Littérature scientifique sur le sujet « Abitare Mediterraneo »

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Articles de revues sur le sujet "Abitare Mediterraneo"

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Zanella, Lorenzo, et Marco Uliana. « Catalogo dei Cicindelidi e dei Carabidi della laguna di Venezia. Aggiornamento faunistico e impatto del cambiamento climatico ». Memorie della Società Entomologica Italiana 99, no 1 (14 juin 2022) : 3–61. http://dx.doi.org/10.4081/memoriesei.2022.3.

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Résumé :
Gli ambienti lagunari ospitano specie alofile e alobionti di grande interesse ecologico, caratterizzate da adattamenti a questi ambienti estremi a cui sono spesso legate in modo esclusivo. Lo studio e la protezione di tali habitat costieri sono quindi prioritari per la conservazione della biodiversità. La laguna di Venezia rappresenta un caso biogeografico di grande interesse sia per l’estensione che essa occupa, sia per il contesto geografico in cui si colloca. La biodiversità di Cicindelidi e Carabidi, dei quali è consolidato l’uso come indicatori ambientali, è stata documentata da un catalogo, pubblicato 36 anni fa, che elencava 228 specie. L’analisi corologica di questa lista di specie evidenziava, come già rilevato dallo studio di altri gruppi floro-faunistici, che l’area veneziana era caratterizzata da un’attenuazione dei tratti biogeografici propri del clima mediterraneo, che invece divenivano ben consolidati a sud del Po. La laguna di Venezia rappresenta quindi un territorio di transizione tra gli ambienti caldi mediterranei e quelli continentali più freschi tipicamente centroeuropei. Tale condizione di confine, sia geografico che biologico-climatico, rende l’area particolarmente sensibile alle variazioni climatiche in corso, che modificano il delicato equilibrio tra le specie rappresentative delle due aree climatiche che qui si incontrano. Il presente contributo aggiorna il catalogo alla data attuale, elencando 62 specie nuove. Considerando gli aggiornamenti tassonomici intercorsi per le specie già segnalate e l’esclusione di alcune che riteniamo derivanti da trasporto passivo, l’elenco aggiornato conta oggi 281 specie. Per Harpalus froelichii, H. melancholicus e Agonum hypocrita si è reso necessario aggiornare la distribuzione italiana per discuterne la presenza nella laguna veneta in un quadro geonemico più ampio. Fra le specie di nuova segnalazione, cinque sono nuove anche per il Veneto e di particolare interesse biogeografico: Clivina ypsilon, Ophonus subsinuatus, Oedesis caucasicus, Carterus fulvipes e Masoreus wetterhallii. Una consistente parte delle nuove segnalazioni è dovuta a indagini condotte negli ambienti fluviali e paludosi di pertinenza dell’area di studio, per lo più abitati da elementi mesotermi a corologia europea o ad ampia distribuzione paleartica. Tuttavia, vi sono comprese anche 10 specie europee a gravitazione meridionale o mediterranea e 12 specie strettamente mediterranee, più o meno termofile. Rispetto alla fauna documentata in precedenza, l’incidenza percentuale delle specie termofile presenti tra i Cicindelidi e Carabidi della laguna di Venezia è aumentata dello 0,8%, arrivando a 32,7%, mentre quella delle specie mesoterme è diminuita dell’1,1%, scendendo a 66,9%. Se invece si considerano solo le 62 specie di nuova segnalazione, 22 sono quelle termofile, per un’incidenza relativa del 35,5%. Questa evoluzione faunistica viene discussa alla luce delle variazioni climatiche registrate tra il 1986 e il 2020: un’analisi originale delle temperature medie mensili evidenzia un incremento della media annuale dell’ordine di 1,5°C, dovuto soprattutto alla mitigazione dei rigori invernali. Il maggiore aumento dei valori termici invernali, rispetto a quelli estivi, conferisce al comprensorio lagunare un tratto climatico più mediterraneo, comparabile alla condizione che nel 1986 caratterizzava località litoranee del medio Adriatico, circa 110-150 km più a sud. L’analisi climatica restituisce dunque un risultato coerente con l’evoluzione faunistica riscontrata, che documenta l’espansione verso nord di alcune specie termofile provenienti dal sud del Po.
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Skubic, Mitja. « Goran Filipi, Istrorumunjski lingvistički atlas. Atlasul lingvistic istroromân.Atlante linguistico istrorumeno, Knjižnica Atlas, Knjiga 2, Znanstvena udruga Mediteran=Societas studiorum Mediterraneum, Pula 2002, pag. 785 ». Linguistica 43, no 1 (1 décembre 2003) : 161–63. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.43.1.161-163.

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Résumé :
L'edizione di un atlante linguistico e sempre fonte di giustificato orgoglio per l'autore ed e nello stesso tempo fonte di allegria, di entusiasmo per chi si accinge a servirsene. II detto vale anche per l'apparizione dell'Atlante linguistico istrorumeno. Tuttavia, all'allegria si associa un sentimento di malinconia: si tratta di un pezzo della Romania che a poco a poco sta scomparendo, l'istrorumeno. II fenomeno non e proprio sorprendente, ne eccezionale: per limitarci al mondo romanzo si con­ statano territori latinizzati o romanizzati nell'epoca antica, l'epoca dell'espansione della forza politica romana e della lingua di Roma, dove la latinita fu sommersa nel corso della storia dalle ondate di altre lingue. Un esempio geograficamente vicino all'istrorumeno ci e offerto dalla sorte del dalmatico scomparso alla fine dell'Otto­ cento. "La morte di una lingua" e l'espressione abituale per un tale fenomeno. Certo, una lingua non muore: si tratta di un processo meno poetico, anzi molto prosaico. Per varie ragioni la gente a poco a poco abbandona la lingua materna e ricorre ad usare, dapprima nella vita sociale, poi addirittura in famiglia, un'altra lingua, evi­ dentemente di maggior prestigio.
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Pederzini, Giulia. « Proposta di rifunzionalizzazione di antichi reservoir in rapporto con un nuovo villaggio per bambini in Cagliari, regione Sardegna (Italia) ». Revista M 18 (13 décembre 2021). http://dx.doi.org/10.15332/rev.m.v18i0.2667.

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Résumé :
Cagliari, capoluogo della soleggiata isola italiana della Sardegna, è ricca di storia, cultura e carattere. Con il suo spettacolare scenario di imponenti montagne e dolci colline lungo il Mediterraneo, questa città possiede caratteristiche distintive che nessun altro luogo in Italia possiede. Secoli di storia a Cagliari hanno dato origine a un'architettura unica in tutta la città e luoghi che testimoniano il suo passato storico. Tra questi, c’è un sito interessante posto sul Monte Urpinu, dove giacciono quattro giganteschi serbatoi scavati sottoterra, abbandonati, utilizzati originariamente dalla marina come deposito di carburante negli anni Trenta (Sardegna sotterranea, 2020). Riguardante la memoria storica del luogo, l'articolo mostra lo sviluppo di una proposta volta a riabilitare i bacini come serbatoi d'acqua, funzionali al contesto naturale esistente e al nuovo intervento. Il progetto è una scuola materna ed elementare, integrata nella pineta e, a seconda delle diverse stagioni della città, può essere vissuta su due diversi livelli, come scuola invernale al piano superiore ed estiva al piano terra. L'obiettivo principale è quello di abitare la montagna, sfruttando le potenzialità naturali della luce, dell'acqua, degli alberi. Il sito recuperato diventa luogo privilegiato per il metodo Montessori che propone l'educazione dei bambini a costante contatto con la natura durante il giorno: sono spronati a "farlo da soli", anche in un ambiente selvaggio. Trattandosi di quattro enormi cisterne d'acqua, si propone un sistema idrico autosufficiente. In fine, prendendo coscienza di un recente fenomeno naturale chiamato "bomba d'acqua", l'intervento paesaggistico mira a recuperare anche grandi quantità di acqua che altrimenti verrebbero disperse nel terreno.
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Thèses sur le sujet "Abitare Mediterraneo"

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RADI, Valentina. « ARCHITETTURA, INVOLUCRO ed ENERGIA : abitare ad alta efficienza energetica nelle regioni Mediterranee ». Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2010. http://hdl.handle.net/11392/2389311.

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Résumé :
Goals: The research goal is to investigate, by the further definition of existent theories and their numerical control, when a set of project and technological factors can really have an influence on energy performances in buildings of central Italy (Mediterranean regions) considering, as experimental site, the region of Marche. Regardless of plant design, this research want to set the importance of "variable" project factors, in dynamic energy simulations, referring to passive buildings project. The research goals are: - definition of users' comfort conditions, referring to thermo-hygrometric conditions and psycho-physical factors connected to living spaces and climatic features of the regions object of study; - definition of the morphological and technological project's importance, in determining energy features and psycho-physical comfort conditions, in Mediterranean climate; - numeric and scientific check of variable project factors. Method: from the analysis and study of ancient and modern architecture's components in Mediterranean climate, it has been defined and classified ten reference project factors, checking their impact on energy components and comfort conditions in winter and summer conditions. These factors can be so defined: 1 Orientation, 2 Surface area to volume ratio, 3 Thermal inertia, 4 Thermal transmittance 5 Sunscreens use, 6 Natural ventilation, 7 Different temperature areas, 8 Passive strategies for the envelope 9 Air impermeability 10 Colour Through accurate and repeated energy evaluations performed in dynamic energy simulations (using Design Builder and Ecotect softwares) considering three different typological models and various techological arrangements for the envelope, it has been calculated the real effective incidences related to thermal requirements in winter and summer conditions. The requirements are determined as they occur, depending on building components' changes in each model, coming to quantify in percentage how much each factor above mentioned, weight upon the project and construction of Mediterranean climate buildings. Results: The analysis of the archieved results, in numerical terms, shows more or less marked confirmations about the importance (in terms of comfort and energy requirement de-escalation) of factors as inertia, phase displacement, thermal damping and orientation of the structures. It shows moreover some surprises about the actual incidence of some factors, until now not fully considered by the existent reference literature, as colour, natural ventilation and sunscreens use. It shows instead the very low incidence on global energy behaviors of primary importance factors in cool climate, as air impermeability, surface area to volume ratio and partly the external envelope's high performances (with low thermal transmittance). It can be said then that a building well insulated and with a good thermal inertia, conceived for winter conditions in a cool climate, should be conveniently revised and corrected, considering with more attention another series of project and technological factors, with reference to Mediterranean climate areas. Specificity: the research's results can represent an important progress for new research projects, in university field and European and non-European cooperation programs. Beneficiaries of these achieved results are: - the university, because the produced instrument sets itself as starting point for the following research improvements, in Mediterranean regions, to scientifically setting guidelines and reference instructions for the project of high energy efficiency buildings in Mediterranean climate. - public administration. The results, can become instruments for regional instructions and local codes for the energy control in buildings, setting project strategies suitable for the local building production. - professional technicians: architects, civil and constructions engineers. The research is aimed at technical operators in the field, because can provide practical instruments for the high energy efficiency buildings project, through the ten referential factors management.
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Saviotto, Sandra. « Abitare il vuoto. L'alterità negli spazi contemporanei ». Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/1227.

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Résumé :
La ricerca studia e analizza, attraverso dei casi studio selezionati, i vuoti nella città contemporanea abitati dagli immigrati e dalla marginalità sociale. La ricerca parte da un approccio teorico al quale segue uno pratico attraverso la descrizione dello stato dei luoghi e delle possibilità di intervento.
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Cresci, Edoardo. « FUOCHI BLU. Le 'case al mare' di Piero Bottoni ». Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/2158/1190775.

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ALCAMO, GIUSEPPINA. « SISTEMI PER VALUTARE E COMPARARE IN OPERA LEPRESTAZIONI ENERGETICHE DI COMPONENTI EDILIZIPROGETTO DI UNA TEST‐CELL PER IL CLIMA MEDITERRANEO ». Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/2158/684341.

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Résumé :
La tesi si propone di sviluppare il progetto di una test cell per le prove in regime dinamico su componenti nuovi di involucro, componenti sui quali lo studio in regime estivo risulta particolarmente interessante per il controllo energetico dell’edificio e per il confort indoor. La tesi si propone quindi di conseguire il seguente obiettivo principale: realizzare un laboratorio di prova controllato e all’aperto per materiali e soluzioni tecnologiche legate al concetto dell’edificio ad alta massa termica, all’uso di sistemi di infissi avanzati, di rivestimenti di facciata, di sistemi di schermatura solare come frangisole, tende, persiane, etc.
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Livres sur le sujet "Abitare Mediterraneo"

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1950-, Canta Carmelina Chiara, et Pepe Marinella, dir. Abitare il dialogo : Società e culture dell'amicizia nel Mediterraneo. Milano : FrancoAngeli, 2007.

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editor, Baldini Isabella, et Sfameni Carla editor, dir. Abitare nel Mediterraneo tardoantico : Atti del II Convegno internazionale del Centro interuniversitario di studi sull'edilizia abitativa tardonatica nel Mediterraneo (CISEM) : (Bologna, 2-5 marzo 2016). Bari : Edipuglia, 2018.

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editor, Baldini Isabella, et Sfameni Carla editor, dir. Abitare nel Mediterraneo tardoantico : Atti del III Convegno internazionale del Centro interuniversitario di studi sull'edilizia abitativa tardoantica nel Mediterraneo (CISEM) : (Bologna, 28-31 ottobre 2019). Bari : Edipuglia, 2021.

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Italy) Giornate gregoriane (13th 2019 Agrigento. Animum pictura pascit (Verg., Aen. I, 464) : Abitare con le pitture del Mediterraneo antico : atti delle Giornate Gregoriane XIII edizione (Agrigento, 29 novembre-1 dicembre 2019. Bologna : Ante Quem, 2020.

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Cocozza, Mattia. Stefania Filo Speziale : Abitare la città mediterranea. Napoli : CLEAN edizioni, 2022.

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Actes de conférences sur le sujet "Abitare Mediterraneo"

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Salomone, Veronica. « Strategie di sopravvivenza : riciclare – rigenerare – includere nella città mediterranea ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8013.

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Résumé :
Le trasformazioni che investono la città mediterranea contemporanea rendono l’abitare sempre più complesso e contaminato. La precarietà è una condizione ricorrente che genera paesaggi imprevedibili e incostanti. Nasce l’esigenza di rileggere la città attraverso le sue stratificazioni non più solo materiali: si abita riciclando spazi, stravolgendo relazioni, utilizzando strategie di mercato inusuali. La città perde la sua organicità apparente ma, trasformandosi, mantiene i suoi elementi fondanti, sopravvivendo nelle forme di autocostruzione e appropriazione, nelle relazioni sociali e negli assetti economici. La condizione di sopravvivenza si fa strategia e nuova frontiera dell’abitare. La tesi trova le sue argomentazioni in contesti dove condizioni ambientali e socio-economiche generano paesaggi al limite della sopravvivenza. È il caso del Cairo in cui interi quartieri sono stati trasformati dall’ingente domanda di sopravvivenza. In particolare, il paper vuole approfondire il caso studio della Città dei Morti. Inizialmente occupata da strutture temporanee di parenti adoranti, Al-Qarāfa è oggi abitata da circa un milione di egiziani. La densità abitativa è alta e i servizi non sempre sufficienti, per cui le autorità locali decisero nel 2010 di radere al suolo intere sezioni del cimitero attraverso l’attuazione del piano urbanistico Cairo 2050, stravolgendo l’impianto originario dell’area. Qual’è il ruolo del progetto? Quali sono i modelli politici, economici e sociali in grado di rigenerare la città mediterranea contemporanea? Si può ancora parlare di ‘modello mediterraneo’? The transformations that affect the contemporary Mediterranean city make the way of living more and more complex and contaminated. Precariousness is a recurring condition that generates unforeseeable and variable landscapes. It becomes necessary to reassess the city through its layers not only the material ones: you live by recycling spaces, changing relationships, using unusual market strategies. The city loses its apparent organicity but, transforming itself, keeps its basic elements, surviving in self-constructions and appropriation forms, in social relations and in the economic arrangements. The condition of survival becomes strategy and new border of living. The thesis finds its arguments in contexts where environmental and socio-economic conditions produce landscapes at the limits of survival. This is the case of Cairo where entire districts have been transformed by the huge demand of survival. In particular, the paper wants to deepen the study case of the City of the Dead. Initially occupied by temporary structures of adoring relatives, Al-Qarāfa is today inhabited by about a million of Egyptians. The population density is high and the services aren't always enough, so the local authorities decided in the 2010 to demolish entire sections of the cemetery through the implementation of the development plan Cairo 2050, changing the original structure of the area. What is the role of the project? What are the political, economic and social models capable of regenerating the contemporary mediterranean city? Can we still speak of 'Mediterranean model'?
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