Literatura académica sobre el tema "Spettroscopia di risonanza magnetica"

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Artículos de revistas sobre el tema "Spettroscopia di risonanza magnetica"

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Mortilla, M., A. Federico y N. De Stefano. "Uso della risonanza magnetica spettroscopica del protone nello studio delle malattie della sostanza bianca cerebrale". Rivista di Neuroradiologia 13, n.º 1 (febrero de 2000): 71–80. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300113.

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Resumen
La risonanza magnetica spettroscopica (MRS) è una tecnica non invasiva per la misura della concentrazione relativa di alcuni composti cerebrali. L'uso di questa tecnica nello studio delle malattie della materia bianca cerebrale ha apportato miglioramenti nella classificazione diagnostica e nelle misure relative all'andamento delle malattie. Un uso più estensivo delle tecniche di risonanza multimodale, comprendenti tomografia RM, spettroscopia ed altre modalità non convenzionali, dovrebbe quindi essere incoraggiato. Ciò permetterà una miglior comprensione della complessa dinamica dei cambiamenti patologici nelle malattie della sostanza bianca ed una più accurata valutazione della progressione e della risposta alla terapia della malattia stessa.
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Mortilla, M., M. Ermini, M. Nistri, G. Dal Pozzo y F. Falcini. "Imaging e spettroscopia RM dell'idrogeno dell'encefalo in soggetti con LES ad esordio pediatrico". Rivista di Neuroradiologia 10, n.º 2_suppl (octubre de 1997): 252. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s2115.

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Resumen
Nel 30–60% dei soggetti con LES ad esordio pediatrico è stato descritto un coinvolgimento del SNC. In studi precedenti sono state riscontrate alterazioni metaboliche tramite indagine con SPECT cerebrale. Sono stati studiati con Risonanza Magnetica (Imaging e Spettroscopia 23 soggetti (18 F e 5 M; età media 15, 4 anni; range 8–27) con LES, 20 controlli di età e sesso adeguati, 5 soggetti con forma giovanile di dermatomiosite (5 F), 2 con sclerosi sistemica (1 F e 1 M) e 1 con malattia di Behçet (1 F). Altre 2 ragazze con LES erano state sottoposte all'esame RM, ma sono state escluse dallo studio per il rilievo di grossi artefatti dovuti alla presenza di apparecchio metallico ortodontico fisso. Gli esami sono stati effettuati con apparecchio Philips ACS-NT (Best, Olanda) 1,5T. Sono state eseguite scansioni assiali spin eco T2 e FLAIR, scansioni sagittali turbo T2 (5mm di spessore) e spettroscopia dell'idrogeno di un singolo volume 70times50times20mm (TE 272ms, TR 2000ms) posizionato sulla sostanza bianca sopraventricolare. 16 pazienti affetti da LES presentavano dati anamnestici e clinici di coinvolgimento del SNC: tra questi soltanto 9 hanno mostrato alterazioni all'esame di Imaging preliminare (atrofia e/o piccole lesioni focali della sostanza bianca). Anche in 2 dei pazienti senza sintomi neuropsichiatrici il quadro neuroradiologico è risultato alterato. L'indagine spettroscopica ha evidenziato una correlazione tra l'attività della malattia e la diminuzione dell'N-acetilaspartato espresso come rapporto NAA/Cr. 11 pazienti sono stati esaminati durante la presenza di sintomi neuropsichiatrici: tra questi 5 pazienti sottoposti a un prolungato periodo di trattamento con corticosteroidi per un coinvolgimento sistemico della malattia più marcato hanno mostrato il più basso valore del rapporto NAA/Cr. 2 tra essi hanno mostrato il quadro neuroradiologico nella norma. Dunque la Risonanza Magnetica per immagini e la Spettroscopia possono essere indagini non invasive da utilizzare in soggetti con LES pediatrico sia per rilevare un coinvolgimento precoce dell'encefalo sia per monitorizzare la gravità della malattia.
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Popolizio, T., G. Calabrese, T. Scarabino, M. Germano, R. Mingarelli, P. L. Ciritella y U. Salvolini. "Spettroscopia protonica RM a volume singolo con programma automatico “Probe”". Rivista di Neuroradiologia 10, n.º 1 (febrero de 1997): 29–39. http://dx.doi.org/10.1177/197140099701000103.

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Resumen
La Spettroscopia Protonica a Risonanza Magnetica (MRS) è una tecnica non invasiva che permette di misurare in vivo i livelli di sostanze chimiche differenti fornendo informazioni chimico-metaboliche sulla struttura tissutale. La recente diffusione di tale tecnica e la disponibilità ed il perfezionamento di programmi computerizzati di facile impiego ne rendono possibile l'applicazione su ampia scala permettendo l'attuazione di sofisticati studi di ricerca. L'impiego nella pratica clinica è tuttavia ancora piuttosto scarso sia per limiti tecnici legati alla difficoltà di ottenere risoluzione spaziale e rapporto segnale-rumore ottimali, sia per i lunghi tempi di esame che la maggior parte dei programmi in uso impongono al paziente. Nel nostro studio abbiamo utilizzato il programma PROBE (Single-voxel Proton Brain Exam), con cui è possibile acquisire spettri da singoli volumi di interesse in modo automatico, cosicché il tempo complessivo dell'esame di MRS è di circa 9 minuti, con massima tollerabilità anche da parte di piccoli pazienti sottoposti a studio in narcosi.
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Origgi, D., L. T. Mainardi, A. Falini, G. Calabrese, G. Scotti, S. Cerutti y G. Tosi. "Quantificazione automatica di spettri 1H ed estrazione di mappe metaboliche da acquisizioni CSI mediante Wavelet Packets". Rivista di Neuroradiologia 13, n.º 1 (febrero de 2000): 31–36. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300106.

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La quantificazione dei picchi spettrali del segnale di spettroscopia 1H in risonanza magnetica, utile per un'analisi metabolica dei tessuti in-vivo, richiede un tempo di elaborazione elevato, soprattutto quando si tratta di acquisizioni CSI dove ad essere elaborata è un'intera matrice di dati. Inoltre, la sovrapposizione dei picchi, maggiormente marcata negli spettri con tempo di eco breve (20 ms), rende spesso difficoltosa la separazione dei singoli contributi metabolici. Si propone pertanto un metodo automatico per la quantificazione dei metaboliti, che utilizza l'algoritmo delle Wavelet Packets per scomporre il segnale nel dominio del tempo (FID) in sottobande. La stima dei parametri di ampiezza, fase, frequenza e smorzamento viene quindi eseguita nelle sottobande, dove cadono i picchi di interesse, mediante metodi di predizione lineare basati sulla scomposizione a valori singolari (LPSDV). L'ampiezza stimata dei picchi viene infine utilizzata sia per il calcolo dei rapporti metabolici sia per l'estrazione di mappe metaboliche. Il metodo di quantificazione proposto è stato messo a punto su fantocci e poi applicato alle acquisizioni di volontari sani e infine su alcuni pazienti. L'elaborazione automatica dei dati spettroscopici con il metodo proposto offre la possibilità di studiare in modo efficace ed affidabile i metaboliti cerebrali nonché di rappresentare la loro distribuzione spaziale mediante mappe metaboliche.
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Mezzapesa, D. M., V. Lucivero, I. L. Simone, G. Laddomada, M. Petruzzellis, G. Tortorella y F. Federico. "Valore prognostico della risonanza magnetica spettroscopica protonica nell'ictus ischemico". Rivista di Neuroradiologia 13, n.º 1 (febrero de 2000): 65–69. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300112.

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Resumen
La risonanza magnetica spettroscopica protonica (1H-MRS) è stata applicata allo studio di pazienti con ictus ischemico in fase acuta-subacuta per valutare l'eventuale correlazione tra concentrazione dei metaboliti ed esito funzionale. L'esame è stato condotto su 26 pazienti entro la prima settimana dall'ictus. Il VOI è stato posto sull'area ischemica e su un'area cerebrale apparentemente sana controlaterale simmetrica. A sei mesi dall'ictus è stato valutato l'esito funzionale del paziente applicando la Scandivanian Stroke Scale (SSS) ed il Barthel Index (BI). I segnali provenienti da N-acetilaspartato (NAA), colina (Cho) e creatina-fosfocreatina (Cr) erano significativamente ridotti in confronto con le aree sane controlaterali (p<0,001; p<0,001 e p<0,003 rispettivamente al test di Wilcoxon). In 19 pazienti era presente acido lattico (Lac). Il coefficiente di correlazione per ranghi di Spearman ha mostrato una significativa correlazione positiva tra punteggio SSS a sei mesi e NAA (p = 0,01). I pazienti in cui il Lac era presente avevano un punteggio SSS significativamente più basso (p = 0,049 al test U di Mann-Whitney). L'1H-MRS eseguita in fase acuta-subacuta dell'ictus ischemico fornisce utili informazioni prognostiche.
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Romano, R., R. Lamanna, M. T. Santini y P. L. Indovina. "Confronto di spettri protonici cellulari mediante l'algoritmo di normalizzazione MaSNAl". Rivista di Neuroradiologia 13, n.º 1 (febrero de 2000): 37–43. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300107.

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Resumen
La spettroscopia con risonanza magnetica nucleare è utilizzata, in modo sempre crescente, per studi sia in vivo che in sistemi biologici in vitro, per esaminare variazioni indotte dall'azione di agenti chimici, fisici e biologici. In questo tipo di studi si effettua, in genere, un confronto tra le intensità dei segnali di campioni controllo con campioni trattati per poter ricavare delle informazioni sull'azione dell'agente. I metodi di confronto finora adottati consistono nel quantificare, mediante l'utilizzo di una sostanza di riferimento interna od esterna ai campioni, i segnali nei singoli spettri e nel confrontarne i valori. In questo lavoro, viene presentato un nuovo metodo di confronto, che consiste nel normalizzare gli spettri mediante un nuovo algoritmo. Esso fa riferimento ai segnali nella loro totalità e non richiede, per ottenere informazioni quantitative sulle variazioni relative, di alcuna sostanza di riferimento ( standard). In particolare, l'algoritmo è fondato sulla massimizzazione, mediante una opportuna misura a segno variabile, delle regioni di sovrapposizione degli spettri. L'algoritmo è stato verificato con simulazioni Monte Carlo e con esperimenti di laboratorio, che ne dimostrano l'affidabilità, la precisione e la sensibilità. Infine, è stato applicato a spettri relativi a campioni cellulari per dimostrarne l'applicabilità a campioni biologici reali.
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Simone, I. L., C. Tortorella, F. Federico, V. Lucivero, D. Carrara, P. Giannini, A. Bellacosa y C. F. Andreula. "Contributo della risonanza magnetica spettroscopica del protone (1H-RMS) nella infezione da HIV". Rivista di Neuroradiologia 13, n.º 1 (febrero de 2000): 51–56. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300109.

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Resumen
È stato condotto uno studio combinato di RMI e 1H-RMS (Magnetom Siemens 1,5 Tesla) in 60 pazienti sieropositivi per HIV (n. 25 encefalopatie-HIV correlate, n. 20 toxoplasmosi, n. 8 PML, n. 7 linfomi) e 22 controlli neurologici sieronegativi per HIV. Gli spettri sono stati acquisiti su volumi singoli localizzati su lesioni focali in toxoplasmosi, PML, linfomi o su lesioni diffuse nelle encefalopatie da HIV (sequenza Spin Echo, TE 135 ms). In tutti i sottogruppi HIV si è evidenziato un significativo decremento del rapporto NAA/Cr rispetto ai controlli neurologici, suggerendo un danno neuronale e/o assonale indipendentemente dall'eziologia. Tuttavia il rapporto NAA/Cr era più basso nelle PML e nei linfomi. Un significativo incremento del rapporto Cho/Cr era rilevato nelle encefalopatie da HIV, nelle PML e in particolare nei linfomi ove tale incremento era associato alla presenza del segnale dei lipidi, marker entrambi di un aumentato turnover e sintesi di membrane cellulari. Nelle PML si rilevava infine con elevata frequenza il segnale del lattato. I dati confermano una elevata sensibilità della 1H-RMS nel rilevare una compromissione metabolica cerebrale in corso di infezione da HIV. Nonostante una globale scarsa specificità nel discriminare lesioni di differente eziologia, determinati pattern metabolici possono risultare di supporto alla RMI per la diagnosi eziologica di alcune lesioni, per esempio di PML.
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Rango, M., M. Farabola, M. Canesi, A. Castelli, A. Righini, G. Scarlato, A. Antonini, M. Egidp y G. Pezzoli. "Morbo di Parkinson, esposizione a sostanze tossiche e nuclei della base Uno studio mediante spettroscopia protonica a risonanza magnetica". Rivista di Neuroradiologia 14, n.º 3_suppl (diciembre de 2001): 47–48. http://dx.doi.org/10.1177/19714009010140s309.

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Ricci, R., G. Barbarella, M. Pastrore Trossello, S. Dal Buono y C. Trevisan. "La spettroscopia di risonanza magnetica del protone nella valutazione degli effetti della chemioterapia intrarteriosa nel trattamento dei tumori cerebrali". Rivista di Neuroradiologia 7, n.º 1_suppl (mayo de 1994): 231–34. http://dx.doi.org/10.1177/19714009940070s142.

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Tedeschi, G., N. Lundbom, R. Raman, S. Bonavita, J. H. Duyn, J. R. Alger y G. Di Chiro. "L'aumento del segnale di colina coincide con la trasformazione maligna dei gliomi cerebrali: Studio longitidinale con imaging di spettroscopia protonica in risonanza magnetica". Rivista di Neuroradiologia 10, n.º 2_suppl (octubre de 1997): 18–19. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s205.

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Resumen
We tested the hypothesis that proton magnetic resonance spectroscopic imaging (1H-MRSI) can be used as a supportive diagnostic tool to differentiate clinically stable brain tumors from those progressing as a result of either low-to-high grade malignant transformation or of post-therapeutic recurrence. Twenty-seven patients with histologically verified cerebral gliomas were studied repeatedly with 1H-MRSI over a period of 3.5 years. At the time of each 1H-MRSI study, clinical examination, MRI, positron emission tomography (PET) with 18F-fluorodeoxyglucose (FDG), and biopsy findings (when available) were used to categorize each patient as being either «stable» or «progressive». Measures of the between-studies percent changes in the choline 1H-MRSI signal intensity, obtained without knowledge of the clinical categorization, segregated the groups with a high degree of statistical significance. All progressive cases showed a between-studies choline signal increase of more than 45%, while all stable cases showed an elevation of less than 35%, no change, or even a decreased signal. We conclude that increased choline coincides with malignant degeneration of cerebral gliomas, and therefore, may possibly be used as a supportive indicator of malignant degeneration of these neoplasms.
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Tesis sobre el tema "Spettroscopia di risonanza magnetica"

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Soprani, Laura. "Metodi di quantificazione assoluta dei metaboliti cerebrali attraverso spettroscopia di risonanza magnetica". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21609/.

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Resumen
La spettroscopia di risonanza magnetica (MRS) è un metodo non invasivo utile per la diagnosi di alcune patologie legate a variazioni del metabolismo che interessano il sistema nervoso centrale, poiché consente di quantificare i metaboliti presenti nel cervello. La MRS in vivo misura i segnali di molecole presenti in concentrazioni superiori a 1-2 mM per limiti di sensibilità della metodica. Inoltre, per avere un buon rapporto segnale rumore solitamente è necessario utilizzare lunghe procedure di acquisizione. Le concentrazioni dei metaboliti possono essere ricavate in rapporto relativo oppure in valore assoluto. In questo elaborato si riportano alcuni protocolli sviluppati per la determinazione delle concentrazioni metaboliche assolute in vivo, che necessitano di uno standard a concentrazione nota, interno o esterno. In particolare, come riferimento interno si considera il segnale dell’acqua presente all’interno del voxel analizzato; mentre il riferimento esterno consiste in una soluzione campione a concentrazione nota, funzionale all’analisi d’interesse. Nella tesi vengono descritti metodi di calibrazione e correzione dei tempi di rilassamento per la quantificazione dei metaboliti in vivo. Nell’ultimo capitolo, si riportano due studi come esempio di protocolli per la quantificazione dei metaboliti nella diagnosi di tumori al cervello quali il glioma e nello studio di malattie metaboliche, in particolare la malattia di Canavan.
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Poli, Marianna. "Valutazione di software per l'analisi di dati clinici di spettroscopia di risonanza magnetica cerebrale". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24333/.

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Resumen
L’Imaging a Risonanza Magnetica (MRI) e la Spettroscopia di Risonanza Magnetica (MRS) sono strumenti preziosi per indagare in modo non invasivo l’anatomia e le funzioni del cervello umano. Le informazioni estratte dai dati MRI e MRS possono essere utilizzate come biomarker per lesioni cerebrali. La spettroscopia studia i metaboliti presenti in una regione di interesse e il profilo metabolico della regione dipende dal tipo di tessuto che è stato selezionato. Per questa Tesi abbiamo applicato la pipeline FAST del tool FSL-MRS di una software library, FSL, sviluppata per l’analisi delle immagini e per la statistica dei dati provenienti da immagini di risonanza magnetica. La pipeline è stata applicata al dataset anonimizzato dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, ospedale Bellaria delle acquisizioni di spettroscopia cerebrale di RM in diverse localizzazioni del cervello, che costituiscono il pool di dati di volontari sani utilizzati come riferimento per le valutazioni cliniche in ambito neurologico. L’algoritmo FAST calcola la segmentazione, ovvero la percentuale di tessuti cerebrali (sostanza bianca, sostanza grigia e liquido cefalorachidiano), nei voxel indagati dalla Spettroscopia di RM. È stata poi valutata la bontà della segmentazione per poter procedere con ulteriori studi indirizzati specificatamente al tessuto della regione interessata. Si è scelto di utilizzare FSL perché è un software free e utilizza un approccio come quello di LCModel (http://lcmodel.ca/lcm-license.shtml) che è il software maggiormente utilizzato in questo ambito ed è solo recentemente diventato gratuito. Inoltre FSL offre dei tool aggiuntivi come quello della segmentazione che è stato valutato in questa Tesi.
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Trezza, Maicol. "Analisi sperimentale della composizione del liquido di dialisi mediante spettroscopia di risonanza magnetica nucleare". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Resumen
La dialisi extracorporea, o emodialisi, è il metodo per ripulire il sangue meccanicamente mediante circolazione extracorporea, in modo da rimuovere sostanze che normalmente sarebbero eliminate dai reni e viene praticata quando la funzionalità renale di un individuo è in parte o totalmente compromessa. Durante una singola seduta di terapia dialitica il paziente può essere esposto a una quantità d'acqua che varia tra i 100 e i 120 litri. L’attività di tesi si inserisce nel contesto della cosiddetta “emodialisi sostenibile”, che ha tra gli obiettivi principali la riduzione del consumo idrico. Un metodo efficace in tal senso potrebbe essere rappresentato da sistemi di rigenerazione online dell’effluente che permetterebbero il ricircolo del liquido di dialisi. Alla base dello sviluppo di un sistema di questo tipo vi è l’analisi e la caratterizzazione del liquido di dialisi in termini di elettroliti e di tutte le altre specie in esso presenti (tossine uremiche, proteine ecc.). Obiettivo di questa tesi è l’analisi sperimentale della composizione del liquido di dialisi pre e post filtro tramite una tecnica avanzata di indagine quale la spettroscopia di risonanza magnetica nucleare (NMR). La spettroscopia NMR è un metodo basato sulle proprietà magnetiche dei nuclei di alcuni atomi/isotopi, il cui scopo è quello di ricavare informazioni sulla frequenza di risonanza dei nuclei attivi (come H e 13C) in risposta a un determinato campo magnetico. Esaminando gli spettri NMR dei dialisati è stato possibile caratterizzare qualitativamente le piccole molecole (zuccheri, amminoacidi, osmoliti, acidi organici ecc.) presenti nei diversi campioni. Inoltre dall’osservazione dei dati si possono apprezzare importanti differenze tra pazienti dializzati affetti da patologia diabetica rispetto a pazienti dializzati non diabetici. La spettroscopia NMR è risultata essere un metodo efficace per lo studio dei campioni di fluido, in quanto richiede una preparazione strumentale semplice e veloce.
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STANCANELLI, EDUARDO. "UTILIZZO DELLA SPETTROSCOPIA DI RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE PER STUDIARE INTERAZIONI LIGANDO PROTEINA DI DERIVATI OLIGOSACCARIDICI DELL'EPARAN SOLFATO, OTTENUTI MEDIANTE SINTESI CHEMIOENZIMATICA". Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2020. http://hdl.handle.net/11571/1321849.

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Leparan solfato è un polisaccaride lineare altamente solfatato appartenente alla famiglia dei glicosamminoglicani. Esso è ubiquitariamente presente in tutte le cellule dei mammiferi e gioca un ruolo importanti in una serie di processi fisiologici e patologici come sviluppo embrionale, infezioni batteriche e virali, risposta infiammatoria e coagulazione del sangue Leparan solfato è composto da ununità disaccaridica di acido glucuronico o iduronico legato ad unammina che può essere solfata o acetilata. La disposizione dei gruppi solfato e la posizione dellacido iduronico sulle catene di eparan solfato sono essenziali per la sua funzione biologica nonostante le relazioni struttura-attività non siano ancora completamente chiarite. Una nuova sintesi chemioenzimatica è stato utilizzata per sintetizzare una serie di derivati oligosaccaridici delleparan solfato con struttura ben definita. Metodi basati sulla risonanza magnetica nucleare sono stati utilizzati per studiare la conformazione dei derivati oligosaccaridici delleparan solfato sia liberi in soluzione che legati allantitrombina. LNMR è stato inoltre utilizzato per determinare la struttura e la conformazione di un mimetico delleparan solfato, attualmente in fase III di sperimentazione clinica, con effetti anti-tumorali grazie alla sua azione inibitoria nei confronti delleparanase. La nuova sintesi chemioenzimatica è stata utilizzata come un valido strumento per progettare e sintetizzare un nuovo inibitore delleparanase.
Heparan sulfate (HS) is a linear highly sulfated polysaccharide belonging to glycosaminoglycans family ubiquitously present in all mammals cell surface that play an important role in different physiological and pathological biological events, like embryonic development, viral and bacteria infections, inflammation response and blood coagulation processes. HS is composed by disaccharide repeating units of glucuronic acid (GlcA) or iduronic acid (IdoA) linked to N-sulfated or N-acetylated glucosamine. The sulfation patterns and locations of IdoA containing domains are essential for the function of HS. The conformation of HS also contributes to its biological function even though the relation structure-activity are still unclear. Novel chemoenzymatic approach was used to synthesize a series of HS derivates with a well-defined structure. NMR-based methods are used study the conformation of heparan sulfate-like oligosaccharides at the free state in solution and in complex with Antithrombin. NMR was used to obtain information regarding the structure and the conformation of a Heparan Sulfate mimetic which deters tumor growth by blocking tumor angiogenesis and prevents tumor cells from spreading via heparanase inhibition. Novel chemoenzymatic synthesis was used as a valid tool to design and synthetize a novel heparanase inhibitor.
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Malucelli, Emil <1976&gt. "Informatizzazione della misura in vivo del Mg2+ citosolico libero del muscolo scheletrico e del cervello di uomo con la spettroscopia di risonanza magnetica del fosforo". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/40/1/Malucelli_Emil_XIXciclo.pdf.

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Malucelli, Emil <1976&gt. "Informatizzazione della misura in vivo del Mg2+ citosolico libero del muscolo scheletrico e del cervello di uomo con la spettroscopia di risonanza magnetica del fosforo". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/40/.

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Soffritti, Silvia <1974&gt. "Valutazione del danno ipossico-ischemico cerebrale nel neonato a termine mediante spettroscopia di risonanza magnetica ed elettroencefalogramma ad integrazione di ampiezza dopo trattamento ipotermico: studio caso-controllo". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2134/1/tesi_dottorato_soffritti.pdf.

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Soffritti, Silvia <1974&gt. "Valutazione del danno ipossico-ischemico cerebrale nel neonato a termine mediante spettroscopia di risonanza magnetica ed elettroencefalogramma ad integrazione di ampiezza dopo trattamento ipotermico: studio caso-controllo". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2134/.

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Dall'Ara, Giulia. "La radioterapia guidata dalle bioimmagini di risonanza magnetica". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9270/.

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Resumen
La radioterapia guidata dalle immagini è una terapia medica che utilizza acquisizioni frequenti di immagini durante la radioterapia. Scopo di questo elaborato è di dimostrare come l'acquisizione di bioimmagini con risonanza magnetica durante l'erogazione del trattamento radioterapico possa portare a una notevole riduzione dei problemi a cui la radioterapia è legata: errori di posizionamento del paziente, localizzazione del volume bersaglio, movimento degli organi durante l'erogazione del trattamento. Partendo dai meccanismi biologici e fisici di iterazione tra le particelle del fascio di erogazione del trattamento e quelle tumorali costituenti il tessuto bersaglio, si è descritta la radioterapia guidata dalle immagini, accostandola alla risonanza magnetica nel trattamento di specifici tumori situati nei polmoni, nella zona del collo e della testa, e nella prostata. Infine si sono descritti gli impianti di ultima generazione che integrano il sistema per l'erogazione del trattamento radioterapico con quello di acquisizione di immagini con risonanza magnetica.
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Cacciari, Davide. "Confronto delle caratteristiche di simulatori software di scanner di risonanza magnetica". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Resumen
Le apparecchiature di risonanza magnetica negli anni si sono evolute permettendo di creare immagini sempre di miglior qualità. Poiché realizzare questi macchinari non è semplice, né poco costoso, è nata la necessità di avere a disposizione software di simulazione che diano la possibilità di studiare la miglior configurazione del macchinario, per permettere di ottenere la massima qualità possibile. Questa tesi si pone l’obiettivo di analizzare come questi simulatori si siano evoluti nel tempo, grazie anche all’avanzamento tecnologico, per riuscire a simulare sempre più fedelmente il processo di formazione delle immagini di risonanza magnetica. In particolare, studieremo il funzionamento di due simulatori, confrontandone le caratteristiche. Per comprendere il funzionamento di questi simulatori si ritiene opportuno introdurre preliminarmente una panoramica sul principio fisico e sul funzionamento della risonanza magnetica.
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Libros sobre el tema "Spettroscopia di risonanza magnetica"

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Maria, Luciani Anna y Rosi Antonella, eds. Spettroscopia di risonanza magnetica nucleare in biomedicina: Corso organizzato dall'Istituto superiore di sanità, Marciana Marina (Isola D'Elba), 18-23 settembre 1995. Roma: Istituto superiore di sanità, 1997.

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Coriasco, Mario, Osvaldo Rampado y Gianni Boris Bradac, eds. Elementi di risonanza magnetica. Milano: Springer Milan, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5641-1.

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Bradac, Gianni Boris, Mario Coriasco y Osvaldo Rampado. Elementi Di Risonanza Magnetica. Dal Protone Alle Sequenze per le Principali Applicazioni Diagnostiche. Springer Milan, 2014.

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Bradac, Gianni Boris, Mario Coriasco y Osvaldo Rampado. Elementi di risonanza magnetica: Dal protone alle sequenze per le principali applicazioni diagnostiche. Springer, 2014.

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Capítulos de libros sobre el tema "Spettroscopia di risonanza magnetica"

1

Perseghin, Gianluca y Francesco De Cobelli. "Spettroscopia RM". En Risonanza magnetica cardiaca, 203–10. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1694-1_18.

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2

Romagnoli, Andrea, Massimiliano Sperandio, Carmelo Cicciò y Giovanni Simonetti. "Anatomia cardiaca e piani di studio". En Risonanza magnetica cardiaca, 19–29. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1694-1_3.

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Casolo, Giancarlo, Jacopo Del Meglio y Carlo Tessa. "Indicazioni cliniche alla RMC e criteri di appropriatezza". En Risonanza magnetica cardiaca, 211–16. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1694-1_19.

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Salvolini, Luca, Pietro Renda, Valeria De Biasio y Andrea Giovagnoni. "Studio con mezzo di contrasto: perfusione e delayed enhancement". En Risonanza magnetica cardiaca, 53–64. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1694-1_6.

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Rampado, Osvaldo y Mario Coriasco. "Principi fisici di base e grandezze misurabili". En Elementi di risonanza magnetica, 1–26. Milano: Springer Milan, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5641-1_1.

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Rampado, Osvaldo. "La sicurezza in RM". En Elementi di risonanza magnetica, 281–93. Milano: Springer Milan, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5641-1_10.

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Coriasco, Mario, Osvaldo Rampado y Gianni Boris Bradac. "Le basi del contrasto in RM". En Elementi di risonanza magnetica, 27–54. Milano: Springer Milan, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5641-1_2.

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Coriasco, Mario, Osvaldo Rampado y Sergio Rabellino. "La formazione dell’immagine". En Elementi di risonanza magnetica, 55–88. Milano: Springer Milan, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5641-1_3.

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Rampado, Osvaldo, Mario Coriasco y Gianni Boris Bradac. "Le sequenze RM: tecniche fondamentali". En Elementi di risonanza magnetica, 89–128. Milano: Springer Milan, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5641-1_4.

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D’Agata, Federico, Mario Coriasco, Osvaldo Rampado, Marina Corsico y Gianni Boris Bradac. "Sequenze RM: tecniche avanzate". En Elementi di risonanza magnetica, 129–66. Milano: Springer Milan, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5641-1_5.

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