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Tavosanis, Mirko. "INTEGRAZIONE DI TESTO E IMMAGINE NELLA COMUNICAZIONE DIGITALE". Italiano LinguaDue 14, n.º 2 (17 de enero de 2023): 47–62. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19648.

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Il contributo presenta in modo critico i sistemi e le pratiche con cui testo e immagine sono (o non sono) integrati nella comunicazione digitale. Le situazioni descritte riguardano sia la comunicazione in lingua italiana sia, più in generale, il contesto della comunicazione in molte società contemporanee. Vengono inoltre presi in esame due casi particolari: il modo in cui l’integrazione tra testo e immagine viene trattata dai manuali universitari di scrittura e i casi di integrazione tra testo e immagine in un laboratorio di scrittura tenuto presso l’Università di Pisa e dedicato alla stesura di voci di Wikipedia. L’assieme delle esperienze fa ritenere che affrontare in modo consapevole il rapporto tra testo e immagine possa portare a effetti positivi a livello sia educativo sia comunicativo. Integration of text and image in digital communication The paper critically presents the ways and practices by which text and images are, or are not, integrated in contemporary digital communication. The situations described concern both Italian-language communication and, more generally, the context of communication in many contemporary societies. Two particular cases are also examined: the way in which the integration between texts and images is covered by university writing manuals and cases of integration between texts and images in a writing lab taught at the University of Pisa and dedicated to writing Wikipedia entries. Taken together, the experiences suggest that consciously addressing the relationship between text and image can lead to positive effects in a variety of educational and communicative settings
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Senna, Paolo. "Quasi “una cosa sola”: Ragazza che precipita di Dino Buzzati fra racconto e immagine dipinta". Quaderns d’Italià 26 (3 de diciembre de 2021): 199–214. http://dx.doi.org/10.5565/rev/qdi.500.

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La relazione tra parola e immagine in Buzzati si esprime con i tratti di un marcato polimorfismo che prevede un ventaglio cospicuo di possibilità realizzative: da parole o blocchi di testo inseriti in quadri e disegni, a veri e propri rifacimenti in pittura di nuclei narrativi omogenei precedentemente trattati in un testo scritto o, viceversa, rielaborazioni in chiave narrativa di immagini preesistenti. Tra i diversi casi di tali “riscritture” o “rifacimenti”, Ragazza che precipita appare significativo per osservare da vicino l’officina buzzatiana. Al racconto, uscito in prima istanza sul Corriere della Sera nel 1960 (e da qui ripreso in Il colombre nel 1966), Buzzati fece seguire nel 1962 un dipinto dal medesimo titolo. L’articolo presenta un’analisi sinottica delle due realizzazioni evidenziandone le sovrapposizioni e i significativi scostamenti, ponendo in evidenza i valori costitutivi e i richiami intertestuali.
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Turek, Waldemar. "„Uczyńmy człowieka na nasz obraz, podobnego nam" (Rdz 1,26) w interpretacji Tertuliana". Vox Patrum 44 (30 de marzo de 2003): 157–69. http://dx.doi.org/10.31743/vp.8073.

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Tertulliano per primo tra gli autori latini, in un contesto dottrinale assai compiesso (lo gnosticismo, il marcionismo), propone una teologia dell „immagine e delia somiglianza", interpretando in molti dei suoi scritti ii testo bibiico di Gen 1, 26.
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Botter, Barbara. "Emozione e realtà nell’immagine di Platone". Classica - Revista Brasileira de Estudos Clássicos 28, n.º 2 (11 de octubre de 2016): 15. http://dx.doi.org/10.24277/classica.v28i2.297.

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In Platone, l’immagine è rappresentazione pervasa di emozione. Non esiste immagine, neppure una semplice copia, che non contenga un’emozione e non esiste una pittura, neppure la più astratta, che non rappresenti un’idea. Il fine del presente articolo è di proporre una lettura e interpretazione del concetto di immagine in Platone, che mantenga vivi i due aspetti costitutivi dell’immagine, la carica emotiva e il riferimento al contenuto reale di cui l’immagine è rappresentazione. Il testo è diviso in tre sezioni: nella prima e nella seconda sezione indago lo statuto ontologico dell’immagine e la sua relazione con l’archetipo; nella terza parte propongo una interpretazione della funzione dell’immagine in Platone e in alcuni passi della letteratura greca antica.
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Chazelle, Celia. "Il "Liber sanctae crucis" di Rabano Mauro: Testo-immagine-contesto. Michele Camillo Ferrari". Speculum 77, n.º 2 (abril de 2002): 523–25. http://dx.doi.org/10.2307/3301364.

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Pittiglio, Gianni. "Iconografia e retorica nella Commedia: similitudine miniate dello Yates Thomson 36". Dante e l'Arte 8 (7 de marzo de 2022): 103–36. http://dx.doi.org/10.5565/rev/dea.150.

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Nella tradizione miniata della Commedia, le illustrazioni riguardano quasi costantemente la narrazione del viaggio di Dante nei tre regni dell’Aldilà. Tra le deroghe più interessanti, però, esistono casi in cui gli autori dei programmi iconografici provano ad andare oltre e a mettere in immagine alcune delle numerose figure retoriche del testo dantesco.Lo Yates Thompson 36, grazie al suo ricchissimo apparato figurativo, è uno degli esemplari che lo fa in maniera piuttosto frequente, dando sostanza fisica a singole parole o a concetti più complessi che ispirano composizioni che senza utilizzare i versi o gli antichi commenti come “libretto” non sembrerebbero avere nessuna connessione con la Commedia.
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Vianello, Maurizio. "Alessandra Capanna, Le Corbusier, Padiglione Philips, Bruxelles. – Universale di Architettura. Turin: Editore: Testo & Immagine, 2000". Nexus Network Journal 3, n.º 1 (abril de 2001): 149–50. http://dx.doi.org/10.1007/s00004-000-0016-z.

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Simonis, Annette. "Dantes Divina Commedia und Vita Nuova in Graphic Novels des 21. Jahrhunderts". Deutsches Dante-Jahrbuch 94, n.º 1 (23 de septiembre de 2019): 57–88. http://dx.doi.org/10.1515/dante-2019-0004.

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Riassunto Tra le adattazioni popolari delle opere dantesche nel XX e XXI secolo sono soprattutto i fumetti e le Graphic Novels a riscuotere il maggior successo. Il presente contributo si concentra su tre esempi scelti della ricezione produttiva della Vita Nuova e della Commedia nel fumetto, tutti pubblicati dopo il 2000. Si mostrerà come le adattazioni recenti non coltivino soltanto il riferimento intertestuale all’opera dantesca, ma si rifacciano anche a una tradizione plurisecolare di ricezione transmediale della Commedia nelle arti figurative, ricavando da questa ricca fonte impulsi fondamentali per la loro propria adattazione artistica. Un aspetto fondamentale per la presente analisi è infine la relazione intermediale, tipica dei fumetti, fra testo e immagine, che possono interagire in quanto componenti complementari o anche illuminarsi vicendevolmente in maniera ironica.
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Pailler, Jean-Marie. "Caton et les Bacchanales: Séduction et Ténacité d'un Mirage Historique". Papers of the British School at Rome 54 (noviembre de 1986): 29–39. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200008837.

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CATONE E I BACANALIÈ opinione abbastanza diffusa che Catone, due anni prima di essere eletto censore, fu il principale ispiratore della repressione dei Bacanali. Qui vengono discussi gli argomenti a favore di tale tesi: l'ulteriore immagine della ‘reazione catoniana’, la supposta relazione fra un discorso di C. de coniuratione e l'affare dei Bacanali, l'azione di L. Valerio Flacco, amico e sostegno di C., testimoniata dal s.c. de Bacchanalibus. In realtà, il testo epigrafico dimostra che sono state tutte le correnti politiche del Senato ad unirsi contro il ‘pericolo bacchico’, sotto la guida del console Postumio, il cui ruolo è attestato dal racconto liviano. Tutt'al più è possibile che C. si sia ulteriormente avvalorato dello spirito di questa repressione per qualificare la sua azione ed i suoi progetti. A questa propaganda va attribuita l'illusione che ha ingannato moderni storici.
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Capanna, Alessandra. "Manfredi Nicoletti, Sergio Musmeci. Organicità di forme e forze nello spazio – Universale di architettura, 54. Turin: Testo & Immagine, 1999". Nexus Network Journal 2, n.º 1-2 (junio de 2000): 173–74. http://dx.doi.org/10.1007/s00004-999-0021-9.

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Ingarao, Giulia. "Javier Garcerá. L’insider del paesaggio". Boletín de Arte, n.º 35 (31 de octubre de 2014): 159–68. http://dx.doi.org/10.24310/bolarte.2014.v0i35.3375.

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Il testo analizza l’opera dell’artista Javier Garcerá dalla ne degli anni novanta ad oggi. Nella sua ricerca è centrale il tema «paesaggio», inteso come scenario del mondo in cui si consuma la diatriba tra natura e cultura. L’analisi delle diverse serie pittoriche realizzate a partire dal 1999 mostra come l’artista abbia condotto un’indagine parallela alla storia della rappresentazione del paesaggio, ripercorrendone ambiguità ed evoluzioni. Dalla natura sublime del romanticismo e la nascita delle scienze borghesi si passa all’a ermarsi della fotogra a come alternativa competitiva nella rappresen- tazione del mondo. Lo studio di Garcerá attraversa anche le avanguardie, attingendo alla velocità e mobilità di visione del Futurismo e al desiderio di contemplazione della pittura or ca o del più tardo Color Field. Javier Garcerá, metabolizza tutta questa informazione traducendola in immagine viva, cangiante e, attraverso il ricercato uso delle luci e di tessuti preziosi, raggiunge nelle sue opere una soluzione estetica che o re un’alternativa valida all’atro a del paesaggio del XX secolo: il fruitore cessa di essere spettatore passivo per diventare parte viva del paesaggio.
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Crubellate, João Marcelo. "LA NOZIONE DI ALTRO NELLA TEORIA KIERKEGAARDIANA DEGLI STADI ESISTENZIALI". Trans/Form/Ação 38, n.º 1 (abril de 2015): 81–102. http://dx.doi.org/10.1590/s0101-31732015000100006.

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Partendo dalla nozione kierkegaardiana dell'Io come un rapportarsi propongo discutere in questo testo il concetto di altro nei diversi stadi esistenziali: l'estetico, l'etico ed il religioso. Cerco prima di descrivire il problema dell'Io nella filosofia di Kierkegaard rispetto alla questione da lui enunciata fin dall'inizio del saggio sulla Malattia Mortale (KIERKEGAARD, 2013a), ossia che la coscienza possa porre a se stesso o debba esser posta da un altro. Poi la mia ricerca appunta verso la nozione dell'altro nell'estetico come occasione per il godere del se stesso e appunta anche verso la nozione dell'altro come immagine dell'Io, un secondo Io, nello stadio etico. Alla fine arrivo al religioso dove, per il teologo danese, l'altro prende il senso di un altro come altro, una realtà in sé, dato che nel religioso l'altro è, prima di tutto, il Dio – la vera fonte della realtà dell'Io stesso – ed è ancora il prossimo, tutte le altre persone che, insieme all'Io, devono nella sua singolarità diventare spirito, coscienza coesa nella esistenza. Quest'altro religioso è pertanto il punto centrale della filosofia sociale kierkegaardiana, giacché nella posizione del prossimo egli è infatti il primo Tu (KIERKEGAARD, 2003).
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Baert, Barbara. "“Chi ha toccato i miei vestiti?” La guarigione della donna con l’emorragia fra testo, immagine e tabù nella cultura visiva del primo medioevo*". IKON 3 (enero de 2010): 393–412. http://dx.doi.org/10.1484/j.ikon.3.96.

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Albrile, Ezio. "Tingere l’anima". ARYS: Antigüedad, Religiones y Sociedades, n.º 13 (5 de octubre de 2017): 189. http://dx.doi.org/10.20318/arys.2017.3846.

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Resumen: Una piccola chiesa nell’Italia del nord (a Valdurna-Durnholz, nei pressi di Bolzano) esibisce dei dipinti risalenti al XV secolo in cui si ripresentano antichi motivi gnostico-alchemici. In essi un angelo lava l’anima e le impartisce un battesimo celeste, una immagine che troviamo anche in un testo della biblioteca di Nag Hammadi, il Vangelo di Filippo, in cui la purificazione dell’anima e descritta nei termini di un lavaggio e di una immersione in una sostanza detergente; un lessico che trae origine dalle operazioni di lavaggio e di tintura dei tessuti, in particolare dalle manipolazioni di natura alchimica. Ermetismo alchemico, gnosticismo e cristianesimo condividono infatti un comune intento soteriológico che si e trasmesso all’Occidente in forme spesso difficili da decifrare.Abstract: In a little church of northern Italy (in Valdurna-Durnholz, near Bolzano) we can find paintings from the fifteenth century where we have ancient Gnostic-Alchemical themes, again. These works, show an angel washing a soul and gives it the heavenly baptism, something that we find also in a Nag Hammadi text as the Gospel of Philip. In this text, the soul’s purification is described as an act of washing and dipping in a cleansing substance; this is a lexicon coming from the washing and the dying of clothes, and particularly from the Alchemical manipulations. Alchemical Hermeticism, Gnosticism and Christianity share a common soteriological view which has been passed to the West in ways often difficult to understand.Parole chiave: Arte cristiana, Gnosticismo, Testi di Nag Hammadi, Alchimia, ErmetismoKey words: Christian Art, Gnosticism, Nag Hammadi texts, Alchemy, Hermeticism
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Sharples, M. y B. du Boulay. "Cuore e testa: Il «tutore radiologico» e oltre". Rivista di Neuroradiologia 5, n.º 4 (noviembre de 1992): 465–71. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500410.

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Il presente lavoro tratta dell'insegnamento dell'interpretazione delle immagini mediche basato sul computer. Esso indica i vantaggi dell'assistenza del computer come metodo per fornire una consulenza sistematica accessibile per l'interpretazione delle immagini mediche, nonchè i problemi dati dalla sostituzione o dall'integrazione della figura dell'insegnante. Esso descrive il prototipo di un sistema di insegnamento relativo alle radiografie al torace ed illustra un progetto attualmente in corso per estendere il sistema alle immagini neurologiche della risonanza magnetica. Insegnare ad interpretare le immagini mediche è molto simile all'insegnamento in altre discipline, come la meteorologia, la botanica e la geologia, nelle quali le informazioni si presentano principalmente come immagini visive. Testi di psicologia dell'insegnamento forniscono chiare indicazioni su come insegnare le immagini visive e molte possono essere applicate all'insegnamento riferito alle immagini mediche. Ma le immagini mediche presentano problemi particolari: la qualità dell'immagine è fortemente influenzata da fattori tecnici come il tempo di esposizione; l'immagine è un'astrazione degradata della struttura fisica; le strutture tridimensionali sono ridotte a modulazioni dell'intensità dell'immagine; caratteristiche anatomiche cruciali possono essere nascoste da altre caratteristiche; e le caratteristiche possono assumere un'ampia gamma di valori in pazienti normali e in quelli con anomalie. Nonostante queste difficoltà non esiste un metodo affermato per insegnare ad esaminare le immagini mediche. Generalmente gli studenti imparano sui libri di testo e la loro esperienza di studio di casi è limitata a brevi incontri con un insegnante e un set di immagini scelte ad hoc. I sistemi di insegnamento basato sul computer offrono una soluzione al problema di fornire una consulenza sistematica accessibile. Essi sono stati sviluppati per altri settori della formazione professionale, come l'elettronica, la diagnosi di malattie infettive ed il controllo di processi industriali. Sono in grado di utilizzare varie strategie di insegnamento e di apprendimento, compresi lo sfogliare rapidamente il testo, l'esplorazione guidata, l'assistenza nello studio di casi e l'insegnamento diretto. Un computer può immagazzinare migliaia di immagini interrelate e collegate ad informazioni relative alle loro caratteristiche e alle patologie ad esse associate. Questo database può essere consultato per tenere una «lezione» costituita da una sequenza studiata di immagini esemplificatrici o per correggere le concezioni errate di uno studente mostrandogli immagini comparate.
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Hen, Yitzhak. "Il ‘Liber sanctae crucis’ di Rabano Mauro. Testo – immagine – contesto. By Michele Camillo Ferrari. (Lateinische Sprache und Literatur des Mittelalters, 30.) Pp. xix+519 incl. 14 figs+5 colour plates. Bern: Peter Lang, 1999. DM131. 3 906762 17 3; 0170 9089". Journal of Ecclesiastical History 52, n.º 2 (abril de 2001): 338–96. http://dx.doi.org/10.1017/s0022046901354933.

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Cava, Antonia. "Una rassegna sul diritto rappresentato. Racconti mediali e interazioni giuridiche a confronto". SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, n.º 1 (julio de 2011): 163–71. http://dx.doi.org/10.3280/sd2011-001008.

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Alcuni testi mediali danno corpo al diritto che vive nella societŕ, al di lŕ della sua dimensione piů strettamente giuridica. In questo contributo si analizza il ruolo che i media hanno nell'"edificare" il diritto: il diritto raccontato dai media diviene ilall'interno del quale collocare le "interpretazioni giuridiche" degli spettatori. L'interpretazione delle narrazioni dei media suggerisce, infatti, un certo modo di conoscere il diritto. Č importante considerare come questi testi dei media si incontrino con i pensieri, le immagini, le parole che si generano nella vita quotidiana, nelle interazioni extramediali. Siamo fatti di fantasia mediale e vita reale, due dimensioni che s'intrecciano e che sfioriamo costantemente. E allora la realtŕ del sistema giudiziario come sfera del diritto e la sua costruzione mediatica s'interfacciano costantemente e determinano un certo modo di immaginare il diritto.
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Malagnini, Francesca. "L’italiano in rete tra parola e immagine". Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 53, n.º 3 (26 de junio de 2019): 748–66. http://dx.doi.org/10.1177/0014585819854055.

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Nell’articolo si analizzano i rapporti tra parola e immagini nella comunicazione di alcuni media mostrando come i codici verbale e iconico, se accoppiati, sono spesso incoerenti fra loro, tanto da impedire la comprensione del messaggio. Inoltre, si esamina il processo di scrittura del messaggio verbale in rete, mettendolo in relazione con i testi semicolti: in entrambi i casi mancano la progettazione e la revisione. Un punto di partenza per insegnare una scrittura di massa strutturata e sequenziale, talvolta accompagnata da immagini, può essere quello di una riflessione linguistica e testuale sui testi verbali frammentati che circolano nella rete.
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Ponzio, Luciano. "Enunciazione non iterabile e interrelazione tra scrittura e immagini del mondo". Letrônica 14, sup. (31 de diciembre de 2021): e42539. http://dx.doi.org/10.15448/1984-4301.2021.s.42539.

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Produrre e comprendere segni significa partecipare ai processi comunicativi. Il segnico è il campo dell’ambivalenza, della somiglianza, della deviazione, della creatività, in cui tutto si decide per relazioni e pratiche sociali (io-per-me, l’altro-per-me e io-per-l’altro, come dice Bachtin). Il testo artistico fornisce la possibilità di cogliere al meglio la struttura dialogica dell’enunciazione. Bachtin mostra come il senso del testo non dipenda dagli elementi ripetibili del sistema di segni con cui è composto (interpretanti di identificazione) ma nella sua stessa costituzione, e non solo nella sua manifestazione; esso è situato nei rapporti di rinvio, di differimento (interpretanti di comprensione rispondente) che danno luogo ad una catena di testi ad esso antecedenti e ad esso successivi. Nel dispiegarne la trama, pur rispettandone regole, forme e strutture, l’enunciazione letteraria del discorso indiretto libero è capace di trasgredirle in un fitto dialogo intertestuale e, diacronicamente, tra autori differenti.
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Filosofi, Fabio, Angela Pasqualotto y Paola Venuti. "Representation of disability within the school textbook: primary school teachers’ attitudes". Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, n.º 1 (30 de abril de 2022): 106–19. http://dx.doi.org/10.36253/form-12559.

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The school textbook is a cultural artefact capable of conveying a particular cultural and social imagery that clearly affects the attitudes of teachers and learners towards disability. This paper presents an exploratory-descriptive study that aims to investigate the attitudes of primary school teachers towards the representation of disability within the school textbook. Correlation between attitudes and teaching qualifications and experience were also sought. For this purpose, a questionnaire was constructed starting from macro-themes that emerged from semi-structured interviews during the previous qualitative phase. Findings have shown that teachers, while aware of the low educational value of the textbook and the scarcity of images and texts related to disability, have positive attitudes towards inclusive representation, use and design of materials related to special needs. Finally, teachers with the specialization for support activities were found to have more positive attitudes towards the representation and management of materials representing the reality of disability. Rappresentazione della disabilità nei libri di testo: gli atteggiamenti degli insegnanti della scuola primaria. Il libro di testo scolastico costituisce un artefatto culturale che veicola un particolare immaginario destinato ad influenzare le percezioni di insegnanti e alunni. L’articolo presenta uno studio esplorativo-descrittivo che mira ad investigare gli atteggiamenti dei docenti nei confronti della rappresentazione della disabilità all’interno dei libri di testo scolastici. A tale scopo è stato costruito un questionario ad hoc a partire dai macro-temi emersi dalle interviste semi-strutturate durante la precedente fase qualitativa. La ricerca mostra che gli insegnanti, pur consapevoli dello scarso valore educativo del libro di testo e della scarsità di immagini e testi relativi alla disabilità, hanno atteggiamenti positivi nei confronti della rappresentazione inclusiva e delle competenze personali nella gestione di materiali relativi alla realtà dei bisogni speciali. Gli insegnanti in possesso della specializzazione per le attività di sostegno, infine, tendono ad avere atteggiamenti più positivi nei confronti della rappresentazione della e dell’utilizzo di immagini e testi disabilità all’interno dei libri di testo rappresentanti la disabilità.
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Aiosa-Poirier, Barbara. "«Vivere o ritrarre»1 di Antonio Tabucchi e i ritratti di Tullio Pericoli: il testo e l’invisibile delle immagini, le immagini e i silenzi del testo". Cahiers d’études italiennes, n.º 12 (15 de marzo de 2011): 195–209. http://dx.doi.org/10.4000/cei.605.

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Simonetti, Manlio. "Laura Carnevale, Giobbe dall’antichità al medioevo. Testi, tradizioni, immagini". Augustinianum 50, n.º 2 (2010): 617–22. http://dx.doi.org/10.5840/agstm201050228.

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Roncallo, F., I. Turtulici, A. Bartolini, G. Margarino, P. Mereu, F. Scasso, L. Scotto Di Santillo, A. Santelli, G. Garaventa y A. Tedeschi. "Tomografia computerizzata e risonanza magnetica nella patologia del distretto testa-collo". Rivista di Neuroradiologia 9, n.º 3 (junio de 1996): 301–20. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900306.

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La patologia neoplastica maligna del distretto-testa collo presenta un notevole polimorfismo istologico, in rapporto ai diversi tessuti fisiologicamente presenti. La grande maggioranza concerne comunque i carcinomi e tra questi prevale il carcinoma a cellule squamose. Nella prognosi e nella scelta e pianificazione del trattamento assumono una importanza decisiva l'estensione del tumore primitivo e l'eventuale presenza ed entità del coinvolgimento linfonodale. In base al quesito clinico sono stati preliminarmente distinte diverse categorie di esami TC e RM. Le immagini ottenute sono state interpretate sulla base di un criterio anatomo-topografico che separa diversi spazi fasciali nell'ambito delle regioni sopra- e sottoioidea del distretto testa- collo. È stata quindi effettuata una valutazione comparativa delle informazioni ottenute dagli esami clinico-endoscopici e dalla diagnostica per immagini. TC e RM consentono una stadiazione completa dei carcinomi sia su T, perchè sono in grado di documentare lo sviluppo profondo sottomucoso e nell'ambito degli spazi fasciali limitrofi, nonchè la diffusione perineurale, perivascolare e le erosioni osteocartilaginee, parametri non analizzabili dall'endoscopia, sia su N, perchè svelano linfoadenopatie che per dimensioni e soprattutto per sede sono occulte all'esame clinico. Al contrario lesioni non rilevate mucose superficiali possono risultare del tutto mute alla diagnostica per immagini, così come è pressochè impossibile formulare una corretta caratterizzazione tissutale delle ipertrofie anche spiccate degli spazi mucosi rino- ed orofaringeo, informazioni che sono esaustivamente ottenibili dagli esami endoscopico-bioptici. Pertanto TC e RM hanno un notevole impatto nella stadiazione dei carcinomi del distretto testa-collo, ma il loro utilizzo va effettuato sempre complementariamente e successivamente ad esame clinico specialistico del paziente ed indagine endoscopica delle vie aerodigestive superiori.
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Crozzoli, Aite Livia. "Il luttto nell'esperienza analitica con il gioco della sabbia"". PSICOBIETTIVO, n.º 3 (mayo de 2010): 19–37. http://dx.doi.org/10.3280/psob2009-003002.

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Resumen
Attraverso le testimonianze verbali e le rappresentazioni per immagini realizzate con il "gioco della sabbia" da persone in lutto vengono descritte nel testo le risonanze emozionali per la perdita di una persona con cui si era condivisa la vita e il processo elaborativo di chi intraprende un'esperienza terapeutica. Nel clima partecipativo della relazione analitica le persone possono condividere la loro sofferenza e la ricerca di sé, scoprendo il significato simbolico racchiuso nella sofferenza: l'aprirsi di uno spazio mentale e affettivo, aperto alla presenza dei processi interiori e all'importanza della componente relazionale. Segue la presentazione di un caso clinico e l'analisi di alcune scene del "gioco della sabbia", che evidenziano la peculiaritŕ del "pensare per immagini", un punto teorico di fondo del pensiero junghiano. Dal confronto tra i vissuti espressi nella comunicazione verbale e quelli nelle scene del "gioco della sabbia" si puň cogliere che la rappresentazione per immagini favorisce l'emergenza di contenuti profondi e simbolici, non prevedibili dalla coscienza e non ancora esprimibili con le parole.
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Raveggi, Patrizia. "Luciano Bianciardi e l’uva della collera". Studia Polensia 9, n.º 1 (24 de noviembre de 2020): 175–84. http://dx.doi.org/10.32728/studpol/2020.09.01.08.

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Luciano Bianciardi pubblicò per testate diverse, negli anni tra il 1944 e il 1971, quasi mille articoli di natura estremamente varia, (elzeviri, rubrica delle lettere, critica televisiva, inchieste, cronache locali, pezzi sportivi), oltre ai suoi più noti romanzi e a opere di divulgazione storica dell’epopea risorgimentale: il tutto scritto nelle ore di riposo da quello che dal 1954 in avanti costituì il suo vero lavoro e fonte di reddito, un immane impegno traduttorio. Questo contributo individua nel percorso creativo dell’autore in parola, caratterizzato dalla tecnica del riuso di testi propri e altrui, da lui o tradotti o consultati per studio, una immagine balenatagli in mente durante il servizio militare, in guerra, sotto un bombardamento e da lui annotata poco a valle dell’evento in un suo Diario; tale immagine periodicamente riaffiora in altri scritti fino a fungere da conclusione del romanzo che lo avrebbe reso famoso.
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Kluczek, Agata. "Nieustająca admiracja dla starożytnego Rzymu". Studia Europaea Gnesnensia, n.º 9 (1 de enero de 2014): 250–57. http://dx.doi.org/10.14746/seg.2014.9.15.

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Recenzja książki: Atlante di Roma antica. Biogra! a e ritratti della Città, A cura di Andrea Carandini con Paolo Carafa, Mondadori Electa S.p.a., Milano 2012, 1: Testi e immagini, 638 s. + 216 il.; 2: Tavole e indici, 446 s.
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Radici Tavernese, Livia. "Il pretesto. Insegnare a leggere letteratura per realizzare di essere come tutti". DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, n.º 1 (9 de noviembre de 2021): 101–15. http://dx.doi.org/10.33683/didit.21.01.05.

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Il presente contributo si propone di presentare un’attività didattica volta allo sviluppo e all’allenamento delle competenze di lettura e comprensione del testo letterario per allievi di 13/14 anni secondo un approccio induttivo. In particolare, l’attività è stata strutturata in tre momenti (preparazione alla lettura/ascolto, fruizione del testo, ritorno sul testo) e la riflessione degli allievi è stata stimolata attraverso l’uso di immagini e l’attenzione a locuzioni opportunamente individuate. Il confronto tra le ipotesi e le osservazioni degli allievi è risultato determinante allo scopo di entrare in empatia con i sentimenti evocati dal testo. Grazie all’apporto interpretativo attivo che i giovani lettori hanno offerto, si è realizzato il principio di intersoggettività e cooperazione tra autore e lettore.
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Tommasi, Alessia. "Il volo di Alessandro Magno nel Medioevo romanzo: fra testi e immagini". Revista de Filología Románica 39 (3 de noviembre de 2022): 29–43. http://dx.doi.org/10.5209/rfrm.81629.

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Questo contributo prende spunto dal celebre volume di Chiara Frugoni, Historia Alexandri Magni elevati per griphos ad aerem. Origine, iconografia e fortuna di un tema (Roma, Istituto Storico per il Medioevo Italiano, 1973), e vuole presentare un approfondimento per quanto riguarda l’ambito dei volgarizzamenti italiani del Romanzo di Alessandro, che pare non aver riscosso finora grande attenzione da parte degli studiosi. In questo saggio si propone dunque uno studio delle caratteristiche della scena del volo nei volgarizzamenti italiani della seconda redazione della Historia de preliis Alexandri Magni, passando attraverso lo studio delle tradizioni illustrative dei manoscritti miniati (prevalentemente di ambito francese). Particolarmente innovativo è l’allargamento del campo di indagine alle possibili relazioni tra i manoscritti figurati e la presenza nei volgarizzamenti di dettagli assenti nella versione latina di partenza (forse per il tramite di un modello latino che già conteneva in sé una o più variabili).
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Rovinello, Marco. "Il Mezzogiorno pre - e postunitario nei libri di Storia per le superiori". SOCIETÀ E STORIA, n.º 174 (enero de 2022): 769–96. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-174008.

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Il contributo prende in esame circa 40 manuali di storia per le scuole superiori di secondo grado attualmente in commercio allo scopo di verificare in che modo essi affrontino alcune fasi cruciali della storia del Mezzogiorno ottocentesco: l'età preunitaria sotto il regime borbonico (1815-1860), il processo di unificazione e l'età postunitaria (1861-1914). La prima parte del saggio analizza alcuni fra i più rilevanti fattori che condizionano la produzione dei libri di testo scolastici: le indicazioni ministeriali, il profilo degli autori, il ruolo giocato dalle case editrici, dai loro consulenti e dagli editor, le esigenze didattiche e commerciali, i destinatari, la formazione dei docenti e le relazioni fra l'insegnamento della storia a scuola e la public history. La seconda parte analizza invece testi e immagini dei manuali selezionati per mostrare quanto e come l'ampia storiografia sul Mezzogiorno ottocentesco penetri nella manualistica, quali paradigmi storiografici e approcci prevalgano, e in che modo la storia del Sud entri nelle scuole italiane.
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Dinapoli, N., T. Tartaglione, F. Bussu, R. Autorino, F. Miccichè, M. Sciandra, E. Visconti, C. Colosimo, G. Paludetti y V. Valentini. "Modelling tumour volume variations in head and neck cancer: contribution of magnetic resonance imaging for patients undergoing induction chemotherapy". Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, n.º 1 (febrero de 2017): 9–16. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-906.

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La valutazione del volume del tumore primitivo ha mostrato un valore predittivo per la stima dei risultati della sopravvivenza. Usando i dati volumetrici acquisiti con la Risonanza Magnetica (RM) nei pazienti sottoposti a chemioterapia di induzione (CI), tali risultati sono stati stimati nei pazienti con tumore del testa e collo, prima del trattamento radiante. Le immagini RM acquisite prima e dopo CI in 36 pazienti con tumore avanzato della testa e del collo sono state analizzate per valutarne il volume del tumore primitivo. I due volumi sono stati correlati utilizzando la regressione lineare locale tra i volume valutati nelle immagini della prima e quelli della seconda RM. Sono stati definiti i modelli di rischio proporzionale di COX per la valutazione del controllo locoregionale, la sopravvivenza libera da malattia e la sopravvivenza globale. La regressione lineare locale ha mostrato un buon valore predittivo per tutti i risultati di sopravvivenza nei modelli di rischio proporzionale di COX. I modelli predittivi per il controllo locoregionale di malattia e la sopravvivenza libera da malattia a 24 mesi ha mostrato una ottima discriminazione e capacità di previsione. La valutazione delle variazioni dei volumi dei tumori primitivi della testa e del collo dopo CI fornisce un esempio di modello che può essere facilmente utilizzato per altri approcci terapeutici. Una valutazione completa delle variabili nelle covariate è un prerequisito necessario per la creazione di modelli clinicamente attendibili.
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Dell'Amico, Shady. "Il ruolo del femminile nella Risposta a Giobbe di Carl Gustav Jung". STUDI JUNGHIANI, n.º 55 (agosto de 2022): 80–92. http://dx.doi.org/10.3280/jun55-2022oa12790.

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Nel presente articolo l'autore ha esaminato la funzione che le immagini del femminile ricoprono nella Risposta a Giobbe di Carl Gustav Jung, concentrandosi nello specifico sulla figura apocalittica della "Donna vestita di sole" e sui suoi rapporti con la Sophia, presente nella letteratura sapienziale, e con Maria. Viene mostrato come Jung sviluppi il particolare esercizio mitopoietico della Risposta coinvolgendo il femminile in matrimoni celesti capaci di dare alla luce espressioni sempre più complete dell'archetipo del Sé. Nelle conclusioni l'autore ha stabilito un confronto fra le prefigurazioni del testo junghiano e il nostro presente.
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Gresleri, Giuliano. "Immagine e parola scritta. L’Esprit Nouveau 1920-1925, la costruzione del Purismo". LC. Revue de recherches sur Le Corbusier, n.º 4 (1 de octubre de 2021): 46. http://dx.doi.org/10.4995/lc.2021.16223.

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<p>Questo saggio, parzialmente completato nel 1976, ha visto la luce in forma non completa sul n. 50 della rivista PARAMETRO dedicato a <em>LʼEsprit Nouveau</em>. Nella scarsa conoscenza che si aveva in quegli anni degli argomenti qui trattati, il lavoro preparatorio allo scritto che si è sviluppato in oltre un anno di ricerche presso la Fondation Le Corbusier di Parigi, è singolarmente scivolato in avanti rispetto alle ricerche che Carlo Olmo conduceva sullo stesso argomento un anno prima. Solo per caso i due testi non si sono incrociati. Dalla conoscenza e dalle discussioni accademiche e non, intervenute su quanto qui affermato è scaturita lʼidea di affrontare il problema concreto della ricostruzione de LʼEsprit Nouveau che, iniziata sotto la direzione scientifica mia e di José Oubrerie (1977) ha visto la luce nel settembre dello stesso anno. Ciò che vediamo oggi nel parco di Piazza della Costituzione è il restauro dell'opera che, dopo quarantʼanni di vita, mostrava evidenti segni di <em>maquillage</em> epidermico e strutturale.</p>
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Iandoli, Gerardo. "Berlusconi e Macron: figure per esplorare l’ipermoderno Un’analisi de Il Duca di Mantova di Franco Cordelli e Un personnage de roman di Philippe Besson". Altre Modernità, n.º 26 (29 de noviembre de 2021): 283–98. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7680/16813.

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L’articolo analizza Il Duca di Mantova di Franco Cordelli e Un personnage de roman di Philippe Besson. In questi testi, gli autori si confrontano rispettivamente con la figura di Silvio Berlusconi ed Emmanuel Macron. Attraverso la categoria di ‘ipermoderno’, l’articolo intende studiare alcuni tratti del potere contemporaneo: in una prima parte, si analizzerà lo statuto ontologico dei testi e le modalità usate per mescolare elementi di finzione a dati reali; successivamente, si mostrerà quali immagini del potere emergono dai due politici rappresentati; in conclusione, andando oltre i testi, si cercherà di definire il concetto di ‘Leviatano-ologramma’, al fine di fornire nuovi strumenti concettuali per decostruire l’immaginario politico contemporaneo.
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Di Pasquale, Fabrizio. "Approcci interdisciplinari: letteratura e cartografia. Tra immagini e parole". e-Scripta Romanica 4 (27 de diciembre de 2017): 43–53. http://dx.doi.org/10.18778/2392-0718.04.04.

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Nell’ultimo ventennio, un numero importante di lavori sono stati consacrati allo studio della rappresentazione dello spazio nei testi letterari. Tale interesse sembra inscriversi sia nell’evoluzione dei generi, caratterizzati da una spazializzazione crescente delle forme narrative, sia nello sviluppo di pratiche artistiche legate alla creazione di carte letterarie. In seguito all’affermarsi dello spatial turn negli studi letterari e culturali, parte della critica ha focalizzato la sua attenzione sulla relazione che intercorre tra spazio immaginario, spazio referenziale e pratica cartografica. Quest’ultimo aspetto costituisce uno dei temi più interessanti della metodologia geocritica. Il presente articolo mira a studiare questa “convergenza” tra la letteratura e la cartografia, con l’intento di esaminare la testualità delle carte letterarie e, in particolare, la loro dimensione retorica. Le carte letterarie sono in grado di rappresentare i luoghi in cui si svolge l’azione di un romanzo, o di più romanzi, permettendo allo scrittore di costruire un mondo immaginario che i lettori esplorano assieme ai personaggi.
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Invernizzi, Valeria. "La figura di Caino tra Mariangela Gualtieri, Andrea Camilleri e José Saramago". ENTHYMEMA, n.º 29 (15 de julio de 2022): 39–61. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/17965.

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Questo saggio propone una lettura del testo teatrale Caino di Mariangela Gualtieri. La prima parte del nostro studio guarda alle somiglianze e alle differenze tra la riscrittura di Gualtieri e il mito biblico, rintraccia alcune possibili fonti testuali per l’opera e la esamina usando gli strumenti della psicanalisi, soffermandosi in particolare sulla questione dell’invidia, delle diverse immagini di Dio e delle conseguenze relative al progresso tecnologico e scientifico. La seconda parte è dedicata a un confronto della figura di Caino proposta da Gualtieri con quelle omonime che troviamo nei libri di José Saramago e Andrea Camilleri.
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Sbaragli, Silvia, Michele Canducci y Silvia Demartini. "Le modalità logico-argomentative nei testi scolastici di geometria della scuola elementare e media in lingua italiana". Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, n.º 9 (27 de mayo de 2021): 44–71. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.9.3.

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In quest’articolo si intende portare l’attenzione sulle modalità logico-argomentative presenti nei testi scolastici di matematica, focalizzandosi sulla parte di geometria e, nello specifico, sul tema poligoni, considerando la ricorsività dell’argomento in continuità fra gli ordini scolastici (dalla II elementare alla III media). L’indagine è strettamente interdisciplinare fra matematica e linguistica, con particolare attenzione alla didattica, e si inserisce nei lavori di un più vasto progetto di ricerca in corso. Dopo alcuni paragrafi iniziali dedicati a illustrare il corpus di libri e i criteri di analisi del testo adottati, si passerà a una parte di inquadramento storico-disciplinare del tema, per addentrarsi poi nella descrizione delle diverse modalità logico-argomentative (legate al far “fare”, al far “immaginare” e al far “astrarre”); di queste saranno anche offerti dati quantitativi relativi alla distribuzione nel corpus. Alcune possibili implicazioni didattiche emerse dalle analisi saranno accennate nelle conclusioni.
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Jelonek, Tomasz. "Miłosierdzie Boga w poglądach chasydów polskich". Verbum Vitae 3 (14 de enero de 2003): 99–116. http://dx.doi.org/10.31743/vv.1970.

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Dalla ricchezza del pensiero dei cassidici polacchi scegliamo alcuni interventi che riguardano la misericordia. La prima riflessione che nasce dopo la lettura dei testi di questo: il misticismo giudaico non possiede il concetto della misericordia divina in quanto il piu caratteristico tratto di Dio nella sua relazione all'uomo ed i cassidici sono un'eccezione particolare. Come mai proprio la mistica non ha scorto il tema della misericordia nella S. Scrittura e non l'ha affrontato, il che sarebbe pure moltonaturale per essa?A questa domanda l'autore risponde con la domanda: se l'Antico Testamento ha una piena idea della divina misericordia? Nella lettura cristiana dell'Antico Testamento questa immagine ci appare a pieni co lori, marimane la questione, che cosa intenderebbe dalle stesse pagine un seguace della religione mosaica leggendole senza la luce delia rivelazione di Gesu Cristo? Potrebbe trovare in pieno la dottrina della misericordia nell'immagine di Dio Creatore, Dio dell'Alleanza, Dio della Giustizia e del Giudizio, se non solo i mistici giudaici non sono riusciti a rileggere questa immagine di Dio, ma essa manca anche nella teologia del giudaismo? L'autore arriva alle due conclusioni: per primo, il concetto della misericordia richiede una precisazione, soprattutto perche a questo termine si attribuiscono molti significati che lo rendono vago e gli fanno abbracciare diversi atteggiamenti che sono affini alla misericordia, ma non realizzano ancora tutta la sua profondita. Per secondo, se l'Antico Testamento ci dice qualcosa alla luce di quello Nuovo, questo non significa che dice lo stesso anche ad un seguace del giudaismo.
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Roncallo, F., I. Turtulici, C. Calautti, I. Ferrea, G. Garrone, I. Gorni, A. Ilariucci, M. Zucchini y A. Bartolini. "Tomografia Computerizzata e Risonanza Magnetica nella patologia del distretto testa-collo". Rivista di Neuroradiologia 10, n.º 2 (abril de 1997): 189–218. http://dx.doi.org/10.1177/197140099701000207.

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Scopo del lavoro è quello di descrivere le caratteristiche morfologiche TC ed RM delle patologie espansive benigne nel soggetto adulto, correlando le alterazioni di densità alla TC e segnale alla RM, alle lesioni anatomo-patologiche presenti. Queste lesioni espansive benigne, infatti, rivestono un particolare interesse non solo perchè sono piuttosto rare, ma soprattutto perchè possono mimare patologia di altra natura, specie neoplastica maligna. Viene pertanto proposto uno schema di interpretazione delle immagini sulla base delle nozioni embriologiche e di sviluppo, allo scopo di effettuare una corretta diagnosi differenziale tra le lesioni congenite e quelle acquisite benigne nei confronti di quelle maligne. Sono stati valutati retrospettivamente i quadri morfologici TC e RM, eseguiti negli ultimi due anni ed effettuati secondo protocollo iniziale standardizzato, di 350 pazienti (174 maschi, 126 femmine, di età compresa tra i 16 e i 77 anni), con patologia espansiva del distretto testa-collo, accertata con esame clinico e/o strumentale endoscopico. Nella nostra casistica abbiamo riscontrato anche nell'adulto un discreto numero di soggetti affetti da patologia espansiva benigna nell'ambito delle regioni sopra- e sottoioidea del distretto testa-collo, confermata con la biopsia e/o dopo intervento chirurgico (47 casi). Abbiamo distinto diverse categorie principali di lesioni: Lesioni cistiche congenite: cisti di Tornwaldt (6), del dotto tireoglosso (5), delle tasche branchiali (5); Lesioni cistiche acquisite: laringoceli (2), laringomucopioceli (3); Lesioni Vascolari: malformazioni vascolari venose (3), linfangiomi (4); Lesioni neoplastiche benigne: paragangliomi (4), lipomi (2), tumori ghiandolari misti (3), neurinomi (2); Pseudotumori: vascolari: giugulare ectasica (2) e dissezione della carotide interna (2); ossei: osteofitosi vertebrale somatica ed interapofisaria (4). Non deve essere allora dimenticato che nel soggetto adulto si possano manifestare patologie espansive benigne, anche congenite, a primitiva localizzazione negli spazi fasciali profondi periviscerali, oppure in quelli sede delle principali stazioni linfoghiandolari del distretto testa-collo, il cui aspetto clinico-semeiologico è nella maggioranza dei casi del tutto aspecifico e pertanto pone seri problemi diagnostico-differenziali se non addirittura erronee diagnosi di natura. Viene quindi suggerito un razionale ricorso alla diagnostica per immagini TC e/o RM, tenuto conto che una corretta diagnosi differenziale di queste lesioni con effetto massa non può prescindere da una precisa identificazione dello spazio fasciale primitivo di origine e dall'analisi degli aspetti morfologici caratteristici, uniti a nozioni embriologiche, che possono aiutare ad escludere la natura maligna ed a formulare infine una corretta caratterizzazione etiologica, con ovvie conseguenze sulla prognosi e sulla pianificazione di un'idonea terapia.
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Brinchi, Marina. "La ricerca di senso nella propria storia. Il vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini (Italia, 1964)". PSICOBIETTIVO, n.º 3 (febrero de 2013): 133–42. http://dx.doi.org/10.3280/psob2012-003011.

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Durante il training sistemico, l'allievo č in cammino lungo nuovi itinerari che, attraverso la rappresentazione di immagini plasticamente tradotte con il corpo, gli permettono di elaborare, con la testa e con il cuore, un modo personale di agire la sua presenza nella terapia; questa esperienza viene avvicinata per analogia al film il Vangelo secondo Matteo di Pasolini nel quale la ricchezza dell'umanitŕ č resa dall'unitŕ di emozioni e responsabilitŕ etica e l'evento altamente simbolico di una nuova vita dopo la morte rappresenta la possibilitŕ del cambiamento.
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Terrusi, Alessia. "La famosa invasione degli orsi in Sicilia di Dino Buzzati: una fiaba-romanzo tra testo e immagini d’autore". Italica Wratislaviensia 8, n.º 1 (30 de junio de 2017): 191–210. http://dx.doi.org/10.15804/iw.2017.08.10.

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Palmisano, Maria Carmela. "Studio delle immagini e delle metafore sul timore del Signore in Ben Sira". Bogoslovni vestnik 79, n.º 4 (2019): 891–907. http://dx.doi.org/10.34291/bv2019/04/palmisano.

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L'articolo presenta lo studio del timore del Signore nel libro del Siracide a partire da Sir 1 che riveste un valore programmatico nell'opera sapienziale. Il contributo presenta quattro diverse prospettive rilevate in Sir 1, secondo le quali Ben Sira presenta ai discepoli il timore del Signore. Le quattro prospettive ricorrono anche in altri passi del libro (Sir 2–51). A queste viene aggiunta in seguito una quinta, quella storica, presente solo in un testo dell'Elogio dei padri. Il contributo si sofferma ad analizzare in particolare l'aspetto simbolico e metaforico del linguaggio usato da Ben Sira per avvicinare al discepolo il timore del Signore nei suoi aspetti di bontà, bellezza, gioia e nel suo dinamismo che guida l'uomo sui sentieri dell'amore.
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Roncallo, F., I. Turtulici, A. Bartolini, I. Ferrea, G. Garrone, I. Gorni, A. Ilariucci y M. Terrile. "Tomografia computerizzata e risonanza magnetica nella patologia del distretto testa-collo". Rivista di Neuroradiologia 9, n.º 2 (abril de 1996): 193–212. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900207.

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Scopo del lavoro è quello di razionalizzare l'utilizzo ed ottiminizzare i parametri TC e RM nello studio del distretto testa-collo e di valutare correttamente la complessa geografia della regione. I protocolli iniziali di esame sono stati selezionati sulla base delle informazioni della recente letteratura, adattandoli alle apparecchiature a disposizione. Nella interpretazione delle immagini è stata utilizzata una impostazione anatomo-topografica che si fonda preliminarmente sulla suddivisione del distretto testa-collo in due regioni sopra- e sottoidea e successivamente sulla individuazione di diversi spazi fasciali nell'ambito delle due regioni, sottesi dagli sdoppiamenti dei foglietti della fascia cervicale profonda, che convergono sull'osso ioide. Tali spazi fasciali sono dettagliatamente analizzati da queste metodiche, dal momenta che ben si prestano ad uno studio effettuato secondo piani assiali. Il ricorso alla TC e alla RM è giustificato dai fini rilievi anatomici ottenibili, specie per quanto riguarda l'analisi degli spazi fasciali profondi, occulti all'esame clinico e all'endoscopia. Le informazioni integrate istopatogiche ed anatomo-topografiche consentono una diagnosi precisa di sede, estensione e natura, finalizzate alla pianificazione di un corretto approccio terapeutico.
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Arosio, Laura y Elisabetta Ruspini. "Unico, indimenticabile, da sogno. Il viaggio di nozze tra mito ed esigenze di mercato". SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, n.º 92 (febrero de 2011): 123–43. http://dx.doi.org/10.3280/sur2010-092009.

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In questo saggio, utilizzando la tecnica dell'analisi documentaria applicata a cataloghi di viaggio riservati a sposi e spose, cercheremo di capire come vengono tematizzate e proposte le mete turistiche abbinate ai viaggi di nozze. Sono diverse le domande alle quali vorremmo rispondere: come sono presentate queste mete? Quale linguaggio viene utilizzato e quali immagini accompagnano i testi? Quale modello di coppia costituisce il target di riferimento, e come vengono (o non vengono) recepite le trasformazioni della famiglia contemporanea? Uno dei piů interessanti risultati emersi dalla nostra analisi č l'ampio utilizzo di un codice espressivo volto ad evocare nei potenziali clienti un'immagine di coppia, di matrimonio e di viaggio fortemente legati ai modelli della tradizione. Questo tipo di messaggio, che viene richiamato tanto con le parole quanto con le immagini, non sembra in alcun modo recepire le intense trasformazioni della famiglia italiana e dei comportamenti di viaggio verificatisi negli ultimi decenni. Se, da un lato, questa scelta puň escludere alcune fasce di potenziali acquirenti (che avranno difficoltŕ nel vedersi rappresentate all'interno dei cataloghi turistici), dall'altro lato puň essere considerata una strategia di valorizzazione di questo tipo di viaggio. Caratterizzando in modo tradizionale il viaggio di nozze, č possibile vendere questo prodotto come importante, diverso, irrinunciabile, inducendo gli sposi a partire investendo consistenti quote di denaro.
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Burden, Amy. "Lipstick on pigs: Critical discourse and image analysis of non-humans in U.S. children’s ESL textbooks". EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 8, n.º 1 (31 de marzo de 2021): 52–74. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.13.218.

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EN Gender equality in language learning has received considerable attention in research on classroom policy and materials. Within studies of materials like language learning texts, most research focuses on content analyses of character roles and images, with sometimes purposeful exclusion of non-human characters. However, non-humans in children’s picture books comprise almost 60% of the characters children read. Therefore, their representations of gender, including biases, overt sexism, and covert sexism should be examined. In this study, I examine gendering of non-human characters using corpus linguistics and critical discourse analysis. Additionally, I use critical image analysis to discuss pictorial gendering of non-human characters within 12 textbooks in two of the United States’ most widely used textbook series for language learning in elementary schools. Results indicate a strong preference for aggressive and adventurous male characters, male supremacist ideologies, and the suppression of female agency. Key words: CORPUS LINGUISTICS, CRITICAL DISCOURSE ANALYSIS, TEXTBOOK ANALYSIS, GENDER AND LANGUAGE, ENGLISH AS A SECOND LANGUAGE (ESL), CRITICAL IMAGE ANALYSIS ES La igualdad de género en el aprendizaje de idiomas ha recibido una atención considerable en la investigación sobre la política y los materiales en el aula. Dentro de los estudios sobre materiales como los textos para el aprendizaje de idiomas, la mayoría de las investigaciones se centran en el análisis del contenido de los roles y las imágenes de los personajes, con una exclusión de los personajes no humanos. Sin embargo, los personajes no humanos de los libros ilustrados para niños representan casi el 60% de los personajes que leen los niños. Por lo tanto, deben examinarse sus representaciones de género, incluyendo los prejuicios, el sexismo manifiesto y el sexismo encubierto. En este estudio, examino la representación de género de los personajes no humanos utilizando la lingüística de corpus y el análisis crítico del discurso. Además, utilizo el análisis crítico de la imagen para analizar el género pictórico de los personajes no humanos en 12 libros de texto de dos de las series de libros de texto más utilizados en Estados Unidos para el aprendizaje de idiomas en las escuelas primarias. Los resultados indican una fuerte preferencia por personajes masculinos agresivos y aventureros, ideologías de supremacía masculina y la supresión de la agencia femenina. Palabras clave: LINGÜÍSTICA DE CORPUS, ANÁLISIS CRÍTICO DEL DISCURSO, ANÁLISIS DE LIBROS DE TEXTO, GÉNERO E LINGUAJE, INGLÉS COMO SEGUNDA LENGUA (ESL), ANÁLISIS CRÍTICO DE LA IMAGEN IT L’uguaglianza di genere nell'apprendimento delle lingue ha ricevuto una notevole attenzione nella ricerca sulle norme di comportamento nelle classi così come nei materiali didattici. All'interno degli studi su materiali didattici come i testi per l'apprendimento delle lingue, la maggior parte della ricerca si concentra sull'analisi del contenuto dei ruoli e delle immagini dei personaggi con l'esclusione, a volte intenzionale, di personaggi non umani. Tuttavia, i non umani nei libri illustrati per bambini costituiscono quasi il 60% dei personaggi. Pertanto, dovrebbero essere esaminate le loro rappresentazioni di genere, inclusi pregiudizi, sessismo palese e sessismo nascosto. In questo studio si esamina la sessuazione di personaggi non umani usando la linguistica dei corpora e l’analisi critica del discorso. Inoltre, viene utilizzata l'analisi critica delle immagini per discutere la sessuazione di personaggi non umani all'interno di 12 libri in due delle serie di libri di testo più utilizzate negli Stati Uniti per l'apprendimento delle lingue nelle scuole elementari. I risultati indicano una forte preferenza per personaggi maschili aggressivi e avventurosi, ideologie suprematiste maschili e soppressione dell'agire femminile. Parole chiave: LINGUISTICA DEI CORPORA, ANALISI CRITICA DEL DISCORSO, ANALISI DEI LIBRI DI TESTO, GENERE E LINGUAGGIO, INGLESE COME SECONDA LINGUA, ANALISI CRITICA DELLE IMMAGINI
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Rovinello, Marco. "La pluralità di un modello. L'ufficiale italiano fra codici, regolamenti e immagine pubblica (1859-1914)". ITALIA CONTEMPORANEA, n.º 298 (junio de 2022): 83–113. http://dx.doi.org/10.3280/ic2022-298010.

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Il contributo analizza e confronta i principali testi deputati a delineare il recte vivere e il set di valori dell'ufficiale italiano d'età liberale: da un lato, i codici penali del 1859 e del 1869; dall'altro i regolamenti di disciplina del 1859, del 1872 e del 1907. Parallelamente, il saggio esamina sia il dibattito interno al mondo militare sulla figura e sulla mission dell'ufficiale, sia l'immagine delle spalline che la retorica filomilitare popolarizz. fra Unità e Grande guerra. Anche alla luce di quanto sappiamo sull'articolazione interna dell'ufficialità, l'ipotesi è che una lettura comparata di codici e regolamenti faccia emergere non solo l'evoluzione che l'idea di ufficiale conobbe nelle varie versioni di ognuno di questi decaloghi, ma anche quelle convergenze e divergenze che rendevano il profilo della spallina italiana tratteggiato dal legislatore meno stabile e coerente di quanto creduto sinora, per alcuni versi peculiare rispetto a quello dei colleghi di altri eserciti e anche per questo variamente interpretato da quanti ne discutevano o ne divulgavano il ritratto ideale.
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Folliero-Metz, Grazia Dolores. "Dante peregrino". apropos [Perspektiven auf die Romania], n.º 8 (26 de julio de 2022): 196–215. http://dx.doi.org/10.15460/apropos.8.1925.

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Il testo della Divina Commedia abbonda di toponimi italiani, fra cui sono presenti anche molti idronimi. A questi ultimi si aggiungono le idrografie immaginate da Dante nell’Oltretomba (Inferno e Purgatorio). Il presente contributo, partendo da alcuni studi classici dei due secoli passati (di A. Bassermann, A. Sacchetto, G. Fallani), analizza il ruolo e la funzione dei toponimi e in particolare degli idronimi all’interno del testo dantesco. È possibile ravvisare in questo elemento uno fra i motori del successo della Divina Commedia in Italia, nella misura in cui i nomi geografici fanno da cerniera fra i secoli e i lettori, la poesia diventa il luogo della memoria storica e geografica e i luoghi, all’inverso, assurgono a custodi della rimembranza poetica.
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Holler, Theresa. "Infernale Landschaften: Wie Dantes Commedia das Bild des Weltgerichts in Italien verändert". Deutsches Dante-Jahrbuch 93, n.º 1 (28 de septiembre de 2018): 74–103. http://dx.doi.org/10.1515/dante-2018-0005.

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RiassuntoQuesto contributo discute due cicli pittorici del Trecento raffiguranti il Giudizio universale: quello attribuito a Buonamico Buffalmacco nel Camposanto di Pisa, e quello di Nardo di Cione nella Cappella Strozzi di Mantova a Santa Maria Novella di Firenze, nei quali il testo della Commedia di Dante è adottato per mettere a punto una rappresentazione visiva efficace dell’inferno. Il fatto che l’opera dantesca modifichi l’immagine dell’aldilà nella penisola italiana è sempre stato spiegato invocando la popolarità stessa del testo, senza tenere in debito conto il fatto che la sua apparizione e circolazione non furono accolte senza problemi e reticenze. Vennero infatti espresse anche posizioni critiche nei confronti di Dante e dei suoi scritti, su questi ultimi soprattutto da parte dei domenicani, eppure entrambi i cicli in esame vennero realizzati in contesti legati, direttamente o indirettamente, ai frati predicatori. Il presente contributo vuole mettere in dubbio la teoria, generalmente accettata senza discussione, che vede nella precoce adozione della Commedia nell’immaginario del Giudizio universale un segno della sua ricezione senz’altro positiva. Fu così, oppure le immagini in cui si tradusse il testo dantesco ci parlano in un linguaggio ambiguo?
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Cuttica, Cesare. "Il “Gran Vico”. Presenza, immagini e suggestioni vichiane nei testi della cultura italiana pre-risorgimentale (1799–1839)". History of European Ideas 29, n.º 4 (diciembre de 2003): 507–12. http://dx.doi.org/10.1016/j.histeuroideas.2003.08.003.

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Calefati, Christopher. "«Gli abbiamo tagliato la testa». Repertori e attori dell'iconoclastia politica nelle Puglie del 1848-­49". SOCIETÀ E STORIA, n.º 174 (enero de 2022): 700–723. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-174002.

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L'articolo si focalizza sulle forme di violenza iconoclasta durante la mobilitazione del 1848-49 nelle province di Puglia. Al centro dell'analisi vi è l'attenzione sulle pratiche simboliche di dissenso politico, che vedono nelle immagini reali il loro bersaglio per il recupero di spazi d'azione. La presenza del regime nelle aree periferiche del Regno delle Due Sicilie era spesso determinata da un ampio repertorio di busti, statue e ritratti che diventano obbiettivi sensibili durante le proteste nei confronti del sovrano. Il pattern iconoclasta è riletto attraverso la risemantizzazione di questa pratica in chiave politica, in quanto evoluzione delle manifestazioni collettive popolari che in passato fungono da strumento di risoluzione delle controversie locali, e che nell'ottocento assumono una rilevante portata comunicativa. La rottura definitiva dei rapporti politici tra le élites locali e la monarchia, dopo gli eventi del 15 maggio a Napoli, porta ai tentativi di liberazione dello spazio pubblico provinciale dai simboli reali con la successiva instaurazione di nuove idee e forme politiche che mirano a coinvolgere la maggioranza della popolazione attraverso l'esecuzione figurata del sovrano.
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Seveso, Gabriella. "Differenze di genere e libri per l’infanzia: riflessioni sugli stereotipi di genere nei libri scolastici italiani [Diferenças de gênero e livros para a infância: reflexões sobre os estereótipos de gênero nos livros escolares italianos] (Gender differences and books for children: reflections on gender stereotypes in italian Schoolbooks)". Crítica Educativa 2, n.º 2 (13 de febrero de 2017): 107. http://dx.doi.org/10.22476/revcted.v2i2.100.

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Resumen
A partire dagli anni Settanta, in Italia si è avviata una riflessione sull’importanza dei modelli di genere presenti nella letteratura per l’infanzia.Contemporaneamente, si è verificato un interessante cambiamento nella produzione editoriale di testi di narrativa rivolta a bambini/e e ragazzi/e, perché molte case editrici hanno proposto storie e personaggi che introducevano stereotipi non tradizionali riguardo al genere. Un settore particolare di questa produzione è quello dei libri scolastici. In questo ambito, c’è stata, negli ultimidecenni, qualche riflessione che ha sottolineato l’importanza dei modelli di identità e dei codici di comportamento veicolati nei testi scolastici. Inoltre,a livello europeo, è stato redatto un regolamento che invita le case editrici a diventare sensibili al problema delle differenze di genere (Progetto POLITE). Nonostante questo, la produzione sembra essere rimasta legata a immagini e modelli molto stereotipati in senso tradizionale. Il contributo ricostruisce la storia del dibattito italiano negli ultimi decenni e propone i risultati di una micro ricerca svolta in Lombardia su testi scolastici rivolti alla scuola primaria.
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