Literatura académica sobre el tema "Tecnica industriale e commerciale"

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Artículos de revistas sobre el tema "Tecnica industriale e commerciale"

1

Conca, Messina Silvia A. "Crescita e trasformazioni tra etÀ moderna e rivoluzione industriale. Nuove prospettive di storia economica dell'Europa". SOCIETÀ E STORIA, n.º 133 (octubre de 2011): 551–608. http://dx.doi.org/10.3280/ss2011-133006.

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L'articolo presenta una rassegna del dibattito internazionale sui fattori della crescita economica nell'Europa moderna e durante la rivoluzione industriale, soffermandosi in particolare sui risultati delle ricerche relative alla tecnologia, le istituzioni, il modello malthusiano, l'energia, le stime di crescita del PIL, mostrando che secondo la gran parte della piů recente storiografia - sebbene non tutta - la rivoluzione industriale non fu un fenomeno improvviso, ma l'accelerazione di dinamiche preesistenti sin dall'etÀ moderna. Tale orientamento č stato contestato dalla California school, che ha enfatizzato le "sorprendenti somiglianze" tra le aree piů avanzate dell'Europa e dell'Asia e sostenuto che la "grande divergenza" in termini di ricchezza e di potenzialitÀ non si manifesta prima dell'ottocento, sospingendo gli studi verso una prospettiva piů comparativa e globale. Le ricerche degli ultimi anni, perň, hanno nel complesso confermato che il divario tra oriente e occidente trova le sue radici nell'espansione europea dell'etÀ moderna, nelle sue istituzioni, nella sua cultura scientifica e tecnica, e nella crescente specializzazione della sua economia.
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Cangiano, Mimmo. "Aspetti del modernismo fascista (Italia, Francia, Germania: 1918-1939)". ENTHYMEMA, n.º 28 (1 de enero de 2022): 125–44. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/14447.

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Resumen
La cultura fascista è spesso associata con un’attitudine anti-modernista. In realtà, come questo articolo intende dimostrare, tematiche moderniste attraversano costantemente la cultura di estrema destra in Italia come in Francia e in Germania. Diversamente dal libro ormai canonico di Roger Griffin (Modernism and Fascism, 2007), questo articolo non analizza il mito della ‘rigenerazione’ etnico-nazionale (mito che, sostengo, è presente anche nelle prospettive anti-moderniste), ma focalizza in particolare sulla glorificazione culturale dell’industria e della tecnica, e poi sulla riconciliazione dell’arte con lo scenario industriale. Attraverso un’ampia ricognizione del milieu culturale francese, tedesco e italiano, l’articolo presenta al lettore una prima mappatura concernente la complessa relazione fra modernismo e cultura fascista.
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von Salis, Thomas. "Il contributo di Armando Bauleo al concetto di gruppo". PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, n.º 1 (marzo de 2010): 67–76. http://dx.doi.org/10.3280/pu2010-001005.

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Resumen
Il "gruppo operativo" (descritto dallo psicoanalista argentino Enrique Pichon- Rivičre) č visto come lo strumento metodologico e pratico della psicologia sociale psicoanalitica. Č caratterizzato dal compito che i membri del gruppo si sono dati ed č un'istanza a ponte tra individuo e societŕ. Questo modello consente di superare la dicotomia tra emozione e cognizione (comprensibile nella moderna societŕ industriale come la distanza tra il lavoratore ed il suo prodotto). La dicotomia č prodotta dall'ideologia, e questa tecnica consente all'operatore di liberarsi dalla sua passivitŕ. L'ipotesi di Armando Bauleo (1932-2008) č che la struttura gruppale sia la costruzione ideologica par excellence e attraverso di essa sia possibile evidenziare i meccanismi costitutivi dell'ideologia. Per fare ciň occorre mettere a fuoco la relazione gruppocompito ed il legame che unisce il conduttore a questa relazione.
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Onger, Sergio. "La rappresentanza degli interessi imprenditoriali nella Brescia della Belle époque". STORIA IN LOMBARDIA, n.º 2 (enero de 2022): 51–70. http://dx.doi.org/10.3280/sil2020-002003.

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Resumen
Le prime forme associative degli imprenditori italiani corrispondevano puntualmente alla struttura economica del Paese e riproducevano quindi il notevole peso degli interessi commerciali. La contiguità territoriale tra impianti industriali, reti distributive e reti creditizie favorivano la costituzione di associazioni con un forte radicamento locale. È questo il caso del Circolo commerciale, sorto a Brescia nel 1892 in modo spontaneo, geograficamente circoscritto e organizzativamente debole, nel quale erano rappresentati sia gli interessi industriali sia quelli commerciali, a dimostrazione di un basso grado di specializzazione settoriale. Al suo interno si trovavano imprenditori dell'industria, del commercio e della finanza, ma anche esponenti del ceto nobiliare che avevano iniziato a investire nell'azionariato industriale e bancario. Il Circolo divenne in pochi anni la centrale operativa di una élite di operatori economici di diverso orientamento politico che non intendevano l'azione associativa solo come difesa dei propri interessi, ma si sforzarono di collocarla nella prospettiva di una più ampia concezione ideologica, ponendosi traguardi comuni di progresso morale, civile e sociale.
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Benegiamo, Marcello y Paola Nardone. "Tecnocrazia e politica in Italia dalla crisi del 1907 al Primo Dopoguerra = Technocracy and political crisis in Italy from 1907 till the early after World War". Pecvnia : Revista de la Facultad de Ciencias Económicas y Empresariales, Universidad de León, n.º 19 (2 de febrero de 2016): 43. http://dx.doi.org/10.18002/pec.v0i19.3581.

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<p>Uscito a pezzi dalla pesante crisi finanziaria e industriale del 1907, che aveva messo a nudo i limiti della struttura economica del Paese, il capitalismo industriale italiano elaborò un programma, portato avanti fino al primo dopoguerra, che prevedeva l’instaurazione di un governo di tecnocrati. Questo avrebbe dovuto trainare il Paese fuori dalla crisi, pianificarne l’economia e trasformarlo in una grande potenza industriale, con forti connotazioni imperialistiche. Segnali in tale direzione si erano registrati anche nei decenni precedenti, tra fine Ottocento e inizi Novecento, quando ebbe inizio un processo di concentrazione nel settore siderurgico e meccanico. Un percorso peraltro stimolato dalle commesse statali sempre più consistenti (Galli Della Loggia, 1970; Battilossi, 1999; Amatori e Colli, 1999; Bolchini, 2002). La crisi industriale e finanziaria del 1907 e la recessione a livello mondiale che ne seguì, accelerarono la soluzione tecnocratica, che prevedeva un’alleanza, più o meno stretta, con una parte della classe politica e l’entrata in guerra. Negli anni immediatamente seguenti il conflitto, il potere dei tecnocrati sulla scena politica italiana sembrò accrescersi notevolmente, soprattutto quando il governo progettò un programma di espansione economica nelle regioni del Caucaso, nei Balcani e nel Levante ex ottomano, territori in grado di fornire materie prime e di assorbire la produzione italiana in eccesso rispetto alle richieste di un mercato interno asfittico. La collaborazione tra mondo imprenditoriale, bancario e politico non produsse il risultato sperato. La caduta del governo Nitti e il ruolo destabilizzante e filotedesco della Banca Commerciale Italiana nell’Est europeo e nel Caucaso furono tra le cause principali che impedirono il decollo del progetto tecnocratico,<strong> </strong>provocando una dura reazione da parte dei fratelli Perrone alla guida del gruppo Ansaldo.</p><p>Heavily Weakened by the financial and industrial crisis of 1907, which showed all the limits of the economic structure of Italy, the Italian industrial capitalism developed a program that continued until the early after World War, which was taking into account the establishment of a government of technocrats.</p><p>This should had to take the country out of crisis, establish an economical plan and turn it into a major industrial power, with strong imperialist characteristics. Signals in this direction were also recorded in the previous decades, from the late nineteenth and early twentieth century, when a process of concentration of the main groups of entrepreneurs and capitalists began in the steel and mechanical industry. A path anyway enhanced by more and more orders from the government (Galli Della Loggia, 1970; Battilossi, 1999; Amatori and Colli, 1999; Boldrini, 2002). The industrial and financial crisis of 1907 and the global recession that followed, accelerated the technocratic solution, which were looking for a more or less closer alliance, with a part of the political class and going into war. Soon after the war, the political power of the technocrats in Italy seemed to grow significantly, especially when the Government developed a program of economic expansion in the regions of the Caucasus, Balkans and on the countries of the ex East Ottoman, these territories could provide raw materials and, with respect of an internal market completely saturated, to absorb the exceeding Italian production. The collaboration within the world of business, banking and politics did not produce the desired result. The fall of the Nitti´s Government and the pro German and destabilizing role of the Italian Commercial Bank in Eastern Europe and on the Caucasus were the major drivers against the launch of the technocratic project, inducing a though reaction by the Perrone brothers leading the group Ansaldo.</p>
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Spoto, Giuseppe. "Luci e ombre del sistema multilaterale degli accordi internazionali sul commercio dei prodotti agricoli". Przegląd Prawa Rolnego, n.º 2(29) (30 de diciembre de 2021): 423–60. http://dx.doi.org/10.14746/ppr.2021.29.2.22.

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Anche se le regolazioni sul commercio dei prodotti agricoli si sono evoluti dagli obiettivi di piena liberalizzazione perseguiti per il commercio dei prodotti industriali, le regole del GATT sono state applicate fin dall’inizio. L’autore dell’articolo ricostruisce il quadro normativo delle fonti internazionali, con particolare attenzione all’Accordo SPS (sulle misure sanitarie e fitosanitarie), all’Accordo TBT (sulle barriere tecniche al commercio), e all’Accordo TRIPs (Trade Related Intellectual Property Rights; Accordo sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale). La seconda parte dello studio approfondisce il tema del commercio e dell’informazione a garanzia del diritto internazionale umanitario, partendo da un esame del caso del vino israeliano e dalla motivazione della sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea (C-368/18). Da quando l’OMC è stata istituita sono avvenuti molti cambiamenti, ma soprattutto c’è stata un’inversione di rotta da parte dei Paesi industrializzati che hanno scelto di stimolare accordi commerciali bilaterali rispetto al sistema multilaterale, minando così l’importanza delle regole dell’OMC. La novità più significativa di questa evoluzione è che tali accordi bilaterali non sono più da considerare come ulteriori sviluppi nella costruzione del sistema multilaterale, ma sono spesso diventati dei veri e propri ostacoli alla ricostruzione. Per l’autore, sono proprio le regole del commercio internazionale stabilite con l’OMC a offrire le migliori garanzie di fronte alla crescita degli scambi e alla conquista sempre più crescente di quote significative del mercato mondiale da parte dei Paesi più aggressivi. Le crisi economiche degli ultimi anni e, soprattutto, i recenti sconvolgimenti dei mercati internazionali a seguito della pandemia hanno mostrato la necessità di rinnovare l’agenda globale, legando indissolubilmente la circolazione delle merci (soprattutto agricole) ad ulteriori obiettivi che non possono prescindere dal cambiamento climatico, dalla lotta all’inquinamento e dalla soluzione dei problemi ambientali che sono diventati temi da considerare come tasselli di un unico grande mosaico. Questi obiettivi richiederebbero un rilancio del multilateralismo e confermerebbero l’importanza di trovare un anello comune all’interno dell’OMC.
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Ceolin, Matteo. "Il contratto di rete tra imprese nella legislazione italiana: rete strutturata e non strutturata tra luci e ombre a dieci anni dalla a sua introduzione". Revista de Direito da Cidade 11, n.º 3 (3 de diciembre de 2019). http://dx.doi.org/10.12957/rdc.2019.45684.

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L’introduzione della fattispecie del contratto di rete nell’ordinamento giuridico italiano si deve al d.l. 10.2.2009, n. 5; nel giro di pochi anni la normativa ha subito diversi aggiustamenti e modifiche (d.l. 31.5.2010, n. 78, convertito nella l. 30.7.2010, n. 122; d.l. 21.6.2012, n. 83, convertito nella l. 7.8.2012, n. 134) assestandosi infine nel testo oggi vigente.Il contratto di rete ha come scopo generale quello di favorire la crescita, individuale e collettiva, della capacità innovativa e della competitività sul mercato delle imprese che ne fanno parte. A tal fine le imprese si obbligano, sulla base di un programma comune di rete: a collaborare in forme e in ambiti predeterminati attinenti all’esercizio delle proprie imprese; a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica; ad esercitare in comune una o più attività rientranti nell’oggetto della propria impresa. Benché introdotto per far fronte ad un momento storico in cui l’economia globale si trovava in una situazione alquanto particolare (e sul punto non può essere sottaciuta l’assist delle agevolazioni fiscali fornito dal legislatore nei primi anni di vigenza) l’istituto, al di là delle contingenze del momento, ha registrato un notevole sviluppo e successo nella prassi.
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Salvatore, De Rosa, Beneduce Carmela, Cuocolo Alberto y Gallo Giada. "Brain PET Scan: study protocol of dementia". Journal of Advanced Health Care, 13 de enero de 2020. http://dx.doi.org/10.36017/jahc2001-007.

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Resumen
In questo lavoro viene presentato lo studio Pet cerebrale con Neuraceq che ha come obiettivo l'individuazione delle placche di β amiloide. Questo risulta molto importante nello studio delle demenze e in particolar modo della malattia di Alzheimer in cui si ha l'accumulo delle placche ancor prima del sopravvento dei primi sintomi. Riuscire a dimostrare l'esistenza delle placche di β amiloide è fondamentale per effettuare un'accurata diagnosi e un'identificazione precoce del deterioramento cognitivo e funzionale. Verrà inoltre analizzata la scheda tecnica del radiofarmaco florbetaben marcato con Fluoro 18, il cui nome commerciale è Neuraceq e verrà descritto nel dettaglio l'intero protocollo di studio con la Pet cerebrale.
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Silvestrelli, Paola. "Problematiche socio-economiche dei processi produttivi e distributivi di beni contraffatti". ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, n.º 3 (mayo de 2018). http://dx.doi.org/10.3280/edt3-2017oa6264.

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Resumen
Negli ultimi trenta anni &egrave; stata rilevata una consistente espansione della produzione e della distribuzione di beni contraffatti a livello globale, in concomitanza allo sviluppo delle imprese industriali del Made in Italy e alla crescente attrattivit&agrave; dei prodotti "di marca". Sono numerosi i settori merceologici colpiti dalla contraffazione di prodotti e di marchi, la quale si configura come un fenomeno "strutturale" degli attuali sistemi economici, coinvolgendo imprese di produzione (regolari e illegali), differenti tipologie di intermediari commerciali (soprattutto quelli abusivi) e cittadini.Il presente lavoro &egrave; diretto ad analizzare i fattori-causa e le caratteristiche tecniche, economiche e sociali della contraffazione, collegando tali variabili alle trasformazioni verificatesi nelle strutture produttive, nei sistemi di distribuzione e nei modelli di consumo del nostro Paese. A tal fine, si evidenziano le interdipendenze tra questi fenomeni e i comportamenti dei soggetti economici, alla luce dell'evoluzione del modus operandi di fare affari, indotta dalla globalizzazione economica.Si delinea cos&igrave; uno "schema interpretativo" del fenomeno, che appare ormai come un insieme di attivit&agrave; illegali non del tutto avulse dalle filiere e dai distretti produttivi. Analizzando le ripercussioni socio-economiche della contraffazione e i danni da questa provocati ai vari soggetti (imprese, lavoratori, Stato e cittadini), vengono presentati alcuni strumenti per contrastare i comportamenti illeciti delle organizzazioni criminali; ci&ograve; al fine di tutelare i prodotti Made in Italy e le strategie di investimento delle imprese virtuose italiane.
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Tesis sobre el tema "Tecnica industriale e commerciale"

1

Nardotto, Daniele. "ANALISI SPERIMENTALE E MODELLIZZAZIONE DI CIRCUITI FRIGORIFERI CON COMPRESSORE AD INVERTER IMPIEGATI NELLA REFRIGERAZIONE COMMERCIALE". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3426975.

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Resumen
This report explains a comparison between two possible commercial refrigeration systems. The first system considers a display cabinet flooded and refrigerated by a traditional centralized plant with a remote air cooled roof top condenser and a refrigerant distribution pipe network (high pressure liquid lines, low pressure vapor lines). The plant utilizes R404A refrigerant. The second system is composed by a display cabinet equipped with an on board inverter DC-compressor for R404A. This system is water condensed by a centralized hydraulic system with a roof top water-air heat exchanger. Adopting inverter DC-compressor enables an appreciable energy saving, because the system is designed for allowing a floating refrigerant evaporation temperature, in function of some parameters as: air curtain temperature, compressor speed and refrigerant condensation temperature. Moreover, the system uses an electronic expansion valve, too. The vapor superheating in the compressor suction line is the minimum value for the system stability in order to minimize the refrigerant side dry area in the evaporator coil. This study is supported by an experimental work with two display cabinets tested in Carel Thermodynamics Laboratory. This data acquisition campaign has permitted a comparison with a finite element model, developed in order to reproduce the refrigerant system behavior under frosting condition and for studying the compressor frequency effects in the refrigeration cycle. The conclusions define some guideline for controlling the compressor, in order to minimize the electrical power consumption.
In questo lavoro si espone un confronto fra due tipologie d'impianti di refrigerazione destinati alle superfici commerciali. Il primo sistema riguarda un impianto centralizzato con condensatore remoto raffreddato ad aria e con le classiche linee di refrigerante (linea in alta pressione del liquido, linea in bassa pressione del vapore surriscaldato) sviluppate in lunghezza nell’area di vendita dei prodotti. L'impianto è a R404A. Il secondo sistema è un banco frigorifero con un compressore a bordo dotato di motore brushless e utilizzante R404A. Questo sistema è raffreddato ad acqua con un gruppo idraulico centralizzato. Tale tipologia di circuito permette un interessante risparmio energetico, poiché adotta la temperatura di evaporazione flottante, determinata in valore dal setpoint della lama d’aria, della frequenza di rotazione del compressore e dalla temperatura di condensazione. Il sistema è dotato di una valvola di espansione del refrigerante a retroazione elettronica. Il compressore in tal modo è in grado di lavorare con un surriscaldamento minimo e stabile, utile a ottimizzare l’uso dell’evaporatore. Questo lavoro è basato su dati sperimentali, ottenuti grazie alle prove eseguite presso il Laboratorio di Termodinamica di Carel S.p.A.. Questa campagna di dati ha permesso il confronto con un modello ai volumi finiti, sviluppato per riprodurre in comportamento del sistema sotto l’effetto del brinamento e utile a studiare anche l’effetto sul circuito della frequenza del compressore. Nella parte finale di questo report sono date alcune direttive per controllare il ciclo frigorifero in modo ottimale dal punto di vista energetico.
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GELMI, Ornella. "Storia e caratteri dell'istruzione tecnica industriale bergamasca". Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2011. http://hdl.handle.net/10446/864.

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3

Bovo, Sara <1978&gt. "Fragranze di interesse commerciale via catalisi asimmetrica". Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2007. http://hdl.handle.net/10579/898.

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4

LIVI, GIANLUCA. "Il software, tra diritto d’autore e brevetto industriale". Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/202101.

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5

Romanato, Nicolo' <1985&gt. "Tutela, valorizzazione e trasferimento del segreto industriale". Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5653.

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Resumen
Il presente elaborato si prefigge proprio lo scopo di analizzare questo istituto e, in particolare, in che cosa consista il “segreto industriale” o “trade secrets”, distinguendo in due distinti capitoli, i diversi interventi normativi – con i conseguenti riflessi sul profilo dogmatico – che si sono succeduti nel tempo (capitolo 1 e 2). In seguito verranno analizzati gli strumenti attraverso i quali il segreto industriale può essere efficamente tutelato a fronte di condotte appropriative di terzi, anche non diretti concorrenti e soprattutto, dai dipendenti (capitolo 3). Verrà poi indicato il metodo con cui questo know-how deve essere contabilizzato (capitolo 4), prima di procedere a verificare quale tutela sia per lo stesso apprestata dagli ordinamenti stranieri (capitolo 5) e, infine, con quali strumenti contrattuali possa essere trasferito (capitolo 6).
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6

Paglialunga, Stefano. "Road Safety Review della porzione sud della zona industriale-commerciale di Casalecchio di Reno". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Resumen
In questo elebarato si è analazzato e studiato una porzione dell'infrastruttura viaria del quartiere Arcobaleno del comune di Casalecchio di Reno. In particolare è stato effettuato un'analisi della sicurezza delle vie A. De Curtis, Giovannini e F. Coppi e delle relative intersezioni. Sono state utilizzate le linee guida contenute nel decreto legislativo n° 35/2011 riguardanti il Road Safety Review. E' stata altresì effettuata un'analisi approfondita criticità locali non presenti nelle linee guida del decreto.
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7

Terzi, Luigi Andrea <1972&gt. "Nuove prospettive per la produzione energetica". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/205/1/PhDTesiTerzi.pdf.

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8

Terzi, Luigi Andrea <1972&gt. "Nuove prospettive per la produzione energetica". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/205/.

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9

Pieri, Stefano <1977&gt. "Multi-objective optimization of microgas turbine recuperatos". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/415/1/Tesi_Pieri_Stefano.pdf.

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10

Pieri, Stefano <1977&gt. "Multi-objective optimization of microgas turbine recuperatos". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/415/.

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Libros sobre el tema "Tecnica industriale e commerciale"

1

Chiuchiù, A. Manuale di tecnica e corrispondenza commerciale. 2a ed. Perugia: Guerra Edizioni, 1994.

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2

Bazzano, Claudio. Dizionario di economia politica, politica economica e tecnica commerciale. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 1988.

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3

Fusi, Maurizio. I contratti nuovi: Pubblicità commerciale : tecnica, modelli, tipi contrattuali. Torino: G. Giappichelli, 2001.

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4

Pierangelo, Andreini, ed. La normativa tecnica industriale: Amministrazione e privati nella normativa tecnica e nella certificazione dei prodotti industriali. Bologna: Il mulino, 1995.

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5

Renato, Coppe y Bassani Aureliano 1924-, eds. Guida culturale, industriale, commerciale, artigianale e turistica di Bologna e provincia. Bologna: Aniballi edizioni, 1988.

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6

Mesini, Ezio y Domenico Mirri. Scienza e tecnica nel Settecento e nell'Ottocento: La rivoluzione industriale vista dagli ingegneri. Bologna: CLUEB, 2012.

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7

Vecchia, Pier Luigi. 6 giugno 1888, "una festa in Azzanello": L'inaugurazione del "Caseificio industriale" del marchese cav. Antonio Stanga Trecco : documenti, tecnica casearia di fine '800, personaggi. Cremona: NEC, 2012.

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8

Generali, Assicurazioni, ed. L' Attività commerciale e industriale nello spazio: Programmi futuri ed esigenze assicurative = Commercial and industrial activities in space : future programmes and insurance requirements :3o convegno internazionale, Roma, 26-27 settembre 1985. [Trieste]: Assicurazioni generali, 1986.

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9

Milla, Minelli y Cinquini Valeria, eds. Con la massima sollecitudine: A scuola nell'anno delle leggi razziali. Bologna: CLUEB, 2000.

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Valeria, Cinquini, Minelli Milla, Istituto statale di istruzione tecnica, commerciale e professionale "Cresenzi-Tanari". y Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Bologna., eds. Con la massima sollecitudine: A scuola nell'anno delle leggi razziali. Bologna: CLUEB, 2000.

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