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Tesis sobre el tema "Riqualificazione edilizia"

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Formaggio, Francesca. "Riqualificazione di un complesso di edilizia residenziale a Kanaleneiland, Utrecht". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Resumen
L’emergenza ambientale attuale impone una particolare attenzione al risparmio sul consumo di risorse energetiche e territoriali. L’architettura si trova a svolgere un ruolo decisivo all’interno di questo scenario poiché gli edifici rappresentano uno tra i fattori più impattanti per quanto riguarda il consumo di suolo, di materiali e di risorse energetiche. Un’attenzione particolare, inoltre, la si deve riservare agli edifici esistenti che sono stati progettati con tecnologie obsolete e senza strategie per contenere questo consumo di risorse e che, se riqualificati in maniera adeguata, potrebbero diminuire notevolmente il loro impatto ambientale, contribuendo così a migliorare l’ambiente circostante. Tali interventi, però, risultano essere piuttosto onerosi e molto spesso questo scoraggia i proprietari e gli investitori ad intervenire. E’ all’interno di questo quadro che si inserisce il progetto ABRACADABRA (Assistant Building’s addition to Retrofit, Adopt, Cure And Develop the Actual Buildings up to zeRo energy, Activating a market for deep renovation ), finalizzato alla promozione della riqualificazione architettonica ed energetica di comparti di edifici esistenti attraverso una strategia di aggiunte (ADDITIONS) che permettono, contemporaneamente, di implementare la superficie costruita e quindi il valore di rendita del complesso (attraverso l’aumento della superficie delle unità abitative esistenti e l’aggiunta di nuove unità), abbassando i tempi di ammortamento delle spese di riqualificazione. Il fine ultimo di questa tesi è quello di verificare la fattibilità della strategia di ABRACADABRA applicata al caso di studio di Kanaleneiland ad Utrecht, nei Paesi Bassi.
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Frati, Alessandro. "Due corti per Forlì, Riqualificazione urbana ed edilizia sociale ecosostenibile". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3597/.

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Biondini, Mattia. "Il giunto di posa dei serramenti in casi di riqualificazione edilizia". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Resumen
Il recupero dei fabbricati residenziali da riqualificare, mirato a consenti-re la completa decarbonizzazione entro il 2050, rappresenta una delle maggiori sfide attuali nel panorama italiano e fa da premessa ad un processo di rigenerazione urbana che vede interessato principalmente il tessuto edilizio risalente agli anni compresi fra il 1961 ed il 1991 in quanto numeri e fabbisogni energetici. In queste tipologie di recupero, per ragioni legate a costi, velocità di esecuzione ed invasività dell’intervento, le strategie di efficientamento principalmente adottate si riducono ad interventi di isolamento termico a cappotto delle chiusure opache ed alla sostituzione dei serramenti. L’analisi generale, comprende da una parte lo studio delle principali tipologie di serramenti utilizzate negli anni presi in considerazione, nonché le rispettive strategie di intervento sfruttate per migliorarne le prestazioni. Riscontrando poi nella seconda parte il principale punto di criticità nel giunto di posa dei serramenti realizzato spesso in maniera non corretta ed inadeguata, andando a creare ponti termici e comportando consistenti dispersioni energetiche. Il tema di elaborazione della tesi è costituito dalla progettazione delle diverse tipologie di intervento, focalizzate sulla corretta esecuzione di queste, nello specifico di una posa in opera volta ad un irreprensibile isolamento delle giunzioni serramento-parete. Gli abachi redatti sono successivamente comparati per consentire l’adeguata valutazione dei risultati ottenuti. Infine viene presentato un esperimento progettale attraverso il quale verificare le ipotesi postulate, in un intervento di retrofitting energetico di isolamento termico a cappotto e sostituzione serramenti, nel caso studio che interessa l’areale comprendente gli ex uffici di collocamento di Argenta (Fe).
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Gargiulo, Sara y Alessandro Foschi. "Progettare|proiettare integrazione urbana e riqualificazione edilizia del peep di corticella". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6867/.

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Resumen
L’oggetto di questa tesi è un intervento di rigenerazione, riqualificazione ed adeguamento di un comparto residenziale di circa 22 ettari a Corticella, zona del quartiere Navile, pianificato tramite il PEEP di Bologna del 1963 e realizzato tra gli anni 70 e 80 del secolo scorso. L'area si trova nella periferia nord di Bologna ai limiti con la campagna e comprende 34 fabbricati, di cui 27 residenziali. L'evoluzione economico sociale degli ultimi decenni ha causato l'insorgenza di diverse criticità dell'area, tra cui:  scarsa efficienza energetica degli edifici con elevati costi di esercizio;  inadeguatezza sismica degli edifici;  bassi livelli di comfort abitativo;  scarsa varietà dei tagli degli alloggi;  scarsa qualità degli spazi pubblici e di relazione;  mancanza di connessioni a livello urbano (sia in termini di continuità morfologica che di viabilità). L'obiettivo che si pone la tesi è quello di adeguare l'area alle nuove esigenze, in modo da proiettarla avanti nel tempo e renderla una zona vivibile oggi e in futuro, con un progetto che tenga conto della fattibilità dell'intervento e delle caratteristiche e delle risorse degli Enti e dei proprietari privati coinvolti nella gestione dell’area. Per ottenere questi risultati, il progetto ha riorganizzato i collegamenti urbani, che oggi rendono l'area una zona emarginata, e ha previsto la riqualificazione funzionale e prestazionale degli edifici, adottando due diverse ipotesi di progetto. Per quanto riguarda la situazione urbana, si è previsto di inserire nuovi elementi per migliorare la viabilità, in particolare nuovi percorsi ciclopedonali ed uno shared space che rimette in comunicazione l'area con il centro storico di Corticella. Per la riqualificazione degli edifici sono stati selezionati due edifici campione, rappresentativi delle situazioni e tipologie più ricorrenti nell’area, che sono stati affrontati con due approcci diversi. Dell’edificio che presenta le criticità più acute, si è valutata non conveniente una riqualificazione pesante e si è quindi previsto un intervento minimo di miglioramento dell’efficienza energetica e della distribuzione interna. Per il secondo edificio invece è stato progettato l’aggiornamento del taglio degli alloggi,l’adeguamento delle prestazioni energetiche fino a raggiungere la classe energetica A(originariamente classe G), il miglioramento delle capacità antisismiche e del comfort luminoso. Gli alloggi di standard decisamente superiore a quello attuale, la riconfigurazione dello spazio di pertinenza degli edifici come shared space, e la realizzazione di nuovi collegamenti urbani migliorano l’appetibilità e il valore immobiliare degli edifici, ma anche le condizioni ambientali e l’abitabilità dell’intera area di intervento.
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ARAUJO, AZEVEDO Denise. "Caratterizzazione energetica e riqualificazione degli edifici ospedalieri". Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2009. http://hdl.handle.net/11392/2389033.

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Leonardi, Francesca. "Ripartire dall'esistente Riqualificazione di un quartiere di edilizia residenziale pubblica a Faenza". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3624/.

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Resumen
L’intenzione che ha mosso la ricerca è stata quella di ridare valore alla casa pubblica, perché è un’opportunità per la popolazione, soprattutto per le fasce sociali più deboli e perché non può non essere espressione di qualità architettonica, urbanistica e sociale. A ciò si aggiunge la scelta di un modo di operare sostenibile, dove alle nuove costruzioni si predilige l’idea del recupero. Ecco da dove nasce l’idea di ripartire dall’esistente, scegliendo un’area del sistema urbano di proprietà pubblica, per definire, in una prospettiva di miglioramento, un sistema di strategie di intervento e un progetto di riqualificazione. Capire come agire su un’area di questo tipo, ha stimolato ad una lettura degli interventi statali sul tema dell’edilizia pubblica attraverso le azioni in campo legislativo. La ricerca ha preso poi avvio da una lettura dell’evoluzione del quadro normativo nazionale in materia, per poi concentrarsi sul contesto locale con il racconto dei fatti storici della città di Faenza fino ai giorni nostri attraverso le sue vicende urbanistiche. Una considerazione sulla legislazione passata dà la possibilità di vedere come lo Stato abbia nel tempo prestato attenzione e risposto in maniera diversa al problema della casa. In ogni periodo le iniziative dell’Amministrazione in merito alla programmazione, si mostrano come risultati di una risposta sociale e culturale, rilanciando poi, a seconda del momento, varie tematiche, ieri la carenza degli alloggi, oggi il tema della qualità urbana, del recupero e la necessità di contenere i costi e i consumi energetici. Lo studio si è quindi spostato e concentrato sulle tappe ed i risvolti della programmazione a livello locale, cercando di comprendere, anche sulle carte, il risultato di queste azioni amministrative, si legge come il susseguirsi delle diverse politiche urbanistiche abbia lasciato tracce e segni nel disegno della città. Nel loro esito formale gli interventi hanno assunto un valore nella vicenda della città poiché ne hanno determinato l’espansione in un certo modo. Dopo un lavoro di ricerca di documenti, consultando anche diversi archivi, gli interventi in materia di edilizia residenziale pubblica presenti a Faenza sono stati schedati al fine di creare un repertorio di informazioni riguardanti la localizzazione, la data di costruzione e informazioni riguardanti il tipo di intervento a livello normativo, in questo modo si è potuto inquadrare ciascun quartiere in una determinata stagione di politiche abitative. Queste informazioni sono state poi tradotte in schemi che comprendono tutto il territorio della città fino ad ottenere una visione d’insieme e cogliere le relazioni che i singoli interventi intrattengono con il resto della città. Si esplorano poi le relazioni in base alle stagioni delle politiche abitative e in base ai soggetti che ne hanno promosso la costruzione. La ricerca si propone quindi di riflettere sugli strumenti con cui agire nei casi di degrado, assecondando la logica del recupero e del riuso. Il processo per definire il "come" intervenire ha portato alla creazione di un abaco di possibili strategie di riqualificazione suddivise per grandi tematiche (connessione e mobilità, mixitè funzionale e verde, risparmio energetico, nuovi modi dell’abitare e relazioni e identità). Ogni tematica viene poi declinata in sottotemi che descrivono le operazioni possibili per la rigenerazione, correlati da una definizione e da piccoli progetti applicativi. Ciascun progetto schematizzato è pensato su un’area di edilizia residenziale pubblica di Faenza. Le strategie vengono poi effettivamente applicate ad un caso studio: il PEEP Orto Paganella. Il progetto di riqualificazione si struttura in due parti. Una riguarda l’impianto del quartiere, inserendo un nuovo volume destinato a servizi, l’altra si concentra su un edificio esistente per un progetto di recupero allo scopo di ridare valore al manufatto, riscattarne l’immagine e creare un’offerta abitativa adeguata, che assicuri abitazioni in affitto e tipi di alloggi destinati a nuovi soggetti della popolazione, con le loro specifiche esigenze. Il progetto di riqualificazione si sviluppa a partire dall’orientamento dell’edificio e dei suoi affacci. Viene sviluppato il tema dell’involucro, che circonda l’edificio e si declina sui diversi fronti in modo diverso. La proposta della facciata verso sud, trasparente e aperta sul parco pubblico ritrova la giusta considerazione per l’orientamento, sfruttandone le potenzialità e aprendosi alla vista del parco, mentre il fronte a nord rimane chiuso e protetto. Creando nuovi spazi e nuovi affacci e restituendo una nuova immagine dell’edificio si cerca di stimolare una riappropriazione del senso di appartenenza al quartiere.
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Bondi, David y Giulia Prati. "Ri(abitare). Riqualificazione di un intervento di edilizia sociale a bologna, quartiere bolognina". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9982/.

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Resumen
L’oggetto di questa tesi è un intervento di rigenerazione, riqualificazione ed efficientamento energetico di un edificio residenziale di 40 alloggi a Bologna, zona Bolognina. Quest’ultimo, vittima dei bombardamenti della seconda Guerra Mondiale fu ricostruito nel 1952 mantenendo le caratteristiche di quello precedente. Come in molti edifici analoghi per epoca di costruzione e aratteristiche, anche in questo caso si manifestano alcune criticità ricorrenti, in particolare: - Scarsa efficienza energetica; - Inadeguatezza sismica; - Comfort abitativo insoddisfacente; - Taglio degli alloggi pensato per nuclei famigliari diversi da quelli attuali; - Spazi pubblici, dotazioni e arredi urbani carenti. L'obiettivo che si pone la tesi è quello di migliorare la vivibilità dell'edificio e dell'area in cui si colloca, adattandolo alle esigenze di oggi e di domani. Il progetto propone un insieme di interventi coordinati, definiti con attenzione per la loro fattibilità tecnica e tenendo conto del fatto che si tratta di un complesso di edilizia residenziale pubblica del patrimonio ACER Bologna. In termini pratici, il progetto interviene sia sugli spazi circostanti l'edificio, sia sul manufatto architettonico. A scala micro-urbana è stata prevista la riorganizzazione e il riordino delle aree scoperte di pertinenza, ridefinendo la viabilità dotandole di elementi di arredo che ne consentano la fruizione. A scala edilizia è stato progettato un efficientamento energetico che portasse l'edificio in classe A dalla attuale classe energetica F. Ciò ha richiesto di ridefinire le stratigrafie delle chiusure verticali ed orizzontali in coerenza con gli aspetti di composizione delle facciate. Piccole riconfigurazioni interne hanno poi portato ad un riassetto del taglio degli alloggi per disporre in maggior numero di unità di piccole dimensioni, adatte alla domanda oggi prevalente.
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Olivieri, Giulia. "PATRIMONIO DI EDILIZIA SCOLASTICA: PIANIFICAZIONE STRATEGICA DEGLI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE ED ENERGETICA". Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2015. http://hdl.handle.net/11392/2389026.

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STARA, MIRIAM. "Riqualificazione energetica dell'edilizia storica. Criticità e strategie d’intervento". Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2014. http://hdl.handle.net/11584/266547.

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Resumen
The pressing need to operate a cost-effective reuse of historic buildings, with the aim of reducing energy and soil consumption, places us in front of a conflict between the observation of the principles of restoration and the limits imposed by European Community law about the energy consumption reduction. In fact, we know that whenever we operate on a "sensitive" heritage, such as the historic-architectural building, we have to consider the possibility of decreasing its cultural and economic value. The transformations of the historic building derive by the necessity of adapting it to contemporary life exigencies, and at the same time of warranting its conservation, at the architectural and urban scale. To achieve this aim, with reference to system component, usually the interventions are carried out almost exclusively in the inner parts of the constructions, because of legal constraints. The study begins with an analysis of the state of art about energy retrofit of ancient buildings, with particular reference to theory of conservation of architectural heritage and related legislation. Was also carried out a study on bioclimatic traditional characteristics - nowadays very often forgotten - of the fabric and of some architectural episode, and considers the possibility and the potentiality of the use of ancient and new technologies, to obtain a suitable thermal insulation of housing. Starting by these considerations, the present work aims to think over some cultural questions, and to show the results of some studies concerning the historical district of Castello in Cagliari, Sardinia. With reference to this context, specifically, three different buildings typologies will be analysed, emblematic of the urban fabric, and very useful to demonstrate how it is possible to retrain energetically the existing architectural heritage, in full compliance with the modern conservation principles.
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Foglietta, Valentina y Martina Tazioli. "Privato, condiviso, collettivo. Rivitalizzazione e riqualificazione di un complesso di edilizia sociale a Bologna, quartiere bolognina". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9984/.

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Resumen
Il progetto presentato in questa tesi, svolto all’interno del Laboratorio di Laurea in Architettura Sostenibile, pone come obiettivo la riqualificazione di un edificio di edilizia sociale a Bologna, nel quartiere Bolognina, quell’area di espansione operaia a Nord della stazione ferroviaria, caratterizzata da una forte presenza di interventi di edilizia popolare. L’edificio oggetto di intervento si trova, nello specifico, in via Di Vincenzo ed, insieme ad altri edifici, fa parte di un lotto particolare, che si distingue per forma dagli altri limitrofi, generalmente rettangolari. Infatti è l’unico del quartiere, per lo più caratterizzato da una rete stradale perpendicolare, ad essere invece tagliato diagonalmente. Inoltre, l’edificio caso-studio, insieme agli altri dell’isolato, costituisce un’alta cortina che delimita una grande corte di pertinenza, attualmente però priva di un confine netto e chiuso, in quanto alcuni edifici che ne delimitavano il perimetro, nel corso del tempo, sono stati demoliti. L’assenza quindi di questi volumi, attribuisce al lotto una particolare forma ad U, segno marcato di incompletezza, facilmente percepibile anche solo passeggiando per le vie circostanti. Proprio a partire da queste due caratteristiche molto forti che contraddistinguono l’area, si è sviluppato l’intero progetto, che è passato dall’avere come oggetto la sola riqualificazione di un edificio in forte stato di degrado, all’assumere come obiettivo in un’ottica più generale l’intera rivitalizzazione dell’insula. La proposta che si vuole presentare lavora sostanzialmente su tre diversi livelli, riprogettando e ridefinendo le tre diverse tipologie di spazio che coesistono all’interno del lotto: - lo spazio privato - lo spazio condiviso - lo spazio collettivo
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Mauti, Francesco. "Il patrimonio di edilizia industriale in Italia. Situazione e possibili strategie di intervento". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Resumen
La tesi affronta il tema dell’edilizia industriale in Italia, con riferimento particolare alle strutture utilizzate dalle piccole e medie imprese manifatturiere, le cui problematiche insediative ed immobiliari sono spesso state trascurate, nonostante l’importanza che hanno per il tessuto socioeconomico del paese e della stessa Europa, costituendone la quasi totalità della produzione. La metà all’incirca di questo patrimonio è in disuso o abbandonato, mentre gran parte del restante necessita di interventi di riqualificazione, essendo costituito da edifici in cui lo standard edificatorio è lontano da quello accettabile, sia per gli aspetti di sicurezza strutturale che di efficienza energetica, tema ancora poco approfondito per questa tipologia. Nella mia tesi vengono fornite informazioni e strumenti utili nell’orientamento alla scelta e convenienza del tipo di strategia da intraprendere nella gestione dell’edificio, attraverso un sistema di indicatori che classifica il patrimonio industriale esistente in Italia, in modo da produrre una classificazione di questo parco immobiliare in classi di priorità di intervento. Il lavoro contiene un iter conoscitivo del tema trattato condotto a monte, utile a illustrare i motivi della ricerca e importanza del tema; le peculiarità dell’edilizia industriale in particolare in Italia ed infine una rassegna dei strumenti attuali per la gestione e buone pratiche da prendere come riferimento. Grazie a questo lavoro sarà possibile individuare categorie di intervento adeguate in base alla classificazione dell’edificio e per ognuna di esse ritenuta significativa, si potrà delineare una strategia progettuale per la riqualificazione dell’edificio sotto l’aspetto funzionale e tecnico.
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Chieregato, Gianluca. "Indagine dei fattori di degrado e proposte di riqualificazione energetica nelle residenze sociali ad alta densità. Il quartiere Pilastro di Bologna". Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2013. http://hdl.handle.net/11392/2388849.

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Resumen
The sequence of events that, in Italy, has characterised the development of Social Housing since the Second World War until today has made it necessary to face the renovation of social residential buildings. Despite the short period of time that has elapsed since their construction, the condition of large housing estates built in our country between the 1960s and 1980s are not only largely unfit for purpose but they also present substantial limitations with regards to energy efficiency. In this respect, research has defined a methodology to approach the regeneration of buildings of reference and has assumed some strategies to improve energy efficiency. After outlining the latest developments regarding public and private housing construction both in Italy and in Europe since the post-war period, some representative Italian residential areas with high density living have been analysed taking into particular consideration their most important features. Among these areas, an suitably representative case study has been identified in the “Virgolone” housing development which is located in the Pilastro district of Bologna. In this large housing estate, consisting of more than two thousand units, the technical and architectural features of the three main urban sections have been firstly identified. This sections correspond, in turn, to three periods of construction (1964-1986) whose predominant differences have been highlighted. The variety of housing types, of building systems and of management policies has characterized a diversified development which, depending on the building, has sometimes produced a variety of results in the same housing estate. Defining a strategy for effective renovation necessitates acquiring a preliminary and detailed knowledge of the building of reference, based on an analysis of a multiplicity of elements, in particular of those elements which are most affected by obsolescence and that influence its performance directly. The cognitive survey investigated the performance deficit of technological units which make up the building envelope and assessed the degradation phenomena related to structural and construction features, contextualizing the choices in a given historical moment. This survey has been followed by a critical evaluation of the qualitative analysis carried out and of the instrumental data acquired, which has allowed to focus the attention on the most important problems of the individual residential units and to gain a basic knowledge necessary to undertake the following phase, which consists of defining the possible intervention of renovation. In this regard, the energy consumption of the building has been calculated, comparing it with the energy performance index defined by legislation. The results of this in-depth analysis has contributed to formulating scenarios of intervention through following transformation stages, proposing different project hypotheses for solutions for which assessments of the intervention costs and of the time it would take to have a return on the investment have been calculated.
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Medici, Marta y Valentina Bartoloni. "Architettura per l'abitare sociale: riqualificazione e retrofit energetico di due edifici ACER a Ravenna". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13474/.

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Resumen
Il progetto si focalizza sulla riqualificazione di due edifici di edilizia residenziale pubblica gestiti da ACER, siti nel Quartiere Trieste a Ravenna; la tesi intende operare su più fronti: il quartiere, gli spazi esterni agli edifici e i singoli edifici. Nelle strategie di progetto del quartiere si stabilisce una gerarchia dei percorsi stradali e si destinano gli spazi di risulta ad usi collettivi, in modo tale da accrescere la partecipazione e la condivisione. Lo spazio esterno di pertinenza dei due edifici fornisce ad essi alcuni spazi collettivi coperti e non, non sfruttati a pieno dagli inquilini. E’ delimitato da un confine fisico non ben definito, a diretto contatto con il parco, che procura una mancanza d’identità e di insicurezza. I blocchi dei garage adiacenti gli edifici costituiscono una barriera visiva non indifferente. La strategia generale si basa sulla rigenerazione dello spazio esterno: vengono collocati dei box sopra i garage, luoghi collettivi polifunzionali a beneficio dei residenti. Il limite fisico si trasforma in “limite percettivo”. Passando alla scala architettonica le principali criticità riscontrate sono quelle inerenti gli alloggi, l’illuminazione e la classe energetica. Gli alloggi sono sovradimensionati e il taglio attuale non riesce a fronteggiare del tutto la domanda abitativa; l’illuminazione non è a norma in alcune stanze e la prestazione energetica dei due edifici è scarsa. L’obiettivo di progetto è quello di ridurre il regime di fuel poverty degli occupanti e per farlo ci si basa sul criterio dell’incidenza dell’attività di cantiere sulle famiglie. Il metodo consiste nel mostrare due scenari estremi che includono interventi e scelte differenti, ma riferite ai medesimi parametri. Il progetto finale è il risultato del confronto di questi ultimi e corrisponde alla condizione reale, una situazione complessa in cui non si può effettuare un mix perfetto degli scenari approfonditi in precedenza.
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Peluso, Margherita y Ylli Lamaj. "Incremental housing Progetto di riqualificazione nell'area Walkeshwar a Mumbai". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19523/.

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Resumen
La città di Mumbai è stata caratterizzata da una costante espansione territoriale e demografica. Questo sviluppo massivo ha portato ad un calo sempre maggiore dell’interesse per tematiche come l’abitare, la tutela del patrimonio architettonico, delle tradizioni e delle condizioni di vita minime. Ciò ha favorito un’edificazione intensiva incontrollata che non ha seguito né i caratteri della città di fondazione né della città coloniale ma delle logiche di natura funzionale, politica e, a volte, speculativa. Il progetto di riqualificazione urbana dell’area Walkeshwar a Mumbai, Incremental Housing, prevede una serie di interventi mirati, che hanno come obiettivo principale il trovare una soluzione stabile e duratura ai problemi di questa grande città in continua espansione. L’analisi dell’area, lo studio della forma urbana e anche delle esigenze della popolazione ci ha portato a preferire determinate soluzioni che rappresentano per noi la miglior scelta in un contesto così complesso e degradato. Si rendeva necessaria una nuova progettazione del waterfront attraverso un innalzamento di quota ma anche l'introduzione di un sistema di “orti galleggianti” necessari per l’autosostentamento degli abitanti. Nell’area residenziale, tenendo conto di aspetti quali la vivibilità, spazi minimi e autocostruzione, si prevede la progettazione di oltre 200 abitazioni oltre a aree destinate al terziario per aumentare le opportunità di lavoro, una scuola e un centro per le arti per garantire un luogo di formazione per tutte le età, edifici per l’accoglienza dei migliaia di pellegrini che ogni anno scelgono Mumbai come meta religiosa, un incremento delle aree verdi per sopperire alla totale mancanza di vegetazione nel quartiere. Il progetto cerca allora di dare una risposta funzionale alle criticità presenti nell'area cercando di rispettare alcune parole-chiave che hanno guidato il progetto: flessibilità, modularità, spazi per la collettività, espansione, waterfront ed economia locale.
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Bartoletti, Serena. "Comfort, Luce, Colore. Riqualificazione di un complesso residenziale nel Comparto Sidoli a Parma". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18198/.

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Questa tesi ha sviluppato un progetto di riqualificazione funzionale ed energetica di un edificio di edilizia residenziale pubblica del Comparto P.E.E.P. Sidoli, situato nella periferia Sud-Est della città di Parma e realizzato nel 1981. L’edificio oggetto di studio, catalogato dal P.E.E.P come 14B, è un complesso di 10 piani fuori terra, esteso su una superficie di 660.13 m2 per un volume totale di 20 463.88 m3, comprendente 58 alloggi, attestati su 3 corpi scala.L’edificio, di proprietà del Comune di Parma e gestito da A.C.E.R., è dimensionalmente fra i più rilevanti del Comparto ed uno fra i più problematici, con un numero elevato di alloggi non rispondenti agli standard normativi attuali, sia dal punto di vista energetico che funzionale. Le principali criticità riscontrate riguardano: l’inaccessibilità dell’edificio da parte dei mezzi di soccorso; il taglio degli alloggi, inadeguati alle attuali richieste e non rispondenti ai requisiti di accessibilità da parte dei disabili; le prestazioni energetiche; le condizioni di obsolescenza, con distaccamenti e lesioni dei balconi. L’approccio progettuale ha scelto di conservare gli elementi strutturali esistenti, di adeguare gli alloggi aggiornandone dimensioni, distribuzione e funzionalità, nonché di conferire all’edificio una nuova e marcata identità, facendo largo uso del colore nei paramenti esterni. Particolare attenzione è stata dedicata al miglioramento del comfort degli utenti e alla riduzione delle dispersioni e dei consumi energetici. Grazie a tali interventi, è stato possibile ridurre sensibilmente i fabbisogni energetici di funzionamento, facendo risalire l’edificio da una classe energetica D ad una classe A4. Sono stati inoltre effettuati studi sulla riflettanza dei materiali atti a verificare se i nuovi paramenti esterni, che combinano svariate colorazioni, possano influire o meno sul microclima esistente, modificando le condizioni di temperatura del contesto, umidità relativa e temperatura superficiale.
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Murani, Riccardo. "Bogotà: progetto per la riqualificazione urbana lungo il perimetro della citta di fondazione". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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La tesi consiste in un’ipotesi di progetto per la riqualificazione urbana del perimetro a sud-ovest della città di fondazione di Bogotà. Il progetto si pone lo scopo, attraverso uno studio dei fenomeni urbani, dei fatti architettonici e degli eventi legati al Centro Storico, di individuare scelte coerenti in continuità all’identità storica e culturale del luogo, per la determinazione dei manufatti da conservare o restaurare, nonché i tipi edilizi da proporre come nuove costruzioni. Tale proposta sintetizza, nella struttura urbana e nel rapporto dialettico con la Carrera Decima e l’Avenida de Los Comuneros, il concetto di fronte urbano.
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Belloni, Serena y Stefania Pirini. "Super. Soluzioni per la riqualificazione urbana e il miglioramento prestazionale di un complesso di edilizia residenziale pubblica a Bologna, quartiere bolognina". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10002/.

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Il progetto di questa tesi affronta le tematiche relative agli interventi di riqualificazione, adeguamento e rigenerazione urbana di un edificio residenziale di 15 unità abitative situato nella zona della Bolognina in Via Tibaldi. Le condizioni di vetustà dell’edificato e l’evoluzione economico sociale del quartiere hanno portato negli anni all’insorgere di nuove situazioni di criticità. Si sono riscontrati problemi relativi alle dimensioni degli alloggi (troppo grandi per le esigenze dei nuovi nuclei familiari), ai bassi livelli di comfort interni (rapporti illuminanti non rispettati e dimensioni dei vani non confacenti a normativa), all’accessibilità (vano ascensore inefficiente) e alla bassa efficienza energetica, che produce elevati costi di esercizio. L’analisi degli spazi esterni invece ha evidenziato uno stato di abbandono della corte, caratterizzata dalla disorganizzazione dei percorsi e delle aree verdi oltre a una carenza del numero di posti auto necessari agli abitanti dell’isolato. L’obiettivo che si pone la tesi è quello di adeguare l’area alle nuove esigenze dell’utenza e di migliorare gli standard qualitativi dell’edificato, considerando la fattibilità dell’intervento e ipotizzando misure che si pongano in alternativa ad una demolizione completa dell’edificio. Inoltre, le soluzioni proposte sono state studiate in modo da poter essere applicate non solo sul caso studio, ma anche sull’intero isolato, in un’ottica di riqualificazione urbana.Per gli spazi interni, le scelte adottate riguardano la demolizione e ricostruzione puntuali delle murature non portanti o collaboranti e l’ampliamento delle superfici finestrate, conformando a normativa i vani degli alloggi, dotandoli di una maggior superficie utile e riducendo la condizione di discomfort luminoso interno. La stessa strategia è stata adottata anche per ridefinire e diversificare il taglio degli alloggi. Infine per migliorare l’accessibilità all’edificio e agli alloggi le soluzioni prevedono l’inserimento un sistema loggiato per rendere raggiungibili direttamente dal vano ascensore preesistente, che presentava uno sbarco solo interpiano, due appartamenti per piano (dal primo al quarto). Per raggiungere invece le unità abitative collocate nel piano rialzato si è previsto di innalzare la quota del terreno fino all’altezza della soglia di ingresso ai vani. Parallelamente ci si è occupati della riprogettazione degli spazi esterni, optando per un’azione a scala urbana. La riorganizzazione delle aree è avvenuta attraverso l’inserimento di nuovi percorsi pedonali di collegamento all’edificato e mediante la progettazione e riqualificazione di spazi per la socializzazione. Infine, per arginare le problematiche relative al fabbisogno di parcheggi, si è agito diversificando e ponendo su livelli differenti la viabilità carrabile e gli spazi verdi attraverso l’inserimento di un parcheggio seminterrato.
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Pirini, Stefania y Serena Belloni. "Super. Soluzioni per la riqualificazione urbana e il miglioramento prestazionale di un complesso di edilizia residenziale pubblica a Bologna, quartiere Bolognina". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10003/.

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Il progetto affronta le tematiche relative agli interventi di riqualificazione, adeguamento e rigenerazione urbana di un edificio residenziale degli anni ’20, di 15 unità abitative situato a Bologna, nella zona della Bolognina in Via Pellegrino Tibaldi. In tale edificio i problemi riscontrati riguardavano le dimensioni degli alloggi, i bassi livelli di comfort interni, l’accessibilità e la bassa efficienza energetica. Dall’analisi degli spazi esterni invece si evidenziava uno stato di abbandono della corte, caratterizzata dalla disorganizzazione dei percorsi e delle aree verdi oltre che dalla carenza di posti auto necessari agli abitanti dell’isolato. Per quanto concerne gli spazi interni, le scelte adottate riguardano la demolizione e la ricostruzione puntuale delle murature non portanti o collaboranti e l’ampliamento delle superfici finestrate mentre per riconfigurare e diversificare il taglio degli alloggi si è intervenuti solo sul quarto piano dove sono stati ricavati degli appartamenti di taglio inferiore. Infine per migliorare l’accessibilità all’edificio e agli alloggi si è previsto un sistema loggiato che rende raggiungibili direttamente dal vano ascensore preesistente, che presentava uno sbarco solo interpiano, due appartamenti per piano (dal primo al quarto). Per raggiungere invece le unità abitative collocate nel piano rialzato si è previsto di innalzare la quota del terreno fino all’altezza della soglia di ingresso ai vani. Parallelamente ci si è occupati della riprogettazione degli spazi esterni dotando le aree di nuovi percorsi pedonali di collegamento all’edificato e progettando spazi per la socializzazione. Infine, per arginare le problematiche relative al fabbisogno di parcheggi, si è agito diversificando e ponendo su livelli differenti la viabilità carrabile e gli spazi verdi attraverso l’inserimento di un parcheggio seminterrato.
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Cristiani, Filippo. "L'analisi del costo globale per il retrofit energetico applicata ad un caso di studio di edilizia residenziale". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Nell’ottica della pianificazione di interventi di Retrofit Energetico che possano migliorare l’efficienza energetica del comparto edilizio-residenziale, in relazione agli obiettivi della vigente normativa energetica di ispirazione comunitaria, obiettivo della tesi è la ricerca e validazione di strumenti economici che possano guidare le committenze nella scelta del migliore rapporto tra costi e benefici delle opere. La tesi affronta l’approccio dell’analisi del Costo Globale come previsto dalla normativa comunitaria formato dalla direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica degli edifici, dal regolamento delegato UE n°244 del 16 gennaio 2012 e dalla norma EN 15459 del 2008. Obiettivo è la comparazione di tre interventi alternativi di retrofit energetico per un edificio ad uso misto sito nel centro di Bologna. Si tratta di interventi mirati all’efficientamento e all’abbattimento del fabbisogno energetico per la climatizzazione invernale dello stabile, con gradi successivi di approfondimento, come definiti dalla attuale normativa (ristrutturazione importante di primo livello, di secondo livello e riqualificazione energetica). Lo studio si sviluppa definendo le criticità dello stato attuale del costruito e i possibili interventi migliorativi necessari. Definiti i pacchetti tecnici delle soluzioni di intervento si è passato alla ricerca dei dati necessari comprendenti dati finanziari su tassi di sconto e di inflazione e sui costi di investimento iniziali, costi di gestione e manutenzione, costi di sostituzione e costi energetici relativi alle varie alternative di progetto. I risultati dell’analisi economica delle alternative progettuali, nel periodo di studio considerato, vengono poi confrontati con i dati relativi all’impatto energetico e delle emissioni di CO2 e con le relative classi energetiche.
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LARIZZA, Giulia. "I LIMITI DELLA RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA. Contributo alla selezione di indicatori ausiliari relativi alle modalità di intervento sui fabbricati residenziali del trentennio successivo al secondo dopoguerra". Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2015. http://hdl.handle.net/11392/2389085.

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The growing awareness of the importance to limit soil sealing process is one of the reasons to definitely shift the building activity on the existent stock. Approximately a third of the European housing stock was built during the thirty years after WW-II. A huge part of these buildings presents different kind of obsolescence. This declining performance process makes necessary to take a decision about how buildings can meet actual requirements. A decision must be taken in order to choose the preferable intervention in a sustainable and lifespan conscious design perspective. Renovation and demolition are both possible for multi-storey apartment buildings that do not present historical or testimonial quality. By the analysis of some case studies the research illustrates which are the most incidental parameters in the decision-making process and selects some indicators that could be defined as the limits of renovation project. Aware that from a sustainable viewpoint diffused demolition are not preferable, these indicators represent the conditions in which demolition could nevertheless be a preferable option.
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Enriquez, Federica. "Metodi dì indagine speditiva per la circolarità e la valutazione economica negli interventi di riqualificazione edilizia. Applicazione ad un caso studio irlandese". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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L’emergenza climatica e ambientale dichiarata da centinaia di governi e dal Parlamento Europeo nel 2019 sta assumendo un peso sempre maggiore nelle scelte politiche ed economiche dei Paesi dell’UE. Nello stesso anno si sono mossi i primi passi verso il New Green Deal, con l’obiettivo di condurre l’UE verso la completa decarbonizzazione entro il 2050. Il settore delle costruzioni si caratterizza per la sua staticità: la sfida per il progettista è quella di innovare questo settore sviluppando un approccio circolare alla progettazione. In questa tesi è stato ampiamente analizzato il termine “circolarità”, cercando di fare emergere le sue molteplici sfaccettature e semplificando, per quanto possibile, la complessità delle interazioni tra gli aspetti coinvolti nel processo edilizio. Il lavoro svolto parte dall’analisi del caso studio irlandese individuato nel progetto europeo Horizon 2020 “DRIVE 0 - Driving decarbonization of the EU building stock by enhancing a consumer centred and locally based circular renovation process”. Tramite analisi semplificate si è giunti alla valutazione quantitativa del livello di circolarità di un edificio, in funzione della sua composizione costruttiva. Questa informazione è rappresentata da un indice numerico finale che sintetizza l’impatto ambientale del complesso edilizio in termini di energia e di CO2 inglobate. Si conferma la possibilità di utilizzare metodi speditivi per una corretta valutazione della circolarità degli interventi, per fornire a tutti i principali soggetti coinvolti nel processo decisionale strumenti snelli ed efficienti, che possano guidarli nelle scelte progettuali. Ulteriore obiettivo è quello di incentivare l’utilizzo di tecnologie plug&play, che risultino idonee agli interventi di riqualificazione sull’ambiente costruito e che rispettino il concetto di circolarità, rispondendo alla necessità di un nuovo approccio sostenibile e circolare alla progettazione.
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Vassura, Edoardo. "La certificazione energetica applicata alla sede della Facoltà di Ingegneria di Ravenna e ipotesi di intervento per il miglioramento termico dell'involucro edilizio". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11938/.

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valutare le performance di un edificio scolastico in termini energetici e di vivibilità attraverso l’analisi di alcuni parametri derivanti dalla certificazione energetica dello stesso. Verranno presentate anche ipotesi di intervento migliorative.
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Vincenzi, Enrica y Viola Bartolucc. "Step-by-step: Riqualificare per fasi l'edilizia sociale. Intervento a Bologna, quartiere pilastro". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8680/.

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Il progetto di tesi è focalizzato sulla riqualificazione di un edificio di edilizia sociale situato nel quartiere Pilastro di Bologna. La tesi intende operare su due fronti, gli spazi chiusi e - Migliorare l’efficienza energetica dell’edificio, gli spazi aperti: considerando che la proprietà frazionata che caratterizza il contesto richiede soluzioni non unitarie ma “a pezzi” nel corso del tempo e in base alla volontà dei proprietari; - Riqualificare gli spazi esterni mettendo in relazione due registri: quello qualitativo/percettivo e quello del comfort esterno come mezzo per limitare le ricadute sugli ambienti interni agli edifici.
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Campana, Sirielle. "Investire sul risparmio: intervento di rigenerazione di edilizia residenziale pubblica nel Comparto Sidoli a Parma". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18219/.

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Questa tesi intende esplorare il tema della riqualificazione di un immobile di edilizia residenziale pubblica, attraverso l’adeguamento dell’involucro e degli impianti a quanto stabilito dalle normative energetiche ed utilizzando il risparmio ottenuto per l’ampliamento ed il miglioramento dell’offerta abitativa dello stesso. Oggetto dello studio è il Comparto Sidoli, quartiere di edilizia economica popolare sorto negli anni ‘80 del Novecento in una zona di espansione a sud-est della città di Parma. A seguito dell’individuazione degli edifici che generano il maggior impatto sul luogo, il lavoro si è concentrato sulla riqualificazione funzionale ed energetica di un fabbricato di edilizia residenziale pubblica presente nel comparto. Riflessioni di carattere economico e sociale hanno quindi portato alla definizione di scenari di intervento che rendessero possibile l’adeguamento morfologico e prestazionale degli spazi in un’ottica di risparmio di risorse a vantaggio degli investitori ma anche degli utenti finali. L’intervento proposto permette un risparmio del 90% sul fabbisogno energetico iniziale, raggiungendo un indice di prestazione energetica globale di 27,65 kWh/m2anno a fronte dei 125 kWh/m2anno iniziali e facendo passare l’edificio da classe energetica E ad A4. I costi di approvvigionamento dell’energia si riducono di oltre l’80% e l’introduzione di sistemi di ombreggiamento e di impianto solare termico, insieme all’adeguamento dell’involucro edilizio ai valori normati, permettono l’accesso a incentivi nazionali: la somma di risparmi ed agevolazioni fiscali abbassano il costo dell’investimento iniziale, permettendo un ritorno economico in 8 anni. La riorganizzazione degli ambienti interni permette inoltre di risparmiare 1 000 €/m2 su interventi di nuova costruzione volti a offrire la stessa superficie di alloggi aggiunta tramite riorganizzazione interna del fabbricato esistente.
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Specchia, Vittorio Maria. "RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA E ARCHITETTONICA. Il caso del comparto di via Torino-via degli Ortolani a Bologna". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13166/.

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Questo studio ha come obiettivi la riqualificazione energetica del comparto urbano di edilizia popolare situato nel quartiere Cavedone a Bologna, la riqualificazione “sociale" della stessa area e il raggiungimento di un profitto economico a seguito degli interventi svolti. Gli edifici sono locati nella periferia est di Bologna, di natura popolare, altamente disperdenti per via delle scelte adottate al momento della progettazione e realizzazione negli anni ’70 , e in condizioni di deterioramento che richiederebbe interventi di manutenzione/ristrutturazione. Dopo aver calcolato in base ai dati disponibili il fabbisogno energetico dei fabbricati, si fornisce ad un possibile investitore un piano di riqualificazione degli edifici, che tramite l’aggiunta di un cappotto isolante, la sostituzione degli infissi e l’applicazione di soluzioni tecniche/tecnologiche renderà i consumi annui prossimi allo zero. L’intervento sarebbe totalmente a carico dell’investitore e quindi gratuito per gli inquilini, in cambio della concessione da parte di questi ultimi e del Comune del permesso di edificare, nell’area circostante, una determinata superficie utile per rientrare dell’investimento e ricavarne un profitto. Il calcolo viene fatto a fronte di un rientro sui 5 o 0 anni, con relative differenze su metrature quadrate da edificare e relativi costi di costruzione. A fine lavori, a fronte della spesa sostenuta, l’investitore conseguirà un guadagno grazie all’incremento di valore degli immobili restaurati (nel caso di acquisto dagli inquilini) e alla vendita delle nuove volumetrie realizzate. I benefici sarebbero quindi plurimi, da quelli energetici e di sostenibilità ambientale, a quelli “sociali”, oltre che dei vantaggi economici.
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PIAIA, Emanuele. "Recupero e nuove politiche abitative per il Social Housing. Strategie di riqualificazione degli insediamenti di edilizia sociale ad alta intensità abitativa realizzati nelle periferie urbane in Italia nella seconda metà del '900". Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2009. http://hdl.handle.net/11392/2389201.

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The object of this research regards the studies of strategies for regeneration large residential settlements in the urban peripheries that were constructed during the second half of the 20th century. These settlements, being subjected to a high level of social, technical, and functional deterioration, have their origins mostly in housing policies implemented during the post-WWII recovery period by public authorities to meet the intense demand for public housing through the urban planning of areas that were, at the time, peripheries but have since been absorbed by the urban fabric. The existing buildings in question were planned and constructed with no attention having been paid to energy issues from the points of view of both heating and natural illumination as well as ventilation, relying on non-renewable sources of energy to maintain adequate interior levels of comfort. The primary objective is to elaborate multidisciplinary analyses of strategies that include different yet complementary aspects of the construction attributes, such as: sustainability, energy efficiency, usability, accessibility, and multipurpose functions. Monitoring and control tools will be analysed in the research for specific renovation actions and programmes, with particular reference to those based on forms of partnership between public and private entities. The expected result is the elaboration of strategies and reflection for regeneration interventions, gathered from case studies but offering wide-scale applications on public housing complexes, including criteria, regulations, and requalification principles. In order to implement the functional and operational recovery models, the preliminary activities of the study were aimed at the identification of some case-studies that are representative of the Italian panorama because of their typology, construction, and state of physical and social deterioration.
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FOIS, SARA. "Sistemi di appropriazione e approcci alla riqualificazione delle megastrutture per l'edilizia residenziale pubblica negli anni 60-70. Il caso del quartiere Sant’Elia a Cagliari". Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2014. http://hdl.handle.net/11584/266548.

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Resumen
This research investigates the issue of megastructures for public housing built in Italy in the 1960s and 1970s, after the enactment of the law n. 167/1962 “Disposizioni per favorire l’acquisizione di aree fabbricabili per l’edilizia economica e popolare”. Based on urban theories elaborated in that period and based on the proposition that large-scale housing schemes can create new parts of the city, these estates have attracted strongly negative criticism. In reality they created mono-functional places where urban and social degradation became quite evident. The question of demolition/reconstruction has been discussed several times but today is an option considered not sustainable. The megastructures for public housing are urban utopias not completed because they were built without public services that would have created a high quality of life. As a consequence of the "unfinished", and because of the large scale of the space and the architectural language, they went through a gradual transformation from “conceived space” to “living space” thanks to the inhabitants that tried to satisfy their needs and desires. The study starts from the assumption that the relation between the original design proposal and the “practices of appropriation” can generate inputs for a redevelopment that considers what is already in place. The main objective is to propose a methodology for the analysis of the current condition that considers the relationship between space and inhabitant. After having analysed similar approaches and having investigated the concept of appropriation and the contemporary strategies for the redevelopment of two case studies (the city-building Corviale in Rome and the neighborhood-city Toulouse-Le Mirail), the research proposes a methodology applied to the Sant'Elia housing estate in Cagliari (Sardinia). The Sant’Elia housing estate, result of the urban experiments of the 1960s and 1970s, has always lived a state of urban blight, social decay, and a condition of "otherness" than the rest of the city. In response to this condition many redevelopment projects have been proposed. Several proposals remained on paper, so they have caused a sense of abandonment in the inhabitants. Nevertheless they show a sense of belonging to the place. The buildings were designed for a generic inhabitant and people who are now living there adapted them to their needs. These modifications, carried out to varying degrees of alteration, express their needs and wants, which the original project and the following transformations have not considered. Through analysing the space of living proposed by the original project, the “controlled transformations” and the “signs of appropriation” (transformations not controlled), the work comes to a critique of the recent master plan for the redevelopment of the Sant'Elia neighbourhood. Finally, the research offers some thoughts for a redevelopment that take into account the transformations initiated by “the action of living”.
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Govoni, Andrea y Licia Felicioni. "Redesign strategies for regeneration of the Red Hook neighborhood in New York City". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Questo progetto di tesi si occupa della riqualificazione di un comparto di edilizia sociale compreso all’interno del quartiere di Brooklyn. L’area insiste a sud sulla sponda del East River con un consistente impianto portuale dismesso nel tempo in favore di collegamenti marittimi che permettono di accedere all’area di Brooklyn in questione, producendo un’intensificazione dell’interesse immobiliare nei confronti di questa zona che invece nasce per sua vocazione con un profilo estremamente popolare. La riqualificazione segue un approccio tipicamente americano fortemente orientato ad incoraggiare l’ingresso di capitali privati per finanziare l’intera operazione di rigenerazione. È stato quindi redatto un business plan con l’ipotesi dei costi di costruzione. Il volume di addizione in copertura è pertanto funzionale al raggiungimento della sostenibilità economica dell'intervento mettendo a mercato nuovi alloggi. Il progetto di rigenerazione che la tesi intende mettere in campo trae anche le proprie basi da una riflessione che la città di New York sta mettendo in atto circa la resilienza delle proprie strutture, infrastrutture e tessuto urbano nei confronti di eventi estremi effetto dei cambiamenti climatici. Onde evitare l’allagamento e l’indisponibilità energetica, il progetto assume delle misure essenziali che vengono sperimentate in un’area campione all’interno del comparto, che essendo vasto ma modularmente ripetuto, consente di testare varie soluzioni che possono essere replicate nel comparto stesso e successivamente anche in altre porzioni della città. Nella logica di individuare una metodica che possa rappresentare un pilota per qualità dei risultati conseguibili e tracciabilità delle azioni che producono gli impatti desiderati, il progetto decide di adeguare la propria metrica di valutazione dei risultati a quella proposta dal LEED, per l’attribuzione di un punteggio secondo alcuni parametri per valutare la sostenibilità dell’intervento.
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Baratti, Giada. "Rigenerare Bolognina. Una nuova struttura per il mercato rionale". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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La tesi trattata in questo volume ha come oggetto la rigenerazione del quartiere Bolognina. Si sviluppa dal lavoro effettuato durante il Laboratorio di Laurea in Architettura Sostenibile dove si è analizzato l’intero quartiere a nord della stazione di Bologna, e si sono individuate delle strategie comuni che possano riqualificare l’area e risolvere i problemi di convivenza alla quale è esposta. Più nel dettaglio la tesi ha preso in analisi due “insule” collocate a 4 minuti a piedi dalla stazione e che racchiudono al loro interno il Mercato di Via Albani. Si è occupata del progetto di una nuova struttura per il mercato rionale e di prevedere nuove attività che possano attirare a sé un maggior flusso di utenza. Parallelamente si è occupata della sistemazione delle corti interne nell’insula a sud del mercato e della rigenerazione di un edificio di edilizia popolare di proprietà ACER, con l’obiettivo di prevedere un intervento ripetibile anche agli edifici limitrofi.
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TRIBUIANI, CHIARA. "Analisi sperimentale di componenti edilizi per la riqualificazione energetica degli edifici". Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2021. http://hdl.handle.net/11566/291054.

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Oggetto principale del progetto di ricerca è stata la valutazione del comportamento energetico di componenti edilizi attraverso l’analisi sperimentale in situ con la realizzazione di mock up configurati per lo scopo. In prima battuta, lo studio si è concentrato sulle problematiche inerenti ai consumi energetici estivi, il comfort interno e la salubrità degli ambienti prefiggendosi l’obiettivo di analizzare nuove strategie per l’ottimizzazione dell’involucro edilizio. La tematica dell’isolamento termico è stata, quindi, declinata sotto diversi aspetti: tipologia dei materiali isolanti e le loro caratteristiche chimico-fisiche, tipologia delle strutture edilizie che necessitano di isolamento, principali parametri termici da considerare e infine la traduzione, in termini di sperimentazione in sito, di un modello comparativo tra involucri termici su una struttura esistente fortemente inerziale ma priva di isolamento termico: mock up realizzato a Fabriano. La necessità di raggiungere standard energetici sempre più stringenti si è generalmente tradotta con la scelta e l’utilizzo di materiali isolanti con alte prestazioni per coibentare le pareti dei nostri edifici. Una corretta valutazione dei vantaggi e degli svantaggi legati a questa tecnica costruttiva è della massima importanza al fine di comprendere al meglio il comportamento termico delle strutture opache. Pertanto, la ricerca portata avanti, riporta i dati sperimentali e analitici ottenuti dallo studio di una parete ad elevata inerzia termica coibentata con due diversi strati isolanti esterni (metodologia in gergo definita come isolamento “a cappotto”) per soddisfare i requisiti nZEB italiani sulla resistenza termica e focalizzandosi sulle problematiche nell’ambito del clima mediterraneo. Infatti, il surriscaldamento degli ambienti interni e, quindi, l'uso eccessivo dei sistemi di raffrescamento rappresenta uno dei principali problemi sia per la salute degli occupanti che per i consumi energetici, in particolar modo durante il periodo estivo. Ne consegue che, al fine di limitare questo problema, è necessaria una progettazione appropriata e/o un adeguamento energetico dell'involucro edilizio che utilizzi un approccio globale e sinergico. Altro argomento di ricerca, seguito parallelamente al primo, è stato lo studio dei cool materials da applicare in sistemi di raffrescamento passivo degli edifici declinando la tecnica del cool roof alle facciate degli edifici. L’obiettivo dello studio è stato quello di valutare gli effettivi benefici che i cool materials possono avere una volta applicati su pareti verticali, al posto delle tradizionali vernici per esterni, e valutarne la convenienza in termini di costi-benefici-durabilità. Questi materiali possono contribuisce alla riduzione della temperatura superficiale dell’agglomerato abitativo grazie ad un migliore bilancio energetico relativo alle superfici in gioco favorendo la mitigazione dell’effetto di isola di calore urbana. Inoltre, l’utilizzo di pareti con corrette stratigrafie e il giusto posizionamento dell’isolamento con materiali che rispondano a condizioni al contorno dinamiche, soprattutto nei climi Mediterranei come il nostro, possono rappresentare una risposta alle problematiche riguardanti il miglioramento dell’efficienza energetica del nostro patrimonio edilizio. Il progetto di ricerca sui cool materials ha previsto una fase preliminare di studio dei materiali, formulazione delle pitture sperimentali e, infine, la preparazione del mock up sul quale installare i pannelli da monitorare durante il periodo estivo. Riassumendo, la problematica della riqualificazione degli edifici rispetto all’isolamento estivo ha affrontato, principalmente, i seguenti argomenti: • l’inerzia termica e la sua relazione con l’isolamento termico dell’involucro nel periodo estivo; • lo studio dei materiali e la loro sperimentazione in condizioni reali, ovvero in regime dinamico; • l’applicazione sperimentale dei cool materials sulle pareti verticali esterne per valutarne l’efficacia in termini di contenimento delle temperature superficiali.
The main object of the research project was the evaluation of the energy behavior of construction components through in situ measurement and experimental analysis with dedicated mock-up. At first, the study has focused on issues related to energy consumption over the summertime, indoor comfort’s situations and environment’s salubrity with the aim of analysing new strategies towards building envelope’s upgrade. Therefore, the topic of thermal insulation has been listed into different aspects: the type of insulating materials and their chemical-physical characteristics, the type of building structures that require insulation, the main thermal parameters to be considered within the research and, at last, the translation, in terms of on-site test, of a comparative model between several thermal envelopes applied on a highly inertial structure lacking of thermal isolation: mock up made in Fabriano. The use of high-performance insulating materials to insulate the building walls is the necessary consequence to achieve the higher strict energy standards. The urgent need of reaching higher energetic standards has brought to choosing high-performance isolating materials to insulate buildings. A correct evaluation of pros and cons of this specific construction technique is extremely fundamental in order to achieve a better understanding of opaque structures thermal behaviour’s. Perhaps, the current research reports experimental and analytical data obtained from the study of a high thermal inertia surface insulated with two different external isolating layers, to meet the Italian nZEB requirements on thermal resistance and focusing on set of problems caused by the Mediterranean climate conditions. In fact, the indoor environment overheating and, consequently, the excessive use of cooling systems represents one of the main problems both for the occupants’ health and for energy consumption, especially during the summertime. It follows that, in order to decrease the problem, a global and synergistic approach is necessary to design energy efficient building envelopes. Another topic of the research, in line with the first one covered, has been conducted on studying cool materials to be applied to passive cooling techniques with the application of cool roof technique to the building facades. The aim of the study was to assess the benefits of those materials when applied to vertical envelopes instead of traditional outdoor coatings and evaluate their convenience in terms of costs-benefits-durability. These materials can contribute to exterior’s temperature reduction of the housing agglomeration thanks to a better energy balance of the surfaces, facilitating the mitigation of the urban heat island effect. Furthermore, resolutions to the problems concerning the energy improvement of our building heritage can be represented by the use of correct stratigraphy walls and the right placement of the insulating materials that respond to dynamic boundary conditions, especially in Mediterranean climate. The research project on cool materials involved a preliminary phase of the materials study, the formulation of the experimental paints and, at last, the mock up preparation on which to install the panels to be monitored over the summertime period. In summary, the problem of building energy upgrading in regard to summer insulation is focused on the main following topics: • thermal inertia and its relationship with the thermal insulation of the envelope over summertime period; • the study of materials and their experimentation in real conditions, or rather in a dynamic regime; • the experimental application of cool materials on external vertical walls in order to evaluate their beneficial impact on surface’s temperature.
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Spani, Luca. "Riqualificazione strutturale del patrimonio costruito: il processo edilizio legato al Superbonus 110%". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24737/.

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Il presente lavoro di tesi affronta la riqualificazione strutturale del patrimonio costruito italiano attraverso l'analisi di un caso studio relativo ad un edificio in muratura portante. L'argomento è sviluppato in maniera integrata a partire dalla conoscenza dell'edificio e lo studio di vulnerabilità, fino alla progettazione degli interventi più efficaci volti alla riduzione del rischio sismico nel rispetto della normativa vigente, con un occhio di riguardo all'attualità ricercando soluzioni idonee per l'accesso alle agevolazioni fiscali del Superbonus. Ogni argomentazione e deduzione deriva da un attento studio del comportamento della struttura e della tipologia di modellazione adottata dal software utilizzato.
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Fiori, Eleonora. "Procedura per la programmazione di interventi di riqualificazione strutturale ed energetica di edifici esistenti". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Considerata la situazione nel quale verte il patrimonio edilizio nazionale si ritiene opportuna una riqualificazione e adeguamento. Un programma di riqualificazione dell’intero parco abitativo Italiano avrebbe però una dimensione economica inimmaginabile. La soluzione a questo problema di natura finanziaria, può essere data dalla definizione di una metodologia di analisi speditiva che permetta di stilare una lista di priorità traducibile in una programmazione, anche economica, degli interventi necessari all’adeguamento del parco residenziale nazionale. In questa maniera i fondi a disposizione del soggetto interessato potranno essere mirati agli interventi più urgenti, rendendo più efficiente l’investimento delle risorse disponibili. Il protocollo di prima valutazione definito integra l’analisi di tipo AeDES con i dati desunti da TABULA, producendo una scheda da cui ricavare un giudizio sui livelli di prestazione stimati per entrambi i requisiti di vulnerabilità sismica e efficienza energetica. Integrando infine la metodologia proposta da MAPP è stata fatta una classificazione in funzione delle criticità strutturali ed energetiche riscontrate. L’ipotesi che la tesi intende dimostrare è che, usando una quantità limitata di dati ricavabili con il sopralluogo e senza la necessità di rilievi strumentali, è possibile disporre di informazioni sufficienti a classificare gli edifici di un parco immobiliare secondo X livelli di vulnerabilità sismica e Y livelli di efficienza energetica, stimate producendo una segmentazione del parco in K classi. Dopo aver segmentato il parco nelle K classi previste dal protocollo, sulla base di criteri definiti dall’autorità pubblica o dal committente proprietario del parco, le classi saranno ordinate per priorità di intervento e sottoposte via via ad indagini più approfondite. Questa procedura ha il fine di supportare il processo decisionale relativo alla tipologia di interventi da attuare in fase di programmazione.
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Plazzi, Alessandro. "La qualità nel processo edilizio: analisi e valutazioni per il caso di studio dei lavori di riqualificazione del Teatro Comunale "C. Goldoni" di Bagnacavallo (Ra)". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Gli enti pubblici e privati gestiscono immobili che necessitano di interventi di rifunzionalizzazione, manutenzione ed adeguamento alle normative vigenti. A ciò va aggiunto che il D.lgs. n.50 del 18 Aprile 2016 ha introdotto nelle procedure di gara, in maniera ancora più significativa, il rispetto del miglior rapporto qualità/prezzo per il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La qualità di un processo edilizio ha diverse accezioni, ma è sempre intesa come il “grado di rispondenza delle prestazioni dell’opera realizzata, ai requisiti che ne hanno guidato la concezione, la progettazione, la produzione, la costruzione e la gestione” . La tesi approfondisce il tema della qualità per i bandi di gara indetti dalla Pubblica Amministrazione, analizzando gli strumenti utilizzati in fase di gara e proponendo un metodo ripetibile, in grado di fare emergere un dato sintetico della qualità raggiunta in sede di progettazione esecutiva, confrontando i requisiti richiesti nel bando di gara con quelli raggiunti in seguito alla presentazione delle offerte da parte dei concorrenti. Il metodo individuato, composto da una serie di schede riassuntive per ogni unità del sistema, vuole proporsi come uno strumento da affiancare a quelli tradizionali del project management, ed intende dare supporto sia alla fase progettuale, per quanto riguarda la valutazione della qualità dell’offerta, sia alla Direzione Lavori, per la fase di verifica ed accettazione dei materiali, in modo tale da lasciare una documentazione scritta in caso di contenzioso tra la stazione appaltante e l’esecutore. Per l’applicazione del metodo si è scelto come caso di studio l’intervento di restauro e risanamento conservativo del Teatro Comunale di Bagnacavallo (RA). Il progetto intende consegnare alla cittadinanza il pieno utilizzo della fabbrica recuperando il Ridotto del Teatro portando a valore spazi parzialmente utilizzati e con potenzialità di sviluppo ulteriore.
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De, Nuzzo Matteo. "Riqualificazione architettonica e funzionale del patrimonio edilizio del secondo Novecento. L'edificio dell'ex Bodoniana di Bologna". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20753/.

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Nel presente lavoro di tesi si è approfondito il tema del Recupero Edilizio prendendo in esame l’edificio dell’ex Bodoniana di Bologna. L’obiettivo che ha accompagnato l’intero percorso di progettazione riguarda il recupero dell’immobile dal punto di vista architettonico, funzionale, e una riorganizzazione degli ambienti interni al fine di insediare al proprio interno la nuova Sede della Scuola di Design. L’intervento è stato richiesto dall’Ateneo di Bologna per ospitare al proprio interno le aule didattiche e i laboratori necessari per i Corsi di Laurea di Design. Si è posta l’attenzione sulla riqualificazione delle facciate: l’introduzione del sistema di facciata ventilata permette di minimizzare l’impatto energetico e di riconferire un aspetto moderno ed identitario mediante un rivestimento a listelli lignei. La progettazione antincendio e l’analisi delle vie di esodo hanno permesso di riscontrare diverse criticità; si prospetta la necessità di realizzare una nuova scala di emergenza, la quale, posta sul fronte principale, assumerà in primis il ruolo d’ingresso principale. È stato compiuto, inoltre, un focus sull’impianto di climatizzazione; il progetto prevede una nuova rete aeraulica per il riscaldamento, il raffrescamento e la ventilazione degli ambienti interni. L’intero iter progettuale è stato accompagnato da una ricerca storico-archivistica ed uno studio di modelli e realizzazioni analoghi. La progettazione si è conclusa mediante la realizzazione di render illustrativi riguardanti gli ambienti interni, le aule didattiche e l’impatto della facciata principale. È stato redatto il computo metrico estimativo per il recupero del fabbricato esistente e per la realizzazione della nuova scala di emergenza. La progettazione architettonica, l’analisi impiantistica e le considerazioni energetiche hanno fatto emergere un quadro complessivo circa le criticità presenti. Proprio attraverso di esse è stato possibile adottare soluzioni tecniche coerenti e pertinenti.
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Montalti, Martina. "Per un futuro sostenibile. Progetto di riqualificazione del complesso scolastico M.Montanari a Ravenna". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13382/.

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Nella mia tesi affronto una tra le tematiche più discusse nell'ultimo decennio, ovvero il rinnovamento e la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico italiano. Il mio lavoro si è incentrato dapprima sull'analisi storica della Scuola Secondaria di primo grado ''Mario Montanari'', sito in via Aquileia n.31 a Ravenna, e sull'inquadramento geografico e climatico attraverso l'utilizzo del software Ecotect Analysis. Successivamente ho impostato il lavoro per la certificazione energetica e la verifica delle prestazioni energetiche dell'edificio tramite il software a regime stazionario "TerMus Acca". Attraverso l'utilizzo di TerMus ho ottenuto la Relazione Tecnica Legge 10, l'Attestato di Prestazione Energetica (APE) e l'Attestato di Qualificazione Energetica (AQE) secondo le norme nazionali e regionali. Inoltre, il 27 febbraio ho effettuato un sopralluogo del complesso scolastico, al fine di ottenere un'indagine più approfondita dello stato attuale dell'edificio, identificando eventuali elementi di criticità come la presenza di muffe, umidità, l'eccessivo riscaldamento degli ambienti e lo stato degli impianti di riscaldamento. In fine come ultima fase ho definito le strategie di intervento più vantaggiose, in termini di risparmio sulla bolletta energetica dell'edificio e di riduzione delle emissioni di Co2, da adottare per migliorare le prestazioni energetiche ed il comfort degli ambienti (ad esempio attraverso la sostituzione degli infissi e la realizzazione di un cappotto termico). Quindi modificando i dati riferiti alle murature e agli infissi della tavola realizzata con TerMus, ho osservato quali benefici sono stati ottenuti con questi interventi essenziali. L'obiettivo cardine del mio lavoro è stato il raggiungimento di un reale miglioramento della prestazione energetica dell'edificio, ottenendo di conseguenza un risparmio sui costi di gestione della stessa.
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Rimondi, Giulia y Sofia Lombardini. "Nzeb: edifici ad energia quasi zero. Riqualificazione energetica di un caso di studio residenziale". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12153/.

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L' elaborato finale tratta di un tema di sostenibilità ambientale, quale quello degli edifici ad energia quasi zero. Nella tesi sono stati descritti i criteri relativi agli nZEB, il quadro normativo corrispondente, ed è stato selezionato un caso studio sul quale si è operata una riqualificazione energetica per ottenere un' edificio ad energia quasi zero.
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Muratori, Filippo. "Valutazione energica di un edificio e riqualificazione con lo standard passivhaus". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12416/.

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Spiegazione del concetto di Casa Passiva con le relative certificazioni, con la valutazione energetica di un edificio realmente costruito situato a Bologna, dove verranno applicati gli standard di PassivHaus attraverso l'utilizzo di determinati software che studiano il comportamento dell'edificio durante l'intero periodo dell'anno.
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Masini, Laura. "STATUS QUO[LA] Protocollo di valutazione del patrimonio edilizio scolastico esistente per la pianificazione strategica degli interventi di riqualificazione". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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La presente tesi di laurea si occupa del tema della pianificazione strategica degli interventi di recupero dell’edilizia scolastica esistente, un patrimonio immobiliare complesso e consistente in circa 42.000 edifici di proprietà pubblica. L’ambito in cui si muove la tesi è quello dei parchi di edilizia scolastica, gestiti da uno stesso ente o amministrazione in un area geograficamente circoscritta. La molteplicità ed eterogeneità delle problematiche che investono il parco, che interessano fra gli altri i temi dell’adeguatezza spaziale, della sicurezza, sotto il profilo antisismico ed impiantistico, e del consumo energetico, rendono particolarmente complessa la fase di programmazione degli interventi da effettuare. Per consentire agli enti pubblici di investire le esigue risorse disponibili in interventi di riqualificazione efficaci, sono necessari strumenti di supporto al processo decisionale, in grado di valutare le questioni di tipo tecnico-prestazionale ed anche gli aspetti procedurali. L’ output della presente tesi è costituito dalla elaborazione di una metodologia di analisi multicriteria (o multicriteriale) che, tramite una procedura definita, consenta di ordinare secondo una graduatoria di priorità di intervento le scuole di un parco edilizio. La scelta del sistema multicriteriale deriva dalla necessità di costruire un metodo che fornisce al soggetto decisore un supporto finalizzato a realizzare un compromesso accettabile fra diversi obiettivi. A partire dallo stato attuale del patrimonio scolastico italiano, e dal divario prestazionale riscontrato rispetto agli standard attesi, sono stati definiti gli obiettivi di miglioramento. Questi obiettivi costituiscono i criteri di valutazione, cioè i parametri attraverso i quali le scuole sono confrontate tra loro e ricondotte in un sistema gerarchico ordinato per priorità di intervento.
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Malavolta, Marta. "Metodi di indagine della circolarità negli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Un caso di studio a Barcellona". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24744/.

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La tesi si inserisce all’interno del progetto europeo Horizon 2020 “DRIVE 0” che si occupa di promuovere strategie di decarbonizzazione del patrimonio edilizio esistente, mediante la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica profonda. Il progetto intende incentivare l’adozione di un approccio circolare nell’ambito dei processi di riqualificazione basati sul cliente. La tesi si occupa dell’analisi del caso di studio collocato in Spagna, un edificio residenziale situato a Barcellona e caratterizzato dalla parete cieca “medianera”. Le ipotesi di intervento per la riqualificazione energetica e architettonica di questo edificio secondo un approccio circolare consistono in uno scenario di deep renovation incentrato sulla facciata “medianera” e alcuni scenari di addizione volumetrica, secondo la strategia sviluppata nell'ambito del progetto europeo Horizon 2020 “ABRACADABRA”. I benefici di queste soluzioni riguardano l’efficientamento energetico, l’aumento delle superfici e dunque del valore immobiliare. Inoltre, la progettazione di soluzioni secondo i principi di circolarità consente di ridurre l’impatto ambientale dell’edificio durante il suo ciclo di vita, in termini di energia e CO2 inglobate. Tale assunto è stato dimostrato attraverso lo svolgimento di due metodi di analisi: il metodo speditivo “EASY” per la valutazione della circolarità e degli impatti ambientali, elaborato da UNIBO nell'ambito di precedenti attività di ricerca correlate a “DRIVE 0”, e l’analisi LCA semplificata. La valutazione svolta è di tipo cradle-to-gate. A supporto di queste analisi, è stata svolta anche una analisi LCC, che considera i costi di costruzione e quelli di manutenzione. La metodologia scelta rappresenta uno strumento valido di valutazione speditiva in termini di impatto ambientale ed economico degli interventi di riqualificazione del patrimonio esistente, utilizzabile da tutti gli stakeholders con potere decisionale nel processo di deep renovation.
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Gustinelli, Gregorio. "Pieve del vescovo - riqualificazione strutturale, artistica e sociale di una residenza fortificata". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12302/.

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L'elaborato analizza due interventi di restauro strutturale necessari alla completa fruizione del Castello di Pieve del Vescovo, un'antica residenza vescovile fortificata nel comune di Corciano (PG). Gli interventi riguardano il ripristino delle coperture in due parti significative del castello e il consolidamento della volta superiore alla Chiesa di San Giovanni, fulcro del complesso fortificato. Dal momento che il complesso ospita i corsi di formazione della Scuola Edile di Perugia, lo studio propone anche un'estensione del progetto di restauro, al fine di garantire sia il regolare svolgimento dei corsi, sia il completamento degli interventi di recupero di cui la struttura necessita.
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Iglio, Luisa. "Il biolago come strumento di riqualificazione territoriale: elementi progettuali e valutazioni economiche". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Il presente elaborato di tesi affronta lo studio del Biolago e vuole mettere in risalto questa tipologia di opere, da potersi considerare strumento pubblico di riqualificazione territoriale, nonché di sviluppo socio-economico per la collettività e di potenziale incremento dell’indotto turistico. Si è voluto sviluppare uno studio ingegneristico del “Sistema Biolago”, dal funzionamento alla disamina degli elementi progettuali nelle sue componenti strutturali ed impiantistiche, fino a determinarne le varie fasi di costruzione e manutenzione. Atteso che in Italia tale strumento non è ancora ben diffuso, si è condotta un’analisi di sostenibilità economica al fine di dimostrarne la fattibilità per l’ente pubblico. Per fare questo, si è partiti da un caso studio, il Biolago realizzato dal comune di Pinzolo, per il quale è stato redatto un modello di valutazione, traendone conseguenti considerazioni economiche. In seguito, si è voluto trasporre tale analisi ad altri due modelli di valutazione, ipotizzando di voler effettuare lo stesso tipo di intervento ma considerando la variazione di due input economici riconducibili a diversi ambiti territoriali, ed infine è stato valutato l’apporto da un punto di vista economico di eventuali attività accessorie che possono essere associate all’uso ordinario del Biolago. Il fine vuole essere quello di promuoverne la realizzazione, dimostrando che questo tipo di investimento pubblico può essere vantaggioso anche economicamente per l’ente che lo effettua.
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Mastroianni, Francesco. "Valutazione di interventi di retrofit energetico in clima mediterraneo. Applicazione ad un caso-studio: l'edificio IVE a Valencia (Spagna)". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17386/.

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Nel seguente lavoro di tesi, ci si è voluti occupare di analizzare in situ come caso studio l’IVE (INSTITUTO VALENCIANO DE LA EDIFICACIÓN). Esso è un edificio pubblico realizzato a Valencia a metà degli ‘70. Il potenziale di miglioramento del complesso è stato studiato approfonditamente, valutando le diverse ipotesi per la riduzione dei consumi dovuti alla climatizzazione invernale ed estiva. A tal fine sono stati valutati due diversi scenari che hanno preso in considerazione la diversa combinazione delle singole misure di miglioramento ipotizzate.
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Zaro, Cristiana. "Il processo parametrico nella progettazione di sistemi integrati di involucro finalizzati alla riqualificazione energetica e architettonica". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Il progetto di Tesi è finalizzato a fornire un metodo operativo innovativo, sviluppato per mezzo di un software parametrico, ai progettisti che operano in ambito di riqualificazione architettonica ed energetica degli involucri edilizi. A partire dai risultati emersi dall’analisi critica svolta circa lo stato dell’arte attuale, viene formulata una soluzione progettuale per il recupero dell’involucro edilizio. L'algoritmo elaborato permette di progettare soluzioni di involucro customizzabili, flessibili, ed ecocompatibili composte da elementi modulari prefabbricati valutandone al contempo le prestazioni energetiche nel rispetto delle normative vigenti. Il metodo viene poi applicato su varie stratigrafie estratte dal progetto Tabula, calcolandone le prestazioni energetiche e la compatibilità. L'ultima parte affronta il tema dell’ottimizzazione del processo di tassellazione geometrica delle superfici di facciata per diverse tipologie edilizie residenziali. A questo proposito viene utilizzato il risolutore genetico Galapagos, presente all’interno dell’area di lavoro di Grasshopper, che permette di individuare la dimensione ottimale dei pannelli di facciata in base a precisi parametri che vengono individuati a monte del processo.
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Fraioli, Chiara. "Criteri e soluzioni per migliorare il benessere e comfort negli ambienti ospedalieri". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Le strutture ospedaliere sono degli ambienti di cura il cui obiettivo principale è la salute del paziente. Poichè gli spazi e le loro caratteristiche condizionano la relazione tra l’individuo e l’ambiente, è fondamentale che anche, e soprattutto, negli spazi di cura vengano assicurate condizioni di benessere e comfort degli utenti, cercando di rispettare le loro esigenze psicologiche ed emotive, anche allo scopo di favorire il successo delle terapie. L’obiettivo della mia tesi è quello di definire una linea guida che individui i possibili interventi da apportare alle strutture ospedaliere per poter migliorare le condizioni di benessere e comfort di tutti gli individui che la frequentano: i pazienti prima di tutto, ma anche i loro familiari, il personale sanitario, i visitatori. La prima fase della ricerca è stata dedicata ad inquadrare la realtà ospedaliera, delineando per punti salienti l’evoluzione che ha subito, soprattutto negli ultimi 3 secoli, in particolare per quanto concerne il rapporto fra modalità terapeutiche e spazi ad esse funzionali. La seconda fase si è concentrata sul paziente, per capire quali esigenze abbia, che percezioni possa avere dell’ambiente che lo circonda e quali sono i fattori che lo influenzano, nelle diverse situazioni-tipo che oggi si riscontrano più frequentemente (pazienti acuti, sub-acuti, degenti ordinari, riabilitazione) La terza fase affronta i possibili interventi da apportare ad una struttura ospedaliera, secondo un approccio che punta a: • Individuare le principali esigenze di benessere ( Termo-igrometrico, acustico, luminoso e visivo ) differenziandole per tipologia di paziente/reparto; • Per ciascuna di esse, evidenziare almeno i principali ambiti (spazi, superfici e percorsi) che interagiscono con l’esigenza • Individuare esempi di miglioramento già realizzati mettendoli a confronto e cercando di classificare gli interventi per tipologia e effetti
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Micchinelli, Andrea. "Studio di fattibilità di un programma per il Riuso, Valorizzazione e Riqualificazione del Complesso dell'Osservanza di Imola: un Campus Universitario per rilanciare la città". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Progetto di fattibilità per la riqualificazione del complesso dell'Osservanza, creando un polo sceintifico tecnologico con sinergie per il territorio e a favore della comunità. Salvaguardare e preservare un patrimonio storico e culturale dalle radici antiche, è un dovere e un vantaggio, come quello di investire in una infrastruttura che parte già con un alto valore intrinseco e che nel tempo si rivaluta esponenzialmente.
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Ricci, Beatrice. "Valorizzazione di infrastrutture militari non attive. Un caso studio: la Caserma Dante Alighieri a Ravenna". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14452/.

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Le aree militari dismesse costituiscono oggi una sfida per le politiche urbane di molte città in Italia e in Europa. Ci troviamo di fronte a un patrimonio vasto, articolato e disperso territorialmente, spesso abbandonato o sottoutilizzato. Il Progetto “Valore Paese” ha preso il via grazie a due nuovi e importanti strumenti messi a disposizione dalla Finanziaria 2007: la Concessione di Valorizzazione e i Programmi Unitari di Valorizzazione. Nel panorama mondiale possiamo distinguere diverse tipologie di siti militari, caratterizzati da differenti funzioni, obiettivi e architetture. Tra le infrastrutture militari non attive in gestione all'Agenzia del Demanio ritroviamo: basi aeree, basi navali, caserme e depositi, poligoni di tiro, ospedali militari e scuole, polveriere, altre opere di vario genere. La situazione attuale in Italia vede inclusi nell’iniziativa “Valore Paese” 200 infrastrutture militari non attive con una maggiore concentrazione in Emilia-Romagna. Tra le tipologie presenti, emerge quella delle caserme come la più numerosa e consistente. Questa categoria è anche quella che si presta maggiormente ad una riqualificazione e valorizzazione. Il caso selezionato, è la Caserma Dante Alighieri a Ravenna. Per una possibile riconversione di quest'area, si deve anche analizzare preliminarmente il contesto urbano e seguire le linee guida del POC della città. Si concretizza così un masterplan dell’intera area di studio della caserma, con ipotesi di riutilizzo e nuovo assetto dell’area. Si può prendere a modello uno tra gli edifici al suo interno per sviluppare più nello specifico gli elementi richiesti da una riqualificazione: sicurezza, accessibilità, funzionalità, efficienza energetica. L’ipotesi di intervento, ha come fine quello di dare nuova vita ad un’area abbandonata, che ha finito di svolgere la funzione per cui era stata ideata ma che ha le caratteristiche e le potenzialità per poter affrontare un nuovo inizio.
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PETILLO, MARIA ANNA. "Quale riqualificazione sostenibile per l'edilizia residenziale sociale? Un percorso attraverso l'esperienza mitteleuropea". Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/11573/1033310.

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L’andamento dei fenomeni planetari ci spinge a compiere delle chiare scelte in cui l’uso delle risorse in dotazione, assieme alla consapevolezza del limitato passaggio sulla terra, devono essere primari. Attraverso i quattro sotto capitoli, qui presentati, è avvenuto un graduale avvicinamento agli elementi che determinano il sistema compositivo_costruttivo. Si è indagato tra le questioni generali che governano le politiche comunitarie fino alle concrete azioni di progetto, in un dialogo costante con la teoria compositiva contemporanea sullo sviluppo delle nostre città.
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CELLURALE, MARILISA. "La progettazione tecnologica degli ambienti di apprendimento. Building information modeling e behavioral modeling per la riqualificazione dell'edilizia scolastica". Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/11573/1327637.

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La ricerca riflette i termini contemporanei della dialettica tra cultura del progetto e modellazione delle informazioni, applicata al tema della riqualificazione del patrimonio, sul caso particolare delle architetture per la formazione. Lo studio ne riconosce l’eccezionale concentrazione di fattori relazionali tra l’educando e il corpo educante della scuola. Più in generale, le infrastrutture urbane materiali e immateriali restituiscono dati e la capacità di modellarle e interpretarle esercita un riflesso notevole sul processo cognitivo e operativo delle discipline che si occupano della città, sul riordino delle competenze necessarie al governo della trasformazione. Ci si chiede quali abilità dovrà acquisire o rafforzare la disciplina della progettazione tecnologica ambientale, al fine di sostenere il ruolo di interprete dello spazio fisico. Il tema si inquadra nella definizione più ampia di progetto come azione sintetica e intenzionale dell’architettura, di per sé un esercizio di predizione e prefigurazione, un atto metaforico di produzione dell’ambiente costruito.
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Mencagli, Pietro. "Politiche edilizie per l'housing sociale. L'Europa: esperienze a confronto". Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/11573/918062.

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In Europa sono in atto profondi fenomeni di trasformazione sia del tessuto urbano che di quello edilizio, dovuti a molteplici fattori, in questo senso è possibile pensare ad una diversa concezione e costruzione dell’involucro. Se l’urbanistica contemporanea, in continua evoluzione, può gestire il nuovo scenario urbano assicurando una corretta “gestione” in materia di housing sociale, usando strumenti di controllo per la riqualificazione e la qualità ambientale, la tecnologia ha l’opportunità di sperimentare nuovi percorsi e nuove applicazioni tecniche ad un campo che negli anni è sempre stato trascurato per motivi economici (gli interventi sono sempre stati finanziati da fondi pubblici che tendevano ad minimizzare le spese affidandosi a tecnologie tradizionali ed immobili nel tempo).E’ importante pensare anche alla grande quantità di patrimonio edilizio residenziale pubblico che verte in forte stato di degrado, oltre che edilizio anche energetico, e che necessita di una politica di riqualificazione e di recupero, consentendo così di fronteggiare il fenomeno sociale dell’emergenza casa con un immediata risposta. Partendo dalla necessità di un adeguamento per il quadro esigenziale di riferimento, ormai evoluto, la ricerca individua una serie di conseguenze, e quindi relativi cambiamenti, al livello di dotazioni della residenza sociale. Una ricerca, questa, che cerca di isolare delle corrette procedure di riqualificazione e di recupero insediativo dedicate ad una fascia debole della popolazione in continuo mutamento ed espansione. La tesi di dottorato analizza gli “ingredienti” che caratterizzano il tema dell’ housing sociale: la sostenibilità economica, in riferimento ai metodi di finanziamento che possano permettere una concreta e costante alimentazione del settore per programmare interventi di riqualificazione e di nuova realizzazione; la sostenibilità urbanistica, che deve farsi carico di modellare lo spazio residenziale urbano e deve consentire attraverso diverse operazioni (agevolazioni e/o concessioni di aree) di individuare le aree sulle quali sviluppare interventi di housing sociale; i processi di riqualificazione e recupero insediativo che devono essere programmati per offrire un nuovo panorama edilizio di adeguata qualità architettonica ed energetica; la sostenibilità tecnologica, che possa garantire attraverso strumenti innovativi per il settore dell’ housing sociale, la realizzazione di efficienti involucri edilizi, di processi realizzativi di nuova concezione, di edifici trasformabili e manutenibili nel tempo. Sviluppare un “servizio” come quello dell’ housing sociale, significa sviluppare, riqualificare ed innovare il territorio.
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MOCERINO, CONSIGLIA. "Modello edilizio nell'innovazione di processo progettuale per il recupero e la riqualificazione dell’edilizia terziaria. Linee guida prestazionali". Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/11573/917014.

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Qualitativo modello edilizio che indica soluzioni altamente innovative nella nuova cultura del processo progettuale, attraverso metodologie, strumentazione e innovazione tecnologica, criteri e strategie applicabili, scelte progettuali e management. Le tematiche della ricerca puntano all’analisi di innovativi involucri edilizi a low impact e ad efficienza energetica attestati da certificazione e valutazione della qualità architettonica e tecnologica. Essi sono integrati in contesti diversificati e relazionati a particolari ambiti di recupero, di riconversione e valorizzazione degli insediamenti, nelle diverse strategie di riqualificazioni ambientali e di risparmio energetico. Quindi linee guida prestazionali con l’obiettivo di realizzare un modello operativo di riqualificazione e recupero dell’esistente, in particolare l’edificio terziario, a basso impatto ambientale, sostenibile e integrato nel costruito e nel contesto, con certificazione di qualità quale indice di valore aggiunto.
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