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Tesis sobre el tema "Sistemi di programmazione e controllo"

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Franco, Filippo <1994&gt. "I sistemi di programmazione e controllo nella crisi di impresa". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20681.

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Resumen
Nel presente elaborato verrà presa in considerazione l’importanza dei sistemi di programmazione e controllo da utilizzare non solo in caso di crisi di impresa ma anche come propri strumenti di controllo per monitorare l’andamento dell’azienda. La presenza di una pianificazione e l’introduzione di adeguati sistemi di programmazione e controllo, consentono di monitorare in maniera costante l’andamento e lo stato di “salute” dell’azienda, al fine di poter acquisire in maniera tempestiva tutte le informazioni necessarie al processo decisionale manageriale. La presenza di tali strumenti risulta fondamentale per poter disporre di una grande quantità di dati, utili ai manager per svolgere la loro attività decisionale in tempi brevi e soprattutto in maniera compatibile con il manifestarsi degli eventi che possono, come sappiamo, incidere in maniera importante sulla stabilità della azienda stessa. Con l’attività di pianificazione, fissando obiettivi, e con quella di controllo, verificando che gli stessi obiettivi siano stati raggiunti, un’azienda può effettivamente capire l’andamento della sua attività gestionale e comprendere se e in che modo migliorarla, non solo in itinere attraverso la giustapposizione tra quanto raggiunto e quanto programmato ma anche ex post, acquisendo informazioni necessarie per apprendere, identificare e sviluppare delle scelte alternative. All’interno di questo elaborato si partirà dalla definizione del concetto di programmazione e controllo, per poi passare a quello di crisi di impresa e a come tali strumenti rappresentino un punto focale per scongiurare una crisi. Avendo svolto il tirocinio professionale all’interno di uno studio specializzato in restructuring, verrà analizzato il caso pratico di una azienda in crisi e verrà mostrato come attraverso delle assumptions sia economiche che patrimoniali sia stato possibile rielaborare un nuovo piano industriale, con proiezioni economiche e finanziarie. Nel dettaglio, all’interno del primo capitolo verrà effettuata una analisi teorica e funzionale sul concetto di programmazione e controllo come tecnica amministrativa necessaria per capire se ciò che viene messo in atto in azienda rispetti i canoni di efficienza di uso delle risorse, ed efficacia nel raggiungimento degli obiettivi prefissati; inoltre verrà effettuata una analisi sul concetto di economicità, condizione necessaria da cui deriva la capacità di una azienda di persistere nel tempo. Nel secondo capitolo, verrà analizzato il concetto di crisi di impresa analizzando sia i fattori di causa interni che esterni, dalla crisi finanziaria dei mercati all’inadeguatezza della corporate governance. Verrà preso in esame il nuovo codice della crisi di impresa, che mira a garantire il proseguimento dell’attività aziendale attraverso l’utilizzo di sistemi di programmazione e controllo mirati. Nel terzo capitolo, verranno analizzati nello specifico i vari strumenti di programmazione e controllo messi a disposizione dal nuovo codice. Da tale analisi è chiara la scelta da parte del legislatore di adottare un approccio maggiormente rivolto alla risoluzione della crisi di impresa piuttosto che alla sua disgregazione. Attraverso le varie novità introdotte nell’accordo di ristrutturazione dei debiti e nel concordato preventivo, questi strumenti possono essere messi in atto in maniera più agevole dalle imprese che si trovano in difficoltà.
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Nilvetti, Fabio. "Controllo delle vibrazioni mediante l'uso di PAC (Programmable Automation Controller)". Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/368.

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Resumen
2010 - 2011
Con l'espressione `Vibration Control' si intende l'insieme delle tecniche e dei dispositivi che consentono di mitigare in modo rapido, a dabile e preciso le vibrazioni di macchine o strutture, dovute al loro stesso funzionamento o a causa di forze esterne. Nella realizzazione dei sistemi di controllo delle vibrazioni assumono oggi primaria rilevanza sul piano tecnico ed economico l'hardware impiegato. Attuatori elettrici e oleodinamici, dispositivi passivi,sensori, convertitori elettronici e unit a di controllo rappresentano una parte fondamentale di tali sistemi e ne influenzano largamente le prestazioni. Il contributo del singolo componente alle prestazioni complessive del controllo è tuttavia valutato compiutamente solo se ci si pone in un'ottica di sistema, nella quale le mutue interazioni tra componenti elettronici, parti meccaniche e algoritmi di controllo trovano la loro corretta sintesi. Nei sistemi di controllo delle vibrazioni, è decisiva la scelta del `controller'. Scopo del presente lavoro e stato appunto quello di sviluppare un sistema di controllo delle vibrazioni che coniughi le diverse esigenze di precisione, determinismo e elevata velocità di servo-aggiornamento, tipiche di un circuito stampato, alle esigenze di flessibilità ed economicità, tipiche delle soluzioni basate su DSP, e alle elevate capacità di calcolo tipiche di un pc. Per far ciò il ruolo di controller e a dato ad un dispositivo PAC (Programmable Automation Controller) basato su tecnologia FPGA (Field Programmable GateArray) che consente di codifcare, in modo rapido, le funzionalit a richieste al controllo su un dispositivo programmabile di tipo hardware e per questo dalle prestazioni paragonabili a quelle di un circuito stampato. With the expression `Vibration Control' refers to the set of techniques and devices that let you mitigate quickly, reliably and accurately the vibrations of machines or structures, due to themselves operation or due to external forces. In the implementation of vibration control systems today assume pri- mary importance, in the technical and economic terms, the hardware used. Electrical and hydraulic actuators, passive devices, sensors, electronic con- verters and control units are a fundamental part of these systems and they greatly a ects on the performance. In systems of vibration control, is decisive the choice of the controller. The purpose of this work was to develop a system of vibration control which combines the various requirements of precision, determinism and high-speed servo-update, typical of a printed circuit board, the exibility and economy typical of solutions based on DSP, and high computing power of a typical PC. To do this, the role of controller is assigned to a device (PAC programma- ble automation controller) based on technology FPGA (Field Programmable Gate Array) which allows to encode, quickly, the required functionalities to the control, on a programmable hardware device and for this with perfor- mance comparable to that of a printed circuit board. [a cura dell'autore]
X n.s.
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Bertozzi, Giacomo. "Sviluppo del sistema di controllo di una pressa idraulica per prove di caratterizzazione dei materiali su architettura B&R Automation". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Resumen
Il seguente elaborato tratta la progettazione del sistema di controllo relativo ad una pressa idraulica per prove di caratterizzazione dei materiali. L’idea alla base è quella di utilizzare l’ambiente di sviluppo Automation Studio per realizzare il software di controllo della macchina e la relativa interfaccia grafica. Alla pressa è richiesto di poter effettuare prove di trazione e di compressione, sia di tipo statico che a fatica, avendo la possibilità di scegliere se controllare: il carico, la posizione, la deformazione. È richiesto inoltre di poter salvare i risultati delle prove all'interno di un file. Durante lo sviluppo del software è stata inoltre implementata una modalità di funzionamento aggiuntiva, la quale permette all'operatore di eseguire le prove a partire dalla storia temporale di un segnale. La parte hardware del sistema risulta già installata e perfettamente operativa, infatti nella prima parte del testo verranno presentati i componenti che costituiscono: il circuito pneumatico, il circuito elettrico, il regolatore PID, la strumentazione installata sulla macchina. La seconda parte è dedicata invece alla descrizione delle varie funzionalità che il software implementa nella macchina. La trattazione è strutturata in modo da assumere il ruolo di manuale d’uso per un eventuale operatore.
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Vavassori, Eleonora <1987&gt. "IL SUPPORTO DEL SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO ALLA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISULTATI NEGLI ENTI LOCALI". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2224.

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Resumen
Il Piano industriale dell’ex Ministro Brunetta rappresenta l’ultimo dei molteplici progetti di riforma avviati dai governi italiani e principalmente tesi ad incrementare la produttività della pubblica amministrazione ed a migliorare la qualità dei beni e servizi da essa offerti. Nello specifico, ad attirare maggiormente l’attenzione di studiosi, esperti e management pubblico è stato il D.Lgs. 150 del 2009. In seguito all’emanazione del suddetto decreto ogni amministrazione pubblica è tenuta a progettare, adottare e servirsi di un complesso e delicato sistema di misurazione e valutazione delle performance, ovvero di un processo articolato volto ad agevolare la definizione di obiettivi e la misurazione di indicatori coerenti con le finalità strategiche dell’amministrazione. L’attualità del testo di legge in questione, la particolarità delle disposizioni in esso contenute e l’ampio dibattito sviluppatosi intorno alle tematiche ad esso concernenti sono le ragioni alla base dell’interesse sviluppato da parte dell’autrice in merito all’applicazione del D.Lgs. 150/09. Il presente lavoro di tesi è diretto, in generale, ad indagare in merito alle probabili modalità di attuazione del suddetto decreto da parte degli enti locali e, nello specifico, a rinvenire i mezzi impiegati nel predisporre il collegamento e l’integrazione delle nuove disposizioni con il processo di programmazione economico-finanziaria preesistente ed i relativi documenti di bilancio e rendiconto. La tesi presenta inizialmente una disamina dei principali interventi legislativi susseguitisi dagli anni ’90 fino ai giorni nostri e fondamentalmente diretti a mutare in maniera significativa e incisiva l’immagine dell’intero comparto pubblico italiano e, soprattutto, degli enti locali. Dall’analisi delle finalità che hanno progressivamente sollecitato il legislatore ad apportare modifiche e revisioni alle norme attinenti alle amministrazioni territoriali e che hanno, da ultimo, motivato l’adozione del decreto 150/09, è stato possibile dedurre un tema ricorrente assimilabile all’introduzione di filosofie e strumentazioni destinate ad assicurare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità dell’azione amministrativa nonché un sostanziale miglioramento nella soddisfazione dei bisogni della collettività. Il secondo capitolo è stato ampliamente dedicato alla presentazione ed interpretazione dei principi generali che una qualsiasi amministrazione pubblica è tenuta a rispettare per poter progettazione ed implementare un sistema di performance management in maniera equilibrata e rigorosa. Questo ha conseguentemente permesso all’interno del terzo capitolo, dopo un’approfondita descrizione delle attività di pianificazione strategica, di programmazione finanziaria, di budgeting, di rendicontazione e di reporting, svolte nella maggior parte delle amministrazioni comunali e provinciali, di giungere alla sistematica illustrazione dei fondamentali aspetti, appartenenti a quello che viene solitamente definito processo di programmazione e controllo, in merito ai quali scrupolosamente soffermarsi al fine di allineare le disposizioni del testo unico degli enti locali alle previsioni del decreto 150/09. La tesi risulta inoltre arricchita dalla particolare esperienza vissuta all’interno dell’unità organizzativa referente del controllo di gestione del Comune di Padova. È stato possibile, così, affiancare considerazioni teoriche con accertamenti pratici e raccogliere quante più informazioni rilevanti sulle criticità e perplessità generalmente sollevabili dalle amministrazioni comunali. L’osservazione della tematica da un punto di vista più vicino a quello degli enti locali ha rafforzato, quindi, di significatività le attestazioni formulate in merito al supporto fornito dai meccanismi operativi in uso nel 2009 al sistema di misurazione e alla metodologia di valutazione delle performance.
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Zauli, Matteo. "Sviluppo di un phantom per l’analisi del flusso in carotidi mediante acquisizioni ultrasoniche". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Resumen
In questa tesi viene illustrato il percorso di progettazione di un simulatore di flusso sanguigno. Ovvero un sistema in grado di imprimere ad un liquido posto all’interno di un circuito idraulico un certo profilo di flusso, profilo che abbia le caratteristiche di quello sanguigno in una certa parte anatomica. Nel progetto realizzato la parte anatomica presa in esame è l’arteria carotide ed essa è riprodotta in un modello detto Phantom. Questa modello ha lo scopo di replicare una certa parte del corpo umano integrando certe caratteristiche a seconda dell’uso a cui sarà destinato. Il Phantom in oggetto nello specifico si tratta di un Phantom vascolare, cioè di una riproduzione vascolarizzata, per cui si deduce facilmente l’importanza nell’avere a disposizione un macchinario che permetta questa vascolarizzazione in modo corretto e analogo al sistema corpo umano, al fine di potervi eseguire delle acquisizioni coerenti con le strumentazioni che vi saranno applicate. Quindi, è stato intrapreso un percorso di progettazione che è partito dallo studio del problema raccogliendo informazioni sul sistema arteria carotide e informazioni quali nozioni di idraulica e bioingegneria. Dopo questa fase preliminare ci si è cimentati nella scelta dei componenti ritenuti idonei, in base alle caratteristiche identificate in fase di studio. La progettazione si è composta sia nella scrittura di firmware, sia nella realizzazione dell'hardware necessario per interfacciare i vari componenti. Si è arrivati a realizzare due prototipo, l'ultimo dei quali vicino al prodotto finale. I risultati finali sono stati ottimi, per quanto riguarda un sistema di controllo in catena aperta. Mentre, un controllo in retroazione ha avuto esiti negativi e necessita ulteriore studio.
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Copponi, Diego. "Sistema a carrelli indipendenti: software di controllo e test di fattibilità come transfer in macchine automatiche". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Resumen
La tesi verte sulla programmazione e la valutazione comprensiva di un sistema a carrelli indipendenti di Festo-Siemens. Si vuole valutare la fattibilità di una implementazione come transfer di una macchina automatica per il riempimento di capsule monodose di tè o caffè. La prima parte verte sul software di controllo della macchina e sulla scrittura del codice che impone determinati movimenti ai carrelli. Dopodichè vengono descritte le verifiche sperimentali fatte per valutare le prestazioni del sistema. Infine viene fatta una valutazione d'insieme e vengono esposti i possibili sviluppi futuri.
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Pelatti, Simone. "Progettazione e realizzazione di un sistema di eye-tracking per la generazione di contenuti in realtà aumentata in torre di controllo". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19049/.

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Resumen
Nel presente elaborato viene analizzato lo stato attuale delle tecnologie di Augmented Reality nelle strutture di controllo del traffico aereo. Viene inoltre valutata l'efficacia dello stimolo visivo stereoscopico per distanze tipiche del controllo del traffico aereo, risultando una fonte importante di informazione, specialmente in condizioni in cui altre fonti manchino. Per fornire contenuti AR più consistenti, è opportuno quindi generarli in forma binoculare, per lo sviluppo della quale è necessario conoscere la posizione degli occhi dell'operatore. Viene quindi approntato un sistema di tracking degli occhi tramite il dispositivo Microsoft Kinect(R), per il quale è sviluppato in C# e XAML l'applicativo software KET - Kinect HD Eye Tracking, che identifica e restituisce le coordinate di occhi e punta del naso. I valori sono, quindi, inviati tramite socket per essere utilizzati dal generatore di contenuti AR. Per verificare la bontà delle misure individuate, sono svolte prove sperimentali in cui è misurata la distanza interoculare di alcuni volontari, sia tramite KET sia con metro a nastro fisico. I dati delle prove mostrano un'ottima precisione del sistema KET, con errore relativo minore del 5%. Compare altresì come le misure siano meno precise in zone più vicine al dispositivo Kinect(R): si ipotizza che questo dipenda dalla natura della TOF-Camera del dispositivo stesso. Sono infine proposte delle migliorie future per il software KET.
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Bertuccioli, Gianmarco. "Pianificazione e ottimizzazione del processo produttivo per la costruzione e l'allestimento di superyacht: il caso Ferretti Group". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Resumen
Il progetto sostenuto presso Ferretti Group ha il principale obiettivo di mostrare alcune tecniche implementative per il bilanciamento delle stazioni produttive, la determinazione della sequenza delle attività, la distribuzione delle ore, e determinazione del numero di risorse necessarie per il completamento dell’attività produttiva. Nella prima parte dell’elaborato verranno presentati i fondamenti teorici, dove saranno ripercorsi alcuni temi essenziali per l’ambito applicativo. In primis, lo studio del prodotto poiché i prodotti costituiscono l’output principale delle organizzazioni industriali e normalmente la fonte primaria di guadagno; la loro scelta e progetto dovrebbero essere definiti in stretto rapporto con gli obiettivi dell’azienda. In secondo luogo verranno trattate le tecniche di programmazione e controllo di pianificazione. La seconda parte, invece, sarà dedicata al caso pratico Ferretti Group, frutto di uno studio effettuato nei passati sei mesi di tirocinio presso la holding del gruppo. L’oggetto in analisi è la Navetta Custom Line 120’. Il progetto a cui sono stato affiancato ha come obiettivo finale il bilanciamento delle stazioni produttive; partendo da una situazione di analisi di partenza, dunque, il team ha come obiettivo cardine quello di rischedulare il ciclo produttivo della Navetta e determinare la corretta allocazione delle risorse necessarie alla produzione nel minimo tempo disponibile. Il seguente studio nasce dall’accorgimento di elevati fattori di inefficienza del sistema produttivo nella determinazione del numero di risorse e la imprecisa allocazione delle ore lavoro alle fasi di lavorazione. Inoltre, il team si è occupato di eseguire un’analisi dei costi e dei flussi finanziari dell’imbarcazione; per avere un metro di paragone, sono stati confrontati i costi sostenuti durante i cicli produttivi, distinti per voci di costo (manodopera e materiali) con quelli relativi ad altre imbarcazioni relativamente simili.
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Grimaldi, Mattia. "Programmazione dei sistemi di accumulo di comunità energetiche". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Resumen
Il raggiungimento dei nuovi obiettivi europei sulla decarbonizzazione sarà possibile attraverso la trasformazione del sistema elettrico da un modello di generazione centralizzata ad uno di generazione distribuita. In questo contesto emergono le configurazioni di “Autoconsumatori collettivi” e di “Comunità di energia rinnovabile” che consentono l’aggregazione dei cittadini per la produzione, il consumo e la condivisione di energia. Le comunità energetiche costituiscono un importante stimolo alla installazione dei sistemi di accumulo dell’energia elettrica, in quanto questi ultimi consentono di massimizzare i benefici economici introdotti dai nuovi schemi di autoconsumo, nella misura in cui riescono ad aumentare la cosiddetta “energia condivisa”. Dal punto di vista della gestione ottimale della comunità energetica diventa quindi di fondamentale importanza la presenza dei sistemi di accumulo perché rappresentano le uniche risorse, in pratica, controllabili. Oggetto della tesi è lo sviluppo ed il confronto di due strategie di controllo dei sistemi di accumulo. La prima è concepita per essere implementata in tempo reale, ed ha come ingressi le energie scambiate all’interno della comunità nell’ultimo intervallo di tempo monitorato, ad esempio nell’ultimo quarto d’ora. La seconda strategia, invece, è quella di gestire il sistema di accumulo attraverso la risoluzione di un problema di ottimizzazione su un orizzonte temporale di 24 ore, basandosi sulle previsioni dei carichi e della produzione del fotovoltaico. Nella tesi sono descritti i modelli sviluppati e confrontate le due strategie su di un particolare caso studio di comunità energetica.
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Montironi, Andrea. "linguaggio di programmazione rust e sistemi operativi". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Resumen
In questo elaborato esponiamo le caratteristiche principali del linguaggio di programmazione Rust e ne mostriamo alcuni casi d'uso. In particolare andreamo ad implementare: 1) una utility per la generazione di numeri pseudo-casuali 2) un'applicativo multithread che calcola il set di Mandelbrot e ne salva una immagine 3) una utility per la stampa dell'albero dei processi di Redox (un sistema operativo scritto in Rust)
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Grandolfi, Mirco. "Hardware di Sistemi di Controllo Flessibile per Applicazioni Automotive". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Resumen
Lo scopo del lavoro di tesi è stato di progettare, verificare e assemblare tre diverse schede elettroniche per il comando e controllo di sistemi automotive e industriali. La progettazione è stata sviluppata con il supporto di CAD elettronici commerciali (Altium Designer) e sono stati sviluppati parallelamente sia il progetto elettrico che meccanico dei vari sistemi. La prima scheda, chiamata Flexible Control Board (FCB), è un supporto pluri-funzione che alloggia il chip TI F2808 e 4 livelli di alimentazione. Il sistema è stato realizzato principalmente per rendere disponibili tutte le funzionalità del chip in una ampia gamma di applicazioni grazie ad una semplice connessione board-to-board. La seconda scheda, chiamata Power Layer 1 (PL1), è la prima applicazione della FCB nel settore automotive. Collegandosi alla FCB, essa contiene ponti, semi-ponti e acquisizioni che rendono l’insieme ideale per il controllo di funzioni secondarie all’interno di un veicolo elettrico quali condizionatore, freni elettrici, luci e pompe. L’ultima scheda, Interfaccia NI, è un a scheda custom per poter comandare applicazioni industriali come la tavola XY necessaria all’interno del laboratorio per studi sui processi di saldatura laser di pacchi batterie innovativi. L’utilizzo di parte delle schede su veicoli ha reso necessario particolare attenzione nel realizzare un sistema robusto, affidabile e capace di sopportare notevole stress sia meccanico che elettrico. A questo fine il sistema è stato progettato con un ampio range di ingressi ed uscite e predisposto già per un packaging adeguato per sistemi automotive. Una volta progettati e prodotti, questi componenti hanno superato con successo vari collaudati sulla parte elettrica per verificare il corretto funzionamento della componentistica hardware e del circuito. Sono state inoltre effettuate prove termiche ottenendo risultati consoni all’applicazione.
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Cavasin, Andrea <1995&gt. "I SISTEMI DI CONTROLLO DI GESTIONE NEL SETTORE LUXURY". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15322.

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Resumen
I sistemi di controllo di gestione (SCG), la loro progettazione, la loro attuazione e i risultati che ne comportano sono sempre stati temi centrali nella letteratura economica fino dal secolo scorso. Diversi autori nel corso del tempo hanno cercato inizialmente di trovare una declinazione del concetto che fosse garanzia di efficacia e valida in qualunque circostanza. Sotto l’influenza della corrente di pensiero taylorista, in questa fase storica si credeva possibile delineare in maniera quanto più scientifica e razionale possibile le caratteristiche del “best way”. Successivamente invece ci si è resi conto dell’impossibilità di perseguire questo obiettivo ed il focus degli studi si è dunque spostato sull’individuazione e sullo studio delle variabili di contesto che avessero un impatto sul controllo di gestione, rendendo inapplicabile e inattuale un unico modello; è il periodo delle cosiddette “Teorie contingenti”, apparse nel panorama letterario economico già dagli anni ’60 e protrattesi con numerose varianti fino ai giorni nostri. Con l’avvenire del nuovo millennio il contesto economico di riferimento ha nuovamente cambiato le proprie caratteristiche; alcuni aspetti quali l’imprevedibilità, l’incertezza, il dinamismo e il livello di competizione sono aumentati sensibilmente e di conseguenza si è resa necessaria anche una revisione del concetto e del ruolo dei sistemi di controllo di gestione. Le tendenze più recenti hanno riguardato la ricerca e lo studio delle modalità per includere nei sistemi anche informazioni qualitative. Prima d’ora i SCG hanno sempre basato il proprio funzionamento su dati e stime numeriche, consuntive, preventive o standard; il contesto estremamente incerto e variabile nel quale però si trovano ad operare oggi le imprese hanno portato le stesse a porsi legittimi dubbi sul senso di alcune stime numeriche o, peggio, sull’assoluta impossibilità di giungere a previsioni quantitative con una sufficiente dose di attendibilità. Con la Balance Scorecard si è per la prima vola introdotto un SCG fondato anche su studi e analisi di tipo qualitativo. Lo stato dell’arte al momento è quello di una situazione intermedia tra il sistema fermamente ancorato ai numeri e un abbandono completo degli stessi per abbracciare sistemi interamente qualitativi, basati sulla credenza della sempre minor affidabilità del dato numerico. Con il presente studio si intende proporre nel dettaglio un excursus storico dell’evoluzione degli studi sul controllo di gestione, soffermandosi in particolare sulle teorie contingenti basate sulla strategia. Questo al fine di andare, in seconda battuta, a proporre un case study del sistema di controllo di gestione di un’azienda manifatturiera operante nel settore delle calzature di lusso. Dopo aver delineato nel dettaglio il funzionamento del SCG in questa realtà, l’obiettivo è quello di trarre alcune conclusioni circa la validità di alcune teorie viste nella prima parte. E’ vera la teoria contingente, basata sulla strategia, secondo cui il design di tali sistemi è stretta conseguenza delle strategie aziendali delineate? Oppure nonostante tutti gli studi contingenti, il sistema di controllo rimane ancorato alle vecchie teorie dell’one best way dando così vita ad un sostanziale isomorfismo? E ancora; è già sviluppata la predisposizione verso informazioni qualitative o continua ad essere data precedenza al dato numerico? Questi sono i principali quesiti che si mira a risolvere al termine di quest’analisi, che non punta ad elaborare nuove teorie, ma semplicemente a verificare in maniera empirica con quali linee di pensiero sia più coerente il caso di studio.
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Braggion, Stefano. "Programmazione di sistemi multi-agente: la piattaforma Jason come caso di studio". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8998/.

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L’obiettivo principale di questo elaborato è di mostrare in un primo momento i concetti fondamentali che stanno alla base del paradigma ad agenti. Una volta introdotti, essi verranno collocati in un determinato ambiente di programmazione attraverso una piattaforma specifica chiamata Jason. Come sarà facile capire dalla lettura di questa trattazione, un sistema ad agenti è costituito dagli agenti stessi e dall’ambiente in cui sono situati. L’ambiente risulta quindi un altro tassello fondamentale ed è stato introdotto allo scopo un nuovo paradigma per la programmazione di ambienti chiamato Agent & Artifact. Nello specifico, verrà ampiamente descritto il framework di riferimento di tale paradigma: CArtAgO. Dopo aver illustrato i concetti e gli strumenti per poter agilmente programmare e progettare sistemi ad agenti, verrà infine mostrato un esempio di applicazione di tale tecnologia attraverso un case study. Il progetto del sistema in questione riguarda un reale caso aziendale e integra la tecnologia RFID con quella ad agenti per fornire la soluzione ad un problema noto come quello del controllo periodico delle scorte.
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Dal, Borgo Martina. "Problemi di ottimizzazione economica: calcolo delle variazioni, controllo ottimo, programmazione dinamica". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2517/.

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Arboit, Camilla <1997&gt. "Strumenti di programmazione e controllo per la gestione dello Smart Working". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20233.

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La globalizzazione è un fenomeno in costante espansione che ha causato un radicale e profondo cambiamento nel mercato del lavoro. La rivoluzione nel campo dell'Information and Communication Technology ha poi contribuito nell'accelerazione della produttività e al miglioramento delle performance cambiando i sistemi socioeconomici. L'attuale scenario ha visto nascere nuovi trend organizzativi che giorno dopo giorno modificano i nuovi trend organizzativi e mostrano come stia cambiando la natura del lavoro e come le aziende stiano ricercando delle soluzioni sempre più flessibili per quanto riguarda gli orari di lavoro, la flessibilità e l'autonomia al fine di garantire agli individui un miglior bilanciamento tra la loro vita privata e quella lavorativa. Nell'elaborato, dopo una breve introduzione al contesto, vengono descritti in primo luogo quali potrebbero essere i modelli per implementare lo Smart Working, focalizzandosi su quello descritto da Clapperton e Vanhoutte, sul modello di Andy Lake e infine sul modello di Knoll. Nel secondo capitolo viene analizzato il quadro legislativo italiano ed europeo, soffermandosi principalmente sulla risoluzione del Parlamento Europeo in materia di lavoro agile e viene analizzata la legge italiana 81/2017. Il terzo capitolo invece tratta i principali strumenti di programmazione e controllo, partendo dalla gestione degli obiettivi e arrivando ai sistemi di incentivazione per il personale. Si conclude con un caso aziendale.
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Raggini, Lorenzo. "Sviluppo e calibrazione di sistemi di controllo per combustioni innovative". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16426/.

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In questi anni, il settore di ricerca che si occupa dello studio di combustioni innovative ha ricevuto un grande impulso, al fine di sviluppare tipologie di combustione differenti e più efficienti rispetto alle tradizionali spark ignited (SI) e compression ignited (CI). Questo impulso è legato alla crescente esigenza di ridurre le emissioni di inquinanti (specie NOx) e climalteranti (CO2): da una parte, infatti, le tradizionali combustioni SI non garantiscono rendimenti sufficientemente elevati, comportando elevate emissioni di CO2, dall’altra, le combustioni CI sono implicitamente caratterizzate da elevate emissioni di NOx e di particolato. Se, quindi, le emissioni di particolato sono state drasticamente ridotte grazie all’uso dei filtri antiparticolato (DPF), è anche vero che la riduzione di NOx richiede l’impiego di sofisticati sistemi di post trattamento dei gas, comportando un notevole incremento del costo del prodotto. L’attività di tesi è dunque orientata a sviluppare strumenti che consentano la sperimentazione di combustioni innovative, basate sulla ossidazione di benzina o gasolio, e, in particolare, ha l’obiettivo di studiare e sviluppare un sistema di controllo RCP che permetta di ottenere un apparato sperimentale flessibile ed adatto per eseguire il controllo ed il test delle combustioni innovative.
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TALLAKI, Mouhcine. "CULTURA NAZIONALE E TRASFERIMENTO DEI SISTEMI DI CONTROLLO DI GESTIONE". Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2013. http://hdl.handle.net/11392/2388907.

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The relationship between national culture and Management Control System (MCS) has been well addressed in the literature on the international management. Researchers argued that culture is central and crucial to enhance our understanding of the differences in the MCS (Chow et al., 1999; D'Iribarne, 1989; Catturi 1992; Ciambotti, 2001). Therefore, it was called into question the generalizability of the MCS. Despite the non-generalizability of the MCS in the internationalized companies, companies tend to transfer their MCS from their parent company to the foreign subsidiary (Van Der Stede, 2003). Schneider (1988) argued that the parent company is interested in promoting a similar management philosophy within the group. In this context, Roth et al. (1991) deemed that having a shared management philosophy could increase efficiency, reduce communication time and contribute to the success of the corporate strategy. Moreover, the non-generalizability of MCS, caused by the relationship existing between the MCS and the cultural values, implies an adaptation of MCS to the cultural characteristics of the new context. The aim of the research is twofold; firstly, to understand how the MCS is transferred from the parent company to the foreign subsidiary. Secondly, to examine and explain how culture influences the transfer process. The research methodology chosen is qualitative with case studies. The case studies relate to Italian companies that have subsidiaries in Morocco. Italy and Morocco are chosen for this study because they represent areas with reverse positions on cultural dimensions. The research findings show that the internationalized companies are guided in their actions by institutional forces (Boussebaa et al., 2012; Prahalab and Doz, 1987; Rosenzweig and Singh, 1991; Yin and Makino, 2002; Powell and DiMaggio, 1991). The findings show also, that the choice of transfer occurs without considering the cultural elements, consequently the MCS are transferred but not internalized. The internalization process involves, as has been pointed out by Kostova and Roth 2002, the sharing of values and the similarity between the institutional contexts of the mother company and the foreign subsidiary. Therefore, neglecting the cultural factors in an internationalized context leads to the cultural conflicts, Youssfi (2011) showed that the non-consideration of cultural values involves cultural conflicts. This idea was confirmed also by the present study. In other words, cultural values are crucial key for the internalized companies to avoid the cultural conflicts. Results showed also that the parent company becomes aware of the diversity and cultural conflicts only in the second stage of the transfer process, however the behavior adopted by the company does not involve any adjustment to fit the cultural variables.
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Bianchi, Matteo. "Sviluppo di un Framework per la Programmazione di Robot basati su Architettura di Controllo Behaviour-based". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5196/.

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Borrelli, Giuseppe y Giovanni Luciani. "Stu­dio e programmazione di un sistema di ac­quisizione e control­lo per gallerie del vento". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18473/.

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Il seguente elaborato si colloca all'interno dello studio del moto turbolento, in cui è specializzato il laboratorio CICLoPE (Center for International Cooperation in Long Pipe Experiments). Il principale obiettivo è stato creare un programma in grado di misurare la pressione e di controllarne l'acquisizione tramite l'utilizzo di una particolare strumentazione che consentisse di ottenere risultati affetti da incertezze di entità sempre minore. Questa necessità è dovuta al forte legame che ha la caduta di pressione, lungo un condotto, con le grandezze caratteristiche della turbolenza, quali velocità ed attrito, per esempio. Gli strumenti utilizzati finora presentavano errori variabili per ogni punto lungo il pipe, riconducendo il tutto ad un'alta inesattezza nella misurazione della pressione. E' stato dunque necessario sviluppare un programma da adattare ad un nuovo sistema di acquisizione, che comprendesse anche la movimentazione di un connettore circolare (Scanivalve). In questo modo è possibile ottenere dei valori di pressione viziati da un'imprecisione minore ma, soprattutto, costante. Una volta implementato lo schema base del programma sul software LabVIEW sono state individuate diverse ipotesi per effettuare l'acquisizione e per imprimere la rotazione alla Scanivalve. Sono state, quindi, specificate le modalità che potrebbero essere utilizzate al centro CICLoPE per testare il programma in maniera sperimentale. Altre modalità sono state descritte per casi più generali, in modo da poter adattare lo schema in base alle necessità ed alla strumentazione del singolo caso.
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PETRACCINI, DANIELE. "Sistemi di cottura a gas basati su tecnologie di controllo digitali". Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2008. http://hdl.handle.net/11566/242349.

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De, Faveri Tobia <1992&gt. "Sistemi di supporto al controllo di gestione: il caso ETC GROUP". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13817.

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L'elaborato si pone l'obiettivo di analizzare e confrontare i diversi strumenti di controllo di gestione sviluppati dalla dottrina a supporto delle organizzazioni aziendali. In particolare, si sviluppa la teoria della contingenza in rapporto alla definizione di sistemi di controllo intesi come insieme o "package". Questa analisi vede come caso pratico l'attività svolta durante l'esperienza di stage presso l'azienda ETC GROUP, attiva nel settore del trading internazionale
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CUNICO, DANIEL. "Metodologie di stima e controllo per sistemi di automazione degli accessi". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. http://hdl.handle.net/11577/3446018.

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In questa tesi vengono sviluppati algoritmi di controllo e stima innovativi per applicazioni di controllo del movimento. I sistemi di automazione per gli accessi sono classici sistemi di movimentazione utilizzati in diverse aree residenziali o pubbliche per impedire accessi indesiderati o per regolare il flusso del traffico. A causa della crescente competizione industriale globale riguardante le prestazioni e l'affidabilità, la ricerca sta diventando altamente multidisciplinare, con una sempre maggiore integrazione tra meccanica, elettronica e informatica. La prima parte del lavoro di ricerca si focalizza sulla modellizzazione e identificazione di questi sistemi di movimento, che comprendono il convertitore di potenza, l'azionamento, il motore elettrico, la trasmissione meccanica e il carico. Le dinamiche di questi sistemi sono solitamente non lineari e vengono impiegati azionamenti non rigenerativi per contenere i costi di produzione, causando tuttavia una maggiore complessità nella progettazione del sistema di controllo. Per le applicazioni considerate vengono sviluppati diversi modelli e viene proposta una procedura di identificazione, che viene testata su un sistema di laboratorio appositamente costruito. Inoltre, viene proposto un approccio alla prototipazione virtuale, il cui obiettivo è quello di riprodurre e analizzare gli effetti delle scelte di progettazione. Quest’ultimo risulta particolarmente utile per testare le diverse tecniche di controllo adottate migliorando la qualità e riducendo i costi di produzione. La seconda parte della ricerca riguarda lo sviluppo di strategie di controllo con l'obiettivo di migliorare le prestazioni dei prodotti industriali. Fenomeni non lineari di attuazione come saturazioni, dead-zones, giochi meccanici o effetti di campionamento/quantizzazione, compaiono frequentemente in questi sistemi meccatronici e si sono rivelati fonte di degrado delle prestazioni e instabilità del sistema controllato. Tecniche di controllo robuste sono fondamentali per tenere in considerazione i parametri incerti del modello all'interno di un'ampia gamma di situazioni reali, ad es. a causa di variazioni delle condizioni ambientali o usura dei componenti meccanici. Inoltre, un metodo basato su feedback linearization viene utilizzato per compensare la dinamica non lineare dell'azionamento del motore e vengono proposte architetture feedforward/feedback, il cui termine di feedback è tarato tramite una formulazione basata su linear matrix inequality. I metodi di controllo sviluppati sono stati testati sui dispositivi industriali e i risultati sperimentali confermano l'efficacia dei metodi proposti, mostrando un miglioramento delle prestazioni delle applicazioni considerate. La tesi è stata sviluppata come attività di ricerca industriale in collaborazione il dipartimento R&D di BFT S.p.a. situato a Schio, Vicenza, Italia.
In this thesis, innovative control and estimation algorithms that cope with challenges in motion control applications are developed. Access automations are classical motion systems used in several residential or public areas to prevent unwanted access or to regulate traffic flow. Due to the increasing global industrial competition for performance and reliability, the research is becoming highly multidisciplinary, with an ever increasing integration of mechanics, electronics, and information technology. The first part of the research work focuses on the modeling and identification of these motion systems, which include the power converter, electric motor, drive, mechanical transmission and load. The dynamics of these systems are usually non-linear and non-regenerative motor drives are employed due to low production costs, resulting in greater complexity in the design of the control system. Several models are developed for the considered applications and an identification procedure is proposed, which is tested on a custom made laboratory system. In addition, an approach to virtual prototyping is proposed with the aim to reproduce and analyze the effects of design choices. This is particularly useful to test different control techniques, improving quality and reducing production costs. The second part of the research concerns the development of control strategies with the aim to improve the performance of the industrial products. Nonlinear actuator phenomena, such as saturations, dead-zones, backlash or sampling/quantization effects, appear frequently in mechatronic systems and have proved to be a source of performance degradation and closed-loop instability. Robust control design techniques are fundamental to take into account uncertain model parameters within a broad range of real situations, e.g. due to changes in the environmental conditions or wear of the mechanical components. Moreover, feedback linearization is used to compensate for the nonlinear dynamics of the motor drive and feedforward/feedback architectures, whose feedback term is tuned via linear matrix inequality formulation, are proposed. The developed control methods have been tested on the industrial devices and the experimental results confirm the effectiveness of the proposed methods, showing improvements in the performance of the specifically considered applications. The thesis has been developed as industrially driven research activity in collaborations with BFT S.p.a. R&D department located in Schio, Vicenza, Italy.
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Ferraioli, Valentina. "Benchmark di Sistemi per la Programmazione Bayesiana: Tempo, Accuratezza e Concisione". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19604/.

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In questa tesi si sono analizzate le prestazioni in termini di tempo, concisione e precisone di due linguaggi per la programmazione probabilistica, ossia Anglican e Problog. Questi linguaggi vengono messi alla prova, richiedendo alle relative implementazioni di risolvere istanze di problemi intrinsecamente difficili, come la risoluzione di formule HARD 3SAT.
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Giudiceandrea, Nicola. "la fabbrica automatica e i sistemi di controllo integrati". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Lo scopo della presente tesi è quello di illustrare alcuni dei principali strumenti messi a disposizione dai controlli automatici a servizio dell’ingegneria, in particolare analizzando la struttura generale di una fabbrica automatica e descrivendone i principali sistemi di controllo. L’elaborato è suddiviso in tre macro parti: la prima ha l’obiettivo di inquadrare quella che è la fabbrica automatica, partendo dal precedente concetto di fabbrica tradizionale fino ad arrivare alla fabbrica moderna, caratterizzata da una spinta flessibilità produttiva determinata da una politica di produzione per lotti con elevati livelli di caratterizzazione. Della fabbrica automatica viene poi approfondita l’integrazione con i calcolatori attraverso il sistema concettuale del CIM, Computer Integrated Manufacturing, e l’impiego di celle di fabbricazione flessibili, ovvero le FMS, Flexible Manufacturing System. La seconda parte è incentrata sull’analisi delle logiche di controllo impiegate all’interno di tutto il processo di progettazione e di produzione, suddivise in tre gruppi: il primo focalizzato sui sistemi per la produzione automatica, NC e DNC; il secondo sui sistemi di simulazione e testing del prodotto, CAD, CAM e CAT; il terzo sui sistemi di controllo e sviluppo dati, SCADA, MES e DCS. La terza ed ultima parte è circoscritta all’approfondimento di un particolare sistema di controllo per la gestione dei processi, ovvero sull’uso del PLC, il Controllore Logico Programmabile. Vengono analizzate le componenti fisiche che lo costituiscono, il funzionamento base, i tempi di esecuzione delle istruzioni, i criteri di scelta e di dimensionamento ed altri aspetti rilevanti. Infine è presente un esempio applicativo di alcuni aspetti sovra citati con il caso dell’azienda bolognese G.D, leader del settore delle macchine automatiche a controllo numerico per la fabbricazione e l’impacchettamento delle sigarette.
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Bernardi, Alberto. "Controllo di un dispositivo di alimentazione filo per una stampante FDM". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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L’attività descritta in questo elaborato è relativa alla fase di sviluppo di un prototipo per un sistema di caricamento automatico di filamento per stampanti 3D progettate da Mark One, azienda specializzata in additive manufacturing. In primo luogo, è stata effettuata un’analisi funzionale del problema, analizzando le specifiche tecniche richieste dall’ufficio tecnico. Si è poi proseguito con uno studio delle varie proposte, approfondendo quelle ritenute più vantaggiose e studiando i punti di forza e criticità di ognuna. Una volta individuata la scelta più vantaggiosa, è stato realizzato il file CAD dell’elemento, scelta la componentistica e stampato il primo prototipo degli elementi. Questo elaborato è la parte conclusiva del progetto e prevede l’implementazione delle componenti elettroniche, come del motore passo passo, sensori per la rilevazione del filamento e la creazione del codice per il microcontrollore.
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Sartor, Simone <1989&gt. "Gli strumenti di programmazione e controllo per la gestione della stagionalità nelle imprese". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7791.

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Obiettivo di questo elaborato è l'analisi degli effetti che la stagionalità, nelle sue diverse modalità di manifestazione, può causare sull'attività delle imprese. Si cercherà inoltre di valutare come questo fenomeno possa essere gestito attraverso gli strumenti di programmazione e controllo. Si è introdotto, nel primo capitolo, il concetto di sistema di controllo di gestione, in alcuni casi rinviando la trattazione a parti del testo successive. Nel secondo capitolo, invece, dopo aver approfondito l'ottica sistemica e il significato di gestione, si è analizzata la stagionalità valutando le modalità di manifestazione e le possibili funzioni aziendali interessate da questo fenomeno. Nel terzo e nel quarto capitolo si è esaminato come i singoli strumenti del sistema di controllo di gestione permettano di affrontare la stagionalità ponendo particolare attenzione alla strategia e alla programmazione, al budget, agli scostamenti e ai possibili interventi correttivi adottabili.
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Benfenati, Matteo. "Modellistica e controllo di forni industriali". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Cimadamore, Maurizio <1979&gt. "Costrutti ed Applicazioni di Programmazione Generica in Linguaggi Object-Oriented". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2476/1/cimadamore_maurizio_tesi.pdf.

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Generic programming is likely to become a new challenge for a critical mass of developers. Therefore, it is crucial to refine the support for generic programming in mainstream Object-Oriented languages — both at the design and at the implementation level — as well as to suggest novel ways to exploit the additional degree of expressiveness made available by genericity. This study is meant to provide a contribution towards bringing Java genericity to a more mature stage with respect to mainstream programming practice, by increasing the effectiveness of its implementation, and by revealing its full expressive power in real world scenario. With respect to the current research setting, the main contribution of the thesis is twofold. First, we propose a revised implementation for Java generics that greatly increases the expressiveness of the Java platform by adding reification support for generic types. Secondly, we show how Java genericity can be leveraged in a real world case-study in the context of the multi-paradigm language integration. Several approaches have been proposed in order to overcome the lack of reification of generic types in the Java programming language. Existing approaches tackle the problem of reification of generic types by defining new translation techniques which would allow for a runtime representation of generics and wildcards. Unfortunately most approaches suffer from several problems: heterogeneous translations are known to be problematic when considering reification of generic methods and wildcards. On the other hand, more sophisticated techniques requiring changes in the Java runtime, supports reified generics through a true language extension (where clauses) so that backward compatibility is compromised. In this thesis we develop a sophisticated type-passing technique for addressing the problem of reification of generic types in the Java programming language; this approach — first pioneered by the so called EGO translator — is here turned into a full-blown solution which reifies generic types inside the Java Virtual Machine (JVM) itself, thus overcoming both performance penalties and compatibility issues of the original EGO translator. Java-Prolog integration Integrating Object-Oriented and declarative programming has been the subject of several researches and corresponding technologies. Such proposals come in two flavours, either attempting at joining the two paradigms, or simply providing an interface library for accessing Prolog declarative features from a mainstream Object-Oriented languages such as Java. Both solutions have however drawbacks: in the case of hybrid languages featuring both Object-Oriented and logic traits, such resulting language is typically too complex, thus making mainstream application development an harder task; in the case of library-based integration approaches there is no true language integration, and some “boilerplate code” has to be implemented to fix the paradigm mismatch. In this thesis we develop a framework called PatJ which promotes seamless exploitation of Prolog programming in Java. A sophisticated usage of generics/wildcards allows to define a precise mapping between Object-Oriented and declarative features. PatJ defines a hierarchy of classes where the bidirectional semantics of Prolog terms is modelled directly at the level of the Java generic type-system.
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Cimadamore, Maurizio <1979&gt. "Costrutti ed Applicazioni di Programmazione Generica in Linguaggi Object-Oriented". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2476/.

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Generic programming is likely to become a new challenge for a critical mass of developers. Therefore, it is crucial to refine the support for generic programming in mainstream Object-Oriented languages — both at the design and at the implementation level — as well as to suggest novel ways to exploit the additional degree of expressiveness made available by genericity. This study is meant to provide a contribution towards bringing Java genericity to a more mature stage with respect to mainstream programming practice, by increasing the effectiveness of its implementation, and by revealing its full expressive power in real world scenario. With respect to the current research setting, the main contribution of the thesis is twofold. First, we propose a revised implementation for Java generics that greatly increases the expressiveness of the Java platform by adding reification support for generic types. Secondly, we show how Java genericity can be leveraged in a real world case-study in the context of the multi-paradigm language integration. Several approaches have been proposed in order to overcome the lack of reification of generic types in the Java programming language. Existing approaches tackle the problem of reification of generic types by defining new translation techniques which would allow for a runtime representation of generics and wildcards. Unfortunately most approaches suffer from several problems: heterogeneous translations are known to be problematic when considering reification of generic methods and wildcards. On the other hand, more sophisticated techniques requiring changes in the Java runtime, supports reified generics through a true language extension (where clauses) so that backward compatibility is compromised. In this thesis we develop a sophisticated type-passing technique for addressing the problem of reification of generic types in the Java programming language; this approach — first pioneered by the so called EGO translator — is here turned into a full-blown solution which reifies generic types inside the Java Virtual Machine (JVM) itself, thus overcoming both performance penalties and compatibility issues of the original EGO translator. Java-Prolog integration Integrating Object-Oriented and declarative programming has been the subject of several researches and corresponding technologies. Such proposals come in two flavours, either attempting at joining the two paradigms, or simply providing an interface library for accessing Prolog declarative features from a mainstream Object-Oriented languages such as Java. Both solutions have however drawbacks: in the case of hybrid languages featuring both Object-Oriented and logic traits, such resulting language is typically too complex, thus making mainstream application development an harder task; in the case of library-based integration approaches there is no true language integration, and some “boilerplate code” has to be implemented to fix the paradigm mismatch. In this thesis we develop a framework called PatJ which promotes seamless exploitation of Prolog programming in Java. A sophisticated usage of generics/wildcards allows to define a precise mapping between Object-Oriented and declarative features. PatJ defines a hierarchy of classes where the bidirectional semantics of Prolog terms is modelled directly at the level of the Java generic type-system.
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CAPELLI, BEATRICE. "Controllo di Sistemi Multi-Robot e Interazione Uomo-Multi-Robot". Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1270798.

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I sistemi multi-robot stanno migliorando rapidamente e grazie alle innovazioni tecnologiche diventeranno parte integrante della vita di tutti i giorni. Questo futuro è ormai vicino ed ha bisogno di nuove strategie di controllo per permettere a questi sistemi di svolgere in maniera efficiente le attività a loro assegnate e di interagire con gli operatori. In questa tesi proponiamo nuove metodologie di controllo per portare i sistemi multi-robot un passo avanti verso il loro utilizzo in applicazioni nel mondo reale e affinché diventino di uso comune. Prima di tutto abbiamo introdotto una nuova strategia per il mantenimento della connettività che può efficacemente bilanciare l'obiettivo del sistema con la necessità di avere comunicazione tra gli agenti del sistema stesso. Infatti, la maggior parte dei sistemi multi-robot ha bisogno di comunicazione tra gli agenti per poter funzionare correttamente, quindi un controllore adeguato deve tenere conto di questo aspetto. La metodologia proposta è flessibile sia in termini di tipologie di compiti che possono essere ottenuti, sia di rete di comunicazione, che può cambiare durante l'attività, ma sempre garantendo un sistema connesso. Una delle caratteristiche più utili dei sistemi multi-robot è la loro natura intrinsecamente distribuita, che permette a questi sistemi di monitorare contemporaneamente aree diverse o di misurare molteplici quantità di interesse allo stesso tempo. Questa abilità è spesso impiegata nell'ambito di compiti di coverage, in cui i robot sono dispiegati in ampie aree che non potrebbero essere monitorate, o misurate, efficacemente da un robot singolo o da operatori. Il problema del coverage è ben noto e studiato nell'ambito dei sistemi multi-robot, ma è solitamente affrontato introducendo delle ipotesi importanti. Proponiamo quindi una legge di controllo distribuita che considera le capacità di percezione limitate dei robot e che non si affida ad una rete di comunicazione. Un altro aspetto impegnativo da tenere in considerazione nel dispiegamento dei sistemi multi-robot nel mondo reale è il fatto di poter implementare leggi di controllo stabili. Da questo punto di vista, introduciamo una nuova metodologia che permette ad un sistema multi-robot di compiere il proprio obiettivo in una maniera stabile, andando ad intaccare il meno possibile l'obiettivo stesso. Questo metodo permette di implementare in maniera stabile anche una legge di controllo che potrebbe introdurre instabilità, ed eventualmente anche di poter far fronte alla presenza di ritardi e all'interazione con un ambiente sconosciuto. Infine, è trattato l'argomento dell'interazione tra uomo e sistemi multi-robot. Infatti, per poter utilizzare una moltitudine di robot al fianco degli operatori è necessario investigare come i robot possono comunicare con l'uomo. Ci siamo focalizzati sull'abilità dei sistemi multi-robot di comunicare il proprio intento ad un operatore. Questa abilità è definita come leggibilità. Abbiamo investigato se esiste la possibilità per questi sistemi di comunicare in maniera implicita il loro obiettivo, sia in termini di obiettivi spaziali, sia di obiettivi di coordinazione. Abbiamo inoltre caratterizzato come le diverse caratteristiche delle leggi di controllo possono influenzare la leggibilità.
Multi-robot systems are rapidly improving and thanks to technological innovations they will become part of our everyday life. This near future will need new control strategies for these systems to enable them to efficiently complete their tasks, and to interact with human operators. In this thesis we proposed new control strategies to take multi-robot systems one step forward towards their applications in real world and their common usage. First of all, we introduced a novel strategy for connectivity maintenance that can efficiently mediate between the task of the system and the need of communication among the agents of the system. In fact, most of the time a multi-robot system needs communication among its agents in order to work properly, hence a proper controller should consider this aspect. The proposed methodology is flexible, both in terms of type of tasks that can be achieved and of communication network, which can change during the task, always ensuring connectivity. One of the most useful features of multi-robot systems is their intrinsic distributed nature, which enables them with the ability of simultaneously monitor different areas, or measure different quantities of interest. This ability is usually used in coverage tasks, where the robots are deployed in a large area that could not be monitored, or measured, efficiently by a single robot or by human operators. Coverage is a well-known and well studied problem for multi-robot systems, but it is usually studied under mild assumptions. Hence, we proposed a distributed coverage control law that considers the limited sensing range of robots and does not rely on a communication network. Another challenging aspect of deploying multi-robot systems in real world is to provide them stable control laws. In this aspect, we introduced a novel methodology that enables a multi-robot systems to achieve its task in a stable manner, minimally changing the primary task. This method allows us to implement control law that may lead to instability in a safe manner, and eventually to deal with delays and interaction with unknown environments. Finally, the topic of human-multi-robot interaction is faced. In fact, in order to deploy a multitude of robots along with operators, we need to investigate how robots can exchange information with humans. We focused on the ability of a multi-robot system to communicate its intention to a human operator. This ability is defined as legibility. We studied if these systems can communicate in an implicit manner their objective, both in terms of spatial goal and coordination objective. Furthermore, we characterized how the different characteristic of control laws can affect legibility.
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Borgognoni, Raffaele. "Analisi di sistemi di controllo d'assetto basati su ruote di momento per applicazioni Cubesat". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18063/.

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Studio di dimensionamento per un sistema ADCS per CubeSat basato su ruote di momento. Vengono definiti i principali requisiti di missione; vengono analizzate e modellate le coppie di disturbo esterne; vengono eseguiti calcoli di dimensionamento preliminare per ruota e motore. Infine viene simulato il funzionamento del sistema ottenuto. Sono stati ricavati risultati per diversi scenari.
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Campanini, Viola. "Indagine preliminare sull’uso di sistemi di riconoscimento vocale per il controllo di robot industriali". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Il riconoscimento vocale è una tecnologia in crescente sviluppo anche per applicazioni in ambito industriale, permettendo agli operatori umani di impartire comandi a macchine automatiche per l’esecuzione immediata di funzioni prioritarie. È, infatti, uno strumento che permette di svincolare l’uomo dall’uso di interfacce hardware, quali teach pendant o tastiere, rendendo più comodo e veloce l’inserimento dei comandi nei controller di macchine automatiche e/o robot. Nonostante le grandi potenzialità che può offrire, il riconoscimento vocale non risulta tuttavia ancora diffuso in ambito industriale, essendo necessari ulteriori sviluppi tecnologici per renderlo uno strumento efficiente, robusto ed affidabile. L’obbiettivo di questa tesi è effettuare uno studio preliminare sulle effettive possibilità e modalità di implementazione di questa tecnologia per il comando vocale di un robot industriale; in particolare, questo studio sarà focalizzato sull’applicazione di un sistema di riconoscimento vocale per il controllo di un robot antropomorfo. Per raggiungere questo obbiettivo, verrà, dapprima, condotta una ricerca di tipo tecnico-scientifico, per conoscere lo stato dell’arte dei sistemi di riconoscimento vocale disponibili sul mercato, apprenderne metodologie di implementazione e rilevarne eventuali criticità. Anche in funzione dell’esito della ricerca, verrà poi definita una strategia che permetta l’implementazione di un sistema di riconoscimento vocale su un manipolatore industriale disponibile presso un laboratorio di ricerca condiviso da un’azienda operante nel settore dell’automazione con l’Università di Bologna. Infine, sulla base dei risultati ottenuti da prove preliminari, verranno tratte opportune conclusioni in merito alla fattibilità, alle potenzialità e ad eventuali criticità relative all’implementazione di un sistema di comando vocale per l’applicazione di riferimento, tracciando così la strada per possibili sviluppi futuri.
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Marchioro, Chiara <1994&gt. "Il costo del prodotto per l’attività di programmazione e controllo. Il caso Abafoods s.r.l". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14295.

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Nel presente lavoro viene trattata in modo approfondito la tematica del costo di prodotto come strumento informativo a supporto dell’attività di programmazione e controllo svolta dal manager. In una prima parte sono stati quindi introdotti i concetti teorici della disciplina, partendo dalla definizione e classificazione dei costi fino ad arrivare all’illustrazione delle tecniche utilizzate dalle aziende per la loro rilevazione. In particolare, ci si è voluto focalizzare, grazie alle pubblicazioni di importanti studiosi del settore, sui nuovi modelli di cost management, affermati a seguito dei cambiamenti che il nuovo contesto economico ha introdotto sugli scopi informativi dell’analisi dei costi. Secondariamente si è voluto approfondire il concetto di contabilità a costi standard, per comprendere la rilevanza informativa che un’azienda può trarre dallo studio di tali poste. Per ultimo sono stati trasferiti tali concetti nella pratica, trattando il tema della costificazione applicato al caso di un’azienda leader nel suo settore.
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Busetto, Arianna <1997&gt. "Gli strumenti di programmazione e controllo per la gestione del Servizio Sanitario in Italia". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20939.

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L'elaborato finale vuole porre l'attenzione sulla gestione e sugli strumenti di controllo utilizzati nelle aziende sanitarie, come questi si siano evoluti nel tempo, quali indicatori vengano comunemente utilizzati e come questi influiscano sulla performance aziendale e sul perseguimento della qualità del servizio, avendo dovuto affrontare, da ultima, la pandemia di Covid 19.
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Menni, Manuel. "Valutazione comparativa di sistemi per l'implementazione di algoritmi di controllo con metodologia Rapid Control Prototyping". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Con il seguente elaborato si intende fornire uno strumento per la scelta di un prodotto che permetta l'implementazione di algoritmi di controllo con metodologia Rapid Control Prototyping. Gli elementi forniti sono: la definizione della struttura di questi sistemi e le svariate possibilità che ci vengono fornite dai diversi prodotti presi in considerazione durante la valutazione.
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Solfanelli, Francesco. "Modelli di supporto decisionale per i sistemi di controllo: un'applicazione ai processi di produzione biologica". Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2009. http://hdl.handle.net/11566/242120.

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Diamanti, Tiziano <1974&gt. "Programmazione per la fruizione del progetto NUME attraverso Internet". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/243/1/tesi_dottorato.pdf.

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Diamanti, Tiziano <1974&gt. "Programmazione per la fruizione del progetto NUME attraverso Internet". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/243/.

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Bellati, Sara <1990&gt. "L'Organizzazione Internazionale del Lavoro: Core Labour Standards e sistemi di controllo". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5288.

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Resumen
La tesi si occupa dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), organismo internazionale che si dedica alla promozione e diffusione dei diritti dei lavoratori. La tesi inizialmente fornisce un riepilogo storico e strutturale dell'Organizzazione, per poi passare all'analisi dei diritti fondamentali riconosciuti ai lavoratori nel mondo e agli strumenti ideati per la loro protezione. Successivamente, ci si concentra sulle attività di controllo predisposte dall'OIL per vigilare sull'applicazione da parte degli stati membri di Convenzioni e Raccomandazioni. Infine, è stato approfondito il caso cinese al fine di valutare se e come il paese ha saputo rispettare gli obblighi che discendono dall'essere membro dell'OIL.
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Maragno, Alessandro. "Programmazione di Convolutional Neural Networks orientata all'accelerazione su FPGA". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12476/.

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Attualmente la Computer Vision, disciplina che consente di estrarre informazioni a partire da immagini digitali, è uno dei settori informatici più in fermento. Grazie alle recenti conquiste e progressi, tale settore ha raggiunto uno stato di maturità tale da poter essere applicato in svariati ambiti, a partire da quello industriale, fino ad arrivare ad applicazioni più vicine alla vita quotidiana. In particolare, si è raggiunto uno stato dell'arte sempre più solido nel campo del riconoscimento di oggetti (object detection) grazie allo sviluppo delle Convolutional Neural Networks (CNN): sistemi che si basano su un modello matematico, che viene gradualmente raffinato in base all'esperienza stessa del sistema nell'esecuzione di questo task, acquisita mediante tecniche di machine learning. Grazie a ciò, le CNN sono in grado di riconoscere e classificare il contenuto di immagini, dando loro una semantica. Tali sistemi però richiedono una grande capacità computazionale ed un'ingente quantità di memoria, pertanto la loro esecuzione avviene maggiormente su architetture potenti, come le GPU. Nonostante ciò, una delle sfide attualmente più importanti riguarda la classificazione in tempo reale di immagini eseguendo le reti neurali convolutive anche su architetture con disponibilità energetica e capacità computazionali ridotte, quali sono i sistemi embedded. Quindi, nel seguente trattato si propone un'implementazione di CNN riconfigurabile realizzata in linguaggio C. Ciò è risultato in un sistema semplice e modulare che con diverse ottimizzazioni ad-hoc può essere considerato un buon candidato per il porting su architetture embedded riconfigurabili FPGA.
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Caselli, Gabriele. "Progetto e sviluppo di un banco di prova per sistemi di determinazione e controllo d'assetto di CubeSat". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11229/.

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Progettazione di dettaglio di un banco di prova per testare sistemi ADCS per CubeSat: Alma Test-Bed. Ci si è concentrati sul progetto di un primo nucleo di AlmaTB in grado di testare il controllo di tipo magnetico. Fanno parte di AlmaTB una gabbia di Helmholtz, un air-bearing system, un CubeSat di test, un metrology system. La gabbia di Helmholtz è un apparato costituito da tre coppie di bobine, una per ogni asse spaziale, che serve ad annullare il campo magnetico locale e simulare quello che si troverà in orbita attorno alla Terra. Un software ricava i dati del campo magnetico terrestre da modello IGRF a determinate coordinate e quota e fornisce agli alimentatori del set di bobine l'indicazione della corrente da distribuire. L'air-bearing system è un cuscinetto d'aria generato da un compressore che serve a ricreare le caratteristiche condizioni dell'ambiente spaziale di microgravità e attrito quasi-zero. Il CubeSat di test sarà montato su questo sistema. Il CubeSat di test, nella prima versione di AlmaTB, contiene i sensori e gli attuatori di tipo magnetico per determinare e controllare l'assetto di un nanosatellite. Il magnetometro presente all'interno è utilizzato anche come controllo del funzionamento della gabbia di Helmholtz. Il metrology system traccia i movimenti e l'inclinazione del CubeSat. Questo fornisce il riferimento di assetto vero, in modo da capire se il sistema ADCS lavora correttamente. Una volta che il banco di prova sarà completato e operativo sarà possibile testare algoritmi di determinazione e controllo di assetto che utilizzano diversi dispositivi tra sensori e attuatori disponibili nel mock-up. Su una workstation sono installati i software di controllo ed elaborazione dati. Si è scelto di procedere con un approccio di tipo "chiavi in mano", cioè scegliendo, quando disponibile, sistemi già completi e disponibili sul mercato. La prima versione di AlmaTB nasce dall'importante, vasto lavoro di matching tra i diversi apparati.
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Candini, Gian Paolo <1979&gt. "Sviluppo di un sistema miniaturizzato per il controllo real-time di assetto di nano e microsatelliti". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4455/1/candini_gian_paolo_tesi.pdf.

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Microsatelliti e nanosatelliti, come ad esempio i Cubesat, sono carenti di sistemi integrati di controllo d’assetto e di manovra orbitale. Lo scopo di questa tesi è stato quello di realizzare un sistema compatibile con Cubesat di una unità, completo di attuatori magnetici e attuatori meccanici, comprendente tutti i sensori e l’elettronica necessaria per il suo funzionamento, creando un dispositivo totalmente indipendente dal veicolo su cui è installato, capace di funzionare sia autonomamente che ricevendo comandi da terra. Nella tesi sono descritte le campagne di simulazioni numeriche effettuate per validare le scelte tecnologiche effettuate, le fasi di sviluppo dell’elettronica e della meccanica, i test sui prototipi realizzati e il funzionamento del sistema finale. Una integrazione così estrema dei componenti può implicare delle interferenze tra un dispositivo e l’altro, come nel caso dei magnetotorquer e dei magnetometri. Sono stati quindi studiati e valutati gli effetti della loro interazione, verificandone l’entità e la validità del progetto. Poiché i componenti utilizzati sono tutti di basso costo e di derivazione terrestre, è stata effettuata una breve introduzione teorica agli effetti dell’ambiente spaziale sull’elettronica, per poi descrivere un sistema fault-tolerant basato su nuove teorie costruttive. Questo sistema è stato realizzato e testato, verificando così la possibilità di realizzare un controller affidabile e resistente all’ambiente spaziale per il sistema di controllo d’assetto. Sono state infine analizzate alcune possibili versioni avanzate del sistema, delineandone i principali aspetti progettuali, come ad esempio l’integrazione di GPS e l’implementazione di funzioni di determinazione d’assetto sfruttando i sensori presenti a bordo.
Microsatellites and nanosatellites, such as Cubesat, usually lack of integrated orbital maneuver and attitude control systems. The aim of this thesis has been to realize a control system compatible with 1U Cubesat, integrating magnetic control, mechanical actuators and all needed sensors and electronics for their functioning, creating a device fully independent from the hosting spacecraft, capable to both autonomous and ground controlled operations. In this thesis the numerical simulation campaigns to validate the technical choices are described, together with the development of the electronics and mechanical structure, with the prototype tests and the final system characteristics. Such extreme integration may generate interferences between different devices, such as magnetotorquer and magnetometers. These effects have been studied and evaluated, verifying their amplitude and the validity of the design. Since the project is based on off-the-shelf components and ground electronics, after a brief theoretical introduction on space effects on electronic components, a fault-tolerant system based on newly developed theories has been described. This system has been designed, built and tested, verifying the possibility to realize a reliable digital controller for the attitude control system capable to resist to the space environment. Some advance versions of the control system have also been defined, describing the main characteristics, such as an integrated GPS or the implementation of attitude determination functions using the onboard sensors.
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Candini, Gian Paolo <1979&gt. "Sviluppo di un sistema miniaturizzato per il controllo real-time di assetto di nano e microsatelliti". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4455/.

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Microsatelliti e nanosatelliti, come ad esempio i Cubesat, sono carenti di sistemi integrati di controllo d’assetto e di manovra orbitale. Lo scopo di questa tesi è stato quello di realizzare un sistema compatibile con Cubesat di una unità, completo di attuatori magnetici e attuatori meccanici, comprendente tutti i sensori e l’elettronica necessaria per il suo funzionamento, creando un dispositivo totalmente indipendente dal veicolo su cui è installato, capace di funzionare sia autonomamente che ricevendo comandi da terra. Nella tesi sono descritte le campagne di simulazioni numeriche effettuate per validare le scelte tecnologiche effettuate, le fasi di sviluppo dell’elettronica e della meccanica, i test sui prototipi realizzati e il funzionamento del sistema finale. Una integrazione così estrema dei componenti può implicare delle interferenze tra un dispositivo e l’altro, come nel caso dei magnetotorquer e dei magnetometri. Sono stati quindi studiati e valutati gli effetti della loro interazione, verificandone l’entità e la validità del progetto. Poiché i componenti utilizzati sono tutti di basso costo e di derivazione terrestre, è stata effettuata una breve introduzione teorica agli effetti dell’ambiente spaziale sull’elettronica, per poi descrivere un sistema fault-tolerant basato su nuove teorie costruttive. Questo sistema è stato realizzato e testato, verificando così la possibilità di realizzare un controller affidabile e resistente all’ambiente spaziale per il sistema di controllo d’assetto. Sono state infine analizzate alcune possibili versioni avanzate del sistema, delineandone i principali aspetti progettuali, come ad esempio l’integrazione di GPS e l’implementazione di funzioni di determinazione d’assetto sfruttando i sensori presenti a bordo.
Microsatellites and nanosatellites, such as Cubesat, usually lack of integrated orbital maneuver and attitude control systems. The aim of this thesis has been to realize a control system compatible with 1U Cubesat, integrating magnetic control, mechanical actuators and all needed sensors and electronics for their functioning, creating a device fully independent from the hosting spacecraft, capable to both autonomous and ground controlled operations. In this thesis the numerical simulation campaigns to validate the technical choices are described, together with the development of the electronics and mechanical structure, with the prototype tests and the final system characteristics. Such extreme integration may generate interferences between different devices, such as magnetotorquer and magnetometers. These effects have been studied and evaluated, verifying their amplitude and the validity of the design. Since the project is based on off-the-shelf components and ground electronics, after a brief theoretical introduction on space effects on electronic components, a fault-tolerant system based on newly developed theories has been described. This system has been designed, built and tested, verifying the possibility to realize a reliable digital controller for the attitude control system capable to resist to the space environment. Some advance versions of the control system have also been defined, describing the main characteristics, such as an integrated GPS or the implementation of attitude determination functions using the onboard sensors.
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Casadei, Nicola. "Sistemi di Visione Artificiale: sviluppo di un prototipo per il controllo qualità nella produzione di Gobos". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14715/.

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Il controllo della qualità è un passaggio fondamentale del processo produttivo industriale. Le aziende sono sempre più interessate a migliorare e ottimizzare questa fase, utilizzando anche le più moderne tecnologie. L'elaborato presenta la progettazione e la realizzazione di un Sistema di Visione Artificiale utilizzato per il controllo qualitativo. Inizialmente viene descritto il problema da risolvere, illustrando il contesto industriale e i difetti da individuare. Successivamente, il Sistema viene delineato in ogni sua parte: dai componenti fisici utilizzati agli algoritmi di Visione Artificiale implementati. Infine sono presentati i risultati ottenuti. Questi sono stati presentati al cliente finale e giudicati efficienti rispetto al problema da risolvere.
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Cozzolino, Francesco. "Programmazione di Sistemi Embedded con Linguaggi ad Agenti: un caso di studio basato su Jason e Arduino". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9188/.

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I paradigmi di programmazione più utilizzati nella realizzazione di sistemi embedded presentano delle limitazioni, in quanto non consentono di modellare alcuni aspetti fondamentali. Il paradigma ad agenti presenta delle caratteristiche che consentono di modellare alcuni aspetti fondamenetali di un sistema embedded, oltre a fornire un livello di astrazione più elevato. All'interno di questa tesi verranno mostrati i concetti fondamentali di questo paradigma, mostrando inoltre i costrutti di base di un linguaggio ad agenti come Jason. Nella programmazione ad agenti, l'ambiente riveste un ruolo fondomentale. All'interno di questa trattazione verrà introdotto un paradigma per la programmazione di ambienti, descrivendo inoltre il framework di riferimento: CArtAgo. Dopo aver descritto i concetti e gli strumenti per applicare il paradigma ad agenti, verrà proposto un metodo per la realizzazione di sistemi embedded tramite l'applicazione di Jason sulla scheda di prototipazione Arduino.
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Bignucolo, Fabio. "Il controllo delle reti attive di distribuzione". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426853.

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Within the energy landscape, both in the national and international context, a drastic revolution in the electrical power system management strategy is in progress. The ongoing trend leads to a gradual decentralization of energy production, which tends to be allocated close to the load in medium or small scale plants connected to Medium Voltage (MV) and Low Voltage (LV) distribution networks. In this perspective, the Distributed Generation (DG) is one of the emerging technologies, presenting significant benefits in particular related to the ability to exploit locally available energy resources like renewables or cogeneration. However, an increased penetration of DG plants in present distribution networks introduces some unavoidable implications in the way the networks are nowadays operated. The current connection and management methods, in fact, may induce heavy restrictions on the generable power or significant investments finalized to a complete modernization of the network. Increasing the DG penetration level, distributors necessary need to adopt new techniques for an appropriate control and regulation of the distribution systems, in order to maximize the DG penetration and simultaneously ensure adequate standards in terms of reliability, safety and quality of supply. The distribution networks, initially thought and now performed for a purely passive use, will be gradually translated into intelligent (smart), reliable, sustainable and economic systems. New operational strategies based on an active management of distribution networks are called to face and solve some structural problems induced by local generators, for example the voltage monitoring and regulation at each node both through set point references and price signals, the network and users controllability in normal, emergency and fault conditions and the protection effectiveness in presence of bidirectional power flow. In this context, new procedures and algorithms able to achieve these objectives, maximizing the system benefits introduced by DG plant connection and minimizing the problems resulting from the randomness of the active and passive users behavior, have been developed. Since the achievement of a proper monitoring of the network operational state will probably be a distributor cost, innovative tools to ensure a greater level of accuracy in the estimation of parameters associated with different plants on the system are required. Two solutions are developed to be used in alternative or integrated way, basing on load modeling, discrete communications from remote generation units and on-line voltage measurements optimally allocated into the field. At the same time, two strategies for the management of active distribution networks have been developed. The first, applicable in a short-term prospect, is based on a set point remote regulation activated on DGs in order to maximize their active power injections and at the same time to optimize the voltage regulation and the local compensation of reactive exchanges, aiming to achieve a global reduction of distribution losses. The latter, focused on a medium-long perspective, is based on a transparent computation of a price signal in a local active and reactive energy market, aimed to obtain a technical and economic optimization of the behaviors of active and passive price sensitive users. Island operation and economic evaluations of network reinforcement and regulation costs are obtainable implementing the developed tools.
All’interno del panorama energetico nazionale e internazionale è in corso un graduale mutamento della strategia di gestione del sistema elettrico. La tendenza avviata conduce ad una progressiva decentralizzazione della produzione, che tende ad essere allocata in impianti di taglia medio-piccola posti in prossimità dei carichi e allacciati alle reti di distribuzione in Media Tensione (MT) e Bassa Tensione (BT). In questo contesto, la Generazione Distribuita (GD) è una delle realtà impiantistiche emergenti, in quanto prospetta notevoli vantaggi e possibilità, legati in particolare alla capacità di sfruttamento di risorse sparse sul territorio, sia di tipo rinnovabile che a fonte tradizionale (a limitato impatto ambientale), per lo più realizzate in assetto cogenerativo. Tuttavia, l’aumento della penetrazione di GD nelle attuali reti di distribuzione introduce alcune inevitabili implicazioni nelle modalità di esercizio delle reti stesse. L’attuale criterio di allacciamento e gestione, infatti, comporterebbe necessariamente pesanti limitazioni alla potenza iniettabile oppure ingenti investimenti per un completo ammodernamento della rete. Si rende dunque necessaria l’adozione di nuove tecniche di controllo e gestione della rete di distribuzione finalizzate a massimizzare la penetrazione di GD garantendo contestualmente standard adeguati in termini di affidabilità, sicurezza e qualità del servizio di connessione e di fornitura dell’energia elettrica. La rete di distribuzione, inizialmente pensata e attualmente esercita per un esercizio puramente passivo, dovrà quindi trasformarsi gradualmente in un sistema intelligente (smart), affidabile, sostenibile ed economico. Le principali problematiche che si riscontrano nella realizzazione di una gestione attiva della rete di distribuzione in presenza di GD sono rappresentate dalla necessità di controllare la tensione ad ogni nodo, di verificare il funzionamento degli impianti di rete e di utenza, di adottare nuove modalità di protezione operanti anche in presenza di bidirezionalità nei flussi di potenza e nei contributi alle correnti di guasto e infine di monitorare gli impianti connessi al sistema di distribuzione, in particolar modo le unità GD. Per raggiungere tali obiettivi sono necessarie strategie di monitoraggio e gestione delle risorse distribuite, al fine di massimizzare i benefici al sistema introdotti dall’allacciamento di impianti GD e allo stesso tempo minimizzare le problematiche conseguenti alla aleatorietà del comportamento delle utenza attive e passive connesse. Poiché il corretto monitoraggio delle condizioni operative della rete sarà probabilmente onere del distributore, tale soggetto dovrà adottare strumenti in grado di garantire un maggiore livello di accuratezza nella stima dei parametri fondamentali associati ai diversi impianti del sistema. Sono proposte due soluzioni, sviluppabili in modo alternativo o integrato, basate sull’utilizzo di tecniche di modellazione del carico, di comunicazioni discrete da parte delle unità di produzione e di misurazioni on-line ottimamente allocate provenienti dal campo. Al contempo, sono state sviluppate due strategie per la supervisione e la gestione delle reti: la prima, applicabile sul medio-breve periodo, si basa sull’invio di set-point agli impianti al fine di massimizzare la produzione iniettabile in rete e ottimizzare al contempo la regolazione della tensione e la compensazione locale degli scambi reattivi; la seconda, incentrata in un’ottica di medio-lungo periodo, basata sull’ottimizzazione del comportamento delle utenze attive e passive che vengono rese sensibili ad un segnale di prezzo nodale a mezzo di meccanismi di mercato locale, con la possibilità di esercire e auto sostenere in isola porzioni del sistema di distribuzione.
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Fiori, Eleonora. "Procedura per la programmazione di interventi di riqualificazione strutturale ed energetica di edifici esistenti". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Considerata la situazione nel quale verte il patrimonio edilizio nazionale si ritiene opportuna una riqualificazione e adeguamento. Un programma di riqualificazione dell’intero parco abitativo Italiano avrebbe però una dimensione economica inimmaginabile. La soluzione a questo problema di natura finanziaria, può essere data dalla definizione di una metodologia di analisi speditiva che permetta di stilare una lista di priorità traducibile in una programmazione, anche economica, degli interventi necessari all’adeguamento del parco residenziale nazionale. In questa maniera i fondi a disposizione del soggetto interessato potranno essere mirati agli interventi più urgenti, rendendo più efficiente l’investimento delle risorse disponibili. Il protocollo di prima valutazione definito integra l’analisi di tipo AeDES con i dati desunti da TABULA, producendo una scheda da cui ricavare un giudizio sui livelli di prestazione stimati per entrambi i requisiti di vulnerabilità sismica e efficienza energetica. Integrando infine la metodologia proposta da MAPP è stata fatta una classificazione in funzione delle criticità strutturali ed energetiche riscontrate. L’ipotesi che la tesi intende dimostrare è che, usando una quantità limitata di dati ricavabili con il sopralluogo e senza la necessità di rilievi strumentali, è possibile disporre di informazioni sufficienti a classificare gli edifici di un parco immobiliare secondo X livelli di vulnerabilità sismica e Y livelli di efficienza energetica, stimate producendo una segmentazione del parco in K classi. Dopo aver segmentato il parco nelle K classi previste dal protocollo, sulla base di criteri definiti dall’autorità pubblica o dal committente proprietario del parco, le classi saranno ordinate per priorità di intervento e sottoposte via via ad indagini più approfondite. Questa procedura ha il fine di supportare il processo decisionale relativo alla tipologia di interventi da attuare in fase di programmazione.
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Zamagna, Luca. "Impiego di Reti Neurali in Sistemi Autoadattativi per il Controllo della Combustione". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Il continuo incremento della potenza specifica per unità di cilindrata dei motori a combustione interna, soprattutto nelle competizioni, sta costringendo i costruttori allo sviluppo di calibrazioni motore sempre più sofisticate e capaci di adattarsi dinamicamente alle varie delle condizioni di utilizzo. Data la complessità raggiunta da certe logiche di gestione motore, risulta molto difficile gestire modelli fisici capaci di funzionare in tempo reale. Tale difficoltà permangono anche considerando il funzionamento del sistema al banco del motore, dove la potenza di calcolo è decisamente maggiore di quanto non sia a bordo veicolo. Questo progetto di tesi ha come scopo finale quello di implementare un sistema di controllo della combustione con logica multi-obbiettivo, che offra la possibilità; di automatizzare e velocizzare modifiche alla mappatura motore di una nuova macchina funzionante in tempo reale al banco. Più in generale il sistema dovrà essere in grado di adattare i parametri di centralina, partendo da una calibrazione di base, ad una qualsiasi modifica nel modo di funzionare del motore, ottimizzando le prestazioni e contenendo lo stress dei componenti meccanici. Il principale obbiettivo perseguito dal sistema nella ricerca di MFB50_target consiste nella massimizzazione della coppia erogata dal motore, sempre rispettando i limiti di affidabilità imposti sulla massima pressione raggiunta all’interno del cilindro e sulla massima temperatura generata allo scarico. Per alleggerire il compito svolto dal calcolatore la strategia utilizzata comprende l’implementazione di un modello a scatola nera basato su reti neurali. Per queste ultime è stato realizzato, prima un training supervisionato offline, e successivamente è stata implementata una strategia in grado di aggiornare in tempo reale i diversi parametri (pesi e biases) della rete neurale in base alle nuove condizioni di funzionamento del motore.
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BIGONI, Michele. "LA GOVERNANCE DEGLI ENTI LOCALI SULLE AZIENDE DI GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI. Strumenti di programmazione e controllo in ottica di gruppo". Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2010. http://hdl.handle.net/11392/2389361.

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Resumen
The aim of this work is to create a new model, pertaining to programming and control organization, processes and tools, to support local governments’ governance on public services firms. We have paid particular attention to programming and control tools. We have adopted a deductive-inductive methodology. In the deductive phase we have analyzed Italian law and national and international doctrine on public services management: in that way we have extrapolated a model, pertaining to programming and control organization, processes and tools, which could be useful to support local governments’ governance on public services firms. In the inductive phase we carried out a survey on Emilia-Romagna and Tuscany’s provincial capitals, to test out if the model is employed by those municipalities. In the feedback phase we have analyzed the weak points of the model emerging from the survey. We have tried to improve the model, paying particular attention to programming and control tools, by proposing a new one which could enhance strong points and correct weaknesses of the previous one.
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Melone, Raffaele. "Analisi bibliografica delle tecniche di input shaping nel controllo del moto di sistemi servo-controllati". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24238/.

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Resumen
Il controllo del moto nei sistemi servo-controllati beneficia della modellazione degli input in ingresso, cioè il cosiddetto input shaping. Questa tecnica, indipendente dal segnale di uscita, filtra le frequenze del comando di origine che tendono a far vibrare il sistema, permettendo di minimizzare la vibrazione residua. Affinché il treno di impulsi, imposto dall’input shaper, sia sufficientemente performante, devono essere rispettate diverse equazioni di vincolo, tra le quali spiccano i parametri fondamentali associati alla robustezza nei confronti degli errori di modellazione. L’obiettivo di questo studio è, dapprima, quello di fare luce sull’origine di questa tecnica, per poterne comprendere l’evoluzione nell’arco degli ultimi cinquanta anni. A ciò segue una formulazione teorica delle diverse tecniche di applicazione di tale metodo, riassumendone le principali complessità. Dopo aver analizzato un esempio sperimentale incentrato sul contenimento degli errori di stampa in una stampante 3D, si prosegue descrivendo due dei macro-settori di maggiore diffusione, focalizzando l’attenzione sulle potenziali problematiche, successivamente analizzate in dettaglio, che l’utilizzo dell’input shaping introduce in alcuni processi operativi, sia in campo industriale che nell’interazione uomo-robot. Dal seguente lavoro di tesi si evince che l’input shaping è una tecnica di controllo di tipo feedforward che, opportunamente implementata, porta significativi miglioramenti in moltissime applicazioni; pur risultando talvolta di difficile implementazione, essa è versatile, e mostra risultati soddisfacenti in termini di sicurezza e precisione della specifica operazione che si sta effettuando. Dai paragoni con le tradizionali tecniche di controllo delle vibrazioni per tali sistemi, si dimostra quanto ampio sia il margine di miglioramento agendo sui relativi punti deboli.
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