Literatura académica sobre el tema "Teoria dei gruppi finiti"

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Artículos de revistas sobre el tema "Teoria dei gruppi finiti"

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Korchmáros, Gabor. "Metodi di teoria dei gruppi nello studio delle ovali dei piani proiettivi finiti". Rendiconti del Seminario Matematico e Fisico di Milano 60, n.º 1 (diciembre de 1990): 93–111. http://dx.doi.org/10.1007/bf02925080.

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Bondoni, Davide. "Schröder e la teoria dei gruppi". Lettera Matematica Pristem 90, n.º 1 (julio de 2014): 31–34. http://dx.doi.org/10.1007/bf03356657.

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Policicchio, Nicola. "Gruppi e migrazioni". GRUPPI, n.º 1 (octubre de 2020): 134–51. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa1-2020oa10489.

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Resumen
L'incontro con lo straniero reca con sé la conoscenza di aspetti nuovi, ma anche sentimenti di inquietudine. L'esperienza migratoria porta ad accogliere al proprio interno contraddizioni, conflitti e ambivalenze, a volte sofferenza e traumi. Questi sono processi individuali e collettivi che agiscono sia sul piano consapevole che inconscio.Quando l'incontro avviene durante un periodo di crisi del contesto, le variabili esterne avranno un'influenza maggiore sulla qualità delle relazioni nel mondo esterno e sull'integrità dell'identità dei soggetti. Queste interazioni possono causare conflitti forti e pericolosi. Attraverso il riferimento ad alcuni concetti di base provenienti dalla teoria della psicodinamica dei gruppi, l'autore prova a indicare alcuni sentieri di pensiero utili ad attraversare questi territori dell 'esistenza. Alcune considerazioni sono orientate a esplorare l'esperienza delle accoglienze per richiedenti asilo e rifugiati. L'autore suggerisce infine come un modo di pensare orientato ai gruppi possa essere efficace nell'affrontare le sfide della crisi contemporanea e interagire positivamente con i cambiamenti derivanti dall'influenza dei flussi migratori.
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Naert, Frank. "The Political Economy of Pressure Groups". Journal of Public Finance and Public Choice 3, n.º 1 (1 de abril de 1985): 55–63. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907117039.

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Resumen
Abstract Sebbene l’influenza dei gruppi di pressione sulle scelte pubbliche sia innegabile, non è facile dimostrare in qual modo essa si esercita. Un’occasione per approfondire l’argomento è costituita dalla pubblicazione del volume curato da Dennis Mueller, The Political Economy of Growth, che raccoglie una serie di saggi diretti a commentare la nota teoria di Mancur Olson sugli effetti dei gruppi d’interesse sul saggio di sviluppo dell’economia.L’esame dei numerosi saggi contenuti nel volume (non tutti, in verità, concentrati sulla tematica in oggetto) fa ritenere che l’ipotesi presentata da Olson, sebbene interessante, non si presti ad essere verificata empiricamente. Un’altra lacuna di quest’ipotesi è che essa non dà alcuna indicazione sul modo in cui i gruppi d’interesse influiscono in concreto sul potere politico.
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Caccamo, Gabriella y Fabrizia Termini. "Il gruppo clinico formativo nell'esperienza della sede milanese dell'AIPA: Jung e Balint una coniunctio possibile". STUDI JUNGHIANI, n.º 50 (enero de 2020): 83–94. http://dx.doi.org/10.3280/jun2-2019oa8881.

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Resumen
Il lavoro parla dei Gruppi Balint (con cenni sulla teorizzazione psicoanalitica di Balint), metodo di formazione utilizzato dalla sezione milanese dell'AIPA per la formazione in gruppo degli allievi in training. Si accenna al pensiero di Bion relativo alle dinamiche nei piccoli gruppi e alla teoria degli assunti di base, che ogni conduttore di gruppo deve avere ben presente. Si stabilisce infine un punto di incontro tra l'attenzione di Balint agli aspetti relazionali del rapporto terapeuta/pa­zien­te e il pensiero di Jung incentrato sulla metafora alchemica per rappresentare il processo che coinvolge insieme analista e paziente.
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Kirchgässner, Gebhard. "On the Political Economy of Economic Policy". Journal of Public Finance and Public Choice 7, n.º 1 (1 de abril de 1989): 111–23. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344749.

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Resumen
Abstract Il limite delle tradizionali teorie macroeconomiche, sia neo-keynesiane che neo-classiche, è costituito dalle loro ipotesi idealistiche sul comportamento del governo, che non tengono conto delle istituzioni politiche.La teoria macroeconomica può, invece, essere utilizzata nel modo migliore quando si voglia indagare sui risultati che si possono attendere dalle diverse istituzioni politiche, anche se è comunque necessario tener conto del fatto che le stesse aspettative degli « operatori economici » (categoria che include non soltanto i consumatori ed i produttori, ma anche gli elettori, i burocrati ed i politici) sono influenzate dalle politiche economiche perseguite.Ciò mette in evidenza l’importanza della Public Choice, la cui analisi delle interazioni politico-economiche è tuttavia ancora inadeguata per una utilizzazione nell’ambito della teoria macroeconomica, soprattutto per quanto riguarda il ruolo dei gruppi d’interesse, che soltanto di recente, attraverso la teoria del « rent-seeking » di Gordon Tullock, vengono considerati nei modelli che tengono conto dei meccanismi politici.
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Cavanagh, W. G. y R. R. Laxton. "An Investigation into the Construction of Sardinian Nuraghi". Papers of the British School at Rome 55 (noviembre de 1987): 1–74. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200008941.

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Resumen
UNO STUDIO SULLA COSTRUZIONE DEI NURAGHI DELLA SARDEGNALo studio della struttura dei nuraghi è basato su accurate misurazioni di 24 volte in 15 monumenti. La parte principale analizza attraverso lo studio della loro forma la stabilità strutturale delle volte a modiglioni. La teoria, basata sulle condizioni necessarie alla stabilità, prevede che le volte debbano avere la forma:y = cxdI dati ricavati dalle volte concordano strettamente con questa previsione. Quindi le volte sono raggruppate secondo il valore dell'esponente d e la presenza o l'assenza di un ‘punto di variazione’ nella volta. Gruppi geografici sono riconosciuti. L'articolo discute anche dettagli generici della struttura e della forma dei nuraghi. L'appendice presenta reperti da un saggio di scavo al Nuraghe Sant'Antine, con importanti risultati riguardanti la data del monumento e la costruzione delle sue fondamenta.
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Romano, Alessandra y Nicolina Bosco. "Metodologie trasformative per promuovere apprendimenti emancipativi. Un'esperienza di ricerca-formazione con insegnanti". EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, n.º 1 (julio de 2022): 115–30. http://dx.doi.org/10.3280/erp1-2022oa13734.

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Resumen
Il contributo esplora l'attualità del pensiero pedagogico di matrice freiriana alla luce delle più recenti articolazioni della teoria trasformativa (Mezirow, 2003; Cranton & Taylor, 2012; Marsick & Neaman, 2018). Nello specifico, sono oggetto di indagine e sistematizzazione quegli approcci metodologici per lo sviluppo professionale dei docenti che sostengono processi di riflessione critica e trasformazione degli assunti distorti. Si presenta, poi, un'esperienza di ricerca-formazione condotta con gruppi di docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado, che ha visto l'adozione di un set di metodologie trasformative finalizzate a supportare processi di apprendimento emancipativo.
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Montecchi, Leonardo. "L'efficacia simbolica dei farmaci". RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, n.º 1 (mayo de 2012): 85–99. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2012-001005.

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Resumen
L'autore mette in evidenza gli aspetti di efficacia del farmaco nel piano del reale, immaginario e simbolico. In particolare, si focalizza su quest'ultimo basato sulla teoria di efficacia simbolica di Levi Strauss. L'importanza del livello simbolico sull'efficacia del trattamento č stata dimostrata in clinica dal lavoro etnopsichiatrico di Georges Devereux e, successivamente, dal suo allievo Tobie Nathan che descrivono l'efficacia della diagnosi ed i rimedi in relazione ai mondi simbolici di appartenenza. Cosě, quando si pensa alla efficacia simbolica di un farmaco si deve focalizzare la nostra riflessione, in primo luogo sul codice culturale che dŕ il significato. Č il codice, ad esempio, che attribuisce il significato di "farmaco" in funzione della cultura di appartenenza e di diverse rappresentazioni simboliche degli stessi. L'autore mostra le diverse rappresentazioni simboliche di farmaco attraverso dati antropologici e casi clinici. Inoltre l'autore presenta uno studio di confronto sulla efficacia dell'MDMA (Extasy) nel quale 19 soggetti, in occasione di un rave party, hanno assunto, in maniera randomizzata, Extasy o placebo. L'analisi degli effetti percepiti ha dimostrato che i due gruppi non erano distinguibili. Questo lavoro dimostra che nella valutazione dell'efficacia di un farmaco č importante considerare il setting in cui viene assunto. In relazione a questo ci sono importanti studi sull'effetto placebo di Fabrizio Benedetti. In conclusione l'autore mostra che nella valutazione di efficacia č essenziale il vincolo che si stabilisce tra terapeuta e paziente, nel contesto di un mondo simbolico specifico.
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Quattrociocchi, Bernardino, Irene Fulco, Antonio La Sala, Francesca Iandolo y Mario Calabrese. "La teoria dei tipi psicologici e la consonanza nel processo di selezione delle risorse umane". ESPERIENZE D'IMPRESA, n.º 1 (noviembre de 2020): 85–107. http://dx.doi.org/10.3280/ei2018-001005.

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Resumen
Obiettivi. Il presente studio si propone di esplorare ed approfondire un diverso metodo di selezione delle Risorse Umane, basato sul principio di consonanza, che possa ridurre il conflitto ed avere un impatto positivo sulla performance. Metodologia. Dopo aver avviato una review della letteratura esistente sui pilastri già consolidati della gestione strategica delle Risorse Umane (motivazione e composizione di team di lavoro in particolare), l'indagine, tramite la lente interpretativa dell'Approccio Sistemico Vitale, si è indirizzata verso le categorie valoriali, caratterizzanti ogni sistema in modo distintivo e punto di partenza per la generazione di risonanza. Risultati. Il lavoro perviene all'esposizione di una diversa prospettiva d'indagine nell'analisi dei gruppi basata sulla consonanza e volta a realizzare un Person - Organization fit in grado di restituire maggior valore di quello assorbito. Limiti della ricerca. Il principale limite della ricerca risiede nella mancanza di una verifica empirica circa l'effettiva risonanza generata. Implicazioni pratiche. Lo studio fornisce al management una diversa chiave di lettura per la creazione di team composti da individui il cui legame, basato su compatibilità valoriali, risulta essere più profondo, conducendo, così, ad una maggiore creazione di valore. Originalità del lavoro. Il lavoro integra l'approccio manageriale con una prospettiva di indagine di tipo psicologico, consentendo di isolare dinamiche del processo di selezione delle Risorse Umane normalmente "sommerse".
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Tesis sobre el tema "Teoria dei gruppi finiti"

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Lorini, Stefano. "Una introduzione alla teoria delle rappresentazioni dei gruppi finiti". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8727/.

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Resumen
Questa tesi introduce alla teoria delle rappresentazioni dei gruppi finiti. Il primo capitolo mostra che lo studio delle rappresentazioni di un dato gruppo può essere ridotto a quello delle rappresentazioni irriducibili. Il secondo capitolo, utilizzando la teoria del carattere, determina il numero di rappresentazioni irriducibili del gruppo. Il terzo capitolo, attraverso l'algebra di gruppo, individua alcune proprietà della dimensione delle rappresentazioni irriducibili. Infine, nell'ultimo capitolo, vengono trattate le rappresentazioni irriducibili dei gruppi simmetrici S_3 e S_4.
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Garonzi, Martino. "Coverings of Groups by Subgroups". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3422589.

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Resumen
Given a finite non-cyclic group $G$, a "cover" of $G$ is a family $\mathcal{H}$ of proper subgroups of $G$ such that $\bigcup_{H \in \mathcal{H}} H = G$. A "normal cover" of $G$ is a cover $\mathcal{H}$ of $G$ with the property that $gHg^{-1} \in \mathcal{H}$ for every $H \in \mathcal{H}$, $g \in G$. Define the "covering number" $\sigma(G)$ of $G$ to be the smallest size of a cover of $G$, and the "normal covering number" $\gamma(G)$ of $G$ to be the smallest number of conjugacy classes of a normal cover of $G$. If $G$ is cyclic we pose $\sigma(G) = \gamma(G) = \infty$, with the convention that $n < \infty$ for every integer $n$. In this Ph.D. thesis we study these two invariants. Andrea Lucchini and Eloisa Detomi conjectured that if $G$ is a finite non-abelian group such that $\sigma(G) < \sigma(G/N)$ for every non-trivial normal subgroup $N$ of $G$ then $G$ is "monolithic", i.e. admits a unique minimal normal subgroup. In this thesis we deal with this conjecture and give a partial reduction to the almost-simple case. This requires good lower and upper bounds for the covering number of monolithic groups, which we prove along the way. We give an asymptotic estimate for the number of covering numbers of monolithic groups $G$ with non-abelian minimal normal subgroup $N$ such that $G/N$ is cyclic. We also compute the covering number of a direct product of groups, and also its normal covering number in case the factors do not admit isomorphic abelian quotients. We prove several upper bounds for $\gamma(G)$ and deal with the following conjecture, formulated by me and Attila Maroti: if $G$ is any non-cyclic finite group and $p$ is the largest prime divisor of $|G|$ then $\gamma(G) \leq p+1$. We reduce the conjecture to the almost-simple case and deal with alternating groups, sporadic groups and some linear groups
Dato un gruppo finito non ciclico $G$, un "ricoprimento" di $G$ è una famiglia $\mathcal{H}$ di sottogruppi propri di $G$ tale che $\bigcup_{H \in \mathcal{H}} H = G$. Un "ricoprimento normale" di $G$ è un ricoprimento $\mathcal{H}$ di $G$ tale che $gHg^{-1} \in \mathcal{H}$ per ogni $H \in \mathcal{H}$, $g \in G$. Definiamo "numero di ricoprimento" $\sigma(G)$ di $G$ come la più piccola cardinalità di un ricoprimento di $G$, e definiamo "numero di ricoprimento normale" $\gamma(G)$ di $G$ come il più piccolo numero di classi di coniugio di un ricoprimento normale di $G$. Se $G$ è ciclico poniamo $\sigma(G) = \gamma(G) = \infty$, con la convenzione che $n < \infty$ per ogni intero $n$. In questa tesi di dottorato studiamo questi due invarianti. Andrea Lucchini ed Eloisa Detomi hanno congetturato che se $G$ è un gruppo finito non abeliano tale che $\sigma(G) < \sigma(G/N)$ per ogni sottogruppo normale non banale $N$ di $G$ allora $G$ è "monolitico", cioè ammette un unico sottogruppo normale minimale. In questa tesi affrontiamo questa congettura e diamo una riduzione parziale al caso almost-simple. Questo richiede buone stime da sopra e da sotto per il numero di ricoprimento dei gruppi monolitici, che trattiamo strada facendo. Diamo una stima asintotica del numero di numeri di ricoprimento di gruppi monolitici $G$ con sottogruppo normale minimale $N$ non abeliano tale che $G/N$ è ciclico. Calcoliamo inoltre il numero di ricoprimento di un prodotto diretto di gruppi, e il suo numero di ricoprimento normale nel caso i fattori non ammettano quozienti abeliani isomorfi. Dimostriamo varie stime dall'alto per $\gamma(G)$ e affrontiamo la seguente congettura, formulata da me e Attila Maroti: se $G$ è un qualsiasi gruppo finito non ciclico e $p$ è il più grande divisore primo di $|G|$ allora $\gamma(G) \leq p+1$. Riduciamo la congettura al caso almost-simple e trattiamo i gruppi alterni, i gruppi sporadici e alcuni tra i gruppi lineari
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Mazzone, Roberta. "Algebre monounarie polinomiali". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3684/.

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Recupero, Giuseppe Antonio. "Il Teorema di Dirichlet sui primi nelle progressioni aritmetiche". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/17092/.

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Atza, Elisa. "Alcuni esempi nella classificazione dei gruppi finiti di ordine dato". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7467/.

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Gavazzi, Federica. "Polinomi Invarianti Sotto l'Azione dei Gruppi Finiti e Algebre di Cohen-Macauley". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18779/.

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Resumen
In questo studio viene analizzata la struttura algebrica della sottoalgebra dei polinomi invarianti sotto l'azione di un gruppo finito. In particolare, si ripercorrono le basi della teoria delle rappresentazioni per dimostrare che la suddetta sottoalgebra è un'algebra di Cohen-Macauley. Si enunciano alcuni teoremi fondamentali dell'algebra commutativa e si danno alcuni esempi e applicazioni del risultato sopra detto.
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Paoloni, Lorenzo. "Simmetrie e teoria dei gruppi nella fisica delle particelle". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19181/.

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Resumen
L'elaborato parte volutamente da nozioni di base sulla Teoria dei Gruppi per poi spingersi verso argomenti poco approfonditi se non omessi in un normale corso di Fisica del triennio che tratta dell'argomento. Dopo aver quindi preparato l'indispensabile anche per chi si affacci per la prima volta alla materia in questione, viene dato spazio alla classificazione delle algebre di Lie ed in particolar modo ai diagrammi di Dynkin. La tesi si chiude con un ultimo capitolo dove sono approfonditi due gruppi di grande interesse fisico, SU(2) ed SU(3), a cui vengono applicate le analisi fatte in precedenza sulle algebre e sulle loro classificazioni, ponendo, però, anche particolare attenzione sulle applicazioni che questi due gruppi trovano nella fisica del '900.
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Pecorari, Laura. "Teoria dei gruppi e simmetrie: il modello a quark". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21888/.

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Resumen
In questa tesi si discutono i principali risultati della teoria dei gruppi per lo studio delle simmetrie e se ne presentano alcuni successi nel contesto della fisica fondamentale. Vengono studiate la teoria di Lie per i gruppi continui, la teoria delle rappresentazioni e la teoria delle algebre di Lie semisemplici, sottolineando gli aspetti più rilevanti di tali teorie in funzione della loro applicazione in fisica. Si studiano due simmetrie approssimate agenti a livello fondamentale: la simmetria di isospin, associata al gruppo SU(2), e la sua naturale generalizzazione in una simmetria associata al gruppo SU(3), accompagnando la trattazione con esempi e illustrazioni grafiche. Concentrando, infine, l'attenzione sul modello a quark, si mostra come sia possibile ricostruire la struttura a quark degli adroni leggeri studiando le simmetrie dell'interazione forte con i soli strumenti forniti dalla teoria dei gruppi.
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Polo, Filisan Sara. "Teoria dei campi e simmetrie". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Resumen
Scopo di questa tesi è stato quello di partire dalla teoria classica dei campi per arrivare a quella quantistica,nel modo più semplice e lineare possibile.Dopodichè,si è voluto prestare attenzione al ruolo delle simmetrie,estendendo la teoria di campo quantizzato agli spazi interni di cariche.Nel primo capitolo è stata esposta una sintetica introduzione ai campi classici,elencando gli assiomi e le principali strutture matematiche come premessa per i successivi campi quantistici e le simmetrie.Nel secondo capitolo si è trattata la quantizzazione dei campi;per spiegare i fenomeni del mondo microscopico è necessario introdurre i campi quantistici.Si è studiata la quantizzazione di campo classico,elettromagnetico ed infine si è introdotto il campo di Dirac.Proseguendo nel terzo capitolo si è affrontato il tema delle simmetrie e la teoria dei gruppi.Per studiare i gruppi si è passato attraverso le rappresentazioni e ci si è concentrati sugli operatori lineari su spazi di Hilbert, utilizzati in meccanica quantistica.Si è posta attenzione ai gruppi di Lie,realizzati tramite alcuni operatori lineari detti generatori.Si è passati all’algebra di Lie e la si è definita come l’insieme dei generatori muniti di una relazione di commutazione.È stato infine presentato il Teorema di Noether.Nel quarto ed ultimo capitolo è sta analizzata la simmetria di isospin. Per spiegare la stabilità del nucleo, Heisemberg ipotizzò che neutrone e protone fossero due stati della stessa particella, il nucleone.Alla fine si è studiando il caso specifico di rottura di simmetria SU(2).Il percorso intrapreso nella tesi ha avuto l’obbiettivo di analizzare solo le basi teoriche ben consolidate nel mondo della fisica,tuttavia, se si volesse entrare nel dettaglio, si noterebbero alcune avversità irrisolte.La teoria quantistica di Young Mills è un problema fisico e matematico che tuttora,ad esempio,non trova soluzione.
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10

Romano, Emanuela. "Some topics in the theory of generalized fc-groups". Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2011. http://hdl.handle.net/10556/174.

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Resumen
2009 - 2010
A finiteness condition is a group-theoretical property which is possessed by all finite groups: thus it is a generalization of finiteness. This embraces an immensely wide collection of properties like, for example, finiteness, finitely generated, the maximal condition and so on. There are also numerous finiteness conditions which restrict, in some way, a set of conjugates or a set of commutators in a group. Sometimes these restrictions are strong enough to impose a recognizable structure on the group. R. Baer and B.H. Neumann were the first authors to discuss groups in which there is a limitation on the number of conjugates which an element may have. An element x of a group G is called FC-element of G if x has only a finite number of conjugates in G, that is to say, if |G : CG(x)| is finite or, equivalently, if the factor group G/CG(⟨x⟩G) is finite. It is a basic fact that the FC-elements always form a characteristic subgroup. An FC-element may be thought as a generalization of an element of the center of the group, because the elements of the latter type have just one conjugate. For this reason the subgroup of all FC-elements is called the FC-center and, clearly, always contains the center. A group G is called an FC-group if it equals its FC-center, in other words, every conjugacy class of G is finite. Prominent among the FC-groups are groups with center of finite index: in such a group each centralizer must be of finite index, because it contains the center. Of course in particular all abelian groups and all finite groups are FC-groups. Further examples of FC-groups can be obtained by noting that the class of FC-groups is closed with respect to forming subgroups, images and direct products. The theory of FC-groups had a strong development in the second half of the last century and relevant contributions have been given by several important authors including R. Baer, B.H. Neumann, Y.M. Gorcakov, Chernikov,L.A. Kurdachenko, and many others. We shall use the monographs , as a general reference for results on FC-groups. The study of FC-groups can be considered as a natural investigation on the properties common to both finite groups and abelian groups. A particular interest has been devoted to groups having many FC-subgroups or many FC-elements. [edited by the author]
IX n.s.
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Libros sobre el tema "Teoria dei gruppi finiti"

1

Gruppi: Una introduzione a idee e metodi della Teoria dei Gruppi. Milano: Springer Milan, 2007.

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2

Florence, Italy) Convegno internazionale di teoria dei gruppi e. geometria combinatoria (1986. Atti del Convegno internazionale di teoria dei gruppi e geometria combinatoria, Firenze, 23-25 ottobre 1968: In onore di Guido Zappa. Palermo: Sede della Società, 1988.

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3

Convegno internazionale di teoria dei gruppi e geometria combinatoria (1986. Atti del Convegno internazionale di teoria dei gruppi e geometria combinatoria: Firenze, 23-25 ottobre 1986, in onore di Guido Zappa. Palermo: Circolo matematico di Palermo, 1988.

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4

Lezioni Sulla Teoria Dei Gruppi Continui Finiti Di Trasformazioni: Anno 1902-1903. Creative Media Partners, LLC, 2022.

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5

Introduzione alla teoria dei gruppi discontinui e delle funzioni automorfe. Pisa: E. Spoerri, 1991.

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6

Machì, Antonio. Gruppi: Una introduzione a idee e metodi della Teoria dei Gruppi (UNITEXT / La Matematica per il 3+2). Springer, 2007.

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7

Lezioni sulla teoria dei gruppi di sostituzioni e delle equazioni algebriche secondo Galois. Pisa: E. Spoerri, 1991.

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8

Lezioni Sulla Teoria Dei Gruppi Di Sostituzioni e Delle Equazioni Algebriche Secondo Galois. Creative Media Partners, LLC, 2022.

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9

Teoria Dei Gruppi Di Sostituzioni e Delle Equazioni Algebriche Secondo Galois: Lezioni Fatte Nella R. Scuola Normale Superiore Di Pisa, 1896-97... Creative Media Partners, LLC, 2022.

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Capítulos de libros sobre el tema "Teoria dei gruppi finiti"

1

de Luca, Aldo y Flavio D’Alessandro. "Teoria dei Semigruppi". En Teoria degli Automi Finiti, 1–41. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5474-5_1.

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2

Gabelli, Stefania. "Complementi di teoria dei gruppi". En Teoria delle Equazioni e Teoria di Galois, 369–88. Milano: Springer Milan, 2008. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0619-5_12.

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3

Fenchel, W. "Introduzione alla Teoria dei Gruppi Discontinui di Trasformazioni". En Teoria delle funzioni di più variabili complesse e delle funzioni automorfe, 73–125. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-10922-5_2.

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4

Cicogna, Giampaolo. "Introduzione alla teoria dei gruppi e alle proprietaà di simmetria". En Metodi matematici della Fisica, 213–51. Milano: Springer Milan, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5684-8_6.

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5

Baer, Reinhold. "Complementation in Finite Groups". En Gruppi, anelli di Lie e teoria della coomologia, 1–121. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-10937-9_1.

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