Literatura académica sobre el tema "Retorica medievale"
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Artículos de revistas sobre el tema "Retorica medievale"
Marsh, David. "Lingue tecniche e retorica dei generi letterari nelle “Eclogae” di G. Pontano. Carmela Vera Tufano. Latinae Humanitatis Itinera Nova: Collana di Studi e Testi della Latinità medievale e umanistica 1. Naples: Paolo Loffredo Iniziative Editoriali, 2015. 624 pp. €21.25." Renaissance Quarterly 72, n.º 1 (2019): 239–41. http://dx.doi.org/10.1017/rqx.2018.14.
Texto completoFerrer Ventosa, Roger. "Esculturas animadas, del secreto hermético a Madonna, pasando por la estatuaria medieval". Laocoonte. Revista de Estética y Teoría de las Artes, n.º 9 (19 de diciembre de 2022): 88. http://dx.doi.org/10.7203/laocoonte.0.9.24685.
Texto completoLoffredo, Maria Francesca. "Le fonti del discorso femminile nell'Elegia di Madonna Fiammetta". Cuadernos de Filología Italiana 29 (24 de junio de 2022): 259–80. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.75812.
Texto completoKeršienė, Dovilė. "KAI KURIOS VIDURAMŽIŲ EPISTOLINĖS KALBOS YPATYBĖS LOTYNIŠKUOSE VYTAUTO DIDŽIOJO LAIŠKUOSE". Literatūra 58, n.º 3 (20 de febrero de 2017): 57. http://dx.doi.org/10.15388/litera.2016.3.10424.
Texto completoFerreira, João Paulo Martins. "Fernão Peres de Trava e os seus Cavaleiros Um Estudo sobre os Rituais da Investidura Cavaleiresca Atribuídos pelo Livro do Deão e pelo Livro de Linhagens do Conde D. Pedro". Guarecer. Revista Eletrónica de Estudos Medievais, n.º 5 (2020): 91–144. http://dx.doi.org/10.21747/21839301/gua5a4.
Texto completoHaarer, F. K. "E. Amato Ed.Rose di Gaza. Gli scritti retorico-sofistici e le Epistole di Procopio di Gaza (Hellenica. Testi e strumenti di letteratura greca antica, medievale e umanistica 35). Alessandria: Edizioni dell'Orso, 2010. Pp. x + 697. €80. 9788862742337." Journal of Hellenic Studies 133 (2013): 304–5. http://dx.doi.org/10.1017/s0075426913001328.
Texto completoReis, Adriana Aparecida De Jesus y Mirian Salvestrin Bonetto. "As Molduras do Decamerone e do Pentamerone". Revista Italiano UERJ 12, n.º 2 (13 de julio de 2022): 19. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2021.67595.
Texto completoMilică, Ioan y Gabriela-Iuliana Morcov. "Scrisul epistolar românesc: o perspectivă cultural-retorică (I)". Diacronia, n.º 3 (12 de febrero de 2016). http://dx.doi.org/10.17684/i3a39ro.
Texto completoPiovezan, Gustavo. "Apontamentos retóricos sobre o conceito de oração em Teresa d'Ávila:". EDUCAÇÃO E FILOSOFIA 35, n.º 75 (6 de enero de 2022). http://dx.doi.org/10.14393/revedfil.v35n75a2021-59384.
Texto completo--. "Recensioner". Scandia : Tidskrift för historisk forskning 87, n.º 1 (31 de mayo de 2021). http://dx.doi.org/10.47868/scandia.v87i1.23256.
Texto completoTesis sobre el tema "Retorica medievale"
GALLETTI, ANDREA. "Le parole dei vicari di Pietro: osservazioni su alcuni aspetti della retorica papale nella rappresentazione dei longobardi". Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2021. http://hdl.handle.net/11567/1048185.
Texto completoMagnano, Fiorella. "Il De Topicis differentiis di Severino Boezio". Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2010. http://hdl.handle.net/10556/268.
Texto completoA distanza di pochi anni dalla stesura del commento ai Topica di Cicerone (terminato prima del 522 d. C.), Severino Boezio redige la sua ultima monografia logica, che ha lo scopo di presentarsi come un lavoro definitivo sulla disciplina topica: il De topicis differentiis (terminato prima del 523 d. C.). Diviso in quattro libri, il De topicis differentiis è un testo che spicca per la sistematicità con cui la materia è proposta - segno questo della volontà di completezza e della finalità didattica che stanno alla base dello scritto. Lo scopo del trattato è fornire un metodo per il reperimento degli argomenti, ossia un'arte che insegni a risolvere ogni genere di quaestio mediante il ricorso ai loci, sedi operative della mente in grado di produrre argumenta svolti successivamente in argumentationes: «topicorum vero intentio est verisimilium argumentorum copiam demonstrare». Tale disciplina è stata per la prima volta sistematizzata da Aristotele nei Topici, come arte dell'argomentazione a servizio della disputa dialettica socratica. Sfortunatamente, le fonti a disposizione degli studiosi sono oggi ancora insufficienti per consentire una chiara ricostruzione della storia di questa disciplina, cosi come è stata trasmessa da Aristotele a Boezio. Di sicuro essa è presente in ambito latino per il tramite di Cicerone, con il nome di ars inveniendi, o topica, sebbene profondamente mutata rispetto al suo assetto originario, e utilizzata in ambito quasi esclusivamente retorico. Dal canto suo, Boezio conosce la parafrasi di Temistio ai Topici di Aristotele, traduce i Topici di Aristotele (non prima del 520 d. C.) e li commenta (prima del 523 d. C.), e in quanto romano di cultura latina, conosce a fondo anche i Topica di Cicerone. Essendosi dunque reso conto della notevole differenza tra i due insegnamenti, l'uno di natura eminentemente dialettica, l'altro di natura prevalentemente retorica, egli si assume un compito di grande respiro: compiere un'operazione di raccordo tra l'insegnamento greco e latino di questa disciplina. A questo scopo egli commenta anche i Topica di Cicerone, per far emergere l'originaria valenza dialettica dei loci ciceroniani, e infine compone il De topicis differentiis, in cui trasmette la divisione dei loci di Temistio e di Cicerone, al fine di mostrare la concordanza di fondo dei loro insegnamenti nonostante la differente divisione della materia operata dai due autori. Lungo il corso dell'intera trattazione del De topicis differentiis, Boezio non si è mai curato di dare una precisa spiegazione del titolo. La traduzione letterale, Sulle differenze topiche o Sulle differenze dei luoghi, spingerebbe a ritenere che esso possa riferirsi indistintamente nel primo caso alle differenze dei loci, intesi questi ultimi come maximae propositiones (le cui differenze costitutive sono nondimeno loci), nel secondo caso invece alle differenze tra i loci dialectici e i loci rhetorici. Non è da escludersi che, scegliendo questo titolo, Boezio abbia mirato a tale duplice possibilità interpretativa, in considerazione soprattutto del fatto che l'intentio operis è indirizzata a chiarire proprio questi due aspetti. In ogni caso il termine topica, come sostantivo neutro plurale, è utilizzato dal filosofo romano esclusivamente per indicare il titolo dell’opuscolo ciceroniano e il testo aristotelico. Il titolo della monografia boeziana non si riferisce perciò né alla disciplina topica né ai Topica - segno evidente, questo, dello spostamento della tematica, adesso centrata sulle 'differenze topiche' (anch'esse loci), e sulle differenze tra i luoghi dialettici e i luoghi retorici. Il primo libro presenta un compendio delle conoscenze logiche di base che uno studente deve possedere per accostarsi allo studio di questa disciplina: Boezio spiega infatti il significato di propositio, quaestio, conclusio, maxima propositio e argumentum - nozioni, queste ultime, che richiamano gli elementi di cui un sillogismo è composto. Nel secondo libro viene introdotta la nozione di argumentatio, insieme alle due specie di loci: la maxima propositio e le maximarum propositionum differentiae; il seguito del libro è invece dedicato all'esposizione della lista delle maximae propositiones di Temistio e delle loro differentiae. Nel terzo libro viene introdotta la divisione ciceroniana dei loci, ed è svolto il primo obiettivo del trattato annunciato nell'intentio operis: mostrare come la divisione dei loci temistiana e quella ciceroniana siano contenute l'una nell'altra. Infine, il quarto libro è interamente dedicato alla retorica e all’esposizione dei loci rhetorici, e anche il secondo obiettivo annunciato nell'intentio operis è portato a termine: mostrare in che modo i loci rhetorici si distinguano tra di loro, e in che cosa differiscano dai loci dialectici. La difficoltà maggiore nella trasmissione di questa disciplina è dovuta alla differente concezione che Temistio e Cicerone sembrano apparentemente avere del concetto di locus. Per Temisito un locus è sia una maxima propositio sia la differenza della maxima propositio. Cicerone definisce invece il locus: un'argumenti sedes ed è dunque necessario spiegare queste due nozioni per comprendere a fondo la topica boeziana. La qualità specifica della maxima propositio è quella di essere per se nota: essa è essenzialmente a servizio della costruzione di un sillogismo o di un entimema perché contiene tutte le altre proposizioni da provare così come un luogo può contenere dei corpi. Essa può essere posta sia internamente, sia esternamente al sillogismo, cionondimeno essa rimane sempre il principio da cui dipende la forza dimostrativa dell'intera argomentazione… [a cura dell’autore]
VIII n.s.
PAVONI, MARTINA. "L’Adhortatio, la Protestatio Conradini e gli altri dictamina attribuiti a Pietro da Prezza". Doctoral thesis, Università degli studi della Basilicata, 2022. http://hdl.handle.net/11563/155706.
Texto completoRodrigues, Ricardo Alexandre Ribeiro. "Busca de princípios para uma atuação a partir de estudos sobre o griots africanos e os jograis medievais europeus /". São Paulo : [s.n.], 2011. http://hdl.handle.net/11449/86874.
Texto completoBanca: Marcos Aurélio Bulhões Martins
Banca: José Manuel L. de Ortecho Ramirez
Resumo: Esta pesquisa parte de algumas experiências cênicas no trabalho com canções, poemas e histórias, que despertaram questionamentos sobre um tipo de atuação que integra aspectos do ofício do ator, do músico, do contador ou cantador de histórias e do recitador de poemas. Tais questionamentos levaram-me a pesquisar determinados princípios éticos e estéticos presentes na atuação dos griots africanos e dos jograis medievais europeus, dentre os quais destaco: um fazer artístico mais autônomo e menos fragmentado em funções como as de dramaturgo, intérprete e encenador; a integração entre teatro, música e literatura; o trabalho sobre memórias e imaginários a partir de repertórios poéticos, narrativos e musicais; a itinerância; a intervenção em espaços públicos e de convívio comunitário; e a possibilidade de um diálogo mais próximo, direto, com o público. Os princípios destacados desse estudo teórico foram vivenciados em duas etapas práticas, resultando em criações e intervenções cênicas apresentadas de forma itinerante em São Paulo, Minas Gerais e no Chile. Essas experiências foram registradas por meio de um diário de bordo e de recursos audiovisuais, e posteriormente sistematizadas. A relação entre teoria e prática mostrou-se extremamente dinâmica: por um lado, a teoria ofereceu princípios para a prática, contribuindo também para sua sistematização; por sua vez, a prática possibilitou uma elaboração teórica que integra aspectos racionais, sensoriais e afetivos, ou seja, preenchida pelas marcas da experiência. Nesse processo, o sentido do termo "atuação" foi sendo ampliado para além de uma presença cênica, referindo-se à presença do artista na sociedade, ao conjunto de interações que estabelece em seus caminhos, à sua intervenção no mundo
Resumen: Esta investigación se inició a partir de algunos experimentos escénicos con canciones, poemas y historias, que han levantado algunas preguntas acerca de un tipo de actuación que incorpora aspectos del oficio del actor, del músico, del cuenta cuentos o cantante de historias y el recitador de poemas. Estas preguntas despertaran mi interés acerca de ciertos aspectos éticos y estéticos en la actuación de los griots africanos y de los juglares de la Europa medieval, entre los que subrayo: una manera de trabajar más autónoma y menos fragmentada en funciones tales como dramaturgo, actor y director; la integración entre teatro, música y literatura; el trabajo con memorias y imaginarios, a partir de repertorios narrativos, poéticos y musicales; la itinerancia; la intervención en espacios públicos y de la vida comunitaria; y la posibilidad de un diálogo más estrecho y directo con el público. Los principios subrayados en este estudio teórico se experimentaron en dos etapas prácticas, generando creaciones e intervenciones presentadas en una gira escénica por Sao Paulo, Minas Gerais y Chile. Estas experiencias fueron registradas a través de un libro de registro y recursos audiovisuales, y sistematizadas más adelante. La relación entre la teoría y la práctica fue extremamente dinámica: por un lado, la teoría ofreció principios a la práctica y contribuyó a su sistematización; a su vez, la práctica permitió una elaboración teórica que integra aspectos racionales, sensoriales y afectivos, es decir, completada por las marcas de la experiencia. En este proceso, el sentido del término "actuación" se amplía más allá de una presencia escénica, refiriéndose a la presencia del artista en la sociedad, el conjunto de interacciones que establece en sus caminos, su intervención en el mundo
Mestre
Rodrigues, Ricardo Alexandre Ribeiro [UNESP]. "Busca de princípios para uma atuação a partir de estudos sobre o griots africanos e os jograis medievais europeus". Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2011. http://hdl.handle.net/11449/86874.
Texto completoFundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)
Esta pesquisa parte de algumas experiências cênicas no trabalho com canções, poemas e histórias, que despertaram questionamentos sobre um tipo de atuação que integra aspectos do ofício do ator, do músico, do contador ou cantador de histórias e do recitador de poemas. Tais questionamentos levaram-me a pesquisar determinados princípios éticos e estéticos presentes na atuação dos griots africanos e dos jograis medievais europeus, dentre os quais destaco: um fazer artístico mais autônomo e menos fragmentado em funções como as de dramaturgo, intérprete e encenador; a integração entre teatro, música e literatura; o trabalho sobre memórias e imaginários a partir de repertórios poéticos, narrativos e musicais; a itinerância; a intervenção em espaços públicos e de convívio comunitário; e a possibilidade de um diálogo mais próximo, direto, com o público. Os princípios destacados desse estudo teórico foram vivenciados em duas etapas práticas, resultando em criações e intervenções cênicas apresentadas de forma itinerante em São Paulo, Minas Gerais e no Chile. Essas experiências foram registradas por meio de um diário de bordo e de recursos audiovisuais, e posteriormente sistematizadas. A relação entre teoria e prática mostrou-se extremamente dinâmica: por um lado, a teoria ofereceu princípios para a prática, contribuindo também para sua sistematização; por sua vez, a prática possibilitou uma elaboração teórica que integra aspectos racionais, sensoriais e afetivos, ou seja, preenchida pelas marcas da experiência. Nesse processo, o sentido do termo “atuação” foi sendo ampliado para além de uma presença cênica, referindo-se à presença do artista na sociedade, ao conjunto de interações que estabelece em seus caminhos, à sua intervenção no mundo
Esta investigación se inició a partir de algunos experimentos escénicos con canciones, poemas y historias, que han levantado algunas preguntas acerca de un tipo de actuación que incorpora aspectos del oficio del actor, del músico, del cuenta cuentos o cantante de historias y el recitador de poemas. Estas preguntas despertaran mi interés acerca de ciertos aspectos éticos y estéticos en la actuación de los griots africanos y de los juglares de la Europa medieval, entre los que subrayo: una manera de trabajar más autónoma y menos fragmentada en funciones tales como dramaturgo, actor y director; la integración entre teatro, música y literatura; el trabajo con memorias y imaginarios, a partir de repertorios narrativos, poéticos y musicales; la itinerancia; la intervención en espacios públicos y de la vida comunitaria; y la posibilidad de un diálogo más estrecho y directo con el público. Los principios subrayados en este estudio teórico se experimentaron en dos etapas prácticas, generando creaciones e intervenciones presentadas en una gira escénica por Sao Paulo, Minas Gerais y Chile. Estas experiencias fueron registradas a través de un libro de registro y recursos audiovisuales, y sistematizadas más adelante. La relación entre la teoría y la práctica fue extremamente dinámica: por un lado, la teoría ofreció principios a la práctica y contribuyó a su sistematización; a su vez, la práctica permitió una elaboración teórica que integra aspectos racionales, sensoriales y afectivos, es decir, completada por las marcas de la experiencia. En este proceso, el sentido del término actuación se amplía más allá de una presencia escénica, refiriéndose a la presencia del artista en la sociedad, el conjunto de interacciones que establece en sus caminos, su intervención en el mundo
Ekström, Andersson Martin. "Våga? Vägra sociala medier : En retorisk textanalys utifrån representationer av tidningsartiklar om skådespelarna Adam Lundgrens och Daisy Ridleys sociala medieval". Thesis, Malmö universitet, Institutionen för konst, kultur och kommunikation (K3), 2021. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:mau:diva-45943.
Texto completoUghetti, Luca. "Retorica e Mercatura. La formazione del linguaggio economico nella predicazione dell'Osservanza francescana". Doctoral thesis, 2022. https://hdl.handle.net/2158/1299982.
Texto completoBORRIERO, Giovanni. "Le topos du 'livre-source' dans les romans français du XIIe et XIIIe siècle". Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/11562/373008.
Texto completoThe purpose of this dissertation is to investigate the topos of the book intended as a model - namely the reference to a fictitious source (for example «com l’estoire dist, il est verités») - in Twelfth and Thirteenth-Centuries French romances : in order to justify his assertions, the poet refers to a generic and indefinite source as an auctoritas. The first section of the thesis (chapter I) defines the research field and establishes the methodology adopted for this survey by studying the development of this topos in a series of selected texts. This section gives also an overview of the literary gender, defines the chronological boundaries of the study and shows the evolution of the topos in Medieval French literature. The second section of the dissertation, consisting of two chapters (II and III), analyzes the problematic notion of this topos, explores in depth the declarations concerning the sources and examines the textual tradition. The second chapter studies the Old French ‘matière d’Alexandre’ from Auberi’s Alexandre to the venjeances, while the third chapter focuses on the ‘problematic notion of source’ in the Roman de Thèbes and in the Roman de Troie. The Appendix contains a stylistic study of two borrowings from Ovid translated and abridged in the Roman d’Alexandre (the stories of Narcissus and Arachnes) which are claimed to be taken from an unknown source by using the topos of the ‘model book’. The sections ‘Fiches’ and ‘Tables’ are a formalisation of materials examined in chapters II-III. The study provides two indexes and is accompanied by bibliography.
Brunetti, Umberto. "LO SPLENDIDO VIOLINO VERDE DI A. M. RIPELLINO Saggio di commento". Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251617.
Texto completoLibros sobre el tema "Retorica medievale"
Miller, Joseph M. Readings in medieval rhetoric. Ann Arbor, MI: University Microfilms, 1991.
Buscar texto completoJohnston, Mark D. The evangelical rhetoric of Ramon Llull: Lay learning and piety in the Christian West around 1300. New York: Oxford University Press, 1996.
Buscar texto completoItaly) Convegno Dante e la retorica (2016 Rome. Dante e la retorica. Ravenna: Longo editore, 2017.
Buscar texto completoRaffaella, Zanni, ed. Metrica e retorica del Medioevo. Roma: Carocci, 2011.
Buscar texto completoKŭsnoantichna i vizantiĭska kanonichna retorika. Sofii︠a︡: Universitetsko izdatelstvo "Sv. Kliment Okhridski", 2014.
Buscar texto completoNichilo, Mauro De. Retorica e magnificenza nella Napoli aragonese. Bari, Italy: Palomar, 2000.
Buscar texto completoLogoi historias: Discorsi e lettere nella prima storiografia retorica bizantina. Alessandria: Edizioni dell'Orso, 2000.
Buscar texto completoCresci, Lia Raffaella. La retorica della diplomazia nella Grecia antica e a Bisanzio. Roma: L'Erma di Bretschneider, 2002.
Buscar texto completoStefan, Nienhaus, ed. L' attualità della retorica: Atti del Convegno internazionale di Foggia, 18-19 maggio 2006. Bari: Levante, 2008.
Buscar texto completoTufano, Carmela Vera. Lingue, tecniche e retorica dei generi letterari nelle Eclogae di G. Pontano. Napoli: Paolo Loffredo iniziative editoriali, 2015.
Buscar texto completoCapítulos de libros sobre el tema "Retorica medievale"
Giuliani, Alessandro. "L'"Ordo Iudiciarius" medievale tra retorica e logica". En Die Kunst der Disputation, 133–45. München: Oldenbourg, 1997. http://dx.doi.org/10.1524/9783486595901.133.
Texto completo"L’„Ordo Iudiciarius“ medievale tra retorica e logica". En Die Kunst der Disputation, editado por Manlio Bellomo, 133–46. München: Oldenbourg Wissenschaftsverlag, 1997. http://dx.doi.org/10.1524/9783486595901-007.
Texto completo"Jacopo Corbinelli’s De vulgari eloquentia (1577) and the Retorica di Ser Brunetto Latini in volgar fiorentino (1546)". En Interpretation and Visual Poetics in Medieval and Early Modern Texts, 304–17. BRILL, 2021. http://dx.doi.org/10.1163/9789004461772_020.
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