Literatura académica sobre el tema "TEORIA DELLA DIFFUSIONE"

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Artículos de revistas sobre el tema "TEORIA DELLA DIFFUSIONE"

1

Pidone, Valerio y Emanuele Mazzone. "Il prezioso contributo dei proverbi nella pratica clinica ericksoniana". IPNOSI, n.º 2 (enero de 2022): 41–68. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2021-002003.

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Erickson utilizzava i proverbi nella pratica clinica per trasmettere messaggi terapeutici attraverso un linguaggio condiviso, basato sull'esperienza. Il presente contributo, di carattere paremiologico, offre una descrizione delle origini storiche, delle fonti e della gnomica del proverbio, della sua diffusione geografica e analizza la struttura linguistica che ne è matrice: la metafora. L'articolo indaga il significato simbolico del proverbio con riferimento alle teorie cognitive, alle conoscenze neu-roscientifiche, alla teoria della mente e agli archetipi di Jung e si sofferma sul suo utilizzo nella pratica clinica ericksoniana.
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Viglietti, Cristiano. "Aestimatio. Il ruolo della moneta in una società censitaria (quasi) senza contanti: Roma tra il VI e gli inizi del IV secolo a.C." CHEIRON, n.º 1 (abril de 2021): 46–71. http://dx.doi.org/10.3280/che2019-001003.

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Muovendo dagli elementi di "teoria nativa" sulle origini della moneta presenti in alcune testimonianze antiche, questo contributo intende ri-flettere sul modo in cui le forme e funzioni della moneta dovevano operare nella Roma arcaica. La centralità che la aestimatio giocava nel census a partire dal VI secolo a.C. dovette contribuire a un maggiore intervento dello Stato nell'emissione di lingotti bronzei destinati a ricoprire funzioni monetali e a una diffusione delle attività estimatorie in numerosi aspetti della vita sociale. A tali attività, nella fase in questio-ne, doveva corrispondere tuttavia solo marginalmente una reale circolazione della moneta bronzea a peso, che poteva essere convertita in equivalenti di altro tipo.
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3

Iacobone, Damiano y Ruben Baiocco. "Green and Sustainable Communities of Yester-day". TERRITORIO, n.º 95 (mayo de 2021): 17–18. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-095002.

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In occasione del centenario dalla fondazione di Welwyn Garden City (1920-2020), questo servizio è dedicato alla citta` giardino, da considerare forse la più radicale e rilevante eredita` del ‘town planning and design' britannico e della tradizione utopistica. I saggi che costituiscono la sezione partono tutti da una riconsiderazione dei principi iniziali di Ebenezer Howard, mettendone in luce aspetti differenti, per analizzare la diffusione coeva del modello in ambito europeo e statunitense, o aspetti non scontati come la relazione tra pianificazione urbana e questione alimentare. L'obiettivo e` una valutazione sul lascito delle citta` giardino, come una vicenda, fra teoria e prassi, della pianificazione e del disegno della citta` all'origine di molte questioni della citta` contemporanea.
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Shedler, Jonathan. "L'efficacia della terapia psicodinamica". PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, n.º 1 (marzo de 2010): 9–34. http://dx.doi.org/10.3280/pu2010-001002.

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Resumen
Le evidenze empiriche disponibili dimostrano che la terapia psicodinamica (PDT) o psicoanalitica č efficace. La "dimensione del risultato" (effect size) della terapia psicodinamica č grande almeno quanto quella di altre psicoterapie che sono state attivamente propagandate come "supportate empiricamente" o evidence based. Non solo, i pazienti che trattati con una terapia psicodinamica mantengono i risultati e continuano a migliorare nel tempo dopo la fine della terapia. Č stato anche dimostrato empiricamente che le terapie non psicodinamiche possono essere efficaci in parte perché i clinici piů esperti utilizzano tecniche che da sempre sono al centro della teoria e della pratica psicodinamiche. La diffusa opinione secondo cui gli approcci psicodinamici non sono efficaci non č in accordo con le ricerche scientifiche disponibili, e puň dipendere da una diffusione selettiva dei risultati delle ricerche.
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Schafer, Roy. "Principio di realtŕ, nodi tragici e processo analitico". PSICOANALISI, n.º 1 (septiembre de 2010): 51–68. http://dx.doi.org/10.3280/psi2010-001003.

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Il disagio della civiltŕ occupa un posto speciale nello sviluppo della teoria e della tecnica psicoanalitica freudiana. In particolare alcune sue implicazioni permettono una compren- sione piů ampia del principio di realtŕ. Il concetto dei nodi tragici viene definito ed usato per evidenziare la capacitŕ di Freud di includere gli aspetti tragici della vita in questo principio. Un'ampia sezione č dedicata ad illustrare la diffusione dei nodi tragici in svariati aspetti della vita umana: vittimizzazione, intimitŕ e tutela della privacy. Da ultimo, vengono illustrate le implicazioni per la valutazione clinica dell'elaborazione dei conflitti inconsci.
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Martino, Paolo. "Splendori e miserie della brevitas". Microtextualidades. Revista Internacional de microrrelato y minificción, n.º 3 (25 de mayo de 2018): 146–55. http://dx.doi.org/10.31921/microtextualidades.n3a11.

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Considerazioni sulle cause che hanno favorito la diffusione del microracconto. La brevità alle origini della narrazione e sua connessione con l’oralità. Opinioni di autori classici e prescrizioni della Retorica. Principio funzionale dell’economia. Forme espressive che richiedono la brevità. Ruolo della comunicazione digitale e fascino dell’incompiuto. Teoria della cooperazione del lettore; le presupposizioni e le implicature in pragmalinguistica. Il fenomeno della brevitas nella letteratura scientifica: l’abstract. Ruolo dei social networks: cinguettii e fandonie o bufale come microracconti efficaci Consideraciones sobre las causas que han favorecido la difusión de la microcuenta. La brevedad en los orígenes de la narración y su conexión con la oralidad. Opiniones de autores clásicos y prescripciones de Retórica. Principio funcional de la economía. Formas expresivas que requieren brevedad. Papel de la comunicación digital y fascinación de lo incompleto. Teoría de la cooperación del lector; las presuposiciones y las implicaciones en la pragmalingüística. El fenómeno de brevitas en la literatura científica: el resumen. Papel de las redes sociales: gorjeos y modas o búfalos como micro cuentas efectivas.
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Catto, Michela. "L’egemonia globale del monoteismo: comprendere le Indie Occidentali attraverso l’Oriente". Librosdelacorte.es, n.º 24 (28 de junio de 2022): 167–84. http://dx.doi.org/10.15366/ldc2022.14.24.007.

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L’obiettivo di questo lavoro è di attirare l’attenzione su alcuni testi della tradizione missionaria iberica in cui le Indie orientali e quelle occidentali sono messe in relazione e rese partecipi di un’unica grande storia dell’umanità. Lo stretto legame tra le due Indie, nella loro simbolica posizione a destra e a sinistra dell’Europa, è finalizzato certamente alla risoluzione degli enigmi relativi all’origine degli “indiani”, ma ha anche lo scopo di elaborare una teoria sulla diffusione del cristianesimo nel mondo. L’universalità della diffusione del messaggio evangelico sin dalle sue origini era provata attraverso le somiglianze e conformità che si riscontravano tra le Indie orientali e quelle occidentali. Esse facevano supporre migrazioni e contatti e suggerivano gradi di civiltà che appartenevano a fasi diverse di una medesima storia che i missionari erano chiamati a proseguire.
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Savasta, Angela y Salvatore Savasta. "COMPRENDERE LA FISICA QUANTISTICA: BREVE INTRODUZIONE PER PRINCIPIANTI". International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 2, n.º 1 (2 de julio de 2016): 397. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2016.n1.v2.305.

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La fisica quantistica, rappresenta una delle maggiori scientifiche e culturali nella storia umana. Gran parte della moderna tecnologia e della nostra comprensione della realtà fisica si basano su di essa. La fisica quantistica rappresentò una reale rivoluzione culturale in quanto prevede un comportamento delle particelle che contraddice radicalmente il nostro modo di comprendere la realtà quotidiana e i presupposti su cui è stata fondata tutta la fisica precedente. Eppure, a distanza di un secolo dalla sua fondazione, a causa principalmente del formalismo matematico astratto e complesso su cui si basa, rimane per i non addetti ai lavori e per gli studenti di liceo qualcosa di misterioso e bizzarro. In questo lavoro illustriamo un approccio didattico, che prende spunto da recenti tentativi di riformulare questa teoria sulla base di principi fisici elementari. Tale approccio ha il vantaggio di non utilizzare il formalismo matematico degli spazi di Hibert e degli operatori Hermitiani, e di ricavare in modo intuitivo e ragionevole i concetti fondamentali di indeterminazione ed entanglement. Ci auguriamo che questo approccio possa contribuire ad una maggiore diffusione e comprensione di questo patrimonio scientifico e culturale.
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Rago, Emilio. "Dal mercato del lavoro al mercato della conoscenza. Proposte operative". QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, n.º 99 (mayo de 2013): 119–48. http://dx.doi.org/10.3280/qua2013-099007.

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Per avvicinare gli studenti al mondo del lavoro l'universitŕ ha sviluppato nel tempo approcci e strategie diversi: progetti sul campo, testimonianze aziendali, incarichi a professionisti esterni per insegnamenti specialistici o di frontiera, stage, uffici di placement, formazione extra-curriculare, eventi di presentazione delle aziende. L'attuale riforma dell'alto apprendistato facilita ulteriormente tale relazione, semplificando l'incontro tra studenti in alta formazione o ricerca e datori di lavoro. Il sentore č che questi interventi possano comunque non bastare, poiché non affrontano le questioni di fondo che condizionano le relazioni tra il mondo dell'universitŕ e quello del lavoro. Le considerazioni qui presentate problematizzano la situazione da un punto di vista differente. Universitŕ e azienda sono concepiti come due interlocutori fondamentali dell'offerta e della domanda di conoscenza. Nel mercato della conoscenza bisogna affrontare le questioni epistemologiche, pedagogiche e politiche che influenzano i processi di produzione e diffusione di conoscenza dal lato dell'offerta, e dal lato della domanda occorre intervenire sulle problematiche piů diffuse che impediscono una reale formazione integrale per lo sviluppo personale e professionale del lavoratore, formazione quanto mai necessaria per affrontare la complessitŕ, l'instabilitŕ e l'incertezza del mercato del lavoro contemporaneo. La proposta di riflessione vuole interessarsi sia delle dinamiche interne all'offerta di conoscenza e alla domanda di competenza, sia sui vari meccanismi di interazione che potrebbero facilitare questa transazione cognitiva. Permane, lungo tutto il ragionamento, la forte attenzione al valore dei metodi cooperativi nell'apprendimento universitario, organizzativo e tra i diffe renti operatori della conoscenza, per la creazione di quella saggezza pratica, la phronesis aristotelica, che vuole superare la tradizionale divisione tra teoria e pratica nel mondo della conoscenza. Le considerazioni nascono nell'ambito delle scienze manageriali, ma taluni ragionamenti, mutatis mutandis, possono essere applicati anche ad altri ambiti scientificodisciplinari
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Beretta, Sergio, Saverio Bozzolan y Giovanna Michelon. "La disclosure sul sistema di controllo interno come meccanismo di monitoraggio: evidenze empiriche da differenti contesti istituzionali". MANAGEMENT CONTROL, n.º 1 (abril de 2011): 125–49. http://dx.doi.org/10.3280/maco2011-001006.

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I sistemi di controllo interno (SCI) orientano l'azione del management e contribuiscono alla protezione degli interessi degli investitori (e degli altri stakeholder). La natura di meccanismi di governo interni all'organizzazione, tuttavia, impedisce la diretta osservazione dei SCI da parte degli investitori, i quali possono maturare un proprio giudizio sulla qualitŕ della loro struttura e l'efficacia del loro funzionamento solo attraverso la diffusione di informazioni fornite dal management. La teoria dell'agenzia offre un'utile prospettiva di indagine, suggerendo che il management avrŕ maggiori incentivi alla disclosure sui SCI quanto piů deboli sono i meccanismi di governo aziendale. In particolare questo lavoro indaga in merito alla esistenza di un rapporto di sostituzione fra disclosure sui SCI ed altri meccanismi di monitoring riconducibili in essenza alla struttura proprietaria dell'impresa ed alla composizione dei massimi organi di governo aziendale. L'ipotesi di sostituzione viene esaminata in differenti contesti istituzionali attraverso l'analisi della disclosure sui SCI di 160 societŕ europee quotate su quattro differenti mercati finanziari (Londra, Parigi, Francoforte, Milano) per il triennio 2003- 2005. Le evidenze raccolte e le analisi condotte testimoniano l'esistenza di tale rapporto di sostituzione, contribuendo a chiarire le logiche di utilizzo discrezionale della disclosure da parte del management.
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Tesis sobre el tema "TEORIA DELLA DIFFUSIONE"

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Farolfi, Leonardo. "Teoria della diffusione con il metodo dell'espansione in onde parziali". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24227/.

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In questa tesi viene illustrata in dettaglio la teoria della diffusione da potenziale centrale con il metodo degli sfasamenti e dell’espansione in onde parziali. Questo permette una trattazione particolarmente efficace della diffusione in regime di bassa energia ed in particolare uno studio analitico dei fenomeni di risonanza e anti-risonanza.
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Vendema, Giorgia <1991&gt. "东北话: il fangyan del Nord-Est cinese come strumento per la decodifica e la diffusione della cultura regionale. Analisi comparativa dei legami linguistici con il putonghua e la Teoria Interpretativa della Scuola di Parigi". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7643.

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La Cina è un territorio molto esteso nel quale si mescolano diverse etnie, lingue e culture: il cinese è da considerarsi dunque una famiglia di lingue. Il putonghua, noto come cinese mandarino, è una lingua appartenente a tale famiglia che, per motivi storici e politici, è diventata la lingua ufficiale della Cina. Le altre lingue della Cina non si possono quindi definire varianti regionali di una lingua standard, bensì idiomi linguisticamente paritari e indipendenti dal cinese mandarino. A tal proposito il termine fangyan方言, erroneamente tradotto con “dialetto”, può indicare varianti linguistiche, vernacoli tra loro incomprensibili o anche interi rami linguistici appartenenti alla famiglia delle lingue sinitiche (汉语系hanyu xi). Molti fangyan differiscono tra loro per un uso diverso della prefissazione e della suffissazione, altri per l’esistenza di fenomeni di flessione e di fusione che non trovano delle corrispondenze in putonghua. Nella prima parte dell’elaborato verrà analizzato il dialetto parlato nel Dongbei, ovvero il Nord-Est della Cina. Lo stesso dialetto sarà successivamente oggetto di un’analisi comparativa con il putonghua. Nella seconda parte si approfondirà il rapporto tra l’ uso del dialetto e l’evoluzione degli usi e costumi locali. Nell’ ultima parte ci si soffermerà sull’analisi della Teoria Interpretativa della Traduzione, le cui massime esponenti sono Danica Seleskovitch e Marianne Lederer, note interpreti e traduttrici francesi.
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Maroncelli, Andrea. "Il teorema del trasporto ed applicazioni". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12275/.

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Il tema centrale della tesi è il teorema del trasporto di Boltzmann, che descrive la dinamica di un gas non necessariamente in equilibrio. Attraverso questo si dimostra il teorema H, il quale fornisce una formulazione in termini microscopici dell'entropia; in seguito si deriva la distribuzione delle velocità di un gas all'equilibrio (distribuzione di Maxwell-Boltzmann) e si dimostra che un'arbitraria distribuzione delle velocità tende nel tempo a quella di Maxwell-Boltzmann, risultando quest'ultima quindi la distribuzione più probabile. Infine si ricavano le equazioni idrodinamiche (o di Navier-Stokes) e ci si sofferma sul coefficiente di auto-diffusione, che esprime quantitativamente la velocità con cui una sostanza si amalgama in un'altra.
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Locatelli, Emanuele. "Dynamical and collective properties of active and passive particles in Single File". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3423763.

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Resumen
Particles motion inside complex, irregular or crowded environments is a common phenomenon ranging from microscopic to macroscopic scales. It can be involved in everyday practical problems, like traffic, in fundamental biological mechanisms, like growth and reproduction of cells, and in important industrial or chemical applications, like oil catalysis. In many cases, transport in crowded environments is guided by 'active' elements, i.e. units that consume energy in order to produce motion. Among systems belonging in this class, the diffusion of hard-core particles in a channel so narrow they cannot pass each other, known as Single File Diffusion, has assumed a particular role. Single File Diffusion is responsible for the transport of ions in membrane channels, the diffusion in nano- and micro-porous materials and has been observed in many other natural and artificial systems. Aim of this thesis is to investigate Single File system of passive (purely diffusive) or active (self propelled) particles, focusing on the effects of the activity on the Single File motion and on the Single File properties in the presence of absorbing boundaries. Most of the work has been carried out developing analytical and numerical tools within the framework of the Stochastic Processes. By using single particle techniques in a microfluidic approach, we obtained an excellent comparison between experimental data and numerical model of particles emptying a Single File channel with open ends. In this thesis, after a brief introduction in the framework of confined diffusion processes, we will review the most relevant works in the theoretical and experimental literature of Single File Diffusion, with particular attention to an analytical technique, the Reflection Principle Method, which will be extensively used in this thesis. We will investigate the properties of Single File systems of diffusing particles in presence of two absorbing boundaries, with particular interest to the survival probability, i.e. the probability to find a particle between the boundaries at time t. We will provide an analytical solution of the emptying process, i.e. we calculate the probability characterizing the progressive decrease of the number of particles in the presence of absorbing boundaries, and for the survival probability of a Tagged Particle within the file, either in the presence or in the absence of a constant external force. We also characterize the trend of the characteristic survival times (also called Mean First Passage Times) as function of the system size and of the initial number of particles. We also investigate numerically the case when only the central particle is affected by the absorbing boundaries. We find an exponential decay of the survival probability, as it happens for normal diffusive processes, even in the presence of overcrowding. We will then introduce activity in a Single File system, through a Self-Propelled Particle model, for which we will provide a detailed characterization. In particular, within this model, particles can be either runners or tumblers, if their motion is dominated by straight runs or by changes of direction, respectively. Under Single File conditions, runners tend to form dynamical aggregates: these clusters are continuously formed and disassembled due to random fluctuations of the activity. For tumblers, the survival probabilities are still well described by the analytical theory developed for passive diffusing particles. Conversely, the formation of dynamical clusters enhances anomalous behaviours in the characteristic survival times of runners and induces a remarkable capacity to overcome the action of an external force.
Il moto di particelle in mezzi irregolari, complessi o affollati è un fenomeno comune, dalla scala microscopica a quella macroscopica. Lo si può incontrare tanto in situazioni comuni, come il traffico, quanto in meccanismi biologici, come la riproduzione e la crescita delle cellule, e in importanti processi chimici e tecnologici, come la catalisi di idrocarburi. In molti casi, il trasporto in mezzi confinati o affollati è guidato da elementi 'attivi', cioè unità che consumano energia per sostenere il loro stato di moto. Fra i diversi sistemi soggetti a confinamento, particolare rilevanza è rivestita dalla diffusione di sfere impenetrabili in un canale così stretto da non permettere il passaggio di più di una particella alla volta, conosciuto come diffusione in Single File. La diffusione in Single File è il meccanismo responsabile del trasporto di ioni attraverso la membrana cellulare, della diffusione in materiali micro e nanoporosi ed è stata osservata in molti altri sistemi naturali ed artificiali. Scopo di questa tesi è lo studio su scala mesoscopica di particelle passive (diffusive) o attive (auto-propellenti) in condizioni di Single File, con particolare attenzione all'effetto dell'attività sulla dinamica e sulle proprietà delle particelle nel caso siano presenti condizioni al contorno assorbenti. Gran parte del lavoro è stato svolto nello sviluppo di risultati analitici e numerici nel contesto dei Processi Stocastici. Inoltre, mediante tecniche di manipolazione ottica di singola particella in canali microfluidici, abbiamo ottenuto una eccellente confronto fra dati sperimentali e numerici per il processo di svuotamento di un sistema di particelle in condizioni di Single File. In questa tesi, dopo una breve introduzione ai processi diffusivi fortemente confinati, passeremo in rassegna i lavori più rilevanti della letteratura teorica e sperimentale sulla Single File Diffusion, con particolare attenzione ad un formalismo matematico, il Reflection Principle Method, che sarà applicato in maniera estensiva nel corso della tesi. Studieremo poi le proprietà di un sistema di particelle diffusive in Single File in presenza di condizioni al contorno assorbenti, concentrandoci sulla survival probability, cioè la probabilità di trovare una particella fra gli estremi del sistema al tempo t. Mostreremo come, in condizioni di Single File, abbiamo ottenuto una soluzione analitica per il processo di svuotamento, cioè calcoleremo la probabilità che caratterizza la progressiva diminuzione del numero di particelle in presenza di condizioni al contorno assorbenti, e per la survival probability di una particella 'marcata' all'interno della Single File sia in presenza che in assenza di una forza esterna costante. Caratterizzeremo gli andamenti dei tempi caratteristici di sopravvivenza, chiamati Tempi Medi di Primo Passaggio, in funzione della taglia del canale e del numero iniziale di particelle. Indagheremo inoltre numericamente il caso in cui solo la particella centrale del sistema in Single File subisce l'effetto delle condizioni al contorno assorbenti. Osserviamo un decadimento esponenziale della survival probability, come accade nell'usuale moto Browniano, anche in presenza di estremo confinamento. Introdurremo l'attività nella Single File attraverso un modello di particelle Self-Propelled, di cui descriveremo le proprietà in dettaglio. In particolare in questo modello le particelle possono essere o runners o tumblers, a seconda che la loro traiettoria sia dominata da lunghi tratti rettilinei o da cambi di direzione. In condizioni di Single File, i runners tendono a formare aggregati dinamici: questi cluster vengono continuamente formati e distrutti dalle fluttuazioni casuali della forza propulsiva. Per i tumblers, le probabilità di sopravvivenza sono ben descritte dalla teoria analitica sviluppata per le particelle passive. Per contro, la formazione di cluster dinamici accresce i comportamenti anomali nei tempi caratteristici di sopravvivenza dei runners e ne induce una notevole capacità di opporsi all'azione di un campo esterno.
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5

PATTELLI, LORENZO. "Imaging light transport at the femtosecond scale: a walk on the wild side of diffusion". Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/2158/1087854.

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In this thesis work we investigated light transport in scattering media from a spatio-temporal perspective. To this purpose, we have designed and developed an experimental optical-gating setup and a new Monte Carlo software library focused on the measurement and simulation of spatio-temporal evolution of light transport down to a sub-picosecond resolution. The unique properties of both these tools allowed us to unveil an array of unexplored aspects of light propagation occurring in the extremely general plane-parallel slab geometry, which are of relevance both for application and fundamental purposes due to their asymptotic nature. Indeed, time-domain techniques are commonly considered to offer the most straightforward and powerful characterization capabilities, in that they allow to selectively address different transport regimes and directly observe their evolution. However, as we extensively demonstrate, combining the temporal information with wide-field spatial imaging capabilities offers a significant improvement, unveiling a set of irreducible information that could not be accessed from separate spatial and temporal characterizations.
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6

Pattelli, Lorenzo. "Imaging light transport at the femtosecond scale". Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/2158/1157248.

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In this thesis work we investigated light transport in scattering media from a spatio-temporal perspective. To this purpose, we have designed and developed an experimental optical-gating setup and a new Monte Carlo software library focused on the measurement and simulation of spatio-temporal evolution of light transport down to a sub-picosecond resolution. The unique properties of both these tools allowed us to unveil an array of unexplored aspects of light propagation occurring in the extremely general plane-parallel slab geometry, which are of relevance both for application and fundamental purposes due to their asymptotic nature. Indeed, time-domain techniques are commonly considered to offer the most straightforward and powerful characterization capabilities, in that they allow to selectively address different transport regimes and directly observe their evolution. However, as we extensively demonstrate, combining the temporal information with wide-field spatial imaging capabilities offers a significant improvement, unveiling a set of irreducible information that could not be accessed from separate spatial and temporal characterizations.
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MINAFO', Giovanni. "Analisi teorico‐sperimentale del comportamento di regioni diffusive in cemento armato". Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/10447/94707.

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SERPETTA, MARIA GIULIA. "La Regola per ben confessarsi di Giacomo della Marca: edizione e commento linguistico". Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251618.

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Tutta le ricerche riguardanti la confessione prendono avvio – e non potrebbe che essere così – dal Concilio Lateranense IV del 1215 e in particolare dalla disposizione 21, meglio nota con il suo incipit Omnis utriusque sexus. È per far fronte all’adempimento di tale disposizione (che prescrive l’obbligatorietà annuale alla confessione per tutti i fedeli di entrambi i sessi, come il testo ci dice) che si sviluppa una letteratura finalizzata a istruire sia i sacerdoti (al tempo impreparati a svolgere il ruolo di confessori), sia i penitenti. Questi manuali si moltiplicano con l’avvento della stampa a caratteri mobili; in particolare si sviluppa il genere delle confessioni generali: opuscoli di poche pagine in cui si fornisce al penitente una guida all’esame di coscienza attraverso un particolareggiato elenco di peccati. A questo filone appartiene la Regola per ben confessarsi di Giacomo della Marca, sicuramente uno dei predicatori più noti dell’Osservanza francescana. Il confessionale, scritto sia in latino (con il titolo di De confessione) che in volgare, è un’opera molto nota e diffusa. Viene presentato un elenco di tutti i peccati possibili, organizzati secondo un’ampia varietà di griglie concettuali: i dodici articoli della fede; i sette vizi capitali; i dieci comandamenti; i cinque sensi corporali; i sette sacramenti; le sette opere della misericordia corporale e spirituale; le tre virtù teologali e i doni dello Spirito Santo, ecc. L’importanza e la diffusione del testo sono testimoniate dalle otto edizioni a stampa segnalate tra il 1465 e il 1550 (cfr. Jacobson Schutte 1983: 208-209). Sono censiti anche tre manoscritti: il codice 33, posseduto dalla Biblioteca francescana e picena di Falconara Marittima; il Ricc. 341, presente presso la Biblioteca Riccardiana di Firenze e il manoscritto 2806, conservato presso la Biblioteca Augusta di Perugia. Nonostante ciò il testo non è stato oggetto di uno studio critico approfondito. Per tale motivo, il mio lavoro si è posto l’obiettivo di approntare l’edizione del testo di uno dei maggiori rappresentanti del francescanesimo marchigiano, fornendo un ulteriore tassello per lo studio di quel settore della letteratura penitenziale costituito dai confessionali. La collazione dei manoscritti e delle stampe ha rivelato la complessa situazione testuale: gli esemplari non derivano tutti dallo stesso originale ma sono copie di testi diversi. Nell’impossibilità, quindi, di ricostruire validamente la volontà d’autore, ho scelto di riportare in edizione il testo della Biblioteca di Falconara, ritenendo che questo codice rappresenti il bon manuscrit perché lo considero portatore del testo ‘reale’, circolato al suo tempo; questo esemplare, infatti, ha un nucleo comune a tutti, presente in una forma né troppo stringata né troppo estesa. Nella seconda parte del mio lavoro, il testo è stato oggetto di un commento linguistico basato sulla veste fonetica, morfologica e sintattica, in primo luogo; successivamente mi sono concentrata su un’analisi di tipo pragmatico-testuale, fondata sulla teoria delle tradizioni discorsive, così come è stata elaborata in ambito tedesco. Lo scopo della mia ricerca è stato quindi quello di rendere nota una delle opere che maggiormente si inscrive nel clima religioso Quattrocentesco e di evidenziare se i suoi caratteri linguistici, confrontati con opere appartenenti allo stesso genere, possano codificare una vera e propria tradizione discorsiva.
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SCOLARI, BALDASSARE. "State Martyr Representation and Performativity of Political Violence". Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251176.

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Resumen
L’indagine prende in esame l’uso e la funzione politica della figura del martire nello spazio pubblico contemporaneo. La ricerca, pur nel riferimento consapevole alla consolidata letteratura ormai classica sull'argomento, ha tra i propri riferimenti filosofici specificatamente la teoria del discorso di Michel Foucault, con la sua metodologia dell’analisi discorsiva, e segue un approccio transdiscipli¬nare fra scienze culturali e filosofia. Essa ha come punto di partenza, come caso di studio, la rappresentazione mediale del politico e statista democristiano Aldo Moro quale martire di stato durante e dopo il suo assassinio per opera delle Brigate Rosse nel 1978. La ricerca si sviluppa sulla scorta dell’ipotesi di una connessione fra procedure di legittimazione dell’autorità politica e delle strutture di potere e l’emergere della figura del martire di Stato. Le rappresentazioni martirologiche sono considerate pratiche discorsive performanti, attraverso le quali la morte di Moro viene ad assumere il significato di un martirio per lo Stato, la Repubblica Italiana e i valori democratici. L’ipotesi di lavoro è che, attraverso l’allocazione dello statuto di martire, la morte di Moro acquisisca il significato di un atto (volontario) di testimonianza della verità assoluta e trascendentale dei diritti umani, garantiti dalla costituzione (in particolare articolo 2 della Costituzione Italiana), così come della necessità dello Stato come garante di tali diritti. Attraverso questa significazione, la figura di Moro assurge inoltre a corpo simbolico dello Stato-nazione, legittimando lo stesso e fungendo da simbolo d’identificazione collettiva con la nazione. Si tratta qui di mettere in luce il rapporto intrinseco fra la figura del martire e una narrazione mitologica dello Stato, dove mito sta a indicare un «assolutismo del reale» (Absolutismus der Wirklichkeit). La ricerca vuole altresì mettere in luce la dimensione strumentale delle rappresentazioni martirologiche di Aldo Moro, le quali hanno mantenuto e tuttora mantengono un’efficacia performativa nonostante il chiaro ed evidente rifiuto, espresso da Moro stesso, di essere sacrificato «in nome di un astratto principio di legalità.» La ricerca si propone di dimostrare la valenza di tale ipotesi di lavoro attraverso l’analisi dell’apparizione e diffusione delle rappresentazioni martirologiche di Aldo Moro in forme mediali differenti nell’intervallo temporale di quattro decenni. Il corpus delle fonti preso in esame include: articoli di giornali e riviste, i documenti prodotti da Moro e della Brigate Rosse durante i 55 giorni di sequestro, trasmissioni televisive (documentari e reportage), opere letterarie e cinematografiche. La teoria discorsiva e l’analisi archeologico-genealogica sviluppate da Michel Foucault fungono da base teorico-metodologica del lavoro. Il taglio transdisciplinare dell’indagine rende necessaria la distinzione di due diversi piani di ricerca. In primo luogo, ci si pone come obiettivo di individuare e analizzare le diverse rappresentazioni come elementi di una formazione discorsiva il cui tema comune è la morte di Aldo Moro. Si tratta di operare una ricognizione, attraverso il lavoro empirico, dei modi di rappresentare l’uccisione di Aldo Moro e di individuare le regole che determinano ciò che può essere detto e mostrato a tale riguardo. In secondo luogo, a partire da qui, ci si propone di fare un’analisi critica dell’uso e della funzione del linguaggio e della simbologia di matrice religiosa all’interno della forma¬zione discorsiva presa in esame. L'obiettivo è di mettere così in luce non solo il dispositivo di legittimazione politica che presiede alla costruzione della figura del martire, ma anche la sua polivalenza.
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Capítulos de libros sobre el tema "TEORIA DELLA DIFFUSIONE"

1

Albertoni, S. "Alcuni Metodi di Calcolo Nella Teoria della Diffusione dei Neutroni". En Numerical Analysis of Partial Differential Equations, 2–23. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-11057-3_1.

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