Tesis sobre el tema "Responsabilità della pubblica amministrazione"
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BIANCHINI, Stefano. "La responsabilità precontrattuale della pubblica amministrazione". Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2010. http://hdl.handle.net/11392/2389341.
Texto completoMelillo, Flavia. "La responsabilità civile della Pubblica Amministrazione". Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2014. http://hdl.handle.net/10556/1756.
Texto completoLa ricerca ha ad oggetto la ricostruzione del rapporto tra autorità e libertà in una prospettiva evolutiva, che tenga conto della complessità del fenomeno, ripudiando una concezione astorica e avalutativa. L’entrata in vigore della Costituzione ha imposto il ripensamento del rapporto tra soggetto pubblico e soggetto privato nel rispetto del principio di legalità costituzionale che, nel rinnovato sistema delle fonti dell’ordinamento, non consente di rinvenire una dicotomia tra pubblico e privato o una supremazia del primo sul secondo. Le conseguenze del rinnovato sistema di valori si sono avute, in modo tangibile, attraverso l’eliminazione di aree di franchigia dei pubblici poteri e, in primo luogo, con l’affermazione della responsabilità della pubblica amministrazione per i danni cagionati, con il suo comportamento, al soggetto privato. Occorre, però, evidenziare che la mera affermazione di massima non implica l’effettiva realizzazione del programma costituzionale, volto alla realizzazione del valore della persona umana, nei suoi diritti fondamentali, ivi incluso il diritto ad una tutela piena ed effettiva, anche nei confronti dei poteri pubblici. Nel presente lavoro, quindi, si evidenzia come, in concreto, taluni aspetti della disciplina sia sostanziale che processuale incidono sulla posizione giuridica soggettiva del privato, andando a limitarne la tutela. La prova è data dal grande dibattito svoltosi con riguardo alla natura giuridica della responsabilità della pubblica amministrazione. Per quanto la giurisprudenza maggioritaria ne individui il paradigma nella responsabilità aquiliana, non mancano diverse opzioni ricostruttive nel senso della natura contrattuale, precontrattuale o speciale. Si evidenzia la necessità di operare una valutazione in concreto della fattispecie, senza eliderne le peculiarità al solo fine di una sua inclusione nell’uno o nell’altro paradigma di responsabilità. Occorre, comunque, rilevare che il dibattito circa talune conseguenze applicative - ritenute più o meno favorevoli all’amministrazione o al privato - la cui soluzione è tradizionalmente dipesa dalla soluzione offerta al quesito circa la natura giuridica della responsabilità della pubblica amministrazione, è stato sopito dall’intervento risolutivo del legislatore, oppure dall’opera ricostruttiva della giurisprudenza. Infatti, con riferimento al problema della prescrizione, occorre rilevare che il legislatore ha previsto, all’art. 30 c.p.a., un termine decadenziale di 120 giorni per esperire l’azione; mentre, in riferimento all’elemento soggettivo, la giurisprudenza amministrativa fa applicazione del meccanismo presuntivo, sì che è onere della pubblica amministrazione dimostrare la scusabilità dell’errore. Al riguardo, poi, è necessario fare i conti con la recente giurisprudenza della Corte di giustizia, interrogandosi sull’ambito applicativo della regola espressa in materia di appalti, per la quale il criterio di imputazione della responsabilità sarebbe oggettivo, sì che un problema di distribuzione dell’onere della prova nemmeno si porrebbe, non facendo, la colpa, parte degli elementi costitutivi della responsabilità. Tuttavia, il più grande limite all’effettiva attuazione del programma costituzionale pare essere costituito dalla limitazione del sindacato della Corte di cassazione sulle decisioni del giudice amministrativo ai soli profili di giurisdizione. Questa barriera, frutto di una retriva concezione del rapporto tra i due plessi, intacca il principio di unicità della funzione giurisdizionale. In primo luogo, manca una sede istituzionale per comporre eventuali contrasti tra giudici ordinari e giudici amministrativi nell’interpretazione delle stesse disposizioni, così svalutandosi il ruolo nomofilattico della Corte di Cassazione. Inoltre, il limite del sindacato ai soli motivi di giurisdizione impedisce una statuizione del giudice ordinario sui diritti soggettivi, quando riservati alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Queste problematiche sono vieppiù avvertite ove si rilevi che la distinzione tra interessi legittimi e diritti soggettivi, alla luce degli interventi legislativi e giurisprudenziali, non è più idonea a fondare il riparto di giurisdizione. Se svincolata dalla valutazione storica e culturale che l’ha prodotta, la dicotomia perde di rilievo e pare solo evidenziare una residuale area di privilegio in favore dei pubblici poteri, una latente ma resistente concezione autoritaria del rapporto tra soggetto pubblico e soggetto privato, in palese contrasto col principio di legalità costituzionale, sì che si auspica una profonda revisione del sistema di tutela delle posizioni giuridiche soggettive che si trovino a confrontarsi con una pubblica amministrazione, revisione che attui il programma costituzionale e si prefissi l’obiettivo della massima tutela del valore della persona umana. [a cura dell'autore]
XII n.s.
Richiedei, Michela <1974>. "La responsabilità della Pubblica Amministrazione per danno ambientale". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4955.
Texto completoIppoliti, Martini Carlotta <1987>. "Responsabilità della pubblica amministrazione e prevenzione tra tutela della salute ed esigenze di mercato". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/8113/1/ippolitimartini_carlotta_tesi.pdf.
Texto completoThe increasing expansion of the liability of the Public Administration imposes to consider the more specific question of the applicability of liability rules in order to compensate injuries caused by inadequate implementation of safety measures aimed to reach a reasonable balance between the protection of the human health and the market efficiency. The analysis of cases in which the just indicated problem arises reveals a predominant prevalence of European Union’s Directive and Regulations inspired by the precautionary principle. In this prospective it is firstly necessary to investigate the interplay between the domestic case law and the Court of Justice’s case law in order to define the boundary in which the precautionary principle play a fundamental role in the Italian tort law system and in particular where human health protection is involved. Adopting this method the research focuses on representative cases (such as, for example, those in which the Public Administration has the duty to ensure the preservation of an healthy environment, the safety of the water intended for human consumption, the safety of drugs and foods) in order to identify general rules useful to solve the indicated issues even in cases other than those considered and in which there is no a specific legislation which imposes to the Public Administration detailed protection duties.
Stanzione, Maria Gabriella. "Principio di precauzione e diritto alla salute tra responsabilità del privato e della Pubblica Amministrazione". Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2011. http://hdl.handle.net/10556/168.
Texto completoSempre più forte è l’esigenza, nella società attuale, di un punto di equilibrio tra il progresso, momento essenziale nella vita della comunità, e un ambiente vivibile, protetto da alterazioni. Il problema, anche quando sembra riferirsi esclusivamente alla tutela dell’ambiente – cui la riflessione giuridica moderna è particolarmente sensibile – riguarda il fondamentale diritto alla salute e interessa una molteplicità di discipline, scientifiche sociali ed economiche. Il diritto alla salute, infatti, inteso nell’accezione accolta nel Preambolo della Costituzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, vale a dire non soltanto come mera assenza di malattie, bensì come stato di benessere fisio-psichico della persona, non può essere disgiunto dal diritto ad un ambiente salubre. Rispondere al quesito se il diritto debba intervenire in ambiti in cui all’elevata utilità per l’uomo si accompagna il sospetto di un rischio per la sua salute, quali il trasporto di energia elettrica, la radiotelefonia, l’immissione sul mercato di organismi geneticamente modificati, farmaci sperimentali, nanotecnologie, e così via, significa rispondere preliminarmente al quesito se – e secondo quali criteri – il diritto debba disciplinare ambiti in cui vi sia l’incertezza scientifica. La medesima Corte Costituzionale ha più volte ribadito che l’incertezza scientifica non è sufficiente per escludere provvedimenti volti alla salvaguardia della salute umana ex art. 32 Cost. Da più parti si invoca la necessità di adottare misure cautelative dinanzi a rischi di danni gravi e irreversibili all’ambiente e alla salute. L’incertezza non può giustificare l’immobilismo giuridico dinanzi ai mutamenti, soprattutto nell’ambito scientifico-tecnologico, dove la scienza contempla una pluralità di previsioni e asserzioni, in alcuni casi opposte. Emerge, così, l’ulteriore interrogativo di come il diritto possa disciplinare situazioni in cui gli effetti, soprattutto se a lungo termine, non siano prevedibili con sufficiente sicurezza. Ad esso si aggiunge il problema delle modalità con cui dare attuazione alla norma. Tali esigenze si traducono nell’elaborazione, nel diritto internazionale, prima, e in quello comunitario, poi, del principio di precauzione, che impone di assumere come esistente la situazione più pericolosa per la salute umana e di adottare misure di cautela anche qualora il rischio che si realizzi un danno grave o irreversibile all’ambiente sia meramente sospettato. [a cura dell'autore]
IX n.s.
PINTUS, GIACOMO. "Responsabilizzazione della dirigenza pubblica e nuove logiche sanzionatorie nell’amministrazione di risultato". Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2016. http://hdl.handle.net/11584/266719.
Texto completoD'Ambrosio, Mariangela. "Cyberbullismo: patologia sociale off o nichilismo on line? Nuove prospettive integrate della devianza emozionale alla luce della responsabilità e del controllo adottato dalla Pubblica Amministrazione". Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2019. http://hdl.handle.net/11695/91395.
Texto completoEmotions are the result of a combination made by specific and general physiological activations linked to endogenous and socio-cultural factors (Iagulli, 2014) such as the social definition of situations and the cultural contexts itself (Gordon, 1989, 1990): “Social forces shaped the world and converted it into a fragment of experiences with a name, a story, a meaning and specific consequences” (Turnaturi, 1995:159). Emotional deviance is one of the most important examples of this condition: it occurs when there is no congruence between what individual feels in a social situation and what he/she should experience to be in harmony with social rules and vice versa (D'Andrea, 2005:78-79). At the base of emotional deviance, among the elements considered, there are: a) the social roles’ plurality simultaneously covered by the subject; b) situations of subcultural marginality; c) situations of role transitions; d) too much rigid rules to regulate roles and rituals (Iagulli, 2016) that are connected, in my analysis, to bullying and, in particular, to the cyberbullying phenomenon. The background of these behaviors, is the “interreality” space (Riva, 2014:60) that includes both the real and the virtual world in a very strong and interdependent interrelation dimension. In fact, talking about sociological emotions and their possible social dysfunctions, is not easy for the particular nature of the topic. The new frontiers of youth deviance (in terms of bullying/cyberbullying) (Anichini, Chiarugi, 2012) are based on the emotional behavior. Online relationships, in particular, are very real because they are able to bring true joys and sorrows in the general understanding: it is difficult, therefore, to distinguish between feelings in the network and emotions vis à vis. Children, in other words, get excited online but they do not really feel emotions; on the contrary, they experience these in an altered way, through media contents and messages that can be misunderstood. Emotional affordances (Hochschild, 1979, 1983, 2000) tested on line can be characterized by three specific elements: shock (repulsion); surprise (attraction) and security (Riva, 2014: 80). These emotions can be positive or negative, but they are disembodied: they exist but they aren’t really experienced (Ibidem). Social Media and Media act on the emotional component, “onlife”: there is a symbolic window through which the user looks at himself/herself as a “second self” (Salerno, Lena, 2016: 12-17). The connection seems to change, in an dysfunctional and dissonant emotional type of relation that transforms the ability to choose friends and to share certain contents rather than others, like in cyberbullying cases (Turkle, 2012). The emotional deviance, in this sense, becomes a macro theoretical sector that can be useful to study cyberbullying starting from the gap between feeling rules and the real social and emotional context - legitimately approved and vice versa (Thoits, 1989; Hochschild, 1989; 1990; 2006; 2013).
Festa, Gianclaudio. "Il danno all'immagine della pubblica amministrazione". Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/1249.
Texto completoMARTA, PAOLO. "Il danno all’immagine della Pubblica Amministrazione". Doctoral thesis, Università del Piemonte Orientale, 2014. http://hdl.handle.net/11579/46566.
Texto completoSPADARO, NADIA SIMA. "Inerzia della pubblica amministrazione e tutela risarcitoria". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/40193.
Texto completoLima, Alessandro. "La responsabilità disciplinare nel rapporto di lavoro con la Pubblica Amministrazione". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3422620.
Texto completoLa ricerca ha ad oggetto «La responsabilità disciplinare nel rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione». L'idea di fondo che sorregge la tesi, con argomenti fondati sul dato legislativo e sull'interpretazione sistematica delle norme pertinenti, è che, malgrado gli elementi distorsivi rispetto all'assetto privatistico, insiti nella specialità del rapporto, la scelta di fondo della privatizzazione permane anche dopo la riforma del 2009. Il primo capitolo analizza il fondamento giuridico del potere disciplinare, la sua funzione e il rapporto tra le fonti. Il potere disciplinare, anche dopo la riforma del 2009, continua ad essere un potere privatistico, fondato sul contratto individuale di lavoro. Il d.lgs. n. 150 del 2009 ha operato una forte ri-legificazione del rapporto, ma non una sua ri-pubblicizzazione. Il potere disciplinare non è direttamente funzionalizzato al perseguimento di finalità pubblicistiche. Anche la diretta efficacia del codice di comportamento, certa dopo l'emanazione della l. n. 190 del 2012, non determina una diretta funzionalizzazione degli obblighi in esso previsti, e per dimostrarlo si opera un accostamento con i codici etici presenti nel settore del lavoro privato. Il secondo capitolo riguarda le infrazioni e le sanzioni disciplinari dei dipendenti pubblici. Si premettono alcune considerazioni sugli obblighi contrattuali dei dipendenti pubblici, in particolare sull'obbligo di fedeltà, esaminato in connessione con le regole sulle incompatibilità. Vengono evidenziati pregi e difetti della nuova regola in tema di pubblicità del codice disciplinare. L'analisi delle infrazioni tipizzate dal legislatore è svolta in costante confronto con quelle previste dai contratti collettivi, dandone un'interpretazione coerente con la disciplina privatistica. La conferma del principio di proporzionalità esclude qualsiasi automatismo nell'applicazione delle sanzioni previste in astratto dal legislatore. La funzione delle singole sanzioni è sempre riconducibile al ristabilimento della regolare attività lavorativa. Si riflette infine sulle sanzioni conservative ai dipendenti pubblici e sulla recidiva. Il terzo capitolo analizza alcuni aspetti del procedimento disciplinare, con riferimento ai termini e ai soggetti attivi, in stretto rapporto con la funzione del potere stesso. L'interpretazione della nuova disciplina dei termini del procedimento, induce a ritenere che il legislatore abbia addossato il rigore sanzionatorio in capo ai soggetti chiamati ad esercitare il potere disciplinare. Vengono inoltre esaminate le competenze rimaste al contratto collettivo, e il modo con cui i contratti le hanno esercitate. Permane una disponibilità della sanzione, come si evince dall'analisi della conciliazione non obbligatoria relativa alle sanzioni disciplinari (art. 55, co. 3, d.lgs. n. 165 del 2001), di quella pre-contenziosa ex art. 410 ss. c.p.c., e dell'arbitrato, che in materia disciplinare non è vietato, anche se non può essere previsto e disciplinato dai contratti collettivi. Il quarto capitolo infine ha ad oggetto la responsabilità disciplinare dei dirigenti, che sono anche titolari del potere disciplinare. Di regola, l'esercizio del potere è obbligatorio. Si ammettono però eccezioni, attraverso un'interpretazione dell'art. 55 sexies, co. 3, d.lgs. n. 165 del 2001, tale da non escludere che ci si possa astenere dall'irrogare la sanzione, anche per motivi di opportunità, in presenza di un giustificato motivo. L'obbligatorietà del potere non implica comunque una sua finalizzazione a fini pubblicistici: anche nel settore privato, ove tali finalità non vi sono, l'esercizio del potere è a volte considerato doveroso. Si evidenziano pregi e difetti della previsione di sanzioni conservative a carico dei dirigenti pubblici, formulando proposte in prospettiva de jure condendo. La tesi si conclude con alcune considerazioni sul licenziamento dei dirigenti pubblici, e sulla tutela in caso di recesso illegittimo, anche alla luce del problema dell'applicazione dell'art. 18 Stat. Lav. riformato dalla l. n. 92 del 2012 al pubblico impiego
VERNILE, SCILLA. "INERZIA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ED EFFETTIVITÀ DELLA TUTELA DEL PRIVATO". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2013. http://hdl.handle.net/2434/215986.
Texto completoVindigni, Marcella. "Inerzia della Pubblica amministrazione: profili sostanziali e processuali". Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/1246.
Texto completoSenatore, Ileana, Pietro Pantano y Pietro Orlando De. "Complessità e pubblica amministrazione: la pianificazione strategica e il sistema di misurazione e valutazione della performance: il caso della Agenzia delle entrate". Thesis, Università della Calabria, 2016. http://hdl.handle.net/10955/1339.
Texto completoMedoni, Giorgia <1992>. "La gestione della qualità nella Pubblica Amministrazione: il settore scolastico". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10621.
Texto completoSERRA, GIUDITTA. "La nuova dimensione degli acquisti. Riflessioni sull'innovazione della Pubblica Amministrazione". Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2014. http://hdl.handle.net/11584/266539.
Texto completoFartade, Bianca Valentina <1996>. "La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione: un confronto tra Italia e Spagna". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21345.
Texto completoTENUZZO, TANIA MARIA. "I beni temporali della Chiesa: amministrazione, responsabilità e riparazione del danno". Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2023. https://hdl.handle.net/11380/1297625.
Texto completoThe aim of this study is to provide a solution to the issues related to the topics of the administration and alienation of Church property, as well as the responsibility of the administrator of the Church’s temporal property and the related canonical implications in domestic law. During the examination of the above-mentioned issues, the position of the Church (and its internal organs) with respect to situations caused by the mala gestio of the administrator of a temporal property and the related remedies available to the Church for its protection, including for obtaining compensation for any damage suffered, were carefully analyzed. The study moved from the historical analysis of the meaning of Church patrimony and its evolution over the centuries, from the Old Testament to the present. An analysis of the preparatory work of the Commission appointed to draft Book V of the 1983 Code of Canon Law made it possible to compare, and, thus, to identify the differences that existed on several issues with respect to the previous Code of Canon Law of 1917. In particular, the intervention or referral of canon law to domestic law and the Commission’s discussions regarding the resolution of certain legally complex issues (such as limitations, the moral character of the entity, canonical contracts and obligations) allowed us to acknowledge the strong connection that exists between the two legal systems, despite the fact that, as will be seen in the course of the paper, some aspects relating to certain issues are considered to be strictly canonical in nature. To answer the question raised at the beginning of this study, issues related to the administration and alienation of the Church’s temporal goods were analyzed, as well as the important innovations introduced by the 1983 Code. Particular attention was paid to the distinction between ordinary and extraordinary administration. As a consequence of this, the concept of alienation of Church property was explored, with specific reference to the topic of stable patrimony and canonical controls. These topics all converge toward the strong and debated issue of the invalidity of the canonical act (in the canonical system) executed without the license of the Ordinary and the (possible) validity in the civil law system with the related repercussions that may follow. Closely related to the topic of administration and alienation is the figure of the administrator of Church property and the liability he or she may incur in the performance of his or her actions and possible acts of mala gestio. Following the examination of the aforementioned institutions, the thesis analysed the possible scenarios in which the Church and its organs could be involved, and specifically considered the protection that the Church has to implement to defend and protect its property and assets, also taking into account the activity of the administrator and the related compensation for the damage to the latter. The paper considers, as possible legal provisions to be applied, on the one hand, canons 128 and 1281 § 3 of the 1983 Code of Canon Law, and on the other hand, the use of the recourse action governed by articles 1292 et seq. of the Italian Civil Code. It is therefore by means of these measures that the thesis intends to provide possible solutions to any legal situation in which the entity and its organs may be involved.
LETTERESE, Ester Monica. "LA MODERNIZZAZIONE DIGITALE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE TRA INTERVENTI LEGISLATIVI E BIG DATA". Doctoral thesis, Università degli studi di Cassino, 2020. http://hdl.handle.net/11580/75234.
Texto completoPanagia, Angela <1976>. "L'attività contrattuale della pubblica amministrazione alla luce del D.lgs. n. 163/2006". Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/926.
Texto completoThe new Code of Public contracts (DLGS n. 163/2006) puts into effect the Public procurement European law, and in particular the directives n. 2004/18/UE and n. 2004/17/UE about public contracts of works, services and supplies. This paper will examine both the accordance of the Italian law to the European directives, in particular to the public procurement rules required to assure the fair and competitive development of the enterprises’ economic activity in the market place, both the special nature of the public administration’s action in its contractual relationships with the economic subjects, always double connected to public and civil law, and therefore involving questions about jurisdictional division and claim for damages.
Linzi, Silvia <1993>. "Il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione: analisi critica e proposte di miglioramento". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13343.
Texto completoCARUSO, Germana. "La valutazione del personale non dirigente tra ottimizzazione della produttività ed efficienza della pubblica amministrazione". Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28643.
Texto completoSPIGA, BENEDETTA. "La responsabilità professionale medica: novità legislative ed approfondimento sulla responsabilità della struttura sanitaria pubblica e privata". Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/210682.
Texto completoTurrini, Lorenzo. "Studio della tecnologia Blockchain, analisi di di piattaforme blockchain e possibili applicazioni all’interno della pubblica Amministrazione". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Buscar texto completoRapa, Daniela <1981>. "Il processo di digitalizzazione della Pubblica amministrazione e la Sanità Digitale in Italia". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20674.
Texto completoRossa, Stefano. "Digitalizzazione, Pubblica Amministrazione e Dati Aperti. L’Open Data Analysis pubblica come esempio di Born-Digital Administrative Functions". Doctoral thesis, Università del Piemonte Orientale, 2020. http://hdl.handle.net/11579/115040.
Texto completoMazziol, Antonella <1965>. "La interoperabilità nella gestione dei dati della Pubblica Amministrazione: il caso dei Comuni italiani". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9401.
Texto completoGiordan, Filippo. "La pubblica amministrazione e il mercato. Servizi pubblici, attività contrattuale e tutela della concorrenza". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3426177.
Texto completoL’oggetto della ricerca ha carattere trasversale e, conseguentemente, l’attenzione non è stata focalizzata su di uno specifico istituto ma, più in generale, sul ruolo svolto dalla pubblica amministrazione nei vari momenti in cui lo svolgimento della funzione si intreccia con la tutela di interessi privatistici o di interessi generali quale è certamente la tutela della concorrenza nei mercati. Molto sinteticamente si può dire che il lavoro è stato suddiviso in tre macro aree. Nel primo capitolo mi sono soffermato sulla posizione dell’amministrazione e, in generale del soggetto pubblico, nell’economia di mercato, nella duplice veste di operatore che svolge un ruolo attivo attraverso lo strumento societario e di soggetto investito di una funzione di garanzia degli equilibri di mercato (focalizzando qui l’attenzione sulla funzione delle autorità garanti). Nel secondo capitolo ci si è concentrati sul ruolo della p.a. quale soggetto tenuto a garantire l’erogazione di servizi di interesse economico generale e, conseguentemente, l’analisi ha avuto ad oggetto la disciplina pro concorrenziale di stampo comunitario e le sue diverse declinazioni nell’ordinamento interno. Particolare rilievo è stato assegnato alla disciplina dei servizi pubblici locali dove è molto accentuata la tensione tra apertura al mercato, da un lato, e salvaguardia degli interessi pubblici sottesi ai servizi da erogare, dall’altro. Nel terzo capitolo l’analisi si è spostata sul ruolo dell’amministrazione quale operatore di mercato la cui attività contrattuale si caratterizza per numerosi profili di specialità rispetto alla disciplina normalmente applicabile ai rapporti tra privati. Sono stati svolti, quindi, alcuni approfondimenti in tema di responsabilità precontrattuale, sorte del contratto ad esito dell’annullamento del provvedimento prodromico di aggiudicazione e in relazione ad alcune vicende della contrattualistica pubblica che possono rappresentare un pericolo per le esigenze di tutela della concorrenza e di parità delle chances competitive dei vari soggetti privati interessati ad essere controparti negoziali della p.a.
Sartori, Valentina. "Lo statuto penale della Pubblica Amministrazione e il fenomeno della privatizzazione degli enti pubblici: nuove e vecchie problematiche". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3424810.
Texto completoLe qualifiche soggettive di “pubblico ufficiale” e di “incaricato di un pubblico servizio” hanno da sempre avuto un ruolo di preminente importanza nel delimitare i confini della tutela penale della Pubblica Amministrazione. Nel presente lavoro, l’analisi degli articoli 357 e 358 del codice penale è affrontata nella specifica prospettiva dell’influenza che il fenomeno della privatizzazione degli enti pubblici ha avuto con riferimento all’attribuzione della qualifica pubblicistica al soggetto attivo del reato. In tale contesto, dapprima il legislatore e, successivamente, la giurisprudenza, hanno adottato un criterio funzionale-oggettivo nel riconoscimento della figura del pubblico ufficiale e dell’incaricato di un pubblico servizio, valorizzando la concreta attività svolta dal soggetto agente. Il medesimo percorso interpretativo è stato seguito nel riconoscimento, ai fini penalistici, degli indici identificativi di un “ente pubblico”, ma con un risultato diverso: in questo caso, non rileva tanto la distinzione tra ente pubblico ed ente privato, quanto la “funzionalizzazione” dell’attività concreta svolta dal soggetto all’interesse generale. Il tema di ricerca offre, quindi, importanti spunti di riflessione in ordine ad eventuali modelli di tutela alternativi allo statuto penale della Pubblica Amministrazione, da individuarsi nell’ambito del diritto penale d’impresa e nella disciplina extra-penale.
Montorsi, Tommaso <1977>. "Crisi economiche, sostenibilità ambientale e politiche pubbliche: il ruolo del legislatore e della pubblica amministrazione". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5462/1/montorsi_tommaso_tesi.pdf.
Texto completoThis work analyzes the role of the legislator and of the public administration respectively in outlining and implementing public policies aimed at the promotion of economic development models distinguished by a high rate of environmental sustainability. For this purpose, the work is split into four chapters. The first chapter takes into consideration the main elements of the general theory making up the keys to understanding the topic being dealt with. This first research phase is centred, on the one hand, on the (historical-evolutionary) analysis of the environment concept in the light of prevalent legal interpretation and, on the other, on the formation of the concept of sustainable development, especially in an environmental perspective. In the central part of the work, consisting of the second and the third chapter, the analysis involves three areas of investigation of great importance for the systematic contextualization of public policies in the sector: the system of relations existing between the numerous entities (international, national and local) involved in finding solutions to the systemic environmental crisis; the identification and definition of the substantial principles regulating the environment protection system and directing policy choices in the sector; the main, currently applicable protection instruments (juridical and economic). The fourth and last chapter takes into consideration the policies relating to the authorization procedures for the building and running of energy production plants fuelled by renewable sources, analyzed as a specific case which can be taken as a paradigm of the role played by the legislator and the public administration in the sector of sustainable development policies. The analysis conducted shows a high rate of complexity of the institutional and organizational system, to which must be added evident limits of efficiency as regards the administrative system of authorizations introduced by the national legislator.
Montorsi, Tommaso <1977>. "Crisi economiche, sostenibilità ambientale e politiche pubbliche: il ruolo del legislatore e della pubblica amministrazione". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5462/.
Texto completoThis work analyzes the role of the legislator and of the public administration respectively in outlining and implementing public policies aimed at the promotion of economic development models distinguished by a high rate of environmental sustainability. For this purpose, the work is split into four chapters. The first chapter takes into consideration the main elements of the general theory making up the keys to understanding the topic being dealt with. This first research phase is centred, on the one hand, on the (historical-evolutionary) analysis of the environment concept in the light of prevalent legal interpretation and, on the other, on the formation of the concept of sustainable development, especially in an environmental perspective. In the central part of the work, consisting of the second and the third chapter, the analysis involves three areas of investigation of great importance for the systematic contextualization of public policies in the sector: the system of relations existing between the numerous entities (international, national and local) involved in finding solutions to the systemic environmental crisis; the identification and definition of the substantial principles regulating the environment protection system and directing policy choices in the sector; the main, currently applicable protection instruments (juridical and economic). The fourth and last chapter takes into consideration the policies relating to the authorization procedures for the building and running of energy production plants fuelled by renewable sources, analyzed as a specific case which can be taken as a paradigm of the role played by the legislator and the public administration in the sector of sustainable development policies. The analysis conducted shows a high rate of complexity of the institutional and organizational system, to which must be added evident limits of efficiency as regards the administrative system of authorizations introduced by the national legislator.
Ferro, Federica <1989>. "I tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione e gli effetti sulle Piccole e Medie Imprese". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7163.
Texto completoTirindelli, Davide <1993>. "L'evoluzione della Pubblica Amministrazione e il Customer Satisfaction Management. Caso di studio: Comune di Susegana". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12678.
Texto completoTrocciola, Gaetano. "Il ruolo della co-produzione di servizi nella Pubblica Amministrazione: il sistema dei Beni Culturali". Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2016. http://hdl.handle.net/10556/2295.
Texto completoThis research project is aimed at exploring the rising role of service co-production in the public sector, with a focus on cultural heritage. In several countries, both in Europe and abroad, an increasing involvement of users in service co-production, at both the individual and the collective levels, could be identified. Eventually, co-production is intended at addressing the political, economic and social challenges which have been produced by the crisis of the welfare state. Since ‘70s, the scientific literature has widely discussed the distinguishing attributes of co-production in the fields of education, social services, health care, social safety, and environment protection, claiming that the involvement of users is crucial, on the one hand, to improve service quality, enhancing their ability to meet the growing expectations of users, and, on the other hand, to pave the way for increased sustainability, due to cost reduction and higher effectiveness. This thesis attempts to examine whether significant experiences of co-production have been realized in a particular public context, that is to say cultural heritage, which have been poorly analyzed through the lenses of co-production. Besides, it investigates what kinds of changes the involvement of users could generate on the cultural heritage management. This work is organized as follows. First of all, a brief introduction contextualizes the object of the research. Then, the research design is depicted; a mixed research method has been adopted, in line with the specific characteristics of this research project. In the first chapter, a narrative literature review has been performed, to describe the evolution of the co-production concept and to devise a theoretical framework aimed at providing several insights on the potential role of co-production in the process of public value creation. The second chapter focuses on the relationship between users and providers, examining the specific experiences of co-production experienced by the Royal Palace of Caserta, one of the most renowned cultural site of Italy and included among the UNESCO world heritage sites since 1997. The third chapter analyzes the contribution of service co-production for the purposes of protection and promotion of cultural heritage. The role of co-production is examined in light of the recent legislative reform of the Italian Ministry for cultural heritage and Tourism (MiBACT), which have provided the main cultural sites of Italy with an increased managerial autonomy. Conclusions summarized the role that information technologies and digital tools could play – especially in a social perspective – to pave the way for co-creating relationships, realizing the full potential of innovative forms of participation, including co-production. [edited by Author]
XIV n.s.
BAZZANI, MATTEO. "Imputazione individuale e attuazione solidale della responsabilità dei membri del consiglio di amministrazione di s.p.a. nei confronti della società". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/209.
Texto completoThis thesis provides an analysis of the pertinent aspects of the liability of corporate directors for breach of their fiduciary duties in case of collegial functioning of an Italian s.p.a.'s board of directors. The liability of the directors must be determined on an individual basis and whether they are exculpated from liability for a breach of their duties can vary for each director based on his specialized skills and on the role he plays in the board (independent director, president, member of a committee), regardless of the entering of the dissent from the board's action into the corporate records. The liability is joint and several where two or more directors jointly participate in the same breach of a fiduciary duty with a right of contribution inter se. The corporation ( S.P.A. ) may waive to the protection secured by the joint and several liability rule either (i) by opting for a proportional liability regime with respect to the directors' liability vis-a-vis the corporation and except for the cases of directors' fraud or gross negligence or (ii) by entering into partial settlements with one director (or more directors) for the portion of the damage attributable to his (or their) personal fault.
BAZZANI, MATTEO. "Imputazione individuale e attuazione solidale della responsabilità dei membri del consiglio di amministrazione di s.p.a. nei confronti della società". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/209.
Texto completoThis thesis provides an analysis of the pertinent aspects of the liability of corporate directors for breach of their fiduciary duties in case of collegial functioning of an Italian s.p.a.'s board of directors. The liability of the directors must be determined on an individual basis and whether they are exculpated from liability for a breach of their duties can vary for each director based on his specialized skills and on the role he plays in the board (independent director, president, member of a committee), regardless of the entering of the dissent from the board's action into the corporate records. The liability is joint and several where two or more directors jointly participate in the same breach of a fiduciary duty with a right of contribution inter se. The corporation ( S.P.A. ) may waive to the protection secured by the joint and several liability rule either (i) by opting for a proportional liability regime with respect to the directors' liability vis-a-vis the corporation and except for the cases of directors' fraud or gross negligence or (ii) by entering into partial settlements with one director (or more directors) for the portion of the damage attributable to his (or their) personal fault.
Dall’Agata, Claudia <1967>. "Innovazione organizzativa e istituzionale della pubblica amministrazione. Un approccio interpretativo e l'analisi di un dispositivo partecipativo nel settore della cultura". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1420/1/dall%27agata_claudia_tesi.pdf.
Texto completoDall’Agata, Claudia <1967>. "Innovazione organizzativa e istituzionale della pubblica amministrazione. Un approccio interpretativo e l'analisi di un dispositivo partecipativo nel settore della cultura". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1420/.
Texto completoRamos, Moragues Francisco <1980>. "Il rapporto tra politica e pubblica amministrazione e la disciplina della dirigenza: il modello spagnolo e italiano". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4430/1/ramos_francisco_tesi.pdf.
Texto completoThe aim of this thesis is the study of the relationships between politics and Public Administration distinguishing between the Spanish and the Italian model. Regarding its structure, it is divided into three chapters, preceded by an introduction and followed by some conclusions. The first one is focused on the Spanish model, both on the historical background and on the current situation in which it is highlighted the approval of the Law No. 7/2007 on the Basic Statute of the Public Worker. The second one analyses the Italian model from an historical perspective. Finally, the third chapter is focused in detail on the reform carried out by the Law No. 15/2009 and the Legislative Decree No. 150/2009 that develops the previous one.
Ramos, Moragues Francisco <1980>. "Il rapporto tra politica e pubblica amministrazione e la disciplina della dirigenza: il modello spagnolo e italiano". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4430/.
Texto completoThe aim of this thesis is the study of the relationships between politics and Public Administration distinguishing between the Spanish and the Italian model. Regarding its structure, it is divided into three chapters, preceded by an introduction and followed by some conclusions. The first one is focused on the Spanish model, both on the historical background and on the current situation in which it is highlighted the approval of the Law No. 7/2007 on the Basic Statute of the Public Worker. The second one analyses the Italian model from an historical perspective. Finally, the third chapter is focused in detail on the reform carried out by the Law No. 15/2009 and the Legislative Decree No. 150/2009 that develops the previous one.
CRISTOFERI, FILIPPO. "PIANIFICAZIONE STRATEGICA E PROGRAMMAZIONE INTEGRATA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. IL CASO DI REGIONE LOMBARDIA ALL'INIZIO DELLA IX LEGISLATURA". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1413.
Texto completoThe aim of this research is to contribute to the methodologic improvement of strategic and operation integrated planning in public administration system. Through a methodological approach based on a longitudinal case study, this work analyzes the experience of Lombardy Region at the begining of ninth legislature in order to identify regularities that could lead to a analitical generalization. A policy research approach has been usefull in order to guarantee susteinable future application in different regional contexts. The substantive approach has the aim to bring out the elements, techniques, methodologies and tools that have been developed in Lombardy experience. This allowes us to detect regularities that are independent of the particular context. Among others, for example, the importance of continuity, integration and versatility of the process, and the presence of a department dedicated and a supporting information system that support and implement strategic process. The hope is that the final methodological considerations will be usefull to some regional governments to re-model their strategic and operational processes and systems.
CRISTOFERI, FILIPPO. "PIANIFICAZIONE STRATEGICA E PROGRAMMAZIONE INTEGRATA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. IL CASO DI REGIONE LOMBARDIA ALL'INIZIO DELLA IX LEGISLATURA". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1413.
Texto completoThe aim of this research is to contribute to the methodologic improvement of strategic and operation integrated planning in public administration system. Through a methodological approach based on a longitudinal case study, this work analyzes the experience of Lombardy Region at the begining of ninth legislature in order to identify regularities that could lead to a analitical generalization. A policy research approach has been usefull in order to guarantee susteinable future application in different regional contexts. The substantive approach has the aim to bring out the elements, techniques, methodologies and tools that have been developed in Lombardy experience. This allowes us to detect regularities that are independent of the particular context. Among others, for example, the importance of continuity, integration and versatility of the process, and the presence of a department dedicated and a supporting information system that support and implement strategic process. The hope is that the final methodological considerations will be usefull to some regional governments to re-model their strategic and operational processes and systems.
Favaro, Stefano <1986>. "IL RUOLO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE NELLA TUTELA DELL’AMBIENTE: IL CASO DELL’ENTE PARCO NELLA DIFESA DELLA NATURA E NELLA PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1767.
Texto completoVeronese, Gessica <1986>. "Valutare la performance nella Pubblica Amministrazione alla luce della riforma Brunetta: il caso del Consiglio regionale del Veneto". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3358.
Texto completoConte, Giorgio <1976>. "Gli organismi di diritto pubblico: strumento per ottimizzare l'andamento della pubblica amministrazione o ibrido giuridico lesivo della concorrenza e dei diritti degli utenti?" Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2009. http://hdl.handle.net/10579/740.
Texto completoGreggio, Marco <1980>. "Il ciclo di gestione della performance e la valutazione nella pubblica amministrazione. Il caso del Consiglio regionale del Veneto". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6375.
Texto completoGIANNELLI, VALENTINA. "ILLEGITTIMITA' DELLA LEGGE E AZIONE AMMINISTRATIVA". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/35756.
Texto completoThe research investigates the effects of the declaration of unconstitutionality of a law on the activities of the Public administration. The analysis moves from article 136 of the Italian Constitution and art. 30 par. 3 of l.n. 87/1953, looking at the prohibition of the application of the (declared) unconstitutional law as the key to activate the retroactive effect of the declarations of unconstitutionality by the Constitutional court. Following a critical analysis of the traditional idea that this prohibition operates only as a “procedural” rule, the emphasis is placed on the importance of art. 30 par. 3, which can be seen as a binding rule not only for the judge, but also for the administration itself. The purpose of that rule can be seen, in fact, to “brand” unlawful rules as being objectively inapplicable by any public or private subject. It is therefore necessary to focus on the possibility for the administration to re-examine its acts which were based on the unconstitutional law: that power, exercised beyond the time constraints of the judicial activity, is the one which best suits to verify the existence of constraints imposed by the judgments of the Constitutional court to the administration.
GIANNELLI, VALENTINA. "ILLEGITTIMITA' DELLA LEGGE E AZIONE AMMINISTRATIVA". Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/35756.
Texto completoThe research investigates the effects of the declaration of unconstitutionality of a law on the activities of the Public administration. The analysis moves from article 136 of the Italian Constitution and art. 30 par. 3 of l.n. 87/1953, looking at the prohibition of the application of the (declared) unconstitutional law as the key to activate the retroactive effect of the declarations of unconstitutionality by the Constitutional court. Following a critical analysis of the traditional idea that this prohibition operates only as a “procedural” rule, the emphasis is placed on the importance of art. 30 par. 3, which can be seen as a binding rule not only for the judge, but also for the administration itself. The purpose of that rule can be seen, in fact, to “brand” unlawful rules as being objectively inapplicable by any public or private subject. It is therefore necessary to focus on the possibility for the administration to re-examine its acts which were based on the unconstitutional law: that power, exercised beyond the time constraints of the judicial activity, is the one which best suits to verify the existence of constraints imposed by the judgments of the Constitutional court to the administration.
Auriemma, Barbara. "Profili della contrattazione pubblico-privato in materia di appalti pubblici e scelta del contraente in diritto italiano e comparato". Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2010. http://hdl.handle.net/10556/250.
Texto completoUna profonda trasformazione ha consentito alla pubblica amministrazione di passare da una posizione di originaria supremazia e di potere a quella di soggetto prevalentemente al servizio della collettività. Il nuovo modo di operare della p.a. ha avuto come conseguenze inevitabili sia il mutamento delle funzioni esercitate dal potere pubblico sia il mutamento degli strumenti di esercizio di tali funzioni. Alcuni compiti istituzionali sono stati devoluti a soggetti privati, in altri casi amministrazioni e privati concorrono alla realizzazione di obiettivi di interesse generale, attraverso il ricorso agli istituti di diritto comune e a nuove forme organizzative. Il settore delle opere pubbliche, in particolare, ha visto lo sviluppo di forme di azione concordata nelle quali, pur sussistendo una forte componente pubblicistica dal punto di vista gestionale ed organizzativo, è divenuta fondamentale la partecipazione degli interessati. ricorrendo all'organizzazione imprenditoriale e finanziaria dei privati per i procedimenti di scelta. Vengono utilizzati istituti tipici del diritto civile per regolare settori di competenza della pubblica amministrazione; regole pubblicistiche e regole privatistiche sono in continua e reciproca interazione. Nella contrattazione pubblico-privato si assiste alla compresenza. quindi, di due momenti fondamentali: 1. il soddisfacimento dell'interesse pubblico (fase pubblicistica); 2. la utilizzazione degli strumenti di diritto privato (fase privatistica). Il primo, si realizza attraverso la previsione dell'obbligo di rispettare i canoni fondamentali di trasparenza., efficienza, efficacia, parità di condizioni nell'accesso al mercato, economicità, ragionevolezza. ecc.. Il secondo. consente la stipulazione dei contratti mediante la utilizzazione di tutti gli strumenti del diritto civile, nel rispetto dell'autonomia contrattuale in base alla quale le parti sono libere di determinarne il contenuto, ovviamente nei limiti imposti dalla legge e sempre che si realizzino interessi meritevoli di tutela. I modelli privatistici utilizzati dall'amministrazione a volte presentano alterazioni, limiti. prescrizioni integrative e derogatorie... [a cura dell'Autore]
VIII n.s.
Rambelli, Giorgio. "Classificazione di contenuti provenienti da Social Media tramite algoritmi di Machine Learning su architettura Big Data a supporto della Pubblica Amministrazione". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
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