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Literatura académica sobre el tema "Sviluppo aggregativo"
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Artículos de revistas sobre el tema "Sviluppo aggregativo"
de Salvo, Paola. "Le reti di governance e il turismo. I Sistemi Turistici Locali: il caso dell'Umbria". SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, n.º 92 (febrero de 2011): 145–66. http://dx.doi.org/10.3280/sur2010-092010.
Texto completoColombo, Sabrina. "Universitŕ e contesto socio-economico nel Regno Unito. Il contributo della ricerca universitaria allo sviluppo". SOCIOLOGIA DEL LAVORO, n.º 118 (julio de 2010): 67–79. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-118005.
Texto completoPossanzini, Davide. "Elezioni e partiti nella Serbia post-comunista (1990-2004)". Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 56, n.º 2 (31 de diciembre de 2006): 69–124. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12705.
Texto completoAiello, Gaetano y Simone Guercini. "Relazioni tra brand e punto vendita per lo sviluppo di nuovi mercati per le imprese italiane della moda". MERCATI & COMPETITIVITÀ, n.º 2 (junio de 2010): 15–49. http://dx.doi.org/10.3280/mc2010-002002.
Texto completoBozzato, Gianni. "Quando inizia ad esistere l’individuo umano?" Medicina e Morale 48, n.º 1 (28 de febrero de 1999): 77–93. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1999.811.
Texto completoMicelli, Ezio y Eleonora Righetto. "How do metropolitan cities evolve after the 2008/2012 crisis and the Covid-19 pandemic? An analysis from real estate market values". Valori e Valutazioni 31 (febrero de 2023): 49–67. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223105.
Texto completoScodeller, Dario. "Victor Gruen e lo shopping mall come modello di social design". Storia e Futuro Giugno 2022, n.º 55 (20 de septiembre de 2022). http://dx.doi.org/10.30682/sef5522d.
Texto completoTesis sobre el tema "Sviluppo aggregativo"
Pettinari, Federico. "Un Framework per Simulazione e Sviluppo di Sistemi Aggregati di Smart-Camera". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19092/.
Texto completoTushaj, Ersilio. "Il calcestruzzo con aggregati di riciclo: sviluppi ed applicazioni nel panorama nazionale ed internazionale". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4339/.
Texto completoVALSECCHI, CLAUDIO. "SOSTENIBILITA' NUTRIZIONALE ED ECONOMICA: SVILUPPO DI INDICI AGGREGATI PER MIGLIORARE LA COMPETITIVITA' IN ALLEVAMENTI DI VACCHE DA LATTE". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/95712.
Texto completoDairy cow farms aim to maximize milk production believing that this will improve profit through the dilution effect of maintenance costs. However, it becomes important to have under control the feed production costs, but above all the effective business efficiency of whole herd. The main objective of this research work is to find a monitoring system of farm efficiency, both economic and nutritional, useful for technicians who visit dairy farms in order to support the entrepreneurial choices of the farmer. Technical and economic indices were measured on 90 dairy cow farms to assess the nutritional and economic efficiency of the farms. A multivariate approach was used to aggregate partial indicators into new latent structures. A second objective was to predict, through farm characteristics and other farm management information, the aggregate farm efficiency indices derived: economic efficiency, energy efficiency, and break-even point. Eighty-nine dairy cow farms were visited and interviewed to collect information on herd size, milk production and quality, reproductive performance, cow welfare, diet formulation and feeding costs. Finally, the different feeding strategies adopted on visited farms were characterized. Information was collected on herd performance, feeding costs and different formulated rations. The chemical composition of the diets, the fermentative profile of the diets and methane production, feeding efficiency of the herd, milk production and quality and fecal fermentative profile were characterized.
VALSECCHI, CLAUDIO. "SOSTENIBILITA' NUTRIZIONALE ED ECONOMICA: SVILUPPO DI INDICI AGGREGATI PER MIGLIORARE LA COMPETITIVITA' IN ALLEVAMENTI DI VACCHE DA LATTE". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/95712.
Texto completoDairy cow farms aim to maximize milk production believing that this will improve profit through the dilution effect of maintenance costs. However, it becomes important to have under control the feed production costs, but above all the effective business efficiency of whole herd. The main objective of this research work is to find a monitoring system of farm efficiency, both economic and nutritional, useful for technicians who visit dairy farms in order to support the entrepreneurial choices of the farmer. Technical and economic indices were measured on 90 dairy cow farms to assess the nutritional and economic efficiency of the farms. A multivariate approach was used to aggregate partial indicators into new latent structures. A second objective was to predict, through farm characteristics and other farm management information, the aggregate farm efficiency indices derived: economic efficiency, energy efficiency, and break-even point. Eighty-nine dairy cow farms were visited and interviewed to collect information on herd size, milk production and quality, reproductive performance, cow welfare, diet formulation and feeding costs. Finally, the different feeding strategies adopted on visited farms were characterized. Information was collected on herd performance, feeding costs and different formulated rations. The chemical composition of the diets, the fermentative profile of the diets and methane production, feeding efficiency of the herd, milk production and quality and fecal fermentative profile were characterized.
Munari, Marco. "Sviluppo di procedure per valutazioni sistematiche di vulnerabilità sismica di edifici esistenti in muratura". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3426960.
Texto completoUn elemento fondamentale nello sviluppo di strategie di prevenzione e di riduzione del rischio sismico è la valutazione del comportamento strutturale sotto azioni sismiche di intensità distruttiva: per gli edifici esistenti il problema si pone essenzialmente nella valutazione della loro attuale predisposizione al danneggiamento, ossia della loro vulnerabilità. Le procedure utilizzabili per condurre tali operazioni possono avere vari livelli di dettaglio in funzione della qualità e quantità di informazioni che si acquisiscono per ogni singolo edificio. In un'ottica di mitigazione del rischio sismico, queste analisi vanno condotte su interi ambiti territoriali o urbani e quindi su una pluralità di edifici: ciò porta conseguentemente a ricercare procedure di valutazione della vulnerabilità che, partendo da un'acquisizione il più possibile speditiva di informazioni, permetta di formulare una stima sufficientemente attendibile della danneggiabilità sismica, senza ricorrere a modelli eccessivamente raffinati. Inoltre, il patrimonio edilizio e, in particolare, il tessuto urbano storico in Italia, così come in molti altri Paesi a rilevante rischio sismico, sono prevalentemente costituiti da edifici in muratura portante, generalmente costruiti in epoche passate in assenza di normative antisismiche. La fabbriche tradizionali si possono considerare come assemblaggi di elementi determinati staticamente, vincolati in modo monolatero ed essenzialmente basati sugli accor-gimenti dettati dalla cosiddetta “regola dell’arte”: tali accorgimenti si trovano effettivamente solo in edifici di una certa importanza, mentre nell’edilizia ordinaria sono piuttosto rari, con conseguente incremento della debolezza statica e sismica. Tali condizioni portano a preferire, ai fini dell’analisi strutturale per la valutazione della vulnerabilità sismica, verifiche di dettaglio di meccanismi elementari di collasso su singoli elementi, ricercando l’eventuale punto debole della costruzione, piuttosto che studi dell’intero edificio che considerino il comportamento ideale di scatola pluriconnessa elastica o elastoplastica. Infine, un’analisi del territorio che muove la propria scala di indagine dalla singola unità strutturale all’intero centro storico e oltre, non può prescindere dal fatto che il costruito in muratura si trova spesso organizzato in aggregati di edifici interagenti in modo complesso: questo rende ancora più difficoltosi l’approccio, lo sviluppo delle analisi e l’interpretazione dei risultati. Negli scorsi anni, sono state svolte numerose ricerche (le più recenti nell’ambito dei pro-getti ReLUIS - Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica) che hanno permesso di proporre una metodologia innovativa in rapporto alla complessità dell’edificato storico e versatile sia per analisi predittive e di verifica post-sisma, sia per il progetto di piani di mitigazione. La metodologia, già applicata in diversi centri storici, nei quali sono stati individuati campioni significativi di edifici (unità strutturali) appartenenti a diverse tipologie costruttive, prevede una imprescindibile fase di conoscenza preliminare di impostazione fortemente interdisciplinare, basata sulla raccolta di dati in sito mediante l’utilizzo di apposite schede e sulla realizzazione di campagne minime di indagini sperimentali. A partire dalle informazioni disponibili sono effettuate analisi storico - tipologiche, strutturali, dei meccanismi di danno e degli interventi pregressi e sono successivamente svolte valutazioni della vulnerabilità sismica dei sistemi edilizi aggregati, mediante l’applicazione di procedure automatiche di calcolo, basate sulla stima della resistenza nel piano e sullo studio di meccanismi locali di collasso fuori piano di macroelementi strutturali: tali procedure di calcolo limite dipendono da pochi parametri geometrici e meccanici, e quindi non richiedono un rilievo estremamente accurato e pesanti oneri computazionali. In questa sede sono illustrate le versioni più recenti di queste procedure, aggiornate agli ultimi sviluppi normativi: esse, mediante l’applicazione a tre centri storici dell’Italia centrale scelti come casi di studio (Campi Alto di Norcia, Castelluccio di Norcia e Sulmona), hanno dimostrato la loro completezza e affidabilità, attraverso il confronto dei risultati sia con l’effettivo comportamento della classe del costruito esistente in muratura in occasione di recenti eventi sismici, sia con le previsioni statistiche fornite dalle scale macrosismiche, sia con modellazioni meccanico-capacitive di dettaglio del comportamento nel piano e fuori del piano. Queste ultime hanno consentito, oltre che una calibrazione delle procedure, la messa a punto di metodi di calcolo e verifica strutturale: in questo senso è risultato particolarmente innovativo e per questo particolarizzato sul solo caso studio di Sulmona l’approccio capacitivo sviluppato per lo studio del comportamento nel piano. La metodologia di studio, sistematizzando le valutazioni di vulnerabilità per edifici in muratura aggregati all’interno di centri storici, si presta a interessanti applicazioni in ambito normativo, specialmente per quel che riguarda la gestione e la tutela del patrimonio architettonico; i risultati ottenuti avranno inoltre particolari riscontri nelle attività di ricerca e in quelle più applicative che si stanno sviluppando in Abruzzo a seguito degli eventi relativi al sisma del 6 Aprile scorso.
Borghi, Jacopo. "Sviluppo di calcestruzzi innovativi ecosostenibili ottenuti mediante la sostituzione parziale di aggregati naturali con rifiuti derivati da attività industriali". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.
Buscar texto completoCantamaglia, Carlo. "Progettazione e sviluppo di un sistema di aggregazione dati per applicazioni WoT in uno scenario di monitoraggio strutturale". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22866/.
Texto completoRaho, Marco. "Sviluppo e caratterizzazione meccanica di un calcestruzzo fibrorinforzato e realizzato con materiali da riciclo, idoneo al confezionamento di lastre predalles". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17994/.
Texto completoFRACCHETTI, Fabio. "La biodiversità come risorsa: studio della variabilità intraspecifica nella specie Oenococcus oeni, per la valorizzazione di tratti fenotipici peculiari". Doctoral thesis, 2009. http://hdl.handle.net/11562/337351.
Texto completoThe strains belonging to the species Oenococcus oeni are the main microbial agents responsible for malolactic fermentation (MLF), as they are perfectly adapted to survive in a harsh environment such as wine. Oenococcus oeni is indeed able to grow in starving conditions, at low pH values, and it tolerates very high concentrations of ethanol. Depending on the strain, O. oeni gives to wine also typical aromatic notes. Thanks to these characteristics, strains of O. oeni are the most suitable microorganisms to be used as MLF starter. This species is very interesting not only for economic and technological reasons, but also for basic studies. Oenococcus oeni has indeed been suggested by some authors as a model species both to study the behaviour of lactic acid bacteria in acidic environments, and to analyse the evolutionary mechanisms of microbial genome. In fact, O. oeni is prone to accumulate mutations as it lacks two components of the MMR (MisMatch Repairing) system, necessary to correct DNA replication errors. This leads O. oeni to increase variability by accumulating both point mutations in the genome, and the acquisition of exogenous DNA by horizontal gene transfer. Nonetheless, the analysis of the microbial biodiversity has often focused on few topics with the purpose to ensure certain outcomes for starter producing companies and winemakers. Therefore the framework of metabolic and physiological potential of the O. oeni species is not yet complete. The present research was preceded by numerous ecological studies to analyse the diffusion and the biodiversity of O. oeni strains in Verona wines, especially the Amarone wine. During those researches several strains with different features has been isolated: some strains showed interesting technological properties, while many of them were unsuitable in winemaking trials. Considering the variability showed by the species O. oeni and the different aptitudes of the strains present in the collection of the Department of Biotechnology to carry out MLF in winemaking processes, in this PhD thesis the attention was focused on a small number of strains with unique characteristics. The final aims were to deepen the knowledge about the strains; to develop procedures for their effective differentiation and to exploit the distinctive features of some strains re-evaluating their potential in view of possible applications in winemaking processes. The study was divided into two parts. In the first part, a model collection of ten O. oeni strains, representing the variability observed in previous research was phenotypically and genotypically characterized. Then a correlation between the response to high concentrations of ethanol and the isolation source was demonstrated, through the analysis of membrane fluidity changes in response to different concentrations of alcohol. Finally, the possibility to differentiate strains by the expression patterns of ubiquitous marker genes involved in stress response was evaluated. Moreover, the correlation between the presence in the genome of specific loci associated with an increased resistance and the real properties of the strains was assessed. In the second part, the research focused on the characterization of the strain Br10, which develops in aggregates (pellicles or biofilms), a property never described before for the O. oeni species, and also characterized by a good resistance to various environmental stresses. More in detail, the presence of polysaccharides in the extracellular matrix was determined by colorimetric and enzymatic assays. Moreover, the influence of the culture medium on the capacity to form the aggregates and to carry out MLF in wine was analysed. The possibility to exploit the phenotypic peculiarity showed by the strain Br10 was successfully evaluated, first inoculating the pellicles in difficult wine (after appropriate preadaptation), then performing co-inoculation of yeasts and aggregative bacteria in grape juice. In conclusion, biodiversity represents an important resource, not only from a purely scientific point of view, but also for technological aspects. The constant isolation of new strains and the analysis of their phenotypic and genotypic characteristics are, indeed, the prerequisites to innovate the fermentation processes and to improve the quality of the final products.