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Artículos de revistas sobre el tema "Sistema di valutazione dell'innovazione"

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Lombardi, Mauro y Nicolň Bellanca. "Le traiettorie reticolari dell'innovazione territoriale". SOCIOLOGIA DEL LAVORO, n.º 122 (junio de 2011): 17–30. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-122002.

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Resumen
I sistemi socio-economici locali (Ssl) sono stati interpretati dalle tradizioni di studi risalenti a Marshall, Porter e Krugman principalmente considerando la prossimitŕ spaziale degli attori. Era l'ancoraggio territoriale a far lievitare forme peculiari di economie esterne, di vantaggi competitivi e di dinamiche endogene. Negli ultimi decenni, tuttavia, questi sistemi hanno attraversato cambiamenti multi-dimensionali a molteplice scala. Le nuove connotazioni strutturali - tra cui la prossimitŕ cognitiva, la, la complementaritŕ di contratti formali e accordi informali nelle collaborazioni tra imprese, le reti translocali - richiedono un differente quadro teorico e comportano diverse implicazioni di policy. Il quadro teorico pone al centro la co-evoluzione di tecnologie, modelli organizzativi, culture e istituzioni. Entro la molteplicitŕ di traiettorie rese possibili da tale co-evoluzione, ciascun Ssl è sia correlato ad un sistema socio-tecnico che ne limita le dinamiche di mutamento, sia inserito in percorsi lungo i quali puň accedere in modi discontinui ad orizzonti tecno-economici lontani. Le implicazioni di policy debbono pertanto riferirsi alle traiettorie innovative che l'attuale transizione socio-tecnica globale rende possibili ad uno specifico gruppo di Ssl, che è nel nostro caso la Toscana. Sul piano strategico operativo - considerando i limiti politici e civili della societŕ in oggetto - tentiamo di cogliere alcuni cruciali "colli di bottiglia" che bloccano la percezione e il perseguimento degli interessi collettivi di lungo periodo. Questi blocchi riguardano la miopia cosě degli imprenditori come delle istituzioni pubbliche nei riguardi del potenziale tecnico-scientifico effettivamente accessibile e dei percorsi evolutivi che converrebbe imboccare; l'inadeguatezza delle forme istituzionali entro cui vengono prodotti e gestiti i beni comuni o; la carenza di appropriati modi per capitalizzare le imprese innovative. Per ognuno di tali lock-in avanziamo proposte costruttive percorribili.
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Federici, Antonio y Marco Zappa. "Sistema informativo screening: la genesi della conoscenza come elemento di sistema". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 50 (diciembre de 2012): 55–72. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050005.

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Resumen
L'articolo descrive le principali caratteristiche del Sistema Informativo (SIS) dei programmi di screening oncologico in Italia(PS). Il SIS č organizzato per rispondere al bisogno conoscitivo di valutare la qualitŕ dei PS e la loro effectiveness. Tale bisogno si declina differentemente a seconda dell'interlocutore che, in effetti, puň esprimere un interesse informativo con prioritŕ diverse. Sono state nel tempo studiate e selezionate diverse variabili, sulla base delle loro caratteristiche di qualitŕ informativa, che vengono raccolte annualmente in survey nazionali. La fonte dei dati sono i sistemi gestionali dei PS Il SIS permette di produrre numerosi indicatori che derivano dalle Linee Guida Europee e che rispondono alle seguenti necessitŕ di monitoraggio e valutazione: - un PS č un percorso e non l'esecuzione di un test e dunque bisogna misurare la qualitŕ del percorso oltre che la singola prestazione; - un PS č rivolto a una popolazione asintomatica e quindi deve tenere conto della sensibilitŕ (capacitŕ di individuare i portatori della lesione di interesse) ma anche della specificitŕ (capacitŕ di individuare e dunque non esaminare ulteriormente e soprattutto non trattare chi non č portatore della lesione di interesse). Per queste ragioni viene misurato (per esempio) sia il tasso di identificazione, sia la percentuale di richiamo ad approfondimento o il VPP; - descrivere la qualitŕ organizzativa del programma. La valutazione č compiuta mediante standard di riferimento, nella massima parte dei casi adottati dalle Linee guida Europee, secondo un'ottica di benchmark inter- e intraregionale. I risultati della valutazione sono utilizzati, mediante specifiche forme di reporting, in modo sistematico ai livelli: regionale/aziendale; di governancenazionale; internazionale (evidence generation); di societŕ civile. La survey non č un sistema statico di raccolta e viene revisionato sulla base dello sviluppo delle conoscenze. Sulla base del Piano Nazionale della Prevenzione 2010-12, il SIS entrerŕ a far parte del nuovo sistema sanitario nazionale basato su un datawarehouse nazionale di dati individuali. L'intera esperienza dei PS in Italia si candida ad essere un prototipo di una governance innovativa nel panorama di devoluzione del sistema sanitario, contribuendo a identificare strumenti nuovi e a costruire una conoscenza piů approfondita del modello di governance. In questo quadro il sistema informativo/di valutazione č un esempio di sistema costruito in modo partecipato da esperti ed operatori, orientato alla valutazione della distanza osservato-atteso del beneficio di salute ottenibile con la prevenzione secondaria in oncologia.
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Dordit, Luca. "La valutazione dei sistemi educativi: alcune linee di tendenza nei processi di riforma in corso in area OCSE". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 49 (mayo de 2012): 73–76. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-049005.

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Il lavoro intende ricostruire alcune tra le principali linee di tendenza osservabili nei processi di riforma dei sistemi di valutazione dei sistemi educativi a livello nazionale, sulla base delle molteplici attivitŕ di ricerca compiute dall'OCSE negli anni recenti. Per tracciare il quadro dei principali elementi comuni ai processi riformatori, inizialmente si prendono in esame gli approcci ispirati alle logiche di accountability e di improvement, applicati alla valutazione nel settore dell'education. Si introducono successivamente le quattro dimensioni in cui l'OCSE articola il sistema valutativo: accertamento degli esiti di apprendimento degli studenti (student assessment), valutazione della performance degli insegnanti (teacher appraisal), valutazione delle istituzioni scolastiche (school evaluation) e valutazione complessiva del sistema educativo (system evaluation). Infine vengono riprese ed approfondite alcune tendenze comuni, riscontrabili sul piano internazionale per ciascuna delle dimensioni considerate.
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Serafina, Pastore. "Valutazione e formazione alla ricerca: la via della riflessivitŕ". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 48 (enero de 2012): 79–86. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-048006.

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La diffusione di nuove pratiche di valutazione, strettamente correlate alle recenti riforme istituzionali, sembra caratterizzare l'attuale sistema universitario italiano. L'effetto di privatizzazione dell'istruzione e della ricerca, indotto da una distorta interpretazione del principio della libertŕ accademica, ha incentivato la produzione di modelli e di approcci valutativi che non sempre paiono pertinenti. A partire da tale presupposto l'articolo si sofferma sulle forme di valutazione previste per la valutazione del dottorato di ricerca. Dall'analisi emerge come in questo caso la valutazione finisca, e spesso, con l'apparire una mera pratica burocratica; una valutazione apparente, incapace di produrre alcun effetto di apprendimento e di cambiamento.
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Antonio Gariboldi y Antonella Pugnaghi. "Valutazione come dialogo". IUL Research 2, n.º 4 (20 de diciembre de 2021): 308–21. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.166.

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Resumen
L’istituzione del sistema integrato “zerosei” (decreto legislativo n. 65/2017) mira a garantire a tutti i bambini il diritto all’educazione, riconoscendo nei servizi per l’infanzia dei luoghi di cultura educativa e di inclusione sociale. Tuttavia, oltre ad assicurare l’accessibilità, la sostenibilità e l’inclusività, diviene necessario introdurre dei sistemi efficaci di monitoraggio e valutazione, per garantire delle prassi educative di qualità. Nel contesto di un approccio formativo alla valutazione, il presente contributo intende illustrare due differenti percorsi di autovalutazione, il primo legato al processo di accreditamento dei servizi educativi 0-3 in Regione Emilia-Romagna e il secondo realizzato in 20 scuole dell’infanzia statali della provincia di Como.
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Allulli, Giorgio. "Valutazione e cambiamento". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 47 (octubre de 2011): 67–87. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-047011.

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Č forte nella comunitŕ dei valutatori una sensazione di insoddisfazione rispetto agli esiti della propria attivitŕ rispetto al sistema che viene sottoposto a valutazione, cosě come perdura negli utenti dei servizi pubblici l'insoddisfazione rispetto alla qualitŕ dei servizi ricevuti, nonostante i tanti Rapporti di valutazione. I modelli comunemente utilizzati per valutare e migliorare la qualitŕ dei sistemi formativi, basati rispettivamente sulla valutazione di prodotto o di processo forniscono apporti importanti sotto questo aspetto, ma presentano anche rilevanti elementi di debolezza. Č necessario trovare forme di integrazione tra questi due approcci, come indica anche il modello preso come riferimento dall'Unione europea per la recente Raccomandazione sull'assicurazione di qualitŕ dell'Istruzione e formazione professionale.
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Finotto, Francesca, Roberto Monaco y Giorgia Servente. "Un modello per la valutazione di energia biologica in un sistema ambientale". SCIENZE REGIONALI, n.º 3 (noviembre de 2010): 61–84. http://dx.doi.org/10.3280/scre2010-003003.

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Resumen
Nell'ambito di ricerche volte allo studio del mantenimento della stabilitŕ ecologica e della conservazione della biodiversitŕ di un sistema ambientale, uno strumento utile alla valutazione della frammentazione di un territorio č il cosiddetto grafo ecologico. La costruzione di quest'ultimo si propone un modello dinamico per la valutazione dell'evoluzione dell'energia biologica nel sistema stesso. Una volta determinato il modello, rappresentato da un sistema di due equazioni differenziali ordinarie, si determinano gli equilibri dello stesso e se ne discute la stabilitŕ. Infine, in sede applicativa, si considera il sistema ambientale relativo al comune di Monforte d'Alba (CN) ottenendo l'evoluzione delle variabili del modello ai fini della stabilitŕ del sistema stesso.
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Alboreo, Carlo, Rossella Carneade, Annalisa Della Monica, Tatiana Bolgeo, Angela Carpentiere y Lucia Di Nardo. "Il nuovo codice colore per la valutazione della priorità nel triage infermieristico: studio pilota". Dissertation Nursing 2, n.º 1 (30 de enero de 2023): 63–70. http://dx.doi.org/10.54103/dn/19427.

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INTRODUZIONE:Stante come il numero degli accessi dei pazienti in un dipartimento di emergenza (ED) non possa essere pianificato con precisione, le risorse disponibili possono essere talvolta sovraccariche ("affollamento"), con conseguenti rischi per la sicurezza dei pazienti. OBIETTIVO:L’obiettivo del presente studio è stato quello di valutare l’efficacia di nuovo sistema di valutazione di triage presso il Pronto Soccorso di un’azienda ospedaliera italiana. MATERIALI E METODI: Studio pilota a due bracci; assegnazione ai due gruppi (valutazione standard –codice a 4 vs valutazione sperimentale – codice 5 colori) attraverso randomizzazione semplice. Sono state confrontate le valutazioni infermieristiche al momento del triage di ammissione con quelle al momento della dimissione.RISULTATI:Sono stati arruolati 1060 soggetti con “dolore toracico non traumatico” e 960 inquadrati come “disturbi neurologici acuti”; l’adozione del nuovo codice colore ha permesso una valutazione corretta del grado di gravità in oltre l’86% dei casi “cardiologici” e il 93% dei casi “neurologici”; il metodo standard ha permesso una valutazione corretta inferiore all’83% nei casi cardiologici e al 77% in quelli neurologici.CONCLUSIONI:I risultati emersi depongono a favore del nuovo sistema valutazione in triage infermieristico a cinque livelli; approfondimenti su campioni più ampi sono auspicabili.
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Ballarino, Gabriele, Daniele Checchi, Carlo Fiorio, Stefano Iacus, Marco Leonardi y Giuseppe Porro. "La valutazione dell'efficacia del "sistema delle doti" della Regione Lombardia: modelli statistici e criticitŕ nella progettazione". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 49 (mayo de 2012): 39–76. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-049004.

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Il contributo descrive e commenta un esercizio di valutazione svolto per conto della Regione Lombardia nel biennio 2009-2011. Oggetto della valutazione era una serie di programmi (le "doti") rivolti all'inserimento occupazionale di categorie di soggetti variamente svantaggiati, che ricevono voucher con cui accedere a servizi per l'impiego forniti da operatori accreditati, sia pubblici che privati. Il fine della valutazione era la produzione di un ranking per la valutazione dell'efficacia del servizio dei vari operatori. L'articolo descrive in primo luogo i dati che sono stati resi disponibili al gruppo dei valutatori e, a partire da questi, una serie di criticitŕ collegate al disegno del programma. Quindi vengono descritti i modelli statistici utilizzati: due versioni di un modello multilivello a effetti casuali e un modello di analisi della frontiera di efficienza (DEA). Infine, si spiega perché il ranking cosě costruito non č utilizzabile operativamente e cosa si puň fare per superare le criticitŕ e ottenere una valutazione completa e soddisfacente di importanti politiche pubbliche analoghe a quella descritta in questo lavoro.
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Grion, V., S. Roberts y G. Casanova. "Valutare gli insegnanti italiani? Uno sguardo alle esperienze europee". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 49 (mayo de 2012): 119–35. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-049008.

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La problematica della valutazione degli insegnanti italiani risulta oggi al centro di un emergente dibattito sia all'interno delle scuole, sia in ambito di politica scolastica. L'evoluzione del ruolo e dei compiti dell'insegnante nel contesto dei processi di autonomia delle scuole e i richiami, provenienti dall'Europa comunitaria, alla ricerca di una migliore qualitŕ dei sistemi scolastici nazionali rendono sempre piů urgente la necessitŕ di fornire alle scuole e ai decisori politici, strumenti per valutare la professionalitŕ del personale scolastico. L'Italia, in effetti, rappresenta in tal senso il fanalino di coda dei paesi europei, non disponendo di alcun sistema di valutazione degli insegnanti. In questo contesto, il contributo qui presentato, frutto di un lavoro di ricerca teorica comparativa, svolta su documenti di ricerca relativi alla valutazione degli insegnanti in ambito internazionale, intende mettere in luce vantaggi e limiti di diversi sistemi e strumenti di valutazione dei docenti, abbozzando una proposta per la messa in atto di un sistema valutativo nazionale. I risultati ottenuti sono discussi in relazione allo specifico punto di vista pedagogico assunto dalle ricercatrici.
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Giuseppe, Vecchio. "Tecniche di valutazione e caratteristiche istituzionali dell'autonomia universitaria". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 48 (enero de 2012): 45–58. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-048004.

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Resumen
Il problema della valutazione haa costiituito, da sempre, uno degli aspetti piů significativi della vita universitaria. L'universitŕ ha sempre costituito il luogo di valutazione della ricerca e, contemporaneamente, il luogo di valutazione dell'ammissibilitŕ degli studiosi alle funzioni di insegnamento e di ricerca finanziate e sostenute dalle varie espressioni della societŕ ( comunitŕ religiose, comunitŕ locali, Stato, ecc.). La valutazione č, dunque, essenziale alla vita e alla continuitŕ del sistema di formazione superiore e di ricerca per la formazione. In questa fase storica, sono entrati in crisi i meccanismi tradizionali di valutazione, fondati sull'autonomia e sull'autogoverno delle stesse comunitŕ accademiche, e si tenta di elaborare nuovi strumenti che garantiscano piů significativi livelli di oggettivitŕ e piů ampi spazi di di confronto per il riconoscimento della validitŕ della ricerca e, quindi, della legittimazione di coloro che la ‘professano'. L'obbiettivo del saggio č quello di proporre una riflessione sulla praticabilitŕ di metodi di valutazione che utilizzano sistemi ‘automatici' di ‘quantificazione' ai fini della formulazione dei ‘giudizi' e di metodi di valutazione che utilizzano sistemi ‘soggettivi accademicamente responsabili' di formulazione dei ‘giudizi'.
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Castoldi, Mario. "Dalla valutazione al miglioramento: uno snodo chiave per il Sistema Nazionale di Valutazione". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 61 (marzo de 2016): 82–101. http://dx.doi.org/10.3280/riv2015-061006.

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Godoy Dotta, Alexandre. "La politica pubblica per la valutazione di qualità come il modo della valutazione dell'educazione come un bene pubblico". Revista Eurolatinoamericana de Derecho Administrativo 4, n.º 2 (29 de diciembre de 2017): 43–57. http://dx.doi.org/10.14409/rr.v4i2.7117.

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Il presente articolo ha come oggetto l’analisi storica e politica relativa alla nascita del concetto d’insegnamento di qualità nell’organizzazione dell’educazione in Brasile. Per raggiungere questo obiettivo, si concentra sullo status di“diritto all’educazione” o “servizio pubblico educazionale” come bene pubblico. Discorre sull’organizzazione del sistema educazionale brasiliano e presenta considerazioni sul problema delle interpretazioni restrittive e formali del sistema educativo, soprattutt o nei termini della proposta neoliberale tipica degli anni novanta. Sviluppa riflessioni sul concetto di qualità e sulla possibilità di metterlo in pratica, attraverso le determinazioni della Costituzione brasiliana, secondo un’interpretazione sostanziale delle politiche pubbliche valutative.
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Cepollaro, Gianluca. "Ambiguitŕ, competenze e valutazione del personale". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 45 (octubre de 2010): 15–26. http://dx.doi.org/10.3280/riv2009-045003.

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L'articolo cerca di approfondire come la considerazione dell'ambiguitŕ propria in ogni processo valutativo puň aiutare a comprendere i limite dei metodi, degli strumenti e delle tecniche tradizionali. La valutazione del personale č innanzitutto un processo relazionale e contestuale prima di essere un sistema per misurare le performance rispetto alle attese a controllare il rapporto tra obiettivi e risultati. La cura della relazionalitŕ e l'adozione di un approccio evolutivo alle competenze puň aiutare nel mettere a punto un processo di valutativo capace di sviluppare spazi di riconoscimento e solidarietŕ tra individui e organizzazioni.
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Vitrano, Francesco. "Questioni aperte nella dichiarazione dello stato di adottabilità: la prospettiva del neuropsichiatra dell'età evolutiva". MINORIGIUSTIZIA, n.º 1 (enero de 2023): 53–68. http://dx.doi.org/10.3280/mg2022-001005.

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L'articolo descrive in una prospettiva multidisciplinare giuridica e psicologica alcune delle questioni aperte relative alla dichiarazione dello stato di adottabilita di un minore. In questa logica vengono analizzate le questioni relative al danno causato nel minore dalle esperienze sfavorevoli infantili, la questione dei tempi, le problematiche relative agli interventi di supporto e di cura e alla valutazione del sistema familiare coinvolto nel procedimento. Si rappresenta la complessita del percorso ma anche la necessita e l'emergenza temporale in una prospettiva in cui diventa essenziale la possibilita che un minore in condizione di disagio possa rappresentare in giudizio le sue esigenze/bisogni. Parole chiave: stato di adottabilita, esperienze sfavorevoli infantili, tempo, valutazione delle funzioni genitoriali, sistema giustizia e servizi.
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Milani, Paola. "Valutare le competenze genitoriali o promuovere analisi ecosistemiche dei bisogni di sviluppo dei bambini?" MINORIGIUSTIZIA, n.º 1 (enero de 2023): 69–78. http://dx.doi.org/10.3280/mg2022-001006.

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Sui 400.000 bambini che si stima siano presi in carico dal sistema di welfare, sembra che circa il 10% riguardi segnalazioni di violenza e abuso per commissione che necessitano di interventi nell'area della protezione, per problematiche chiaramente connesse alla loro sicurezza. Quale approccio alla valutazione e alla progettazione è proposto a quel 90% di bambini e famiglie che si rivolgono ai servizi per problematiche connesse a situazione di vulnerabilità, negligenza, povertà e svantaggio sociale e che necessitano di un paradigma di intervento partecipativo e preventivo? L'articolo intende presentare un approccio alla valutazione delle situazioni familiari che pone al centro non tanto la sola valutazione delle competenze genitoriali, ma l'analisi ecosistemica dei bisogni dei bambini.
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Napoli, L. "Una scheda di valutazione delle competenze del personale: strumento per il coordinatore infermieristico dei servizi di dialisi". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, n.º 1 (24 de enero de 2018): 52–62. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1117.

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La valutazione delle competenze dei professionisti della salute è sicuramente un fattore strategico per l'eccellenza del Sistema Sanitario Nazionale, nonché una responsabilità alla quale il Coordinatore Infermieristico (CI.) non dovrebbe venir meno. Obiettivo del presente lavoro è stata l'identificazione di una Scheda di Valutazione delle Competenze (SVC) quale strumento di valutazione oggettiva e stimolo all'autoriflessione e autovalutazione per l'infermiere, e per il neoassunto in dialisi. Il progetto si è sviluppato costituendo un Profilo delle Competenze (PdC) specifico per l'infermiere delle unità di dialisi. Appreso che all'estero l'infermiere di dialisi possiede una specializzazione certificata e che i metodi di valutazione si basano sull'identificazione delle singole attività specifiche per ogni ruolo e l'assegnazione di un punteggio attraverso scale tipo Likert, si è proceduto all'elaborazione della SVC declinata dal PdC. La scheda è stata distribuirla in 26 Centri Dialisi di Piemonte e Valle d'Aosta attraverso il metodo di indagine ‘Delphi’. Parallelamente, è stato inviato un questionario indirizzato ai CI. per indagare il processo di valutazione presso i loro servizi. Ha aderito all'indagine il 38.5% dei Centri: la SVC è stata testata anche su 20 infermieri; nessuno ha espresso un giudizio totalmente negativo, la SVC è stata considerata una scheda valutativa completa, in grado di favorire l'autoriflessione e l'autovalutazione, nonché un ‘ottimo strumento specifico’ potenziale: una effettiva validazione dello strumento necessita di un maggior numero di valutazioni e verifiche tra pari. (nursing)
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Loreti, Claudia. "Gli indicatori di valutazione del sistema universitario italiano: un’analisi critica". Quaderni di Sociologia, n.º 35 (1 de agosto de 2004): 81–102. http://dx.doi.org/10.4000/qds.1112.

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Antonioli, Davide, Annaflavia Bianchi, Massimiliano Mazzanti y Paolo Pini. "Crisi economica e performance d'impresa: il ruolo dell'innovazione in un contesto produttivo locale". ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, n.º 1 (septiembre de 2010): 177–206. http://dx.doi.org/10.3280/es2010-001012.

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Partendo dalla base di studi microeconomici sul comportamento delle imprese in termini di attivitÀ innovativa, il presente lavoro offre un'analisi empirica per un sistema produttivo locale (Ferrara) volta ad evidenziare la presenza di legami tra attivitÀ innovativa in differenti sfere e performance economica d'impresa in un periodo di recessione. Si testa se l'attivitÀ innovativa svolta prima della crisi economica ed in risposta ad essa garantisca migliori performance economiche durante la fase acuta della crisi stessa. I risultati mostrano che le imprese piů impegnate in attivitÀ innovative pregresse e contemporanee alla crisi sono anche quelle che risentono in minor misura della crisi, che la affrontano con comportamenti proattivi e mostrano migliori performance economiche anche nel pieno della crisi. Questo risultato si realizza grazie soprattutto al ruolo cruciale svolto dalle complementarietÀ e sinergie tra le attivitÀ intraprese dall'impresa nelle differenti sfere innovative.
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Vasselli, Stefania y Antonio Federici. "La valutazione dei Piani regionali di prevenzione". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 50 (diciembre de 2012): 41–53. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050004.

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L'esperienza del Piano nazionale di prevenzione 2010-2012 (PNP), adottato con Intesa Stato Regioni 29 aprile 2010, si segnala per la sua importanza non solo per i contenuti e le metodologie adottate ma anche per il significato che assume all'interno dei rapporti tra le Istituzioni. La sua impostazione prevede infatti che il Ministero svolga Azioni centrali (DM 4 agosto 2011) a supporto della Programmazione regionale, come espressione dell'assetto costituzionale, secondo il modello di governance della stewardship, recepito dall'Italia con la carta di Tallin. Sul piano dei contenuti, il PNP pone grande e sistematica attenzione alla necessitŕ di disponibilitŕ e fruibilitŕ delle evidenze in tre momenti principali: prove di efficacia teorica (efficacy); monitoraggio e valutazione degli interventi; evidenze di impatto sugli outcome (effectiveness). In questa logica, e nel modello di governance adottato, l'attivitŕ di valutazione ha un significato sistemico di produzione di informazioni (intelligenza) funzionali a supportare la programmazione, l'implementazione, la valutazione degli interventi e si sta realizzando mettendo in campo molteplici azioni (certificazione; capacity building; promozione della cultura e degli strumenti di pianificazione e valutazione; attivitŕ di studio) e coinvolgendo interlocutori e partner diversi. In particolare, attraverso l'Azione centrale prioritaria "Intesa Stato Regioni su registri, sorveglianze e sistemi informativi per la prevenzione", si sta perseguendo l'obiettivo di un approccio integrato alle valutazioni di impatto degli interventi di prevenzione che definisca, al piů alto livello di concertazione, gli ambiti tematici, gli obiettivi conoscitivi e le regole di implementazione di un sistema informativo integrato per la prevenzione e che quindi tenga conto sia delle caratteristiche proprie di questi interventi (e delle relative difficoltŕ epistemologiche della loro valutazione), sia della conseguente attuale scarsezza e frammentarietŕ di informazione e valutazione.
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Silvani, Alberto, Filippo Bonella, Lucia Cella y Alessandro Rotilio. "Nuovi mercati della valutazione: misurare l'impatto di uno sforzo addizionale territoriale in ricerca e innovazione". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 42 (julio de 2009): 53–68. http://dx.doi.org/10.3280/riv2008-042004.

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Resumen
- Research and innovation policies have been increasingly ascribed to regions as a consequence of devolving power and resources from the national level to the local level. Local administrators have been empowered with new and challenging responsibilities but often lack the necessary instruments and knowledge to adequately evaluate the undertaken initiatives and to operate consistently with the European and national dimensions. In this respect impact assessment brings in a new metrics that is neither exclusively related to the scientific and/or economic value of the innovation results nor to a support function to other policies. Experts and/or ad hoc organisations are often appointed by local administrations with the task of describing the dimensions of such impact - qualifying (and quantifying) its descriptive parameters and identifying interested parties. So far this approach has not produced robust results as for the causality links generated, the additionality issue and the role of the local dimension, while the available tool-box is quite poor. This paper is intended to illustrate the results of a pilot experience carried out in the last few years in Trentino. The analysis takes into account the relations among policy makers, available tools, resources, and the role of the public administration and of professional evaluators. Conceptual and interpretative approaches and tools need further development, but the mayor weakness seems to come from the relationship between customer and evaluators. A new market based on new rules, professional roles and shared behaviours is needed in order to address a correct evaluation pathway and to analyse policies and activities within a common frame.Key words: impact analysis, regional development, research and innovation policy, policy EvaluationParole chiave: analisi d'impatto, sviluppo regionale, politica della ricerca e dell'innovazione, valutazione delle politiche
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Magro, Giuseppe, Giovanni Urbani y Stefania Pellegrini. "Esperienza innovativa di Valutazione Ambientale Strategica. Il caso di un piano forestale provinciale". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 49 (mayo de 2012): 77–91. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-049006.

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Resumen
Il tema della valutazione ambientale strategica (VAS) č di grande attualitŕ nell'ambito del dibattito politico e tra gli specialisti del settore, sia a livello nazionale sia a livello europeo e internazionale: siamo di fronte a un concetto multidimensionale, che spesso viene considerato erroneamente un adempimento amministrativo. L'articolo presenta gli esiti ottenuti dall'applicazione di un sistema innovativo nell'ambito della procedura di VAS per la stima dei potenziali impatti di un Piano di Indirizzo Forestale di una provincia del nord. Il sistema proposto prevede la caratterizzazione delle componenti emissive associate agli elementi di stressor e l'analisi previsionale degli impatti specifici e cumulativi derivanti dall'azione simultanea degli elementi di pressione antropica, associati alla specificitŕ degli interventi costitutivi del Piano, sul territorio e sulle componenti di vulnerabilitŕ ambientale. In tale modo la procedura di VAS diventa processo, per l'attuazione di politiche razionali del territorio.
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Lattuada, Paola, Luca Marcello Manganaro, Massimo Verga, Daniela De Bernardi, Alessandra Mariconti y Niccolò Valli. "La valutazione del personale come strumento di sviluppo delle risorse umane. Il nuovo sistema di valutazione del personale dell'ATS dell'Insubria". MECOSAN, n.º 106 (mayo de 2019): 129–49. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2018-106007.

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Zambarloukou, Stella. "La crisi economica e le relazioni industriali in Grecia". GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, n.º 135 (septiembre de 2012): 401–12. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2012-135004.

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Il saggio ricostruisce i principali istituti che governano le relazioni industriali ed il mercato del lavoro in Grecia, per poi focalizzarsi sulle misure adottate dal governo greco in risposta alla crisi economica, ed in particolare su quelle intervenute in materia di lavoro e sul sistema di relazioni industriali. Infine, l'A. propone una valutazione dell'impatto congiunto della crisi economica e degli interventi governativi sulle condizioni di lavoro e sul sistema greco di relazioni industriali.
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Bianchetti, Raffaele, Maritsa Cantaluppi y Francesca Garbarino. "Prevenzione e trattamento di minori e giovani adulti a rischio di radicalizzazione". MINORIGIUSTIZIA, n.º 2 (enero de 2022): 159–74. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-002014.

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L'articolo descrive il Progetto Europeo 3CtoD-Three Circles To Desistance relativo all'applicazione e alla valutazione degli effetti di un programma di trattamento criminologico, denominato CéSURE, di persone ristrette nella libertà aventi "profili" di radicalizzazione. In Italia, il programma è stato realizzato con minorenni e giovani adulti collocati in comunità e su soggetti caratterizzati, tra l'altro, da un sistema valoriale totalizzante e da una certa capacità di resilienza. Il contributo descrive altresì, in estrema sintesi, gli strumenti impiegati.
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Martinoli, C. y E. Tomaselli. "Equitŕ ed eccellenza nella riabilitazione visiva: l'esperienza dell'Istituto "D. Chiossone"". CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, n.º 1 (octubre de 2009): 74–97. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2009-001007.

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Resumen
- In relazione agli obiettivi del programma Vision 2020, che comprendono l'eliminazione della cecitŕ da cause evitabili, la IAPB (International Agency for Prevention of Blindness) raccomanda alle strutture interessate l'applicazione di due principi: equitŕ ed eccellenza. Il Centro di Riabilitazione Visiva dell'Istituto "D. Chiossone" ha stabilito di attuare nella propria attivitŕ i suddetti principi adottando il Sistema di Gestione per la Qualitŕ come previsto dalla norma UNI EN ISO 9001:2000. Sono state quindi implementate procedure standardizzate per la presa in carico degli utenti sia nella fase di ammissione al Centro sia in quelle della valutazione funzionale e dell'elaborazione del progetto riabilitativo individuale. Tali procedure consentono di garantire al tempo stesso l'uniformitŕ (= equitŕ) e la personalizzazione (= eccellenza) dei trattamenti, che vengono programmati e sottoposti a verifica attraverso l'applicazione di 25 protocolli elaborati presso il Centro, 16 dei quali destinati all'etŕ evolutiva. Nel presente lavoro vengono elencati e commentati i protocolli; alcuni di essi, a titolo esemplificativo, sono riportati in allegato.Parole chiave: riabilitazione visiva, protocolli di valutazione, Sistema di Gestione per la Qualitŕ
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Caruso, Francesca A. M. "I mass media nella postmodernitŕ: nuovo sistema istituzionale informale delle dinamiche ordine/disordine del sistema sociale". RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, n.º 2 (julio de 2012): 109–23. http://dx.doi.org/10.3280/sa2012-002007.

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Resumen
Nell'epoca dell'informazione, in cui regna sovrana la rappresentazione iconica della notizia che con il suo potere di definizione agisce sulla percezione sociale, fornendo le chiavi interpretative che orientano l'attenzione e modellano il sapere, i mass media diventano fondamentali agenti di riduzione o amplificazione delle dinamiche che interessano il livello ordine/disordine del sistema sociale. La rappresentazione sociale dei rischi č, infatti, influenzata dal sistema mediale, che ne condiziona i processi e le gerarchie, ricostruendo l'universo simbolico per la loro valutazione. Ciň implica un grande potere dei media, capaci di tranquillizzare o allarmare, giustificare o denunciare situazioni potenzialmente rischiose. La funzione di carattere civico da essi assolta finisce, dunque, per scontrarsi con le logiche commerciali di profitto che non si sottraggono dallo speculare sulle paure collettive.
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Camuffo, Monica, Silvia Lombardo y Gabriele Zanetto. "Valutazione ambientale strategica: l'approccio del sistema di supporto alle decisioni DIVAS". CULTURE DELLA SOSTENIBILITA ', n.º 5 (octubre de 2009): 146–59. http://dx.doi.org/10.3280/cds2009-005009.

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- Strategic Environmental Assessment has become a wide use instrument to integrate sustainability issues in policies, plans and programmes. Currently it is oriented towards a wider integration in the process of decisionmaking but practitioners still seem to approach it as an Environmental Impact Assessment applied to the PPPs level. The analysis of the literature, of the experiences of Veneto Region (Italy) and the integration with the experiences and knowledge of administrators, researchers and private firms in the Adriatic area have lead to thedevelopment of a Decision Support System (DIVAS) with the financial support of the EU-INTERREG Adriatic cross border- Adriatic new neighbourhood programme. In DIVAS some instruments were suggested, but overall it was proposed a procedure, DIVAS doesn't mean to substitute the evaluators and the planners but to support them in reflecting on the process to evaluate the plan from ex-ante to expost.
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Gianecchini, Martina, Nicoletta Masiero y Enrico Miatto. "Formazione professionale ed esiti occupazionali: un modello di valutazione e un'applicazione al Veneto". ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, n.º 2 (noviembre de 2011): 111–33. http://dx.doi.org/10.3280/es2011-002011.

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L'articolo affronta il tema dell'inserimento occupazionale dei giovani in possesso di una qualifica professionale. Viene proposto un modello di valutazione della formazione professionale che considera tre prospettive: quella del mercato del lavoro (focalizzata sulla "qualitÀ" dell'inserimento occupazionale post-qualifica), quella del sistema formativo (centrata sull'efficacia e l'efficienza dell'ingresso) e quella dell'individuo (relativa alla percezione di utilitÀ delle competenze apprese e al livello di soddisfazione rispetto all'esperienza formativa nel suo complesso). Il modello č stato elaborato all'interno del progetto di ricerca nazionale biennale "Valutazione degli esiti e dell'impatto delle Politiche formative nell'ambito della formazione professionale" finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e coordinato da Ires, del quale vengono presentati una sintesi dei risultati con riferimento al Veneto.
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Palmieri, A., L. Cesaro, C. Girardi y R. Bonsignore. "Rottura spontanea di un dermoide intracranico". Rivista di Neuroradiologia 6, n.º 4 (noviembre de 1993): 503–8. http://dx.doi.org/10.1177/197140099300600415.

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Viene presentato un caso di tumore dermoide intracranico spontaneamente rotto, in un ragazzo di 16 anni, con esordio clinico rappresentato da crisi epilettica generalizzata. La TC e la RM evidenziano bene i caratteri morfologici e strutturali della cisti consentendo una valutazione completa della diffusione del suo contenuto nello spazio liquorale. Vengono presentati tutti i differenti aspetti che può assumere il liquido cistico sia all'interno del sistema ventricolare che nello spazio subaracnoideo.
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Fiore, Brunella. "Verso l'adesione alla ricerca mixed methods nella valutazione dell'istruzione? Alcune indica-zioni dall'Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema di Istruzione (INVALSI)". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 76 (agosto de 2021): 91–106. http://dx.doi.org/10.3280/riv2020-076006.

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Musatti, Tullia, Isabella Di Giandomenico y Maria Cristina Picchio. "Il ruolo della valutazione nella costruzione di un sistema integrato di servizi per l'infanzia". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 40 (febrero de 2009): 89–106. http://dx.doi.org/10.3280/riv2008-040006.

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- The analysis of the relationships between evaluation activities and re-organization of early educational provision in Italy shows the potential role of evaluation in the processes of modernization of public administration. Local governments need both to guarantee a good quality of the public as well as subsidized early educational centers and to build up an integrated network of all the centers in their area. In this perspective, evaluation becomes a basic tool of local governance. This paper will present a project of evaluation of infant-toddler daycare centers realized on demand of the City of Rome. The project implemented an articulated system of evaluation based on a process of discussion on the definition and evaluation of quality that was shared among different stakeholders and implemented according to procedures of documentation, analysis, and evaluation of the different components of the center quality. The analysis of this experience shows that, within an integrated local network of early educational centers, the evaluation activities aimed at institutional accreditation or at excellence accreditation are likely to be the same. The paper also discusses the value of an approach to the evaluation of early educational services based on inter-subjectivity and participation of many stakeholders. Key words: early educational provision, accreditation, participant evaluation, empowerment, sustainability.
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Spallacci, Arnaldo. "Autavalutazione delle scuole e valutazione di sistema. Ruolo e competenze di chi valuta dall'interno". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 61 (marzo de 2016): 141–57. http://dx.doi.org/10.3280/riv2015-061009.

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Caso, Roberto y Giovanni Pascuzzi. "Valutazione dei prodotti scientifici nell'area giuridica e ruolo delle tecnologie digitali". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 49 (mayo de 2012): 25–38. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-049003.

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Al fine di valutare i prodotti della scienza giuridica italiana e renderli confrontabili con i lavori di altre aree scientifiche, alcuni attori istituzionali hanno proposto di classificare generi letterari (ad es., monografia, articolo, nota a sentenza ecc.), sedi editoriali e riviste. Una parte delle associazioni scientifiche dell'area giuridica ha preso una posizione comune nel "documento sulla valutazione" del 1° ottobre 2010 su metodi e criteri che dovvrebbero essere applicati da vari organismi istituzionali per differenti scopi. La pagine che seguono sono dedicate a svolgere rilievi critici a margine del documento e a rilevare che le tecnologie digitali (in particolare, il sistema dell'Accesso Aperto alla scienza) possono giocare un ruolo di primo piano nella valutazione dei prodotti della scienza giuridica.
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Marri, Marcello. "Valutazione e terapia del dolore nel disabile grave". CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, n.º 3 (abril de 2012): 49–54. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-003008.

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Negli ultimi anni la ricerca di laboratorio e quella clinica hanno aperto nuovi scenari nella fisiopatologia del dolore, permettendo un'approfondita comprensione di numerosi eventi presenti nella persona sofferente. La trasformazione del dolore da "sintomo-segnale d'allarme" caratteristico dell'evento acuto in una vera e propria sindrome "dolore-malattia" caratteristica del quadro cronico č in funzione della "persistenza nel tempo" o della "alta intensitŕ non controllata". All'evoluzione temporale del dolore č associato l'impatto negativo sulla persona. Differenze di ordine neurofisiologico, neuropsicologico e comportamentale giustificano la distinzione dolore acuto-sintomo/dolore cronico-sindrome [4]. Queste scoperte, insieme ad una nuova sensibilitŕ culturale che si č fatta strada nella societŕ civile, hanno permesso a molti operatori sanitari di porre il dolore al centro dell'attenzione della loro attivitŕ assistenziale. Pertanto si sono predisposti e vengono seguiti in molti Centri di cura protocolli e/o procedure che prevedono l'utilizzazione di scale per la valutazione dell'intensitŕ percepita del dolore o della inabilitazione che ne consegue e per la misurazione della componente affettiva, in diversi tipi di soggetti e/o in diversi quadri patologici, utilizzando, come nel caso dei neonati/lattanti o di condizioni cliniche estreme (coma farmacologico), il rilievo del cambiamento di alcuni parametri vitali o fisiologici. Queste scale possono essere distinte, semplificando e dal punto di vista della modalitŕ di "somministrazione", in due gruppi: quelle di Autovalutazione e quelle di Eterovalutazione. Numerose équipe hanno lavorato per trovare i segni comportamentali e fisici idonei a reperire e misurare il dolore nel bambino con disabilitŕ complessa e che non puň esprimersi verbalmente [3]. In Francia l'équipe dell'Ospedale "San Salvadour" (Hyčres) ha messo a punto una scala di 10 item, la DESS (Douleur Enfant San Salvadour), sul modello della DEGR (Douleur Enfant Gustave Roussy). I 10 punti si riferiscono alle modificazioni, in presenza di dolore, di segni neurologici abituali [2]. Un gruppo canadese ha messo a punto e validato una lista di 30 item molto semplici (pianto, grido, gemito, smorfia ecc.) che non necessita di conoscenza preliminare del bambino con disabilitŕ: č la NCCPC (Non-Communicating Children's Pain Checklist) [1]. Per trattare il dolore abbiamo a disposizione due approcci: cercare di interferire con il Sistema Eccitatorio filtrando o inibendo la trasmissione del messaggio "dolore" o rinforzare il Sistema Inibitorio. I mezzi a disposizione per ridurre il dolore sono numerosi e complementari. Per ottenere buoni risultati č sovente necessario associarne molti.
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Fusaro, Carlo. "MEDIA, SONDAGGI E SPESE ELETTORALI: LA NUOVA DISCIPLINA". Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 24, n.º 3 (diciembre de 1994): 427–64. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200023194.

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IntroduzioneLa legge 10 dicembre 1993, n. 515 costituisce un vero e proprio «sistema elettorale di contorno». Pur constando di soli 20 articoli, si tratta di un testo di notevole complessità e assai eterogeneo. Questo saggio si propone di illustrarne genesi e contenuti, di mettere in luce alcune delle problematiche che ha sollevato e di esprimere qualche valutazione sulla sua prima applicazione in occasione delle elezioni del 1994.
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Lanfranco, Lorena. "Le mutilazioni genitali femminili: punti di forza e criticità del sistema di contrasto". MINORIGIUSTIZIA, n.º 3 (enero de 2021): 43–52. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-003005.

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I flussi migratori impongono al nostro Paese di riflettere sulla compatibilità di alcune pratiche tradizionali che si palesano inconciliabili con i diritti fondamentali della persona tutelati dalla Costituzione italiana e con i principi sanciti a livello internazionale. Tra queste una posizione di primo piano assumono le mutilazioni genitali femminili (Mgf). Il presente contributo, dopo un inquadramento delle ragioni che stanno alla base delle Mgf, si sofferma sulla risposta dell'ordinamento italiano sul piano penale (art. 583 bis cod. pen.) e sulla decadenza automatica dalla responsabilità genitoriale quale sanzione accessoria, per poi interrogarsi, quanto agli strumenti civilistici, sulla delicata questione della valutazione della capacità genitoriale di coloro che abbiano fatto sottoporre una figlia minore a Mgf. Infine, riflette sulla centralità dei programmi di prevenzione, sensibilizzazione e formazione quali principali direttrici da seguire per l'eradicazione del fenomeno escissorio.
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Borin, D., C. Piovan, T. Bovolon, N. Olivieri, M. Barbiero y C. Loschiavo. "Esperienza nell'utilizzo di un nuovo presidio per il Priming dei CVC nel trattamento di Emodialisi". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 22, n.º 1 (24 de enero de 2018): 18–24. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2010.1192.

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Il catetere venoso centrale rappresenta uno dei possibili accessi vascolari per il paziente in emodialisi. I protocolli attualmente in uso per la procedura di attacco prevedono una serie di manovre di movimentazione del sangue seguite da ripetute connessioni-sconnessioni di alcune siringhe, con possibili rischi infettivi sia per il paziente sia per l'ambiente e con una valutazione soggettiva della portata dell'accesso. In questa breve esperienza abbiamo utilizzato un nuovo presidio, denominato “Haemocatch”, che permette di aspirare il sangue da entrambi i lumi del catetere venoso centrale mediante una sola siringa, di restituire il sangue filtrato e privo di eventuali coaguli e di quantificare la portata dell'accesso prima dell'inizio della seduta dialitica in un sistema chiuso. I vantaggi di questo device innovativo sono la standardizzazione del metodo di priming, la riduzione del numero delle connessioni con conseguente minor esposizione al rischio di infezioni, la maggiore sicurezza sia per il paziente sia per l'operatore e la preliminare valutazione della portata dell'accesso, che fornisce un'importante informazione all'operatore e riduce l'evenienza di interruzione del trattamento per portata insufficiente.
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Caputo, Vincenzina, Maurizio Canavari y Jr Rodolfo M. Nayga. "Valutazione delle preferenze di consumatori campani per un sistema di etichettatura generico sulle "food miles"". ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE, n.º 1 (mayo de 2012): 99–115. http://dx.doi.org/10.3280/ecag2012-001005.

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Our study is aimed at evaluating whether or not different food miles information displayed on labels such as information on the distance and time that the food traveled (nKm) and information on CO2 emission (CO2) during food transportation can affect consumer choice in the case of fresh tomato product. We also examined: (i) the level of sensitivity and knowledge of consumers with regard to the impacts of agro-food system in terms of environmental pollution; (ii) consumers' perception of the effects produced by food transportation; (iii) the degree of importance that consumers attach to information directly or indirectly related to the sustainability of a food product. We conducted a quantitative survey in Naples (Italy) using a discrete choice approach. The data were analyzed using univariate analysis techniques (frequencies) and the estimation of the multinomial logit model (mnl). The results of the univariate analysis show that respondents actually perceive food products distribution as the phase that causes a high negative impact on the environment. The results of the mnl model suggest that on average consumers choices are affected by all the attributes of fresh tomato included in the experimental design. However. a comparison across different fresh tomato attributes suggests that respondents in our sample get the highest utility when nkm label is present, followed by the presence of other sustainability-linked attributes such as organic, CO2.
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Capitello, Roberta, Diego Begalli y Lara Agnoli. "New consumption patterns for alcoholic beverages: value system, product attributes and preferences". RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', n.º 2 (enero de 2013): 15–45. http://dx.doi.org/10.3280/riss2012-002003.

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Resumen
Questo studio si č proposto di offrire una nuova prospettiva al ruolo del sistema di valori dell'individuo nel determinare i modelli di consumo, e ha validato l'ipotesi che sia il sistema di valori a spiegare la valutazione degli attributi di prodotto e le preferenze. L'approccio di analisi seguito č partito dai valori strumentali e terminali dell'individuo per proporre il concetto di fattore valoriale e di sistema di valori. La ricerca si č focalizzata sul consumo di bevande alcoliche ed č stata realizzata attraverso un'indagine a mezzo questionario su un campione della Generazione Y del Nord Italia. I risultati hanno fornito il ventaglio di fattori valoriali che caratterizzano i giovani consumatori e attraverso di essi si č provveduto alla segmentazione per sistema di valori. Sono stati individuati cinque sistemi di valori che hanno condotto anche ad una segmentazione per comportamenti, definendo cinque modelli di consumo. A partire da questi ultimi sono state delineate le principali implicazioni di marketing.
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Fanizza, Fiammetta y Fiorella Spallone. "Diritto allo studio e spazio pubblico: un nuovo framework per l'innovazione sociale". ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, n.º 3 (enero de 2022): 77–90. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-003006.

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Con l'obiettivo di approfondire il concetto di benessere sociale tramite un'analisi del rapporto tra sistema urbano e sistema universitario, l'articolo presenta l'approccio e i primi risultati di una ricerca coordinata da Urban@it (Centro Nazionale di Studi sulle Politiche Urbane) sul tema del diritto allo studio. Tramite lo sviluppo di un approccio focalizzato sulla volontà di intendere il diritto allo studio come un diritto sociale compiutamente inteso, si tratta di una ricerca commissionata dall'Adisu Puglia (Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario) che coinvolge l'intera Regione Puglia allo scopo di individuare condizioni/processi che evitano di considerare le popolazioni studentesche come categorie "peculiari" di cittadini, ossia con bi-sogni e diritti descritti e circoscritti quasi esclusivamente da una condizione di vita transitoria e tutto sommato precaria. In particolare, il lavoro svolto dal Gruppo di Ricerca dell'Università di Foggia sul tema dell'innovazione dell'offerta di servizi per il diritto allo studio applica una metodologia quanti-qualitativa esito della combinazione tra survey (realizzata a livello regiona-le sull'intera popolazione di studenti universitari) e Grounded Theory (su un campione di studenti selezionati tra gli iscritti alle diverse associazioni studentesche). I risultati presentati in questo articolo si concentrano sull'individuazione di "nuovi concetti", utili sia per descrive-re/caratterizzare i contesti delle città universitarie che per definire un comune scenario deno-minato "Puglia città universitaria".
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Maira, G., A. Vignati, E. Marchese, A. Puca, A. Albanese, A. Di Chirico y M. Rollo. "Valutazione del rischio chirurgico nelle malformazioni artero-venose del sistema nervoso centrale". Rivista di Neuroradiologia 15, n.º 1 (febrero de 2002): 137–44. http://dx.doi.org/10.1177/197140090201500113.

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I recenti progressi della neurochirurgia e della neuroradiologia permettono di affrontare i problemi relativi alle malformazioni arterovenose cerebrali secondo diverse modalità terapeutiche anche tra loro combinate. Ci riferiamo in particolare al trattamento diretto microneurochirurgico, alla riduzione od esclusione della malformazione vascolare dal circolo mediante trattamento endovascolare anche ripetuto nel tempo ed al trattamento radiochirurgico. Diversi fattori sono stati correlati alla valutazione del rischio chirurgico, quali la sede, le dimensioni, l'angio-architettura, con particolare riferimento alla presenza di aneurismi arteriosi o venosi ed al pattern del drenaggio venoso. Altri fattori che influenzano il rischio chirurgico sono quelli relativi al quadro generale del paziente ed alle sue condizioni neurologiche. L'indicazione al trattamento di una malformazione vascolare si pone se il rischio dell'opzione terapeutica è considerato “accettabile”, ossia inferiore rispetto a quello della storia naturale. Gli Autori espongono i risultati della casistica personale relativa a 20 pazienti trattati con modalità chirurgica ed endovascolare.
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Cinquini, Lino, Cristina Campanale, Flavio Del Bianco y Chiara Oppi. "Un modello di performance management per mitigare il problema dell'ambiguità nell'organizzazione della prevenzione collettiva: il caso della Regione Friuli-Venezia Giulia". MECOSAN, n.º 117 (abril de 2021): 77–109. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-117005.

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Questo articolo discute come la realizzazione di un sistema di performance management all'interno dei processi dei dipartimenti di prevenzione della Regione Friuli-Venezia Giulia possa ridurre alcune variabili di ambiguita organizzativa. Attraverso un approccio quali-quantitativo basato su action research e survey i ricercatori hanno partecipato alla realizzazione di un sistema che, nell'ambito dei dipartimenti di prevenzione, descrive i processi e le attivita svolte in relazione a specifici target e ne determina il consumo di risorse standard. Inoltre, e stata realizzata un'indagine esplorativa per l'assessment ex ante delle potenzialita del sistema in termini di riduzione di ambiguita, che puo contribuire a fornire input per una revisione del sistema prima della sua implementazione. Questa ricerca presenta i seguenti contributi e implicazioni. Il primo contributo si evidenzia rispetto alla letteratura sull'ambiguita. Il secondo contributo e relativo alla definizione di un approccio per la valutazione ex ante delle potenzialita di un sistema di misurazione delle performance nella mitigazione dell'ambiguita. I risultati hanno implicazioni pratiche per il management sanitario e forniscono spunti di riflessione a supporto dello sviluppo di sistemi di misurazione della performance nella prevenzione collettiva.
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Pezzagno, Michèle y Anna Richiedei. "Quale futuro per la rendita? Riflessioni e tendenze di ricerca". ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, n.º 129 (marzo de 2021): 209–31. http://dx.doi.org/10.3280/asur2020-129-s1010.

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Il dibattito scientifico, culturale e politico sul consumo di suolo e sul recupero del patrimo-nio esistente è pervasivo. Si ravvisa la necessità di provare a spostare lo sguardo rispetto alla tradizionale definizione della rendita cercando di costruire, tramite un confronto tra i saperi scientifici, un diverso sistema di valori utili alla valutazione dei suoli e dei servizi ecosistemici, affrontando con nuova consapevolezza alcuni nodi storici del governo del territorio tra cui la rendita.
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Palumbo, Mauro y Sonia Startari. "La valutazione e la certificazione delle competenze nei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnico Superiore (IFTS) della Regione Liguria". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 50 (diciembre de 2012): 109–25. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050007.

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Il contributo intende descrivere l'esperienza di un progetto pilota della Regione Liguria sulla "creditizzazione" e la valutazione delle competenze acquisite nei percorsi di Istruzione Formazione Tecnico Superiore (IFTS). Tale sperimentazione ha comportato una riflessione con diversi stakeholder del mondo della scuola, della formazione professionale e delle imprese, sul concetto di competenza e di credito formativo e, soprattutto, sul come connetterli in un processo di riconoscimento e valutazione. I contenuti e le metodologie sono stati sviluppati in modo partecipato e la stessa partecipazione ha comportato la messa in discussione del modo in cui fino a quel momento i vari soggetti avevano operato e dei diversi significati che attribuivano ai diversi concetti implicati. In una prospettiva sperimentale sono stati affrontati alcuni dei principali problemi relativi alla costruzione e alla messa in pratica di una metodologia di valutazione e riconoscimento delle competenze e dei crediti; in questo modo si č pervenuti a definizioni convergenti che hanno permesso di mettere a sistema un modello condiviso, frutto di un vero e proprio reframing dei processi attivati. Infatti, il lavoro comune finalizzato alla condivisione di modelli e metodologie ha prodotto un consenso sul piano operativo che ha generato anche un lessico e una sintassi comune e una rivisitazione delle concettualizzazioni implicite con cui gli operatori si erano fino a quel momento accostati a questi temi.
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Scotti, G., C. Righi, A. Mele, S. Mazzitelli y A. Longo. "La Neuroradiologia Terapeutica: Valutazione del rapporto costi-benefici". Rivista di Neuroradiologia 7, n.º 5 (octubre de 1994): 735–44. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700503.

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In vista del possibile cambiamento del sistema di pagamento delle prestazioni sanitarie, con il passaggio dalla attuale forma di contabilizzazione delle giornate di degenza a quella di rimborso per caso trattato (in analogia con i DRG americani), diventa fondamentale conoscere con precisione i costi reali delle singole procedure e dei singoli trattamenti. Questo articolo analizza esclusivamente i costi di alcune delle più comuni procedure di Neuroradiologia Terapeutica Endovascolare, attraverso una valutazione analitica dei prezzi dei materiali di consumo, dei costi del personale coinvolto e delle attrezzature. Viene analizzato il costo delle seguenti procedure: angiografia diagnostica, primo tempo indispensabile per qualunque procedura di terapia endovascolare; angioplastica della succlavia; trattamento endovascolare degli aneurismi intracranici con spirali staccabili (GDC); trattamento endovascolare delle malformazioni arterovenose cerebrali. Di particolare interesse nei risultati è il riscontro che i costi fissi, vale a dire ammortamento e manutenzione delle attrezzature, incidono per una percentuale variabile che oscilla fra il 6,4% per il trattamento degli aneurismi con spirali staccabili (GDC) e il 45,7% per l'angiografia diagnostica. Ciò per l'alto costo dei materiali di consumo, in particolare le spirali, nel trattamento degli aneurismi. Il costo del personale oscilla frail 6 e il 15%. Il costo di una angiografia diagnostica, intorno ad un milione e settecentomila lire, è superiore alle attuali cifre di rimborso del nomenclatore tariffario. Il costo per un trattamento di angioplastica della succlavia e intorno ai 3 milioni mentre quello di un aneurisma intracranico di piccole dimensioni, che richieda l'impiego di una sola spirale, è intorno ai 7 milioni. Verranno in un prossimo articolo presi in considerazione i costi degli interventi chirurgici per patologie equivalenti e verrà quindi effettuata una valutazione comparativa, includendo la durata e il costo del periodo di degenza.
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Bonini, Emanuela y Alberto Vergani. "Valutare gli studenti per valutare il sistema: una esperienza della Provincia di Varese". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 42 (julio de 2009): 123–40. http://dx.doi.org/10.3280/riv2008-042008.

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- The article presents the main results of a system level evaluation of learning outcomes concerning compulsory Vocational Training (VT) 3-years courses final formal examinations. This evaluation, carried out by the Education and Vocational Training Department of an italian Province (Varese), specifically deals with the use of single student learning standardized outcomes as a crucial component - if properly designed, managed and processed - of the evaluation of a local institutional VT system as a whole. This is quite a challenging task in Italy due both to the territorial differences existing in VT policies and institutional responsibilities and to the weakness of system evaluation culture, models and experiences in VT specifically and in education in general. The evaluation, conducted with the supervision of the two authors, will be presented and briefly discussed mainly by a methodological perspective. It will focus on the way in which learning contexts, training contents and trainees characteristics have been included into the evaluative analysis as factors potentially able: a) to explain, at a system level, the learning outcomes of the students; b) to offer the local stakeholders a comprehensive set of information and evidences to be used for the improvement of VT policies, programmes and single interventions.Key words: educational and vocational training, learning outcomes assessment, system evaluation, comparison, explicationParole chiave: istruzione e formazione professionale, valutazione di sistema, valutazione degli apprendimenti, comparazione, spiegazione
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Triulzi, F., M. Machado, A. Righi y G. Scotti. "L'agenesia del corpo calloso: Valutazione mediante risonanza magnetica e correlazioni cliniche". Rivista di Neuroradiologia 2, n.º 2 (junio de 1989): 113–24. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200203.

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Vengono riportati 11 casi di agenesia parziale o totale del corpo calloso studiati mediante risonanza magnetica in un arco di tre anni. Sono state valutate le anomalie congenite del corpo calloso e le eventuali ulteriori anomalie encefaliche ad esso associate. I risultati ottenuti dallo studio RM sono stati correlati con il quadro clinico, evidenziando una particolare rilevanza clinica di anomalie in strutture strettamente correlate al corpo calloso quali la sostanza bianca profonda ed il sistema limbico. La RM si è dimostrata di fondamentale importanza sia nella valutazione delle anomalie del corpo calloso, sia nel delineare le correlazioni anatomiche fra corpo calloso malformato e strutture ad esso correlate.
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Campostrini, Stefano. "Metodi e strumenti di valutazione nella prevenzione e nella promozione della salute". RIV Rassegna Italiana di Valutazione, n.º 50 (diciembre de 2012): 7–22. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050002.

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Nella prevenzione e promozione della salute c'č sempre piů domanda di valutazione: soprattutto in tempi di crisi economica si domanda che i programmi, interventi, politiche si basino su sostanziali evidenze di efficacia. Inoltre, per svolgere al meglio il loro ruolo di regolatori del sistema, ministero e regioni necessitano di meccanismi di monitoraggio e controllo, per programmare, indirizzare e valutare. Il presente intervento vuole proporre alcune riflessioni di carattere metodologico per un primo indirizzo sia a quei valutatori che si accingono ad applicarsi a questo specifico ambito, sia agli operatori della prevenzione e della promozione della salute che vogliono affrontare problemi valutativi. Non si vuole con questo raggiungere un'esaustivitŕ (impossibile in un singolo intervento) ma suscitare alcune domande e riflessioni.
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Ghiotto, Maria Cristina, Ylenia Rizzolo, Elisa Carraro y Mirko Claus. "La "cartella informatizzata" del Medico di Medicina Generale nel sistema di valutazione delle performance dell'Assistenza Primaria". MECOSAN, n.º 112 (mayo de 2020): 41–59. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2019-112003.

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