Literatura académica sobre el tema "Strategie di sostenibilità"

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Artículos de revistas sobre el tema "Strategie di sostenibilità"

1

Borrello, Maria. "Per una giustizia sostenibile". Società e diritti 7, n.º 13 (25 de julio de 2022): 50–61. http://dx.doi.org/10.54103/2531-6710/18450.

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Resumen
RiassuntoIl presente contributo si propone di analizzare la relazione tra sostenibilità e giustizia, al fine di metterne in evidenza il carattere riflessivo. Non vi è dubbio infatti che la sostenibilità costituisca il focus primario del dibattito pubblico, attorno al quale si dispongono le strategie e le pratiche nazionali e sovranazionali; tuttavia, l’estensione semantica che questo termine ha subito rischia di confondere e infine dissiparne il senso. Il contributo si sofferma pertanto sulla portata significante del concetto di sostenibilità, sottolineandone il carattere “aperto”. Il riferimento all’apertura diviene così la chiave ermeneutica per accordare sostenibilità e giustizia. Se la sostenibilità, pertanto, si inscrive entro una precipua rappresentazione della giustizia, quest’ultima deve riflessivamente divenire sostenibile.
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Barberis, Eduardo, Fabio De Blasis, Elisabetta Mancinelli y Elena Viganò. "Filiere socialmente sostenibili. Un per l'emancipazione dallo sfruttamento dei braccianti di origine straniera?" MONDI MIGRANTI, n.º 2 (julio de 2022): 75–95. http://dx.doi.org/10.3280/mm2022-002004.

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Resumen
L'articolo si concentra sullo sviluppo di alcune filiere socialmente sostenibili emer-se negli ultimi dieci anni come forma di risposta dal basso allo sfruttamento del lavoro migrante. Si tratta, in particolare, di modelli di produzione-scambio-consumo che si inseriscono nell'ambito delle più ampie pratiche di resistenza alle trasformazioni del sistema agroalimentare, che fanno delle condizioni di lavoro dei braccianti di origine straniera un elemento centrale della "qualità" dei prodotti e della sostenibilità delle supply chain. A partire da uno studio realizzato nell'ambito di un progetto Fami, adottando un approccio qualitativo, il contributo ne analizza il ruolo degli attori coinvolti, le strategie adottate, le opportunità e i limiti dal punto di vista della creazione di lavoro sostenibile e dell'emancipazione dei lavoratori dallo sfruttamento.
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Fiorentino, Raffaele, Stefano Garzella, Rita Lamboglia y Daniela Mancini. "Strategie di sostenibilità: dalle motivazioni ai sistemi di misurazione della performance". MANAGEMENT CONTROL, n.º 2 (julio de 2016): 115–42. http://dx.doi.org/10.3280/maco2016-002006.

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Buffa, Federica. "Domanda e offerta di sostenibilitÀ nelle destinazioni turistiche. Il profilo del "Turista 4L" emerso da una ricerca sui viaggiatori del CTS". MERCATI & COMPETITIVITÀ, n.º 2 (junio de 2010): 57–77. http://dx.doi.org/10.3280/mc2010-002004.

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Resumen
Il paper affronta il tema della differenziazione come strumento di competitivitÀ delle destinazioni turistiche, perseguita attraverso la differenziazione dell'offerta basata su strategie per la sostenibilitÀ. Il paper presenta i risultati di una ricerca volta ad analizzare motivazioni e comportamenti di un segmento emergente di turisti (definiti "Turisti 4L"), particolarmente attenti alle dimensioni della sostenibilitÀ. La ricerca condotta in Italia su una popolazione di oltre 20.000 viaggiatori del Centro Turistico Studentesco e Giovanile analizza a) il profilo di tali turisti, b) verifica alcune ipotesi legate alla sua composizione e specificitÀ, c) individua alcune implicazioni per il destination management, d) indica gli step futuri di analisi per affinare il framework e approfondire la consistenza del mercato.
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Amendolagine, Vincenzo. "Health and well-being education as basic element of the Sustainability Mindset". Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, n.º 2 (31 de julio de 2021): 36–45. http://dx.doi.org/10.36253/form-11316.

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Resumen
For developing a sustainability mindset it is necessary go through an eco-sustainable individual and common concept of health, well-being and lifestyle. The aim of this article is to explain the links that exist between health, well-being, lifestyle and development of sustainability mindset. First, the constituent elements of well-being, mental health and mental disease will be analysed, then the health concept, pathology and determinants of health and the implications that they have in the source of the lifestyle. Finally, the strategies that can be used to change unhealthy lifestyles in the perspective of sustainability will be examined. L’educazione alla salute e al benessere come archetipo fondante dell’educazione alla sostenibilità Per sviluppare una mentalità orientata alla sostenibilità è necessaria un’azione formativa che passi attraverso una concezione ecosostenibile della salute, del benessere e dello stile di vita sia a livello individuale che collettivo. L’obiettivo di questo articolo è quello di esplicitare i raccordi che esistono fra salute, benessere, stile di vita e sviluppo della substinability mindset. Sono dapprima analizzati gli elementi costitutivi del concetto di benessere, di salute mentale e di disturbo mentale, successivamente sono illustrati i costrutti di salute, patologia e determinanti di salute e le implicazioni che essi hanno nella genesi dello stile di vita. In ultimo, sono affrontate le strategie che possono essere utilizzate per cambiare gli stili vita meno salubri nell’ottica della sostenibilità.
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Antonella Meccariello y Renata Mentasti. "Parola d’ordine STEM-conoscere per colmare il divario di genere. L'importanza del curricolo interdisciplinare di educazione finanziaria per promuovere il pensiero scientifico nella scuola primaria". IUL Research 1, n.º 2 (1 de diciembre de 2020): 107–17. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i2.57.

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Resumen
L’articolo rientra nella categoria delle “reflection papers” in quanto rappresenta un contributo teorico di approfondimento sulle tematiche della pedagogia e curricula innovativi nell'educazione STEM nonché sugli approcci e le metodologie per la ricerca educativa STEM. Nel documento vengono messe in evidenza le problematiche legate alla didattica delle STEM, partendo dalle evidenze dell’ultima indagine dell’OCSE PISA che sottolinea fortemente l’attuale divario di genere nell’apprendimento delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche. Tale differenza sembra condurre inevitabilmente ad una disuguaglianza sociale crescente, allontanando sempre di più i cittadini dal traguardo di sostenibilità individuato dall’Assemblea delle Nazioni Unite nella Risoluzione adottata nel 2015 e limitando fortemente l’indipendenza della popolazione femminile. Nell’articolo viene evidenziato che l’indagine summenzionata rivela una stretta correlazione tra l’alfabetizzazione matematica e quella finanziaria, tanto da indurre a considerare l’importanza dell’educazione precoce alle STEM anche attraverso percorsi didattici di educazione finanziaria nella scuola primaria, da inserire nei curricoli verticali degli istituti scolastici. Vengono suggerite alcune delle tematiche da affrontare con le diverse fasce d’età, le strategie educative da mettere in atto e le metodologie didattiche da utilizzare passando attraverso l’interdisciplinarietà e l’innovazione tecnologica. L’articolo si conclude con la convinzione che la scuola, non solo la famiglia, sia un contesto efficace per fornire ai giovanissimi gli strumenti di pensiero per sviluppare le competenze di problem solving e per effettuare scelte consapevoli ed informate.
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Galuppo, Laura. "Costruire organizzazioni sostenibili: pratiche di ricerca-intervento". RISORSA UOMO, n.º 1 (mayo de 2011): 51–67. http://dx.doi.org/10.3280/ru2011-001005.

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Resumen
L'articolo descrive tre esperienze di ricerca-azione intorno al tema della sostenibilitŕ della vita organizzativa condotte entro contesti sociosanitari. Attraverso la presentazione di tali esperienze di ricerca sul campo, il lavoro consente un'esplorazione di quali condizioni appaiano cruciali per costruire organizzazioni sostenibili e di quali pratiche e strategie di azioni siano in grado di favorire tali condizioni di sostenibilitŕ.
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Fregonara, Elena y Alice Barreca. "Economics for sustainability: impacts on the real estate appraisal and economic evaluation of projects". Valori e Valutazioni 29 (enero de 2022): 5–22. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212903.

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Resumen
The aim of this piece of work is to present the recent developments of the discipline of Real Estate Appraisal and Economic Evaluation of Projects in relation to Sustainable Architecture and its design. The focus is on the principles borrowed from economics and, in particular, on the transition from a linear to a circular thinking and the related impacts on estimative theories and practices. Starting from the urgency of the underlying problems, Life Cycle Thinking is recalled within which the theories of the Green Economy, the Circular Economy and, recently, the Helical Economy are developed. The reasoning then recalls some passages of disciplinary evolution to include the public, environmental and social dimension. A methodological survey follows with attention to the recent – and now almost consolidated – approaches for projects evaluation and market analysis, attributable to international energy-environmental policies. In terms of the evaluation of new construction projects or retrofitting existing assets, the transition from the financial perspective, in terms of Linear Economy, to the perspective of economic-energy-environmental sustainability, from a Circular Economy perspective, is a central point. From the point of view of market analysis, the importance of exploring the impact of sustainable architecture on the values and dynamics of supply and demand is underlined. The results of the work show that the use of life cycle valuation is essential for the reuse of resources, but also for the containment of their consumption in the production phase. The use of tools capable of jointly analyzing energy and costs could guide decision-making processes between different design options, encouraging conversion and efficiency strategies, even in contexts of weak sustainability. Obiettivo del lavoro è presentare i recenti sviluppi espressi dalla disciplina dell’Estimo e Valutazione Economica dei Progetti in relazione all’Architettura sostenibile e alla sua progettazione. L’attenzione è posta sui principi mutuati dall’Economia e, in particolare, sul passaggio dalla visione lineare alla visione circolare e i relativi impatti sulle teorie e pratiche estimative. A partire dall’urgenza dei problemi sottostanti, viene richiamato il Life Cycle Thinking in seno al quale si sviluppano le teorie dell’Economia Verde, dell’Economia Circolare e, recentemente, dell’Economia Elicoidale. Il ragionamento richiama poi alcuni passaggi dell’evoluzione disciplinare per includere la dimensione pubblica, ambientale e sociale. Segue una ricognizione metodologica con attenzione agli approcci recenti - ma ormai consolidati - per la valutazione dei progetti e per le analisi di mercato, riconducibili alle politiche internazionali in materia energetico-ambientale. Sul versante della valutazione dei progetti di nuova costruzione o di retrofit del patrimonio esistente, centralità è posta sul passaggio dalla prospettiva finanziaria, in ottica di Economia Lineare, alla prospettiva della sostenibilità economico-energetico-ambientale, in ottica di Economia Circolare. Sul versante delle analisi di mercato, è rimarcata l’importanza di esplorare l’impatto dell’architettura sostenibile sui valori e sulle dinamiche della domanda e dell’offerta. I risultati del lavoro evidenziano come l'impiego della valutazione nel ciclo di vita sia fondamentale per il riuso delle risorse, ma anche per il contenimento del loro consumo in fase produttiva. L’uso di strumenti capaci di analizzare congiuntamente l’energia e i costi potrebbe orientare i processi di decisione fra opzioni progettuali diverse, incentivando strategie di conversione e efficienza, sia pure in contesti di sostenibilità debole.
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9

Nocenzi, Mariella. "Sostenibilitŕ e dimensione generazionale". RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', n.º 1 (abril de 2011): 75–91. http://dx.doi.org/10.3280/riss2011-001010.

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Resumen
La sostenibilitŕ di qualsiasi sistema č tale se si assume una prospettiva orientata al futuro: in particolare, se il sistema in questione č quello sociale, ne deriva che parlare di sostenibilitŕ non puň prescindere dal considerare la dimensione generazionale. Considerato che oggi la definizione della generazione giovanile non puň piů poggiare sulle tradizionali categorie cognitive, l'obiettivo di questo lavoro č quello di proporre delle riflessioni in merito al ruolo che č possibile attribuire ai giovani rispetto all'obiettivo della sostenibilitŕ sociale. Pertanto, le considerazioni proposte focalizzano l'attenzione su alcuni percorsi dell'analisi sociologica sulle nuove generazioni, soprattutto su quelli che maggiormente hanno posto l'accento sulla sostenibilitŕ del sistema sociale ed hanno studiato l'azione sociale in un'ottica non eminentemente ancorata al presente. Tale rassegna teorica consente di soffermarsi sui contenuti sociologici dedicati al tema della sostenibilitŕ sociale e di registrare l'acquisizione di strumenti di analisi sempre piů "sostenibili" nell'interpretazione della realtŕ in evoluzione, quali si possono riconoscere nei modelli e nelle sperimentazioni di tipo interdisciplinare prescelti.
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Calabrese, Mario, Antonio La Sala y Antonio Laudando. "Business platform ecosystem: un nuovo modello organizzativo per l'innovazione sostenibile". CORPORATE GOVERNANCE AND RESEARCH & DEVELOPMENT STUDIES, n.º 2 (enero de 2021): 53–75. http://dx.doi.org/10.3280/cgrds2-2020oa10563.

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Resumen
Nonostante il crescente interesse emerso in letteratura verso l'innovazione sostenibile, l'attenzione tributata ai modelli di business sostenibili è relativamente nuova.Questo lavoro costituisce un primo passo in questa direzione. Un modello di business sostenibile è il risultato di sinergie tecnologiche e organizzative orientate a nuove modalità di creazione e distribuzione del valore.Viene, dunque, analizzato un emergente modello di business - il business platform ecosystem - in grado di legare insieme (e su più livelli di analisi) le esigenze dei diversi attori socioeconomici e quello delle comunità coinvolte nell'ottica della sostenibilità, integrando la leva tecnologica a quella organizzativa.Il paper indaga, in questa direzione, le condizioni attraverso le quali un business platform ecosystem si evolve in un sustainable business platform ecosystem evidenziando, in particolare, il ruolo fondamentale svolto dal platfotm sponsor e dallo strumento utilizzato da quest'ultimo, l'algoritmo. Il framework proposto può essere utilizzato come guida nell'implementazione di strategie innovative ibride e sostenibili.
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Tesis sobre el tema "Strategie di sostenibilità"

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MARINELLI, SIMONA. "Strategie innovative per la sostenibilità del settore industriale". Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1277915.

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Resumen
L'industria ha un ruolo centrale da svolgere nella transizione verso la sostenibilità sociale, economica e ambientale guidata dalla Commissione europea e dal Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo. Nonostante un crescente interesse verso un settore industriale di qualità, affidabile, sostenibile e resiliente, le singole imprese incontrano ancora diverse barriere che ostacolano una transizione conforme ai tre pilastri della sostenibilità. Di solito vengono adottate strategie comuni, ma il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di sostenibilità resta ancora una sfida. Partendo da una panoramica della letteratura scientifica e delle politiche europee e internazionali, il presente lavoro mette in luce strategie alternative e innovative per promuovere un'industria sostenibile. Attraverso l'analisi di casi di studio vengono dimostrati i benefici ambientali e il miglioramento del benessere umano, con un focus sulle piccole e medie imprese spesso trascurate rispetto alle grandi aziende energivore. L'obiettivo è l'identificazione di soluzioni praticabili ed efficaci per le industrie che seguono una strategia multi-approccio a più livelli, dimostrando che agire sull'intero settore industriale può contribuire in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. I risultati ottenuti possono aiutare i professionisti e le parti interessate a integrare pratiche sostenibili nel loro modello di gestione.
Industry has a central role to play in the social, economic, and environmental sustainability transition driven by the European Commission and by the United Nations Development Programme. Despite a growing interest in moving towards a quality, reliable, sustainable, and resilient industrial sector, individual firms still encounter several barriers that hamper a transition compliant with the three pillars of sustainability. Common strategies are usually adopted but reaching the ambitious sustainability target levels still remains a challenge. Starting from an overview of the scientific literature and of European and International policies, the present works highlights alternative and innovative strategies for promoting a sustainable industry. Through the analysis of case studies environmental benefits and human well-being improvements are demonstrated, with a focus on small and medium-sized enterprises often overlooked compared to energy-intensive and large companies. The objective is the identification of viable and effective solutions for industries following a multi-approach strategy at several levels, showing that acting on the overall industrial sector can significantly contribute on achieving the Sustainable Development Goals. The obtained results can help practitioners and stakeholders to integrate sustainable practices into their management model.
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Morico, Maria <1993&gt. "Turismo creativo: un ponte tra strategie di sostenibilità, ICT e sistemi di sviluppo locale". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12841.

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Resumen
Il seguente lavoro di tesi ha come oggetto in primo luogo l’analisi del contesto che ha visto il turismo creativo imporsi come trend, sia per la sua capacità di sviluppare nuovi prodotti culturali e di alimentare l’economia sia per l’estrema adattabilità a varie strategie politiche e tessuti sociali. Si concettualizzerà quindi questo fenomeno non solo nella trasformazione socioeconomica delle destinazioni ma anche nell’evoluzione del visitatore stesso e dei suoi bisogni. Essendo l’esperienza il core sul quale il turismo creativo si concentra, si indagherà l’importanza dell’attività di marketing esperienziale, senza dimenticare l’influsso sempre più determinante delle ICT. Il modus operandi adottato per la ricerca prevede l’analisi di alcuni case studies così da osservare come effettivamente alcune località abbiano adottato modelli creativi di turismi community-based o costituiscano un terreno fertile per la messa in pratica di tali approcci. Si approfondirà poi la scelta di governance delle Fiandre di focalizzarsi su un tipo di turismo alternativo, puntando sulla progettazione, costruzione e promozione di esperienze immersive. Dall’estrapolazione di questi elementi si effettuerà un confronto con territori non altrettanto organizzati, nello specifico le Marche, cercando di proporre una soluzione che tenga conto delle differenze geografiche, socioeconomiche e culturali. Lo scopo è quello di capire se proporre una policy orientata all’approccio creativo e distaccata da una riscrittura tradizionale della propria immagine sulla base esclusiva del turismo culturale sia fruttuoso in questa destinazione non adeguatamente valorizzata, sintomo di una scorretta promozione del patrimonio di cui questo territorio è custode.
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Consonni, Eleonora <1994&gt. "Green e-commerce in Cina: strategie di marketing a supporto della sostenibilità". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15461.

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Resumen
A causa del rapido progresso che ha visto protagonista la Cina negli ultimi decenni, il Governo e le organizzazioni sono attualmente impegnati a contrastare gli effetti negativi dello sviluppo sull'ambiente. Uno dei settori maggiormente responsabili del degrado ambientale è il commercio elettronico, oggi settore chiave dell’economia cinese. Dalla seconda metà degli anni ’80, la tecnologia gioca un ruolo fondamentale all'interno della società cinese e l’avvento dell’e-commerce, come una nuova modalità di vendita di prodotti e servizi, ha rivoluzionato il commercio tradizionale e le relative strategie di marketing. La consapevolezza di un futuro sempre meno pulito per le generazioni a venire, muove la necessità e l’urgenza di uno sviluppo più etico e sostenibile. Questo studio si propone di delineare alcune strategie di marketing attuabili dai leader del settore e-commerce per dar vita a uno sviluppo sostenibile e a ridotto impatto ambientale, con particolare attenzione al campo degli imballaggi. Al fine di portare avanti un’analisi esaustiva dell’argomento, la ricerca si apre con una panoramica sull'evoluzione del green e-commerce nel mondo, per poi approfondire lo studio nel contesto Cina e chiudere infine il discorso con qualche esempio di case studies relativi a strategie di marketing sostenibile attuate dai leader cinesi del settore. Ricerche future potrebbero essere volte a sostenere uno sviluppo della tecnologia e dell’e-commerce in linea con le esigenze ambientali e sociali attuali, ponendo come punto di partenza la reale consapevolezza delle persone e delle aziende verso i problemi esistenti.
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Bortolato, Alessio <1995&gt. "LE STRATEGIE DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: IL CASO ACQUA MINERALE SAN BENEDETTO S.P.A". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20040.

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Resumen
Il tema dello sviluppo sostenibile ambientale è sempre più al centro dell’interesse internazionale. Negli ultimi decenni, le questioni ambientali si sono evolute dall’inquinamento e dall’esaurimento delle risorse naturali a questioni globali come il cambiamento climatico. Esse, oggigiorno, dominano il dibattito politico ed economico a causa del loro impatto negativo che esercitano sul pianeta e sulla vita degli esseri che lo popolano. In questo contesto le organizzazioni sono esposte a rischi di tipo operativo, finanziario, di conformità e di mercato che possono compromettere il rispettivo successo all’interno del settore di appartenenza. Le aziende, dunque, sono chiamate ad implementare una solida strategia ambientale per migliorare la loro competitività e gestire in modo proattivo i rischi e le opportunità correlate. Posta tale premessa, questa tesi individua e studia le diverse strategie di sostenibilità ambientale (Eco-efficienza, Leadership oltre la compliance, Eco-branding e Leadership di costo ambientale) che le imprese possono adottare all’interno della più ampia strategia aziendale complessiva dopo averle contestualizzate nello scenario geopolitico mondiale e nella letteratura in termini di “sostenibilità” e “responsabilità sociale d’impresa”. Tale ricerca risulterà funzionale per ottenere un inquadramento pratico all’interno del quale analizzare le strategie, le operazioni e gli investimenti intrapresi dall’azienda Acqua Minerale San Benedetto S.p.a. in tema di sostenibilità ambientale, con lo scopo di osservarne i risultati e comprenderne le motivazioni che hanno spinto l’organizzazione ad implementarle.
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Basso, Filippo <1998&gt. "LA SOSTENIBILITÁ NEL SETTORE FASHION Le strategie di sostenibilità nel settore Fashion: analisi case studies Stella McCartney e Balenciaga". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21850.

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Resumen
Il tema della sostenibilità sta diventando sempre più centrale a livello globale, questo perché gli attuali modelli di consumo e produzione hanno impatti negativi sul nostro pianeta che non sono sostenibili nel lungo termine. In particolare, il settore Fashion è il secondo principale responsabile, dopo il settore petrolifero, dei danni sociali e ambientali arrecati al pianeta; per questo motivo è necessario un maggiore impegno da parte di brand e consumatori del settore per raggiungere gli obbiettivi di sviluppo sostenibile. Il seguente elaborato nella prima parte analizzerà il tema della sostenibilità ed alcuni aspetti fondamentali per lo sviluppo sostenibile. Nel secondo capitolo del lavoro si analizzerà il settore Fashion, con particolare riferimento al mercato di lusso. Nella terza parte l’elaborato descriverà gli impatti ambientali e sociali del settore Fashion; approfondirà il concetto di sostenibilità nella moda definendo strategie e business model sostenibili andando ad analizzare aspetti di fondamentale importanza per raggiungere gli obbiettivi di sviluppo sostenibile anche in questo settore. Questo elaborato è stato scritto in un periodo caratterizzato da molte innovazioni e nuovi trend che stanno emergendo nel settore Fashion, per questo vi sarà un’analisi dei nuovi trend emergenti e del loro possibile impatto sulla sostenibilità, sottolineando ancora una volta lo stretto legame tra innovazione e sviluppo sostenibile. Infine si andranno ad analizzare due case studies: il primo caso studio riguarderà Stella McCartney del gruppo LVMH, brand che è stato uno dei primi a mettere la sostenibilità al centro della propria strategia; mentre nel secondo caso studio si analizzerà la strategia di Balenciaga del gruppo Kering, brand sempre più apprezzato dalle nuove generazioni e molto all’avanguardia per quanto riguarda le innovazioni digitali. Il seguente elaborato è stato svolto durante un periodo storico molto particolare, in quanto caratterizzato da una pandemia che ha colpito l’intero pianeta, per questo si andrà ad analizzare l’impatto di questo fenomeno sulla sostenibilità e sul settore Fashion, e si andranno inoltre ad approfondire le possibili evoluzioni post-pandemia, sperando che questa termini al più presto.
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DAL, NEGRO LUCIA. "Sostenibilità applicata: esplorando le strategie di Business Inclusivo attraverso le dimensioni spaziali ed istituzionali". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/2465.

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Resumen
Questo studio analizza i meccanismi di diffusione di iniziative di Inclusive Business secondo i principi della Teoria Base della Piramide (BOP). La ragione è quella di approfondire l’ipotesi che tali iniziative possano rappresentare un modello di policies a favore dello Sviluppo Sostenibile e Umano, a livello globale. Due variabili sono state analizzate: la replicabilità geografica dei modelli di inclusive Business e la presenza di un contesto istituzionale di supporto. Lo studio ha verificato l’ipotesi attraverso un’analisi qualitativa di due aziende (per la variabile geografica), quindici laboratori appartenenti al BOP Learning Lab Network (per la variabile istituzionale) e novantasei casi-studio del database UNDP Growing Inclusive Markets (per entrambe le variabili). I risultati indicano la presenza di barriere culturali, politiche, normative ed economiche che impediscono la replicabilità/diffusione di iniziative BOP. Dal punto di vista istituzionale, appare una scarsa integrazione dei rappresentanti delle comunità BOP all’interno delle istituzioni a loro supporto. Tuttavia, sono emersi due driver per la diffusione di iniziative BOP: reti migratorie e organizzazioni settoriali. Questi sono stati analizzati evidenziandone le potenzialità relativamente alla domanda di ricerca. Infine, sono state presentate questioni aperte derivanti dalla diffusione di meccanismi di Inclusive Business a livello globale, contestualizzandole in rapporto alla Teoria BOP.
This study wants to investigate the process of diffusion of Inclusive Businesses according to the principles of the Bottom of the Pyramid (BOP) theory. The rationale is to investigate whether the Inclusive Business approach may lead to a new policy framework addressing Sustainability needs and Human Development, at a global level. Two diffusion-related variables were tested: the geographical replication of Inclusive Business models and the presence of a supporting institutional landscape. The study verified the hypothesis through a qualitative analysis of two firms (geographical replication variable), sixteen labs from the BOP Learning Lab Network (supporting institutional landscape variable) and ninety-six case-studies of the UNDP Growing Inclusive Markets database (both variables). Results showed cultural, policy, regulatory and economic barriers hampering the geographical replication of BOP ventures. From the institutional point of view, results showed a poor integration of actors from the BOP within the supporting institutions. Yet, two drivers to diffuse the Inclusive Businesses emerged: migrant networks and sector-level organizations. Both were investigated highlighting their potentialities in relation to the research question. Finally, open issues on the diffusion of Inclusive Business models were presented, explaining their contribution in advancing the state of the art of the BOP theory.
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DAL, NEGRO LUCIA. "Sostenibilità applicata: esplorando le strategie di Business Inclusivo attraverso le dimensioni spaziali ed istituzionali". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/2465.

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Questo studio analizza i meccanismi di diffusione di iniziative di Inclusive Business secondo i principi della Teoria Base della Piramide (BOP). La ragione è quella di approfondire l’ipotesi che tali iniziative possano rappresentare un modello di policies a favore dello Sviluppo Sostenibile e Umano, a livello globale. Due variabili sono state analizzate: la replicabilità geografica dei modelli di inclusive Business e la presenza di un contesto istituzionale di supporto. Lo studio ha verificato l’ipotesi attraverso un’analisi qualitativa di due aziende (per la variabile geografica), quindici laboratori appartenenti al BOP Learning Lab Network (per la variabile istituzionale) e novantasei casi-studio del database UNDP Growing Inclusive Markets (per entrambe le variabili). I risultati indicano la presenza di barriere culturali, politiche, normative ed economiche che impediscono la replicabilità/diffusione di iniziative BOP. Dal punto di vista istituzionale, appare una scarsa integrazione dei rappresentanti delle comunità BOP all’interno delle istituzioni a loro supporto. Tuttavia, sono emersi due driver per la diffusione di iniziative BOP: reti migratorie e organizzazioni settoriali. Questi sono stati analizzati evidenziandone le potenzialità relativamente alla domanda di ricerca. Infine, sono state presentate questioni aperte derivanti dalla diffusione di meccanismi di Inclusive Business a livello globale, contestualizzandole in rapporto alla Teoria BOP.
This study wants to investigate the process of diffusion of Inclusive Businesses according to the principles of the Bottom of the Pyramid (BOP) theory. The rationale is to investigate whether the Inclusive Business approach may lead to a new policy framework addressing Sustainability needs and Human Development, at a global level. Two diffusion-related variables were tested: the geographical replication of Inclusive Business models and the presence of a supporting institutional landscape. The study verified the hypothesis through a qualitative analysis of two firms (geographical replication variable), sixteen labs from the BOP Learning Lab Network (supporting institutional landscape variable) and ninety-six case-studies of the UNDP Growing Inclusive Markets database (both variables). Results showed cultural, policy, regulatory and economic barriers hampering the geographical replication of BOP ventures. From the institutional point of view, results showed a poor integration of actors from the BOP within the supporting institutions. Yet, two drivers to diffuse the Inclusive Businesses emerged: migrant networks and sector-level organizations. Both were investigated highlighting their potentialities in relation to the research question. Finally, open issues on the diffusion of Inclusive Business models were presented, explaining their contribution in advancing the state of the art of the BOP theory.
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Ghezzi, Tiziana <1988&gt. "Traduzione e commento di alcuni articoli sul settore del turismo in Cina: nuove tendenze e strategie di sostenibilità". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4584.

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Il presente lavoro di tesi consiste nella traduzione dal cinese all’italiano di tre articoli accademici sullo sviluppo del turismo in Cina, con particolare attenzione alle tendenze più recenti, come l’eco-turismo, il turismo rurale, il turismo culturale. Il primo testo è un paper presentato dalla Hebei University of Engineering in occasione di un forum internazionale sulla gestione delle risorse turistiche; attraverso il metodo di analisi SWOT, sono evidenziate le principali caratteristiche del turismo cinese, nonché le strategie politiche adottate per un suo sviluppo equilibrato e sostenibile. Il secondo testo è un articolo accademico pubblicato sul mensile Progress in Geography della Chinese Academy of Sciences; il tema trattato è il turismo rurale, che da un lato risponde alle nuove esigenze del turista moderno, dall’altro permette lo sviluppo di aree economicamente arretrate e tendenzialmente prive di incentivi e supporto finanziario. Il terzo testo è uno studio di ricerca pubblicato sul periodico accademico Tourism Tribune; attraverso il case study della Grande Muraglia di Mutianyu, l’articolo esplora la relazione tra heritage tourism e turismo rurale, evidenziandone i benefici in termini di benessere e crescita economica, ma anche gli impatti negativi sull’ambiente e sulla società. Gli articoli, destinati alla pubblicazione accademica e rivolti a un pubblico di specialisti del settore, sono testi informativi caratterizzati da un alto grado di specializzazione e dall’impiego di una terminologia specifica afferente a diversi settori tra cui quello economico, agricolo, sociologico, ingegneristico, turistico ed ecologico. La seconda parte della tesi consiste in un commento che illustra la macrostrategia traduttiva adottata, identificando tipologia testuale, funzione, dominante e lettore modello, per poi analizzare le microstrategie impiegate per risolvere specifici problemi traduttivi con l’ausilio di un corpus di esempi significativi.
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MALETTI, LAURA. "Strategie di recupero valorizzativo per la sostenibilità in ambito agrifood e metodologie di caratterizzazione dei prodotti da bioraffineria". Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1278301.

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Resumen
Questo lavoro di ricerca si pone obiettivi che coniugano i principi di economia circolare, bioeconomia e sostenibilità in ambito agrifood, per individuare percorsi di recupero valorizzativo di scarti agroindustriali mediante un approccio tipico delle applicazioni di bioraffineria. Il focus principale è dedicato alle grandi produzioni massive di Cucurbitaceae, con particolare riferimento alle cultivar di Citrullus Lanatus (cocomero) e Cucumis Melo (melone), poiché il comparto agroalimentare rappresentato da queste colture primarie genera immense quantità di materiali di scarto lungo tutta la filiera ‘from farm to fork’. L’idea cardine del progetto di dottorato consiste nella possibilità di estendere la catena del valore, che attualmente sembra interrompersi con l’abbandono in pieno campo dei prodotti di scarto, o di quelli genericamente devalorizzati per non conformità morfologica, per sovraproduzione o sovramaturazione, ripristinandone la continuità mediante trasformazioni dei cascami recuperati. Le sfide dell’innovazione tecnologica di prodotto e di processo per l’agroalimentare, consentirebbero di utilizzare questi materiali per trasformazioni in ogni direzione, comunque tutte orientate secondo i target di programma dell’Agenda 2030. Pur riconoscendo la valenza strategica dell’intero contesto di cambiamento identificato dal programma ONU, abbiamo scelto di cogliere alcune delle maggiori sfide per convertirle in grandi opportunità operando sempre lungo le direttrici di contesto food&feed, trascurando gli aspetti direttamente connessi col recupero energetico da biomasse residuali e la valorizzazione mediante processi di compostaggio. Pertanto, mediante efficace frazionamento a partire dalle matrici selezionate, è stato possibile ricavare: ● fibre alimentari di origine cellulosica, sia naturali tal quali, sia sbiancate per trattamenti con H2O2, fibre rosse ad alto contenuto di licopene; ● licopene da fibre rosse, ed altri pigmenti-coloranti naturali da altre frazioni e sottoprodotti da esocarpo; ● olio da germoplasma dei semi di Citrullus, e ● farina amido-proteica residuale post-estrazione dell’olio dai semi medesimi; ● prodotti di acetificazione del succo zuccherino estratto dall’endocarpo del cocomero; ● prodotti della canditura a partire dalla frazione mesocarpo (albedo) del cocomero. Per la caratterizzazione estesa delle diverse frazioni, abbiamo applicato una varietà di tecniche strumentali, metodologie analitiche e chimico-fisiche, compresa la preparativa adeguata dei campioni, che si possono così riassumere:  spettroscopia UV-Vis sia su campioni in stato solido che in soluzione, anche per la valutazione del punto colore con metodo CIELab;  tecniche cromatografiche GC-MS, SPME-GC-MS, HPLC-DAD, HPLC-MS;  analisi elementare (CHNS);  metodi termici di analisi (TG/DTG/DTA/DSC);  Water Holding Capacity (WHC);  analisi ICP-OES per la valutazione del contenuto di metalli;  analisi morfologica con tecniche di superficie (SEM). A chiusura delle attività di dottorato, possiamo rivolgere uno sguardo critico ai target conseguiti. Estendere la catena del valore ai materiali di scarto può consentire di acquisire competitività per il sistema agrifood, ma solo a fronte di sforzi adeguati per investimenti in ricerca ed innovazione. L’analisi riportata descrive alcune caratteristiche strutturali di un comparto produttivo che, in ambito regionale e nazionale, è correlato alle performance del sistema agroalimentare sovradimensionato, poiché tende a sprecare risorse pre-waste ancora facilmente recuperabili. Proiettare questi risultati, che esprimono potenzialità competitive, in un orizzonte produttivo grintoso e di consumo ragionato, potrà garantire anche solo un piccolo contributo fattivo alla sostenibilità alimentare globale.
This research work sets objectives that combine the principles of circular economy, bioeconomy and sustainability in the agrifood field, to identify strategies for the enhancement of agro-industrial waste through a typical approach of biorefinery applications The main focus is dedicated to the large productions of Cucurbitaceae, with particular reference to the cultivars of Citrullus Lanatus (watermelon) and Cucumis Melo (melon), since the agri-food sector represented by these primary crops generates huge quantities of waste materials along the entire supply chain “from farm to fork”. The key idea of the PhD project consists in the possibility of extending the value chain, which currently seems to be interrupted with the abandonment of waste products in the open field, or those generically devalued due to morphological non-compliance, for over-production or over-ripening, restoring its continuity through the transformation of recovered material. The challenges of product and process technological innovation for the agrifood sector, would allow the use of these materials for transformations in any direction, anyhow all oriented according to the program targets of the 2030 Agenda. While recognizing the strategic value of the whole context of change identified by the ONU program, we have chosen to seize some of the major challenges to turn them into great opportunities, always operating along the guidelines of the food&feed context, neglecting the aspects directly related to energy recovery from residual biomass and the enhancement through composting processes. Therefore, through effective fractionation steps starting from the selected matrices, it was possible to obtain: ● dietary fibers of cellulosic origin, either natural “as it is”, or bleached through treatments with H2O2, red fibers with a high lycopene content; ● lycopene from red fibers, and other natural pigments-dyes from other fractions and by-products from the exocarp; ● germplasm oil from Citrullus seeds, and ● proteic-starchy flour (residue of the oil extraction) from the kernel of the same seeds; ● acetification products of the sugary juice extracted from the endocarp of the watermelon; ● candying products starting from the watermelon mesocarp (albedo). For the extended characterization of the different fractions, we have applied several instrumental techniques, analytical and chemical-physical methodologies, including the proper preparation of the samples, which can be summarized as follows:  UV-Vis spectroscopy both on samples in solid state and in solution, also for the evaluation of the color point with the CIELab method;  chromatographic techniques GC-MS, SPME-GC-MS, HPLC-DAD, HPLC-MS;  elemental analysis (CHNS);  thermal analysis (TG/DTG/DTA/DSC);  Water Holding Capacity (WHC);  ICP-OES analysis for the evaluation of the metal content;  morphological analysis using surface techniques (SEM). At the end of the PhD activities, we can take a critical look at the targets achieved. Extending the value chain to waste materials can make it possible to acquire competitiveness for the agrifood system, but only if adequate efforts are made for investments in research and innovation. The reported analysis describes some structural features of a production sector that, at a regional and national level, is related to the performance of an oversized agrifood system, since it tends to reject pre-waste resources that are still easily recoverable. Projecting these results, which express competitive potential, in a gritty productive horizon and of reasoned consumption, can guarantee even only a small effective contribution to global food sustainability.
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D’Amico, Antonio. "Il concetto di "green building": strategie ed esempi per la valutazione della sostenibilità in edilizia". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2948/.

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Libros sobre el tema "Strategie di sostenibilità"

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Torricelli, Maria Chiara, ed. ES-LCA e patrimonio naturale. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-803-3.

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La protezione dell’ambiente, la tutela delle risorse ecologiche e naturali, la valorizzazione sostenibile degli spazi urbani e rurali rappresentano per le società del terzo millennio degli incontestabili paradigmi etici e delle ineludibili realtà con le quali confrontarsi. Alla tutela ambientale si sono affiancati obiettivi più ampi, connessi alla fruizione dei contesti territoriali, in un’ottica di conservazione attiva, e si sono modificate le strategie di intervento in funzione della valorizzazione di risorse e contesti, nonché dello sviluppo delle specificità del territorio stesso. L’analisi di sostenibilità, come strumento per monitorare, reinterpretare, sviluppare e valorizzare un territorio, e in particolare il suo patrimonio naturale, è il tema di questo libro che riporta i risultati di una ricerca condotta da un gruppo interdisciplinare che ha condiviso l’approccio Life Cycle. L’approccio del Ciclo di Vita – che si sta evolvendo verso una metodologia in grado di recepire la dimensione locale oltre a quella globale, la scala macro e meso oltre a quella del prodotto, la dimensione sociale oltre a quella ambientale ed economica – può essere appropriato e praticabile nell’analisi di sostenibilità di un territorio? A questa domanda, in particolare circoscritta ad aspetti ambientali, di biodiversità e di accessibilità ambientale-spaziale, il libro intende dare una risposta sia sul piano teorico, sia con l’applicazione ad un caso studio: il territorio in cui è inserito il Parco regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli in Toscana. Il libro fornisce un quadro delle fasi di analisi e degli indicatori che le supportano e ne documenta l’applicazione a diverse scale nel contesto del Parco.
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Gensini, Gian Franco y Augusto Zaninelli, eds. Progetto RIARTE. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-906-1.

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Le malattie cardiovascolari rappresentano un’area clinica in cui maggiormente si avverte la necessità dello sviluppo di risposte assistenziali efficaci e sostenibili, nel cui ambito lo specialista deve svolgere un ruolo determinante, contribuendo a mettere in atto strategie gestionali condivise dalle diverse professionalità sanitarie e sostenute a livello istituzionale. I 200 casi clinici riportati dal progetto RIARTE sono, senza dubbio, una fotografia fedele, reale e pratica della realtà clinica in Italia per quanto attiene alle due categorie osservate: pazienti con rischio cardio e cerebrovascolare superiore al 20% secondo le tabelle del rischio SCORE e pazienti con ipertensione di difficile controllo. In entrambi i casi clinici l’adozione, nelle misure farmacologiche, della terapia a base di calcio-antagonisti diidropiridinici è apparsa efficace, sicura, di facile associazione con altre terapie e caratterizzata da un rapporto costo-efficacia particolarmente favorevole.
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Marta Moccia Vanina Ballini Eds. UrbanVoids(TM) Strategie Nuove Partnership per Progetti Sostenibili Nella Città Di Roma. Lulu Press, Inc., 2010.

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Capítulos de libros sobre el tema "Strategie di sostenibilità"

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Mantelli, Alessandro. "4 Progettare un e-learning per il giapponese. Il case study JaLea". En E-learning sostenibile per la didattica del giapponese Progettare per l’apprendimento autonomo. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-554-4/004.

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4.1. Perché è importante l’experience design per l’e-learning? – 4.2 Perché è importante il Web 2.0 per l’e-learning? – 4.3 Strategie di embodiment in un prodotto e-learning. La learner experience. – 4.3.1 Il tempo nella relazione utente - artefatto digitale. – 4.3.2 Minimizzare i tempi di attesa. Tempo reale, percezione e tolleranza. – 4.3.3. Design collaborativo sostenibile: minimizzare i tempi di gestione e di inserimento contenuti. – 4.3.4 Sostenibilità e manutenibilità del software. Embodiment nel lungo periodo. – 4.3.5 Affordance e signifier nella pratica del Web design. – 4.3.6 Utenti e interfacce. – 4.4 Da BunpoHyDict a JaLea. – 4.5 JaLea, Your Japanese Learning System! – 4.5.1 JaLea: frontend e struttura. – 4.5.2 JaLea: proposte di utilizzo. – 4.5.3 JaLea: backend. – 4.6 JaLea: modalità di apprendimento attivo tramite esercizi. – 4.6.1 Motivazioni per la progettazione di un prototipo per l’apprendimento dei kanji. – 4.6.2 Realizzazione del prototipo.
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Actas de conferencias sobre el tema "Strategie di sostenibilità"

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Nan, Emanuela. "Rinaturactivazione: nuove strategie di sviluppo sostenibile dai centri storici mediterranei: Genova città-laboratorio". En International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7984.

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I territori sono oggi utilizzati come un “menu” all’interno del quale ci si sposta sempre più liberamente secondo le proprie necessità. Le città, già da tempo, hanno assunto l’accezione di sistemi integrati, apparendo sempre più simili a una miscellanea, composita e variabile, alla cui definizione concorrono molteplici dispositivi e la cui comprensione e gestione operativa sembra trovarsi non più nella perimetrazione di registri e contesti formali, ma nell’individuazione di regole e tattiche capaci di guidare e prevedere gli esiti e le evoluzioni delle differenti dinamiche e vocazioni. In questo progressivo evolversi delle realtà urbane, i centri storici, in particolare quelli dell’area mediterranea, storicamente, fortemente strutturati, iper-stratificati e densi, risultano inadeguati a rispondere alle nuove necessità della vita odierna Fondamentale, in questo senso, diviene, dunque, individuare e riconoscere un nuovo criterio e metodo per la gestione di questi contesti, mirato, non a stravolgerli o snaturarli in nome del progresso, ma, al contrario, a riattivarli nuovamente come nodi propulsivi a partire dalla riscoperta di valenze e funzioni intrinseche alla loro storica dimensione e natura, sulla base una logica sostanzialmente rinnovativo-reinterpretativo. Genova, si propone come un fantastico laboratorio per l’individuazione di strategie e azioni mirate a tracciarne nuovi sviluppi futuribili rispondenti alle odierne logiche attive di sostenibilità, avanzamento e interconnessione locale e globale. The territories are now used as a "menu", where people move more freely according to their own needs . The city , for some time , have taken on the meaning of integrated systems , appearing more like a miscellany definition of which contribute to multiple devices and whose understanding and operational management appears to be no longer in the delimitation of records and formal, but in ' identification of rules and tactics capable of guiding and predicting possible outcomes and the evolution of the different dynamics and vocations. This gradual development of urban , historic centers , particularly those of the Mediterranean , historically , highly structured , hyper - layered and dense , are inadequate to meet the new needs of today's life . Fundamental , in this sense , becomes, therefore , to identify and recognize a new criterion and method for the management of these contexts , focused, not distorting them or altering them in the name of progress , but , on the contrary , to reactivate them again as dynamic hubs from the rediscovery of values and functions intrinsic to its historical dimension and nature , based on a logic substantially renewal and reinterpretation. Genoa is a fantastic laboratory for the identification of strategies and actions to trace new developments futuristic responding to today's active logical sustainability, progress and interconnecting local and global.
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Cedroni, Anna Rita. "Roadmap per una citta sostenibile: Vienna". En International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7915.

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Al di là di più di duemila anni di tradizione storica, l’Austria, ha mostrato con coraggio, fin dall’entrata nella Comunità Europea, il suo sviluppo economico così come la sua modernità e la sua apertura verso l’esterno. La dinamicità culturale e tecnologica della sua capitale, l’ha resa uno degli esempi più apprezzati da tutta l’Europa fin dall’inizio di questo secolo. In poco più 15 anni, Vienna è diventata di fatto la città europea con la migliore qualità della vita. Il merito di tale successo è dato sicuramente da due componenti fondamentali: la stabilità politica del Paese e il metodo di gestione dei processi di pianificazione territoriale e urbana. L’attuale sviluppo del territorio mostra come alla base di tale qualità i fattori prevalenti siano l’architettura, ma anche le politiche urbanistiche territoriali. Sta di fatto, spiega un recente rapporto del comune di Vienna sul tema risparmio energetico e sostenibilità, che per garantire e mantenere una tale qualità della vita, occorre tener conto di tre costanti essenziali nelle dinamiche dei processi di sviluppo urbano: il rinnovamento, la ristrutturazione e l’espansione. Tali elementi consentono poi il confronto con modelli europei culturalmente più avanzati. La tutela dell’ambiente e del patrimonio ambientale si inseriscono in questo processo come una delle sfide più importanti che scaturiscono da tale confronto. Questo paper si prefigge di trattare l’esperienza viennese, ripercorrendo il lungo, ma rapido processo di cambiamento cominciato all’inizio degli anni Ottanta. Strumento generale di pianificazione urbanistica, il Piano di Sviluppo della Città (Stadtentwicklungsplan), ha costituito e costituisce tuttora lo strumento decennale di previsione e di programmazione energetica a livello urbano e territoriale, stabilendo le direttrici strategiche di espansione, di ristrutturazione e di rinnovamento della Città e del suo hinterland. Ma l’esclusività di tale strumento, è da vedere nell’anticipazione di temi come il consumo energetico, la sostenibilità e nell’individuazione della tutela ambientale, come questione prioritaria da includere nei programmi d’intervento da attuare a breve termine. Infatti, con la formulazione del primo Programma KliP (Klimaschutzprogramm) (1999–2009) e, successivamente, del secondo Programma KliP (2010-2020), vengono elaborati dei “pacchetti” di provvedimenti con obiettivi ben definiti, come per esempio la riduzione del 21%, a persona, dei gas di emissione e di gas propellenti rispetto ai valori rilevati nel 1990. Gli strumenti con i quali raggiungere tali obiettivi sono: la riduzione del fabbisogno energetico, l’introduzione di fonti di energia ecosostenibile, l’uso di materiali biologici nell’edilizia pubblica e privata a grande e piccola scala, ma soprattutto, gli interventi sulla mobilità, sulla gestione dei rifiuti e sulla protezione del paesaggio. Accanto ai Piani di Sviluppo, Il Programma SEP (Städtische Energieeffizienz-Programm), definisce le linee generali da seguire nella gestione della politica dei consumi energetici a lungo termine, ovvero fino alla fine del 2015. I risultati portano già nel 2011 ad un aumento della quota di energia rinnovabile del 10% del volume totale del consumo di energia. Tra gli incentivi ci sono quelli rivolti alla realizzazione di centrali elettriche, inceneritori per il riciclo di materie dalle quali ricavare energia, mentre un ruolo sempre più importante è dato dall’uso della geotermia, e dell’energia solare. La continuità programmatica culmina nella formulazione di un progetto unitario, SMART CITY WIEN, che riunisce ben dieci gruppi differenti di interessi, istituzioni pubbliche, enti privati, centri universitari di ricerca, ecc., attorno ad una visione a lunga scadenza: Smart Energy vision 2050. Al centro della tavola rotonda le tematiche: lo sviluppo della popolazione, l’ambiente, i metodi di gestione, l’economia, l’energia e la mobilità. Accanto a queste, sostenibilità, partecipazione, diversità, efficienza di risorse, sviluppo regionale integrato come pure sviluppo economico equilibrato sono gli elementi fondamentali per la preparazione delle decisioni future.
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Mastronardi, Luigi y Elena Battaglini. "Turismo sostenibile e tensioni urbane nel terzo millennio". En International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7990.

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Il processo di urbanizzazione è un fenomeno che, negli ultimi decenni, ha registrato notevoli cambiamenti, i quali hanno avuto delle ripercussioni sulla distribuzione della popolazione mondiale tra aree urbane e rurali. L’aumento di popolazione nei centri urbani sta già creando problemi relativi alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti e alla disponibilità e qualità della risorsa idrica, come anche problemi di sicurezza sanitaria nelle periferie che continuano ad espandersi in assenza di infrastrutture e servizi. In relazione a ciò, il modello di sviluppo urbano sostenibile assume una valenza strategica in termini sociali, economici ed ambientali. Il turismo può, infatti, contribuire ad aumentare la vitalità economica delle città e a rafforzare il senso di identità urbana. Il turismo sostenibile contribuisce, inoltre, a mantenere l'integrità ambientale e culturale delle comunità, a conservare il patrimonio naturale e le zone ecologicamente sensibili. In questa Sessione dedicata al turismo è stata avviata una riflessione su ciò che il turismo può e deve fare per la sostenibilità del territorio, in maniera particolare di quello urbano. Diventa fondamentale comprendere in che modo il turismo può essere un elemento che può dare un contributo significativo allo sviluppo e all’innovazione sostenibile urbana, dato il suo impatto trasversale sulla società e le sue molteplici sfaccettature ambientali, economiche, sociali, culturali. In conclusione, sulla base degli spunti emersi è lecito affermare che il turismo rappresenti una opportunità di trasformazione delle città e dei territori circostanti, modificando gli equilibri sociali e culturali, economici e urbanistici, riuscendo persino a cambiare il modo di intendere e di vivere le città.
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Pultrone, Gabriella. "Turismo e centri urbani minori: possibili percorsi integrati verso frontiere innovative di sviluppo sostenibile". En International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8032.

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Il trend crescente del fenomeno turistico costituisce una sfida determinante nell’ambito delle questioni più ampie legate al paradigma della sostenibilità, in considerazione dei diversi effetti che le attività ad esso correlate producono su città e territori interessati. È un problema che va orientato nella giusta direzione come strumento privilegiato carico di valenze: capacità di sensibilizzare al rispetto dell’ambiente; elevate potenzialità di sostenere attività economiche tradizionali e innovative; capacità di contribuire al miglioramento della qualità della vita. Se correttamente programmato e gestito, esso può infatti giocare un ruolo chiave per il riequilibrio territoriale, attraverso la costruzione di sistemi turistici che comprendano destinazioni mature, emergenti ed aree marginali, in un’ottica di destagionalizzazione dei flussi e promozione delle economie locali, e in una logica in grado di coniugare stabilità e innovazione in un processo dialettico fra tradizione e creatività. Per molte città e regioni italiane, come la Calabria, la scelta di tutelare, valorizzare e gestire in modo integrato le risorse naturalistico-ambientali, paesaggistiche e storico-culturali attraverso la leva e il moltiplicatore del settore turismo può rappresentare, anche in momenti di crisi, un importante strumento per rivalutare il proprio patrimonio, sviluppare l’indotto a esso collegato, promuovere progetti strategici nel settore del turismo, stimolare la creazione di strutture ricettive e servizi complementari. Di fronte alle sfide della globalizzazione riscoprire i caratteri della propria specificità diviene quindi un’occasione imperdibile per ripensare il proprio sviluppo con intelligenza, laddove l’attributo smart si riferisca all’incontro creativo di tecnologie e capacità umane, che attraverso le comunità stesse diventano portatrici di innovazione. The growing trend of tourism is a key challenge in the context of broader issues related to the paradigm of sustainability, taking into account the different effects that the activities related to it produce on cities and regions concerned. This issue must be addressed in the right direction as a privileged instrument full of values: the ability to raise awareness of the environment; great potential to support innovative and traditional economic activities, the ability to contribute to improving the quality of life. If properly planned, it can play a key role in the territorial balance, through the construction of tourist facilities including mature destinations, emerging and marginal areas, with a seasonal adjustment of flows and promotion of local economies, that combines stability and innovation in a dialectical process between tradition and creativity. For many Italian cities and regions, such as Calabria, the choice to protect, enhance and manage the resources in an integrated natural-environmental, landscape and historical-cultural through the lever and the sector leverage tourism can be, even in times of crisis, an important tool to revalue its assets, develop the armature connected to it, to promote strategic projects in the tourism sector, to stimulate the creation of accommodation facilities and complementary services. Faced with the challenges of globalization, rediscover its own specificity then becomes a unique opportunity to rethink its own development with intelligence, where the smart attribute refers to the meeting of creative technology and human capabilities, through which the communities themselves become carriers of innovation.
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