Literatura académica sobre el tema "Tutela della salute"

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Artículos de revistas sobre el tema "Tutela della salute"

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Fausto, Domenicantonio y Mario Leccisotti. "Individual and Social Value of Voluntary Action in Health Care*". Journal of Public Finance and Public Choice 8, n.º 1 (1 de abril de 1990): 43–53. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344910.

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Resumen
Abstract L’articolo cerca di valutare - specie per il settore della tutela della salute - gli effetti dell’azione volontaria ispirata da motivazioni di carattere religioso o di altra natura morale. L’azione volontaria ha un valore sociale perché determina una migliore allocazione delle risorse ed un aumento del benessere individuale e sociale. La principale conclusione raggiunta nell’articolo è che molte delle cause di inefficienza esistenti nel settore pubblico, che assumono una particolare rilevanza nel campo della tutela della salute, non sussistono nel caso di azione volontaria.
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Pasetto, Roberto, Enrica Pizzi y Valentina Possenti. "Attività di ricerca sul possibile contributo del teatro sociale per la tutela e promozione della salute". WELFARE E ERGONOMIA, n.º 2 (febrero de 2022): 23–37. http://dx.doi.org/10.3280/we2021-002002.

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Resumen
Il presente contributo ha la finalità di porre le basi per attività di ricerca volte allo sviluppo di laboratori di teatro sociale che abbiano come macro-obiettivo la tutela e promozione della salute. Inizialmente, si descrivono le caratteristiche dei laboratori di teatro sociale che li identificano come contesti privilegiati per condurre attività di ricerca; segue quindi una disamina epistemologica sul concetto di salute e della sua promozione, e sono poi rappresentate le dimensioni di salute associate all'ambiente di vita. Infine, si traduce quanto trattato nella traccia di sviluppo di un percorso di ricerca, i cui elementi qualificanti sono: a) l'obiettivo salute in termini di "abilità funzionale"; b) l'adozione dell'approccio life-course per fasi di vita; c) la considerazione delle relazioni con l'ambiente naturale tra i domini propri della tutela e promozione della salute, oltre che delle dimensioni del modello bio-psico-sociale.
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Rinaldi, Alessandro, Giulia Civitelli, Maurizio Marceca y Lorenzo Paglione. "Le politiche per la tutela della salute dei migranti: il contesto europeo e il caso Italia". REMHU : Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 21, n.º 40 (junio de 2013): 9–26. http://dx.doi.org/10.1590/s1980-85852013000100002.

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Resumen
Intendendo la salute come un diritto umano fondamentale che non si esaurisce alla dimensione biologica ma si estende a quella sociale, economica e politica, gli autori, dopo aver descritto brevemente le politiche che a livello europeo sono state emanate per tutelare la salute dei migranti, analizzano l'esperienza italiana alla luce delle direttive internazionali. L'Italia rappresenta infatti un caso particolare ed avanzato di tutela della salute dei migranti; la sua politica sanitaria decisamente inclusiva riconosce parità di diritti e doveri ai cittadini regolarmente presenti ed ammette ampie possibilità di protezione ed assistenza anche per gli immigrati privi di permesso di soggiorno. Tuttavia, anche in un contesto avanzato come quello italiano, è necessaria un'evoluzione da un approccio di tipo assistenzialistico ad uno più ampio di promozione della salute attraverso politiche di natura intersettoriale, alla luce della teoria dei determinanti sociali di salute. Affrontare la tematica della salute del popolo migrante rappresenta un'occasione per rendere i servizi sanitari in particolare e le politiche migratorie in generale più attente ad ogni persona, alla sua storia e al contesto nel quale essa vive.
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Dirindin, Nerina. "Prestazioni sociali e sanitarie al tempo della crisi". QUESTIONE GIUSTIZIA, n.º 3 (septiembre de 2011): 205–18. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-003016.

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Resumen
Il presente contributo si propone di discutere i diversi aspetti dei diritti delle persone con riguardo ai problemi della tutela della salute, alle condizioni di maggiore debolezza osservabili nella realtŕ del sistema socio-sanitario italiano e ai fattori che possono mettere a rischio tale tutela.
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Buzzacchi, Camilla. "Energia e ambiti materiali connessi: la lettura della Corte costituzionale". ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, n.º 3 (noviembre de 2011): 115–40. http://dx.doi.org/10.3280/efe2010-003007.

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Resumen
La giurisprudenza della Corte costituzionale in tema di energia sta mettendo in evidenza, a partire dal 2004, un complesso di interessi che sono coinvolti dalle decisioni energetiche, talvolta prevalendo sull'interesse alla sicurezza dell'approvvigionamento energetico, talvolta recedendo rispetto ad esso. Si tratta degli ambiti tutela dell'ambiente, della tutela del paesaggio, della tutela della salute, della tutela della concorrenza, dei livelli essenziali delle prestazioni, della sicurezza: il contributo analizza singolarmente i vari ambiti materiali interessati dalle decisioni di Stato e Regioni in materia di energia, indicando il bilanciamento che di essi č stato effettuato da parte della Corte costituzionale.
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Calloni, Lia, Anna Paola Capriulo, Aurora Torri, Giulia Parisi, Claudia Meroni, Simona Olivadoti y Corrado Celata. "Una "comunità competente" per la prevenzione ed il contrasto al Gioco d'Azzardo Patologico (GAP): esperienze in corso nei territori lombardi". PSICOLOGIA DI COMUNITA', n.º 2 (septiembre de 2020): 23–40. http://dx.doi.org/10.3280/psc2020-002003.

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Resumen
L'empowerment di comunità è una strategia centrale per la promozione della salute. Obiet-tivo del case-study è analizzare il ruolo delle "Comunità Competenti" nei programmi lombardi di prevenzione e contrasto al Gioco d'Azzardo Patologico. Identificando cinque principi chiave emersi dai documenti "Salute in tutte le politiche" e "Tutti per la salute" si analizzerà la concretizzazione delle politiche lombarde in tema GAP, declinate localmente dalle Agenzie di Tutela della Salute (ATS). Sarà evidenziato come l'azione di governance e il coinvolgimento intersettoriale, la condi-visione di buone pratiche, la co-costruzione di interventi incrementino conoscenze, percezione di controllo e motivazioni delle comunità, estendendo il loro impatto anche ad altri determinanti di salute.
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Casini, Marina. "La RU486 tra legge 194 e nuove linee di indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza con Mifepristone e prostaglandine". Medicina e Morale 70, n.º 3 (8 de noviembre de 2021): 329–39. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2021.945.

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Resumen
L’articolo prende spunto dalla recente relazione del Ministro della Salute “sulla attuazione della legge contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l’interruzione volontaria di gravidanza (legge 194/78). Dati definitivi 2019 e dati preliminari 2020”, pubblicata il 16 settembre 2021. Alla luce di questo documento, l’Autrice riporta i termini del dibattito riguardante le “linee di indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine”, pubblicate dal Ministero della Salute il 12 agosto 2020, e con le quali sono cambiate le modalità di esecuzione dell’aborto farmacologico mediante RU486 in Italia. Esse sono conformi alla normativa sull’aborto o la violano? Una risposta adeguata richiede l’esame delle correnti ideologiche presenti nella legge 194: abortismo radicale, collettivizzante e umanitario. L’Autrice ritiene che se guardiamo la lettera della legge non vi è dubbio che le nuove linee di indirizzo contrastano con la legge 194 soprattutto per quanto riguarda il coinvolgimento dei consultori, ma nello stesso tempo non si può ignorare il fatto che nella legge 194 è già presente nascostamente la cultura radicale che si manifesta palesemente nelle linee di indirizzo ministeriali. In ogni caso il dibattito sollevato sulle modalità di somministrazione della RU486 introdotte nell’agosto del 2020 è un’occasione importante per ricordare che in gioco c’è il diritto alla vita dei bambini non nati e la tutela della salute, fisica e psichica, delle donne.
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Sansone, Andrea, Anna Schiavo, Francesco Romanelli y Emmanuele A. Jannini. "Esercizio fisico e doping: ricadute in medicina della sessualità". L'Endocrinologo 22, n.º 4 (agosto de 2021): 311–17. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-021-00930-4.

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Resumen
SommarioL’attività fisica rappresenta uno strumento essenziale per la prevenzione e la tutela della salute individuale. Ciononostante, solo una minoranza degli adulti raggiunge i livelli raccomandati di esercizio fisico. Nell’ambito della sessuologia medica, intervenire sulla sedentarietà può migliorare la salute sessuale e riproduttiva; tuttavia, è necessario che l’attività fisica sia adeguata, onde evitare lo sviluppo di quadri patologici come la triade dell’atleta o l’ipogonadismo indotto da esercizio fisico. Inoltre, l’eventuale uso di “sostanze atte a migliorare l’apparenza e la performance” ha trasceso i confini dello sport agonistico, trovando largo utilizzo fra gli atleti amatoriali al fine di massimizzare la resa dell’esercizio, sebbene siano noti gli effetti avversi sulla salute sessuale e riproduttiva in entrambi i sessi.
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Bussi Roncalini, Elisabetta, Barbara Moffa, Simona Caravello, Consuelo Busetti, Barbara Salvatore y Marco Riglietta. "Inserimento di paziente con Disturbo da Gioco d'Azzardo in Servizio sperimentale residenziale, in misura alternativa alla pena: percorsi clinici tra revisione della normativa e istruzioni operative". MISSION, n.º 59 (febrero de 2023): 22–24. http://dx.doi.org/10.3280/mis59-2022oa14898.

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Resumen
L'inserimento in struttura residenziale per Disturbo da Gioco d'Azzardo, attuato grazie ai fondi sperimentali previsti da Regione Lombardia Deliberazione N. XI / 585 del 1/10/2018 (1), ha permesso a paziente con patologia non rientrante normativamente nell'art 94 del DPR 309/90 (2), di intraprendere un percorso residenziale in misura alternativa alla pena. La valutazione multidimensionale attuata dall'equipe SERD carcere UOC Dipendenze  ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, attraverso strumenti clinici innovativi psicodiagnostici integrati con gli strumenti già disponibili, ha permesso la stesura di uno specifico Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale e, previa convalida da parte dell' Agenzia di Tutela della Salute della provincia di Bergamo, ha reso possibile l'invio alla struttura residenziale specialistica per Disturbo da Gioco d'Azzardo di paziente in misura alternativa alla pena . Il lavoro è espressione della capacità di sinergia ed integrazione tra  il servizio privato, che ha visto nascere le strutture residenziali per giocatori patologici, insieme al servizio pubblico di valutazione e trattamento dell'ASST lombarda oltre al  fondamentale intervento dell'Agenzia di Tutela della Salute territoriale competente e dell'Autorità Giudiziaria attraverso cui si è potuto dare  un'adeguata risposta  in un ambito diverso delle dipendenze attualmente normativamente riconosciuto solo a persona tossicodipendente e alcoldipendente.
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Di Chiara, Gabriele. "Ghost people. Immigrazione clandestina, tutela della salute e dignitŕ della persona". QUESTIONE GIUSTIZIA, n.º 4 (septiembre de 2009): 23–40. http://dx.doi.org/10.3280/qg2009-004003.

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Resumen
- Quale, tra vie ancora tortuose, la sorte effettiva del divieto di segnalazione all'autoritŕ pubblica dell'immigrato irregolare, imposto - finora - ai medici e ai paramedici cui egli si sia rivolto chiedendo assistenza sanitaria? Il divieto di segnalazione non concreta forse, prima ancora che una garanzia fondamentale di tutela della salute del singolo e di quella collettiva, una scelta di civiltŕ, che pone in primo piano la dignitŕ dell'individuo sofferente, sia egli o meno titolare di un permesso di soggiorno non scaduto? Non esiste, forse, nel testo del giuramento professionale del medico, l'impegno ad «attenermi nella mia attivitŕ ai princěpi etici della solidarietŕ umana contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerň mai le mie conoscenze»
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Tesis sobre el tema "Tutela della salute"

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Cavo, Giovanni Maria <1986&gt. "La tutela della salute tra razionalizzazione della spesa e concorrenza". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/8241/1/CAVO_GIOVANNI%20MARIA_TESI.pdf.

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Resumen
La tesi si propone di analizzare i principali strumenti posti in essere nell’ultimo ventennio per razionalizzare la spesa del servizio sanitario pubblico garantendo, al contempo, l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, ossia di ciò che, secondo la definizione della giurisprudenza costituzionale, rappresenta il nucleo irriducibile del diritto alla salute tutelato dall’art. 32 Cost. e così, di fatto, l’ultimo presidio, in àmbito sanitario, di welfare state per come lo conosciamo. Riassumendo i risultati della ricerca, il lavoro mette in luce come, dopo una prima fase di “federalismo sanitario”, in cui autonomia e responsabilizzazione delle Regioni hanno rappresentato i punti cardinali della ricerca della suddetta razionalizzazione, si è assistito, sul finire del primo decennio del XXI secolo, ad un progressivo ri-accentramento di funzioni e, soprattutto, di definizione delle misure di contenimento dei costi del servizio sanitario pubblico cui poi le singole Regioni si sarebbero dovute attenere. Dall’analisi condotta è emerso che, se da un lato il suddetto percorso ha prodotto sino ad oggi effetti positivi, garantendo sia il contenimento della spesa sia il mantenimento dei livelli essenziali delle prestazioni, dall’altro potrebbe non essere più sufficiente nell’immediato futuro, se, come è verosimile attendersi guardando al trend degli ultimi anni, i finanziamenti destinati al Servizio Sanitario Nazionale continueranno a decrescere progressivamente. A questo proposito, sostenendo la necessità di passare a misure in grado di migliorare strutturalmente la qualità della spesa sanitaria piuttosto che contenerla con singole previsioni adottate ad hoc, si è mostrato come lo stimolo e l’amministrazione della concorrenza nei settori sanitari caratterizzati dalla presenza di operatori privati (case di cura ed imprese farmaceutiche), rappresentino ancora oggi validi strumenti per garantire livelli di spesa sempre (più) efficienti attraverso le condotte ed i comportamenti concorrenziale degli operatori. Permettendo, così, di non dover ancora incidere, riducendoli, sui livelli essenziali delle prestazioni garantiti agli utenti.
The thesis aims to analyze the main tools carried out in the last twenty years to rationalize the expenditure of the public health service, while providing the essential levels of health assistance. These essential levels were defined by the Italian Constitutional Court as the irreducible core of the health right protected by art. 32 of the Italian Constitution, and the last defence of welfare state as we know it. The work shows that, after a first phase of “health federalism” featured by autonomy and empowerment of the Regions, the end of the first decade of the 21st century was chiaracterized by a gradual re-centering of functions and, above all, the enforcement to Regions of measures to contain the cost of the public health service. The research also carried out that on one hand, those measures have produced positive effects till now, ensuring both the containment of expenditure and the maintenance of the essential levels of health assistance, but on the other, it may not be enough in the immediate future if funds allocated to the National Health Service will continue declinig progressively as recent years. In this regard, the thesis aims to point out the need to move to measures that could improve the quality of healthcare in a structured way rather than containing it with individual forecasts. The research has shown how the stimulus and regulation of competition in the health sectors characterized by the presence of private operators are still valid instruments to ensure more and more efficient spending levels through the conduct and competitive behaviors of operators. In this way, it would be possible to continue granting the same essential levels of health assistance.
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LIU, DAN. "Saggi su politiche pubbliche e tutela della salute". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/12010.

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Resumen
Questa tesi include tre capitoli che si concentrano sulle politiche pubbliche e la tutela della salute. Il primo capitolo esamina l’effetto dell’incremento delle aliquote dell’IVA su alcune bevande sul loro consumo. I risultati dell’analisi empirica suggeriscono che l'aumento dell'aliquota IVA ha ridotto il consumo di alcolici, birra e bevande gassate, mentre l’effetto sul consumo di vino non è statisticamente significativo. Tuttavia, questo risultato generale cambia se si considerano sotto-gruppi di individui. Il secondo capitolo studia l’impatto del salario minimo sulla salute della popolazione cinese. Le stime indicano che i salari minimi reali sono negativamente e significativamente correlati con lo stato di salute della popolazione sia nel breve che nel lungo periodo, un risultato che potrebbe essere spiegato dalle condizioni di lavoro più stressanti conseguenti all’introduzione di un salario minimo più elevato. Infine, il terzo capitolo analizza gli effetti dei meccanismi di incentivazione sui comportamenti degli operatori sanitari del settore delle cure primarie nell’ambito della gestione dell'ipertensione. La nostra indagine empirica suggerisce che gli incentivi finanziari negativi potrebbero motivare gli operatori sanitari a migliorare la qualità dei servizi legati alla gestione dell'ipertensione, mentre né gli incentivi finanziari né diverse modalità di valutazione delle prestazioni sembrano influenzare la qualità dei servizi.
This dissertation includes three chapters which focus on the relationship between public policies and healthcare. The first chapter examines whether tax policy is effective in changing the unhealthy drinking behaviours of individuals. My findings suggest that the VAT rate increase is effective in reducing the consumption of spirits, beer and carbonated beverages, while it is not effective for wine. However, this general result change when looking at sub-groups of individuals. The second chapter studies how real minimum wages affect population health in China. I conclude that real minimum wages are negatively and significantly related to population health, a result which might be explained by the role of more stressful working conditions as a consequence of a higher minimum wage. Finally, the third chapter analyses the effects of incentive mechanisms on the behaviours of primary health workers and the subsequent effects on the quality of hypertension management. The empirical investigation suggests that negative financial incentives could motivate primary health workers and improve the quality of hypertension management. However, neither positive financial incentives nor different modes of performance evaluation are significantly related to the quality of hypertension management.
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LIU, DAN. "Saggi su politiche pubbliche e tutela della salute". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/12010.

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Resumen
Questa tesi include tre capitoli che si concentrano sulle politiche pubbliche e la tutela della salute. Il primo capitolo esamina l’effetto dell’incremento delle aliquote dell’IVA su alcune bevande sul loro consumo. I risultati dell’analisi empirica suggeriscono che l'aumento dell'aliquota IVA ha ridotto il consumo di alcolici, birra e bevande gassate, mentre l’effetto sul consumo di vino non è statisticamente significativo. Tuttavia, questo risultato generale cambia se si considerano sotto-gruppi di individui. Il secondo capitolo studia l’impatto del salario minimo sulla salute della popolazione cinese. Le stime indicano che i salari minimi reali sono negativamente e significativamente correlati con lo stato di salute della popolazione sia nel breve che nel lungo periodo, un risultato che potrebbe essere spiegato dalle condizioni di lavoro più stressanti conseguenti all’introduzione di un salario minimo più elevato. Infine, il terzo capitolo analizza gli effetti dei meccanismi di incentivazione sui comportamenti degli operatori sanitari del settore delle cure primarie nell’ambito della gestione dell'ipertensione. La nostra indagine empirica suggerisce che gli incentivi finanziari negativi potrebbero motivare gli operatori sanitari a migliorare la qualità dei servizi legati alla gestione dell'ipertensione, mentre né gli incentivi finanziari né diverse modalità di valutazione delle prestazioni sembrano influenzare la qualità dei servizi.
This dissertation includes three chapters which focus on the relationship between public policies and healthcare. The first chapter examines whether tax policy is effective in changing the unhealthy drinking behaviours of individuals. My findings suggest that the VAT rate increase is effective in reducing the consumption of spirits, beer and carbonated beverages, while it is not effective for wine. However, this general result change when looking at sub-groups of individuals. The second chapter studies how real minimum wages affect population health in China. I conclude that real minimum wages are negatively and significantly related to population health, a result which might be explained by the role of more stressful working conditions as a consequence of a higher minimum wage. Finally, the third chapter analyses the effects of incentive mechanisms on the behaviours of primary health workers and the subsequent effects on the quality of hypertension management. The empirical investigation suggests that negative financial incentives could motivate primary health workers and improve the quality of hypertension management. However, neither positive financial incentives nor different modes of performance evaluation are significantly related to the quality of hypertension management.
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Bellia, Salvatore. "La tutela della salute dei lavoratori marittimi: il progeto Seamed". Doctoral thesis, Università di Catania, 2013. http://hdl.handle.net/10761/1390.

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Resumen
The project S.E.A.MED. has the aim of creating a prototype system for performing remote diagnosis of first level in emergency situations caused by accidents, health problems or illness inpersons occurring in locations without medical support. The baseline scenario of the project is to support the health of people at sea. The system is primarily designed to provide remote support of the first medical intervention for people who are on sailing vessels, offshore platforms, etc.. especially in those cases where it is not provided, on board, the presence of medical personnel or health in general.
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CAMPAGNA, MAURIZIO. "La tutela della salute nell'ordinamento policentrico tra frammentazione e complessità". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/938.

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Resumen
Scopo di questa ricerca è illustrare la complessità e la frammentazione delle fonti della legislazione sanitaria. Il corpus normativo che regola la tutela della salute si presenta disorganico e stratificato. Il filo rosso seguito per orientarsi nella regolazione del settore è quello delle forti conflittualità tra ragioni giuridiche, sociali, culturali ed economiche nell’ambito delle quali si produce la regolazione in materia. Il diritto sanitario non sarebbe una disciplina autonoma, ma appunto una legislazione speciale che riunisce il diritto prodotto intorno ad un oggetto politico come la tutela della salute. In subordine, visto il modo di produzione dello stesso, è possibile pervenire ad un’altra importante conclusione: che il settore sanitario, molto sensibile ai cambiamenti culturali e sociali, anzi da questi determinato, sarebbe la punta avanzata del fenomeno di frammentazione delle fonti del diritto per cui il modo tradizionale di descrivere e ordinare le stesse non sarebbe più in grado di contenere l’esuberanza dei modi specifici di regolazione del settore. Una ricerca che voglia descrivere questo assetto normativo non potrà che essere trasversale e multidisciplinare, pronta a recepire problematiche e ad usare categorie proprie di scienze non giuridiche.
The aim of this research is to explain the complexity and the fragmentation of the health legislation sources. The perspective corpus that rules healthcare appears unorganized and stratified. The red thread followed to understand the way this sector operates is that of the strong conflict between legal, social, cultural and economic reasons that regulate this field. The healthcare law isn't an autonomous discipline, but a special legislation that unifies the rights around a political issue such as healthcare. Therefore, considering how the law is brought forward, it's possible to reach another important conclusion: the healthcare sector, sensitive to cultural and social changes, indeed has led from these, would be the advanced point of the fragmentation phenomenon of the law sources thus the traditional terms to describe and order them would not be able to contain the exuberance of the specific ways of sector regulation. A research that wants to describe this normative structure can't be but indirect and multidisciplinary, ready to acknowledge difficulties and use categories not proper of juridical sciences.
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CAMPAGNA, MAURIZIO. "La tutela della salute nell'ordinamento policentrico tra frammentazione e complessità". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/938.

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Resumen
Scopo di questa ricerca è illustrare la complessità e la frammentazione delle fonti della legislazione sanitaria. Il corpus normativo che regola la tutela della salute si presenta disorganico e stratificato. Il filo rosso seguito per orientarsi nella regolazione del settore è quello delle forti conflittualità tra ragioni giuridiche, sociali, culturali ed economiche nell’ambito delle quali si produce la regolazione in materia. Il diritto sanitario non sarebbe una disciplina autonoma, ma appunto una legislazione speciale che riunisce il diritto prodotto intorno ad un oggetto politico come la tutela della salute. In subordine, visto il modo di produzione dello stesso, è possibile pervenire ad un’altra importante conclusione: che il settore sanitario, molto sensibile ai cambiamenti culturali e sociali, anzi da questi determinato, sarebbe la punta avanzata del fenomeno di frammentazione delle fonti del diritto per cui il modo tradizionale di descrivere e ordinare le stesse non sarebbe più in grado di contenere l’esuberanza dei modi specifici di regolazione del settore. Una ricerca che voglia descrivere questo assetto normativo non potrà che essere trasversale e multidisciplinare, pronta a recepire problematiche e ad usare categorie proprie di scienze non giuridiche.
The aim of this research is to explain the complexity and the fragmentation of the health legislation sources. The perspective corpus that rules healthcare appears unorganized and stratified. The red thread followed to understand the way this sector operates is that of the strong conflict between legal, social, cultural and economic reasons that regulate this field. The healthcare law isn't an autonomous discipline, but a special legislation that unifies the rights around a political issue such as healthcare. Therefore, considering how the law is brought forward, it's possible to reach another important conclusion: the healthcare sector, sensitive to cultural and social changes, indeed has led from these, would be the advanced point of the fragmentation phenomenon of the law sources thus the traditional terms to describe and order them would not be able to contain the exuberance of the specific ways of sector regulation. A research that wants to describe this normative structure can't be but indirect and multidisciplinary, ready to acknowledge difficulties and use categories not proper of juridical sciences.
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Ippoliti, Martini Carlotta <1987&gt. "Responsabilità della pubblica amministrazione e prevenzione tra tutela della salute ed esigenze di mercato". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/8113/1/ippolitimartini_carlotta_tesi.pdf.

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Resumen
Nell’ambito di un processo di espansione della responsabilità civile della Pubblica Amministrazione emerge con intensità crescente il problema più specifico dell’applicabilità dei rimedi risarcitori a fronte dei danni derivanti dall’omessa o inadeguata attuazione di provvedimenti funzionali ad assicurare un ragionevole bilanciamento tra le istanze di tutela del fondamentale diritto alla salute e quelle di garantire l’iniziativa economica privata. L’analisi delle molteplici fattispecie nelle quali si pone il problema appena indicato fa emergere una preponderante prevalenza di discipline di derivazione comunitaria ispirate al principio di precauzione ed impone all’interprete anzitutto il compito di ricostruire gli orientamenti che ne delineano la fisionomia osservando un contesto più ampio di quello nazionale nel quale la lettura della giurisprudenza interna si integra con quella della Corte di giustizia; quindi ad interrogarsi circa la portata generale di un principio che, pur avendo fatto ingresso nell’ordinamento italiano attraverso Regolamenti e Direttive dell’Unione Europea, appare ormai fondamentale in tutte le materie nelle quali emergono problemi di tutela della salute della persona. Adottando questa prospettiva di indagine la ricerca si focalizza su fattispecie rappresentative quali, ad esempio, quelle in cui la Pubblica Amministrazione è chiamata a garantire la conservazione di un ambiente salubre, la sicurezza delle acque destinate ad uso umano, dei farmaci e degli alimenti al fine di individuare regole la cui valenza generale consenta di risolvere le delicate questioni indicate anche in ipotesi diverse da quelle considerate e nelle quali non sia presente una specifica legislazione di settore che imponga alla Pubblica Amministrazione dettagliati obblighi di protezione.
The increasing expansion of the liability of the Public Administration imposes to consider the more specific question of the applicability of liability rules in order to compensate injuries caused by inadequate implementation of safety measures aimed to reach a reasonable balance between the protection of the human health and the market efficiency. The analysis of cases in which the just indicated problem arises reveals a predominant prevalence of European Union’s Directive and Regulations inspired by the precautionary principle. In this prospective it is firstly necessary to investigate the interplay between the domestic case law and the Court of Justice’s case law in order to define the boundary in which the precautionary principle play a fundamental role in the Italian tort law system and in particular where human health protection is involved. Adopting this method the research focuses on representative cases (such as, for example, those in which the Public Administration has the duty to ensure the preservation of an healthy environment, the safety of the water intended for human consumption, the safety of drugs and foods) in order to identify general rules useful to solve the indicated issues even in cases other than those considered and in which there is no a specific legislation which imposes to the Public Administration detailed protection duties.
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CUCINOTTA, CARLO. "Sicurezza alimentare e diritto penale. Uno studio sulla tutela penale della salute pubblica". Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2021. http://hdl.handle.net/11571/1437676.

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Resumen
Il lavoro affronta una tematica di particolare attualità nel panorama scientifico, concernente la tutela penale della salute pubblica nel settore alimentare. Il presente studio è suddiviso in cinque capitoli: premesse un’indagine di teoria generale sui reati di pericolo (cap. I) e un’analisi storico-comparatistica sulla tutela penale della salute pubblica (cap. II), vengono approfondite le principali problematiche che caratterizzano la disciplina vigente dei reati alimentari (cap. III) e le relative interrelazioni con la normativa sovranazionale (cap. IV), mentre per finire sono esaminate le prospettive di riforma del settore in esame attraverso lo studio di un recente disegno di legge (cap. V). Più precisamente, la ricerca si diparte da un’analisi delle tecniche normative che si offrono al legislatore nella tutela della salute dei consumatori in materia alimentare. Vengono evidenziati i problemi di determinatezza e di praticabilità processuale che concernono i reati di pericolo concreto; sono esaminati i rapporti fra tale tecnica normativa e l’utilizzo del sapere epidemiologico; sono approfonditi i pregi e gli inconvenienti connessi alle ulteriori tecniche di tutela anticipata; particolare attenzione è infine dedicata all’utilizzo dei c.d. limiti-soglia, di cui viene analizzata la posizione nella struttura del reato, la disciplina giuridica, il relativo procedimento di determinazione, nonché i rapporti con i principi di riserva di legge e di offensività. Alla luce di siffatta impostazione, il lavoro procede a investigare l’origine storica dell’attuale disciplina dei reati contro la salute pubblica, nella consapevolezza che la comprensione dei problemi posti dalle fattispecie vigenti non può che passare dalla storia entro cui esse si sono formate. L’analisi è dedicata anzitutto ai principali modelli di codificazione che hanno influenzato la redazione del codice Zanardelli – tra cui il codice napoleonico del 1810, i codici dell’Italia preunitaria e il codice dell’impero tedesco del 1871 –, a cui segue una ricostruzione dei relativi lavori preparatori, tesa a comprendere i profili dogmatici e politico-criminali che caratterizzano i delitti contro la salute pubblica nel codice del 1889. A questo punto la ricerca si sposta sulla normativa vigente. Dopo aver esaminato le problematiche connesse al trattamento sanzionatorio differenziato dei delitti contro la salute pubblica e proposto una ricostruzione maggiormente in linea con il rango primario ricoperto dalla salute all’interno della Costituzione, il lavoro affronta i problemi di tassatività e di ragionevolezza che concernono sia gli artt. 439 ss. c.p., sia il relativo rapporto con le contravvenzioni previste dalla l. n. 283 del 1962, giungendo a sostenere l’opportunità di superare la tradizionale concezione c.d. quantitativa del pericolo comune, incentrata sulla diffusività del danno minacciato. Successivamente vengono analizzati la riforma del settore alimentare operata dal legislatore europeo a partire dal Reg. CE n. 178 del 2002 e i relativi nessi con la disciplina nazionale degli illeciti alimentari, ponendo in luce le principali aporie del sistema sanzionatorio interno. La ricerca si conclude esaminando il disegno di legge C. 2427 del 6 marzo 2020 ed evidenziando, attraverso la formulazione di talune proposte normative, l’opportunità di riformare la disciplina sanzionatoria del settore alimentare al fine di operare un equilibrato bilanciamento tra le istanze di tutela della salute dei consumatori e i principi di ragionevolezza, determinatezza e tassatività.
The work deals with the criminal protection of public health in the food sector. The study is divided into five chapters: after a general theoretical investigation on endangerment crimes (ch. I) and a historical-comparative analysis on the criminal protection of public health (ch. II), the main problems that characterize the current discipline of food crimes (ch. III) and its interrelationship with the supranational legislation (ch. IV) are examined in depth, while finally the prospectives of reform of the sector are examined through the study of a recent draft law (ch. V). More precisely, the research starts from an analysis of the regulatory techniques available to the legislator in the protection of consumer health in the food sector. Then, the study focuses on: the problems of legal certainty and procedural practicability that concern concrete endangerment crimes; the relations between this normative technique and the use of epidemiology; the merits and drawbacks connected to further techniques of anticipated protection. Finally, particular attention is dedicated to the use of the so-called threshold limits, to their role in the structure of the crime as well as to their legal discipline, the relative determination procedure, and the relations with the rule of law and the principle of harmfulness. In the light of this approach, the work proceeds to investigate the historical origin of the current discipline of crimes against public health, in the awareness that the understanding of the problems posed by the current legislation needs to pass through the history within which it was formed. The analysis is first of all dedicated to the main codification models that have influenced the drafting of the Zanardelli code - including the Napoleonic code of 1810, the codes of pre-unification Italy and the code of the German empire of 1871 -, followed by a reconstruction of the related preparatory work, aimed at understanding the dogmatic and political-criminal profiles that characterise crimes against public health in the code of 1889. At this point, the research shifts to current legislation. After examining the problems connected to the differentiated sanctioning treatment of offences against public health and proposing a reconstruction more in line with the primary rank of health within the Italian Constitution, the work addresses the problems of taxability and reasonableness concerning both Articles 439 et seq. of the Criminal Code and the relative relationship with the offences provided for by Law no. 283 of 1962, coming to support the opportunity to overcome the traditional so-called quantitative conception of the public danger, centred on the diffuseness of the threatened damage. Subsequently, the reform of the food sector carried out by the European legislator starting from the EC Reg. n. 178 of 2002 and its connections with the national discipline of food offences are analysed, highlighting the main aporias of the internal sanctioning system. The research concludes by examining the draft law C. 2427 of 6 March 2020 and highlighting, through the formulation of some regulatory proposals, the opportunity to reform the sanctioning discipline of the food sector in order to strike a better balance between the need to protect the health of consumers and the principles of reasonableness and legal certainty.
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NOBILE, MARIANNA. "La tutela della salute nella società multiculturale tra autodeterminazione e integrità del corpo". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2015. http://hdl.handle.net/10281/77122.

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Resumen
La tesi di dottorato ha affrontato, dal punto di vista filosofico-giuridico, il tema della tutela della salute nel contesto multiculturale, prestando particolare attenzione alle implicazioni dei concetti di autodeterminazione e di integrità del corpo con specifico riferimento alle richieste di mutilazione genitale femminile, sempre più frequentemente avanzate da gruppi etnici minoritari. Al fine di poter analizzare le modalità di tutela della salute, la ricerca ha preso avvio da una ricognizione storico-sociologica dei concetti di salute e malattia nelle diverse epoche storiche, comprendendo anche riferimenti alle pratiche culturali diverse da quella Occidentale. In proposito, si è prestata particolare attenzione alla definizione di salute elaborata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, di cui sono stati messi in evidenza non solo gli elementi innovativi, ma anche i profili problematici, alla luce dei quali è emersa la necessità di un ripensamento della definizione di salute che tenga conto dei diversi livelli di descrizione del fenomeno malattia e non trascuri la dimensione sociale e culturale. Nel secondo capitolo la ricerca, portando attenzione alla nozione di diritti fondamentali, ha dato conto dell’impossibilità di individuare un fondamento assoluto di tali diritti, per poi passare in rassegna le ragioni sulla base delle quali si può predicare l’effettiva universalità di alcuni diritti riconosciuti a livello internazionale, tra i quali è possibile annoverare il diritto alla salute. In particolare, sono state messe in evidenza i limiti e le implicazioni politiche di concezioni teoriche che circoscrivono il diritto alla salute al diritto a ricevere prestazioni, rispetto a concezioni che, al contrario, ne affermano il carattere non solo di diritto sociale, ma anche di diritto di libertà. Rivolgendo attenzione agli interventi sul corpo e ai limiti che il principio di autodeterminazione trova nel concetto di integrità, nel terzo capitolo è stata presa in esame una particolare forma di interventi sul corpo, propria di culture diverse da quella occidentale, vale a dire le mutilazioni genitali femminili. Attraverso l’analisi del panorama normativo internazionale e nazionale, è stata portata particolare attenzione alla strategia repressiva messa in atto dal legislatore italiano che, ferme restando alcune considerazioni di principio, presta tuttavia il fianco a numerosi rilievi critici, formulati sulla base di considerazioni pragmatiche e di efficacia. Alla luce di tali criticità, è stata presa in considerazione la proposta della “sunna rituale”, la cui efficacia simbolica potrebbe essere una soluzione ispirata al compromesso pragmatico, volto a tutelare i diritti delle donne e a prevenire mutilazioni clandestine. In conclusione, la ricerca ha esaminato criticamente se l’argomento dell’integrità, adottato per motivare l’opposizione alle richieste di mutilazione genitale femminile avanzate da donne capaci e maggiorenni, possa essere considerato una ragione dirimente e ultimativa, soprattutto se messa a confronto con gli argomenti addotti a sostegno dell’accettazione sociale e della liceità giuridica accordata ad altri interventi, che pure danneggiano l’integrità fisica dell’individuo, come, ad esempio, alcune forme di chirurgia plastica genitale, o come la circoncisione maschile.
The aim of this research is to analyze health protection in a multicultural society from a legal and philosophical point of view. The focus of analysis will be issues of self-determination and bodily integrity in female genital mutilation made by minority ethnic groups. The analysis begins with framing the concepts of health and disease in a historical and sociological perspective, with attention also on non-Western cultural practices. The definition of health by the World Health Organization is taken as a reference point to propose a concept of health which is not culturally determined and that can be an instrument of health promotion for every individual. This proposal is set against an approach that evaluates public health and hygiene on the basis of economic standards. By contrast, the definition of health introduced by the WHO includes a subjective dimension, which is also one of self-determination and to the free individual choice. The criticalities of the WHO definition approach leads one to consider different levels of description of the concept of disease which do not ignore its social and cultural dimensions. In order to analyze the legal aspects of the right to health in national and international regulations, in the second chapter, the research analyzes the theoretical and political implications of assuming concepts of fundamental rights. In particular, the focus is on the foundational challenge posed by ethical relativism and pluralism. According to these views, one cannot identify an absolute foundation of these rights; in reply, I claim that there are reasons to affirm the effective universality of internationally recognized rights, such as the right to health. Subsequently, the research pays attention to the difference between a right to health and a right to health care. The theories that consider the right to health only as a right to health care are shown to have substantial limitations, if compared to theories that regard the right to health also as a liberty right, interpreted as the right of the individual to autonomously decide the interventions he or she wants to undergo. The third chapter of the research focuses on bodily interventions and on the limits of self-determination, determined by the partially conflicting value of bodily integrity. To illustrate this problem, ethical and political reasons for and against female genetic mutilations are analyzed, as well as the repressive strategy used by the Italian legislator, placed in the context of international and national law. This strategy is criticized on the basis of pragmatic considerations, rather than matter of principle. Recognizing the lacking of efficacy of the Italian law, the proposal of a “ritual sunnah” is endorsed, since its symbolic efficacy could be a pragmatic, even if temporary, solution, aimed to protect woman’s rights and to prevent from clandestine mutilations. The last section considers the bodily integrity argument, adopted to motivate the opposition to female bodily mutilation. The research analyzes the strength of this argument against female genital mutilation, when this is requested by adult and competent women. This is a case in which the principle of self-determination is also at stake so I deny that it can be considered a valid argument, especially in reason of the common and legal acceptance of other bodily interventions (such as genital plastic surgery, male circumcision, ect.) that damage the bodily integrity of the individual as well.
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Amoruso, Irene. "Salute pubblica e patogeni emergenti idrotrasmessi: implementazione dell'attività di monitoraggio e tutela della qualità delle risorse idropotabili lungo le filiere idriche". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3423477.

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Resumen
The present research project mainly focuses on the assessment of the eco-epidemiological role played by two emerging waterborne pathogens, Giardia duodenalis and Cryptosporidium parvum, within the integrated urban water supply & management chain. While in the water environment, both protozoa develop a resistance form that grants them enhanced protection against the most commonly adopted drinking water and wastewater treatments. The two resistance forms are called cyst for Giardia and oocyst for Cryptosporidium, respectively. As water resources contaminants, the two protozoa figure as etiologic agents of two peculiar gastrointestinal parasitic infections, giardiasis and cryptosporidiosis, that can give rise to outbreaks both within the polluted waterworks served community and among people eventually swimming in contaminated recreational waters. An exhaustive bibliographic research has been carried out in order to fully characterize the state of the art on the Giardia and Cryptosporidium topic. Integrated data coming from a wide range of studies provided a detailed picture that describes both the national and international background by focusing on the two protozoa relevance, both under environmental and public health aspects. A compilation of reported analytical methods for the detection of Giardia and Cryptosporidium (oo)cysts in water samples was also obtained. Available protocols were mainly derived from clinical parasitology methods and resulted unfit for any environmental monitoring activity. The core factor being responsible for this incompatibility was identified as method expensiveness, that proved to be too high for routine sample analysis. Within this theoretical background, the first goal was that of creating a novel analytical protocol for the detection of protozoa (oo)cysts in waters, compliant with target cost-effectiveness, sensibility, specificity, efficiency and versatility criteria. The operative procedure subsequently named Polypropylene-cartridge filtration method (PCF) was then implemented: first validated during a pilot survey of the Alto Vicentino aquifer, it was subsequently adopted for the monitoring program of the integrated urban water chain of Padua city (Italy), selected as main experimental model. The monitoring network is composed by 18 sampling sites and provides full insight of the presence and persistence of Giardia and Cryptosporidium along the whole system. In detail, investigated chain segments were: drinking water supply system (5 sites); sewage system and wastewater treatment plant (6 sites); receiving water body (5 sites) and marine recreational waters flanking the mouth of the river (2 sites). As additional and complementary activity, case-report studies about giardiasis and cryptosporidiosis outbreaks were collected and processed for the creation of the Giardiasis & Cryptosporidiosis Database (GCDB). Data inserted in the GCDB cover the period 1954-2012. However, they are not merely catalogued and interactively consultable, but were also used for the implementation of a predictive model for the estimate of an Index for the Water Resources Protozoan Contamination Risk (WRPPCI).
Il presente progetto di ricerca dottorale verte sulla valutazione del ruolo ecologico ed epidemiologico che alcuni patogeni emergenti idrotrasmessi, i protozoi Giardia duodenalis e Cryptosporidium parvum, rivestono all'interno delle filiere idriche integrate. Entrambi i protozoi presentano una forma di resistenza ambientale, denominata rispettivamente cisti per Giardia e oocisti per Cryptosporidium, che conferisce loro una maggiore capacità di sopravvivere sia ai convenzionali trattamenti di potabilizzazione dell'acqua che a quelli di depurazione del refluo. Il pericolo che essi rappresentano come contaminanti delle risorse idropotabili consiste dunque nella loro potenziale capacità di dare luogo a focolai epidemici di sindromi gastroenteriche, sia a livello dell’intera comunità che fruisce del servizio idrico, che degli eventuali frequentatori di aree balneabili soggette a contaminazione. In primo luogo si è condotta un'approfondita ricerca bibliografica volta a determinare lo stato dell'arte sul tema: essa ha consentito di individuare le molteplici linee di ricerca già perseguite nell'ambito descritto, ottenendo così un quadro complessivo che delinea, sia a livello internazionale che nazionale, l'ambito conoscitivo noto circa i due suddetti patogeni emergenti. Contestualmente si è ottenuta anche una panoramica sulle differenti metodiche analitiche disponibili per la detezione di Giardia e Cryptosporidium nelle matrici ambientali. I protocolli descritti in letteratura, per lo più derivanti dalle metodiche impiegate nella parassitologia clinica, non sono risultati compatibili con un'attività di monitoraggio ambientale routinaria. Il motivo principale di tale inadeguatezza risiede principalmente nei costi troppo elevati degli stessi. All'interno di tale cornice teorica è emersa innanzitutto la necessità di realizzare una nuova metodica per la detezione delle (oo)cisti protozoarie nelle acque, caratterizzata da costi più contenuti, ma pur soddisfacentemente versatile, efficiente, sensibile e specifica. Il protocollo analitico implementato, denominato metodica della filtrazione su cartuccia in polipropilene (FCP), è stato utilizzato per la valutazione preliminare della qualità dell'acquifero di attingimento dell'Alto Vicentino ed in seguito impiegato per il monitoraggio della filiera idrica integrata che serve la città di Padova, selezionata come sistema sperimentale. La rete di monitoraggio di tale filiera è stata ricamata grazie alla selezione strategica di 18 siti di campionamento che consentono di ottenere una visuale complessiva dell’intero sistema, che nel complesso si compone di: filiera di distribuzione dell’acqua potabile (5 siti), sistema di allontanamento e depurazione del refluo civile (6 siti), corpo idrico recettore (5 siti) e, da ultimo, aree marino-costiere balneabili prospicienti la foce dello stesso (2 siti). Come attività corollaria, si è poi fruito dei numerosi case-report reperibili in letteratura che descrivono epidemie di giardiasi e criptosporidiosi, innescate o dall'ingestione di acqua infetta o dalla balneazione in acque contaminate, per la creazione di un database epidemiologico relativo al periodo 1954-2012 e denominato Giardiasis & Cryptosporidiosis Database (GCDB). Tale database consente non solo la catalogazione sistematica e la consultazione interattiva degli eventi epidemici, ma è stato sfruttato per implementare un modello predittivo capace di stimare il Rischio di Contaminazione Protozoaria delle Risorse Idropotabili tramite il computo di un apposito indice numerico (IRCPRI).
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Libros sobre el tema "Tutela della salute"

1

Bottari, Carlo. Tutela della salute ed organizzazione sanitaria. Torino: G. Giappichelli, 2009.

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2

Bottari, Carlo. Tutela della salute ed organizzazione sanitaria. Torino: G. Giappichelli, 2009.

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3

Bottari, Carlo. Tutela della salute ed organizzazione sanitaria. 2a ed. Torino: G. Giappichelli, 2011.

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4

Foschi, Franco. Progetto-obiettivo "Tutela della salute mentale". Roma: Editrice ISIS, 1989.

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5

Ferrari, Francesco De. Sistema penale e tutela della salute. Milano: Giuffrè, 2003.

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6

Cocconi, Monica. Il diritto alla tutela della salute. Padova: CEDAM, 1998.

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7

Madeo, Antonella. La tutela penale della salute dei consumatori. Torino: G. Giappichelli, 2006.

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8

Clemente, Carmine. I sistemi sociali di tutela della salute. Bari: Adriatica, 2002.

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9

Grieco, Giovanni. Usura da lavoro: Tutela della salute dei lavoratori. Napoli [etc.]: Edizioni scientifiche italiane, 1994.

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10

Gerin, Guido. Tutela della salute e libertà terapeutica: Competenze e giurisdizione. Trieste: Proxima scientific press, 2000.

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Capítulos de libros sobre el tema "Tutela della salute"

1

Compare, A., Alberto Tonelli y Enzo Grossi. "Organizzazione aziendale e stress lavoro-correlato: Tutela della salute e sviluppo della performance". En Stress e disturbi da somatizzazione, 333–54. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2080-1_22.

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2

Cena, Loredana y Antonio Imbasciati. "Psicoanalisi e prospettive evoluzionistiche dell’attaccamento: Un progetto di prevenzione per la tutela della salute mentale perinatale". En Prendersi cura dei bambini e dei loro genitori, 229–52. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2472-4_11.

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3

Cena, Loredana y Antonio Imbasciati. "La ricerca in Psicologia Clinica Perinatale: Fattori di rischio e protezione per la tutela della salute mentale". En Prendersi cura dei bambini e dei loro genitori, 47–70. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2472-4_3.

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4

Palazzo, Francesco. "La tutela della persona umana: dignità, salute, scelte di libertà". En Dasein und Gerechtigkeit | Ser-aí e Justiça, 129–42. Nomos Verlagsgesellschaft mbH & Co. KG, 2020. http://dx.doi.org/10.5771/9783845299105-129.

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