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LA VERGATA, ANTONELLO. "THEODICY AND NATURE'S ECONOMY *". Nuncius 3, n.º 1 (1988): 139–52. http://dx.doi.org/10.1163/182539188x00050.

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Resumen
Abstract<title> RIASSUNTO </title>L'idea dell'abbondanza, della varietà e della necessaria imperfezione delle cose create svolse fin dalla Rivoluzione scientifica del '600 un ruolo importante nelle rivendicazioni del disegno divino, nelle fisicoteologie e nelle teodicee. C'è una stretta connessione fra le riflessioni di filosofi e teologi naturali sul problema del male e le riflessioni dei naturalisti sull'economia della natura e sull'equilibrio fra le specie attraverso la reciproca distruzione. La concezione dell'economia della natura è piuttosto una concezione dell'economia morale della natura. Nella seconda parte dell'articolo viene considerata l'influenza esercitata da queste idee sui primi studiosi di demografia quantitativa e, in particolare, sulla teologia naturale che informa la prima edizione del saggio di Malthus sulla popolazione.
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BLANCKAERT, CLAUDE. "LA THOLOGIE NATURELLE DE LOUIS-FRANOIS JHAN (1803-1871)". Nuncius 5, n.º 2 (1990): 167–204. http://dx.doi.org/10.1163/182539190x00057.

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Resumen
Abstracttitle RIASSUNTO /title Louis-Franois Jhan (1803-1871), l'editore principale dei dizionari scientifici dell'Encyclopdie thologique dell'abate Migne, divulg presso un pubblico ecclesiastico la tradizionale prova dell'esistenza di Dio tratta dallo scopo della Natura. Nel Dictionnaire d'Anthropologie (1853) egli plagi abbondantemente la traduzione francese della Natural Theology di William Paley al fine di meglio dimostrare la forza, la saggezza e la bont del Creatore . Come presentazione di un testo scientifico, egli divulg quindi l'argomento del disegno dei fisico-teologi inglesi offrendo strumenti teoretici e educativi agli apologeti cristiani. Egli attribuiva in questo modo alla rivelazione di Dio in natura una sorta di evidenza logica suscettibile di riconciliare scienza e cause finali. Nella sua lotta contro le dottrine atee , materialistiche e evoluzionistiche, egli cerc nello stesso tempo di ottenere, per un clero tradizionale e spesso riluttante, un quadro delle conoscenze contemporanee. Il presente articolo esamina le funzioni sociali e mediatrici della teologia naturale in seno alle scienze francesi negli anni 1850.
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MEINEL, CHRISTOPH. "NATUR ALS MORALISCHE ANSTALT DIE METEOROLOGIA PHILOSOPHICO-POLITICA DES FRANZ REINZER, S.J., EIN NATURWISSENSCHAFTLICHES EMBLEMBUCH AUS DEM JAHRE 1698". Nuncius 2, n.º 1 (1987): 37–94. http://dx.doi.org/10.1163/182539177x00188.

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Abstracttitle RIASSUNTO /title La meteorologia tradizionale, impigliata nella cosmologia aristotelica pi a lungo di altre parti della scienza naturale, una scienza sparita e quasi dimenticata dalla ricerca storica. Colla sua sintesi straordinaria di trattato di meteorologia, libello d'emblema, e specchio di principe, la Meteorologia di Reinzer ci d occasione di localizzare pi precisamente la meteorologia premoderna nel suo contesto intellettuale ed istituzionale, e di mostrare le sue relazioni col pensiero scientifico, colle tradizioni della natura moralizzata o della teologia naturale, e col programma politico-didattico dei Gesuiti alla fine del Seicento.
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Pigliucci, Massimo. "Biology's last paradigm shift. The transition from natural theology to Darwinism". PARADIGMI, n.º 3 (diciembre de 2012): 45–58. http://dx.doi.org/10.3280/para2012-003004.

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Resumen
Evolutionary theory went through several phases ever since the publication of the original Darwin-Wallace paper, including neo-Darwinism, the Modern Synthesis and, possibly, a currently ongoing Extended Synthesis. In this paper I tackle the question of whether evolutionary biology ever underwent anything like a Kuhn-style paradigm shift. I conclude that it did not, and is not likely to do so in the future, although a paradigmlike shift did occur early on, at the transition between natural theology and Darwinism. Parole chiave: Darwinismo, Paradigmi, Sintesi estesa, Sintesi moderna, Teologia naturale
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Boulnois, Olivier. "La teologia naturale, Duns Scoto e la deduzione a priori della Trinità". RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA, n.º 4 (diciembre de 2021): 613–41. http://dx.doi.org/10.3280/sf2021-004002.

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Matić, Zlatko. "Odnos episkopske i svećeničke službe u pravoslavlju". Diacovensia 26, n.º 2 (2018): 221.—233. http://dx.doi.org/10.31823/d.26.2.2.

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Resumen
Il presente articolo concentra la sua attenzione sulla teologia dei ministeri ecclesiali (soprattutto del vescovo e del presbitero) nella Chiesa ortodossa. La ricerca è strutturata in tre parti principali. Nella prima parte si analizza l’evoluzione dei ministeri summenzionati, la seconda parte si propone di osservare in particolare la situazione attuale nell’ortodossia, mentre nella terza parte, l’autore presenta un suo tentativo di prospettare il ministero del vescovo come ministero primariamente communionale, relazionale nei confronti di tutta la Chiesa. Così, le conclusioni affermano la prospettiva dell’ecclesiologia di comunione come il naturale quadro entro cui dobbiamo collocare tutti i ministeri della Chiesa.
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Żądło, Andrzej. "Liturgia i formy pobożności ludowej w adwencie w świetle „Dyrektorium o pobożności ludowej i liturgii”". Ruch Biblijny i Liturgiczny 57, n.º 4 (31 de diciembre de 2004): 245. http://dx.doi.org/10.21906/rbl.522.

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Resumen
Il 17 dicembre del 2001 la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha promulgato il „Direttorio su pietà popolare e liturgia”. In aprile del 2002 questo direttorio è stato pubblicato in lingua italiana, invece nel 2003 è apparsa la sua traduzione in lingua polacca, presa in elaborazione nell’articolo sopra presentato.Il contenuto dell’articolo è dedicato alla questione della pietà popolare nel tempo di Avvento, quindi alla problematica discussa nel quarto capitolo del documento preso in esame. Tale problematica viene accompagnata, nella prima parte dell’articolo, da uno sguardo d’insieme dedicato allo sviluppo storico di Avvento e alla sua teologia. Nella seconda parte dell’articolo vengono presentate le forme della pietà popolare sviluppatesi e praticate nel menzionato tempo liturgico dell’attesa della nascita di Gesù (esse sono: la corona e le processioni di Avvento, le „tempora d’inverno”, la Vergine Maria nell’Avvento, la novena del Natale, il presepio). In questa parte dell’articolo viene messa in evidenza la potenziale ricchezza spirituale di tali forme, ma anche la necessità dell’adeguato approfondimento teologico di esse e della loro evangelizzazione, per garantirne il giusto rapporto con la liturgia che costituisce il naturale coronamento delle forme di pietà popolare. E’ importante che i pii esercizi del popolo cristiano rimangano vivamente raccomandati. E’ ugualmente necessario però che tali esercizi vengano regolati in modo da rimanere in armonia con la sacra liturgia. La pietà popolare deve in qualche modo trarre ispirazione dalla liturgia e ad essa condurre il popolo cristiano (cfr. LG 13).
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Müller, Gerhard H. "Antonello La Vergata, L'equilibrio e la guerra della natura. Dalla teologia naturale al darwinismo. Naples: Morano, 1990. Pp. 700. L. 60,000 (paperback edition)." British Journal for the History of Science 26, n.º 3 (septiembre de 1993): 366–68. http://dx.doi.org/10.1017/s0007087400031253.

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Trombik, Kamil y Paweł Polak. "Teologia nauki – propozycja nowego otwarcia teologii na nauki". Człowiek i Społeczeństwo 54 (30 de diciembre de 2022): 49–64. http://dx.doi.org/10.14746/cis.2022.54.4.

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Resumen
In this paper we discuss the idea of theology of science, which is understood as a new branch of the- ology concerned with the problems arising in the context of natural sciences. Theology of science has been developed since 1980s. The authors of this concept are Michał Heller and Józef Życiński – philosophers involved in discussions between science and religion, who tried to find a new common area to develop this dialogue. The aim of the paper is to present the concept of theology of science in the historical and problematic perspective, taking into account the various challenges and research perspectives faced by this concept.
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Grocholewski, Zenon. "Sakrament małżeństwa : fundament teologiczny prawodawstwa kościelnego". Prawo Kanoniczne 40, n.º 1-2 (5 de junio de 1997): 175–200. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1997.40.1-2.08.

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Resumen
L’Autore tratta prima dell’origine divina dei matrimonio, degli elementi che determinano la sua natura (la diversità di sesso, il «consortium» di tutta la vita, l’unità, L’indissolubilità), la sua finalità (il bene dei coniugi, la procreazione e l’educazione della prole, il bene della società) e l’atto con cui viene istaurata una concreta comunità coniugale (ossia il consenso matrimoniale), per rilevare che tutti questi elementi - che possono apparire separati о facilmente separabili - assumono una organica unicità nel concetto dell’amore coniugale. Questo concetto, centrale e fondamentale nella dottrina teologica conciliare e postconciliare, abbraccia, spiega e pone nella giusta luce quanto e stato riferito in precedenza. Di conseguenza, l’А. dedica la parte principale della trattazione proprio al concetto dell’amore coniugale, rilevando che: 1. esso trova la sua sorgente ed immagine nell’amore di Dio; 2. tutti gli elementi essenziali dei matrimonio, dei quali si e parlato all’inizio, sono esigenze intrinseche del vero ed autentico amore coniugale; 3. si tratta dell’amore essenzialmente volitivo; 4. il consenso matrimoniale, per essere veramente un patto d’amore, deve contenere in se un vero obbligo d’amore senza limiti e senza riserve, il quale obbligo quindi non puo venire meno a causa dell’infedelta di uno o di entrambi i coniugi oppure a causa di qualche insuccesso; 5. tale obbligo d’amore non e facile e perció richiede grandezza d’animo, spirito di sacrificio, prontezza nell’accettare la croce. In seguito vengono delineati i principali presupposti antropologia del diritto matrimoniale canonico, che pongono in ulteriore luce il concetto dell’amore coniugale. L’uomo, da una parte, ha una vocazione divina e soltanto in Dio trova la propria realizzazione; dall’altra parte invece e ostacolato, nell’attuazione di questa vocazione, dalle resistence della propria concupiscenza, percio diviso in se stesso; pero egli e salvato dalle sue debolezze mediante lo Spirito di Cristo. In questa prospettiva si colloca anche il matrimonio. Esso quindi non puo essere considerato nullo a causa di difetti psichici che rendono difficile la convivenza coniugale o di riduzioni che la persona sperimenta a motivo dell’influsso dell’inconscio nella vita psichica ordinaria, e tanto meno a causa delle deficienze di ordine morale. L’ultimo oggetto della trattazione e la sacramentalità del matrimonio di due battezzati. L’A. sottolinea che la realtà del matrimonio naturale diventa sacramento in forza del battesimo, nonché spiega che cosa concretamente comporta questo inserimento del matrimonio nell’evento della salvezza, ossia la sacramentalità del matrimonio. Nella conclusione l’А. rileva come detti principi teologia postulano e aiutano a comprendere le norme di diritto canonico matrimoniale, sostantivo e procedurale.
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Siwecki, Leon. "Linguaggio Teologico su Dio incomprensibile e ineffabile". Roczniki Teologiczne 69, n.º 2 (24 de febrero de 2022): 37–55. http://dx.doi.org/10.18290/rt22692.3.

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Resumen
L’articolo sviluppa alcune riflessioni circa la conoscenza «teologica» di Dio, le sue condizioni di possibilità, la sua natura, i suoi strumenti e i suoi limiti. La conoscenza teologica di Dio è quella che scaturisce dalla sua libera autocomunicazione, ed è dunque distinta, senza esserne separata, dalla conoscenza «naturale». In primo luogo l’articolo presenta il concetto teologico di Mistero poi riflette i limiti e i modelli del linguaggio teologico su Dio; alla fine approfondisce l’idea dell’analogia, come regola cristiana del linguaggio su Dio. La conoscienza cristiana di Dio non è soltanto conoscenza dell’Essere assoluto, ma anche e propriamente dell’Essere personale e interpersonale in dialogo con noi. La conoscenza personale ha certo un momento concettuale, in quanto si tratta di conoscenza propriamente umana, ma anche e soprattutto una profondità a‑concettuale, in quanto si basa sulla simpatia o più profondamente sulla «connaturalità» (connaturalitas, per usare il termine di San Tommaso), che indica un momento di libera scelta (tendenzialmente reciproca), e sulla presenza del «Tu» come realtà della nostra vita. Ogni linguaggio teologico suppone un’esperienza religiosa come incontro personale col Dio della fede, incomprensibile e ineffabile.
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Vohánka, Vlastimil. "Natural Theology Is Alive". Studia theologica 15, n.º 2 (1 de junio de 2013): 65–88. http://dx.doi.org/10.5507/sth.2013.016.

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Parzych-Blakiewicz, Katarzyna. "Sperancyjny aspekt teologii dialogu w encyklice "Spe salvi" Benedykta XVI". Studia Warmińskie 49 (31 de diciembre de 2012): 55–65. http://dx.doi.org/10.31648/sw.253.

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Resumen
Dialog według współczesnej humanistyki jest wydarzeniem komunikacji, które oznacza osobowe spełnienie w aktywności relacyjnej. Pośrednim momentem między pojęciem dialogu i rzeczywistym dialogiem jest nadzieja. Bez nadziei - dialog umiera. Bez dialogu - ludzkie istnienie jest zagubione w jałowej lub destrukcyjnej samotności. Encyklika Benedykta XVI „Spe salvi” dostarcza treści, które pomagają dookreślić teologiczny status nadziei w dialogice. Głębsza refleksja nad koncepcją nadziei zbawienia w „Spe salvi” pozwala na stwierdzenie, że nadzieja wskazuje na moment odpowiadający za rozwój dramaturgii dialogicznej. Teologia dialogu definiuje model metody badawczej. Nadzieja definiuje zbawczą kategorię w historii człowieka. W perspektywie teologii dialogu i historii zbawienia, nadzieja zbawienia jest kategorią dialogiczną. Nadzieja to naturalne doświadczenie ludzkie. Benedykt XVI zauważa, że ludzkie aspiracje realizowane bez odniesienia do religijnych wartości, nie spełniają ludzkich oczekiwań. Prawdziwa nadzieja czyni człowieka szczęśliwym. Wymaga trwania przy Chrystusie oraz odważnego wprowadzania wartości ewangelicznych do życia codziennego. Benedykt XVI akcentuje konieczność „uzdrowienia" nadziei. Kultura współczesna eliminuje, wypacza i zniekształca nadzieję zbawienia, a przez to prowadzi życie ludzkie donikąd. "Uzdrowienie" nadziei zbawienia jest uprawianiem teologii dialogu.
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Sanches, Mário Antônio. "O diálogo entre teologia e ciências naturais". O Mundo da Saúde 31, n.º 2 (6 de junio de 2007): 179–86. http://dx.doi.org/10.15343/0104-7809.200731.2.5.

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Zaluchu, Sonny Eli. "Human Suffering and Theological Construction of Suffering". Evangelikal: Jurnal Teologi Injili dan Pembinaan Warga Jemaat 5, n.º 2 (28 de julio de 2021): 127. http://dx.doi.org/10.46445/ejti.v5i2.369.

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Resumen
Suffering, as a natural part of life, will be burdensome and burdensome when we respond in the wrong way. Therefore, it is necessary to have a theological construction so that humans can survive and pass through their sufferings victoriously. This paper aims to build a theological response to human suffering by proposing the presence of a theology of suffering. It can be concluded that through the theology of suffering, suffering humans can accept suffering as God's sovereignty. This theology also builds on the understanding that the way of suffering can identify God. The suffering experienced by humans does not come immediately because it has a unique purpose for everyone. It is also found that in the theology of suffering, God suffered through the death of His Son on the Cross for the benefit of humanity. This paper is written entirely with an analytic approach by relying on various theories and interpretations of Bible verses through in-depth literature studies ABSTRAK: Penderitaan sebagai bagian alami kehidupan, akan menjadi sesesuatu yang membebani dan menjerumuskan ketika ditanggapi dengan cara yang salah. Oleh sebab itu, diperlukan kehadiran sebuah konstuksi teologis agar manusia dapat bertahan dan melewati penderitaanya dengan kemenangan. Paper ini bertujuan untuk membangun tanggap teologis terhadap penderitaan manusia dengan mengusulkan kehadiran teologi penderitaan. Disimpulkan bahwa melalui teologi penderitaan, manusia yang menderita dapat menerima penderitaan sebagai sebuah kedaulatan Tuhan. Teologi ini juga membangun pengertian bahwa Allah dapat dikenali melalui jalan penderitaan. Penderitaan yang dialami manusia tidak hadir serta merta karena memiliki tujuan khas bagi setiap orang. Juga ditemukan bahwa di dalam sebuah teologi penderitaan, Allah ikut menderita melalui kematian anak-Nya di atas Salib untuk kepentingan manusia. Paper ini sepenuhnya ditulis dengan pendekatan analitik dengan mengandalkan berbagai teori dan tafsiran ayat-ayat Alkitab melalui pendalaman kajian pustaka.
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Snobelen, Stephen David. "“La luz de la Naturaleza”: Dios y filosofía natural en la Óptica de Isaac Newton". Estudios de Filosofía, n.º 35 (29 de enero de 2007): 15–53. http://dx.doi.org/10.17533/udea.ef.12754.

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Resumen
Este artículo discute la cercana relación entre la teología y la filosofía natural de Newton. Tomando como punto de inscripción el ejemplo de la Óptica, se refutarán estas lecturas de Newton. Primero, se examinará la evidencia que muestra que Newton contempló una declaración explícita de filosofía natural para la primera edición de la Óptica. Luego se discutirá el material teológico-natural añadido a la Optice de 1706. Al hacerlo, se señalarán ejemplos de su relación con las afirmaciones hechas en el Escolio General de los Principia, se demostrará cómo éste está iluminado por las afirmaciones más explícitas hechas en un borrador a la Cuestión 23 (31), y se explorarán conexiones entre las declaraciones públicas de las Cuestiones y material más explícito sobre teología natural en los manuscritos privados de Newton. Luego se mostrará que, así como en el Escolio General, el material añadido a las ediciones posteriores de la Óptica también incluye claves sobre su teología antitrinitaria herética. Finalmente, se sugerirán formas en que los compromisos de Newton con la teología natural, y un poderoso Dios unitario del dominio, ayudaron a sustentar su filosofía natural. En suma, este artículo sostiene que la teología natural de Newton y su teología herética se relacionan con la filosofía natural de la Óptica de maneras que son mucho más fundamentales que un delgado barniz de retórica. Este artículo se basa no sólo en un análisis de los textos publicados, sino también de los borradores relacionados con la Óptica y otros paralelos textuales en los escritos inéditos de Newton. Estos manuscritos privados ayudarán a abrir una ventana en el sentido que buscaban los textos públicos de Newton.
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Santos, Christian Fausto Moraes dos y Rafael Dias da Silva Campos. "Apontamentos acerca da Cadeia do Ser e o lugar dos negros na filosofia natural na Europa setecentista". História, Ciências, Saúde-Manguinhos 21, n.º 4 (diciembre de 2014): 1215–34. http://dx.doi.org/10.1590/s0104-59702014005000017.

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Resumen
Por meio da análise de obras acadêmicas produzidas por filósofos naturais no século XVIII, pretendemos discutir algumas ideias recorrentes acerca da Grande Cadeia do Ser. Para tal, analisamos as relações entre filosofia e teologia natural no período. Reavaliamos ainda alguns elementos da Cadeia do Ser, investigando autores que discorreram sobre o tema em seus escritos. Por fim, elencamos um ponto específico das discussões setecentistas sobre a scala naturae, qual seja, as diversas e nem sempre convergentes ideias de que, a partir de características específicas, haveria diferenças entre os homens, bem como seu consequente lugar na Cadeia do Ser.
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Blázquez Paniagua, Francisco. "A Dios por la ciencia. Teología natural en el franquismo". Asclepio 63, n.º 2 (30 de diciembre de 2011): 453–76. http://dx.doi.org/10.3989/asclepio.2011.v63.i2.501.

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Alinurdin, David. "Allah versus Setan Laplace: Sebuah Usulan Konsep Tindakan Ilahi Khusus yang Trinitarian, Kovenantal dan Saintifik". Veritas: Jurnal Teologi dan Pelayanan 19, n.º 1 (18 de mayo de 2020): 25–49. http://dx.doi.org/10.36421/veritas.v19i1.340.

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Dalam dekade terakhir, interaksi sains dan teologi dalam upaya membangun konsep tindakan ilahi di dalam dunia natural telah sampai pada satu kesimpulan untuk mencari titik temu kausal di mana Allah Pencipta yang transenden dan nonfisik dapat bertindak di dalam proses-proses natural yang terjadi di dalam dunia ciptaan. Sebuah gerakan akademis yang diakui kredibilitasnya dalam usaha menemukan titik temu kausal dengan cara-cara baru yang memasukkan penafsiran filosofis dari sains kekinian ke dalam teologi adalah Divine Action Project (DAP), yang merumuskan sebuah teori tindakan ilahi yang disebut NIODA (Noninterventionist Objective Divine Action). NIODA berusaha mencari lokus tindakan ilahi khusus yang tidak bertentangan dengan hukum alam yaitu di dalam proses-proses fisik yang dapat ditafsirkan sebagai indeterminisme secara ontologis, seperti mekanika kuantum. Tulisan ini akan mengkaji asumsi-asumsi filosofis di balik NIODA dan memperlihatkan bahwa konsep ini dapat diterima secara saintifik namun tidak memadai secara teologis karena masih terikat dengan asumsi Laplace warisan zaman pencerahan yang menganggap alam semesta ini tertutup secara kausal bagi tindakan ilahi. Karena itu, di bagian terakhir, tulisan ini juga akan mengusulkan beberapa poin penting dalam upaya membangun sebuah konsep tindakan ilahi yang memadai secara teologis maupun saintifik, yang dibangun di atas fondasi teologi penciptaan yang trinitarian dan kovenantal. In the last decade, the interaction between science and theology in the effort to develop the concept of divine action in the natural world has come to a conclusion to find a causal joint where transcendent and nonphysical Creator God can act in natural processes that occur in the world of creation. An academic movement whose credibility has been recognized in its efforts to find a causal joint in new ways that incorporate philosophical interpretations of contemporary science into theology is the Divine Action Project (DAP), which formulates a concept of divine action called NIODA (Noninterventionist Objective Divine Action). NIODA seeks to find a locus of special divine action that does not conflict with laws of nature in physical processes that can be interpreted as ontological indeterminism, such as quantum mechanics. This paper will examine the philosophical assumptions behind NIODA and show that this concept is scientifically acceptable but not theologically adequate because it is still bound by Laplace's assumption of the enlightenment's legacy which considers the universe to be causally closed to divine action. Therefore, in the last part, this paper will also propose several important points in the effort to develop a concept of special divine action that is both theologically and scientifically adequate, built on the basis of a trinitarian and covenantal biblical theology of creation.
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Nassa, Grace Son. "Pengantar ke Dalam Teologi Natural Alister E. McGrath". Pengarah: Jurnal Teologi Kristen 2, n.º 1 (1 de febrero de 2020): 15–32. http://dx.doi.org/10.36270/pengarah.v2i1.20.

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Resumen
Penelitian ini bertujuan menyajikan sebuah pengantar ke dalam teologi natural berdasarkan konsep dari Alister E. McGrath yang dinilai memiliki sifat cukup berbeda dan lebih holistik daripada teologi natural lainnya. Jika teologi natural yang lain berdasar pada filsafat tertentu, konstruksi budaya manusia, atau konsep modernis dan posmodernis, McGrath justru mengembalikan teologi natural miliknya pada wahyu atau Alkitab sebagai sumber utama. Analisis tulisan ini pada umumnya didasarkan pada tulisan-tulisan karya McGrath yang sedikit dipertemukan dengan pandangan beberapa teolog lainnya. Pengumpulan data dilakukan melalui studi kepustakaan dan dijabarkan secara deskriptif. Hasil penelitian ini menunjukkan bahwa teologi natural tidak selamanya harus diletakkan di atas filsafat, konstruksi budaya manusia, atau konsep modernis dan posmodernis, tapi juga bisa dikembalikan ke Alkitab sebagai sumber utama. Selain itu, McGrath menampilkan relasi sains dan teologi tidak selamanya berlawanan atau berseberangan, justru relasi tersebut dapat menciptakan sebuah teologi natural yang menarik ketika keduanya saling mengisi dan mengoreksi. McGrath juga menunjukkan bahwa teologi natural bisa mencakup kategori teosentris, antroposentris, dan biosentris sekaligus. Inilah alasan mengapa teologi natural McGrath dinilai lebih holistik dari pada teologi natural yang lain.
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Tamba, Tiffany. "Relational Theology: A Critical Theological Review of Ecological Damage in the Lake Toba Area According to the Fretheim’s Perspective". Jurnal Teologi Cultivation 4, n.º 1 (25 de julio de 2020): 115–34. http://dx.doi.org/10.46965/jtc.v4i1.221.

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Resumen
AbstractLake Toba is a volcanic-tectonic lake which is rich in natural resources. Wealth and benefits here will keep on exist and continue if humans and nature are in danger of the order of the universe that continues to be pursued together. But the reality is not always the case. Human needs are not limited to degradation of their homes, need ecological awareness that is needed to restore the existing damage. In this study, the method used is a qualitative method with critical theological research. Researchers will implement ecological damage in the Lake Toba area based on informative data. The results obtained indicate the factors causing ecological damage on the part and the parties contributing to the ecological damage are very complex and integrated with each other. This research will be reviewed through Fretheim's perspective that ecological damage in the Lake Toba region will be examined in a necessary relational theology. This theology will help us to see the relational patterns that allow humans to see the broad relations between themselves, God and non-humans. God and His creation are in the interdependence of wholeness. This review will help to critique ecological damage from revised theological studies into a reference to the destructive ecology of community. Thus, awareness of ecological damage is needed as a joint responsibility of every levels of society and the relevance of activities supported by (sustainable creation) because natural damage (Lake Toba) will increase the survival of the community, both today and in the future.Keywords: relational theology; ecological damage; Lake Toba; Fretheim's perspective.AbstrakDanau toba adalah danau vulkano-tektonik yang kaya akan sumber daya alam. Kekayaan dan kemanfaatan di dalamnya akan terus ada dan continue jika manusia dan alam berada dalam harmoni tatanan alam semesta yang terus diupayakan bersama. Namun kenyataan yang ada tidak selalu demikian. Kebutuhan manusia yang tidak terbatas mengakibatkan degradasi lingkungan terhadap tempat tinggalnya, sehingga kesadaran ekologis sangat diperlukan untuk memulihkan kerusakan yang ada. Metode yang digunakan dalam penelitian ini adalah metode kualitatif dengan tinjauan kritis teologis. Pada metode ini, peneliti akan mengidentifikasi kerusakan ekologi di kawasan Danau Toba berdasarkan data informatif. Hasil yang diperoleh menunjukkan bahwa faktor-faktor penyebab kerusakan ekologi di dalamnya dan pihak-pihak yang menyumbang kerusakan ekologis terhadapnya sangat kompleks dan terintegrasi satu dengan yang lain. Penelitian ini akan ditinjau melalui perspektif Fretheim yaitu kerusakan ekologi di kawasan Danau Toba akan dikaji dalam sebuah teologi relasional penciptaan. Teologi ini akan membantu melihat pola relasional yang memungkinkan manusia melihat secara luas relasi di antara dirinya (human), Allah dan nonhuman. Allah dan ciptaan-Nya berada dalam interdepensi keutuhan ciptaan yang mencakup kerangka mutualisme. Tinjauan ini akan membantu mengkritisi kerusakan ekologi dari kajian teologis yang diduga menjadi acuan teologi ekologi masyarakat yang destruktif. Dengan demikian, diperlukan kesadaran kerusakan ekologis sebagai mutual responsibility seluruh lapisan masyarakat dan relevansi dari aktivitas penciptaan yang berkelanjutan (creation continua) karena kerusakan alam (Danau Toba) akanmempengaruhi keberlangsungan hidup masyarakat, baik hari ini maupun di masa yang akan datang.Kata kunci: teologi relasional; kerusakan ekologi; danau toba; perspektif Fretheim.
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Faingold, Reuven. "Aviziboa: a feiticeira judia de Torres Vedras em 1492". Arquivo Maaravi: Revista Digital de Estudos Judaicos da UFMG 2, n.º 3 (30 de octubre de 2008): 47–54. http://dx.doi.org/10.17851/1982-3053.2.3.47-54.

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Resumen
Na história do Ocidente, particularmente na Idade Média e durante o Renascimento, não se distinguia magia, feitiços e ciências naturais. A filosofia e a teologia, por exemplo, focavam a sua atenção separando a “magia natural” da “magia popular”; esta última relacionada com forças demoníacas. Este artigo analisa uma mulher judia, Aviziboa, acusada de feitiçaria em 1492.
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Tambor, Paweł. "Selected Aspects of the Relationship Between Theology and the Natural Sciences". Roczniki Teologiczne 65, n.º 9 English Online Version (2018): 153–72. http://dx.doi.org/10.18290/rt.2018.65.9-10en.

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CRISTIANO, NICKEL JR y Mariluce Emerim de Melo August. "CIÊNCIAS DA RELIGIÃO". Revista Cógnito 3, n.º 1 (26 de agosto de 2021): 218–40. http://dx.doi.org/10.53546/2674-5593.cog.2021.53.

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Mesmo em uma sociedade secularizada ou dessacralizada, o fenômeno religioso continua com seu capital simbólico legitimado e muito bem estabelecido. As ciências humanas apresentam os fatos das experiências das pessoas, mas não captam o elemento transcendente, como a perspectiva essencialista/fenomenológica o faz. O objetivo dessa pesquisa bibliográfica é desenvolver, a partir da fenomenologia da religião e da teologia natural, uma compreensão sobre o sujeito religioso e o acesso ao transcendente, apresentando algumas evidências desta busca, presentes em diversas culturas. Em primeira instância, são apresentadas duas direções epistemológicas das ciências da religião – o método de pesquisa funcionalista/empirista e o método essencialista/fenomenológico. Em seguida, apresenta-se uma visão sistêmica do conceito de religião, sob o ponto de vista antropológico e fenomenológico. Por último, são considerados na análise os aspectos da fenomenologia da religião, por meio da abordagem da teologia natural em relação às evidências de acesso ao transcendente. Pode-se concluir que diversas culturas retroalimentam o drama do homo religiosus. Bem como as sociedades modernas e pós-modernas que, mesmo com tendências de “matar” a religião, afloram e trazem à luz a essência do ser humano e sua busca insaciável de respostas para as questões últimas, por meio da vivência social ou individual, e na procura pelo transcendente. A teologia natural é um modo de compreender e evidenciar o drama do interesse humano em experimentar o transcendente nesse mundo com base nas estratégias e práticas das suas faculdades naturais.
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Pena Búa, Pilar. "La Teología natural en Felipe Melanchthon". Diálogo Ecuménico, n.º 113 (1 de enero de 2000): 375–84. http://dx.doi.org/10.36576/summa.2199.

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Hammes, Erico João. "Educação e ciência na Universidade Católica: a perspectiva do diálogo entre teologia e ciências naturais". Reflexão 40, n.º 2 (10 de noviembre de 2015): 155. http://dx.doi.org/10.24220/2447-6803v40n2a3270.

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O presente artigo, inspirado na Constituição Apostólica Ex corde Ecclesiae, sobre a Universidade Católica, examina a relação educação e ciência no diálogo entre teologia e ciências naturais. Propõe, inicialmente, aplicar o conceito de educação formativa (Bildung) como adequado para a Universidade Católica, com o auxílio das reflexões de Habermas sobre o papel da religião na esfera pública e com a categoria de teologia pública interpreta o adjetivo de católica da universidade. Na segunda parte, exemplifica algumas consequências para o exercício da relação entre teologia e ciências recorrendo especialmente às obras que pesquisam a relação entre ciências e religião. Explicita-se, desse modo, a importância da Universidade Católica na sociedade atual por sua contribuição formativa para seus membros e por sua função crítica quanto às ciências na sociedade como um todo.Palavras-chave: Educação superior. Religião e esfera pública. Teologia e ciências. Universidade Católica.
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Ferreira, Breno Ferraz Leal. "A teologia natural na cultura científica da Ilustração portuguesa". Revista de História, n.º 177 (4 de diciembre de 2018): 01–31. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2316-9141.rh.2018.138518.

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O objetivo deste artigo é refletir como a história natural foi mobilizada para combater as doutrinas materialistas ilustradas em Portugal na segunda metade do século XVIII. Propõe-se analisar o pensamento de três importantes homens de ciência portugueses que se valeram da teologia natural para defender, por diferentes meios, a validade da doutrina católica: o padre oratoriano Teodoro de Almeida e os frades franciscanos Manuel do Cenáculo e José Mayne. Argumentaremos que, naquele contexto da Ilustração, tais intelectuais enxergaram a necessidade de se opor publicamente às “novas filosofias do século”, sempre buscando fundamentar a legitimidade da doutrina católica por sua racionalidade.
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Dias, Zwinglio Mota. "DESVELANDO DEUS NOS ENTREMEIOS DA VIDA... (Algumas notas sobre o diálogo da teologia com a literatura a partir da proscrição)". REFLEXUS - Revista Semestral de Teologia e Ciências das Religiões 5, n.º 6 (16 de julio de 2014): 11. http://dx.doi.org/10.20890/reflexus.v5i6.27.

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Até o final de Idade Média a teologia foi estabelecida por meio do aparato conceitual da filosofia, propiciando a construção de uma síntese entre o mundo natural e o mundo supranatural, entre razão e fé, gerando uma cultura unificada que repousa sob o domínio atemporal e a-histórico de Cristo. Na Modernidade, a teologia assumiu os novos paradigmas do conhecimento, adaptando-se ao modelo cartesiano e positivista, imposto como verdade fundamental. Não há preocupação com um projeto que aponte para um diálogo permanente, que discuta as consequências para o método teológico e para a elaboração de uma teologia que dialogue com nossa realidade sociocultural. Como reveladora e intérprete da condição humana a literatura oferece questionamentos para uma teologia que, partindo do humano desumanizado de nossas sociedades, seja capaz de mudar de registro e viver o divino, em lugar de apenas procurar aprisioná-lo na jaula da racionalidade. Palavras-chave: Modernidade. Teologia. Literatura. Diálogo.
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Honnefelder, Ludger. "DIE PHILOSOPHIEGESCHICHTLICHE BEDEUTUNG ALBERTS DES GROBEN". Veritas (Porto Alegre) 49, n.º 3 (1 de julio de 2004): 449. http://dx.doi.org/10.15448/1984-6746.2004.3.34666.

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Se olharmos para Alberto Magno apartir de nossa época, provavelmente não perce-beremos sua importância como filósofo, poismuito do que ele realizou pode parecer comoalgo natural, que sempre foi assim. Entretanto,seus textos sobre a teologia como ciência, sobrea separação entre filosofia e teologia e sobre aética como ciência prática, por exemplo, sobrevi-vem até hoje.
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Da Rosa, André Luís y Javier Ignacio Vernal. "Democracia, gênero e laicidade: contribuições da Teologia Feminista". Revista Periódicus 1, n.º 16 (16 de agosto de 2021): 276–93. http://dx.doi.org/10.9771/peri.v1i16.42468.

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Diante do avanço do conservadorismo religioso cristão na esfera política brasileira, tornou-se necessário um olhar dos movimentos e teorias feministas sobre tal fenômeno, pois são considerados uma ameaça para a sociedade, à moral e à família pelos religiosos. Nesse sentido, tem-se como objetivo apresentar algumas contribuições da Teologia Feminista, que tem sido pioneira nos estudos sobre gênero e religião, para a reflexão e a luta contra o fundamentalismo religioso e pela laicidade do Estado. Para tanto, no primeiro momento, será analisada brevemente a compreensão de gênero e sexualidade do catolicismo, que é baseada principalmente na denominada lei natural. No segundo momento, apresentar-se-á o surgimento da Teologia Feminista no Brasil, que teve seu terreno preparado pela Teologia da Libertação. E, por fim, se refletirá sobre as relações entre democracia, gênero e laicidade a partir da Teologia Feminista.
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Santos, Wagner Augusto Moraes dos. "Justiça informada pela caridade: uma relação entre teologia e direitos humanos". Pesquisas em Teologia 5, n.º 10 (29 de diciembre de 2022): 295–317. http://dx.doi.org/10.46859/pucrio.acad.pqteo.2595-9409.2022v5n10p295.

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Este artigo se propõe a tratar da relação entre Teologia e Direitos Humanos naquilo que tange à fundamentação dos direitos. Para lograr tal intento, verificou-se haver duas grandes tendências de relacionar teologia e direitos: teóricae prática. A primeira se propõe a discutir se os Direitos Humanos têm origem natural ou contratual. A segunda compreende a religião como uma força motriz do mundo novo conferindo à Teologia a missão de ser incentivadora dos direitos humanos. A proposta deste artigo é apresentar, a partir da teologia católica, uma terceira visão que conjugue a fundamentação teórica nos direitos do corpo e a fundamentação prática no mandamento do amor. Para desenvolver tal tarefa, o corpo do texto deste artigo se dividirá emtrês partes. A primeira destinada a apresentar o estado da questão acerca da fundamentação teórica dos Direitos Humanos; a segunda tratará da fundamentação prática do direito, entendendo tal fundamentação como motivação para agir bem; a terceira parte apresentará um modelo oriundo da teologia moral católica personalista que vê a justiça informada pela caridade como fundamento prático-teórico para a vida social.
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Nowińska, Joanna. "Ap 12 jako teologia historii". Ruch Biblijny i Liturgiczny 62, n.º 4 (31 de diciembre de 2009): 269. http://dx.doi.org/10.21906/rbl.220.

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The Biblical writers notice history as the space of God’s rule. He is the director, who comes into contact with human being through signs – events and words, and also He is the history’s perpetuum mobile. Rev 12 specifically reflect nowadays and the previous in the context of the whole world’s vision and mix the reference to facts (lack of the temple, ark, faithful people, horrible experiences, the death danger), places (the temple, a desert), persons (the Child-Ruler, Michael) with the Old Testament figurative exposing, a typical one for such a book (the Woman with Child, the heaven, the dragon), enriched with a lot of symbols (a crown, a horn, the moon under feet). God’s interference into World history is presented through lightning, voices, thunder, an earthquake and great hail, that stress His power and supremacy. The biblical writer refers to events, which make place whole the time in the natural- and supernatural space, like: the war between God and evil, persecutions, hiding, God’s care of men. The specific literary structure of Rev 12, contrary to the other parts of that book, seem to help to put an accent for the fundamental truths for transcendental theology of history of which the most important is the eternal rule of God and only accidental, finished in the time perspective of Satan’s position.
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Pérez Marcos, Moisés. "El naturalismo cientificista como pseudorreligión y anti-teología natural". Scientia et Fides 10, n.º 1 (3 de marzo de 2022): 73–90. http://dx.doi.org/10.12775/setf.2022.004.

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Tras exponer las ideas básicas de la cosmovisión naturalista (apartados 1, 2 y 3) se intenta mostrar que el naturalismo es una interpretación de la ciencia que posee una ineludible dimensión “mitológica”, en el sentido que Midgley da a esta expresión (apartado 5), lo que no lo desacredita por principio, pero hace que no podamos aceparlo acríticamente por el mero hecho de que apele a las ciencias naturales para justificar su validez. Se defiende, después, que el compromiso central de los naturalistas es la afirmación del ateísmo. De hecho, los naturalismos contemporáneos más radicales pueden ser interpretados como un intento de hacer imposible toda teología natural, es decir, buscan destruir los asideros en los que la razón se apoya clásicamente para afirmar la existencia de Dios. Se defiende que el naturalismo no tiene por qué gozar de superioridad epistemológica a priori con respecto al teísmo.
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Ciszek, Mariusz. "Ekologiczne aspekty katolickiej teologii moralnej". Studia Ecologiae et Bioethicae 2, n.º 1 (31 de diciembre de 2004): 317–26. http://dx.doi.org/10.21697/seb.2004.2.1.17.

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The ecological aspect of catholic moral theology should not evoke astonishment, as it is not a strange hybrid created by means of artificial manipulations aiming at bestowing authority of Christian tradition on ecology. Popes' statements concerning natural environment conservation seem to testify against such claims and only show the importance and need of implementing responsible and moderate using the Earth's resources into Christian awareness. Practical ethical problems in the ecological aspect I started to present from the natural law, which determines divine moral order in the world, also in the ecological dimension. Then I undertook the problem of an ecological conscience, which is a kind of a "watchman" of our morality, also as far as human actions in the natural environment are concerned, and it tries to protect the human being from committing an ecological sin, which is one of the forms of disobedience to God. These ecological aspects of moral theology will remain just hot air if we do not spread them by means of ecological education. It is also very important to shape proper and fixed attitudes towards other people and nature that can be described in terms of love, prudence, and moderation as aretology (field of science concerning virtues) teach us. At the end of this paragraph, I put Ecological Decalogue, whose rules Christians should obey in everyday life.
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Oliva Mendoza, Carlos. "Bolívar Echeverría: Crítica, forma natural y teología negativa". Castalia - Revista de Psicología de la Academia, n.º 33 (17 de enero de 2020): 5–17. http://dx.doi.org/10.25074/07198051.33.1584.

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El ensayo es un intento de sintetizar y proyectar el trabajo teórico de Bolívar Echeverría. Se centra en el estudio y despliegue de su teoría crítica a partir de su trabajo sobre la contradicción fundamental del capitalismo: la tensión entre valor de uso y valor. En este sentido, se estudia la importancia que para Echeverría tiene la llamada “forma natural social” como contraposición a la forma artificial de acumulación de capitales. Este ensayo, refleja esta contradicción en sus investigaciones sobre el problema de la revolución, la vigencia de la izquierda y la constitución de una modernidad alternativa al capitalismo.
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Pintor Ramos, Antonio. "Rousseau: en el crepúsculo de la teología natural". Cuadernos Salmantinos de Filosofía 33 (1 de enero de 2006): 181–230. http://dx.doi.org/10.36576/summa.30296.

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Fuertes, Andrés. "GONZÁLEZ, ÁNGEL LUIS, Teología Natural, EUNSA, Pamplona, 1985." Anuario Filosófico 19, n.º 1 (19 de octubre de 2018): 259–61. http://dx.doi.org/10.15581/009.19.31044.

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Pikaza, Xabier. "Berciano, Modesto. Teología natural. Doctrina filosófica de Dios". Cuadernos Salmantinos de Filosofía 45 (1 de enero de 2018): 411–16. http://dx.doi.org/10.36576/summa.92715.

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Faria, Paulo Antonio Couto. "Ciências da religião e teologia: evolução de uma relação". HORIZONTE - Revista de Estudos de Teologia e Ciências da Religião 16, n.º 51 (31 de diciembre de 2018): 1324. http://dx.doi.org/10.5752/p.2175-5841.2018v16n51p1324.

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Historicamente, as ciências da religião e a teologia construíram itinerários próprios, mas não indiferentes entre si. Ainda que a configuração das ciências da religião na Europa e na América do Norte acentue a sua autonomia, é notório, nos seus primeiros passos, o inevitável encontro com a teologia. No Brasil este encontro estendeu-se em quantidade e qualidade, motivado pela natural proximidade de questões, pelo contexto socioeclesial e, mais recentemente, por razões de ordem epistemológicas, oportunizando o reconhecimento civil público das duas ciências pelos órgãos competentes de governo. Isto significa que a teologia e as ciências da religião estão sob os mesmos deveres e direitos de qualquer outra área de conhecimento. A conquista dessa condição foi marcada por conflitos internos e externos, que foram pouco a pouco dissolvidos por debates carregados de tensão e maturidade, conduzidos com maestria pela vocação interdisciplinar característica das partes. Este artigo aponta momentos importantes da edificação da relação entre as ciências da religião e a teologia; os conflitos, resolvidos, e os que ainda permanecem; alguns desafios e tarefas comuns que visam aprofundar e tornar mais fecunda a relação construída.
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Rosa, Wanderley Pereira da. "PERCURSO TEOLÓGICO NA AMÉRICA LATINA: ASPECTOS CULTURAIS". REFLEXUS - Revista Semestral de Teologia e Ciências das Religiões 2, n.º 2 (13 de agosto de 2014): 9. http://dx.doi.org/10.20890/reflexus.v2i2.107.

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A conquista européia das Américas abarcou sua religiosidade, cultura, vida social, política, economia, recursos naturais. Os missionários que aqui chegaram junto com espanhóis e portugueses, com algumas exceções, não estabeleceram diálogo com os povos ameríndios. O objetivo era a doutrinação pura e simples. Mesmo com a emancipação das igrejas nacionais, sobretudo, a partir do início do século XX, esta dominação estrangeira ainda se faz presente de variados modos. Isto pode ser visto, por exemplo, na Teologia da Prosperidade, genuinamente norte-americana, que por estas terras, encontrou fértil solo. Não faltam pregadores (e ouvintes) dispostos a perpetuar esta ideologia, travestida de teologia, justificadora do acúmulo de riquezas, multiplicadora de um sistema de corte pós-moderno, cultuador do individualismo e do utilitarismo. O propósito deste artigo é descrever, ainda que sucintamente, o caminho percorrido pela teologia latino-americana nestes cinco séculos com enfoque nos encontros e desencontros desta com a cultura local. Palavras-chave: História da Igreja na América Latina. Pensamento Teológico Latino-Americano. Teologia e Cultura.
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Chlewicka, Anna. "Starożytna koncepcja trzech teologii". Studia Europaea Gnesnensia, n.º 14 (15 de diciembre de 2016): 9–29. http://dx.doi.org/10.14746/seg.2016.14.1.

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The purpose of this article is to present the concept of three-fold theology (theologia tńpartite) combining mythical, civil and natural aspects, a theory abundantly discussed in Greek and Roman literature, spanning sources from the first century BCE (Plutarch, Ps.-Plutarch, Dio Chrysos-tom, Varro) to the Christian authors of the fourth and fifth centuries CE (Eusebius, Augustine, Tertullian). The paper also inquires into the origin of the theological trichotomy of theology, assessing those writings in terms of stoic influences, sińce stoicism is most likely the framework within which the theory first arose. Towards the end, the paper recounts how the three types of theology fiinctioned in the culture of Greece.
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Milagres, Lucimar. "Teologia da criação e criacionismo evolucinário". Revista de Cultura Teológica, n.º 103 (26 de diciembre de 2022): 274–300. http://dx.doi.org/10.23925/rct.i103.59073.

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A crença em um Deus criador levanta questões profundas e importantes para muitos de nós, especialmente entre religiosos e cientistas. Apresentamos neste trabalho uma teologia da criação que dialoga com a ciência da criação, a biologia evolutiva. Fizemos uma abordagem concisa das origens através de Gênesis 1 a 11, seguindo com enfoques na repercussão teológica do trabalho de Darwin sobre a origem das espécies. Discorremos sobre quatro tipos de criacionismos mais divulgados em nosso meio para, enfim, expor e defender o Criacionismo Evolucionário e sua visão teológica da evolução humana. Esta cosmovisão é uma modalidade do teísmo evolutivo que ressalta a convicção no Deus Triúno como O Criador e entende a evolução biológica como um processo natural, ordenado e sustentado por Deus. Finalizamos com perspectivas de alguns estudiosos sobre o significado existencial da vida humana, do universo e sua relação com a fé cristã. Nossa expectativa é que o esclarecimento de conceitos e a demonstração de dados científicos poderão trazer luz ao debate entre fé e ciência, favorecendo o diálogo e o trabalho colaborativo. Uma vez que o conhecimento é bem compreendido e divulgado, muitos pré-conceitos podem ser desconstruídos. A mente transformada gera novas atitudes, diálogos eficientes e esclarecimentos persuasivos.
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Passos, João Décio. "Teologia e Ciência da Religião: identidades e relações". Ephata 1 (4 de septiembre de 2019): 113–36. http://dx.doi.org/10.7559/ephata.2019.295.

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Teologia e ciência da religião constituem duas abordagens distintas, o que se evidencia do ponto de vista histórico e epistemológico. As relações entre as duas áreas são constatadas ao longo da história; ocorrem de modo espontâneo ou de modo deliberado e programático, embora seja um processo inacabado na conjuntura acadêmica e científica atual. As universidades constituem, por sua vez, o lugar natural de ambas e se mostram como protagonistas habilitadas a conduzir o processo de afirmação das identidades e de diálogo entre o conhecimento clássico, a teologia, e a ciência moderna da religião.
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González Suárez, Lucero. "Teología natural, teología revelada y teología mística: reflexiones filosóficas a partir de santo Tomás de Aquino y san Juan de la Cruz". Cuestiones Teológicas 48, n.º 110 (2021): 324–42. http://dx.doi.org/10.18566/cueteo.v48n110.a08.

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¿Qué tipo de discurso en torno a Dios posee preeminencia? ¿Es acaso la teodicea a causa de su base estrictamente racional? ¿Cabe afirmar que el conocimiento por excelencia de lo divino es la teología por tratarse de una reflexión que toma sus principios de la fe? ¿o es acaso la palabra mística en tanto eco de un encuentro transformador, que hace al hombre Dios por participación? Este artículo constituye un análisis fenomenológico sobre el origen, la condición, los alcances y los límites de tales discursos a partir de la obra de santo Tomás de Aquino y de san Juan de la Cruz. La tesis a demostrar es que, mientras la teología natural y la teología revelada (cuya síntesis magistral es obra del primero) son discursos sobre Dios, la teología mística cristiana (que encuentra su expresión culmen en la obra del poeta místico) es un discurso desde Dios. En última instancia, lo que se pretende es hacer ver que, a causa de su origen inspirado y de su condición sobrenatural, la teología mística es superior tanto a la teología natural como a la teología revelada. De donde se sigue que, cuando el discurso versa sobre el Dios de la fe que viene a la experiencia y no sobre el concepto onto-teológico de Dios, la única palabra que goza de autoridad es la del místico. Ya que, en su calidad de testigo de la fe, sus enseñanzas están en plena consonancia con la Revelación.
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Lázaro, Manuel. ""Theologia magistra philosophiae". Un ejemplo: la lectura teológica de la naturaleza y el naturalismo filosófico en el siglo XII". Anuario Filosófico 47, n.º 3 (1 de diciembre de 2014): 643–65. http://dx.doi.org/10.15581/009.47.713.

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Resumen
El presente artículo presenta la hipótesis de una relación dialogada y fecunda entre la filosofía y la teología, ante la situación de cierto descrédito de la tradición del pensamiento cristiano operado por cierto pensamiento postmoderno antihumanista. Se trata de mostrar como la teología ha actuado como ‘magistra’ de la fi losofía en el sentido socrático: ayudando de forma mayéutica al alma del filósofo. Esta realidad histórico-doctrinal se puede rastrear en no pocos tópicos de la filosofía a través de su historia, que tienen como interlocutor las realidades nacidas de la Revelación como la teología de la creación, la teología sacramental o el dogma de la Encarnación. En concreto se presenta como ejemplo la aportación que la teología ha hecho a la fi losofía a partir de la reflexión sobre la “naturaleza” en el siglo XII.
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Souza, Luis Carlos Silva de. "TOMÁS DE AQUINO E A LEI NATURAL: UMA LEITURA A PARTIR DA NOÇÃO TRANSCENDENTAL DE BEM". Síntese: Revista de Filosofia 42, n.º 133 (1 de septiembre de 2015): 211. http://dx.doi.org/10.20911/21769389v42n133p211-228/2015.

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O texto trata da conexão entre a noção de bem e a lei natural na Sumade Teologia de Tomás de Aquino: S.th. Ia, q. 5, a. 1 e S.th. Ia-IIae, q. 94, a. 2. Otópico sobre a lei natural será discutido à luz da noção transcendental de bem.
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Silva, Carmen. "Escepticismo, mecanicismo, teología y alquimia en Robert Boyle". Theoría. Revista del Colegio de Filosofía, n.º 18 (1 de julio de 2007): 11–23. http://dx.doi.org/10.22201/ffyl.16656415p.2007.18.334.

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Resumen
The purpose of this article is to approach to the nature of Robert Boyle´s mechanicism and in this way be able to appreciate how this thesis or explanatory model, i.e. the mechanicism, which was fundamental for the philosophers of the XVII century, had important differences among its defenders. In other words, the hypothesis I want to suggest in this work is that mechanicism was, on the one hand, an efficient form to confront aristotelism and to approach to the natural world and, on the other, that in each author of that period we find variations of what each natural philosopher considered mechanicism. It appears to me that in Boyle we can find the following features that define his mechanicism and therefore his natural philosophy; and that he shares some of them with other contemporary philosophers of nature and not others, since in the natural philosophy of each of the authors we can find a distinct form of dealing with the pirronic skepticism, which will result in a specific epistemology and, therefore, both natural philosophy and epistemology were linked in a given theological perspective. In short, that the different combinations of the distinct epistemic as well as theological postures resulted in a specific natural philosophy. In other words, in this work I intend to illustrate all this by exposing some of the epistemic and theological elements that compose the natural philosophy of Robert Boyle and, therefore, approach to the nature of his mechanicism.
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Ballu, Marthen. "Membangun Teologi dalam Prespektif Wesleyan-Arminian". SANCTUM DOMINE: JURNAL TEOLOGI 2, n.º 1 (8 de diciembre de 2019): 17–30. http://dx.doi.org/10.46495/sdjt.v2i1.9.

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In the XVIII century, theology development was oriented to the conclusions that fulfilled human ratio demand. All super natural things that could not be measured by ratio would be disposed. All super natural forms in the bible were considered as myths and ancient society believe that they were no more relevant for modern society. Regarding to theology formulas relaid on human being ratio, John Wesley had come up with a genuine approach in developing theology. John Wesley used resources to develop his Theology that can be grouped as two parts: Scripture as a prime source and Church tradition, experiences, mind as a secondary source. Resources that John Wesley used are resources which are still relevant today to develop Wesleyan-Arminian Theology.
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García Ruiz, Mª José. "Educación comparada, Teología y PostRelativismo". Revista Española de Educación Comparada, n.º 33 (25 de enero de 2019): 46. http://dx.doi.org/10.5944/reec.33.2019.23148.

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The phenomena of Globalization and Postmodernism have determined the need to overtake a readjustment of the epistemological corpus of the comparative discipline in Education, necessary to integrate the demands of such discourses in our academic field. Additionally, the resolution of the scientific vulnerabilities of Comparative Education, and the achievement of a postrelativistic phase in the construction of the discourse of our discipline, demand the competition of an interdisciplinary work in the construction of such discourse. Particularly overriding in the approach of the epistemological challenges mentioned, is the commitment of an interdisciplinary work with teleological sciences of education, that allow the foundation and settlement in solid basis of a fertile and stable comparative discipline, beyond the natural changes of successive historical cycles.
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Munir, Ahmad. "Teologi Properti: Telaah Eksistensi dan Fungsi Kekayaan". Ulumuna 12, n.º 2 (5 de noviembre de 2017): 371–92. http://dx.doi.org/10.20414/ujis.v12i2.386.

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In the Al-Qur’an, human desire for wealth to meet their needs is viewed as common (thabi‘i) and urgent (dlarûri). Wealth is considered a means for human to be closer to their Creator. In theological perspective, human relation to their fellows and nature is fundamental. The relation is divided into three kinds. First, cooperative relation is the relation between human and their fellows in which every human has the same right to use available natural resources. Second, consumptive relation is the relation between human and nature in which human is an authority for using natural resources and nature is an object. Third, responsible (mustakhlif) relation is the relation between human and their Creator in which human has to be responsible for using natural resources. Based on the relations, wealth for human is expected to be a means of strengthening human characters and leading to the supreme state beside God and human.
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