Literatura académica sobre el tema "Reti alimentari"

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Artículos de revistas sobre el tema "Reti alimentari"

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Sivini, Silvia. "Consumo critico e reti alimentari". SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, n.º 87 (junio de 2009): 153–70. http://dx.doi.org/10.3280/sur2008-087009.

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Resumen
- This paper explores the development of alternative practices of production and consumption of food in Italy, pointing out the attention on the potentiality of the short food chains aiming to improve the conditions of small producers as well as on the emerging of critical consumption practices that have encouraged the constitutions of the solidarity purchasing groups (GAS). In particular, this paper presents the results of a national survey about the direct selling practices involving small rural producers as well as the GAS. The networks developed by these actors present specific aspects that are not considered by the analytical approaches just focusing on spatiality, but can be interpreted as "networks of resistance". Key words: critical consumption; agro-food networks; biological production; solidarity purchasing groups; short food chains; direct sale.
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Sivini, Silvia. "Reti alimentari alternative: un'esperienza siciliana promossa da produttori critici". SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, n.º 102 (diciembre de 2013): 66–80. http://dx.doi.org/10.3280/sur2013-102005.

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Cavazzani, Ada. "Innovazione sociale e strategie di connessione delle reti alimentari alternative". SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, n.º 87 (junio de 2009): 115–34. http://dx.doi.org/10.3280/sur2008-087007.

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Resumen
- This paper is discussing the social innovation represented by the alternative food networks in Italy. With reference to the scientific debate, the analysis is foSummaries cussed on three main issues: the diversity of the networks, their common principles and the strategies of inter-connection among the different networks. These networks are based on the development of direct relationships between producers and consumers and on processes of food re-localisation. They counteract the dominant agro-food system by promoting quality products distributed through short chains. The emerging inter-connection between the various collective practices linked to the question of food production is interpreted as an alternative globalization. Initiatives promoted by peasant organizations of Latin American, African and Asian countries tend to be reinforced by the connection with the alternative practices of food producers and reflexive consumers of Western countries.Key words: social innovation; alternative food networks; peasant agriculture; short chains; critical consumers; inter-connection.
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Solomone, Mario. "Il cibo come fattore di sostenibilitŕ". CULTURE DELLA SOSTENIBILITA ', n.º 6 (junio de 2010): 19–35. http://dx.doi.org/10.3280/cds2009-006002.

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Resumen
L'articolo rimanda a fenomeni rilevanti e significativi della complessa relazione tra alimentazione e sostenibilitŕ e mette in rilievo la mutua influenza tra produzione e consumo alimentare, proponendo uno schema di fondo per descrivere le questioni in esame. L'articolo, infatti, declina la questione della "sostenibilitŕ" rispetto al variegato universo della produzione e del consumo alimentare. L'autore procede attraverso una ricognizione di differenti aspetti che coinvolgono la relazione tra sostenibilitŕ e contesto alimentare. In particolare il testo affronta: a) le trasformazioni dei consumi nel dopoguerra; b) il rapporto tra consumo e rischi alimentari; c) il ruolo del consumo critico e le trasformazioni del sistema alimentare in conseguenza dell'emergere delle forme di consumo "alternativo"; d) i contorni del "new rural development paradigm" e di un nuovo "approccio alimentare sostenibile". L'articolo insiste sul ruolo del cibo come connettore (tra esseri umani e natura, tra cittŕ e campagna), da un lato, e come aggregatore sociale (di relazioni, reti, movimenti), dall'altro.
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Spadaro, Chiara y Giacomo Pettenati. "Le politiche urbane del cibo come possibile arena per la governance climatica urbana". RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, n.º 2 (mayo de 2022): 92–109. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa2-2022oa13803.

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Resumen
Nel dibattito sulla sostenibilità urbana hanno assunto un ruolo crescente, da circa vent'anni a questa parte, le cosiddette politiche urbane del cibo (PUC), che mirano a ridurre gli impatti ambientali e aumentare la giustizia socio-spaziale dei sistemi alimentari, agendo alla scala urbana. Tali politiche costituiscono secondo alcuni un ambito di grande potenzialità per la governance climatica urbana, grazie alla possibilità di agire sul consumo alimentare delle popolazioni urbane, che costituisce uno dei principali fattori di impatto ambientale su scala globale. Non mancano tuttavia le riflessioni critiche, relative alla realecapacità di azioni e politiche localizzate di modificare strutturalmente sistemi del cibo complessi. Questo contributo si interroga sul possibile ruolo delle PUC nel quadro della governance climatica urbana, a partire dall'analisi delle realtà presenti all'interno della Rete Italiana Politiche Locali del Cibo e con un approfondimento sui casi di Roma e Milano.
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Clark, Gillian, Lorenzo Costantini, Angelo Finetti, John Giorgi, Andrew Jones, David Reese, Sheila Sutherland y David Whitehouse. "The food refuse of an affluent urban household in the late fourteenth century: faunal and botanical remains from the Palazzo Vitelleschi, Tarquinia (Viterbo)". Papers of the British School at Rome 57 (noviembre de 1989): 200–321. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009144.

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Resumen
RIFIUTI ALIMENTARI DI UNA RICCA FAMIGLIA CITTADINA NEL TARDO SECOLO QUATTORDICESIMO: RESTI FAUNISTICI E BOTANICI DAL PALAZZO VITELLESCHI, TARQUINIA (VITERBO)Gli scavi condotti dalla British School at Rome nel Palazzo Vitelleschi in Tarquinia hanno fornito una quantità considerevole di dati faunistici e botanici, molti dei quali relativi al “proto-palazzo” del tardo sec. XIV. Le analisi del materiale qui presentate permettono di ricostruire in maniera abbastanza dettagliata il regime alimentare di una ricca e privilegiata famiglia urbana: tale esempio non può dunque essere assunto come rappresentativo in generale del tenore di vita diffuso nell'Italia centrale in età medievale. Alcuni elementi testimoniano come gli abitanti del proto-palazzo siano stati colpiti da una malattia, forse peste. E' stato possibile estendere il quadro ottenuto da questo particolare contesto e mettere in relazione l'economia di questa famiglia con l'organizzazione della produzione agricola nella compagna circostante. Le conoscenze offerte dai dati faunistici e botanici sul tipo di vita condotta nel medioevo sono paragonati e messi a confronto con le testimonianze documentarie relative alia dieta ed alla agricoltura medievale in Italia, anch'esse relative in gran parte alle classi più alte della società.
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Broussolle, Claude. "Stratégies d'alliances dans l'industrie agro-alimentaire". Revue d’économie industrielle 49, n.º 1 (1989): 19–33. http://dx.doi.org/10.3406/rei.1989.2254.

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Paché, Gilles. "« La télématique, outil de gestion dans l'agro-alimentaire »". Revue d’économie industrielle 39, n.º 1 (1987): 120–27. http://dx.doi.org/10.3406/rei.1987.1242.

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Demori, Ilaria. "Microbiota e immunità". PNEI REVIEW, n.º 2 (noviembre de 2021): 49–62. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2021-002005.

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Il nostro intestino alberga una grande quantità di microrganismi, nonché la maggioranza delle nostre cellule immunitarie. A livello intestinale, il microbiota e il sistema immunitario dialogano per tutta la vita, costruendo una rete di comunicazione complessa, da cui emerge lo stato di salute o di malattia. Il sistema immunitario, che ha tra le sue funzioni principali quella di proteggerci dai microbi, è però controllato dai microbi stessi, configurandosi quindi come un sistema di regolazione inserito nella rete Pnei. Le prime fasi della vita e la dieta sono essenziali per lo sviluppo armonico delle interazioni tra microbiota e immunità. Nella finestra di opportunità che si apre prima della nascita e accoglie gli stimoli ambientali, le segnalazioni innescate dai metaboliti microbici giocano un ruolo essenziale nella regolazione epigenetica dello sviluppo immunitario. La fibra alimentare, i probiotici e la nuova frontiera dei postbiotici costituiscono strumenti utili per l'equilibrio immunitario, da utilizzare nelle strategie di prevenzione e nella cura integrata delle patologie.
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Poli, Daniela y Elisa Butelli. "Una nuova ruralità periurbana nel cuore della città metropolitana: un parco agricolo multifunzionale in Riva sinistra d'Arno". CRIOS, n.º 22 (marzo de 2022): 30–43. http://dx.doi.org/10.3280/crios2021-022004.

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La globalizzazione e l'industrializzazione dell'agricoltura, accompagnate dall'urbanizzazione imponente delle aree metropolitane, hanno reso i contesti di vita sempre più fragili. La pandemia attuale non è che l'esito potente di un modello urbano insostenibile. Uno dei nessi più critici è quello del metabolismo del cibo, retto da reti lunghe legate alla grande distribuzione. Le forme di pianificazione resiliente del XXI secolo dovranno prevedere modalità capaci di reintrodurre il tema della produzione alimentare sana e di prossimità nelle proprie strategie e azioni. L'articolo illustra il progetto "Coltivare con l'Arno. Parco agricolo perifluviale" nei Comuni di Firenze, Scandicci e Lastra a Signa. Tramite un intenso processo partecipativo il progetto ha delineato i contorni di un parco agricolo multifunzionale, per dare risposta al bisogno di prossimità di una nuova ruralità periurbana, contribuendo a tempo stesso a individuare modalità di risoluzione delle criticità di un contesto fortemente urbanizzato. Parole chiave: bioregione urbana, ruralizzazione, parco agricolo, periurbano, prossimità, partecipazione.
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Tesis sobre el tema "Reti alimentari"

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Sestito, Daniela <1990&gt. "Reti Alimentari Alternative e Agricoltura Urbana in Cina". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9561.

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Al recente moltiplicarsi delle esperienze di filiera corta nelle aree urbane cinesi non si sono ancora accompagnate raccolte sistematiche di informazioni che possano permettere di avere una panoramica d'insieme. Inquadrare il fenomeno risulta infatti complesso non solo per la carenza di dati utili, ma anche per le classificazioni utilizzate nei testi di natura scientifica, i quali riconducono queste iniziative sia ai sistemi di Agricoltura Urbana che a quelli delle Reti Alimentari Alternative. Quali sono le premesse che permettono a queste esperienze di nascere e svilupparsi? E' possibile riferirsi a queste attività sia con la classificazione di Agricoltura Urbana che con quella di Reti Alimentari Alternative? Quali sono le specificità delle esperienze cinesi? Il presente lavoro si propone di rispondere a queste domande tramite l'elaborazione di un quadro teorico che metta in luce le caratteristiche di entrambi i sistemi, e di un quadro storico che consenta di esaminare gli sviluppi politici, economici e sociali di queste esperienze nel contesto urbano nazionale e, nello specifico, di Pechino; infine verrà analizzato un caso studio situato nella capitale, la Little Donkey Farm, considerata la pietra miliare del movimento alimentare cinese. I risultati della ricerca potrebbero dimostrarsi utili in virtù del fatto che gli sviluppi geografici delle Reti Alimentari Alternative sono spesso insufficientemente teorizzati a causa della natura altamente contestuale delle esperienze.
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Zama, Lorenzo. "Utilizzo delle reti neurali per il controllo dei processi alimentari". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Resumen
Negli ultimi dieci anni le reti neurali sono state implementate in moltissimi processi produttivi alimentari andando a semplificare quelle che sono le complesse procedure di controllo ed analisi degli alimenti, sia on-line che off-line. Nel corso di questa tesi verranno analizzare le applicazioni di reti neurali artificiali in tale settore. Una discussione più approfondita riguarderà l’applicazione delle reti accoppiate all’utilizzo del naso elettronico e dei sistemi di computer vision.
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Foschieri, Eros. "Interazione tra perdite ed energia in reti idriche alimentate da pompe a giri variabili". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/662/.

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Resumen
Attualmente le tematiche legate alla produzione e all’uso dell’energia rivestono grande importanza, anche in relazione agli obiettivi in termini di riduzione delle emissioni di gas partecipanti all’effetto serra prefissati dal Protocollo di Kyoto, che impongono il contenimento dei consumi energetici. Andando a ricercare i fattori che alterano i consumi energetici dei sistemi acquedottistici, accanto a quelli legati all’efficienza degli impianti e alle condizioni delle condotte, si deve tener conto anche della presenza delle perdite idriche in rete. Infatti nel valutare il problema delle perdite idriche esclusivamente come quantitativo di acqua di elevata qualità dispersa nell’ambiente, si trascura di considerare il contenuto energetico che ad essa viene conferito mediante attività di pompaggio durante le fasi di prelievo, potabilizzazione, adduzione e distribuzione all’utenza. L’efficienza invece varia in funzione di fattori oggettivi strettamente legati alle caratteristiche del territorio da servire, ma anche in funzione delle scelte effettuate in fase di progettazione e di esercizio. Da questa premessa discendono due importanti considerazioni. Il primo aspetto consiste nel poter valutare separatamente l’influenza sul consumo energetico dell’efficienza dei pompaggi e della rete, in modo da identificare l’impatto di singoli interventi, in particolare la riduzione delle perdite idriche (Colombo & Karney, 2002, 2004; Walski, 2004; Artina et al. 2007, 2008) ed il miglioramento dello stato dell’infrastruttura acquedottistica. Alla luce degli studi già svolti, sarà approfondita l’analisi del legame tra perdite idriche e aumento del consumo energetico, valutandola su modello numerico con riferimento a un caso di studio reale, costituito da un distretto monitorato della rete acquedottistica di Mirabello (Ferrara) alimentato mediante un sistema bypass-pompaggio a giri variabili. Il secondo aspetto riguarda la necessità di individuare dei termini di paragone che consentano di formulare un giudizio nei confronti del quantitativo di energia attualmente impiegato in un sistema acquedottistico. Su tale linea saranno analizzati alcuni indicatori per esprimere i consumi energetici dei sistemi acquedottistici.
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Bonfiglio, Giuseppe Gaetano Emanuele. "Povertà alimentare e reti di solidarietà. Il ruolo dell'Agea e degli enti caritatevoli nell'ambito del sistema di aiuti dell'unione europea". Doctoral thesis, Università di Catania, 2014. http://hdl.handle.net/10761/1625.

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Resumen
Scopo di questa tesi è quello di analizzare l entità e la valenza del fenomeno in una situazione, mai quanto oggi, di crisi economica partendo da un quadro mondiale per andare ad analizzare più dettagliatamente la situazione Italiana- Il paradosso della scarsità nell abbondanza , che rappresenta oggi una delle piaghe dei paesi più industrializzati, è un fenomeno che la letteratura (tranne alcuni studiosi) ha tralasciato, data anche la difficoltà palese di andare a reperire dati specifici nei vari livelli del sistema agroalimentare. Questo lavoro tende ad accendere ancor di più un campanello d allarme sulla situazione nazionale e mondiale e si pone come obiettivo la diffusione e l implementazione di modelli di recupero di alimenti che in alternativa andrebbero sprecati. L elaborato e costituito da una serie di approfondimenti che partono dall analisi della povertà alimentare e del bisogno, definendola nelle sue peculiarità, individuando quelle che sono le condizioni di indigenza in un contesto extranazionale che poi tende a focalizzare il suo obiettivo a livello nazionale con un analisi della scarsità,degli sprechi e degli interventi effettuati. Segue una trattazione che va ad analizzare nel dettaglio le fasi dello spreco alimentare all interno del sistema agroalimentare passando dalla produzione agricola, all Industria , alla distribuzione per ultimare l analisi sul consumatore finale. Lo studio procede con un analisi delle politiche statali di intervento effettuate dagli Enti preposti in sinergia con le organizzazioni caritatevoli andando ad esaminare due esperienze rappresentative del mondo del non profit come la Fondazione Banco Alimentare creata da Don Giussani e il Last Minute Market sviluppato dal professore Segrè dell Università di Bologna. Acune considerazioni conclusive sintetitizzano evidenziare alcuni caratteri rappresentativi degli interventi che attraverso la rete di iniziative onlus vengono attuati in Italia a beneficio dei soggetti esposti al fenomeno della povertà alimentare mediante il recupero degli sprechi. . Per un ente o associazione che si occupa di sostegno alimentare verso persone disagiate, l acquisto quotidiano di generi alimentari da destinare all'a¬limentazione degli assistiti è molto oneroso, e rappresenta solitamente la pri¬ma voce di costo, spesso sovvenzionata da enti comunali, benefattori o fonda¬zioni. Il recupero degli sprechi alimentari a favore di fasce della popolazione in difficoltà può essere vista come un opportunità per considerare questi due problemi in maniera congiunta risolvendo contemporaneamente il fallimento economico e il fallimento sociale.
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Cavero, Vanessa, Cynthia Lodwig, Gabriela Lulli y Romina Tejada. "La ortorexia: Un nuevo reto para los profesionales de la salud". Sociedad Latinoamericana de Nutrición, 2015. http://hdl.handle.net/10757/611639.

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Neves, Fabricia Junqueira das. "Mortalidade por cancer de colon e reto e perfil de consumo alimentar em capitais brasileiras". Rio de Janeiro : [s.n.], 2002. http://portalteses.cict.fiocruz.br/transf.php?script=thes%5Fcover&id=000097&lng=pt&nrm=iso.

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Souza, Luiza de Marilac de. "Fatores associados ?? inseguran??a alimentar nos domic??lios da Regi??o Nordeste do Brasil, 2004". reponame:Repositório Institucional da FJP, 2009. http://www.repositorio.fjp.mg.gov.br/handle/123456789/220.

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Funda????o Jo??o Pinheiro
Inseguran??a alimentar pode ser definida como a limita????o ou a incerteza de se ter acesso a alimentos adequados, em qualidade e quantidade suficientes, sem que essa restri????o possa, necessariamente, afetar as condi????es biol??gicas dos indiv??duos. Neste trabalho, o objetivo central ?? investigar quais os principais fatores associados ?? inseguran??a alimentar e ?? inseguran??a alimentar com fome, tendo como universo de an??lise a Regi??o Nordeste. Os dados utilizados foram provenientes da PNAD 2004, representativos de uma popula????o composta de 12.531.052 domic??lios. Utilizou-se a regress??o log??stica de resposta bin??ria para avaliar os fatores associados ?? inseguran??a alimentar e ?? inseguran??a alimentar com fome. Todas as an??lises foram estratificadas por situa????o censit??ria (rural/urbano). Observou-se, conforme esperado, que a renda domiciliar esteve fortemente associada ?? inseguran??a alimentar e ?? inseguran??a alimentar com fome nos domic??lios da Regi??o Nordeste, independentemente da situa????o censit??ria. Quanto menor a renda, maior a chance de inseguran??a alimentar e de inseguran??a alimentar com fome. Para os domic??lios urbanos a gama de fatores associados ?? inseguran??a alimentar e ?? inseguran??a alimentar com fome s??o em maior n??mero, abrangendo tanto as caracter??sticas do domic??lio, como as da pessoa de refer??ncia. J?? no rural, predominam os fatores diretamente associados ao acesso, preparo e conserva????o dos alimentos (esta ??ltima vari??vel ??? descrita pela presen??a de geladeira ??? apenas para a inseguran??a alimentar). Um resultado que merece ser ressaltado ?? a contribui????o positiva da presen??a de crian??as e adolescentes para que o domic??lio n??o esteja em inseguran??a alimentar com fome, o que pode estar associado a um maior direcionamento dos recursos dispon??veis para garantir as necessidades alimentares dos membros do domic??lio.
Food insecurity is the limitation or uncertainty of having access to adequate food in sufficient quantity and quality. The aim of the present study was to investigate the main factors that were associated with food insecurity and food insecurity with hunger. The analyses were done for the Northeast, Brazil. Data used were from PNAD 2004, representing a population of 12,531,052 households. Logistic regressions of binary response were used in order to evaluate factors associated with food insecurity and food insecurity with hunger. All analyses were stratified by rural/urban situation. Household income was highly and strongly associated with food insecurity and food insecurity with hunger in households in the Northeast, regardless of the rural/urban situation. The lower the income the higher the odds of food insecurity and food insecurity with hunger. For urban households, a higher number of factors (related both to the characteristics of the household and the person in charge of the household) were associated with food insecurity and food insecurity with hunger as compared to urban households. In rural areas, factors directly associated with access, preparation and storage of food revealed significance. A result to be emphasized is that there was a negative association between the presence of children and adolescents and food insecurity with hunger. This finding can be related to the increased targeting of available resources to ensure that the household members could have enough to eat.
Pessoa, fam??lia e sociedade
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Neves, Fabrícia Junqueira das. "Mortalidade por câncer de colon e reto e perfil de consumo alimentar em capitais brasileiras". reponame:Repositório Institucional da FIOCRUZ, 2002. https://www.arca.fiocruz.br/handle/icict/4985.

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No Brasil, os tumores de cólon e reto estão entre as cinco localizações anatômicas mais importantes em termos de mortalidade, para ambos os sexos. A etiologia do câncer de cólon e reto é complexa e vários fatores estão envolvidos na sua gênese, entre eles, os fatores da dieta. O Brasil apresenta perfil alimentar heterogêneo nas suas regiões geográficas. Com o objetivo de descrever o padrão de mortalidade por câncer de cólon e reto nas capitais brasileiras, no período de 1980-1997, foram utilizados os óbitos por câncer de cólon (153.0 - 153.9, na CID 9 e C18.9, na CID 10) e reto (154.1, na CID 9 e C19 e C20, na CID 10), de indivíduos de ambos os sexos, residentes nas capitais dos estados brasileiros. Estes dados foram correlacionados com perfis de consumo alimentar e renda média do chefe de família, obtidos no ENDEF e no Censo Demográfico do IBGE. A tendência das taxas de mortalidade por câncer de cólon e reto foi analisada com base no percentual médio anual de variação, e as correlações entre consumo alimentar e renda média do chefe de família e mortalidade por essa neoplasia foram analisadas por regressão linear simples e múltipla. As maiores taxas de mortalidade padronizadas por câncer de cólon/reto foram observadas nas regiões Sul e Sudeste, variando entre 8,03 e 10,71 no período 1980-1997, sendo que Porto Alegre (11,86, triênio 1995/97), Curitiba (9,41), São Paulo (10,83) e Rio de Janeiro (9,58) apresentaram as maiores magnitudes de taxas. Todas as regiões apresentaram uma tendência de incremento da mortalidade por câncer de cólon/reto, no período 1980-1997. O sexo masculino apresentou taxas mais elevadas, nas capitais das regiões sul e sudeste, com razão homem/mulher variando entre 1,01 e 1,28, no triênio 1995/97. A análise isolada do câncer de cólon e reto mostrou um comportamento semelhante, sendo que as taxas de mortalidade padronizadas foram maiores para o câncer de cólon e apresentaram maior percentual médio anual de incremento, ano período analisado. As diferenças das taxas de mortalidade por câncer de cólon e reto nas capitais, poderiam ser explicadas pela variação do total calórico e do consumo de carnes e legumes/frutas. O modelo multivariado final foi capaz de explicar 92 por cento da variação das taxas de mortalidade padronizadas por câncer de cólon e reto, nas capitais estudadas.
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Spanu, Marcello. "Analisi dei consumi energetici del comprensorio Corticella di Bologna, alimentato dalla rete di teleriscaldamento". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3963/.

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Pannullo, Virginia Clarissa. "Impatto della logistica nella scelta ubicazionale di impianti produttivi nell’industria alimentare: il caso Camst". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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In questo lavoro di tesi ci si è occupati di indagare l’impatto della logistica, nell’industria alimentare, su decisioni riguardanti l’ubicazione di impianti produttivi. Le scelte di localizzazione sono in grado di incidere significativamente sui costi delle attività e sulla capacità di rispondere efficacemente alle esigenze dei clienti. In generale, quando si devono prendere decisioni di questo tipo, si cerca di minimizzare i costi, che cambiano a seconda del sito, e di massimizzare i ricavi e il servizio al cliente. Nel settore dell’industria alimentare, in cui incidono fortemente fattori igienici e di deperibilità, la logistica diventa una leva strategica molto importante. Lo studio si concentrerà sulla rete di distribuzione alla fine della catena del valore, che solleva problemi di ottimizzazione combinatoria per individuare quali e quanti “attori” aprire, quale domanda soddisfare e i percorsi veicolo che forniscono ai clienti. L’analisi e la risoluzione di problemi di questo tipo rende necessario il ricorso a modelli matematici di ottimizzazione combinatoria. Questa tesi nasce con l’obiettivo di analizzare la realtà aziendale legata alla gestione della rete logistica distributiva di Camst Soc. Coop. a r.l., nota azienda italiana che opera nel settore della ristorazione: collettiva, commerciale, catering e fieristica. Inizialmente, si fornisce una visione d’insieme relativamente alla situazione AS-IS che caratterizza la gestione del network di un’area presa a riferimento, in modo da comprendere appieno l’impatto decisionale della logistica sull’ubicazione di impianti nell’industria alimentare. Con le successive proposte di scenari TO-BE, si presenta lo sviluppo e l’applicazione di strumenti di supporto alle decisioni (Decision Support System). L’obiettivo ultimo dell’elaborato è pertanto lo sviluppo, la modellazione e la validazione di strumenti quantitativi per l’analisi e la riprogettazione di reti logistiche nella ristorazione collettiva.
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Libros sobre el tema "Reti alimentari"

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Pacileo, Vincenzo. Reati alimentari. Milano: Giuffrè, 1995.

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Cabigiosu, Anna. Osservatorio Nazionale sulle reti d’impresa 2021. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-574-2.

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Resumen
L’opera si propone di analizzare le caratteristiche, l’evoluzione e l’efficacia dei contratti di rete e di fornire informazioni utili a manager e policy maker. Questa edizione dell’Osservatorio, grazie ad una nuova survey condotta nel 2021, offre una fotografia aggiornata dei contratti di rete. Nel complesso, i dati dell’Osservatorio rafforzano il ruolo del contratto di rete nel nostro territorio: il contratto di rete è uno strumento in crescita, agile e snello, che permette alle imprese di fronteggiare ambienti turbolenti e complessi. La rete è veicolo di acquisizione di tecnologie e competenze digitali nonché di sviluppo sia delle nostre startup sia di progetti alimentati da grandi imprese in rete. Infine, l’Osservatorio identifica i tratti distintivi delle reti più performanti, come la presenza di partner con risorse complementari ma simili per strategia e mercato di riferimento.
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Nigro, Giampiero, ed. Il commercio al minuto. Domanda e offerta tra economia formale e informale. Secc. XIII-XVIII / Retail Trade. Supply and demand in the formal and informal economy from the 13th to the 18th century. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-751-7.

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Resumen
La distribuzione dei beni di consumo nell’Europa medievale e moderna era multiforme e coinvolgeva spazi e attori diversi. Nelle fiere e nei mercati, nelle botteghe più o meno grandi delle città si vendeva ogni tipo di derrate alimentari e di oggetti necessari alla vita quotidiana. Erano anche innumerevoli i piccoli ambulanti che tenevano banco per strada, i contadini che raggiungevano la città per offrire i prodotti dei loro orti o del pollaio, della caccia o della raccolta spontanea, passando di casa in casa. Mercanti ambulanti percorrevano con le loro balle e casse anche le vie meno frequentate, raggiungendo villaggi e frazioni disperse. Una grande molteplicità di attori economici che concorrevano assieme a raggiungere ogni tipo di consumatore, dai più agiati ai più umili. L’obiettivo del progetto di ricerca è stato quello di comprendere l’organizzazione economica e l’evoluzione di queste diverse forme di commercio al minuto. Sul piano dei risultati, i contributi raccolti in questo volume costituiscono la risposta storiograficamente più aggiornata ad alcune delle questioni proposte, come l’analisi dei legami tra le diverse scale spaziali (dalla bottega alle reti europee di mercanti ambulanti), del commercio formale e informale tra regola e pratica, della circolazione dei beni fra città e campagna, delle tensioni fra gli attori di questi scambi, le loro rivalità e i loro accordi, ma anche le attese dei consumatori e le esigenze dello stato, e degli effetti sull’organizzazione istituzionale e dei mestieri della distribuzione nel periodo compreso fra il Medioevo e il XVIII secolo.
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Corrado, Alessandra. Il paradigma dei semi: Crisi agro-alimentare e reti per un'altra agricoltura. Roma: Aracne, 2010.

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5

Correa Assmus, Gustavo, ed. Agrociencias y cambio climático. Bogotá. Colombia: Universidad de La Salle. Ediciones Unisalle, 2018. http://dx.doi.org/10.19052/2382372010.

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El cambio climático no es un tema aislado; aparte de que implica un reto para nuestros países, también está relacionado con la incidencia de enfermedades, con los sistemas productivos, con los cambios en el paisaje, incluso con los efectos en la seguridad alimentaria. El libro sugiere poner en práctica diversas actividades como estrategias de sostenibilidad y resiliencia frente al tema.
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6

Peñate, Salvador Arias. Seguridad o inseguridad alimentaria: Un reto para la región centroamericana : perspectivas para el año 2000. San Salvador, El Salvador, C.A: Uca Editores, 1989.

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7

Javier, Delgadillo Macías, Fuentes Aguilar Luis y Torres Torres Felipe, eds. Los sistemas de abasto alimentario en México frente al reto de la globalización de los mercados. [México, D.F.]: Universidad Nacional Autónoma de México, 1993.

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8

Improvemen, International Maize and Wheat. Produc~ao de Sementes de Culturas Alimentares Na Regi~ao Da Sadc. Cimmyt African Livelihoods Program, 2004.

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López Rodríguez, María Belén y Cristóbal Jiménez Fernández. Dieta Mediterránea: conocimientos para una buena práctica farmacéutica. Palmito Books, 2022. http://dx.doi.org/10.56533/uwph9956.

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Resumen
Los enormes avances científicos en el campo de la nutrición suponen un reto para el farmacéutico en su labor diaria. El facultativo tiene la responsabilidad de aplicar todos sus conocimientos en pro de la salud y bienestar del paciente. La atención no solo debe ser asequible sino de calidad y eso obliga a la adaptación y continúa formación de la profesión. La educación en los hábitos alimenticios de la Dieta Mediterránea puede prevenir determinadas enfermedades cardiovasculares, metabólicas y diversos tipos de cáncer, además de mejorar la calidad de vida en general. En este libro se pretende describir los patrones alimentarios de la cocina andaluza como ejemplo de Dieta Mediterránea, destacando sus beneficios y la evidencia que los sustenta.
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10

CSN, Joe Correa. 67 Ricette per le malattie ai reni: Risolvi i problemi renali velocemente modificando le abitudini alimentari e dando finalmente al tuo corpo ciò di cui ha bisogno per recuperare. CreateSpace Independent Publishing Platform, 2017.

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Capítulos de libros sobre el tema "Reti alimentari"

1

Buescu, Ana Isabel. "À mesa do rei : cultura alimentar e consumo no século XVI". En Portas Adentro: comer, vestir e habitar na Península Ibérica (ss. XVI-XIX), 19–45. Imprensa da Universidade de Coimbra, 2010. http://dx.doi.org/10.14195/978-989-26-0201-1_1.

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2

CUFF, E. C. K., A. C. C. PAIMEL, J. S. MATOS, R. S. M. RIGHI, C. H. A. CABRAL y C. E. A. CABRAL. "Raça e sexo: efeitos no desempenho de bovinos de corte em confinamento". En Produção Animal e Vegetal: Inovações e Atualidades. Agron Food Academy, 2021. http://dx.doi.org/10.53934/9786599539633-63.

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Resumen
Com o avanço das pesquisas voltadas a tecnologia da carne e buscando melhorar o ganho de peso dos animais, tem-se utilizado sistemas de criação alternativos. Dentre esses, está o confinamento, usado principalmente na fase de terminação de bovinos de corte. Nesse contexto, objetivou-se avaliar a influência da composição racial e sexo sobre o desempenho de bovinos em confinamento. O trabalho foi realizado na Fazenda Cristo Rei, localizada no município de Campinápolis-MT, de fevereiro de 2018 a abril de 2019. O sistema de produção era confinamento com lotes de 100 animais com idade média inicial de 30 meses. Os tratamentos consistiram em: Experimento 1 – Classe sexual (fêmeas e machos não castrados) da raça Nelore. Experimento 2: Composição racial – Nelore e cruzados (Angus x Nelore) de machos não castrados. Fêmeas submetidas as mesmas dietas que machos sobre confinamento apresentaram ganhos inferiores, peso da carcaça, ganho médio diário e ganho diário na carcaça em relação aos machos. O peso corporal final foi maior para os animais cruzados (541 kg Nelore versus 563 cruzados), geralmente atribui-se que os melhores desempenhos de animais cruzados estão associados à melhor conversão alimentar. Porém, neste estudo, não houve diferença para a conversão alimentar e as demais variáveis avaliadas. A classe sexual é uma característica que pode suprir as diversas necessidades do sistema de confinamento de bovinos. Já para composição racial, considera-se que animais da raça Nelore de rebanhos com melhoramento genético adequado e abatidos jovens, possuem o mesmo desempenho na produção que animais cruzados.
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3

Strosahl, Kirk D. "ACT con el paciente multiproblemático". En Una Guía Práctica a la Terapia de Aceptación y Compromiso, editado por Steven C. Hayes, Kirk D. Strosahl, Luis Valero Aguayo y Javier Virues-Ortega, traducido por Luis Valero Aguayo y Javier Virues-Ortega, 215–52. ABA España, 2022. http://dx.doi.org/10.26741/978-84-09-43990-4_09.

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Resumen
De los muchos tipos de problemas que se presentan y que ven los profesionales de los servicios de salud mental, de dependencia química y de salud en general, ninguno supone un reto tan grande como el paciente que experimenta una alteración crónica del estado de ánimo, una adaptación social marginal, altos niveles de aislamiento interpersonal, conflicto y/o estrés diario y, con frecuencia, una conducta autodestructiva recurrente. Estos pacientes suelen recibir un diagnóstico clínico de “trastorno de la personalidad”, pero probablemente sea más apropiado describirlos como pacientes “multiproblemáticos” debido a los déficits ampliamente extendidos en su funcionamiento cognitivo, emocional, conductual y social. Estos pacientes suelen experimentar estados emocionales negativos crónicos, como depresión, ansiedad, apatía, aburrimiento, soledad, culpa e ira. Este afectividad alterada es el principal impulsor de una plétora de respuestas de afrontamiento desadaptativas: las principales son la conducta suicida repetitiva y las conductas adictivas como el abuso de alcohol/drogas, los trastornos alimentarios y/o la automutilación crónica. Los pacientes multiproblemáticos también experimentan importantes déficits en el funcionamiento social e interpersonal. Tienen problemas para formar y mantener relaciones interpersonales y a menudo introducen en el proceso terapéutico un conjunto de cuestiones conflictivas en torno a la formación y el mantenimiento de relaciones adultas, tanto superficiales como íntimas. La cantidad y la magnitud de estos problemas conductuales, cognitivos y emocionales son una fuente de frustración para los terapeutas...
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Actas de conferencias sobre el tema "Reti alimentari"

1

G. R., F. y A. L. T. C. "SECAGEM DE REJEITOS ALIMENTARES EM FORNO MICRO-ONDAS PARA AOBTENÇÃO DE BIOMASSA COMBUSTÍVEL SÓLIDA". En ANAIS DO CONGRESSO DE ENGENHARIA DA UNIVERSIDADE FEDERAL DE SãO JOãO DEL-REI. Galoa, 2018. http://dx.doi.org/10.17648/coen-2018-89491.

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2

Salomone, Paloma y Maurício Schneider Viaro. "SUPLEMENTAÇÃO ALIMENTAR PRÉ-OPERATÓRIA NA LIPOASPIRAÇÃO DE ALTA DEFINIÇÃO COM LIPOENXERTIA DO MÚSCULO RETO ABDOMINAL GUIADA POR ULTRASSOM (UGRAFT)". En Congresso Online Nutrição em Cirurgia Plástica. Congresse.me, 2022. http://dx.doi.org/10.54265/xyzs3360.

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3

SANTOS, DHAVID LUCAS SILVA, DAYANE WANGARGES GOMES DOS SANTOS, JÉSSIKA MARIA SILVA VERÍSSIMO DE LIMA MARQUES, CAROLINA PEREGRINO REGO MONTEIRO y BRENDA LESSA OLIVEIRA. "ESTRATÉGIAS DE EDUCAÇÃO ALIMENTAR E NUTRICIONAL NO CUIDADO DA RETOCOLITE ULCERATIVA: REVISÃO DE LITERATURA". En I Congresso Brasileiro de Doenças Crônicas On-line. Revista Multidisciplinar em Saúde, 2022. http://dx.doi.org/10.51161/cronics/6586.

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Resumen
Introdução: A retocolite ulcerativa é uma doença crônica inflamatória definida por incidentes recorrentes de inflamação que acomete predominantemente a camada mucosa do cólon. As manifestações clínicas podem incluir dor abdominal, urgência evacuatória, diarreia e sangue nas fezes. A inflamação começa no reto e pode se estender até o cólon de maneira contínua. Os sintomas podem diminuir a partir de uma educação alimentar e nutricional bem elaborada ao substituir nutrientes perdidos e conseguir promover a cicatrização de lesões. Objetivo: Apresentar estratégias de educação nutricional no cuidado da retocolite ulcerativa. Material e métodos: Foi elaborada uma pesquisa bibliográfica nas base de dados PubMed e SciELO com os descritores: retocolite ulcerativa, doenças inflamatórias intestinais, recomendações nutricionais DII. Selecionaram-se quinze artigos por critérios de elegibilidade com restrição temporal dos últimos 5 anos em inglês e português. Resultados: A análise dos estudos demonstram que em casos da retocolite ulcerativa recomenda-se um plano alimentar equilibrado com o objetivo de evitar a deficiência nutricional. Isso porque a diarreia e o sangramento retal podem diminuir os fluídos, minerais e eletrólitos do corpo. Estudos afirmam a necessidade dos nutrientes permanecerem em equilíbrio para que o organismo funcione adequadamente. Os trabalhos analisados sugerem a redução de alimentos gordurosos ou frituras, tendo em vista que estes podem causar diarreia e gases. Além disso, diversos trabalhos propõem a diminuição no consumo de certos alimentos que contenham muita fibra, como as nozes, as sementes e o milho. Conforme afirmam, estes alimentos não são digeridos completamente pelo intestino delgado e podem causar diarreia. Estudos relatam o uso da cafeína como comprometedor para a retocolite ulcerativa tendo em vista que essa substância pode agir como laxante. Além disso, trabalhos apontam a importância de comer porções menores e com mais frequência no caso de retocolite ulcerativa. Conclusão: A revisão bibliográfica realizada demonstra a existência de estratégias de educação alimentar e nutricional para retocolite ulcerativa no sentido de facilitar a cicatrização e restauração da mucosa gastrintestinal, prevenir a deficiência de nutrientes, contribuir para a melhoria do bem-estar do paciente, além de promover alívio dos sintomas.
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4

Velasquez Hernández, Víctor Hugo. "Los dibujos para el Palacio". En LC2015 - Le Corbusier, 50 years later. Valencia: Universitat Politècnica València, 2015. http://dx.doi.org/10.4995/lc2015.2015.678.

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Resumen
Resumen: El concurso para la Sede del Palacio de Naciones en Ginebra, realizado en 1927, significa para Le Corbusier un momento crucial en su trabajo, entre otras cosas por la repercusión mediática que suscita, ayudando a proyectar su imagen a nivel internacional. La compleja propuesta del palacio sintetiza y aplica algunas de las principales preocupaciones de Le Corbusier, al tiempo que abre nuevos frentes de investigación para futuros proyectos. Un importante trabajo de dibujo acompaña el reto arquitectónico. La rica información proyectual, contenida en esos dibujos, documenta tanto los grandes planteamientos paisajísticos y de funcionamiento, como sutiles detalles constructivos. Los dibujos, en sus aspectos formales y técnicos, forman parte de una serie de pruebas en los sistemas de representación que Le Corbusier hace en estos años. Si bien la exploración en las técnicas gráficas pone en riesgo la posibilidad de ganar el concurso, le brinda la oportunidad de reutilizar los documentos para alimentar nuevas aventuras editoriales: “Une maison, un palais”, “Vers une architecture” y “Œuvre Complète”. El estudio de los dibujos ahonda en sus procedimientos de trabajo, tanto para la investigación en el proyecto arquitectónico como para su difusión en medios masivos. A la vez, reafirma una visión innovadora propia de su labor como agitador y divulgador de la arquitectura moderna. Abstract: The 1927 “Palace of the league of Nations in Geneva” contest meant a crucial moment for Le Corbusier in his work, amongst other things due to the subsequent raising media repercussion, helping him scheme his image to an international level. The complex palace proposal synthetizes and applies some of Le Corbusier’s main preoccupations, and opens at the same time new research fronts for future projects. An important drawing work ushers the architecture challenge. The rich design information, contained in those drawings, documents both the landscaping and the functioning proposal, as subtle constructive details. The drawings, in the formal and technical aspects, shape part of a series of proof on Le Corbusier’s representation system for these years. Although the exploration on graphic techniques risks the possibility of him winning the contest, it also gives him the opportunity to reutilize such documents for new editorial adventures such as: “Une maison, un palais”, “Vers une architecture” and “Œuvre Complète”. The study of the drawings deepens the work procedure, as well as the research he went through for an architecture project when is meant to be published in massive media. At the same time, it reasserts an innovation perspective unique of his work as an agitator and divulging person of modern architecture. Palabras clave: Dibujos; Libros y escritos; Artes visuales; Técnica; Colaboradores; Palacio de Naciones. Keywords: Drawings; Books and writings; Visual Arts; Technique Partners; Palace of Nations. DOI: http://dx.doi.org/10.4995/LC2015.2015.678
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