Literatura académica sobre el tema "Strategie territoriali"

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Artículos de revistas sobre el tema "Strategie territoriali"

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Moretti, Anna. "Strategie infrastrutturali e strategie territoriali: una evoluzione nel tempo". TERRITORIO, n.º 55 (enero de 2011): 171–76. http://dx.doi.org/10.3280/tr2010-055024.

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Cruz-Gallach, Helena. "I conflitti territoriali in Catalogna: verso una caratterizzazione delle mobilitazioni sociali esistenti". ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, n.º 95 (febrero de 2010): 59–76. http://dx.doi.org/10.3280/asur2009-095004.

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L'articolo analizza le mobilitazioni sociali sorte in Catalogna a causa di conflitti territoriali. Si focalizza l'attenzione sull'analisi delle mobilitazioni sociali emerse durante gli anni Sessanta per studiare poi quelle apparse nell'ultima decade. L'articolo cerca di conoscere le strategie che sviluppano le mobilitazioni e la diversitŕ di discorsi che elaborano per poter mostrare la varietŕ tipologica che presentano le mobilitazioni sociali oggi nei conflitti territoriali catalani.
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Mattioli, Cristiana y Bruna Vendemmia. "Scuola e mobilità per trattare le fragilità territoriali". ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, n.º 132 (febrero de 2022): 53–73. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-132-s1004.

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Numerose ricerche evidenziano come l'accessibilità all'educazione sia uno dei di-ritti fondamentali di cittadinanza da garantire a livello nazionale per poter ridurre le disparità sociali. Il contributo si focalizza sulla relazione tra mobilità, istruzione e povertà educativa. L'analisi della bibliografia permette di mettere a fuoco le prin-cipali problematiche e suggerire alcune possibili strategie e politiche per ridurre le disuguaglianze territoriali nell'accesso all'educazione in Italia.
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Savino, Michelangelo. "Introduzione. Aspetti controversi della fragilità territoriale". ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, n.º 3 (febrero de 2021): 11–28. http://dx.doi.org/10.3280/es2020-003001.

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Resumen
Porre l'accento sulla fragilità ha rappresentato, nel corso degli ultimi anni, la decisione di spo-stare lo sguardo verso realtà del territorio che si sono ritrovate ai margini dello sviluppo e per molti versi neglette alle strategie di intervento e di investimento. La crisi finanziaria globale prima e la pandemia dopo, però, mettono in discussione le precedenti distinzioni territoriali e lasciano intravedere insorgenti forme di "fragilità" anche nei territori convenzionalmente con-siderati "robusti". Il concetto di "fragilità" permette di cogliere - con una specifica attenzione - i processi in cor-so, per quanto non aiuti a comprendere immediatamente però come agire e dove agire. Tuttavia, è l'occasione per il futuro di formulare politiche innovative, inclusive e soprattutto alter-native alle strategie, spesso inefficaci, del passato.
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Renzoni, Cristina. "Attrezzare territori, costruire spazi di urbanità. Note per uno sguardo di lungo periodo sull'infrastruttura scolastica italiana". ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, n.º 132 (febrero de 2022): 18–35. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-132-s1002.

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Resumen
Il processo di infrastrutturazione scolastica nel II dopoguerra ha avuto un impatto rilevante sull'organizzazione spaziale delle città italiane. A fronte di un panorama che in anni recenti ha rafforzato lo stato conoscitivo del patrimonio edilizio, il contributo propone uno sguardo sulle specificità territoriali di tale patrimonio, radicando nei contesti e nel tempo lungo alcune ipotesi interpretative, attraverso tre affondi che restituiscono l'intreccio di strumenti, strategie localizzative e trasformazioni urbane.
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Testa, Ugo. "Il progetto Life Ambiente Sapid: i dubbi di una difficile coesistenza Ogm/no Ogm". AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, n.º 1 (diciembre de 2010): 73–84. http://dx.doi.org/10.3280/aim2009-001007.

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Resumen
Il Dna degli Ogm, in quanto legato ad organismi viventi, si può diffondere nello spazio e nel tempo attraverso il polline (come avviene soprattutto per il mais) ed i semi (colza), causando una "contaminazione" delle piante non Ogm e dei relativi prodotti. Contaminazione dei prodotti che può verificarsi anche nelle aziende di trasformazione. La politica della coesistenza pertanto rischia, in alcune realtà , di essere di difficile applicazione e di compromettere l'identità di quelle produzioni di qualità riconosciuta (biologico, Dop, Igp, tipico). Le strategie di coesistenza vanno quindi applicate tenendo conto delle specificità territoriali e delle agricolture prevalenti nelle singole aree. Il progetto "Sapid" è stato cofinanziato nell'ambito del programma europeo Life Ambiente. Il suo obiettivo principale è di individuare le strategie e gli strumenti a livello territoriale, di filiera ed aziendale, per garantire la coesistenza dei diversi modelli agricoli, evitando le contaminazioni con Ogm, anche di tipo accidentale. I risultati della sperimentazione dimostrano che è possibile ridurre la contaminazione Ogm/non Ogm al di sotto della soglia di coesistenza (0,9%), ma è impossibile azzerarla, sia in campo e nel resto delle filiere, a causa delle particolare struttura del comparto agroalimentare marchigiano. Il progetto "Sapid" è giunto alla conclusione che, in un regime di coesistenza, una possibile strategia per tentare di garantire l'assenza di contaminazione da Ogm, anche quelle accidentali, è la costituzione dibasati su accordi volontari di tutti gli operatori delle filiere, per la moratoria della coltivazione, della trasformazione e dell'utilizzo di piante e prodotti Ogm.
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Cialdea, Donatella y Chiara Pompei. "Realizzare/ripensare il paesaggio: il fiume come rete di sperimentazioni". ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, n.º 132 (noviembre de 2021): 5–25. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-132001.

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Il paesaggio e un'opportunita per sperimentare approcci innovativi di piano e di progetto per i territori fragili. Tra questi rientrano le reti fluviali, che spesso attraversano gli spazi urbani. A causa dei cambiamenti climatici, questi territori sono divenuti luoghi di elezione per la sperimentazione contemporanea di strategie territoriali e locali. I Contratti di fiume possono essere identificati come un processo in grado di risolvere il complesso sistema di relazioni tra tutte le componenti in gioco.
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Chiodelli, Francesco. "Strategie demografiche e matrice spaziale. Demografia e governo del territorio nel conflitto israelo-palestinese su Gerusalemme". ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, n.º 95 (febrero de 2010): 27–57. http://dx.doi.org/10.3280/asur2009-095003.

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Resumen
Il paper analizza la connessione tra le strategie demografiche israeliane per Gerusalemme e le politiche di governo del territorio nella cittŕ, relativamente alla questione specifica dell'abusivismo edilizio nella parte orientale della Cittŕ Santa. La tesi č che Gerusalemme č oggetto di una "guerra a bassa intensitŕ", i cui obiettivi demografico-territoriali, tipici di quella che puň essere definita un'"etnocrazia urbana" (Yiftachel e Yacobi, 2003), sono perseguiti mediante pratiche e politiche di planning. La prima parte del paper si concentra sulla lettura delle caratteristiche demografiche di Gerusalemme, mentre la seconda si occupa delle politiche urbane messe in campo dalla Municipalitŕ - nello specifico in relazione all'edilizia residenziale e al problema dell'abusivismo edilizio a Gerusalemme Est - mostrando come esse si articolino lungo una linea di discriminazione etnica nei confronti della popolazione arabo-palestinese. La natura del saggio č intenzionalmente prettamente descrittiva, demandando a brevi sezioni, introduttiva e conclusiva, la definizione del quadro teorico-interpretativo di riferimento.
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Kunzmann, Klaus R. "Dopo la crisi economica globale: implicazioni sulle politiche per il futuro del territorio europeo". TERRITORIO, n.º 58 (septiembre de 2011): 7–15. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058001.

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Resumen
Il saggio si interroga sulle implicazioni territoriali di una crisi finanziaria non ancora conclusa che si ripercuote sulle economie locali europee. L'autore sottolinea la vulnerabilitŕ del ‘vecchio continente' e delle sue varietŕ regionali. A fronte della difficoltŕ a misurare analiticamente gli esiti spaziali della crisi, il saggio presenta cinque scenari di crescita europei che, in forma non necessariamente alternativa, alludono ad altrettante trame di possibili strategie di sviluppo spaziale nella dimensione continentale. Evocando i temi della societŕ della conoscenza, dell'economia creativa e della formazione permanente, della centralitŕ del paesaggio e dei contesti rurali, dei processi culturali e delle nuove produzioni, come quello dei molteplici legami con le economie emergenti a scala globale, il saggio ci conduce a considerare con realismo l'idea di un'Europa a due velocitŕ.
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Carrera, Letizia. "Le politiche urbane per l'inclusione. Generare terzo spazio". TERRITORIO, n.º 93 (enero de 2021): 123–28. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093019.

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Resumen
Oggi la città è più che in passato caratterizzata dalla multiculturalità, affrontata ancora con la logica del ‘melting pot', quindi di omogeneizzazione delle differenze, piuttosto che di quella più complessa della ‘salad bowl'. Uno strumento strategico è rappresentato dalla (ri)progettazione dello spazio urbano in vista della realizzazione di processi di inclusione, attraverso interventi strutturali puntuali e diffusi nel territorio. Centrali gli spazi terzi, spazi fisici nei quali soggetti diversi hanno la possibilità di incontrarsi e di iniziare percorsi di riconoscimento e di costruzione di comunità territoriali fondate sulle differenze e sulla contaminazione. Alcune politiche hanno optato per strategie di attesa di processi spontanei di composizione virtuosa di quelle differenze, altre per la messa in campo di azioni di governo delle differenze stesse e di processi di inclusione attiva.
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Tesis sobre el tema "Strategie territoriali"

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Locarini, Alessia <1991&gt. "I fattori territoriali nelle strategie di apertura internazionale delle imprese". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9141.

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L'evoluzione dello scenario economico mondiale ha profondamente cambiato l’ambiente entro il quale operano le imprese. Negli ultimi anni, infatti, è stata rilevata una crescente tendenza da parte delle imprese a ricercare nuove opportunità di crescita sui mercati esteri, aprendo così la strada a diffusi processi di internazionalizzazione. La massiccia riorganizzazione a livello globale delle attività produttive ha tuttavia comportato una maggiore attenzione delle imprese ai fattori localizzativi che distinguono i territori. Ogni nazione, infatti, racchiude al suo interno un proprio ambiente distintivo e in continua trasformazione, contraddistinto da specifici connotati geografici, economici, culturali, demografici e politici. L’obiettivo della tesi è analizzare le relazioni fra strategie di internazionalizzazione delle imprese e l’individuazione di fattori country specific in grado di fornire condizioni di competitività nel lungo periodo. Il territorio e il contesto che lo caratterizza diventano quindi aspetti centrali nella definizione della strategia di internazionalizzazione.
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BRENA, Lara. "Trasformazione delle economie territoriali: strategie competitive, governance e internazionalizzazione. I distretti industriali della Bergamasca". Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2012. http://hdl.handle.net/10446/26708.

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MURRU, Maria Grazia. "GESTIONE INTEGRATA DELLE ZONE COSTIERE Strategie e metodi per la definizione di nuovi “equilibri territoriali” nelle aree di costa". Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2013. http://hdl.handle.net/11392/2388887.

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Resumen
The progressive urbanization development of coastal areas is included into the wide phenomenon of sprawl, which, in last decades has radically changed the overall urbanization European structure. Reasons of this “coastal attack” are ascribables to many historical, cultural, social and economic features, determining the increasing occupation of coastal areas in accordance with unsustainable development models. In some cases in fact, mass tourism became as something that destroyed more then it built up, and today it is considered like a real heavy industry. Many economic interests (tourism, industry, agriculture, fishery, energy production) about coastal areas put politics and technicians to establish a great number of laws and specific tools able both to use these areas, both to preserve them. However, frequently, several initiatives were characterized by the absence of a real logic, appearing simply as a partial and restricted laws sequence. For these reasons United Nations first, and then European Union, since ’70 years, highlighted the importance of an Integrated Coastal Area Management (ICAM). The present work, within this institutional framework, suggests the definition of an integrated area management system, based on the cooperation and coordination of all the institutions and administrations, in order to set-up governance systems guaranteeing integration between politics, territorial activities and all features bonded more or less directly to coastal areas.
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Forti, Simone. "Strategie per un utilizzo efficace di strumenti SIT per la gestione e il supporto decisionale in ambito comunale: il caso di Città di Castello". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Resumen
I motivi della scelta di questo tema di studio sono legati alle criticità ed esigenze riscontrate nell’ambito dell’esperienza professionale come dipendente del Comune di Città di Castello. Le grandi potenzialità offerte da strumenti evoluti e trasversali come quelli offerti da un Sistema Informativo Territoriale appaiono essere perfette per rendere più efficace l’azione amministrativa e per mettere a frutto il patrimonio informativo disponibile. Sono state descritte le caratteristiche generali di un SIT, le sue peculiarità, le difficoltà e le esigenze, illustrandone inoltre le potenzialità. Sono state condotte attività di ricognizione e di studio per provare a definire il design di un SIT calibrato sulle esigenze e potenzialità del Comune. È stata analizzata la struttura delle basi di dati, procedendo anche a sottoporre questionari ad alcuni dipendenti per comprendere meglio esigenze e criticità. Si è preso in considerazione il contesto locale e le sue peculiarità. Sono state illustrate le strategie per l’implementazione del SIT dell’Ente, individuando le priorità e le azioni da intraprendere, approfondendo tematiche specifiche. Si è illustrato come, attraverso l’utilizzo di dati aperti disponibili in rete, si possano condurre studi sull’utilizzo del suolo e soprattutto sulla sua evoluzione nel tempo, relazionando queste informazioni con l’andamento demografico e i cambiamenti del territorio. È stata proposta una strategia per implementare un Geoportale comunale, che comprendesse un servizio WebGIS basato su framework Open-Source, introducendo inoltre un catalogo dei geodati disponibili. Si è infine ipotizzato uno scenario di utilizzo di soluzioni evolute come la Blockchain per la gestione dei trasferimenti di potenzialità edificatorie dovuti all’introduzione di strumenti perequativi e compensativi. Si è cercato di far comprendere il valore aggiunto che il SIT può offrire in termini di pianificazione, gestione strategica e supporto alla capacità decisionale.
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Montagner, Maria Giovanna <1978&gt. "Gli agro-eco-paesaggi come risorse strategiche per l'innovazione del sistema turistico: casi di studio: la Provincia di Venezia e la Camargue (F): processi partecipativi e strategie pubblico-privato per utilizzo e fruizione integrata dei beni ambientali e territoriali". Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/1006.

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Resumen
Il focus della ricerca è rappresentato dall’innovazione del sistema turistico mediante l’integrazione con il settore agricolo grazie alla valorizzazione e fruizione degli agro-eco-paesaggi: tipologia paesaggistica frutto della commistione di risorse naturali ed antropiche proprie di quel determinato territorio. L’individuazione dei paradigmi che hanno condotto alla formazione degli attuali modelli di sviluppo turistico – in particolar modo balneare - e agricolo ha permesso di de-costruirli al fine di predisporre un nuovo sistema turistico integrato costa-entroterra, fondato su politiche, strutture e strumenti, volti alla sostenibilità integrata. La creazione di un sistema integrato e l’aumentare delle risorse e dei soggetti coinvolti nella filiera turistica, conduce inevitabilmente a conflitti socio-ambientali, che vanno gestiti attraverso processi decisionali inclusivi e partecipativi. La scelta dei casi di studio (Provincia di Venezia e Camargue) risponde alla necessità da un lato di ancorare il neologismo paesaggistico ad un caso applicativo e dall’altro di portare un esempio concreto di gestione del territorio di tipo integrato e partecipativo.
The innovation of the Tourist System through the integration with the agricultural sector, thanks to the valorisation and fruition of the agro-eco-landscapes (a new typology of landscape the result of the mix of natural and anthropogenic resources of that specific territory) is the focus of the research. The discovery of the paradigms that have originated many actual models of touristic – seaside in particular - and agricultural developments has allowed the research to deconstruct them, in order to propose a “new integrated coast-hinterland tourist system” based on policies, structures and tools aimed at an integrated sustainability. The creation of an integrated system and, therefore, the increase of the resources and of those subjects involved in the touristic sector, inevitably leads to socio-environmental conflicts that must be managed through participatory and inclusive decision-making processes. The choice of case studies (Province of Venice and Camargue) meets the need, on the one hand, to anchor the landscape neologism to an application case and, on the other, to suggest a concrete example of an integrated and partecipatory territorial management.
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Arnaud, Charlène. "Approche fonctionnelle et dynamique du portefeuille territorial d'évènements culturels : manager la proximité pour une attractivité durable du territoire". Thesis, Aix-Marseille, 2012. http://www.theses.fr/2012AIXM1076/document.

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Resumen
Cette thèse pose la question de la territorialisation de l'action publique avec pour champ d'application la culture. Il s'agit de déterminer dans quelle mesure le management stratégique du portefeuille territorial d'évènements culturels participe au management de la proximité territoriale et, par extension, à l'attractivité durable du territoire. Il s'agit dans un premier temps de rappeler les enjeux territoriaux d'un management de la proximité. L'un des concepts centraux mobilisés ici est le management territorial stratégique, entendu comme le nouveau paradigme de l'action publique locale. L'approche par les dynamiques de proximité est ensuite proposée comme grille de lecture du territoire, l'activation des potentiels de proximité permettant un renforcement de l'attractivité territoriale (Chapitre 1). Reste que l'action culturelle peut prendre des formes variées. Or, nous avons pu constater un déplacement de la politique culturelle française, anciennement fondée sur le développement d'équipements relais pour mailler le territoire et favoriser la démocratisation culturelle, et aujourd'hui soumise à un phénomène de « festivalisation ». Si l'évènement apparaît comme une forme moderne d'action culturelle, l'essoufflement constaté sur certains territoires et la mise en concurrence accrue des « destinations évènementielles », invitent à replacer l'analyse de l'évènement culturel dans une approche stratégique fonctionnelle et dynamique du portefeuille territorial d'évènements culturels. Il s'agit alors de s'interroger sur les différentes fonctions attribuées aux évènements et ce au regard d'une logique stratégique territoriale (Chapitre 2)
This work is a theoretical and methodological analysis of the public action territorialisation in the cultural field. We want to determine to which extent the strategic management of a territorial events portfolio takes part in the reinforcement of territorial proximity, and, by extension, in the sustainable attractiveness of this territory. First, we recall the territorial issues of a strategic management thought in the way of territorial proximity. One of the central concepts mobilized in this reflection is the territorial strategic management. It is understood as the new paradigm of the local public action. The “dynamics of proximity” approach is then proposed as an analytic framework of the local governance system. The activation of the potentials of proximity make a strengthening of territorial attractiveness possible (Chapter 1). Moreover, the cultural action can take many forms. However, we have seen a shift in French cultural policy. Formerly based on the development of equipment used to cover the territory and promote the democratization of culture, it is now subject to a phenomenon of “festivalization”. If the event is seen as a modern form of cultural action, the possible running out of steam as the development of a real competition on the “event destinations” marketplace invite us to place the analysis of the cultural event in a functional and dynamic approach of the territorial events portfolio. The aim is thus to consider the various functions assigned to the different events under a territorial strategic logic (Chapter 2)
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Joubert, Jérémie. "Logiques d’action collective et agencement des dynamiques territoriales dans les démarches d’écologie industrielle et territoriale". Thesis, Troyes, 2018. http://www.theses.fr/2018TROY0029.

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Resumen
Le développement durable appelle une transformation à la fois technique et culturelle de la société industrielle contemporaine. Comment des actions collectives, appelées démarches d’écologie industrielle et territoriale, peuvent faire évoluer de concert les conceptions sociales conventionnelles et les pratiques de production ou de consommation actuelles ? Ce problème est abordé à partir de l'étude des logiques d'action collective, c'est-à-dire des motifs et des normes institutionnalisées qui servent de référence dans les coordinations entre les personnes. Pour y apporter une réponse, nous avons mené une enquête dialogique, au contact de praticiens des filières du bâtiment écologique. La première partie du mémoire porte sur les conceptions sociales qui prévalent dans la politique industrielle et dans la politique territoriale de l’Etat. Nous montrons quelles sont les dynamiques de transformation des logiques d’action dans ces deux domaines. Dans la seconde partie, l’enquête se concentre sur l’étude de projets « novateurs », qui visent à restructurer les filières industrielles du bâtiment. Nous cherchons à comprendre comment ce type d’action collective peut favoriser l'émergence de pratiques novatrices, valorisées d’un point de vue à la fois industriel et écologique, tout en organisant des collectifs de filières locales dédiées. Nous proposons un modèle d’articulation entre logique industrielle et logique territoriale au cours d’une action collective ainsi qu’un modèle de gouvernance discursive de ces projets
Sustainable development calls for a technical and a cultural transition of the contemporary industrial society. How some collective actions, called industrial ecology projects, can make evolve in the same time conventional social concepts and current production and consumption practices? This problem is addressed from the perspective of the study of logics of collective actions, which means from the perspective of institutionalized motives and norms used as references in the social coordination process. To answer to this problem, we conducted a “dialogical” inquiry, in contact with practitioners (professionals) of the ecological building industry. The first part of the thesis is about the social concept of the industrial policy and the territorial policy of the French state. We show what are the transformation dynamics of the logics of action in these two areas. In a second part, the inquiry focusses on the study of "innovative" projects, which goal is to reorganize the building industry. We seek to understand how this sort of collective action can stimulate the emergence of new innovative practices, highlighted from both an industrial and an ecological point of view, while organizing in the same time dedicated local communities. We propose a model of the articulation between the industrial and the territorial logics of action as well as a model of the discursive governance of innovative projects
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BORELLI, GUIDO. "Le strategie dell'emergenza e la pianificazione territoriale". Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 1997. http://hdl.handle.net/11578/278401.

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EUGENI, FEDERICO. "Aree Fragili Smart e Strategie di Sviluppo Territoriale". Doctoral thesis, Università degli Studi dell'Aquila, 2022. http://hdl.handle.net/11697/192060.

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Lo scopo della presente tesi di dottorato è costruire letture innovative che siano rappresentative dei fenomeni in atto sul territorio nazionale italiano caratterizzate da una solida base conoscitiva ed informatizzata. Uno dei temi cardine è certamente quello legato alla perifericità, fenomeno oggetto di studio nelle discipline scientifiche sin dai primi anni 80. La perifericità, intesa come fenomeno secondo il quale alle regioni fisicamente molto distanti dai centri di attività economica vengono negati i benefici dell’agglomerazione provocando quindi una serie di svantaggi economici associati agli elevati costi di trasporto, all’accesso alle fonti di innovazione, al mercato del lavoro ecc., è oggetto di studio sin dai primi anni 80. La tesi ripercorre, in prima istanza, le tappe fondamentali delle interpretazioni effettuate a riguardo nel corso del tempo ponendo attenzione all’intimo legame tra queste e il concetto di sviluppo. La perifericità viene intesa, quindi, come un fenomeno complesso e multidimensionale che aggrava gli effetti dei processi socioeconomici che sono causa di una disconnessione sempre più marcata fra territori. Viene posta attenzione non tanto, quindi, alla posizione geografica degli stessi ma al loro grado di disconnessione, in modo tale da immaginare un set di geografie relazionali tramite l’interpretazione delle quali si possano superare i modelli classici di sviluppo dualistico, applicati dagli anni 50 in poi, e il paradigma del “centro che produce la periferia”, il quale ha costituito nella storia un modello di forte stabilità, la cui efficienza, interpretativa in specie, non è mai stata posta in dubbio se non nei decenni più vicini a noi (Dematteis, 2002). Il passo successivo è stata la costruzione di un sistema di indicatori su scala nazionale a livello LAU-2 attraverso l’aggregazione statistica di dati provenienti sia da fonti ufficiali che da fonti open-source aggiornabili liberamente dagli utenti. Questo passaggio si è rivelato fondamentale nella definizione, tramite analisi multicriteriali, di geografie inedite descrittive di altrettanti temi interagenti in atto nello scenario nazionale italiano (cambiamento climatico, , accessibilità, multirischio, invecchiamento della popolazione, ecc.). Le stesse sono state confrontate in prima battuta con quelle già elaborate in materia da precedenti studi e successivamente tra loro in modo tale da definire una perimetrazione innovativa di aree affette da criticità multiple. Un primo caso studio è stato identificato nei territori colpiti dagli eventi sismici verificatisi nel 2009, nel 2016 e nel 2017 (185 comuni). Successivamente è stato stabilito, grazie alla ricchezza purtroppo non omogenea sul territorio di informazioni disponibili, prima dal punto di vista teorico-concettuale e poi applicativo l’apparato metodologico di un innovativo strumento di progettazione spaziale orientato allo sviluppo basato sul concetto di Spatial Information Modeling (SIM). Quest’ultimo sarà poi tradotto in un sistema informativo di nuova concezione finalizzato a permettere agli attori coinvolti nei processi pianificatori e programmatici di contribuire ad orientare scelte di policy finalizzate ad integrare e ricomporre il territorio, l’ambiente e il paesaggio strutturando un modello di governance performante orientato allo sviluppo.
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TOSERONI, FULVIO. "Valutazione della Resilienza territoriale ai disastri: una nuova metodologia multicriterio.Evaluating Territorial Disaster Resilience: a novel multi-criteria methodology". Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2017. http://hdl.handle.net/11566/251228.

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Resumen
La ricerca parte dai testi Our Common Future e Yokohama Strategy (1994), Hyogo Framework for Action - Building the Resilience of Nations and Communities to Disasters (HFA-2005) e Sendai Framework for Disaster Risk Reduction (SFDRR-2015). In particolare affronta le priorità del SFDRR: 1) Comprensione del rischio disastri; 2) Rafforzamento della governance per la gestione del rischio disastri; 3) Investire in resilienza per la riduzione del rischio disastri; 4) Migliorare la preparazione alle catastrofi per una risposta efficace per un "ricostruire meglio" nel recupero, la riabilitazione e la ricostruzione. Il testo risponde alle seguenti domande: Cos’è la resilienza? E’ un prodotto o strumento per le dinamiche di DRR? Si può realizzare un modello di sistema (comunità-territorio-ambiente) resiliente? E’ possibile misurare la resilienza con indici appropriati? Si otterrebbe un’unità di misura per la resilienza territoriale e la comprensione di un contesto emergenziale? Dalle domande è stata sviluppata la seguente ipotesi: “Indicizzare le caratteristiche chiave della resilienza riferita ad un sistema territoriale, ovvero la capacità di ridurre l'impatto di un disastro, preservare l'integrità e adattarsi alle nuove condizioni, contribuisce anche a identificare le ‘soglie emergenziali’ di tale sistema”. L’ipotesi ha portato al confronto tra il concetto di Energia dell’evento e quello di Risorse del Sistema, descrivente le azioni-attività-risorse per fronteggiare un Evento Estremo. Il campo di studio è risultato complesso, con dati qualitativi/quantitativi, che hanno portato alla scelta di un approccio multicriteriale. Si è scelta pertanto una metodologia Multi Criteria Decision Analysis (MCDA), specificatamente l’Analytics Hierarchy Process (AHP). Il lavoro ha portato all’introduzione dell’Indice di Impatto Reale (IIR), derivato dalla formula del Rischio (Varnes, 1984), composto da un Indice di Criticità Territoriale (ICT) per la stima della magnitudo del problema ed un Indice di Capacità Adattiva (ICA) per la stima delle risorse del territorio. La composizione dei parametri di ICT e ICA permette di quantificare: l’Indice d’Emergenza Territoriale (IET); l’Indice di Disastro Territoriale (IDT) e l’Indice di Catastrofe Territoriale (ICT). Ciascuno di essi misura la distanza del sistema dal livello di soglia d’equilibrio, oltre il quale si verificherebbe un determinato contesto. Formula e processi sono stati testati a livello territoriale comunale in scenari idrogeologici. I vantaggi ottenuti sono stati: 1) il disporre di soglie di riferimento per la comprensione del territorio; 2) la conoscenza dei punti di rottura dei sistemi: 3) l’utilizzo di indici pesati per comprendere dove investire ed ottenere risultati efficaci; 4) la realizzazione di liste di priorità d’azione.
This research started by the texts Our Common Future and Yokohama Strategy (1994), Hyogo Framework for Action - Building the Resilience of Nations and Communities to Disasters (HFA-2005) e Sendai Framework for Disaster Risk Reduction (SFDRR-2015). In particular faces the SFDRR priorities: 1) Understanding disaster risk; 2) Strengthening disaster risk governance to manage disaster risk: 3) Investing in disaster risk reduction for resilience; 4) Enhancing disaster preparedness for effective response and to “Build Back Better” in recovery, rehabilitation and reconstruction. This text answers to following questions: What is it the resilience? Is it a product or a tool of DRR? Is it possible to realize a resilient model of a system (community-territorial-environment)? Is it possible to measure the resilience with specific indexes? Could be possible to obtain a Unit of Measure for territorial resilience, to understanding of an emergency context? Starting from the questions it was developed a main hypothesis: “Indexing the keys characteristics of a territorial system: the capacity to reduce a disaster impact, to preserve the integrity, and to adapt to new conditions, helps to identify the emergency threshold of the system” The hypothesis as led to compared the concept of Energy of Event and Resources of a System (actions, activities, resources) to contrast an extreme event. The field of study was result complex, with qualitative/quantitative data. Thus, it was chosen a Multi Criteria Decision Analysis (MCDA) approach, specially an Analytics Hierarchy Process (AHP). Thanks to AHP method it was introduced, in this work, the Disaster Resilience Threshold Index (DRTi), an evolution of the risk formula (Varnes, 1984). The DRTi is composed by the Territorial Critics Index (TCi) to measure the "dimension" of an Event, and Territorial Coping Capacity Index (TCCi) to measure the resources of a system. Some different composition of TCi and TCCi permit to quantify: the Territorial Emergency Index (TEi), the Territorial Disaster Index (TDi) and the Territorial Index of Catastrophe (TIC). Every of these measure the distance of the system from the equilibrium threshold, beyond which we will have a specific scenario. In this study, the formula and processes were tested a local level in a hydro-geological scenario. As results, we obtained: 1) thresholds to understand the territory; 2)knowledge about the breaks points of the system; 3) weighted indexes to understand where is better to invest resources; 4) a methodology to realize a list of priority actions.
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Libros sobre el tema "Strategie territoriali"

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Ecocittà: Strategie territoriali delle Nazioni Unite nell'era della globalizzazione. Roma: Gangemi, 2004.

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2

Gattullo, Mariateresa. Strutture territoriali, relazioni internazionali e strategie per una centralità mediterranea. Bari: Cacucci, 2013.

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3

Costruire la prevenzione: Strategie di riduzione e mitigazione dei rischi territoriali. Bologna: Pitagora, 2005.

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4

Paliano, Edoardo Colonna di. (In)tessere legami territoriali: Strategie e prefigurazioni per un piano d'unione. Boves]: ArabAFenice, 2018.

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5

La monetazione mercenariale in Sicilia: Strategie economiche e territoriali fra Dione e Timoleonte. Soveria Mannelli (Catanzaro): Rubbettino, 2000.

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6

Quattrone, Giuliana. Città e territori del Mediterraneo: Politiche territoriali, piani urbanistici e strategie di sviluppo. Roma: Consiglio nazionale delle ricerche, 2006.

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7

Meninno, Claudio. Evoluzione di un territorio: Architettura e infrastruttura : strategie per uno sviluppo territoriale transfrontaliero in ambito europeo + scenari territoriali e urbani di integrazione transfrontaliera tra Italia e Slovenia. Trieste: EUT, 2022.

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8

Palermo, Annunziata. Il territorio tra "strutture" e "strategie": Strutturazioni territoriali e criteri della pianificazione strategica per la definizione di modelli di sviluppo locale per centri di medie e piccole dimensioni. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2011.

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9

Masini, Emanuela, Laura Mugnai y Sergio Boncinelli, eds. Gestione della Continuità Operativa delle Strutture Ospedaliere in Condizione di Maxi-emergenza. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-744-9.

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Resumen
Il presente volume si propone di eseguire uno studio che, attraverso un set di indicatori da applicare a tre parametri (appropriatezza, efficienza e qualità dei servizi sanitari), valuti le eventuali debolezze dei servizi assistenziali, territoriali e ospedalieri in caso di disastri con ripercussioni sul medio-lungo periodo. Il progetto vuole identificare la vulnerabilità degli ospedali fiorentini nel caso in cui l’area del Comune di Firenze e le aree limitrofe siano interessate da una maxi-emergenza con parziale o totale compromissione della continuità assistenziale delle strutture ospedaliere. Si propongono, inoltre, strategie e piani per mantenere la continuità operativa anche in caso di maxi-emergenza.
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10

Zimm, Alfred. Territoriale Strategien im realen Sozialismus. Berlin: Akademie-Verlag, 1986.

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Capítulos de libros sobre el tema "Strategie territoriali"

1

Laulajainen, Risto y Howard A. Stafford. "Territorial Strategies". En Corporate Geography, 121–77. Dordrecht: Springer Netherlands, 1995. http://dx.doi.org/10.1007/978-94-017-1181-4_4.

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2

Galan, Juanjo. "Territorial Context". En Analysis and Strategies for Sustainable Regional Planning, 3–31. Cham: Springer International Publishing, 2018. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-96508-6_2.

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3

Horlings, L. G. (Ina). "Strategies for Sustainable Regional Development and Conditions for Vital Coalitions in the Netherlands". En Territorial Governance, 67–91. Heidelberg: Physica-Verlag HD, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-7908-2422-3_4.

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4

van der Zwet, Arno y Martin Ferry. "Integrated Sustainable Urban Development Strategies in the European Union: Added Value and Challenges". En Territorial Cohesion, 111–29. Cham: Springer International Publishing, 2018. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-03386-6_6.

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5

Thompson, William R., Kentaro Sakuwa y Prashant Hosur Suhas. "Regional Power Ascent and Territorial Revisionism". En Analyzing Strategic Rivalries in World Politics, 183–97. Singapore: Springer Singapore, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-16-6671-1_9.

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6

Neto, Paulo y Anabela Santos. "Guidelines for Territorial Impact Assessment Applied to Regional Research and Innovation Strategies for Smart Specialisation". En Territorial Impact Assessment, 211–30. Cham: Springer International Publishing, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-54502-4_12.

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7

Peyrony, Jean, Aurélien Biscaut, Thibault Devillard y Jean Rubio. "French border cities and their cross-border strategies". En Border Cities and Territorial Development, 119–47. London: Routledge, 2021. http://dx.doi.org/10.4324/9781003164753-11.

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8

Binder, Julia. "Die smarte Region". En Die Region - eine Begriffserkundung, 251–60. Bielefeld, Germany: transcript Verlag, 2022. http://dx.doi.org/10.14361/9783839460108-022.

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Resumen
Mein Beitrag nimmt die smarte Region aus planerischer Perspektive in den Blick und positioniert sie im Spannungsfeld territorialer und relationaler Ansätze. Dabei steht die smarte Region für ein normatives Leitbild, welches Planer:innen vor die Herausforderung stellt, digitale Strategien in städtisch und ländlich geprägten Teilräumen zu implementieren. Beispiele regionaler Leitbilder aus der nationalen Förderkulisse zeigen die unterschiedlichen Verwendungen von smart und digital auf. Mit der Frage zur Anschlussfähigkeit an aktuelle Smart-Territory-Debatten wird die smarte Region als Assemblage diskutiert, um Chancen und Herausforderungen dieses Begriffsverständnisses auszuloten. Ziel ist es, smarte Regionen als hybride Räume zu konzeptualisieren, die bottom-up über Akteur:innen-Netzwerke konstituiert werden. Vier Unterkapitel beleuchten jeweils territoriale und relationale Ansätze am Beispiel der smarten Region: Einführend steht die Mehrdeutigkeit des Regionsbegriffes zur Diskussion (1). Die Region als Leitbild (2) behandelt territoriale Raumkonzepte am Beispiel planerischer Leitbilder, gefolgt von einer Einordnung in die Smart-Territory-Debatten (3) sowie einer abschließenden Diskussion zu Potenzialen und Grenzen des relationalen Ansatzes der smarten Region als Assemblage (4).
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Thompson, William R., Kentaro Sakuwa y Prashant Hosur Suhas. "International Rivalry, Territorial Disputes, and Peaceful Dispute Resolution". En Analyzing Strategic Rivalries in World Politics, 199–219. Singapore: Springer Singapore, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-16-6671-1_10.

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Beretka, Katinka. "Critical Analysis of the Linguistic Rights Strategies of the Hungarian National Minority Council in Serbia". En Realising Linguistic, Cultural and Educational Rights Through Non-Territorial Autonomy, 121–37. Cham: Springer Nature Switzerland, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-031-19856-4_9.

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Resumen
AbstractThe Hungarian National Minority Council (HNMC)—the non-territorial autonomy body of Hungarians living in Serbia—has developed its activities since the first democratic elections held in 2010, to include a creative strategic framework in the field of official languages of communication in Hungary. Its first mid-term (five-year) strategy for the development of the linguistic rights of Hungarians was adopted in 2012, its primary goal being to improve the legal background for official communication in minority languages in general in the country, to enhance the efficiency and effectiveness of the application of the relevant rules by the public authorities and to develop the linguistic awareness of Hungarian national minorities by raising their awareness of language rights. These strategic goals were supported by a range of programmes primarily focused on information, financing, providing law enforcement and assistance, etc.; some of them were copied by other minority councils in Serbia as examples of good practice. The second Linguistic Rights Strategy was adopted in 2021, after a delay of a few years. Besides containing similar provisions as the first document from 2012, with respect to strategic programmes in the field of official communications, its subject matter also covers some other spheres, such as the use of Hungarian in education, information or culture, and it relies much more on the benefits of information technology. Because each strategy is only worth as much as it has accomplished, this paper aims to present and critically analyse the valid Linguistic Rights Strategy of the HNMC in light of its possible practical implications in the future, with special regard to the existing experience gained during the realisation of the previous strategy.
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Actas de conferencias sobre el tema "Strategie territoriali"

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Mininni, Mariavaleria, Luigi Guastamacchia y Teresa Pagnelli. "Rinaturalizzare/reinventare/riparare: azioni paesaggistiche per il riuso del paesaggio estrattivo: il caso studio della nuova provincia BAT". En International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8021.

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Resumen
L’attività estrattiva ha costituito per la Puglia un importante motore di sviluppo economico e produttivo, uso del territorio legato alla sua tradizione storico-costruttiva. In particolare il bacino estrattivo della nuova provincia Barletta – Andria – Trani (BAT), a nord di Bari, in crisi ed in parte dismesso, è stato per la Regione uno dei riferimenti per l’ economia, non sempre sensibile verso le indotte trasformazioni sul paesaggio e territorio. Il presente contributo si propone di indagare quale possa essere il punto d’incontro tra il processo di pianificazione e quello produttivo, al fine di individuare strategie con cui operare il ripristino e la restituzione di usi, significati e valori a siti estrattivi ormai dismessi; attivando proattivamente e propositivamente processi virtuosi capaci di innescare da un lato una migliore gestione del paesaggio e dall’altro la necessaria innovazione nel sistema di gestione del comparto estrattivo risorse per il territorio. Partendo dall’atto di avvio del PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale), attento al recupero di cave esaurite ed abbandonate, si è cercato di definire un percorso metodologico e progettuale, nel quale il presupposto di riacquisire le cave esaurite in un processo di sviluppo sostenibile del territorio trova, attraverso azioni di paesaggio ripensate come le “3R”: Rinaturalizzare, Reinventare, Riparare, proposte strategiche di trasformazione territoriale in grado di delineare scenari futuri per il territorio e per i nuovi contesti di vita. Operativamente attraverso lo strumento delle linee guida sono state messe a sistema le tre azioni di paesaggio in risposta alle criticità che derivano dai processi e conflitti in atto individuati dai progetti territoriali di paesaggio regionale, con l’obiettivo di pensare al riuso delle cave esaurite per consolidare e valorizzare i caratteri di ciascun contesto di vita, e creare nuovi valori e risignificazione dei luoghi. The mining activity has been an important driver of economic and productive development for the Apulia region, representing a land use inextricably linked to its historical and constituting tradition. In particular, the mining basin of the comprehensive province Barletta - Andria - Trani (BAT), north of Bari, is now undergoing a crisis and has been partly dismissed. However, it has always been an important driving force for the local economy of the region. The consequent problems associated with landscape modification and alteration, land use,waste and sludge proper disposal have never been sufficiently taken into account This paper aims to investigate a possible meeting point between the planning and the production processes, in order to identify recovery and recycling strategies, as well as identifying how to return the dismissed extraction sites their former uses, meanings and values by proactively activating virtuous processes capable of triggering a better landscape management on the one hand and, on the other hand, the necessary innovation of the mining management system, allowing it to be a territorial resource again. Starting from the act of initiating the PTCP (Provincial Territorial Coordination Plan), attentive to the recovery of exhausted quarries and abandoned, we have tried to define a methodological and design, in which the assumption of regaining the exhausted quarries in the process of development sustainable land is, through actions of landscape rethought as the "3R" renaturalise, Reinvent, Repairing, policy proposals of territorial transformation can outline future scenarios for the region and for new life contexts. Operationally, through the instrument of the guidelines have been put in the system landscape of three actions in response to the issues that arise from the processes and ongoing conflicts as identified by the local projects of regional landscape, with the aim of thinking about the reuse of exhausted quarries for consolidate and enhance the characteristics of each context of life, and create new values and re-signification of places.
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Djanelidze, M. G. "IMPLEMENTATION RISKS OF INNOVATIVE DEVELOPMENT STRATEGIES". En Regional economy and territorial development. INSTITUTE OF PROBLEMS OF REGIONAL ECONOMICS OF THE RUSSIAN ACADEMY OF SCIENCES, 2021. http://dx.doi.org/10.52897/978-5-8088-1636-7-2021-15-1-30-41.

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Resumen
The article is devoted to the analysis of the risks of implementing innovative strategies associated with the gaps identified by the author between the systems of strategic planning and management. Insufficient elaboration of innovative development management mechanisms is shown, a mismatch between the processes of its strategic planning and implementation mechanisms is revealed. The characteristics of the management system that are critical for the successful implementation of innovative development strategies have been identified. It is shown that the existing practices of state strategizing of innovative development do not fully take into account its features as an object of management. The problems associated with the insufficient development of mechanisms for strategic management of innovative development are also identified and directions for their improvement are outlined.
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Dumitrаche (Serbаnescu), Аnа-Mаriа, Oаnа Oрrisаn y Elenа Condreа. "Integrated Territorial Investments - ITI Dаnube Deltа". En International Conference Innovative Business Management & Global Entrepreneurship. LUMEN Publishing, 2020. http://dx.doi.org/10.18662/lumproc/ibmage2020/46.

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Resumen
Integrаted territoriаl investments аre instruments used in the development of a territory thаt imрly a strategy focused on territorial development into an integrated manner related to а selected territory, also representing a group of implemented actions that help achieving the objectives of the territorial strategy that is designated for integrated development, and governance mechanisms. For the management of integrаted territoriаl investments. Bаsicаlly, ITIs аre sub-рrogrаms thаt include integrаted multi-dimensionаl meаsures. The key to imрlementing ITI is the integrаted аррroаch. The integrаted territoriаl аррroаch аlso involves overcoming аdministrаtive limits аnd requires greater disposition of different levels of government to cooрerаte аnd coordinаte аctions to аchieve common goаls. ITIs аre not oрerаtions or рriorities in аn oрerаtionаl рrogrаm, but аllow funding for the imрlementаtion of integrated territorial strategies across multiple axe of priority from a various number of operational programs. It should аlso be noted thаt in аddition to investments thаt suррort аn ITI-bаsed develoрment strаtegy through аn ITI, аdditionаl аctions tаrgeted аt the sаme аreа cаn be funded through the рriority аxes of аn oрerаtionаl рrogrаm or oрerаtionаl рrogrаms thаt do not раrticiраte in ITI funding - however, it is recommended thаt sectorаl investments be linked аnd аligned with integrаted territoriаl develoрment strаtegies. Unfortunаtely, аt the level of the nаtionаl territory, the only area where аn I.T.I. tyрe finаncing was аррroved. is the Dаnube Deltа. The uniqueness of The Dаnube Deltа Biosphere Reserve provides very specific functions: uncommon and sporadic population, the vulnerability of the economics and job specializations, unsаtisfаctory аccess to various services, etc. The World Bаnk, helped by the аuthorities supported the develoрment and implementation of the integrаted strаtegy within this аreа. The projects of the total operational programs are funded by The ITI Dаnube Deltа Finаnciаl Instrument, allowing investments from the CF, ERDF, ESF, EАFRD аnd EMFF.
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Dzureková, Kristína. "REGIONAL INTEGRATED TERRITORIAL STRATEGIES". En 17th International Bata Conference for Ph.D. Students and Young Researchers. Tomas Bata University in Zlín, 2021. http://dx.doi.org/10.7441/dokbat.2021.14.

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Roslyakova, N. A., E. A. Kanevsky y K. K. Boyarsky. "Research of strategic planning documents by text ana-lyzers (on the example of the Strategy of socio-economic development of the Murmansk region)". En REGIONAL ECONOMY AND TERRITORIAL DEVELOPMENT. INSTITUTE OF PROBLEMS OF REGIONAL ECONOMICS OF THE RUSSIAN ACADEMY OF SCIENCES, 2022. http://dx.doi.org/10.52897/978-5-7310-5861-2-2022-16-1-152-163.

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Resumen
The paper raises the issue of automatic analysis of texts of strategic planning documents. Moreover, the text analyzer should allow for meaningful analysis, and not be limited to comparing the values of planned and actual indicators of the document. Therefore, the use of a content analyzer and a semantic-syntactic parser allows both deep analysis of the document text and providing various forms of presentation of results, which solves the tasks.
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Stanimirova, Mariya. "THE BLUE GROWTH STRATEGY FOR SUSTAINABLE TERRITORIAL DEVELOPMENT". En AGRIBUSINESS AND RURAL AREAS - ECONOMY, INNOVATION AND GROWTH 2021. University publishing house "Science and Economics", University of Economics - Varna, 2021. http://dx.doi.org/10.36997/ara2021.23.

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Resumen
In modern-day conditions, sustainable territorial development aims to find additional opportunities for regions to maintain their competitiveness while maximizing the use of available local resources and creating conditions for investment in activities that preserve, maintain and improve the local environment. Activities such as fishing, the production of fishery and aquaculture products; coastal tourism; blue biotechnology fall within the scope of the so-called "blue economy". The Blue growth strategy is focused on the sustainable territorial development of fishing areas by supporting, initiating change and integrating the efforts of all stakeholders to achieve the strategic objectives. The main purpose of this report is to present the results of a survey which examines the attitudes of local business representatives, public administration and academics towards the development of activities in the coastal zone of the Local Fisheries Initiative Group (FLAG) Varna - Beloslav - Aksakovo within the blue economy. On the basis of a future development strategy, strategic areas of development are outlined.
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Dorofeeva, L. V. "BUDGETARY SUPPORT FOR THE STRATEGIC DEVELOPMENT OF ST. PETERSBURG BASED ON THE IMPLEMENTATION OF REGIONAL PROGRAMS". En Regional economy and territorial development. INSTITUTE OF PROBLEMS OF REGIONAL ECONOMICS OF THE RUSSIAN ACADEMY OF SCIENCES, 2021. http://dx.doi.org/10.52897/978-5-8088-1636-7-2021-15-1-41-47.

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Resumen
The strategic development of the Russian Federation and its constituent entities is one of the priority directions of state policy, contributing to an increase in the level and quality of life of the population and a balanced economic development of the entire country. At the same time, an important component for the country's progress is its budgetary support system. The quality of budget planning plays a key role in achieving strategic goals in each region. The relevance of the chosen topic is due to the fact that the budgetary provision of strategic development ultimately contributes to the implementation of national and regional projects in St. Petersburg, as well as government programs.
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Giannini, Marco. "Tourism, territorial development and sustainability". En Annual International Conference on Business Strategy and Organizational Behaviour. Global Science & Technology Forum (GSTF), 2014. http://dx.doi.org/10.5176/2251-1970_thor14.02.

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Bolgova, Elena V. y Marina V. Kournikova. "TERRITORIAL ACCOMMODATION INDICATORS". En Treshnikov readings – 2021 Modern geographical global picture and technology of geographic education. Ulyanovsk State Pedagogical University named after I. N. Ulyanov, 2021. http://dx.doi.org/10.33065/978-5-907216-08-2-2021-169-170.

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Resumen
The article explores the conditions for the territorial distribution of the university network, substantiates the need for assessment, suggests indicators, gives recommendations for their use in strategic planning documents of the constituent entities of the Russian Federation.
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Sovershaeva, L. P. "The experience of regional policy as an element of improving public administration". En REGIONAL ECONOMY AND TERRITORIAL DEVELOPMENT. INSTITUTE OF PROBLEMS OF REGIONAL ECONOMICS OF THE RUSSIAN ACADEMY OF SCIENCES, 2022. http://dx.doi.org/10.52897/978-5-7310-5861-2-2022-16-1-185-191.

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Resumen
The article is devoted to assessing the response of regional policy at different stages of the development of the Russian Federation. The analysis of the state planning system in the USSR and post-Soviet Russia is carried out. The issues of sustainable socio-economic development of the regions of the Russian Federation, which are important for the system of public administration, are considered. The role of macro-regions-federal districts in the system of regional policy in terms of combining the strategic interests of the center and the regions is deter-mined. The problems of applying strategic management are outlined
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Informes sobre el tema "Strategie territoriali"

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Gouchola, Spero L. Strategic Implications of Piracy in Benin's Territorial Waters. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, marzo de 2013. http://dx.doi.org/10.21236/ada589324.

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Omondi Okwany, Clifford Collins. Territoriality as a Method for Understanding Armed Groups in Kenya and Strengthening Policy Responses. RESOLVE Network, enero de 2023. http://dx.doi.org/10.37805/pn2023.1.lpbi.

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Resumen
This policy note explores the characteristics of community-based armed groups (CBAGs) unique to the Kenyan context through a comparison of local CBAGs with other nonstate armed groups, particularly violent extremist organizations (VEOs). In doing so, it introduces the concept of territoriality—the degree to which government and security agents are able to monopolize political, social, and security control of spaces—and suggests that both CBAGs and VEOs are most likely to thrive in Kenya under conditions of semi-territoriality, where state authority sometimes shifts fluidly from strong to weak depending on capacity or interest. To combat the rise of VEOs it recommends community-oriented policing as a devolved security strategy, strengthening relations between civil society and the police through the Police Reforms Working Group Kenya (PRWGK), helping to monitor and evaluate the police service. Additionally, mapping CBAGs and VEOs through clan structures is a community-oriented strategy that helps strengthen territoriality and counter semi-territoriality.
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ERSHOVA, E. y S. KOSHEVENKO. PROJECT APPROACH IN THE BRANDING OF TERRITORIES. Science and Innovation Center Publishing House, 2021. http://dx.doi.org/10.12731/2070-7568-2021-10-5-3-66-71.

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Resumen
The article is devoted to the formation and development of the brand of the territory. The authors propose for consideration a model of territorial branding based on a project approach. Brand building is viewed as a project with initiation, planning, implementation and completion phases. The authors point to the need to identify groups of stakeholders, a detailed analysis of the target audience, building a communication strategy and focusing projects in the field of territorial branding on the formation of the product portfolio of the region.
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Torres-Mancera, Rocio, Carlos de las Heras-Pedrosa, Carmen Jambrino-Maldonado y Patricia P. Iglesias-Sanchez. Public Relations and the Fundraising professional in the Cultural Heritage Industry: a study of Spain and Mexico / Las relaciones públicas y el profesional de la captación de fondos en la industria del patrimonio cultural: un estudio de España y México. Revista Internacional de Relaciones Públicas, junio de 2021. http://dx.doi.org/10.5783/rirp-21-2021-03-27-48.

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Resumen
The present research aims to understand the current situation of strategic communication and public relations applied in the professional field of fundraising in the cultural heritage environment. It observes the current patterns used in the sector to obtain and generate long-term sustainable funding, through the stimulation of investors and International Cooperation projects from the European Union in line with UNESCO. Two international case studies are compared: Spain and Mexico, through the selection of territorial samples in Malaga and San Luis Potosi. The methodology used is based on a combination of in-depth interviews with key informants and content analysis. In the first instance, the degree of application of communication and public relations tools for strategic purposes to directly attract economic resources to the management of cultural heritage (tangible and intangible) in the region is studied. In line with the results obtained, the current parameters and key indicators of the profile of the fundraising professional in public and private cultural management are presented.
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Mena Jara, Sonia Daniela, Ingeborg Meijer, Gaston Heimeriks y Tim Willemse. Driving the innovation process by connecting regional knowledge bases to local needs. Fteval - Austrian Platform for Research and Technology Policy Evaluation, abril de 2022. http://dx.doi.org/10.22163/fteval.2022.543.

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Novel approaches are needed to support the creation of more open, inclusive, and self-sustaining R&I ecosystems in healthcare. This study analysed 3 European regions (Murcia ES), (Örebro SE), and (Republic of Cyprus CY), incorporating complementary approaches from Responsible Research and Innovation (RRI) and Research and Innovation Smart Specialisation Strategy (RIS3). The exercise entailed the identification of healthcare and innovation stakeholders and the characterisation of the policy landscape in each territory. Moreover, the strengths of the regional knowledge base was analysed by measuring the Revealed Comparative Advantage (RCA) indicator based on relatedness measurement, and by using micro-level fields analyses of scientific publications. This methodology allowed us to identify the fields and topics (strengths) that provide opportunities for innovation processes. Additional identification of social needs in the three territories showed profound differences regarding the alignment of the selected needs with respect to the regions’ capabilities. The results suggest that a timely direct interaction with territorial stakeholders can help in selecting the most promising innovation priorities that are based on local needs and knowledge. The process of interaction requires early engagement to support territorial ownership and is further reinforced by RRI policies in place.
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National report 2009-2019 - Rural NEET in Portugal. OST Action CA 18213: Rural NEET Youth Network: Modeling the risks underlying rural NEETs social exclusion, diciembre de 2020. http://dx.doi.org/10.15847/cisrnyn.nrpt.2020.12.

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Resumen
This report outlines in detail the situation of rural youths Neither in Employment, nor in Edu-cation or Training (NEET) aged between 15 and 34 years old, over the last decade (2009-2019) in Portugal. To do this, the report portrays indicators of: youth population; youth em-ployment and unemployment; education; and, NEETs distribution. The characterisation of all indicators adopts the degree of urbanisation as a central criterion, thereby enabling propor-tional comparisons between rural areas, towns and suburbs, cities and the whole country. These analyses are further divided into age subgroups and, where possible, into sex groups for greater detail.The statistical procedures adopted across the different selected dimensions involve: des-criptive longitudinal analysis; using graphical displays (e.g., overlay line charts); and, the calculation of proportional absolute and relative changes between 2009 and 2013, 2013 and 2019, and finally 2009 and 2019. These time ranges were chosen to capture the in-dicators evolution before and after the economic crisis which hit European countries. All data was extracted from Eurostat public datasets.The analyses show that between 2009 and 2019 the rural youth population aged 15 to 24 years has been increasing in Portugal. Although the youth unemployment rate is higher in cities, rural areas faced more difficulties in overcoming the effects of the crisis, particularly among young adults aged over 25 years. In the field of education, however, there was an absolute and relative reduction in the proportion of young people with lower qualifications compared with young people in early school leavers in rural areas between 2009-2019, even though it still remains well above the 10% target defined by the Europe 2020 strategy. Finally, the proportion of NEETs in Portugal is higher in rural areas, in all age groups with available data, compared to cities and towns and suburbs, thereby revealing territorial in-equalities in access to employment and education opportunities.
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