Tesis sobre el tema "Scuola secondaria di secondo grado"
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Benincà, Arianna. "Probabilità e intuizione - Un'indagine nella scuola secondaria di secondo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18185/.
Texto completoLazzari, Martina. "L'ottimizzazione in due variabili nella scuola secondaria di secondo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23870/.
Texto completoGuerreschi, Patrizia. "Analisi dei metodi di ottimizzazione unidimensionale nella scuola secondaria di secondo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20657/.
Texto completoGamberi, Chiara. "Misconcezioni in Matematica: una sperimentazione nella scuola secondaria di secondo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14701/.
Texto completoCapuano, Margherita. "DIDATTICA INTERATTIVA ONLINE: il concetto di frattale nella scuola secondaria di secondo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/22140/.
Texto completoGiacomini, Elena. "INTERPRETAZIONE GEOMETRICA DI IDENTITA' ALGEBRICHE Unità didattica in una scuola secondaria di secondo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16989/.
Texto completoTonti, Valeria. "L'insegnamento della probabilità nelle scuole secondarie di secondo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18251/.
Texto completoRaggi, Alessia. "Macchine matematiche dalla storia alla scuola - Percorso in una secondaria di secondo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19496/.
Texto completoBolognesi, Alice. "L'insegnamento della probabilità nella scuola secondaria di secondo grado: un progetto sulla probabilità condizionata". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7051/.
Texto completoFiore, Daniele. "Società della conoscenza e nuove tecnologie: innovazione didattica nella scuola secondaria di secondo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11446/.
Texto completoCavalli, Bertolucci Cristina. "Lo sviluppo delle competenze di modellizzazione matematica nella scuola secondaria di secondo grado. Concezioni iniziali e processi di intervento didattico". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424286.
Texto completoQuesta ricerca ha lo scopo di indagare le competenze di modellizzazione matematica degli studenti della scuola superiore di secondo grado e il modo in cui insegnanti pensano di adattare le loro metodologie in classe per far fronte agli ostacoli riscontrati. La ricerca si inscrive nel paradigma epistemologico costruttivista; si utilizza la versione elaborata a UC Berkeley da gruppo di lavoro di A. diSessa. Nella tesi la modellizzazione viene trattata come forma di competenza, sottolineando l’interazione fra “costruttivismo” e “competenze”. L’indagine è di tipo esplorativo e è divisa in due percorsi: Nella FASE 1, attraverso l’utilizzo dell’intervista clinica si indaga sulla competenza modellistica degli studenti, cercando di individuare i maggiori ostacoli da essi affrontati. In particolare si esplorano gli elementi di base della conoscenza (i primitivi fenomenologici o p-prims) della modellizzazione matematica di fenomeni reali e le forme più articolate della competenza attraverso lo svolgimento di tre attività di modellizzazione: il Taxi, la Statua e il Viaggio. I primitivi fenomenologici sono gli elementi di base della competenza, su cui si costruisce la competenza matematica più avanzata. Nell’analisi abbiamo identificato i p-prims presentati dagli studenti durante lo svolgimento delle attività; lo scopo di tale identificazione è capire quali sono i punti che ostacolano lo sviluppo della competenza di modellizzazione. Si è cercato di analizzare lo studente nelle situazioni concrete, provando a contrastare le sue rappresentazioni e il suo comportamento nella pratica. Inoltre, si presenta uno studio realizzato con gli studenti coinvolti in cui si presentano le loro motivazioni a imparare, la percezione della propria competenza, l’autoefficacia, quale sono le loro concezioni sull’apprendimento della matematica e le possibili connessioni dei contenuti imparati a scuola nel loro quotidiano. Nella FASE 2 della ricerca si svolge un’intervista semi strutturata a insegnanti di matematica della scuola superiore di secondo grado. Attraverso una riflessione iniziale sui frammenti riscontrati nella prima fase della ricerca, l’intervista ha indagato quali sono gli ostacoli del processo modellistico affrontato dagli studenti e quali sono le possibili vie di intervento da adattare in classe per sviluppare la modellizzazione come una competenza. L’analisi qualitativa del contenuto ha generato nove categorie per interpretare la competenza modellistica da un altro punto di vista. L’intervento con gli insegnanti ci ha permesso di conoscere come essi comprendono le competenze modellistiche degli studenti, come pensano che le Indicazioni nazionali per il curriculo possano aiutarli in classe e quali sarebbero gli elementi da considerare in tale documento. I suggerimenti per adattare la modellizzazione nella pratica didattica sono stati significativi e da non sottovalutare. Da una prospettiva costruttivista, la presenza di concezioni primitive è considerata un aspetto fondamentale e inevitabile dell’apprendimento ed esige la messa in atto di strategie didattiche efficaci per promuovere lo sviluppo della competenza indagata.
Marchesini, Francesca. "Interpretare per i minorenni: osservazioni su un'esperienza con alunni della scuola primaria e secondaria di secondo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15517/.
Texto completoD'Alessio, Anna. "Seconda lingua - La qualità della formazione. Un’indagine nella scuola secondaria di I grado". Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/354.
Texto completoNegoziazione, interazione, interculturalità e plurilinguismo sono le parole chiave della recente glottodidattica. Poiché si parla insistentemente di globalizzazione e di efficacia della comunicazione, uno dei punti salienti più marcati, da un punto di vista didattico, è la necessità di accompagnare gli apprendenti verso la conquista della cosiddetta “abilità di negoziazione” , lo sviluppo della quale rende l’interlocutore in grado di saper chiedere aiuto e/o spiegazioni e chiarimenti per risolvere eventuali malintesi che possono sorgere nella pragmatica di scambi comunicativi. La maturazione di questa competenza comporta la parallela gestione della capacità di interazione, un altro degli elementi fondamentali sui quali la glottodidattica concentra la sua attenzione; non a caso, il lemma “interazione” presenta ben come descrittore di ricerca. La capacità di negoziare e interagire con un interlocutore presuppone, nondimeno, la conoscenza e l’accettazione di una cultura diversa dalla propria. Per questa ragione, coadiuvanti dell’abilità di negoziazione e interazione diventano, oltre alla tradizionale competenza metalinguistica, la competenza strategica , metadiscorsiva e interculturale fin dal primo ciclo di apprendimento, indicate dal più generico descrittore “competenza comunicativa” e “competenza pragmatica”. L’approccio che si privilegia è dunque di tipo pragmatico-comunicativo e vede l’implicazione e la cooperazione di docente e apprendente in uno stesso processo di sviluppo al fine di arrivare a “costruire” l’apprendimento dell’allievo mediante la maturazione dinamica e interagente di nuove conoscenze e abilità, frutto di osservazione, auto-osservazione e processi di riflessione delle proprie ed altrui attività cognitive. Le possibili attività da proporre, perciò, mirano oggi allo sfruttamento dei linguaggi di tutti i media (musica, arte, cinema, prosa, poesia, teatro, pubblicità, fumettistica, grafica, Internet, ecc.) per essere più dinamiche e far leva sul divertimento ludico (prosecuzione di dialoghi, drammatizzazione, interviste, role-play, scambio di e-mail, giochi didattici, ecc.). Per quanto riguarda le attività laboratoriali in particolare, si tende a incentivare sempre più percorsi di apprendimento di tipo CLIL per un uso veicolare della lingua straniera. [a cura dell'autore]
X n.s.
TERRENGHI, ILARIA. "Episodi di Apprendimento Situati: la didattica EAS per incrementare l’Engagement e favorire l’apprendimento profondo. Una ricerca multi-metodo nella scuola secondaria di secondo grado". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/241115.
Texto completoTeaching and learning are now experiencing a new centrality. The fast socio-cultural transformations, the vertical growth of digital media and, therefore, the new ways children and young people learn suggest that changes and innovation are essential. School, today, can be improved towards an authentic learning environment, in which students can work in a laboratory school (Freinet, 1978), promoting significant and deep learning (Ausubel, 1968). New paradigms and teaching methodologies are emerging to meet the new educational needs; among them, the “Episodes of Situated Learning” approach, EAS in Italian (Rivoltella, 2013), was chosen for this study. This approach broadly refers to the “Flipped Class” model (Mazur, 1991), in which the lesson structure reverses the traditional teaching/learning cycle with a positive outcome on engagement and learning (Lage, Platt & Treglia, 2000; Enfield, 2013). The present study aims to explore and describe the differences between EAS teaching methodology and the usual style of teaching, taking into consideration class management, teachers’ actions and their proxemic transitions. Moreover, this study aims to verify whether the EAS, according to literature about the Flipped Class model, has a positive outcome on student engagement, focusing on its emotional, cognitive and behavioral components. In particular, we hypothesize that the EAS teaching methodology changes teachers’ behavior in classroom, increasing perceived self-efficacy and positive emotions, thus improving students’ level of engagement. We chose a quasi-experimental nested design (Creswell and Plano Clark, 2007), with a pre-post test within subjects. Both qualitative and quantitative data collection and analysis were performed (Greene & Caracelli, 1997), in order to reach, as far as possible, a holistic, effective and exhaustive representation of the studied phenomenon (Camerino, Castañer & Anguera, 2014). The research was conducted in a secondary school, in Milan, and included 15 teachers and 102 students attending third and fourth year that voluntarily took part in the study. Pre-post measures, including video-recording, systematic observation and questionnaires, of both students and teachers, were collected during the eight months of experimentation. A pilot study aimed to define the experimental setting, calibrate the observation instruments and guarantee the participants’ familiarization. The quasi-experimental study included a pre-test, in which teachers gave lessons according to their usual style; a training about EAS methodology for the teachers; a post-test, in which the same teachers gave their students the EAS lessons designed during the training. Results showed a major change in the classroom management: in particular, during EAS lessons, teachers made use of more didactic actions and different proxemics transitions. Moreover, students showed higher levels of engagement in EAS lessons than in the usual ones. This research project could foster positive outcomes, for its participants as well as the broader society, in which school dropout is increasing. In fact, many authors (e.g. Fall, 2012) positively associate low levels of students’ engagement to high rates of school dropout. For this reason, research on improving teaching methodologies, and effectively measure students’ engagement, could enhance deep learning and, at the same time, opposing school dropout.
Bragato, Silvia <1993>. "La didattica a distanza nell’emergenza Covid-19. Una proposta di lezione online inclusiva e accessibile per la lingua tedesca nella scuola secondaria di secondo grado". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18711.
Texto completoFabbri, Celeste. "Strategie di calcolo tra studenti discalculici e non". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10988/.
Texto completoMercuri, Lucia. "Discalculia e scuola secondaria di II grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6182/.
Texto completoZama, Marika. "L'introduzione delle funzioni sinusoidali nella scuola secondaria superiore a partire dall'ottica geometrica". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9727/.
Texto completoBaccolini, Carlotta. "Flipped classroom ed apprendimento: un'esperienza di attività propedeutica nella scuola secondaria di primo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8882/.
Texto completoDe, Maria Giovanna. "La musica come strumento di apprendimento della matematica (nella scuola secondaria di primo grado)". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Buscar texto completoBonfiglio, Carmela <1994>. "Lexical Approach: un repertorio di attività didattiche dell’inglese nella Scuola Secondaria di Primo Grado". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16552.
Texto completoGalli, Samantha. "Discalculia e calcolo mentale: l'esperienza didattica in una scuola secondaria di primo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7065/.
Texto completoTrevisan, Licia <1996>. "Educazione letteraria ed educazione civica: proposte per la scuola secondaria di primo grado". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21752.
Texto completoVagni, Rachele. "Vizi concettuali e didattici nei libri di testo per la scuola secondaria di primo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4433/.
Texto completoRibisi, Jessica. "Nuove tecnologie per una didattica inclusiva - Analisi di un'esperienza all'interno di una scuola secondaria di primo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14129/.
Texto completoBalboni, Chiara. "Vedere oltre le figure. Un'esperienza didattica di geometria dinamica in una scuola secondaria di primo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15903/.
Texto completoFrisoni, Elisa. "Geometria euclidea e non euclidea - Esperienze nella scuola secondaria di primo grado: la sfera di Lenart". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1230/.
Texto completoCapone, Roberto. "Metodologie didattiche per l'insegnamento-apprendimento della Fisica: studi di caso nella Scuola Secondaria di II grado". Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2017. http://hdl.handle.net/10556/2682.
Texto completoThe present work focuses on case studies conducted from 2014 to 2016 in Secondary Schools in Campania where new teaching methodologies for teaching - Physical Learning have been experimented. Of these methodologies, merits and limits are highlighted and each case, as an example of good practice, shows the possible replication in other contexts. Work is to be a didactic epistemological attempt to address learning-learning issues also in relation to teacher training needs. Case studies cover some salient themes of physics, from mechanics to modern physics but also replicable in other contexts and in relation to other topics. The following methodologies have experimented: situated learning, flipped learning, Inquiry-Based Science Education (IBSE), Digital Storytelling, Educational Robotics, Action Research, Scrum methodology. The experiments were presented at national and international conferences (AIF Perugia 2014, AIF Trento 2015, AIF Assergi 2016, SIF Roma 2015, SIF Padova 2016, GIREP Wroclaw 2015, DIFIMA Torino 2015, HPM Montpellier 2016, WCPE San Paolo 2016) Have been published in international journals or conference proceedings, others are being published. In addition, some experimental activities have been welcomed at the City of Science as an example of good teaching practice at the "Three Days for School" (2015) and the Picnics of Science (2016). An activity was presented at the International Forum SkySEF 2015 in Shimizu, Japan, receiving appreciation from the jury of experienced teachers at Shizuoka University. Finally, training courses were held in the Campania area for teachers on skills education, in the three areas of knowledge, Pedagogical Knowledge, Subject Matter Content Knowledge and Knowledge Curricular Knowledge, which includes programs, materials, and teaching tools, software (Shulman). The didactic activities carried out during these three years have been shown to teach teachers how to implement effective classroom action in the classroom, how to make an intervention product, how to form an authentic test. Of these training actions, the reports have been collected and included in this work. The research methodology implemented falls within the framework of Educational Reconstruction (Kattmann et al, 1995), which allows studying the teaching phenomena by designing and realizing learning environments, artifacts, teaching/learning sequences that the researcher experiences, evaluates, re-elaborates and develops in authentic educational contexts. The study is contextualized in the theoretical/epistemological framework of Enactivism and, in particular, the cognitive theory that is being considered is the development of knowledge through model building. [edited by author]
Il presente lavoro è incentrato su studi di caso condotti, dal 2014 al 2016, in Istituti Secondari di II grado del territorio campano in cui si sono state sperimentate nuove metodologie didattiche per l’insegnamento – apprendimento della Fisica. Di tali metodologie si evidenziano meriti e limiti e di ciascun caso, come esempio di buona pratica, viene mostrata la possibile replicabilità in altri contesti. Il lavoro vuole essere un tentativo didattico-epistemologico di affrontare problematiche di insegnamento-apprendimento anche in relazione ai bisogni formativi dei docenti. Gli studi di caso riguardano alcuni temi salienti della fisica, dalla meccanica alla fisica moderna ma replicabili anche in altri contesti e in relazione ad altri argomenti. Sono state sperimentate le seguenti metodologie: l’apprendimento situato (situated learning), il metodo della classe capovolta (flipped teaching), l’Inquiry Based Science Education (IBSE), il Digital Storytelling, la Robotica educativa, la Ricerca – Azione (Action Research), la metodologia Scrum. Le sperimentazioni sono state presentate in convegni nazionali e internazionali (AIF Perugia 2014, AIF Trento 2015, AIF Assergi 2016, SIF Roma 2015, SIF Padova 2016, GIREP Wroclaw 2015, DIFIMA Torino 2015, HPM Montpellier 2016, WCPE San Paolo 2016): alcune sono state oggetto di pubblicazione su riviste internazionali o su atti di convegno, altre sono in fase di pubblicazione. Inoltre, alcune attività sperimentali sono state accolte a Città della Scienza come esempio di buone pratiche didattiche, in occasione dei “Tre giorni per la scuola” (2015), e del “Pic nic della scienza” (2016). Una attività è stata presentata al Forum Internazionale SkySEF 2015 a Shimizu in Giappone ricevendo apprezzamenti dalla giuria di docenti esperti dell’Università di Shizuoka. Infine, sono stati condotti, sempre sul territorio campano, corsi di formazione rivolti ai docenti sulla didattica per competenze, nei tre ambiti di conoscenza, la Conoscenza Pedagogica (Pedagogical Knowledge), la Conoscenza di Contenuti disciplinari (Subject Matter Content Knewledge) e la Conoscenza Curricolare (Curricular Knowledge), che comprende programmi, materiali e strumenti didattici, software (Shulman). Sono state mostrate le attività didattiche svolte in questi tre anni per dare spunto ai docenti su come implementare in classe una efficace azione didattica per competenza, come realizzare un prodotto di intervento, come strutturare una prova autentica. Di queste azioni di formazione sono stati raccolti i report e inseriti in questo lavoro. La metodologia di ricerca attuata rientra nel quadro della Educational Reconstruction (Kattmann et al, 1995), che permette di studiare i fenomeni didattici progettando e realizzando ambienti di apprendimento, artefatti, sequenze di insegnamento/apprendimento che il ricercatore sperimenta, valuta, rielabora e sviluppa in contesti educativi autentici. Lo studio si contestualizza nel quadro teorico/epistemologico dell’Enattivismo e, in particolare, la teoria cognitiva che viene presa in esame è quella dello sviluppo della conoscenza attraverso la costruzione di modelli. [a cura dell'autore]
XXIX n.s.
Antonaci, Claudia <1994>. "Valutazione delle abilità linguistiche di uno studente albanese della scuola secondaria di primo grado con italiano L2". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15834.
Texto completoAnelli, Beatrice. "Laboratorio permanente di educazione alla lettura: una ricerca-azione nella scuola primaria e secondaria di primo grado". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3427322.
Texto completoThe object of the research was the realization, in a participant perspective, of a permanent reading education laboratory in primary and secondary schools. The aim was to bring a methodological and didactic innovation regarding reading education, through a semistructured form of learning that involved teachers first and foremost. This goal has been divided into three main objectives: to design and implement a training course for in-service teachers, aimed at developing skills in methodologies, strategies, techniques and tools for motivated and competent reader education in the field of design curriculum; establish a community of professional practice for continuous training, self-training, exchange and sharing of specific teaching resources from a participatory planning perspective; to build an integrated learning environment where to connect practices, processes, reading resources to Digital Literacy indicators (Ala-Mutka, 2011), through the integration of ICT and 2.0 tools combining hard and soft skills. The protagonists of this research, which took the form of action research with mixed methods, were the teachers. In terms of participatory planning, the idea of long-term support within schools has been developed to allow teachers to have a continuous reference about reading education and related aspects. The choice of the most suitable support has branched out on three levels: teacher training, classroom reading projects and digital sharing environment, and took the form of the laboratory (De Bartolomeis, 1978; Travaglini, 2009; Frabboni, 2005; Lanfranconi Betti, 2005). The research had as expected results then achieved: a greater use of the non-text book, a greater awareness of the potential of the book object and an increase in reading education activities. Problems, on the other hand, have been detected regarding the expectation of sharing material (online).
Cicchinelli, Giulia. "Interpretare per i minorenni: osservazioni su un'esperienza con alunni della scuola secondaria di primo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15516/.
Texto completoFormiconi, Francesca <1994>. "Canzoni e apprendimento linguistico alla scuola secondaria di primo grado: aspetti neuroscientifici e proposte operative". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14938.
Texto completoODDONE, FRANCESCA. "Percezione di autoefficacia e innovazione scolastica: un modello di formazione professionale per i docenti della scuola secondaria di primo grado". Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2018. http://hdl.handle.net/11567/929540.
Texto completoMarchegiani, Gaia <1995>. "Valutazione della ripetizione e della produzione elicitata di strutture sintattiche complesse in studenti della scuola secondaria di primo grado". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17358.
Texto completoDal, Chele Micol <1992>. "L'insegnamento dell'italiano L2 nella scuola superiore di secondo grado con lingua di insegnamento tedesca in Alto Adige/ Südtirol". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10023.
Texto completoBagnariol, Silvio <1978>. "Costruzione di ambienti inclusivi di apprendimento a priorità analogica per la disabilità intellettiva : studi di caso nelle classi della secondaria di secondo grado". Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/8283.
Texto completoD'Astore, Laura Michela. "La teoria dei giochi in classe: cos'e cambiato". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7046/.
Texto completoCaletti, Silvia. "Il child language brokering: Un case-study presso la scuola primaria G. Marconi e la scuola secondaria di I grado G. Diotti di casalmaggiore (CR)". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9888/.
Texto completoFrigo, Monica. "Il ruolo della scuola e dell'insegnamento nella motivazione ad apprendere e nella responsabilità sociale e morale degli alunni: credenze di insegnanti di scuola secondaria di primo grado". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3421540.
Texto completoLa ricerca studia le credenze degli insegnanti sull'insegnamento, la gestione della classe e il clima di scuola, in relazione con le credenze sull'apprendimento, la motivazione e il comportamento morale e sociale degli studenti. Al fine di indagare le credenze degli insegnanti nelle aree indicate sono stati quindi messi appunto quattro strumenti: il Classroom Educational Management Beliefs Inventory (CEMBI) che indaga le credenze circa la gestione della classe; il Learning and Motivation Beliefs Inventory (LeMBI) relativo alle credenze circa la motivazione e l'apprendimento degli studenti; il Classroom Moral Behaviour Inventory (CMBI), concernente le credenze sui comportamenti morali degli studenti; infine, lo School Climate Inventory – lower Secondary School (SCI-lss) inerente alle credenze sul clima di scuola. La ricerca ha coinvolto 157 insegnanti appartenenti a 8 scuole secondarie di primo grado e relativi a tutte le diverse discipline scolastiche. Dalle analisi sono emerse diverse strutture fattoriali dei quattro strumenti. Per approfondire l’analisi sulla struttura fattoriale dei questionari è stata applicata l'analisi fattoriale confermativa; inoltre per analizzare le relazioni tra i modelli ottenuti è stato utilizzato il metodo Structural Equations Models (SEM). I risultati suggeriscono che vi sia una relazione di causalità tra le credenze degli insegnanti sul clima di scuola e le credenze sulle modalità di gestione della classe, sulla motivazione scolastica e sul comportamento morale e sociale degli studenti. Inoltre si rileva anche una influenza delle credenze sulla gestione della classe sulle credenze relative alla motivazione degli studenti. Sono discusse le implicazioni per quanto riguarda problematiche connesse alla formazione degli insegnanti.
Dianin, Giorgia <1992>. "Il Cooperative Learning nell'insegnamento e apprendimento di una lingua straniera. Intervento nella classe di tedesco LS nella scuola secondaria di primo grado". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12299.
Texto completoBelli, Annachiara <1988>. "TEACHING MUSIC IN ENGLISH a CLIL experiment and a curriculum review for the scuola secondaria di primo grado". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14941.
Texto completoDi, Tonno Sara <1992>. "Valutazione delle abilità fonologiche, morfosintattiche e sintattiche di studenti con DSA e con BES frequentanti la scuola secondaria di primo grado". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12242.
Texto completoDamini, Marialuisa. "Sviluppare sensibilità interculturale attraverso il cooperative learning: un percorso di ricerca-azione nelle scuole secondarie di secondo grado". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3423399.
Texto completoIn Italia l’educazione interculturale è spesso stata ridotta a momenti episodici e sporadici (Tarozzi, 2011, p. 175) nonostante nei documenti ufficiali appaia chiaro che: “Insegnare in una prospettiva interculturale vuol dire piuttosto assumere la diversità come paradigma dell’identità stessa della scuola” (MPI, 2007, pp. 3-4). Questo implica certamente un cambio di prospettiva dal punto di vista della didattica nella consapevolezza che ogni proposta interculturale deve dare spazio al dialogo e alla negoziazione e focalizzare l’attenzione degli studenti sullo scambio narrativo orientato alla comprensione e al rispetto reciproci (Aquario et al., 2008, pp. 273-274). All'interno di un contesto pedagogico di riferimento che mette al centro l'importanza fondamentale dell'educazione al dialogo e alla reciprocità, il fine di questa ricerca biennale è stato quello di aiutare gli insegnanti a prendere maggiore coscienza della realtà in cui essi si trovano ad operare, e a progettare, osservare e gestire processi interculturali (e quindi orientati allo scambio e alla cooperazione) in una logica di ricerca-azione. Nello stesso tempo, la ricerca si è proposta di indagare se, attraverso percorsi didattici strutturati con il cooperative learning, in particolare con l’approccio della Group Investigation (Sharan, Sharan, 1990; 1994; 1998), gli studenti maturino, nella loro stessa percezione e nella percezione dei loro insegnanti, atteggiamenti di maggiore apertura verso la diversità. Ancor più in dettaglio, ciò che si è cercato di indagare è stato in che modo - dal punto di vista di insegnanti e studenti - sia possibile creare “cooperazione” a scuola, se questo possa essere in linea con quanto proposto dal cooperative learning, in particolare nella strategia della Group Investigation, e se, lavorando con strategie cooperative, la diversità possa essere valorizzata sia a livello di gruppo classe sia a livello più ampio. La ricerca ha coinvolto diciassette insegnanti di diverso ambito disciplinare e sei classi di tre istituti di scuola secondaria superiore di Verona e provincia. All’interno di un approccio mixed-method (Steckler, McLeroy, 1992; Tasshakori, Teddlie, 2003), gli strumenti di rilevazione utilizzati sono stati prevalentemente qualitativi (interviste, focus group, domande “aperte” su incidenti critici, i cui dati sono stati analizzati in prospettiva ermeneutico-interpretativa), ma si è fatto ricorso anche a strumenti quantitativi, ovvero un questionario (cfr. Aquario et al., 2008) per rilevare l'atteggiamento degli studenti rispetto alla diversità culturale e tre incidenti critici analizzati secondo una modalità già utilizzata da Goebel ed Hesse del 2000, e che ha permesso di “posizionare” le risposte degli studenti all'inizio, a metà e alla fine del percorso rispetto al Developmental Model of Intercultural Sensitivity proposto da Bennett nel 1993. I risultati di tale lavoro ci permettono di affermare che il cooperative learning può influire su un cambio di atteggiamento verso la diversità, anche culturale, da parte degli studenti. Perché ciò avvenga è importante che a scuola si creino vari spazi di cooperazione in cui la diversità possa essere sperimentata come valore e come risorsa. A questo scopo la Group Investigation pare essere un approccio particolarmente adeguato e fecondo
Bruno, Nicole <1995>. "I pronomi clitici in contesti semplici e a ristrutturazione: analisi di gruppo di bambini DSA della scuola primaria e secondaria di primo grado". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/16091.
Texto completoStilo, Domenica. "Visualizzazione e concettualizzazione tra 2D e 3D. Un percorso didattico sulla geometria solida in una scuola secondaria di primo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18813/.
Texto completoFerraro, Gilberto. "La percezione di competenza degli insegnanti nell'azione didattica per lo sviluppo delle abilità di studio. Ricerca empirica con insegnanti di scuola primaria e secondaria di primo grado". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424136.
Texto completoLa presente ricerca si pone come primo obiettivo quello di verificare le credenze degli insegnanti in merito ai processi di insegnamento-apprendimento delle abilità di studio e di esplorare quali pratiche didattiche vengano messe in atto in relazione a tali convinzioni. A tale scopo è stato costruito un questionario composto di due sezioni: la prima di 40 item sulle credenze con scala Likert a 4 punti (per niente vero, poco vero, abbastanza vero, molto vero). Le credenze indagate riguardano le convinzioni sulle discipline, sulle migliori pratiche per insegnare a studiare, sull’importanza dei contenuti rispetto alle strategie, sulle pratiche di organizzazione di una lezione per lo studio, in merito alle teorie sull’intelligenza, sull’approccio allo studio (atteggiamenti), sulle strategie per studiare. La seconda sezione del questionario è composta di 40 item sulla frequenza delle pratiche di insegnamento delle abilità di studio, con scala Likert a 4 punti (mai, qualche volta, spesso, sempre). Le dimensioni indagate riguardano le pratiche sulla disciplina e sul curricolo, quelle per insegnare a studiare e per sviluppare atteggiamenti per lo studio e l’apprendimento. Tale strumento è stato somministrato a più di 150 insegnanti di scuola primaria e secondaria di primo grado. Il secondo obiettivo che si è inteso raggiungere attraverso la presente indagine è la verifica dell’efficacia di un training per migliorare le pratiche relative all’insegnamento delle abilità di studio. Per molto tempo le abilità di studio sono state ritenute il risultato della combinazione di intelligenza o di volontà, mentre l’insegnamento era rivolto soprattutto ai contenuti disciplinari dello studio. Dagli anni ‘80 è nato un settore di studi molto fertile che dimostra quanto sia efficace insegnare le abilità di studio attraverso strategie metacognitive, di autoregolazione e motivazione. Pertanto è stato progettato un intervento di formazione rivolto a un gruppo di 35 insegnanti volontari. Nel presente lavoro di tesi vengono riportati e discussi i risultati delle analisi descrittive e inferenziali, nonché le implicazioni pedagogiche e didattiche e i possibili sviluppi futuri per la formazione e la ricerca
Mosleh, Lina Hasan Mahmoud <1978>. "La rappresentazione della cultura arabo-islamica nei libri di storia per la scuola secondaria di primo grado. Uno sguardo particolare sull'immagine della donna musulmana". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/6917/1/Mosleh_LinaHasanMahmoud_Tesi.pdf.
Texto completoThis research focuses on the representation of the Arabic-Islamic culture in the history textbooks of the first grade secondary school. The fact that the world today is characterized, more than ever, by continuous and inevitable encounters among people from different backgrounds requires a strong commitment to promote peaceful intercultural relations. For this purpose, it is believed that the contents of textbooks have an important role. Hence, the goal is to verify if the textbooks convey an effective education to know and to respect other cultures and religions, to promote intercultural dialogue; and to overcome ethnocentrism, stereotypes and prejudices. So, it was necessary to verify – in the sample of textbooks examined – the presence o any recurring prejudices, stereotypes and ethnocentric perspectives that can be constructed, consolidated, repeated and transmitted, consciously or unconsciously, through statements or images that illustrate the Arabic-Islamic culture. The first part of the thesis, the theoretical one, is dedicated to two themes: the first theme concerns the relationship between East and West and the representation of the others and the second theme concerns the status of Muslim women between stereotypes and reality. The second part, the empirical one, is dedicated to the qualitative content analysis of history textbooks. The analysis results show clear interest, by the authors and editors of the textbooks, for the theme of Arabic-Islamic culture. In spite of that, the texts may contain, although to different extents, stereotypes, generalizations and partial, inaccurate or incorrect information about the Arabic-Islamic culture and about Arabs or Muslims.
Mosleh, Lina Hasan Mahmoud <1978>. "La rappresentazione della cultura arabo-islamica nei libri di storia per la scuola secondaria di primo grado. Uno sguardo particolare sull'immagine della donna musulmana". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/6917/.
Texto completoThis research focuses on the representation of the Arabic-Islamic culture in the history textbooks of the first grade secondary school. The fact that the world today is characterized, more than ever, by continuous and inevitable encounters among people from different backgrounds requires a strong commitment to promote peaceful intercultural relations. For this purpose, it is believed that the contents of textbooks have an important role. Hence, the goal is to verify if the textbooks convey an effective education to know and to respect other cultures and religions, to promote intercultural dialogue; and to overcome ethnocentrism, stereotypes and prejudices. So, it was necessary to verify – in the sample of textbooks examined – the presence o any recurring prejudices, stereotypes and ethnocentric perspectives that can be constructed, consolidated, repeated and transmitted, consciously or unconsciously, through statements or images that illustrate the Arabic-Islamic culture. The first part of the thesis, the theoretical one, is dedicated to two themes: the first theme concerns the relationship between East and West and the representation of the others and the second theme concerns the status of Muslim women between stereotypes and reality. The second part, the empirical one, is dedicated to the qualitative content analysis of history textbooks. The analysis results show clear interest, by the authors and editors of the textbooks, for the theme of Arabic-Islamic culture. In spite of that, the texts may contain, although to different extents, stereotypes, generalizations and partial, inaccurate or incorrect information about the Arabic-Islamic culture and about Arabs or Muslims.
Favaloro, Frine Beba. "La didactique de la culture chinoise dans le cadre de construction disciplinaire de l’enseignement de Lingua e cultura cinese". Thesis, Paris, INALCO, 2020. http://www.theses.fr/2020INAL0003.
Texto completoOur thesis places itself in the domain of foreign language teaching. Its object is the construction of the scholastic discipline of Lingua e cultura cinese and the development of the teaching of Chinese culture in Italian upper secondary school. Based on the concepts of discipline construction and didactic transposition, the thesis develops from the observation of disciplinarisation process of Chinese language and culture teaching completed in France. The goal of the research is twofold. First, we want to show how the Italian discipline took unique shape compared to other languages and to the French context, and secondly, to show how there is a divide between the process of didactic transposition of objects to teach-teachable related to Chinese language and the corresponding one related to Chinese culture. While the former is widely developed, the objects to be taught have been identified for the latter but a reflection on how to make them teachable is still at an early stage. This process is influenced by the representation of cultural distance associated with Chinese culture, which makes the integration of the teaching components more complex. Specifically, this integration concerns cultural themes, proposed in a compartmentalized way, and the teaching of language and culture, which are not yet sufficiently connected. Finally, this shows how the integration of reference components and conceptual issues of the discipline as a whole are yet being defined
La nostra tesi si iscrive nel dominio della didattica delle lingue straniere e ha per oggetto la costruzione della disciplina scolastica di Lingua e cultura cinese e lo sviluppo della didattica della cultura nella scuola secondaria di secondo grado italiana. Basandosi sulle nozioni di costruzione disciplinare e trasposizione didattica, essa si sviluppa a partire dall’osservazione del percorso di disciplinarizzazione dell’insegnamento della lingua e della cultura cinese compiuto in Francia. Obiettivo dell’indagine è mostrare come la disciplina scolastica italiana si sia costituita secondo una forma peculiare rispetto alle altre lingue e al contesto francese, e mostrare come esista un divario tra il processo di trasposizione didattica degli oggetti da insegnare-insegnabili relativi alla lingua, ampiamente sviluppati, e quelli relativi alla cultura, rispetto a cui sono stati individuati gli oggetti da insegnare ma la riflessione su come renderli insegnabili è ancora agli inizi. Influisce su questo processo la rappresentazione di distanza culturale associata alla cultura cinese, che rende più complesso integrare le componenti della didattica. Nello specifico, tale integrazione riguarda i temi culturali, che sono proposti in modo compartimentalizzato, e la didattica della lingua e della cultura, che non sono sufficientemente poste in comunicazione. Tutto questo, infine, mostra come l’integrazione dei campi di riferimento e di riflessione della disciplina nel suo complesso sia ancora in corso di definizione
Berardinelli, Agnese. "Il senso del numero: uno studio sperimentale". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8709/.
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