Literatura académica sobre el tema "Rivista "Il Mondo""

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Artículos de revistas sobre el tema "Rivista "Il Mondo""

1

Sbaragli, Silvia. "Editoriale". Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, n.º 12 (21 de noviembre de 2022): I—IV. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.22.12.0.

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La rivista Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula giunge al dodicesimo numero, l’ultimo del 2022. Fin dalla sua nascita, la rivista ha avuto come principale finalità quella di accorciare la distanza tra il mondo della ricerca in didattica della matematica e quello delle esperienze didattiche sul campo. Anche questo numero, ovviamente, persegue questo obiettivo, e lo fa con una serie di contributi di alta qualità, scritti da studenti, docenti, docenti-ricercatori e ricercatori, appassionati di quel delicato processo che è l’insegnamento-apprendimento della matematica. Continua a leggere...
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Sbaragli, Silvia. "Editoriale". Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, n.º 10 (17 de noviembre de 2021): I—IV. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.10.0.

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Siamo giunti al decimo numero della rivista Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula: un risultato davvero importante per i membri del comitato redazionale e del comitato scientifico che con impegno, passione e dedizione portano avanti da sei anni questo ambizioso progetto. Il fine è sempre lo stesso: condividere significativi contributi di ricerca ed efficaci esperienze didattiche.È in questo contesto che sono nati proficui contatti e scambi tra ricercatori e docenti, contribuendo così ad avvicinare il mondo della ricerca al mondo scolastico e a tenere unita una comunità interessata ad approfondire il complesso e delicato processo di insegnamento/apprendimento della matematica. Continua a leggere...
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3

Migliorati, Piergiacomo. "C.G. Jung, oggi". STUDI JUNGHIANI, n.º 49 (mayo de 2019): 9–16. http://dx.doi.org/10.3280/jun1-2019oa7906.

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L'autore, padre storico di Studi Junghiani e maestro di molti analisti dell'AIPA, nell'editoriale del primo numero della Rivista, qui ristampato, faceva il punto sulla psicologia analitica in quel momento storico. Le sue domande suonano ancora oggi, dopo ventiquattro anni, incredibilmente attuali: "qual è il rapporto tra la psiche e il mondo di oggi? E quale parola l'analisi ha ancora da dire in proposito?"
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Clementi, Marco. "“IL POLITICO” E LE RELAZIONI INTERNAZIONALI". Il Politico 252, n.º 2 (15 de enero de 2021): 96–108. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2020.510.

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nel primo numero de “Il Politico”, con cui la Facoltà di ScienzePolitiche dell’Università di Pavia dà seguito nel 1950 agli “Annali”che aveva preso a pubblicare dal 1928, bruno leoni inaugura il suomandato di direttore specificando gli obbiettivi che la rivista si poneva.In poche pagine dal taglio più consono a un breve saggio scientificoche a un pezzo editoriale, leoni chiama la rivista all’analisi scientificadei fenomeni politici e al confronto con il mondo non scientifico. Così,mentre auspica che la rivista sappia porsi come punto di riferimentoanche all’esterno dell’accademia e sappia contribuire a risolvere i problemipiù urgenti del paese, rimanendo però “al di fuori e al di sopradegli interessi” delle fazioni politiche1, leoni analizza i rapporti fra alcunedelle discipline che concorrono alla conoscenza scientifica di ciòche è politico. In tal modo, egli teorizza ancora prima che annunciarequelli che saranno i tratti imprescindibili de “Il Politico” degli anni avenire: l’impegno a promuovere e valorizzare il confronto e l’interazionefra discipline e metodi differenti e la tensione a includere temi ecompetenze di confine, o trasversali.
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5

Tekavčić, Pavao. "«Ladinia», Sföi cultural dai Ladins dies Dolomites, numm.V. (1981)- VIII (1984), Institut Ladin «Micurà de Rü”, San Martin de Tor, Piccolino (Val Badia)." Linguistica 26, n.º 1 (1 de diciembre de 1986): 202–10. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.26.1.202-210.

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La rivista «Ladinia», le cui prime quattro annate sono state recensite in «Linguistica» 21 (1981), pp. 325-331, continua ad uscire, conservando il suo profilo, Ia vastità degli argomenti che concernono il mondo ladino ed arricchendosi an­ che di rubriche nuove. Offriamo ai lettori Ia recensione delle annate 1981-1984, concentrandoci anche qui sui contributi linguistici (tanto piu che nei numeri V-VIII, e particolarmente negli ultimi due, i contributi di argomento linguistico occupano più spazio di prima).
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6

Skubic, Mitja. "Interferenze sintattiche di origine romanza nelle parlate slovene occidentali: la strutturazione del sintagma aggettivale, della frase, del periodo". Linguistica 31, n.º 1 (1 de diciembre de 1991): 361–65. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.31.1.361-365.

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Resumen
Il Festeggiato si è occupato, a più riprese, delle interferenze linguistiche tra il mondo slavo e quello romanzo; ha dedicato, e dedica tutt'ora, una buona parte dell'energia e dell'attività scientifica all'istroromanzo, il quale istroromanzo sta in opposizione diglossica, quale registra basso, rispetto al serbocroato, da una parte, e all'italiano, e magari alla koinè veneta, dall'altra. Il Tekavčić ci ha offerto delle analisi interessanti ed esaustive, delle quali ha beneficiato anche questa rivista, nel campo semantico e lessicale. Non ha trascurato nemmeno problemi concernenti le interferenze sintattiche, e questo fin dalle sue ricerche sulla parlata di Dignano. Il problema della consecutio temporum, ad esempio.
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7

Collier, David. "IL METODO COMPARATO: DUE DECENNI DI MUTAMENTI". Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 20, n.º 3 (diciembre de 1990): 477–504. http://dx.doi.org/10.1017/s004884020000959x.

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Resumen
IntroduzioneL'idea che la comparazione sia una «buona cosa» nasce direttamente dal nostro modo intuitivo di comprendere il mondo. La comparazione acuisce la nostra capacità di descrizione e può costituire un prezioso stimolo per la formazione dei concetti. Essa ci fornisce dei criteri per sottoporre a verifica le ipotesi, contribuisce alla scoperta per via induttiva di nuove ipotesi e alla costruzione di teorie. Harold Lasswell, nell'articolo di apertura del primo numero della rivista «Comparative Politics», affermava che il rilievo assunto dalla comparazione in una buona analisi è tale che il metodo scientifico è inevitabilmente comparato (Lasswell 1968, 3).
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8

Manghi, Sergio. "Saperi, catastrofi, ecologia e politica (a partire da quattro suggestioni della rivista Educazione sentimentale)". EDUCAZIONE SENTIMENTALE, n.º 36 (febrero de 2022): 55–63. http://dx.doi.org/10.3280/eds2021-036006.

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Resumen
Da una parte l'immaginare la conoscenza scientifica "vera" come incorporea e asituata, dall'altra l'esigenza di un "prendere la parola" e della sua localizzazione eco-sociale e spazio-temporale. La conoscenza è un'attività creativa sempre e comunque concretamente in atto, emergente all'interno delle più vaste "interdipendenze costitutive" di cui è parte. La percezione del carattere unico e contingente di ogni singolo accadimento non può essere scollegato dallo sguardo dell'osservatore cui accade. La prospettiva è quella di una convergenza tra saperi a lungo compartimentati con un attraversamento dei vari campi disciplinari e delle reti eco-sociali che li sostengono. Tutto questo e altro nutre l'auspicio ad "ascoltare il mondo" contro l'avanzata di un progetto di civilizzazione ormai fuori controllo.
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9

Tekavčić, Pavao. "Ladinia, Sföi culturâl dai Ladins dies Dolomites, IX (1985), pp. 1-260; X (1986), pp. 1-'-231." Linguistica 27, n.º 1 (1 de diciembre de 1987): 180–85. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.27.1.180-185.

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Resumen
Il numero IX (annata IX) della rivista pubblicata dall'Istitut Ladin «Micunà. de Rü» continua la fisionomia degli otto volumi precedenti (se ne vedano le recen­ sioni in «Linguistica>> 21 /19811, pp. 325-331 e 26/1986/, pp. 202-210), offren­ doci svariati studi sul mondo retoromanzo (soprattutto dolomitico) nei suoi aspetti linguistici, filologici, letterari, etnografici. e folcloristici, storico-culturali, politici e glottopolitici ecc. Anche il volume IX si divide in due parti: la prima, che (faute de mieux; essendo essa senza titolo) possiamo definire non-letteraria, e la seconda che reca il già noto titolo di lnjunta leterara. Aggiungiamo subito che la bella veste gra­ fica,' lo scarso numero di errori di stampa, gli annunci pubblicitari e le fotogtafie (a colori e in bianco e nero) si ritrovano anche nel volume IX.
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10

Smith, Catherine Delano y Anna Maria Biraschi. "Geographia Antiqua. Rivista di geografia di geografia storica del mondo antiquo e di storia del geografia". Geographical Journal 162, n.º 2 (julio de 1996): 234. http://dx.doi.org/10.2307/3059908.

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Tesis sobre el tema "Rivista "Il Mondo""

1

Nuovo, Lorenzo. "La pagina d'arte de "Il Mondo" di Mario Pannunzio (1949-1966)". Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2010. http://hdl.handle.net/10077/3633.

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Resumen
2008/2009
Nel panorama degli studi di storia della critica figurativa del secondo dopoguerra, manca una disamina delle posizioni degli autori della pagina d’arte del periodico romano “Il Mondo” . Studi - raccolte di documenti, indagini sul rapporto tra arte e critica militante in Italia e affondi sulla trasformazione del vocabolario visivo tra anni Quaranta e Cinquanta - che, anche quando hanno centrato la propria attenzione su periodici o giornali non specialistici, hanno sempre finito per tenere fuori fuoco la definizione dei tratti propri della specola sulle arti costituita dal settimanale diretto da Mario Pannunzio. L'analisi delle pagine culturali de “Il Mondo” dimostra l'insufficienza di un ragionamento costruito sulla base di una mera contestualizzazione degli scritti figurativi comparsi nel settimanale nel dibattito critico del secondo Novecento. “Il Mondo” è stato espressione di un clan, della élite raccoltasi a partire dagli anni Trenta attorno a Mario Pannunzio; un gruppo che, in alcuni dei suoi protagonisti e in piena continuità politica e culturale, è poi confluito nell'avventura de “L’Espresso” di Benedetti e Scalfari. Sulla costituzione del gruppo vale la pena di indugiare, resistendo alla tentazione di una distinzione tra questioni prettamente storico-artistiche e culturali in senso generale, o addirittura tra scelte di campo in materia di arti visive e battaglie politiche e civili: sono gli stessi autori della pagina d’arte de “Il Mondo” ad indicare questa strada, in un dibattito che, negli anni dell’immediato dopoguerra, era giocoforza carico di ragioni ideologiche. Obiettivo del presente lavoro è quello di fare luce sulla sintesi operata nell’ambito della redazione del settimanale tra le due componenti salienti del gruppo gravitante attorno a Pannunzio. Serbatoi di uomini e di idee, essenzialmente cultura di fronda per quel che attiene agli autori delle pagine culturali, intellettualità liberaldemocratica per quanto attiene alla definizione della rotta politica, economica e civile del settimanale.
XXII Ciclo
1979
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2

TOGNI, LARA. "Le reti nel mondo della scienza: tre elaborati sulla collaborazione scientifica". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1875.

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Resumen
Questa tesi di dottorato si pone come scopo lo studio della relazione complessa tra produttività e collaborazione scientifica sia di tipo formale sia informale. L’approccio che è adottato cerca di superare il classico trade-off che emerge dalla letteratura sulle reti e sulla teoria dei giochi; infatti, questa tesi rappresenta il tentativo di sviluppare una sintesi dell’approccio micro e macro allo studio delle collaborazioni scientifiche. A tal fine, il classico bagaglio metodologico è stato arricchito utilizzando tecniche di analisi complementari, quali l’analisi delle reti (e.g.: indici di centralità delle reti e coefficienti di clustering), l’econometria (e.g.: modelli di regressione ZIP e modelli di regressione troncati) ed infine l’economia sperimentale (e.g.: esperimenti in laboratorio). In particolare, sono state prese in considerazione due diverse comunità scientifiche con lo scopo di porre in evidenza le caratteristiche che le contraddistinguono: la comunità dei Geografi Top e la comunità degli Economisti italiani. Questa tesi è strutturata con il fine ultimo di porre in evidenza il ruolo che gli incentivi individuali degli scienziati parte della rete giocano nel modellare le strutture di collaborazione all’interno della rete stessa; ma, allo stesso tempo, nell’influenzare la propria produttività scientifica. Questa tesi è composta da tre diversi elaborati, ciascuno dei quali guarda al fenomeno della collaborazione e della produzione scientifica seguendo prospettive differenti, per permettermi di mettere in evidenza il ruolo giocato da quattro pilastri (i.e.: reti, comunità scientifiche, comportamenti collaborativi, incentivi individuali e conseguenze collettive) sulla base dei quali si fondano le strutture e la dinamica del “mondo della scienza”.
The aim of this thesis is to study the complex relationship between scientific productivity and (formal and informal) scientific collaborations. We follow an approach which goes beyond the classical trade-off that emerged from the literature around networks studies and game theory, in the attempt of developing a synthesis between a micro and a macro approach. In doing so, we enrich the toolset of available methodologies by adopting instruments which are typical of Network Analysis (e.g.: networks’ indices of centrality and clustering), Econometrics (e.g.: ZIP and Censored regressions), and Experimental Economics (e.g.: Laboratory experiments). In particular, we look at two different scientific communities, in order to capture different characteristics of the networks: the community of Top geographers, and the community of Italian economists. This thesis is structured with a view to emphasising the role that the incentives which move scientists within their network of collaboration play on shaping the network itself, but also on influencing their scientific productivity. The thesis is composed of three different essays, each of which approaches the phenomena of scientific production and collaboration from different perspectives, allowing me to highlight the role played by four basic components (i.e.: networks, scientific communities, collaborative behaviours, individual incentives and collective outcomes) in shaping the structure and dynamics of the “world of science”.
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3

TOGNI, LARA. "Le reti nel mondo della scienza: tre elaborati sulla collaborazione scientifica". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1875.

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Resumen
Questa tesi di dottorato si pone come scopo lo studio della relazione complessa tra produttività e collaborazione scientifica sia di tipo formale sia informale. L’approccio che è adottato cerca di superare il classico trade-off che emerge dalla letteratura sulle reti e sulla teoria dei giochi; infatti, questa tesi rappresenta il tentativo di sviluppare una sintesi dell’approccio micro e macro allo studio delle collaborazioni scientifiche. A tal fine, il classico bagaglio metodologico è stato arricchito utilizzando tecniche di analisi complementari, quali l’analisi delle reti (e.g.: indici di centralità delle reti e coefficienti di clustering), l’econometria (e.g.: modelli di regressione ZIP e modelli di regressione troncati) ed infine l’economia sperimentale (e.g.: esperimenti in laboratorio). In particolare, sono state prese in considerazione due diverse comunità scientifiche con lo scopo di porre in evidenza le caratteristiche che le contraddistinguono: la comunità dei Geografi Top e la comunità degli Economisti italiani. Questa tesi è strutturata con il fine ultimo di porre in evidenza il ruolo che gli incentivi individuali degli scienziati parte della rete giocano nel modellare le strutture di collaborazione all’interno della rete stessa; ma, allo stesso tempo, nell’influenzare la propria produttività scientifica. Questa tesi è composta da tre diversi elaborati, ciascuno dei quali guarda al fenomeno della collaborazione e della produzione scientifica seguendo prospettive differenti, per permettermi di mettere in evidenza il ruolo giocato da quattro pilastri (i.e.: reti, comunità scientifiche, comportamenti collaborativi, incentivi individuali e conseguenze collettive) sulla base dei quali si fondano le strutture e la dinamica del “mondo della scienza”.
The aim of this thesis is to study the complex relationship between scientific productivity and (formal and informal) scientific collaborations. We follow an approach which goes beyond the classical trade-off that emerged from the literature around networks studies and game theory, in the attempt of developing a synthesis between a micro and a macro approach. In doing so, we enrich the toolset of available methodologies by adopting instruments which are typical of Network Analysis (e.g.: networks’ indices of centrality and clustering), Econometrics (e.g.: ZIP and Censored regressions), and Experimental Economics (e.g.: Laboratory experiments). In particular, we look at two different scientific communities, in order to capture different characteristics of the networks: the community of Top geographers, and the community of Italian economists. This thesis is structured with a view to emphasising the role that the incentives which move scientists within their network of collaboration play on shaping the network itself, but also on influencing their scientific productivity. The thesis is composed of three different essays, each of which approaches the phenomena of scientific production and collaboration from different perspectives, allowing me to highlight the role played by four basic components (i.e.: networks, scientific communities, collaborative behaviours, individual incentives and collective outcomes) in shaping the structure and dynamics of the “world of science”.
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Libros sobre el tema "Rivista "Il Mondo""

1

Giampiero, Carocci, ed. Il Mondo: Antologia di una rivista scomoda. Roma: Editori riuniti, 1997.

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2

Eusebi, Mario y Eugenio Burgio. Marco Polo. Le Devisement dou monde. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2018. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-223-9.

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Il testo del Devisement dou monde (o Milione, secondo la tradizione italiana) trasmesso dal codice parigino fr. 1116 rappresenta la forma linguisticamente più vicina alla superficie discorsiva originale dell’opera poliana. Dopo l’edizione del 2010 Mario Eusebi ne ha rivisto la lezione: il frutto di tale revisione (già disponibile al lettore nell’edizione digitale di Dei viaggi di Messer Marco Polo di Giovanni Battista Ramusio, in questa collana, vol. 5) torna alla tradizionale forma-libro, accompagnato dal glossario integrale e dagli indici dei nomi e dei toponimi, curati da Eugenio Burgio.
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3

Marco, Santoro, ed. Le riviste di italianistica nel mondo: Atti del Convegno internazionale, Napoli, 23-25 novembre 2000. Pisa [etc.]: Istituti editoriali e poligrafici internazionali, 2002.

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4

Marco, Santoro y Istituti editoriali e poligrafici internazionali., eds. Le Riviste di italianistica nel mondo: Atti del convegno internazionale Napoli, 23-25 novembre 2000. Roma: Istituti editoriali e poligrafici internazionali, 2002.

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5

Boscherini, Silvano. Parole e cose. Editado por Antonella Ciabatti, Innocenzo Mazzini y Giovanni Volante. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-413-8.

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Resumen
Parole e Cose raccoglie i lavori che Silvano Boscherini (1920-2010), professore ordinario di Letteratura Latina a Firenze ha pubblicato su rivista, nel corso della sua lunga attività accademica. Il volume documenta l’ampiezza degli interessi scientifici del Boscherini e, oltre ad essere un omaggio all’uomo e allo studioso, ripropone contributi tuttora validi sul piano della conoscenza e, soprattutto, sul piano del metodo. I lavori sono ripartiti nelle cinque tematiche fondamentali affrontate dal Boscherini negli anni, anche se non sempre un singolo articolo è collocabile in modo univoco in un’unica sezione, proprio in ragione del metodo globale e storicistico con cui ha sempre affrontato lo studio e l’esame dei testi. All’interno di ogni sezione i lavori sono proposti in ordine cronologico.
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6

Angelo De Gubernatis e il mondo slavo: Gli esordi della slavistica italiana nei libri, nelle riviste e nell'epistolario di un pioniere (1865-1913). Pisa: Tipografia editrice pisana, 2000.

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7

Dessì, Giuseppe y Mario Pinna. Tre amici tra la Sardegna e Ferrara. Editado por Costanza Chimirri. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-478-3.

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Resumen
Una Sardegna riservata e lontana anima i testi di questo doppio carteggio, tra paesaggi arcaici e mitologie personali e letterarie nelle quali si inserisce ogni tanto la Ferrara degli anni giovanili degli autori, ricca di vita, di riviste («Primato» di Bottai, il «Corriere Padano» con la presenza di Bassani…), incontri serali nelle osterie o nelle camere in affitto, passeggiate lungo i Rampari, e l’uso di scherzosi soprannomi che sarebbe continuato oltre la giovinezza. Un mondo fatto di cose concrete, animato e vivificato da forti curiosità e passioni intellettuali, emerge dalle lettere, accuratamente trascritte e annotate da Costanza Chimirri, che ricostruiscono la vita e la storia di Giuseppe Dessí, Mario Pinna, Claudio Varese. La corrispondenza si apre con gli anni trascorsi a Ferrara – dopo Pisa momento cruciale per la loro formazione – e consente di ricostruire atmosfere ed ambienti, letture e lavoro, offrendo dall’interno un significativo spaccato dell’Italia del Novecento. Mai slegati tra loro, bensì uniti dal continuo richiamo alla triplice amicizia nel nome di Giuseppe Dessí, che è sempre presente, anche in assenza, nei discorsi degli altri, i carteggi hanno consentito anche di riportare alle luce testi inediti del più appartato del gruppo (Mario Pinna, accanito lettore di classici, ispanista, autore di poesie in dialetto logudorese e di brevi racconti ambientati in Sardegna), di rafforzare il ruolo da sempre ricoperto dal più ‘antico’ – per tutti maître-camarade – Claudio Varese; e di confermare ancora una volta quanto l’universo creativo di Dessí, profondamente segnato dalla componente biografica, abbia continuato a svilupparsi e alimentarsi sotto lo sguardo sapiente e affettuoso di amici fraterni, in uno scambio capace di dare vita a un vero e proprio immaginario collettivo.
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8

Rubolini, Aldo. Besonderheiten der deutschen Sprache: Particolarità della lingua tedesca illustrate con esempi tratti dai principali narratori e poeti nonché da giornali e riviste del mondo germanico : con breve appendice di critica letteraria. Roma: Herder editrice e libreria, 2006.

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9

Rubolini, Aldo. English trap-word and idioms: Le stranezze della lingua inglese illustrate con esempi tratti dalle opere dei principali narratori e poeti britannici e americani, nonché da giornali e riviste del mondo anglosassone : con breve appendice di critica letteraria. Roma: Herder, 2001.

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10

Il Mondo: Antologia di una rivista scomoda (Il caso italiano). Editori riuniti, 1997.

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