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Literatura académica sobre el tema "Storia del collezionismo"
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Artículos de revistas sobre el tema "Storia del collezionismo"
Bignamini, Ilaria y Amanda Claridge. "The tomb of Claudia Semne and excavations in eighteenth-century Rome". Papers of the British School at Rome 66 (noviembre de 1998): 215–44. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200004293.
Texto completoHarris, Neil. "À la chasse au bonheur. I libri ritrovati di Renzo Bonfiglioli e altri episodi di storia del collezionismo italiano del Novecento. By GIancarlo Petrella". Library 20, n.º 3 (1 de septiembre de 2019): 406–8. http://dx.doi.org/10.1093/library/20.3.406.
Texto completoFeola, Vittoria. "Maria Toscano. Gli archivi del mondo: Antiquaria, storia naturale e collezionismo nel secondo Settecento. Florence: Edifir, 2009. Pp. 342. €20.00 (paper)." HOPOS: The Journal of the International Society for the History of Philosophy of Science 1, n.º 1 (mayo de 2011): 178–81. http://dx.doi.org/10.1086/658490.
Texto completoBuovolo, Donatella. "Commedia di Alfonso d’Aragona: il codice, la storia, la biblioteca." Dante e l'Arte 8 (7 de marzo de 2022): 17–56. http://dx.doi.org/10.5565/rev/dea.153.
Texto completoZaccagnino, Cristiana. "Collezionisti, accademie, musei: storie del mondo etrusco dal XVI al XIX secolo. Atti dei convegni internazionali “La tradizione etrusca e il collezionismo in Europa dal XVI al XIX secolo”, Scuola Normale Superiore di Pisa, 2014-2016". Etruscan Studies 24, n.º 1-2 (18 de agosto de 2021): 151–56. http://dx.doi.org/10.1515/etst-2021-0011.
Texto completoCerino, Badone Giovanni. "La cultura della guerra. Sapere teorico e sapere empirico nel mondo militare del XVII secolo". SOCIETÀ E STORIA, n.º 136 (julio de 2012): 277–98. http://dx.doi.org/10.3280/ss2012-136002.
Texto completoRisi, Elisa. "Collezione di moda: Da Eleonora Duse a Julie Peters-Desteract". UCOARTE. Revista de Teoría e Historia del Arte, 5 de diciembre de 2017, 125–48. http://dx.doi.org/10.21071/ucoarte.v6i.11007.
Texto completoTesis sobre el tema "Storia del collezionismo"
Bologna, Francesca <1985>. "Collezionismo e carte geografiche nella Venezia del diciassettesimo secolo". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2421.
Texto completoSchiavon, Chiara <1986>. "Padova in soaza - Piccola storia del collezionismo privato nella città del Santo tra Sei e Settecento-". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6199.
Texto completoSacchetto, Federica <1986>. "Gusto e collezionismo dei merletti a Venezia nella prima metà del Novecento. Una ricognizione nel fondo Correr". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3521.
Texto completoPrescendo, Claudia <1987>. "Contributi per la storia del collezionismo della famiglia Gradenigo di Rio Marin: Bartolomeo Gradenigo, vescovo di Brescia". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2006.
Texto completoGuarneri, Cristiano <1979>. "Architettura del sapere: la Kunstkamera di Pietro il Grande". Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/1029.
Texto completoThis study’s main topic is a building: the Kunstkamera in St. Petersburg, built starting from 1718 by the Tzar Peter the Great. Inside it, besides the exhibition rooms, as the name suggests, also an anatomic theatre, a planetary, an astronomical observatory and the Tzar’s library were arranged, with in mind the idea making it the seat of the Academy of sciences, another Peter the Great’s creation. So not only a kunstkammer but also a scientific research center, not far in intents to a modern museum. This topic is developped into three steps, approaching it with different magnifing lenses: the context, or the city; the content, or the collections; the container, or the building. In the first chapter is analysed the Kunstkamera strategic position in the urban planning of the new capital, St. Petersburg, and the role, equally strategic, played by the Academy of sciences in the reforms plan promoted by Peter the Great. The second chapter, devoted to collections, focus on the figure of Peter the Great as collector. Through the study of the collections different arrangements, before in Moscow and then in St. Petersburg, it was possible to point out the role assigned to Kunstkamera in the Peter the Great’s collecting program, especially drawn in the years 1718-19. Infact, while the ancient and modern statues purchased in Italy were arranged in the Summer Garden and the pictures bought on the Netherlandish and Flamish market found a place in the Peterhof’s pavillions, the kunstkammer’s objects were moved from the Tzar’s residences to their first pubblic settlement, the Kikin Palace. That of the Kikin Palace was only a temporary arrangement, because again in 1718 – and this is the dissertation’s third chapter – the Kunstkamera’s first stone was laid down. The construction was very long and complex and the events are sharply shown through unissued archival documents and drawings. Three architects, the German Georg Johann Mattarnovy, the Swiss Nicolaus Friedrich Härbel, and the Italian Gaetano Chiaveri, one astronomer, the French Joseph-Nicolas Delisle, and many other workers, like masons, carpenters, carvers, painters and decorators, had a part in the project and construction of the Kunstkamera. But not only these were the personalities involved in this architectural and scientific project. Gottfried Wilhelm Leibniz gave the ideas for the Academy of sciences’ project, where kunstkammer, laboratories and libraries played a central role; and again the Peter the Great’s librarian, Johann Daniel Schumacher, was important: before he organised the collections purchase and the scientists enrolment, than he drove the building accomplishment and the exhibition display after the Tsar’s death. The parabola of this singular building experiment ended in 1747, when a fire burned out the Kunstkamera’s upper part and, with it, a part of its precious collections.
Ferraro, Antonella. "Per una storia della falsificazione epigrafica. Problemi generali e il caso del Veneto". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3424080.
Texto completoNell’ambito degli studi che sotto vari aspetti si sono occupati dell’atteggiamento assunto dal Duecento fino ai giorni nostri nei confronti dell’antichità classica, una sempre crescente attenzione è stata riservata alla falsificazione. Questa è oggetto di studio da parte di molteplici discipline, che riconoscono ormai nel falso un “documento della propria epoca” e, in quanto tale, una fonte primaria della storia, per le informazioni che fornisce sulla conoscenza dell’antichità classica che si stava imitando, sulle idee e sul gusto dell’epoca, oltre che sulle motivazioni della falsificazione. Nell’ambito di questi studi, relativamente poco spazio è stato dedicato ai falsi epigrafici, sia lapidei sia cartacei: gli studi effettuati sull’argomento sono stati parziali e non sistematici, e nella maggior parte dei casi è mancato un riesame dei documenti epigrafici. Il presente studio ha lo scopo di tracciare una storia della falsificazione epigrafica, attraverso il riesame delle iscrizioni false in lingua latina del Veneto pubblicate nel volume V del Corpus Inscriptionum Latinarum. Dopo una preliminare riflessione sul concetto di falso epigrafico e sulla sua distinzione dalla copia e dalla creazione all’antica, l’intero corpus è stato indagato dal punto di vista cronologico e tipologico, al fine di individuare la natura, il significato e la funzione di queste iscrizioni nei singoli centri veneti. La revisione di questi documenti ha permesso di individuare le principali linee di tendenza seguite nella creazione dei falsi nel corso dei secoli, dagli studiosi che li crearono nell’ambito delle loro indagini sull’antichità classica a coloro che operarono per puri fini commerciali. E’ stato possibile per la prima volta avviare uno studio complessivo e diacronico della falsificazione epigrafica in una determinata zona d’Italia, indagando i cambiamenti che si ebbero nei confronti di questo fenomeno nelle varie fasi della storia e della cultura e le sue peculiarità geografiche
PORTINARI, Stefania. "Istituzioni e movimenti artistici, collezionismo e gallerie nel Veneto negli anni Settanta del Novecento. Dottorato di ricerca in Storia dell'arte, 18° ciclo". Doctoral thesis, Università Ca' Foscari. Facoltà di Lettere e Filosofia, 2007. http://hdl.handle.net/10278/35098.
Texto completoCrosera, Claudia. "Passione numismatica: editoria, arti e collezionismo a Venezia nel Sei e Settecento". Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2010. http://hdl.handle.net/10077/3631.
Texto completoIl presente lavoro si prefissa lo scopo di indagare i rapporti tra arti ed editoria in Veneto, dal Barocco al Neoclassicismo e di tracciare una storia dell’evoluzione della letteratura illustrata di argomento numismatico, prendendo in esame gli aspetti artistici della produzione, analizzando il contribuito degli artisti (inventori, disegnatori e incisori), dei committenti e degli autori, nei territori della Serenissima. Grazie all’analisi diretta delle opere a stampa, alla lettura delle fonti e allo studio dei carteggi sei e settecenteschi si è riusciti a delineare le forme dell’interesse del collezionismo antiquario veneto per le raccolte di monete e medaglie. Sono stati schedati più di novanta volumi, tra cui si ricordano trattati di numismatica, repertori di ritratti, storie medaglistiche di sovrani, pontefici e dogi e soprattutto cataloghi delle collezioni numismatiche venete. Tra questi ultimi si ricordano i cataloghi di Charles Patin e di Lodovico Moscardo nel Seicento, e nel secolo successivo di Lorenzo Patarol, Antonio Capello, dei Tiepolo, di Scipione Maffei, di Jacopo Muselli, Onorio Arrigoni, Anton Maria Zanetti e Giammaria Mazzuchelli solo per ricordare i più famosi. L’attenzione si è poi soffermata su due casi interessanti: quello della raccolta di medaglie encomiastiche della famiglia Barbarigo, pubblicate nei Numismata virorum illustrium ex Barbadica gente del 1732, opera in folio riccamente illustrata finalizzata a eternare le memorie della nobile stirpe; quello di un progetto incompiuto e rimasto inedito, che risale alla metà del Settecento, e cioè il manoscritto di Giovanni Andrea Giovanelli intitolato Medaglie degli uomini illustri spettanti per lo più allo stato viniziano, che si proponeva di redigere una “storia metallica” di Venezia, riletta attraverso le medaglie dei suoi più illustri protagonisti.
XXII Ciclo
1972
Gallanti, Chiara. "Le collezioni del Museo di Geografia dell'Università di Padova: radici storiche e processi costitutivi tra ricerca e didattica (1855-1948)". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2020. http://hdl.handle.net/11577/3425923.
Texto completoAlai, Beatrice. "Le miniature italiane ritagliate del Kupferstichkabinett di Berlino. Per la genesi della collezione ed un catalogo della raccolta". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2017. http://hdl.handle.net/11577/3422414.
Texto completoAbstract La tesi ha per oggetto le miniature italiane ritagliate del Kupferstichkabinett di Berlino. Di tale collezione è stata indagata la genesi ed è stato redatto un catalogo analitico delle opere. La prima parte del lavoro prende in considerazione la storia del Gabinetto delle stampe e dei disegni berlinese, individuando gli ingressi di cuttings dalla fondazione (1831) alla pubblicazione del catalogo delle miniature (1931) da parte del direttore Paul Wescher; la seconda parte è costituita dalla schedatura dei frammenti. Il primo capitolo verte sulla nascita del museo a partire dall’apertura al pubblico della Königliche Bibliothek fino all’inaugurazione del Kupferstichkabinett nel 1831; il secondo capitolo offre una panoramica degli ingressi delle miniature (sia cuttings che manoscritti), non solo italiani ma anche francesi, tedeschi, fiamminghi e inglesi, dal XVII secolo al XXI. Il terzo capitolo ha come oggetto i ritagli provenienti dalla collezione del prussiano Ferdinand Friedrich von Nagler, acquistati dal museo nel 1835, mentre il quarto capitolo è dedicato alle miniature che originariamente appartenevano al collezionista Bernhard Hausmann (1875). Il quinto capitolo analizza la biografia e l’operato del direttore Friedrich Lippmann, il suo progetto di aprire un museo di Arti Grafiche e i frammenti miniati da lui acquisiti tra il 1876 e il 1903. Il sesto capitolo presenta le opere che giunsero nel museo tra il 1904 e il 1930, mentre il settimo capitolo riguarda Paul Wescher ed il suo catalogo delle miniature. Infine, l’ottavo capitolo è composto da 94 schede, una per ciascuna opera o per ciascun gruppo di opere riconducibili allo stesso manoscritto. È presente un’appendice circa gli scambi epistolari tra Wilhelm von Bode, Friedrich Lippmann e Stefano Bardini, che segnala alcuni documenti del Zentral Archiv di Berlino e dell’Archivio Stefano Bardini di Firenze. I primi sette capitoli aiutano perciò a meglio comprendere il gusto sotteso alle acquisizioni dei cuttings a Berlino nel corso del tempo, in rapporto al mercato della miniatura in Europa e alla nascita dei musei di arti applicate; inoltre, i medaglioni sui collezionisti e sui direttori legati al Kupferstichkabinett gettano luce sul complesso panorama del collezionismo e della museologia in Germania tra XVIII e XX secolo. Le schede del catalogo, che presentano numerosi pezzi inediti emersi dai depositi, si soffermano in primo luogo sull’analisi della liturgia e dei testi, analizzando successivamente lo stile delle opere e indicando ove possibile i frammenti “gemelli” in altre collezioni o le serie liturgiche e i testi da cui i cuttings furono asportati.
Libros sobre el tema "Storia del collezionismo"
Benedictis, Cristina De. Per la storia del collezionismo italiano: Fonti e documenti. Firenze: Ponte alle Grazie, 1991.
Buscar texto completoBenedictis, Cristina De. Per la storia del collezionismo italiano: Fonti e documenti. 2a ed. Milano: Ponte alle Grazie, 1998.
Buscar texto completoUn contributo alla storia del collezionismo: La raccolta epigrafica Delfini. Roma: Quasar, 1993.
Buscar texto completoPedrocchi, Anna Maria. Le stanze del tesoriere: La quadreria Patrizi : cultura senese nella storia del collezionismo romano del Seicento. Milano: Alcon, 2000.
Buscar texto completoGli archivi del mondo: Antiquaria, storia naturale e collezionismo nel secondo Settecento. Firenze: Edifir, 2009.
Buscar texto completoCarlo, Sisi y Galleria civica di Palazzo Te., eds. La collezione Chigi Saracini di Siena: Per una storia del collezionismo italiano. Firenze: S.P.E.S., 2000.
Buscar texto completoLucio, Scardino y Mazzei Traina Marinella, eds. Fughe e arrivi: Per una storia del collezionismo d'arte a Ferrara nel Seicento. Ferrara: Liberty house, 2002.
Buscar texto completoMarinella, Mazzei Traina, Scardino Lucio y Fondo sul collezionismo ferrarese, eds. Fughe e arrivi: Per una storia del collezionismo d'arte a Ferrara nel Seicento. Ferrara: Liberty house, 2002.
Buscar texto completoUniversità di Firenze. Dipartimento di storia delle arti e dello spettacolo, ed. Scritti di museologia e di storia del collezionismo in onore di Cristina De Benedictis. Firenze: Edifir, 2012.
Buscar texto completoAlabiso, Alfredo. La posta fra cronaca storia e collezionismo: Palermo Expofil'97, Fiera del Mediterraneo 25/27.4.97. Palermo: Unione filatelica siciliana, 1997.
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