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Mazzoli, Giansecondo. "Interventi: Alfred Adler e la Psicologia Individuale tra semplificazioni e complessità". PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, n.º 1 (febrero de 2022): 57–61. http://dx.doi.org/10.3280/pu2022-001008.

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Questo commento sull'articolo di Cesare Romano (2022) costituisce una integrazione a questo testo che presenta in modo corretto, ma parziale, la relazione tra le vicende biografiche della vita di Alfred Adler e l'ideazione di costrutti psicologici che hanno concorso a dare struttura all'impianto teorico della Psicologia Individuale. Pur nella sua sinteticità, il commento integra quanto non pro-posto nell'articolo; ma è anche occasione per lasciar intravvedere la più significativa articolazione della teoria di Alfred Adler. Viene ripercorso, in poche righe, il topos che ha spesso accompagna-to l'interpretazione della Psicologia Individuale: di essere una teoria semplice, facilmente descrivi-bile con il ricorso ad alcuni concetti cardine. In realtà è una teoria che apre numerose prospettive per la comprensione della complessità del funzionamento mentale che, nel presente commento, è in parte descritta e in parte lasciata solo intendere.
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Vinci, Maria Gloria. "Ideologia e traduzione: Jorge Amado in Italia e la traduzione in italiano di Capitães da Areia". Revista de Italianística, n.º 34 (7 de noviembre de 2017): 4. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i34p4-11.

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Il presente lavoro intende prendere in considerazione la traduzione in italiano del romanzo di Jorge Amado, Capitães da areia, realizzata nel 1953 da Dario Puccini, collocandola nel contesto storico-ideologico dell’Italia degli anni ’50 dominato dalla contrapposizione tra Partito comunista e Democrazia Cristiana. Il testo della traduzione, infatti, porta i segni di una costrizione ideologica che piega il romanzo amadiano, mediante recisioni e tagli piuttosto netti di interi capitoli, semplificazioni linguistiche e riscrittura di corposi brani del testo originale, dentro gli schemi del realismo socialista e, dunque, di una letteratura a forte impronta esemplare-educativa.
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Folli, Stefano. "L’ASSASSINIO DI ALDO MORO". Il Politico 251, n.º 2 (3 de marzo de 2020): 121–27. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.239.

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La tragedia di Aldo Moro (1978) segna un punto fermo nella storia italiana, ma non consente eccessive semplificazioni. Moro è stato una figura centrale in Italia negli anni Settanta proprio perché ha saputo guidare i processi storici, a partire dai rapporti con il Pci, nella consapevolezza che il sistema politico rischiava di rimanere paralizzato se non avesse trovato un nuovo dinamismo. La sua morte ha accelerato il declino del Paese, nonostante il diffuso benessere economico, e ha aperto la strada alla confusa radicalizzazione che segna i nostri tempi in cui si è persa la memoria storica.
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Carbone, Luigi. "Le limitazioni della responsabilità erariale per la gestione dell'emergenza epidemiologica tra "decreto semplificazioni" e "decreto cura Italia": un sistema a geometria variabile". ECONOMIA PUBBLICA, n.º 3 (noviembre de 2021): 81–88. http://dx.doi.org/10.3280/ep2021-003004.

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L'articolo analizza brevemente le modifiche apportate alla disciplina della re-sponsabilità erariale dal d.l. 16 luglio 2020, n. 76 (c.d. "decreto semplificazioni") e dal d.l. 17 marzo 2020, n. 18 (c.d. "decreto cura Italia"). I menzionati decreti-legge, nell'introdurre limitazioni a questa forma di responsabilità con specifico riferimento all'elemento soggettivo, rivelano talune criticità in punto di compati-bilità con l'art. 77 Cost. e con altri principi costituzionali, potendosi dubitare, in particolare, in ordine al rispetto del principio di responsabilità dei pubblici poteri e dei loro agenti, che anche in tempo d'emergenza deve ritenersi insuscettibile di deroghe, soprattutto attraverso l'esercizio del potere di decretazione d'urgenza
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Licciardello, Orazio. "Diversità e integrazione: tra pregiudizi e Identita’". International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 1, n.º 1 (2 de julio de 2016): 377. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2016.n1.v1.243.

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La convivenza tra persone e gruppi sociali appartenenti a culture molto diverse costituisce uno dei problemi di maggior complessità delle società del nostro tempo. Tale complessità è diventata ancora più evidente in relazione al crescente flusso di immigrati che vedono nell'Europa la possibilità di sfuggire alla guerra ed anche alla fame che attanaglia i loro paesi d'origine. Si tratta di realizzare condizioni di civile convivenza e di reciprocità coniugando culture e Identità sociali, mediante processi di integrazione, talora difficili ma tuttavia indispensabili, sfuggendo alle facili e stereotipiche semplificazioni ideologiche e utilizzando, invece, gli strumenti d'analisi ed intervento che le scienze psicologiche e sociali possono fornire.
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Colombo, Alessandro. "MINORANZE E SICUREZZA NAZIONALE IN MEDIO ORIENTE". Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 23, n.º 1 (abril de 1993): 39–65. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200022048.

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IntroduzioneL'invasione del Kuwait e la guerra civile seguita alla sconfitta dell'Iraq hanno inferto un duro colpo alle semplificazioni più comuni della situazione mediorientale; quella, caratteristica delle fasi acute di tensione bipolare, che collocava le cause del conflitto fuori della regione, nella competizione Est/Ovest; quella, non meno parziale, centrata sul conflitto arabo-israeliano, che riportava all'interno del Medio Oriente le radici dell'instabilità ma non rinunciava a ricondurle tutte ad una sola; quella più recente, infine, del «nuovo ordine internazionale», che proprio dal «discorso» bipolare deduceva che, una volta venuto meno il conflitto tra le superpotenze, anche i conflitti regionali si sarebbero avviati a soluzione.
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Torelli, Gabriele y Enrico Guarnieri. "Alcune considerazioni in tema di infrastrutture: crisi, semplificazioni, finanziamenti e ruolo dello Stato-apparato". Revista Digital de Derecho Administrativo, n.º 26 (21 de junio de 2021): 127–62. http://dx.doi.org/10.18601/21452946.n26.05.

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Partiendo del valor estratégico-instrumental de las infraestructuras y dado el actual déficit de las mismas en Italia, el artículo analiza algunos aspectos críticos en este sector. El primero consiste en la dificultad de simplificar procedimientos complejos y plagados de intereses; punto en el que el camino trazado por el ordenamiento jurídico italiano es regresar a la lógica de la regulación “mínima” de las directivas europeas. El segundo aspecto crítico se encuentra, por el contrario, en las dificultades para recabar los recursos necesarios destinados a promover las inversiones, para lo cual la Administración ha acudido a las APP como instrumento para beneficiarse del capital privado. Gracias a la Nueva Generación UE, Italia contará con una importante financiación europea, de manera que se espera que no haya escasez de recursos para la construcción de obras públicas. El presente estudio pretende por ende evaluar si el sector privado aún podrá desempeñar un papel importante en el proyecto de revitalización de la infraestructura del país.
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Francesco Guzzi, Federico. "OSSERVATORIO EUROPEO. D.l. semplificazioni-bis e PNRR: riflessioni sulle modifiche alla legge sul procedimento amministrativo". CITTADINANZA EUROPEA (LA), n.º 1 (junio de 2022): 165–78. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2022-001007.

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Cammarano, Fulvio. "La complessità storica nell'epoca della semplificazione". SOCIETÀ E STORIA, n.º 170 (noviembre de 2020): 808–12. http://dx.doi.org/10.3280/ss2020-170007.

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Marzano, Arturo. "La semplificazione dell'altro Il caso della Palestina". PASSATO E PRESENTE, n.º 101 (mayo de 2017): 134–42. http://dx.doi.org/10.3280/pass2017-101009.

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Ester, Perifano. "La giustizia civile, la BCE e lo Stato di diritto". QUESTIONE GIUSTIZIA, n.º 6 (febrero de 2011): 105–16. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-006010.

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Moroni, Stefano. "Verso una semplificazione possibile (e desiderabile) della regolazione urbanistica". TERRITORIO, n.º 98 (marzo de 2022): 24–27. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-098004.

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Załęska, Maria. "La semplicità e la semplificazione: fra l’ideologia e la retorica". Circula, n.º 2 (2015): 192–211. http://dx.doi.org/10.17118/11143/7990.

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Da Re, Antonio. "Immigrazione e salute come paradigma per la bioetica / Migration and Health as Paradigm for Bioethics". Medicina e Morale 67, n.º 2 (20 de junio de 2018): 187–204. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2018.535.

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Il saggio prende in esame il parere del Comitato Nazionale per la Bioetica su “Immigrazione e salute”, approvato il 23.6.2017. Vengono analizzati criticamente alcuni aspetti ritenuti maggiormente originali: il tentativo di evitare semplificazioni e stereotipi nello studio del fenomeno dell’immigrazione (par. 1) e la conseguente scelta metodologica di esaminare tale fenomeno a partire da una solida base empirica costituita dalla conoscenza di dati statistici, studi epidemiologici, riferimenti normativi (par. 2); la giustificazione, di carattere morale e giuridico, del principio della tutela della salute come diritto e però anche come dovere, che tra l’altro è richiesto agli stessi immigrati di rispettare (par. 3); l’emergenza in termini di salute pubblica costituita dalla diffusione della malattia mentale tra i migranti, specie quando essi siano stati sottoposti a violenze e a trattamenti disumanizzanti; sulla base di ciò si solleva l’interrogativo sulla pertinenza della categoria di «effetto migrante sano», ampiamente adoperata negli studi di bioetica dell’immigrazione (par. 4); la bioetica interculturale in riferimento specialmente al rapporto medico-paziente (par. 5), con una rivisitazione critica del principio di autonomia (par. 6). La conclusione che si potrà desumere dall’analisi proposta è che quello del rapporto tra bioetica e immigrazione non è un tema settoriale o di nicchia ma può addirittura assurgere a paradigma della bioetica tout court, perché affronta, da una prospettiva particolare, questioni bioetiche di carattere più generale, che hanno attinenza con la tutela della salute di ogni soggetto, indipendentemente dall’essere migrante o meno. ---------- The paper analyzes the opinion titled “Migration and Health” and approved by the Italian Committee for Bioethics on June 23, 2017. The following aspects, considered mainly original, are critically analyzed: the attempt to avoid simplifications and stereotypes while studying migration phenomena (par. 1) and the consequent methodological choice to analyze this phenomenon coming from a solid empirical basis composed of the knowledge of statistical data, epidemiological studies, and normative references (par. 2); the moral and legal justification for the safeguarding of health principle considered as a right but also as a duty that should be fulfilled by migrants as well (par. 3); the emergency in terms of public health due to the diffusion of mental disorder and illness among migrants, especially when they have been exposed to violence and inhuman treatments; all of this calls into question the pertinence of the “health migrant effect” category, which is widely used in bioethical studies focused on migration (par. 4); intercultural bioethics, especially in reference to the patient-physician relationship (par. 5) and to the critical reconsideration of the autonomy principle (par. 6). The proposed analysis will lead to the conclusion that the relationship between bioethics and migration is not a sectorial or niche topic but could even become the paradigm of bioethics tout court. Indeed, although it comes from a particular perspective, this topic deals with general bioethical issues related to the safeguarding of health of any human being, whether he or she is a migrant or not.
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Acierno, Maria. "La tutela dello straniero nel processo civile". DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, n.º 1 (mayo de 2011): 50–72. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-001004.

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1. La garanzia costituzionale del giusto processo - 2. Il modello camerale: le ragioni della semplificazione - 3. Uniformitŕ e differenze nei procedimenti riguardanti lo straniero. Il procedimento di controllo delle misure di allontanamento del cittadino comunitario - 4. Le condizioni di accesso al processo nei tre gradi della giurisdizione ordinaria - 5. Il rapporto tra procedimenti giurisdizionali ed amministrativi relativi alla condizione dello straniero nel territorio dello Stato: i giudizi sulle misure di protezione internazionale.
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Bettinelli, Ernesto. "La lunga marcia del voto elettronico in Italia". Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 46, n.º 1 (30 de abril de 2002): 5–48. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12775.

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Voto elettronico ed effettività del suffragio universale. Condizioni per l'esercizio "genuino" del diritto di voto. Inderogabilità dei requisiti della "libertà" e "segretezza" del voto. La segretezza del voto come garanzia anche "esterna". Immaterialità dell'E-Poll e riduzione delle cause di invalidità del voto. Adeguamento e semplificazione della complessiva organizzazione elettorale e, in particolare, del procedimento preparatorio. Il recupero del "diritto alla mobilità" da parte degli elettori. Appendice - Esperienze della sperimentazione di Avellino.
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Torrent, Davide. "Golia di Beppe Fenoglio: lingue e Resistenza". Cuadernos de Filología Italiana 27 (7 de julio de 2020): 255–74. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.63181.

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In questo contributo viene esaminato il racconto Golia di Beppe Fenoglio con l’obiettivo di individuare particolari scelte linguistiche e stilistiche finalizzate alla rappresentazione della comunicazione tra italiani e tedeschi. In particolare, si analizza l’uso del tedesco da parte degli italiani e viceversa. Grande risalto, inoltre, è dato ai procedimenti di semplificazione linguistica tipica dei discenti di una lingua sconosciuta. Dopo un confronto con altri testi di argomento simile, l’analisi si chiude con alcune proposte interpretative circa le scelte linguistiche determinate dalla concezione fenogliana della Resistenza.
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Gottardi, Donata. "I perimetri contrattuali e la rappresentatività datoriale". GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, n.º 172 (febrero de 2022): 627–40. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-172009.

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In dialogo con Lauralba Bellardi, che per prima ha sollecitato analisi sul tema della rappresen-tatività datoriale, l'Autrice cerca di disegnare lo stato attuale della contrattazione collettiva na-zionale, nella fotografia che ci restituisce il ristrutturato archivio del Cnel. Fa sue le preoccu-pazioni derivanti dalla moltiplicazione dei soggetti e dei testi, segnalando il crescente potere datoriale anche nel campo delle relazioni collettive. In attesa di un intervento legislativo, sollecita di prestare attenzione alla qualità della disciplina eteronoma, non bastando la semplificazione di criteri quantitativi né la distinzione binaria tra contratti "tradizionali" e contratti "pirata".
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Diomeda, Federico. "Semplificazione amministrativa e riforma della IV Direttiva - una relazione pericolosa per le PMI?" FINANCIAL REPORTING, n.º 2 (junio de 2011): 125–32. http://dx.doi.org/10.3280/fr2011-002006.

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Billi, M. y G. Batalocco. "Tecnologia CAD-CAM come strumento per l’ottimizzazione e la semplificazione della riabilitazione complessa". Italian Oral Surgery 11, n.º 5 (diciembre de 2012): 280–87. http://dx.doi.org/10.1016/j.ios.2011.12.002.

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Mastrogiuseppe, Marilina, Stefania Span y Elena Bortolotti. "Accessibility to textual resources for people with Intellectual Disabilities within cultural spaces". Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, n.º 1 (30 de abril de 2022): 49–63. http://dx.doi.org/10.36253/form-12588.

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This paper addresses the issue of accessibility to written information in cultural spaces for people with intellectual disabilities (ID). The main goal is to present a process aimed at creating Easy-to-Read (EtR) texts. Two groups of participants with different levels of ID – moderate (N=7) and severe (N=7) – have been actively involved in the process of simplification of written resources within the Natural Science Museum, site in Trieste. We analyze the process that serve to create EtR textual resources functional for people with ID showing different levels of reading and comprehension abilities. By using an Inclusive Research approach, the contribution underlines the importance to include the voice of people with disabilities in the process of transformation of social and cultural spaces. Accessibilità alle risorse testuali per le persone con Disabilità Intellettiva all’interno degli spazi culturali Questo articolo affronta la questione dell’accessibilità alle informazioni negli spazi pubblici per le persone con disabilità intellettive. L’obiettivo principale è quello di presentare un processo volto a proporre comunicazioni comprensibili e informative supportate da testi semplificati. Due gruppi di partecipanti con diversi livelli di disabilità intellettiva – moderata (N=7) e grave (N=7) – sono stati attivamente coinvolti nel processo di semplificazione delle risorse scritte all’interno del Museo di Scienze Naturali, sito a Trieste. Il disegno di ricerca è un metodo misto che comprende la raccolta di dati sia quantitativi che qualitativi volti ad esplorare criteri di leggibilità e comprensibilità delle risorse testuali considerando diversi livelli di semplificazione. Il contributo sottolinea l’importanza di includere la voce delle persone con disabilità nel processo di trasformazione degli spazi sociali e culturali.
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Piazza, Fabio Massimo. "La semplificazione del linguaggio burocratico: l'analisi e la riscrittura di una cartella di pagamento". RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, n.º 3 (octubre de 2015): 118–29. http://dx.doi.org/10.3280/sa2015-003009.

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Pasquarella, Valentina. "LE NUOVE REGOLE SULLA DISABILITÀ DOPO IL JOBS ACT: RAFFORZAMENTO DELLE TUTELE O MERA SEMPLIFICAZIONE?" Revista Direito das Relações Sociais e Trabalhistas 3, n.º 2 (9 de octubre de 2019): 191–210. http://dx.doi.org/10.26843/mestradodireito.v3i2.115.

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Nel saggio si sviluppa un'analisi delle politiche per l’inserimento nel mondo del lavoro dei soggetti portatori di disabilità: includere significa offrire alle persone disabili l’opportunità di essere cittadini a pieno titolo con uguali diritti e doveri, di partecipare pienamente alla vita sociale all’interno di un determinato contesto lavorativo. L’analisi critica dell’attuale quadro regolativo (risultante dalle modifiche introdotte dal Jobs Act) evidenzia l’urgenza di superare la tradizionale visione medicale, assistenzialistica e compassionevole che considera i disabili come meri destinatari delle politiche di sostegno e di assistenza, a favore di una prospettiva più moderna – ispirata all’eguaglianza sostanziale – che li reputa ‘soggetti’ titolari di libertà e diritti soggettivi e, quindi, parti attive dell'operazione inclusiva, che dovrà necessariamente ispirarsi all'effettiva valorizzazione delle capacità e delle potenzialità degli stessi.
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Pacchi, Stefania. "L’impatto del Virus Corona-19 sul diritto della crisi". Prisma Juridico 19, n.º 2 (10 de diciembre de 2020): 319–46. http://dx.doi.org/10.5585/prismaj.v19n2.18706.

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A causa dell'esplosione del Covid-19 e del conseguente blocco, terribili problemi hanno colpito le aziende. Il governo italiano, come gli altri, si è adoperato per limitare i danni e scongiurare lo spettro di tanti fallimenti immediati. Quattro decreti legge (denominati Cura Italia, Liquidità, Rilancio, Semplificazione), adottati lungo una linea relativa all'andamento della situazione sanitaria, hanno introdotto misure con impatto diretto sulle aziende e sulle opzioni gestionali del amministratori. Gli obiettivi di questi quattro interventi differiscono: mentre il primo è una misura di contenimento dei danni, il secondo è sostenere la crisi di liquidità, il terzo per la riattivazione del sistema imprenditoriale e il quarto per favorire gli investimenti pubblici e la ripresa delle attività. l'economia. L'articolo illustra i principali interventi per aiutare le aziende colpite dal blocco.
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Blondel, Jean. "DECISIONI DI GOVERNO E VINCOLI PARTITICI". Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 19, n.º 2 (agosto de 1989): 199–222. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200012910.

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IntroduzioneFino ad ora, il dibattito sulla natura del processo decisionale interno ai gabinetti di governo è risultato inconcludente. Si è affermato con forza che, almeno in alcuni paesi, i primi ministri sono divenuti l'elemento dominante del processo decisionale e che la collegialità all'interno del gabinetto è ormai un mito; ma l'evidenza portata a sostegno di questa tesi è, nel migliore dei casi alquanto selettiva. Di fatto, presentare il problema in questi termini costituisce una grossa semplificazione poichè numerosi fattori interagiscono: il processo decisionale di gabinetto dipende da variabili come le personalità, il livello relativo di informazione dei ministri, la durata della loro permanenza nel gabinetto, i vincoli delle coalizioni ed anche le tradizioni culturali. Quindi, un approccio realistico a questo problema richiede che si proceda con cautela verso le conclusioni, raccogliendo materiale sulla enorme varietà di situazioni esistenti, classificandole e cercando di valutare l'influenza relativa delle diverse variabili.
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Lupo, Eleonora. "Design, beni culturali immateriali e “attivazione dell’autentico”: progettare il valore delle eredità culturali come “open-ended knowledge system”". i+Diseño. Revista Científico-Académica Internacional de Innovación, Investigación y Desarrollo en Diseño 4 (9 de enero de 2011): 44–54. http://dx.doi.org/10.24310/idiseno.2011.v4i.12662.

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Quando si parla di design per i beni culturali, più che di competenze di design e ambito di applicazione del progetto, è opportuno parlare di processi di design per i beni culturali. In questa visione, la valorizzazione dei beni culturali può essere vista come un insieme di processi di design (Lupo 2009). In un ideale ciclo di vita del bene culturale, materiale o immateriale (Lupo 2009), che proponiamo come lineare (si noti che questa semplificazione viene attuata solo come artificio retorico ed espediente comunicativo) si ha all’inizio un bene culturale ancora potenziale (che non esiste in quanto non ha forma), che si concretizza in forme di bene e che, quando è collettivamente socializzato riconosciuto, diventa bene esplicito, e quindi successivamente bene fruito o attivato da una comunità nel momento in cui se ne ‘appropria’ o vi partecipa in varie forme. Nel passaggio da uno stadio all’altro si verificano dei processi che sono chiamati rispettivamente di produzione (della forma) bene culturale, riconoscimento (del senso) del bene culturale e di attivazione (della funzione) del bene culturale.
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Colucci, Francesco Paolo. "I rapporti intimi, ma non del tutto chiari, tra psicologia di comunità e ricerca-azione: una proposta di semplificazione". PSICOLOGIA DI COMUNITA', n.º 2 (febrero de 2009): 79–86. http://dx.doi.org/10.3280/psc2008-002010.

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- The action-research is responsible for ambiguity: in Italian and French literature, even its own denomination varies from "action" to "intervention" in an undifferentiated manner. Wherefore we need a distinction of the action-research from the more large intervention or applied research and the recognition of its specificity on the subjects' intentional sharing of the change process involving them. At the same time, the action research should assume the validity rules valuable for every scientific research and aim to experimentation and to objective standard measuring the effects of the change process. It also arises the question of the relationship between researchers and subjects: their rules have to be differentiated as expression of different, but equal in dignity, experiences. Keywords: specificity, subjects' intentional sharing, validity, experimentation, objective standard
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Guario, Pino y Bianca Maria Rinaldo. "Il cinema e la psicoanalisi: dal set al setting". GRUPPI, n.º 3 (octubre de 2011): 131–44. http://dx.doi.org/10.3280/gru2010-003012.

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Il cinema e la psicoanalisi sono stati spesso oggetto di studio e di interesse reciproco sia da parte dei registi che degli psicoanalisti, ma cosa avvicina questi due ambiti? Il legame fra il cinema e la psicoanalisi sembra poter essere rintracciato fin dalla loro origine, intrecciato da eventi apparentemente accidentali, ma che sono in realtŕ riflesso ed espressione della matrice inconscia collettiva propria della societŕ a cavallo fra XIX e XX secolo. In un'ottica rovesciata, la nascita contestuale delle due discipline puň essere letta anche come il prodotto onirico di quella stessa societŕ che, attraversata dalle angosce belliche e dai mutamenti sociali, sembrava ormai pronta a ripensare se stessa a partire dal confronto con i suoi demoni nascosti. In un'estrema semplificazione si puň infatti affermare che, al di lŕ delle piů complesse analisi sulla relazione fra il linguaggio del cinema e la teoria freudiana, il reale collante che lega indissolubilmente questi due linguaggi dell'anima, sia il loro stesso oggetto di indagine: i fantasmi inconsci che animano il desiderio e le paure dell'individuo nell'incessante ricerca della genesi intrapsichica del Sé e dell'Io, che lascia intravedere perň il substrato comune rappresentato dalla matrice unitaria dell'inconscio sociale.
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Cartocci, Roberto. "INDIZI DI UN INVERNO PRECOCE: IL VOTO PROPORZIONALE TRA EQUILIBRIO E CONTINUITÀ". Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 26, n.º 3 (diciembre de 1996): 609–53. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200024527.

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Non solo un correttivoLa riforma elettorale del 1993, pur nella sua architettura bifronte e ambigua1, modifica in maniera decisiva il sistema elettorale in senso maggioritario. La quota di seggi assegnata con il sistema proporzionale, pensata per attutire i verdetti, prevedibilmente perentori, della competizione maggioritaria a turno unico, rispetto a quest'ultima assume un peso numericamente subordinato.In conformità allo spirito e alla lettera della legge sia nel 1994 sia nel 1996 il confronto elettorale è stato centrato sulla competizione maggioritaria, in cui le coalizioni e i candidati nei collegi uninominali hanno giocato il ruolo degli attori principali. Nel 1996, poi, il rilievo della competizione maggioritaria è stato ulteriormente accresciuto in virtù del processo di apprendimento istituzionale degli attori2. In particolare, nel 1996 un adeguamento decisivo al formato maggioritario è passato attraverso la contrapposizione di due leader di coalizione, designati come capi del futuro esecutivo. Questa personalizzazione dello scontro, così congeniale alle esigenze di semplificazione e drammatizzazione dei media, ha di conseguenza accentuato il rilievo delle due coalizioni principali, che hanno allargato la loro ombra sugli altri attori (la Lega, i candidati di collegio, ecc.), e soprattutto a danno dei contendenti dell'arena proporzionale.
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Fernandelli, Marco. "Ovidio e le ambiguità dell'Eneide". Tabula, n.º 17 (16 de noviembre de 2020): 125–68. http://dx.doi.org/10.32728/tab.17.2020.5.

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L'ambiguità è un tratto caratteristico del linguaggio epico virgiliano. L'idea che essa sia l'espressione di un dualismo tra piani di significato rappresentati da voci (“Two voices theory'), cui attribuire un grado maggiore o minore di autenticità, è stata superata a favore di una lettura che riconosce tale autenticità nello stato aperto del testo, che insieme stimola all'interpretazione e si presta a una continua riattualizzazione dei propri significati. L'“ambivalenza” (del testo) ha preso il posto della dialettica di “ottimismo” e “pessimismo” (nella visione dell'autore). Virgilio, in Ovidio, è onnipresente. Le ambiguità dell'Eneide, la cui tipologia è varia, causano, in Ovidio, due risposte: lo invitano a illuminare le zone contraddittorie di quel testo già classico; oppure sono risolte o neutralizzate nel quadro di riscritture di genere e intonazione diversi, ma sempre in modo che la disambiguazione risulti palese e si configuri come una scelta conforme ai valori di una poetica nuova. Ciò si nota in particolare nelle Metamorfosi, dove i luoghi più complessi dell'Eneide nutrono l'invenzione poetica, mentre la loro conversione in situazioni, immagini, espressioni univoche asseconda la fluidità che il poema del continuo mutamento richiede al suo linguaggio. Ma questa semplificazione del complesso e determinazione dell'indeterminato è anche il filtro attraverso il quale l'inimitabile Eneide si offre all'imitazione delle generazioni successive.
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Lepore, Amedeo. "Dal divario Nord-Sud alla convergenza: il modelo dell'intervento straordinario a l'azione della Cassa per in Mezzogiorno, durante e oltre la golden age = From the North-South gap to the convergence: The model of the extraordinary intervention and the..." Pecvnia : Revista de la Facultad de Ciencias Económicas y Empresariales, Universidad de León, n.º 15 (10 de julio de 2012): 79. http://dx.doi.org/10.18002/pec.v0i15.805.

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<p>La storiografia incentrata sul tema della Cassa per il Mezzogiorno è molto ampia e si sviluppa in relazione non solo alle questioni generali riguardanti l’intervento straordinario, ma anche alle molteplici forme di articolazione settoriale e territoriale dell’iniziativa pubblica per la ripresa e lo sviluppo del Sud. Una ricostruzione puntuale delle vicende della Cassa, che per oltre un quarantennio– anche se con diversità di impostazione nelle varie fasi –ha operato come strumento delle strategie per lo sviluppo del Mezzogiorno, richiede un impegno molto approfondito. Tuttavia, anche senza effettuare una dettagliata cronistoria dell’attività dell’Ente, si può ricomporre una visione d’insieme, attraverso l’interpretazione di un modello di intervento pubblico collegato strettamente agli eventi economici concreti e all’andamento dei processi di industrializzazione che hanno interessato i territori meridionali.</p><p>La scelta di una prospettiva di lungo periodo, imperniata sull’analisi dell’intervento straordinario nel suo complesso, ha permesso un giudizio più equilibrato su tutta l’epoca dell’azione “aggiuntiva” dello Stato per il recupero del divario meridionale, superando eccessive semplificazioni nella valutazione di quell’esperienza e confutando pareri sommari sui suoi risultati, spesso privi di fondamento. Al tempo stesso, una visione ampia ha fatto emergere un percorso in grado di associare il caso della Cassa per il Mezzogiorno, controverso e difficile, ma considerato anche un modello tra i più avanzati a livello internazionale, a un tema di grande importanza, come quello delle politiche di sviluppo adottate per affrontare i problemi dell’arretratezza economica e per avviare a soluzione i dilemmi del dualismo.</p><p>L’analisi effettuata ha provato l’esistenza di un indiscutibile progresso economico nel periodo della <em>golden age</em>. Durante quell’epoca di prosperità non solo si realizzò un notevole avanzamento delle aree del Paese che già possedevano un’armatura industriale, ma si ottenne, contemporaneamente, il risultato, per nulla scontato, di una modernizzazione della struttura economica del Mezzogiorno –attraverso la politica delle opere pubbliche, prima, e dell’industrializzazione vera e propria, poi– nonché, di un recupero del divario accumulato con le regioni settentrionali. In questo modo, l’intervento straordinario, indirizzato verso obiettivi macroeconomici e guidato da una tecnostruttura come quella della Cassa, al tempo stesso autonoma e reattiva alle scelte strategiche del governo, si dimostrò lo strumento più efficace e innovativo per fare dell’Italia intera una potenza industriale. L’allontanamento da questi esiti, nella fase successiva dominata dalla crisi petrolifera e dalle politiche di ristrutturazione industriale, pur determinando una netta inversione di tendenza, non ha messo in discussione il valore dell’esperienza iniziale della Cassa per il Mezzogiorno, capace di aprire la strada alla crescita economica italiana negli anni del <em>boom</em>.</p><p>Historiography focusing on the Cassa per il Mezzogiorno is indeed vast and developed not only in regard to the main issues concerning the extraordinary intervention, but also to the various sectorial and territorial articulations public interventions for the recovery of Southern Italy undertook. Achieving a punctual reconstruction of the goings-on of the Cassa, an istitution that, for more than forty years –despite some differences in planning during its various phases– operated as an instrument to implement the strategies focusing on developing Southern Italy, requires a very deep commitment. However, an effective overall view can be reconstructed by interpreting a public intervention model strictly linked to the concrete economic events and to the trends of those industrial processes implemented in Southern Italy, even without going through a detailed chronicle of this entity.</p><p>The choice of a long-term perspective, focused on the analysis of the extraordinary intervention in its entirety, allowed for a more balanced evaluation of all the era regarding the “supplementary” actions the Italian State carried out to bridge the gap of its Southern regions, going beyond the exaggerated simplifications plaguing the evaluations of such an experience and confuting those hasty, often baseless, judgments on the results it achieved. At the same time, a wide viewpoint on the matter let a research path emerge, able to link the specific case of the Cassa per il Mezzogiorno, itself difficult and controversial, while being considered one of the most advanced models internationally, with a very significant theme, such as the development policies implemented to tackle the problems of economic backwardness and to begin solving the dilemmas brought by the dualism.</p><p>The analysis which was carried out proved the existence of an unquestionable economic progress during the <em>golden age</em>. In that era of prosperity, not only did the areas in Italy already possessing a significant industrial presence experience significant advancement, all the while, the result, by no means granted, of a modernized economic structure in Southern Italy was achieved –first through a policy focused on public works and then by true forms of industrialization– and of a significant recovery of the gap the area had towards the Northern regions of Italy. Thus, the extraordinary intervention, focused on macroeconomic goals and driven by a technical structure such as the Cassa, itself autonomous and reacting towards governmental choices at the same time, revealed itself to be the most effective and innovative tool in turning the whole of Italy into an industrial power. The departure from such results in the following phase, dominated by the oil crisis and by the policies of industrial reconstruction, despite triggering a significant trend inversion, never questioned the value of the Cassa per il Mezzogiorno’s initial experience, which was able to open and show the way to economical growth, during the Italian <em>boom </em>years.</p>
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Giannone, Chiara. "SE LEGGO E COMPRENDO, ALLORA APPRENDO. LA “RISCRITTURA FUNZIONALE” IN CLASSE PER CONTRASTARE LA COMPLESSITÀ DEI MANUALI SCOLASTICI". Italiano LinguaDue 14, n.º 1 (28 de julio de 2022): 1038–67. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18337.

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Alcune questioni come la comprensione a scuola e la complessità dei manuali scolastici, che sono già state oggetto di studio in passato, si rivelano ancora oggi attuali e irrisolte. La scuola, che diventa di anno in anno sempre più linguisticamente e culturalmente variegata, deve poter garantire a tutti gli studenti il diritto di apprendere. Affinché possa esserci apprendimento, però, è necessario che l’alunno sia in grado (e sia messo nelle condizioni) di comprendere: come afferma Emanuela Piemontese (1996), infatti, senza comprensione non può esserci apprendimento. Per contrastare la complessità dei manuali scolastici sono state attivate diverse strategie di semplificazione del testo; una di queste, la “riscrittura funzionale”, è stata utilizzata per semplificare il manuale di antologia durante un’esperienza didattica vissuta a gennaio 2021, a distanza, in una scuola secondaria di secondo grado di Padova. In questo contributo si presentano le lezioni svolte in classe e i materiali utilizzati. If i read and understand, then i learn. “Functional rewriting” in the classroom to counteract the complexity of school textbooks Some issues such as comprehension at school and the complexity of school textbooks, which have already been studied in the past, still turn out to be topical and unresolved today. Schools, which are becoming more and more linguistically and culturally diverse each year, must be able to guarantee the right to learn to all students. In order for there to be learning, however, it is necessary that the student be able (and be enabled) to understand: as Emanuela Piemontese (1996) states, in fact, without understanding there can be no learning. In order to combat the complexity of school textbooks, various strategies have been activated to simplify the text; one of these, "functional rewriting", was used to simplify an anthology textbook during a didactic experience in January 2021, online, in a secondary school in Padua. This paper presents the lessons carried out in class and the materials used.
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Duran-Muñoz, Isabel y Katia Peruzzo. "I testi turistici sulle aree naturali protette in italiano e spagnolo: Un compito semplice per il traduttore? // Tourist Texts about Protected Natural Areas in Italian and Spanish: A Simple Task for the Translator?" Ecozon@: European Journal of Literature, Culture and Environment 5, n.º 1 (1 de abril de 2014): 65–83. http://dx.doi.org/10.37536/ecozona.2014.5.1.587.

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Nella traduzione di testi che riguardano tematiche ambientali dallo spagnolo all’italiano o viceversa, il traduttore spesso incontra termini che a prima vista possono sembrare equivalenti assoluti, come parque regional in spagnolo e parco regionale in italiano. Tuttavia, questi termini a volte possono dare luogo a errori di traduzione o problemi di interpretazione del testo di partenza, essendo il prodotto della cultura di origine e quindi diversi dal punto di vista sociale, politico e amministrativo. I traduttori devono quindi essere consapevoli delle differenze per evitare i tranelli linguistici che possono portare ad errori di interpretazione e di resa del testo di partenza nella lingua di arrivo. In questo articolo si presenta uno studio condotto su un corpus parallelo spagnolo-italiano composto di testi turistici sulla promozione delle aree naturali protette in Spagna, a cui si affianca l’analisi delle fonti normative nazionali, internazionali ed eurounitarie. Lo scopo dello studio è fornire una descrizione delle differenze e somiglianze a livello concettuale e terminologico nel settore della tutela ambientale, basata sull’analisi delle classificazioni e delle caratteristiche delle aree naturali protette. Nel materiale analizzato si individuano differenze e somiglianze tra i termini specifici delle due culture in esame, mentre la disamina delle traduzioni presenti nel corpus parallelo permette di identificare i principali problemi traduttivi ed eventuali errori di traduzione. Infine, i corpora comparabili monolingui e le fonti normative vengono considerati strumenti fondamentali che permettono di evitare errori traduttivi e selezionare le strategie traduttive più adeguate, come la domesticazione e la stranierizzazione (Venuti 1995) o l’espansione e la semplificazione, al fine di rendere più fruibili i testi tradotti e consentire sia ai destinatari della lingua di partenza che a quelli della lingua di arrivo di condividere se non proprio la stessa realtà concettuale, una realtà molto simile. Abstract In the process of translating Italian-Spanish environmental texts, translators frequently come across terms which at first glance might seem to be perfect translation equivalents, such as parque natural in Spanish and parco naturale in Italian, which can sometimes result in mistranslation and misinterpretation. These terms are embedded in cultures and, thus, different both from a social and a political perspective. Consequently, translators must be aware of these underlying differences so as to avoid possible pitfalls in interpreting the content and translating the texts correctly. This article presents a study carried out on a Spanish-Italian parallel corpus of tourist texts dealing with the promotion of protected natural areas in Spain, which is accompanied by an analysis of the legal sources at national, international and European levels. The purpose of the study is to provide a description of the differences and similarities at the conceptual and terminological levels in the specific field of environmental protection, based on the analysis of the characteristics and classifications of protected natural areas. The use of these resources will identify the differences and similarities between the specific terms of the two cultures examined (the Italian and Spanish), while the discussion of translations in Italian in the parallel corpus allows to highlight the major translation problems and potential translation errors. Finally, the use of the comparable monolingual corpora and the consultation of legal sources are seen as key tools that help translators to avoid errors and to select the most appropriate translation strategies, such as domestication or foreignization (Venuti 1995) and amplification or simplification in order to make the translated texts more accessible and allow both the recipients of the source language and those of the target language to share if not exactly the same conceptual reality, a very similar reality. Resumen En la traducción de textos sobre temas ambientales del español al italiano o vice versa, el traductor se enfrenta a menudo a términos que a primera vista pueden parecer equivalentes absolutos, como parque regional en español y parque regional en italiano. Sin embargo, estos términos a veces puede conducir a errores en la traducción o a una interpretación inadecuada en el texto meta debido a la relación del texto origen con la cultura origen. Por lo tanto, los traductores deben ser conscientes de estas diferencias entre la cultura origen y la meta a fin de evitar posibles errores de interpretación y transmitir correctamente el mensaje original. En este artículo se presenta un estudio llevado a cabo en un corpus paralelo español-italiano compuesto por textos turísticos relacionados con la promoción de las áreas naturales protegidas en España, junto con un análisis de las fuentes aplicables nacionales, internacionales y comunitarias. El propósito del estudio es proporcionar una descripción de las diferencias y similitudes en el plano conceptual y terminológico en el ámbito de la protección del medio ambiente, basado ​​en el análisis de las características y clasificaciones de las áreas naturales protegidas. En el material analizado se identifican similitudes y diferencias entre los términos específicos de las dos culturas en cuestión, mientras que el examen de las traducciones en el corpus paralelo se utiliza para identificar los principales problemas de traducción y errores de traducción. Finalmente, los corpus monolingües y la normativa al respecto se consideran herramientas fundamentales para evitar los errores de traducción y seleccionar las estrategias de traducción más apropiadas, tales como la domesticación y extranjerización (Venuti 1995) o la amplificación y la simplificación, con el fin de producir unos textos traducidos más accesibles y ofrecer tanto a los destinatarios de la lengua de origen como a los de la lengua meta una realidad compartida, si no exactamente la misma desde un punto de vista conceptual, sí muy similar.
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"Semplificazione per il riconoscimento dei costi". QT Quaderni di Tecnostruttura, n.º 41 (septiembre de 2011): 18–22. http://dx.doi.org/10.3280/qt2011-041005.

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Veniero, Raffaella. "Per una proposta di semplificazione delle attività della Pubblica Amministrazione". Cultura e diritti, n.º 1 (2015). http://dx.doi.org/10.12871/978886741550212.

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Borghetti, A., G. Baldin, A. Ciccullo, A. D’Avino, R. Gagliardini, C. Picarelli, A. Emiliozzi et al. "Semplificazione terapeutica con Lamivudina più Atazanavir/r, Darunavir/r o Dolutegravir..." JHA - Journal of HIV and Ageing, n.º 3 (septiembre de 2016). http://dx.doi.org/10.19198/jha31412.

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"Appendice di Osservatorio italiano. Leggi, regolamenti e decreti statali". DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, n.º 3 (diciembre de 2011): 1–13. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-003022.

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Resumen
Decreto legislativo 1.9.2011 n. 150 - Disposizioni complementari al codice di procedura civile in materia di riduzione e semplificazione dei procedimenti civili di cognizione, ai sensi dell'art. 54 della legge 18.6.2009 n. 69 9. Decreto Ministro del lavoro e delle politiche sociali 11.7.2011 - Determinazione del contingente annuale 2011, relativo all'ingresso di cittadini stranieri per la partecipazione a corsi di formazione professionale e tirocini formativi Circolari - Cittadini extracomunitari Minori Ministero interno novembre 2011 - attuazione delle previsioni contenute nell'art. 32 del d.lgs. 286/98 e successive modificazioni.
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"Tra semplificazione e ibridismo: insidie e aporie dell'Ordine europeo di indagine penale". Archivio penale, n.º 2 (2017). http://dx.doi.org/10.12871/97886741019416.

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"La complicata semplificazione delle impugnazioni (a margine dei nuovi criteri di ammissibilità)". Archivio penale, 2018. http://dx.doi.org/10.12871/978883318026734.

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Cerchiaro, Matteo y et al. "Nuovi farmaci per nuovi bisogni: dagli studi di fase II ad oggi." JHA - Journal of HIV and Ageing, septiembre de 2022. http://dx.doi.org/10.19198/jha31539.

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Resumen
L’ART ha reso l’HIV una malattia cronica e questo ha cambiato i bisogni delle persone che vivono con HIV (PLWH). Negli ultimi anni nuovi farmaci antiretrovirali sono stati approvati o sono in fase di approvazione. <br />In particolare, fostemsavir e ibalizumab sono stati approvati nel paziente heavily treatment experienced (HTE), cabotegravir e rilpivirina long acting nel paziente in semplificazione; infine, lenacapavir, un inibitore del capside, è appena stato approvato come farmaco long acting nel paziente HTE. <br />I farmaci in corso di approvazione sono islatravir, un inibitore nucleosidico della traslocazione trascrittasi inversa, MI 254 e MI 937, ovvero inibitori della maturazione, e altri anticorpi monoclonali. <br />Nel prossimo futuro saranno tante le novità proposte e gli scenari che si apriranno per le PLWH.
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D'Alessio, Gianfranco. "La riforma della pubblica amministrazione nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano". Revista de Estudios de la Administración Local y Autonómica, 7 de abril de 2022, 109–22. http://dx.doi.org/10.24965/reala.i17.11055.

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Il PNRR italiano, approvato il 13 luglio 2021 dal Consiglio dell’Unione europea, prevede la realizzazione di 134 investimenti, da finanziare con i fondi massi a disposizione dell’Italia nell’ambito del NGEU, che assommano a ben 235,1 miliardi di euro (compresi 30,6 miliardi di un fondo nazionale). Nel PNRR sono comprese 63 riforme, due delle quali hanno un carattere «orizzontale», in quanto riferite a tutte le missioni nelle quali si articola il Piano: quelle della pubblica amministrazione e del sistema giudiziario. In particolare, la riforma amministrativa riguarda quattro settori / materie: il reclutamento del personale, la semplificazione dei procedimenti, il miglioramento delle competenze dei dipendenti e la valorizzazione delle stesse; la digitalizzazione. Le previsioni del PNRR sull’aumento della capacità amministrativa hanno già ricevuto una consistente attuazione nella legislazione, specie per quanto riguarda le risorse umane. Il successo degli interventi previsti dal PNRR dovrebbe porre le basi per una più ampia trasformazione e innovazione del sistema amministrativo italiano, superando le carenze attualmente presenti.
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Consiglio Nazionale Geologi, Commissione Risorse Idriche. "Legge 464/1984 e conoscenze geologiche a scala nazionale". Acque Sotterranee - Italian Journal of Groundwater 8, n.º 3 (30 de septiembre de 2019). http://dx.doi.org/10.7343/as-2019-408.

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Nel febbraio scorso è stato presentato nelle sedi deputate il Piano nazionale denominato Proteggitalia (Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela della risorsa ambientale, adottato con DPCM 20 febbraio 2019, con successiva approvazione, con Delibera CIPE 24 luglio 2019, del Piano stralcio degli interventi immediatamente cantierabili individuati dal Ministero dell’Ambiente), Piano la cui continuità dovrebbe essere garantita dal nuovo governo. Il Piano si prefigge di mitigare e prevenire il dissesto idrogeologico mediante azioni atte a favorire la messa in sicurezza del nostro Paese, ovvero la realizzazione di opere di manutenzione del territorio e di prevenzione del rischio. Particolare attenzione, oltre agli interventi riconducibili alla gestione delle emergenze e alle azioni di prevenzione dei rischi e manutenzione del territorio, viene dedicata alla semplificazione e rafforzamento della governance. Il piano si configura, dunque, come un riordino, una combinazione e un’integrazione dei vari aspetti, norme, interventi e risorse che nel tempo si sono avvicendate in tema di sicurezza del territorio [...].
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"La Riforma Orlando e la semplificazione del sistema delle impugnazioni: dalla specificità dei motivi alla struttura mutevole dell'appello". Archivio penale, n.º 3 (2018). http://dx.doi.org/10.12871/978883318013710.

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"Circolari. Cittadini extracomunitari". DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, n.º 3 (diciembre de 2011): 250–64. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-003019.

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Anagrafe e stato civile 1. Ministero interno 3.8.2011 n. 22 - annotazioni delle convenzioni matrimoniali sugli atti trascritti ex art. 19 d.p.r. 396/2000 2. Ministero interno 13.10.2011 n. 25 - trascrivibilitŕ atti di matrimonio celebrati all'estero in cui manchi la documentazione della volontŕ coniugale Ingresso 3. Ministero interno 12.9.2011 n. 6914 - d.p.c.m. del 17.2.2011, concernente la programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali nel territorio dello Stato per l'anno 2011 Lavoro e previdenza sociale 4. Ministero lavoro e politiche sociali 12.9.2011 n. 24 - art. 11 del decreto-legge 13.8.2011, n. 138, livelli essenziali di tutela in materia di tirocini formativi: primi chiarimenti Protezione temporanea e stato di emergenza 5. Presidenza Consiglio dei Ministri 6.7.2011 n. 2703 - impiego dei richiedenti asilo in attivitŕ di formazione e riconoscimento di un contributo per il sostenimento di piccole spese personali cd. Pocket money 6. Presidenza Consiglio dei Ministri 8.8.2011 n. 3799 - impiego dei richiedenti asilo in attivitŕ di formazione e riconoscimento di un contributo per il sostenimento di piccole spese personali c.d. pocket money - estensione ai migranti cui sono stati riconosciuti i benefici previsti dall'art. 20 del d.lgs. N. 286 del 25.7.1998 7. Presidenza Consiglio dei Ministri 10.8.2011 n. 3885 - ulteriori disposizione in merito all'erogazione del c.d. pocketmoney 8. Ministero interno 8.10.2011 n. 400 - proroga misure umanitarie di protezione temporanea per le rilevanti esigenze connesse all'eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai Paesi del nord Africa, d.p.c.m. del 6.10.2011 9. Ministero interno 8.10.2011 - proroga misure umanitarie di protezione temporanea per le rilevanti esigenze connesse all'eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai Paesi del nord Africa, d.p.c.m. del 6.10.2011 Soggiorno 10. Ministero interno 5.9.2011 n. 6786 - studenti stranieri. Rilascio del permesso di un soggiorno per attesa occupazione 11. Ministero interno 4.10.2011 n. 7496 - d.lgs. 1.9.2011, n. 150 recante "Disposizioni complementari al codice di procedura civile in materia di riduzione e semplificazione dei procedimenti civili di cognizione, ai sensi dell'art. 54 della legge 18.6.2009, n. 69"
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Romano, Francesco. "LINGUAGGIO GIURIDICO E GIOVANI: L’ESPERIENZA DEI LABORATORI DI PROGETTAZIONE DI CONTENUTI SEMPLIFICATI PER I TESTI ONLINE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE". Italiano LinguaDue 14, n.º 2 (17 de enero de 2023). http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19717.

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Le informazioni di interesse pubblico, comprese quelle che spiegano l’uso di procedure e servizi pubblici digitalizzati, dovrebbero essere progettate e realizzate secondo un’ottica user centered e comunque tenendo conto delle esigenze e delle conoscenze dei destinatari. Quando poi i bisogni informativi siano quelli di immigrati presenti da poco tempo sul territorio, si deve tenere conto che questi utenti sono portatori della esigenza primaria di conoscere le norme, le procedure e i servizi pubblici disponibili nel paese ospitante.Proprio a queste attività di progettazione rivolte agli studenti è dedicato il presente contributo, nel quale sarà illustrato il laboratorio condotto in una scuola superiore di Prato nell’ambito del progetto TEAMS (Tuscany Empowerment Actions for Migrant System). Il progetto, tra le proprie azioni, comprende anche quelle che hanno il fine di realizzare degli interventi partecipativi per la semplificazione dei contenuti del Portale web della Regione Toscana “PAeSI – Pubblica Amministrazione e Stranieri Immigrati”. Legal language and young people: the experience of simplified content design workshops for PA online texts Public information, including information explaining the use of digitized public procedures and services, should be designed and implemented from a user-centered perspective and in any case taking into account the needs and knowledge of the recipients.When the information needs are those of recently-settled migrants, it should be taken into account that these users carry the primary need to know rules, procedures and public services available in the host country.It is precisely to these planning activities aimed at students that this paper is dedicated, in which the workshop conducted in a high school in Prato, as part of the TEAMS (Tuscany Empowerment Actions for Migrant System) project, will be illustrated. The project activities also include those aimed at implementing participatory actions to simplify the contents of the Tuscany Region website “PAeSI - Public Administration and Immigrant Foreigners”.
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Bignamini, Angelo A. y Daniela Bignamini. "Registri, studi osservazionali e consenso informato". Medicina e Morale 55, n.º 5 (30 de octubre de 2006). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2006.344.

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Le procedure di informazione e consenso sono garanzia primaria di corretto svolgimento delle ricerche cliniche. Quando applicate al puro utilizzo di dati già conferiti, sono considerate garanzia di confidenzialità. Tuttavia, si rileva che la macchinosità e complessità delle procedure di informazione e consenso al puro impiego dei dati medici in forma anonima, nel contesto di studi osservazionali e di registri, introducono un errore sistematico nella raccolta dei dati. Ciò può rendere inutile lo studio per la popolazione in genere e, nel caso di registri di patologie croniche o recidivanti, anche per lo stesso soggetto, sia che conferisca, sia che scelga di non conferire i dati. Le procedure attualmente impiegate negli studi osservazionali, che sono direttamente mutuate da quelle in uso per gli studi intervenzionali, non sembrano quindi adeguate a garantire il migliore interesse del soggetto e della collettività. A ciò si aggiungono i problemi generati dalla legislazione di tutela della riservatezza, che non sembrano tenere conto della reale possibilità che venga tutelata - con adeguate procedure - la completa anonimità dei dati clinici personali, pur mantenendo la possibilità di verifica a pubblica garanzia della credibilità. Una possibile soluzione potrebbe essere almeno la estrema semplificazione delle procedure, o meglio il conferimento al Comitato di Etica competente della possibilità di autorizzare l’impiego aggregato di dati già esistenti nei documenti dell’istituzione, senza necessità di consenso specifico individuale. Queste ipotesi, tuttavia, potrebbero essere considerate solo in studi puramente osservazionali (registri di popolazione, registri per patologia o studi osservazionali analoghi). Per studi simili, quali i registri per farmaco (che richiedono informazione specifica e potrebbero implicare procedure aggiuntive) o gli studi di fase IV (che potrebbero anche essere intervenzionali e quindi richiedere specifica informazione o procedure aggiuntive), il Comitato di Etica dovrebbe comunque valutare studio per studio quali procedure di informazione e consenso siano più adeguate. ---------- Information and consent procedures are the main guarantee that clinical investigations are correctly performed. When applied to the exclusive aggregation of already recorded data, are considered guarantee of confidentiality. However, the complexity and intricacy of information and consent procedures to the pure aggregation of anonymously conferred data, within the context of observational studies and of registries, is found to introduce a bias in data collection. Such bias can render useless the investigation, for the population in general and, in the case of registries of chronic or recurrent diseases, for the very subject who confers or chooses not to confer the data. The procedures which are currently in use in observational studies, directly derived from those used in the interventional studies, do not appear therefore appropriate to guarantee the best interest of the subject and of the community. Additional problems derive from the legislation designed to safeguard the privacy. This appears not to account for the true possibility that complete anonymity of personal clinical data can be ensured - with appropriate procedures - still maintaining the possibility of verification to provide public guarantee of credibility. A possible solution could be at least an extreme simplification of the procedures or, even better, the responsible Ethics Committee could be made accountable for authorising the aggregate use of data already existing in the Institution’s documents, without the need for a specific individual consent. These hypotheses, however, can only be considered within the frame of purely observational studies (population registries, illness registries and similar observational studies). For analogous studies such as the drug registries (that might need specific information and additional monitoring procedures) or the phase-IV studies (that may also be interventional and require specific information or additional procedures), the Ethics Committee should evaluate study by study which information and consent procedures are most appropriate for the individual investigation.
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