Literatura académica sobre el tema "Sicurezza infrastrutture stradali"
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Tesis sobre el tema "Sicurezza infrastrutture stradali"
Colombini, Eugenio. "Classificazione della sicurezza e analisi di incidentalità delle infrastrutture viarie della Repubblica di San Marino". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Buscar texto completoFalconetti, Nicola. "Sviluppo di un modello di previsione dell’incidentalità stradale nel contesto italiano". Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2013. http://hdl.handle.net/10077/8637.
Texto completoL’argomento trattato nella ricerca verte sul tema della modellazione del legame fra incidentalità stradale e caratteristiche dell’infrastruttura. L’attività di ricerca ha puntato allo sviluppo, nel contesto italiano, di un modello analitico per la previsione del livello di incidentalità atteso su tronchi omogenei di strade extraurbane, legandolo a indicatori delle caratteristiche geometriche, ambientali e di traffico di tali tronchi. Inizialmente sono stati passati in rassegna i principali modelli di previsione proposti a livello internazionale, tra cui la prima versione dell’Highway Safety Manual (HSM). Parallelamente si è analizzato il software IHSDM, con particolare attenzione al modulo CPM (Crash Prediction Module). Si è quindi cercato di testare l’applicabilità al contesto italiano di tale modulo, studiando l’incidentalità di due tronchi stradali della rete regionale del Friuli Venezia Giulia. Il test ha messo in evidenza i limiti di trasferibilità del modello statunitense alla realtà italiana. L’analisi della letteratura esistente ha permesso di individuare i principali aspetti da considerare nell’elaborazione di un modello previsionale dell’incidentalità (tecniche di regressione, approcci metodologici, distribuzione di probabilità, forme funzionali, variabili esplicative, indicatori di bontà del modello). Una volta verificata la disponibilità di dati nella realtà italiana e accertata la possibilità di utilizzare gli stessi, sono state definite le procedure per la scelta del campione. In un primo tempo si è testata la metodologia individuata su un campione di dati di dimensioni limitate (circa 20 tronchi stradali in ambito extraurbano), ricercando eventuali relazioni fra il fenomeno accidentogeno, l’entità dei flussi veicolari e alcuni parametri geometrici caratteristici del singolo tronco stradale. Per questo studio preliminare il campione è stato suddiviso in tronchi omogenei sulla base del solo andamento planimetrico. Per l’implementazione del modello è stata utilizzata la tecnica delle regressioni lineari generalizzate, adottando come distribuzione statistica della variabile indipendente quella di Poisson. Il test è stata l’occasione per l’approfondimento degli strumenti software da utilizzare per la modellazione statistica. Dal momento che tale test ha fornito risultati confortanti, nel prosieguo dell’attività la ricerca è stata portata avanti secondo le stesse modalità, ponendosi come obbiettivo un sostanzioso ampliamento del campione di studio. A tale scopo l’analisi è stata estesa alla regione Veneto, andando a reperire dati utili presso le varie Amministrazioni. Oltre a questo si è provveduto ad effettuare due campagne di monitoraggio del traffico (estiva ed invernale) sulla rete regionale (ex statale) del Friuli Venezia Giulia. Grazie alla concessione accordata da Friuli Venezia Giulia Strade S.p.A. e da diverse Amministrazioni Comunali, durante tali campagne (durate complessivamente 5 mesi) sono stati rilevati i flussi veicolari su circa 30 sezioni stradali. In questo modo si è potuto disporre di un campione di estensione complessiva pari a quasi 300 km di rete extraurbana. Su tale campione, suddiviso in tronchi omogenei sulla base del medesimo criterio adottato nello studio preliminare, si è tentato di mettere a punto un modello considerando svariati indici legati alla geometria dell’asse stradale, mediante la stessa tecnica di regressione adottata in precedenza. I risultati forniti dall’analisi si sono rivelati poco significativi. È stata quindi rivista integralmente la metodologia di suddivisione in tronchi omogenei, effettuando la messa a punto dei modelli su due diverse basi di dati. La prima ha considerato soli tronchi stradali di lunghezza pari ad un chilometro, mentre il secondo ha preso in considerazione tratti di lunghezza variabile (mediamente pari a circa 3 km). In entrambi i casi sono stati introdotti dei criteri di suddivisione dei tronchi (criteri di omogeneità) più rigorosi rispetto alla prima analisi, andando a considerare l’altimetria della strada e fattori di carattere ambientale. Contestualmente alla definizione di tali criteri è stata proposta l’applicazione di una metodologia statistica per la verifica sistematica ed oggettiva dell’omogeneità planimetrica della linea d’asse. L’analisi di regressione è stata effettuata assumendo una distribuzione statistica della variabile indipendente di tipo Binomiale Negativa, che rispetto alla distribuzione di Poisson presenta dei vantaggi nella modellazione dell’overdispersion. Le analisi statistiche hanno prodotto risultati di particolare interesse in termini applicativi. I modelli risultanti mostrano una buona correlazione tra le variabili individuate e il fenomeno accidentogeno. Inoltre grazie all’utilizzo di variabili esplicative di facile determinazione, essi risultano applicabili con facilità alla realtà italiana, proponendosi come strumenti di supporto all’analisi di sicurezza, sia nel caso di nuove infrastrutture stradali che in quello di strade esistenti. Combinando i risultati del modello con lo storico di incidentalità registrato è possibile produrre valutazioni più attendibili dell’incidentalità attesa caratteristica del tronco stradale, da cui una stima più rigorosa del beneficio derivante da un possibile intervento di adeguamento.
XXIV Ciclo
1983
MINNUCCI, LUCIA. "An improved procedure for the seismic fragility analysis of existing bridges and implementation within a comprehensive probabilistic framework for the risk assessment". Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2021. http://hdl.handle.net/11566/289535.
Texto completoThe safety of infrastructural systems is of paramount importance since high socio-economic impacts on the society would be expected in case of disruptions or people life could be seriously endangered in case of severe damages or collapses. The analysis of the vulnerability of bridges is classically carried out through the adoption of fragility curves, which express the probability of exceedance of a certain performance level conditional to a certain level of hazard intensity. However, it is common practice to use fragility curves to only provide a global overview of the bridge vulnerability, with scarce attention to the damage extension or the evolution of different failure mechanisms that may potentially verify within the structure. Indeed, it is worth noting that bridges may show different damage mechanisms, occurring in one or multiple structural components, that differently contribute to the overall fragility of the system and potentially lead to different post-disaster scenarios. In light of this drawback and considering also that an optimal, comprehensive and robust probabilistic framework for the risk assessment is not yet available, the present Thesis aims to provide some insights and original contributions for a state-of-the-art enrichment in the field of the safety of infrastructural systems. Advancements are indeed made on the following main subjects: fragility curves, with an innovative approach for a proper estimation of the bridge vulnerability, based on both a quantitative and qualitative assessment of failure mechanisms that may occur during a seismic event; analysis of Soil-Structure Interaction (SSI) effects through simple formulas estimating the behaviour of pile foundations (a common choice in case of bridge structures) and easy to be implemented for a reliable fragility and risk analysis; proposal of a holistic framework for the risk assessment and the quantification of consequences of a hazardous event in monetary terms, taking into account aspects such as SSI, degradation and maintenance; analysis of the effects of uncertainties affecting the combined pile-soil system for the probabilistic characterization of impedance functions and kinematic response factors of deep foundations in homogeneous soils. The Italian transport system is chosen as scenario for the applications of the present Thesis, since it is particularly emblematic due to the high vulnerability and the important critical issues presented by the existing road networks. Two different bridge typologies are considered: Reinforced Concrete Link Slab bridges and Steel-Concrete Composite bridges. Being very widespread, such typologies result representative of most of the bridges and viaducts present over the Italian territory, and examples can also be found in the international panorama. The choice of significative case studies allows to prove the potentialities of the proposed fragility estimation methodology and the relevance of the SSI problem in the bridge vulnerability assessment as well as to characterise the vulnerability of the Italian infrastructures with a higher level of detail, including degradation and SSI phenomena. Moreover, the choice of structural configurations is suitable for the characterization of a regional scenario, such as the one of Marche region. Then, fragility results are applied at road network level for the quantification of the impact of post-earthquake scenarios in economic terms throughout the proposed probabilistic framework. Finally, as part of the framework, a novel probabilistic characterization of the response of deep foundations in homogeneous soil is provided to evaluate effects of uncertainties in the embedded system. Although presented for the seismic problem and within the Italian context, the proposed methodologies are flexible enough to be easily extended to further applications involving other road network scenarios (and bridge typologies) and different natural hazards.
SPAGNUOLO, Franco Enzo. "Modello integrato di vulnerabilità delle infrastrutture stradali - VIS 4 Road Safety". Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/11573/1383074.
Texto completoROGGI, MARCO. "Studio sulla mitigazione delle conseguenze di incidenti che coinvolgono veicoli a due ruote". Doctoral thesis, 2008. http://hdl.handle.net/2158/589097.
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