Literatura académica sobre el tema "Terzo contratto"

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Artículos de revistas sobre el tema "Terzo contratto"

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Bianco, Adele. "Francesco Carnelutti "sociologo" delle energie". RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, n.º 1 (abril de 2011): 129–43. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-001009.

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Resumen
Il presente contributo č una riflessione sociologica sul saggio di F. Carnelutti, pubblicato nel 1913 con il titolo:, in cui per la prima volta qualcosa di inanimato e intangibile come le energie vengono considerate una "cosa" e come tale passibili di transazione economica e dunque oggetto di interesse per il giurista. La nostra trattazione č articolata in quattro sezioni: nella prima ricostruiremo come Carnelutti definisce le energie, che si configurano, a nostro avviso, come un fatto sociale. Nella seconda parte concentreremo l'attenzione sul problema delle energie umane. Il terzo paragrafo tratta dell'aspetto piů strettamente legato all'evoluzione della dottrina giuridica e si impernia sulla questione del come normare le energie. Nel quarto paragrafo infine emergerŕ la peculiaritŕ e originalitŕ del contributo di Carnelutti in merito alla trattazione del contratto di lavoro.
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Boga, Diletta. "Il contratto per conto di chi spetta nel settore del turismo". RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, n.º 20 (octubre de 2018): 242–74. http://dx.doi.org/10.3280/dt2017-020004.

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Resumen
A differenza del contratto a favore di terzi, il contratto di assicurazione per conto di chi spetta, disciplinato dall'art. 1891 cod. civ., prevede un regime in base al quale i diritti derivanti dal contratto spettano all'assicurato, mentre gli obblighi derivanti dal contratto stesso devono essere adempiuti dal contraente, ad eccezione di quelli che per loro natura possono essere adempiuti solo dall'assicurato. Pertanto, nessuna delle parti può essere considerata terza (parte) in relazione al contratto di assicurazione perché, nel caso del contratto per conto di chi spetta, i diritti della controparte dell'assicuratore riguardano sia il contraente che il soggetto assicurato. Si tratta di uno strumento di autonomia privata meritevole di tutela giuridica anche per i contratti non legati all'assicurazione (e diversi dall'assicurazione stessa), in particolare per quei contratti conclusi dal tour operator con i fornitori di servizi primari al fine di assemblare le varie componenti di un pacchetto turistico (trasporto, alloggio, partecipazione ad eventi culturali o altro). In tali casi, esiste una separazione tra il contraente (tour operator) e l'utente del servizio (turista) relativamente alle prerogative che sono di competenza della controparte del fornitore: la giustificazione di tale separazione è nel contratto tra i tour operators e i turisti (viaggio organizzato), relativo ad un contratto di servizio, per cui il turista riconosce il vantaggio di avere un unico interlocutore, responsabile dell'organizzazione del viaggio organizzato, inteso come risultato unitario.
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Żurowski, Marian Al. "Niezdolność do podjęcia obowiązków małżeńskich z przyczyn psychicznych". Prawo Kanoniczne 29, n.º 3-4 (10 de diciembre de 1986): 153–62. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1986.29.3-4.10.

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Resumen
L’uomo, per motivi psichici, puó essere incapace ad assumersi i doveri coniugali sia a causa della sua incapacità ad esprimere il consenso al matrimonio, sia per mancanza di capacità a compiere tali doveri. Il primo stato può essere causato dall’effettiva mancanza dell’uso della ragione, dovuta a motivi psichici, oppure, sempre per gli stessi motivi, dalla mancanza di giudizio valutativo. Di questi due casi parlano il punto primo e secondo del can. 1095. Il punto terzo invece parla dell’incapacità ad assumersi i doveri coniugali. Si può pertanto presumere che si tratti di altri stati. In particolare si tratterà qui dell’incapacità a prendere decisioni, dovuta a motivi psichici, oppure della mancanza della capacità a compiere i doveri coniugali. La mancanza della capacità a prendere decisioni, cioè la mancanza di volontà interiore — come riportano le sentenze del Tribunale della Sacra Rota Romana — dovuta ad idee ossessive, a blocchi emotivi, ad una troppo forte e insuperabile suggestività dell’istinto, ecc., dovrebbe esistere al momento stesso della contrazione del matrimonio. Questi problemi debbono essere analizzati non soltanto individualmente, ma anche proporzionalmente all’atto contratto. Si richiede infatti, e tale esigenza non desta dubbi nella giurisprudenza, che l’uomo debba essere ,,verus dominus” del suo comportamento, ossia domini interiormente le sue decisioni. L’incapacità ad assumersi i doveri coniugali, che dériva dalla mamcanza obiettiva dell’oggetto del cansenso matrimoniale a causa di motivi psichici, dovrebbe invece essere qualcosa di stabile e irreversibile. Si tratta, in questo caso, dell’incapacità di compiere i doveri matrimoniali. In quest’ultimo caso si può parlare di una certa analogia con l’incapacità fisica. Deve pertanto essere uno stato duraturo e inamovibile con i normali mezzi accessibili all’uomo comune. Si parla pertanto in tale caso dell’incapacità — anche se solo relativa — a compiere i doveri coniugali, cioè nei confronti di una concreta persona. Concordemente alla sentenza del Tribunalis Signaturae Apostolicae una simile incapacità riguarda il contenuto dell’obbligazione che la persona interessata non è in grado di compiere. E pertanto non si tratta in tali casi dell’esclusione dello stesso matrimonio, di una caratteristica o di un elemento essenziali, ma della incapacità a compiere i doveri matrimoniali, incapacità che è qualcosa di stabile e irreversibile.
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Sarai, Leandro. "Contrato administrativo de prestação de serviço executado de forma contínua: prorrogação de prazo efetuada após seu termo final". Revista de Direito Administrativo 277, n.º 2 (24 de agosto de 2018): 177. http://dx.doi.org/10.12660/rda.v277.2018.76709.

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Resumen
<p>Administrative contract for the provision of service performed continuously: deadline extension made after its final term</p><p> </p><p>O presente artigo, de natureza dogmática, elaborado segundo o método hipotético-dedutivo, analisa a prorrogação do contrato administrativo de prestação de serviços executados de forma contínua. A hipótese tomada para análise é a de que é possível essa prorrogação, ainda que o contrato esteja vencido. Para tanto, analisa o que justificaria a prorrogação desses contratos de modo geral, os problemas envolvidos com os contratos de prazo mais longo, o que caracterizaria os serviços executados de forma contínua, além da possibilidade de contratos com esse tipo de objeto terem vigência superior a 12 meses. Efetua ainda uma distinção entre contratos com prazo determinado e contratos por escopo. Finalmente, após verificar que a preocupação da lei em tratar as prorrogações como exceções decorre da vigência anual do orçamento e que o próprio sistema jurídico reconheceria a existência de despesas que ultrapassariam o exercício, conclui que não há vedação à prorrogação do contrato após seu termo final, desde que atendidas certas condições.</p><p> </p><p>This paper, of dogmatic nature and using the hypothetical-deductive reasoning, explores the term extension of administrative contracts made after its expiration. The focus is on contracts of services that are performed continuously. The main hypothesis is that the term extension is possible. To treat this issue, it studies what justifies the extension of such contracts in general, the problems involved with longer-term contracts, the distinguish element of services that are performed continuously, besides the possibility of contracts with this type of object having duration exceeding 12 months. It makes a distinction between fixed term contracts and contracts for scope. Finally, after checking that the concern of the law in dealing with extensions as exceptions are due to the annual duration of the budget and that the legal system recognizes the existence of expenses that exceed this duration, it points out that there is no prohibition to the contract’s deadline extension made after its expiration, provided that certain conditions are fulfilled.</p>
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Baraldi, Mario y Ermelinda Hepaj. "Giudici a confronto: come il giudice italiano individuerebbe il <i>‘beneficial owner’</i> in una situazione analoga a quella della causa <i>NRC Holding</i> (<i>NRC Holding</i> v <i>Danilitskiy</i>, 2017)". Trusts, n.º 3 (1 de junio de 2022): 523–42. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.124.

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Resumen
Tesi Nel caso NRC Holding v Danilitskiy, i fatti in causa si riferiscono ad un caso particolare di trasferimento immobiliare operante in Inghilterra: l’acquisto di un bene compiuto con denaro fornito da un terzo che non compare nell’atto di compravendita. In questi casi, secondo la Corte inglese, la parte che fornisce il denaro è titolare del beneficial interest, mentre l’altra è mero titolare formale del bene; detto altrimenti, la presunta intenzione delle parti può dar luogo ad un caso di resulting trust. La Corte, infatti, ricorrendo ad una attentata ricostruzione dei fatti, prendendo le mosse dalla volontà del convenuto contumace e seguendo l’iter delle azioni da questi poste in essere, individua un caso di resulting trust a favore del convenuto stesso. In un caso come quello esaminato dalla High Court of Justice di Londra, un giudice italiano potrebbe configurare l’esistenza di un negozio fiduciario o di un contratto di prestanome tra il debitore e la società acquirente, individuando nel debitore il beneficial owner. L’attrice, conseguentemente, potrebbe ricorrere all’azione revocatoria o potrebbe agire in via surrogatoria chiedendo che, in esecuzione del negozio sottostante, venga disposto il trasferimento dell’immobile al debitore così che il creditore possa poi soddisfarsi sul bene. The author’s view In NRC Holding v Danilitskiy’s case, the facts relate to a particular event of real estate transfer operative in England: the purchase of a property made with money provided by a third party who does not appear in the deed of sale. In such cases, according to the English Court, the party providing the money has the beneficial interest, while the other party is merely the formal owner of the property; in other words, the presumed intention of the parties may give rise to a case of resulting trust. The Court, in fact, applying a careful reconstruction of the facts, starting from the will of the defendant in absentia and following the course of his actions, identifies a case of resulting trust in favour of the same defendant. In a case such as the one examined by the High Court of Justice in London, an Italian judge could consider that a fiduciary or a nominee agreement exists between the debtor and the acquiring company, identifying the debtor as the beneficial owner. The plaintiff, consequently, could bring a clawback action or could act in subrogation by requesting, by way of execution of the underlying agreement, the transfer of the real estate to the debtor, so that the creditor can then satisfy himself on this asset.
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Caminha, Uinie y Juliana Cardoso Lima. "Contrato incompleto: uma perspectiva entre direito e economia para contratos de longo termo". Revista Direito GV 10, n.º 1 (junio de 2014): 155–200. http://dx.doi.org/10.1590/s1808-24322014000100007.

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Resumen
O presente trabalho visa apresentar uma análise da teoria econômica do contrato incompleto, demonstrando a interação entre os ramos do direito e da economia, notadamente quando o elemento de ligação é o instituto contratual. A partir de estudos da doutrina estrangeira, pretende-se trazer à órbita judicial a visão econômica dos acordos de longa duração, ampliando, por conseguinte, a hipótese vigente no ordenamento jurídico da revisão dos contratos. Assim, a atualidade do assunto, principalmente na esfera internacional, e a escassa doutrina interna já fundamentam a escolha do tema para a construção de uma pesquisa científica. Neste cenário pouco explorado, pretende-se apresentar as principais características da teoria econômica do contrato incompleto. Trata-se de um estudo qualitativo, cuja metodologia se efetiva por meio de pesquisa bibliográfica e doutrinária, tanto no âmbito interno como externo, estabelecendo um diálogo entre a teoria econômica do contrato incompleto e a teoria jurídica do contrato. Com tal escopo, sistematizou-se o presente trabalho em três capítulos. No primeiro, objetiva-se realizar uma breve exposição sobre a relação entre direito e economia. O segundo capítulo ingressa, propriamente, no estudo dos principais pontos abordados na teoria econômica do contrato incompleto, em especial, os relativos aos custos de transação. No último capítulo, intenta-se aplicar a teoria econômica do contrato incompleto no ordenamento jurídico. Por fim, conclui-se que a teoria econômica do contrato incompleto amplia a hipótese de revisão, que se baseia na teoria da imprevisão, inovando, portanto, a ordem jurídica.
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Couto de Almeida, Helena Maria. "O Contrato de Trabalho Desportivo: formas de cessação do contrato por iniciativa do trabalhador". Revista Electrónica de Direito 21, n.º 1 (febrero de 2020): 9–24. http://dx.doi.org/10.24840/2182-9845_2020-0001_0002.

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Em sede de contrato de trabalho desportivo, regulado pela Lei n.o 54/2017 de 14 de julho, as regras que se nos apresentam são bem diferentes das que estão previstas no regime geral do Código do Trabalho. O mundo do desporto acarreta especificidades inerentes à prática da atividade desportiva. O contrato de trabalho desportivo assume a qualidade de contrato a termo, comummente designado por termo estabilizador, em que o trabalhador/jogador está impossibilitado de denunciar, sem mais, o contrato. A denuncia do contrato de trabalho por parte do trabalhador/jogador implica que seja acionada a chamada cláusula de rescisão, o que limita de forma acentuada a liberdade do trabalhador. Ao trabalhador/jogador é concedida ainda a possibilidade de se desvincular ante tempus se houver justa causa. Pelo que, toma toda a relevância saber que factos/comportamentos poderão consubstanciar a justa causa a invocar pelo jogador.
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Bertoni Pinto, Neuza. "CONTRATO DIDÁTICO OU CONTRATO PEDAGÓGICO?" Revista Diálogo Educacional 4, n.º 10 (17 de julio de 2003): 93. http://dx.doi.org/10.7213/rde.v4i10.6437.

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A discussão do conceito de contrato didático, eixo central do presente artigo, parte do pressuposto de que a pedagogia, enquanto ciência da educação, produz conhecimentos a partir dos significados dados, pelos sujeitos, aos diferentes contratos que perpassam a instituição educacional. Analisando o sentido estrito do termo, discute-se o conceito de contrato social de Rousseau em suas implicações para a educação, as características do contrato pedagógico de Parkhurst e Filoux, buscando-se, nessas tradições pedagógicas, convergências e divergências caracterizadoras do contrato como um anticontrato. Tal concepção fundamenta-se nas pesquisas de educadores franceses, realizadas no campo da Educação Matemática, especialmente Brousseau, que ao formular a Teoria das Situações Didáticas concebe o contrato didático como um elemento específico da Didática, portanto, diferente de contrato pedagógico. Ao distinguir relação didática da relação pedagógica, aponta elementos contraditórios, inerentes ao contrato didático, analisando a mobilidade/estabilidade estabelecidas entre professor, aluno e saber. O que identifica o conceito de contrato didático é sua capacidade de gerar rupturas incessantes no processo de construção de conhecimento.
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Gaeta, Lorenzo. "«La terza dimensione del diritto»: legge e contratto collettivo nel Novecento italiano". GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, n.º 152 (enero de 2017): 573–617. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2016-152003.

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Santos, Marcelo Pereira dos y VINÍCIUS FIGUEIREDO CHAVES. "CONTRATO DE UNDERWRITING". Revista Brasileira de Direito Empresarial 3, n.º 2 (1 de diciembre de 2017): 60. http://dx.doi.org/10.26668/indexlawjournals/2526-0235/2017.v3i2.2366.

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Este trabalho tem por objeto os aspectos jurídicos do underwriting, termo genérico utilizado para a designação da relação contratual entre emissor e intermediário financeiro das operações de emissão e colocação de títulos/valores mobiliários. Valendo-se do método de pesquisa qualitativo, de caráter exploratório, bem como do raciocínio dedutivo e da metodologia fundada na revisão bibliográfica documental, pretende-se descrever as variantes do contrato de underwriting e identificar as múltiplas dimensões de risco que recaem sobre as partes contratantes, a fim de delimitar seu conceito na ordem jurídica brasileira. Preliminarmente, conclui-se que o underwriting não é puramente uma cláusula de pré-financiamento.
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Tesis sobre el tema "Terzo contratto"

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NAITANA, MARTINA. "Il contratto di assicurazione sulla vita a favore di terzo: alternativa al testamento?" Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2016. http://hdl.handle.net/11584/266660.

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Life insurance contract is a well-fitted instrument to ensure wealth transmission as an alternative to last will and testament. The possibility to state or revoke the beneficiary indication by will and its effectiveness since the death of the insured, gives the opportunity to avoid the ban of succession agreements or necessary succession. In addition, the social security aim, which characterizes this kind of contract, allows guaranteeing the insured amount of money and a favourable tax application. These reasons are suitable to make it a reasonable choice to optimize wealth distribution despite of or in accordance to last will and testament. The synergic adoption of these two options, which show to compensate the respective disadvantages, allows guaranteeing an optimal wealth distribution, in the case that the judicial system would continue to recognize the reserved share of an estate, assigned by law, to a specific relative regardless of the content of the will.
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Fassina, Giuseppe <1988&gt. "Contratto di assicurazione sulla vita di terzo pilastro: la disciplina dei piani individuali pensionistici". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8904.

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Obiettivo di questa prova finale in Economia e Finanza è quello di affrontare dal punto di vista giuridico la fattispecie dei Piani Individuali Pensionistici, come forma pensionistica complementare integrativa e sempre più necessaria.
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Takahashi, Leticia. "Precificação de contratos flexiveis de energia eletrica : contrato-a-termo e opção". [s.n.], 2008. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/264502.

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Orientador: Paulo de Barros Correia
Tese (doutorado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Engenharia Mecanica
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Resumo: A reestruturação do setor elétrico brasileiro tem ampliado as oportunidades de livre negocia ção de energia elétrica, particularmente por meio de contratos bilaterais. Estes contratos são realizados, fundamentalmente, entre os agentes geradores, comercializadores e consumidores livres. Com a liberdade de negociação permitida pelo Ambiente de Contratação Livre - ACL, há uma tendência das empresas procurarem por contratos de compra e venda de energia elétrica que permitem adaptar-se às necessidades de mercado, com a incorporação de flexibilidades com relação à demanda e, principalmente, com relação ao preço. Porém, tem exigido, em contrapartida uma maior atenção com o gerenciamento do risco contratual. No Brasil, este risco é agravado pelo fato de não haver propriamente um mercado spot, mas apenas um mercado de curto prazo para liquidação das diferenças entre oferta e demanda, e cujo Preço de Liquidação das Diferenças - PLD apresenta grande volatilidade. Desta forma, o objetivo principal deste trabalho consiste na precificação de contratos flexíveis de energia elétrica, com destaque para os dois tipos usados com maior frequência: contrato-a-termo e contrato de opção. Enquanto os contratos inflexíveis fixam o montante e o preço de energia elétrica para entrega futura, os contratos flexíveis permitem ajustes na determinação da carga de energia a ser entregue em cada intervalo de discretização, dentro de um limite máximo e mínimo de energia especificado. Essas características motivaram a utilização de Programação Dinâmica Estocástica. Além disso, a abordagem proposta busca a eficiêcia nos contratos dentro de um contexto de programação multiobjetivo: maximizar o benefício e minimizar o risco. Conclui-se que as abordagens fixadas com este trabalho podem contribuir para melhorar a gerência do risco contratual das empresas geradoras (impacto de primeira ordem) e reduzir o preço de energia elétrica para o consumidor final (impacto de segunda ordem)
Abstract: The restructuring of the Brazilian electric sector has expanded the opportunities for freedom of electricity trading on the open market, particularly through bilateral contracts. These contracts are accomplished, fundamentally, among generators agents, commercialization agents and free consumers. With the freedom of trading allowed by the Free Contracting Environment, there is a trend by companies seeking contracts for the electric energy purchase and sale that adapt to market needs with the incorporation of flexibility with respect to demand and, particularly, with respect to price. However, it has demanded in return for greater attention to the contractual risk management. In Brazil, this risk is compounded by the fact that there isn't exactly a spot market, but only a short-term market for settlement for the differences between supply and demand, and whose Settlement Price for the Differences, presents great volatility. Thus, the main objective of this work is pricing electricity flexible contracts, with emphasis on the two types used with greater frequency:forward and option contract. While the inflexible contracts fix the electricity amount and price for future delivery, the flexible contracts allow adjustments in determining the electricity load to be delivered at each interval of discretization, within a energy maximum and minimum limit specified. These characteristics motivated the use of Stochastic Dynamic Programming. Moreover, this proposed approach seeks efficiency in the contracts within a multicriteria programming context: maximize the benefit and minimize the risk. We can conclude that approaches used in this work can help improve the contractual risk management of generating companies (impact of the first order) and reduce the electricity price for the final consumer (impact of the second order)
Doutorado
Doutor em Planejamento de Sistemas Energéticos
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Lima, Juliana Cardoso. "Contrato incompleto : uma perspectiva entre direito e economia para contratos de longo termo". Universidade de Fortaleza, 2011. http://dspace.unifor.br/handle/tede/86796.

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Made available in DSpace on 2019-03-29T23:29:06Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2011-03-25
Questo studio si propone di presentare un esamine della teoria economica del contratto incompleto, dimostrando l'interazione tra i rami del Diritto e dell'economia, soprattutto quando la trave di legame è l'instituto contrattuale. Dagli studi della dottrina comparativa, vogliasse introdurre nell'orbita giudiziale la visione economica di accordi a lungo termine, in espansione, quindi la possibilità esistente nel ordinamento giuridico (legale) di revisione dei contratti. Così l'attualità del tema, soprattutto nell ambito internazionale, e la poca dottrina interna gìa giustifica la scelta del tema per la costruzione di una ricerca scientifica. In questo scenario poco esplorato, pretendesse di presentare le principali caratteristiche della teoria economica del contratto incompleto. Si tratta di uno studio qualitativo, la cui metodologia viene eseguito per mezzo di letteratura e di dottrina, sia internamente che esternamente, stabilendo un dialogo tra la teoria economica della teoria del contratto incompleto e diritto contrattuale. Con tale scopo, sistematizza-se il presente lavoro in tre capitoli. Nel primo, obiettiva-se di fare una breve esposizione circa il rapporto tra Diritto ed Economia. Il secondo capitolo, addentra-se, adeguatamente, nello studio dei principali punti della teoria economica el contratto incompleto. Nel capitolo finale, tenta-se di applicare la teoria economica dei contratti incompleti nel sistema giuridico. Infine, conclude che la teoria economica del contratto incompleto estende la possibilità di revisione, basata sulla teoria dell'imprevedibilità, innovando, pertanto, il sistema giuridico. Parole chiave: Diritto ed Economia. Contratti incompleti. Costi di transazione. Revisione del contratto.
O presente trabalho visa a apresentar uma análise da teoria econômica do contrato incompleto, demonstrando a interação entre os ramos do Direito e da Economia, notadamente quando o elemento de ligação é o instituto contratual. A partir de estudos da doutrina estrangeira, pretende-se trazer à órbita judicial a visão econômica dos acordos de longa duração, ampliando, por conseguinte, a hipótese vigente no ordenamento jurídico da revisão dos contratos. Assim, a atualidade do assunto, principalmente na esfera internacional, e a escassa doutrina interna já fundamentam a escolha do tema para a construção de uma pesquisa científica. Neste cenário pouco explorado, pretende-se apresentar as principais características da teoria econômica do contrato incompleto. Trata-se de um estudo qualitativo, cuja metodologia efetiva-se por meio de pesquisa bibliográfica e doutrinária, tanto no âmbito interno como externo, estabelecendo um diálogo entre a teoria econômica do contrato incompleto e a teoria jurídica do contrato. Com tal escopo, sistematizou-se o presente trabalho em três capítulos. No primeiro, objetiva-se realizar uma breve exposição sobre a relação entre Direito e Economia. O segundo capítulo, ingressa, propriamente, no estudo dos principais pontos abordados na teoria econômica do contrato incompleto, em especial, os relativos aos custos de transação. No último capítulo, intenta-se aplicar a teoria econômica do contrato incompleto no ordenamento jurídico. Por fim, conclui-se que a teoria econômica do contrato incompleto amplia a hipótese de revisão, que se baseia na teoria da imprevisão, inovando, portanto, a ordem jurídica. Palavras-chave: Law and Economics. Contratos incompletos. Custos de transação. Revisão contratual.
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Neto, Hyberville Paulo D'Athayde. "Fatores determinantes da utilização de ferramentas de gestão de risco de preços do boi gordo por confinadores". Universidade de São Paulo, 2014. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/96/96132/tde-19092014-161807/.

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A existência de especificidade temporal na produção do confinamento de bovinos, que limita o período de negociação e busca por preços mais atrativos, corrobora com a necessidade do uso de mecanismos de hedge. Este pode ser feito pelo confinador com o uso da BM&F Bovespa, via contratos futuros e de opções, ou diretamente com os frigoríficos, por meio de contratos a termo. O objetivo desta dissertação é identificar fatores determinantes para a utilização de hedge (contratos futuros, de opções e termo) por confinadores. Foram realizadas pesquisas com confinadores participantes de eventos realizados em Ribeirão Preto-SP, em 2012 e 2013, e por telefone em 2014. Para a análise dos dados foram utilizadas estatísticas descritivas. Em seguida, com uso do Teste Exato de Fisher, foi analisada a associação das características dos confinamentos e pecuaristas ao uso do hedge. Com o intuito de identificar os determinantes para o uso de ferramentas de gestão de preços, foram elaborados modelos de regressão logística. Os resultados indicaram que o tamanho do confinamento, a escolaridade do gestor, o controle acurado de custos, o confinamento exclusivo, a utilização de hedge para os grãos, uso anterior de ferramentas e a parceria com frigoríficos têm relação com a utilização de uma ou mais formas de gestão de risco de preços do boi gordo.
The existence of temporal specificity in the production of feedlot cattle, which limits the period of negotiation and search for more attractive prices, confirms the necessity of using hedging mechanisms by feedlot cattle producers. The hedging can be done via BM&F Bovespa, through futures and options, or directly with slaughterhouses, through forward contracts. The aim of this study is identify determinants for using hedge (futures contracts, options contracts and forward contracts) by feedlot cattle producers. Surveys were applied to participants of events in Ribeirão Preto-SP, in 2012 and 2013, and via phone in 2014. Descriptive statistics of data were obtained and the determinants for using hedge were investigated using hypothesis tests. The relations between the producer\'s and feedlot\'s characteristics with hedging use were tested by Fisher Exact Test. In order to identify the determinants for the use of hedge, logistic regression models were implemented. The results have indicated that the size of the confinement, the manager\'s educational level, the high cost control, the feedlot as the only activity, the use of hedging for grains, the prior use of these tools and the partnership with slaughterhouses are related to the use of one or more ways to manage price risk of cattle.
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Fania, Ilaria <1996&gt. "I CONTRATTI DI LAVORO AD ORARIO RIDOTTO E FLESSIBILE: LA FLESSIBILITÀ DEL TERZO SETTORE IN VENETO". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20839.

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Negli ultimi anni il concetto di flessibilità del lavoro è diventato protagonista all’interno dei dibattiti politici, economici e sociali. La flessibilità può essere definita come: «quei lavori o meglio le occupazioni che richiedono alla persona di adattare l’organizzazione della propria esistenza […] alle esigenze mutevoli della o delle organizzazioni produttive che la occupano o si offrono di occuparla, private o pubbliche che siano. Tali modi di lavorare o di essere occupati impongono alla gran maggioranza di coloro che vi sono esposti per lunghi periodi un rilevante costo umano, poiché sono capaci di modificare o sconvolgere, seppur in varia misura, oltre alle condizioni della prestazione lavorativa, il complesso dell’esistenza personale e familiare» Si possono distinguere diverse forme di flessibilità, quali (Reyneri, 2005): • Flessibilità numerica: indica una variazione del numero dei dipendenti in entrata e in uscita ed ha lo scopo di contenere il costo del lavoro per l'Azienda; • Flessibilità temporale: comporta la variazione dell'orario di lavoro standard sulla base delle esigenze dell'azienda; • Flessibilità salariale: relativa alla capacità di utilizzare politiche di moderazione salariale a livello nazionale, locale o aziendale; • Flessibilità organizzativa: si tratta della variazione delle mansioni e dei compiti affidati ai dipendenti e comporta, per tale ragione, investimenti nella formazione dei dipendenti; • Flessibilità spaziale: si riferisce a diversi luoghi in cui è possibile svolgere il lavoro. Il presente lavoro si concentra sulla flessibilità di tipo temporale che può realizzarsi attraverso un’ampia varietà di contratti di lavoro atipici. Tra questi, il terzo capitolo prende in esame i contratti a tempo parziale, il lavoro intermittente ed il lavoro ripartito. Prima di procedere con l’analisi di queste tipologie di contratti, si è esposta la disciplina normativa, la quale è stata caratterizzata da una profonda revisione e dalla tendenza a favorire forme di lavoro non standard, passando in rassegna le principali riforme, quali quella relativa al Pacchetto Treu, la Riforma Biagi, la Riforma Fornero e il Jobs Act. Infine, nell’ultimo capitolo, è stato preso in analisi il Terzo Settore, all’interno del quale si è verificata l’incidenza di tale tipologia di contratti prima in generale per l’Italia e poi specificatamente per il Veneto. 1. Luciano Gallino (2008), Il lavoro non è una merce. Contro la flessibilità, Laterza, Roma
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Agranonik, Carolina. "A hipótese das expectativas da estrutura a termo da taxa de juros : teste para o caso brasileiro a partir de contratos futuros de DI". reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2015. http://hdl.handle.net/10183/127246.

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Este trabalho testa a validade da Hipótese das Expectativas, segundo a qual as taxas de juros de longo prazo são formadas pela média das expectativas sobre as taxas de curto prazo futuras. O estudo baseia-se em dois artigos reconhecidos internacionalmente: Fama e Bliss (1987) e Cochrane e Piazzesi (2005). Os testes são realizados utilizando-se retornos em excesso e taxas forward mensais para títulos com prazo de vencimento entre dois e cinco anos. A base de dados consiste em observações mensais da taxa à vista de contratos futuros de DI. Os resultados apontam para a rejeição da HE para o caso brasileiro. Uma combinação linear de taxas forward é capaz de explicar a variação dos retornos em excesso com R² de até 0,63 para um título com maturidade em dois anos.
This work tests the validity of Expectations Hypothesis (EH), which posts that the long-term rates are an average of future expectations of short-term rates. The study is based on two internationally recognized papers: Fama e Bliss (1987) and Cochrane e Piazzesi (2005). The tests are performed using monthly observations on excess returns and forward rates for 2 to 5 year bonds. The data consists in monthly observations of ID future contracts yields. The results suggest rejection the EH for the Brazilian case. A linear combination of forward rates is able to explain excess returns variation with R² up to 0.63 for 2-year bonds.
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Andrade, Rafael de Godoy Oliveira. "Relevância das diferenças entre contratos futuros e a termo: o caso do trio". reponame:Repositório Institucional do FGV, 2015. http://hdl.handle.net/10438/13361.

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For the purpose of studying the differences between futures and forward contracts in the Brazilian currency market, this dissertation focus on the futures contracts traded at BM&FBOVESPA where, for maturities without liquidity, the mark to market is done using the theoretical price for forward contracts. A Monte Carlo simulation using a hedged portfolio comprising currency futures, DI futures and DDI futures clearly shows that this methodology should at least be reviewed.
Visando estudar as diferenças entre contratos futuros e contratos a termo no mercado cambial brasileiro, este trabalho foca no contrato de Dólar Futuro negociado na BM&FBOVESPA que, para vencimentos sem liquidez, é marcado a mercado pelo preço teórico dos contratos a termo. Uma simulação por Monte Carlo de uma carteira hedgeada contendo contratos de Dólar Futuro, DI Futuro e DDI Futuro mostra claramente que essa metodologia de marcação a mercado deveria ao menos ser revista
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Almeida, Emanuele Carvalho Oliveira de. "Termo de referência para projetos de edificações públicas : inserção de princípios de sustentabilidade e de projeto simultâneo". Pós-Graduação em Engenharia Civil, 2013. https://ri.ufs.br/handle/riufs/5005.

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Building production in public institutions, especially higher education buildings, has received large government investment in recent years. These investments contributed to increasing concern over the environmental issues and the quality in projects development in these institutions. The REUNI program, for example, contributed to the growth and expansion of Federal Universities, between 2007 and 2012. In this context, it is detected that, most of the delays in project development in public institutions, are caused by the characteristics of contracting and the project management in these kind of institutions. Also, public institutions contracts often hire professionals from different companies that usually do not work as an integrated team, plus they have communication difficulties and problems to understand the scope, that ended up causing incompatibility between projects and rework. Also, public institutions contracts often hire professionals from different companies that usually do not work as an integrated team, plus they have communication difficulties and problems to understand the scope, that ended up causing incompatibility between projects and rework. Besides, there is a growing demand for sustainable buildings and the projects still do not incorporate sustainability concepts. Therefore, the objective of this research is to develop a Referencial Term for project contracting in public institutions, modeling the process according to the principles of Concurrent Design and incorporating sustainability concepts into this Term, through a case study of a public institution, in order to contribute to improving its design process management. To achieve the objective it was made a documentary and bibliographical research and a case study in a public higher education institution. The methodology was divided into six steps: literature review; description case study and first diagnosis; comparative of referencial terms and second diagnosis; selection and organization of sustainability concepts; development of the referencial term; validation, result analysis and future proposes. As tools to develop these steps, it was used design process and models of referencial terms, as well as, it was researched strategies, criteria and recommendations for environmental sustainability, surveyed in bibliographical sources. Also, it was used comparative tables produced by spreadsheets, flowcharts and checklists. As a result of this study, the design practice of the institution was registered, environmental sustainability concepts were inserted into design process, also, it was possible to develop, apply, analyze the Referencial Term proposed and validate it by an officer of UFS. This work contributed to improve the quality of the design process in the public institution researched and the Referencial Term proposed can be used in other public institutions.
A produção de edificações em instituições públicas, principalmente as de ensino superior, vem recebendo grandes investimentos do governo nos últimos anos. Tais investimentos colaboraram para o aumento da preocupação com as questões ambientais e com qualidade no desenvolvimento dos projetos nessas instituições. Como exemplo, cita-se o programa REUNI que, entre 2007 e 2012, contribuiu para o crescimento e a expansão das Universidades Federais. Neste contexto, observa-se que os atrasos no desenvolvimento dos projetos em órgãos públicos se devem às particularidades de contratação e ao gerenciamento dos projetos. Ademais, nas contratações públicas, os projetos são desenvolvidos por profissionais de empresas distintas, que não trabalham de forma integrada e têm dificuldade de comunicação e de entendimento do escopo dos serviços, gerando incompatibilidade entre os projetos e retrabalhos. Aliado a isso, busca-se o desenvolvimento de edificações sustentáveis, no entanto, os projetos ainda não incorporam conceitos de sustentabilidade socioambiental. Nesse sentido, o objetivo desta pesquisa é elaborar um Termo de Referência para contratação de projetos, modelando o processo de acordo com os princípios do Projeto Simultâneo e incorporando ao Termo de Referência conceitos de sustentabilidade, através do estudo de caso de uma instituição pública contratante, de forma a contribuir para melhoria do gerenciamento do processo de projeto da instituição. Para tanto, realizou-se pesquisa bibliográfica e documental e o estudo de caso na Universidade Federal de Sergipe. A metodologia foi dividida em seis etapas: revisão de literatura; descrição do objeto de estudo e 1º diagnóstico; comparativo de termos de referência e 2º diagnóstico; seleção e organização dos conceitos de sustentabilidade socioambiental; montagem do Termo de Referência; validação, análise dos resultados e propostas futuras. No desenvolvimento dessas etapas, utilizou-se como ferramentas os modelos de processo de projeto e termos de referência pesquisados, bem como as diretrizes, os critérios e as recomendações de sustentabilidade socioambiental pesquisados em fontes bibliográficas, quadros comparativos elaborados com o auxílio de planilhas eletrônicas, fluxogramas e listas de verificação. Como resultado deste estudo, registrou-se a prática de projeto da instituição pesquisada, inseriu-se conceitos de sustentabilidade socioambiental ao processo de projeto, bem como foi possível montar, implementar, analisar o Termo de Referência proposto e validá-lo junto a um funcionário da UFS. Com isso, contribui-se para a melhoria da qualidade do processo de projeto no ambiente da instituição pública pesquisada e o Termo de Referência proposto poderá ser utilizado em outras instituições públicas.
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Oliveira, André Gustavo Fernandes de. "Desenvolvimento das funções de acuidade visual e sensibilidade ao contraste visual medidas por potenciais visuais provocados de varredura em crianças nascidas a termo e prematuras". Universidade de São Paulo, 2007. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/47/47135/tde-07012008-162937/.

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A prematuridade ao nascimento é um fator de risco para a visão, podendo causar retinopatia, uma condição em que há descolamento da retina. Retinopatia da prematuridade ocorre em uma parcela relativamente pequena dos recém nascidos prematuros e não sabemos se os demais, cujo desenvolvimento visual é aparentemente normal, seguem de fato o mesmo curso que o observado em bebes nascidos após uma gestação completa, ou se também sofrem algum prejuízo devido ao nascimento prematuro. Alternativamente, estes bebês poderiam ter um desenvolvimento visual acelerado pela sua exposição mais longa ao mundo visual. Para saber se a condição de prematuridade acelera, retarda, ou não altera o desenvolvimento da visão, o presente trabalho comparou o desenvolvimento das funções de acuidade visual e de sensibilidade ao contraste espacial de luminância em bebês nascidos prematuros e a termo. O estudo utilizou o método dos Potenciais Visuais Corticais Provocados de Varredura para examinar essas funções. Possíveis correlações entre os limiares visuais obtidos durante o primeiro ano de vida e idade gestacional, índices de Apgar, e valores de peso ao nascimento, foram examinadas. Os participantes foram 57 bebês de ambos os sexos encaminhados pelo Hospital Universitário da Universidade de São Paulo, dos quais 31 prematuros e 26 nascidos a termo. As avaliações foram realizadas principalmente em 3 fases do desenvolvimento visual: 4, 6 e 12 meses de vida. Os bebês prematuros tiveram suas idades corrigidas com relação à idade gestacional para a comparação com os grupos de termos. Um grupo de 14 sujeitos adultos também foi avaliado com os mesmos estímulos visuais. As avaliações das funções de acuidade visual e sensibilidade ao contraste foram realizadas através do método de potenciais visuais corticais provocados de varredura. Eletrodos posicionados no escalpo da região occipital dos pacientes captaram as respostas eletrofisiológicas provocadas por estímulos gerados em um monitor de alta resolução por um sistema computadorizado (sistema NuDiva). Estes estímulos consistiam de grades quadradas com valor de contraste fixo (80%) para avaliação da acuidade visual, e grades senoidais de 4 freqüências espaciais: 0,2 , 0,8 , 2,0 e 4,0 ciclos por grau para a avaliação da sensibilidade ao contraste. Prematuros e termos não apresentaram diferenças estatísticas significantes nas funções visuais avaliadas em nenhuma fase do desenvolvimento. O pico de sensibilidade ao contraste ocorreu entre .8 e 2.0 cpg de 4 meses de idade. No sexto mês o pico deslocou-se para 2.0 cpg, e entre os meses 9 e 12 passou para freqüências espaciais mais altas, por volta de 4.0 cpg coincidindo com o pico encontrado para os adultos. Nossos dados sugerem que nem a experiência visual, maior nos prematuros em relação aos termos, nem o tempo de gestação, maior nos termos em relação aos prematuros, afetam o desenvolvimento da visão espacial em humanos.
Prematurity at birth is a risk factor for vision, since it may lead to retinopathy - a condition in which there is retinal detachment. Retinopathy of prematurity occurs in a relatively small percentage of premature infants and it is not known if the remainder, whose visual development is apparently normal, follow the same course as in term babies after a complete gestational period, or if they also suffer some loss from having been born before complete development. Alternatively, these babies might have an accelerated visual development due to their longer exposure to the visual world, compared to term babies. To examine if prematurity accelerates, slows down, or does not affect visual development, the present study compared the development of visual acuity and contrast sensitivity in premature and term babies. The study used the methodology of the sweep visual evoked potentials to examine these functions. Possible correlations between visual thresholds obtained during the first year of life and gestational age, apgar index and birth weight, were examined. Participants were 57 infants of both genders, recruited by the University Hospital of São Paulo University, of which 31 were prematurely born and 26 were term infants. Evaluations were performed at three visual developmental epochs: 4, 6 e 12 months of age. The age of preterm infants was corrected by their gestational ages in order to allow comparison with the term infants. Another group with 14 adult subjects was tested with the same visual stimulus. Visual acuity and contrast sensitivity tests were performed with the sweep visual evoked potential method. Electrodes placed over the infant\'s scalp at the occipital role recorded electrophysiological responses evoked to visual stimuli generated by a high resolution monitor of a computerized system. The stimuli were square wave gratings with 80% of contrast to evaluate visual acuity, and sine wave gratings of 4 spatial frequencies: 0,2 , 0,8 , 2,0 e 4,0 cycles per degree to evaluate contrast sensitivity. Preterm and term infants did not show statistical differences in the evaluated visual functions in any developmental phase. The contrast sensitivity peak occurred between 0.8 and 2.0 cpd at 4 months of age. At the sixth month the peak moved to 2.0 cpd and it was displaced to a higher spatial frequency (4.0 cpd) at 12 months, where it coincides with the adult SCS peak. Our data suggest that neither visual experience, longer in the preterm, nor gestational age, longer in the term infants, seems to affect spatial vision functions in humans.
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Libros sobre el tema "Terzo contratto"

1

Maccarrone, Giovanni. Contratto "con prestazione al terzo". Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 1997.

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2

Gregorio, Gitti y Villa Gianroberto, eds. Il terzo contratto: L'abuso di potere contrattuale nei rapporti tra imprese. Bologna: Il Mulino, 2008.

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Gregorio, Gitti y Villa Gianroberto, eds. Il terzo contratto: L'abuso di potere contrattuale nei rapporti tra imprese. Bologna: Il Mulino, 2008.

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Gregorio, Gitti y Villa Gianroberto, eds. Il terzo contratto: L'abuso di potere contrattuale nei rapporti tra imprese. Bologna: Il Mulino, 2008.

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5

Moscarini, Lucio V. Il contratto a favore di terzi. Milano: Giuffrè, 1997.

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6

Angeloni, Franco. Del contratto a favore di terzi. Bologna: Zanichelli, 2004.

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7

Il contratto a favore di terzi. 2a ed. Milano: Giuffrè, 2012.

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8

Caliceti, Pietro. Contratto e negozio nella stipulazione a favore di terzi. Padova: CEDAM, 1994.

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9

Antonello, Scialdone y Tursilli Antonio, eds. Lavoro flessibile e forme contrattuali non standard nel terzo settore. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2009.

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10

Le trattative prenegoziali e i terzi. Milano: Giuffrè, 2009.

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Capítulos de libros sobre el tema "Terzo contratto"

1

Gentile, Gianluca. "Valori sportivi e strumenti giuridici di contrasto all’omofobia". En Terzo tempo, fair play, 103–24. Mimesis Edizioni, 2017. http://dx.doi.org/10.4000/books.mimesis.813.

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2

Valerio, Giuliana, Manuela Claysset y Paolo Valerio. "I valori dello sport per il contrasto all’omofobia e alla transfobia". En Terzo tempo, fair play, 15–20. Mimesis Edizioni, 2017. http://dx.doi.org/10.4000/books.mimesis.718.

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3

Bochicchio, Vincenzo, Cristiano Scandurra y Paolo Valerio. "Pratica sportiva e pregiudizio di genere: strategie di contrasto a partire dall’ «ipotesi del contatto» di allport". En Terzo tempo, fair play, 61–70. Mimesis Edizioni, 2017. http://dx.doi.org/10.4000/books.mimesis.773.

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4

Coates, Jennifer. "Women in the Public Sphere". En Making Icons. Hong Kong University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.5790/hongkong/9789888208999.003.0006.

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Chapter 5 analyses positive motifs related to hope and healing in the characterization of nurse and schoolteacher roles. This positive affect contrasts with the threatening representation of young women in the public sphere embodied by the ‘modern girl,’ or moga character. The second part of this chapter contextualizes this post-war character in relation to the pre-war moga, making a case for the post-war gangsters molls played by Mihara Yōko as a post-war equivalent. Case studies include One Wonderful Sunday (Subarashiki nichiyōbi, Kurosawa Akira, 1947), Drunken Angel (Yoidore tenshi, Kurosawa Akira, 1948), Twenty Four Eyes (Nijushi no hitomi, Kinoshita Keisuke, 1954), and the Line series (Ishii Teruo, 1958-1961).
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Actas de conferencias sobre el tema "Terzo contratto"

1

Calvo, E., P. Nastasio, P. Ballardini y E. Sala. "Contratti di foresta: uno strumento di gestione partecipativa". En Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura. Accademia Italiana di Scienze Forestali, 2009. http://dx.doi.org/10.4129/cns2008.229.

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2

Oliveira, Kaio Pimentel Rego de, Camila de Oliveira Monteiro, Rafaela Franca Roriz, Débora de Gois Santos y Stanley Acioly de Lima. "IDENTIFICAÇÃO DA FASE DO PROCESSO DE CONTRATAÇÃO COM MAIOR IMPACTO NA GERAÇÃO DE ADITIVOS CONTRATUAIS DE OBRAS PÚBLICAS". En XVIII ENCONTRO NACIONAL DE TECNOLOGIA DO AMBIENTE CONSTRUÍDO. UFRGS, 2020. http://dx.doi.org/10.46421/entac.v18i.1053.

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As instituições públicas costumam celebrar termos aditivos do contrato para contornar problemas na execução das obras. Deste modo, a presente pesquisa identificou a fase do processo de contratação de obras e serviços de Engenharia que concentra as falhas significativas na geração de aditivos contratuais para contribuir com a tomada de decisão de instituições públicas. Como método, foi aplicado um questionário eletrônico com gestores de obras públicas de uma instituição que atua em diversas unidades da federação. Como resultado, observou-se que as principais causas de aditivos ocorrem em etapas ligadas à elaboração dos projetos, cuja principal etapa é a elaboração do Projeto Básico/Termo de Referência, para projetos. Se mal aplicados os recursos públicos podem provocar superfaturamento, desequilíbrio do orçamento, atrasos na obra e prejuízo à confiabilidade do serviço para o usuário final. Conclui-se que a observância às medidas corretivas das falhas auxilia a instituição na definição de ações mitigadoras ou corretivas.
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3

Rocha, Paulo Rogério Souza y Heitor Augustus Xavier Costa. "Carteira de Trabalho On-Line: Uma Proposta". En Simpósio Brasileiro de Sistemas de Informação. Sociedade Brasileira de Computação, 2004. http://dx.doi.org/10.5753/sbsi.2004.6365.

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A Carteira de Trabalho e Previdência Social apresenta-se hoje como o único documento que possui informações sobre o trabalhador, tais como, locais onde trabalhou, funções que desempenhava e outras. Contudo, por ser um pequeno bloco de papel, estes dados são incompletos e há carência de mais informações. Isto aparece como um grande problema para os empregadores, pois eles necessitam do máximo de informações possíveis para contratar uma pessoa. O presente trabalho tem por objetivo a construção do software Carteira de Trabalho On-Line, que possivelmente irá resolver estes problemas. Serão beneficiados assim tanto os empregados como os empregadores. Os primeiros na medida que não correrão o risco de perder seus dados devido a alguma fatalidade com o documento. Já os empregadores terão uma maneira mais fácil e ao mesmo tempo confiável para saber informações sobre futuros empregados.
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Nunes Junior, Francisco Sales y Paulo Roberto Pereira Andery. "Análise do processo de definição de requisitos de desempenho em empreendimentos build to suit". En XII SIMPÓSIO BRASILEIRO DE GESTÃO E ECONOMIA DA CONSTRUÇÃO. Antac, 2021. http://dx.doi.org/10.46421/sibragec.v12i00.496.

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“Build to suit”, ou BTS, é um termo que identifica contratos de locação nos quais o imóvel é construído para atender os requisitos específicos do locatário já pré-determinado. Apesar da sua crescente aplicação no setor imobiliário, ainda são poucos os estudos apresentados na literatura brasileira acerca do tema. Este trabalho pretende contribuir com a gestão do processo de projeto em BTS, com foco na gestão de requisitos; o objetivo é caracterizar a definição de requisitos, desde a concepção do empreendimento, e propor diretrizes para definição de requisitos relacionados às necessidades do usuário e atributos de performance da edificação. O estudo de casos conduzido incluiu a revisão do referencial teórico, entrevistas e avaliação de documentação de empresas inseridas em empreendimentos BTS implementados em Belo Horizonte (MG) e em São Paulo (SP). Os resultados da pesquisa apontaram para a adequada definição de requisitos pelo locatário (cliente final / usuário), porém, limitados a aspectos construtivos da edificação, cumprimento de normas e legislação, abordagem essa tradicional da construção. Observou-se, portanto, significativa oportunidade para a proposição de diretrizes para melhoria da gestão de requisitos associados à performance do edifício em uso, objeto da abordagem “performance based design” (PBD), o que se apresenta neste trabalho.
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Tenazoa, Nadia Masaya Panduro, Jaina Manicuama Nube, Noé Ramírez Flores y Noel Tarazona Rojas. "EFEITO DA ADUBAÇÃO E DA IRRIGAÇÃO SOBRE OS COMPONENTES DE RENDIMENTO DA VARIEDADE DE CIRAD ELAEIS GUINEENSIS “PALMA ACEITERA”, EM CAMPO VERDE, PERU". En I Congresso Nacional de Ciências Agrárias On-line. Revista Multidisciplinar de Educação e Meio Ambiente, 2021. http://dx.doi.org/10.51189/rema/1622.

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Introdução: No Peru, mais de 70% do óleo é importado para consumo e, portanto, a importância social do cultivo de dendezeiros aumentou notavelmente porque pequenos e médios produtores, bem como cooperativas, têm se envolvido nesta atividade. No entanto, sua produção é limitada por um hiato tecnológico entre os retornos obtidos por empresas modernas que utilizam tecnologia de ponta e pequenos produtores que têm acesso limitado a conhecimento técnico e formação adequada; bem como, devido às suas limitações em investir na incorporação de técnicas e / ou atividades em sua gestão. No entanto, as mudanças na dinâmica do clima, especificamente nas chuvas, juntamente com as limitações mencionadas, sugerem que terão uma influência negativa na produtividade das culturas. Objetivo: Determinar o efeito da fertilização com e sem irrigação sobre os componentes do desempenho produtivo de Elaeis guineensis "dendê" variedade CIRAD. Material e métodos: Foi distribuída em 4 tratamentos: T2, T3, T4 e T5 e 2 testemunhas: T0 (absoluto controle) e T1 (controle comercial). Temperatura, evaporação e precipitação foram registradas; Análises de solo e foliar foram realizadas no início e no final da investigação para determinar a dose de aplicação de fertilizantes e o efeito na fertilidade do solo. As variáveis ​​medidas foram: número, altura, largura, profundidade dos cachos, número de inflorescências férteis e inférteis e peso do cacho e ao final da investigação. Também foi realizada uma análise de rentabilidade. Resultados: De acordo com a análise de variância e o teste de contraste ortogonal, existem diferenças estatisticamente significativas para o número, altura, largura, profundidade e peso do cacho; ao contrário do número de inflorescências férteis e inférteis; e em termos de produtividade, o melhor foi o T2 com 29,14 t / ha / ano. Para a análise de rentabilidade, o melhor foi T2 com um VPL de S /. 56.211,90 e uma TIR de 32,49%. Conclusão: Foi possível determinar que a fertirrigação aplicada ao T2 é a mais adequada para aumentar a produtividade do dendê.
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Souza, Gabriel Fonseca de, Sergio Corrêa Marques, Reynaldo de Jesus Oliveira Junior, Denize Cristina de Oliveira y Antonio Marcos Tosoli Gomes. "Antigos e novos significados da aids entre pessoas que vivem com vírus da imunodeficiência humana residentes em municípios interioranos do Rio de Janeiro". En XIII Congresso da Sociedade Brasileira de DST - IX Congresso Brasileiro de AIDS - IV Congresso Latino Americano de IST/HIV/AIDS. Zeppelini Editorial e Comunicação, 2021. http://dx.doi.org/10.5327/dst-2177-8264-202133p294.

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Introdução: Compreender como as pessoas vivendo com vírus da imunodeficiência humana concebem o vírus da imunodeficiência humana/aids reveste-se de importância por possibilitar identificar como ressignificam esse fenômeno e norteiam os seus comportamentos. Objetivo: Identificar os significados atribuídos ao vírus da imunodeficiência humana/ aids por pessoas vivendo com vírus da imunodeficiência humana residentes em pequenos municípios do Médio Paraíba do Rio de Janeiro (RJ). Métodos: Estudo descritivo, apoiado na teoria do núcleo central das representações sociais. Participaram 80 pessoas vivendo com vírus da imunodeficiência humana residentes nos municípios pequenos da Região Médio Paraíba e acompanhados nos ambulatórios dos programas municipais de infecções sexualmente transmissíveis/aids e hepatites. O perfil dos participantes foi obtido por questionário sociodemográfico e os conteúdos representacionais pela técnica de evocação livre de palavras ao termo aids. Os dados socioeconômicos foram organizados no software Excel e os conteúdos evocados foram tratados pela técnica do quadro de quatro casas com o software EVOC. Resultados: Os participantes são, em sua maioria, do sexo masculino, com idade inferior a 40 anos e baixa escolaridade, afirmam viver com familiares ou amigos, não apresentar sintomatologia e não se sentir doente. A análise prototípica evidencia que as expressões/palavras mais frequentes e mencionadas mais prontamente são: doença normal (69), medo (32), no núcleo central, e preconceito (41), na primeira periferia. Na zona de contraste estão as palavras ruim, morte e sofrimento, que revelam um subgrupo que pensa diferente dos demais participantes. Na segunda periferia observam-se as expressões/palavras doença crônica, força de vontade, medicações e vida normal. Os dados revelam uma representação com significados positivos e negativos. Para o grupo, a aids significa uma doença normal, mas também promotora de medo e preconceito. Para uma parte do grupo ela também significa uma doença crônica e que possibilita uma vida normal. Conclusão: Existe um processo de mudança sendo operado na representação da aids, em que convivem novos conteúdos e elementos arcaicos presentes nas primeiras representações da aids.
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Florentino, Anelvira de Oliveira, Laudicéia Rodrigues Crivelaro, Talita de Azevedo Coelho Furquim Pereira, Maria Rita Simões Nabi, Isabela de Goes Gagliardi y Franciele Costa da Silva Perez. "O desejo e a necessidade no cuidado com o corpo: radiofrequência – uma alternativa no tratamento para o envelhecimento cutâneo". En Semana Online Científica de Saúde. CONGRESSE.ME, 2021. http://dx.doi.org/10.54265/vusu3248.

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Introdução: O envelhecimento cutâneo é algo normal e não modificável e abrange diversos fatores causais para sua ocorrência, que vai desde fatores internos a fatores externos. Todas estas alterações, quando colocadas em soma, acarretam consequências na estrutura facial, sendo elas perceptíveis ou silenciosas, ocasionando desde o aparecimento de rugas em suas diversas classificações até a flacidez . A busca por procedimentos estéticos vem avançando em uma escala numerosa justamente por não necessitar de métodos cirúrgicos, ser de fácil acessibilidade para diversas classes sociais, gerando maior comodidade para os pacientes, pela rápida recuperação, ótimos resultados e a não interrupção da rotina diária . Objetivo(s): Elucidar os efeitos e a eficácia da radiofrequência em relação às rugas e flacidez como forma de tratamento do envelhecimento cutâneo facial. Métodos: Trata-se de uma revisão integrativa de literatura que apresenta caráter descritivo, com pesquisa em livros, dissertações/teses e artigos publicados nas bases de dados: Periódicos Capes, SciELO, PubMed e Google Scholar; entre os anos de 2015 e 2020, em português e inglês. Para a interpretação e discussão, utilizou-se a Análise Temática de Conteúdo. Resultados: Foram encontrados 42 artigos e, destes, foram selecionados oito artigos para análise. A radiofrequência gera energia e forte calor sob a camada mais profunda da pele, enquanto a superfície se mantém resfriada e protegida, o que causa a contração do colágeno. Quando a onda é aplicada sobre a superfície da pele, esta é resfriada (epiderme) e uma energia de radiofrequência é passada para as camadas mais profundas (derme). Posteriormente, é obtida a produção de neocolágeno, que produz uma melhora ainda maior no aspecto da pele. Assim, é criada uma reação física nas estruturas mais profundas, mais especificamente no colágeno, que faz a pele retrair . O efeito térmico causado pela radiofrequência é conhecido pelo termo lifting, que tem sido evidenciado a modificação da pele, o que possibilita aumentar o colágeno e diminuindo a flacidez . Conclusão: A radiofrequência é um novo procedimento terapêutico promissor utilizado na estética facial que promove a firmeza da pele, melhoria na autoestima e qualidade de vida. Contudo, se faz extremamente necessária a adequada regulagem da temperatura, tendo como base 40°C, pois temperaturas muito altas podem ocasionar um efeito contrário ao desejado, causando danos às células, degradando a proteína da pele e; temperaturas muito baixas acabam não alcançando o efeito desejado. Referências Agne JE. Terapia através da radiofrequência não ablativa. In: AGNE, J. E. Eu sei eletroterapia. Santa Maria: Palotti; 2009. p. 260-280. Facchinetti JB, Souza JS, Santos KTP. Radiofrequência no rejuvenescimento facial. Rev. Mult. Psic. 2017;11(38):336-48. doi.org/10.14295/idonline.v11i38.896. Sousa JN. O uso da diatermia por radiofrequência no tratamento das rugas e flacidez facial: Revisão bibliográfica. [Dissertação] Universidade federal da Paraíba, 2016. Vicente EBP. Uso da radiofrequência para flacidez facial na biomedicina estética. Repositório digital Unicesumar. Maringá, PR. 2017. PALAVRAS-CHAVE: Radiofrequência, Rejuvenescimento, Colágeno, Envelhecimento, Enfermagem em Estética
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Bomfim, Carlos Alberto Andrade. "MBI BIM - Connection and Innovation". En IV ENCONTRO NACIONAL SOBRE O ENSINO DE BIM. ANTAC, 2022. http://dx.doi.org/10.46421/enebim.v4i00.1901.

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Resumen
O presente trabalho aborda a metodologia aplicada na unidade curricular de conclusão de Curso do MBI – BIM (Master in Business Innovation – Building Information MOdeling), pós-graduação Lato-senso do Centro Universitário SENAI CIMATEC. O Trabalho de conclusão de curso é proposto inicialmente em duas unidades curriculares de doze horas, intituladas Projeto Integrado I e Projeto Integrado II, com objetivo de propor um projeto de inovação com base nas competências e habilidades desenvolvidas ao longo do percurso formativo da especialização, agregando inovação à prática e à experiência BIM, com foco em busca de soluções inovadoras para AECO (Arquitetura, Engenharia, Construção e Operação), contribuindo com o ciclo de vida das construções. O curso está estruturado em quatro módulos que contemplam as diversas etapas desde a concepção do projeto até a etapa de uso, operação e manutenção. Os módulos são integralizados por unidades curriculares as quais cumprem papel específico na construção das competências. O Módulo de Introdução – BIM Tools, com 200h, apresentando os fundamentos e experiências de ferramentas de modelagem BIM, o Módulo I - Design of Models com 132h, focado na implementação e concepção de modelos BIM. No Módulo II - Models Management com 144h, são abordados temas relativos à produção e gestão de modelos BIM. O Módulo III - Models Operation, tem 84h e trata de assuntos relativos ao monitoramento com modelos BIM, desempenho e gestão de pessoas. Por fim o módulo de conclusão de curso proposto como “Connection and Innovation BIM” propõe o fechamento do curso com um Business Case de Inovação em produto ou processo. Conforme a estrutura de competências da Iniciativa BIMe, destacaríamos a competência primaria a Gerencial, proposta no percurso formativo do curso e a competência secundária de Pesquisa e desenvolvimento na proposta da unidade curricular de conclusão de curso. Durante o módulo II, os estudantes cursam a unidade Projeto Integrado I, que aborda os conceitos e experiências de inovação em processos e produtos, metodologias ágeis e culmina em um exercício colaborativo, onde os grupos estruturam uma proposta de inovação com BIM através de um CANVAS e apresentam no formato PITCH. No módulo III, a unidade curricular Projeto Integrado II aborda o estado da arte das inovações envolvendo BIM, conceitos e tecnologias da indústria 4.0 com foco na Transformação Digital. Nessa unidade os princípios de estruturação de um negócio são abordados e os grupos conduzidos a uma banca de formalização das propostas, com três professores do curso, para posterior orientação. Os grupos com até quatro estudantes são orientados por um mentor BIM na jornada do Connection and Innovation BIM para formalização da proposta de Business Case, estruturada com: Estudo de Anterioridade, Análise de Mercado, Matriz do produto ou processo, Orçamento e Planejamento de Operação. A palavra inovação que é derivada do termo latino innovatio, e se refere a uma ideia, método ou objeto que é criado e que pouco se parece com padrões anteriores, hoje é mais usada no contexto de ideias e invenções, assim como a exploração econômica relacionada, sendo que inovação é invenção que chega no mercado. A inovação tecnológica, imperativa em todos os setores industriais, se faz necessária na atualidade de um ambiente marcado pelas rápidas mudanças no quadro mundial da economia. Esta realidade torna muitas empresas com características inovadoras mais competitivas no mercado em que atuam. No estado da Arte de BIM, no Brasil, a inovação em processos e produtos pode se destacar tanto pelo advento da Estratégia Nacional de disseminação do BIM no Brasil (Estratégia BIM BR), como pela expectativa da entrada em vigor da Nova Lei de Licitações e Contratos Lei nº 14.133, que em seu parágrafo terceiro cita que: “Nas licitações de obras e serviços de engenharia e arquitetura, sempre que adequada ao objeto da licitação será preferencialmente adotada a Modelagem da Informação da Construção (Building Information Modelling - BIM) ou tecnologias e processos integrados similares ou mais avançados que venham a substituí-la.” Segundo Ferreira (2021), a inovação é um tema extremamente importante no cenário brasileiro e mundial, visto que provoca mudanças não só econômicas como também nos modelos organizacionais, nas gestões empresariais, na forma de desenvolver o trabalho e na sociedade como um todo. Compreendendo que a inovação não é apenas o resultado de um processo, o foco em gestão de pessoas também se destaca na condução de estimular o ambiente criativo, já que inovação real frequentemente nasce de pessoas inovadores. A interações entre tecnologia, indivíduos, organização e ambiente externo são entendidas como determinantes para que novos produtos ou sistemas sejam implantados com sucesso na Industria. Nesse contexto, a inovação é uma disciplina que pode ser aprendida e desenvolvida com prática. O Programa de MBI tem como foco a articulação entre teoria e prática, promovendo a inovação em produtos e processos para incorporação na indústria, formando profissionais com habilidades e competências aprimoradas para esse cenário disruptivo de inovação. Os trabalhos apresentam características de inovação adequadas para estrutura de desenvolvimento de PD&I (Pesquisa Desenvolvimento e Inovação) através de startups e submissão a editais de fontes de fomento, permitindo a viabilização das propostas. Entre os trabalhos já apresentados nas quatro edições do curso, desde 2019, um se destacou pela experiência de cooperação internacional com a Universidade de PURDUE, em West Lafayette, Indiana, como finalista do prêmio de inovação da ADEMI e está estruturado como um negócio, atendendo demandas da AECO relacionadas a BIM.
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