Literatura académica sobre el tema "Transizioni scolastiche"

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Artículos de revistas sobre el tema "Transizioni scolastiche"

1

Azzolini, Davide y Anna Ress. "Quanto incide il background migratorio sulle transizioni scolastiche?" Quaderni di Sociologia, n.º 67 (1 de julio de 2015): 9–27. http://dx.doi.org/10.4000/qds.338.

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Pedditzi, Maria Luisa, Marcello Nonnis y Davide Massidda. "Assertività e soddisfazione degli studenti nelle transizioni scolastiche: una ricerca nella scuola secondaria superiore". PSICOLOGIA DELLA SALUTE, n.º 2 (julio de 2016): 43–62. http://dx.doi.org/10.3280/pds2016-002003.

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3

Giullari, Barbara. "Potenzialità e criticità di un'esperienza locale di creazione e utilizzo di strumenti di analisi delle traiettorie scolastiche e delle transizioni al lavoro alla luce del capability approach". SOCIOLOGIA DEL LAVORO, n.º 141 (marzo de 2016): 107–21. http://dx.doi.org/10.3280/sl2016-141007.

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Giullari, Barbara y Giulia Rossi. "Le diseguaglianze nei percorsi formativi e nelle transizioni al lavoro in provincia di Bologna: promuovere contesti capacitanti". SOCIOLOGIA DEL LAVORO, n.º 120 (febrero de 2011): 215–32. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-120011.

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Resumen
Lo scopo del saggio č illustrare i risultati piů significativi di un'esperienza di ricerca progettata nell'ambito della definizione di politiche locali per la promozione dell'apprendimento per tutto l'arco della vita in un contesto locale, avente quale oggetto la qualitŕ dei processi formativi e di transizione tra scuola e lavoro. I dati mostrano che gli esiti dei percorsi di istruzione e le transizioni verso il mondo del lavoro sono indissolubilmente legati, dispiegandosi in spazi dai confini sfumati. Si tratta di spostare l'attenzione di indagine dalla inclusione formale nella scuola e nel lavoro verso la comprensione della qualitŕ di questa inclusione (in riferimento alla stratificazione del sistema educativo, all'insuccesso scolastico, ai processi di precarizzazione del mercato del lavoro, ecc.) e della multidimensionalitŕ che caratterizza il divenire di processi di capacitazione/incapacitazione per comprendere ile illa scuola prima e il lavoro poi promuovono la libertŕ di agire e di scegliere il cammino che si ha ragione di apprezzare.
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Biasin, Chiara. "La costruzione di partnership scuola-università per facilitare la transizione degli studenti". EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, n.º 2 (julio de 2021): 63–78. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-2021oa12116.

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Resumen
Questo contributo si propone di indagare modelli e forme relativi alla continuità tra scuola superiore e accademia a partire dal concetto di transizione, tematizzato non come il semplice iter che lo studente compie dalla secondaria all'università, né come quella serie di attività di preparazione, che iniziano l'ultimo anno della scuola secondaria e che terminano con l'inizio della prima annualità universitaria. A partire dall'esperienza del progetto SUPER - Piani di Orientamento e Tutorato, questo contributo evidenzia l'importanza della partnership scuola-università nella co-progettazione e realizzazione di attività di orientamento e di programmi di tutorato learner-centred rivolti agli studenti superiori e universitari. A partire dalla lesson learned del progetto POT, la transizione scuola-università è qui inquadrata come processo complesso e multiforme di sviluppo e trasformazione che riguarda la vita e l'identità dello studente ma pure le dimensioni istituzionali e pedagogiche che concernono le istituzioni scolastiche e accademiche.
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Bufalino, Giambattista. "(Ri)generare la scuola. Per una transizione green e culturale". Studi sulla Formazione/Open Journal of Education 25, n.º 2 (31 de diciembre de 2022): 7–11. http://dx.doi.org/10.36253/ssf-14053.

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Resumen
L’emergenza sanitaria da COVID-19 ha posto una rinnovata attenzione alle interconnessioni dinamiche tra società globali, sistemi umani e ambiente, determinando contingenze e stravolgimenti di non poco conto che rilanciano l’esigenza di “andare verso” nuovi modelli esistenziali e abitativi sempre più compatibili con la sostenibilità ambientale. La scuola rappresenta il luogo d’elezione per il consolidarsi di una coscienza ecologica e per la progettazione di percorsi di apprendimento di comportamenti virtuosi, che possano orientare il cambiamento culturale nella prospettiva della transizione ecologica e culturale. L’educazione alla sostenibilità diviene dunque una sfida culturale e una priorità educativa. Sulla scia del programma Next Generation EU, alla luce dei più recenti documenti ministeriali e delle raccomandazioni internazionali, l’articolo pone al vaglio critico il concetto di “transizione ecologica”, quale categoria pedagogica capace di riflettere e riassumere fratture e continuità, trasformazioni e persistenze per poter guidare le nuove generazioni ad assumere la coscienza di “comunità di destino terrestre” e riprogettare gli habitus nel quotidiano. Entro tale orizzonte, il contributo rileva il ruolo strategico svolto dai processi di green leadership, quali vettori trasformativi performanti per poter attivare percorsi di innovazione e cambiamento diffusi e allargati in prospettiva ecologica all’interno delle istituzioni scolastiche.
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Boldrini, Elena y Luca Bausch. "Transizioni dopo la scuola dell’obbligo: le scelte dei giovani in Ticino". Swiss Journal of Educational Research 31, n.º 2 (1 de septiembre de 2009): 287–316. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.31.2.5096.

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Resumen
Nel contesto ticinese la propensione per la scelta di un percorso formativo con tirocinio in azienda è inferiore rispetto alla media nazionale, dove l’apprendistato duale risulta essere la via maggiormente praticata dai giovani in uscita dalle scuole dell’obbligo. Il presente contributo intende riferire di una ricerca pilota condotta nel Cantone Ticino in merito al passaggio dei giovani dal secondario I al secondario II, mirata alla comprensione delle modalità con cui questa transizione avviene e delle possibili problematicità insite in essa, relative soprattutto alla scelta di un percorso di formazione professionale con tirocinio in azienda.Sono state rilevate le scelte, le ragioni, i criteri e le difficoltà (per mezzo del Career Decision Difficulties Questionnaire) nel processo di scelta al termine della quarta media di circa 170 allievi del Cantone, allargando il rilevamento dei dati anche ai loro stessi genitori, agli orientatori scolastico-professionali, ai coordinatori di sede delle scuole coinvolte e ai docenti di classe. Dai due rilevamenti di dati condotti (a distanza di sei mesi) emergono alcune piste di intervento per quanto concerne l’educazione alla scelta dei giovani, sia nelle sue specificità di sistema (organizzativo-istituzionali), sia nelle sue declinazioni contenutistico-didattiche.
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Tesis sobre el tema "Transizioni scolastiche"

1

LUCCHESI, GIULIA. "Prevenire il dropout e il disimpegno nelle transizioni scolastiche attraverso l’orientamento". Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/2158/1091079.

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Resumen
Il lavoro di ricerca definisce il quadro teorico e metodologico del rapporto tra prevenzione del dropout e orientamento nei momenti di transizione tra 1° e 2° grado della scuola secondaria individuati come più a rischio. La ricerca, di tipo esplorativo/conoscitivo, si è svolta nella provincia di Firenze tra il 2015 e il 2016. I risultati della ricerca, in linea con le indicazioni europee e nazionali, confermano l’ipotesi secondo cui un orientamento di tipo formativo, e non più solamente informativo come ancora molte scuole propongono, svolto lungo tutto il percorso scolastico, può essere di accompagnamento nelle fasi di transizione e, ammorbidendo l’impatto con la nuova realtà scolastica, essere preventivo della dispersione. La ricerca apre a nuovi possibili sviluppi di lavoro sia all’interno degli Istituti Comprensivi per ciò che concerne la didattica attraverso lo sviluppo delle Career Management Skills e la formazione dei docenti, sia e soprattutto per ciò che riguarda l’apertura delle istituzioni scolastiche stesse agli stakeholders territoriali per la creazione del Total School Approach.
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2

COSTANTINI, STEFANO. "I vissuti socio-emotivi di alunni e alunne di origine cinese a rischio drop-out. Una ricerca qualitativa in gruppi-classe eterogenei e multiculturali nel territorio tra Firenze, Campi Bisenzio e Prato". Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/2158/1252714.

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Resumen
ABSTRACT Questo studio ha cercato di rispondere alla domanda di ricerca: “In un territorio che presenta un alto numero di abbandoni scolastici tra la popolazione di studenti di origine cinese, è possibile individuare vissuti socio-emotivi che possono iniziare a determinare una disaffezione verso la scuola?”. Nel tentativo di trovare possibili risposte, è stata condotta un’indagine qualitativa nelle scuole della piana fiorentina (area industriale del Macrolotto), compresa tra i comuni di Firenze, Campi Bisenzio e Prato che ha coinvolto un totale di 16 gruppi-classe (8 classi dell’ultimo anno della scuola primaria e 8 classi dell’ultimo anno della scuola secondaria di I° grado). I giovani studenti che hanno partecipato sono stati complessivamente 359 (180F; 179M); nello specifico, i giovani studenti di origine cinese che hanno partecipato alla ricerca sono stati complessivamente 127 (66F; 61M) di cui 65 alunne e alunni (33F; 32M) frequentanti l’ultimo anno delle scuole primarie e 62 alunne e alunni (33F; 29M) frequentanti l’ultimo anno delle scuole secondarie di I° grado. Tenuto conto delle differenti implicazioni nella sfera emozionale nelle le due fasce di età dei soggetti coinvolti, la valutazione è stata realizzata in ambito scolastico per comprendere se, nei giovani studenti di origine cinese, è presente un disagio che inizia ad affacciarsi prima del periodo in cui i dati dell’Osservatorio Regionale Educazione Istruzione della Regione Toscana riportano l’emergere di un significativo drop-out per questa popolazione scolastica. La metodologia individuata per la ricerca degli strumenti utili all’indagine ha avuto come riferimento il paradigma ecologico e l’epistemologia naturalista e si è strutturata gradualmente a partire dai dati che sono emersi via via dal contesto preso in esame. Sono stati utilizzati strumenti già validati dalla ricerca psico-socio-pedagogica, ma in forma semplificata e con la finalità di raggiungere gli obiettivi specifici del progetto: esercizio di warm-up sul riconoscimento delle emozioni dalle espressioni facciali secondo la categorizzazione di Ekman (con focus su attribuzioni/proiezioni dei propri stati d’animo in riferimento a situazioni scolastiche), storytelling in forma scritta (con focus su ricordi scolastici significativi del ciclo scolastico a termine), analisi del criterio affettivo-relazionale del sociogramma di Moreno (con focus sulle relazioni amicali con i pari età), Circle-Time (con focus su interessi in ambito scolastico e desideri, aspettative e proiezioni della loro famiglia e quelli di sé stessi sul proprio futuro, opinioni su attività in cui la padronanza linguistica non è prevalente ed emerge la parte socio-emotiva, ad esempio, teatro e musica); infine, sono state anche realizzate interviste semi-strutturate e focus group per Dirigenti Scolastici, insegnanti, mediatori culturali e docenti-facilitatori per l’apprendimento della lingua italiana. I vissuti socio-emotivi dei giovani studenti di origine cinese nella quotidianità scolastica sono stati presi in esame come possibile concausa al drop-out dal momento che, aldilà di possibili altre cause che lo generano, resta comunque un fenomeno che riflette una perdita di chances per il futuro e l’affermazione dell’unicità di ogni soggetto-persona. ABSTRACT This study tried to answer the research question: “In an area that has a high number of school drop-outs among the population of students of Chinese origin, is it possible to identify socio-emotional experiences that can start to determine a disaffection towards school?”. In an attempt to find possible answers, a qualitative survey was carried out in the schools of the Florentine suburbs (Macrolotto industrial area), between the municipalities of Florence, Campi Bisenzio and Prato, which involved a total of 16 class-groups (8 classes in the last year of primary school and 8 classes in the last year of 1st grade secondary school). The young students who took part in the research were 359 (180F; 179M); specifically, the young students of Chinese origin who took part in the research were 127 (66F; 61M) of which 65 pupils (33F; 32M) attending the last year of primary school and 62 pupils (33F; 29M) attending the last year of secondary school. Considering the different implications in the emotional sphere in the two age groups of the subjects involved, the evaluation was carried out in the school environment in order to understand if, in the young students of Chinese origin, there is a discomfort that begins to appear before the period in which the data of the Regional Education Observatory of the Tuscany Region report the emergence of a significant drop-out for this school population. The methodology identified for the search for tools useful for the investigation was structured the ecological paradigm and naturalist epistemology and was gradually based on the data that gradually emerged from the context examined. Tools already validated by psycho-socio-pedagogical research were used, but in a simplified form and with the aim of achieving the project's specific objectives: warm-up exercise on the recognition of emotions from facial expressions according to Ekman's categorization (with focus on attributions/projections of one's own moods in reference to school situations), storytelling in written form (with focus on significant school memories of the school cycle at the end of the term), analysis of the affective-relational criterion of Moreno's sociogram (with focus on friendship relations with peers), Circle-Time (with focus on interests in school and desires, expectations and projections of their family and those of themselves on their future, opinions on activities in which linguistic mastery is not prevalent and the socio-emotional part emerges, for example, theatre and music); finally, semi-structured interviews and focus groups were also carried out for school managers, teachers, cultural mediators and teachers-facilitators for the learning of the Italian language. The socio-emotional experiences of young students of Chinese origin in everyday school life were examined as a possible contributory cause of drop-out since, apart from other possible causes, it is still a phenomenon that reflects a loss of chances for the future and the affirmation of the uniqueness of each person-subject.
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