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Grasby, Richard. "A Comparative study of five latin inscriptions: measurement and making". Papers of the British School at Rome 64 (noviembre de 1996): 95–138. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200010369.

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Resumen
UNO STUDIO COMPARATIVO DI CINQUE ISCRIZIONI LATINE: MISURE E COSTRUZIONEQuesto lavoro prende in considerazione il progetto e la costruzione di cinque iscrizioni del I secolo d.C. Misure prese da ogni iscrizione portano alla conclusione che esistesse un sistema per organizzare l'area occupata dallo scritto; questo controllava la lunghezza delle linee, lo spazio tra le linee, l'altezza e la forma delle lettere. Viene evidenziato come tale sistema fosse basato sulla suddivisione di un modulo in unità; il modulo stesso rappresentava un elemento di una generale griglia di controllo. Griglie sovrapposte sulle stesse lettere all'interno di ogni iscrizione hanno mostrato la notevole somiglianza della forma delle lettere anche di dimensioni molto diverse. Il metodo con cui tale precisione fosse ottenuta viene discusso e confrontato con i metodi moderni di organizzazione delle lettere e pratiche di incisione. Le conseguenze per l'interpretazione epigrafica di un tale piano di organizzazione geometrica possono essere giudicate sulla base dei testi ricostruiti delle cinque iscrizioni esaminate in questo lavoro. Sebbene si tratti di uno studio limitato ogni iscrizione viene differenziata per età, origine e funzione e rivela un sistema di controllo delle misure in maniera sufficientemente chiara da suggerire che esso avesse una più ampia applicazione. Teorie sui metodi adottati dai Romani nell'organizzazione delle iscrizioni, e nel modellamento ed incisione delle lettere, vengono avanzate sullo sfondo di due ricostruzioni a grandezza naturale fatte dall'autore di RIB.330 e RIB.288.
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Liverta, Sempio Olga, Giulia Cavalli, Rosa Angela Fabio y Antonella Marchetti. "Validazione italiana del "test vocale sugli stati mentali" (tvsm), un nuovo strumento avanzato di valutazione della teoria della mente per i bambini della scuola primaria". RICERCHE DI PSICOLOGIA, n.º 1 (marzo de 2010): 111–34. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-001007.

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Resumen
Le ricerche sulla Teoria della Mente (capacitŕ di riconoscere e attribuire stati mentali a sé e agli altri e di ritenerli causa dei comportamenti) si sono rivolte recentemente anche allo studio della comprensione di stati mentali complessi, sia 129 epistemici che emotivi, che compaiono in etŕ successive alla comprensione della falsa credenza, acquisita intorno ai 4 anni. Gli strumenti di misura della Teoria della Mente adatti a valutare tale capacitŕ, che diventa nello sviluppo sempre piů raffinata e articolata, in bambini di etŕ scolare sono relativamente scarsi, in particolare essi riguardano la comprensione di stati mentali a partire da racconti di situazioni o da stimoli percettivi, quali la visione dell'espressione di occhi o volti. Adottando una definizione di Teoria della Mente, che ne riconosce la multicomponenzialitŕ, viene presentato un nuovo strumento, il "Test Vocale sugli Stati Mentali" (TVSM), per valutare la comprensione di un'ampia gamma di stati epistemici ed emotivi complessi nei bambini di 6-11 anni, a partire unicamente da stimoli vocali (indici non verbali della voce). Vengono presentate le fasi di costruzione, validazione (condotta su 220 bambini) e affidabilitŕ (alfa di Cronbach su un campione di 170 bambini e test-retest su 141 bambini) del test, dimostrando le buone proprietŕ psicometriche del TVSM, che si rivela un valido strumento avanzato di misura della Teoria della Mente. Si č, inoltre, verificato che la prestazione al test č influenzata dall'abilitŕ verbale (PPVT-R) e non dal quoziente intellettivo non verbale (matrici di Raven).
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Garola, Claudio. "Il modello ESR: un'estensione locale e non-contestuale della meccanica quantistica". EPISTEMOLOGIA, n.º 2 (noviembre de 2012): 281–98. http://dx.doi.org/10.3280/epis2012-002008.

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Secondo l'interpretazione standard della meccanica quantistica le proprieta di un sistema fisico microscopico non possono essere considerate possedute o non possedute dal sistema prima di una misura (non-oggettivita). L'esito di una misura dipende infatti dall'intero insieme di misure compatibili che sono effettuate simultaneamente (contestualita, non-localita). La non-oggettivita ha tuttavia conseguenze problematiche. Il modello ESR recupera l'oggettivita (e quindi la localita e la non-contestualita) incorporando ed estendendo il formalismo matematico della meccanica quantistica e reinterpretando le probabilita quantistiche come condizionali rispetto alla rivelazione invece che assolute. Le probabilita quantistiche ammettono allora un'interpretazione epistemica, e possibile costruire una teoria consistente della misura, si ottiene una descrizione piu intuitiva del mondo microscopico e si puo adottare una nozione classica di verita. A causa di queste caratteristiche il modello ESR (che e falsificabile) e compatibile con diverse posizioni di realismo filosofico.
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FRANGENBERG, THOMAS. "EGNATIO DANTI'S OPTICS. CINQUECENTO ARISTOTELIANISM AND THE MEDIEVAL TRADITION". Nuncius 3, n.º 1 (1988): 3–38. http://dx.doi.org/10.1163/182539188x00014.

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Abstract<title> RIASSUNTO </title>Il presente articolo riguarda le fonti della teoria ottica presente nelle edizioni della Prospettiva di Euclide (1573) e de Le Due Regole della Prospettiva Pratica del Vignola (1583), curate da Egnazio Danti (1536-1586). Danti si basa ampiamente su un commentario aristotelico del tempo. Accetta in misura molto limitata l'ottica medievale e rifiuta alcuni concetti fondamentali della teoria medievale della visione. Questo saggio dimostra in maniera esemplare l'influenza dell'aristotelismo nel XVI secolo ed è, insieme, un tentativo di ulteriore conferma delle analisi compiute da Charles B. Schmitt sul ruolo di Aristotele nel pensiero del Cinquecento.
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Monni, Alessandra y L. Francesca Scalas. "Contributo alla validazione della versione italiana del regulatory focus Questionnaire di Higgins". RICERCHE DI PSICOLOGIA, n.º 2 (septiembre de 2020): 469–99. http://dx.doi.org/10.3280/rip2020-002003.

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Due teorie particolarmente rilevanti nello studio delle tendenze di approccio ed evitamento sono la Teoria della Sensibilità al Rinforzo di Gray e la Teoria dei foci regolatori di Higgins. La teoria di Gray descrive l'approccio e l'evitamento come due sensibilità biologiche che guidano gli individui a raggiungere bisogni primari. La teoria di Higgins al contrario, afferma che queste tendenze influen-zano la regolazione di sé e guidano gli individui a raggiungere bisogni secondari. Mentre per la teoria di Gray è stata sviluppata la validazione italiana della relati-va scala di misura BIS-BAS, per la teoria di Higgins manca la versione italiana dello strumento Regulatory focus questionnaire (RFQ) e lo scopo del lavoro è quello di fornire un primo contributo alla sua validazione. Dall'analisi fattoriale esplorativa (n = 83 studenti universitari, età media = 22.89, DS = 6.07) e dalla successiva analisi fattoriale confermativa (n = 360, età media = 34.91, DS = 13.41) è emersa una solida struttura fattoriale e una buona validità interna. Nell'analisi dell'invarianza, la struttura fattoriale è risultata equivalente per ma-schi e femmine con eccezione di un singolo item. Infine, nell'analisi della validità divergente è risultata una chiara distinzione tra i foci regolatori del RFQ e le scale BIS BAS. In conclusione, la versione italiana del RFQ mostra soddisfacenti proprietà psicometriche, brevità e facilità nella somministrazione e, pertanto, rappresenta un valido strumento per la misura dell'approccio-evitamento secondo la teoria di Higgins.
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Tekavčić, Pavao. "Alcune riflessioni a proposito di una recentissima grammatica della lingua italiana". Linguistica 29, n.º 1 (1 de diciembre de 1989): 149–60. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.29.1.149-160.

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L'Italia, che neppure nel passato mancava di grammatiche di indirizzo normativo e descrittivo, si è arricchita negli ultimi anni di una serie di opere glottodidattiche dedicate all'italiano. Una delle ultime è il poderoso volume La lingua e i testi, Grammatica de/la lingua italiana di P. Agazzi, A. Fallica e A. Menegoi, edito da Minerva Italica, Bergamo, 1988. II libro non è soltanto una grammatica in senso usuale: infatti, vi si trattano le nozioni fondamentali della teoria linguistica attuale (comunicazione, segno linguistico, codice, funzioni della lingua, metafora e metonomia, denotazione e connotazione, fattori della comunicazione), della teoria del testo (con alcuni campioni di testi di vario genere), in seguito l'origine e lo sviluppo della lingua italiana (dall'Indovinello veronese ai nostri giorni), i dialetti e le comunita alloglotte, e nell'ultima delle quattro appendici si danno gli elementi della composizione scritta. Il volume include dunque in notevole misura la sociolinguistica, la pragmatica, la comunicazione e la teoria dell'informazione (invece di parlante o locutore e collocutore si usano conseguentemente i termini emittente e destinatario ), la storia della lingua, la cultura del parlato e dello scritto. Si cerca insomma di avvicinare il Linguaggio all'alunno e di sviluppare in lui non solo la competenza grammaticale ma anche quella comunicativa, attiva e passiva.
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Porta, Pier Luigi. "Adam Smith’s Subjective Stance. A Comment on Professor Hutchison’s « Before Adam Smith »". Journal of Public Finance and Public Choice 7, n.º 3 (1 de octubre de 1989): 191–201. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344811.

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Abstract Terence Hutchison ha magistralmente passato in rassegna la letteratura economica del XVII e XVIII secolo nel suo recente volume Before Adam Smith (1988). Il presente lavoro intende toccare soltanto un punto del volume di Hutchison, ossia l’interpretazione della teoria del valore di Adam Smith: si tratta della ripresa di una interpretazione già presente in precedenti scritti di Hutchison, che qui diventa in qualche misura il punto di arrivo della sua esposizione.In breve, il presente lavoro sostiene che finché si rivolge a Smith l’accusa di avere dato occasione alia storia dell’analisi economica di deviare rispetto alia impostazione della teoria del valore basata su utilità e scarsità, l’accusa può trovare qualche fondamento.Ma se di qui si passa ad affermare che Smith ha per questo abbandonato la concezione soggettivistica dell’economia, allora la tesi ò criticabile anche a prescindere da ogni discussione sull’impiego del concetto di utilità da parte di Smith: in particolare la distinzione tra soggettivismo e oggettivismo non coincide con quella tra utilità e costo.
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Mattia, Giovanni. "I segmenti generazionali e le percezioni nei confronti degli accessible luxury goods: una ricerca empirica su quattro differenti fasce di etÀ". MERCATI & COMPETITIVITÀ, n.º 3 (septiembre de 2010): 51–73. http://dx.doi.org/10.3280/mc2010-003006.

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L'attenzione degli studiosi nei confronti del settore del lusso risulta soprattutto focalizzata sul cosiddetto "lusso inaccessibile", ossia l'insieme di marche e prodotti con prezzo elevato dal particolare prestigio. Riscuotono minore attenzione gli effetti della democratizzazione del lusso Il presente paper investiga come si modifica la percezione del concetto di lusso in ottica inter-generazionale, utilizzando prodotti e servizi in larga misura di lusso accessibile. Č stato appositamente selezionato un paniere di 22 beni, sottoposto alla valutazione comparativa di un campione di 456 individui omogeneamente distribuiti fra quattro fasce d'etÀ (18-25; 26-35; 36-45; 46-55). Il lavoro č suddiviso in tre parti: analisi ragionata della teoria esistente; metodologia e risultati; conclusioni, implicazioni e limiti della ricerca.
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Poggi, Stefano. "Antonio Banfi e le filosofie della Germania del novecento". Trans/Form/Ação 37, n.º 3 (diciembre de 2014): 201–16. http://dx.doi.org/10.1590/s0101-31732014000300015.

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Tra le figure più importanti del dibattito filosofico italiano del Novecento, Antonio Banfi ha svolto nell'Italia del secondo dopoguerra anche un ruolo politico di rilievo come senatore del PCI. La sua interpretazione del marxismo ha presentato una forte accentuazione umanistica. Tra i suoi scolari filosofi e storici della filosofia come Giulio Preti, Enzo Paci, Remo Cantoni, Paolo Rossi. Il saggio prende in esame la prima fase della riflessione filosofica di Banfi, nella quale ha una importanza decisiva la conoscenza diretta del dibattito tedesco tra le due guerre mondiali, in primo luogo della fenomenologia di Husserl e della ontologia di N. Hartmann. I Principi di una teoria della ragione - libro apparso alla fine degli anni '20 - e poi una serie di incisivi saggi degli anni '30 documentano una conoscenza approfondita e critica di un dibattito di cui mostrerà di nutrirsi in misura decisiva l'interpretazione di Banfi non solo di Hegel, ma anche di Marx.
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Borghini, Andrea. "Dal Governo alla Governance. Scenari, Orizzonti, Confini". RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, n.º 4 (noviembre de 2011): 19–37. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-004003.

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L'autore sviluppa una versione critica del concetto di Governance: in particolare, focalizza l'attenzione sul nesso concettuale tra Stato e Governance da cui trarre indicazioni sui limiti del meccanismo della. La dialettica Stato-č applicata a due scenari specifici: lo scenario internazionale e lo scenario della teoria del potere. Nel primo, l'autore utilizza lo Stato-nazione come chiave concettuale privilegiata per comprendere i fallimenti dellaglobale; nel secondo, introducendo una versione bourdesiana di Stato, come detentore del potere simbolico, intende, da un lato, far emergere una prospettiva inedita del concetto di Stato, all'altro, fare della categoria di potere simbolico uno strumento in grado di svelare i rischi autoritari sottesi ai processi di. L'autore conclude con una breve analisi dei rapporti tra lae il concetto foucaultiano di, una prospettiva teorica utile nella misura in cui consente di chiarire la riorganizzazione e ricollocazione del potere nelle societŕ complesse.
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Kupiszewski, Henryk. "Nowy Testament a historia prawa : (wykład z okazji pięćdziesięciolecia pracy naukowej ks. prof. Dr Mariana Myrchy)". Prawo Kanoniczne 29, n.º 3-4 (10 de diciembre de 1986): 13–26. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1986.29.3-4.02.

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L’a. cerca di stabilire in quale misura la conoscenza del diritto ebraico, greco, ellenistico e romano favarisce una correcta comprensione del Vangelo. Vengono in partioolare analizzati il significato del principio della personalità nelle regioni che, come l’Egitto e la Palestina, constituivano un punto d’incontro di varie culture e di vari diritti; il problema della forma scritta nel „traffico giuridico” del mondo ellenistico; i termini giuridici ricorrenti nel Vangelo nonché le situazioni difficilmente comprensibili senza la conoscenza del diritto. A modo d’esempio si analizzano in guest’ambito, dal punto di visita giuridico, Giov. 19.26-27, la lettera di S. Paolo ai Corinzii 1.7.22-23 Gal. 51.6.1.3 ed il significato dell’insegnamento contenuto nella lettera medesima (3.6) per la teoria dell’interpretazione (rhetos kai dianoia, verba — voluntas, gramma kai pneuma). La conferenza si chiude con alcune osservazioni sul processo di Gesù.
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Bjorn, Salomonsson. "La musica del contenimento. Come e quando rivolgersi ai membri della diade madre-lattante in trattamento psicoanalitico". INTERAZIONI, n.º 2 (diciembre de 2011): 29–47. http://dx.doi.org/10.3280/int2011-002004.

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L'Autore affronta il problema degli interventi dello psicoanalista nel lavoro madrelattante, individuando nel bambino un destinatario importante, ma spesso trascurato. A tal fine, propone un esempio clinico in cui una telefonata nel corso della seduta precedente aveva suscitato uno stato di irrequietezza nella bambina di tre mesi e angoscia nella madre. L'Autore descrive come il livello non verbale dei suoi interventi abbia raggiunto la bambina offrendole contenimento, in maniera analoga al modo di funzionare della musicalitŕ comunicativa che caratterizza il rapporto fra madre e lattante. Viene in tal modo evidenziato un collegamento fra il concetto psicoanalitico bioniano di contenimento e la teoria di Trevarthen della musicalitŕ comunicativa. L'Autore mette, poi, in luce il bisogno di contenimento della madre e discute l'importanza di cogliere i momenti in cui č essenziale focalizzarsi sull'uno o sull'altro partecipante alla terapia. Si tratta di una scelta guidata sia da decisioni esplicite, sia da fattori inconsci, compreso il controtransfert dell'analista; anche se il nostro desiderio di cogliere il controtransfert č spesso ostacolato dalla riluttanza che abbiamo a ricordare la nostra impotenza infantile. Quando i messaggi consci e inconsci della madre sono divergenti, il bambino non puň ricevere cure adeguate: č ciň che accade quando la madre descritta cerca di calmare sua figlia mentre č presa dalla rabbia per l'analista in una misura di cui non č consapevole.
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Berardi, Donato, Filippo Galimberti, Antonio Pergolizzi y Michele Tettamanzi. "La transizione ecologica: dalle persone alle politiche e viceversa". ECONOMIA PUBBLICA, n.º 3 (noviembre de 2021): 159–81. http://dx.doi.org/10.3280/ep2021-003007.

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È necessario ricostruire i modelli di produzione e di consumo, abilitando il reddito come strumento in grado di generare sostenibilità. Tra gli strumenti atti a misura-re la relazione tra ambiente e sviluppo economico vi sono la curva di Kuznets e il disaccoppiamento: il primo indaga i modelli di consumo e il rapporto che inter-corre fra il reddito pro capite e l'inquinamento prodotto da ciascun cittadino quale relazione tra reddito e diseguaglianza sociale. L'ipotesi di questa teoria è che al crescere del reddito pro capite l'impatto ambientale cresca fino a segnare un picco, per poi decrescere disegnando una curva ad "U rovesciata". Il disac-coppiamento, invece, si occupa dei modelli di produzione e ha un'accezione più ampia, studiando l'esistenza di un sistema nel quale il benessere e la qualità della vita delle persone possono crescere senza generare ulteriore pressione sull'ambiente: in altre parole, quando alla crescita economica non corrisponde un aumento proporzionale della produzione di rifiuti da parte delle attività eco-nomiche. Il progresso tecnologico è chiamato a trovare il modo di coniugare il miglioramento del tenore di vita con la tutela dell'ambiente. Se i modelli di con-sumo saranno orientati all'ambiente anche la produzione vi si dovrà adeguare. È questo il senso più intimo della transizione ecologica.
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Mendz, George L. "Genericidio e aborto nell’intuizionismo di Ross / Gendercide and abortion in Ross’s Intuitionism". Medicina e Morale 67, n.º 1 (23 de marzo de 2018): 55–69. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2018.528.

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Le relazioni etiche tra l’eliminazione su vasta scala di feti o neonati di sesso femminile (genericidio) e l’aborto sono state studiate nell’ambito della teoria dei doveri prima facie di Ross e della metodologia ampiamente applicata del Principialismo. Entrambi i sistemi sono stati brevemente esaminati, ponendo particolare attenzione alla valutazione che questi hanno espresso sull’aborto e sul genericidio. Nell’ambito della teoria morale dei doveri prima facie che in condizioni particolari consente l’aborto e l’infanticidio, la percezione di feti o neonati femminili come membri inferiori di una comunità può rendere ammissibile il genericidio come misura per proteggere la famiglia e la società. Nelle stesse comunità, portatrici di background culturali e condizioni socio-economiche specifiche, l’applicazione del Principialismo alla decisione se abortire i feti femmine o abbandonare le neonate potrebbe portare ad un’analoga accettazione della liceità del genericidio. Le implicazioni di queste conclusioni sono state analizzate e discusse. ---------- The ethical relationships between the large scale termination of female fetuses or infants (gendercide) and abortion were investigated in the context of Ross’s prima facie duty theory and the widely applied method of Principlism. Both systems were reviewed briefly with focus on their evaluation on abortion and gendercide. In a prima facie duty moral theory that allowed abortion and infanticide under special conditions, the perception of female fetuses or infants as a lower class of members of a community could make gendercide permissible as a measure to protect family and society. In communities with these cultural backgrounds and socio-economic conditions, an application of Principlism to the decision of whether to abort female foetuses or neglect female infants could lead to a similar acceptance of the permissibility of gendercide. The implications of these conclusions were analysed and discussed.
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Vernareccio, Camilla, Anna Maria Paulis, Carlo Maci y Anna Mei. "Survivors e legami di coppia". RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE, n.º 51 (agosto de 2020): 61–71. http://dx.doi.org/10.3280/pr2020-051005.

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A partire dall'osservazione di tre casi di tre pazienti ricoverati in psichiatria per intenzione suicidaria, aventi in anamnesi un genitore morto suicida, è nata la riflessione che sarà oggetto di questo articolo. Abbiamo notato una somiglianza nei vissuti di questi individui, in particolar modo, connessa alla relazione di coppia e avvalendoci del-la teoria di Elkaim sulla Mappa del Mondo e il Programma Ufficiale, ci siamo chiesti in che misura l'esperienza genitoriale suddetta possa "compromettere" scelte fondamentali, come la scelta del partner. Infatti, abbiamo intercettato nei partner dei nostri pazienti le mede-sime caratteristiche, come l'incapacità di fornire accudimento e sup-porto e abbiamo letto tali aspetti alla luce del concetto di lealtà, pro-posto da Boszormeny-Nagy. Secondo tale approccio, il nostro legame con il sistema di valori e aspettative della famiglia può indurci a per-seguire strade "distruttive".
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Migone, Paolo. "Vari modi di formare". PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, n.º 4 (diciembre de 2011): 491–94. http://dx.doi.org/10.3280/pu2011-004007.

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Vengono discussi i seguenti tre punti: (1) Facendo riferimento a un dibattito che Paolo Migone ha avuto con André Green e Otto F. Kernberg sulla differenza tra psicoanalisi e psicoterapia (vedi pp. 215-234 del n. 2/2009 di Psicoterapia e Scienze Umane), si argomenta che non vi č differenza tra formazione in psicoanalisi e in psicoterapia nella misura in cui la psicoanalisi viene concepita non come una tecnica ma come una teoria generale declinata in diverse tecniche; (2) Princěpi psicoanalitici possono essere utilizzati anche nella formazione di terapeuti non psicodinamici, ai quali si puň mostrare come le stesse problematiche od operazioni cliniche, spesso chiamate in altro modo, sono presenti trasversalmente in diversi approcci; (3) Una rivista di psicoterapia, come ad esempio Psicoterapia e Scienze Umane (di cui l'Autore č condirettore), puň giocare un ruolo importante nella formazione dei professionisti della salute mentale perché puň accompagnare i lettori, nel corso degli anni, in percorsi di lettura che abituino al pensiero critico.
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Rowley, Charles K. y Michelle A. Vachris. "Why Democracy does not Necessarily Produce Efficient Results*". Journal of Public Finance and Public Choice 12, n.º 2 (1 de octubre de 1994): 95–111. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539905.

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Abstract Questo scritto presenta alcune obiezioni alla tesi ottimistica, esposta da Donald Wittman, secondo cui la democrazia produrrebbe risultati efficienti.Secondo Wittman, sia il mercato politico che quello economico operano in modo efficiente. A suo avviso, molte delle argomentazioni in sostegno dell’efficienza dei mercati economici si applicano egualmente ai mercati politici democratici.Conseguenza di quest’analisi dovrebbe essere che i governi democratici affideranno ai mercati economici quei compiti in cui essi riescono meglio.Nella sua analisi, tuttavia, Wittman ignora i risultati teorici conseguiti dalla scuola di Virginia circa il fallimento dello Stato. Un primo aspetto riguarda il meccanismo concorrenziale politico che può avere caratteristiche di concorrenza imperfetta, se non di monopolio. Un secondo aspetto è il fatto che il teorema dell’elettore mediano, che era stato proposto a dimostrazione dell’efficienza del sistema democratico, si è rivelato privo di realismo.Anche i gruppi d’interesse possono distorcere i risultati di un sistema democratico in misura maggiore o minore, a seconda delle caratteristiche istituzionali dei particolari mercati politici. La teoria della burocrazia di Niskanen, inoltre, dimostra come gli stessi politici non controllino pienamente la spesa pubblica, ma dipendano dai burocrati, il cui obiettivo è l’espansione del loro bilancio.
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Bonati, Sara, Marco Tononi y Giacomo Zanolin. "Le geografie e l'approccio sociale alla natura". RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, n.º 2 (junio de 2021): 5–20. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa2-2021oa12029.

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‘Natura' &egrave; un termine ricorrente nel lessico geografico. A&nbsp;essa sono connessi articolati sistemi epistemologici, che producono significati molteplici&nbsp;e trasversali rispetto alle diverse branche della disciplina, i quali la connettono&nbsp;a un complesso sistema multi- e inter-disciplinare.Per questo motivo lo scopo di questo contributo non pu&ograve; essere quello di rendere&nbsp;conto della complessit&agrave; insita nella concettualizzazione della natura nel pensiero&nbsp;geografico. L'intenzione &egrave; piuttosto di proporre una riflessione circoscritta a&nbsp;uno specifico quadro teorico dedotto dalla letteratura anglofona, denominato social&nbsp;nature, a partire dall'analisi dei testi di alcuni autori (tra tutti Noel Castree e Bruce&nbsp;Braun), per aprire poi la riflessione a ulteriori correnti di pensiero che a esso sono&nbsp;connesse (si veda per esempio la more-than-human theory di Sarah Whatmore)&nbsp;e provare a capire quali potenzialit&agrave; racchiude dal punto di vista teorico e metodologico.Soprattutto per&ograve;, obiettivo di questo numero monografico &egrave; rispondere alle&nbsp;seguenti domande: perch&eacute; reintrodurre un dibattito sulla natura nella geografia&nbsp;italiana? E che cosa significa parlare di social nature oggi?&nbsp;Approfondire le possibili applicazioni della teoria sociale della natura, sollecitandoalcuni studiosi italiani a ragionare sul tema, &egrave; stata, a nostro avviso, un'e-Social nature geographies. Le geografie e l'approccio sociale alla natura&nbsp;sigenza dettata dalle potenzialit&agrave; insite nel pensiero connesso alla social nature,&nbsp;nonch&eacute; dal proliferare, in seno alla geografia italiana, di riflessioni su approcci diricerca ad esso riconducibili, ma che solo raramente hanno proposto analisi sistematicheed esaustive esplicitamente centrate sul tema.Il concetto di social nature, come risulter&agrave; chiaro negli approfondimenti a seguire,&nbsp;&egrave; frutto della sedimentazione di diversi influssi teorici provenienti principalmente&nbsp;dal marxismo e dalle sue evoluzioni contemporanee (neo e post).Questo contributo, pertanto, &egrave; da intendersi come una introduzione, e non&nbsp;come una review esaustiva dell'argomento, data la vastit&agrave; delle linee di pensiero&nbsp;che coinvolge e dei dibattiti che ha alimentato. Ugualmente, non &egrave; possibile qui&nbsp;delineare il percorso del pensiero geografico che ha condotto alla formulazione della&nbsp;costruzione sociale della natura. Tuttavia, si ritiene necessario contestualizzare,seppur sommariamente, l'origine di questo dibattito.Questo lavoro, dunque, deve essere visto come un tentativo di aprire una riflessione&nbsp;sulla social nature, provando a riagganciarla al dibattito italiano, allo scopo di&nbsp;capire in che misura il suo recupero possa ritenersi utile per alimentare riflessioni&nbsp;sui principali cambiamenti che le societ&agrave; stanno vivendo nella contemporaneit&agrave;&nbsp;e che sono al centro della ricerca geografica. Ovviamente, i contributi selezionatinon esauriscono i temi geografici, ma vogliono rappresentare un primo stimolo dacui partire per ulteriori lavori.
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Sobański, Remigiusz. "Prawo kanoniczne a kultura prawna". Prawo Kanoniczne 35, n.º 1-2 (5 de junio de 1992): 15–33. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1992.35.1-2.02.

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Si presenta la versione polacca di una relazione tenuta nell’ambito dei seminari sul tema „Scienza giuridica e diritto canonico” al’Università di Torino 2. 5. 1990. Il testo originale viene pubblicato nel volume sullo stesso tema curato da Rinaldo Bertolino, Torino 1991. Ci presentiamo le osservazioni finali. 1. Il diritto canonico non può non giovarsi dello sviluppo della cultura giuridica (allo stesso modo che l'intero magistero della Chiesa non può non giovarsi del patrimonio culturale dell’umanità). Immutato è il quesito di fondo: in che misura queste vicende possono riuscire utili ad esprimere la „verità” ecclesiale. L’utilità dipende dallo sviluppo delle scienze giuridiche, come di quelle ecclesiali: il che significa che il diritto canonico ha, di fronte alla cultura giuridica, un atteggiamento aperto ed assorbente, pur se differenziato e non privo di critica. 2. Per sua vocazione universale la Chiesa ha un atteggiamento aperto di fronte alla cultura giuridica d’ogni ambiente in cui esse è presente ed agisce. Il riferimento alla cultura giuridica locale e i rapporti con le vicende delle culture regionali sono omogenei con i principi fondamentali della relazione Chiesa universale-Chiese locali. L’influsso del diritto romano e di quello germanico sul diritto canonico, da un lato; la romanizzazione del diritto dei barbari attraverso la Chiesa o, anche, l’influsso del diritto canonico p. es. sul diritto polacco dall’altro, dimostrano quanto il contatto della Chiesa con la cultura giuridica dell’ambiente possa ruiscire fecondo. 3. Negli ultimi secoli la presenza del diritto canonico nella cultura giuridica è, al massimo, passiva. Cerca d’assicurarsela una presenza mediante l’adattamento. Se anche sia vero che qualunque presenza debba accompagnarsi con la disponibilità ad imparare, occorre riconoscere che questa posizione unicamente difensiva non consente al diritto canonico di incidere e di ispirare la cultura giuridica. Inoltre, l’esito di questa presenza (passiva) è parziale, non solo perché le premesse filosofiche che fondano il pensiero giuridico sono (o sembrano essere) per la Chiesa inaccettabili, ma perché, in seguito all‘atteggiamento esclusivamente recettizio, si corre il rischio di trasferire nell’ambito metagiuridico tutto cio che non si ritrovi nell’ottica delle attuali dottrine giuridiche. 4. Non c’è dubbio che la Chiesa non sia l’ambiente topico di sviluppo delle scienze giuridiche e che la scienza giuridica goda di una sua piena autonomia. Ma la comunione ecclesiale, non di raro definita Ecclesia iuris, non lo è in seguito alla recezione del diritto ab extrinseco, ma in forza della propria immanente dimensione giuridica. (Senza di essa non avrebbe ragion d’essere un autonomo diritto canonico, ed i problemi organizzativi della Chiesa potrebbero essere risolti alla stregua del solo diritto ecclesiastico dello Stato). Si deve quindi riconoscere che la Chiesa, iscritta nella storia umana del diritto, ha qualche cosa da dire nella sfera del diritto, sia nella sua dimensione ideologica che in quella della sua realizzazione pratica. L’assenza di un ruolo ispiratore del diritto canonico sulla scienza giuridica contemporanea dovrebbe dar a pensare per la più che i fondamentali problemi giuridici vengono continuamente discussi dai cultori di diritto: viviamo tuttavia in un mondo di nazioni sempre più unite nel quale le interferenze di differenti teorie e sistemi giuridici tendono ad aumentare e le dottrine giuridiche si rivelano particolarmente suscettibili agli influssi di molteplici filosofie. 5. Su un contatto non unidirezionale ma bilaterale del diritto canonico con la cultura giuridica si potrà contare soltanto allora, quando la canonistica abbia fatto proprio il metodo del Concilio Vaticano II, durante il quale la Chiesa ha rinunciato a presentarsi ratione status, ed ha invece cercato di esporre la sua natura secondo la propria convinzione di fede. Anche nel diritto canonico bisogna finalmente decidersi ad una riflessione profondo sulla Chiesa alla luce della fede, sulle proprie radici e finalità, per poter realizzare il diritto ecclesiale nel modo più coerente e per potere, per cio stesso, dialogare con le altre culture giuridiche. Il dialogo non nascerà da una passiva traslitterazione, quasi a ricalco, del diritto civile nell’ambiente ecclesiale, ma attraverso una franca ed aperta meditazione sulle proprie premesse ontologiche, le proprie peculiarità, le proprie esigenze: anche quelle di una „nuova giustizia”. Soltanto allora la presenza del diritto canonico nella cultura giuridica potrà essere non solo riproduttiva, ma anche produttiva. 6. Anche sotto questo punto di vista appare urgente la necessità di una robusta elaborazione di una teoria generale del diritto canonico. Si tratta di una teoria del diritto della Chiesa secondo il suo proprio „credo Ecclesiam”, non già elaborata all’interno di rigide teorie aprioristiche. Troppo generiche e scarsamente feconde le prese di posizione a favore di una deteologizzazione del diritto ecclesiale e, al contrario, le obiezioni stesse contro una presunta sua teologizzazione. Non si tratta invero di una „teologizzazione”, ma di prendere in seria considerazione i principi teologici, grazie ai quali il dialogo con la cultura giuridica diventa possibile e razionale.
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Portella, Anderson Gonçalves. "L'impatto della regolazione economica sul mercato delle telecomunicazioni brasiliano: il telefono cellulare segmento". Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, 3 de julio de 2018, 80–107. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/economia-aziendale/mercato-delle-telecomunicazioni.

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Questo articolo si propone di dimostrare i risultati dell'intervento dello stato nel periodo post-privatizzazione con l'implementazione del modello normativo delle telecomunicazioni, in particolare nel segmento del telefono cellulare. Il lavoro discute i fondamenti teoria inizialmente, evidenziando le scuole europee e americane, il modello di base utilizzato nel caso del Brasile. Sotto questa prospettiva, il testo di studio, analizza e valuta il modello di regolamento distribuito nel mercato delle telecomunicazioni e la vostra evoluzione, discutendo l'adeguatezza del modello e la conseguente efficienza nel raggiungimento degli obiettivi desiderati. Le considerazioni di questo lavoro permettono di concludere che il modello normativo impiantato in Brasile è sembrato essere efficace nella misura in cui consentito diversi aumenti di produttività e potenziato lo sviluppo economico. Presentato, tuttavia, guasti causati dalle caratteristiche intrinseche del mercato brasiliano, consentendo la cattura di agente stato normativo ANATEL e sottoponendo le decisioni tecniche di alcun interesse politici.
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Zaccaria, Giuseppe. "I giudici di valore nell'interpretazione giuridica". Persona y Derecho, 22 de octubre de 2018, 103–13. http://dx.doi.org/10.15581/011.31695.

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Il saggio analizza il tema dei giudizi di valore nell'interpretazione giuridica come variante del più ampio rapporto tra diritto e morale. Attraverso un esame delle tesi del formalismo e dell'antiformalismo interpretativi, del più recente dibattito tra "giuspositivismo esclusivo e "giuspositivismo inclusivo", e alta luce della novità, sottolineata dal neocostituzionalismo e rappresentata dall'ingresso dei principi negli ordinamenti costituzionali contemporanei, si conferma la tesi, sempre più accolta dalla teoria giuridica contemporanea, per cui i giudici hanno strutturalmente a che fare nel loro ragionamento con giudizi di valore. La più recente e avvertita teoria giuridica cerca di individuare come e in quale misura i giudizi di valore siano rilevanti nell'attività giudiziale e quali conseguenze ciò comporti per lo stesso statuto dell'interpretazione. Il contributo dell'ermeneutica giuridica sta proprio nel riconoscere che il ragionamento giudiziale viene strutturalmente in contatto con la dimensione assiologica ma nel contempo, contra ogni deriva scettica, si sforza di reperire criteri intersoggettivi che contengano i possibili arbitri impliciti nella discrezionalità giudiziale.
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Zanella, Angelo. "PROCEDIMENTI DI MISURAZIONE NELL'AMBITO DELLE DISCIPLINE ECONOMICO-SOCIALI". Istituto Lombardo - Accademia di Scienze e Lettere - Incontri di Studio, 18 de noviembre de 2013, 113–37. http://dx.doi.org/10.4081/incontri.2008.53.

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Riassunto. – 1) Si considera, in primo luogo, il procedimento di misura di una grandezza in ambito tecnologico nel quale è possibile accertare il valore vero della grandezza a meno di un errore aleatorio trascurabile rispetto a detto valore e quindi acquisire, ad un certo istante, in modo sostanzialmente esatto, lo stato di funzionamento di un processo. Per le grandezze economiche, tipicamente di natura monetaria, si tratta di accertare, per un determinato periodo, l’ammontare totale o quello medio di una popolazione e si devono utilizzare, per la loro stima, il risultato di indagini campionarie. L’errore medio di misura risulta quindi incrementato a causa della variabilità dovuta al campionamento. L’utilizzazione di schemi di campionamento efficienti assicura, però, che l’errore di misura di un totale o di una media aritmetica, rimane in pratica trascurabile rispetto al valore vero che può localizzarsi con sufficiente accuratezza. Viene illustrato questo aspetto con riferimento alla spesa famigliare annua media.2) L’obiettivo diviene diverso se si è interessati non ad accertare una situazione in un determinato periodo di tempo, ma si vogliono delle previsioni per periodi futuri in base ad un modello economico e/o econometrico. In questo caso l’errore di misura e di campionamento può risultare incrementato in modo non direttamente valutabile a causa della non esatta conoscenza del modello interpretativo o anche per l’impossibilità di realizzare gli interventi correttivi sul sistema economico suggeriti dal modello. Un caso tipico viene ravvisato nella previsione della misura dell’inflazione.3) Si osserva che la condizione di equilibrio di una economia di mercato può collegarsi alle scelte dei soggetti economici, cioè, in definitiva, alle scelte di individui che operano in accordo ad un’entità difficilmente definibile in termini generali e pertanto difficilmente “misurabile” indicata, come Utilità. Sorge il quesito, suggerito ad esempio dalla teoria cinetica dei gas, che, come per un gas ha scarso interesse, ad esempio, la velocità di una singola molecola ma lo ha invece il valore medio dell’energia cinetica delle molecole, espresso dalla temperatura, così può avere scarso interesse generale la misura dell’utilità percepita da un singolo consumatore, e si può invece pensare che abbia interesse qualche indicatore globale, che, − argomento da approfondire−, si ritiene possa collegarsi ai prezzi di mercato.4) Di fronte ad una pluralità di alternative soggette ad incertezza, che è una situazione tipica del “decisore” in ambito finanziario e d’impresa, la teoria di von Neumann-Morgenstern-Savage − che è stata soggetta a valutazioni critiche, revisioni e complementi − può essere utile per orientare verso le scelte che massimizzano l’utilità media, rispetto alle distribuzioni di probabilità ipotizzate, per le possibili conseguenze delle decisioni.Nelle ricerche di mercato, poi, la formulazione della nozione di utilità diviene più concreta e le tecniche psicometriche spesso utilizzate, consentono di individuare il “prodotto” più utile. Si è infine ricordato come è disponibile una metodologia statistico-probabilistica per la quantizzazione dei concetti, della quale si deve ancora approfondire l’impiego per la valutazione dell’utilità.***Abstract. − 1) As starting point the measurement procedure of a given quantity – representing a typical problem in the technological area – is considered allowing one to ascertain the true value of the quantity except for a zero mean random error which in practice often may be assumed to have a unessential root mean squared error or repeatability standard deviation. As for the quantities used in economic and social sciences – e. g..the economic quantities are often of monetary nature – with regard to a given finite population of elements, in general of human beings, a typical problem is of establishing the total amount of a chosen quantitative characteristic and /or the arithmetic mean, which have to be estimated on the basis of a sample survey. It follows that, in general, the random component of a single observation has a standard deviation greater than the one caused by repeatability owing to the presence of sampling variability. The use of efficient sample designs and a large sample size, however, ensure that the random errors of the estimates of the total amount and of the corresponding arithmetic mean may become unimportant with respect to their true values located through pertinent confidence intervals. An illustration is presented regarding the yearly mean expenditure of an Italian family.2) The investigation purpose becomes more complex when we not only want to know the real situation in a given span of time but also when we want to forecast future trends according to an economic or an econometric model. In this case the global random error, due to measurement and sampling variability, may be affected by a systematic bias, which is not easy to be evaluated because of the lack of a complete and exact knowledge of the model. As an example the econometric models of inflation is quoted.3) One can note that the equilibrium of a market economic system is connected to people’s preferences and choices according to an abstract entity named Utility, which is difficult to be defined in general terms and thus to be measured. Correspondingly, as in the gas kinetic theory the velocity of a single molecule can have no direct interest while on the contrary it does the mean value of the molecular kinetic energy expressed by temperature, likewise we can say that, in general, the Utility perceived by a single individual has little theoretical interest while a global Utility indicator of goods − which seems naturally linked to the market prices and deserves further investigation − could have a certain interest, e.g. for the aim of comparison4) In the area of finance and enterprise management a decision maker is typically confronted with preference between decisions in the face of uncertainty. In this context the theory of von Neumann - Morgenstern - Savage − which has been the subject of some criticism, revision and completion − may at times appear to be useful. More precisely, assuming a set of possible monetary consequences and some alternative probability distributions on it, the theory directs a decision maker towards the choice which maximizes the expected value or mean Utility within the values corresponding to the alternative probability distributions.In marketing research the notion of Utility assumes a more concrete character and the psychometric techniques, which are often used, allow one to point out the more useful product.. Finally the available statistical – probabilistic theory is mentioned which permits the quantization of abstract notions or concepts and whose appropriateness and use, with respect to economic utility evaluation, have still to be examined attentively.
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A. BELLUIGI. "L' abbassamento dell' EGO-isopieziche". Annals of Geophysics 17, n.º 2 (20 de junio de 2011). http://dx.doi.org/10.4401/ag-5208.

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Nel '57 demmo una teoria tridimensionale del fenomeno<br />elettrogeosmotieo &laquo; EGO stazionario &raquo;, in terreno omogeneo, saturo d'acqua.<br />Successivamente sviluppammo teorie transitorie mono e bidimensionali:<br />&laquo; EGO trans &raquo;.<br />Abbiamo ripreso, con qualclie variante, qui, tale teoria tridimensionale,<br />ai fini di calcolare e conseguire poi, nel miglior modo possibile, l'abbassamento<br />delle superfici di depressione delle falde idriclie drenate elettrosmoticamente,<br />con poinpaggio catodico, (in genere dell'acqua tellurica).<br />Tale slivellamento idrico, rispetto al normale del terreno umido, e ricliiesto<br />in piu casi: nei terreni di fondazione per posa, su giaciture il piu<br />possibilmente anidre, negli imbasamenti soggetti a yicende idrogeologiche,<br />(e quindi comportanti dissesti statici delle s t r u t t u r e sovrincombenti, specie<br />in opere vetuste, monumentali), in opere varie, silos interrati, camminamenti,<br />scavi, tunnels, carreggiate, trincee, (senza pericoli di distaCchi, smottamenti<br />di flancate, fluitazioni di limi).<br />E ben noto che con i normali pompaggi in pozzi e fori di sonda, (Wellpoint<br />compresi), specie in argilloidi o in terreni pulvurulenti a finissima granulometria,<br />dispendiosi oltre misura, non si ottengono clie parziali, incerti<br />risultati.<br />II t r a t t a m e n t o EGO interviene a questo punto, in maniera decisiva e<br />risolutiva.<br />Quali allora le modalita d'impiego di dispositivi elettrodici e relativi<br />condizionamenti elettrici a t t i a raggiungere le finalita d'abbassamento egoisojjiezico?<br />&pound; stato possibile poter dimostrare da p a r t e nostra, in questa Memoria,<br />clie le profondita d'elettroregressione delle tavole d'acqua nel sottosuolo,<br />sono funzioni, oltre che dei coefficienti di flltrazione idrica ed elettrica dei<br />mezzi impregnati d'acqua, della tensione elettrica applicata, di modalita<br />d'erogazione, oltre clie dei dispositivi polari, spaziature e consistenze elettrodicbe.
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