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1

Marelli, Liviana. "Identità della comunità di accoglienza e il sistema di corresponsabilità". MINORIGIUSTIZIA, n.º 3 (octubre de 2015): 124–30. http://dx.doi.org/10.3280/mg2015-003009.

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2

Cotta, Maurizio. "LA STRUTTURAZIONE DEI SISTEMI PARTITICI NELLE NUOVE DEMOCRAZIE". Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 25, n.º 2 (agosto de 1995): 267–305. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200023583.

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Resumen
Sistemi partitici e spazio politico nelle nuove democrazieLa ricostruzione di un sistema partitico competitivo dopo la caduta di un regime non democratico (che per definizione aveva soppresso il pluralismo partitico) non comporta soltanto la creazione (e poi eventualmente il consolidamento) di un numero maggiore o minore di partiti con le proprie identità ideologiche, programmatiche e organizzative, ma anche la definizione di uno spazio politico all'interno del quale queste unità partitiche interagiranno. In effetti nei sistemi politici consolidati le identità stesse delle singole unità partitiche possono essere pienamente determinate solo collocandole nella dimensione sistemica.
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3

Pireddu, Mario. "Media literacy, coding e cittadinanza digitale: apprendere e costruire con le tecnologie". Revista Espaço Pedagógico 26, n.º 2 (10 de mayo de 2019): 338–51. http://dx.doi.org/10.5335/rep.v26i2.8704.

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Resumen
Il complesso rapporto tra educazione e tecnologia digitale può essere compreso se è chiaro il ruolo delletecnologie nell’ecosistema di rete che abitiamo. Le tecnologie non sono strumenti o aiuti esterni al corpo umano, ma agenti di trasformazione delle nostre strutture mentali e corporee. Il concetto di fluidità computazionale aiuta a superare i limiti delle teorie relative al pensiero computazionale: il coding può essere visto a tutti gli effetti come una forma di espressione e di padronanza di un linguaggio, secondo un approccio incentrato sulla progettazione, il pensiero critico e la creatività. Lo scopo delle attività di coding non è imparare abilità e concetti base dell’informatica, ma l’espressione di se stessi attraverso ambienti di sviluppo creativo. Padroneggiare il coding aiuta a sviluppare il proprio pensiero, a sviluppare la propria espressività e a sviluppare la propria identità. La fluidità computazionale ha a che fare non solo con la comprensione dei concetti computazionali e delle strategie di risoluzione dei problemi, ma anche con la capacità di saper creare e sapere come esprimersi con le tecnologie digitali per contribuire attivamente alla società verso una piena cittadinanza digitale.
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Balestra, Anna y Raul Caruso. "Le società benefit in Italia. Tra bene comune e identità". ECONOMIA PUBBLICA, n.º 1 (febrero de 2022): 117–39. http://dx.doi.org/10.3280/ep2022-001007.

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L'articolo si propone di considerare una questione centrale relativa all'assetto degli ordinamenti contemporanei, ossia la tensione tra il principio democratico ed il governo dell'economia, calando questa tematica generale nell'alveo più specifico del rapporto tra la Banca Centrale Europea e le altre Istituzioni Comunitarie. Si sostiene la tesi che sia illusoria la veste di pretesa neutralità della BCE, laddove quest'ultima, in quanto Autorità che ha come missione fondamentale quella di garantire la stabilità dei prezzi, tende a porsi come un sistema di regolazione apolitica del sistema economico. Detto sistema obbedisce ad una lex mercatoria che si pone in antitesi rispetto alla realizzazione del programma sociale posto dalla Carta, esigendo la rinuncia ad alcuni strumenti decisionali di carattere politico che, nel disegno costituzionale, rispondevano a logiche diverse. In questa ottica la nascita del SEBC segna una nuova fase del costituzionalismo politico, perché la sua introduzione pone come una sorta di metavalore la stabilità economica e finanziaria. Ciò implica che non siano previsti limiti positivi alle sue capacità decisionali ad opera - ad esempio - del Parlamento Europeo, in modo tale da circoscrivere la ricaduta delle scelte compiute sulle posizioni soggettive riconosciute alla persona dagli ordinamenti nazionali e dallo stesso sistema europeo. Sulla base di queste premesse, la conclusione dell'articolo non è nel senso di una anacronistica riduzione del ruolo della Banca Europea, bensì nel senso di puntualizzare come la principale sfida del costituzionalismo contemporaneo consista nello sforzo di ricondurre i processi decisionali che coinvolgono il governo europeo della moneta ai meccanismi della responsabilità politica e alle garanzie delle posizioni soggettive della persona
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5

Poggi, Stefano. "Conflitti d'identità. Pratiche, gestione e controllo delle identità nell'Italia napoleonica". SOCIETÀ E STORIA, n.º 172 (junio de 2021): 287–320. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-172003.

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Di fronte allo sviluppo dello Stato amministrativo, i governi delle repubbliche Cisalpine/Italiana e del regno d'Italia elaborarono un sistema identificatorio statale autonomo dal modello francese. Il caso studio della città di Vicenza - capoluogo del dipartimento del Bacchiglione - permette di verificare l'effettiva applicazione di questo progetto politico a livello locale. Attraverso lo studio sistematico dell'archivio del commissariato di polizia di Vicenza emerge così un insieme di pratiche popolari e strategie di controllo distante dal sistema uniforme previsto dalla legislazione nazionale. Un modello duale, in cui i sistemi identificatori tradizionale e statale convivevano intrecciandosi e integrandosi. Un modello che rispecchiava due diverse concezioni di identità: una, promossa dallo Stato, rigida ed esterna alla società; l'altra, radicata nella mentalità degli attori storici, fluida e costantemente ridefinita.
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Rusconi, Gian Enrico. "RAZIONALITÀ POLITICA, VIRTÙ CIVICA E IDENTITÀ NAZIONALE". Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 24, n.º 1 (abril de 1994): 3–25. http://dx.doi.org/10.1017/s004884020002267x.

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IntroduzioneLa democrazia ideale è quella che combina funzionalità istituzionale, efficienza economico-amministrativa con il consenso e il lealismo dei cittadini. Quando un sistema democratico realizza queste condizioni ottimali, può dirsi un modello di razionalità politica. Naturalmente le democrazie realmente esistenti sono lontane da questo modello. Molte sono inefficienti nei loro apparati istituzionali, hanno cattive prestazioni amministrative, con pesanti conseguenze economiche e sociali e contraccolpi negativi in termini di consenso. È il caso della democrazia italiana da anni viziata da inefficienze e disfunzionalità che, aggravate da sistematici meccanismi di corruzione, hanno dato luogo a fenomeni di disaffezione civico-politica senza precedenti.
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Delvento, Erika y Leonardo Luzzatto. "Famiglie e fantasmi di famiglia nell'adozione". MINORIGIUSTIZIA, n.º 2 (noviembre de 2020): 40–56. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-002004.

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L'articolo prende in considerazione il concetto di "fantasma" dei genitori originari e la parte che esso svolge nella costruzione del mondo relazionale del figlio adottivo in seno alla nuova famiglia e della sua identità personale. Gli autori, tramite riferimenti psicodinamici e sistemici, si muovono verso la proposta dell'adozione come un sistema relazionale aperto, avanzando ipotesi per un efficace lavoro di sostegno alla riuscita dell'adozione.
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Morandi, Francesco. "Patrimonio culturale e turismo trasformativo: nuovi modelli di sviluppo e opportunità per territori autentici". SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, n.º 126 (enero de 2022): 118–32. http://dx.doi.org/10.3280/sur2021-126007.

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In un momento in cui il turismo sta assumendo nuovi significati, i viaggiatori sono alla ricerca di forme alternative di vacanza che soltanto il patrimonio culturale di territori autentici è in grado di offrire. Le innovazioni dirompenti portate dall'avvento dell'era digitale convivono con l'esigenza di lentezza e con la necessità di approfondire la scoperta di nuovi significati del vivere lo spazio e il tempo della relazione interpersonale. Per soddisfare questo crescente segmento di domanda, il turismo si sta muovendo dall'economia dell'esperienza all'economia della trasformazione. Lo spirito di condivisione e il senso di accoglienza consentono al viaggiatore di restituire il beneficio ricevuto, in una prospettiva di continua rigenerazione. In questo senso, la forte identità delle aree interne e la naturale autenticità delle zone (solo in apparenza) marginali costituiscono una concreta opportunità per lo sviluppo sostenibile.
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Di Viggiano, Pasquale Luigi. "DEMOCRAZIA DIGITALE COME DIFFERENZA:". Revista da Faculdade Mineira de Direito 24, n.º 48 (18 de marzo de 2022): 64–78. http://dx.doi.org/10.5752/p.2318-7999.2021v24n48p64-78.

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La partecipazione sociale e politica digitale contemporanea (e-Democracy) è un prodotto della digitalizzazione dello Stato e dei suoi apparati, caratterizzata dalla produzione di nuovi diritti resi possibili dalle tecnologie della comunicazione. La digitalizzazione degli apparati dello Stato attraverso le nuove tecnologie basate su algoritmi intelligenti e le norme sulla società dell’informazione e della comunicazione hanno innescato la produzione di cosiddetti “nuovi diritti” la cui esigibilità amplia il concetto di democrazia stabilendo una differenza tra il tradizionale governo della cosa pubblica e le crescenti pretese delle comunità sempre più legate al sistema della comunicazione digitale. I diritti di accedere a Internet e alla rete, all’e-voting, a comunicare con la PA attraverso le nuove tecnologie, a ricevere servizi pubblici digitali sono paralleli a doveri dello Stato caratterizzati dalla soddisfazione dei nuovi diritti. Contemporaneamente cresce il rischio che forme di partecipazione digitale producano livelli di esclusioni intollerabili che intaccano la democrazia. Osservare e descrivere, con gli strumenti concettuali del Centro di Studi sul Rischio, come il sistema del diritto, della politica e della società evolvono attraverso il rapporto con l’ecosistema digitale trainato dall’arcipelago delle intelligenze artificiali rappresenta l’obiettivo e la sfida sempre incerta negli esiti, sempre nuova nelle acquisizioni ma sempre stimolante e proficua sotto il profilo della ricerca sociale, politica e giuridica.
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Suradnyana, Ida Bagus Made y A. A. Gede Putra Pemayun. "SISTEM ADMINISTRASI IDENTITAS ANAK DI ERA DIGITAL DI KOTA DENPASAR". Jurnal Ilmiah Muqoddimah: Jurnal Ilmu Sosial, Politik dan Hummanioramaniora 5, n.º 1 (8 de febrero de 2021): 211. http://dx.doi.org/10.31604/jim.v5i1.2021.211-225.

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Sterbinski, M. J., F. Zappoli, C. Tamburlini y J. P. Ognon. "Risonanza neutrinica digitale". Rivista di Neuroradiologia 7, n.º 4 (agosto de 1994): 627–35. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700409.

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Le indagini ormai tradizionali come la Tomografia Computerizzata (TC), la Tomografia ad Emissione di Positroni (PET) e la Risonanza Magnetica (RM), sono attualmente e drammaticamente superate dall'invenzione della Risonanza Neutrinica Digitale (RND), frutto di innovative ricerche nel campo della Cronoscopia e della Fisica Nucleare. La scoperta del neutrino neuropatico (VAINR), minuscola particella sub-atomica che disubbidisce sistematicamente a qualsiasi legge della Fisica tradizionale, ha rivoluzionato le precedenti conoscenze sull'argomento, rendendo in parte possibile uno dei più antichi desideri dell'uomo: «percorrere il tempo nelle due direzioni» anche se solo alla ricerca di patologia del Sistema Nervoso Centrale. Questo lavoro si propone di divulgare i più recenti sviluppi di questa straordinaria metodica ed ipotizza inoltre la nascita di una nuova disciplina neuroradiologica: oltre alla diagnostica, terapeutica e pediatrica anche la Neuroradiologia Cronobiologica.
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Torlone, Francesca. "Lo specialista del trattamento per l'apprendimento trasformativo nei contesti penitenziari: la costruzione di identità del funzionario giuridico-pedagogico". QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, n.º 112 (marzo de 2021): 103–27. http://dx.doi.org/10.3280/qua2020-112008.

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Le trasformazioni occorse nel tempo nella cultura del sistema penale e peni-tenziario hanno inciso sulla identità professionale dei professionisti della funziona-lità giuridico-pedagogica. Il passaggio ad una cultura "rieducante" del sistema-carcere nel secondo dopo-guerra ha messo in luce una nuova identità, un nuovo ruolo cui non sempre si accompagnano nuove consapevolezze e pratiche educative. Il contributo intende ricostruire l'identità di ruolo del funzionario giuridico-pedagogico all'interno delle professioni educative e formative. A tal fine sono utilizzati elementi di rappresentazioni degli attori organizzativi e prospettive identita-rie legate al modo in cui ogni istituto costruisce il senso della professionalità giuridi-copedagogica con i dispositivi in uso e alimenta la cultura del lavoro educativo in carcere. Il contributo si conclude con alcune riflessioni sulla configurazione del funzionario giuridico-pedagogico come "specialista del trattamento" in relazione alla sua capacità di gestire ogni elemento del proprio lavoro in chiave educativa e di co-struire in autonomia il senso del suo ruolo professionale.
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Di Virgilio, Aldo. "LE ALLEANZE ELETTORALI. IDENTITÀ PARTITICHE E LOGICHE COALIZIONALI". Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 26, n.º 3 (diciembre de 1996): 519–84. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200024503.

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La politica delle alleanze nella transizione italianaL'emergere di una competizione tra coalizioni partitiche rappresenta una delle principali conseguenze delle regole per l'elezione dei due rami del parlamento, dei consigli regionali e degli organismi amministrativi di comuni e province adottate in Italia fra il 1993 e il 19951. Nell'operatività dei nuovi sistemi elettorali, la scelta dell'aggregazione fa capo agli aspetti maggioritari del meccanismo di voto (l'elezione dei deputati e dei senatori nei collegi uninominali, l'attribuzione del premio di maggioranza nei consigli regionali, l'elezione del sindaco e del presidente della provincia), ancorati, con maggiore o minore forza cogente, allo scopo di «votare per eleggere un governo»2. In tal modo, la politica delle alleanze si è affermata come un elemento permanente del processo elettorale, decisivo ai fini del risultato e non privo di implicazioni sull'evoluzione strutturale del sistema partitico. La formazione delle coalizioni e la progressiva ridefinizione dell'offerta coalizionale, in effetti, hanno cadenzato fin qui i passaggi elettorali della transizione italiana. La forza aggregativa del Pds e la sua capacità di attivare una logica di schieramento si rivelarono determinanti, in assenza di coalizioni alternative, per il successo della sinistra negli importanti test elettorali locali dell'estate e dell'autunno 1993. La formula inventata da Silvio Berlusconi per colmare il deficit di offerta sul fronte moderato – il cartello elettorale a geografia variabile che vedeva la sua nuova formazione politica alleata al Nord con la Lega e al Sud con il Msi-An – consentì alle destre di vincere le elezioni politiche del marzo 1994. Nella fase successiva, il vincolo delle alleanze ha determinato la rottura del polo di centro e il riequilibrio coalizionale che ne è scaturito ha favorito, alle elezioni regionali dell'aprile 19953, il dispiegarsi di una competizione tendenzialmente bipolare tra due schieramenti di analoga forza.
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Benvenuti, Marco. "Andata e ritorno per il diritto di asilo costituzionale". DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, n.º 2 (julio de 2010): 36–58. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-002003.

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Sommario: Prologo1. La "svolta storica nella lotta all'immigrazione clandestina", ovvero della crisi del c.d. "sistema asilo" alla luce della recente pratica dei respingimenti in mare2. L'"identità di natura giuridica del diritto alla protezione umanitaria, del diritto allo status di rifugiato e del diritto costituzionale di asilo", ovvero della funzione emulativa del diritto di asilo costituzionale3. "La presenza del richiedente il diritto di asilo nel territorio dello Stato non č condizione necessaria per il conseguimento del diritto stesso", ovvero della funzione effettiva del diritto di asilo costituzionale
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Čok, Lucija. "Lingue e culture nel dibattito sulle identità europee". Linguistica 50, n.º 1 (29 de diciembre de 2010): 137–42. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.50.1.137-142.

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Nelle politiche linguistiche e culturali delle strategie comunitarie, il discorso sulle identità del singolo (identità nazionale, culturale, linguistica, regionale...) presenta un potenziale punto d'intesa. Nel complesso delle attività che le politiche comunitarie propongono, risulta che una speciale attenzione è riservata alla tutela di alcune di esse (per esempio quella nazionale e linguistica). Si attivano quindi, simultaneamente, mezzi e conoscenze per instaurare la condivisione di un'unica cittadinanza e di una comune economia per creare una crescita culturale in un'entità organica. L'Europa è caratterizzata da culture e tradizioni simili e da una storia che accomuna tutte le nazioni che ne fanno parte. Il passato delle nazioni è contrassegnato dalla ricchezza dei valori paneuropei: valori politici, sociali, culturali, umani. La memoria, soprattutto la memoria storica, è fatta di un materiale essenziale atto a costruire e composto di elementi specifici insostituibili. Vi si trovano valori da salvaguardare e da distribuire. Uno dei vantaggi del continente Europa è il fatto di avere un passato, anche se, a tratti, conflittuale a causa delle specificità delle singole nazioni. La componente regionale e quella locale costituiscono un prezioso scrigno culturale paneuropeo le cui ricchezze emergono nel dialogo interculturale. Ci sono luoghi e tempi per cercare la creatività artistica, la curiosità scientifica, la forza intellettuale del singolo e dei gruppi che potranno far emergere nuove idee, proposte, progetti e strategie per arrivare al bene comune. La scuola è uno dei luoghi intesi come laboratori culturali. Il processo d'innovazione in atto all'interno del sistema scolastico supporta senz'altro la scuola nell'adempimento della sua funzione di operatore educativo comunitario e, allo stesso tempo, di tutore dei beni culturali e delle identità regionali.
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Bassani, Ismaele. "Progettare e gestire il sistema digitale di Expo Milano 2015". PROJECT MANAGER (IL), n.º 26 (mayo de 2016): 5–10. http://dx.doi.org/10.3280/pm2016-026002.

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Di Giorgio, Sara y Claudio Prandoni. "Il progetto inDICEs: misurare l’impatto della cultura digitale". DigItalia 15, n.º 2 (diciembre de 2020): 59–73. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00014.

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inDICEs è un progetto di ricerca e innovazione finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del programma Horizon 2020, e coordinato dall'ICCU. La ricerca condotta da inDICEs permetterà di sviluppare una metodologia scientifica per misurare e valutare l’impatto economico della digitalizzazione del patrimonio culturale, analizzando le modalità di accesso ai beni e ai servizi culturali in Europa. A partire da questo, il progetto elaborerà delle raccomandazioni rivolte ai responsabili del settore dei beni culturali e delle industrie culturali e creative, per fornire loro strumenti utili ad affrontare le sfide poste dall'avvento del mercato unico digitale al fine di far prosperare e diffondere la cultura europea. Infine, il progetto svilupperà una piattaforma partecipativa e un sistema di autovalutazione, utile agli istituti culturali per migliorare il proprio posizionamento strategico nel mercato unico digitale, favorendone perciò la trasformazione digitale.
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Zucchi, Valentina. "Sibilla Aleramo. Una nuova donna". Revista Internacional de Pensamiento Político 16 (28 de enero de 2022): 315–30. http://dx.doi.org/10.46661/revintpensampolit.6314.

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Nella cornice di una realtà storico-sociale fortemente ostile per le donne italiane del primo Novecento, molte voci femminili si ribellano scrivendo testi di denuncia sociale in cui il nemico è sempre il sistema patriarcale-misogino che riversa la sua violenza sulle donne. Tra queste voci urla con grande potenza quella di Sibilla Aleramo, la cui lotta femminista narrata nel suo romanzo autobiografico Una donna, dà impulso a un percorso esistenziale verso la conquista di una nuova identità. Nasce una nuova donna che ha saputo ascoltare la propria legge rinunciando perfino al figlio: il sacrificio umano per la libertà.
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Kempf, Klaus. "Il sistema bibliotecario di ricerca tedesco tra trasformazione digitale e "Covid lockdown"". SOCIETÀ E STORIA, n.º 175 (abril de 2022): 157–65. http://dx.doi.org/10.3280/ss2022-175010.

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La pandemia di Covid 19 ha imposto tutta una nuova serie di sfide da un giorno all'altro per le biblioteche di ricerca, ma soprattutto per le biblioteche pubbliche. Entrambe le categorie, come tutte le altre istituzioni pubbliche, sono state colpite dalle dure procedure di chiusura in misura considerevole. La loro attività di servizio «classica», cioè soprattutto l'uso dei media nelle sale di lettura e il prestito locale e interbibliotecario, si è fermata quasi completamente. Solo i servizi senza contatti personali potevano continuare ad essere utilizzati. Pertanto, i servizi elettronici sono fioriti, nella misura in cui erano già offerti dalle biblioteche. E non solo. È giusto dire che la pandemia ha fatto da «acceleratore» per molte funzioni nel settore bibliotecario, portando in primo piano quelle che in vari casi erano già in fase di crescita - come i servizi digitali - e d'altra parte ha suggerito che altri servizi analogici dovessero essere abbandonati o almeno temporaneamente messi da parte.
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Brunori, Luisa. "Il microcredito". SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), n.º 45 (febrero de 2013): 53–62. http://dx.doi.org/10.3280/las2012-045005.

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Cooperazione e competizione sembrano comporre un dualismo di difficile coesistenza. Tuttavia, l'intreccio tra il pensiero gruppoanalitico e il microcredito modello Grameen pare riesca a superare questa prospettiva. In questo articolo proponiamo una discussione focalizzata sulla cooperazione e sulla competizione intese come due bisogni; due diversi modi di stare nelle relazioni umane. Il gruppo č il protagonista principale di questo dibattito inteso nella sua identitÀ di generatore di beni relazionali teoricamente infiniti. Altro punto centrale in questa discussione č il significato relazionale della parola oikos nomos (la ‘regola della casa'), l'espressione greca da cui deriva la parola ‘economia'. Questo ci porta all'idea di un sistema di condivisione che nasce dalla famiglia per estendersi alla comunitÀ e alla societÀ piů vasta.
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Pavan Dalla Torre, Ugo. "Storicizzare la disabilità: l'esperienza dei mutilati di guerra italiani e la costruzione di una nuova identità". WELFARE E ERGONOMIA, n.º 1 (septiembre de 2021): 15–25. http://dx.doi.org/10.3280/we2021-001003.

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Il concetto di disabilità, il ruolo dei disabili nell'ambito delle società e le pratiche di welfare, approntate per garantire a cittadini in situazione di svantaggio assistenza sanitaria e sociale, sono oggi dati acquisiti. L'articolo analizza in che modo questi aspetti sono andati consoli-dandosi e in che modo sono stati normati. La Grande Guerra è un termine a quo per comprendere in che modo e rispetto a quali pro-blemi sia stata definita l'identità dell'invalido; in che modo tale identità sia stata presentata alla società; in che modo sia stato creato un sistema di welfare e in che modo e su quali basi siano stati promulgati provvedimenti legislativi. L'analisi della storia dei mutilati di guerra e delle diverse azioni legislative permette di comprendere la base dei provvedimenti legislativi del secondo dopoguerra.
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Tamini, Luca. "Dal cinema monosala al fenomeno Netflix: temi urbanistici emergenti". TERRITORIO, n.º 95 (mayo de 2021): 65–77. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-095008.

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Il saggio restituisce alcuni temi aperti e questioniemergenti dal punto di vista urbanistico sulle dinamichee sugli scenari evolutivi delle sale cinematografiche in uncontesto di profondo mutamento.A partire dalla pluralità di geografie e tipologieinsediative presenti nell'area metropolitana milanese,il contributo prefigura alcune politiche attive diconsolidamento e potenziamento del sistema di offertain un'ottica di integrazione e complementarità trai tradizionali luoghi di fruizione collettiva e i nuoviprocessi di innovazione digitale.
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Tagliagambe, Silvano. "Il Metaverso come ambiente e risorsa". EDUCAZIONE SENTIMENTALE, n.º 37 (septiembre de 2022): 28–42. http://dx.doi.org/10.3280/eds2022-037003.

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Il concetto di Metaverso è introdotto come antidoto a un pensare per modelli. Una definizione accettabile di Metaverso è la seguente: "una rete massicciamente scalata e interoperabile di mondi virtuali 3D renderizzati in tempo reale, che possono essere sperimentati in modo sincrono e persistente da un numero effettivamente illimitato di utenti, e con continuità di dati, come identità, storia, diritti, oggetti, comunicazioni e pagamenti". La definizione proposta sottolinea il Metaverso come uno spazio di interazione, capace di far convergere e la dimensione fisica e quella virtuale: parlare nel caso del Metaverso di "gemelli" ha il significato non di una semplice rappresentazione/simulazione, come nel caso dei modelli, ma di un flusso bidirezionale di dati, capace di generare una relazione non trascurabile tra le due dimensioni. Nel Metaverso, differentemente da ciò che avviene in qualunque modello, non solo si vive, ma si è posti di fronte a un "gemello digitale", capace di condensare tutti gli aspetti e tutte le pieghe della personalità. Se è vero che la vita non ha bisogno di perfezione, secondo l'insegnamento di Jung, ma di completezza, completezza significa sapersi osservare e vedere anche il proprio lato oscuro, la propria ombra. Nel Metaverso l'Io è nudo: questa circostanza può indurre più facilmente a riflettere sulla realtà della propria ombra e del rapporto con essa.
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Gasparini, Alice. "Usabilità ed efficacia di ambienti di apprendimento digitale in ambito linguistico". Ripensare l’insegnamento delle lingue straniere a partire dall’esperienza della didattica a distanza 8, n.º 2 (30 de noviembre de 2021): 142–60. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.14.243.

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La pandemia scoppiata nel 2020 ha determinato il trasferimento della didattica in presenza a una mediata da uno schermo. Il cambiamento ha posto l’attenzione su tale modalità sollevando domande sulla sua organizzazione. Il contributo esplora tali temi e si focalizza sugli spazi formativi digitali, analizzati dal punto di vista dell’usabilità: tale concetto racchiude l’efficacia, la piacevolezza, la facilità d’uso di un sistema (Nielsen, 1994). In questo studio, sono stati presi in considerazione due sistemi: Moodle e WordPress. Entrambi hanno come obiettivo finale la gestione di contenuti digitali, ma con finalità diverse. Nelle due piattaforme, opportunamente allestite, sono state implementate alcune risorse aperte di italiano come L2. Per la raccolta di dati sono stati impiegati un software di monitoraggio del comportamento degli utenti, interviste e questionari. L’analisi dei dati ha fatto emergere indicazioni sull’esperienza di apprendimento degli utenti e sul loro comportamento, nonché sull’efficacia degli ambienti e dei materiali Parole chiave: AMBIENTI DI APPRENDIMENTO DIGITALI, ITALIANO L2, USABILITÀ, ANALISI DELL’APPRENDIMENTO Since the explosion of the pandemic in 2020, teaching and learning practices have been forced to switch from a face-to-face model to one mediated by a screen. This change has placed intense attention on the character of computer-mediated instruction. This paper explores these themes and focuses on formative digital spaces, analyzed from the point of view of usability: this concept includes efficacy and the ease and pleasantness of use of a system (Nielsen, 1994). In this study, two systems were considered: Moodle and WordPress. They share the goal of managing digital content, albeit with different objectives. In both platforms, accessible, open-source L2 Italian materials were made available. For the data collection, interviews, questionnaires, and software monitoring users’ behavior were employed. The analysis of the data sheds light on the learning experience of the users and their behavior, as well as on the efficacy of the environments and materials. Key words: DIGITAL LEARNING SETTINGS, ITALIAN L2, LEARNING ANALYTICS Desde la explosión de la pandemia en 2020, las prácticas de enseñanza y aprendizaje se han visto obligadas a pasar de un modelo presencial a uno mediado por una pantalla. Este cambio ha focalizado la atención en el carácter de la enseñanza mediada por computadora. Este artículo explora estos temas y se centra en los espacios formativos digitales, analizados desde el punto de vista de la usabilidad. Este concepto incluye la eficacia, la facilidad y el agrado del uso de un sistema (Nielsen, 1994). En este estudio, se consideraron dos sistemas: Moodle y WordPress. Ambos comparten la finalidad de gestionar los contenidos digitales, aunque con objetivos diferentes. En las dos plataformas se ofrecieron materiales accesibles y de código abierto de italiano como segunda lengua. Para la recogida de datos se emplearon entrevistas, cuestionarios y programas informáticos de monitorización del comportamiento de usuarios y usuarias. El análisis de los datos arroja luz sobre la experiencia de aprendizaje de las personas usuarias y su comportamiento, así como sobre la eficacia de los entornos y de los materiales. Palabras clave: ENTORNOS DE APRENDIZAJE DIGITAL, ITALIANO COMO SEGUNDA LENGUA, ANÁLISIS DE APRENDIZAJE
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Fuselli, Stefano. "Identità e autonomia: due nozioni alla prova del morbo di Alzheimer / Identity and autonomy: two notions at the test bed of Alzheimer’s disease". Medicina e Morale 67, n.º 4 (30 de octubre de 2018): 451–63. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2018.552.

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Il morbo di Alzheimer è una patologia i cui effetti non sono dirompenti solo sul piano pratico, per i pazienti e i loro familiari o per il sistema socio-assistenziale, ma anche sul piano concettuale. Esso infatti mette a dura prova le correnti nozioni di identità e autonomia del soggetto, con notevoli conseguenze, prima ancora che sul piano pratico, sul piano teorico. Muovendo dal dibattito bioetico attuale, questo contributo intende portare allo scoperto quanto nel dramma dell’Alzheimer si manifesta circa la nozione di identità e di autonomia. La prospettiva prescelta non è pratica ma è teoretica, volta cioè non tanto al da-farsi ma al da-guardarsi. ---------- The effects of Alzheimer’s Disease are disruptive on a practical level for patients and their families as well as for the healthcare system. They are also disruptive on a conceptual level, because they challenge the current notions of identity and autonomy of the subject. The consequences are relevant first and foremost from a theoretical point of view rather than from a practical one. By considering the present debate in bioethics, this contribution aims to shed light on what AD can reveal about the notions of identity and autonomy. The perspective is a theoretical rather than a practical one, because it focuses on what has to be looked at rather than on what has to be done.
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Torlontano, Rossana. "Un patrimonio storico e artistico inedito e inesplorato". DigItalia 15, n.º 1 (junio de 2020): 114–21. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00009.

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Il progetto Edizione digitale dei Monumenti Adriani e degli Annali Acquaviviani è stato finanziato dall’Agenzia per l’Italia Digitale con un accordo di collaborazione con il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell’Università di Chieti. L’obiettivo è stato la realizzazione di ricerche ed azioni specifiche finalizzate alla conservazione a lungo termine, allo studio, alla valorizzazione e alla divulgazione via internet del patrimonio storico e documentario inedito dei Monumenti Adriani e degli Annali Acquaviviani, volumi manoscritti da Nicola Sorricchio tra il 1755 e il 1785 conservati presso la biblioteca privata dei suoi eredi. Essi trattano la storia di Atri e del territorio circostante dall’età medievale fino alla seconda metà del Settecento, dominata dalle vicende e dalla politica della famiglia degli Acquaviva nel ramo dei duchi d’Atri. È stata creata una Digital Library che ospita la riproduzione digitale dei volumi garantendone la conservazione a lungo termine e la possibilità di essere consultati sia attraverso il sito http://sorricchio.dilass.unich.it che sulla Teca Digitale Italiana di Internet Culturale. I dati sono stati digitalizzati e memorizzati nel formato MAG, standard per l’ICCU, e archiviati in modo permanente nel formato interno richiesto dal software Fedora Commons opportunamente configurato con un content model adatto a rappresentare opere testuali manoscritte. Il sistema web-based realizzato ha consentito l’indicizzazione complessa di concetti e temi importanti per la ricerca e la realizzazione di apparati scientifici tramite annotazioni e/o database, con l’obiettivo ultimo di divulgare anche questa documentazione digitalizzata e i risultati della ricerca nel sito web dedicato del progetto.
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Ritzer, George y Nathan Jurgenson. "Produzione, consumo, prosumerismo: la natura del capitalismo nell'era del "prosumer" digitale". SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, n.º 43 (septiembre de 2012): 17–40. http://dx.doi.org/10.3280/sc2012-043003.

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Questo articolo affronta il tema del capitalismo del prosumer. Il prosumerismo coinvolge sia la produzione che il consumo anziché che concentrarsi soltanto su un singolo aspetto. Le prime forme di capitalismo (della produzione e del consumo) sono state a loro volta contraddistinte da forme di prosumerismo. Considerando la recente esplosione dell'user-generated content online, abbiamo ragione di considerare come le forme di prosumerismo siano sempre piů rilevanti. Nel capitalismo dei prosumer, il controllo e lo sfruttamento assumono forme diverse rispetto a quelle del capitalismo tradizionale: c'č una tendenza verso il lavoro non retribuito, piuttosto che quello salariato e verso un'offerta di prodotti a costo zero e il sistema č caratterizzato dall'abbondanza piuttosto che dalla scarsitŕ. Queste tendenze fanno pensare a un nuovo tipo capitalismo, quello dei prosumer.
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Bettella, Cristiana, Yuri Carrer y Giulio Turetta. "La valutazione FAIRness di un archivio digitale certificato: tra principi teorici e azioni pratiche". DigItalia 17, n.º 1 (junio de 2022): 113–33. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00043.

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Principale obiettivo del presente contributo è quello di offrire un caso di buona pratica di attuazione dei principi FAIR, illustrando la metodologia e le azioni intraprese dal Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’Università degli Studi di Padova al fine di rendere affidabile, e con caratteristiche FAIR, Phaidra (Permanent Hosting, Archiving and Indexing of Digital Resources and Assets), l’archivio digitale sviluppato dall’Università di Vienna e, a partire dal 2010, adottato dall’Università di Padova con un accordo di collaborazione e di partecipazione a ulteriori sviluppi, ai fini della gestione, conservazione a lungo termine e disseminazione online di oggetti digitali culturali.
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Iavarone, Maria Luisa y Luigi Aruta. "Digital skills between soft and hard. The Media Educator among critical issues and opportunities". Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, n.º 3 (31 de diciembre de 2022): 242–51. http://dx.doi.org/10.36253/form-13763.

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This era is marked by a profound mutation in the forms and expression of human life that reflects a substantial alteration of the traditional coordinates of space and time, axes of thought con-fused into a third dimension imposed by the digital environment: immediacy. This transition implies a reflection on educational potential of technologies in response to contemporary emergencies and fragilities. Therefore, in this historical-cultural context, it might be appropriate to rethink digital skills no longer as hard skills, i.e., as mere technical-computational skills, but as soft skills, i.e., cognitive-operational skills, , indispensable for inhabiting in onlife era. Hence, the need to have Media Educators with a strong educative and cultural, as well as technological, identity, who know how to operate especially in the non-formal and informal sphere, in the third sector and in the territories of risk, moving effectively and efficiently, between criticalities and opportunities, in the living platforms of digital, a potential place for the development of digital soft skills. Le digital skills tra soft e hard. L’Educatore Mediale tra criticità e opportunità. L’epoca che viviamo sembra attraversata da una profonda mutazione nelle forme e nell’espressione della vita umana che riflettono una sostanziale alterazione delle coordinate tradizionali di spazio e tempo, assi del pensiero con-fusi in una terza dimensione imposta dall’ambiente digitale: l’istantaneità. Questa transizione implica una riflessione circa le potenzialità educative delle tecnologie in risposta alle emergenze e alle fragilità contemporanee. Quindi, in questo contesto storico-culturale, potrebbe essere opportuno ripensare le competenze digitali non più come hard skills, ossia come mere abilità di natura tecnico-computazionale, bensì come soft skills, ossia abilità cognitivo-operazionali, indispensabili per abitare in epoca onlife. Di qui, la necessità di disporre di Educatori Mediali con una forte identità educativo-culturale, oltre che tecnologica, che sappiano operare soprattutto in ambito non formale e informale, nel terzo settore e nei territori del rischio, muovendosi con efficacia ed efficienza, tra criticità e opportunità, nelle piattaforme abitative del digitale, potenziale luogo di sviluppo delle digital soft skills.
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Piceci, Luigi, Anna Maria Mariani y Francesco Peluso Cassese. "Train teachers in digital citizenship to facilitate a sustainable education system". Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, n.º 3 (31 de diciembre de 2021): 105–17. http://dx.doi.org/10.36253/form-12114.

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The technological development of the last twenty years, starting in Europe from the increased availability of Internet resources to the concept of the digital citizen, has involved our society at all levels, affecting politics, businesses, families and all forms of education and teaching at each and every level. The COVID pandemic that began in 2020 has led to further acceleration, so much so that both the Digital Agenda for information technology in public administration 2020-2022 (AGID) and the Action Plan for Digital Education 2021-2027 focus on a strong digital component in everyday life. A psychoeducational protocol for digital skills in teachers is hereby provided, tested on a sample over the course of 8 weeks. In order to be able to assess initial and final competences, a questionnaire on digital competences has been developed and validated, based on DigComp 2.1. Formare gli insegnanti alla cittadinanza digitale per facilitare un sistema educativo sostenibile. Lo sviluppo tecnologico degli ultimi vent’anni, a partire in Europa dalla maggiore disponibilità di risorse Internet fino al concetto di cittadino digitale, ha coinvolto la nostra società a tutti i livelli, interessando la politica, le imprese, le famiglie e tutte le forme di istruzione e didattica ad ogni livello. La pandemia di COVID iniziata nel 2020 ha portato a un’ulteriore accelerazione, tanto che sia l’Agenda Digitale per le tecnologie dell’informazione nella pubblica amministrazione 2020-2022 (AGID) sia il Piano d’Azione per l’Educazione Digitale 2021-2027 si concentrano su una forte componente digitale nella vita di tutti i giorni. Viene fornito un protocollo psicoeducativo per le competenze digitali degli insegnanti, testato su un campione nel corso di 8 settimane. Per valutare le competenze iniziali e finali è stato sviluppato e validato un questionario sulle competenze digitali, basato su DigComp 2.1.
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Rahayu, Andi, Hermawaty Hermawaty, Muhammad Abdul Mujib y Rizal Dzulkarnaen. "Skenario Implementasi Sistem Informasi Identitas Digital Dengan Menggunakan WSO2 IS Di STMIK “AMIKBANDUNG”". Journal of Information Technology 3, n.º 2 (30 de agosto de 2021): 7–13. http://dx.doi.org/10.47292/joint.v3i2.66.

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Semakin berkembangnya teknologi menjadikan banyaknya aplikasi yang digunakan dalam berbagai aktifitas. Sebagian besar pengguna menggunakan berbagai macam credential (username dan password) yang berbeda untuk login ke berbagai layanan aplikasi yang tersedia. Berdasarkan permasalahan, maka diusulkan sistem Single Sign On (SSO). untuk authentifikasi terhadap pengguna, dimana pengguna bisa mengakses beberapa aplikasi tanpa harus login di masing-masing aplikasi. Dalam penerapan SSO digunakanlah WSO2 IS sebagai Identity Provider dimana aplikasi server ini memfasilitasi keamanan saat menghubungkan dan mengelola banyak identitas di berbagai aplikasi. Dalam pengembangannya dibuat juga aplikasi yang bertindak sebagai Service Provider (pihak yang memerlukan otentikasi) dengan berbagai macam protokol seperti SAML dan OPENID. Hasil dari penerapan SSO menggunakan WSO2 IS dan aplikasi dengan protokol SAML dan OPENID berhasil membuat sistem untuk mengizinkan pengguna dapat mengakses seluruh sumber daya dalam jaringan hanya dengan menggunakan satu credential saja
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Semenzato, Luca, Clara Baldin, Maria Laura Mitra, Giuseppe Pappalardo, Laura Giovanna Giannoni y Massimo Di Grazia. "Riflessioni sull'attuale percorso di transizione in Italia". RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, n.º 2 (noviembre de 2020): 83–100. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2020-002005.

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In questo articolo gli autori esamineranno l'attuale situazione italiana per quanto concerne i trattamenti di conferma del genere (GCT) e, alla luce delle ulti-me ricerche e review della letteratura sui GCT, verranno analizzate e confrontate le linee guida dell'Osservatorio Nazionale sull'Identità di Genere (ONIG) e della World Professional Association for Transgender Health (WPATH). Gli autori mostreranno come l'attuale percorso, che prevede, prima dell'accesso ai GCT, la risoluzione di ogni altro disagio psichico presente, potrebbe essere modificato per mi-gliorare lo stato di benessere delle persone transgender e gender non-conforming (TGNC), trattando la disforia prima o contemporaneamente ai disturbi secondari. Si evidenzierà inoltre come la popolazione affetta da disforia di genere risulti par-ticolarmente suscettibile allo sviluppo di disturbi psichiatrici, con evidenti costi in termini di qualità di vita per la persona e per il sistema sanitario che deve farsene carico. Infine, verrà evidenziato che il miglioramento dei servizi sociosanitari per le persone transgender contribuirebbe a migliorare la qualità della vita della popola-zione TGNC italiana anche grazie ad una depatologizzazione delle identità non coerenti col genere assegnato.
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Leonardi, M. y T. Penco. "Indicazioni attuali dell'angiografia diagnostica. Considerazioni tecnico-metodologiche: Angiografia tradizionale e digitale". Rivista di Neuroradiologia 1, n.º 3 (diciembre de 1988): 251–55. http://dx.doi.org/10.1177/197140098800100307.

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L'angiografia digitale sottratta (ADS) si è confrontata fin dal suo primo apparire con i due problemi tecnici caratteristici della radiologia: risoluzione di contrasto e risoluzione spaziale, suscitando entusiasmi per la prima e perplessità per la seconda. II problema è stato più volte affrontato in questi anni, certo esaurientemente, ma per il continuo aggiornamento delle apparecchiature è necessario rivedere periodicamente le attuali possibilità e limiti, indispensabili per la corretta formulazione di protocolli di studio e di indicazione. Il confronto può essere fatto utilmente solo tra angiografia tradizionale (AT) e ADS arteriosa, in quanto presentano livelli di risoluzione spaziale vicini tra loro. La ADS venosa, che pure presenta vantaggi notevoli di ordine pratico e metodologico ha limiti di risoluzione spaziale notevoli rispetto alla AT; essa presenta un campo di impiego diverso, in quanto sfrutta al massimo le possibilità di risoluzione di contrasto del sistema ed un confronto con la AT è difficilmente proponibile in tema di pura qualità di immagine. La perdita di risoluzione spaziale (qualificabile intorno al 50% per condizioni operative standard) viene largamente compensata dalla possibilità di visualizzare strutture che presentano basse differenze di assorbimento Rx rispetto all'ambiente circostante. Va inoltre notato che per le condizioni operative ottimizzate la perdita di risoluzione spaziale della ADS è sicuramente piú evidente, ma bisogna tener conto dell'attuale utilizzo dell'indagine angiografica perché se la visualizzazione di vasi da 200/300 micron poteva essere importante nella diagnostica angiografica di neoplasia in epoca pre-TAC, attualmente ha perso gran parte della sua importanza. Una angiografia digitale è in grado di risolvere tutti i quesiti angiografici posti dopo la dimostrazione di massa fatta con TC o RMN.
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Pescia, Lorenza. "La femminilizzazione degli agentivi nell’era digitale: la rappresentazione linguistica delle donne e google translate". Babylonia Journal of Language Education 3 (20 de diciembre de 2021): 102–9. http://dx.doi.org/10.55393/babylonia.v3i.133.

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Italiano, tedesco e inglese sono lingue che si comportano diversamente per quanto riguarda l’uso di forme femminilizzate. Se per il tedesco esiste un modello grammaticale affermato, per l’italiano l’uso di forme marcate non è “automatico” ed è spesso oggetto di discussione. Date queste premesse, ci siamo chiesti come si comporti google translate rispetto alla traduzione in italiano di agentivi riferiti a donne. Grazie a tre corpora basati sui profili wikipedia di 200 donne (il primo corpus con testi in italiano, gli altri due con le traduzioni in italiano dal tedesco e dall’inglese) abbiamo osservato quali sono gli elementi che facilitano o ostacolano il riconoscimento del genere, alla luce del nuovo sistema con reti neurali.
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Arcidiacono, Evelina y Riccardo Ganazzoli. "A scuola si impara a vivere: la mediazione del conflitto tra pari". MINORIGIUSTIZIA, n.º 2 (enero de 2022): 212–18. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-002019.

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Il cervello-mente è un organo sociale e come tale necessita di contesti esperienziali ricchi di stimoli cognitivo-affettivo-relazionali per favorire la costruzione di una sana identità personale e un'adeguata regolazione degli stati emotivi. Questa importante funzione sociale si sviluppa gradualmente nel corso dell'infanzia ed è originata dalle prime esperienze relazionali di "Attaccamento" del bambino con la madre e da un insieme di "cure ambientali" "sufficientemente buone" e "contenitive" sperimentate nell'incontro con il mondo e con l'Altro. È proprio all'interno di questi contesti relazionali che i bambini imparano a vivere, guardando e riproponendo i comportamenti che "vedono", i discorsi che "sentono", i modelli relazionali a cui sono costantemente esposti. La Scuola diviene, così, il luogo privilegiato in cui si possono sperimentare forme di convivenza pacifica e non violenta, fondate sul riconoscimento dell'altro e nel rispetto delle differenze, al fine di sviluppare le competenze sociali utili a contrastare la diffusione della violenza giovanile. All'interno di questa visione si inserisce il lavoro sulla Peer Mediation realizzato dall'Istituto Comprensivo "Antonio Ugo" di Palermo. L'obiettivo del progetto è quello di creare un sistema efficace per la risoluzione dei conflitti che insorgono tra gli alunni.
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Olivetti, Marco. "DIRITTI FONDAMENTALI E NUOVE TECNOLOGIE: una mappa del dibattito italiano". REI - REVISTA ESTUDOS INSTITUCIONAIS 6, n.º 2 (23 de septiembre de 2020): 395–430. http://dx.doi.org/10.21783/rei.v6i2.468.

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La rivoluzione digitale ha inciso profondamente sui diritti fondamentali. Essa ha aperto nuove prospettive per l’esercizio di diritti fondamentali già riconosciuti. Ha fatto emergere nuovi diritti fondamentali e nuovi limiti e nuove minacce ad essi. La cultura giuridica italiana ha concettualizzato queste sfide attorno ad una serie di temi: la libertà informatica, il diritto fondamentale di accesso ad Internet, il diritto all’oblio, il diritto a non essere oggetto di una decisione amministrativa totalmente automatizzata, i nuovi problemi della libertà di espressione. La Camera dei deputati ha elaborato una “dichiarazione dei diritti su Internet”, senza efficacia normativa. E l’uso di Internet ha modificato profondamente il sistema politico. Questo saggio tenta un primo bilancio generale di questi problemi, che in generale sono ancora tutti aperti.
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Cenati, Giuliano. "Il fumetto grassroots: gli antipodi convergenti di Dr. Pira e Sio". ENTHYMEMA, n.º 30 (2 de enero de 2023): 8–26. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/19530.

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I processi di trasformazione che hanno interessato il campo fumettistico al crocevia del secolo si allacciano strettamente alla digitalizzazione e all’integrazione del sistema mediale. Accanto all’affermazione del graphic novel, che permette al fumetto di convergere verso archi narrativi organici di matrice romanzesca, si delineano tendenze al riscatto dei generi brevi del fumetto classico: la striscia umoristica, la vignetta fulminante, la tavola autoconclusiva. L’accrescimento vertiginoso dei flussi sviluppati dal web favorisce la trasposizione, il ricircolo, la stratificazione di simili schegge fumettistiche, tra comunicazione analogica e comunicazione digitale. Si tratta di proposte che insorgono dal basso, da protagonisti della compartecipazione creativa socialmediale o da rinnovatori della cultura underground. L’intreccio fra interazione estetica istituzionale e medialità autogestita, pur vincolato all’oligopolio delle piattaforme, dischiude originali opportunità di differenziazione e arricchimento dell’esperienza fumettistica.
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Davola, Antonio. "L'AGCM e i rapporti di interdipendenza con la Commissione Europea: riflessioni sul ruolo delle Autorità Nazionali della Concorrenza a partire dalle evoluzioni normative e giurisprudenziali nel mercato digitale". DIRITTO COSTITUZIONALE, n.º 2 (julio de 2022): 184–98. http://dx.doi.org/10.3280/dc2022-002011.

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L'articolo indaga il tema del rapporto tra enforcement del diritto della concorrenza ad opera delle Autorità Nazionali della Concorrenza (ANC) e coordinamento gerarchico a livello centrale della Commissione Europea: se, da un lato, l'applicazione del diritto antitrust da parte delle ANC nell'ambito dell'European Competition Network costituisce una naturale evoluzione del sistema delineato a partire dal Regolamento 1/2003, al contempo ciò rischia di determinare una frammentazione dell'approccio alle dinamiche anticoncorrenziali nel mercato europeo. Al fine di analizzare il ruolo che le ANC - ed in primis l'AGCM - saranno chiamate a giocare nei prossimi anni, si individua nel mercato digitale una prospettiva privilegiata di osservazione, utile a comprendere come coniugare flessibilità e sperimentalismo proprie delle NCA con le esigenze di armonizzazione del diritto dell'Unione.
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Bozzato, Gianni. "Quando inizia ad esistere l’individuo umano?" Medicina e Morale 48, n.º 1 (28 de febrero de 1999): 77–93. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1999.811.

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Nel saggio sono posti in rilievo i seguenti principali aspetti di ordine biologico che contrastano con le argomentazioni sostenute da N. M. Ford nel suo libro When did I begin? 1) Nel cosiddetto pre-embrione, le cellule non sono totipotenti. (Ossia, non sono in grado di esprimere la totipotenza residua nucleare e cioè produrre altrettanti pre-embrioni. Nel presente articolo l’analisi della questione riguardante la totipotenza del pre-embrione, delle sue cellule o del loro nucleo viene soltanto appena accennata). La possibilità che il pre-embrione (individuo originario) dia origine a più gemelli monozigoti c. d. “identici” non è la conseguenza della totipotenza delle cellule, ma del loro distacco fisico dal pre-embrione, oppure della loro semplice “separazione/isolamento” dal suo schema di organizzazione dell’espressione genica del DNA (schema di OEG-DNA). 2) Le cellule del pre-embrione, inoltre, sono “identiche e indiscernibili” soltanto dal punto di vista genetico (genotipico), ma non da quello biologico (fenotipico). Anche dal punto di vista biologico (v. schema di OEG-DNA) il pre-embrione non è un semplice aggregato di cellule individuali, ma è una unità integrata e cioè un sistema individuale di cellule che possiede già una sua identità biologica, dunque ontologica. 3) Durante lo sviluppo, le cosiddette fasi (o stadi) e le forme anatomiche dell’embrione sono sempre precedute e prodotte da forme temporali (schemi di processi biochimici). Pertanto, sempre dal punto di vista dell’identità biologica (e ontologica), lo zigote (o il pre-embrione), anche nel caso di successiva gemellazione, è già un individuo umano in sviluppo (in atto) molto tempo prima che “appaia” - all’osservatore - un indizio “visibile” della sua forma anatomica individuale; dunque, ancor prima della “comparsa” della stria primitiva. 4) Proprio per il fatto che l’identità biologica dell’individuo umano non corrisponde alla sua identità genetica (ovvero il genotipo non è il fenotipo), i gemelli c. d. “identici” non sono mai veramente identici tra loro; essi sono sempre diversi fin dall’inizio del loro sviluppo, il quale avviene per biforcazione (una rottura di simmetria) dello schema di OEG-DNA dell’individuo pre-embrione originario. Lo studio della conformazione delle loro membrane fetali ci consente, infatti, di dedurre e di affermare che essi sono già in formazione (in atto) molto tempo prima della comparsa della stria primitiva e, in quanto biologicamente diversi, che sono già distinti; dunque, potenzialmente discernibili.
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Carminati, Arianna y Matteo Frau. "Il certificato COVID digitale nel contesto del federalismo europeo, tra tutela della privacy e libertà di circolazione, e il suo impiego nell'ordinamento italiano". CITTADINANZA EUROPEA (LA), n.º 2 (enero de 2022): 5–33. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2021-002001.

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L'articolo descrive il processo decisionale che ha portato all'introduzione, a livello europeo, di una disciplina unitaria in materia di certificati COVID digitali, proponendo un confronto con la differente situazione in cui versa il sistema federale statunitense, e affronta alcune delle questioni di ordine costituzionale connesse all'uso del c.d. green pass, sia con riguardo alla tutela della privacy sia con riguardo all'utilizzo di tale strumento da parte degli Stati membri.
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Caianiello, Michele. "Processo penale e prescrizione nel quadro della giurisprudenza europea. Dialogo tra sistemi o conflitto identitario?" Revista Brasileira de Direito Processual Penal 3, n.º 3 (14 de octubre de 2017): 967. http://dx.doi.org/10.22197/rbdpp.v3i3.99.

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Precarietà e incertezza sembrano affliggere, nei tempi recenti, la prescrizione del reato, quando la si osservi da una prospettiva sovranazionale o comparata. Sullo sfondo, si pone il problema della tenuta del nostro sistema nel suo complesso, e persino della sua identità, come l’abbiamo concepita e tramandata di generazione in generazione. Con l’ordinanza n. 24 del 2017, la Corte costituzionale, sollevando una nuova questione pregiudiziale, mostra l’intento di non consumare una rottura del dialogo con l’ordinamento UE, limitandosi a paventare il rischio di ricorrere ai controlimiti, senza effettivamente porli in essere. Tuttavia, il provvedimento appare criticabile per alcuni argomenti utilizzati, e per la posizione assunta, che sembra lasciare poco spazio per specificazioni e aggiustamenti alla Corte di giustizia. La decisione, infatti, pur mostrando formalmente apertura a un confronto con la Corte di giustizia, tende a proporre in realtà una divisione tra mondi opposti e inconciliabili: di qua il diritto italiano, con la sua tradizione irrinunciabile; di là quello europeo, al quale formalmente si mostra deferenza (purché non si ingerisca in questioni vitali). Sembra il piano per una sorta di convivenza da separati, che certo ha il pregio di guadagnare tempo. Tuttavia, non si intravvede, nel ragionamento condotto, alcuna strada per raggiungere, o almeno per intraprendere il cammino verso una integrazione reale degli ordinamenti: è questo, in realtà, il nodo che, se non affrontato adesso, tenderà a riproporsi in successive occasioni.
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Moschini, L. y C. Agostinis. "Neuroradiologia dei paragangliomi". Rivista di Neuroradiologia 9, n.º 5 (octubre de 1996): 577–93. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900511.

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I paragangliomi rappresentano un sistema multicentrico con funzione chemo e barocettrice costituito da numerose strutture sostanzialmente ubiquitarie situate in stretta relazione anatomica con vasi e nervi. La patologia dei paragangliomi è essenzialmente tumorale. Nella maggior parte dei casi si tratta di tumori benigni non secernenti che si manifestano per l'effetto massa e per la compressione di organi adiacenti. Risultano più frequenti nel sesso femminile e nella 3a e 4a decade di vita. Per quanto riguarda il distretto cranio-cervicale, si riconoscono quattro sedi principali: in ordine di frequenza, carotidea, giugulare, timpanica e vagale. Questi tumori si presentano sia sporadicamente, sia nel 10% dei casi in forme famigliari con meccanismo di trasmissione autosomico dominante. Il protocollo diagnostico si basa sulla RM, sulla TC e sull'angiografia digitale, che con il ricorso all'embolizzazione preoperatoria può rappresentare anche l'inizio del programma terapeutico.
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Zampieri, Sandra, Luca Botturi y Spartaco Calvo. "Giovani e tecnologie: tra nativi digitali e competenze effettive". Swiss Journal of Educational Research 40, n.º 2 (24 de octubre de 2018): 307–34. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.40.2.5063.

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Resumen
Il confronto generazionale nell’ambito delle tecnologie digitali è stato fortemente segnato dal concetto di «nativo digitale», che contrappone le nuove generazioni ai più anziani «immigrati digitali». Diversi studi confutano queste tesi, o quantomeno le mettono in discussione, anche se il dibattito è ancora aperto. L’indagine ICILS offre dati solidi per approfondire il rapporto tra giovani e tecnologie, in particolare contestualizzandolo in un contesto geografico e sociale puntuale nel quale le istituzioni scolastiche non hanno finora assunto un ruolo importante e definito. Questo studio cerca di rispondere alle seguenti domande: Quali caratteristiche del sistema educativo favoriscono lo sviluppo di competenze digitali? Esiste una relazione tra età di inizio dell’uso delle tecnologie, frequenza d’uso e tipologia d’uso e le competenze digitali nei diversi ambiti? In conclusione si cerca di aprire la riflessione al ruolo della scuola e delle politiche educative nell’uso dei dispositivi digitali e di internet da parte degli allievi.
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Porteri, Corinna. "Considerazioni sulla regolamentazione ministeriale dei Comitati Etici in Italia. L’esperienza del CEIOC di Brescia". Medicina e Morale 50, n.º 4 (31 de agosto de 2001): 779–88. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2001.733.

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Resumen
Nell’articolo si considera la recente regolamentazione ministeriale della costituzione e dell’operatività dei comitati etici (CE). I decreti ministeriali sono oggetto di analisi critica: i rilievi riguardano in particolare l’esclusività di attenzione dei dm sulle sperimentazioni cliniche, l’eccesso di burocratizzazione introdotto nel lavoro dei comitati etici, il mancato riconoscimento dei CE di strutture private, la scarsa chiarezza riguardo alla responsabilità dei componenti. Gli aspetti problematici sottolineati nei decreti ministeriali vengono tutti ricondotti al tema della natura propria dei comitati etici. Si manifesta la preoccupazione che, tra compiti burocratici e terminologie giuridiche, si perda la peculiarità di tali organismi e cioè il fatto di operare all’interno di un sistema che è quello dell’etica e non quello del diritto positivo né dell’organizzazione amministrativo-burocratica. Si sottolinea che l’oggetto del discernimento del CE dovrebbero essere gli aspetti etici connessi alle decisioni in campo biomedico, sia che il comitato discuta di prassi clinica sia che esso si occupi di protocolli di ricerca: la prospettiva costitutiva del comitato etico dovrebbe essere cioè specificamente quella etica. In conclusione, si propone l’esperienza del comitato etico delle istituzioni ospedaliere cattoliche (CEIOC) costituito nel 1989 per iniziativa dei sei ospedali cattolici bresciani. Il CEIOC viene presentato come esempio di comitato etico locale che ha dovuto essere adeguato alla normativa vigente, sia nella modalità istitutiva che nella composizione, e che ha cercato di mantenere la propria originaria identità e di conservare, in continuità con il passato, le funzioni ad essa più pertinenti.
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Sitorus, Alhamudin Maju Hamonangan. "Sistem Transportasi Terintegrasi di DKI Jakarta: Analisis Transformasi Berkeadilan Sosial". Jurnal Sosiologi Andalas 8, n.º 1 (29 de abril de 2022): 31–41. http://dx.doi.org/10.25077/jsa.8.1.31-41.2022.

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This study aims at analyzing the transformation process of the integrated transportation system in Jakarta City using Amartya Sen’s Capability Approach (CA) in terms of social justice. The exploration of the indicator of CA by Beyazid is used to identify social justice in the related program. Unlike previous studies that focus on the evaluation and public opinion against the integrated transportation system in Jakarta, this article fills the gap in the social justice perspective in transportation system studies. Textual Network Analysis (TNA) is used as an analysis technique. Digital approaches are used in the data collection process. This study provides the frame of the social justice principle in an integrated transportation system in Jakarta. The result shows that the developing process of the integrated transportation system already uses a social justice approach. However, the strategy of maximizing the use of mass transportation needs to be fixed.
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Rachmatullah, Sholeh y Nirwana Haidar Hari. "Penerapan Sistem Informasi Presensi Pengunjung Perpustakaan Berbasis RFID di SMA Negeri 1 Pamekasan". Batara Wisnu : Indonesian Journal of Community Services 2, n.º 2 (30 de agosto de 2022): 281–91. http://dx.doi.org/10.53363/bw.v2i2.97.

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SMA Negeri 1 Pamekasan is one of the favorite schools in Pamekasan Regency which was the International Standard School Pioneer (RSBI) in 2009-2014. However, library activities are still carried out completely manually. Visiting library members are not properly recorded, many problems occur during the circulation process, difficulties in searching for books, book collections are not completely recorded and without labeling, they are only stored in excel form. This will hinder the process of reporting and presenting data in statistical form. The solution offered by the Community Service (PKM) team with the 2019 RISTEKDIKTI funding source is to switch to a digital library based on Radio Frequency Identification (RFID) technology to facilitate visitor recapitulation, book collection searches, circulation processes and bibliography. The digital library is designed with a client server network topology and uses a modified SLIM application so that it can be integrated with the use of RFID cards. The RFID card functions as a library membership card as well as a student card, Teacher and Tu ID card. All library members have used their identity cards to carry out transactions at the library including attendance by sticking the card on the smartcard reader, borrowing and returning reading books
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Patterson, Helen y Martin Millett. "The Tiber Valley Project". Papers of the British School at Rome 66 (noviembre de 1998): 1–20. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200004207.

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IL PROGETTO ‘LA VALLE DEL TEVERE’Questo articolo tratta gli obiettivi e struttura del nuovo progetto di ricerca della British School at Rome, il progetto ‘la Valle del Tevere’ e presenta alcuni dei primi risultati, anche se preliminari. L'obiettivo principale di questo progetto è di studiare il mutevole paesaggio della valle dal 1000 a.C. al 1300 d.C., indagando sull'impatto di crescita, successo e declinio di Roma sul suo entroterra e sui conseguenti effetti della città e flume sull'insediamento, economia e identità culturale. Questa iniziativa raduna molti studiosi con interessi di ricerca in questo campo ed in effetti include una serie di progetti connessi, ciascuno con i suoi specifici obiettivi di ricerca, ma allo stesso tempo parte di un progetto più ampio. La storia dell'insediamento è studiata tramite un riesame dei dati rilevati dai progetti britannici, in particolare quelli della ‘South Etruria Survey’, diretta da John Ward-Perkins, oltre ai dati pubblicati di progetti italiani. Allo stesso tempo, nuove ricerche sul campo sono in programma con l'intento di riempire le lacune esistenti. Due nuovi progetti iniziarono nel 1997 concentrandosi sul tema dell'urbanismo. Le ricognizioni a Falerii Novi e a Forum Novum hanno esaminato l'organizzazione interna delle citta tramite sistematiche ricognizioni in superficie e indagini geofisiche. I primi risultati chiaramente dimostrano il potenziale di questo approccio. Queste tecniche verranno applicate ad una gamma di centri urbani nella media valle del Tevere. La comprensione dell'interazione della città e della valle implica il mettere insieme l'informazione esistente relativa l'insediamento, le reti di comunicazione, l'economia e l'ambiente, oltre all'integrazione dei nuovi dati. Un elemento chiave del progetto è l'uso di un sistema GIS per l'integrazione ed analisi dei diversi livelli di informazione.
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Karp, Karol. "IL CONFLITTO TRA INDIVIDUO E SISTEMA: VERSO LA COSTRUZIONE DELLA NUOVA IDENTITÀ CULTURALE NEL ROMANZO „I GRANDI OCCHI DEL MARE” DI LEONARD GUACI". Studia Europaea Gnesnensia, n.º 15 (15 de junio de 2017): 177–93. http://dx.doi.org/10.14746/seg.2017.15.8.

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The aim of the article is to analyse the theme of cultural identity in the novel „I grandi occhi del mare” by Leonard Guaci. Starting from Gioia di Cristofaro Longo’s theoretical assumptions concerning the connection between identity and culture, we stress the influence of Italian culture on the sense of identity felt by the characters who represent Albanians living in the period of Enver Hoxha’s communist dictatorship. The analysis also draws on the theories of scholars such us Hannah Arendt, Homi Bhabha, Dominique Chancé, Giovanni Marchetti, Nora Moll.
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Raffaele Catuogno, Teresa Della Corte, Veronica Marino y Victoria Andrea Cotella. "Archeologia e architettura nella rappresentazione della c.d. Tomba di Agrippina a Bacoli, una ‘presenza preziosa’ tra genius loci e potenzialità di intervento." Mimesis.jasd 1, n.º 1 (5 de agosto de 2021): 137–54. http://dx.doi.org/10.56205/mim.1-1.7.

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L’indagine nel sito architettonico-archeologico che fu antico teatro romano sul mare poi trasformatoin ninfeo - erroneamente denominato Tomba di Agrippina - intende affidare alla dimensioneastratta e conoscitiva della rappresentazione la restituzione dei significati del manufatto come‘presenza preziosa’ nel paesaggio urbano di Bacoli. L’approccio di indagine, avvicinandosialla insita dimensione metaprogettuale del rilievo, si propone di suggerire linee di indirizzo permirate strategie di rigenerazione del patrimonio culturale flegreo, laddove l’espansione urbana nonpianificata ci restituisce una mappa territoriale priva di segni di connessione tra le attuali zoneurbanizzate e i resti dei pregevoli manufatti antichi. Diffusamente, e in particolare nel caso inesame, i ritrovamenti archeologici rivelano problematiche compenetrazioni con l’edilizia moderna.I preziosi reperti, spesso ancora parzialmente interrati o inagibili, esigono decisioni e interventidi integrazione che facciano riferimento alle peculiarità territoriali e che, confermandone le azionidi tutela, consentano nuove forme di accessibilità ai siti, attivabili attraverso operazioni dirappresentazione digitale del patrimonio che implementino livelli di fruizione alternativi allavisita diretta.Muovendo da questa esigenza, l’orientamento metodologico della ricerca è inteso ad assumerela digitalizzazione dei processi in ogni fase di lavoro. Obiettivo prioritario è rendere disponibilimodelli tridimensionali del sito, sezionabili ed interrogabili secondo diversi livelli semantici,sia durante la prima fase di acquisizione dei dati (SAPR, TLS), sia in quelle successive dimodellazione (modello virtuale e ABIM) e di consultazione-interrogazione dei simulacri che siprestano a rappresentare in maniera efficace e propositiva il sistema spaziale complessivo e gliapparati figurativi puntualmente esaminati.
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Choerunnisa, Raisa Rafifiti y Rosinta Rosinta. "Implementasi Program Kartu Identitas Anak (KIA) Melalui Penggunaan Sistem Informasi Administrasi Kependudukan (SIAK) di Pemerintah Kota Cimahi". JURIKOM (Jurnal Riset Komputer) 8, n.º 6 (30 de diciembre de 2021): 429. http://dx.doi.org/10.30865/jurikom.v8i6.3762.

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The results of a study conducted by the Center for the Study of Child Protection (PUSKAPA) at the University of Indonesia noted that 40 million Indonesian children were born without a civil registration, so they do not have a legal identity and have difficulty accessing basic services. The government in protecting and prospering children issued Ministerial Regulation Number 2 of 2016 concerning Child Identity Cards (KIA). The purpose of this study was to determine the implementation of the Child Identity Card program through the use of the Population Administration Information System (SIAK) in the Cimahi City Government and the obstacles encountered in its implementation. Since the existence of the Child Identity Card program, the City of Cimahi has been appointed as one of the first fifty regencies/cities to implement the program. Until now, the implementation of the Child Identity Card program carried out at the Population and Civil Registration Office of Cimahi City has been carried out well. Although in its implementation there are still obstacles. These obstacles are: 1) Lack of public awareness of the City of Cimahi on the importance of having a KIA, 2) Errors in inputting NIK in the SIAK application by operators when printing KIA, 3) Lack of public understanding of service procedures at the Disdukcapil Cimahi City which has switched to online-based services using the website and application of Sipade and Sibenda Cimahi City. After the research has been carried out, the efforts that can be made in order to increase the ownership of KIA in Cimahi City are: 1) Activities to accelerate the issuance of KIA, 2) Re-checking the NIK that has been inputted, 3) Providing understanding to residents about service procedures at the Cimahi City Disdukcapil which has been based on digital.
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