 17, no 4 (1 novembre 2012) : 744–52. http://dx.doi.org/10.18618/rep.2012.4.744752.

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Habicheyn-Hiar, S., C. Hernández-Ibáñez, I. Fernández-Canedo et M. De Troya-Martín. « High-frequency cutaneous echography in the diagnosis of cutaneous malignant melanoma ». ACTUALIDAD MEDICA 99, no 793-Suplemento I (24 novembre 2014) : 32–35. http://dx.doi.org/10.15568/am.2014.793.sp01.re06.

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Migliaccio, Silvia, Elisabetta Romagnoli et Emanuela A. Greco. « Indicazioni alla densitometria ossea e frequenza dei controlli ». L'Endocrinologo 17, no 2 (avril 2016) : 109–10. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-016-0193-y.

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Jones, D. L., K. W. Weiler, R. J. Allen, M. M. Desch, W. C. Erickson, M. L. Kaiser, N. E. Kassim et al. « The Astronomical Low-Frequency Array (ALFA) ». International Astronomical Union Colloquium 164 (1998) : 393–94. http://dx.doi.org/10.1017/s0252921100046091.

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Résumé :
AbstractThe ALFA mission is designed to map the entire sky at frequencies between approximately 0.3 and 30 MHz with angular resolution limited by interstellar and interplanetary scattering. Most of this region of the spectrum is inaccessible from the ground because of absorption and refraction by the Earth’s ionosphere. A wide range of astrophysical questions concerning solar system, galactic, and extragalactic objects could be answered with high resolution images at low frequencies, where absorption effects and coherent emission processes become important and the synchrotron lifetimes of electrons are comparable to the age of the universe.
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Beltramello, A., E. Piovan, P. G. Zampieri, F. Alessandrini, L. Rosta et A. Maschio. « Traumatologia della base cranica ». Rivista di Neuroradiologia 13, no 3 (juin 2000) : 421–25. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300311.

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Résumé :
Solo nel 6% dei casi le fratture del basicranio sono isolate mentre nella grande maggioranza (94% dei casi) rappresentano estensione di fratture della volta cranica. Un impatto frontale od occipitale determina una frattura decorrente lungo il piano sagittale mentre un traumatismo applicato al vertice è causa di frattura decorrente sul piano coronale. La sintomatologia delle fratture del basicranio è in relazione alla sede del traumatismo: quelle della base anteriore possono determinare anosmia, ecchimosi peri-orbitaria e rinoliquorrea, mentre le fratture del basicranio posteriore sono causa di emotimpano, ipoacusia, disfunzione vestibolare, paralisi periferica del nervo facciale ed infine otoliquorrea. È fuor di dubbio che l'evenienza di fistola liquorale è nettamente più frequente nei pazienti con fratture della base (11%) rispetto ai pazienti con trauma cranico generale (3%). L'incidenza di liquorrea risulta molto più elevata per le fratture del basicranio anteriore mediano: la TC ad alta risoluzione con scansioni coronali dello spessore di 1–3 mm. costituisce l'indagine di scelta, riuscendo a dimostrare la presenza di breccia ossea nel 70% dei casi: nei rimanenti, potranno utilmente essere eseguite la cisternografia MR, la cisterno-TC o la cisternografia con radionuclidi. Fistole carotido-cavernose o pseudo-aneurismi della arteria carotide interna possono essere la conseguenza di fratture del basicranio che interessino l'arteria nel segmento intra-petroso o intra-cavernoso: il trattamento endo-vascolare costituisce la modalità terapeutica di scelta per entrambe le evenienze. Infine, il coinvolgimento del basicranio posteriore può determinare fratture dell'osso temporale: più frequenti quelle longitudinali (70%–90%) decorrenti lungo il maggior asse della rocca petrosa, con decorso laterale alla capsula otica, spesso causa di ipoacusia trasmissiva (per interessamento del timpano o del complesso ossiculare) e talora di paralisi periferica del nervo facciale (20% dei casi). Meno frequenti (10%–30%), ma più gravi, le fratture trasversali decorrenti ortogonalmente al maggior asse della rocca petrosa, causa di ipoacusia neuro-sensoriale (per interessamento della coclea), vertigine, nistagmo od otoliquorrea (per interessamento dei canali semi-circolari) ed infine di paralisi del nervo facciale (50% dei casi).
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Dos Santos Damacena, Maria Ionaria, Elisa Dos Santos Cardoso, Daniele Paula Maltezo et Ana Aparecida Bandini Rossi. « Frequência Fenotípica, Alélica e Genotípica dos Grupos Sanguíneos ABO e Rh Entre os Moradores da Comunidade Novo Cruzeiro, Alta Floresta/MT ». Ensaios e Ciência C Biológicas Agrárias e da Saúde 26, no 1 (30 mars 2022) : 105–11. http://dx.doi.org/10.17921/1415-6938.2022v26n1p105-111.

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Résumé :
Estudos sobre os grupos sanguíneos ABO e fator Rh são importantes no ramo da medicina e da biologia molecular, principalmente, por fornecerem informações quanto à disponibilidade de sangue para transfusões, e risco de ocorrência da doença hemolítica perinatal (DHP). O objetivo deste trabalho foi determinar a distribuição e frequência dos fenótipos, genótipos e alelos dos sistemas ABO e Rh entre os moradores da Comunidade Novo Cruzeiro, zona rural do município de Alta Floresta, Mato Grosso. Foram entrevistados 102 moradores, sendo que apenas 43 souberam informar o grupo sanguíneo ao qual pertencem. Em relação ao sistema Rh, 91% são Rh+, e entre as mulheres, 9% são Rh-, o que merece atenção em função da DHP. Entre os homens, o desconhecimento quanto ao fator Rh foi maior. O grupo sanguíneo “O” foi o mais frequente (55,8%), e com relação às frequências alélicas estimadas, o alelo mais frequente foi o “i” (75%). A predominância dos grupos “O Rh+” e “A Rh+” entre os moradores pode estar relacionada ao processo de colonização e a formação das populações contemporâneas. Diante dos resultados, reconhece-se o não conhecimento, pela maioria dos moradores, quanto ao grupo sanguíneo e fator Rh ao qual pertencem, e se torna urgente a necessidade de projetos que esclareçam a população quanto à importância do conhecimento sobre o sistema ABO e fator Rh. Palavras-chave: Doença Hemolítica Perinatal. Transfusões Sanguíneas. Tipagem Sanguínea. Abstract Studies of blood groups ABO and Rh factor are important in the field of medicine and molecular biology, as they provide information regarding the availability of blood available for transfusions and the risk of perinatal hemolytic disease (PHD). In this context, this study aimed to determine the distribution and frequency of phenotypes, genotypes and alleles of the ABO and Rh systems among residents of Novo Cruzeiro Community, a rural area in the municipality of Alta Floresta, Mato Grosso. 102 residents were interviewed, and only 43 able to inform the blood group to which they belong to. Regarding the Rh system, 91% are Rh +, and among women, 9% are Rh-, which deserves attention due to PHD. Among men, the lack of knowledge about the Rh factor was greater. Blood group “O” was the most frequent (55.8%), and regarding to estimated allele frequencies, the most frequent allele was “i” (75%). The predominance of the “O Rh +” and “A Rh +” groups among residents may be related to the colonization process and the formation of contemporary populations. In view of the results, it is recognized that most residents do not know about the blood group and Rh factor to which they belong to, and there is an urgent need for projects that clarify the population regarding the importance of knowledge about the ABO system and the factor Rh. Keywords: Perinatal Hemolytic Disease. Blood Transfusions. Blood Type.
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Fabbroni, Roberto, et Veronica Ferreri. « La TB – Tecnica Bioenergetica secondo il Metodo Summa Aurea® integrata allo Shiatsu, alla Riflessologia e al Massaggio (alla Osteopatia, alla Fisioterapia) ». Scienze Biofisiche 1, no 1 (mars 2021) : 1–12. http://dx.doi.org/10.48274/ibi6.

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Résumé :
La TB-Tecnica Bioenergetica secondo il Metodo Summa Aurea®, attraverso una pratica continuativa consente di sviluppare la capacità di espandere la propria energia ed accedere a frequenze minori di quelle che normalmente sono usuali sia nelle persone sane che ancor di più in quelle che presentano disarmonie di vario tipo. L’Operatore modificando il proprio stato di coscienza è in grado di portare le proprie frequenze cerebrali velocemente in Onde Delta. L’Operatore Bioenergetico è in grado di entrare per risonanza sul campo energetico della persona da trattare e modificarne lo stato di coscienza, abbassandone le frequenze con una conseguente apertura dei canali energetici. Questo approccio, se ricreato prima di procedere ad un trattamento professionale Shiatsu, Riflessologia e Massaggio, ma anche Osteopatico o Fisioterapico (anche se i trattamenti sono di tipo diverso il principio di funzionamento è lo stesso), consente di migliorare l’efficacia della pratica eseguita. L’operatore riuscirà ad acquisire una maggiore empatia con la parte del corpo da trattare, mentre il cliente avrà una percezione del trattamento ricevuto più soddisfacente oltre ad una migliore predisposizione ed apertura nei confronti del trattamento ricevuto e dell’Operatore che lo svolge. Tale integrazione è stata verificata su 50 persone in cui sono stati effettuati gli stessi trattamenti prima e dopo la conoscenza dell’Operatore della TB-Tecnica Bioenergetica secondo il Metodo Summa Aurea®.
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Castaldi, Bruno. « Questioni pratiche nel trattamento anticoagulante della fibrillazione atriale nel paziente oncologico ». Cardiologia Ambulatoriale, no 3 (30 novembre 2020) : 223–25. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2020-3-15.

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Résumé :
La fibrillazione atriale si verifica con una frequenza maggiore nei pazienti con neoplasie, in particolare anziani, spesso correlata a comorbidità o complicanze della terapia chirurgica e medica del cancro. Trattare la fibrillazione atriale in pazienti con neoplasie è una sfida, soprattutto in termini di terapia antitrombotica, perché il cancro comporta un aumento del rischio sia di trombosi che di emorragia, e la risposta anticoagulante può essere imprevedibile. Alla terapia con warfarin e con eparina a basso peso molecolare si sono aggiunti, grazie alla provata efficacia e sicurezza, anche gli anticoagulanti orali diretti. Compliance del paziente, interazioni farmacologiche, frequenti cambiamenti della malattia neoplastica, impongono però una sorveglianza continua e un approccio multidisciplinare.
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Aucella, F. « L'ipertensione arteriosa nel Rene Policistico Autosomico Dominante (ADPKD) ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 23, no 1 (24 janvier 2018) : 50–56. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2011.1464.

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Résumé :
L'ipertensione arteriosa è il sintomo più frequente nei pazienti affetti da ADPKD e uno dei principali fattori che contribuisce alla progressione della malattia renale cronica nonché alla morbilità e mortalità cardiovascolare. Le caratteristiche cliniche più rilevanti dell'IA nella ADPKD sono l'elevata frequenza, la precocità d'esordio, l'associazione con altre patologie cardiovascolari, il riscontro anche in età pediatrica e la familiarità. L'obiettivo della terapia antipertensiva in questi pazienti è rappresentato da valori pressori < 120/80 mmHg e dalla somministrazione precoce di inibitori del RAAS in caso di riscontro microalbuminuria o ipertrofia ventricolare sinistra. Un trattamento precoce ed efficace, preferibilmente con farmaci che bloccano il RAAS, può favorevolmente influire sulla prognosi. (airp)
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de Moura Fernandes, Eisenhawer, Alexandre Cunha Oliveira, Antônio Marcus Nogueira Lima et Cursino Brandão Jacobina. « Rotor Position Estimation For Pmsm Motor With Minimization Of Distortion Of The High Frequency Voltage ». Eletrônica de Potência 17, no 1 (1 février 2012) : 447–55. http://dx.doi.org/10.18618/rep.2012.1.447455.

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SOUSA, E. P., C. C. BRAGA, V. P. R. SILVA, W. L. B. COSTA et M. I. VITORINO. « High-Resolution Time-Frequency Analysis of the Precipitation in Southeast Brazil Using Wavelet Technique ». Anuário do Instituto de Geociências - UFRJ 42, no 3 (30 septembre 2019) : 558–67. http://dx.doi.org/10.11137/2019_3_558_567.

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Starace, Fabrizio. « Medical decisions at the end of life : epidemiological and psychiatric aspects ». Epidemiologia e Psichiatria Sociale 7, no 2 (août 1998) : 135–46. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00007272.

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RIASSUNTOScopo— Il dibattito attuale sulle decisioni mediche di fine vita (DMFV) è caratterizzato da toni ed argomentazioni prevalentemente filosofici e confessionali. Scarsa attenzione è stata sinora rivolta a chiarire la reale diffusione di queste pratiche ed ancor meno esplorato risulta il ruolo che lo psichiatra e chiamato a svolgere in tale delicato contesto.Metodo— È stata condotta una revisione sistematica della letteratura degli ultimi dieci anni sulle DMFV, selezionando gli studi che riportavano: 1) stime della frequenza con cui i medici avevano ricevuto richieste di eutanasia (EU) e di assistenza al suicidio (SA); e/o 2) stime della frequenza con cui i medici avevano realmente praticato EU/SA. Sono stati inoltre passati in rassegna i lavori nei quali erano considerati i problemi relativi alia consulenza psichiatrica.Risultati— I risultati delle indagini esaminate documentano che le DMFV sono molto phi frequenti di quanto comunemente si ritenga. Una stima conservativa indica che almeno un medico su dieci ha praticato l'EU/SA. Una scarsa considerazione della consulenza psichiatrica è l'atteggiamento prevalente rilevato nei rari studi condotti sul tema.Conclusioni— L'eutanasia e le altre DMFV impongono alia coscienza ed alia pratica medica una riflessione profonda sui criteri che guidano l'agire umano e professionale degli operatori sanitari. Il contributo che la ricerca epidemiologica e psicosociale puo offrire al dibattito bioetico è indispensabile.
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Almeida, Bruno, et Demercil Junior. « Three-phase Single-stage Bidirectional Rectifier With High Frequency Isolation And Pfc ». Eletrônica de Potência 21, no 2 (1 mai 2016) : 117–25. http://dx.doi.org/10.18618/rep.2016.2.2627.

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Larruz-Castillo, Irving, Aníbal Pacheco-Sánchez et Donato Valdéz-Peréz. « Estado del arte, optimización del modelo RLC y retos de fabricación de interconectores para alta frecuencia a base de nanotubos de carbono ». Científica 24, no 2 (2020) : 111–23. http://dx.doi.org/10.46842/ipn.cien.v24n2a03.

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Résumé :
En el siguiente documento se hace una revisión bibliográfica sobre las propiedades eléctricas de los nanotubos de carbono (CNT) en altas frecuencias y como han sido implementados como interconectores en diferentes dispositivos. Se muestran los resultados de dichas implementaciones y se analizan para su interpretación. De la bibliografía revisada, se selecciona un modelo RLC de interconectores con base en CNT y se hace un estudio del mismo. Se obtiene una función para la impedancia del dispositivo y utilizando los valores teóricos sugeridos para el modelo RLC, se extiende su análisis en altas frecuencias (<100 GHz). A partir de la representación matricial tipo ABCD de los componentes del circuito equivalente, se calculan las ecuaciones de los parámetros de dispersión (S) para este dispositivo. A partir de esta ecuación característica se realiza una optimización de los componentes del circuito RLC hacia una correcta descripción de los datos experimentales del dispositivo. Por último, se discuten los retos en la fabricación de interconectores con base en CNT.
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&NA;. « Frequency of epoetin alfa-associated PRCA differs between brands ». Inpharma Weekly &NA;, no 1421 (janvier 2004) : 21. http://dx.doi.org/10.2165/00128413-200414210-00053.

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&NA;. « Frequency of epoetin alfa-associated PRCA differs between brands ». Reactions Weekly &NA;, no 985 (janvier 2004) : 3. http://dx.doi.org/10.2165/00128415-200409850-00005.

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Gonzalez, Alvaro, et Yoshinori Uzawa. « Investigation on ALMA Band-4 Frequency-Dependent Cross-Polarization ». IEEE Transactions on Terahertz Science and Technology 4, no 2 (mars 2014) : 184–92. http://dx.doi.org/10.1109/tthz.2013.2294093.

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PEREIRA, Matheus Gonçalves, Mariane Wehmuth Furlan EULALIO, Antonio Lacerda SANTOS FILHO, Aristides Schier DA CRUZ et Carlos Roberto NAUFEL JUNIOR. « MORTALIDADE E COMPLICAÇÕES EM PACIENTES COM HEMORRAGIA DIGESTIVA ALTA VARICOSA ». Revista Médica do Paraná 79, no 2 (24 juin 2022) : 1624. http://dx.doi.org/10.55684/79.2.1624.

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Résumé :
RESUMO – A hemorragia digestiva alta é emergência médica frequente e potencialmente grave. Pode ser causa varicosa e não varicosa. O objetivo deste trabalho foi avaliar as características clínicas, eficácia do tratamento, evolução e desfecho clínico de pacientes com cirrose hepática. É estudo retrospectivo comparativo com base nos prontuários médicos de pacientes que evoluíram com sangramento gastrointestinal alta de causa varicosa durante o primeiro semestre de 2018 e o de 2021. Em 2018 foram 44 (grupo 1) e em 2021 45 pacientes (grupo 2). Em conslusão, o perfil dos pacientes é em sua maioria de homens na 5ª. década de vida. A principal causa da cirrose foi o etilismo. A incidência varizes esofágicas aumentou e a de varizes gástrica se manteve. O tempo de internamento geral e em UTI e os encaminhamentos a UTI aumentaram, assim como o uso de todos os hemoderivados. O balão esofágico foi mais utilizado e mais efetivo na redução da mortalidade.
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Boccanelli, Alessandro. « Stenosi aortica, un problema ad alta prevalenza e morbilità ». Cardiologia Ambulatoriale 30, no 3 (9 décembre 2022) : 146–51. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2022-3-2.

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Résumé :
L’aumento dell’età media della popolazione a cui si è assistito negli ultimi 40 anni ha reso epidemiologicamente rilevanti le valvulopatie degenerative, tra cui la Stenosi Valvolare Aortica (SAV). La diagnosi precoce di questa condizione può consentire di allungare anche non di poco la vita dei pazienti e sicuramente migliorarne la qualità. Una causa possibile della sottodiagnosi della SAV è la scarsa consapevolezza del peso epidemiologico della malattia. La prevalenza della SAV moderata-severa nella popolazione generale tra i 70 e i 75 anni è di circa il 2%, crescente con l’età. La sclerosi valvolare aortica, premessa per lo sviluppo nel tempo di SAV, è presente nel 34% della popolazione oltre i 65 anni. Nei pazienti asintomatici con SAV moderata-severa, durante un periodo di follow up medio di 2 anni circa, il 39,4% sviluppa sintomi tali da giustificare la sostituzione valvolare. Circa il 50% dei pazienti con SAV da moderata a severa non riferisce sintomi. In letteratura, il rischio di morte improvvisa nella fase silente della SAV varia dallo 0,25% al 1,7% per anno. È molto frequente che i pazienti con SAV riferiscano con ritardo i propri sintomi. Se si considera una mortalità annua del 30% in presenza di sintomi, il loro riconoscimento precoce e il tempestivo avvio a sostituzione protesica sono fondamentali Da queste considerazioni emerge la necessità di una diagnosi precoce e possibilmente ad uno stadio di minore gravità, attraverso campagne di screening istituzionale.
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Karlický, Marian, et Miroslav Bárta. « ALMA and solar research ». Proceedings of the International Astronomical Union 6, S274 (septembre 2010) : 284–86. http://dx.doi.org/10.1017/s1743921311007137.

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AbstractThe ALMA (Atacama Large Millimeter/sub-millimeter Array) is the large interferometer that will consist up to 64 high-precision antennas operating in the 31.3 – 950 GHz frequency range. In this range unique observations in cosmology, cold universe, galaxies, stars and their formations, and so on are expected. Among these objectives there is a unique possibility to observe the Sun and to address outstanding issues of solar physics. The ALMA is shortly described and then the new ESO-ALMA European node (ARC) built at Ondřejov Observatory is presented. The new ARC is the only one in Europe oriented to solar physics. The requirements and limitations for ALMA solar observations, as well as some examples of possible solar-oriented ALMA projects, are mentioned.
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Fonseca, Nelson Ferreira, Wagner Moura Lamounier et Aureliano Angel Bressan. « Retornos Anormais no Ibovespa Utilizando Modelos para Dados de Alta Frequência ». Brazilian Review of Finance 10, no 2 (26 juin 2012) : 243. http://dx.doi.org/10.12660/rbfin.v10n2.2012.3654.

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This article aims to identify profitable trading strategies based on the effects of leads and lags between the spot and futures equity markets in Brazil, using high frequency data. To achieve this objective and based on historical data of the Bovespa and the Bovespa Future indexes, four forecasting models have been built: ARIMA, ARFIMA, VAR, and VECM. The trading strategies tested were: net trading strategy, buy and hold strategy, and filter strategy – better than average predicted return. The period of analysis of this paper extends from August 1, 2006 to October 16, 2009. In this work, it was possible to obtain abnormal returns using trading strategies with the VAR model on the effects of leads and lags between the Bovespa index and Bovespa Future index.
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Piccinelli, Marco. « Psychiatric disorders in primary care : why so many differences ? » Epidemiologia e Psichiatria Sociale 3, no 3 (décembre 1994) : 195–208. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00003705.

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RiassuntoScopo - (I) Operare una revisione critica degli studi che hanno indagato la frequenza dei disturbi psichici tra i pazienti della medicina generale, utilizzando come criterio un'intervista psichiatrica standardizzata; (II) discutere i possibili fattori all'origine delle diverse frequenze riscontrate; (III) mettere in luce il ruolo di primaria importanza che possono assolvere in questo campo gli studi multicentrici condotti grazie a programmi di collaborazione internazionale. Metodo - sono stati selezionati i lavori pubblicati nella letteratura internazionale tra il 1970 ed il 1993. La selezione è stata effettuata grazie ad una ricerca computerizzata, nel corso della quale sono stati incrociati i databases MEDLINE e Psychological Abstracts; questa è stata a sua volta integrata da una ricerca manuale, consistente neU'esame delle bibliografie contenute nei lavori cosi individuati e nella consultazione degli indici analitici delle principal! riviste psichiatriche internazionali. Infine, è stata consultata la bibliografia commentata, curata da Wilkinson (1985), relativa a lavori di interesse e pertinenza psichiatrici condotti nella medicina generale e pubblicati tra il 1977 ed il 1985. Risultati - Sono stati individuati 30 lavori, ma 9 sono stati esclusi, dal momento che replicavano dati già riportati in letteratura o presentavano limiti metodologici. È emerso cosi che indagini sulla frequenza complessiva dei disturbi psichici tra i soggetti che si rivolgevano ai servizi di medicina generale sono state finora condotte secondo procedure standardizzate solo in 13 Paesi. La frequenza dei disturbi psichici variava tra il 10% ed il 50% circa. Le possibili ragioni all'origine dellem diverse frequenze riscontrate sono state discusse alia luce di tre fattori: I) le caratteristiche dell'indagine; II) l'affidabilità e la confrontabilità delle categorie diagnostiche e dei sistemi nosografici utilizzati; e III) la diversa organizzazione dei servizi sanitari nei vari Paesi. Conclusioni - alia luce delle difficoltà che si incontrano quando si tenta di confrontare i risultati forniti da studi indipendenti condotti in Paesi diversi o perfino nello stesso Paese viene suggerito il ruolo di primaria importanza che possono assolvere in questo campo gli studi multicentrici condotti grazie a programmi di collaborazione internazionale.
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Krohnke, Duane W. « Mediation's case appearances are more frequent in 1998 ». Alternatives to the High Cost of Litigation 17, no 1 (janvier 1999) : 1–19. http://dx.doi.org/10.1002/alt.3810170102.

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Beltramello, A., G. Puppini, R. Caudana, R. Cerini, E. Piovan, L. Bontempini, S. Rodella et M. Pregarz. « Meningiomi endocranici aggressivi, quadri clinici-RM ». Rivista di Neuroradiologia 6, no 4 (novembre 1993) : 439–43. http://dx.doi.org/10.1177/197140099300600409.

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Il guadagno diagnostico offerto dalla RM nella diagnosi dei meningiomi intra-cranici risiede nella precisa localizzazione della lesione all'interno del cranio e nella definizione dei suoi rapporti con le adiacenti strutture, in particolare arterie e vene. Le caratteristiche morfo-strutturali possono essere comparate con gli aspetti istologici ed operatori in modo da identificare possibili caratteri clinico-radiologici associati ad un comportamento biologico ed evolutivo diverso da quello usualmente benigno dei meningiomi non aggressivi (MNA). 64 meningiomi intra-cranici sono stati valutati retrospettivamente, tutti sottoposti ad esame RM ed operati. In 16/64 pazienti (25%) è stato asportato un meningioma «aggressivo» (MA), caratterizzato cioè istologicamente da pleomorfismo ed alta cellularità, prominenza di nucleoli, frequenti mitosi e foci necrotici, e macroscopicamente da invasione locale della dura, dell'osso e dei tessuti epicranici. MA sono stati riscontrati più frequentemente nei maschi (9/16) di età avanzata con localizzazione alla convessità (12/16). All'esame RM presentavano accentuazione disomogenea (7/14), e marcatamente estesa alla dura adiacente alla base d'impianto («string sign») (10/16), scarsa demarcazione dal tessuto cerebrale circostante (6/14), edema marcato (11/16) e presenza di numerosi foci necrotici all'interno della lesione (7/16). La valutazione statistica ha permesso di individuare quei parametri (accentuazione disomogenea, necrosi, «string sign» ed edema marcato) la cui presenza o meno influisce probabilisticamente sulla diagnosi di MA. In particolare, quando nessuno dei parametri è presente, si tratta di un MNA; quando, al contrario, 3 o 4 parametri sono presenti, la lesione in esame rappresenta un MA; quando solo 1 o 2 parametri sono presenti, è impossibile stabilire con certezza la natura del meningioma.
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Cardoso Daflon, Eduardo. « Considerações sobre o conceito de campesinato para Alta Idade Média ». Sociedades Precapitalistas 11 (1 mars 2021) : e056. http://dx.doi.org/10.24215/22505121e056.

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Para abordar uma série de realidades rurais, temporal e espacialmente diversas, é frequente a mobilização do termo “camponês” que tem uma larga tradição de estudos existente nas Ciências Humanas que remonta pelo menos ao século XIX. Porém, desde os anos 1980 houve uma redução expressiva no número de trabalhos com foco nesses agentes sociais. Para o mundo pré-capitalista em geral – e o medieval em particular – temos a existência de sociedades cuja absoluta maioria da população vive no campo e tira seu sustento majoritariamente do trabalho agrícola. Por sua vez, esses longevos anos de reflexão sobre o campesinato não encontraram eco marcante nos estudos do medievo, com aqueles que trabalhavam o solo merecendo de medievalistas comparativamente muito menos atenção que a aristocracia. Apesar disso, o termo “camponês” não é raro, aparecendo normalmente desprovido de uma reflexão conceitual mais aprofundada. O presente trabalho busca argumentar que a aplicação de uma conceituação mais precisa do campesinato permitirá ganhos analíticos e de compreensão historiográfica desse grupo internamente e historicamente heterogêneo. Para tanto, elabora-se uma breve revisão da bibliografia disponível e com base nela propõe-se uma maneira de abordar teoricamente o campesinato (alto)medieval.
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Oliveira, Vanessa Bertoglio Comassetto Antunes de, Sabrina Sara Aparecida dos Santos, Amanda Khetleen Gusso, Juliana Machado Franco, Tassiana Meireles et Felipe Mendes Barbosa. « Orientações de enfermagem para a alta hospitalar em pronto atendimento de trauma ». Research, Society and Development 11, no 5 (28 mars 2022) : e0911527714. http://dx.doi.org/10.33448/rsd-v11i5.27714.

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O objetivo do estudo foi identificar as principais orientações de alta pela enfermagem nos serviços de urgência e emergência do trauma. Trata-se de uma revisão integrativa realizada nas bases de dados: Biblioteca Virtual em Saúde (BVS), Biblioteca de Medicina Americana (PubMed), Scientific Electronic Library Online (SciELO), Scopus e Google Acadêmico, publicados durante o período de 2015 a 2020. A partir dos resultados encontrados, emergiram seis categorias de orientações: cuidados com a pele; uso de medidas não farmacológicas para alívio da dor; orientações com enfoque na integralidade e multidisciplinaridade do cuidado; participação da família e do paciente no processo de alta; acompanhamento no pós alta. Os pacientes que frequentam os serviços de urgência e emergência, sobretudo do trauma, necessitam de uma vasta gama de cuidados e de profissionais para garantir sua melhor recuperação no pós alta. O enfermeiro, como parte da equipe multiprofissional, se mostra protagonista no planejamento e execução de orientações de alta.
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Bianchi, T., C. Vegni et A. Marini. « Gravidanze Gemellari : Mortalità e Morbilità Neonatali. Casistica I.O.G.L. Mangiagalli Anni 1990-1992 ». Acta geneticae medicae et gemellologiae : twin research 43, no 1-2 (1994) : 121–22. http://dx.doi.org/10.1017/s000156600000310x.

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AbstractI nati da gravidanza gemellare costituiscono una popolazione a maggior rischio di mortalità e morbilità neonatale rispetto ai nati singoli. I principali problemi che si possono presentare sono la nascita pretermine, il ritardo di crescita intrauterina con le patologie associate e la maggiore incidenza di malformazioni congenite.Materiali. Negli anni 1990-92 sono nati 435 bambini da 215 gravidanze multiple: 132 pluricoriali e 57 monocoriali (delle quali 6 monoamniotiche); in 26 casi la placentazione non era definita. Le coppie erano 204, le triplette 10 e una gravidanza era quadrigemina.Risultati. Nel 79% dei casi il parto è avvenuto per taglio cesareo. Il 66.7% di neonati sono di basso peso alla nascita (<2500g) e il 62.5% prematuri (EG<37 settimane). Il 13.1% dei soggetti presentano un peso alla nascita <1500g. Il 19.3% sono piccoli per l'età gestazionale. Nel 28.3% dei casi è stata riscontrata una discordanza di peso maggiore del 20%. Sulla base della placentazione è possibile sottolineare alcune differenze significative: il peso medio alla nascita e l'età gestazionale media sono inferiori nei gemelli monocoriali (1995g e 34 settimane) rispetto ai bicoriali (2399g e 35.7 settimane) mentre non si rilevano differenze per altri parametri quali modalità di parto, prevalenza di piccoli per l'età gestazionale (SGA) o la discordanza di peso. La mortalità perinatale e neonatale è rispettivamente del 4.7% e 4.3 %, superiore nel gruppo dei monocoriali, rispetto ai bicoriali (mortalità perinatale 9% vs. 4%, neonatale 10.3% vs. 2.8%). Cause prevalenti di mortalità sono grave prematurità o idrope nei soggetti monocoriali, malformazioni nei bicoriali. La frequenza di malformazioni da noi riscontrata nei gemelli (6.4%) è doppia rispetto a quanto riferito nei singoli. Si è osservata un'alta prevalenza di RDS in forma grave (12.4%) e di patologie che riconoscono l'evento ischemico come favorente quali NEC (2.7%) e IR (1.6%). Una condizione di sofferenza ipossico-ischemica cerebrale, evidenziata da alterazioni neuroradiologiche, si ha nel 14.4% dei soggetti.Si è valutata la morbilità della popolazione suddividendo i soggetti in base a placentazione, sviluppo intrauterino, ordine di nascita e concordanza di peso o meno nella coppia. Asfissia (6.5%), RDS (35.5%), PDA (10.3%) sono significativamente più frequenti nei gemelli monocoriali. In tale gruppo vi è maggiore prevalenza anche di NEC, IR e alterazioni ipossico-ischemiche cerebrali, probabilmente attribuibili a riduzione del flus-so ematico in tali distretti più frequenti nella placentazione monocoriale. La patologia respiratoria grave (RDS), è più frequente negli AGA (14.2%) vs. SGA (4.2%) e rappresenta la più importante causa di morte; nei soggetti SGA vs. AGA vi è un'incidenza significativamente superiore di ipoglicemia (7.1%) e un maggior rischio di NEC e malformazioni. Non sono state osservate significative differenze di mortalità e morbilità fra 1° e 2° gemello, ad eccezione di ritardo di crescita intrauterina nel 2° gemello (21.1% vs. 11.2%). Nel confronto tra coppie di gemelli con discordanza di peso alla nascita e non, è emersa la maggior prevalenza nel primo gruppo di prematurità (EG media 34.4 sett. vs. 35.5), ritardo di crescita intrauterina e maggior rischio di RDS e malformazioni; l'incidenza di mortalità è significativamente superiore nei gemelli discordanti (10.3% vs. 2.9%). Si sottolinea l'elevata prematurità nei nati da gravidanza plurima. La Sindrome da Trasfusione Feto-Fetale, si è riscontrata con una incidenza del 2,7% in gemelli monocoriali.Conclusioni. La nostra esperienza conferma l'alto rischio di mortalità e morbilità neonatale nel neonato da gravidanza gemellare, rischio correlabile da un lato alla maggiore frequenza di prematurità, di IUGR o di patologia malformativa, dall'altro alle alterazioni circolatorie secondarie a possibili anastomosi vascolari. In particolare tale rischio è maggiore in caso di placentazione monocoriale, o discordanza di peso. Non si è al contrario riscontrata differenza di frequenza di patologia in rapporto all'ordine di nascita.
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Pérez-Sánchez, Andrés F., et Wouter Vlemmings. « Maser polarization with ALMA ». Proceedings of the International Astronomical Union 8, S287 (janvier 2012) : 64–68. http://dx.doi.org/10.1017/s1743921312006655.

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AbstractOnce ALMA full polarization capabilities are offered, (sub-)mm polarization studies will enter a new era. It will become possible to perform detailed studies of polarized maser emission towards for example massive star forming regions and late-type stars such as (post-) Asymptotic Giant Branch stars and young Planetary Nebulae. In these environments, SiO, H2O and HCN are molecules that can naturally generate polarized maser emission observable by ALMA. The maser polarization can then be used to derive the strength and morphology of the magnetic field in the masing regions. However, in order to derive, in particular, the magnetic field orientation from maser linear polarization, a number of conditions involving the rate of stimulated emission, molecular state decay and Zeeman splitting need to be satisfied. In this work, we discuss these conditions for the maser transitions in the ALMA frequency range and highlight the optimum transitions to further our understanding of star formation and evolved star magnetic fields.
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Di Stasi, Vincenza, Sarah Cipriani, Elisa Maseroli, Irene Scavello et Linda Vignozzi. « Insulino-resistenza e fertilità nella donna con attenzione a sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e malattia epatica non alcoolica (NAFLD) ». L'Endocrinologo 23, no 2 (23 mars 2022) : 142–48. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-022-01037-0.

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SommarioIl fattore femminile costituisce un’alta percentuale delle cause d’infertilità di coppia. Tra le cause più frequenti d’infertilità femminile vi sono quelle correlate a un inadeguato stile di vita e alla presenza di sindrome metabolica. L’insulino-resistenza (IR) è uno dei punti cardine della sindrome metabolica ed è coinvolta anche nell’eziopatogenesi della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), frequente causa d’infertilità anovulatoria. Inoltre, l’IR è alla base di alcune delle complicanze della PCOS, come la malattia epatica non alcolica (NAFLD), a sua volta indirettamente correlata a problematiche di fertilità. In questa rassegna proveremo dunque a fornire al lettore degli spunti di riflessione sul complesso e affascinante ruolo dell’IR e delle disfunzioni a essa correlate, nel campo della fertilità femminile.
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Ruiz Santiago, Kelvin, et Carlos Eduardo Uc Rios. « Metodología para desarrollar procesos óptimos de soldadura de materiales termoplásticos (EVA Y EVA/EVOH) usando el sistema de soldaduras de alta frecuencia (HF) ». Project, Design and Management 2, no 1 (15 mai 2020) : 27–50. http://dx.doi.org/10.35992/pdm.v2i1.293.

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Rianto, Suhaesih, Syahrir Syahrir et Adrianus Inu Natalisanto. « Rancang Bangun Alat Metal Detector dengan Metode Beat Frequency Oscillator ». Progressive Physics Journal 3, no 2 (9 décembre 2022) : 191. http://dx.doi.org/10.30872/ppj.v3i2.957.

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A metal detector using the Beat Frequency Oscillator principle and solenoid induction has been made using a series of tools (IC NE 555, capacitors with values ​​of 3.3 F and 4.7 F, resistors 4.9 kΩ, enamel wire 0.3 mm, 4Ω 3W speakers, and 9V battery). The measuring limit of the tool is obtained through measurements using a metal material, namely iron, where the measured value variables are the value of frequency and voltage Vpp, and the average value of the frequency in the input data after the object is 868.1786 Hz and the average value of the Vpp voltage is 1,427 Volts. While the output data obtained the average frequency value is 863.4895 Hz and the average value of Vpp voltage is 0.325 Volt after the object, as for the sound produced before and after the object the difference is too small, so an amplifier circuit is added using an IC LM386 as Audio Amplifier.
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Acosta, Martha N., Choidorj Adiyabazar, Francisco Gonzalez-Longatt, Manuel A. Andrade, José Rueda Torres, Ernesto Vazquez et Jesús Manuel Riquelme Santos. « Optimal Under-Frequency Load Shedding Setting at Altai-Uliastai Regional Power System, Mongolia ». Energies 13, no 20 (15 octobre 2020) : 5390. http://dx.doi.org/10.3390/en13205390.

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The Altai-Uliastai regional power system (AURPS) is a regional power system radially interconnected to the power system of Mongolia. The 110 kV interconnection is exceptionally long and susceptible to frequent trips because of weather conditions. The load-rich and low-inertia AURPS must be islanded during interconnection outages, and the under-frequency load shedding (UFLS) scheme must act to ensure secure operation. Traditional UFLS over-sheds local demand, negatively affecting the local population, especially during the cold Mongolian winter season. This research paper proposes a novel methodology to optimally calculate the settings of the UFLS scheme, where each parameter of the scheme is individually adjusted to minimise the total amount of disconnected load. This paper presents a computationally efficient methodology that is illustrated in a specially created co-simulation environment (DIgSILENT® PowerFactoryTM + Python). The results demonstrate an outstanding performance of the proposed approach when compared with the traditional one.
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Bond, T. Christopher, Jaime Rubin, Steven X. Wang et Alex Yang. « More Frequent Hemoglobin Measurements and More Frequent Epoetin Alfa Titrations Are Both Associated with Increased Epoetin Alfa Dose but Not More Time in Target Hemoglobin Range »,. Blood 118, no 21 (18 novembre 2011) : 4194. http://dx.doi.org/10.1182/blood.v118.21.4194.4194.

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Abstract Abstract 4194 For the past 20 years, management of hemoglobin (Hb) level via erythropoiesis-stimulating agents (ESAs), such as epoetin alfa (EPO) has been the norm in the care of end-stage renal disease (ESRD) patients. Recently, questions about patient safety and new economic bundling rules have brought renewed focus on appropriate Hb targets and how they relate to the use of EPO. Important issues related to Hb control are the frequency of Hb measurements, Hb value, the frequency of changes in EPO dose (titrations), and total EPO dose. Current practice aims to achieve greater control of Hb by more frequent measurement and finer EPO dose titrations. No studies have definitively shown that levels of titration and measurement frequency lead to better clinical outcomes or more efficient use of EPO. One large retrospective analysis found increasing Hb measurements and EPO dose titration frequency decreased patient variability around the facility-level Hb mean (Khan et al, 2011). However, a second study found that frequent titrations have been shown to be the most important driver of Hb cycling—potentially dangerous large fluctuations in Hb levels (Fishbane and Berns, 2005). The issue remains controversial. We conducted a retrospective database analysis in order to quantify the frequency of Hb dose titrations and measurements, and to evaluate their relationship to ESA dose and the ability to keep patients within a Hb range of 10–12 g/dL. Data from prevalent (≥ 120 days), adult (>18 years old) hemodialysis patients dialyzing at DaVita dialysis clinics ≥ 3 times per week between January 1, 2009 and December 31, 2010 were included. For every session, patients' stable dosing periods were defined as any series of at least 3 doses during which the dose did not change more than 10% from first dose in the series. Dose holds were defined as ≥ 3 consecutive sessions with 0 EPO dose. An EPO dose of 0 lasting <3 consecutive sessions was ignored when identifying stable periods and holds. Doses not categorized as part of a stable period or a dose hold were considered transition periods. A dose titration was defined as a difference of > 10% between any of the following: the mean dose of 2 consecutive stable periods; the mean dose of stable period and next/previous dose in transition period; and 2 consecutive doses within a transition period. Transitions involving a dose hold were counted as 1 titration if the patient then returned to a dose within 10% of the mean of the prior period; or 2 titrations otherwise. Similar rules were developed for the minority of patients who received EPO once or twice per week. Correlations among measures (titrations/patient-month and Hb measurements/patient-month with mean monthly EPO dose and time with Hb in range) were assessed using Pearson product-moment correlation and linear regression (adjusted for racial composition, percentage of dialysis vascular access types, percentage with comorbidities, and mean age, vintage, and BMI) at the physician and the facility levels. Time in range was defined as total patient time in range/total patient-time. Facility level analyses were weighted by facility load (minimum of 300 patient-months) and are reported here. Information from 81,464 patients at 1,336 facilities was assessed. The mean number of titrations was 13.6 ± 2.83 (mean ± SD) per patient per year and the mean number of Hb measurements was 36.3 ± 8.24 per patient per year. The mean percent of patient-time in range among these facilities was 57.1% ± 5.8%. At the facility level, after adjustment for case mix factors (mean age, vintage, and BMI at facility, access types, and racial composition) the annual number of dose titrations per patient and Hb measurements per patient were not associated with the percent of patient-months within a 10–12 g/dL Hb range (p=0.12 and p=0.47; respectively). An analysis of ESA utilization showed that an increase of 1 titration per patient at the facility level was associated with an extra 18,000 U (p<0.001) per patient. In this retrospective study of >80,000 US dialysis patients over 2 years, neither increased Hb measurements nor increased EPO titrations were associated with improving patient-time in Hb range. However, increased EPO titrations were associated with significantly increased EPO utilization. Although these associations do not demonstrate causality (or the direction of potential causality), they do underscore the need to assess titration practices. Disclosures: Bond: DaVita Clinical Research: Employment; Affymax Inc: Research presented in this study was paid for by Affymax. Rubin:DaVita Clinical Research: Employment; Affymax: The research presented in this abstract was paid for by Affymax. Wang:DaVita Clinical Research: Employment; Affymax: The research presented in this abstract was paid for by Affymax. Yang:Affymax: Employment.
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Zahn, Einara, et Nelson Luis Dias. « CONTROLE DE QUALIDADE EM DADOS DE ALTA FREQUÊNCIA NO PROJETO ATTO ». Ciência e Natura 38 (20 juillet 2016) : 498. http://dx.doi.org/10.5902/2179460x20072.

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Control quality in turbulence data is an essential step before carrying on any analysis. However, there are not standard tests to follow, and the evaluation criteria are left to the researcher. In this context, the main goal of this study is perform a quality control of high frequency data (10 Hz) measured at two levels above an Amazonian forest (39.4 and 81.6 m, where the average forest height is approximately 40 m). First of all, spikes were removed; in the following, changes in standard deviation in each variable were evaluated with the intention to detect sensor malfunction or low levels of turbulence. Finally, to detect trends and unsteady cases the Reverse Arrangement Test was applied, followed by an analysis of the temporal variation of each variable (difference between maximum and minimum values). After all control quality procedures, 15.8% of the data measured at 81.6 m and 40.7% of the data measured at 39.4 m remained. These results show the high quantity of inconsistent runs, highlighting the importance of the control quality in order to avoid that they contaminate the ensuing analysis.
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Fernandes Montes, Luiz, Milton Ghedini Cardoso, Marcos Aurélio Lopes, Adilson de Paula Almeida Aguiar, Joana Resende Paglis Brunoro, Henrique Salomão Queiroz et Mônica Auxiliadora Mesquita Cardoso. « Effect of frequency of protein energy supplementation on the performance of Nelore steers during the dry season ». Archivos Latinoamericanos de Producción Animal 30, no 1 (17 décembre 2021) : 1–7. http://dx.doi.org/10.53588/alpa.300101.

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The objective of this study was to evaluate the effect of the frequency of provision of protein energy supplementation on pasture during the dry period of the year on the performance of Nelore steers in rearing phase. FAZU teaching school conducted the experiment from July to September 2017. Twenty-two animals of the Nelore breed, aged 12 months and mean initial weight of 232.22 (± 20) kg, modules of 2 ha each, subdivided in six paddocks of Panicum maximum cultivars Mombaça and Tanzânia. The experimental design was completely randomized (DIC) and the averages were compared by the Tukey test at 5% significance. There was no significant difference between the three frequencies of supply of energy protein supplementation, in relation to the average daily weight gain, which were 837; 881 and 855g, at the frequencies of 7; 5 and 3 times per week, respectively. However, there was a significant difference (P <0.05) for the mean daily weight gain between the treatment in which the animals received mineral supplementation (434g), which was lower than the treatments in which the animals were fed with protein energy supplement at the level of 0.25% of body weight. In conclusion, during the period and in the evaluation conditions of this experiment, there was no difference in the effect of the frequency of supply of a protein energy supplement in the supply level of 0.25% of the animals' body weight. The average daily gain was higher for the animals that received the protein energy supplement compared to those supplemented with mineral. Five times a week supplementation obtained the best economic benefit among the evaluated frequencies.
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Carducci, Leonardo Martín, Ramiro Alfonso et Walter Gustavo Fano. « ELF magnetic field receiver : frequency performance and natural signals detection ». Elektron 5, no 2 (15 décembre 2021) : 105–11. http://dx.doi.org/10.37537/rev.elektron.5.2.135.2021.

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Résumé :
En este artículo se presenta el análisis de la etapa analógica de un receptor de campo magnético para frecuencias extremadamente bajas (ELF). Se describen detalles sobre la caracterización y modelado de la antena utilizada, así como el comportamiento en frecuencia del sistema. Para lograr una mayor sensibilidad, se fabricó una bobina con una inductancia considerablemente alta (800 H), además de una etapa de amplificación de alta ganancia (88 dB). Se definió un modelo de circuito equivalente para la antena y se determinaron sus elementos parásitos mediante mediciones de laboratorio y aproximaciones computacionales. El sistema de adquisición tiene una etapa de digitalización con una frecuencia de muestreo de 100 Hz. Para estudiar su comportamiento frente a posibles efectos de aliasing, se realizó un análisis de la etapa analógica en el dominio de la frecuencia determinando las condiciones óptimas de funcionamiento. Las pruebas de campo del equipo se llevaron a cabo en las sierras de Villa Alpina, Córdoba, Argentina. Teniendo en cuenta que el sistema fue diseñado para la medición y estudio de fenómenos electromagnéticos naturales en la banda ELF, se han logrado detectar con éxito las primeras seis resonancias de Schumann.
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Nava-Vargas, Alejandro, Feliciano Milián-Suazo, Germinal Jorge Cantó-Alarcón et José A. Gutiérrez-Pabello. « Supervivencia intracelular de cepas de Mycobacterium bovis de alta y baja frecuencia probado en un modelo de macrófagos bovinos ». Revista Mexicana de Ciencias Pecuarias 12, no 2 (15 septembre 2021) : 487–502. http://dx.doi.org/10.22319/rmcp.v12i2.5542.

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Bovine tuberculosis is a disease caused by Mycobacterium bovis that affects cattle and other species, including humans. Mycobacterium bovis resides mainly in macrophages, so bacilli survival within macrophages is related to virulence. Isolation and strain identification are important for disease control. However, little is known about virulence of the circulating strains in cattle populations. Therefore, the aim of this study was to compare the intracellular survival of Mycobacterium bovis strains with high and low frequency genotypes in cattle in Mexico. Four high frequency genotypes and four low frequency genotypes were identified and subjected to intracellular survival assays in bovine macrophages. Results showed that the phagocytosis proportion was approximately 63 % for all strains. There were no significant differences in the average Colony Forming Units (CFUs) in phagocytosis and survival between the high and low frequency groups; however, when the CFU average of phagocytosis was compared with the survival, significant differences were found in both groups. In intracellular growth, a significant difference was observed between low and high frequency strains, and between low frequency strains. Finally, the intracellular growth average of the groups was analyzed showing no significant difference. These results suggest that the frequency of the genotype in cattle population is not related to the intracellular survival and the virulence of the M. bovis strains.
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Sedano, Karime, Yesid Carvajal-Escobar, Jesús López-De la Cruz et Félix Francés. « Modelación no estacionaria de la magnitud y frecuencia de las crecidas en el Alto Cauca mediante índices climáticos y de operación de embalse ». Tecnología y ciencias del agua 11, no 3 (1 mai 2020) : 27–77. http://dx.doi.org/10.24850/j-tyca-2020-03-02.

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Fabbroni, Roberto, et Antonio Sanna. « Delta Healing. La frequenza cerebrale per il ripristino del Benessere e la Rigenerazione Cellulare, attraverso i trattamenti Bioenergetici secondo il Metodo Summa Aurea®. Caso di studio su 20 Operatori del Metodo ». Scienze Biofisiche 2, no 1 (mars 2022) : 1–19. http://dx.doi.org/10.48274/ibi14.

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Scopo di questo articolo è quello di far conoscere una delle peculiarità alla base del Metodo Summa Aurea® che è quella di indurre lo stato frequenziale Delta a livello cerebrale. Tale stato, che è caratteristico del sonno profondo, nella normalità della vita quotidiana ha un valore irrilevante a meno che non sia presente un forte stato di stress. Il Metodo Summa Aurea® è invece in grado di indurre questo stato, lo stato Delta appunto, volontariamente da cosciente attraverso l’utilizzo di specifiche tecniche Bioenergetiche, portando la persona in uno stato di Benessere, recuperando calma, rilassamento del corpo e della mente, favorendo così vari processi di rigenerazione psicofisica. Un Operatore del Metodo è in grado sia di autoindurre questo stato su di sé e sia di indurlo su di una persona o su un gruppo. La valutazione degli effetti di un Trattamento o Autotrattamento è stata effettuata su 20 Operatori del Metodo Summa Aurea® attraverso l’apparecchiatura Alfa System.
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Avagnina, Irene, Chiara Paolin, Micaela Santini et Franca Benini. « Tosse e astenia : consigli pratici di gestione nei pazienti eleggibili alle cure palliative pediatriche ». QUADERNI ACP 28, no 3 (2021) : 125–30. http://dx.doi.org/10.53141/qacp.2021.125-130.

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Le cure palliative pediatriche (CPP) rappresentano un ambito multidisciplinare della pediatria che si prefigge l’obiettivo di garantire la qualità di vita a bambini affetti da malattie inguaribili ad alta complessità assistenziale e di rispondere ai loro bisogni e a quelli delle loro famiglie. A livello clinico, molteplici sono i sintomi disturbanti con ampia ricaduta sulla qualità della vita, che devono essere gestiti e trattati. Alcuni di questi, in modo particolare, rappresentano una sfida importante per i caregiver e i sanitari che si occupano dei bambini eleggibili alle CPP. Questo secondo lavoro si propone di presentare, con un taglio pratico e di immediata utilità per il pediatra, le strategie di gestione di tosse e astenia. Nell’ambito delle CPP questi due sintomi sono frequenti. La tosse e l’astenia, assieme agli atri sintomi respiratori, al dolore, alla difficoltà di alimentazione, rappresentano un’importante determinante della qualità di vita nei pazienti, impattando significativamente sulla capacità di svolgere le attività della vita quotidiana e sulla loro sfera psicologica e sociale. Per entrambi i sintomi ci sono ancora pochi studi in letteratura che guidino il clinico nella loro gestione, che a oggi si basa ancora troppo sull’esperienza individuale piuttosto che sull’evidenza scientifica.
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Silva, Katia Moreira da, Rosemeiry Capriata de Souza Azevedo, Annelita Almeida de Oliveira Reiners, Adriana Delmondes de Oliveira et Ageo Mario Candido da Silva. « Prevalência e fatores associados ao medo de cair em idosos sem histórico de quedas ». Revista de Enfermagem da UFSM 11 (22 décembre 2021) : e80. http://dx.doi.org/10.5902/2179769264533.

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Objetivo: analisar a prevalência e os fatores associados ao medo de cair em idosos sem histórico de quedas residentes na comunidade. Método: estudo transversal, realizado entre os meses de junho e agosto de 2018, com 140 pessoas de 65 anos ou mais sem histórico de quedas, cadastrados nas Estratégias de Saúde da Família. A variável dependente foi avaliada pela Falls Efficacy Scale - International - Brasil e as explicativas por questionário e instrumentos validados. Foram empreendidas análises descritiva, bivariada e o modelo de regressão múltipla de Poisson. Resultados: a prevalência do medo de cair foi de 65%. Os fatores associados à variável dependente foram sintomas depressivos mais uso de polifarmácia e frequentar grupo social. Conclusão: a prevalência encontrada do medo de cair foi alta. Houve associação do desfecho com interação de polifarmácia e sintomas depressivos e a variável frequenta grupo social apresentou-se como fator de proteção.
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