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Grasso, Antonio y Leonardo Urbani. L'approccio integrato allo sviluppo locale: Il sistema locale Val d'Anapo. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2001.

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Livia, Draghici, ed. Archivi, biblioteche, musei pratesi: Sistema integrato per la storia locale : guida descrittiva. Prato: Biblioteca comunale Alessandro Lazzerini, Comune di Prato, 1994.

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Capogna, Stefania. La traduzione locale di un sistema formativo integrato: Il ruolo delle strutture intermedie. Milano: F. Angeli, 2006.

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Enzo, Morgagni, ed. Scuolapiù: Scuola, enti locali, società verso un sistema formativo integrato. Scandicci, Firenze: La Nuova Italia, 1986.

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Magnaghi, Alberto, ed. La regola e il progetto. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-624-4.

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Resumen
Il territorio, conteso tra mille interessi conflittuali, ha sempre più bisogno di una progettazione unitaria in quanto bene comune, alla scala in cui si abita, si lavora, si consuma: una scala che comprende luoghi urbani, reti di città, fiumi, valli, zone agricole, entroterra costieri. Rispetto al progetto architettonico e urbano, il progetto di territorio ha regole disciplinari molto più episodiche e settoriali. Esito toscano di una ricerca nazionale sul “progetto di territorio”, questo volume propone il concetto di bioregione urbana come metodologia atta ad integrare analisi e progetti su: i prerequisiti ambientali dell'insediamento, la riconfigurazione di sinergie fra città e campagna, il riequilibrio policentrico dei sistemi urbani, i sistemi economici ed energetici a base locale, le forme di autogoverno per uno sviluppo locale autosostenibile a partire dalle regole per la messa in valore dei beni patrimoniali del territorio.
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Nigro, Giampiero, ed. Reti marittime come fattori dell’integrazione europea / Maritime Networks as a Factor in European Integration. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-856-3.

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Il tema, di grande respiro, prende come punto di partenza il concetto braudeliano di Mediterraneo. La sua visione di un mare chiuso come una opportunità geografica per una integrazione economica fra popolazioni diverse per religioni, linguaggi ed entità etniche e politiche continua a funzionare come modello per studi applicati ad un ampio raggio di contesti. L’obiettivo che si è posta la 50ª Settimana di studi è stato quello di andare oltre lo studio dei singoli sistemi visti in modo isolato per combinare diverse analisi di mari aperti e chiusi o aree costiere, allo scopo di comprendere il ruolo di integrazione giocato in Europa dalle connessioni marittime. Poiché nelle civiltà preindustriali il trasporto per via d’acqua era più facile di quello via terra, è sembrato giunto il momento di richiamare l’attenzione sul modo in cui queste reti di relazione operavano a livello europeo e con i partner commerciali asiatici e nordafricani. Il volume prende le mosse dalle grandi tradizioni di ricerca su base regionale o tematica, che però sono state raramente integrate su una più ampia scala continentale. Immanuel Wallerstein ha elaborato il concetto braudeliano concettualizzandone le dimensioni interculturali e transnazionali e il ruolo nel sistema di divisione del lavoro. Egli lo chiamò un “sistema mondo”, non perché coinvolgesse il mondo intero, ma perché è più vasto di qualunque unità politica giuridicamente definita. E si tratta di una “economia mondo” perché il legame di base tra le varie parti del sistema è economico. I vari aspetti e le tradizioni regionali di ricerca sono stati collegati tra loro in un approccio coerente che si posto l'obiettivo di valutare: - Sulla base di quali elementi geografici, nautici, tecnici, economici, giuridici, sociali e culturali siano emerse le varie reti regionali, e come funzionavano, - Il carattere e il ruolo dei porti marittimi come punti nodali delle rotte marine e del loro hinterland, attraverso fiumi, canali e strade, - I legami commerciali e personali tra mercanti e armatori in vari porti, - In quale modo le reti regionali si collegavano tra di loro e come, nel corso del tempo, finirono per integrarsi in unità più ampie, - In quale modo le reti private, inizialmente costituite da organizzazioni di mercanti e navigatori, finirono per trattare con le autorità locali e, una volta cresciute, con gli stati e gli imperi, per proteggere i propri interessi
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Rebeca Coelho da Silva, Carliane y Igor Luiz Vieira de Lima Santos, eds. Agroecologia e a Preservação do Meio Ambiente. Editora Science, 2022. http://dx.doi.org/10.56001/22.9786500451016.

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Resumen
A agroecologia é um sistema diferenciado da agricultura convencional, ela surgiu com uma nova proposta de produção. Procurando o respeito aos sistemas biológicos, bem como a produtividade e a diversificação da agricultura. A agroecologia é o nome por trás de uma nova agricultura que caminha de modo mais preocupado com o meio ambiente, mas sem perder o foco na produtividade tão presente na agricultura convencional. A agroecologia é uma alternativa sustentável. Vários desafios são impostos em diferentes níveis desde o global até o local como tempestades, clima adverso, inundações, degradação do solo, diminuição da biodiversidade, de um lado a desnutrição dos indivíduos e de outro a obesidade. Nesse sentido, a agroecologia é universal abarcando desde o organismo até o sistema e as condições abióticas onde ele está inserido. A agroecologia busca ajustar as práticas de sistemas agrícolas insustentáveis, a preservação do meio ambiente buscando transformar os sistemas alimentares e agrícolas, abordando a causa raiz dos problemas de uma forma integrada e fornecendo soluções holísticas e de longo prazo. Isso inclui um foco explícito nas dimensões sociais e econômicas de sistemas alimentares. O que é a Agroecologia Agroecologia é um termo genérico que cobre muitas práticas agrícolas com as quais você pode estar mais familiarizado, como orgânica, biodinâmica e permacultura. Mas vários são os conceitos por trás dos objetivos da agroecologia. De modo bem básico a agroecologia é um modelo de agricultura alternativa baseada na integração e aplicação de conceitos ecológicos e sustentáveis na produção de alimentos. Além de considerar o manejo responsável dos recursos naturais, o modelo da agroecologia constitui um campo de conhecimento científico, que integra os saberes históricos dos agricultores com o avanço da ciência. Sabemos que os sistemas de cultivo intensivo contribuem para diversos problemas. Eles exaurem os recursos naturais com foco em ganhos de curto prazo em vez da sustentabilidade a longo prazo que funciona melhor para a terra, a vida selvagem e as comunidades locais.
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Arcuri, Alberto. Sicurezza integrata e welfare di comunità. Editado por Tommaso Giupponi. Fondazione Bologna University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.30682/sg314.

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Resumen
Il volume affronta il rapporto tra la sicurezza integrata (intesa come l’insieme degli interventi assicurati dai diversi livelli territoriali di governo, al fine di concorrere, alla promozione e all’attuazione di un sistema unitario e integrato di sicurezza per il benessere delle comunità territoriali) e il welfare di comunità (inteso come l’insieme delle azioni che istituzioni e comunità territoriali realizzano per creare un senso condiviso di benessere e una maggiore inclusione sociale). L’obiettivo è quello di offrire un contributo alla riflessione che, negli ultimi tempi, si va sviluppando intorno all’evoluzione che ha aperto la nozione giuridica di sicurezza oltre il nucleo primigenio della tutela all’integrità fisica delle persone e dei loro beni, per agganciarla alla questione sociale e ai temi del welfare, con un approccio integrato non solo a livello istituzionale, ma anche sociale, grazie all’apporto di quella “capillare” rete di prossimità fatta di singoli cittadini, enti e associazioni del c.d. privato sociale. I diversi contributi ospitati, in questo senso, offrono uno sguardo, interdisciplinare e teorico-pratico, su alcune delle principali manifestazioni di tale complesso rapporto. Infatti, se la sicurezza integrata deve essere intesa come una richiesta di protezione complessiva, allora essa non può prescindere né dai meccanismi attraverso cui la Repubblica garantisce i diritti e redistribuisce risorse e oneri, né dalla partecipazione attiva dei cittadini e delle comunità, le cui energie possono (e devono) essere valorizzate non solo nella realizzazione di specifici interventi, ma anche nella loro ideazione e programmazione, in conformità con le recenti previsioni del Codice del Terzo settore. Tommaso F. Giupponi è Professore ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Bologna, dove insegna anche Diritto parlamentare e Diritto della sicurezza pubblica. I suoi principali filoni di ricerca sono la condizione giuridica dello straniero, la forma di governo e la sua evoluzione, le immunità costituzionali, il segreto di stato, il referendum abrogativo, il processo di integrazione europea, la sicurezza, la decisione di bilancio, le autonomie regionali e locali. Tra le sue pubblicazioni, si ricordano gli studi monografici Le immunità della politica (2005) e Le dimensioni costituzionali della sicurezza (2010). Per i tipi di BUP ha curato, da ultimo, il volume L’Amministrazione di pubblica sicurezza e le sue responsabilità (2017). Alberto Arcuri è Assegnista di ricerca in diritto costituzionale alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e docente a contratto di Constitutional Law: foundations and global perspectives all’Università di Bologna. Le sue ricerche e pubblicazioni riguardano soprattutto le fonti del diritto, la forma di governo e la loro evoluzione, con particolare riferimento al Governo, alla sua organizzazione e al suo potere normativo.
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Los Sistemas Agroforestales de México: avances, experiencias, acciones y temas emergentes. Universidad Nacional Autónoma de México, Escuela Nacional de Estudios Superiores-Unidad Morelia, 2020. http://dx.doi.org/10.22201/enesmorelia.9786073040761e.2020.

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Los sistemas agroforestales integran la deliberada retención o introducción de la diversidad silvestre o forestal en coexistencia con cultivos y animales domésticos en formas de manejo de la tierra predominantemente agrícolas con el objetivo de obtener beneficios ecológicos, económicos y sociales. En México, esta forma de manejo tiene una larga historia y se expresa en paisajes y sistemas agroforestales como terrazas, campos elevados y milpas agroforestales; huertos familiares para la autosuficiencia alimentaria; agrobosques donde se realiza la producción de distintas especies para la obtención de ingresos a través de los mercados locales, regionales y globales; y sistemas agrosilvopastoriles tanto de origen colonial como recientes. El manejo agroforestal integra estrategias de uso múltiple de la diversidad biológica y biocultural que proveen de beneficios ambientales a los seres humanos. Con estas estrategias se atenúan los efectos de las heladas y la erosión, se aporta sombra y protección, se suministra de hábitat a especies útiles, se mantiene o incrementa la fertilidad del suelo, se disminuye el efecto de los huracanes en los cultivos, se participa en el control de las quemas, se proporcionan servicios hidrológicos, por lo que se constituyen en alternativas importantes para la mitigación y adaptación al cambio climático. Además, esta forma de manejo integra aspectos culturales, sociales y políticos, como son las cosmovisiones, los conocimientos, las prácticas y las formas de gobernanza de las unidades sociales que los manejan. Este libro es producto del trabajo de la Red de Sistemas Agroforestales de México (RedSAM), una red que se centra en la investigación, la docencia, la vinculación y la incidencia política de los sistemas agroforestales.
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Núñez de Cossío, Ana. Régimen jurídico general de los contratos de disposición de los bienes inmuebles de las entidades locales en Andalucía. 2021a ed. Editorial Universidad de Sevilla, 2021. http://dx.doi.org/10.12795/9788447222247.

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Resumen
El tráfico jurídico de los bienes inmuebles de las Entidades Locales constituye uno de los negocios jurídicos locales más necesitado de un estudio jurídico completo, profuso y lo más importante, especializado en cada uno de estos contratos. Cuestiones como su definición, las partes contractuales, las prestaciones que los integran, el procedimiento contractual a seguir desde la preparación del expediente hasta su adjudicación, los efectos y sus causas de extinción, entre otras, reclaman un exhaustivo, riguroso y amplio examen. Además, la amalgama de leyes y normas que contienen alguna regulación sobre los mismos ha dificultado, en mucho, a los profesionales y aplicadores del derecho conocer su sistema de fuentes y, en consecuencia, determinar la legislación patrimonial aplicable al régimen jurídico general de estos contratos. La obra que ahora se nos ofrece analiza el régimen jurídico general de los contratos de disposición de los bienes inmuebles patrimoniales de las entidades locales en la Comunidad Autónoma de Andalucía, adaptado a la Ley 5/2010, de 11 de junio, de Autonomía Local de Andalucía: enajenación onerosa, permuta, cesión gratuita y parcialmente gratuita, y aportación de bienes. Todos los aspectos de estos contratos aparecen tratados con absoluta precisión y rigor. La obra consta de cinco capítulos. En los tres primeros se analiza el sistema de fuentes aplicable sobre el régimen jurídico general de estos contratos y los elementos comunes de aplicación a todos ellos; esto es, las partes del contrato, análisis del bien objeto del mismo, y el conjunto de normas y trámites que constituyen el bloque procedimental de común aplicación a todos estos actos de disposición. El capítulo IV está dedicado al estudio de las especialidades aplicables a cada uno de ellos: las prestaciones que integran cada uno de estos contratos, las especialidades procedimentales propias que le son de aplicación a cada uno en sus diferentes fases contractuales de preparación del expediente, selección del contratista, en su caso, y adjudicación del contrato, así como los efectos jurídicos y las causas de extinción de cada uno de ellos. Finalmente, la autora cierra su obra con el capítulo V, en el que aborda el examen de otras cuestiones de gran interés, como son, por un lado, el análisis de la naturaleza jurídica de estos contratos y, por otro, la jurisdicción competente para conocer las controversias que pudieran suscitarse en relación a estos. Ahora bien, la obra que se presenta no sólo constituye un estudio de estos contratos desde la legislación patrimonial aplicable, sino que también lleva a cabo una completa puesta al día de las consideraciones jurisdiccionales y pronunciamientos doctrinales sobre todas estas cuestiones analizadas.
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Chust, Manuel y Sigfrido Vásquez. Y la independencia de Iberoamérica se hizo. Varios procesos, múltiples enfoques, una mirada global. Ariadna Ediciones, 2021. http://dx.doi.org/10.26448/ae9789566095354.19.

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Resumen
La crisis definitiva del sistema vigente en la América ibérica durante 300 años tuvo unas consecuencias globales, siendo un fenómeno que fue concluyente para el establecimiento de la hegemonía de Occidente en los siglos XIX y XX. En Y la independencia de Iberoamérica se hizo se presentan un conjunto de significativas aportaciones, realizadas desde diferentes enfoques, pero con una mirada integral, que tienen la intención de contribuir a una necesaria percepción general del estudio de las independencias latinoamericanas. De esta forma, este libro participa en el rico debate a la sombra de las conmemoraciones por los bicentenarios, planteado con la intención de superar enfoques locales o tradicionales que, estamos seguros, dará lugar a una resignificación de las independencias iberoamericanas dentro de la interpretación de la creación de la Contemporaneidad, no solo en el Hemisferio Occidental sino en el conjunto de la humanidad.
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Marques, Marcia Alessandra Arantes, ed. Transições agroecológicas: evoluindo em sistemas produtivos. Bookerfield Editora, 2021. http://dx.doi.org/10.53268/bkf21091800.

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Resumen
Nos últimos 50 anos o mundo experimentou intensas e profundas transformações decorrentes do modelo de desenvolvimento adotado pelos países em processo de industrialização. A produção agrícola em particular, obteve crescentemente ganhos de rendimento físico e financeiro, mas ignorou às pressões do modelo implementado, sobre os recursos naturais e sobre às populações rurais. A despeito de haver ampliado significativamente a produção agrícola (notadamente a de comodities) também é absolutamente verdadeiro a secundarização do papel e importância do meio ambiente das culturas locais e das pessoas ligadas à cada ambiente onde se realiza a agricultura. Pensar a produção de alimentos para o abastecimento interno da população e para redução das dificuldades alimentares e da fome, deixou aparentemente, de ser objetivo principal e estratégico de um país que convive com a pobreza e com uma acentuada desigualdade social. Neste contexto demonstrar o papel da agroecologia e dos sistemas de agricultura de base ecológica tornou-se essencial e os estudos sobre transições agroecológicas de cultivos agrícolas são fundamentais para a indispensável viabilidade econômica, ambiental e social de tais agriculturas, aonde os elementos da produção física e da rentabilidade financeira não devem estar desassociados das preocupações com o ambiente (solo, água, florestas e biodiversidade) e muito menos das pessoas ( pequenos e médios agricultores dos espaços rurais e dos consumidores de alimentos) que tornam possível os alimentos chegarem à nossa mesa. Portanto um choque de paradigmas sempre instala um conflito de ideias, de práxis sociais, de formas de fazer ciência, de tratar as instituições, de produzir, de tratar a natureza, de consumir, de distribuir, de conhecer. Por isto que cada forma de cultivar a terra, de fazer agricultura e pecuária, corresponde a uma orientação paradigmática que atua no sentido de reafirmar o velho paradigma em crise, ou se aproxima do paradigma emergente, por constatar um conflito entre a qualidade das demandas do novo consumidor e o velho paradigma. A Transição Paradigmática reflete esta segunda tendência, na medida em que as tentativas de respostas oferecidas pelo velho paradigma em nada alteraram o curso das coisas, pois não ofereceram uma alternativa que garantisse à humanidade uma vida de qualidade. Pelo contrário, enquanto as respostas apresentadas a partir do paradigma emergente, já sinalizaram que o trato agroecológico da natureza não só oferece uma agricultura e pecuária saudáveis, que não adoece a vida animal e vegetal, assim como propicia uma vida que gera vida, ao invés da vida que ameaça a própria vida. Por tudo isto devemos viver um movimento paradoxal, lutar ininterruptamente para iluminar o interior da caverna de onde saímos do culto ao velho paradigma, mas sem deixar de amparar aqueles que entrando em estado de perturbação com essa luz, debatem-se contra ela, uns insistindo nela ficar, e outros que convencidos da necessidade de dela sair, mal encontram forças e orientação para encontrar o caminho da saída. É preciso suportar a dor da agressão de quem estendemos as mãos, assim como suportar o peso e angústia de quem socorremos para sair dela. A Transição Agroecológica é nosso bom combate no trato da natureza. É o caminho de construção de um meio ambiente saudável a todas as formas de vida, porque emerge da compreensão do diálogo com as distintas linguagens da natureza, procurando descobrir as demandas de cada espécie que integra a biota de cada planta e animal que exploramos no meio ambiente que intervimos. Mas sabemos que neste processo uns caminham mais rápido, outros mais lentos. Contudo, afetados pelos imperativos ontológicos de cada espécie animal e vegetal, pela vontade da natureza em realizar sua autopoiese, respondem ou responderão amanhã à determinação da Transição Agroecológica. Como nos ensina Kant “a Natureza assim o quis”, e deste imperativo de participar da autopoiese da vida nenhum de nós tem como se desviar. Pois, a resistência terá como retorno a reação imperativa de um crescente movimento de transição agroecológica que luta por uma economia que garanta condições de sua autoreprodução e assim a continuidade do seu curso em sociedade, sem o velho e cansativo modo de produção que se funda no inaceitável estranhamento do ser humano com a natureza. O livro Transição Agroecológica - Evoluindo em Sistemas Produtivos é uma produção do Programa de Pós-Graduação em Agroecologia e Desenvolvimento Territorial (PPGADT), doutorado profissional interdisciplinar, oferecido em associação ampla pela Universidade do Estado da Bahia (UNEB), Universidade Federal do Vale do São Francisco (UNIVASF) e Universidade Federal Rural de Pernambuco (UFRPE). Os 10 artigos que compõem o livro são resultados da disciplina Transição Agroecológica e Sistemas Agroalimentares, ofertada no segundo semestre de 2020, de forma remota, devido a pandemia do coronavírus 19, no Polo UNEB, pelos docentes do Programa Professores Jairton Fraga Araújo, Luciano Sérgio Ventin Bonfim e Edonilce da Rocha Barros. Ao decidir-se publicar os resultados dos trabalhos dos doutorandos em associação com seus orientadores, neste e-book, analisou-se a pertinência dos textos que podem contribuir de forma substancial para a transição de sistemas produtivos que ora são desenvolvidos no Submédio São Francisco, em áreas irrigadas, a partir de estudos técnico-científicos. Mesmo com uma longa trajetória da agricultura irrigada no Vale, sabemos que a busca pela qualidade de alimentos limpos é mais que necessária. Os artigos ora apresentados trazem informações que demarcam o esforço das universidades instaladas no território Sertão do São Francisco, dentre elas a UNEB, em produzir e popularizar conhecimentos para uma transição agroecológica e o desenvolvimento sustentável do Semiárido brasileiro.
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Gaspari, Fernanda Julia y Gabriela Elba Senisterra, eds. Valoración de servicios ambientales para el ordenamiento agrohidrológico en cuencas hidrográficas. Editorial de la Universidad Nacional de La Plata (EDULP), 2016. http://dx.doi.org/10.35537/10915/52722.

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La gestión adaptativa de los recursos hídricos bajo el enfoque de los Servicios Ambientales (SA) para el ordenamiento agrohidrológico en cuencas hidrográficas constituye una oportunidad de inclusión y compromiso de todas las partes implicadas (gobierno, científicos, usuarios), junto a la interacción e intercambio de información científica, cultural -política a diferentes escalas (local, regional). La conservación de los SA dependerá de estrategias de adaptación, de planes de manejo integral con cumplimiento de las leyes, establecimiento de usos prioritarios y los usos eficiente del recurso hídrico. Para asegurar el SA de provisión hídrica y el desarrollo de los sistemas productivos en cuencas experimentales ante el cambio global (cambio climático y cambio de uso del suelo) este libro expresa resultados alcanzados en proyectos de investigación que permiten expresar desafíos para la conservación del SA de disponibilidad y provisión hídrica.
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Soares, Renata Araújo. O Estado de coisas inconstitucional e a calamidade do sistema penitenciário: Diretrizes constitucionais para uma política transversal de segurança pública. Brazil Publishing, 2021. http://dx.doi.org/10.31012/978-65-5861-320-6.

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Resumen
The present dissertation aims to establish, initially, a scientific correspondence between the State of Unconstitutional Things, previously recognized by the Supreme Federal Court on September 9th, 2015, in the judgment of the allegation of fundamental precept’s violation nº 347 and the continuous calamity in the penitentiary system of the state of Rio Grande do Norte, which was decreed in March 2015 and persists until 2018. From the link proposed here, the local factual elements which, together, characterize a scenario of serious systemic violations of human rights will be analyzed – through deductive and documentary way, with bibliographic support. Next, the urgent necessity to break the traditional model of regional public security and the consequent structuring of a public security priority policy with a transversal and articulated performance, based on the accomplishment of actions of intelligence and on the citizen emancipation will be demonstrated. Therefore, from the perspective of structural judicial activism, the State of Unconstitutional Things can be seen as an important decision-making technique used to stimulate the need for dialogical and intersectoral practices among various public agencies and civil society in solving issues related to collective demands of high complexity. The relevance of this constitutional study can be reinforced with the existence of Bill nº 736/2015, intended to set legal limits “on the state of unconstitutional things and significant commitment” and with the Law No. 13,675 of June 11th, 2018, which disciplined the National Public Security Policy (PNSPDS) and the Public Security System (Susp). In force since July 12th, 2018, the aforementioned Federal Law expresses “public security actions and transversal policies” as guidelines of the National Public Security Policy (article 5, IV). In this sense, faced with social contexts of extreme vulnerability, as perceived in all the state of Rio Grande do Norte since the public security crisis aggravation for more than three consecutive years, the definition of new constitutional guidelines and the promotion of integrated public policies within the regional prison system are urgent measures. Keywords: State of Unconstitutional Things. Prison System. Public Security. Human Rights. Public Politics.
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Alconada Magliano, Margarita María, Jorge Washington Lanfranco y Andrea Pellegrini. Suelo en el paisaje. Editorial de la Universidad Nacional de La Plata (EDULP), 2018. http://dx.doi.org/10.35537/10915/65742.

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El suelo se vincula con otros elementos del paisaje natural, vegetación, geomorfología y sistemas de flujo de agua subterránea, así como con el hombre, La sostenibilidad de las prácticas de manejo y su contribución al desarrollo de una región depende de que estas sean implementadas conforme al paisaje local y regional. Desde la edafología se estudia el perfil edáfico y los factores formadores que le dieron origen tras una descripción morfológica y analítica de dicho perfil. Esto en general se realiza hasta un máximo de 1,5-2,0 m de profundidad, y no siempre estos son cabalmente comprendidos al omitir las vinculaciones con otros elementos del paisaje especialmente el agua subterránea. Esto conduce con frecuencia a que no puedan preverse los cambios posibles frente a otros escenarios. El presente libro pretende dar el marco conceptual y aplicado de los criterios que permiten definir la Fertilidad del suelo local en lo regional. Se busca que las caracterizaciones químicas, físico-químicas, físicas y biológicas del suelo, sean interpretadas de una manera integral donde el valor absoluto de una variable puede resultar relativo al considerar el resto de variables y principalmente el origen de su ocurrencia cuando la misma se constituye en limitante. Esto posibilita prever cambios frente a escenarios naturales o antrópicos, y analizar la factibilidad de una práctica de manejo en la resolución de limitantes productivas o de uso.
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Aspectos principais sobre a biologia e o controle químico do percevejo marrom na cultura da soja. Brazilian Journals Editora, 2021. http://dx.doi.org/10.35587/brj.ed.0001216.

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O percevejo marrom (Euschistus heros) era uma praga secundária da soja até meados dos anos 70. Entretanto, com o a expansão dos cultivos da região sul para as áreas mais centrais do país, este inseto mudou seu status e atualmente é considerado a principal praga da cultura. Os danos causados pelo E. heros decorrem do ataque às vagens da planta, principalmente na fase de enchimento, reduzindo a produtividade e a qualidade da produção. O inseto é bastante adaptado às regiões de clima mais quente e pode alcançar densidade populacional bastante elevada, principalmente nas fases finais do ciclo da cultura. A praga também é favorecida pelo sistema de plantio direto, que facilita a obtenção de abrigo e alimento nos restos culturais, pela sucessão de cultivos, já que culturas como milho, feijão e algodão também podem ser atacadas; e pelo uso inadequado de pesticidas que reduzem a população de inimigos naturais. O manejo da praga tem se baseado predominantemente no controle químico. Há 67 inseticidas comerciais registrados no país para este fim, os quais se dividem em apenas 4 modos de ação e 6 grupos químicos, com destaque para os organofosforados, piretróides e neonicotinóides que são os mais utilizados. Essa limitação desperta preocupações quanto ao desenvolvimento de populações resistentes da praga. Vários estudos já indicam a ocorrência de resistência a alguns dos inseticidas mais utilizados em certos locais. A implementação do manejo integrado de pragas é essencial para evitar o uso excessivo dos inseticidas, preservar a população dos inimigos naturais e, assim, atenuar a pressão de seleção para a resistência da praga. Neste sentido, deve-se também evitar o uso repetitivo de produtos com o mesmo princípio ativo, dando preferência pela rotação de inseticidas com diferentes modos de ação. Além disso, é importante avaliar a eficiência do controle realizado para identificar possíveis casos de resistência. Como muitos episódios de falha de controle podem ser consequência de problemas na tecnologia de aplicação ou de condições meteorológicas inadequadas, em caso de suspeita de resistência, amostra representativa da população local da praga deve ser enviada para avaliação em laboratório qualificado. Se confirmada a resistência, o inseticida em questão deverá ser excluído do programa de manejo e substituído por outro, preferencialmente com um modo de ação diferente.
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Jordan, Rodrigo Aparecido. Manual de Aquaponia da UFGD. Editora da UFGD, 2022. http://dx.doi.org/10.30612/9788581471877.

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A aquaponia é a integração entre a produção superintensiva de peixes e a produção de vegetais e hortaliças. Trata-se de um ambiente simbiótico, onde os vegetais atuam como filtro biológico, removendo os elementos necessários para o seu crescimento, em contrapartida, melhorando a qualidade da água para os peixes. Um dos grandes apelos da aquaponia é a otimização de recursos, principalmente água, o que permite sua implantação em locais com pouca disponibilidade, permitindo o desenvolvimento da piscicultura mesmo no centro de uma grande cidade ou numa região desértica. O que fez despertar o interesse de muitas pessoas, tendo em vista a possibilidade de produzir alimentos de forma saudável e ecológica. Isso provocou uma corrida por informações, que além de escassas, na maioria dos casos, carregadas de empirismo, com pouca ou nenhuma base técnica. Com o objetivo de preencher a lacuna referente a falta de informações para dimensionamento, montagem e condução de sitemas aquapônicos é que foi pensado e produzido o Manual de Aquaponia da UFGD. Através dos relatos das experiências com o projeto de Aquaponia da UFGD, vigente entre 2012 e 2018, a obra traz uma série de informações importantes, que vão auxiliar no projeto, implantação e condução desses sistemas. Pensado para atender tanto a técnicos como leigos, as informações estão descritas numa forma simples e de fácil entendimento.
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McGuinness, Margaret M. y Jeffrey M. Burns, eds. Preaching with Their Lives. Fordham University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.5422/fordham/9780823289646.001.0001.

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This volume tells the little-known story of the Dominican Family—priests, sisters, brothers, contemplative nuns, and lay people—and integrates it into the history of the United States. Starting after the Civil War, the book takes a thematic approach through twelve essays examining Dominican contributions to the making of the modern United States by exploring parish ministry, preaching, health care, education, social and economic justice, liturgical renewal and the arts, missionary outreach and contemplative prayer, ongoing internal formation and renewal, and models of sanctity. It charts the effects of the United States on Dominican life as well as the Dominican contribution to the larger U.S. history. When the country was engulfed by wave after wave of immigrants and cities experienced unchecked growth, Dominicans provided educational institutions; community, social, and religious centers; and health care and social services. When epidemic disease hit various locales, Dominicans responded with nursing care and spiritual sustenance. As the United States became more complex and social inequities appeared, Dominicans cried out for social and economic justice. Amidst the ugliness and social dislocation of modern society, Dominicans offered beauty through the liturgical arts, the fine arts, music, drama, and film, all designed to enrich the culture. Through it all, the Dominicans cultivated their own identity as well, undergoing regular self-examination and renewal.
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Mora Forero, Cira Inés, ed. Diseño, pensamiento y creación: encuentros reflexivos. Universidad de Bogotá Jorge Tadeo Lozano, 2021. http://dx.doi.org/10.21789/9789587252996.

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Este libro es el resultado de reflexiones académicas que han caracterizado a la Escuela de Diseño de Producto y son espejo de su sistema democrático de organización y gestión en torno a los campos de estudio declarados, los cuales son objeto de nuestro enfoque en los asuntos de formación, investigación e investigación-creación, proyectos que inciden sobre el desarrollo social y comunidades locales e internacionales con las cuales apalancamos nuestro pensamiento y perspectiva del y sobre el diseño. La Escuela y sus diversidades consagradas en los perfiles de profesoras y profesores resultan en temáticas sobre las cuales profundizamos. Igualmente, ponen en evidencia las sensibilidades sociales, culturales y políticas que resaltan nuestra apuesta educativa, la cual consideramos amplifica el pensamiento de la Universidad Jorge Tadeo Lozano, más específicamente al construido en la Facultad de Artes y Diseño, pensamiento que como mecanismo discursivo genera una identidad y contexto propicio para las diferentes conexiones que desarrollamos con las realidades del país y nuestro compromiso con su abordaje. En este libro, los lectores podrán hacer un viaje por teorías, prácticas y laboratorios que, desde el punto de vista abstracto, se convierten en experiencias pedagógicas particulares, que finalmente se consolidan en dispositivos de formación que integran comunidades distintas y que proyectan a través de lo curricular, modos y formas de acción directa. Por lo anterior, con este texto nos complace ampliar el panorama académico del diseño con los acentos propuestos en él; para que nuestra huella permita ser camino, opción y discusión en las cuestiones propias del diseño en un tiempo en el que reconocemos la permeabilidad de las fronteras disciplinares, profesionales, de creación e investigación que nos permiten andar apoyados por territorios más complejos de pensamiento, emoción y formación.
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Marques, Marcia Alessandra Arantes, ed. Interdisciplinaridade em Áreas Protegidas: usos e sustentabilidade. Bookerfield Editora, 2021. http://dx.doi.org/10.53268/bkf21120100.

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No Brasil as Áreas Protegidas são territórios demarcados e administrados com o intuito de conservar e preservar o patrimônio natural e cultural existentes em determinado local e no seu entorno. Neste contexto, qualquer estudo realizado em áreas protegidas e suas proximidades contribui significantemente para o entendimento da sua dinâmica e relevância. O livro “Interdisciplinaridade em áreas protegidas e suas proximidades: usos e sustentabilidade”, que foi idealizado pelo Grupo de Pesquisa Áreas Protegidas da Amazônia: usos e sustentabilidade (GPAPA/UFPA), reuniu alguns pesquisadores de diversas áreas para divulgar seus estudos e experiências em áreas protegidas. O livro é composto por dez capítulos: Reprodução do Bagre Ageneiosus ucayalensis em uma área protegida da Amazônia: anatomia e histologia do sistema reprodutor de machos, como ferramenta para evidenciar a inseminação; Unidade de Conservação de Proteção Integral: análise do uso indireto no Parque Estadual do Utinga, Belém-PA; Atravessando os rios da Amazônia: a qualidade do transporte turístico na ilha de Cotijuba (PA); Os objetivos do desenvolvimento sustentável nas práticas de Turismo de Base Comunitária em uma Reserva da Vida Silvestre: análise do roteiro em Santo Amaro/Benevides/Pará; Turistas e suas experiências na Floresta Nacional do Tapajós, Santarém (PA); Influência de uma Unidade de Conservação sobre a diversidade de peixes de riachos na Amazônia Oriental; Coaves Kids: clube de observadores de aves infantil de Sorocaba (SP); Produção de juta e malva e o uso sustentável das Áreas de Preservação Permanente na Amazônia; Gestão do turismo em Unidades de Conservação – estudo sobre a RESEX de Soure/Marajó-Pará; e É possível aliar desenvolvimento urbano com a sustentabilidade das Unidades de Conservação? O caso da região metropolitana de Belém/PA. Os artigos aqui apresentados sinalizam a tentativa de agregar e impulsionar estudos nas mais diversas áreas, que visam contribuir à conservação/preservação de Áreas Protegidas. Tenham todos uma boa leitura!
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Marques, Marcia Alessandra Arantes, ed. Saúde Única: Uma Abordagem Multidisciplinar. Bookerfield Editora, 2022. http://dx.doi.org/10.53268/bkf22080300.

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O termo Saúde Única trata da integração entre a saúde humana, a saúde animal, o ambiente e a adoção de políticas públicas efetivas para prevenção e controle de enfermidades trabalhando nos níveis local, regional, nacional e global. Os capítulos aqui reunidos são divididos em três seções: Medicina, Odontologia e Veterinária. O primeiro e segundo capítulos se complementam e tratam de ablação cirúrgica, constituindo-se de opção para tratamento em pacientes portadores de fibrilação atrial crônica (FAC). O estudo apresenta uma revisão da literatura sobre ablação cirúrgica da fibrilação atrial considerando fontes de energia, tamanho de amostra, tipo de estudo, resultado (imediato e tardio) e retorno ao ritmo sinusal. Por meio do terceiro capítulo são analisados os determinantes da obesidade e sobrepeso por meio de uma abordagem ecológica, para as mulheres em idade fértil de acordo com os aspectos demográficos, econômicos e de estilo de vida. A obesidade é relacionada a fatores como renda, escolaridade, tabagismo, diabetes e hipertensão. A comprovação da acurácia e da eficiência da utilização do Planejamento Virtual 3D em cirurgias ortognáticas é tratada pelo quarto capítulo. Foram selecionados pacientes que apresentam discrepância facial, em maxilla, mandibula ou ambas, com necessidade de correção cirúrgica. Na seleção dos pacientes não foram consideradas variáveis de idade, gênero e raça. Esta pesquisa se fundamenta na comprovação da eficiência e acurácia da análise 3D, aumentando a precisão do planejamento cirúrgico, padronização dos guias cirúrgicos, conforto ao paciente pela eliminação de alguns procedimentos convencionais e precisão no resultado cirúrgico proposto. Por meio do quinto capítulo foi analisado o efeito da utilização de Digluconato de Clorexidina a 2% como agente de limpeza cavitária antes da aplicação do sistema adesivo convencional na difusão resinosa e no padrão de distribuição da matriz de colágeno na hibridização. O estudo comprovou que a aplicação de Digluconato de Clorexidina favoreceu a reidratação da trama de fibras colágenas da dentina, reexpedindo-as melhorando a qualidade da camada híbrida. Pelo capítulo sexto são avaliados quatro diferentes protocolos de colagem de bráquetes ortodônticos estéticos policristalinos em cerâmica de dissilicato de lítio para avaliação da resistência de união ao cisalhamento e remanescente adesivo. E estudo demonstrou que que os protocolos de colagem de bráquetes ortodônticos estéticos policristalinos em cerâmica de dissilicato de lítio com condicionamento ácido fosfórico a 37% foram APRESENTAÇÃO considerados os melhores por fornecerem uma força de adesão adequada com baixo remanescente adesivo, não havendo interferência do tempo. Por meio do sétimo capítulo foram avaliados os parâmetros de qualidade do leite em propriedades de criação de bovinos leiteiros em Pratinha-MG, assistidos pelo Programa de Qualificação de Fornecedores de Leite (PQFL). A adequação dos produtores às novas normas agrega valor ao leite, reduz custos e aumenta a qualidade do leite cru. Visando o controle e tratamento, foi traçado um plano de ação para cada propriedade integrante do estudo. Boa leitura!
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Aragón Sánchez, Antonio y Alicia María Rubio Bañón, eds. Emprendimiento en la Región de Murcia. Informe ejecutivo gem 2011. Editum. Ediciones de la Universidad de Murcia, 2021. http://dx.doi.org/10.6018/editum.118.

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GEM (Global Entrepreneurship Monitor) es un observatorio internacional con carácter anual del fenómeno emprendedor. Su actividad en España se inicia en el año 1999 de la mano de London Business School y Babson College, y se viene plasmando en Informes de ámbito global, nacional, regional y local gracias al Consorcio de países que lo integran. El año 2011, el observatorio global sobre actividad emprendedora GEM, presenta su sexta edición en Murcia. Su principal misión es la de proporcionar datos acerca de la medición de la tasa de actividad emprendedora de las naciones, regiones y ciudades participantes, así como una amplia descripción de sus características, su relación con el desarrollo económico y un diagnóstico acerca del estado de las principales condiciones institucionales o de entorno para emprender. Así mismo, el GEM pretende que las instituciones y agentes relacionados con el emprendimiento en nuestra región dispongan de información de calidad e indicadores que permitan avanzar en materia de apoyo a la creación empresarial, contribuyendo al diseño de políticas públicas, programas gubernamentales, concepción de nuevos productos financieros, remodelación de planes y sistemas educacionales entre otros aspectos, mostrando los puntos fuertes y débiles del entorno inmediato que enfrentan todas aquellas personas que tienen una idea o una iniciativa empresarial para poner en marcha. Los resultados del presente informe muestran como la tasa de actividad emprendedora registrada por GEM en la población murciana de 18 a 64 años de edad el año 2011, es del 6,4%. Este resultado pone de manifiesto que pese al recrudecimiento de la crisis en el año 2011 el indicador TEA asciende un 56,4% respecto del resultado del ejercicio 2010. Este ascenso se debe a un aumento de las dos componentes del indicador: un 38% de aumento de actividad naciente en comparación con el registrado el año 2010 y un 103% de incremento de actividad nueva o en consolidación en comparación con el registrado el año 2010. Así mismo, el resultado de la actividad emprendedora obtenido para el 2011 pone de manifiesto que, al menos en el primer semestre del año, la dinámica de consolidación de iniciativas ha tenido un impulso muy significativo y que los negocios que están naciendo aumentan considerablemente. Sin embargo, la volatilidad del actual escenario económico, sometido a constantes fluctuaciones y las estimaciones pesimistas acerca de la evolución de los principales indicadores del mismo, nos sitúan en un escenario de inseguridad acerca de la recuperación de la actividad emprendedora en Murcia. Sin embargo, como dato muy positivo se observa como el crecimiento del índice ha supuesto el nacimiento de más de 36.000 iniciativas en este ejercicio, incluyendo aquellas que obedecen a casos de autoempleo. El estudio se completa con unas series temporales y comparaciones entre distintos tipos de economías y trasfondos culturales son, que aportan un gran valor para la comprensión y aprendizaje de los mecanismos que articulan el emprendimiento. Por ello, la continuidad que significa este sexto informe a nivel regional, nos permite observar la evolución de los principales parámetros relacionados con la creación empresarial.
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