Literatura académica sobre el tema "Schemi ibridi"

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Artículos de revistas sobre el tema "Schemi ibridi"

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Giacomini, Lorenzo. "Derive dell'ibrido. Uno schema ontologico e archetipico". TERRITORIO, n.º 56 (marzo de 2011): 99–105. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-056017.

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Resumen
L'ontologia estetica di René Magritte descrive il mondo come processo ibrido di traduzione e traslazione di una somiglianza universale. Ibridazione come dimensione ultima ed elementare dei rapporti materiali e mentali tra gli esseri: uno strato del mondo che riaffiora da profonditŕ remote, come quella ‘logica dell'ambiguo, dell'equivoco, della polaritŕ' che il mito conosceva bene, e che ci appare oggi stranamente affine alle dinamiche del moderno, in un senso estetico e antropologico che mette in gioco le radici del concetto di cultura. Su questo sfondo ontologico va proiettata la centralitŕ contemporanea, ma anche l'universalitŕ della categoria di ibridazione per l'architettura. Qui si traccia lo schema di questa tesi: dal modello epistemico della deriva, legittimazione epistemica di un'estetica dell'ibridazione, ai suoi riflessi architettonici, raffigurati in conclusione con esempi di ‘derive archetipiche'.
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2

De Luca, M. "Advanced hybrid closed-loop: review of the current systems available in Italy for the treatment of type 1 diabetes mellitus". Journal of AMD 25, n.º 2 (julio de 2022): 120. http://dx.doi.org/10.36171/jamd22.25.2.1.

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Resumen
OBIETTIVO DELLO STUDIO La terapia con microinfusore è raccomandata nelle persone con DMT1 per il raggiungimento degli obiettivi glicemici e di una migliore qualità di vita. Lo studio si propone di confrontare i diversi sistemi ibridi ad ansa chiusa attualmente disponibili in Italia al fine di valutare le caratteristiche di ognuno di essi, riconoscere il profilo del paziente a cui destinarli e prendere decisioni terapeutiche informate e consapevoli. DISEGNO E METODI È stata analizzata la letteratura e le schede tecniche relative a 3 diversi sistemi ibridi ad ansa chiusa attualmente commercializzati in Italia: MiniMed™ 780G associato al CGM Guardian e algoritmo SmartGuard, Tandem t:slimX2 associato al CGM Dexcom G6 con algoritmo Control IQ e Accu- Check Insight associato al CGM Dexcom G6 con algoritmo DBLG1. Sono stati inoltre analizzati i principali sistemi Hybrid Closed-loop open-source (Do It Yourself – Artificial Pancreas System). RISULTATI Il sistema Medtronic 780G utilizza il sensore Guardian 4, mentre i sistemi Tandem e Accu-chek Insight utilizzano il sensore Dexcom G6. I loro algoritmi (PID per Medtronic ed MPC per Tandem ed Accu-chek Insight) sono integrati alla pompa insulinica. Durante gli studi pivotal, a seconda della popolazione dello studio e dell’HbA1c di base, questi sistemi raggiungono una percentuale di tempo trascorsa nell’intervallo target tra il 65% ed il 76% con un basso rischio di ipoglicemia. OpenAPS è il primo sistema open source sviluppato per automatizzare il controllo glicemico, il cui algoritmo è stato creato e successivamente aggiornato dagli utenti stessi. CONCLUSIONI Una conoscenza approfondita e aggiornata delle più recenti tecnologie è fondamentale affinché il team diabetologico possa guidare i propri pazienti, fornendo loro l’educazione ed il supporto necessari ad una scelta di cura condivisa e consapevole. Questa rassegna riassume in modo pragmatico le principali caratteristiche dei sistemi Hybrid Closed-loop e si pone come strumento di consultazione per un utilizzo più appropriato di questa tecnologia. PAROLE CHIAVE diabete mellito; microinfusori; hybrid closed loop.
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3

Carter, R. "The Gezira Irrigation Scheme in Sudan: Objectives, Design and Performance. World Bank Technical Paper No. 120. By H. Plusquellec. Washington: IBRD/World Bank (1990), pp. 106, US$7.95." Experimental Agriculture 27, n.º 2 (abril de 1991): 228. http://dx.doi.org/10.1017/s0014479700018895.

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Tesis sobre el tema "Schemi ibridi"

1

Garbo, Francesco. "Sistemi di trasmissione ibridi per applicazioni off-highway: le macchine elettriche, la loro alimentazione e il loro controllo. Analisi dei vantaggi competitivi ottenibili attraverso schemi e soluzioni innovative". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424095.

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Resumen
Hybridization and electrification of mobile working machinery are becoming promising areas of research and development for the off-highway industry. In this context, numerical modeling plays a fundamental role in predicting the performance of the vehicle transmission system and in optimizing its operation. A good design of the mechanical and electrical components of a hybrid transmission can be achieved only through an integrated approach. Regarding the hybrid electric traction, by means of the Ph.D. with high level training apprenticeship contract, I proceeded to the identification and analysis of some schemes in order to develop innovative solutions for the off-highway industry. I dealt with innovative solutions focusing on the modeling of industrial hybrid electric transmissions and agricultural electric powersplit transmissions. I chose to use AMESim as 1D multi-domain dynamic simulation tool. The results showed that an industrial vehicle equipped with an electric-hydrodynamic hybrid transmission, demonstrates 8% lower fuel consumption than a conventional vehicle. A representative working cycle defined by the author on the basis of the company experience and the data collected in literature was proposed as basis for comparison. Within the agricultural transmissions the electric variator has proved to be more competitive even better than conventional hydrostatic variator for power-split applications. I went into detail about the design of electrical machines and their related power and control technologies adopted for off-highway hybrid transmission considering also their integration into the mechanical system. This activity, aimed at the design of an electric drive for an industrial application, has allowed me to develop a model of electric motor, taking into account iron and copper losses, to be integrated in the simulation model of the complete vehicle. In this way, the electromagnetic and thermal design aspects were examined, identifying the parameters of optimization and the trade-offs that play a role in the design of a permanent magnet synchronous electric machine and in the development of the control algorithms. Having identified and quantified the benefits of hybrid solutions compared to conventional designs, thanks to the skills that I have acquired during the training period inside the company, my research has focused on the development of a preliminary design for a hybrid transmission, addressing also constructive aspects: from mechanical design to manufacturing and assembly. This concept will be tested in the research and development department of the company upon completion of the detailed design.
L'elettrificazione e l'ibridizzazione delle macchine agricole e industriali sono e saranno negli anni a venire le principali aree di ricerca e sviluppo per il settore off-highway. In questo contesto la modellazione numerica gioca un ruolo fondamentale nel predire le prestazioni del sistema di trasmissione del veicolo ed ottimizzare il suo funzionamento. Una buona progettazione della componente meccanica ed elettrica di una trasmissione ibrida può essere raggiunta solo tramite un approccio sistemico. Attraverso il percorso di Apprendistato in Alta Formazione ho proceduto all'individuazione di alcuni architetture realizzabili nell'ambito della trazione ibrido elettrica, ed alla loro analisi finalizzata allo sviluppo di soluzioni innovative per il settore. Ho affrontato soluzioni all'avanguardia concentrandomi sulla modellazione di trasmissioni industriali ibride elettro-idrodinamiche e trasmissioni agricole a ripartizione di potenza elettrica. Ho scelto di utilizzare AMESim come strumento di simulazione dinamica 1D multidominio. I risultati hanno dimostrato come un veicolo industriale equipaggiato con una trasmissione ibrida elettro-idrodinamica dimostri consumi di carburante inferiori dell'8% rispetto al veicolo convenzionale in un ciclo rappresentativo di utilizzo definito dall'Autore in base all'esperienza aziendale e a dati reperiti in letteratura. Nell'ambito delle trasmissioni agricole la ripartizione di potenza elettrica si è dimostrata concorrenziale se non vantaggiosa rispetto all'odierna ripartizione di potenza idrostatica. Sulla base dei modelli sviluppati, ho approfondito gli aspetti di progettazione delle macchine elettriche e le relative tecnologie di alimentazione e di controllo, anche in relazione con il loro impiego nei sistemi ibridi di trasmissione per applicazioni nel settore off-highway e alla loro integrazione con le componenti meccaniche. Questa attività, finalizzata alla progettazione di un azionamento elettrico per una applicazione industriale, mi ha consentito di definire un modello di macchina elettrica, completo di perdite, da poter integrare nel modello di simulazione del veicolo. In questo percorso, gli aspetti di progettazione elettromagnetica e termica sono stati approfonditi, permettendo di identificare i parametri di ottimizzazione ed i trade-offs che giocano un ruolo primario nella progettazione di una macchina elettrica sincrona a magneti permanenti e nello sviluppo degli algoritmi di controllo. Dopo aver identificato e quantificato i vantaggi delle soluzioni ibride rispetto alle trasmissioni tradizionali, grazie alla competenze che ho acquisito nel percorso di alta formazione in azienda, la mia attività di ricerca si è concentrata sullo sviluppo di un design preliminare per una trasmissione ibrida industriale, affrontando gli aspetti costruttivi, dal dimensionamento meccanico alla produzione ed assemblaggio. Una volta completata la progettazione di dettaglio, questo concept, verrà testato nell'ambito della ricerca e sviluppo di nuovi prodotti dell'azienda.
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2

NUZZI, DAVIDE. "Hybrid scheme for magnetic-based quantum devices". Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/2158/1087755.

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Resumen
The realization of a quantum computer, after being considered only a wishful thinking for many years, looks now more solid, with the major issues about its realization looking like “engineering problems”, whose solution is not far to be found. The most considerable open problems concerning the realization of a quantum computer concern: the sensitivity to external disturbances, the addressability of any single qubit, and the scalability of the proposed architectures. These problems may have opposite solutions, since a good scalability would require high density of qubits embedded in solid state matrices, making it more difficult to address and protect each of them. Conversely, well separated qubits realized by atoms or ions are easily addressed and protected, but make it more difficult to achieve scalability. Another aspect related to the realization of generic quantum devices (i.e. devices which exploit the quantum features of their constituents to realize some operations) is connected to the way one interfaces with them: we live in a “classical world”, and any quantum device will have to interface with it at some stage, e.g. to be controlled or measured. The problem, in this case, is keeping our classical disturbances as far as possible from the action taking place at the heart of the quantum device. However, the problem of being able to find the proper “interface” can be turned into an advantage, since macroscopic systems may posses robustness features which can be exploited for the realization of novel quantum devices where the sensitivity problem is much alleviated. A good interface can be thus provided by semi-classical systems, i.e. objects whose nature is intimately quantum, but whose features and behaviour is well framed within a classical description. Any scheme, application or device, where a semi-classical system interacts with some pure quantum object (e.g. a qubit) for realizing a quantum operation, will be referred to as hybrid. In this thesis, we have developed the idea of exploiting the robustness features of some non-linear classical systems in order to realize quantum devices where the sensitivity problem is alleviated. Hence, we have proposed a hybrid scheme for accomplishing the most basic actions related with the realization of a magnetic- based quantum device, i.e. the control of a qubit state and entanglement generation. In particular, we have developed it focusing on magnetic one-dimensional systems, i.e. spin chains, as channels connecting one or more qubits to some external control apparatus. This choice follows from the observation that classical spin chains are non-linear systems which enumerate solitons among their dynamical configurations which are solutions of their equations of motion. In fact, solitons are those particular solutions of non-linear systems which show space-time localization and shape- invariant evolution and are celebrated for their impressive properties of robustness against scattering and external disturbances. These properties make them suitable candidates for practical purposes. We have considered systems made by one-dimensional discrete lattices hosting, at each lattice site, one classical spin (classical spin chain) or a large-S spin, i.e. a quantum spin characterized by a S-value large enough for the spin to be well described by a semi-classical behaviour (large-S spin chain). A classical, or a large-S, spin chain (with its solitons) can play the role of the robust partner while the role of the fragile quantum system is played by the qubit, which is the agent of the relevant quantum operations in our hybrid quantum device.We have first introduced a method for generating solitons on discrete, classical Heisenberg chains by applying a time-dependent magnetic field to one of the chain extremities. The method has been numerically checked, revealing the actual possibility of producing soliton-like dynamical configurations running on the spin chain, which resemble the known analytical solitons of the continuous chain if their typical width is large with respect to the chain spacing. The robustness of the generated solitons has been also tested with respect to thermal noise present in the system. We have then proposed a set-up where the generated soliton acts as a magnetic signal that travels along the chain and eventually reaches a qubit and changes its quantum state. Since any unitary action on a single qubit can be represented in terms of a Zeeman interaction lasting for a precise time interval, qubit state control is usually assumed to be obtained by applying suitable sequences of external magnetic fields. Indeed, for this particular application, the spin chain needs not to be quantum and the suitable magnetic field is provided by the moving deformation of the uniform chain represented by the magnetic soliton travelling along the chain. Numerical results confirm that solitons are suitable for this task, giving the possibility to remotely control the qubit state by an appropriate choice of soliton shape and qubit-chain coupling. We have finally addressed the problem of generating entanglement between distant qubits by introducing a model where two qubits, distant and non-interacting, are locally coupled with a large-S Heisenberg chain, whose dynamics is assumed to be characterized by the presence of solitons. The aim of this study was to verify if, by properly choosing the state of the spin chain, the evolution of such a robust semi-classical system can bring the two qubits from a separable initial state to a non-separable state after a certain amount of time, i.e., if a semi-classical channel could generate entanglement between the two qubits. At variance with the previous application, the spin chain must here be considered, and consequently treated, as a quantum system in order to allow for entanglement generation/transfer, but a suitable approximation is needed to solve the chain dynamics, as accounting for the exact evolution of large-S spin chain is out of reach, even numerically. This leads us to introduce a particular set of chain states built as product of single-spin coherent states which are in one-to-one correspondence with the configurations of the classical spin chain and are thus referred to as the semi-classical states of the chain. Being able to solve the evolution of the coherent state products, allow us to complete the hybrid scheme for entanglement generation: in fact, it is shown that, choosing the chain initial state as a semi-classical state corresponding to a soliton configuration, the correlations, generated between one qubit and the corresponding spin-S, are efficiently transferred along the chain up to the other qubit, finally leaving the two qubits in an entangled state. The results about the proposed hybrid schemes, showing their effectiveness for remotely controlling qubit states and generating entanglement between distant qubits, encourage further studies opening also new perspectives for the realization of novel quantum devices based on the exploitation of the robustness features of semi-classical systems.
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