Tesis sobre el tema "Spunky"

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Reinertsen, Anne B. "Spunk - A love story : Teacher community not". Doctoral thesis, Norwegian University of Science and Technology, Department of Education, 2007. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:no:ntnu:diva-1796.

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Spurny, Manuela [Verfasser]. "Keratin 19 im Verdauungssystem / Manuela Spurny". Ulm : Universität Ulm, 2018. http://d-nb.info/1166757331/34.

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Rosa, Luisa Serena <1981&gt. "Eguaglianza di genere e accesso alle cariche elettive. Spunti comparatistici". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2450/1/Rosa_LuisaSerena_Eguaglianza_di_genere_e_accesso_alle_cariche_elettive.Spunti_comparatistici.pdf.

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Rosa, Luisa Serena <1981&gt. "Eguaglianza di genere e accesso alle cariche elettive. Spunti comparatistici". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2450/.

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5

LA, MANNA MARIANGELA. "L'universalità della giurisdizione penale. Spunti ricostruttivi e ipotesi di sviluppo". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/2450.

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Resumen
La tesi si articola in 4 capitoli. Il primo descrive i fondamenti dell’universalità della giurisdizione e ripercorre il processo di emersione del criterio da un punto di vista storico, ne individua l’ambito di applicazione ratione materiae, ed esamina le principali teorie a supporto e fondamento del ricorso a questo criterio.Il secondo capitolo ricostruisce, al termine di una ricognizione della prassi, i più delicati problemi applicativi del criterio, che nel corso degli anni ’90 ne hanno determinato il parziale abbandono. Individua, infatti, alcuni istituti che possono rendere più difficoltoso il ricorso al criterio universale, quali le immunità dalla giurisdizione di alcune figure statali e i provvedimenti di amnistia. Infine, mostra che anche il mancato o insufficiente adattamento degli ordinamenti nazionali all’ordinamento internazionale può risultare problematico.Il terzo capitolo descrive la rivitalizzazione del criterio alla quale si assiste da almeno 10 anni e individua i fattori principali di tale fenomeno nell’adozione dello Statuto di Roma che istituisce la Corte Penale Internazionale (CPI) e nella conseguente adozione delle legislazioni nazionali attuative dello Statuto, nonché nel susseguirsi di proposte accademiche e intergovernative circa la regolazione dell’impiego del criterio universale.Il quarto e ultimo capitolo tenta di individuare lo “stato dell’arte” del criterio e cioè di chiarirne la natura e la portata, soprattutto alla luce della prassi dei giudici nazionali esaminata nei capitoli precedenti. Il capitolo si interroga circa la natura permissiva o obbligatoria della giurisdizione universale, circa la sua matrice, consuetudinaria oppure convenzionale, e sulla possibilità che l’esercizio della giurisdizione universale possa essere subordinato al rispetto di alcuni requisiti. Si indaga altresì il rapporto tra la giurisdizione universale e l’obbligo “aut dedere aut iudicare” contenuto in numerosi trattati internazionali in materia di repressione dei crimini internazionali e transnazionali
The thesis aims at enquiring the current status of universal criminal jurisdiction. Therefore, it examines conventional and customary international law to figure out the scope and application of this principle of jurisdiction.
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LA, MANNA MARIANGELA. "L'universalità della giurisdizione penale. Spunti ricostruttivi e ipotesi di sviluppo". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/2450.

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La tesi si articola in 4 capitoli. Il primo descrive i fondamenti dell’universalità della giurisdizione e ripercorre il processo di emersione del criterio da un punto di vista storico, ne individua l’ambito di applicazione ratione materiae, ed esamina le principali teorie a supporto e fondamento del ricorso a questo criterio.Il secondo capitolo ricostruisce, al termine di una ricognizione della prassi, i più delicati problemi applicativi del criterio, che nel corso degli anni ’90 ne hanno determinato il parziale abbandono. Individua, infatti, alcuni istituti che possono rendere più difficoltoso il ricorso al criterio universale, quali le immunità dalla giurisdizione di alcune figure statali e i provvedimenti di amnistia. Infine, mostra che anche il mancato o insufficiente adattamento degli ordinamenti nazionali all’ordinamento internazionale può risultare problematico.Il terzo capitolo descrive la rivitalizzazione del criterio alla quale si assiste da almeno 10 anni e individua i fattori principali di tale fenomeno nell’adozione dello Statuto di Roma che istituisce la Corte Penale Internazionale (CPI) e nella conseguente adozione delle legislazioni nazionali attuative dello Statuto, nonché nel susseguirsi di proposte accademiche e intergovernative circa la regolazione dell’impiego del criterio universale.Il quarto e ultimo capitolo tenta di individuare lo “stato dell’arte” del criterio e cioè di chiarirne la natura e la portata, soprattutto alla luce della prassi dei giudici nazionali esaminata nei capitoli precedenti. Il capitolo si interroga circa la natura permissiva o obbligatoria della giurisdizione universale, circa la sua matrice, consuetudinaria oppure convenzionale, e sulla possibilità che l’esercizio della giurisdizione universale possa essere subordinato al rispetto di alcuni requisiti. Si indaga altresì il rapporto tra la giurisdizione universale e l’obbligo “aut dedere aut iudicare” contenuto in numerosi trattati internazionali in materia di repressione dei crimini internazionali e transnazionali
The thesis aims at enquiring the current status of universal criminal jurisdiction. Therefore, it examines conventional and customary international law to figure out the scope and application of this principle of jurisdiction.
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Pagliacci, Arianna. "Efficacia delle sanzioni nel settore bancario: criticità e spunti comparatistici". Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2020. http://hdl.handle.net/11385/204180.

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Il potere sanzionatorio della Banca d’Italia. Sanzioni e procedura sanzionatoria nel single supervisory mechanism. Analisi economica del sistema sanzionatorio: public law enforcement e behavioral biases. Banking supervision ed enforcement negli Stati Uniti d’America.
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Willis, T. C. "Melt spun Al alloy". Thesis, University of Oxford, 1985. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.354869.

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Pappalardo, Salvatore Alessandro. "Ottimizzazione dello spunto di un aerogeneratore ad asse verticale di concezione innovativa". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3458/.

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Verde, Alberto <1985&gt. "Sostenibilità e Innovazione nei ranking: quali spunti per il successo delle strategie aziendali". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3796.

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Nel corso di questo percorso di studi si è avuto modo di analizzare tutte le caratteristiche fondamentali dell’entità più importante nell’economia moderna: l’impresa. Appare chiaro come l’impresa giochi un ruolo fondamentale nel mondo in cui viviamo determinando una relazione molto stretta e dai legami inscindibili, quella tra essere umano e impresa di produzione. Una relazione che vede nel soddisfacimento delle esigenze e dei bisogni della persona un obiettivo primario in grado di assicurare sopravvivenza, sviluppo e benessere all’essere umano, caratteristiche alla base di una vita dignitosa e, perché no, anche felice. Purtroppo, non tutte le economie mondiali sono sullo stesso livello di sviluppo, e vaste fasce di popolazione ogni giorno lottano per la propria sopravvivenza. A questo scopo ci si chiede: l’impresa può essere al centro del cambiamento di questa situazione? Affinché tutto ciò possa essere concretizzato, le imprese devono avere al proprio interno delle caratteristiche basilari: prima di tutto, per garantirsi la sopravvivenza nel tempo devono essere in grado di operare in condizioni di economicità. Secondo, devono creare beni e servizi che soddisfino i bisogni delle persone, la cui vendita determina ricavi che al netto deicosti di produzione generano profitti, componente vitale per l’impresa stessa. Il reinvestimento dei profitti realizzati in ulteriori beni capitali portano l’impresa nel corso del tempo a un volano di creazione di valore che permette all’impresa di continuare a “vivere” all’interno dell’economia, di crescere, ma anche di creare valore per tutta una serie di soggetti interni. ed esterni ad essa, e che da essa, dipendono. Due saranno le variabili che all’interno di questo lavoro di tesi guideranno, a mio parere, l’impresa moderna, verso la situazione sopra descritta: - la capacità dell’impresa di essere innovatrice e di innovarsi nel tempo; - la relazione dell’impresa con i fattori ESG (Environment/Ambiente, Socially/Socialità e Governance) e quindi la capacità della stessa di essere sostenibile. All’interno di questo elaborato si vuol provare a far emergere, e analizzare, attraverso degli strumenti assolutamente oggettivi l’intreccio, molto presente nelle imprese moderne, tra questi due fattori fondamentali cercando poi di capire se esistano delle relazioni causali. A questo proposito ci si pongono alcune domande. Il possibile intreccio è frutto del caso? O rappresenta la messa in atto di una strategia. e quindi di un percorso, formato da obiettivi e step intermedi, che porti alla sopravvivenza dell’impresa in un’economia moderna molto difficile da analizzare, predire e soprattutto da vivere? Questo lavoro di tesi ruota attorno a due domande fondamentali: 1. può un’impresa, che si definisce innovatrice, essere allo stesso tempo sostenibile? E viceversa: 2. può un’impresa, che fa della sostenibilità un fattore imprescindibile della propria attività, essere anche innovatrice? In un primo momento la risposta affermativa potrebbe sembrare la più scontata, invece si vedrà nel corso di questo lavoro che senza l’utilizzo di strumenti adeguati è impossibile poter definire un’impresa sostenibile e allo stesso tempo innovatrice, perché qualsiasi analisi di questo tipo senza un approccio oggettivo lascia spazio ad una soggettività di analisi poco utile. È interessante in questa fase iniziale chiedersi anche: perché, tra tutte le caratteristiche che un’impresa deve avere per essere competitiva, si è posta l’enfasi proprio sulla capacità innovativa e sulla sostenibilità aziendale di un’impresa? La risposta apparirà molto chiara al termine dell’analisi di queste due componenti chiave.
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Tasso, Marta <1986&gt. "Dolomiti Patrimonio dell'Umanità. Bene naturale o bene (anche) culturale? Primi spunti di riflessione". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5130.

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Nel presente lavoro vengono delineati la storia ed il percorso riguardanti la candidatura alla Lista del Patrimonio Mondiale del bene seriale naturale Dolomiti alla luce della Convenzione UNESCO sul Patrimonio culturale e naturale mondiale del 1972. La tesi identifica ed evidenzia i complessi meccanismi necessari per conseguire il riconoscimento UNESCO sulla base delle indicazioni fornite dalle Linee Guida Operative alla Convenzione sul Patrimonio Mondiale. La ricerca si è sviluppata ulteriormente facendo emergere un interessante capitolo della storia dolomitica antecedente al percorso di candidatura ufficiale. Sulla base di questo significativo contributo si è ragionato sulla valenza culturale del bene Dolomiti e sui possibili sviluppi in termini di tutela dei valori culturali inclusi nel territorio dolomitico. Per raggiungere tale risultato fondamentale è stato lo studio della normativa vigente in materia di tutela ambientale, presentata nella prima parte dell' elaborato. Successivamente è stata affrontata la regolamentazione fornita dall' UNESCO utile per presentare una candidatura alla Lista del Patrimonio Mondiale, tenendo conto che dalla prima versione delle Linee Guida Operative ad oggi sono state redatte ben 25 versioni con relativi ampliamenti e modificazioni. L'indagine si è sviluppata nell'analisi del caso "Dolomiti" per poi provare a darne una lettura organica e complessiva fornendo degli spunti di riflessone per delle possibili evoluzioni.
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Shao, Xin. "Theoretical modeling of the tensile behavior of staple yarn". Diss., Georgia Institute of Technology, 2002. http://hdl.handle.net/1853/8273.

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Ruthner, Clemens. "Unheimliche Wiederkehr : Interpretationen zu den gespenstischen Romanfiguren bei Ewers, Meyrink, Soyka, Spunda und Strobl /". Meitingen : Corian-Verl, 1993. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb40970690x.

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Mazzone, Serena Amalia. "Oltre l'immaginazione lo sguardo. Il teatro di Buzzati tra spunti realistici e approdi fantastici". Thesis, Università degli Studi di Catania, 2011. http://hdl.handle.net/10761/176.

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Resumen
La ricerca tenta di ricostruire ed inquadrare criticamente la vicenda di Buzzati drammaturgo a livello biografico e storico letterario, con riferimenti alla fortuna critica in Italia e all'estero. Attraverso una contestualizzazione nel panorama teatrale, si evidenzia il quadro complessivo di una produzione definibile come un caso di un plurilinguismo per l'estrema varieta' di suggestioni che vi penetrano. Emerge infine come tratto distintivo la ricorrenza della satira di costume e la concezione pittorica della scena.
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SCHIAVI, ELISA. "La finanza comportamentale e le decisioni finanziarie degli investitori: profili teorici e spunti applicativi". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/269.

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Resumen
La tesi si occupa di analizzare l'impianto teorico della finanza comportamentale per comprendere il processo decisionale degli investitori al fine di applicare tali principi alla consulenza finanziaria.
The thesis is concerned with studying the theoretical structure of behavioural finance for understanding investors' decisions and then applying the results to financial advisory.
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SCHIAVI, ELISA. "La finanza comportamentale e le decisioni finanziarie degli investitori: profili teorici e spunti applicativi". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/269.

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La tesi si occupa di analizzare l'impianto teorico della finanza comportamentale per comprendere il processo decisionale degli investitori al fine di applicare tali principi alla consulenza finanziaria.
The thesis is concerned with studying the theoretical structure of behavioural finance for understanding investors' decisions and then applying the results to financial advisory.
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ZANDANEL, ANNA. "Elettrodomestici e scelte sostenibili : spunti progettuali per stimolare il risparmio energetico in fase d'uso". Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/11578/278364.

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Tiozzo, Mariachiara <1988&gt. "Le banche cooperative: spunti di riflessione nel confronto tra l’ordinamento tedesco e quello italiano". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2785.

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Resumen
Il sistema bancario tedesco e quello italiano presentano differenze normative che non sono state interamente eliminate dal processo di armonizzazione della disciplina degli intermediari bancari comunitari, iniziato con la direttiva 77/780/CE. L’indagine si occupa dei profili legislativi delle sole banche cooperative in ragione della loro rilevanza sociale ed economica, riconosciuta anche dalla direttiva 89/646/CE. La ricerca ha permesso inoltre di ricostruire la disciplina tedesca attraverso il confronto con quella italiana, proponendo riflessioni in merito ai caratteri storicamente distintivi di questi istituti di credito, quali lo scopo mutualistico, la territorialità e la struttura democratica.
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Zuffellato, Andrea. "Il tractatus De Regulis Juris di Anacleto Reiffenstuel: spunti critici per una traduzione ragionata". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3423568.

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Resumen
This paper focuses on the translation of the Tractatus de regulis iuris by A. Reiffenstuel (Ingolstadt edition, 1733 AD), prior a thorough and literal transcription - and subsequent bibliographic and critical research. The treatise tackles and interprets, under a critical and analytic perspective, the regulae juris of the Corpus Juris Canonici, i.e. the 11 regulae in Liber V and the 88 regulae in Liber VI. The peculiarity of the regulae iuris lies in their character of generality and abstraction: they are rules conceived to control an undefined and general combination of juridical circumstances. This is what basically differentiates the Regulae Iuris from the other rules included in the Digestum and in the Corpus Iuris Canonici, which – on the contrary – are meant to solve specific practical issues. This research is not meant to simply achieve a philological reconstruction of the treatise; as a matter of fact the aim is to exploit the translation in order to point out and offer the modern critic the diverse law perspective, the law rules and the juridical institutes used by the author (Reiffenstuel) in his process of analyzing and interpreting the various regulae juris. An approach to Reiffenstuel’s treatise also involves an analysis of the problems, both old and new, related to the very epistemological character of canon law. The treatise actually embodies the typical juridical perspective of thomistic philosophy. The law is presented as something concrete, as the object of a cardinal virtue, Justice, as opposed to the modern juridical perspective which tends to identify the law either in an objective sense or in a subjective sense as facultas agendi. The law’s objectivity requirements are the instruments necessary to the fulfillment of the virtue of Justice, throughout its expressions: distributive justice and commutative justice. Therefore first comes the right (ius) and subsequently the regulae can be obtained, being characterized by generality and abstraction, and representing the effort striving to honor the virtue of Justice.
Questa tesi è incentrata sulla traduzione, previa integrale e fedele trascrizione, e successiva ricerca bibliografica e critica, del Tractatus de regulis juris di A. Reiffenstuel (nell’edizione di Ingolstadt del 1733). Il trattato prende in considerazione e commenta, con taglio analitico e critico, le regulae juris presenti del Corpus Juris Canonici, ossia le 11 del Liber V e le 88 del Liber VI. La particolarità del genere normativo delle regulae iuris risiede nel loro carattere di norme generali ed astratte, destinate a disciplinare un numero indefinito e generale di fattispecie giuridiche, con ciò differenziandosi delle altre norme, sia del Digesto, sia del Corpus Iuris Canonici, dettate e create per risolvere specifici casi concreti. Il presente lavoro di ricerca non intende concretizzare una mera opera di ricostruzione filologica; attraverso il lavoro di traduzione, infatti, si intende porre in evidenza e offrire alla critica moderna i diversi aspetti di diritto, i testi normativi e gli istituti giuridici di cui si è servito l’autore (Reiffenstuel) nell’affrontare e commentare le diverse regulae juris. Accostarsi all'opera di Reiffenstuel significa anche interrogarsi sulla problematica, antica e nuova, dello statuto epistemologico proprio del diritto canonico; il trattato, infatti, è portatore della tipica visione tomistica del diritto. Il diritto si presenta come qualcosa di concreto, come l’oggetto di una virtù cardinale, la Giustizia; non come diritto in senso oggettivo né come facultas agendi in senso soggettivo, tipiche della visione moderna. I suoi requisiti di oggettività sono strumentali al fine dell'inveramento, nel caso concreto, della virtù di Giustizia attraverso le sue manifestazioni: giustizia distributiva e giustizia commutativa. Prima c’è dunque lo ius e poi da questo si ricavano le regulae, caratterizzate da generalità e astrattezza e costituenti attestazione dello sforzo concreto diretto ad onorare la virtù di Giustizia.
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Spurk, Violina Verfasser] y Michael [Akademischer Betreuer] [Springborg. "Polarization in infinite chains / Violina Spurk geb. Tevekeliyska. Betreuer: Michael Springborg". Saarbrücken : Saarländische Universitäts- und Landesbibliothek, 2012. http://d-nb.info/1052551408/34.

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Pineda, Rocio Nahir. "Biocomposite with Continuous Spun Cellulose Fibers". Thesis, Luleå tekniska universitet, Materialvetenskap, 2020. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:ltu:diva-80968.

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Resumen
The subject of this project is to study spun cellulose fibers made by Spinnova Oy inFinland. The fibers are spun using an environmentally friendly spinning process withoutuse of harsh chemicals.The spun filaments and the yarn based on these filaments were characterized and usedas reinforcement in polylactic acid biopolymer (PLA) and in biobased epoxy resin. Acomprehensive mechanical and morphological characterization of the single filamentsand their yarn was conducted. It was found that the single filaments are flat with a largewidth/thickness ratio, they are porous especially on one side and some cellulosemicrofibril orientation is observed on the filament surface. The single filaments are stiffand strong if compared to commercial regenerated cellulose filaments but are difficultto handle as they are very small and extremely light. The yarn showed to have lowermechanical properties but is easier to handle during the process of compositemanufacturing. Unidirectional fiber-reinforced composites were made using theSpinnova-yarn and PLA polymer applying film-stacking processing method. Thecomposite mechanical properties were studied and the results showed that themechanical performance of the PLA was significantly improved. The strength improvedfrom 54 MPa of the neat PLA to 95 MPa and the stiffness from 3.4 to 8.6 GPa withaddition of 22 wt% Spinnova-yarn.The main challenge of the project was handling the single filaments and their yarn todevelop a suitable manufacturing process which allows to exploit the potential of themto obtain a homogeneous fiber “preform” and to achieve good impregnation with the PLA matrix.
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Maj, P. E. P. "Synthesis and characterisation of some fibre forming thermotropic polymers". Thesis, University of Leeds, 1985. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.234304.

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Habbu, V. G. "Synthesis and properties of liquid-crystal polyesters and polyesteramides". Thesis, University of Leeds, 1988. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.234346.

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Spunar, Pawel [Verfasser]. "Zeichen der mesenterialen Pannikulitis (MP) im CT-Schnittbild: ein Prädiktor für ein Malignom? / Pawel Spunar". Kiel : Universitätsbibliothek Kiel, 2018. http://d-nb.info/1168627311/34.

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CHIAPPINI, ALESSIA. "Pirro Ligorio numismatico, oltre che “anticario”: spunti, osservazioni e confronti dal codice numismatico Torino 21". Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2015. http://hdl.handle.net/2108/201659.

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Bondi, Cecilia <1994&gt. "Gli avverbi di negazione bù不 e méi没: analisi degli errori e spunti glottodidattici". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15104.

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La negazione rappresenta uno dei fenomeni linguistici fondamentali per la comunicazione orale e scritta: nel cinese moderno, è prevalentemente espressa tramite il ricorso a due avverbi: bù不 e méi没. Principale obiettivo di questo lavoro di tesi consiste nell'analisi degli errori commessi dagli apprendenti italofoni di livello elementare e intermedio nell'utilizzo di queste due negazioni, unitamente alla formulazione di alcuni spunti glottodidattici finalizzati a migliorarne la performance linguistica. Il primo capitolo mira ad offrire una panoramica circa l’entità morfologica, pragmatica e semantica delle due negazioni in esame, finalizzata a sancire le basi su cui fondare l’analisi degli errori e i contenuti della didattica. Il secondo capitolo è incentrato sulla presentazione degli studi glottodidattici di riferimento, con particolare attenzione alle analisi degli errori già condotte su apprendenti di madrelingua straniera. Il capitolo prosegue con la presentazione del principale strumento di ricerca: un questionario somministrato a 40 apprendenti di madre lingua italiana, i cui risultati sono analizzati nel terzo capitolo. Qui, secondo la categorizzazione della tipologia di errori offerta da Lu Jianji (1994) e sulla base di una duplice analisi (quantitativa e qualitativa) si sono classificati gli errori in virtù della loro tipologia e si è cercato di ipotizzare le cause alla loro origine. Alla luce delle percentuali di correttezza delle varie strutture e delle motivazioni che hanno portato all’errore, si potrà giungere alla formulazione di un ipotetico ordine di acquisizione a cui poter fare riferimento nel corso della didattica. Il quarto ed ultimo capitolo, con riferimento alle moderne teorie glottodidattiche e agli studi sull’interlingua, propone alcuni spunti per rendere più efficace l’insegnamento delle negazioni nel cinese moderno, al fine migliorarne la comprensione in merito alle differenze semantiche e pratiche da parte degli apprendenti italiani.
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Stignani, Alberto <1982&gt. "Gli archivi delle parrocchie soppresse della diocesi di Bologna: riordino, inventario e spunti di ricerca". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16236.

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La tesi prende spunto da un tirocinio curricolare svolto presso l’Archivio Generale Arcivescovile di Bologna. L’attività di tirocinio ha comportato il riordino dei materiali archivistici, la loro inventariazione e il ricondizionamento delle unità archivistiche, con conseguente assegnazione per ciascuna di un numero di corda. Il fondo delle parrocchie soppresse è attualmente composto dalla documentazione di 43 parrocchie, per una consistenza di circa 50 metri lineari. L’inventario che si propone vuole essere uno strumento di corredo utile alla conservazione e alla valorizzazione dei fondi stessi; secondariamente l’inventario vuole essere uno strumento al servizio degli studiosi, che saranno agevolati nel reperire i documenti utili alle loro ricerche. La tesi si sviluppa in introduzione, inventario, approfondimenti, bibliografia. Nell'introduzione accenno all’attività di tirocinio svolta e illustro le tipologie di documentazione inventariata, con riferimento alla normativa che ha regolato nel corso dei secoli la tenuta degli archivi parrocchiali. Contestualizzo anche la soppressione del 1986, che ha portato alla formazione del fondo oggetto di studio. L'Inventario è il cuore dell'elaborato, strumento fondamentale per la gestione dell'archivio ed esito dell'attività di riordinamento dei materiali. La descrizione dei fondi parrocchiali è preceduta da brevi accenni di carattere storico sulle parrocchie oggetto di studio. Successivamente ho condotto alcuni approfondimenti, partendo da alcuni pezzi archivistici che più mi avevano incuriosito e che potevano collegarsi a fatti o personaggi storici rilevanti, non solo a livello locale. Ho approfondito le tematiche oggetto di approfondimento con la lettura dell’edito, di queste letture do conto in bibliografia. L’elaborato è completato da una galleria fotografica, per dare conto dell’avanzamento del lavoro di inventariazione e illustrare i materiali archivistici oggetto di approfondimento.
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GIANNOTTE, ROBERTA PATRIZIA. "Giurisprudenza della Corte di Giustizia e Amministrazione nazionale: poteri, doveri e spunti per un’analisi comparata". Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2015. http://hdl.handle.net/11584/266830.

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Resumen
Nowadays, a huge judicial phenomenon involves European Countries: the crisis of law. In particular, written law, as acts and regulaments, are losing importance, while case law and jugdements are enhancing their influence. Most of times, the domestic law of European countries is influnced by E.U. Court of Justice’s judgements. The European Court of Justice is very different from other courts, both domestic and international. Her original main role focused on uniform intepretation of European law. This function may be related just to intepretation of rules. But, sometimes, the Court also create rules and principles, that became self-executive in Member States. The Court of Justice, also, organised a “nomofilachia network” (as some Authors used to say), in which national courts and Public Administration provide to guarantee the uniform intepretation and application of E.U. case law. Referring to Public Administrations, three types of competences can be clearly seen: the administrative re-examination of an anti-comunitarian decision, the positive execution of European judgements (that, many times, provide to extend citizens’ rights), the competence that involve the principle of precaution. The question is: has the European Court of Justice an administrative role? Is her function internal or only international? The thesis is completed by a brief comparate analysis about Court of Justice’s role in a common law Country and a civil law Country: United Kingdom and Spain.
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Xu, Zewen. "Gyration spun polymeric fibres for antibacterial applications". Thesis, University College London (University of London), 2017. http://discovery.ucl.ac.uk/1574699/.

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Resumen
Hybrid polymeric fibres and fibrous structures have widely been used to construct porous polymer scaffolds with excellent functionally, and are of great interest in biomedical applications. In this thesis, in contrast to electrospinning, a novel approach, gyration spinning with or without pressure is reported to achieve a high production rate for hybrid nanoparticle embedded polymer fibres in the micro to nanometre scale range using either polymer solutions or melts. Polyurethane (PU), nylon, and poly(ethylene oxide) (PEO) were used as the polymers not only because of their excellent biocompatibility, but also depends on good oxidative biostability, processability of PU, good mechanical strength, spinnability and stability for nylon, and non-toxicity of PEO. In the meantime, silver nanoparticles, copper oxide nanoparticles and zinc oxide nanoparticles were used to increase the antibacterial performance to produce hybrid nanofibres using pressurised solution gyration. A pressurised melt gyration process was used for the first time to generate poly(ε-caprolactone) (PCL) fibres and silver coated PCL fibres in the micrometre range (< 50 m) due to the low melting point (60°C) of PCL pellets. The formation of fibres depends on the centrifugal force, pressure blowing and evaporation. Fibre diameter is significantly reduced with a decrease in the weight percentage of the polymer in solution, and an increase in the melting temperature, rotational speed and working pressure. Field emission scanning electron microscopy (FE-SEM) was used to study the characteristics and morphology of the fabricated polymer fibres. Incorporation of Ag nanoparticles into the polymer fibres was confirmed using a combination of advanced microscopical techniques and Raman spectrometry to study the bonding characteristics of the polymer and Ag nanoparticles. Inductively coupled plasma mass spectroscopy (ICP-MS) showed that the substantial concentration of Ag ions in the nylon fibre matrix was producing effective antibacterial properties. Ag nanoparticles and CuO nanoparticles were successfully incorporated into polymer fibres and proved to be of higher antibacterial efficacy than virgin polymer fibres, against the Gram-negative bacteria Escherichia coli and Pseudomonas aeruginosa.
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Soroudi, Azadeh. "Melt Spun Electro-Conductive Polymer Composite Fibers". Doctoral thesis, Högskolan i Borås, Institutionen Ingenjörshögskolan, 2011. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:hb:diva-3590.

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Resumen
One interesting approach is the development of conductive polymer composite fibers for innovative textile applications such as in sensors, actuators and electrostatic discharge. In this study, conductive polymer composite fibers were prepared using several different blends containing conductive components: a conjugated polymer (polyaniline-complex) and/or carbon nanotubes. Different factors such as processing parameters, the morphology of the initial blends and the final fibers, fiber draw ratio and material selection were studied separately to characterize their effects on the fiber properties. In binary blends of PP/polyaniline-complex, the processing conditions, the matrix viscosity and the fiber draw ratio had substantial effects on the electrical conductivity of the fibers and linearity of resistance-voltage dependence. These factors were associated with each other to create conductive pathways through maintaining an appropriate balance of fibril formation and breakage along the fiber. The blend morphology was defined as the initial size of the dispersed conductive phase (polyaniline-phase), which depended on the melt blending conditions as well as the PP matrix viscosity. Depending on the initial droplet phase size, an optimum draw ratio was necessary to obtain maximum conductivity by promoting fibril formation (sufficient stress) and preventing fibril breakage (no excess stress) to create continuous pathways of conductive phase. Ternary blend fibers of PP/PA6/polyaniline-complex illustrated at least three-phase morphology with matrix/core-shell dispersed phase style. When ternary fibers were compared to binary fibers, the former could combine better mechanical and electrical properties only at a specific draw ratio; this showed that draw ratio was a more determinant factor for the ternary fibers, as both conductivity and tensile strength depended on the formation of fibrils from the core-shell droplets of the PA6/polyaniline-complex through the polypropylene matrix. The achieved maximum conductivity so far was in the range of 10 S/cm to 10 S/cm, which for different samples were observed at different fiber draw ratios depending on the mixing conditions, the matrix viscosity or whether the fiber was a binary or ternary blend. To improve the properties, PP/polyaniline-complex blends were filled with CNTs. The CNTs and the polyaniline-complex both had an increasing effect on the crystallization temperature and the thermal stability of PP. Furthermore, the maximum conductivity was observed in samples containing both CNTs and polyaniline-complex rather than the PP with either one of the fillers. Although increasing the content of CNTs improved the conductivity in PP/CNT fibers, the ease of melt spinning, diameter uniformity and mechanical properties of fibers were adversely affected. Diameter variation of PP/CNT as-spun fibers was shown to be an indication of hidden melt-drawings that had occurred during the fiber extrusion; this could lead to variations in morphology such as increases in the insulating microcracks and the distance between the conductive agglomerates in the drawn parts of the fiber. Variations in morphology result in variations in the electrical conductivity; consequently, the conductivity of such inhomogeneous fiber is no longer its physical property, as this varies with varying size.
Thesis to be defended in public on Friday, May 20, 2011 at 10.00 at KC-salen, Kemigården 4, Göteborg, for the degree of Doctor of Philosophy.
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CHEN, HAN. "Fatti ingiusti contro la persona nella prospettiva storico-comparativa: alcuni spunti di riflessione per diritto cinese". Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/751.

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Resumen
La ricerca è divisa in tre capitoli. Il primo capitolo riguarda il tema dei fatti ingiusti contro la persona nel diritto romano. Si tratta di quattro argomenti: la disciplina decemvirale, l’actio iniuriarum, il damnum sorta nell’ambito della lex Aquila, e la pena privata. Con questo capitolo si spiega l’evoluzione della responsabilità extracontrattuale e la bipartizione tra danno e offesa. Il secondo capitolo è concentrato nell’art. 2059 c.c.. Qui si spiega come è formulato storicamente tale articolo e come è stata superata la limitazione della riparazione al danno non patrimoniale. Con il danno biologico e il danno esistenziale, il diritto italiano segna un’espansione del concetto di danno non patrimoniale. Il terzo capitolo parla del diritto tradizionale cinese. Influenzata dal diritto sovietico, la legge sui principi generali del diritto civile del 1987 non ha una posizione chiara sulla riparabilità al danno morale. Con gli interventi della Corte Suprema e con la promulgazione di nuove leggi di settore, il danno morale è finalmente stato accettato dal diritto cinese. Nel corso della elaborazione di una legge sulla responsabilità sono sorti molti dibattiti: uno più discusso è la personalizzazione nella liquidazione del danno alla persona. Con una prospettiva storico-comparatistica, la tutela della persona nell’ambito della responsabilità extracontrattuale segna un’espansione dei valori meritevoli di tutela. Questo richiede anche un sistema aperto della responsabilità extracontrattuale.
The research is divided into three chapters. The first chapter concerns the Personal Injury in Roman law. There are four topics: discipline decemvirale, l’actio iniuriarum, damnum of the lex Aquila, and the private penalty. in this chapter which explains the evolution of the civil liability and the bi-partition of damage and offense in the roman law. The second chapter is concentrated on art. 2059 c.c. which can be explained as a limitation of reparation to nonpecuniary damage. With the danno biologico (biological damage) and danno esistenziale (the damage existential), the Italian law marks an expansion of the concept of non-pecuniary damage. The third chapter concerns the Chinese law which starts from traditional Chinese law. Influenced by Soviet law, the general principles of civil law of 1987 does not have a clear position on the question of repairing the moral damage. With the interpretations provided by the Supreme Court and the new laws of sectors, the concept of moral damage is finally accepted by Chinese law. In the course of drawing up a law on civil liability, many debates have been arisen: one of the most discussed is the customization in the liquidation of personal damages. With a historical- comparatistica perspective, the protection of person marks an expansion of values worthy of protection. This also requires an open system of non-contractual liability.
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MATARAZZO, Giuseppe. "Il sistema dei licenziamenti individuali negli Stati Uniti ed in Italia: analisi e spunti di comparazione". Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2014. http://hdl.handle.net/11695/66368.

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Resumen
In the first chapter, the paper analyzes the U.S. system of individual dismissals, based on the Employment at-will rule. By applying this rule, the employer as the employee may terminate an indefinite term employment contract at any time, without justification and without notice. Over the past 50 years, U.S. doctrine (i.e. Blades, Summers, Perrit, Krueger; contra see. Epstein and Verkerke), even due to the Court rulings in regard of dismissals, has however supported the introduction of a legislative framework about individual dismissals, adopted by state or federal legislation. In addition to discrimination cases, the common law Courts tarnished the Eaw rule, by recognizing a dismissal as wrongful in case of contrast to: 1. the "public policy" 2. the implicit promise of the stability of an employment contract 3. the principles of good faith and fair dealing. In such cases, Courts have often sentenced the employer to reinstate the employee or to pay very expensive damages. In the abobementioned scenario, only Montana adopted a state legislation about individual dismissals. The second chapter describes the Italian system of individual dismissals, by analyzing the limited cases of “ad nutum” dismissal as provided by Law and, therefore, the new wording of art. 18 of the Workers’ Statute, inspired by the principles of law and economics and aimed at reducing cases of employee’s reinstatement. Therefore, the paper proposes three profiles of comparison between Italian and U.S. system, such as: a. dismissal for discriminatory reason or for unlawful determinant reason; b. good faith and fair dealing in the employment relationship, with particular regard to the illness of the employee; c. whistleblower’s protection. The third chapter provides some brief remarks on U.S. and Italian system of individual dismissals.
Nel primo capitolo, l’elaborato approfondisce il sistema statunitense dei licenziamenti individuali, basato sulla regola dell’Employmet at-will. In applicazione di tale regola, il datore di lavoro - al pari del lavoratore - può recedere dal contratto di lavoro a tempo indeterminato in ogni momento, senza una giustificazione e senza un obbligo di preavviso. Negli ultimi 50 anni, buona parte della dottrina statunitense (Blades, Summers, Perrit, Krueger; contra, invece, Epstein e Verkerke), anche in ragione delle pronunce giurisprudenziali in materia di licenziamento, ha supportato l’introduzione di una disciplina legislativa in materia di licenziamenti individuali, a livello statale come a livello federale. Oltre ai casi di discriminazione, le common law Courts, hanno infatti eroso la regola dell’Eaw, riconoscendo l’illegittimità del licenziamento in caso di contrarietà a: 1. il principio di “public policy”; 2. la promessa implicita di stabilità del rapporto di lavoro; 3. i principi generali di buona fede e correttezza. In tali ipotesi, le Corti hanno spesso condannato il datore di lavoro alla reintegrazione del lavoratore ovvero ad un risarcimento del danno molto oneroso. In tale scenario, il Montana è, ad oggi, l’unico Stato ad aver adottato una disciplina statale dei licenziamenti individuali. Il secondo capitolo descrive il sistema italiano dei licenziamenti individuali, analizzando le limitate ipotesi di recesso ad nutum previste dalla legge e, dunque, la nuova formulazione dell’art. 18 Statuto dei lavoratori, ispirata ai principi di law and economics e finalizzata a ridurre i casi di reintegrazione del lavoratore. Si propongono quindi tre profili di comparazione tra il sistema italiano e quello statunitense, vale a dire: a. il licenziamento discriminatorio e per motivo illecito determinante; b. buona fede e correttezza nel rapporto di lavoro, con particolare attenzione alla malattia del lavoratore; c. tutela del whistleblower. Il terzo capitolo, infine, offre brevi conclusioni sul sistema statunitense e sul sistema italiano dei licenziamenti individuali.
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Zorzet, Luca <1993&gt. "Fondamenti della Distributed Ledger Technology e sviluppo tecnico-regolamentare nel ramo finanziario - Illustrazione del progetto Spunta". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17936.

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Il lavoro svolto tratta l’analisi tecnico-regolamentare della Distributed Ledger Tecgnology (DLT). Il motivo per cui ho deciso di approfondire questa tematica è legato all’evoluzione del mio precedente lavoro compiuto in sede di laurea triennale: dopo aver spiegato gli sviluppi che si sono succeduti dall’avvio del Bitcoin, era tempo di illustrare cosa si è compiuto a livello operativo in quest’ultimo triennio, con l’avvio del progetto Spunta, e comprendere come questi particolari sistemi di rete operino a livello dei singoli componenti. A tal fine si è previsto di riprendere i concetti della Blockchain, posta alla base del sistema Bitcoin, andando ad analizzare il funzionamento operativo, le varie tipologie attuabili e i limiti che impediscono a questa specifica implementazione di essere impiegata su larga scala. Si entra poi nel dettaglio di come funzionano i registri distribuiti, sia a livello di sistema che prendendo sotto esame il caso del registro Corda, implementato dalla società R3, e utilizzato dall’infrastruttura SIAchain, per l’erogazione del servizio Spunta. Grande attenzione viene poi posta su alcuni particolari use cases per il settore finanziario, per poi passare a una diretta analisi regolamentare volta a comprendere quali sono gli indirizzi cui le istituzioni governative di diversi Paesi, inclusa la Comunità Europea, stanno perseguendo per consentire lo sviluppo di questa tecnologia. Infine, grazie al supporto ricevuto dalla società SIA SpA durante il mio tirocinio di nove mesi presso la loro sede, è stato reso possibile studiare e illustrare nel dettaglio come il servizio Spunta viene erogato all’intero settore bancario italiano, mediante l’infrastruttura SIAchain, e il suo funzionamento operativo.
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Carey, Heather Christine. "Processing structure and properties of rapidly solidified Nd-Fe-B permanent magnet materials with low Nd contents". Thesis, University of Sheffield, 1993. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.321851.

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Pulvirenti, Fabio Orazio Antonio <1980&gt. "La tutela dei lavoratori a tempo determinato in Italia, Francia e Spagna, con spunti per un'analisi comparata". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7194/1/Pulvirenti_Fabio_tesi.pdf.

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L’attività di ricerca è focalizzata sull’analisi delle normative in materia di contratto di lavoro a termine in Italia, Francia e Spagna. Si tratta di Stati che, al pari del nostro, fanno un grandissimo uso di tale fattispecie, divenuta nei fatti il principale canale di ingresso nel mondo del lavoro, con percentuali complessive di rapporti a tempo determinato anche superiori a quelle italiane. Il confronto con due Paesi a noi vicini da un punto di vista giuridico, culturale e sociale è servito allo scopo di valutare la razionalità e l’opportunità delle profonde modifiche apportate alla disciplina generale da parte del decreto-legge n. 34/2014 (c.d. Decreto Poletti) ed ancora prima dalla riforma del sistema risarcitorio ad opera della legge n. 183/2010. Per ciascun ordinamento sono prese in considerazione le regole finalizzate alla tutela dei diritti dei lavoratori a termine, nonché gli orientamenti giurisprudenziali che hanno contribuito, specie in materia di non discriminazione, ad implementare il livello di protezione della posizione dei lavoratori stessi. Specifica attenzione viene dedicata, inoltre, alla disciplina del pubblico impiego, settore in cui si riscontra spesso un uso distorto delle assunzioni a tempo determinato, come testimoniano le vicende degli agents contractuels francesi e dei lavoratori c.d. indefinidos no fijos de plantilla. La conclusione della tesi è affidata allo studio del contenzioso originato dai tre Stati avanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, al fine di isolare eventuali momenti di sintesi delle differenze delle rispettive regolamentazioni. L’elemento aggregante che affiora dai dicta del supremo organo di giustizia comunitario è il principio di stabilità dell’impiego, la cui portata generale e trasversale può essere utile al fine di orientare l’attività produttiva e interpretativa delle norme nazionali nella direzione di un’implementazione delle tutele spettanti ai prestatori di lavoro a termine.
This PhD thesis focuses on the analysis of the discipline about fixed-term employment contract in Italy, France and Spain. It deals with two States that make a big use of such typology, that actually is the principal way to join the labour market, with overall percentages of fixed-term relationships higher than those Italian. The comparison with legal systems so close to us from a juridical, cultural and social point of view is helpful to assess the rationality and the opportunity of the deep changes brought to the general discipline from the decree-law n. 34/2014 (c.d. “decree Poletti”) and still before from the reform of damages compensation (law n. 183/2010). They are considered for each country the rules finalized to ensure fixed-term workers’ rights, as well as court decisions that have contributed, especially in subject of not-discrimination, to improve the guardianship level of the workers themselves. Furthermore, specific attention is turned to the discipline of the public sector, in which we often find a misuse of temporary recruitments, as evidenced by the experiences of French agents contractuels and Spanish workers so called indefinidos no fijos de plantilla. The conclusion of the research pays attention to the study of the contentious originated ahead to the European Court of Justice from Italy, France and Spain, with the purpose to isolate possible moments of synthesis of the different regulations. The unifying element that emerges from the dicta of the highest community organ of justice is the principle of stability of employment, whose general and transversal extent can be useful to the aim to direct the production and interpretation of national rules towards the implementation of fixed-term workers protection.
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Pulvirenti, Fabio Orazio Antonio <1980&gt. "La tutela dei lavoratori a tempo determinato in Italia, Francia e Spagna, con spunti per un'analisi comparata". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7194/.

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L’attività di ricerca è focalizzata sull’analisi delle normative in materia di contratto di lavoro a termine in Italia, Francia e Spagna. Si tratta di Stati che, al pari del nostro, fanno un grandissimo uso di tale fattispecie, divenuta nei fatti il principale canale di ingresso nel mondo del lavoro, con percentuali complessive di rapporti a tempo determinato anche superiori a quelle italiane. Il confronto con due Paesi a noi vicini da un punto di vista giuridico, culturale e sociale è servito allo scopo di valutare la razionalità e l’opportunità delle profonde modifiche apportate alla disciplina generale da parte del decreto-legge n. 34/2014 (c.d. Decreto Poletti) ed ancora prima dalla riforma del sistema risarcitorio ad opera della legge n. 183/2010. Per ciascun ordinamento sono prese in considerazione le regole finalizzate alla tutela dei diritti dei lavoratori a termine, nonché gli orientamenti giurisprudenziali che hanno contribuito, specie in materia di non discriminazione, ad implementare il livello di protezione della posizione dei lavoratori stessi. Specifica attenzione viene dedicata, inoltre, alla disciplina del pubblico impiego, settore in cui si riscontra spesso un uso distorto delle assunzioni a tempo determinato, come testimoniano le vicende degli agents contractuels francesi e dei lavoratori c.d. indefinidos no fijos de plantilla. La conclusione della tesi è affidata allo studio del contenzioso originato dai tre Stati avanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, al fine di isolare eventuali momenti di sintesi delle differenze delle rispettive regolamentazioni. L’elemento aggregante che affiora dai dicta del supremo organo di giustizia comunitario è il principio di stabilità dell’impiego, la cui portata generale e trasversale può essere utile al fine di orientare l’attività produttiva e interpretativa delle norme nazionali nella direzione di un’implementazione delle tutele spettanti ai prestatori di lavoro a termine.
This PhD thesis focuses on the analysis of the discipline about fixed-term employment contract in Italy, France and Spain. It deals with two States that make a big use of such typology, that actually is the principal way to join the labour market, with overall percentages of fixed-term relationships higher than those Italian. The comparison with legal systems so close to us from a juridical, cultural and social point of view is helpful to assess the rationality and the opportunity of the deep changes brought to the general discipline from the decree-law n. 34/2014 (c.d. “decree Poletti”) and still before from the reform of damages compensation (law n. 183/2010). They are considered for each country the rules finalized to ensure fixed-term workers’ rights, as well as court decisions that have contributed, especially in subject of not-discrimination, to improve the guardianship level of the workers themselves. Furthermore, specific attention is turned to the discipline of the public sector, in which we often find a misuse of temporary recruitments, as evidenced by the experiences of French agents contractuels and Spanish workers so called indefinidos no fijos de plantilla. The conclusion of the research pays attention to the study of the contentious originated ahead to the European Court of Justice from Italy, France and Spain, with the purpose to isolate possible moments of synthesis of the different regulations. The unifying element that emerges from the dicta of the highest community organ of justice is the principle of stability of employment, whose general and transversal extent can be useful to the aim to direct the production and interpretation of national rules towards the implementation of fixed-term workers protection.
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Infante, Pietro. "La regolazione nel settore del trasporto ferroviario e la nuova authority: esperienza inglese e spunti di riflessione". Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2016. http://hdl.handle.net/11385/201096.

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Il sistema comunitario di regolazione del trasporto ferroviario. Il sistema inglese di regolazione del settore ferroviario. L'autorità di regolazione dei trasporti. Concorrenza e regolazione nel settore ferroviario: problemi e prospettive.
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CAMPANELLA, Antonino. "L’AZIENDA DALLE ORIGINI ROMANE AGLI ATTUALI SISTEMI ITALIANO E FRANCESE Spunti per una comparazione diacronica e sincronica". Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/91294.

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Battezzati, C. "L¿ARCHIVIO DI GIROLAMO LUIGI CALVI. SPUNTI PER ALCUNE RICERCHE DI STORIA DELL¿ARTE MODERNA IN LOMBARDIA". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/452282.

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La ricerca verte sulla ricognizione delle carte, in gran parte conservate presso il Centro Apice dell’Università degli Studi di Milano, di Girolamo Luigi Calvi (1791-1872), pittore dilettante ed erudito, autore della prima storia dell’arte lombarda, seppur limitata da un punto di vista cronologico (Notizie sulla vita e sulle opere dei principali architetti scultori e pittori che fiorirono in Milano durante il governo dei Visconti e degli Sforza, I-III, 1859-1869). La pubblicazione delle Notizie sancisce la conclusione di un percorso, iniziato già dalla metà del Settecento, teso a colmare il vuoto lasciato nella storiografia artistica e a superare il complesso di inferiorità che gli storici dell’arte lombardi a lungo avevano nutrito nei confronti della produzione delle altre regioni della penisola. In particolare, ci si è indirizzati sulla trascrizione e sul commento del manoscritto che avrebbe dovuto costituire il quarto volume delle Notizie dedicato ai cosiddetti leonardeschi, impresa rimasta incompiuta a causa della morte di Girolamo Luigi Calvi.
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Lam, Y.-K. "Properties of high speed spun nylon 6.6 filaments". Thesis, University of Leeds, 1985. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.234343.

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Lund, Anja. "Melt spun piezoelectric textile fibres : an experimental study". Doctoral thesis, Högskolan i Borås, Institutionen Textilhögskolan, 2013. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:hb:diva-3682.

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Resumen
The manufacturing and characterisation of piezoelectric textile fibres are described in this thesis. A piezoelectric material is one that generates an electric voltage when deformed, a property which exists in a number of materials. The polymer with the strongest known piezoelectric effect today is poly(vinylidene fluoride) (PVDF), however it must be processed under certain conditions to become piezoelectric. This study shows that piezoelectric bicomponent PVDF-based fibres can be produced by melt spinning, which is a common and relatively simple fibre spinning method. The melt spinning process must include cold drawing, as this introduces a polar crystalline structure in the polymer. The fibres must also be electroded, which is done by producing bicomponent fibres with a core-and-sheath structure. The core is electrically conductive and constitutes an inner electrode consisting of a carbon black/polymer compound, whereas the sheath is PVDF and constitutes the piezoelectric component. Being sensitive to both deformation and temperature changes, these fibres are anticipated to be useful in a number of sensor applications. The flexibility and small size of the fibres makes it possible to include them as miniature-sensors in structures or garment without affecting the shape or comfort.
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STELLA, ALBERTO. "Capacità deformativa di travi in calcestruzzo armato: nuovi spunti per la valutazione strutturale di elementi sani e corrosi". Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/11578/319586.

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Le strutture e le infrastrutture civili possono essere esposte a vari rischi che possono indurre sollecitazioni aggiuntive oltre a quelle dovute ai carichi di servizio. In varie situazioni, le strutture devono essere in grado di deformarsi senza ridurre significativamente la loro resistenza e senza raggiungere il collasso, almeno in una certa misura. In altre parole, devono avere una sufficiente capacità deformativa. Tale proprietà è ad esempio molto utile per accomodare la ridistribuzione delle azioni interne nelle strutture iperstatiche, nonché per evitare collassi dovuti a deformazioni imposte, come quelle dovute ai cedimenti differenziali del terreno sottostante le fondazioni. Inoltre, in molti casi la capacità deformativa in campo anelastico risulta veramente una proprietà fondamentale, ad esempio affinché le strutture possano sopravvivere a forti terremoti senza crollare. In questo lavoro si affronta il tema della capacità deformativa di travi in calcestruzzo armato, fornendo innanzitutto un approccio analitico per analizzare la capacità deformativa e la duttilità a livello sezionale. Successivamente, vengono analizzate le capacità predittive di diversi approcci di modellazione analitica e numerica, con l'obiettivo di verificare la loro capacità di fornire stime delle modalità di rottura e della capacità deformativa di travi in calcestruzzo armato sia sane che corrose, evidenziando alcuni degli attuali limiti di questo tipo di approcci. Infine, al fine di favorire possibili miglioramenti nella stima delle domande di deformazione in edifici soggetti a cedimenti differenziali del terreno, è stata analizzata l’applicazione di una promettente tecnica di telerilevamento satellitare (MT-DInSAR) per il monitoraggio delle deformazioni del terreno in aree urbane, evidenziandone le principali potenzialità e gli attuali limiti. Complessivamente, gli strumenti e gli spunti proposti nel presente lavoro auspicano ad essere utili per favorire il miglioramento delle pratiche ingegneristiche impiegate per la progettazione e la verifica strutturale delle costruzioni in calcestruzzo armato.
Civil structures and infrastructure can be exposed to various hazards that can induce other internal actions in addition to those due to service loads. In various situations, structures need to be able to deform almost not reducing their strength and without fail, to some extent. In other words, they must have sufficient deformation capacity. Such an ability is for example very useful to accommodate redistribution of internal actions in statically indeterminate structures, as well as to avoid failure due to imposed deformations such as those due to differential ground settlements below the foundations. In addition, in many cases inelastic deformation capacity really is a fundamental property for structures, e.g. when they should be able to survive strong earthquakes without collapsing. In this work, deformation capacity of reinforced concrete beams is addressed, first providing an analytical framework to analyze deformation capacity and ductility at sectional level. Then, the simulation performances of different practice-oriented analytical and numerical modelling approaches are tested, with the aim of check their capability in providing estimations of the failure mode and deformation capacity of both sound and corroded reinforced concrete beams, understanding some of the current limits of this type of approaches. Finally, in order to foster possible improvements in the estimation of deformation demands in buildings subjected to ground settlements, the applications of a promising satellite remote sensing technique (MT-DInSAR) to monitor ground deformations in urban areas has been analyzed, highlighting major potentials and current limitations. Overall, the tools and insights proposed in the present work aim to be useful in fostering the improvement of engineering practices employed for performance-based design and assessment of reinforced concrete structures.
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Betti, Tonini Flavia. "La responsabilità degli enti e i gruppi di società . Situazione italiana e spunti comparatistici con Francia e Germania". Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2014. https://hdl.handle.net/11572/368443.

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La ricerca si è posta l’obiettivo di verificare se ed in che modo sia possibile applicare la disciplina della responsabilità degli enti a più società appartenenti ad un medesimo “gruppo†, stante la rilevanza sempre maggiore che ha acquistato tale fenomeno, economico ancor prima che giuridico, e sotto la costante pressione proveniente dalle istituzioni sovranazionali. Proprio tali spinte hanno imposto di gettare uno sguardo oltre i confini nazionali (nello specifico in Francia e in Germania), non solo per poter trarre qualche spunto di riflessione prezioso per l’interpretazione del diritto interno, ma anche per osservare se sia prospettabile un’armonizzazione degli ordinamenti in tale campo “di frontiera†. Lo studio del fenomeno dei gruppi societari, così come l’analisi della disciplina della responsabilità degli enti nei tre ordinamenti di riferimento, ha costituito un passaggio necessario, dal quale è emerso un quadro assolutamente disomogeneo di discipline. Se Francia e Italia non hanno un vero e proprio sistema normativo in grado di disciplinare in modo coerente ed esaustivo il gruppo di società, Germania vanta un apparato normativo specifico. Quanto alla responsabilità degli enti, non solo essa è penale in Francia, amministrativa in Germania e “ibrida†in Italia, ma la stessa tecnica di ascrizione muta da un ordinamento all’altro. Univocità pare esservi solo nel rigetto, da parte dei tre ordinamenti, della possibilità di considerare il gruppo quale entità giuridica autonoma, diretta destinataria della normativa in materia di responsabilità degli enti. Di fronte al silenzio da parte del legislatore in tale settore specifico, dottrina e giurisprudenza hanno avanzato delle possibili soluzioni, ricorrendo all’utilizzo d’istituti classici quali il concorso di persone nel reato, ovvero riprendendo la figura dell’amministratore di fatto. Il risultato cui si perverrà alla fine del lavoro sarà in realtà il punto di partenza per una successiva e più ampia riflessione sul ruolo che riveste oggi il diritto punitivo; se e in che modo esso possa divenire strumento preventivo, in grado di promuovere condotte virtuose da parte degli enti, sia come singola società che come gruppo.
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Betti, Tonini Flavia. "La responsabilità degli enti e i gruppi di società. Situazione italiana e spunti comparatistici con Francia e Germania". Doctoral thesis, University of Trento, 2014. http://eprints-phd.biblio.unitn.it/1169/2/TESI_-_La_responsabilit%C3%A0_degli_enti_e_i_gruppi_di_societ%C3%A0.pdf.

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La ricerca si è posta l’obiettivo di verificare se ed in che modo sia possibile applicare la disciplina della responsabilità degli enti a più società appartenenti ad un medesimo “gruppo”, stante la rilevanza sempre maggiore che ha acquistato tale fenomeno, economico ancor prima che giuridico, e sotto la costante pressione proveniente dalle istituzioni sovranazionali. Proprio tali spinte hanno imposto di gettare uno sguardo oltre i confini nazionali (nello specifico in Francia e in Germania), non solo per poter trarre qualche spunto di riflessione prezioso per l’interpretazione del diritto interno, ma anche per osservare se sia prospettabile un’armonizzazione degli ordinamenti in tale campo “di frontiera”. Lo studio del fenomeno dei gruppi societari, così come l’analisi della disciplina della responsabilità degli enti nei tre ordinamenti di riferimento, ha costituito un passaggio necessario, dal quale è emerso un quadro assolutamente disomogeneo di discipline. Se Francia e Italia non hanno un vero e proprio sistema normativo in grado di disciplinare in modo coerente ed esaustivo il gruppo di società, Germania vanta un apparato normativo specifico. Quanto alla responsabilità degli enti, non solo essa è penale in Francia, amministrativa in Germania e “ibrida” in Italia, ma la stessa tecnica di ascrizione muta da un ordinamento all’altro. Univocità pare esservi solo nel rigetto, da parte dei tre ordinamenti, della possibilità di considerare il gruppo quale entità giuridica autonoma, diretta destinataria della normativa in materia di responsabilità degli enti. Di fronte al silenzio da parte del legislatore in tale settore specifico, dottrina e giurisprudenza hanno avanzato delle possibili soluzioni, ricorrendo all’utilizzo d’istituti classici quali il concorso di persone nel reato, ovvero riprendendo la figura dell’amministratore di fatto. Il risultato cui si perverrà alla fine del lavoro sarà in realtà il punto di partenza per una successiva e più ampia riflessione sul ruolo che riveste oggi il diritto punitivo; se e in che modo esso possa divenire strumento preventivo, in grado di promuovere condotte virtuose da parte degli enti, sia come singola società che come gruppo.
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Vilanculo, Helton Dias Alberto <1990&gt. "La tratta mediterranea oggi: una nuova forma di schiavitù? Radici storiche e spunti per l’analisi attuale del fenomeno". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17038.

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Il presente elaborato intende analizzare un fenomeno molto attuale ma che affonda le radici in tempi antichi, e venne sviluppato in maniera intensiva e su scala globale nell’età moderna: ovvero la tratta degli esseri umani, in particolare in area mediterranea. In seguito ad un'attenta analisi della letteratura e dei più significativi contributi in grado di descrivere il fenomeno oggi, si è indagato, in chiave sociologica, in merito alle origini, alle cause e alle forme che caratterizzano la tratta oggi e che, per molti individui coinvolti, si traducono in vere e proprie violazione dei diritti umani. Oltre a tradursi in forme di sfruttamento sessuale, la tratta oggi può essere considerata come una moderna forma di schiavitù favorita dall'esistenza di reti criminali e di gruppi di trafficanti senza scrupoli che coinvolgono prevalentemente soggetti molto vulnerabili come donne, immigrati, minori o rifugiati. Anche se rispetto al passato il fenomeno ha assunto caratteri diversi alla base vi è sempre violazione della dignità umana dei soggetti coinvolti che si trovano catapultati in questo contesto, divenendo vittime di trafficanti e venendo così destinati alle forme di sfruttamento che caratterizzano attualmente la tratta.
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Jones, Jeremy. "Abrasion Characteristics of Ring-Spun and Open-End Yarns". NCSU, 2001. http://www.lib.ncsu.edu/theses/available/etd-20011115-182006.

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Jones, Jeremy. Abrasion Characteristics of Ring-Spun and Open-End Yarns. (Under the direction of Dr. Pam Banks-Lee and Dr. William Oxenham.) In the early 1980s, widespread claims in the knitting industry suggesting that the use of open-end yarns significantly increased the wear of mechanical components, especially knitting needles. Since then, many studies have attempted to explain this phenomenon and have yielded widely varying results. A study was conducted to compare the yarn properties of open-end yarn to ring-spun yarn. Identical yarns of varying parameters including yarn type, yarn count, and twist multiple were produced from the same raw cotton stock to eliminate variability in raw material. These yarns were tested for abrasiveness on a Lawson-Hemphill CTT (Continuous Tension Transport) tester. The device passes the yarn over a wire and records the length of yarn required to sever the wire. For this study the CTT was encoded to abrade a fixed length of yarn over the wire. The wire was then observed with both a Hitcahi ESEM (Environmental Scanning Electron Microscope) and a digital imaging microscope. The resultant images were examined for attrition and the abrasion values were evaluated using statistical analysis. It was confirmed that an increase in yarn count corresponded to a decrease in abrasion. Twist multiple had a noticeable effect on abrasion although the trends between yarn types, and yarn counts were inconsistent. Open-end yarn abrasion values were only slightly greater than their ring-spun counterparts, contradicting the claims of the knitting industry.

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Kristiansson, Fredric. "Torn, Spun and Chopped : Various Limits of String Theory". Doctoral thesis, Uppsala : Acta Universitatis Upsaliensis : Univ.-bibl. [distributör], 2003. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:uu:diva-3930.

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Stefanello, D. "APPROCCIO INTERDISCIPLINARE CLINICO, RADIOLOGICO ED ISTOPATOLOGICO AL SARCOMA INDOTTO DA INIEZIONE FELINO: SPUNTI DI RIFLESSIONE SULLE POSSIBILI CORRELAZIONI PROGNOSTICHE". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2004. http://hdl.handle.net/2434/182078.

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Introduction: Feline Vaccine-Associated Sarcomas (FVAS) are mesenchimal neoplasms whose treatment is still unrewarding. Wide surgery with megavoltage radiotheraphy is considered the gold standard treatment in FVAS. Radiotheraphy units are not available for veterinary patients in Italy, moreover the usefulness of chemotherapy as an adiuvant tool is far to be proven. The aim of this retrospective study is to compare clinical outcome of cats treated with wide surgery alone or in combination with two different doxorubicin-based chemotherapy protocols. Methods: The medical records of cats with histologically confirmed diagnosis of FVAS were reviewed. Feline patients were enrolled in three different treatment groups. Group A: doxorubicin (1mg/Kg every three weeks) twice before and twice after wide surgery; group B: four doxorubicin cycles after wide surgery (1mg/Kg every three weeks); group C: wide surgery alone. In each group the frequence of local recurrence (χ2test p< 0.05) and the disease free interval (DFI) for not censored data (Kaplan-Meier and log-rank-test p<0.05) has been evaluated. Results: The median follow up was 501 days. The recurrence rate was calculated in 50% in group A, 20% in group B and 29% group C. The median DFI was 476 days in group A and was not reached in group B and C but ranged from 40 to 476 days. No statistically significant differences were not found between the groups. Conclusion. Adjuvant and neoadjuvant chemotherapy did not seem to influence the DFI. Further studies are needed to definetivily delineate the therapeutic role of doxorubicin in FVAS.
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Comiskey, P. "The knittability of fine count yarns spun from Indian cotton". Thesis, De Montfort University, 1988. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.383359.

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Foster, Leslie J. R. "The degradation of gel-spun poly(beta-hydroxybutyrate) fibrous matrix". Thesis, Aston University, 1992. http://publications.aston.ac.uk/9776/.

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Poly(β-hydroxybutyrate), (PHB), is a biologically produced, biodegradable thennoplastic with commercial potential. In this work the qualitative and quantitative investigations of the structure and degradation of a previously unstudied, novel, fibrous form of PHB, were completed. This gel-spun PHB fibrous matrix, PHB(FM), which has a similar appearance to cotton wool, possesses a relatively complex structure which combines a large volume with a low mass and has potential for use as a wound scaffolding device. As a result of the intrinsic problems presented by this novel structure, a new experimental procedure was developed to analyze the degradation of the PHB to its monomer hydroxybutyric acid, (HBA). This procedure was used in an accelerated degradation model which accurately monitored the degradation of the undegraded and degraded fractions of a fibrous matrix and the degradation of its PHB component. The in vitro degradation mechanism was also monitored using phase contrast and scanning electron microscopy, differential scanning calorimetry, fibre diameter distributions and Fourier infra-red photoacoustic spectroscopy. The accelerated degradation model was used to predict the degradation of the samples in the physiological model and this provided a clearer picture as to the samples potential biodegradation as medical implantation devices. The degradation of the matrices was characterized by an initial penetration of the degradative medium and weakening of the fibre integrity due to cleavage of the ester linkages, this then led to the physical collapse of the fibres which increased the surface area to volume ratio of the sample and facilitated its degradation. Degradation in the later stages was reduced due to the experimental kinetics, compaction and degradation resistant material, most probably the highly crystalline regions of the PHB. The in vitro degradation of the PHB(FM) was influenced by blending with various polysaccharides, copolymerizing with poly(~-hydroxyvalerate), (PHV), and changes to the manufacturing process. The degradation was also detennined to be faster than that of conventional melt processed PHB based samples. It was concluded that the material factors such as processing, sample size and shape affected the degradation of PHB based samples with the major factor of sample surface area to volume ratio being of paramount importance in determining the degradation of a sample.
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