Literatura académica sobre el tema "Sacello"
Crea una cita precisa en los estilos APA, MLA, Chicago, Harvard y otros
Consulte las listas temáticas de artículos, libros, tesis, actas de conferencias y otras fuentes académicas sobre el tema "Sacello".
Junto a cada fuente en la lista de referencias hay un botón "Agregar a la bibliografía". Pulsa este botón, y generaremos automáticamente la referencia bibliográfica para la obra elegida en el estilo de cita que necesites: APA, MLA, Harvard, Vancouver, Chicago, etc.
También puede descargar el texto completo de la publicación académica en formato pdf y leer en línea su resumen siempre que esté disponible en los metadatos.
Artículos de revistas sobre el tema "Sacello"
Spagnoli, Federica. "UN ALTARE BRUCIAPROFUMI PUNICO DALLA “CASA DEL SACELLO DOMESTICO” A MOZIA". Vicino Oriente 16 (2012): 71–96. http://dx.doi.org/10.53131/vo2724-587x2012_5.
Texto completoCantone, Valentina. "Transfert artistici nell’alto Adriatico. Nuove ipotesi sul sacello di San Prosdocimo a Padova". Hortus Artium Medievalium 22 (mayo de 2016): 24–32. http://dx.doi.org/10.1484/j.ham.5.111328.
Texto completoNigro, Lorenzo. "Nuovi scavi al Tofet di Mozia (2009-2014): il Tempio di Astarte (T6), l’Edificio T5 e il sacello T8". Le Monografie della SAIC 3 (2020): 121–46. http://dx.doi.org/10.53131/saic2724-08942020_121.
Texto completoBeltramini, Maria. "Parole e forme della devozione: Cristina di Francia, duchessa di Savoia, e il “regio sacello” di San Salvario a Torino". Opus Incertum 8, n.º 1 (26 de noviembre de 2022): 108–17. http://dx.doi.org/10.36253/opus-14078.
Texto completoBadino, Paola, Marta Licata, Francesca Monza, Omar Larentis y Rosagemma Ciliberti. "Between Medicine and Faith". Acta medico-historica Adriatica 19, n.º 1 (2021): 101–12. http://dx.doi.org/10.31952/amha.19.1.5.
Texto completoKowalski, Henryk Bolesław. "Pietas and impietas as the characteristics of “good” and “bad” citizens and politicians in Rome during the decline of the Republic". Klio - Czasopismo Poświęcone Dziejom Polski i Powszechnym 58, n.º 2 (15 de enero de 2021): 67–91. http://dx.doi.org/10.12775/klio.2021.013.
Texto completoAsensio Esteban, José Ángel. "El sacellum in antis del "Círculo Católico" de Huesca (Osca, Hispania Citerior), un ejemplo precoz de arquitectura templaria romana en el Valle del Ebro". Salduie, n.º 3 (31 de diciembre de 2003): 93–127. http://dx.doi.org/10.26754/ojs_salduie/sald.200336459.
Texto completoHoward, David. "The South African Conference on Evangelical Leadership (SACEL)". Transformation: An International Journal of Holistic Mission Studies 3, n.º 2 (abril de 1986): 9–10. http://dx.doi.org/10.1177/026537888600300204.
Texto completoLiu, Yang, Lei Zhai, Su Yao, Yanhua Cao, Yu Cao, Xin Zhang, Jiaojiao Su, Yuanyuan Ge, Ran Zhao y Chi Cheng. "Brachybacterium hainanense sp. nov., isolated from noni (Morinda citrifolia L.) branch". International Journal of Systematic and Evolutionary Microbiology 65, Pt_11 (1 de noviembre de 2015): 4196–201. http://dx.doi.org/10.1099/ijsem.0.000559.
Texto completoHeyrman, J. "Brachybacterium fresconis sp. nov. and Brachybacterium sacelli sp. nov., isolated from deteriorated parts of a medieval wall painting of the chapel of Castle Herberstein (Austria)". INTERNATIONAL JOURNAL OF SYSTEMATIC AND EVOLUTIONARY MICROBIOLOGY 52, n.º 5 (1 de septiembre de 2002): 1641–46. http://dx.doi.org/10.1099/ijs.0.02229-0.
Texto completoTesis sobre el tema "Sacello"
Tonietto, Serena. "Indagini archeometriche sul mosaico paleocristiano a tessere vitree del Sacello di San Prosdocimo (Padova). Caratterizzazione chimico-fisica e cristallografica dei materiali mediante metodiche analituche micro- e non distruttive". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3427034.
Texto completoLa ricerca qui condotta ha come obiettivo l'indagine chimico-fisica e mineralogica delle tessere musive vitree provenienti dai sacelli paleocristiani di San Prosdocimo (Padova) e di Santa Maria Mater Domini (Vicenza), mirata a caratterizzarne i materiali e, qualora possibile, trarre informazioni sulle tecnologie di produzione e sulle materie prime. Il mosaico del Sacello di San Prosdocimo, abbattuto nel XVI secolo, è oggi totalmente scomposto in lacerti musivi e tessere sciolte sulle quali la Sovrintendenza per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico delle province di Belluno, Padova, Rovigo e Treviso ha concesso l’autorizzazione all’esecuzione di questo studio. Il mosaico del Sacello di Santa Maria Mater Domini è, seppure frammentario, ancora collocato in situ e il suo studio è stato permesso dalla Sovrintendenza per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico per le provincie di Verona, Vicenza e Rovigo. Le oltre 3000 tessere sciolte della campionatura padovana, dopo una preliminare osservazione visiva, sono state suddivise in 23 categorie cromatiche, classificazione successivamente confermata anche da indagini spettrometriche volte ad individuare le coordinate CIELAB di ciascun campione. Per ogni categoria cromatica sono stati scelti più campioni sulla base di caratteri oggettivi (tessitura, tonalità cromatica, eccetera), per un totale di 226 tessere sulle quali si sono concentrate le indagini archeometriche. Alla luce delle categorie cromatiche riconosciute nel ciclo padovano sono state campionate in situ 25 tessere del sacello vicentino, con lo scopo di identificare possibili analogie tra i due cicli musivi, unici esempi dell’arte musiva paleocristiana noti in Veneto. Per individuare la tessitura e la composizione del vetro delle tessere sono state condotte indagini al microscopio elettronico a scansione (SEM) e in microsonda elettronica (EMPA) su tutti i campioni, e su quelli trasparenti incolori sono state eseguite anche analisi in spettrometria di massa ad ablazione laser (LA-ICP-MS), in modo da valutare la composizione della matrice vetrosa e confrontare la campionatura in analisi con i corrispettivi vetri noti in letteratura. Le indagini in diffrattometria a raggi X delle polveri (XRPD) e a cristallo singolo (XRSCD) sono state realizzate sui campioni opachi con l’obiettivo identificare le fasi cristalline opacizzanti e/o pigmentanti. La determinazione degli opacizzanti ha inoltre permesso di ottenere una stima delle condizioni ossido riduttive e dei regimi termici delle fornaci durante la produzione del vetro. L’agente cromoforo responsabile delle tessere è stato caratterizzato mediante analisi SEM, EMPA, e XRPD coniugate ad analisi colorimetriche condotte sulle tessere opache. Sulle tessere trasparenti incolori sono state realizzate analisi EPR finalizzate alla quantificazione degli ioni Fe2+ e Mn3+ presenti nel vetro dei campioni. In aggiunta per indagini sugli stati di ossidazione del rame che si è rivelato essere il principale cromoforo, in numerose categorie cromatiche, sono state effettuate misure spettrometriche in assorbimento di raggi X (XAS). Alla luce dei risultati ottenuti si sono individuate significative relazioni tra i due cicli musivi. In particolare i dati disponibili suffragano forti analogie nelle tecnologie di produzione e nei materiali impiegati; minore rilevanza assumono alcune specificità, anche riconducibili alla diversa numerosità dei reperti delle due campionature. È stata inoltre predisposta una base di dati volta a raccogliere e gestire la grande numerosità di risultati ottenuti.. Il database è stato strutturato in modo da permettere l’accesso in modo veloce e puntuale a tutte le informazioni riguardanti la caratterizzazione della tessera musiva e tutti i dati digitalizzati relativi alle analisi chimiche-fisiche e mineralogiche di cui è indicata la procedura analitica, la precisione e l’accuratezza relativa, sono acquisibili dall’utente. Tale supporto informatico viene quindi proposto come un utile mezzo per lo studio del vetro musivo paleocristiano.
Bau', Francesco <1989>. "I ‘SACELLI’ DEL PRIMO PALAZZO FESTIO. PRODROMI AD UNA REVISIONE CRITICA DEI VANI V, VI, VII, VIII E DELLE IMMEDIATE PERTINENZE SPAZIALI". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9543.
Texto completoBacke-Forsberg, Yvonne. "Crossing the Bridge : An Interpretation of the Archaeological Remains in the Etruscan Bridge Complex at San Giovenale, Etruria". Doctoral thesis, Uppsala University, Department of Archaeology and Ancient History, 2005. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:uu:diva-4770.
Texto completoThis thesis discusses the archaeological remains in the Etruscan bridge complex, found during the excavations at San Giovenale in 1959–1963, and 1999. The aim has been to reach a holistic perspective of the bridge complex with the bridge seen as a link between topography, economy, social relationships, politics, symbols and ritual, reflecting its importance for the whole community at San Giovenale and its surroundings. Situated at the border between the two largest city-states Tarquinia and Caere, the site seems to have been an important middle range transit town for foreign ideas, goods and people.
The character of the remains and the various levels of contextual analyses made it possible to distinguish five distinctive functions for the structures at the bridge over the Pietrisco. From a more generalised point of view these suggested that specialized functions may be divided into practical, social and symbolic functions and these aspects have been of help in identifying an object or a structure. Besides practical functions of everyday use, economic and strategic functions have also been considered.
These functions were more or less in use contemporaneously, at least during several hundred years, from about the middle of the 6th down to the first century B.C. Pottery and small finds show that some activity has taken place at the site from the 9th century. Features of continuity, such as in the choice of crossing, the direction of the bridge construction after its destruction, the architectural ground-plans, the use of basins and a well, pottery fabrics of local and Greek imports and shapes, as well as changes in ground-plans, slight changes in the environment due to water erosion, earth-quakes and slides, have been observed. The physical as well as the liminal boundary between land and water as well as between man and spirits was accentuated by the tufa building, the water installations, and the road at the northern abutment. The thesis raises the hypothesis that the Etruscans believed that a crossing of a river via a bridge could violate the spirits of nature on land and in the water and therefore special rites were needed to restore the balance between nature and man before entering the bridge in order to reach safely at the other side of the ravine. The bridge itself can be seen as sacred, a liminal area where time and space do not exist and a place where it is easy to gain contact with the supernatural world.
Soriano, Fiammetta. "Compsa Romana. Sviluppo storico e architettonico". Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/11562/576550.
Texto completoThe present study has as object the historical-architectural analysis of the old city of Compsa (AV), and in particular on buildings belonging to the Forum. The examined context has been victim of agents of destruction like earthquakes, we remember the one of the 1980’s that has completely destroyed the modern town bringing to light the Roman structures. The absence of an organic study, suggested a new comparative analysis of historical and literary sources with the archaeological evidence useful for the comprehension of the historical evolution, of the architectonical phases and of the spatial relationships that exist between the different monumental buildings with the plan urban's city. The new reading of the sources, which cover a chronological space between the 3rd century b.C. up to the middle of the 4th century a.D., allows us to rebuild the most important historical events, to understand the social and political meaning of the building of public buildings but also to highlight the continuity lines and fracture between the different ages. At the current knowledge it was necessary to make a new stratigraphic reading, to recognize the different actions made by humans and a new exam, more detailed, of the building technics, useful to determinate the diachronic evolution and the recognizing of buildings. The historic research and the stratigraphic analysis allow to identify 5 different periods of Compsa, divided in phases, activity groups and activity. In the 1st period (VII-V century b.C.) the settlement is organized in little families who lived in huts. In the 2nd period (IV-III century b.C.), the settlement gradually becomes a permanent habitation thanks probably to the Samnites / Irpini. In the 3rd period (II – second half I century b.C.) there had been a significant architectural development of the hill after the Romanization and urbanization process of south of Italy which modified the territory organization and, even more, the politic life and the social development of Compsa. With the birth of municipium, the city was provided with new public buildings and representation. Later also the whole of the Forum complex was built, characterized by the presence of the Capitolium, of the Basilica, of a little Sacellum and porticus which delineated the royal square to which was accessed through a monumental entrance. In the 4th period (end I century b.C. – II century a.D.) is certified a new urbanistic and architectural project featured by the monumentalization of some buildings of the Forum, by the square’s flooring with plates, thanks to two local magistrates, and probably a new Temple dedicated to the imperial cult. The rest of the town was equipped with other public building like the Amphitheatre and therms, probably built by important local persons. In the 5th period (III-IV century a.D.) were done just little restorations that, though few, showed that the Forum continued to be an important place in the social life of the city until the middle of the 4th century a.D., time when the town started changing its appearance. Nevertheless Compsa continued to cover a territorial relevance and it was proved by the several occupation of Late Antique age and Medieval. The periods description and of the life phases of the Forum was followed from graphical documentation: phase plants, interpretative plants, plants reconstructed, elevations reconstructed of the Forum and plants reconstructed of the city.
Libros sobre el tema "Sacello"
Grimaldi, Floriano. Il sacello della Santa Casa. Loreto: Cassa di risparmio, 1991.
Buscar texto completoFranciscis, Alfonso De. Il sacello degli Augustali a Miseno. Napoli: Arte tipografica, 1991.
Buscar texto completoSandrina, Bandera Bistoletti y Baroni Sandro, eds. Il Sacello di San Satiro: Storia, ritrovamenti, restauri. Milano: Silvana, 1990.
Buscar texto completoIl sacello di S. Michele presso la chiesa dei SS. Nazaro e Celso a Verona. Sommacampagna, Verona: Cierre, 2004.
Buscar texto completoPaola, Miniero, ed. Il sacello degli Augustali di Miseno: Museo archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia. Napoli: Electa Napoli, 2000.
Buscar texto completoPaola, Miniero Forte y Museo archeologico dei Campi Flegrei., eds. Il Sacello degli Augustali di Miseno: Museo archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia. [Naples]: Electa Napoli, 2000.
Buscar texto completoPaola, Miniero Forte y Museo archeologico dei Campi Flegrei., eds. The sacellum of the Augustales at Miseno. [Napoli]: Electa Napoli, 2000.
Buscar texto completoMozia XII: Zona D : la "Casa del sacello domestico," il "Basamento meridionale" e il sondaggio stratigrafico I : rapporto preliminare delle campagne di scavi XXIII e XXIV (2003-2004) condotte congiuntamente con il Servizio beni archeologici della Soprintendenza regionale per i beni culturali e ambientali di Trapani. Roma: Missione archeologica a Mozia, 2007.
Buscar texto completo1959-, Schachl-Raber Ursula, Auer Hubert y Universitätsbibliothek Salzburg, eds. Gymnasium mortis: Das Sacellum der Universität Salzburg und seine Sitzgruft. Salzburg: Müry Salzmann, 2014.
Buscar texto completoSacellum mirabile: Nouvelles études sur la chapelle de Claude d'Urfé. Rennes: Presses universitaires de Rennes, 2019.
Buscar texto completoCapítulos de libros sobre el tema "Sacello"
Bakker, Jan Theodoor. "The Sacello del Silvano". En Living and Working with the Gods, 134–67. BRILL, 1994. http://dx.doi.org/10.1163/9789004525580_010.
Texto completoBakker, Jan Theodoor. "Catalogue C: the Sacello del Silvano". En Living and Working with the Gods, 251–61. BRILL, 1994. http://dx.doi.org/10.1163/9789004525580_016.
Texto completoMoormann, Eric M. "Mural paintings in the Sacello del Silvano". En Living and Working with the Gods, 262–72. BRILL, 1994. http://dx.doi.org/10.1163/9789004525580_017.
Texto completoVan Haeperen, Françoise. "Ostia. Chapelle du Caseggiato del Sacello (IV, V, 4)". En Fana, templa, delubra. Corpus dei luoghi di culto dell'Italia antica (FTD) - 6. Collège de France, 2019. http://dx.doi.org/10.4000/books.cdf.6379.
Texto completoVan Haeperen, Françoise. "Ostia. Chapelle de Silvanus (Sacello del Silvano ; I, III, 2)". En Fana, templa, delubra. Corpus dei luoghi di culto dell'Italia antica (FTD) - 6. Collège de France, 2019. http://dx.doi.org/10.4000/books.cdf.6345.
Texto completoBakker, Jan Theodoor. "Interpretation of the compita, the mithraea, and the Sacello del Silvano". En Living and Working with the Gods, 195–208. BRILL, 1994. http://dx.doi.org/10.1163/9789004525580_013.
Texto completo"Sacellum". En Encyclopedic Dictionary of Archaeology, 1185. Cham: Springer International Publishing, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-58292-0_190022.
Texto completo"6. Sacelli dimenticati nell’area urbana di Akragas". En The Akragas Dialogue, 125–32. De Gruyter, 2020. http://dx.doi.org/10.1515/9783110498783-007.
Texto completoFlower, Harriet I. "Shrines For Lares in Rome". En The Dancing Lares and the Serpent in the Garden. Princeton University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.23943/princeton/9780691175003.003.0002.
Texto completoColonnese, Fabio. "Reconstructing the Illusion". En Conservation, Restoration, and Analysis of Architectural and Archaeological Heritage, 286–320. IGI Global, 2019. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-5225-7555-9.ch012.
Texto completo