Tesis sobre el tema "Sicurezza generale dei prodotti"
Crea una cita precisa en los estilos APA, MLA, Chicago, Harvard y otros
Consulte los 18 mejores tesis para su investigación sobre el tema "Sicurezza generale dei prodotti".
Junto a cada fuente en la lista de referencias hay un botón "Agregar a la bibliografía". Pulsa este botón, y generaremos automáticamente la referencia bibliográfica para la obra elegida en el estilo de cita que necesites: APA, MLA, Harvard, Vancouver, Chicago, etc.
También puede descargar el texto completo de la publicación académica en formato pdf y leer en línea su resumen siempre que esté disponible en los metadatos.
Explore tesis sobre una amplia variedad de disciplinas y organice su bibliografía correctamente.
BARBERIS, ILARIA. "Immunogenicità e sicurezza dei vaccini combinati esavalenti: comparazione dei prodotti attualmente disponibili e considerazioni pratiche". Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1003992.
Texto completoPavlovic, Ana <1981>. "Metodologia di validazione dell'affidabilità e della sicurezza dei sistemi e prodotti industriali". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3494/1/pavlovic_ana_tesi.pdf.
Texto completoPavlovic, Ana <1981>. "Metodologia di validazione dell'affidabilità e della sicurezza dei sistemi e prodotti industriali". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3494/.
Texto completoSANNA, CLARA. "Sicurezza alimentare di prodotti ortofrutticoli di IV gamma". Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2015. http://hdl.handle.net/11584/266370.
Texto completoMontalti, Arianna. "Caratteristiche degli aromatizzanti e loro uso nella formulazione dei prodotti alimentari". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Buscar texto completoMagli, Carolina <1981>. "Sicurezza dei prodotti alimentari e la responsabilità civile nell'Unione europea e negli Stati Uniti: tecniche a confronto". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5557/1/magli_carolina_tesi.pdf.
Texto completoProfound changes have affected the food industry over the last decades and medical sciences, epidemiology in particular, are increasingly able to identify causal links between the consumption of certain substances and the onset of diseases. These developments have triggered legislative intervention on food safety-issues, leading to a complex system of rules designed to protect public health. Two instruments aim at achieving this goal, namely public law-regulations designed to protect the consumer in advance and civil law-liability rules. Distinct as these instruments are, they are at the same time strongly interconnected by their shared rationale. This dimension is evident in the U.S. system: in the United States, the public law-rules on food safety defined by the Food and Drug Administration are points of reference when it comes to determining whether a food product is defective and whether, as a result, the manufacturer is liable for damages. Effective synergies between public rules (public enforcement) and private law rules (private enforcement) are further enhanced by instruments of collective protection, among which class actions are of fundamental importance. Switching from the analysis of the U.S. situation to the European perspective, the study examines defects that characterize the national Italian and, more generally, the EU-system. At a later stage, the focus will be on developing – with regard also to US legal instruments – a system in which public food safety-rules and private liability rules interact effectively to protect public health.
Magli, Carolina <1981>. "Sicurezza dei prodotti alimentari e la responsabilità civile nell'Unione europea e negli Stati Uniti: tecniche a confronto". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5557/.
Texto completoProfound changes have affected the food industry over the last decades and medical sciences, epidemiology in particular, are increasingly able to identify causal links between the consumption of certain substances and the onset of diseases. These developments have triggered legislative intervention on food safety-issues, leading to a complex system of rules designed to protect public health. Two instruments aim at achieving this goal, namely public law-regulations designed to protect the consumer in advance and civil law-liability rules. Distinct as these instruments are, they are at the same time strongly interconnected by their shared rationale. This dimension is evident in the U.S. system: in the United States, the public law-rules on food safety defined by the Food and Drug Administration are points of reference when it comes to determining whether a food product is defective and whether, as a result, the manufacturer is liable for damages. Effective synergies between public rules (public enforcement) and private law rules (private enforcement) are further enhanced by instruments of collective protection, among which class actions are of fundamental importance. Switching from the analysis of the U.S. situation to the European perspective, the study examines defects that characterize the national Italian and, more generally, the EU-system. At a later stage, the focus will be on developing – with regard also to US legal instruments – a system in which public food safety-rules and private liability rules interact effectively to protect public health.
Arpino, Nicola. "Privacy e sicurezza delle app Android: dal GDPR alla pratica. "Immuni" come caso di studi". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20920/.
Texto completoTirello, Paola. "Effetti dei prodotti fitosanitari sulle comunità di acari della vite Effects of pesticides on mite communities of grapes". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3423328.
Texto completoL’attività scientifica ha riguardato lo studio degli effetti dei prodotti fitosanitari sulle comunità di acari della vite, con particolare riferimento agli acari appartenenti alla famiglia dei Phytoseiidae. Lo studio si è articolato in una serie di esperimenti effettuati sia in laboratorio sia in pieno campo, di cui vengono di seguito esposti i principali risultati. Resistenza in Tetranychus urticae in Italia L’acaro fitofago T. urticae è stato scelto come primo modello di studio. Su diverse popolazioni dell’acaro tetranichide sono stati svolti dei test per valutare la tossicità acuta di alcuni acaricidi. I test hanno dimostrato che la resistenza agli acaricidi è diffusa e può manifestarsi anche nei confronti di formulati di recente introduzione. E’ stato possibile individuare popolazioni resistenti e sensibili dell’acaro su cui effettuare una serie di saggi biochimici atti a valutare l’attività di diversi enzimi detossificanti potenzialmente correlati con la resistenza ai prodotti fitosanitari. Effetti di prodotti fungicidi sulle comunità di acari in pieno campo In questa seconda ricerca si sono valutati gli effetti di alcuni fungicidi (propineb, metiram, mancozeb, folpet e idrossido di rame) su una popolazione dell’acaro predatore Kampimodromus aberrans introdotta ex-novo in un vigneto in cui era già presente una popolazione autoctona di Amblyseius andersoni. L’acaro è stato inoculato nel vigneto sperimentale all’inizio della stagione vegetativa tramite l’apporto di femminelle prelevate da un vigneto “donatore”. I fungicidi testati non sono apparsi selettivi nei confronti del predatore Amblyseius andersoni, probabilmente a causa dell’alta incidenza della peronospora nel testimone. La peronospora infatti rappresenta un alimento alternativo per tale predatore che ha dimostrato maggiori possibilità di sviluppo su piante non trattate. A differenza di A. andersoni, K. aberrans non è risultato influenzato dalla presenza della peronospora. Alcuni fungicidi (mancozeb e propineb) hanno esercitato effetti negativi significativi sulle popolazioni di K. aberrans a differenza di quanto verificato durante precedenti indagini su popolazioni stabili della stessa specie. Effetto di insetticidi su Kampimodromus aberrans Utilizzando materiale proveniente da diversi vigneti, sono stati allestiti allevamenti di K. aberrans in laboratorio. Su questi ceppi si è valutato l’effetto di alcuni insetticidi scelti sulla base del loro diverso modo di azione. In particolare si sono testati: esteri fosforici (chlorpyriphos), carbammati (indoxacarb), neonicotinoidi (thiamethoxam), chitino-inibitori (flufenoxuron), MAC (methoxyfenozide), fenossiderivati (etofenprox), spinosine (spinosad). Le femmine dell’acaro predatore sono state sottoposte ad applicazioni di insetticidi alla dose di campo per valutare gli effetti su mortalità e fecondità delle femmine e schiusura delle uova deposte. L’impiego di etofenprox e spinosad è stato associato a effetti significativi sulla sopravvivenza e sulla fecondità di K. aberrans. Thiamethoxam ha causato una riduzione significativa della fecondità. Resistenza di Kampimodromus aberrans a chlorpyriphos Osservazioni condotte a Monteforte d’Alpone, S. Polo di Piave e S. Michele all’Adige hanno consentito di appurare un’elevata sopravvivenza nei confronti di chlorpyriphos da parte di K. aberrans. In seguito a tali osservazioni sono stati calcolati i parametri di tossicità acuta in queste popolazioni a confronto con altre non esposte a trattamenti insetticidi. Il calcolo dei parametri di tossicità acuta (DL50, DL90) è stato eseguito su due popolazioni raccolte su vite (Monteforte d’Alpone e S. Polo di Piave), su una popolazione raccolta su melo (S. Michele all’Adige) e su una popolazione prelevata su piante di bagolaro mai trattate con insetticidi. Quest’ultima ha esibito un’elevata sensibilità nei confronti di chlorpyriphos. Al contrario, i valori dei parametri di tossicità acuta nelle tre popolazioni raccolte su vite e melo sono risultati piuttosto elevati. I fattori di resistenza (RR), ottenuti dividendo la DL50 delle popolazioni resistenti per la DL50 della popolazione sensibile sono superiori a 100.000. E’ possibile ipotizzare che i parametri della tossicità acuta si abbassino aumentando l’esposizione a chlorpyriphos (per via topica oltre che per via residuale) ma, in ogni caso, viene dimostrata per la prima volta la resistenza agli esteri fosforici in K. aberrans. I risultati ottenuti sono particolarmente significativi se si considerano le possibili implicazioni pratiche, in quanto le dosi letali superano ampiamente le dosi di pieno campo. Effetti di diverse vie di esposizione a thiamethoxam in T. urticae e P. persimilis Sono stati condotti esperimenti atti a valutare quale possa essere l'effetto degli insetticidi sugli acari in funzione di differenti modalità di esposizione. A tale scopo femmine del fitofago T. urticae e del predatore P. persimilis sono state esposte all’insetticida thiamethoxam per via topica (microimmersione), per via residuale (trattando solo il substrato fogliare) o per ingestione. In quest’ultima modalità, i predatori sono stati alimentati con prede (T. urticae) confinate su foglie di vite contaminate con thiamethoxam tramite applicazione al terreno. Infine, sono stati studiati gli effetti sugli acari delle possibili combinazioni tra i diversi modi di esposizione (topica + ingestione, topica + residuale, ingestione + residuale, topica + ingestione + residuale). La risposta delle diverse specie di acaro è stata valutata calcolando il tasso di sopravvivenza e il tasso di fecondità. In T. urticae e P. persimilis i trattamenti topici non hanno manifestato effetti letali, ma hanno ridotto in modo significativo la fecondità. La combinazione di trattamenti fogliari e radicali ha avuto effetti negativi sia sulla mortalità sia sulla fecondità delle due specie. Effetti di diverse vie di esposizione a thiamethoxam in Tetranychus urticae e Kampimodromus aberrans Nel caso di K. aberrans, thiamethoxam non ha causato effetti negativi significativi a livello di sopravvivenza. Per quanto riguarda la fecondità, l’ingestione di prede contaminate è stata associata a effetti negativi più severi rispetto alle modalità di esposizione residuale e topica. Interazioni tra K. aberrans – polline – insetticidi: prove di laboratorio E’ stata valutata l’influenza dell’apporto pollinico sulla sopravvivenza e sulla fecondità di acari predatori esposti o meno all’effetto di alcuni insetticidi impiegati in viticoltura e in frutticoltura (chlorpyriphos, etofenprox, indoxacarb e spinosad). Nel caso di chlorpyriphos, etofenprox e spinosad la sopravvivenza è stata inferiore rispetto a quella osservata nelle tesi testimone e indoxacarb. Il tasso di fuga è risultato più elevato su spinosad. Gli insetticidi hanno causato una riduzione significativa della fecondità di K. aberrans rispetto al testimone e a indoxacarb. I livelli più bassi di fecondità sono stati osservati nelle tesi etofenprox e spinosad, ma anche chlorpyriphos ha causato riduzioni significative della fecondità. La quantità e la frequenza delle applicazioni polliniche non sono state associate ad effetti significativi sulla sopravvivenza e sul tasso di fuga del predatore. Al contrario, la fecondità è aumentata sia con la dose sia con la frequenza di somministrazione di polline. Infine, è stata riscontrata un’interazione significativa insetticidi*frequenza di applicazione pollinica. A basse frequenze di somministrazione pollinica la fecondità è stata più elevata nel testimone che su chlorpyriphos, mentre a elevate frequenze l’insetticida non ha causato effetti sulla fecondità. Una tendenza simile a questa è stata riscontrata per indoxacarb. In conclusione, la disponibilità di alimenti alternativi può mitigare gli effetti deleteri degli insetticidi con importanti implicazioni di carattere applicativo.
BELFIORI, David. "Biomonitoraggio ambientale dei parchi e delle riserve naturali delle Marche mediante l'utilizzo dell'Ape domestica (Apis mellifera L.)". Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2011. http://hdl.handle.net/11566/241853.
Texto completoThe presence of pollutants in the environment can be searched out by instrumental and biological monitoring. One of the leading biological indicators that have been used in Italy for the past 20 years to measure the air quality and its contents is honeybees (Apis mellifera L). The current research investigates, by means of honey bee, the air quality for the presence of pesticides and heavy metals that include lead, nickel, cadmium and chrome, which takes place in 10 districts inside the natural parks and reserves in the Marche region. The survey has been an ongoing project since 2008 to 2010 and it uses 11 monitoring stations that composed of two hives and each hive has an “underbasket” cage to collect diseased bees. We analyze the pesticides presence based on the bee’s weekly mortality rate, and we take monthly samples of foraging bees and honey to analyze for heavy metals. The research don’t show the presence of honey bees mortality caused by pesticides. The heavy metals analysis showed high seasonal means, in 6 events, and high monthly data, in 75 events. In conclusion, the survey highlighted a good environmental air quality but also the presence of high values of chrome in all protected areas, in October 2008 and 2009, and some potentially critical contests of pollution in some areas. Both ones need further analysis that investigate the causes. The research also furnished a set of data that is a first historical reference for future surveys.
PANZARASA, MARTINA. "Donne di mafia e carcere. Cultura, esperienze e pratiche in una sezione di alta sicurezza". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2018. http://hdl.handle.net/2434/595957.
Texto completoSPADOLA, GIORGIO. "CARATTERIZZAZIONE DELLA MICOFLORA ASSOCIATA AI PRODOTTI CARNEI STAGIONATI SUINI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA PRESENZA DI PENICILLIUM NORDICUM ED AL SUO BIOCONTROLLO". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/2474.
Texto completoPenicillium nordicum is an important contaminant of cured meat products, representing 10% and 26% of the Penicillium spp. isolated, respectively, from the air or the products in a survey managed in Italy (Battilani et al., 2007). Several P. nordicum cured meat isolates proved to be important producers of ochratoxin A, OTA (Sansom and Frisvad, 2004; Pietri et al., 2006; Battilani et al., 2010). Currently, the appropriate setting of environmental conditions (temperature, relative humidity and air circulation), is the only accepted tool to prevent the uncontrolled growth of P. nordicum inside dry-curing plants through a carefully structured Hazard Analysis Critical Control Point (HACCP) plan (Asefa et al., 2011; Virgili et al., 2012). Even if the HACCP system has been successfully applied in the food industry, there are food safety hazards not carefully considered. This is especially true with regard to mycotoxigenic hazards associated with animal food products. The term “mycotoxigenic hazards” is used by Asefa et al. (2011) to describe pathogenic yeasts and toxic secondary metabolites of toxigenic moulds that contaminate food products and affect food safety. Most HACCP plans in food processing activities, such as the production of cheese and dry-cured meat products, considered mainly bacterial agents (Arvanitoyannis and Mavropoulos, 2000; Barbuti and Parolari, 2002), even if such food products get often contaminated with mycotoxigenic fungi and their metabolites (Spotti et al 1989; Spotti et al., 2001a; Battilani et al 2007). Therefore, it should be crucial to define a HACCP plan specifically focused on the mycotoxigenic hazards. The identification, control and standardization of the surface mycoflora of cured meat products is mandatory to preserve the productions safety and the consumers health. This is the context of the effectiveness and reliability evaluation for the Penicillium spp. identification methods of interesting species for food production. In this context, the research project of this PHD thesis tried to fill some gaps of knowledge with the attempt to limit the mycotoxigenic risk in the cured meat products chain. The following topics were faced: 1. study of the composition and dynamic of fungal microflora present on the surface of cured meat products (salami) and the air of seasoning environments taking into account the influence of some process parameters (starter inoculum, curing temperature, stage of seasoning). 2. development of a MALDI TOF MS method for the identification of Penicilium at species level for future direct screening perspectives of the microflora present on cured meat products. 3. comparison and integration of different techniques, as morphological, molecular and mass spectral analysis, for the identification of Penicillium species in cured meat products. 4. evaluation of selected yeasts, isolated from dry-cured ham surface, to compete with P. nordicum and to inhibit OTA accumulation in the perspective of their use as surface starter biocontrol agents.
SPADOLA, GIORGIO. "CARATTERIZZAZIONE DELLA MICOFLORA ASSOCIATA AI PRODOTTI CARNEI STAGIONATI SUINI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA PRESENZA DI PENICILLIUM NORDICUM ED AL SUO BIOCONTROLLO". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/2474.
Texto completoPenicillium nordicum is an important contaminant of cured meat products, representing 10% and 26% of the Penicillium spp. isolated, respectively, from the air or the products in a survey managed in Italy (Battilani et al., 2007). Several P. nordicum cured meat isolates proved to be important producers of ochratoxin A, OTA (Sansom and Frisvad, 2004; Pietri et al., 2006; Battilani et al., 2010). Currently, the appropriate setting of environmental conditions (temperature, relative humidity and air circulation), is the only accepted tool to prevent the uncontrolled growth of P. nordicum inside dry-curing plants through a carefully structured Hazard Analysis Critical Control Point (HACCP) plan (Asefa et al., 2011; Virgili et al., 2012). Even if the HACCP system has been successfully applied in the food industry, there are food safety hazards not carefully considered. This is especially true with regard to mycotoxigenic hazards associated with animal food products. The term “mycotoxigenic hazards” is used by Asefa et al. (2011) to describe pathogenic yeasts and toxic secondary metabolites of toxigenic moulds that contaminate food products and affect food safety. Most HACCP plans in food processing activities, such as the production of cheese and dry-cured meat products, considered mainly bacterial agents (Arvanitoyannis and Mavropoulos, 2000; Barbuti and Parolari, 2002), even if such food products get often contaminated with mycotoxigenic fungi and their metabolites (Spotti et al 1989; Spotti et al., 2001a; Battilani et al 2007). Therefore, it should be crucial to define a HACCP plan specifically focused on the mycotoxigenic hazards. The identification, control and standardization of the surface mycoflora of cured meat products is mandatory to preserve the productions safety and the consumers health. This is the context of the effectiveness and reliability evaluation for the Penicillium spp. identification methods of interesting species for food production. In this context, the research project of this PHD thesis tried to fill some gaps of knowledge with the attempt to limit the mycotoxigenic risk in the cured meat products chain. The following topics were faced: 1. study of the composition and dynamic of fungal microflora present on the surface of cured meat products (salami) and the air of seasoning environments taking into account the influence of some process parameters (starter inoculum, curing temperature, stage of seasoning). 2. development of a MALDI TOF MS method for the identification of Penicilium at species level for future direct screening perspectives of the microflora present on cured meat products. 3. comparison and integration of different techniques, as morphological, molecular and mass spectral analysis, for the identification of Penicillium species in cured meat products. 4. evaluation of selected yeasts, isolated from dry-cured ham surface, to compete with P. nordicum and to inhibit OTA accumulation in the perspective of their use as surface starter biocontrol agents.
PANTINI, SARA. "Analysis and modelling of leachate and gas generation at landfill sites focused on mechanically-biologically treated waste". Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/203393.
Texto completoDI, BENEDETTO ANNALISA. "Un’analisi metodologica della valutazione dei prodotti nella VQR 2004-2010". Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/11573/1007476.
Texto completoBASILI, Silvia. "Gli attuali scenari del commercio internazionale dei prodotti agroalimentari, tra vecchie e nuove questioni di sicurezza alimentare: una riflessone comparatistica ta UE, USA e CINA". Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251081.
Texto completoSBARBATI, Claudia. "LE STRAGI E LO STATO. NARRAZIONI SU CARTA DELLO STRAGISMO ITALIANO:CRONACA, MEMORIA E STORIA". Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251127.
Texto completoALESSANDRA, Campanari. "“IDENTITY ON THE MOVE” FOOD, SYMBOLISM AND AUTHENTICITY IN THE ITALIAN-AMERICAN MIGRATION PROCESS". Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251264.
Texto completo